View Full Version : Libertà di informazione: Italia all'ottantesimo posto nel mondo!
fracarro
01-02-2007, 23:48
Ho trovato questa interessante notizia su un altro forum e credo sia opportuno riportarla. (anche perchè quello che c'è scritto dovrebbe essere interessante per tutti).
Da http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2006
La libertà di parola e di stampa sono costituzionalmente garantite. Tuttavia la libertà è rimasta soffocata nel 2005 dalla concentrazione di potere mediatico nelle mani del Primo Ministro Silvio Berlusconi, che controlla il 90% dell'emittenza mediatica attraverso la sua compagnia privata e il potere politico sulle reti della televisione di Stato. Nell'Aprile 2004, il Senato adottò la Legge Gasparri sulle Telecomunicazioni, che introdusse per la verità un numero di riforme che preparerà il Paese per il pianificato avvicendamento dall'analogico al digitale e la parziale privatizzazione della rete televisiva pubblica, la RAI. Le riforme potenzialmente rendono il sistema televisivo più indipendente dal controllo pubblico. Tuttavia, la legge è stata pesantemente criticata per non aver effettivamente provveduto alla de-monopolizzazione e inoltre di aver fatto ben poco per spezzare il duopolio di RAI e Mediaset in campo televisivo. Questo permetterebbe a Berlusconi, nella sua particolare posizione, di continuare il suo dominio nell'emittenza televisiva privata. Nel Luglio 2004 il Parlamento approvò la Legge Frattini, che si occupa del conflitto di interessi tra l'ufficio pubblico del primo ministro e le sue proprietà mediatiche. La legge dice che gli individui occupanti ruoli di governo non possono "occupare posta, tenere uffici, o svolgere attività manageriali o ogni altra mansione in compagnie perseguenti scopo di lucro o altri affari". Per quanto ciò impedisca al primo ministro di occuparsi dei suoi affari, non impedisce che egli scelga il suo sostituto, incluso un familiare. Tuttavia, poco dopo la sconfitta nelle elezioni dell'Aprile del 2005, Fininvest, la compagnia all'apice del suo impero d'affari, ridusse la sua presenza in Mediaset dal 50,9 al 34,3%. Questa mossa, secondt The Guardian, intendeva migliorae l'immagine di Berlusconi per le elezioni della primavera 2006.
Nel Gennaio 2005, un Tribunale a Roma condannò la RAI per la rimozione di un giornalista televisivo, Michele Santoro, nel 2002. Santoro era uno dei tre giornalisti critici del governo che furono rimossi dalla RAI per "uso criminoso del servizio pubblico". In Parlamento non è ancora passata una proposta di legge che abolirebbe le sentenze di imprigionazione der diffamazione. Nel Maggio 2005 gli uffici Milanesi del Corriere della Sera furono ispezionati con mandato di perquisizione. Le autorità locali cercavano fonti riguardo a una storia nel giornale lo stesso mese circa l'uso di pistole italiane Beretta usate in Iraq da guerriglieri di Al-Qaeda.
La maggior parte dei giornali è controllata da privati ma spesso sono collegata a partiti politici o appartengono a larchi conglomerati che esercitano una influenza editoriale. Il sistema giornalistico, che consiste di parecchi giornali nazionali (due dei quali appartengono alla famiglia Berlusconi) provvedono a fornire opinioni politiche diverse, incluse quelle critiche al governo. Comunque Berlusconi controlla 6 delle 14 frequenze che trasmettono in tutta la nazione. Mediaset , la sua compagnia di riferimento, ne controlla tre, mentre la RAI, tradizionalmente soggetta alle pressioni politiche, altre tre. Mediaset inoltre monopolizza le entrate pubblicitaie per la televisione. Nel 2004 Mediaset ha ricevuto il 58% delle entrate pubblicitarie, mentre la RAI il 28%. gli altri canali nazionali meno del 2%, mentre le centinaia di reti locali meno del 9%. Alla fine del 2003 il governo promulgò un provvedimento temporaneo, che rimuoveva una precedente restrizione sulla possibilità per un privato di possedere più di due emittenti televisive, permettendo a Rete4, una delle tre stazioni controllate da Mediaset, di continuare a trasmettere con analogico terrestre. Il governo generalmente non restringe l'accesso ad Internet; tuttavia il governo può bloccare siti stranieri se contravvengono a leggi internazionali. Dopo gli attentati a Londra nel Luglio 2005 da parte di estremisti islamici, il Parlamento italiano approvò una legge anti-terrorismo che include la sorveglianza su Internet e richiede la licenza per aprire un internet cafè.:cry:
Leggendo tutto ciò mi sorgono spontanee le seguenti domande:
1) Saranno comunisti questi di House of freedom? (e hanno pure rubato il nome alla coalizione di Berlusconi).
2) Secondo voi non hanno gradito l'editto bulgaro? :what:
3) I giornalisti italiani (tranne pochi ormai epurati, oscurati ecc.) li paghiamo per raccontarci le irritazioni della Signora Lario a causa del marito troppo lo spiritoso con le giovincelle? :asd:
dantes76
01-02-2007, 23:51
visto che hai aperto due 3d con lo stessp titolo, ora siamo al 79° posto :asd:
fracarro
01-02-2007, 23:56
visto che hai aperto due 3d con lo stessp titolo, ora siamo al 79° posto :asd:
Mi si sta incasinando la connessione ad internet. Come faccio a cancellare l'altro topic?
dantes76
02-02-2007, 00:01
Mi si sta incasinando la connessione ad internet. Come faccio a cancellare l'altro topic?
chiedi ai mod, di chiudere l'altro o questo 3d
fracarro
02-02-2007, 00:03
ho cancellato il messaggio all'interno, almeno così tutti leggeranno lo stesso topic. Ora contatto il mod per rimuoverlo. La sapevi questa news dantes?
dantes76
02-02-2007, 00:06
ho cancellato il messaggio all'interno, almeno così tutti leggeranno lo stesso topic. Ora contatto il mod per rimuoverlo. La sapevi questa news dantes?
questa del 2006 ancora no, erano state postate(nel forum) le classifiche del 2004 e del 2005
1) Si.. sono proprio dei comunisti, dei rossi veri e propri, ovvio direi. :sofico:
2) E perchè, è una cosa così normale che un pdc che già controlla tre reti private ne abbia occupate anche due pubbliche e controlli ancora il cda della rai, proprio normalissimo. :sofico:
Come l'editto bulgaro, sai quanti editti in Francia, Germania, ogni giorno proprio, certi comunisti invece fanno finta che siamo l'unico paese democratico in cui un pdc decide chi può lavorare e chi no in tv :sofico:
3) Ma perchè dici così? Vespa è un bravo professionista esperto di plastici e pigiamini della franzoni, uno che riesce a parlare di tutto meno che delle notizie scomode al padrone o ai padroni... dove lo trovi uno meglio? :sofico:
o mimun per quattro anni di tg1 stile pravda berlusconiana? Si, forse si poteva fare di più per silvio ma è stato bravo su :sofico:
sapete com'era in ex URSS, no??
La censura e le balle di partito si chiamavano "Pravda" = "Verità" ...
orwelliano ai massimi livelli ...
ecco, noi siamo un passo avanti!
tutto il mondo lo sa, tutto il mondo ci chiama mafiosi (imho giustamente), tutto il mono ci ride appresso ...
Solo noi pensiamo di che distolgano gli occhi quando ci vedono per ammirazione dell'italian style, in realtà è loro pudore di non riderci sul muso!!!!!
:muro: :muro: :muro: :muro:
fracarro
02-02-2007, 14:31
sapete com'era in ex URSS, no??
La censura e le balle di partito si chiamavano "Pravda" = "Verità" ...
orwelliano ai massimi livelli ...
ecco, noi siamo un passo avanti!
tutto il mondo lo sa, tutto il mondo ci chiama mafiosi (imho giustamente), tutto il mono ci ride appresso ...
Solo noi pensiamo di che distolgano gli occhi quando ci vedono per ammirazione dell'italian style, in realtà è loro pudore di non riderci sul muso!!!!!
:muro: :muro: :muro: :muro:
A dire la verità non di rado ci ridono pure sul muso. Comunque visto che in tre anni siamo riusciti a passare dal 53° posto (ai tempi di rai8t) all'80° e visto che al mondo se non erro ce ne sono 166 quand'è che raggiungeremo l'ultima posizione? 2012? Quanti telegiornali riporteranno questa notizia? Comunque cari mie Vespa è un signor giornalista e state pur certi che farà più puntate sull'argomento per dimostrare che se non siamo alla posizione 166 è grazie alla sua informazione.
Wolfgang Grimmer
02-02-2007, 14:38
NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
La korea del nord in fondo alla lista, non l'avrei mai detto. Le sorprese della vita :D
Che l'italia non fosse la terra della libertà ormai si sapeva già, purtroppo.
*invidia verso i paesi bassi e la svezia*
fracarro
02-02-2007, 15:04
NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Che l'italia non fosse la terra della libertà ormai si sapeva già, purtroppo.
*invidia verso i paesi bassi e la svezia*
Non ne sarei così sicuro. Visto che questa notizia la verranno a sapere solo le persone che utilizzano internet, la maggior parte degli italiani ne rimarrà all'oscuro. Secondo me il fatto che in tre anni siamo scesi di 30 posizioni è una cosa preoccupante ma ovviamente lo è e sarà solo per chi lo verrà a sapere. Comunque ho l'impressione che visto il numero di risposte nessuno è interessato alla cosa. Strano perchè a mio parere è molto più importante delle manfrine che fanno in parlamento per i pacs e compagnia bella. vabbè opinioni. :boh:
bellissimo il commento di grillo :asd:
http://www.beppegrillo.it/2007/02/una_repubblica.html#comments
Una Repubblica fondata sulle balle
Freedom House ha censito le democrazie nel mondo. Le dittature sono sempre in vantaggio. Solo 90 Stati su 193 sono democratici. L’Italia compare nella ricerca come Stato democratico.
Map_of_Freedom.jpg
Questa notizia è stata ripresa con gioia da alcuni giornali italiani. Che hanno evitato di riportare la classifica di Freedom House sulla libertà d’informazione.
Press_Freedom.jpg
Dove l’Italia è all’ottantesimo posto. Dopo Tonga e Botswana. E appena prima di Antigua e Barbuda e di Burkina Faso. Nel 2004 era al settantaquattresimo posto. Stiamo scavando.
Se guardate la mappa, in tutta l’Europa occidentale l’Italia è l’unica nazione “partly free”, parzialmente libera.
Nel nostro territorio c’è però libertà di informazione nella Repubblica di San Marino. D’ora in poi andrò lì per fare le mie dichiarazioni.
L’informazione italiana è di regime, dei partiti. Tra Mediaset e Rai non c’è differenza. E tra i vari giornali sovvenzionati dallo Stato anche. Liberalizziamo le frequenze televisive e eliminiamo l’editoria assistita. Ci tassano per raccontarci balle. RESET!
Non ne sarei così sicuro. Visto che questa notizia la verranno a sapere solo le persone che utilizzano internet, la maggior parte degli italiani ne rimarrà all'oscuro.
Queste notizie le vengono a sapere solo quelli che vogliono saperle .
Ma in Italia si preferiscono trasmissioni surreali come "il grande fratello" e "porta a porta" .
fracarro
02-02-2007, 17:07
Queste notizie le vengono a sapere solo quelli che vogliono saperle .
Ma in Italia si preferiscono trasmissioni surreali come "il grande fratello" e "porta a porta" .
Si ma molti non hanno idea di come vengono date ( se e quando vengono date) le notizie nei TG per esempio. Conosco tante persone (di sinistra ) che credono di essere aggiornate perchè guardano i TG tutti i giorni. Io stesso ho cominciato a leggere info da internet solo dopo aver visto gli spettacoli di Grillo e qualche presentazione di travaglio. Così ho scoperto l'editto bulgaro, la censura della Guzzanti ecc.ecc. Se sei convinto di essere informato sui fatti non ti poni il problema di trovare nuove fonti di informazione. Quindi più che un problema di "voler sapere" e un problema di "sapere di non sapere".
Se sei convinto di essere informato sui fatti non ti poni il problema di trovare nuove fonti di informazione. Quindi più che un problema di "voler sapere" e un problema di "sapere di non sapere".
Io non ne sono convinto .
Io credo che la gente sappia che i TG raccontano balle , ma semplicemente si ritiene "più furba" e pensa di riuscire a capire quando e come mentono .
E invece quelli in TV sono molto più bravi ( a mentire ) di quello che la gente pensa .
fracarro
04-02-2007, 18:16
Io non ne sono convinto .
Io credo che la gente sappia che i TG raccontano balle , ma semplicemente si ritiene "più furba" e pensa di riuscire a capire quando e come mentono .
E invece quelli in TV sono molto più bravi ( a mentire ) di quello che la gente pensa .
Non mi riferivo solo alla "versione" che ogni giornale da di una notizia ma al fatto che NON LE RIPORTANO PROPRIO LE NOTIZIE oppure le riportano solo in parte. La sentenza di Andreotti ne è un esempio. Quante persone in Italia TRAMITE I TELEGIORNALI sono venuti a conoscenza che Andreotti è stato condannato per essere stato legato alla mafia fino al 1980? Semplicemente i TG hanno riportano la notizia che è stato assolto. Quindi con tutta la buona volontà una persona come fa a sapere che la notizia è "incompleta"? Altri trucchetti sono quelli di fare il montaggio di un servizio mostrando al parlamento europeo Berlusconi da una parte e il pubblico di Cofi Annan (non so come si scrive) che lo applaude quando invece c'erano 4 gatti ad ascoltare Berlusconi. Come faccio io a sapere queste cose guardando solo i TG?
Sawato Onizuka
04-02-2007, 18:36
*invidia verso la svezia*
:cry: idem
verde_acqua
04-02-2007, 19:37
:
1) Saranno comunisti questi di House of freedom? (e hanno pure rubato il nome alla coalizione di Berlusconi).house of freedom(quella vera )nasce nel 1941
..era per ribadirlo magari qualcuno ci crede davvero che l idea di casa delle liberta era venuta davvero a silvio...
fracarro
04-02-2007, 20:04
house of freedom(quella vera )nasce nel 1941
..era per ribadirlo magari qualcuno ci crede davvero che l idea di casa delle liberta era venuta davvero a silvio...
...era una battuta che avevo preso (ed invertito) dallo spettacolo dell'anno scorso di Beppe Grillo. Ma forse verde_acqua è meglio ribadirlo. Comunque vista la posizione che occupiamo speriamo almeno che facciano qualcosa per rimettere in sesto la RAI.
chisto e' o' paese do sole.....
chisto e' o' paese do mare.....
non gli date retta, sono statistiche commissionate dalla congiura internazionale comunista e giacobina (qui a londra e' pieno di comunisti che, come moderni carbonari, leggono il financial times in metropolitana. Sono circondato, aiuto!!!!!!)
comunque,
ma che ce ne fo..e, famose du spaghi......
ma che ce frega.....
ma che ce 'mporta....
fracarro
04-02-2007, 21:43
non gli date retta, sono statistiche commissionate dalla congiura internazionale comunista e giacobina (qui a londra e' pieno di comunisti che, come moderni carbonari, leggono il financial times in metropolitana. Sono circondato, aiuto!!!!!!)
Az pure gli americani comunisti?
comunque,
ma che ce ne fo..e, famose du spaghi......
ma che ce frega.....
ma che ce 'mporta....
:what: Vabbè che stai a Londra ma ai "paesani" non ci pensi? Forse era più corretto dire:
ma che me frega...
ma che me 'mporta...
Stàt buon paisà!!!
Ho messo all'inizio la traduzione dell'articolo (trovata su internet). Magari qualcuno non lo aveva gradito in inglese.
beh chiaro....prima con berlusconi non c'era libertà di parola..
per fortuna c'è il governo attuale invece....
ma non sa neanche cosa voglia dire la parola libertà...
http://it.news.yahoo.com/03022007/201/calcio-pamparana-tg5-polemizza-amato-non-parole-in-esclusiva-fatti.html
il ministro dell'interno che da ESCLUSIVE??
ma siamo pazzi????
fracarro
05-02-2007, 00:03
beh chiaro....prima con berlusconi non c'era libertà di parola..
per fortuna c'è il governo attuale invece....
ma non sa neanche cosa voglia dire la parola libertà...
http://it.news.yahoo.com/03022007/201/calcio-pamparana-tg5-polemizza-amato-non-parole-in-esclusiva-fatti.html
il ministro dell'interno che da ESCLUSIVE??
ma siamo pazzi????
Ma veramente a me sembrano due cose ben distinte. In questo topic si parla del fatto che in Italia l'informazione in TV è gestita da una sola persona e questo monopolio implica che solo quello che vuole lui venga riportato in TV. Ossia manca la libertà di informazione ( a riguardo puoi anche vedere la parte secondo me molto interessante di viva zapatero quando intervistano i giornalisti rai che spiegano come oggi arriva la telefonata "taglia notizia" con una frequenza disarmante). D'altronde se si possono cacciare il comunista montanelli e biagi come se niente fosse figuriamoci un giornalista qualsiasi se si permette di sgarrare (ne va del suo lavoro).
Tu invece sostieni che la sinistra non conosce la parola libertà perchè un ministro ha deciso di parlare in esclusiva ad un TG? Sarà uno sfregio al TG5 non lo so ma comunque gli italiani avranno la possibilità di vedere questa intervista.
Sarà uno sfregio al TG5 non lo so ma comunque gli italiani avranno la possibilità di vedere questa intervista.
gli italiani dovrebbero poter vedere le parole del ministro dell'interno su qualunque televisione vogliano
ALBIZZIE
05-02-2007, 16:45
Ho trovato questa interessante notizia su un altro forum e credo sia opportuno riportarla. (anche perchè quello che c'è scritto dovrebbe essere interessante per tutti).
Da http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2006
La libertà di parola e di stampa sono costituzionalmente garantite. Tuttavia la libertà è rimasta soffocata nel 2005 dalla concentrazione di potere mediatico nelle mani del Primo Ministro Silvio Berlusconi, che controlla il 90% dell'emittenza mediatica attraverso la sua compagnia privata e il potere politico sulle reti della televisione di Stato. Nell'Aprile 2004, il Senato adottò la Legge Gasparri sulle Telecomunicazioni, che introdusse per la verità un numero di riforme che preparerà il Paese per il pianificato avvicendamento dall'analogico al digitale e la parziale privatizzazione della rete televisiva pubblica, la RAI. Le riforme potenzialmente rendono il sistema televisivo più indipendente dal controllo pubblico. Tuttavia, la legge è stata pesantemente criticata per non aver effettivamente provveduto alla de-monopolizzazione e inoltre di aver fatto ben poco per spezzare il duopolio di RAI e Mediaset in campo televisivo. Questo permetterebbe a Berlusconi, nella sua particolare posizione, di continuare il suo dominio nell'emittenza televisiva privata. Nel Luglio 2004 il Parlamento approvò la Legge Frattini, che si occupa del conflitto di interessi tra l'ufficio pubblico del primo ministro e le sue proprietà mediatiche. La legge dice che gli individui occupanti ruoli di governo non possono "occupare posta, tenere uffici, o svolgere attività manageriali o ogni altra mansione in compagnie perseguenti scopo di lucro o altri affari". Per quanto ciò impedisca al primo ministro di occuparsi dei suoi affari, non impedisce che egli scelga il suo sostituto, incluso un familiare. Tuttavia, poco dopo la sconfitta nelle elezioni dell'Aprile del 2005, Fininvest, la compagnia all'apice del suo impero d'affari, ridusse la sua presenza in Mediaset dal 50,9 al 34,3%. Questa mossa, secondt The Guardian, intendeva migliorae l'immagine di Berlusconi per le elezioni della primavera 2006.
Nel Gennaio 2005, un Tribunale a Roma condannò la RAI per la rimozione di un giornalista televisivo, Michele Santoro, nel 2002. Santoro era uno dei tre giornalisti critici del governo che furono rimossi dalla RAI per "uso criminoso del servizio pubblico". In Parlamento non è ancora passata una proposta di legge che abolirebbe le sentenze di imprigionazione der diffamazione. Nel Maggio 2005 gli uffici Milanesi del Corriere della Sera furono ispezionati con mandato di perquisizione. Le autorità locali cercavano fonti riguardo a una storia nel giornale lo stesso mese circa l'uso di pistole italiane Beretta usate in Iraq da guerriglieri di Al-Qaeda.
La maggior parte dei giornali è controllata da privati ma spesso sono collegata a partiti politici o appartengono a larchi conglomerati che esercitano una influenza editoriale. Il sistema giornalistico, che consiste di parecchi giornali nazionali (due dei quali appartengono alla famiglia Berlusconi) provvedono a fornire opinioni politiche diverse, incluse quelle critiche al governo. Comunque Berlusconi controlla 6 delle 14 frequenze che trasmettono in tutta la nazione. Mediaset , la sua compagnia di riferimento, ne controlla tre, mentre la RAI, tradizionalmente soggetta alle pressioni politiche, altre tre. Mediaset inoltre monopolizza le entrate pubblicitaie per la televisione. Nel 2004 Mediaset ha ricevuto il 58% delle entrate pubblicitarie, mentre la RAI il 28%. gli altri canali nazionali meno del 2%, mentre le centinaia di reti locali meno del 9%. Alla fine del 2003 il governo promulgò un provvedimento temporaneo, che rimuoveva una precedente restrizione sulla possibilità per un privato di possedere più di due emittenti televisive, permettendo a Rete4, una delle tre stazioni controllate da Mediaset, di continuare a trasmettere con analogico terrestre. Il governo generalmente non restringe l'accesso ad Internet; tuttavia il governo può bloccare siti stranieri se contravvengono a leggi internazionali. Dopo gli attentati a Londra nel Luglio 2005 da parte di estremisti islamici, il Parlamento italiano approvò una legge anti-terrorismo che include la sorveglianza su Internet e richiede la licenza per aprire un internet cafè.:cry:
:
ma sembra che il 2006 sia passato inutilmente. è il copia/incolla del 2005.
lo sanno che berlusconi NON controlla più la rai (almeno così dicono) ?
se sai leggere parlano del 2005 e precedenti e il rapporto è del 2006
manco sanno che la Corsica fa parte della Francia...imparino la geografia prima di fare classifiche sulla libertà :asd:
ALBIZZIE
05-02-2007, 16:57
se sai leggere parlano del 2005 e il rapporto è del 2006
allora è :old:
è ancora quella di celentano/grillo/report....
ditelo prima no... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
:mc:
fracarro
05-02-2007, 17:26
allora è :old:
è ancora quella di celentano/grillo/report....
ditelo prima no... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
:mc:
Quello che ho riportato io è l'ultima versione quella del 2006 riportata anche sul liknk postato all'inizio. Se qualcuno è interessato alle differenze con la versione 2005 ecco qua:
Freedom of speech and the press are constitutionally guaranteed. Legislators moved in July toward abolishing prison sentences for libel, a development welcomed by media organizations, but the proposed amendments have yet to be adopted. Politicians and their allies filed several libel suits against journalists during 2004; in February, journalist Massimiliano Melilli was sentenced to 18 months in prison and ordered to pay 100,000 euros (US$124,400). In July, a 76-year-old journalist and senator was placed under house arrest, relaxing his 2002 sentence of 29 months' imprisonment for libel. Press freedom organizations criticized two separate government raids on journalists' homes and offices, owing to the journalists' refusal to reveal their sources for controversial, investigative reports.
Most press outlets are privately owned but are often linked to political parties or run by large media conglomerates that exercise some editorial influence. In December, journalists at Italy's leading and highest-selling daily, Corriere Della Sera, protested increasing editorial interference and pressure in the newsroom from its shareholders. The newspaper is owned by RCS Mediagroup, in which 15 of Italy's major conglomerates have a stake. Concerns about the concentration of media ownership have been an issue since the election in 2001 of Silvio Berlusconi, a media magnate and Italy's wealthiest individual, as prime minister. The print media, which consist of eight national newspapers, two of which are controlled by the Berlusconi family, continue to provide diverse political opinions, including those critical of the government. However, Berlusconi controls or influences six of the seven national broadcast channels. Mediaset, a company in which he has a major interest and the largest private broadcaster in the country, owns three national channels, while the state-owned network (RAI), traditionally subject to political pressure, controls three.
Questions continue to be raised about the political impact of Berlusconi's control of the media. The Osservatorio di Pavia, an independent media watchdog, reported that in the month of February, Berlusconi's presence on television accounted for 42 percent of the time dedicated to politicians. During the year, the head of RAI, Lucia Annunziata, and one of its star television broadcasters, Lili Gruber, quit in reaction to Berlusconi's domination of the media. A long awaited conflict of interest bill, which was intended to resolve the contradictions between Berlusconi's private business and his role as prime minister, was passed in July. Although the bill limits the managing control politicians have over their holdings, it does not bar them from owning companies. As a result, the bill, which was criticized as being toothless by critics, will have little impact on Berlusconi's media empire.
In April, the parliament adopted a law on broadcasting reform, known as the Gasparri Law, which ostensibly introduces a number of reforms, such as the switch-over to digital broadcasting (scheduled to take place in 2006) and the partial privatization of RAI. The law was initially vetoed in December 2003 by President Carlo Ciampi, who was urged to do so by media organizations claiming the law threatened press freedom and undermined news pluralism. Although the revised law has a clause that limits the maximum revenue a single media company can earn, it excludes interests in publishing, cinema, and the music industry. Critics of the law still say that it reinforces Berlusconi's power over the media. The new law also allows one of the three Mediaset channels, Retequattro, to continue terrestrial broadcasting. The decree runs counter to a 2002 Constitutional Court ruling that demanded the channel switch to satellite by January 2004 to ensure competition. The shift to satellite would have led to a considerable loss in the station's market value.
Comunque anche se una parte del testo è la stessa (i fatti quelli sono) ciò che conta è che anno per anno abbiamo perso posizioni. Quasi 30 posizioni in 3 anni. C'è poco da fare il regime sull'informazione c'è è inutile cercare di nasconderlo. :mc:
è ancora quella di celentano/grillo/report....
ditelo prima no... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
:mc:
Giusto meglio stare a sentire le meravigliore descrizioni dell'ultimo quinquennio di Fede & C.
fracarro
13-02-2007, 16:39
Dalla Repubblica:
ANTITRUST: INDAGINE SU QUOTIDIANI, PERIODICI E MEDIA
L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 6 febbraio 2007, ha deciso di avviare un'indagine conoscitiva nel settore dell'editoria quotidiana, periodica e multimediale, per approfondire l'organizzazione e il quadro giuridico del settore, alla luce delle trasformazioni tecnologiche in corso e della diffusione di nuovi prodotti editoriali. L'indagine approfondira' in particolare - si legge in una nota dell'Antitrust - l'attivita' di distribuzione che appare caratterizzata da rilevanti distorsioni concorrenziali. "L'esistenza di un'eccessiva regolamentazione, come le barriere all'entrata di natura amministrativa, l'identita' delle condizioni economiche e modalita' commerciali di cessione tra editore e rivenditori, la fissazione del prezzo di vendita al pubblico da parte dell'editore - spiega l'Authority - sara' valutata alla luce dei recenti sviluppi di mercato. Sara' inoltre approfondito l'aspetto relativo all'esistenza di soglie dimensionali per le imprese editoriali, finalizzate alla tutela del pluralismo dell'informazione". L'Autorita', viene ricordato nella nota, "ha piu' volte evidenziato possibili inefficienze e rischi concorrenziali generati dall'imposizione di vincoli alla quota di mercato delle imprese, soprattutto se protratti nel tempo". "Nell'ambito di una possibile riforma della normativa del settore - conclude la nota - appare inoltre opportuno esaminare se il meccanismo di assegnazione delle provvidenze possa determinare effetti distorsivi della concorrenza e quali ulteriori istituti possano incentivare competizione e crescita".
Ma tu guarda un po. Se ne sono accorti anche loro che c'è qualcosa che non va? :doh: Comunque inutile illuderci sappiamo tutti come va a finire.
gli italiani dovrebbero poter vedere le parole del ministro dell'interno su qualunque televisione vogliano
ma il ministro dell'interno ha tutto il diritto di comunicare tramite il servizio pubblico. non vedo cosa c'entri...e poi dopo la trasmissione del tg rai tutti posso usufruire della notizia per diritto di informazione.
questa mi sembra una prassi più corretta di quella praticata dall'ex presidente del consiglio che parlava solo tramite le sue reti, salvo il periodo precedente le elezioni in cui era impossibile evitare di beccarlo perchè era OVUNQUE.
smettiamola con questo :mc:
fracarro
13-02-2007, 18:31
il problema vero è che l'accesso alle vere notizie gli italiani non lo riescono ad avere tramite i TG. Vi faccio un esempio (preso dal film Viva Zapatero) che a me ha lasciato pensare. Per anni i TG RAI/Mediaset son durati mezz'ora. Oggi invece in questi stessi TG ci hanno messo cazzate aggiuntive tipo gusto del TG5, la stessa cosa nel TG1 se non erro e addirittura nel TG2 della sera c'è TG2 10 minuti che si ciappa ben il 33% del tempo del TG2 originale. Anche se possono essere servizi interessanti dovrebbero essere un di più al TG non sottrarre spazio alle notizie. Se si dedica spazio a queste cose è perchè NON ci sono più notizie da raccontare (non credo proprio) oppure perchè ci sono troppi "tagli" delle news e alla gente invece che le notizie si preferisce raccontare come cucinare la pasta? Per capire la differenza ho visto il TG3. Lo so lo so è comunista ma guardandolo mi è venuta la sensazione che non finiva più. Un sacco di notizie distribute in 30 minuti. Non ci ero più abituato. Provateci per curiosità.
il problema vero è che l'accesso alle vere notizie gli italiani non lo riescono ad avere tramite i TG. Vi faccio un esempio (preso dal film Viva Zapatero) che a me ha lasciato pensare. Per anni i TG RAI/Mediaset son durati mezz'ora. Oggi invece in questi stessi TG ci hanno messo cazzate aggiuntive tipo gusto del TG5, la stessa cosa nel TG1 se non erro e addirittura nel TG2 della sera c'è TG2 10 minuti che si ciappa ben il 33% del tempo del TG2 originale. Anche se possono essere servizi interessanti dovrebbero essere un di più al TG non sottrarre spazio alle notizie. Se si dedica spazio a queste cose è perchè NON ci sono più notizie da raccontare (non credo proprio) oppure perchè ci sono troppi "tagli" delle news e alla gente invece che le notizie si preferisce raccontare come cucinare la pasta? Per capire la differenza ho visto il TG3. Lo so lo so è comunista ma guardandolo mi è venuta la sensazione che non finiva più. Un sacco di notizie distribute in 30 minuti. Non ci ero più abituato. Provateci per curiosità.
questo secondo me è il nocciolo della questione :mano:
aggiungerei anche il tg di La7, che anche quello da notizie a raffica, molte delle quali nei tg "mainstream" non compaiono nemmeno (soprattutto di politica estera)... :rolleyes:
questo secondo me è il nocciolo della questione :mano:
aggiungerei anche il tg di La7, che anche quello da notizie a raffica, molte delle quali nei tg "mainstream" non compaiono nemmeno (soprattutto di politica estera)... :rolleyes:
Esatto.
Hanno fatto sparire dalla tv I FATTI e chi li raccontava, sostituendoli con opinioni o con fatti inventati o falsi.
Vespa è un esempio, col pigiamino di cogne, cucina e cos'altro quando c'erano processi importanti o scandali.
Andreotti "assolto" invece che prescritto è un altro esempio.
ma il ministro dell'interno ha tutto il diritto di comunicare tramite il servizio pubblico. non vedo cosa c'entri...e poi dopo la trasmissione del tg rai tutti posso usufruire della notizia per diritto di informazione.
questa mi sembra una prassi più corretta di quella praticata dall'ex presidente del consiglio che parlava solo tramite le sue reti, salvo il periodo precedente le elezioni in cui era impossibile evitare di beccarlo perchè era OVUNQUE.
smettiamola con questo :mc:
sei tu che
:mc: :mc:
il ministro dell'interno se interrogato da in giornalista dovrebbe rispondere...punto e basta, premesso che non faceva domande imbarazzanti, fuori luogo ecc ecc...ma le stesse medesime che ha fatto la rai in seguito
fracarro
13-02-2007, 21:14
Siccome insisti tanto su questo punto per tagliare la testa al toro ti chiedo: è più grave che un ministro decida di rilasciare l'intervista ad un solo TG ( il che implica che quest'ultima verrà messa in onda da quel TG e nelle edizioni successive da tutti gli altri TG per il diritto all'informazione come ti hanno fatto notare in precedenza) oppure che gli italiani TUTTI non possano venire a conoscenza delle notizie perchè TUTTI i TG sono "tagliati" a dovere? Reputi così grave questo fatto perchè non hai potuto sentire sto ministro al TG5? E io che ho dovuto sorbirmi A RETI UNIFICATE L'ASSOLUZIONE DI ANDREOTTI CHE DOVREI DIRE?
Detto questo, sembra che qualcosa lentamente si stia muovendo. Niente di che e forse è solo uno sporadico caso ma la settimana scorsa si è visto peter gomez a LA7 parlare di tangentopoli insieme ad altri personaggi in un dibattito che sembra essere tornato al vecchio stile invece che ai soliti comizi. Stranamente anche Travaglio lo si è visto a "quelli che il calcio"...speriamo bene.
sei tu che
:mc: :mc:
il ministro dell'interno se interrogato da in giornalista dovrebbe rispondere...punto e basta, premesso che non faceva domande imbarazzanti, fuori luogo ecc ecc...ma le stesse medesime che ha fatto la rai in seguito
mi dispiace, ma il servizio pubblico è la RAI. questo tipo di informazione lo deve fare la RAI. il tg5 si può occupare degli scoop sulla carfagna, del punto di vista di berlusconi su qualsiasi cosa (visto che le tv sono sue) e altre amenità di questo tipo. il governo se deve intervenire pubblicamente ha il dovere di farlo tramite il servizio pubblico.
e su questo non ci puoi fare nulla. puoi stare a dire no di qua e no di là, ma resta il fatto che è così.
fracarro
18-02-2007, 20:31
Da Repubblica:
RAI: GIULIETTI, SITUAZIONE INSOSTENIBILE
"La situazione della Rai sta diventando insostenibile. Il consigliere Urbani dalle colonne del Corriere delle Sera di oggi ha sostanzialmente tentato di 'sfiduciare' il direttore generale della Rai Cappon ricordandogli che il centrodestra usera' la maggioranza per la quale ancora dispone nel consiglio di amministrazione Rai per bloccare le sue proposte a cominciare da quelle relative a professionisti di indiscutibile valore quali Carlo Freccero, Giovanni Minoli, Alberto Barbara". E' quanto ha dichiarato Giuseppe Giulietti, compenente della commissione di vigilanza della Rai. "In queste condizioni l'impresa di servizio pubblico e' destinata ad una sicura agonia industriale. Di questa maggioranza e' parte determinante il consigliere Petroni indicato dal ministero del Tesoro e che sempre di piu' ha caratterizzato la sua presenza nel segno di spiccata appartenenza politica. Di fronte alle minacce di oggi non e' piu' possibile girarsi dall'altra parte ed e' necessario che siano ripristinate le piu' elementari regole della correttezza e anche della legalita'. Siamo sicuri infine che anche il ministro Padoa Schioppa fara' la sua parte in questa direzione".
Come diceva qualcuno? Cambiato il governo cambiata la gestione della RAI? Non sembra proprio.
Da Repubblica:
Come diceva qualcuno? Cambiato il governo cambiata la gestione della RAI? Non sembra proprio.
Purtroppo la CDL ha ancora il CDA rai.
La Gasparri l'ha bloccato per due anni.
Mazza al tg2, Del Noce al tg1, Marano al tg2 vanno tenuti al loro posto, dopo tutto il bene che hanno fatto all'azienda epurando chiunque dicesse berlusconi.
Poi quei consiglieri forzisti, eccellenti statisti, come quando ci hanno procurato 13 mln di euro di multa nominando l'incompatibile Meocci.
fracarro
18-02-2007, 20:40
Interessante vedere come gestiscono l'azienda.
Rai, slittano le nomine - La Cdl contro Cappon
riga News del 18.02.2007 ore 17:07
Inserita da Giorgio Scorsone (Giosco) riga Tipologia News: Televisione
Fonte: Il Corriere della Sera
Bisogna cambiare questa Rai e pure in fretta, ha detto il suo direttore generale Claudio Cappon. Si comincia. Entro metà marzo vanno ridefinite le missioni editoriali delle tre reti. Bene la Uno, bene la Tre, RaiDue invece è in crisi conclamata di ascolti e di identità: troppi reality, buona dose di trash, poco servizio pubblico.
Dunque; ci vuole un nuovo direttore, al posto del leghista Antonio Marano. Cappon ha un nome e un nome solo: Giovanni Minoli, prestigioso ex, ora a capo di Rai Educational. E intenderebbe formalizzare la proposta di nomina al più presto. Con altre due, secche, senza alternative. Quella, di Carlo Freccero al vertice di RaiSat con supervisione sul digitale terrestre. E di Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema di Torino ed ex della Mostra del Cinema di Venezia, alla corazzata Rai Cinema.
Con questo concentrato elenco il dg si presenterà al Cda. «Aspettiamo che Cappon ci faccia le sue proposte in consiglio e poi valuteremo», dichiara Nino Rizzo Nervo, Margherita, favorevole alia terna indicata. «La Rai ha delle criticità che vanno affrontate. RaiDue è una di queste. Come si può dire no al rientro pieno di Giovanni Minoli nel processo editoriale?».
Non ci sono i tempi per discuterne già martedì, si rinvia. Ma non è cosa fatta. Perché alla determinazione di Cappon si oppone quella dei consiglieri Cdl i quali, ammesso che digeriscano la sostituzione di Marano perché appagati dalla conferma di Fabrizio Del Noce a RaiUno, non sarebbero intenzionati a farla così facile. Anzi, insistono per l'approvazione del nuovo regolamento interno. Una norma del quale, qui sta il punto ma l'interpretazione non è certa, attribuirebbe il potere di nomina anche al singolo consigliere. Togliendo l'esclusiva al direttore generale. «Non è una richiesta nostra, lo impone la legge Gasparri. E sono mesi che aspettiamo, non ci siamo certo precipitati», spiega quasi divertito il consigliere Giuliano Urbani di Forza Italia. «Lo stanno bloccando. Chi non so».
Delle nomine, sostiene, non sa nulla. «Ho parlato ieri con Cappon e giuro, parola d'onore, non mi ha fatto questi nomi. Di Barbera sì, mi ha detto. Eccellente. Non gli rinnovai l'incarico a Venezia, ma lo stimo. Però per Rai Cinema, se non resta Giancarlo Leone, ci vuole un interno. Non voglio pensare che in azienda non ci sia nessuno in grado di sostituirlo. Barbera può essere un ottimo presidente, ma l'amministratore delegato deve essere nostro. Sarebbe uno schiaffo dato alla Rai, glielo dia Cappon, io no».
E Minoli? E Freccero? «E perché non Carlo Nardello, Giuliana Del Bufalo, Piero Gaffuri? Comunque non mi sembra la pratica più urgente, abbiamo la Sipra senza vertici, e parliamo della concessionaria di pubblicità». Oltre al pedigree culturale, il direttore di Rai Educational porterebbe a Raidue il divertimento non disimpegnato, sperimentato con la fresca fiction AgroDolce. «Guardi, stimo così tanto Giovanni Minoli che prima o poi lo vorrei direttore generale della Rai. Ma ne abbiamo già uno, no?».
Più che servizio pubblico a me sembra che "stiano facendo IL SERVIZIO al pubblico". :D
fracarro
19-02-2007, 16:24
Da:
http://www.primaonline.it/notizie/dettaglio.asp?id=20807
DDL GENTILONI / EUROPA 7: NUOVA LEGGE NON RISOLVE NOSTRO PROBLEMA
Di Stefano: e' il quarto governo che calpesta nostri diritti Roma, 6 feb. (APCom) - Il ddl Gentiloni non risolve il 'caso' Europa 7 e cosi' "un quarto governo si aggiunge ai precedenti nel non riconoscere i nostri diritti acquisiti in un suo provvedimento". E' stata questa la denuncia del presidente di Centro Europa 7, Francesco Di Stefano, espressa davanti alle commissioni Cultura e Trasporti della Camera.
Secondo Di Stefano il ddl Gentiloni nella sua dicitura "fatti salvi i diritti acquisiti" in realtà "non ci tutela assolutamente" e Europa 7 rimarrà senza frequenze nonostante sia titolare di una licenza per la tv analogica dal '99.
Questo perchè quella previsione normativa "non ci assicura che ci verranno assegnate le frequenze che si libereranno con il passaggio al digitale" ha sottolineato Di Stefano.
Il 'patron' di Europa7 ha ripercorso le vicende della sua società sottolineando che "sono avvenute molte vicende strane e sto parlando di fatti non di mie opinioni personali". Ultime la posizione dell'Avvocatura dello Stato, che di fronte alla Corte di Giustizia Ue ha difeso la Legge Gasparri, messa sotto accusa dalla Commissione di Bruxelles: "un fatto molto antipatico" ha detto di Stefano che si aggiunge ai molti appelli inascoltati lanciati dalla società, ai tempi 'biblici' dei ricorsi al Tar.
Naturalmente il giudizio di Di Stefano sul ddl Gentiloni non è positivo, ma il 'patron' di Europa7 ha voluto sottolinearne uno in particolare: la previsione di una 'condivisione' delle frequenze da parte degli attuali operatori attraverso la creazione di un operatore unico per le infrastrutture per la tv digitale. "Si tratta di una previsione pericolosissima - ha detto Di Stefano - che permetterebbe agli attuali operatori di mantenere il controllo sulle frequenze attualmente detenute senza rilasciarne alcuna in favore di altri operatori".
...e ancora... (http://it.news.yahoo.com/06022007/26/ddl-gentiloni-europa-7-provvedimento-non-risolve-caso.html)
(ASCA) - Roma, 6 feb - ''Il ddl Gentiloni, al pari dei provvedimenti adottati nella precedente legislatura, non risolve il nostro caso'' . A parlare e' Francesco Di Stefano, presidente di Centro Europa 7, in audizione alla Camera sul provvedimento di riforma del sistema televisivo, in commissioni Cultura e Trasporti. Nel sottolineare che ''in mancanza di correttivi, il ddl non potra' assicurare il pluralismo e la concorrenza nell'utilizzo del piu' influente mezzo di comunicazione di massa e, in definitiva, non sara' in grado di garantire il corretto funzionamento del sistema democratico nel nostro Paese'', Di Stefano ha detto che ''il ddl dovrebbe porre rimedio a un risalente contrasto tra la disciplina del nostro sistema televisivo e le norme costituzionali e comunitarie applicabili in materia''. Ma - ha osservato - il provvedimento ''anche se venisse approvato in tempi rapidi e anche a prescindere dall'insufficienza di alcune sue disposizioni, non potrebbe comunque produrre alcun effetto concreto prima del 2009''. Per questo, ''il carattere 'rimediale ed emergenziale' del ddl avrebbe giustificato il ricorso a un decreto-legge''. Quanto alla questione del tetto alle risorse pubblicitarie, fissate dal ddl al 45%, Di Stefano ha detto che questo ''consentirebbe a due soli soggetti di raccogliere insieme il 90% del totale, lasciando cosi' a tutti gli altri operatori il 10%: un po' come gia' avviene oggi. Bisognerebbe introdurre quindi un limite assai piu' rigoroso (per esempio il 30%) anche, in caso, concedendo un ampliamento della base di calcolo, cui potrebbero aggiungersi oltre alle telepromozioni anche le sponsorizzazioni televisive, ma escludendo altre risorse, come il canone, o i proventi dalle varie forme di pay tv''.
Notizie queste che TUTTI I TELEGIORNALI si sono affannati a riportare vero? 4 governi e nessuno ha cambiato le cose. Questo credo la dice lunga su come i politici siano d'accordo sul come gestire l'informazione in Italia.
fracarro
08-03-2007, 20:32
Da Repubblica http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/nomine-rai/nomine-rai/nomine-rai.html
Il Consiglio d'amministrazione di Viale Mazzini respinge l'intero pacchetto di proposte
Rognoni: "Siamo in ostaggio del centrodestra". La Fnsi chiede l'intervento del governo
Rai, affondate le nomine del dg Cappon
Bocciati Minoli, Freccero e Barbera
Claudio Cappon, direttore generale della Rai
ROMA - Disco rosso del Cda Rai alle nomine proposte dal direttore generale Claudio Cappon. Si è discusso del rinnovo delle cariche di Rai Cinema, Rai Sat, NewCo Rai International, della direzione di Raidue e della direzione del Coordinamento sedi. Nonostante il rinvio del Cda già convocato venti giorni fa, e la lunga opera di mediazione fra il centrosinistra e il consigliere Angelo Maria Petroni, eletto nel cda di Viale Mazzini per conto del ministero del Tesoro in piena era polista, i no sono stati sempre cinque, come il numero dei consiglieri di amministrazione del centrodestra, tranne che per due nomi, quello di Marano e Scaglia, quando i voti negativi sono saliti a sei.
Con scrutinio segreto, sono state bocciati i nomi di Augusto Barbera alla presidenza di Rai Cinema; di Franco Scaglia amministratore delegato e Paolo Del Brocco direttore generale. Voto negativo anche per Giovanni Minoli a Raidue al posto di Antonio Marano, che sarebbe andato al Coordinamento delle sedi regionali. Stop a Carlo Freccero alla presidenza di Rai sat; di Pier Luigi Malesani come presidente di newco Rai International e Carlo Sartori amministratore delegato.
Carlo Rognoni, consigliere d'amministrazione, punta l'indice contro i colleghi della Cdl: "Con il voto di oggi si apre uno scenario di stallo in cui una maggioranza di centrodestra tiene in ostaggio la Rai. Quella di Cappon era proposta importante per l'azienda. E poi il centrodestra ha perso l'occasione di votare Freccero a Rai Sat, con una delega sui contenuti digitali. Un voto, dopo il quale, sarà difficile sostenere che si vuole il bene della Rai", ha concluso Rognoni.
Gli fa eco Sandro Curzi, anch'egli consigliere Rai: "E' grave la votazione di oggi nel Cda della Rai. Ma è ancor più grave la maniera assai poco trasparente con la quale si è giunti a questa bocciatura. Per la prima volta, su richiesta del consigliere Urbani - sottolinea l'ex direttore di Rai3 - il Cda ha votato a scrutinio segreto, quasi a voler tutelare impropriamente la volontà di qualche consigliere di contribuire alla paralisi aziendale senza assumersene la responsabilità. Con questi metodi da bassa politica che si può gestire un'azienda importante come la Rai".
"Sconcertato" si dice anche Giuseppe Giulietti, membro della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. "Quello che è accaduto non è solo un attacco al direttore generale Cappon ma un vero proprio tentativo di impedire qualsiasi ipotesi di riforma della Rai".
E mentre il sindacato Usigrai si dice "fortemente
preoccupato per i segnali di grave instabilità che continuano ad emergere dal Consiglio d'Amministrazione della Rai", il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Paolo Serventi Longhi, chiede "un intervento immediato del governo".
Che strano la sinistra è al governo eppure la RAI la gestisce ancora Berlusconi. Tra qualche mese torneremo a votare, Berlusconi vincerà e per la televisione pubblica nulla sarà cambiato. TG1 e TG2 osceni, programmi terra terra, fictions su tutti i papi possibili e immaginabili, e tanta gente che paga il canone che GIUSTAMENTE protesta per la qualità della RAI. Dobbiamo sperare nell'arcoiris TV per vedere una TV con le reali informazioni invece che la propaganda?
P.S. A titolo informativo io ritengo che la RAI in qualche modo dovrebbe essere assolutamente blindata e intoccabile per i politici. Per me una democrazia non può esistere senza libertà di informazioni.
P.P.S. Vergognoso lo scrutinio segreto.
fracarro
09-03-2007, 15:21
Ci troveremmo, finalmente, nelle condizioni in cui ci saremmo trovati se i politici non avessero tentato di barare per impadronirsi dei media e non avremmo tra i piedi ne Prodi ne Berlusconi.
Perchè tu credi che i politici non si siano impadroniti dei media? E quali sono le TV libere oggi? Fa tanto notizia sapere che il nostro ministro della giustizia scappa da una trasmissione TV perchè gli hanno fatto domande a cui NON ERA in grado di rispondere. Era solo capace di dire che "la domanda era fazione" e "lei non può fare il saccente" (o qualcosa del genere) ad un ragazzo di 21 anni. Hanno plagiato i giornalisti. Sono abituati a fare salotto in TV gli attuali politici quindi non credo proprio che abbiano solo tentato di di inpadronirsi dei media.
giannola
09-03-2007, 16:10
ma celentano non aveva dimostrato che grazie alla sua trasmissione eravamo balzati dal millemillesimo posto al primo ?:sofico:
fracarro
09-03-2007, 16:22
ma celentano non aveva dimostrato che grazie alla sua trasmissione eravamo balzati dal millemillesimo posto al primo ?:sofico:
Se anche fosse hai più visto Celentano in TV?
Da TGCOM:
Mastella: "Questa vicenda avrà una ripercussione politica, ci muoveremo". Anche il vicepresidente della commissione di vigilanza rai Paolo Bonaiuti interviene sulla vicenda: di fronte all'insopportabile arroganza di Michele Santoro il ministro della Giustizia non ha potuto fare altro che abbandonare la trasmissione. Non si resta ospiti di un programma del servizio pubblico per farsi insultare da chi fa della faziosità un sistema di agire. E l'incidente di ieri è già un caso politico. E Landolfi, An, presidente della commissione di vigilanza ha già convocato per mercoledì i vertici rai.
Stiamo per assistere all'ennesimo caso di censura in Italia? Se fanno anche questo veramente vi risulterà ancora difficile vedere lo stato dell'informazione nel nostro paese?
fracarro
09-03-2007, 21:26
E tu credi che se Berlusconi non fosse sceso in lizza nel campo dei media esisterebbero altre televisioni nazionali oltre quelle pubbliche ?. Tu non hai vissuto in prima persona gli eventi che hanno caratterizzato gli anni 70 ed i primi ottanta e pertanto nulla sai di quanto ho esternato e sarebbe opportuno ti informassi prima di sparare luoghi comuni ed ovvietà su argomenti che poco o nulla conosci.
Se non ne sei al corrente rileggiti i miei post in proposito, non ho voglia di ripetere il racconto degli eventi ed i concetti che ho moltissime volte postato all'infinito e ad esclusivo beneficio di chi non li ha letti o ha finto di non vederli perchè non ossequiosi alle sue credenze/convinzioni.
Invece di fare il saputello dovresti scriverle le cose perchè non è che mi posso mettere a leggere centiania di tue risposte nei vari post per trovare RISPOSTE alle cose.
Prima di tutto il fatto che quello che scrivo sia OVVIO non vuol dire che sia SBAGLIATO. Quindi non lo ritengo un errore ma anzi tante persone sembra che neanche le cose ovvie siano in grado di capire. Quali sarebbero poi questi argomenti che io non conosco mentre tu siccome hai vissuto negli anni 70-80 conosci così bene? Io faccio solo notare com'è lo stato dell'informazione in Italia in base:
-alla classifica di Freedom House (i nostri cari amici americani)
-ai giornalisti stranamente scomparsi dalla televisione (lo sanno tutti che montanelli era comunista vero?) perchè scomodi al potere.
-alle trasmissioni che ci propinano ogni giorno in TV. Non ci vuole mica un genio a vedere che il giorno in cui Previti PARLAMENTARE ITALIANO IN CARICA va in galera, la trasmissione più inportante del servizio pubblico parla della dieta mediterranea. Guarda che sta succedendo a Santoro per aver fatto domande a Mastella.
...e secondo te per vedere tutta questa schifezza c'è bisogno di aver vissuto gli eventi degli anni 70-80? Quali eventi poi? E poi cosa c'entra il fatto che grazie a Berlusconi abbiamo una TV alternativa oltre a quella di stato? A me interessa che quella di stato sia libera PERCHE' IO PAGO IL CANONE e pretenderei che la TV di stato facesse il suo mestiere informando il cittadino di quello che succede. E CHIEDERE TROPPO? No sono cose ovvie ma purtroppo non è quello che succede E MOLTA GENTE NEANCHE LE SA QUESTE COSE.
P.S. Il "tuo" ministro della giustizia è scappato perchè non condivide ciò che santoro voleva imporre come indispensabile per il paese nel solito modo fazioso ed ineducato al punto che se qualcuno lo schiaffeggiasse per bene non ne rimarrei affatto sorpreso considerando l'arroganza e l'alterigia con cui solitamente si pone a qualsiasi interlocutore.
Santoro voleva IMPORRE a Mastella qualcosa? Ma che hai visto? Santoro ha difeso il ragazzo che faceva delle domande a Mastella e quest'ultimo invece di rispondere alle domande attaccava il ragazzo. Qui se c'è qualcuno che impone le cose sono i politici altro che Santoro. Tant'è vero che adesso sono tutti i politici sono contro Santoro (non aspettavano altro visto il personaggio scomodo) e rischia di chiudere di nuovo.
E tu credi che se Berlusconi non fosse sceso in lizza nel campo dei media esisterebbero altre televisioni nazionali oltre quelle pubbliche ?. Tu non hai vissuto in prima persona gli eventi che hanno caratterizzato gli anni 70 ed i primi ottanta e pertanto nulla sai di quanto ho esternato e sarebbe opportuno ti informassi prima di sparare luoghi comuni ed ovvietà su argomenti che poco o nulla conosci. si ringraziamo silvio e bettino che si sono opposti coraggiosamente alla rai :rolleyes: lo sai che esistono altri rete nazionali? secondo nessun altro imprenditore si sarebbe interessato alle frequenze libere? ri :rolleyes:
Se non ne sei al corrente rileggiti i miei post in proposito, non ho voglia di ripetere il racconto degli eventi ed i concetti che ho moltissime volte postato all'infinito e ad esclusivo beneficio di chi non li ha letti o ha finto di non vederli perchè non ossequiosi alle sue credenze/convinzioni.
ma perchè non scrivi un bel libro sulla storia d'italia secondo proteus? un altrò pò di fantastoria non guasterebbe :asd:
P.S. Il "tuo" ministro della giustizia è scappato perchè non condivide ciò che santoro voleva imporre come indispensabile per il paese nel solito modo fazioso ed ineducato al punto che se qualcuno lo schiaffeggiasse per bene non ne rimarrei affatto sorpreso considerando l'arroganza e l'alterigia con cui solitamente si pone a qualsiasi interlocutore. L'esempio più calzante al personaggio, con faccia da schiaffi ben più accentuata di quella giò ragguardevole ostentata da Mastella, rimane sempre il famoso servizio su quel sedicente insegnante, non ne ricordo il nome e ne sono soddisfatto perchè sporcherebbe la mia memoria oltremisura, che ha costruito la finta aggressione fascista nei suoi confronti, servizio calunnioso ed oltraggioso rispetto tutti i Veronesi e non credo che il biondissimo conduttore rimarrebbe cosi biondo a lungo se ne andasse tranquillamente a passeggio, credo non si azzarderebbe senza una scorta perchè molti non lo hanno mai dimenticato, per le vie di Verona.
informati meglio... Sciuscià vince la causa del professor Marsiglia
L'Unità - 13 Luglio 2004
... al tribunale di Verona. Contemporanemente la causa intentata dal Comune contro la trasmissione Rai veniva archiviata.
Secondo quanto deciso dal giudice del tribunale di Verona Dario Bertezzolo, l'ex primo cittadino scaligero è stato condannato a pagare 800 euro di multa, oltre alla riparazione pecuniaria di 1000 euro per ciascun giornalista da liquidarsi in separato giudizio. «Sono amareggiata, ma serena e rifarei certamente quello che ho fatto - ha dichiarato la Sironi - come non bastasse sarò io personalmente a pagare la condanna anche se agivo a nome del Comune».
Secondo l’associazione Articolo 21: «Anche in questa occasione i tribunali hanno dovuto riconoscere la lealtà e la correttezza del lavoro svolto da Santoro, dalla redazione e da tutto il gruppo di lavoro - ha commentato l’associazione e ha aggiunto - è tempo che la Rai riconosca l'errore fatto con Santoro e chieda scusa per aver obbedito agli ordini del presidente del Consiglio».
Continua
Concluso il processo scaturito dalla querela dei giornalisti della Rai
Santoro contro Sironi Condannata l’ex sindaco
Ritenute diffamatorie le lettere sulla trasmissione «Sciuscià»
di Luigi Grimaldi
L'Arena - IL GIORNALE DI VERONA 13 Luglio 2004
L’ex sindaco Michela Sironi diffamò con alcune sue lettere Michele Santoro e altri tre giornalisti della Rai e pertanto va condannata a 800 euro di multa. Con questa sentenza, il giudice Dario Bertezzolo ha chiuso ieri l’ennesimo capitolo della vicenda giudiziaria scaturita dalle polemiche sulla trasmissione Sciuscià sul caso Marsiglia, andata in onda su RaiDue il 23 gennaio 2001. E l’ha fatto dopo la discussione tra le parti, iniziata alle 9,30 e finita poco dopo mezzogiorno. In aula, oltre all’ex sindaco, anche Michele Santoro, neo europarlamentare, e Sandro Ruotolo, firmatari della querela contro Michela Sironi insieme con Riccardo Iacona e Stefano Maria Bianchi.
Poi, alle 14, il verdetto. Michela Sironi è stata ritenuta colpevole del reato di diffamazione a mezzo stampa...
Continua
IL CASO MARSIGLIA
Sironi condannata «Diffamò Santoro»
L'Arena - IL GIORNALE DI VERONA 13 Luglio 2004
Michele Santoro ha vinto la «partita» che lo contrapponeva a Michela Sironi sul caso Marsiglia. Il giornalista televisivo si era sentito diffamato dall’allora sindaco per alcune lettere pubbliche scritte dalla Sironi dopo la trasmissione dedicata da Santoro a Verona, che aveva sollevato asprissime polemiche in città e la reazione del sindaco. Il tribunale ieri ha condannato la Sironi per diffamazione.
ps magistratura comunista ovviamente
fracarro
09-03-2007, 21:44
Az allora Proteus non è così informato come cerca di far credere. Che delusione.
E tu credi che se Berlusconi non fosse sceso in lizza nel campo dei media esisterebbero altre televisioni nazionali oltre quelle pubbliche ?. Tu non hai vissuto in prima persona gli eventi che hanno caratterizzato gli anni 70 ed i primi ottanta e pertanto nulla sai di quanto ho esternato e sarebbe opportuno ti informassi prima di sparare luoghi comuni ed ovvietà su argomenti che poco o nulla conosci.
Se non ne sei al corrente rileggiti i miei post in proposito, non ho voglia di ripetere il racconto degli eventi ed i concetti che ho moltissime volte postato all'infinito e ad esclusivo beneficio di chi non li ha letti o ha finto di non vederli perchè non ossequiosi alle sue credenze/convinzioni.
che mi dici di rete4?
sai che le frequenze sono abusivamente occupate, mentre in realtà sono di un altro imprenditore, Di Stefano?
questo da tanti anni, circa otto.
adesso il caso è finito alla corte europea, visto che in italia nonostante ci fossero delle sentenze la politica (silvio in primis) non le ha fatte rispettare restituendo le frequenze di rete4 al legittimo proprietario.
Az allora Proteus non è così informato come cerca di far credere. Che delusione.
:asd:
giannola
10-03-2007, 07:47
Stiamo per assistere all'ennesimo caso di censura in Italia? Se fanno anche questo veramente vi risulterà ancora difficile vedere lo stato dell'informazione nel nostro paese?
perchè tu ne avevi qualche dubbio ?
ho già detto in altro 3d che santoro prossimamente tornerà a riempire la lista dei disoccupati.
fsdfdsddijsdfsdfo
10-03-2007, 09:22
Siete formidabili, tornate sempre agli stessi argomenti triti e ritriti di cui si è dibattuo allo sfinimento come se nulla fosse stato mai detto, se non foste un caso clinico ci sarebbe da ridere.:D :D :D
e guarda che strano questi argomenti rimangono sempre veri!
ma va... a volte il mondo è proprio strano...
fsdfdsddijsdfsdfo
10-03-2007, 09:24
Se poi santoro ha santi in paradiso che gli permettono di calunniare un'intera città passandola liscia questo non significa che rimanga un personaggio vomitevole.
esatto.
non è un personaggio vomitevole.
è un giornalista con delle idee chiare, che le dichiara, e comunque fa giornalismo d'assalto.
E noi abbiamo bisogno di giornalismo d'assalto.
Se dovessi indicare un personaggio vomitevole tra i giornalisti, beh, direi Fede.
Pucceddu
10-03-2007, 09:37
Tu hai una strana concezione di ciò che è vero o meno, coincidenza risulta vero ciò che trovi confacente alle idee portate dalla fazione cui fai riferimento mentre le altre le liquidi come ridicolaggini.
Forse non ti sei ancora ben evoluto e non ti sei ancora reso conto che la verità è un aggeggio assai complicato e spesso viene influenzato da molte cose, non ultime le cause che hanno portato a certe situazioni.
Sei troppo semplicistico, il puzzle è molto complicato e forse devi crescere ancora per rendertene conto.
A' prote', cala sta 'scella e passa ai pvt dai...
Piuttosto, qualcuno sa qualcosa di piu' riguardo la sentenza di rete4?Cos'e' sta storia che e' passata al parlamento europeo?
fsdfdsddijsdfsdfo
10-03-2007, 09:37
Tu hai una strana concezione di ciò che è vero o meno, coincidenza risulta vero ciò che trovi confacente alle idee portate dalla fazione cui fai riferimento mentre le altre le liquidi come ridicolaggini.
Forse non ti sei ancora ben evoluto e non ti sei ancora reso conto che la verità è un aggeggio assai complicato e spesso viene influenzato da molte cose, non ultime le cause che hanno portato a certe situazioni.
Sei troppo semplicistico, il puzzle è molto complicato e forse devi crescere ancora per rendertene conto.
Innanzitutto non hai mai mangiato alla mia tavola, non sei ne mia sorella ne mia madre.
Quindi certe libertà prenditele con qualcun'altro.
O vieni a dirmele in faccia, non nascosto dietro un monitor.
Seconda cosa: Rete4 è in analogico ABUSIVAMENTE.
Non è che attaccando me cambi il valore di verità di questo fatto.
giannola
10-03-2007, 10:05
Fede non è vomitevole, è più comico e devo confessarti che ho assistito a diversi suoi telegiornali ed ho scoperto che spesso invita gli oppositori e, a differenza dei santori, li tratta sempre con deferenza e rispetto pur indulgendo nel ridicolo vezzo di pubblicarne foto che li ritraggono in atteggiamenti non proprio edificanti.
in effetti non mi ricordo che fede si sia mai fatto chiudere il telefono in faccia (o il collegamento) da qualche oppositore inviperito.
fsdfdsddijsdfsdfo
10-03-2007, 10:13
Non ho la minima intenzione di farlo, io ci tengo a digerire correttamente e mi space per tua sorella e tua madre che devono farlo.:D :D :D
La libertà di criticare me la prendo eccome come la libertà di dirti che certe cose non le conosci perchè non eri ancora nato e non le hai vissute in diretta mentre accadevano e se hai qualcosa in contrario mi spiace per te ma non cambierà certo il mio modo di fare per accondiscendere alle tue pretese.
Oltre che poco preparato anche permaloso, andiamo bene !!!!!!!!.:D :D
Tu, come solito, non tieni conto della sequela di eventi che ha portato alle attuali condizioni ne accetti l'invito ad informarti. Puoi quindi continuare a rotolarti nell'ambiente che preferisci ma lo farai da solo.
P.S. Attento nel pronunciare certe frasi, io sono una persona civile e se faccia a faccia con me, credi forse di spaventarmi ?, tenessi le mani a posto non correresti rischio alcuno ma non sono tutti come me ed in particolare nella fazione cui fai riferimento, quindi okkio alla penna e sii più prudente ed accorto nell'aprire bocca, non si sa mai con chi o cosa si può andare a sbattere.
ah ho capito.
Sei vecchio e quindi hai ragione.
Bel principio.
Intanto non riesci a postare uno straccio di fonte.
ps.:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e4/SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_01.jpg/180px-SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_01.jpg
giannola
10-03-2007, 10:13
Io non potrei far testo perchè lo vedo raramente quando sono a casa dei miei genitori, sono entrambi con idee di sx ma guardano il telegiornale di Fede, ma da quanto mi dicono loro lo trovano gradevole proprio per quanto tu hai detto.
io sono un socialista senza paraocchi.:D
fracarro
10-03-2007, 16:35
Proteus ti spiego quello che non condivido. Tu mi dici che non posso capire certi avvenimenti perchè non sono vissuto negli anni 70 e 80 in cui ci sono stati determinati eventi da cui sono scaturiti. Questa è proprio una stronzata lasciamelo dire. E' come dire che io non posso capire il nazismo perchè non sono vissuto negli anni 20 per vedere da quali eventi sono scaturiti. Il discorso non regge. Inoltre ti faccio rinotare che io sto discutendo di qual'è l'attuale situazione dell'informazione in Italia oggi 10/3/2007. Quello che ho riportato non mi sembra corretto e GLI EVENTI CHE HANNO PORTATO A QUESTA SITUAZIONE, che io ovviamente non conosco perchè sono nato dopo, non DEVONO ESSERE UNA GIUSTIFICAZIONE per la situazione attuale se questa è insostenibile. Poi se ti rompi di ripetere le stesse cose NON POSTARE. Evita di rispondere. Perchè dire, la verità è questa e i motivi li ho detti e ridetti mille volte in altri post quindi andateveli a trovare mi sembra fastidioso oltre che controproducente per la discussione. Come faccio a discutere con te se non so su cosa si basano le tue convinzioni? Ripeto se per te è troppo disturbo ripetere per l'ennesima volta le stesse cose allora evita di rispondere bolla il topic come ripetitivo e passa ad altro ma non chiedere a noi di andarci a leggere i tuoi post per cercare le risposte alle nostre domande.
Passiamo a rete4.
Da http://quomedia.diesis.it/news/2537/retequattro-abusiva-non-fu-diffamazione-scriverlo
Questo per far vedere quante cause sta perdendo il caro Silvio , ma tanto ne ha di soldi che gli frega. Comunque almeno sappiamo che rete4 è abusiva e ovviamente come per tutte le altre cause perse i TG si sveneranno a dare la notizia allo stesso modo con cui invece annunciano sempre azioni legali di mediaset contro i giornalisti e satirici che li attaccano.
Retequattro abusiva: non fu diffamazione scriverlo
09/03/2007 19:16
E' stata archiviata la querela per diffamazione presentata nel 2003 da Mediaset contro 'L'Unita'', 'La Repubblica' e Vittorio Emiliani, Marco Travaglio e Natalia Lombardo.
Oggetto dell'azione le dichiarazioni e gli articoli che definivano abusivo o illegale l'utilizzo delle frequenze da parte di Retequattro. Lo dice lo stesso Emiliani, spiegando che il giudice ha rilevato ''l'evidente insussistenza di elementi per giornalisti e direttori che possano considerarsi di rilievo penale'', e questo perche' i contenuti degli articoli ''riassumevano la posizione di Retequattro e se anche non è stata usata una terminologia strettamente tecnica, non ci sono elementi diffamatori''.
In piu' il giudice avrebbe rilevato che ''le critiche giornalistiche riguardano in realta' piu' la legislazione che l'emittente stessa e quindi vanno escluse ipotesi di reato''. La questione delle frequenze di Retequattro è annosa. Secondo il piano delle frequenze la terza emittente Mediaset non avrebbe avuto diritto ad avere la concessione. La questione legale tra ricorsi di chi si ritiene ingiustamente privato di un diritto e l'emittente e aggiustamenti non ha mai trovato una soluzione definitiva.
fracarro
10-03-2007, 16:54
Per quanto riguarda europa7 e la corte di giustizia europea: ( http://www.libertaegiustizia.it/primopiano/pp_leggi_articolo.php?id=91&id_titoli_primo_piano=1 )
Tv, la legge che non piace all'Europa
Elisabetta Rubini, 26-07-2005
Una recentissima decisione del Consiglio di Stato – massimo organo della nostra giustizia amministrativa - ha rinviato alla Corte di Giustizia europea la valutazione relativa al contrasto tra la disciplina italiana sulle televisioni ed i principi stabiliti a livello comunitario in tema di tutela del pluralismo informativo, con riferimento a dieci quesiti specifici che spaziano dalle modalità di attribuzione delle frequenze alla configurazione del SIC (il mercato di riferimento per la valutazione delle posizioni dominanti).
Il caso portato all’attenzione del Consiglio di Stato riguarda la situazione dell’emittente televisiva Europa 7, che dal 1999 si trova nella singolare condizione di essere titolare di una concessione per la diffusione televisiva su frequenze terrestri in ambito nazionale, senza tuttavia aver mai ottenuto dalle competenti autorità l’assegnazione delle frequenze necessarie a svolgere l’attività in questione.
In effetti – come più volte denunciato anche dalla Corte Costituzionale e dall’Autorità Antitrust – la distribuzione delle frequenze televisive in Italia risulta da un puro e semplice stato di fatto, prorogato nel tempo ad opera prima della legge Maccanico e, quindi, della legge Gasparri, la quale ultima è intervenuta ad impedire che il regime di proroga – cui la sentenza della Corte Costituzionale n.466\2002 aveva posto il limite ultimo del 31 dicembre 2002 – avesse termine, obbligando così le emittenti prive di concessione, tra cui Retequattro, a rilasciare le frequenze via etere terrestre dalle stesse “occupate”.
Ovviamente danneggiata da tale situazione e dall’inattività delle autorità pubbliche competenti, Europa 7 chiede oggi l’assegnazione delle frequenze che ha diritto di ottenere in base alla concessione del 1999 nonché il risarcimento dei danni subiti a causa dell’impossibilità di esercitare l’attività radiotelevisiva, danni quantificati in molte centinaia di milioni di euro: davvero paradossale sarebbe che i contribuenti italiani si trovassero a dover pagare i danni risentiti da Europa 7 in conseguenza di norme di legge e di comportamenti della pubblica amministrazione che hanno avuto come effetto quello di avvantaggiare altri operatori televisivi privati, nel cui interesse tali norme sono state emanate.
Nella decisione in esame, il Consiglio di Stato rileva l’evidente contrasto tra il cosiddetto far west dell’etere che caratterizza la situazione italiana e quanto stabilito da una serie di direttive comunitarie, emanate nel 2002, per l’assegnazione delle frequenze secondo criteri obiettivi, trasparenti e non discriminatori; analizza inoltre, il Consiglio di Stato, l’evoluzione della legislazione italiana in materia televisiva e la correlativa serie di censure mosse negli anni dalla Corte Costituzionale, rilevando come queste ultime siano state costantemente eluse dal legislatore, il quale ha di fatto sempre legittimato a posteriori le posizioni dominanti di fatto createsi e progressivamente rafforzatesi nel tempo.
Esamina quindi il Consiglio di Stato i principi di tutela del pluralismo e della concorrenza che informano il diritto e la giurisprudenza comunitari e che sono alla base di una serie di prese di posizione di organi quali il Consiglio d’Europa, il Parlamento europeo e, nel giugno di quest’anno, la European Commission for Demoracy through Law, nelle quali la situazione italiana di duopolio nell’informazione televisiva viene messa sotto accusa.
La decisione si conclude con il rinvio alla Corte di Giustizia europea di alcuni quesiti, attinenti appunto la compatibilità delle disposizioni in vigore in Italia con le sovraordinate disposizioni di fonte comunitaria: ben consapevole che compito del giudice dello stato membro è disapplicare direttamente le disposizioni interne contrastanti con quelle comunitarie, il Consiglio di Stato ritiene tuttavia di individuare la necessità di un intervento chiarificatore della Corte, intervento che, a termini di Trattato UE, si giustifica in presenza di dubbi interpretativi.
Non si può che plaudere alla decisione di sollevare il problema relativo al contrasto delle disposizioni legislative italiane che regolano la materia televisiva con i principi comunitari (oltre che con quelli costituzionali, come più volte rilevato dalla Consulta): tuttavia, proprio per l’evidenza di quel contrasto, la delega poteva forse essere evitata e la decisione conseguente assunta dal nostro autorevolissimo organo giudiziario.
La voce del Consiglio di Stato si aggiunge, dunque, a quelle – sia interne che internazionali – che denunciano l’ingiustizia della nostra legislazione in materia televisiva: possiamo sperare che lo spinoso, ma ineludibile, tema trovi spazio nel programma dello schieramento guidato da Prodi?
Aggiungo da wikipedia:
Nel luglio 2005, il Consiglio di Stato [1], dopo il ricorso di Europa 7, ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di rispondere a 10 quesiti, dove si mettono in discussione le leggi italiane in materia di televisioni ed è in ballo una richiesta sempre da parte di Europa 7 per risarcimento danni da parte dello Stato di 3 miliardi di euro per la mancata attività televisiva. L'avvocato di Europa7 e costituzionalista, Pace, ha reso noto che la sentenza è prevista per il 30 novembre 2006 (intervista a la Repubblica, 16 ottobre 2006).
Il gran finale (giusto per far vedere quanto staa cuore ai nostri politici la possibilità di gestire l'informazione): ( http://www.bloggers.it/blognews24/europa7-tv-fantasma.htm )
Il 30 novembre 2006 si è tenuta in Lussemburgo l'ultima udienza, che ha gettato nello sconforto Di Stefano: "E' uno scandalo" ha dichiarato a caldo l'imprenditore. E ancora i suoi avvocati: "E’ come se non fosse cambiato il governo".
La Corte Europea deve stabilire se il passato governo non sia stato un pò troppo malevolo nei confronti di un'imprenditore che aveva tutto il diritto di trasmettere ma che non ha mai avuto le frequenze, e un pò troppo benevolo nei confronti di un'altro imprenditore senza concessione, che dal 2003 avrebbe dovuto traslocare sul satellite.
Che è successo quella mattina in Lussemburgo? Quella mattina pare che l'avvocatura dello Stato abbia mantenuto la linea difensiva sostenuta all'epoca in cui il piccolo-grande cavaliere amante della libertà era al governo (udienza datata febbraio 2006).
L'avvocato dello Stato (Paolo Gentili - da non confondersi col Paolo Gentiloni ministro) allora sostenne che la Gasparri non difettava in pluralismo. Il Governo con un Premier "liberale", proprietario di una tv a rischio di trasloco, come poteva difendere un concorrente del Premier stesso?
Ci teneva a prorogare l'esistenza della propria creatura a rischio (seppur pirata), che serviva a diffondere programmi nuovi e tanti consigli per gli acquisti. Gli interessi in gioco erano chiari.
Ma ora il governo è cambiato. Prima delle elezioni l'Unione ha cavalcato la questione del riassetto radiotelevisivo, giurando interventi sulla Gasparri. Una volta vinte le elezioni si è ripromessa di darle una sistematina. Questo prima del 30 novembre.
Poi l'ennesimo miracolo italiano: anche sotto Prodi l'avvocatura dello Stato ha difeso la legge voluta dal piccolo plutocrate tanto odiato. La domanda sorge spontanea: perchè?
Ecco un arrangiamento di agenzie e dichiarazioni rilasciate dopo l'udienza:
30 novembre - (da agenzia Apcom) In Lussemburgo Avvocatura dello Stato non ha modificato nulla in punto di diritto rispetto alla memoria difensiva del precedente Governo. Secondo avvocati di Europa 7 l'avvocatura dello Stato non ha fatto propria la posizione del Governo attuale che prendeva le distanze dalla Gasparri.
7 dicembre - Di Pietro (ad Anno Zero) rivela che il Governo stupidamente non si era reso ben conto che bisognasse insistere presso la avvocatura dello Stato per cambiare rotta fermamente. Prodi gli avrebbe confidato che non sapeva.
11 dicembre - (da agenzia Quomedia) Gentiloni si discolpa: l'avvocatura ha perseverato in autonomia, nonostante avesse ricevuto indicazioni diverse in merito.
13 dicembre - (da agenzia Quomedia) L'avvocatura di Stato replica a Gentiloni spiegando che la questione è mal posta: la legge Gasparri non è la colpevole, bensì i problemi di Europa 7 nascono dalla legge Maccanico del '99. Tra le pieghe della Gasparri, addirittura si aprirebbero spiragli per ottenere le frequenze.
Davvero avvincente la vicenda Europa 7, come una telenovela che però non vede una starlet televisiva protagonista, bensì una televisione. Dalla trama ci appare chiaro che non c'è mai stata una forte volontà di difendere Di Stefano e la sua struttura. Altrimenti Governo e Avvocatura si sarebbero chiariti subito e non a cose fatte, e per di più attraverso comunicati stampa.
Perchè questo distacco? Mah, sono logiche che a noi non è dato conoscere appieno...Si apre un’antipatica ma verosimile possibilità: i due schieramenti potrebbero essere d'accordo... Prove tecniche di "Grosse Koalition", in italiano...
“Grande Inciucio”? Probabilmente la torta delle licenze televisive era troppo appetibile per lasciarne una fetta nelle mani di uno sconosciuto imprenditore abruzzese. Una fetta così importante meritava un titolare "di serie A".
Guardacaso ora spunta DeAgostini come futuro possibile "competitor" nel panorama televisivo italiano. Competitor tra virgolette perchè in Italia la competizione nelle alte sfere del mercato è una pagliacciata, evidentemente. Serve essere un soggetto più "a norma" per ottenere le frequenze, ben aggrappato alle "sottane della politica".
Europa 7, alla fine dei conti, rappresenta più un problema per l'equilibrio supremo dei grossi poli televisivi che una soluzione per affermare il pluralismo. Di Stefano in tale scenario rappresenta l’elemento di disturbo. Più o meno come lo era, tanti anni fa, il grande "imprenditore del catodo" quando comparve sulla scena: un'intruso fastidioso che, diversamente da Di Stefano, seppe aggrapparsi alle sottane giuste, ottenendo alla fine di poter trasmettere contro le leggi della repubblica seppure per decreto governativo.
Dunque il 30 novembre siamo caduti dalla padella plutocratica-destroide alla brace popolar-sinistroide. Dest-Sinist-Dest-Sinist. Una marcetta sempre più nauseante e svuotata di ogni contenuto politico. Alternanza più di nome che di fatto.
Non dimentichiamo che questa vicenda potrebbe costare al governo una multa salatissima che pagheremmo noi contibuenti.
Siamo in Italia, in fin dei conti possiamo solo permetterci di votare il meno antipatico, non certo il più utile o conveniente per noi. E soprattutto non ci dobbiamo porre troppe domande, poichè dovremmo chiederci chi controlla la quasi totalità degli introiti pubblicitari, nonchè l'informazione "mainstream".
E la risposta, my friends, is blowing in the wind, ovvero: sta tutta nell’etere!.
fracarro
11-03-2007, 16:28
Considerando le tua attitudini al contradditorio senza scadere nell'offensivo, che dici stronzate sarei capacissimo di farlo io pure e con ben più titolo di quanto possa mai avere tu, e la tua reiterata attitudine al non considerare un evento in ogni sfaccettatura, ovviamente ti fa molto comodo onde non mettere in dubbio le tue "idee" evitando di confrontarti senza ancore di salvezza reali o immaginarie, ti annuncio che ti lascio alle tue "convinzioni" certo che il tempo provvederà, se ne avrai le capacità altrimenti amen, a colmare tali lacune.
P.S. Tu continui a sbattere nei tuoi post collegamenti a wilkipedia ed altro come fossero la bibbia ma di bibbie io riconosco si e no quella classica ed inoltre noto una netta mancanza di elaborazione in quanto accetti quanto esposto come vero ed indiscutibile. Su queste basi una discussione non è possibile in quanto io privilegio il pensiero critico individuale e non la supina accettazione di concetti precoinfezionati.
Se non erro qui nel forum tutti postano notizie prese da internet con tanto di fonti proprio per permettere a tutti di verificarle. Se viene riportata una cosa sbagliata di solito lo fanno notare altri utenti. Poi in quello che ho postato cosa c'era di sbagliato? I dati sulla classifica? La situazione di europa7? La difesa da parte di Prodi dei rete4? Se trovi notizie false riportate bene dimmelo perchè io non reputo la bibbia tutto ciò che viene trovato su internet ma sarebbe utile che se vengono riportate cazzate qualcuno le smentisca.
P.S. Tu privilegi il pensiero critico individuale MA BASATO SU COSA? Se prima non vengono postate le notizie su cui discutere la critica a cosa la rivolgi alle opinioni? IMHO prima bisogna ripostare i fatti come sono avvenuti (e ben vengano correzzioni su eventuali articoli fasulli postati da internet) e poi ci si può discutere in base al proprio pensiero critico individuale. Altrimenti facciamo come i politici, discutiamo delle nostre opinioni invece che dei fatti reali (e scomodi).
alfaroger
16-03-2007, 17:45
Queste notizie le vengono a sapere solo quelli che vogliono saperle .
Ma in Italia si preferiscono trasmissioni surreali come "il grande fratello" e "porta a porta" .
non sopravvalutate il giornalismo americano,
quello è il cane da compagnia delle lobby............ CHE E' PEGGIO!!!!!!!!!
fracarro
16-03-2007, 18:07
non sopravvalutate il giornalismo americano,
quello è il cane da compagnia delle lobby............ CHE E' PEGGIO!!!!!!!!!
Non so come sono messi in USA ma credo che pochi paesi sono arrivati alle nostre condizioni. Vedi cos'è successo la settimana scorsa da Santoro perchè un ministro ha alzato la voce. Mi è piaciuto il discorsetto che ieri sera ha fatto Santoro a inizio trasmissione, riferendosi a cosa succede negli altri paesi riguardo i dibattiti politici (forse si riferiva a trasmissioni tipo The doha debates" (BBC) a cui faceva rifetimento zerothehero). Ormai i politici hanno il loro giocattolo per indrottinare la gente e non vogliono certo farselo rompere da persone che cercano di raccontare i fatti scomodi come per esempio fa Travaglio (che però parla TROPPO poco e troppo velocemente in quella trasmissone e IMHO dovrebbe anche partecipare al dibattito, allora si che sarebbero risate). Altro episodio quello di Di Stefano in cui qui è stato scritto tutto e gli ultimi sviluppi (e PRODEZZE dell'attuale governo) le trovi sul topic di oggi di Grillo. Inoltre non so se in america sarebbe realizzabile un editto bulgaro con epurazione al seguito.
fracarro
17-03-2007, 15:04
Tu confondi alcune cose che io non ho ne tempo ne voglia di spiegarti perchè prenderebbe troppo tempo ed inoltre non è detto affatto che tu possa accettare ciò che ne uscirebbe perchè la quasi totalità della popolazione vuol continuare a "credere" ad illusioni, ciascuno ha la sua matrix personale, più o meno realistiche.
Il pensiero individuale si forma con l'analisi logica degli argomenti e degli eventi e questi eventi sono, praticamente sempre, già di pubblico dominio e non conta come ci vengono sottoposti ma come siamo disposti ad accettarli facendoci influenzare da chi professa idee più vicine alle nostre illusioni, pubblicare o richiamare punti di vista diversi non aggiunge nulla ma contribuisce ad intorbidare le acque rendendo ancor più difficile il compito di chi innalza la logica come sua bandiera e non il credo.
P.S. Spero di averti offerto uno spunto sul quale riflettere, l'argomento è molto più complesso di quanto molti osino supporre ed è paragonabile ad un enorme puzzle le cui tessere sono tutte, dalle più vicine alle più lontane tra loro, interconnesse ed influenzantisi a vicenda. Per questo un argomento driguardante la sfera sociale non ha mai una lettura semplice, è difficilissimo tener conto di tutti i molteplici fattori in gioco e qui entra in gioco il pensiero critico individuale a 360°.
Bello, bello veramente. Non ho capito niente ma mi hai convinto. DOVRESTI FARE IL POLITICO. ;)
fracarro
17-03-2007, 19:10
Non mi sorprende, capire certi concetti è troppo faticoso, meglio liquidare il tutto con una battuta sciocca.:) ;)
Era carina suvvia.
P.S. Fare il politico io ?, non è il mio mestiere, sono troppo poco portato ai compromessi e poi adoro la mia vita tranquilla da sig. nessuno che mi consente la più ampia delle libertà.;) ;)
Idem.
Ritornando OT, Berlusconi ancora una volta sostiene che non deve passare la Gentiloni che rappresenta un attacco contro il capo dell'opposizione e addirittura minaccia conseguenze sull'economia italiana.
Da repubblica
OMA - Dipinge scenari apocalittici. Per la sua azienda ("se passa la riforma del sistema televisivo Mediaset sarebbe costretta a rinunciare ad un terzo del fatturato") ma, giura, anche per l'economia italiana. Perchè con la Gentiloni "i fondi di investimento americani, che sono azionisti di Mediaset per il 65 %, ritireranno gli investimenti dall'Italia" assicura. Nel corso del suo intervento al Workshop Ambrosetti-Confcommercio, è l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi spara a zero contro il governo Prodi. Per il Cavaliere la legge di riforma del sistema televisivo è un "sopruso inaccettabile" fatta apposta per danneggiare le sue aziende. Attacca la maggioranza, Berlusconi, "accecata dall'odio politico verso il capo dell'opposizione". E dipinge uno paese dove vige "una non-democrazia".
fracarro
18-03-2007, 19:45
Ancora una volta riporto qualcosa di interessante riguardo la censura e ancora una volta possiamo vedere che i politici TUTTI (nel servizio vengono ripresi Tremonti, Lunardi, Chiti e Prodi) fanno comunella quando si tratta di salvaguardare le loro malefatte. Riporto il commento di chi ha reso disponibile il video (il titolo è tutto un programma) con i rispettivi tre link:
L'UNICO SERVIZIO CHE LE IENE NON DOVEVANO FARE!!!
Se volete capire di che si tratta vedetevelo qui,perche' sul sito delle IENE archivio puntate del 24 ottobre scorso,non lo troverete! L unico servizio rimosso dall archivio delle Iene! Perche'?? il video era gia' stato reso indisponibile piu' volte a piu' mesi fa' anche su googlevideo; quindi la censura e' totale! Prima che lo blocchino!
http://www.youtube.com/watch?v=b1MXc5Nd1lM&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=L_A517A9ztQ&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=D4uLnQC757E
Vedendo il video si capisce perchè si è cercato di toglierlo di mezzo da internet (fortunati quelli che lo hanno visto in diretta sulle iene). Meglio evitare che gli italiani vengano a sapere come vengono buttati i nostro soldi.
fracarro
23-03-2007, 13:59
Eccone un'altra. Per vedere i filmati andate qui ( da http://www.svanityblog.com/ ):
VALLETTOPOLI. VESPA MINACCIA E POI CENSURA IL GIORNALISTA DE GENNARO OSPITE A "PORTA A PORTA" !
In esclusiva tutti i retroscena del "disservizio pubblico" di "PORTA A PORTA" programma pagato dai cittadini e dagli abbonati al servizio pubblico radiotelevisivo che il conduttore confonde con la propria abitazione"privata". Le interviste smemorate e disinformate di Bruno Vespa a Lele Mora, le denunce di "STRISCIA LA NOTIZIA" (vedi qui) , e le strane "coincidenze" ... a "LA VITA IN DIRETTA".
Vi sveliamo cosa è successo ieri sera dietro le quinte di "Porta a Porta" dove il conduttore Bruno Vespa ieri sera , dopo essere stato contestato e smentito dall'attrice Serena Grandi che gli ha ricordato di aver mandato in onda illegittimamente le sue foto segnalatiche mentre era agli arreti domicilari ha letteralmente minacciato (insieme a Cocuzza) e censurato il giornalista Antonello de Gennaro autore delle nostre inchieste su "Vallettopoli". Ed il bello che lo chiamano anche "servizio pubblico".... !
L' intoccabile "vanità" dell'ex-giornalista di RADIO POPOLARE Michele Cucuzza che prima dichiara di ignorare la trappola dei fotoricatti i cui stava per cadere come ha raccontato a Vespa, , ma ignora (???).... che nel suo programma le interviste ai personaggi erano spesso fatte a casa di Lele Mora, e che nel programma "LA VITA IN DIRETTA" da lui condotto lavorava sino a qualche mese fa una showgirl della "scuderia" di Mora attualmente denunciata per estorsione nello scandalo "Vallettopoli" ed il cui nome compare a pagina 25 dell'ordinanza del GIP di Potenza Iannuzzi.
Ma adesso per noi parleranno i nostri avvocati avvocati, le carte bollate e gli esposti presso tutte le Autorità competenti, la Commisione di Vigilanza Parlamentare RAI-TV .
...il cui seguito:
LA SMENTITA DI ANTONELLO DE GENNARO ALLE DIFFAMAZAZIONI DI LELE MORA E LA "CENSURA" SUBITA IERI DA BRUNO VESPA A "PORTA A PORTA"!
Cari lettori, eccovi l'intervista rilasciata ieri sera da Antonello de Gennaro all'inviato di "STRISCIA LA NOTIZIA" Moreno Morello, in occasione della quale il giornalista ha potuto replicare alla accuse infanganti rilasciate nei suoi confronti senza contraddittorio (complimenti per l'ottimo giornalismo a Bruno Vespa....!) dal Mora lunedì scorsoal microfono di "PORTA PORTA" , proprio mentre de Gennaro era ospite (clicca qui per ascoltare il suo intervento - blocco 10) del programma "MATRIX" condotto in diretta da Enrico Mentana , insieme al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella, ed i direttori Maurizio Belpietro (IL GIORNALE), Vittorio Feltri (LIBERO), Pino Belleri (OGGI) e Stefano Menichini (EUROPA)
Il giornalista de Gennaro, come potrete sentire direttamente (clicca qui) nell'intervista a STRISCIA LA NOTIZIA, è stato letteralmente "censurato da Bruno Vespa, il quale gli ha interrotto il collegamento a "PORTA PORTA" non lasciandolo finire di parlare e di concludere il suo ragionamento e di poter esprimere la propria opinione per rettificare alle diffamazioni subite lunedì scorso dal Mora, ma gli è stato chiuso il microfono in quanto ritenuto responsabile da Bruno Vespa e Michele Cucuzza ( i "mammasantissima" di RAIUNO) di aver leso...l'onorabilità del programma "LA VITA IN DIRETTA", per aver ricordato e fatto presente agli ospiti in studio , che una delle persone coinvolte nello scandalo "Vallettopoli", l'anno scorsoaveva fatto l' inviata da Milano per il programma condotto da Cucuzza, e guarda caso...aveva intervistato solo e soltanto gli artisti della "scuderia Mora&Corona" tutti ripresi in eventi e showrooms di clienti del Mora, come sempre a caccia di pubblicità indiretta e quindi ingannevole.
Inoltre de Gennaro aveva mostrato dinnanzi alle telecamere di "PORTA PORTA" la documentazione attestante l' imputazione a carico della ragazza in questione, emessa dalla Procura della Repubblica (e confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari) del Tribunale di Potenza , la quale è nota per essere la "badante".... di Lele Mora ed attualmente imputata del reato di "estorsione" in associazione proprio a Lele Mora e Fabrizio Corona così come si legge a pagina 25 dell'ordinanza del GIP.
"Ciliegina" sulla torta, è che nel 2005 e quindi in tempi non sospetti.... sempre la stessa ragazza di cui si parla, nota per essere da un anno a questa parte la "badante"-ombra di Lele Mora, era stata denunciata dal de Gennaro all'Autorità Giudiziaria mediante una denuncia presentata al Reparto Operativo dei Carabinieri di Roma, per le varie minacce subite e le diffamazioni ricevute da Antonello de Gennaro che le aveva comprovate documentalmente. Anche questa denuncia era stata mostrata dal de Gennaro dinnanzi alle telecamere di "PORTA A PORTA", ma che la censura di stile "bulgaro" applicata nei suoi confronti da Bruno Vespa , ha difatto impedito ai telespettatori di poter verificare con i propri occhi la veridictà delle affermazioni del de Gennaro, e sopratuttto il suo diritto (previsto dalla Legge) di poter rispondere e rettificare alle precedente diffamazioni pronunciate in suo assenso lunedì scorso dal Mora.
Ma secondo Vespa tutto questo a "PORTA A PORTA" non si poteva dire...! !![/U][/I][/B] Chissà, sarà forse perchè Bruno Vespa è consulente della MONDADORI la casa editrice presieduta da Marina Berlusconi , società che vanta nello scandalo "Vallettopoli" un proprio giornalista iscritto nel registro degli indagati, o forse perchè Lele Mora è stato la scorsa estate compagno di bagordi estivi insieme ad Emilio Fede e l' On. Silvio Berlusconi , personaggio politico notoriamente molto di "casa".... a PORTA A PORTA e molto a cuore del suo conduttore ? Boh !!!
Adesso quindi non sarà soltanto Lele Mora a dover rispondere delle sue diffamazioni espresse dinnanzi alle telecamere ed al pubblico di "PORTA A PORTA", ma anche il conduttore Bruno Vespa e la RAI che hanno ospitato e consentito l'esternazioni di tali diffamazioni espresse dal Mora contro de Gennaro, e ribadiamo, in sua assenza . Ma in questo caso una cosa, non è certa, ma sicura ! A decidere saranno i giudici e le Autorità varie competenti e non certo Bruno Vespa o Michele Cucuzza !
Contrariamente a quanto erroneamente dichiarato ieri sera dal conduttore Ezio Greggio nell'annunciare il servizio, si precisa che:
il giornalista Antonello de Gennaro non è mai stato un collaboratore di Lele Mora,
il giornalista Antonello de Gennaro non ha mai avuto con Mora alcun rapporto di lavoro
Che dire, siamo alle solite. Aggiungerei che poichè raiot è stato censurato perchè mancava il contradditorio (questo diceva Gasparri per giustificarne la chiusura) (in un programma di satira è obligatorio il contraddittorio?) dovrebbero fare lo stesso col Vespone no?
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