View Full Version : Base Usa, il Senato approva la mozione Cdl
DonaldDuck
01-02-2007, 18:58
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/02_Febbraio/01/vicenza.shtml
Il centrodestra: «Dimissioni, dimissioni!». Parisi: «Paradossale» Base Usa, il Senato approva la mozione Cdl L'odg passa con 152 sì, 146 no e 4 astenuti. Poi l'aula approva anche il testo del centrosinistra. Ma l'opposizione non partecipa STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - «Paradossale!». Dopo l'approvazione al Senato dell'ordine del giorno presentato dalla Cdl sulla base Usa di Vicenza, il ministro della Difesa, Arturo Parisi, chiede «un chiarimento profondo». In effetti, a Palazzo Madama l'Unione subisce un vero e proprio smacco. L'aula ha approvato infatti il testo presentato dalla Lega (che approva la relazione di Parisi sull'ampliamento della base americana) con 152 sì, 146 no e 4 astenuti. Successivamente è stato votato per alzata di mano anche l'ordine del giorno dell'Unione (gran parte dei parlamentari delle opposizioni non ha però partecipato). Ma è stato il primo voto a scatenare una serie di reazioni e polemiche in aula. Dopo l'approvazione, i senatori della Cdl hanno cominciato a gridare «dimissioni, dimissioni» all'indirizzo del governo. Non solo. La Cdl ha chiesto al presidente del Senato di non mettere in votazione l’ordine del giorno della maggioranza in quanto «assorbito» da quello di opposizione. Ma il testo è stato messo ai voti e così gli esponenti del centrodestra sono usciti dall'aula.
LE REAZIONI - Anna Finocchiaro, capogruppo dell'Ulivo a Palazzo Madama, minimizza: « Quella di oggi è una vittoria politica del centrodestra, ma è improponibile trarne qualche riferimento sulla tenuta del governo Prodi e sulla sua legittimazione a governare». Di parere opposto il capogruppo di Forza Italia, Renato Schifani: «Semplicemente questo voto ci dice che sulla politica estera una maggioranza non c'è più». Lo stesso Parisi afferma che «la politica estera e di difesa è una cosa troppo seria, qualche volta addirittura drammatica. Ne parlerò innanzitutto con il presidente del Consiglio».
LE MOZIONI - La Casa delle libertà aveva deciso di presentare un proprio ordine del giorno in Senato a sostegno della relazione svolta dal ministro della Difesa Parisi sull'ampliamento della base di Vicenza. «Udite le comunicazioni del governo, le si approva»: una riga presentata dalla Lega e fatta propria da tutto il centrodestra. «La relazione - aveva spiegato lo stesso Schifani - ci ha convinto perché ha riconosciuto che la scelta del governo di dire sì all'ampliamento è di rango politico, che è coerente con la politica estera di questo governo e in continuità con quello precedente». Il governo aveva però detto no a tutte le mozioni presentate in Senato dalla Cdl. L'odg della maggioranza, sul quale l'intesa era stata trovata dopo una lunga mediazione, chiedeva invece, «preso atto delle comunicazioni del governo, di dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari coinvolgendo l'amministrazione centrale della Difesa, le forze armate, le Regioni e gli enti locali, al fine di arrivare a una soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli, altrettanto legittimi, delle popolazioni locali».
A FAVORE, ASSENTI E ASTENUTI- L'odg della Casa delle Libertà è passato anche grazie ai voti di Giulio Andreotti e dell'ex Idv Sergio De Gregorio. Quattro gli astenuti nelle fila della maggioranza: Bodini, Angius, Brutti e Fisichella. Non hanno invece partecipato alla votazione 19 senatori. Sei dell'Ulivo: Willer Bordon, Lamberto Dini, Andrea Manzella, Roberto Manzione, Graziano Mazzarello, Sergio Zavoli. Cinque senatori a vita: Carlo Azeglio Ciampi, Francesco Cossiga, Rita Levi Montalcini, Sergio Pininfarina e Oscar Luigi Scalfaro. Due senatori di An, Marcello De Angelis e Learco Saporito, quattro dell'Udc, Graziano Maffioli, Calogero Mannino, Luca Marconi e Sandra Monacelli.
01 febbraio 2007
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1317449&page=54&pp=20
:O
cajnjazia
DonaldDuck
02-02-2007, 05:34
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1317449&page=54&pp=20
:O
cajnjazia
Ooops, chiedo scusa. Grazie per la segnalazione :)
Testo della mozione approvata:
«Udite le comunicazioni del governo, le si approva»
Che problema c'è? :sofico:
zerothehero
02-02-2007, 09:33
A dire il vero sto cercando di capire che minchia è successo..ieri non ho seguito granchè la faccenda...da quel che ho capito il governo ha cercato di bloccare la mozione del ministro della difesa e la cdl l'ha approvata..
Delirio totale..come il tentativo di autostruzionismo da parte della maggioranza per evitare di andare sotto.
nomeutente
02-02-2007, 10:07
Credo che il 3d sulla base sia da dedicare alla base.
Questo 3d penso sia piuttosto da dedicare alla discussione politica sul voto che ha visto l'opposizione prevalere sulla maggioranza (indipendentemente dal contenuto della mozione).
Quindi per il momento, direi di tenerlo aperto... vediamo come procede.
boh... nemmeno io ho capito quel che è successo... la maggioranza voleva votare contro Parisi... e quest'ultimo l'ha spuntata grazie alla cdl?!... e su cosa era incentrata la mozione... un "approvamento di relazione", e che è?!... :fagiano:
tatrat4d
02-02-2007, 10:17
è ancora più malata :D
Sia maggioranza che opposizione hanno presentato due mozioni a favore di Parisi: quella Unionista era frutto del compromesso tra le varie anime, quella di Calderoli una sola riga di approvazione della relazione del ministro, per non dare alibi alla maggioranza.
Ovviamente governo e Csx hanno capito il giochino e si sono espressi contro, ma 4 Senatori hanno votato con la CDL perchè non capivano il paradosso di non votare una mozione favorevole al ministro :D
Mi stai dicendo che ora si fanno e si votano anche "mozioni di apprezzemento" a relazioni presentate dai ministri/parlamentari?!?!... miiinchia quanto "bon temp" (leggi: tempo da perdere) che hanno in parlamento!!! :rolleyes:
tatrat4d
02-02-2007, 10:21
Mi stai dicendo che ora si fanno e si votano anche "mozioni di apprezzemento" a relazioni presentate dai ministri/parlamentari?!?!... miiinchia quanto "bon temp" (leggi: tempo da perdere) che hanno in parlamento!!! :rolleyes:
sì, è sempre stato così. Alla fine è la stessa forumla che si usa per la fiducia ai nuovi governi: i capigruppo di maggioranza presentano, udita la relazione del PdC, una mozione che ne approvi il contenuto. :)
sì, è sempre stato così. Alla fine è la stessa forumla che si usa per la fiducia ai nuovi governi: i capigruppo di maggioranza presentano, udita la relazione del PdC, una mozione che ne approvi il contenuto. :)
aha... :fagiano:
Ma non capisco... la mozione invece presentata della maggioranza è passata?!... e non potevano votare TUTTI (csx e cdx) a favore della mozione presentata dalla lega, visto che comunque era a favore di parisi?!?!... booohhh... :stordita:
tatrat4d
02-02-2007, 10:28
aha... :fagiano:
Ma non capisco... la mozione invece presentata della maggioranza è passata?!... e non potevano votare TUTTI (csx e cdx) a favore della mozione presentata dalla lega, visto che comunque era a favore di parisi?!?!... booohhh... :stordita:
ah guarda, valli a capire :D
più che altro i cori da stadio che sono seguiti... cioè dovrebbe essere politica.. questi giocano di ripicca.
qui spiega meglio :read:
Maggioranza ipotetica
in politica estera
di MASSIMO GIANNINI
"QUANDO torno dal Giappone fatemi almeno ritrovare il governo...". Riletta oggi, la battuta pronunciata da Massimo D'Alema lunedì scorso fa un certo effetto. Dopo quello che è successo al Senato nel dibattito sulla base Usa di Vicenza, le parole del ministro degli Esteri assumono un altro significato. Il sarcasmo nascondeva un esorcismo. L'ironia che si autocelebra diventa quasi una profezia che si autoavvera. Avrà anche ragione Romano Prodi, a dire che il centrodestra banchetta sui guai del centrosinistra con un eccesso di "toni apocalittici". Avrà altrettanta ragione Anna Finocchiaro, ad aggiungere che lo smacco subito dall'Unione "non incide sulla tenuta del governo".
Ma la sconfitta di ieri resta agli atti, in tutta la sua gravità. Lo prova il preoccupato intervento del Capo dello Stato, che chiede un serio "chiarimento politico" sull'intera vicenda. Lo conferma l'immediata reazione del presidente del Consiglio, che annuncia un urgente "vertice di maggioranza" sulla politica estera. Il timore di Napolitano, oggi, riflette quello del D'Alema di quattro giorni fa: la tensione tangibile che cresce sul via libera agli Stati Uniti per la base di Vicenza rischia di precipitare in un conflitto insanabile sul decreto di rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Non è una novità: il centrosinistra, al Senato, viaggia a fari spenti. Ha una maggioranza ipotetica, non più aritmetica. Conta sui senatori a vita, sulle assenze di giornata, sui colpi di fiducia. Tra alterne fortune, finora ha funzionato. In forza di questa debolezza, potrebbe funzionare persino fino al termine della legislatura. Ma oggi il punto non è questo. C'è in gioco la politica, più che la matematica. Qual è il profilo internazionale che il governo è in grado di dare all'Italia? Che grado di affidabilità può garantire, su questioni vitali come la ridefinizione delle relazioni transatlantiche o la partecipazione agli organismi sovranazionali?
La politica estera di un Paese (come e forse anche più di qualunque altra politica) esige coerenza e continuità. Non può essere sottoposta a una quotidiana, contraddittoria ed estenuante rinegoziazione interna. Così un governo si logora. Così un governo dissipa la sua credibilità. Così un governo può anche cadere.
All'apparenza, lo stesso intrigo kafkiano che ieri ha portato all'approvazione dell'ordine del giorno del centrodestra sembra di natura tecnica, quasi procedurale. Nella sostanza, è anch'esso il frutto di un cortocircuito logico, tutto politico. Tradisce un malessere molto più esteso, rispetto al "dissenso noto e circoscritto" di cui parla il premier. L'ala radicale della coalizione non voleva un ordine del giorno che approvasse la relazione del ministro della Difesa sull'allargamento della struttura militare americana al Del Molin. Per questo ha costretto l'ala moderata all'ennesimo compromesso al ribasso: un ordine del giorno che si limitava a "prendere atto" di quella relazione. Il centrodestra si è infilato in questa contraddizione, con un suo ordine del giorno che invece approva esplicitamente il documento di Arturo Parisi.
L'Unione è andata in tilt. De Gregorio, mina vagante dipietrista, ha votato col Polo. Alcuni senatori della Margherita, per non votare contro il proprio ministro, si sono assentati. Altri non hanno capito. Così è passato l'ordine del giorno del centrodestra.
Questa volta, per coprirsi a sinistra, la maggioranza ha finito per scoprirsi al centro. In altre occasioni, a partire dalla Legge Finanziaria, è successo l'esatto contrario. Ma il risultato politico che emerge è lo stesso: la coperta dell'Unione è sempre più corta.
Eppure, almeno sulla politica estera, è il tempo delle decisioni nette, non più delle mediazioni ambigue. Un conto è studiare insieme al Dipartimento di Stato una soluzione che riduca l'impatto ambientale della base vicentina, tutt'altro conto è dare spazio a chi urla "Yankee go home", rispolverando l'armamentario ideologico di un anti-americanismo pietrificato dagli anni '70. Un conto è adoperarsi per rafforzare la presenza civile e per rilanciare l'iniziativa diplomatica in Afghanistan, tutt'altro conto è pretendere il ritiro completo delle nostre truppe, rinnegando l'ancoraggio storico del nostro Paese ai principi del diritto internazionale garantiti dalle Nazioni Unite.
La minaccia più inquietante, per il governo, viene da qui. Non dalla "strategia della distinzione" dei gruppi dirigenti, ma dalla "dottrina dell'irresponsabilità" dei gruppi parlamentari. Bertinotti sa bene quale impensabile miracolo è presiedere la terza carica dello Stato, per il leader dell'unico partito capace di chiamarsi ancora "comunista" nell'Europa novecentesca insanguinata non solo dai lager, ma anche dall'orrore dei gulag. Pecoraro Scanio sa altrettanto bene quale irripetibile opportunità è guidare il ministro dell'Ambiente, per il leader di un partito verde che ha resistito alle crisi dei movimenti ambientalisti nel resto del mondo.
È inutile fingere di non vederlo. Nell'Unione c'è uno zoccolo duro e puro, estremo e irriducibile, che rischia di sfuggire a ogni controllo. Non considera il governo come un "valore", e forse continua a rimpiangere le praterie libere e irresponsabili di un'opposizione bellissima e perennemente minoritaria. In Parlamento c'è un manipolo di una decina di eletti che non sembra rispondere al vincolo di coalizione e che rifiuta l'adesione a qualunque "linea di partito". Danza beatamente intorno al totem del "Programma", manipolandone le tante zone grigie e rifiutandone le poche indicazioni certe.
A questo punto, Prodi non può e non deve più sottovalutare il pericolo rappresentato da questa agguerrita pattuglia di anime belle, pronte a sacrificare il tutto per la parte. Qualche anno fa un infelice governo nacque grazie al voto di pochi, spregiudicati "straccioni di Valmy" guidati da Francesco Cossiga. Disposti a svendere un'identità per il semplice gusto del potere. Oggi, purtroppo, niente può più escludere che un altro governo muoia per mano di pochi, visionari "kabulisti" ispirati da Gino Strada. Disposti a riconsegnare l'Italia alla destra, pur di difendere una loro "idea" di sinistra.
http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/base-nato-vicenza2/maggioranza-ipotetica/maggioranza-ipotetica.html
zerothehero
02-02-2007, 11:27
è ancora più malata :D
Sia maggioranza che opposizione hanno presentato due mozioni a favore di Parisi: quella Unionista era frutto del compromesso tra le varie anime, quella di Calderoli una sola riga di approvazione della relazione del ministro, per non dare alibi alla maggioranza.
Ovviamente governo e Csx hanno capito il giochino e si sono espressi contro, ma 4 Senatori hanno votato con la CDL perchè non capivano il paradosso di non votare una mozione favorevole al ministro :D
Ma se quella di Calderoli risultava di fatto un'approvazione (magari strumentale) dell' O.D.G di Parisi, perchè non l'hanno cmq approvato?
Che gliene fregava? :confused:
Francamente io avrei votato Si. :fagiano:
io ovviamente non ho ancora capito un'ostia :D
comunque , e questo si che l'ho capito , a volte i nostri politici sono davvero lollosi :D
Ciaozoaoza
zerothehero
02-02-2007, 11:30
più che altro i cori da stadio che sono seguiti... cioè dovrebbe essere politica.. questi giocano di ripicca.
E' il bello del parlamentarismo. :D
L'anno scorso ricordo che l'opposizione fece andare giù la CDL con un'agguato sulla finanziaria..si chiusero nei cessi (per non farsi vedere, così la maggioranza era "tranquilla sui numeri") e al momento opportuno rientrarono in aula, prevalendo in tal modo rispetto ai "si".
Sono cose che fanno parte del gioco, per mettere in difficoltà il governo ;) visto che in politica estera c'è difficoltà ad essere "uniti".
io ovviamente non ho ancora capito un'ostia :D
comunque , e questo si che l'ho capito , a volte i nostri politici sono davvero lollosi :D
Ciaozoaoza
c'è poco da capire...
per ideologia estrema e per giochi di poltraona gli amici diventan nemici e i nemici amici... fino a domani almeno...
tanto per questi, quanto per quelli...
:muro: :muro: :muro: :muro:
zerothehero
02-02-2007, 11:34
io ovviamente non ho ancora capito un'ostia :D
comunque , e questo si che l'ho capito , a volte i nostri politici sono davvero lollosi :D
Ciaozoaoza
Tatrad è stato il più chiaro.
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=15799281&postcount=8
Calderoli ne è stato l'architetto. :D
nomeutente
02-02-2007, 11:34
Ma se quella di Calderoli risultava di fatto un'approvazione (magari strumentale) dell' O.D.G di Parisi, perchè non l'hanno cmq approvato?
Che gliene fregava? :confused:
Francamente io avrei votato Si. :fagiano:
Non hanno votato sì perché non tutta la maggioranza è d'accordo con la relazione: è ancora in corso una discussione in merito e non a caso hanno approvato una loro mozione che serve in ultima analisi a prendere tempo.
Base Vicenza, Rutelli contro la sinistra radicale
Berlusconi: "Prodi si deve dimettere"
ROMA - "La misura è stata superata". Francesco Rutelli commenta così le posizioni della sinistra radicale in politica estera dopo il voto del Senato di ieri che ha visto il via libera alla mozione del centrodestra. Mentre, dall'opposizione, Silvio Berlusconi ne approfitta per chiedere le dimissioni di Romano Prodi.
http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/base-nato-vicenza2/misura-colma/misura-colma.html
screec screec :fagiano:
zerothehero
02-02-2007, 11:37
Non hanno votato sì perché non tutta la maggioranza è d'accordo con la relazione: è ancora in corso una discussione in merito e non a caso hanno approvato una loro mozione che serve in ultima analisi a prendere tempo.
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH.........adesso la cosa è più comprensibile..
Mitico Calderoli. :D ha dato un'appoggio esterno a Parisi, per mettere in difficoltà e disvelare le contraddizione in politica estera della maggioranza. :p
Geniale nella perfidia :Perfido:
Ma Parisi non poteva aspettare un secondo o magari poteva non presentare nulla, limitandosi, semplicemente a non fare nulla? :confused:
nomeutente
02-02-2007, 11:47
Mitico Calderoli. :D ha dato un'appoggio esterno a Parisi, per mettere in difficoltà e disvelare le contraddizione in politica estera della maggioranza. :p
Geniale nella perfidia :Perfido:
"Mitico" non è precisamente un aggettivo che userei per Calderoli :fagiano:
Sicuramente però ha fatto una mossa molto intelligente (non sono sicuro che l'abbia capita fino in fondo però :D )
Ma Parisi non poteva aspettare un secondo o magari poteva non presentare nulla, limitandosi, semplicemente a non fare nulla? :confused:
Bella domanda. Bisognerebbe capire se è stata solo un'imboscata costruita sulla confusione del governo o se parti della maggioranza hanno lavorato per far scoppiare la bolla.
Pur di non votare una mozione della CDL, hanno fatto andare sotto il governo... Secondo me molti non sapevano neanche cosa dicesse la mozione, ma appena saputo che era proposto dalla lega, il ditino è scattato sul no... :rolleyes:
"Mitico" non è precisamente un aggettivo che userei per Calderoli :fagiano:
Sicuramente però ha fatto una mossa molto intelligente (non sono sicuro che l'abbia capita fino in fondo però :D )
Segnalato! :O (non è vero... :D ) Si, è stata inteligente... Ma perchè dici così... Dubiti che possa averla pesnata lui? :sofico:
Certo che essere aiutati da calderoli..beh come dire... non è che me ne vanterei poi tanto eh :D :D
ciaozoaioza
nomeutente
02-02-2007, 11:52
Segnalato! :O (non è vero... :D ) Si, è stata inteligente... Ma perchè dici così... Dubiti che possa averla pesnata lui? :sofico:
Bisogna prima di tutto capire a chi fa comodo una crisi di governo in questo momento. Tutti nel cdx spingono per far cadere Prodi, ma Calderoli è così sicuro che le conseguenze sarebbero positive per la lega?
zerothehero
02-02-2007, 11:56
"Mitico" non è precisamente un aggettivo che userei per Calderoli :fagiano:
Sicuramente però ha fatto una mossa molto intelligente (non sono sicuro che l'abbia capita fino in fondo però :D )
Si sarà letto "politics for dummies", che ti devo dì?
Ste cose non si fanno a caso. :D
Calderoli è lo stesso, oltre alla legge elettorale autodefinita "porcata", che è riuscito,nella questione afferente l'indulto, a smaltire qualche migliaio di emendamenti dell'IDV in poche ore...che lo possino.. :mc:
Segnalato! :O (non è vero... :D ) Si, è stata inteligente... Ma perchè dici così... Dubiti che possa averla pesnata lui? :sofico:
non è stato un gran sforzo,ha scritto solo una riga :D
Base Usa, le due mozioni a confronto
C'è una piccola differenza tra l'odg dell'Unione e quello della Cdl presentati in Senato sulla base Usa di Vicenza. Quello dell'Unione «prende atto» delle comunicazioni del governo e del dibattito aperto nelle forze politiche e nell'opinione pubblica. Mentre l'altro le approva. Questa differenza ha scatenato una serie di dissidi politici in Aula e ha dato argomenti alla Cdl per sostenere che l'approvazione del loro odg rappresenta un sostanziale cambio di maggioranza. Ecco le due mozioni:
CDL:
«Udite le comunicazioni del governo, le si approva»
UNIONE:
«Il Senato, preso atto delle comunicazioni del governo e del dibattito aperto tra le forze politiche e nell'opinione pubblica, impegna il governo a dare impulso alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari coinvolgendo l'Amministrazione centrale della Difesa, le Forze armate, le Regioni e gli enti locali al fine di arrivare ad una soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli, altrettanto legittimi, delle popolazioni locali»
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/02_Febbraio/01/scheda_mozioni.shtml
nomeutente
02-02-2007, 12:12
Ste cose non si fanno a caso. :D
Sicuramente c'è dietro un disegno, non è che faccia le cose a casaccio, il problema è che quando si gioca in tanti, la risultante del gioco non è mai quella che uno si aspetta.
Nel cdx non si capisce se pensano ancora alla spallata o se pensano di incalzare il governo.
Semplificando, Calderoli vuole dare la spallata e Casini vuole incalzare?
Ieri si è verificato nello stesso istante una spallata (perché il governo è andato sotto) ma anche un'incalzata (perché la mozione è pro-Parisi e contro la sinistra radicale).
Quindi facendo la somma il messaggio è "non c'è più la maggioranza" o "c'è una nuova maggioranza"?
Le due cose sono in parte sovrapposte ma non identiche.
Sicuramente se il governo Prodi cadesse, non sarebbe Calderoli a dirigere le danze del dopo-Prodi. Al contrario, può anche darsi che la lega si trovi in una situazione di isolamento (in caso di inciucio ad es.) perché la lega ad oggi ha un suo spazio nel bipolarismo, legandosi a filo doppio con FI, ma non si sa che ruolo potrebbe avere in un quadro neocentrista (non ha caso ha strillato "se perdiamo il referendum è la fine della cdl" ma al momento l'unico ad avere avuto la possibilità politica di lasciare la cdl è Casini, non Calderoli).
tatrat4d
02-02-2007, 12:29
Calderoli è lo stesso, oltre alla legge elettorale autodefinita "porcata", che è riuscito,nella questione afferente l'indulto, a smaltire qualche migliaio di emendamenti dell'IDV in poche ore...che lo possino.. :mc:
le presidenze di assemblea di Calderoli sono storicamente le più mitiche, e rapide, fanno un baffo a quelle di Violante. Non vedeteci malizie per il particolare tipo di provvedimento che si votava :D
E' il bello del parlamentarismo. :D
L'anno scorso ricordo che l'opposizione fece andare giù la CDL con un'agguato sulla finanziaria..si chiusero nei cessi (per non farsi vedere, così la maggioranza era "tranquilla sui numeri") e al momento opportuno rientrarono in aula, prevalendo in tal modo rispetto ai "si".
Sono cose che fanno parte del gioco, per mettere in difficoltà il governo ;) visto che in politica estera c'è difficoltà ad essere "uniti".
Mi ricordo anch'io della vicenda.
E' il teatrino della politica, dove di concreto c'è ben poco.
Ciao
Federico
zerothehero
02-02-2007, 13:51
Sicuramente c'è dietro un disegno, non è che faccia le cose a casaccio, il problema è che quando si gioca in tanti, la risultante del gioco non è mai quella che uno si aspetta.
D'accordo..infatti non ho mai appoggiato l'idea del "rational problem solving" nelle politiche pubbliche, ma quella del "bidone della spazzatura" incrementalista, in cui non si può sapere a priori il risultato conclusivo di tali politiche :asd:
Però in questo caso, l'opposizione si è mostrata più "consapevole" delle proprie azioni politiche, rispetto alla maggioranza.
Voglio dire..Calderoli ha consapevolmente voluto mettere in difficoltà la maggioranza" (magari non calcolando razionalmente gli esiti non voluti di una possibile crisi, su questo potrei concordare), mentre l'attuale governo, in questo caso, ci è caduto con tutti e due i piedi, in modo imho un pò dilettantesco, su una cosa tra l'altro evitabilissima (bastava che le varie componenti si mettessero d'accordo prima..bastava che Parisi parlasse con i partiti della sinistra radicale).
Vabbè cose che capitano.
zerothehero
02-02-2007, 13:54
Mi ricordo anch'io della vicenda.
E' il teatrino della politica, dove di concreto c'è ben poco.
Ciao
Federico
Si, di concreto alla fin fine nulla...si è trattato di un giochetto (giochetto abile ma un pò perverso..ho impiegato un pochetto per capirlo) per far risaltare le contraddizioni della maggioranza in politica estera.
Che dire...
Bene, avanti così :)
E Rutelli intanto butta benzina sul fuoco.....Non dico che siano alla frutta ma quasi...e questa, tutto sommato, è questione "di poco conto" (relativamente)....
Solertes
02-02-2007, 14:17
D'accordo..infatti non ho mai appoggiato l'idea del "rational problem solving" nelle politiche pubbliche, ma quella del "bidone della spazzatura" incrementalista, in cui non si può sapere a priori il risultato conclusivo di tali politiche :asd:
Però in questo caso, l'opposizione si è mostrata più "consapevole" delle proprie azioni politiche, rispetto alla maggioranza.
Voglio dire..Calderoli ha consapevolmente voluto mettere in difficoltà la maggioranza" (magari non calcolando razionalmente gli esiti non voluti di una possibile crisi, su questo potrei concordare), mentre l'attuale governo, in questo caso, ci è caduto con tutti e due i piedi, in modo imho un pò dilettantesco, su una cosa tra l'altro evitabilissima (bastava che le varie componenti si mettessero d'accordo prima..bastava che Parisi parlasse con i partiti della sinistra radicale).
Vabbè cose che capitano.
Secondo me per far spaccare veramente la maggioranza avrebbero dovuto fare diversamente, ma probabilmente, meccaniche interne all'opposizione hanno suggerito questa via. MEttendo l'ala radicale di fronte ad una scelta, coerenza e caduta del governo o buon senso e sopravvivenza del governo li avrebbe messi maggiormente in crisi (ieri non c'erano i Senatori a vita).....anche se alla fine, pur con una "tiratina d'orecchi" di Napolitano ne sarebbero venuti fuori ugualmente...
E' inutile... come sempre il peggior nemico del csx... è il csx... :asd:
io ovviamente non ho ancora capito un'ostia :D
comunque , e questo si che l'ho capito , a volte i nostri politici sono davvero lollosi :D
Ciaozoaoza
Sbagli: non sono i nostri, sono i vostri! :O :asd: :D
zerothehero
02-02-2007, 20:39
Secondo me per far spaccare veramente la maggioranza avrebbero dovuto fare diversamente, ma probabilmente, meccaniche interne all'opposizione hanno suggerito questa via. MEttendo l'ala radicale di fronte ad una scelta, coerenza e caduta del governo o buon senso e sopravvivenza del governo li avrebbe messi maggiormente in crisi (ieri non c'erano i Senatori a vita).....anche se alla fine, pur con una "tiratina d'orecchi" di Napolitano ne sarebbero venuti fuori ugualmente...
Francamente meglio di così, l'opposizione non poteva fare e contestualmente la maggioranza peggio di così non poteva muoversi. :D
A memoria d'uomo non ricordo una relazione del ministro della difesa approvata dall'opposizione e, contestualmente, cassata da parte della medesima maggioranza su un elemento (come l'allargamento della base di Vicenza) che dovrebbe già essere acquisito. :D
Se Parisi non fosse un ottimo ministro della difesa (o cmq il migliore esprimibile da questa maggioranza senza grossi danni in ambito di relazioni internazionali) quasi, quasi gli direi di dimettersi. :sofico:
Una cosa talmente inverosimile che il 95% del forum non l'aveva capita (me compreso) fino a questa mattina. :)
Cmq il nodo sinistra radicale fa affrontato, se si vuole evitare che tale nodo finisca per strozzare la politica estera di questo governo.
Francamente meglio di così, l'opposizione non poteva fare e contestualmente la maggioranza peggio di così non poteva muoversi. :D
un bel bluff pokeristico ;)
in cui la maggioranza ci è cascata ingenuamente!!
anche perchè l'opposizione aveva una bella scala reale servita :)
avrebbero fatto meglio ad arrendersi direttamente, invece hanno rilanciato e hanno perso ;)
Una cosa talmente inverosimile che il 95% del forum non l'aveva capita (me compreso) fino a questa mattina. :)
Cmq il nodo sinistra radicale fa affrontato, se si vuole evitare che tale nodo finisca per strozzare la politica estera di questo governo.
mi permetto di far notare che l'avevo spiegata molto chiaramente ieri sera a fatti appena conclusi :D
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=15793735&postcount=1085
zerothehero
02-02-2007, 20:50
le presidenze di assemblea di Calderoli sono storicamente le più mitiche, e rapide, fanno un baffo a quelle di Violante. Non vedeteci malizie per il particolare tipo di provvedimento che si votava :D
Si, ma sull'indulto Calderoli poteva anche fare di più "l'inesperto odontoiatra" piuttosto di fare il "fenomeno" bruciando ogni record di votazione degli emendamenti. :mc:
zerothehero
02-02-2007, 20:51
mi permetto di far notare che l'avevo spiegata molto chiaramente ieri sera a fatti appena conclusi :D
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=15793735&postcount=1085
Bravo. :D
Forse è vero che a csx ci sono tanti cogl..., non si può mettere a rischio il governo per una cazzata come l'allargamento di una base tra l'altro ormai già decisa :O
Solertes
02-02-2007, 22:52
Francamente meglio di così, l'opposizione non poteva fare e contestualmente la maggioranza peggio di così non poteva muoversi. :D
A memoria d'uomo non ricordo una relazione del ministro della difesa approvata dall'opposizione e, contestualmente, cassata da parte della medesima maggioranza su un elemento (come l'allargamento della base di Vicenza) che dovrebbe già essere acquisito. :D
Se Parisi non fosse un ottimo ministro della difesa (o cmq il migliore esprimibile da questa maggioranza senza grossi danni in ambito di relazioni internazionali) quasi, quasi gli direi di dimettersi. :sofico:
Una cosa talmente inverosimile che il 95% del forum non l'aveva capita (me compreso) fino a questa mattina. :)
Cmq il nodo sinistra radicale fa affrontato, se si vuole evitare che tale nodo finisca per strozzare la politica estera di questo governo.
Io la avrei giocata diversamente, in maniera più diretta....nessun appoggio, poi avrei voluto vedere l'ala radicale rispondere all'elettorato in caso di assenso alla relazione, è una fazione che fà una grossa leva sulla coerenza...in alternativa ci sarebbe stata la caduta.....anche se i risultati poi alla fine, seppur in maniera differente sono gli stessi, dimostrare l'eterogeneità troppo spinta della coalizione al governo...
nomeutente
03-02-2007, 09:42
Io la definirei astuta e non intellegente mentre trovo la parte finale della frase nettamente offensiva nonostante Calderoli mi piaccia come il fumo negli occhi.
Tu sei quello che esce ogni 3 post con "hanno pasticciato, novelli apprendisti stregoni, con cose che non conoscevano" riferito ai politici in generale, quindi se io mi permetto di dire che Calderoli non ha valutato tutte le conseguenze (e quale uomo potrebbe?) non mi sembra di dire niente che tu non abbia detto, senza essere nemmeno richiamato, molte volte.
Questo per rispondere alla tua segnalazione.
Nel merito del problema ho scritto come la penso riguardo ai margini di manovra della lega: puoi non essere d'accordo, ma è la mia opinione e non mi sembra che tu abbia portato argomenti particolarmente solidi per smentirla. ;)
jumpermax
03-02-2007, 12:28
http://farm1.static.flickr.com/136/377843940_f71fb8eec0_o.gif
:D
http://farm1.static.flickr.com/136/377843940_f71fb8eec0_o.gif
:D
Basta che non mi fate fare il tipo in mezzo che sta a 90 davanti ad altri 20 masculi :D
coiaozopaza
DonaldDuck
03-02-2007, 18:38
http://farm1.static.flickr.com/136/377843940_f71fb8eec0_o.gif
:D
Eh si, più o meno :D
DonaldDuck
03-02-2007, 18:40
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Speciali/2006/punto_stefano_folli/punto_stefano_folli.shtml?uuid=1429df38-a613-11db-81c1-00000e25108c&DocRulesView=Libero
Il caso Vicenza rivela il nuovo dinamismo dei moderati dell'Unione
3 febbraio 2007
Dopo un lungo silenzio, Francesco Rutelli è tornato a far sentire la sua voce. E gli equilibri della maggioranza, già precari, hanno scricchiolato. Il vicepremier ha svolto un'analisi stringente sul tema che tiene banco in questi giorni: la base americana di Vicenza e più in generale la politica estera del Paese, il rapporto con gli Stati Uniti. Il segno del nostro «atlantismo» nel mondo del Duemila. In conclusione, sulla politica internazionale «non si arretra di un millimetro». Il che gli ha provocato un'aspra reazione da parte della sinistra radicale.
C'è da dubitare che l'uscita di Rutelli, pur presentata come un atto di solidarietà verso Palazzo Chigi, abbia fatto piacere a Romano Prodi. Proprio nel momento in cui il premier si avvia verso una complicata «verifica », c'è qualcuno che gli alza l'asticella. Dire «non si arretra di un millimetro» significa di fatto ridurre gli spazi di mediazione e accentuare la tensione. Del resto, si preparano grandi manifestazioni di piazza contro la base americana (sulla quale il governo si è già pronunciato). E il socialista Villetti ricordava che «o si sta in piazza o si sta al governo ». Messaggio, è chiaro, rivolto a Rifondazione, Verdi, Comunisti italiani...
In definitiva, Prodi vorrebbe procedere alla «verifica» secondo il suo stile, peraltro spesso fruttuoso: minimizzare, sdrammatizzare, scomporre il problema e andare avanti. A Palazzo Chigi si insiste molto sull'errore tecnico del Senato, sulla «mancanza di riflessi» che non ha permesso all'Unione di comprendere la trappola ordita dall'opposizione. Se così fosse, avrebbe ragione il premier: un ordine del giorno non è la fine del mondo, ma una semplice scivolata su cui non cadono i governi. Purtroppo però la mossa di Rutelli, preceduta da un duro intervento del sottosegretario Vernetti a «Otto e mezzo», rende più difficile superare lo scoglio con la solita bonomia.
Un punto è certo: nessuno nelle segreterie dei partiti di estrema sinistra vuole la crisi. Tutti cercano un compromesso che permetta di salvare la faccia presso l'elettorato militante, ma senza scardinare gli assetti di governo. Un compromesso che Prodi sarebbe ben lieto di concedere. E per chi avesse dubbi, si è fatto sentire dall'America Latina il presidente della Camera, Bertinotti: del tutto contrario alla caduta dell'esecutivo.
Tuttavia a questo punto il problema non è il massimalismo dell'estrema sinistra, ma il nervosismo del «centro» moderato. L'uscita rutelliana su una linea fortemente atlantica cambia le carte in tavola. Il tema della verifica rischia di diventare: sono compatibili oppure no nella maggioranza le posizioni di Rutelli e dei tre partiti radicali? Non a caso i Ds hanno preferito tacere e limitarsi a qualche generico appello al buon senso, il cui significato è: lasciamo lavorare Prodi.
Il dato politico è dunque il dinamismo del centro dell'Unione. Sulla politica estera, ma anche sui Pacs, le unioni di fatto. È come se questa parte della coalizione avesse deciso di rompere gli indugi. Per il premier, sempre convinto che i problemi possono venire solo da sinistra, è un rischio nuovo. Vernetti rammentava in tv che oltre l'80 per cento del Parlamento condivide la politica estera del governo. Non era, né poteva essere, l'annuncio di larghe intese istituzionali. Ma è chiaro che si è aperta una fase nuova. C'entra il destino del partito democratico, la visibilità elettorale, la futura leadership dell'area di sinistra moderata. Comunque sia il chiarimento è essenziale.
DonaldDuck
03-02-2007, 18:49
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/02_Febbraio/02/franco.shtml
La realtà dietro il pasticcio
di Massimo Franco
La tesi del complotto è suggestiva e insieme autoconsolatoria. Si sforza di nobilitare lo scivolone governativo di ieri al Senato sulla politica estera come frutto di una congiura centrista. Tenta di assolvere una maggioranza che da settimane si contorce sull’allargamento della base statunitense a Vicenza. Cerca di velarne i contrasti e i paradossi che stavolta, complici le assenze, si sono vendicati.
In realtà, si è in presenza di un maldestro pasticcio parlamentare. Non è un caso che il ministro della Difesa, Arturo Parisi, abbia parlato di un esito «paradossale». Difficile definire altrimenti un voto contro le comunicazioni di Parisi, giustificato con l’esigenza di non rompere con l’estrema sinistra. È stato una sorta di suicidio inconsapevole, che il centrodestra si è limitato a sfruttare a suo favore: votando la relazione del ministro prodiano sulla base di Vicenza; e rivelando l’inesistenza di una maggioranza sulla politica estera.
Faceva un po’ impressione, ieri, la gioia del leghista Calderoli, mentre si vantava di avere messo al tappeto «il pugile suonato del governo». Sembrava un consumato stratega di tecniche parlamentari, che aveva dato scacco matto a un manipolo di dilettanti. Il problema è che l’Unione rischia di offrire di sé esattamente questa immagine; e il voto successivo con il quale si è ricompattata non l’ha corretta del tutto. Alcuni prodiani puntano il dito contro «la strumentalità » del comportamento del centrodestra. E ironizzano sul successo avversario, ottenuto votando per il governo Prodi. Ma la sostanza rimane quella ammessa con onestà dal capogruppo dell’Unione al Senato, Anna Finocchiaro: «È stata una vittoria politica della Cdl».
Non significa prefigurare la crisi di governo che i berlusconiani evocano, chiedendo le dimissioni del premier. Uno dei più preoccupati da una simile prospettiva è il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che ha esorcizzato subito una crisi: di fatto, smentendo anche la teoria dell’agguato centrista. Il problema è che all’Unione sarà difficile far finta di nulla. L’ex capo dello Stato, Francesco Cossiga, esalta con un filo di ironia «il primo grande successo bipartisan» di Prodi. E il senatore a vita Giulio Andreotti invita palazzo Chigi a incassare l’ampliamento della base Usa a Vicenza. Ma limitarsi a questo significherebbe ufficializzare la possibilità di accordi con l’opposizione sui «temi di frontiera», dalla politica estera alle unioni civili; archiviare l’imperativo di un’Unione autosufficiente; e aprire una stagione di maggioranze, se non variabili, senza più muri di confine. È una prospettiva che il leader dell’Unione non può promuovere, né vuole subire.
Per questo minimizza, insieme con Bertinotti. L’altolà arrivato dal presidente della Camera, in visita in America latina, lo certifica. Al «dovere di durare», Bertinotti abbina quello di accettare «aiuti esterni solo se gratuiti». Ma l’unica possibilità di non pagare un prezzo è impedire un altro tonfo parlamentare. Se si verifica una volta, può essere liquidato come un incidente: sebbene segnali la confusione e la fragilità della coalizione. Se si ripete, e molti già pensano alla missione in Afghanistan, promette di imporre passaggi parlamentari che il Quirinale sarebbe il primo a pretendere: la telefonata di ieri fra Napolitano e Prodi è un indizio. I pasticci a volte servono a trovare i rimedi; in altri casi possono anticipare lo sfascio.
02 febbraio 2007
FastFreddy
03-02-2007, 18:53
http://www.ilmessaggero.it/20070203/foto/239.jpg
:D :D :D
http://www.ilmessaggero.it/20070203/foto/239.jpg
:D :D :D
:asd:
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