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View Full Version : Pantani in tv commuoverà


teogros
01-02-2007, 09:42
Rai1 trasmetterà lunedì prossimo il film sulla vita del Pirata, interpretato da Rolando Ravello: abbiamo visto in anteprima la fiction, ecco perché piacerà

MILANO, 1 febbraio 2007 - E’ la storia di un uomo. Di un bambino che giocava a pallone e teneva al Milan, di un ragazzino che trovò una bicicletta rossa e imparò a lavarla, di un ragazzo che ricevette una bici grigia e imparò a rispettarla, di un atleta che conquistò una possibilità, una squadra, una corsa e imparò ad amare quella vita da vagabondo, da nomade, da fenomeno.
«Una maratona tutti i giorni per un mese, non bastano le gambe, bisogna essere forti dentro», lo avvertiva il suo primo allenatore. E Pantani-Marco-bene-in-salita ci ha creduto, ci credeva, alla fine si ostinava a crederci raccontandosi anche delle bugie. Ma le strade, quando non sono diritte, si trasformano in un labirinto. Ne esci a pezzi. O non ne esci più.
AFFETTO E DEBOLEZZA E’ la storia di un uomo, e già questo dà un senso a 100 minuti che ti incollano allo schermo (il film andrà in onda lunedì su Rai1 alle 21.10). Con tutti i suoi sogni, il suo senso della giustizia, la sua voglia di celebrità, il suo bisogno di affetto, il suo carosello di passioni. La sua forza e la sua debolezza: come in tutti noi. La sua tenacia e la sua fragilità: come in tutti noi. La sua fede e la sua colpa: come in tutti noi. Marco che si alzava sui pedali, come tutti noi ci alziamo dal letto e andiamo a lavorare in fabbrica o in negozio o a scuola. A cercare il nostro pane quotidiano e a inseguire il nostro momento di gloria. Ma il paradiso confina con l’inferno, soprattutto è l’inferno a confinare, e a sconfinare, nei paradisi, specie quelli artificiali. Dietro l’angolo c’è l’ignoto.
Pantani sta dentro di noi. Non è lontano come Bartali e Coppi: loro erano in bianco e nero, venivano dalla guerra, cresciuti con la fame addosso, rinati dalle macerie, sapevano di sterrato e di fango, si facevano di simpamina, il loro simbolo era una borraccia.
Il romanzo di Pantani è fresco, a colori, con una colonna sonora che non si è ancora spenta, il suo doping («Niente di diverso da quello che fanno gli altri») stava nel sangue, e il suo simbolo era un fuoristrada 4x4. Ma questo è un film, non un documentario, anche se a volte le immagini si sovrappongono, si uniscono, si sposano. Questo è un film, vuole raccontare ed emozionare. Non vuole fondarsi sulla scienza, vuole scuotere la coscienza.
FINTO E AUTENTICO Però il Pantani che esce dall’albergo di Madonna di Campiglio, scortato dai carabinieri, è finto, eppure così drammaticamente simile a quello autentico. Un Felice Gimondi vero solleva il braccio di Marco Pantani finto, ma la vittoria è vera. Un Gianni Minà vero intervista Marco Pantani finto, ma le parole sono vere. E così vero è anche il testamento. E così vero è anche il tunnel di una dipendenza, di una sconfitta da cui non si torna indietro, ma che forse ha seminato qualcosa di buono. La bici chiede e trova sempre nuovi orizzonti.
Certo, è un film buonista, poetico, romanzato. E alla fine rimane quel senso di impotenza che t’invade quando uno di noi non ce la fa a rialzarsi. T’illudi e pensi a una parola, a una telefonata, a un invito, a una preghiera, a una canzone, a una biciclettata che non sono mai state fatte e che forse avrebbero potuto cambiare il finale. Ma non è così. Abbiamo i nostri limiti, le nostre miserie, e non è mai facile stabilirle con una regola come quella del doping di allora: 50%, sotto sei dentro, sopra sei fuori.

Jamal Crawford
01-02-2007, 09:52
Perche' ti sei drogato? :cry:

teogros
01-02-2007, 09:53
Perche' ti sei drogato? :cry:

Eri anche te tifoso di Marco?

La risposta alla domanda è facile: non l'avesse fatto, non sarebbe stato in grado di competere con gli altri drogati... se nessuno si fosse drogato, sarebbe stato comunque il più forte! :)

fab77
01-02-2007, 10:59
ma solo io trovo l'attore che interpreta il pirata ridicolo????
Il tipico attore italiano che sa solo fare facce disperate e lo si ritiene un grande.... mah :doh:

brown
01-02-2007, 11:01
link?

teogros
01-02-2007, 11:02
ma solo io trovo l'attore che interpreta il pirata ridicolo????
Il tipico attore italiano che sa solo fare facce disperate e lo si ritiene un grande.... mah :doh:

Sinceramente non credo che guarderò il film, ma mi piacevano le parole del giornalista...

teogros
01-02-2007, 11:03
link?

A cosa? All'articolo? Gazzetta.it!

powerslave
01-02-2007, 11:42
Quanto odio ste fiscio,sono solo delle rappresentazioni caricaturali che mortificano comunque il soggetto.

mt_iceman
01-02-2007, 11:57
sarà la solita fiction dove il personaggio viene dipinto in modo perfetto, senza sbavature, e che viene portato alla droga per colpa degli altri che lo hanno abbandonato. insomma, una cazzata.

mi auguro che non sia così, ma di solito queste sono le fiction.

Jamal Crawford
01-02-2007, 12:40
sarà la solita fiction dove il personaggio viene dipinto in modo perfetto, senza sbavature, e che viene portato alla droga per colpa degli altri che lo hanno abbandonato. insomma, una cazzata.

mi auguro che non sia così, ma di solito queste sono le fiction.



Concordo.
Per teogros: non ero un particolare tifoso, mi piacevano le sue imprese, davano emozioni. Ma io mi emoziono anche per un coro della curca del panathinaikos se fatto bene.... VEDI SU GOOGLE
"HORTO MAGIKO PANATHINAIKOS"

David9
05-02-2007, 22:18
Ho visto il film...... ad essere sincero mi aspettavo qualcosa di più ma si vede che è stato fatto con pochi soldi. Comunque mi aspettavo qualche scena vera in più in pista per rivivere meglio alcune cose.... ci sono stati degli accenni ma poco sufficienti... :rolleyes:

teogros
05-02-2007, 22:38
Ho visto il film...... ad essere sincero mi aspettavo qualcosa di più ma si vede che è stato fatto con pochi soldi. Comunque mi aspettavo qualche scena vera in più in pista per rivivere meglio alcune cose.... ci sono stati degli accenni ma poco sufficienti... :rolleyes:

Diciamo che concordo con te. :) Purtroppo nessuna fiction può dar l'idea delle sue imprese ciclistiche. :(

redegaet
05-02-2007, 22:56
Ci è stata ripetuta (perchè faceva e fa comodo a qualcuno) fino alla nuasea l'equazione: Pantani = dopato. E molti di noi si sono fermati all'apparenza, alla banalità. Non basterebbero 100 pagine di post per spiegare tutta la vicenda Pantani, ma come ho più volte e purtroppo credo inutilmente scritto anche su questo forum, non ci si può fermare alle apparenze. Non ci si può fermare a quello che ci è stato indottrinato sapientemente, senza riflettere, se ancora abbiamo una coscienza.
In questo paese si vive solo per il calcio, basta vedere la crisi depressiva che ha colto tutti per l'astinenza domenicale dovuta ai recenti fattidi Catania.
Purtroppo un pochino del marcio presente nel calcio è venuto fuori, ma c'è ancora moltissima ipocrisia e poteri fortissimi in gioco. Vi rendete conto che siamo a questo punto e da 30 anni ci sono sempre le solite facce in giro: Pescante, Carraro, Petrucci, Matarrese. E nessuno che li mandi via, che li metta davanti alle loro responsabilità, mentre loro continuano a giocare a golf, con lauti stipendi.
Ci sono poteri in gioco immensi, gente attaccata alla poltrona da decenni, che farebbe di tutto pur di non andaresene e che visti i fatti recenti è una pura rovina per il nostro sport.
Questo è lo sport italiano, l'ipocrisia italiana, dei media, dei tuttologi in tv. Ci si accorge della scherma solo alle olimpiadi, del pattinaggio solo alle olimpiadi, della maratona solo alle olimpiadi.
In questa lotta di poteri è finito tra le maglie di questo inesorabile meccanismo, un uomo che non era debole, ma era solo un uomo contro un sistema. Un uomo che aveva la sola colpa di andare più forte degli altri in salita e di essere amato dalle folle. Un uomo che faceva più audience lui nel 98 al Tour, del campionato del mondo di calcio. Un uomo che iniziava ad essere scomodo.
L'hanno etichettato, l'hanno bollato, l'hanno fatto fuori, giorno dopo giorno. 7 inchieste che non hanno condotto a niente, 7 inchieste, neanche fosse Bernardo Provenzano.
Lui non ha resistito a tutto questo, forse alcuni di noi sì, ma io quantomeno non mi permetto di giudicare.
Prima bisogna documentarsi, bisogna capire, perchè c'è gente che ancora non sa la differenza tra ematocrito al 52% e doping, quello vero. Se dico una cosa del genere mi si potrebbe accusare, che cmq l'ematocrito non sta al 52% e bla, bla...
Ma allora se era dopato, e sapeva benissimo dei controlli (perchè si sapeva dei controlli), vi siete chiesti, perchè non ha coperto il doping e abbassato il livello dell'ematocrito, come comunque si ipotizza facessero tutti? Non è fantascienza, è una domanda banalissima, che dovrebbe far pensare qualcuno.
O perchè non ne aveva bisogno essendo pulito, o l'ha fatto, ma in tutti e due i casi probabilmente per qualcuno quell'ematocrito DOVEVA essere sopra il 50.
Scusate lo sfogo.
Alex

teogros
05-02-2007, 23:01
Io non voglio ricordare la vicenda che lo ha portato via (ciclisticamente prima e umamanente poi). Voglio ricorda i suoi scatti: ciò che mi ha fatto innamorare del ciclismo e della fatica.

redegaet
05-02-2007, 23:09
Io non voglio ricordare la vicenda che lo ha portato via (ciclisticamente prima e umamanente poi). Voglio ricorda i suoi scatti: ciò che mi ha fatto innamorare del ciclismo e della fatica.

E tu che hai la cultura sportiva e ciclistica sufficientemente, sai benissimo che da come correva Marco, si vedeva la sua innocenza. Il suo modo di correre, chiunque capisca di ciclismo, era un qualcosa che trascendeva il doping, l'umano, era un capolavoro.
Chi si ricorda i Km di agonia sul Mount Ventoux, nel 2000, a poche decine di metri dal gruppo di Armstrong, come fosse un miraggio irragiungibile. La forza per rientrare, la forza interiore, prima che fisica. E' un qualcosa che trascende veramente qualsiasi doping. Raggiunto il gruppo di testa scattò e riscatto, una, due, tre, cinque volte finchè non se li lasciò alle spalle. Ci vuole coraggio, ci vuole un gran cuore per fare una cosa del genere. A chi ha visto quelle immagini e sa cosa sto commentando, basteranno solo quelle immagini, per capire cos'era Pantani, il suo modo di correre e di vincere.
Ciao, Alex

teogros
05-02-2007, 23:15
E tu che hai la cultura sportiva e ciclistica sufficientemente, sai benissimo che da come correva Marco, si vedeva la sua innocenza. Il suo modo di correre, chiunque capisca di ciclismo, era un qualcosa che trascendeva il doping, l'umano, era un capolavoro.
Chi si ricorda i Km di agonia sul Mount Ventoux, nel 2000, a poche decine di metri dal gruppo di Armstrong, come fosse un miraggio irragiungibile. La forza per rientrare, la forza interiore, prima che fisica. E' un qualcosa che trascende veramente qualsiasi doping. Raggiunto il gruppo di testa scattò e riscatto, una, due, tre, cinque volte finchè non se li lasciò alle spalle. Ci vuole coraggio, ci vuole un gran cuore per fare una cosa del genere. A chi ha visto quelle immagini e sa cosa sto commentando, basteranno solo quelle immagini, per capire cos'era Pantani, il suo modo di correre e di vincere.
Ciao, Alex

Alex sinceramente credo che innocente non fosse. O meglio: era "sporco" come tutti. Se non si fosse drogato come gli altri, non avrebbe finto. Se non si fosse drogato nessuno, avrebbe stravinto.

Purtroppo gli han fatto la festa e hanno spento il ciclismo! Ma i suoi scatti rimangono! E i brividi sulla pelle saltan sempre fuori!

redegaet
05-02-2007, 23:23
Alex sinceramente credo che innocente non fosse. O meglio: era "sporco" come tutti. Se non si fosse drogato come gli altri, non avrebbe finto. Se non si fosse drogato nessuno, avrebbe stravinto.

Purtroppo gli han fatto la festa e hanno spento il ciclismo! Ma i suoi scatti rimangono! E i brividi sulla pelle saltan sempre fuori!

Ci terrei a precisare la differenza tra doping sportivo e la droga, la cocaina. Queste sono due cose che erroneamente vengono spesso confuse, poi se parliamo di Pantani, casulamente questi errori sono quasi di secondo piano rispetto a tutte le inesattezze che sono state dette.
Quello che dico io con onestà è che bisognerebbe avere il coraggio di dire che oggi in moltissimi sport e non solo nel ciclismo sono tutti dopati. Ma è funzinale al sistema, è funzionale al fatto di giocare ogni 3 giorni partite di calcio ai massimi livelli. Ma si accusano solo i ciclisti.
Detto questo anch'io non dico che Pantani forse non prendesse qualcosa come tutti gli altri, ma questo con l'ematocrito di Madonna di Campiglio non c'entra. Quel giorno e poi nella gogna mediatica successiva è stato fatto fuori un campione e tu che sai di cosa parlo, teogros, ci hanno privato di numeri da artista stupendi, che poco hanno a che fare con il doping.
Ciao, Alex

teogros
05-02-2007, 23:26
Detto questo anch'io non dico che Pantani forse non prendesse qualcosa come tutti gli altri, ma questo con l'ematocrito di Madonna di Campiglio non c'entra. Quel giorno e poi nella gogna mediatica successiva è stato fatto fuori un campione e tu che sai di cosa parlo, teogros, ci hanno privato di numeri da artista stupendi, che poco hanno a che fare con il doping.
Ciao, Alex

Io parlavo di doping! La droga è tutto un altro discorso che non ha senso neanche affrontare, IMHO.

Concordo con te!

David9
05-02-2007, 23:42
Ci è stata ripetuta (perchè faceva e fa comodo a qualcuno) fino alla nuasea l'equazione: Pantani = dopato. E molti di noi si sono fermati all'apparenza, alla banalità. Non basterebbero 100 pagine di post per spiegare tutta la vicenda Pantani, ma come ho più volte e purtroppo credo inutilmente scritto anche su questo forum, non ci si può fermare alle apparenze. Non ci si può fermare a quello che ci è stato indottrinato sapientemente, senza riflettere, se ancora abbiamo una coscienza.
In questo paese si vive solo per il calcio, basta vedere la crisi depressiva che ha colto tutti per l'astinenza domenicale dovuta ai recenti fattidi Catania.
Purtroppo un pochino del marcio presente nel calcio è venuto fuori, ma c'è ancora moltissima ipocrisia e poteri fortissimi in gioco. Vi rendete conto che siamo a questo punto e da 30 anni ci sono sempre le solite facce in giro: Pescante, Carraro, Petrucci, Matarrese. E nessuno che li mandi via, che li metta davanti alle loro responsabilità, mentre loro continuano a giocare a golf, con lauti stipendi.
Ci sono poteri in gioco immensi, gente attaccata alla poltrona da decenni, che farebbe di tutto pur di non andaresene e che visti i fatti recenti è una pura rovina per il nostro sport.
Questo è lo sport italiano, l'ipocrisia italiana, dei media, dei tuttologi in tv. Ci si accorge della scherma solo alle olimpiadi, del pattinaggio solo alle olimpiadi, della maratona solo alle olimpiadi.
In questa lotta di poteri è finito tra le maglie di questo inesorabile meccanismo, un uomo che non era debole, ma era solo un uomo contro un sistema. Un uomo che aveva la sola colpa di andare più forte degli altri in salita e di essere amato dalle folle. Un uomo che faceva più audience lui nel 98 al Tour, del campionato del mondo di calcio. Un uomo che iniziava ad essere scomodo.
L'hanno etichettato, l'hanno bollato, l'hanno fatto fuori, giorno dopo giorno. 7 inchieste che non hanno condotto a niente, 7 inchieste, neanche fosse Bernardo Provenzano.
Lui non ha resistito a tutto questo, forse alcuni di noi sì, ma io quantomeno non mi permetto di giudicare.
Prima bisogna documentarsi, bisogna capire, perchè c'è gente che ancora non sa la differenza tra ematocrito al 52% e doping, quello vero. Se dico una cosa del genere mi si potrebbe accusare, che cmq l'ematocrito non sta al 52% e bla, bla...
Ma allora se era dopato, e sapeva benissimo dei controlli (perchè si sapeva dei controlli), vi siete chiesti, perchè non ha coperto il doping e abbassato il livello dell'ematocrito, come comunque si ipotizza facessero tutti? Non è fantascienza, è una domanda banalissima, che dovrebbe far pensare qualcuno.
O perchè non ne aveva bisogno essendo pulito, o l'ha fatto, ma in tutti e due i casi probabilmente per qualcuno quell'ematocrito DOVEVA essere sopra il 50.
Scusate lo sfogo.
Alex

Concordo pienamente con te.... sono commosso dalle tue parole,o meglio sono contento che ci sia ancora qualcuno che la pensa così.
Io ad esempio il calcio non lo posso vedere....mi sono stufato.
Seguo solo Formula1 e MotoGp..... dove c'è più emozione e più adrenalina.
Poi tutti questi soldi al calcio,ai giocatori.... è uno scandalo. Accetto più tutti i soldi che danno a un Valentino Rossi che ci mette tanto di manico suo per dimostrare che è il pilota e non la moto a fare la differenza(e che se li merita tutti perchè è un fenomeno)... che uno stupido idiota che per soli due passaggi ad un pallone senza essere un fenomeno prende un sacco di soldi.
E comunque il film ripensadoci.... è stato uno schifo per me.
E credetemi.... ero un tifoso di marco pantani.
Siamo nel 2007 e con tanto di mezzi e tecnologia ancora non si riesce a mettere due scene decenti... se si vuol fare un film su marco pantani..bisogna farlo con le palle. :mad:

redegaet
06-02-2007, 00:02
Mi fa piacere leggere quello che dici David9.
Valentino Rossi è un altro grande come il Panta, che ha avvicinato molta gente ad uno sport che era seguito di meno. Valentino per tutta la sua carriera ci ha tenuto a dimostrare d'essere lui il più forte. Lo dimostra quando ha cambiato la moto, la Honda, perchè dicevano che vinceva grazie a lei e non perchè era un fenomeno lui. Questi personaggi sono così. Al Panta quando hanno messo in dubbio il suo talento, il suo essere un fuoriclasse, gli hanno spezzato l'anima. Poi basta pensare cosa dev'essere per un personaggio pubblico osannato com'è osannato oggi Vale, ritrovarsi ricoperto di inesattezze e falsità. E' una cosa che non augurerei a nessuno, e non mi stupisce che sia crollato sotto tutta questa pressione. E lo dice uno come me che a 23 anni, non ho mai neanche acceso una sigaretta in vita mia, né preso una sbronza.... quindi......
Ciao, Alex

natural
06-02-2007, 09:33
Le solite fiction di merda fatte per fare ascolti sulle tragedie altrui...questo tipo di programmi mi fanno vomitare...soliti "attori" da 4 soldi riciclati da qualsiasi programma, van bene tutti anche quelli del gf (tanto saper recitare non serve nella tv italiana) e intorno alla storia, dipinta più o meno verosimilmente facendolo probabilmente diventare pantani simile a san francesco(si gia immagino i suoi preziosi consigli agli altri, parole messegli in bocca degne dei più grandi filosofi, magari predicando dal podio alla folla delirante...), la vittima sacrificale(dopo averlo trattato come una drogato fino alla sua morte e oltre), imbastiranno una serie vomitevole di amori, intrighi, tradimenti che investiranno dai bambini agli adolescenti agli adulti e i vecchi senza risparmiare nessuno ,storielle insulse di tutti i giorni con magari Marco che ogni 20 mt si fema e butta un deca a un barbone o che dice ai bambini in bici di credere in loro stessi...solite puttanate che mettono dentro a ste cagate per santificare il personaggio di turno insomma... culminando con la sua morte e resurrezione... ci guarda dall'alto e vaffanculo amen.

Sono stato fun di Pantani, questi programmi insulsi fanno male...basta dire che mia madre che non gliene è importato mai una sega del ciclismo(se non per dire che che pantani era un drogato) ieri sera lo guardava perchè era una fiction...mi viene un fastidio...ecco ora ho la nausea.

Edit.

quoto in pieno redaget e david9

Harvester
06-02-2007, 09:45
la fiction non l'ho vista......e dai pareri che ho letto.....è stato meglio così.

pantani? un uomo che mi ha molto deluso

redegaet
06-02-2007, 10:15
la fiction non l'ho vista......e dai pareri che ho letto.....è stato meglio così.

pantani? un uomo che mi ha molto deluso

Beato te che sei deluso da Pantani, io sono deluso da questa società di m......
Alex

Harvester
06-02-2007, 10:23
Beato te che sei deluso da Pantani, io sono deluso da questa società di m......
Alex

non mi ha deluso solo lui......

mt_iceman
06-02-2007, 11:26
Le solite fiction di merda fatte per fare ascolti sulle tragedie altrui...questo tipo di programmi mi fanno vomitare...soliti "attori" da 4 soldi riciclati da qualsiasi programma, van bene tutti anche quelli del gf (tanto saper recitare non serve nella tv italiana) e intorno alla storia, dipinta più o meno verosimilmente facendolo probabilmente diventare pantani simile a san francesco(si gia immagino i suoi preziosi consigli agli altri, parole messegli in bocca degne dei più grandi filosofi, magari predicando dal podio alla folla delirante...), la vittima sacrificale(dopo averlo trattato come una drogato fino alla sua morte e oltre), imbastiranno una serie vomitevole di amori, intrighi, tradimenti che investiranno dai bambini agli adolescenti agli adulti e i vecchi senza risparmiare nessuno ,storielle insulse di tutti i giorni con magari Marco che ogni 20 mt si fema e butta un deca a un barbone o che dice ai bambini in bici di credere in loro stessi...solite puttanate che mettono dentro a ste cagate per santificare il personaggio di turno insomma... culminando con la sua morte e resurrezione... ci guarda dall'alto e vaffanculo amen.

Sono stato fun di Pantani, questi programmi insulsi fanno male...basta dire che mia madre che non gliene è importato mai una sega del ciclismo(se non per dire che che pantani era un drogato) ieri sera lo guardava perchè era una fiction...mi viene un fastidio...ecco ora ho la nausea.

Edit.

quoto in pieno redaget e david9

quoto in toto. ne ho visto 10 minuti ma dopo non sono riuscito ad andare avanti per quanto mi faceva cagare-

zanardi84
06-02-2007, 13:27
Io l'ho visto tutto e non mi è piaciuto il modo in cui è stato fatto passare.

Ad un certo putno più che schiavo della cocaina (ma si è poi saputo con esattezza da quanto tempo la prendeva?) sembrava matto da legare, schizzofrenico, come uno di quei poveracci che stanno rinchiusi nei centri specializzati.

E poi si partiva dal presupposto che solo lui corresse dopato (avete presente la frase che ricorre spesso, quella detta dal suo primo direttore sportivo: "promettimi che correrai sempre pulito").

La trama del film si potrebbe riassumere così: un vivace ragazzino con le orecchie a sventola di Cesenatico si fa notare da un direttore sportivo rincorrendo e superando in salita, a bordo della vecchia bici del nonno, il suo rivale in amore che corre in una squadra di giovanissimi.
Vince le prime gare e diventa professionista. Il suo obiettivo è quello di primeggiare a tutti i costi, per i soldi e per le donne.
Solo che per riuscirci ricorre a qualche piccolo espediente non legale. Ma diventa famoso. Il doping gli fa superare gli incidenti agevolandogli il recupero.
Si fidanza con una cubista, la più bella di tutte, vince il giro. Ma è uno stupido perchè nella gioia della vittoria si lascia tentare dalla droga. Intanto vince il tour e sta dominando il nuovo giro. Le sue vittorie sono frutto del doping sfrenato cui fa ricorso. Gli altri sarebbero puliti, lui no. Ematocrito alto. A Madonna di Campiglio lo prendono con le mani nella marmellata. Viene portato via come un serial killer. La rovina del ciclismo è stata tolta di mezzo. Ma lui non ci sta e impazzisce. Tutti tramano contro di lui ma non è vero, perchè in realtà è matto, è schiavo della cocaina che lo fa vivere in un mondo di sospetti. Nella sua pazzia cerca di coinvolgere chi gli sta intorno, la fidanzata per prima. Ma lei non ci sta, se ne vuole andare. Allora lui si accorge che è ora di riprendere a correre per vendicarsi su tutti. Vince una tappa al tour battendo Armstrong, ma non serve perchè ormai ha in testa solo la vita extra sportiva. Diventa un tossicodipendente a tutti gli effetti. La famiglia vorrebbe aiutarlo ma non lo fa.. lascia tutto nelle mani dell'amico di sempre, uno pulito che non va forte in bicicletta come Marco. Lo vuole salvare dalla droga e dalla pazzia. Ma non riesce, anzi, lo lascia scappare finchè non va a morire in una camera d'albergo. Di come finisca in realtà non ci viene detto niente. Si ricordano solo le ultime frasi.

La vicenda Pantani è un'altra. E' stato preso come capro espiatorio del doping. E' colpevole, ma come e non più degli altri. Peraltro si diceva che avesse l'ematocrito alto di natura. Perciò poteva essere in qualche modo possibile che a qualche analisi risultasse più alto. I regolamenti furono quelli.
La colpa non fu solo sua: squadra, famiglia e amici lo aiutarono ben poco. Sapevano del suo carattere fragilissimo, ma nessuno mosse un dito nel modo giusto. Impossibile che nessuno sapesse che si stava drogando. Sono intervenuti quando ormai era tardi, troppo tardi.

Tutto ciò non cancella le imprese di cui è stato capace: a parità di doping (se volete la mettiamo così) lui era 20 spanne sopra gli altri. L'impresa al tour del 98 rimarrà scolpita nella leggenda del ciclismo, insieme con i leggendari duelli Coppi Bartali.
L'opinione pubblica, sempre pronta a dare giudizi morali non ha pensato due volte prima di iniziare la caccia all'untore, il demonio, quello che ha barato. In pochissimi istanti è passato da eroe nazionale a ladro, truffatore, assassino dello sport delle facce pulite.
Al suo posto è stato eretto a simbolo del ciclismo pulito un corridore pressochè sconosciuto, che ha sconfitto una malattia gravissima, e che corre costantemente in stato di doping per la cura che sta sostenendo contro la malattia. Fa niente poi se vince solo al tour e fa magre figure nelle altre competizioni, e non partecipa al giro in cui capitano settimanalmente i controlli della finanza negli alberghi e sui camper delle squadre...
Ma ha vinto la malattia e questo conta più del doping. Fare una salita interminabile senza perdere una sola goccia di sudore non è segno di doping, sono gli altri i dopati che cercano di stargli a ruota.
E i nostri moralizzatori, tutti chiesa e famiglia, ignorano che questo Fenomeno pianta la moglie che gli è stata accanto durane la malattia, per mettersi con una cantante forse più giovane e carina.

E chissà perchè, una volta ritiratosi dal ciclismo e dal tour, alla corsa francese vengono presi uno per uno dei corridori dopati. Che facevano gli anni prima? Non si dopavano perchè tanto perdevano lo stesso? O si dopavano anche prima ma i controlli erano pilotati? Cioè: la squadra del fenomeno è pulita mentre gli altri sono a rischio?
Perchè escono solo nel 2006 le notizie di un piccolo chimico spagnolo che preparava intrugli per tutti i big del tour, i quali erano puntualmente in lotta per vincere, peraltro sogno irrealizzabile dal momento che ad uno era concesso tutto?

Non era solo Pantani. Il suo errore gli è costato la gogna dei moralizzatori.

natural
06-02-2007, 14:04
cut
E' la superficialità della tv, non ci si può fare niente, stravolgono tutto.

vaio-man
06-02-2007, 15:08
io ho visto behind enemy lines, e quanti di voi hanno visto pantani non sanno cosa si sono persi, preferisco una storia finta raccontata magistralmente ad una storia vera raccontata in maniera penosa ;)

mephis
06-02-2007, 15:42
Boh, sta storia di dire che tanto sono tutti dopati e quindi Pantani sarebbe cmq stato sempre il migliore non mi e' mai piaciuta.
Tanto per cominciare non tutti reagiscono allo stesso modo all'assunzione di farmaci, quindi non e' detto che se tutto il gruppo fosse stato pulito i valori espressi sarebbero stati gli stessi (ovvio, non dico che Pantani sarebbe mai stato l'ultimo, e' chiaro che avesse grandi doti naturali).
Anche il discorso "ma anche gli altri sono dopati, ma anche gli altri sport sono marci" non mi piace. Lui ha fatto degli errori, era dopato. Per me le sue imprese ne escono sminuite, anche per rispetto a tutti quei ragazzi che abbandonano uno sport che adorano per non scendere a compromessi come Pantani e molti altri hanno fatto.
Ma sono l'unico a credere ancora che lo sport debba avere un'etica e che debba essere rispettata?

La fiction non l'ho vista, ma di sicuro sara' stata una cagata,mai visto in televisione raccontare qualcosa con un minimo di obiettivita'...

teogros
06-02-2007, 15:48
Ma sono l'unico a credere ancora che lo sport debba avere un'etica e che debba essere rispettata?


Assolutamente no! Le sport, come il resto per me, deve essere pulito e sano.

Detto questo: le tue considerazioni possono anche risultare corrette, ma Pantani ha sempre vinto in salita, fin da piccolo. Che avrebbe dovuto fare? Smettere a sua volta per non scendere a compromessi? O combattere un sistema che non è combattibile perchè non esiste? O fare ciò che ha fatto?

Non credo esista una risposta giusta. Dico solo che lui è stato trattato, processualmente parlando, al pari di qualche omicida. Magistrati e pm si sono letteralmente fatti il nome sulla sua pelle perchè era il più grande. Ed è questa la cosa brutta.

Lui, a differenza dei vari Frigo, Hamilton, Mussew e via dicendo, era semplicemente più fragile mentalmente e c'ha rimesso la pelle. Solo per questo merita un po' di rispetto, visto che, oltretutto, in tanti, tantissimi hanno mangiato nel piatto che lui riempiva.

mephis
06-02-2007, 16:05
Assolutamente no! Le sport, come il resto per me, deve essere pulito e sano.

Detto questo: le tue considerazioni possono anche risultare corrette, ma Pantani ha sempre vinto in salita, fin da piccolo. Che avrebbe dovuto fare? Smettere a sua volta per non scendere a compromessi? O combattere un sistema che non è combattibile perchè non esiste? O fare ciò che ha fatto?

Secondo me sì, doveva smettere. Se non trovo giusto un sistema o lo combatto o me ne vado. Se scendo a compromessi devo però essere pronto a subirne le conseguenze.

Non credo esista una risposta giusta. Dico solo che lui è stato trattato, processualmente parlando, al pari di qualche omicida. Magistrati e pm si sono letteralmente fatti il nome sulla sua pelle perchè era il più grande. Ed è questa la cosa brutta.

Che ci sia stato accanimento verso di lui è vero. E' anche vero che lui era la punta di diamante del mondo ciclistico e da questo ha ricevuto tanto, soldi, successo fama e via dicendo...
Ovvio che più sali e più dolorosa sarà la caduta.
Cmq non riesco a compatirlo, ha giocato troppo con il fuoco e si è scottato.
La punizione non è stata proporzionata al danno? Può darsi, ma visto com'è conciato il mondo ciclistico se per una volta ci sono andati pesante non mi dispiace (mi dispiace quando ci vanno leggeri nell'altro 99% dei casi)

Lui, a differenza dei vari Frigo, Hamilton, Mussew e via dicendo, era semplicemente più fragile mentalmente e c'ha rimesso la pelle. Solo per questo merita un po' di rispetto, visto che, oltretutto, in tanti, tantissimi hanno mangiato nel piatto che lui riempiva.
Perchè dovrebbe meritare più rispetto solo per il fatto di essere fragile mentalmente? Scusa, ma questa non la capisco. Non frainterdermi, non sono contento che ci abbia rimesso la pelle, ma il rispetto lo riservo per chi si è comportato correttamente nella sua vita, non per chi si è rovinato con le sue mani.

E su un caso come quello di Frigo si potrebbe aprire un topic a parte...emblematico dell'ipocrisia che c'è intorno all'ambiente del ciclismo... :rolleyes:

teogros
06-02-2007, 16:09
Secondo me sì, doveva smettere. Se non trovo giusto un sistema o lo combatto o me ne vado. Se scendo a compromessi devo però essere pronto a subirne le conseguenze.

Che ci sia stato accanimento verso di lui è vero. E' anche vero che lui era la punta di diamante del mondo ciclistico e da questo ha ricevuto tanto, soldi, successo fama e via dicendo...
Ovvio che più sali e più dolorosa sarà la caduta.
Cmq non riesco a compatirlo, ha giocato troppo con il fuoco e si è scottato.
La punizione non è stata proporzionata al danno? Può darsi, ma visto com'è conciato il mondo ciclistico se per una volta ci sono andati pesante non mi dispiace (mi dispiace quando ci vanno leggeri nell'altro 99% dei casi)

Perchè dovrebbe meritare più rispetto solo per il fatto di essere fragile mentalmente? Scusa, ma questa non la capisco. Non frainterdermi, non sono contento che ci abbia rimesso la pelle, ma il rispetto lo riservo per chi si è comportato correttamente nella sua vita, non per chi si è rovinato con le sue mani.

E su un caso come quello di Frigo si potrebbe aprire un topic a parte...emblematico dell'ipocrisia che c'è intorno all'ambiente del ciclismo... :rolleyes:

La vediamo diversamente!

redegaet
06-02-2007, 19:22
Boh, sta storia di dire che tanto sono tutti dopati e quindi Pantani sarebbe cmq stato sempre il migliore non mi e' mai piaciuta.
Tanto per cominciare non tutti reagiscono allo stesso modo all'assunzione di farmaci, quindi non e' detto che se tutto il gruppo fosse stato pulito i valori espressi sarebbero stati gli stessi (ovvio, non dico che Pantani sarebbe mai stato l'ultimo, e' chiaro che avesse grandi doti naturali).
Anche il discorso "ma anche gli altri sono dopati, ma anche gli altri sport sono marci" non mi piace. Lui ha fatto degli errori, era dopato. Per me le sue imprese ne escono sminuite, anche per rispetto a tutti quei ragazzi che abbandonano uno sport che adorano per non scendere a compromessi come Pantani e molti altri hanno fatto.
Ma sono l'unico a credere ancora che lo sport debba avere un'etica e che debba essere rispettata?

La fiction non l'ho vista, ma di sicuro sara' stata una cagata,mai visto in televisione raccontare qualcosa con un minimo di obiettivita'...

Scusa ma tu tutta questa certezza che fosse dopato, che fosse il re dei dopati da cosa la trai? Pantani non è mai stato trovato positivo a nessuna sostanza dopante. Nessuna sostanza dopante è stata trovata nel suo sangue. Solo in un controllo aveva l'ematocrito alto, che comunque non implica la certezza di doping.
E' come dire che poichè uno è stato visto con una pistola in mano una volta, è di conseguenza un pazzo assassino, che uccide un giorno sì e l'altro pure. Non ha nessun senso.
Si può avere un sospetto, ma per un sospetto non si uccidono le persone, non si dipinge qualcuno come un mostro, come il dopato d'Italia. Quando poi anche l'autopsia attesta una perfetta integrità del midollo osseo di Pantani, ci si dovrebbe porre altre domande prima di sparare cose senza sapere la realtà.
Allora cosa dovremmo dire di Cannavaro, di Gattuso che si è rifiutato dui fare il test?
Ciao, Alex

++CERO++
06-02-2007, 20:46
Pantani è stato un grande.
- lasciatelo in pace -
Le Fiction le facessero con Ridge e Thorn ! ;)

mephis
07-02-2007, 08:05
Scusa ma tu tutta questa certezza che fosse dopato, che fosse il re dei dopati da cosa la trai? Pantani non è mai stato trovato positivo a nessuna sostanza dopante. Nessuna sostanza dopante è stata trovata nel suo sangue. Solo in un controllo aveva l'ematocrito alto, che comunque non implica la certezza di doping.
E' come dire che poichè uno è stato visto con una pistola in mano una volta, è di conseguenza un pazzo assassino, che uccide un giorno sì e l'altro pure. Non ha nessun senso.
Si può avere un sospetto, ma per un sospetto non si uccidono le persone, non si dipinge qualcuno come un mostro, come il dopato d'Italia. Quando poi anche l'autopsia attesta una perfetta integrità del midollo osseo di Pantani, ci si dovrebbe porre altre domande prima di sparare cose senza sapere la realtà.
Allora cosa dovremmo dire di Cannavaro, di Gattuso che si è rifiutato dui fare il test?
Ciao, Alex

Beh, non sono stato di certo io che l'ho dipinto come IL dopato d'Italia. E' chiaro che Pantani fa più notizia di, che ne so, Figueras. Nessuno però prima allora ha mai pensato "beh, forse dobbiamo andarci piano a esaltare questo ragazzo, a renderlo un dio". Finchè incarnava l'eroe positivo andava bene a tutti, quando poi non si è rivelato esattamente quello che sembrava ecco tutti a dire "oh, andiamoci piano". Come ho già detto, più vai in alto e più i tuoi errori ti verranno fatti pagare.
Poi vabbè, solo perchè hanno inventato la storiella che i ciclisti con ematocrito sopra il 50 vengono fermati in via precauzionale per salvaguardare la loro salute... Cmq ti consiglio di leggere il libro "Pantani. Un eroe tragico" di Bergonzi, Cassani, Zazzaroni. Cassani ammette che Pantani fosse dopato, e di certo Cassani non è un anti-Pantani. Cmq se vogliamo credere alle belle favole... :rolleyes: . Ok, Pantani era l'unico pulito in un mondo marcio, le sue imprese sono solo frutto del suo infinito talento e della sua forza di volontà e tutto ciò che di male gli è capitato è colpa di quei brutti omaccioni cattivi che gli stavano intorno.

















:sofico:
Oh, dai, sono ironico eh, la vediamo semplicemente in maniera diversa. Anch'io quando Pantani faceva i suoi scatti micidiali mi emozionavo, è solo che ora non posso vederli sotto la stessa luce. ;) Cmq niente di personale, che riposi in pace, stavo bene prima che ci fosse e continuo a star bene ora che non c'è più.

teogros
07-02-2007, 11:50
http://www.youtube.com/watch?v=_Z92wICu8yo

Avatar0
07-02-2007, 11:57
Secondo me sì, doveva smettere. Se non trovo giusto un sistema o lo combatto o me ne vado. Se scendo a compromessi devo però essere pronto a subirne le conseguenze.

Che ci sia stato accanimento verso di lui è vero. E' anche vero che lui era la punta di diamante del mondo ciclistico e da questo ha ricevuto tanto, soldi, successo fama e via dicendo...
Ovvio che più sali e più dolorosa sarà la caduta.
Cmq non riesco a compatirlo, ha giocato troppo con il fuoco e si è scottato.
La punizione non è stata proporzionata al danno? Può darsi, ma visto com'è conciato il mondo ciclistico se per una volta ci sono andati pesante non mi dispiace (mi dispiace quando ci vanno leggeri nell'altro 99% dei casi)

Perchè dovrebbe meritare più rispetto solo per il fatto di essere fragile mentalmente? Scusa, ma questa non la capisco. Non frainterdermi, non sono contento che ci abbia rimesso la pelle, ma il rispetto lo riservo per chi si è comportato correttamente nella sua vita, non per chi si è rovinato con le sue mani.

E su un caso come quello di Frigo si potrebbe aprire un topic a parte...emblematico dell'ipocrisia che c'è intorno all'ambiente del ciclismo... :rolleyes:

quoto tutto, il voler trovare sempre e comunque una giustificazione in tutto mi irrita non poco :muro:

Alien
07-02-2007, 12:18
Pantani era un uomo nato per staccare tutti in salita, non c'è santo.
Doping o non doping il suo fisico era superiore a quello di tutti gli altri su quel terreno.
Giustamente è stato esaltato perchè era fortissimo.
Il suo unico errore è stato quello di far il "cannibale" al giro del '99, una cosa che gli altri team non gli hanno perdonato e, casualmente, è risultato oltre i limiti al test.

Non facciamo gli ipocriti sul doping nel ciclismo:è diffuso a tutti i livelli e non si può sfuggire se si vogliono ottenere i risultati e andare avanti (conosco un sacco di ex-dilettanti di ottime promesse che han deciso di fermarsi) ma Pantani era comunque su un altro pianeta.
Chiedete a chi è stato trovato con il camper pieno di farmaci proibiti più di una farmacia, un certo Ivan Gotti, cosa fossero gli scatti di Pantani, che male facessero nelle gambe e nel morale degli avversari.

E, infine, trovo molto più anomalo che un ex-malato di cancro con un fisico da nuotatore vinca 7 volte il tour de france staccando tutti in salita e a cronometro che un peso piuma come Marco facesse il vuoto in salita.

natural
07-02-2007, 12:27
Pantani era un uomo nato per staccare tutti in salita, non c'è santo.
Doping o non doping il suo fisico era superiore a quello di tutti gli altri su quel terreno.
Giustamente è stato esaltato perchè era fortissimo.
Il suo unico errore è stato quello di far il "cannibale" al giro del '99, una cosa che gli altri team non gli hanno perdonato e, casualmente, è risultato oltre i limiti al test.

Non facciamo gli ipocriti sul doping nel ciclismo:è diffuso a tutti i livelli e non si può sfuggire se si vogliono ottenere i risultati e andare avanti (conosco un sacco di ex-dilettanti di ottime promesse che han deciso di fermarsi) ma Pantani era comunque su un altro pianeta.
Chiedete a chi è stato trovato con il camper pieno di farmaci proibiti più di una farmacia, un certo Ivan Gotti, cosa fossero gli scatti di Pantani, che male facessero nelle gambe e nel morale degli avversari.

E, infine, trovo molto più anomalo che un ex-malato di cancro con un fisico da nuotatore vinca 7 volte il tour de france staccando tutti in salita e a cronometro che un peso piuma come Marco facesse il vuoto in salita.

Sono discorsi detti e ridetti e concordo in pieno, ma tanto per tutti quelli che non hanno un minimo di cognizione di quello che avviene nel ciclismo professionistico rimarrà quello che si drogava...

Harvester
07-02-2007, 12:36
concordo con mephis

teogros
07-02-2007, 12:58
Pantani era un uomo nato per staccare tutti in salita, non c'è santo.
Doping o non doping il suo fisico era superiore a quello di tutti gli altri su quel terreno.
Giustamente è stato esaltato perchè era fortissimo.
Il suo unico errore è stato quello di far il "cannibale" al giro del '99, una cosa che gli altri team non gli hanno perdonato e, casualmente, è risultato oltre i limiti al test.

Non facciamo gli ipocriti sul doping nel ciclismo:è diffuso a tutti i livelli e non si può sfuggire se si vogliono ottenere i risultati e andare avanti (conosco un sacco di ex-dilettanti di ottime promesse che han deciso di fermarsi) ma Pantani era comunque su un altro pianeta.
Chiedete a chi è stato trovato con il camper pieno di farmaci proibiti più di una farmacia, un certo Ivan Gotti, cosa fossero gli scatti di Pantani, che male facessero nelle gambe e nel morale degli avversari.

E, infine, trovo molto più anomalo che un ex-malato di cancro con un fisico da nuotatore vinca 7 volte il tour de france staccando tutti in salita e a cronometro che un peso piuma come Marco facesse il vuoto in salita.

*

Gabriyzf
07-02-2007, 13:06
E, infine, trovo molto più anomalo che un ex-malato di cancro con un fisico da nuotatore vinca 7 volte il tour de france staccando tutti in salita e a cronometro che un peso piuma come Marco facesse il vuoto in salita.

:mano:

mephis
07-02-2007, 13:26
E, infine, trovo molto più anomalo che un ex-malato di cancro con un fisico da nuotatore vinca 7 volte il tour de france staccando tutti in salita e a cronometro che un peso piuma come Marco facesse il vuoto in salita.

Giusto per essere precisi: il fisico da nuotatore/triatleta ce l'aveva prima di iniziare a vincere i Tour. Cmq se fosse nato italiano e non americano mi sa che ne avresti un opinione totalmente differente.

Alien
07-02-2007, 13:49
Giusto per essere precisi: il fisico da nuotatore/triatleta ce l'aveva prima di iniziare a vincere i Tour. Cmq se fosse nato italiano e non americano mi sa che ne avresti un opinione totalmente differente.

Certo aveva perso le grosse masse muscolari che l'avevano contraddistinto nella prima parte della sua carriera ma restava sempre un atleta con dimensioni di un uomo medio non uno scriciolo di scalatore.
Fosse nato italiano avrei pensato la stessa cosa.
A me piace il ciclismo non tifo per nessun atleta sia esso italiano o straniero.
Non mi interessa che vinca un atleta della mia nazione ma che vinca quello che mi entusiasma di più (in tutti gli sport).

Mi piaceva Bugno come pure Chiappucci ma non per questo non ammiravo Indurain (come sarebbe possibile?)
Mi entusiasmavo per gli scatti di Bartoli ma anche per quelli di Jalabert e Museeuw.

teogros
07-02-2007, 13:52
Certo aveva perso le grosse masse muscolari che l'avevano contraddistinto nella prima parte della sua carriera ma restava sempre un atleta con dimensioni di un uomo medio non uno scriciolo di scalatore.
Fosse nato italiano avrei pensato la stessa cosa.
A me piace il ciclismo non tifo per nessun atleta sia esso italiano o straniero.
Non mi interessa che vinca un atleta della mia nazione ma che vinca quello che mi entusiasma di più (in tutti gli sport).

Mi piaceva Bugno come pure Chiappucci ma non per questo non ammiravo Indurain (come sarebbe possibile?)
Mi entusiasmavo per gli scatti di Bartoli ma anche per quelli di Jalabert e Museeuw.

Chi non segue il ciclismo questo non lo può capire! ;) Io tifavo pure per Armstrong, dopo Pantani, figurati...

mephis
07-02-2007, 14:28
Certo aveva perso le grosse masse muscolari che l'avevano contraddistinto nella prima parte della sua carriera ma restava sempre un atleta con dimensioni di un uomo medio non uno scriciolo di scalatore.

E uno scricciolo di scalatore è stato in grado di fare grandi cose anche a cronometro (andando così a memoria se non sbaglio nell'ultima crono del giro d'Italia '98 arrivò secondo a pochi secondi dal vincitore battendo anche il suo rivale Tonkov che è sempre stato molto più cronoman di Pantani).
Tutto ciò per dire che le "anomalie" sono presenti nella carriera di entrambi.
Ma allora se su Pantani si è disposti a chiudere due occhi sul doping e a "divinizzarlo", non vedo perchè non si faccia lo stesso su un personaggio come Armstrong; cavolo, la sua storia sì che sarebbe da fiction: grande atleta che grazie alla sua forza di volontà sconfigge il cancro e diventa il numero uno.
Tutto ciò per dire che secondo me si usano due pesi e due misure: una per Pantani e una per tutti gli altri (ed è la prima che è sbagliata).



E in più mannaggia...se Pantani dopo quei 15 giorni di sospensione avesse ripreso come fanno tutti ora saremmo qui a parlare dei leggendari duelli tra i due sulle strade del Tour :cry: :fagiano:
Ok, cmq adesso basta... Invece di parlare di Pantani dovrei lavorare... :D

teogros
07-02-2007, 14:31
E uno scricciolo di scalatore è stato in grado di fare grandi cose anche a cronometro (andando così a memoria se non sbaglio nell'ultima crono del giro d'Italia '98 arrivò secondo a pochi secondi dal vincitore battendo anche il suo rivale Tonkov che è sempre stato molto più cronoman di Pantani).

Non è un paragone che regge: guardati i risultati delle ultime crono di tutti i grandi giri. Esclusi gli specialisti (e Tonkov non lo era!), le posizioni sono tutte totalmente sfalsate, perchè contano le energie rimaste. E uno scalatore ne riesce ad avere di più di un cronoman!


E in più mannaggia...se Pantani dopo quei 15 giorni di sospensione avesse ripreso come fanno tutti ora saremmo qui a parlare dei leggendari duelli tra i due sulle strade del Tour :cry: :fagiano:
Ok, cmq adesso basta... Invece di parlare di Pantani dovrei lavorare... :D

E' quello il punto: fossero stati solo i 15 gg probabilmente tutto sarebbe tornato come prima. Ma è stato massacrato da giornalisti, pm, magistrati, benpensanti ecc ecc...

Alien
07-02-2007, 15:05
Non è un paragone che regge: guardati i risultati delle ultime crono di tutti i grandi giri. Esclusi gli specialisti (e Tonkov non lo era!), le posizioni sono tutte totalmente sfalsate, perchè contano le energie rimaste. E uno scalatore ne riesce ad avere di più di un cronoman!




E' quello il punto: fossero stati solo i 15 gg probabilmente tutto sarebbe tornato come prima. Ma è stato massacrato da giornalisti, pm, magistrati, benpensanti ecc ecc...

sigh!
Mi tocca quotare un rossonero...



:D :ciapet:

teogros
07-02-2007, 15:06
sigh!
Mi tocca quotare un rossonero...



:D :ciapet:

:O :cool: :O

Giuseppe Tubi
07-02-2007, 16:41
Scusa ma tu tutta questa certezza che fosse dopato, che fosse il re dei dopati da cosa la trai? Pantani non è mai stato trovato positivo a nessuna sostanza dopante. Nessuna sostanza dopante è stata trovata nel suo sangue. Solo in un controllo aveva l'ematocrito alto, che comunque non implica la certezza di doping.
E' come dire che poichè uno è stato visto con una pistola in mano una volta, è di conseguenza un pazzo assassino, che uccide un giorno sì e l'altro pure. Non ha nessun senso.
Si può avere un sospetto, ma per un sospetto non si uccidono le persone, non si dipinge qualcuno come un mostro, come il dopato d'Italia. Quando poi anche l'autopsia attesta una perfetta integrità del midollo osseo di Pantani, ci si dovrebbe porre altre domande prima di sparare cose senza sapere la realtà.
Allora cosa dovremmo dire di Cannavaro, di Gattuso che si è rifiutato dui fare il test?
Ciao, Alex

Quello con l'EPO è un doping pericoloso, può provocare grossi guai come trombosi. Sicuramente tanti lo hanno fatto e continuano a farlo, non esclusi Armstrong e altri campioni. Ma il fatto che non sia ancora stato trovato un sistema per impedire simili doping non vuol dire che si debba essere indulgenti quando qualcuno è beccato.
Non mi ricordo di quale sostanza si trattasse, ma l'anno scorso il 1° e 2° del Tour sono stati squalificati, in tempi diversi.

Per quanto riguarda lo scandalo Pantani se non ricordo male la storia era che tutti sapevano che la macchina per le analisi della giuria segnava meno del dovuto. Il giorno che la macchina è stata tarata, intenzionalmente o no, li hanno fregati in molti.
Sono cose che capitano, basta fare come Merckx, Virenque o Ivan Basso tanto per dirne tre. Ti fai la tua squalifica e torni come un altro uomo. Ma non è una motivazione per andare in crisi o diventare cocainomane. Anche se i successi non tornano più.
Sicuramente dietro alla storia di Pantani ci sono altre motivazioni psicologiche, di un ragazzo che non è capace di gestire nè se stesso nè la gloria nè le eventuali cadute. Più che nella giustizia sportiva vedo delle colpe in un sistema mediatico che crea un divo e poi lo butta nella polvere alla prima occasione, oppure nei fans che fanno di un ragazzo semplice un eroe nazionale e continuano ad alimentare in lui il sentimento dell'ingiustizia subìta invece di dirgli "ti perdoniamo, ti vogliamo di nuovo in sella ma pulito".

Non ho visto lo sceneggiato, sapevo che ci sarebbe stato ma non sapevo quando, ma secondo me non son cose da fare. Non adesso. E' una vicenda troppo recente e con ferite ancora aperte, sarebbe stato meglio tra 10 anni, ma il business dello spettacolo e della curiosità morbosa ha fretta di realizzare.