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View Full Version : testimone di geova risarcita


francoisk
27-01-2007, 09:12
2007-01-26 14:35
NON VOLEVA TRASFUSIONE SANGUE, RISARCITA
TRENTO- Una testimone di Geova residente a Campodenno, in Trentino, è stata risarcita con la somma di 65 mila euro per aver subito pressioni fisiche e psicologiche da parte di alcuni medici dell' ospedale Villa Igea di Trento. Il fatto è avvenuto nel 1996 quando la donna, allora 64enne, era rimasta vittima di un incidente stradale ed era stata ricoverata al Centro traumatologico Villa Igea di Trento.

Giunta in ospedale, la donna aveva firmato una dichiarazione di volontà nella quale specificava, in aderenza al suo credo religioso, di non accettare in nessun caso trasfusioni di sangue. Poiché dopo l' operazione chirurgica la situazione della donna era peggiorata a causa delle perdite ematiche, i medici avevano tentato ripetutamente di effettuare trasfusioni di sangue alla donna, ma i tentativi erano falliti perché lei si strappava l' ago dal braccio. La paziente era stata anche sottoposta ad una visita psichiatrica.

Dimessa dall' ospedale, la testimone di Geova aveva intrapreso un' azione civile contro i sanitari responsabili dei fatti e contro l' Azienda per i servizi sanitari della Provincia di Trento. La richiesta danni era di 250 mila euro. Alla fine le assicurazioni delle parti chiamate in causa sono arrivate a un accordo con la donna e le hanno riconosciuto la somma di 65 mila euro, che lei ha accettato come risarcimento del danno biologico-esistenziale.


fonte ansa.it


:muro:

p.NiGhTmArE
27-01-2007, 09:14
ha fatto bene, avrebbero dovuto lasciarla crepare come voleva ;)
edit: avevo letto male, credevo che alla fine la trasfusione gliel'avessero fatta ugualmente, ma a quanto pare non è vero :wtf:
in questo caso 65k€ per averla punzecchiata un po' mi sembra vagamente assurdo :fagiano:

85kimeruccio
27-01-2007, 09:16
ha fatto benissimo....

Amodio
27-01-2007, 09:22
ecco
ora se vado in quell'ospedale mi fanno firmare un libro di clausole per farli togliere dai casini
evviva la burocrazia in italia


e cmq...non vuoi farti curare..firma e vaff*******
in un certo senso hanno sbagliato i medici

DaK_TaLeS
27-01-2007, 09:24
ha fatto bene, avrebbero dovuto lasciarla crepare come voleva ;)
edit: avevo letto male, credevo che alla fine la trasfusione gliel'avessero fatta ugualmente, ma a quanto pare non è vero :wtf:
in questo caso 65k€ per averla punzecchiata un po' mi sembra vagamente assurdo :fagiano:

Non voleva crepare non accendo la trasfusione. Esistono metodi alternativi alle trasfusioni che sono (a detta loro) altrettanto efficaci, si tratta di fare una trasfusione con una soluzione salina che ristabilisce la pressione del sangue ed evita che le vene collassino.

Dicono che funziona meglio, costi meno e non dia problemi di rigetto oltre ad essere tollerato dalla loro religione.

DonaldDuck
27-01-2007, 09:25
Pur non condividendo la scelta religiosa di non sottoporsi a trasfusioni, ritengo giusto il risarcimento. Questa pratica necessita per legge della firma di un consenso informato, quindi CHIUNQUE avrebbe potuto denunciare i medici per aver agito in questo modo. Pazzesco che ci siano voluti 11 anni per giungere ad una soluzione.

p.NiGhTmArE
27-01-2007, 09:33
Non voleva crepare non accendo la trasfusione. Esistono metodi alternativi alle trasfusioni che sono (a detta loro) altrettanto efficaci, si tratta di fare una trasfusione con una soluzione salina che ristabilisce la pressione del sangue ed evita che le vene collassino.

Dicono che funziona meglio, costi meno e non dia problemi di rigetto oltre ad essere tollerato dalla loro religione.
mah :fagiano:
non dà problemi di rigetto, ma certo non sostituisce il sangue :wtf:

DonaldDuck
27-01-2007, 09:35
Dicono che funziona meglio, costi meno e non dia problemi di rigetto oltre ad essere tollerato dalla loro religione.
E' un surrogato. Durante l'intervento avrebbero potuto predisporre tecniche di autotrasfusione.

P.S.
Su una trasfusione rischi di emolisi sono abbastanza ridotti perchè vengono analizzati anche i sottogruppi.

francoisk
27-01-2007, 10:02
se non accettano i protocolli medici,che andassero negli ospedali evangelici( ne esistono)invece di fare tutte queste smancerie

il medico non puyò mettersi a pensare alla religione mentre sta salvando una vita umana,allora fra poco arriva anche una che la pensa come la poliziotta inglese,che si fa curare da un medico maschio,e poi dopo chiede il risarcimento perchè la religione vieta di toccare i maschi,ma per piacere

85kimeruccio
27-01-2007, 10:05
beh, ha firmato delle carte o sbaglio?
oltretutto i TDG hanno un cartellino nel portafoglio, nel caso tu non sia cosciente durante il ricovero, che esprime esplicitamente il rifiuto del sangue.

Fil9998
27-01-2007, 10:05
Pur non condividendo la scelta religiosa di non sottoporsi a trasfusioni, ritengo giusto il risarcimento. Questa pratica necessita per legge della firma di un consenso informato, quindi CHIUNQUE avrebbe potuto denunciare i medici per aver agito in questo modo. Pazzesco che ci siano voluti 11 anni per giungere ad una soluzione.


infatti...

uno può disporre dell asua salute come meglio crede.
Religione o no.




Mi ricordo il caso di una donna non TdG che rifiutò di farsi amputare una gamba in cancrena sapendo che ne sarebbe morta per l'infezione, ma per lei vivere senza una gamba sarebbe stato peggio di morire.

E non fu operata e morì!


Nessuno è arbitro sulla vita altrui.
Quello che può andar bene al 51% delle persone al restante 49% potrebbe non andare.

francoisk
27-01-2007, 10:13
infatti...

uno può disporre dell asua salute come meglio crede.
Religione o no.




Mi ricordo il caso di una donna non TdG che rifiutò di farsi amputare una gamba in cancrena sapendo che ne sarebbe morta per l'infezione, ma per lei vivere senza una gamba sarebbe stato peggio di morire.

E non fu operata e morì!


Nessuno è arbitro sulla vita altrui.
Quello che può andar bene al 51% delle persone al restante 49% potrebbe non andare.


ok,posso esser d'accordo,allora che vengano ricoverati solo nelle strutture ospedaliere a loro dedicate,perchè il medico è nell'ospedale per salvare vite umane(almeno nella maggior parte dei medici coscienziosi)altrimenti perchè mai i medici avrebbero insistito cosi tanto per farle la trsfusione,per spirito di contraddizione?

85kimeruccio
27-01-2007, 10:20
ok,posso esser d'accordo,allora che vengano ricoverati solo nelle strutture ospedaliere a loro dedicate,perchè il medico è nell'ospedale per salvare vite umane(almeno nella maggior parte dei medici coscienziosi)altrimenti perchè mai i medici avrebbero insistito cosi tanto per farle la trsfusione,per spirito di contraddizione?

si ma il punto è che loro lo sapevano e volevano andare contro il loro volere, lei aveva deciso stè cose e loro andavano contro il loro volere.

loro son li per salvare le vite, ok.. ma devono rispettare anche alcune decisioni dei pazienti.. permetti che è anche un loro diritto

DonaldDuck
27-01-2007, 10:28
ok,posso esser d'accordo,allora che vengano ricoverati solo nelle strutture ospedaliere a loro dedicate,perchè il medico è nell'ospedale per salvare vite umane(almeno nella maggior parte dei medici coscienziosi)altrimenti perchè mai i medici avrebbero insistito cosi tanto per farle la trsfusione,per spirito di contraddizione?
Il fatto è che non puoi forzare nessuno, a prescindere dal proprio credo. Ed inoltre è stata usata violenza fisica nel tentativo di avviare una trasfusione. Il sistema cardiocircolatorio può essere ad esempio sostentato con emagel (non è un derivato del sangue) e ringer lattato. Il problema è semmai sull'ossigenazione. Le tecniche di autotrasfusione durante gli interventi chirurgici vengono utilizzate per tutti coloro che rifiutano l'infusione di sangue, se si prevede una grossa perdita e se si prevedono problemi di approvvigionamento. Non occorre un ospedale specializzato.

DonaldDuck
27-01-2007, 10:30
Mi ricordo il caso di una donna non TdG che rifiutò di farsi amputare una gamba in cancrena sapendo che ne sarebbe morta per l'infezione, ma per lei vivere senza una gamba sarebbe stato peggio di morire.

E non fu operata e morì!

Ricordo anch'io, infatti ne faceva una questione di dignità umana.

gigio2005
27-01-2007, 11:07
FAKE?

com'e' possibile che gli abbiano messo un ago senza consenso?

Fil9998
27-01-2007, 11:37
ok,posso esser d'accordo,allora che vengano ricoverati solo nelle strutture ospedaliere a loro dedicate,perchè il medico è nell'ospedale per salvare vite umane(almeno nella maggior parte dei medici coscienziosi)altrimenti perchè mai i medici avrebbero insistito cosi tanto per farle la trsfusione,per spirito di contraddizione?


basta rispettare la volontà del paziente...

non ci vuokle molto
anche un non laureato se gli dici 'sta cosa non voglio che tu me la faccia lo capisce,
guarda è talmente facile come concetto che si riesce ad esprimerlo anche senz aparlare solo scuotendo la testa.

francoisk
27-01-2007, 12:11
basta rispettare la volontà del paziente...

non ci vuokle molto
anche un non laureato se gli dici 'sta cosa non voglio che tu me la faccia lo capisce,
guarda è talmente facile come concetto che si riesce ad esprimerlo anche senz aparlare solo scuotendo la testa.

ma cosa significa che non ci vuole un laureato?
io non condivido il fatto che una persona debba essere risarcita con 65000 euro,e oltretutto si legge che la trasfusione non gliela fecero nemmeno

Ziosilvio
27-01-2007, 12:18
Non voleva crepare non accendo la trasfusione. Esistono metodi alternativi alle trasfusioni che sono (a detta loro) altrettanto efficaci, si tratta di fare una trasfusione con una soluzione salina che ristabilisce la pressione del sangue ed evita che le vene collassino.

Dicono che funziona meglio, costi meno e non dia problemi di rigetto oltre ad essere tollerato dalla loro religione.
Ecco, bravo, hai centrato il punto: "dicono".
Se provassi a farmi sostituire un litro di sangue con un litro di acqua e sale, dubito che sarei in grado di raccontare l'esperienza...

amd1ghz
27-01-2007, 12:34
Non voleva crepare non accendo la trasfusione. Esistono metodi alternativi alle trasfusioni che sono (a detta loro) altrettanto efficaci, si tratta di fare una trasfusione con una soluzione salina che ristabilisce la pressione del sangue ed evita che le vene collassino.

Dicono che funziona meglio, costi meno e non dia problemi di rigetto oltre ad essere tollerato dalla loro religione.

i medici negli ospedali tradizionali hanno dei protocolli da seguire , quale soluzione salina ......... :confused:

I Test. di G. sono pregati di andare in ospedali fatti da soli Test. di G. se esistono ; che cavolo vanno a fare perdere tempo ai medici se poi non vogliono questo , non vogliono quello ........

Si sa che l'obiettivo primario dei medici è salvare vite ......... a me i Test. stanno un pelino antipatici . :O

francoisk
27-01-2007, 12:53
i medici negli ospedali tradizionali hanno dei protocolli da seguire , quale soluzione salina ......... :confused:

I Test. di G. sono pregati di andare in ospedali fatti da soli Test. di G. se esistono ; che cavolo vanno a fare perdere tempo ai medici se poi non vogliono questo , non vogliono quello ........

Si sa che l'obiettivo primario dei medici è salvare vite ......... a me i Test. stanno un pelino antipatici . :O

ah finalemnte,una persona che centra in pieno la questione :mano:

odracciR
27-01-2007, 12:53
Ma si può decidere di non volere una trasfusione sapendo che si andà incontro alla morte, si può decidere di non farsi tagliare la gamba sapendo che si morirà, ma non si può decidere di morire. A me sembra un controsenso.

Python
27-01-2007, 13:33
Ma si può decidere di non volere una trasfusione sapendo che si andà incontro alla morte, si può decidere di non farsi tagliare la gamba sapendo che si morirà, ma non si può decidere di morire. A me sembra un controsenso.


appunto ora tutti i filocattolici non dicono niente su questo tentativo di "eutanasia"?

welby voleva morire perchè era paralizzato totalmente

e sta signora non ha in pratica "deciso di morire perchè non voleva rimanere senza una gamba"? è peggio rimanere senza una gamba o rimanere immobili a vita?

tutto imho

Korn
27-01-2007, 14:30
se non accettano i protocolli medici,che andassero negli ospedali evangelici( ne esistono)invece di fare tutte queste smancerie

il medico non puyò mettersi a pensare alla religione mentre sta salvando una vita umana,allora fra poco arriva anche una che la pensa come la poliziotta inglese,che si fa curare da un medico maschio,e poi dopo chiede il risarcimento perchè la religione vieta di toccare i maschi,ma per piacere
quoto

Alabamasmith
27-01-2007, 14:43
Il medico deve sempre chiedere il consenso del paziente per il suo intervento. Se però c'è urgenza o pericolo di vita il medico può agire anche senza consenso. Lo dice proprio la legge.
Qua mi pare ci fosse pericolo di vita, però effettivamente senza trasfusione poi ha campato ugualmente. E se fosse morta? Colpa della negligenza del medico? 650000€ ai parenti? Ma per favore :rolleyes:

natural
27-01-2007, 14:57
65000 calci in culo si merita

85kimeruccio
27-01-2007, 18:56
brutta roba l'ignoranza

francoisk
27-01-2007, 19:11
brutta roba l'ignoranza


facci sentire il tuo pensiero caro professore

85kimeruccio
27-01-2007, 19:28
l'ho espresso il mio pensiero, già nei post passati.

seguire il volere del paziente, oltre al rispetto e tolleranza generale, che oltre a mancare nel mondo di oggi manca anche in questo topic.


se io non voglio una cosa perche i medici devono accanirsi per farmela fare?



esempio, tempo fa son stato operato all'inguine, un intervento abbastanza particolare che però poteva essere fatto in anestesia locale.
bene io ho espressamente chiesto l'anestesia totale, e non sai i medici quante pressioni psicologiche mi hanno fatto al riguardo. stavolta però sono scusati perche alla fine è una responsabilità diversa verso i paziente.. ma loro essendo li a fare il loro lavoro dovrebbero rispettare in ogni caso il volere del paziente, non accanirsi su di lui secondo quello che credono loro.

DonaldDuck
27-01-2007, 19:54
Se però c'è urgenza o pericolo di vita il medico può agire anche senza consenso. Lo dice proprio la legge.

Solo in casi particolari ed ampiamente giustificati dal punto di vista medico. La questione è comunque abbastanza controversa.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=62088

Violenza privata: questa l'accusa contestata a un chirurgo dell'ospedale romano del Cto che aveva sottoposto ad antitetanica, senza il suo consenso, una testimone di Geova, al fine di evitare una infezione del braccio devastato da un tritarifiuti. Il procedimento è sorto per una denuncia della donna, Teresa Antonia U., 79 anni, di Anzio. La Procura aveva più volte chiesto l'archiviazione ma il gup ha disposto un capo d'imputazione coatto. L'intervento chirurgico risale al febbraio dello scorso anno, quando la signora Teresa è stata sottoposta a una operazione d'urgenza. Nell'ospedale la donna è arrivata con una eliambulanza, in stato di incoscienza per una forte emorragia. Il braccio destro era stato pressoché distrutto da un camion della spazzatura. In tasca aveva un biglietto che diffidava chiunque dal sottoporla a pratiche mediche vietate tra i testimoni di Geova. Si decise comunque d'intervenire, in base all'articolo 54 . Poi la denuncia, infine la condanna.

Anche per un'antitetanica è indispensabile il consenso informato.

DonaldDuck
27-01-2007, 19:55
http://www.usl8.toscana.it/bodyusl_comitatoetico/atti.html

ATTI

Documento sull'autodeterminazione del paziente in ordine al rifiuto della terapia emotrasfusionale

Approvato dal Comitato Etico Locale nella seduta del 30 marzo 2000. Recepito con Delibera AUSL n. 671 del 09.06.2000



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Presentazione

Il Comitato Etico Locale dell’Azienda USL 8 di Arezzo ha promosso una serie di incontri con gli operatori sul tema “Coscienza, Medicina e Alternative al Sangue”. Attualità in tema di rifiuto Emotrasfusionale. Gli incontri si sono svolti in ciascuna delle cinque zone che compongono la USL e con la partecipazione di oltre 600 persone, tra le quali 210 operatori sanitari, 38 direttori e responsabili di Unità Operativa, alcuni magistrati e professori universitari.

Le esigenze dei Testimoni di Geova sono valse quale punto di partenza per dibattere e riflettere sul diritto all’autodeterminazione di ciascuno rispetto al trattamento emotrasfusionale che - al pari di qualsiasi altra terapia - può essere legittimamente rifiutata per motivi religiosi o convincimenti personali di qualsiasi natura purché libera espressione di valida attività volitiva.

I seminari - cinque nell’arco di tre mesi - preceduti da un convegno organizzato dal CEL nel settembre 1997, hanno permesso un effettivo confronto con gli operatori portando il dibattito di tematiche etiche "di frontiera" tra chi, in ambito sanitario, si trova ad operare in "prima linea".

Il documento sottoriportato nasce dall'integrazione di un testo predisposto dal Comitato etico con i suggerimenti e le proposte di quanti hanno partecipato ai cinque seminari tra il 5 febbraio e il 22 marzo 2000.

Testo del documento

Consensus Conference

In tema di rifiuto all'emotrasfusione

L'articolato che segue ha la natura di parere del Comitato Etico Locale e come tale si propone alla libera riflessione di ogni operatore, lungi dal costituire momento prescrittivo o financo di linea guida. L'operatore, presa visione del documento, sarà attore morale unico e responsabile della condotta professionale che vorrà intraprendere.

I. L’emotrasfusione è un trattamento sanitario volontario che non rientra tra quelli obbligatori (TSO). “Costituisce una pratica terapeutica non esente da rischi” e “necessita pertanto del consenso informato del rice–vente” che - preferendo ai rischi dell’emotrasfusione quelli di eventuali alternative – puo’ legittimamente rifiutarlo.

II. alcune situazioni cliniche si possono risolvere con successo solo mediante trasfusione di sangue omologo. I pericoli connessi alla trasfusione di sangue, tuttavia, anche in caso di prestato consenso, pongono all’operatore il dovere di prendere in considerazione misure alternative ogni volta che sia possibile.

III. il rifiuto del trattamento emotrasfusionale, che puo’ essere motivato anche da convinzioni religiose, liberamente espresso da paziente adulto e cosciente, e’ del tutto legittimo. Indipendentemente dai motivi per cui un paziente rifiuti l’emotrasfusione, il medico deve desistere da qualsiasi atto diagnostico e curativo rifiutato, non essendo consentito alcun trattamento contro la volontà del paziente, anche in caso di concreto pericolo divita.

IV. Il rifiuto del paziente adulto e cosciente, al pari del consenso, può essere revocato in qualsiasi momento e non cessa la propria efficacia in caso di sopravvenuta perdita di coscienza per anestesia, anemizzazione o altra causa.
L’accettazione del rifiuto non è in conflitto con il dovere etico del medico di preservare l’integrità della persona, quale soggetto capace di autodeterminarsi anche in ragione delle proprie convinzioni.

V. L’esecuzione coatta o all’insaputa e quindi fraudolenta di sangue, eseguita contro il volere del paziente, costituisce atto eticamente riprovevole, deontologicamente scorretto e antigiuridico.

VI. Il sanitario o l’equipe chirurgica devono esplicitare al paziente la propria disponibilità - in un intervento programmato - ad accettare la limitazione imposta dal rifiuto emotrasfusionale; in tal caso, gli stessi dovranno pianificare assieme al paziente, la cura ottimale informandolo dei rischi ad essa connessi. L’Accettazione del rifiuto del paziente all’emotrasfusione impone agli operatori di astenersi dal trasfondere sangue omologo per qualsiasi sopravvenuta evenienza intraoperatoria o di degenza, anche in caso di evento emorragico imprevisto ed imprevedibile.

VII. Programmare un intervento senza informare il paziente che l'equipe sanitaria non ha accettato completamente il limite posto dal suo rifiuto emotrasfusionale, confidando che in stato di necessità o durante la narcosi, all'insaputa del paziente, si potrebbe comunque far ricorso all’emotrasfusione rifiutata, è deontologicamente ed eticamente inaccettabile, irrispettoso dei diritti della persona e quindi illecito.

VIII. In caso di paziente di maggiore età, giunto in stato di incoscienza o che comunque non sia in grado di esprimere il proprio consenso o dissenso all’emotrasfusione, l’operatore deve prendere in debita considerazione eventuali segnali, documenti o attestati di volontà che inequivocabilmente ne comprovino la motivata e non futile contrarietà all’emotrasfusione, tenendone debitamente conto ai fini della decisione, che dovrà comunque essere esaurientemente motivata in cartella clinica. La conforme opinione dei congiunti ha solo un significato di testimomianza rafforzativa della documentata espressione di rifiuto da parte del paziente mentre il loro dissenso, ove faccia difetto qualsiasi elemento probatorio della volonta’ del paziente, non può essere preso in considerazione.

SPECIALI RIGUARDI PER I MINORI

A) I genitori che rifiutano l’emotrasfusione per i figli rappresentano il problema terapeutico più difficile. I genitori hanno diritto ad esprimere per i figli il consenso o il dissenso alle cure proposte o la preferenza ad accettare i rischi delle alternative rispetto a quelli delle emotasfusioni. E’ necessario manifestare sempre il dovuto rispetto per tale diritto dei genitori.Benché le emotrasfusioni non siano esenti da rischi per il ricevente, la giurisprudenza italiana pone il benessere del bambino tra i beni tutelati di primaria importanza.In caso di manifestato e ribadito dissenso dei genitori all’emotrasfusione al figlio minore, il medico, ove la ritenesse indispensabile alla tutela della vita e dell’integrità del paziente, dovrà adire il giudice tutelare o il tribunale per i minorenni che spesso rilasciano provvedimenti d’urgenza per consentire l’emotrasfusione salvavita al minore.

B) IL sanitario che ritiene di non dover rispettare il rifiuto dei genitori all’emotrasfusione sul minore, ha il dovere di informare i genitori di avere inoltrato alla Direzione Sanitaria Ospedaliera richiesta di istanza al giudice tutelare o al tribunale dei minori volta a limitare o sospendere temporaneamente la loro potestà genitoriale. Nell’ipotesi di assoluta emergenza, qualora il medico reputi i tempi giudiziari incompatibili con la salvaguardia della vita del piccolo paziente, egli e’ libero di agire secondo i dettami della propria coscienza. Il Sanitario o la Direzione Ospedaliera, in caso di ricorso all’autorità giudiziaria, dovranno avvisare i genitori della possibilità di opporsi innanzi allo stesso giudice alla richiesta di sospensione della potestà genitoriale.

C) In ogni caso il minore dovrebbe essere affidato ad una equipe preparata ad operare nel rispetto del rifiuto emotrasfusionale, specialmente se la trasfusione, pur indicata, non risulta urgente.

natural
27-01-2007, 20:54
brutta roba l'ignoranza
...di chi crede alle religioni strampalate...la colpa è dei dottori che danno anche l'anima per tenere in vita le persone...e questi si lamentano pure, che schifo di persone, solo di morire meritava.

l'ho espresso il mio pensiero, già nei post passati.

seguire il volere del paziente, oltre al rispetto e tolleranza generale, che oltre a mancare nel mondo di oggi manca anche in questo topic.


se io non voglio una cosa perche i medici devono accanirsi per farmela fare?



esempio, tempo fa son stato operato all'inguine, un intervento abbastanza particolare che però poteva essere fatto in anestesia locale.
bene io ho espressamente chiesto l'anestesia totale, e non sai i medici quante pressioni psicologiche mi hanno fatto al riguardo. stavolta però sono scusati perche alla fine è una responsabilità diversa verso i paziente.. ma loro essendo li a fare il loro lavoro dovrebbero rispettare in ogni caso il volere del paziente, non accanirsi su di lui secondo quello che credono loro.

Mah...allora facciamo l'anestesia totale anche per tagliare le unghie...non sia mai che la vista della scheggia possa far partire un embolo:asd:...l'anestesia totale è sempre un rischio...se va storto qualcosa si MUORE ecco perchè ti han fatto tutte quelle "pressioni" quei cattivoni dei dottori... :rolleyes:

Nokia N91
27-01-2007, 20:57
Doveva morire, che vergogna. :mad:

85kimeruccio
28-01-2007, 02:56
...di chi crede alle religioni strampalate...la colpa è dei dottori che danno anche l'anima per tenere in vita le persone...e questi si lamentano pure, che schifo di persone, solo di morire meritava.

religioni strampalate? impara bene cosa vuol dire essere TDG.. ora il cristianesimo è diventata una religione strampalata...

Mah...allora facciamo l'anestesia totale anche per tagliare le unghie...non sia mai che la vista della scheggia possa far partire un embolo:asd:...l'anestesia totale è sempre un rischio...se va storto qualcosa si MUORE ecco perchè ti han fatto tutte quelle "pressioni" quei cattivoni dei dottori... :rolleyes:

beh... sono una persona molto ansiosa e che si fa prendere molto da certe cose, penso non sarei stato in grado di affrontare un intervento (ciste di 8cm inguinale) da cosciente. i medici lo sapevano, io ne ero certo... ma sai com'è.. meglio la strada piu corta e meno tortuosa, piuttosto che altro.

oltretutto tornando in tema, la persona in oggetto di questo topic, se ha vinto in tribunale un mitivo c'è. e ciò non ti va pensare?

natural
28-01-2007, 03:32
religioni strampalate? impara bene cosa vuol dire essere TDG.. ora il cristianesimo è diventata una religione strampalata...



beh... sono una persona molto ansiosa e che si fa prendere molto da certe cose, penso non sarei stato in grado di affrontare un intervento (ciste di 8cm inguinale) da cosciente. i medici lo sapevano, io ne ero certo... ma sai com'è.. meglio la strada piu corta e meno tortuosa, piuttosto che altro.

oltretutto tornando in tema, la persona in oggetto di questo topic, se ha vinto in tribunale un mitivo c'è. e ciò non ti va pensare?

Si, mi fa pensare che la giustizia non è più di questo mondo...ma già da un bel pezzo... come quei babbei che vincono le cause perchè sui bicchieri del caffe non ci scrivono bollente e loro si bruciano versandoselo addosso... o quei bufali di 200 kg che fanno causa al mcdonald perchè li ha fatti diventare dei bigonzi... :rolleyes:

bah tdg...gente che interpreta a proprio piacere quello che c'è scritto nella religione cristiana, che già di per se come tutte le religoni di vero e provato non ha niente.

Per il tuo intervento posso capire, sono zone delicate.

85kimeruccio
28-01-2007, 03:51
io capisco il vostro ragionamento, ma non capisco perche non si possa rispettare il volere di un paziente (secondo voi).

lei ha detto, fatemi tutto quello che volete ma non datemi sangue, sono pronta anche a morire piuttosto.

piu chiaro di così..... poi ovvio che una vita salvata sia sempre meglio di un morto.. però con certe cose religiose....

x molte persone ha una importanza vitale...

io forse perche ho avuto a che fare con queste cose riesco a comprenderle meglio, io rispetterei il volere esplicito di un paziente.

bjt2
28-01-2007, 17:57
Infatti in Italia si rispetta molto il volere del paziente... Tanto è vero che Welby voleva morire... Eppure quatto togati prelati hanno deciso che doveva soffrire in silenzio, perchè la vita è di Dio e non sua... Ovviamente lo dicono loro, senza prove, e dobbiamo aver fede che è così, perchè sta scritto su un libro vecchio di 2000 anni, quindi deve essere vero... :O :rolleyes:

Alabamasmith
28-01-2007, 18:41
Solo in casi particolari ed ampiamente giustificati dal punto di vista medico. La questione è comunque abbastanza controversa.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=62088

Anche per un'antitetanica è indispensabile il consenso informato.
PER OGNI ATTO MEDICO E' NECESSARIO IL CONSENSO. Ma se permetti un medico se ne strafrega se una è testimone di Geova, quando gli arriva in ospedale con un braccio tranciato. Mi sembra che si sia pericolo di vita, no? Perlomeno una trasfusione aumenta le probabilità di sopravvivenza. Per non parlare dello stato psicologico di una persona che ha avuto un incidente del genere.
Poi da notare che il titolo dell'articolo parla di trasfusione, mentre l'articolo parla di antitetanica, la cui somministrazione non migliorerebbe lo stato IMMEDIATO di pericolo, ma eliminerebbe i rischi a medio termine in caso di tetano, e questa è un'altra cosa
Io ripeto, queste sono le cose che ho studiato a medicina legale. Poi se la realtà dei fatti è diversa non lo so. Io condivido questi principi.

amd1ghz
28-01-2007, 19:15
oltretutto tornando in tema, la persona in oggetto di questo topic, se ha vinto in tribunale un mitivo c'è. e ciò non ti va pensare?

la legge ormai oggi è una mezza barzelletta ; ormai anche una coppia gay se va in tribunale può adottare un bambino :rolleyes:

amd1ghz
28-01-2007, 19:17
io capisco il vostro ragionamento, ma non capisco perche non si possa rispettare il volere di un paziente (secondo voi).

lei ha detto, fatemi tutto quello che volete ma non datemi sangue, sono pronta anche a morire piuttosto.

piu chiaro di così..... poi ovvio che una vita salvata sia sempre meglio di un morto.. però con certe cose religiose....

x molte persone ha una importanza vitale...

io forse perche ho avuto a che fare con queste cose riesco a comprenderle meglio, io rispetterei il volere esplicito di un paziente.

il punto è che sono i TDG a non andare giù dal gozzo . A prescindere .

Ti rompono i cogl***** suonandoti il campanello , ma chi vi conosce ?

Nele fabbriche stanno sempre tra di loro ( tranne quando hanno bisogno ...... i furbi )

non partecipano alle assemblee .............. ma poi vogliono l'aumento di contratto :rolleyes: e checchè se ne dica , i ragazzini le pippe se le fanno eccome .

e chi più ne ha più ne metta

85kimeruccio
28-01-2007, 19:22
il punto è che sono i TDG a non andare giù dal gozzo . A prescindere .

Ti rompono i cogl***** suonandoti il campanello , ma chi vi conosce ?

Nele fabbriche stanno sempre tra di loro ( tranne quando hanno bisogno ...... i furbi )

non partecipano alle assemblee .............. ma poi vogliono l'aumento di contratto :rolleyes: e checchè se ne dica , i ragazzini le pippe se le fanno eccome .

e chi più ne ha più ne metta

uhm.. non stò a difendere i tgd, ma se conoscessi la religione cominceresti a capirla diversamente, sia l'andare di casa in casa, sia "lo stare tra di loro".

che poi anche il loro mondo sia malato come oggi TUTTO è malato.. questo è un'altro discorso... ma qua si parla di rispetto e di correttezza verso se stessi e il prossimo. altro discorso ancora ;)

la legge ormai oggi è una mezza barzelletta ; ormai anche una coppia gay se va in tribunale può adottare un bambino :rolleyes:

uhm.. vabbe... il rispetto del volere altrui in stò topic non è di casa mi sà.

mò pure contro i gay..

DonaldDuck
28-01-2007, 19:23
FAKE?

com'e' possibile che gli abbiano messo un ago senza consenso?
http://qn.quotidiano.net/chan/cronaca:5458685:/2007/01/27:

85kimeruccio
28-01-2007, 19:26
http://qn.quotidiano.net/chan/cronaca:5458685:/2007/01/27:


Giunta in ospedale, la donna aveva firmato una dichiarazione di volontà nella quale specificava, in aderenza al suo credo religioso, di non accettare in nessun caso trasfusioni di sangue.

è su questo che vorrei farvi ragionare.. piu chiaro di così... se il suo volere era quello mi sembra logico rispettarlo.

lo si sa bene a cosa si va incontro se qualcosa va male, la morte, e una tdg che firma ne è ben consapevole.

DonaldDuck
28-01-2007, 19:35
PER OGNI ATTO MEDICO E' NECESSARIO IL CONSENSO. Ma se permetti un medico se ne strafrega se una è testimone di Geova, quando gli arriva in ospedale con un braccio tranciato. Mi sembra che si sia pericolo di vita, no? Perlomeno una trasfusione aumenta le probabilità di sopravvivenza. Per non parlare dello stato psicologico di una persona che ha avuto un incidente del genere.
Poi da notare che il titolo dell'articolo parla di trasfusione, mentre l'articolo parla di antitetanica, la cui somministrazione non migliorerebbe lo stato IMMEDIATO di pericolo, ma eliminerebbe i rischi a medio termine in caso di tetano, e questa è un'altra cosa
Io ripeto, queste sono le cose che ho studiato a medicina legale. Poi se la realtà dei fatti è diversa non lo so. Io condivido questi principi.
Ed io sono operatore sanitario. leggi un attimo:
http://www.cesap.net/index.php?option=com_content&task=view&id=911&Itemid=59

Impone trasfusione a Testimone di Geova, medico ora rischia la denuncia
03 / 01 / 2007
La vicenda riguarda una donna ecuadoriana di 28 anni, ricoverata alla clinica Mangiagalli. In seguito al parto la donna, regolare in Italia, ha avuto un'emorragia che le ha provocato una caduta dell'emoglobina


Milano, 3 dicembre 2006 - È stata salvata da una trasfusione di sangue contro la quale si opponeva nonostante avesse appena messo al mondo un bambino e nonostante fosse in pericolo di vita a causa di un'emorragia.

Il medico, che ha disposto l'emotrasfusione coatta, rischia ora una denuncia per lesioni.
La vicenda riguarda una donna ecuadoriana di 28 anni, ricoverata alla clinica Mangiagalli. In seguito al parto la donna, regolare in Italia, ha avuto un'emorragia che le ha provocato una caduta dell'emoglobina.

La donna, il marito e la sorella, però, si opponevano alla terapia perché la loro religione, quella dei Testimoni di Geova, non la consente.
Lo scorso 30 dicembre, dopo aver consultato il pubblico ministero di turno, il medico ha sottoposto la paziente ha una emotrasfusione coatta poichè la 28enne era in pericolo di vita.

"Il 30 dicembre - si legge sulla cartella clinica - è stata eseguita la trasfusione preso atto dei valori patologici dell'emoglobina" (3,4 grammi per decilitro)".
Il pm ha convocato e sentito i parenti della donna ed ora verificherà la vicenda decidendo così se procedere con la denuncia verso medico.

Fonte: Quotidiano.net

Certamente l'etica professionale ti spinge ad agire d'impulso ma la realtà potrebbe essere un pò diversa. Sai qual'è il problema? Che l'articolo 54 (mi sembra) non copre a sufficienza i medici dal punto di vista legale. Se non ricordo male non prevede distinguo in caso di obiezione religiosa. Se ho tempo a sufficienza cerco un caso in cui il direttore sanitario è stato costretto a contattare un magistrato prima di "obbligare" il testimone di Geova a sottoporsi a trasfusione.

amd1ghz
28-01-2007, 19:36
uhm.. non stò a difendere i tgd, ma se conoscessi la religione cominceresti a capirla diversamente, sia l'andare di casa in casa, sia "lo stare tra di loro".

che poi anche il loro mondo sia malato come oggi TUTTO è malato.. questo è un'altro discorso... ma qua si parla di rispetto e di correttezza verso se stessi e il prossimo. altro discorso ancora ;)



uhm.. vabbe... il rispetto del volere altrui in stò topic non è di casa mi sà.

mò pure contro i gay..

1) conoscere la loro 'religione' o 'setta' ..... non vuol dire condividere le loro idee , la conosco abbbastanza ma continuo a non condividerla ; sembra quasi che tu invece giustifichi l'andare a suonare i campanelli :eek:

2) un conto è essere contro i gay ( io no peraltro ) un conto è essere contro il fatto che i gay possano adottare un bambino ( io si invece )

Alabamasmith
28-01-2007, 19:41
Ed io sono operatore sanitario. leggi un attimo:
http://www.cesap.net/index.php?option=com_content&task=view&id=911&Itemid=59

Certamente l'etica professionale ti spinge ad agire d'impulso ma la realtà potrebbe essere un pò diversa. Sai qual'è il problema? Che l'articolo 54 (mi sembra) non copre a sufficienza i medici dal punto di vista legale. Se non ricordo male non prevede distinguo in caso di obiezione religiosa. Se ho tempo a sufficienza cerco un caso in cui il direttore sanitario è stato costretto a contattare un magistrato prima di "obbligare" il testimone di Geova a sottoporsi a trasfusione.
Sai che è, poi entrano in gioco diverse responsabilità, nel caso l'operatore sanitario sia libero professionista o impiegato in una struttura pubblica o privata. Io rimango tuttavia perplesso...

85kimeruccio
28-01-2007, 19:46
1) conoscere la loro 'religione' o 'setta' ..... non vuol dire condividere le loro idee , la conosco abbbastanza ma continuo a non condividerla ; sembra quasi che tu invece giustifichi l'andare a suonare i campanelli :eek:

2) un conto è essere contro i gay ( io no peraltro ) un conto è essere contro il fatto che i gay possano adottare un bambino ( io si invece )

1)non stò dicendo che conoscendo la religione si giustifichino certi comportamenti, dico solo che conoscendola forse si cominciano a capire le reali motivazioni di un gesto....
suonare i campanelli? uhm.. mi piace l'obiettivo, l'ideologia di quel che fanno.. ma non il modo in cui lo fanno.

2) non andiamo ot :D sarebbe un discorso lungo