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View Full Version : Esamifici


LUVІ
12-01-2007, 13:47
Ricordo, c'era un ragazzo, iscritto con me, si laureò, al vecchio ordinamento, in ingegneria Informatica, nel 1994, in quattro anni; dovette fare carte false, e perdere moltissimo tempo in burocrazia per ANTICIPARE alcuni esami.

Oggi se non ti laurei in 2 anni ti prendono a calci nel di dietro.

http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/scuola_e_universita/servizi/laureetriennali/lauree-troppo-veloci/lauree-troppo-veloci.html

Aumentano i controlli del ministero dopo la sfornata di neolaureati che hanno
conseguito il titolo con notevole anticipo. I casi di Chieti, Pescara e Casamassima
Università, il 'genio' è sospetto
lauree brevi, ma in pochi mesi
di MASSIMILIANO PAPASSO

I maligni li chiamano esamifici. Quelli più indulgenti amano definirle come università dal target ben preciso. In comune hanno la capacità di attirare ogni anno migliaia di nuovi studenti e di farli arrivare alla laurea in tempi incredibilmente brevi: due anni, uno, in alcuni casi anche soltanto pochi mesi. Atenei dove i laureti "precoci" - così come si definiscono tutti gli studenti che hanno conseguito un titolo di studio in un tempo inferiore alla durata del corso - sono la stragrande maggioranza degli altri dottori, e su cui il Ministero dell'Università ha intenzione di vederci chiaro. Perché se è plausibile che qualche studente particolarmente dotato arrivi alla laurea con un anno o poco più di anticipo, quando in un solo ateneo il 90% dei laureati è arrivato alla meta in anticipo, allora forse sarebbe meglio interrogarsi sulle cause. Per dirla con le parole del ministro Mussi: "O siamo di fronte ad università di soli geni, oppure c'è qualcosa che non va".

I dati. Secondo l'ultimo rapporto del Comitato di valutazione del sistema universitario presentato nello scorso mese di novembre, nel 2005 la percentuale di studenti dei nostri atenei che avevano conquistato una laurea triennale prima dei tre anni era pari al 5,1%. In sostanza su un totale di 130 mila laureati, 6.500 avevano in un sol colpo bruciato esami e le tappe più importanti della loro carriera universitaria.

Un fenomeno in crescita negli ultimi anni, e che lo stesso Cnvsu ha definito come "abnorme" per quel che riguarda i dati dei singoli atenei. Se infatti sono molte le università dove i laureati precoci o non ci sono o rappresentano una parte irrisoria del totale, ce ne sono altre dove la loro concentrazione è molto più consistente. "Degli oltre 6.500 laureati precoci del 2005 - ha osservato il Comitato nella sua relazione - più del 57% di questi studenti risultano essere iscritti in due soli atenei, mentre il 78% in soli cinque".

Gli atenei precoci. Se infatti università come la Bocconi, la Statale di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Modena e quella di Ferrara hanno permesso a uno, al massimo due studenti di laurearsi prima dei tre anni accademici, altri atenei, hanno preferito non ostacolare la corsa sfrenata verso la conquista del titolo accademico. Anzi, in alcuni casi l'hanno addirittura agevolata grazie all'ormai inflazionato sistema del riconoscimento dei crediti.

E' il caso dell'Università telematica "Guglielmo Marconi", l'unico web ateneo a sfornare laureati nel 2005. Ebbene, secondo i dati forniti dall'ufficio statistico del Miur, su 100 neo dottori, ben 99 non si erano iscritti nemmeno tre anni prima: praticamente il 90% del totale. Altro ateneo a chiara maggioranza di laureati precoci è la Lum "J. Monnet" di Casamassima in Puglia: qui su 271 laureati nel 2005, il 69,3% è arrivato alla laurea in meno di un triennio. Stesso discorso per l'ateneo di Chieti e Pescara dove 2354 studenti su 4290 si sono laureati prima del previsto.

Un caso, un anno particolarmente favorevole per chi aveva deciso di completare gli studi, oppure una eccezionale concentrazione di "geni" nello stesso ateneo? Niente di tutto questo. Per molte università quello dei laureati precoci è un fenomeno se non abituale almeno ricorrente. Se infatti per l'Università di Chieti e Pescara nello scorso anno i precoci sono stati il 54,87% del totale, nel 2004 questa percentuale era addirittura superiore: il 56% (1950 su 3476). Situazione simile per la Lum (30 precoci su 73 laureati), l'Università della Tuscia con il 29% e quella della Valle d'Aosta, dove su un totale di 21 neo dottori, 8 sono stati campioni di velocità.

Questione di target. Ma come spiegano i vertici di questi atenei così tanti laureati precoci? Loro, le parole "esamifici" e "lauree facili" non voglio nemmeno sentirle nominare. Piuttosto parlano di strategie di marketing e un bacino d'utenza ben identificato. "Il 90% dei nostri iscritti non sono studenti che hanno avuto un percorso di studio regolare - spiega Gabriella Paglia, responsabile dei rapporti esterni dell'Università telematica "Guglielmo Marconi" - ma gente che magari ha già alle spalle una carriera universitaria.

Oltre a loro, tra i nostri iscritti ci sono anche esponenti del mondo delle professioni, geometri, forze di polizia, giornalisti, consulenti del lavoro. Loro rappresentano a pieno il nostro target. E il sistema del riconoscimento dei crediti, a loro come a chiunque altro dà la possibilità di non perdere gli esami pregressi o l'esperienza conquistata, ovviamente nei limiti fissati dalla legge". Un limite che, dopo la norma voluta in Finanziaria del ministro Mussi, è sceso a 60 crediti su 180 per le lauree triennali e 40 su 120 per quelle magistrali.

"Grazie a Dio il ministro ha messo un freno a questa tendenza. D'altra parte il suo intervento è la dimostrazione che non si trattava di un fenomeno circoscritto a poche università ma che quello del riconoscimento dei crediti senza freni era un sistema ormai diffuso in tutti gli atenei. Paura di controlli sui laureati precoci? Per carità - conclude Gabriella Paglia - il Ministero ha tutte le carte in mano e il Cnvsu effettua periodicamente dei controlli. Noi siamo aperti a tutti e non abbiamo niente da nascondere".

Esperti in riconversione. Ma se il fenomeno è davvero così diffuso, come mai ci sono atenei dove i laureati precoci sono migliaia e altri invece dove non ce n'è nemmeno uno? "Di sicuro questi dati non sono sintomo di lauree facili - assicura Michele Cascavilla, preside vicario della Facoltà di Scienze Sociali dell'Università di Chieti e Pescara - All'interno della nostra facoltà abbiamo puntato molto sul sistema della riconversione dei crediti che agevola il conseguimento della laurea a determinati studenti. Mi riferisco a chi è già in possesso di un diploma di laurea in assistenza sociale e che con un solo anno di frequenza può conquistare una laurea triennale. In questo caso mi sembra davvero ingiusto parlare di laureati precoci".

Resta il fatto però che il sistema della riconversione dei crediti rappresenta uno dei fiori all'occhiello dell'ateneo abruzzese, visto che insieme alla Lum di Casamassima, quella di Chieti è tra le università che nel 2004/2005 ha abbonato più crediti ai suoi nuovi studenti: su 8.142 matricole ben 2862 si sono viste abbonare dai 121 ai 180 cfu. "Se i dati dicono questo - continua il preside Cascavilla - vuol dire la nostra università su questo tema è organizzata meglio di altre, offrendo dei servizi che attraggono matricole da tutta Italia. Quello che posso escludere con sicurezza e che nel nostro ateneo ci siano stati degli studenti 'normalì che iscritti all'università per la prima volta siano arrivati alla laurea prima dei tre anni, sostenendo esami dopo esami. Se così fosse - conclude il preside - sarebbe davvero poco serio".

(12 gennaio 2007)

sander4
12-01-2007, 13:48
da me c'è il problema opposto, si laurea uno o due in tempo e il resto fuori corso :mbe:

Leron
12-01-2007, 13:57
col lavoro e il resto io è già tanto se mi laureo in 6 anni :asd:

jgfx
12-01-2007, 14:04
articoli come questo mettono in mostra realtà preoccupanti.
Nella sezione scuola ho postato un articolo a favore dell'abolizione del valore legale del titolo di studio... magari una cosa non proprio drastica, ma la direzione da prendere è quella secondo me.

AntonioBO
12-01-2007, 14:08
Ricordo, c'era un ragazzo, iscritto con me, si laureò, al vecchio ordinamento, in ingegneria Informatica, nel 1994, in quattro anni; dovette fare carte false, e perdere moltissimo tempo in burocrazia per ANTICIPARE alcuni esami.

Oggi se non ti laurei in 2 anni ti prendono a calci nel di dietro.

http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/scuola_e_universita/servizi/laureetriennali/lauree-troppo-veloci/lauree-troppo-veloci.html

Aumentano i controlli del ministero dopo la sfornata di neolaureati che hanno
conseguito il titolo con notevole anticipo. I casi di Chieti, Pescara e Casamassima
Università, il 'genio' è sospetto
lauree brevi, ma in pochi mesi
di MASSIMILIANO PAPASSO

I maligni li chiamano esamifici. Quelli più indulgenti amano definirle come università dal target ben preciso. In comune hanno la capacità di attirare ogni anno migliaia di nuovi studenti e di farli arrivare alla laurea in tempi incredibilmente brevi: due anni, uno, in alcuni casi anche soltanto pochi mesi. Atenei dove i laureti "precoci" - così come si definiscono tutti gli studenti che hanno conseguito un titolo di studio in un tempo inferiore alla durata del corso - sono la stragrande maggioranza degli altri dottori, e su cui il Ministero dell'Università ha intenzione di vederci chiaro. Perché se è plausibile che qualche studente particolarmente dotato arrivi alla laurea con un anno o poco più di anticipo, quando in un solo ateneo il 90% dei laureati è arrivato alla meta in anticipo, allora forse sarebbe meglio interrogarsi sulle cause. Per dirla con le parole del ministro Mussi: "O siamo di fronte ad università di soli geni, oppure c'è qualcosa che non va".

I dati. Secondo l'ultimo rapporto del Comitato di valutazione del sistema universitario presentato nello scorso mese di novembre, nel 2005 la percentuale di studenti dei nostri atenei che avevano conquistato una laurea triennale prima dei tre anni era pari al 5,1%. In sostanza su un totale di 130 mila laureati, 6.500 avevano in un sol colpo bruciato esami e le tappe più importanti della loro carriera universitaria.

Un fenomeno in crescita negli ultimi anni, e che lo stesso Cnvsu ha definito come "abnorme" per quel che riguarda i dati dei singoli atenei. Se infatti sono molte le università dove i laureati precoci o non ci sono o rappresentano una parte irrisoria del totale, ce ne sono altre dove la loro concentrazione è molto più consistente. "Degli oltre 6.500 laureati precoci del 2005 - ha osservato il Comitato nella sua relazione - più del 57% di questi studenti risultano essere iscritti in due soli atenei, mentre il 78% in soli cinque".

Gli atenei precoci. Se infatti università come la Bocconi, la Statale di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Modena e quella di Ferrara hanno permesso a uno, al massimo due studenti di laurearsi prima dei tre anni accademici, altri atenei, hanno preferito non ostacolare la corsa sfrenata verso la conquista del titolo accademico. Anzi, in alcuni casi l'hanno addirittura agevolata grazie all'ormai inflazionato sistema del riconoscimento dei crediti.

E' il caso dell'Università telematica "Guglielmo Marconi", l'unico web ateneo a sfornare laureati nel 2005. Ebbene, secondo i dati forniti dall'ufficio statistico del Miur, su 100 neo dottori, ben 99 non si erano iscritti nemmeno tre anni prima: praticamente il 90% del totale. Altro ateneo a chiara maggioranza di laureati precoci è la Lum "J. Monnet" di Casamassima in Puglia: qui su 271 laureati nel 2005, il 69,3% è arrivato alla laurea in meno di un triennio. Stesso discorso per l'ateneo di Chieti e Pescara dove 2354 studenti su 4290 si sono laureati prima del previsto.

Un caso, un anno particolarmente favorevole per chi aveva deciso di completare gli studi, oppure una eccezionale concentrazione di "geni" nello stesso ateneo? Niente di tutto questo. Per molte università quello dei laureati precoci è un fenomeno se non abituale almeno ricorrente. Se infatti per l'Università di Chieti e Pescara nello scorso anno i precoci sono stati il 54,87% del totale, nel 2004 questa percentuale era addirittura superiore: il 56% (1950 su 3476). Situazione simile per la Lum (30 precoci su 73 laureati), l'Università della Tuscia con il 29% e quella della Valle d'Aosta, dove su un totale di 21 neo dottori, 8 sono stati campioni di velocità.

Questione di target. Ma come spiegano i vertici di questi atenei così tanti laureati precoci? Loro, le parole "esamifici" e "lauree facili" non voglio nemmeno sentirle nominare. Piuttosto parlano di strategie di marketing e un bacino d'utenza ben identificato. "Il 90% dei nostri iscritti non sono studenti che hanno avuto un percorso di studio regolare - spiega Gabriella Paglia, responsabile dei rapporti esterni dell'Università telematica "Guglielmo Marconi" - ma gente che magari ha già alle spalle una carriera universitaria.

Oltre a loro, tra i nostri iscritti ci sono anche esponenti del mondo delle professioni, geometri, forze di polizia, giornalisti, consulenti del lavoro. Loro rappresentano a pieno il nostro target. E il sistema del riconoscimento dei crediti, a loro come a chiunque altro dà la possibilità di non perdere gli esami pregressi o l'esperienza conquistata, ovviamente nei limiti fissati dalla legge". Un limite che, dopo la norma voluta in Finanziaria del ministro Mussi, è sceso a 60 crediti su 180 per le lauree triennali e 40 su 120 per quelle magistrali.

"Grazie a Dio il ministro ha messo un freno a questa tendenza. D'altra parte il suo intervento è la dimostrazione che non si trattava di un fenomeno circoscritto a poche università ma che quello del riconoscimento dei crediti senza freni era un sistema ormai diffuso in tutti gli atenei. Paura di controlli sui laureati precoci? Per carità - conclude Gabriella Paglia - il Ministero ha tutte le carte in mano e il Cnvsu effettua periodicamente dei controlli. Noi siamo aperti a tutti e non abbiamo niente da nascondere".

Esperti in riconversione. Ma se il fenomeno è davvero così diffuso, come mai ci sono atenei dove i laureati precoci sono migliaia e altri invece dove non ce n'è nemmeno uno? "Di sicuro questi dati non sono sintomo di lauree facili - assicura Michele Cascavilla, preside vicario della Facoltà di Scienze Sociali dell'Università di Chieti e Pescara - All'interno della nostra facoltà abbiamo puntato molto sul sistema della riconversione dei crediti che agevola il conseguimento della laurea a determinati studenti. Mi riferisco a chi è già in possesso di un diploma di laurea in assistenza sociale e che con un solo anno di frequenza può conquistare una laurea triennale. In questo caso mi sembra davvero ingiusto parlare di laureati precoci".

Resta il fatto però che il sistema della riconversione dei crediti rappresenta uno dei fiori all'occhiello dell'ateneo abruzzese, visto che insieme alla Lum di Casamassima, quella di Chieti è tra le università che nel 2004/2005 ha abbonato più crediti ai suoi nuovi studenti: su 8.142 matricole ben 2862 si sono viste abbonare dai 121 ai 180 cfu. "Se i dati dicono questo - continua il preside Cascavilla - vuol dire la nostra università su questo tema è organizzata meglio di altre, offrendo dei servizi che attraggono matricole da tutta Italia. Quello che posso escludere con sicurezza e che nel nostro ateneo ci siano stati degli studenti 'normalì che iscritti all'università per la prima volta siano arrivati alla laurea prima dei tre anni, sostenendo esami dopo esami. Se così fosse - conclude il preside - sarebbe davvero poco serio".

(12 gennaio 2007)


Certo che la generazione degli anni '80 (come scuola superiore) come la mia è sempre la più sfigata.... Ai miei tempi, considerando che mi sono laureato circa 10 anni fa e forse più alla "Federico II di Napoli", era considerato genio chi riusciva a laurearsi senza uscire fuori corso...... adesso a quanto pare siamo in leggera..controtendenza.... senza considerare che ai fini legali una laurea vale come un'altra senza distinguo di atenei........

Cfranco
12-01-2007, 14:17
Certo che la generazione degli anni '80 (come scuola superiore) come la mia è sempre la più sfigata.... Ai miei tempi, considerando che mi sono laureato circa 10 anni fa e forse più alla "Federico II di Napoli", era considerato genio chi riusciva a laurearsi senza uscire fuori corso...... adesso a quanto pare siamo in leggera..controtendenza.... senza considerare che ai fini legali una laurea vale come un'altra senza distinguo di atenei........
Del mio corso quelli che si sono laureati nei 5 anni canonici si contano agevolmente con le dita di una mano , eravamo partiti in un più di un migliaio ( 4 "sezioni" di circa 300 persone ) .
Naturalmente già il solo arrivare , anche con qualche anno di ritardo , era un' impresa .

Galana
12-01-2007, 14:56
Quando mi immatricolai nel 1993 ad Ingegneria Civile (Ferrara) il tempo medio per arrivare alla laurea era di 8 anni e 9 mesi, su 200 e passa iscritti 4 o forse 5 si laurearono in corso. Vorrei proprio sapere di quanto si è abbassata la media dei tempi con tutte queste riforme.

misterx
12-01-2007, 15:01
Quando mi immatricolai nel 1993 ad Ingegneria Civile (Ferrara) il tempo medio per arrivare alla laurea era di 8 anni e 9 mesi, su 200 e passa iscritti 4 o forse 5 si laurearono in corso. Vorrei proprio sapere di quanto si è abbassata la media dei tempi con tutte queste riforme.


che io sappia la situazione è rimasta invariata, almeno alla statale

bjt2
12-01-2007, 15:16
articoli come questo mettono in mostra realtà preoccupanti.
Nella sezione scuola ho postato un articolo a favore dell'abolizione del valore legale del titolo di studio... magari una cosa non proprio drastica, ma la direzione da prendere è quella secondo me.

Quoto te ma valke anche per gli altri... Avete letto bene l'articolo? Si parla di persone che per altri "meriti" si fanno abbuonare dei crediti senza sostenere esami... Non c'è nessuno studente che doveva dare normalmente tutti gli esami che si è laureato prima...

satanaxe
12-01-2007, 16:03
a uno laureato alla lum io non avrei nemmeno la fiducia di chiedere che ore sono .... :fagiano:

parlo per esperienza personale

Lucrezio
12-01-2007, 16:07
Conosco un matematico che ha concluso la laurea (nuovo ordinamento) quinquennale in quattro anni, discussione della tesi compresa, facendosi pure 6 mesi di borsa in francia (fancazzismo puro!)... tutto questo con media vicinissima a 30 e voto finale 110 e lode. Ora ha vinto il primo posto al concorso di dottorato e lavora come un pazzo! I fenomeni da baraccone capitano :eek:

++CERO++
12-01-2007, 17:56
Certo che la generazione degli anni '80 (come scuola superiore) come la mia è sempre la più sfigata.... Ai miei tempi, considerando che mi sono laureato circa 10 anni fa e forse più alla "Federico II di Napoli", era considerato genio chi riusciva a laurearsi senza uscire fuori corso...... adesso a quanto pare siamo in leggera..controtendenza.... senza considerare che ai fini legali una laurea vale come un'altra senza distinguo di atenei........
E la questione ancora più buffa è che vengono date le lauree a chi ha già
avuto la raccomandazione per entrare a scaldare la sedia in qualche ufficio statale ;)
Infatti operatori sanitari e di polizzzia possono andare a dei corsi (= vanno a
magnà e beve) che gli danno molti crediti formativi - senza nessun esame ! -
E tutto questo in :ciapet: a chi ha deciso di intraprendere la formazione
universitaria classica, e si ritrova a 27 anni senza un lavoro e con il
collo piegato a studiare sui libri. :mad:


CHE MERDA ! http://img410.imageshack.us/img410/2664/arale20gochan20e20cacca6so.gif

Onisem
12-01-2007, 17:58
Conosco un matematico che ha concluso la laurea (nuovo ordinamento) quinquennale in quattro anni, discussione della tesi compresa, facendosi pure 6 mesi di borsa in francia (fancazzismo puro!)... tutto questo con media vicinissima a 30 e voto finale 110 e lode. Ora ha vinto il primo posto al concorso di dottorato e lavora come un pazzo! I fenomeni da baraccone capitano :eek:
Tutti in questi posti capitano? Basta leggere i numeri per capire che certi istituti sono tipografie di titoli per figli ciucci di arricchiti ed affiliati vari.

Pot
12-01-2007, 18:14
Facciamo un esempio..
io hofinito gli esami della specialistica di ing info.secondo voi quanto ci metto a laurearmi in ing elettronica o telecomunicazioni triennale? sono 4 esami di differenza, dato che ho scelto alcuni facoltativi di elettronica e tele. Se il metodo di riconoscimenti crediti è questo ok, se invece è un altro o vengono riconosciute attività lavorative al posto di esami o sono semplicemente esami facilissimi.. allora non mi sta per niente bene

Iluccia
12-01-2007, 19:38
Io dovrei laurearmi tra un paio di settimane a Chieti, sono indietro di due anni per via del fatto che non mi hanno riconosciuto degli esami nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ma vi posso dire che ho fatto 17 esami in un anno e mezzo :stordita: e anche un altro mio amico, iscritto come me, il primo anno ha fatto tipo 4 esami perchè lavorava, e non aveva proprio tempo materiale per andare a farli gli esami, non tanto per sudiare: appena ha smesso di lavorare ha fatto i restanti 25 esami in due anni... Qua non abbandona nessuno, si laureano praticamente tutti, e quelli che non si laureano nei termini previsti è per problemi di organizzazione universitaria (fogli che si perdono, professori che non si trovano). gli esami sono davvero facilissimi, tutti test a risposta multipla, tutti appiccicati in una stessa aula, ho visto gente parlare tranquillamente ad alta voce o guardare dei bigliettini sul banco :eek:

Onisem
12-01-2007, 19:43
Io dovrei laurearmi tra un paio di settimane a Chieti, sono indietro di due anni per via del fatto che non mi hanno riconosciuto degli esami nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ma vi posso dire che ho fatto 17 esami in un anno e mezzo :stordita: e anche un altro mio amico, iscritto come me, il primo anno ha fatto tipo 4 esami perchè lavorava, e non aveva proprio tempo materiale per andare a farli gli esami, non tanto per sudiare: appena ha smesso di lavorare ha fatto i restanti 25 esami in due anni... Qua non abbandona nessuno, si laureano praticamente tutti, e quelli che non si laureano nei termini previsti è per problemi di organizzazione universitaria (fogli che si perdono, professori che non si trovano). gli esami sono davvero facilissimi, tutti test a risposta multipla, tutti appiccicati in una stessa aula, ho visto gente parlare tranquillamente ad alta voce o guardare dei bigliettini sul banco :eek:
Notevole.

LUVІ
12-01-2007, 20:18
Io dovrei laurearmi tra un paio di settimane a Chieti, sono indietro di due anni per via del fatto che non mi hanno riconosciuto degli esami nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ma vi posso dire che ho fatto 17 esami in un anno e mezzo :stordita: e anche un altro mio amico, iscritto come me, il primo anno ha fatto tipo 4 esami perchè lavorava, e non aveva proprio tempo materiale per andare a farli gli esami, non tanto per sudiare: appena ha smesso di lavorare ha fatto i restanti 25 esami in due anni... Qua non abbandona nessuno, si laureano praticamente tutti, e quelli che non si laureano nei termini previsti è per problemi di organizzazione universitaria (fogli che si perdono, professori che non si trovano). gli esami sono davvero facilissimi, tutti test a risposta multipla, tutti appiccicati in una stessa aula, ho visto gente parlare tranquillamente ad alta voce o guardare dei bigliettini sul banco :eek:

Imbarazzante.
Come il mio prof. di Teoria dei Sistemi; una matrice sparsa di persone, tipo 20 in un aula da 400 posti, con 4 compiti differenti, nessuno ha un compito simile vicino :D

LuVi

sempreio
12-01-2007, 20:32
Io dovrei laurearmi tra un paio di settimane a Chieti, sono indietro di due anni per via del fatto che non mi hanno riconosciuto degli esami nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ma vi posso dire che ho fatto 17 esami in un anno e mezzo :stordita: e anche un altro mio amico, iscritto come me, il primo anno ha fatto tipo 4 esami perchè lavorava, e non aveva proprio tempo materiale per andare a farli gli esami, non tanto per sudiare: appena ha smesso di lavorare ha fatto i restanti 25 esami in due anni... Qua non abbandona nessuno, si laureano praticamente tutti, e quelli che non si laureano nei termini previsti è per problemi di organizzazione universitaria (fogli che si perdono, professori che non si trovano). gli esami sono davvero facilissimi, tutti test a risposta multipla, tutti appiccicati in una stessa aula, ho visto gente parlare tranquillamente ad alta voce o guardare dei bigliettini sul banco :eek:


è uno schifo, perchè le lauree italiane perdono di valore all' estero e c' è gente che si è fatta un culo spaventoso all' università e viene trattato come un ciarlatano per colpa di questi atenei

Pot
12-01-2007, 20:45
è uno schifo, perchè le lauree italiane perdono di valore all' estero e c' è gente che si è fatta un culo spaventoso all' università e viene trattato come un ciarlatano per colpa di questi atenei
sai che a me proprio non sembra che sputino sulle lauree italiane..
magari su quelle in economia si.. ma non è questione di qualche ateneo che imbroglia.. è colpa di tutti gli atenei che sono ad un basso livello. Per le altre lauree all'estero non ci sono problemi.

marcowheelie
12-01-2007, 21:07
certo che sti thread fanno proprio passare la voglia... :(

[A+R]MaVro
12-01-2007, 21:11
CUT

E' il caso dell'Università telematica "Guglielmo Marconi", l'unico web ateneo a sfornare laureati nel 2005. Ebbene, secondo i dati forniti dall'ufficio statistico del Miur, su 100 neo dottori, ben 99 non si erano iscritti nemmeno tre anni prima: praticamente il 90% del totale. CUT
Per le altre non so, ma questa università la conosco ed il motivo di tanti laureati precoci è che si rivolge in particolare a persone in età avanzata (over 40) che per un motivo od un altro non hanno terminato gli studi a suo tempo. Garantiscono spesso il riconoscimento degli esami sostenuti a suo tempo e se si è iscritti ad alcuni ordini professionali garantisce un riconoscimento di crediti e di esami, spesso a ragione: un iscritto al Collegio dei Ragionieri ha poco senso che sostenga un esame di Contabilità e Bilancio e di Diritto Tributario, materie con cui ha a che fare quotidianamente.
Questo sicuramente spiega i tempi brevi di laurea che grazie a questi "riconoscimenti" scendono sotto la durata canonica. Tra l'altro se non erro questa università è convenzionata e collabora con l'università la Sapienza (o almeno con professori di tale università).

eric654
12-01-2007, 21:25
SI PREGA DI ABOLIRE IL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO

in mancanza di questo... Australia aspettami

eric654
12-01-2007, 21:26
MaVro'] un iscritto al Collegio dei Ragionieri ha poco senso che sostenga un esame di Contabilità e Bilancio e di Diritto Tributario, materie con cui ha a che fare quotidianamente.
se è così bravo in quelle materie non avrà problemi a fare l'esame

marcowheelie
12-01-2007, 21:31
purtroppo si è arrivati nell'ottica in cui tutto è dovuto...
e gradualmente quest'ottica si estende a tutti i rami della società...

si arriverà al punto che per laurearsi basterà pagare le tasse universitarie :muro:

[A+R]MaVro
12-01-2007, 23:22
se è così bravo in quelle materie non avrà problemi a fare l'esame
E' semplicemente inutile fare degli esami su materie che fanno parte dell'esame di abilitazione alla professione. Li hanno già dati in sedi riconosciute. (e ti posso assicurare che gli esami di abilitazione all'ordine sono ben più difficili di un sempliciotto esame universitario ;) )

Lucrezio
12-01-2007, 23:26
Tutti in questi posti capitano? Basta leggere i numeri per capire che certi istituti sono tipografie di titoli per figli ciucci di arricchiti ed affiliati vari.
Ehm.... in realtà questo fa la Scuola Normale Superiore a Pisa... una delle più prestigiose scuole d'eccellenza del mondo nonché decisamente la migliore d'Italia (e - per matematica nello specifico - forse la migliore in assoluto)

>|HaRRyFocKer|
13-01-2007, 09:56
Cmq hanno valore legale diverso, ma vi assicuro che un laureato in giurisprudenza (per esempio) alla Federico II di Napoli è visto in maniera totalmente diversa da uno laureato ad un'università privata...
Il problema è chi fa l'università privata e poi quando mancano quattro esami passa all'università più titolata...

Onisem
13-01-2007, 11:16
Ehm.... in realtà questo fa la Scuola Normale Superiore a Pisa... una delle più prestigiose scuole d'eccellenza del mondo nonché decisamente la migliore d'Italia (e - per matematica nello specifico - forse la migliore in assoluto)
Non era riferito al matematico che hai portato ad esempio, quanto a quelli che si laureano in certi posti. Per dire che se alla normale c'è un geniaccio come quello, che non è la norma, mi pare strano che invece gli istituti in questione pullulino di menti tanto brillanti. :D

VegetaSSJ5
13-01-2007, 11:18
da me c'è il problema opposto, si laurea uno o due in tempo e il resto fuori corso :mbe:
quoto...
la riforma del 3+2 è stata una delle cose più sbagliate che si potevano fare...
per quanto mi riguarda (corso di laurea in informatica a l'aquila) laurearsi in 3 anni è praticamente impossibile, tant'è vero che non mi sembra nessuno delle centinaia di persone che hanno iniziato il corso con me si sono laureate in 3 anni.
tanti, forse troppi, esami, di cui la maggior parte molto difficili. ritmo serrato tra lezioni ed esami. poi mettici pure i 3 mesi di tirocinio e altrettanto per fare la tesi... impossibile!
e poi alla specialistica altro tirocinio e altra tesi... ma andate a cagare va!! :rolleyes:

coldd
13-01-2007, 11:51
tempo fa sul corriere era stato pubblicata un'inchiesta su un'universita privata (religiosa) che permetteva a impiegati pubblici di prendere la laurea (giurisprudenza, mi pare) dando pochi esami
se poi erano dirigenti saltavano TUTTI gli esami difficili e potevano prendere la laurea con 8-10 esami

mah...

VegetaSSJ5
13-01-2007, 12:06
tempo fa sul corriere era stato pubblicata un'inchiesta su un'universita privata (religiosa) che permetteva a impiegati pubblici di prendere la laurea (giurisprudenza, mi pare) dando pochi esami
se poi erano dirigenti saltavano TUTTI gli esami difficili e potevano prendere la laurea con 8-10 esami

mah...
:nono:

Alien
13-01-2007, 12:12
quoto...
la riforma del 3+2 è stata una delle cose più sbagliate che si potevano fare...
per quanto mi riguarda (corso di laurea in informatica a l'aquila) laurearsi in 3 anni è praticamente impossibile, tant'è vero che non mi sembra nessuno delle centinaia di persone che hanno iniziato il corso con me si sono laureate in 3 anni.
tanti, forse troppi, esami, di cui la maggior parte molto difficili. ritmo serrato tra lezioni ed esami. poi mettici pure i 3 mesi di tirocinio e altrettanto per fare la tesi... impossibile!
e poi alla specialistica altro tirocinio e altra tesi... ma andate a cagare va!! :rolleyes:

Ringrazia iddio per questa riforma.
Non hai idea di cosa fosse veramente l'università con il vecchio ordinamento.
Non un simil-liceo come quello di oggi dal quale escono una marea di 110 in pochi anni.

LUVІ
13-01-2007, 12:17
quoto...
la riforma del 3+2 è stata una delle cose più sbagliate che si potevano fare...
per quanto mi riguarda (corso di laurea in informatica a l'aquila) laurearsi in 3 anni è praticamente impossibile, tant'è vero che non mi sembra nessuno delle centinaia di persone che hanno iniziato il corso con me si sono laureate in 3 anni.
tanti, forse troppi, esami, di cui la maggior parte molto difficili. ritmo serrato tra lezioni ed esami. poi mettici pure i 3 mesi di tirocinio e altrettanto per fare la tesi... impossibile!
e poi alla specialistica altro tirocinio e altra tesi... ma andate a cagare va!! :rolleyes:

LOL! :D:D
Ma ringrazia Iddio.
Temo che con il VO non arrivavi al primo appello. :D

LuVi

VegetaSSJ5
13-01-2007, 12:19
Ringrazia iddio per questa riforma.
Non hai idea di cosa fosse veramente l'università con il vecchio ordinamento.
Non un simil-liceo come quello di oggi dal quale escono una marea di 110 in pochi anni.
beh ma se uno vede che l'università non è alla sua portata va in cerca di lavoro...
cmq, per il mio caso, insisto nel dire che era meglio prima. i rpogrammi dei corsi sono rimasti sostanzialmente gli stessi ma con la differenza che prima c'erano i semestri e ora ci sono i quadrimestri, e per ogni quadrimestre ci sono in media 3/3.5 esami. può anche darsi che sia solo la situazione della mia università, cmq questa riforma secondo me ha contribuito a disorganizzare tutto il mondo universitario...

Picarus
13-01-2007, 15:46
beh ma se uno vede che l'università non è alla sua portata va in cerca di lavoro...
cmq, per il mio caso, insisto nel dire che era meglio prima. i rpogrammi dei corsi sono rimasti sostanzialmente gli stessi ma con la differenza che prima c'erano i semestri e ora ci sono i quadrimestri, e per ogni quadrimestre ci sono in media 3/3.5 esami. può anche darsi che sia solo la situazione della mia università, cmq questa riforma secondo me ha contribuito a disorganizzare tutto il mondo universitario...

I programmi rimasti sostanzialmente gli stessi?!? Può darsi, salva la circostanza che uno stesso esame viene oggi diviso in una pluralità ridicola di moduli,o tranches. Questo avviene tanto nelle facoltà scientifiche che in quelle umanistiche. Mi sembra evidente che la laurea si è "massificata". La severità e la selezione sono ormai appannaggio di poche Facoltà.
Ciao