albarossa2001
09-01-2007, 14:32
Ultime settimane di test e poi il via con 50 canali, una forte interattività e un decoder ibrido per ricevere il digitale terrestre. Le previsioni a tre anni. In Italia arriva a giugno
(Repubblica.it )Per un primo migliaio di utenti dell’ultimo test prima del lancio commerciale vero e proprio la Tiscali Tv esiste già. Sono, per ora, solo utenti britannici. Per l’Italia ci sarà da attendere ancora un po’, ma non molto. Anche per il gruppo fondato da Renato Soru il mercato britannico è un test di fondamentale importanza. E poi si parte qui perché qui c’è HomeChoice, l’unica acquisizione di un 2006 che ha visto Tiscali soprattutto come venditore.
HomeChoice è infatti un Internet Provider specializzato proprio nell’Iptv. Ha già 45 mila utenti connessi con una tecnologia che la società ha sviluppato al suo interno e che la mette oggi in una posizione di vantaggio: è infatti, al momento, l’unico Isp a trasmettere canali tv sul Web con un sistema multicasting basato sullo standard Mpeg4. Si tratta della nuova generazione della tecnologia di compressione e gestione dei segnali video che promette un notevole risparmio nelle esigenze di banda. Potrebbe essere, insomma, quello che lo standard Mp3 è stato per la musica, rispetto ai precedenti e pesantissimi file Wav.
L’acquisizione di HomeChoice è stato dunque per Tiscali un passaggio strategico e probabilmente non è estraneo al nuovo credito che il gruppo italiano sta ricevendo dalla comunità finanziaria, a partire dalla nuova linea di credito per 180 milioni aperta da IntesaSanPaolo lo scorso novembre. E anche l’ingresso nel cda di due personaggi del calibro del banchiere Arnaldo Borghesi e di Rocco Sabelli ex amministratore delegato della Piaggio e prima ancora capo delle attività di rete fissa di Telecom Italia fino all’arrivo di Tronchetti.
Con HomeChoice Tiscali ha quindi già 45 mila utenti di Iptv sul mercato britannico. Di qui a marzo, data per cui è previsto il lancio commerciale ufficiale, anche il marchio HomeChoice sparirà per lasciare il posto a Tiscali Tv. Che partirà ricalcando le orme di Bt Vision: settopbox ibrido, che riceve via etere i canali del digitale terrestre, e via cavo i nuovi canali di Tiscali Tv Iptv tramite le connessioni a banda larga da almeno 6 mega. Per sostenere questa strategia il gruppo ha appena varato un piano di investimenti che prevede una spesa complessiva di 740 milioni di euro di qui al 2010 sui due mercati italiano e britannico.
In Gran Bretagna in particolare le previsioni sono di arrivare al 2010 con 1,8 milioni di utenti broadband totali, di cui 1,3 milioni in accesso diretto, l’unbundling, che saranno anche utenti attivi di Iptv. E poiché i numeri attuali parlando di 263 mila utenti broadband diretti, questo significa che Tiscali scommette sulla sua capacita di quintuplicare questo numero nei prossimi tre anni.
Quanto ai contenuti, il piano è già pronto. Si parte con una cinquantina di canali, forti di contratti già firmati con le major, che garantiranno magazzino di film e di serie tv. E poi si continuerà a sviluppare nuove iniziative come le due che arrivano in eredità da HomeChoice e che hanno già all’attivo un discreto successo. La prima è un canale per bambini: interattivo e dotato di un telecomando particolare che impedisce ai piccoli di andare ovunque ma li fa accedere solo ai contenuti protetti. In secondo luogo un canale musicale denominato Vmx. Vmx è un database di 5 mila videoclip disponibili in una serie di canali tematici che corrispondono a playlist di genere musicale, preselezionate da un team di Dj. Gli utenti possono però caricare la lista e cancellare titoli e aggiungerne altri in modo da avere sulla Web Tv la loro propria playlist personalizzata, che rimarrà in memoria nei server di Tiscali. Il canale Vmx funziona da tempo: HomeChoice lo ha lanciato assieme al più tradizionale Mtv ma sembra che gli utenti della Iptv abbiano nettamente manifestato la loro preferenza per il nuovo canale interattivo.
Tutto questo in Italia arriverà a giugno. (s.car.)
(Repubblica.it )Per un primo migliaio di utenti dell’ultimo test prima del lancio commerciale vero e proprio la Tiscali Tv esiste già. Sono, per ora, solo utenti britannici. Per l’Italia ci sarà da attendere ancora un po’, ma non molto. Anche per il gruppo fondato da Renato Soru il mercato britannico è un test di fondamentale importanza. E poi si parte qui perché qui c’è HomeChoice, l’unica acquisizione di un 2006 che ha visto Tiscali soprattutto come venditore.
HomeChoice è infatti un Internet Provider specializzato proprio nell’Iptv. Ha già 45 mila utenti connessi con una tecnologia che la società ha sviluppato al suo interno e che la mette oggi in una posizione di vantaggio: è infatti, al momento, l’unico Isp a trasmettere canali tv sul Web con un sistema multicasting basato sullo standard Mpeg4. Si tratta della nuova generazione della tecnologia di compressione e gestione dei segnali video che promette un notevole risparmio nelle esigenze di banda. Potrebbe essere, insomma, quello che lo standard Mp3 è stato per la musica, rispetto ai precedenti e pesantissimi file Wav.
L’acquisizione di HomeChoice è stato dunque per Tiscali un passaggio strategico e probabilmente non è estraneo al nuovo credito che il gruppo italiano sta ricevendo dalla comunità finanziaria, a partire dalla nuova linea di credito per 180 milioni aperta da IntesaSanPaolo lo scorso novembre. E anche l’ingresso nel cda di due personaggi del calibro del banchiere Arnaldo Borghesi e di Rocco Sabelli ex amministratore delegato della Piaggio e prima ancora capo delle attività di rete fissa di Telecom Italia fino all’arrivo di Tronchetti.
Con HomeChoice Tiscali ha quindi già 45 mila utenti di Iptv sul mercato britannico. Di qui a marzo, data per cui è previsto il lancio commerciale ufficiale, anche il marchio HomeChoice sparirà per lasciare il posto a Tiscali Tv. Che partirà ricalcando le orme di Bt Vision: settopbox ibrido, che riceve via etere i canali del digitale terrestre, e via cavo i nuovi canali di Tiscali Tv Iptv tramite le connessioni a banda larga da almeno 6 mega. Per sostenere questa strategia il gruppo ha appena varato un piano di investimenti che prevede una spesa complessiva di 740 milioni di euro di qui al 2010 sui due mercati italiano e britannico.
In Gran Bretagna in particolare le previsioni sono di arrivare al 2010 con 1,8 milioni di utenti broadband totali, di cui 1,3 milioni in accesso diretto, l’unbundling, che saranno anche utenti attivi di Iptv. E poiché i numeri attuali parlando di 263 mila utenti broadband diretti, questo significa che Tiscali scommette sulla sua capacita di quintuplicare questo numero nei prossimi tre anni.
Quanto ai contenuti, il piano è già pronto. Si parte con una cinquantina di canali, forti di contratti già firmati con le major, che garantiranno magazzino di film e di serie tv. E poi si continuerà a sviluppare nuove iniziative come le due che arrivano in eredità da HomeChoice e che hanno già all’attivo un discreto successo. La prima è un canale per bambini: interattivo e dotato di un telecomando particolare che impedisce ai piccoli di andare ovunque ma li fa accedere solo ai contenuti protetti. In secondo luogo un canale musicale denominato Vmx. Vmx è un database di 5 mila videoclip disponibili in una serie di canali tematici che corrispondono a playlist di genere musicale, preselezionate da un team di Dj. Gli utenti possono però caricare la lista e cancellare titoli e aggiungerne altri in modo da avere sulla Web Tv la loro propria playlist personalizzata, che rimarrà in memoria nei server di Tiscali. Il canale Vmx funziona da tempo: HomeChoice lo ha lanciato assieme al più tradizionale Mtv ma sembra che gli utenti della Iptv abbiano nettamente manifestato la loro preferenza per il nuovo canale interattivo.
Tutto questo in Italia arriverà a giugno. (s.car.)