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View Full Version : RIAA: azione legale contro AllofMP3.com


Redazione di Hardware Upg
03-01-2007, 09:35
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/multimedia/19660.html

1650 miliardi di dollari: questa la cifra che chiederà la RIAA, Recording Industry Association of America, per quello che ipotizza essere un mancato rispetto dei diritti d'autore da parte del sito russo

Click sul link per visualizzare la notizia.

djbill
03-01-2007, 09:42
Ormai la RIAA non sa più come far parlare di se... Siamo proprio alla frutta.

Criceto
03-01-2007, 09:43
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/multimedia/19660.html

1650 miliardi di dollari: questa la cifra che chiederà la RIAA, Recording Industry Association of America, per quello che ipotizza essere un mancato rispetto dei diritti d'autore da parte del sito russo

Click sul link per visualizzare la notizia.

1650 Miliardi di dollari forse è anche superiore al Pil di tutto il mondo!
Costosette le canzoncine per la RIAA americana!! :p :p
Sarebbe ora che fosse lei a morire!!

zluke
03-01-2007, 09:53
criceto... il pil della cina e' circa 2000 mld

cmnq e' una cifra simbolica, quello che si chiede e' il fallimento della societa'.

questo dei regolamenti nazionali/internazionali e' un bel problema.... non capisco pero' perche' ci si lamenti della legge russa sui diritti d'autore e non si tocchi l'argomento dei paradisi fiscali. o meglio... lo capisco, vorrei proprio sapere i dirigenti della riaa dove hanno i loro soldini....

Yokoshima
03-01-2007, 10:00
Che vergogna...fanno veramente schifo questi della RIAA.
Spero che un giorno la loro ingordigia gli faccia fare il passo più lungo della gamba e si trovino nel pantano.

Manca una seria ed organica regolamentazione internazionale..internet è ancora una "terra di nessuso" e tutti vorrebbero lucrarci; speriamo che non finisca come la foresta amazzonica. :(

Quello che mi spaventa è che alla fine ad occuparsi dell'argomento saranno persone che non sanno nulla di tutto quello che è internet e della disputa che vi è dietro la vendita di musica online.

Eldainen
03-01-2007, 10:05
Nonmi stupiscono cause di questo genere in luoghi come gli stati uniti, dove le leggi procedurali e processuali sono troppo permissive. In Svizzera, ma sicuramente anche in Italia, per avviare una causa bisogna anticipare le spese e le tasse di giustizia. L'anticipo corrisponde sempre almeno all'1% del valore di causa.

Sarebbe stato divertente vedere la riaa anticipare 16 miliardi di dollari di anticipo tasse e spese di giustizia solo per avviare la causa...

Dumah Brazorf
03-01-2007, 10:10
Bum!
Han fatto i botti di capodanno! :p

Spectrum7glr
03-01-2007, 10:19
Che vergogna...fanno veramente schifo questi della RIAA.
Spero che un giorno la loro ingordigia gli faccia fare il passo più lungo della gamba e si trovino nel pantano.

Manca una seria ed organica regolamentazione internazionale..internet è ancora una "terra di nessuso" e tutti vorrebbero lucrarci; speriamo che non finisca come la foresta amazzonica. :(

Quello che mi spaventa è che alla fine ad occuparsi dell'argomento saranno persone che non sanno nulla di tutto quello che è internet e della disputa che vi è dietro la vendita di musica online.

tutelare i propri diritti è ingordigia? vendere materiale protetto da copyright (quindi nemmeno scambiare a titolo gratuito, ma lucrarci proprio) senza pagare i diritti agli autori è onesto/accettabile? bah...

Eldainen
03-01-2007, 10:27
tutelare i propri diritti è ingordigia? vendere materiale protetto da copyright (quindi nemmeno scambiare a titolo gratuito, ma lucrarci proprio) senza pagare i diritti agli autori è onesto/accettabile? bah...

Scusa ma, le leggi le notizie?

La società è russa, e paga i diritti (15%) in Russia... non vedo proprio dove sta il problema...

Evidentemente alla Riaa non sta bene che i soldi non finiscano nelle SUE di tasche...

Alucard83
03-01-2007, 10:28
Tra tutte le ca**ate monumentali che poteva fare la RIAA, questa è sovrumana.

Ammettiamo per un istante che vinca la causa. quanti milioni di anni ci vorranno per pagarli? i responsabili si punteranno la pistola alla tempia e li lasceranno in braghe di tela, e chi dovrà pagare dopo?

zluke
03-01-2007, 10:30
tutelare i propri diritti è ingordigia? vendere materiale protetto da copyright (quindi nemmeno scambiare a titolo gratuito, ma lucrarci proprio) senza pagare i diritti agli autori è onesto/accettabile? bah...

sbagliato... la riaa non sono gli autori. sono la sony, la universal, la warner... cioe' quelli che sulla vendita di un cd si prendono il 95%.

la diatriba nasce proprio dal fatto che allmp3 paga direttamente gli autori tramite l'equivalente della siae russa.

cosa e' onesto e accettabile?

fabio80
03-01-2007, 10:30
tutelare i propri diritti è ingordigia? vendere materiale protetto da copyright (quindi nemmeno scambiare a titolo gratuito, ma lucrarci proprio) senza pagare i diritti agli autori è onesto/accettabile? bah...


quando la tutela dei prori diritti si configura come un'estorsione eseguita nella migliore tradizione mafiosa siamo ben oltre l'ingordigia, e la storia della RIAA di esempi di questo tipo ne è colma

vediamo di non limitarci a una parte del problema, che si fa passare per santo chi non lo è distorcendo la realtà dei fatti

mattewRE
03-01-2007, 10:32
sbaglio o su questo sito la musica non costa praticamente niente?

Spectrum7glr
03-01-2007, 10:37
Scusa ma, le leggi le notizie?


meglio, conosco anche i termini della questione...il fatto è che la legislazione russa accomuna la vendita di materiale coperto da copyright via internet alla diffusione radiofonica...è come se radio deejay pagasse le royalties per trasmettere i brani di un tale artista e poi li vendesse via internet. E' un buco della legislazione russa in cui allofmp3 si è infilata punto e basta.

Therinai
03-01-2007, 10:40
non per difendere la riaa ma...

The Wall 1979
Pink Floyd The Wall - mp3 downloads


Total time: 81:19

Available quality: from 128 kbps to CD Audio | from 128 kbps to CD Audio

Price: $3.64 for 192 kbps quality
How to use basket?
Also: Preview full album

Cioè vendono un album 3.64$, possibile? I singoli brani vengono pochi centesimi. Mi sa che se la sono anche cercata.

Wonder
03-01-2007, 10:41
Cosa pretendono? di avere giurisdizione su tutto il mondo quelli della RIAA?

Se in Russia esiste un organo equivalente (come la SIAE italiana) allora è giusto che le società russe versino a questo le dovute ottemperanze. Cosa che è stata fatta mi sembra, quindi non capisco come possa la RIAA avanzare pretese. Questa è proprio ingordigia.

Wonder
03-01-2007, 10:44
Cioè vendono un album 3.64$, possibile? I singoli brani vengono pochi centesimi. Mi sa che se la sono anche cercata.
Evidentemente non sei mai stato in Russia. Tutti i CD costano 3 euro circa (100 rubli), andare in disco costa meno di 3 euro, e via così...

Eldainen
03-01-2007, 10:46
meglio, conosco anche i termini della questione...il fatto è che la legislazione russa accomuna la vendita di materiale coperto da copyright via internet alla diffusione radiofonica...è come se radio deejay pagasse le royalties per trasmettere i brani di un tale artista e poi li vendesse via internet. E' un buco della legislazione russa in cui allofmp3 si è infilata punto e basta.

Primo, motiva le tue risposte subito, o l'impressione iniziale è proprio che tu non abbia letto l'articolo.

Secondo, se il problema è della legislazione russa, allora davvero la causa della RIAA è persa in partenza.

Se io ho una società russa che sta in Russia, paese dotato di una legislazione (per quanto sbagliata essa possa sembrare) e dotato di un organo nazionale per la gestione dei diritti di autore, ME LO SPIEGHI PERCHÉ CAVOLO DEVO PAGARE I DIRITTI AD UNA SOCIETÀ AMERICANA SECONDO LEGGI AMERICANE?!??

Non ha nessun senso giuridico (e sono un giurista) pretendere che allotmp3 si sottoponga a leggi straniere e dictat di società straniere. Come non ha nessun senso che la causa sia stata promossa in america e non ha nessun senso la cifra richiesta quale presunto danno.

L'intera questione è giuridicamente senza senso.

Se la Riaa avesse voluto fare le cose per bene, allora promuoveva la causa in Russia, per essere giudicata da un tribunale russo e soprattutto secondo la legislazione applicabile, ovvero quella russa.

Purtroppo non sarebbe la prima volta che un tribunale americano si dichiara competente per istruire una causa anche se LE PIÙ BASILARI NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE non lo permetterebbero.

Giuridicamente, la causa andrebbe liquidata con una dichiarazione di incompetenza da parte del tribunale americano con tanto di accollo di tasse, spese di giustizia e ripetibili (risarcimento per le spese legali della controparte), ovviamente commisurate al valore della causa.

Un tribunale con le palle, manderebbe a quel paese la RIAA accollandogli un paio di miliardini almeno di tasse spese e risarcimento spese legali...

... poi vedi che alla Riaa non ridono più.

Ma siamo in america, dove il sistema di giustizia (o meglio ingiustizia) è una favola per bambini...

betha
03-01-2007, 10:48
il al sito all of mp3 sembra non funziona +

Eldainen
03-01-2007, 10:50
il al sito all of mp3 sembra non funziona +

Sarà sovraccarico di richieste grazie alla pubblicità garantitagli dalla RIAA... :asd:

betha
03-01-2007, 10:52
no scusate il link alla registrazione come nuovo utente non funziona +, e sul sito stanno facendo un discount del 20%
brutto segno

Nockmaar
03-01-2007, 10:53
Perche' alla RIIA non fanno una bella spedizione punitiva nei negozi di musica russi? Tipo notte di cristalli. Il fatto e' che non c' e' alcuna differenza di prezzo tra i brani su allofmp3 ed i cd che si possono trovare in un cd a Mosca ( come detto da qualcuno prima ).

Solo che prendersela con allofmp3 e' molto piu' facile. Perche' non fanno pagare il multone all' equivalente russo della RIIA?

Perche' ci si sono accordati per ingropparsi allofmp3 insieme, cosi' ne escono pulite tutte e due.

Dopo la democrazia vogliono esportare anche la costituzione americana... :amaro:

DarKilleR
03-01-2007, 10:54
io chiederei danni morali di 1 mld di $ alla RIAA per diffamazione etc etc

E poi vediamo come si mettono le cose...

LADRI!!!! Dicono che rubano agli artisti, se c'è qualcuno che ruba agli artisti sono proprio le major che si beccano il 90% del prezzo di un CD ed il restante 10% viene diviso tra produzione, negoziante, trasporto e artista...

Eldainen
03-01-2007, 10:55
Eldainen.. perchè.. non lo sai che gli americani hanno giurisdizione pure sullo spazio? :D

E notare che io non sono antiamericano....

Non sai quanto è vero quel che dici... non ti dico quanti esempi ho già avuto modo di vedere lavorando in questo ambiente...

afterburner
03-01-2007, 10:57
Cioè vendono un album 3.64$, possibile? I singoli brani vengono pochi centesimi. Mi sa che se la sono anche cercata.
Ti sembrano pochi 4 euro? Considera che in russia la vita costa poco (anche perche' guadagnano poco) e comunque, anche in italia ci sono negozi che vendono cd risalenti ad anni '70 e '80 a prezzi attorno agli 8-10 euro: mi sembra giusto.
Io sono spesso a caccia di cd di album rock anni '70 e non mi passa neanche per la testa di scaricarmi un album in mp3 se posso avere il cd originale per 7 euro e novanta. Se anche i cd recenti costassero cifre simili la pirateria non avrebbe senso di esistere e sicuramente ci sarebbero ugualmente elevati guadagni per case discografiche e artisti: purtroppo non lo vogliono capire .. :rolleyes:

Eldainen
03-01-2007, 10:57
Perche' alla RIIA non fanno una bella spedizione punitiva nei negozi di musica russi? Tipo notte di cristalli. Il fatto e' che non c' e' alcuna differenza di prezzo tra i brani su allofmp3 ed i cd che si possono trovare in un cd a Mosca ( come detto da qualcuno prima ).

Solo che prendersela con allofmp3 e' molto piu' facile. Perche' non fanno pagare il multone all' equivalente russo della RIIA?

Perche' ci si sono accordati per ingropparsi allofmp3 insieme, cosi' ne escono pulite tutte e due.

Dopo la democrazia vogliono esportare anche la costituzione americana... :amaro:

Infatti, la causa avrebbe avuto maggior senso nei confronti dell'ente che controlla i diritti d'autore in Russia... sono loro all'origine del presunto "danno", non certo chi si attiene alle leggi vigenti nel suo stato di appartenenza...

betha
03-01-2007, 11:00
il problema sono i non confini di internet, probabilmente per la gente in russia il prezzo è simile al nostro di 0.99 euro al pezzo su itunes :) e su questi 0.99 la riia incassa + del 60% mentre dalla russia 0% e questo non gli và proprio giù....

betha
03-01-2007, 11:03
come sempre quelli realmente fregati saremmo noi consumatori...come nel cambio euro dollaro per l'elettronica....

VEKTOR
03-01-2007, 11:04
cavolo... ho comprato parecchi brani su allofmp3... spero di non avere seccature... :(

hibone
03-01-2007, 11:08
Infatti, la causa avrebbe avuto maggior senso nei confronti dell'ente che controlla i diritti d'autore in Russia... sono loro all'origine del presunto "danno", non certo chi si attiene alle leggi vigenti nel suo stato di appartenenza...

in realtà se gli fanno causa non è per il presunto danno... ma per non aver aderito al cartello... visto che possono permetterselo...
stiamo assistendo ad una "opec" della musica...

quello che a me spaventa di più però non è il prezzo esorbitante
a cui pretendono di vendere i brani e il compenso irrisorio che invece va agli autori...
quanto piuttosto l'omogeneizzazione della musica portata avanti parallelamente alla ridicola politica dei prezzi...

aiuto!

Spectrum7glr
03-01-2007, 11:09
Primo, motiva le tue risposte subito, o l'impressione iniziale è proprio che tu non abbia letto l'articolo.

Secondo, se il problema è della legislazione russa, allora davvero la causa della RIAA è persa in partenza.

Se io ho una società russa che sta in Russia, paese dotato di una legislazione (per quanto sbagliata essa possa sembrare) e dotato di un organo nazionale per la gestione dei diritti di autore, ME LO SPIEGHI PERCHÉ CAVOLO DEVO PAGARE I DIRITTI AD UNA SOCIETÀ AMERICANA SECONDO LEGGI AMERICANE?!??

Non ha nessun senso giuridico (e sono un giurista) pretendere che allotmp3 si sottoponga a leggi straniere e dictat di società straniere. Come non ha nessun senso che la causa sia stata promossa in america e non ha nessun senso la cifra richiesta quale presunto danno.

L'intera questione è giuridicamente senza senso.

Se la Riaa avesse voluto fare le cose per bene, allora promuoveva la causa in Russia, per essere giudicata da un tribunale russo e soprattutto secondo la legislazione applicabile, ovvero quella russa.

Purtroppo non sarebbe la prima volta che un tribunale americano si dichiara competente per istruire una causa anche se LE PIÙ BASILARI NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE non lo permetterebbero.

Giuridicamente, la causa andrebbe liquidata con una dichiarazione di incompetenza da parte del tribunale americano con tanto di accollo di tasse, spese di giustizia e ripetibili (risarcimento per le spese legali della controparte), ovviamente commisurate al valore della causa.

Un tribunale con le palle, manderebbe a quel paese la RIAA accollandogli un paio di miliardini almeno di tasse spese e risarcimento spese legali...

... poi vedi che alla Riaa non ridono più.

Ma siamo in america, dove il sistema di giustizia (o meglio ingiustizia) è una favola per bambini...

leggi qui: http://www.museekster.com/allofmp3faq.htm ...in pratica il passaggio più significativo è che in base alla legge russa sul copyright la società che si occupa della gestione dei diritti d'autore (ROMS) può venderli (meglio, concedere la licenza) a terzi (allofmp3 in questo caso) senza il preventivo consenso da parte del detentore dei diritti...i detentori dei diritti che abbiano firmato un accordo con la ROMS possono chiedere che le proprie opere vengano escluse dalla licenza...allo stato attuale nessun artista ha mai firmato accordi con la ROMS e conseguentemente ha potuto avanzare la richiesta che i suoi lavori venissero esclusi dalla licenza (e molto probabilmente non lo fanno perchè il semplice atto della firma anche se poi orientato a negare la licenza cstituirebbe un'indiretto riconoscimento della ROMS..cosa che nessuno vuole in quanto a livello tariffario quanto offerto dalla ROMS è considerato "unfair", non in linea con le cifre che secondo le case discografiche dovrebbero essere versate)

il discorso quindi non è "PERCHHé CAVOLO DEVO PAGARE UNA SOCIETA' AMERICANA etc etc"....ma "E' GIUSTO CONCEDERE DEI DIRITTI IN LICENZA SENZA CHE IL DETENTORE DEI DIRITTI TI ABBIA PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATO A FARLO? E' ACCETTABILE CHE UNO STATO CIVILE ABBIA NELLA SUA LEGISLAZIONE UNA LEGGE CHE CONCEDE AUTOMATICAMENTE I DIRITTI AD UN ENTE SENZA IL PREVENTIVO CONSENSO DEL DETENTORE?"...dai la tua risposta e poi ne riparliamo :)

Comunque allo stato attuale se tu acquisti da allofmp3 sai che nessun artista ci sta prendendo il becco di un quattrino...e che la ROMS gli ha concesso la licenza senza che nessun artista/casa discografica gli abbia mai concesso i diritti per farlo tramite un accordo: indipendentement dalle motivazioni credo che vendere qualcosa di qualcun altro senza che questo qualcuno ti abbia dato il permesso non sia tanto corretto...personalmente credo che a questo punto sia più onesto andare su emule e scaricarsi tutto...almeno nessuno ci lucra indebitamente...poi fai te :)

hibone
03-01-2007, 11:17
leggi qui: http://www.museekster.com/allofmp3faq.htm ...in pratica il passaggio più significativo è che in base alla legge russa sul copyright la società che si occupa della gestione dei diritti d'autore (ROMS) può venderli (meglio, concedere la licenza) a terzi (allofmp3 in questo caso) senza il preventivo consenso da parte del detentore dei diritti...i detentori dei diritti che abbiano firmato un accordo con la ROMS possono chiedere che le proprie opere vengano escluse dalla licenza...allo stato attuale nessun artista ha mai firmato accordi con la ROMS e conseguentemente ha potuto avanzare la richiesta che i suoi lavori venissero esclusi dalla licenza (e molto probabilmente non lo fanno perchè il semplice atto della firma anche se poi orientato a negare la licenza cstituirebbe un'indiretto riconoscimento della ROMS..cosa che nessuno vuole in quanto a livello tariffario quanto offerto dalla ROMS è considerato "unfair", non in linea con le cifre che secondo le case discografiche dovrebbero essere versate)

Comunque allo stato attuale se tu acquisti da allofmp3 sai che nessun artista ci sta prendendo il becco di un quattrino...e che la ROMS gli ha concesso la licenza senza che nessun artista/casa discografica gli abbia mai concesso i diritti per farlo tramite un accordo: indipendentement dalle motivazioni credo che vendere qualcosa di qualcun altro senza che questo qualcuno ti abbia dato il permesso non sia tanto corretto...poi fai te :)

Puoi metterla come credi... ma resta un assurdo...

è come se bush fa causa all'arabia saudita perchè gli arabi sono a capo di un cartello e bush no...

sulla base di quale legge internazionale la riaa può fare causa ad una azienda russa se rispetta le leggi russe ma non quelle americane??
il punto è che la riaa è a capo di un cartello al quale la roms non vuole sottostare...
può pestare i piedi quanto vuole ma può prendersela benissimo in quel posto...
non c'è nessuna base legale a sostegno della causa soltanto una ragione economica non tutelata da nessuna legge internazionale...

Mister24
03-01-2007, 11:20
no scusate il link alla registrazione come nuovo utente non funziona +, e sul sito stanno facendo un discount del 20%
brutto segno

A me funziona perfettamente, comunque tutte queste cause per me hanno l'effetto opposto di publicizzare i siti. :muro:
Ora la notizia su questa causa sta apparendo sui principali siti di news e tutti vengono a conoscenza di questo sito.
:mc:

Spectrum7glr
03-01-2007, 11:35
Puoi metterla come credi... ma resta un assurdo...

è come se bush fa causa all'arabia saudita perchè gli arabi sono a capo di un cartello e bush no...

sulla base di quale legge internazionale la riaa può fare causa ad una azienda russa se rispetta le leggi russe ma non quelle americane??
il punto è che la riaa è a capo di un cartello al quale la roms non vuole sottostare...
può pestare i piedi quanto vuole ma può prendersela benissimo in quel posto...
non c'è nessuna base legale a sostegno della causa soltanto una ragione economica non tutelata da nessuna legge internazionale...


perdonami ma sei fuori strada...fino a prova contraria i detentori dei diritti di una canzone sono gli artisti e/o la casa discografica...quindi se vuoi vendere del materiale prodotto da loro a rigore di logica dovresti chiedere a loro il permesso...non è che puoi venderlo senza preventiva autorizzazione..questo negli stati civili...e questo NON accade in russia. Poi la RIAA in quanto rappresenta le case discografiche fa causa..ma il punto di partenza rimane questo: nessuno ha autorizzato la ROMS a vendere (concedere in licenza a terzi) i diritti che allofmp3 sbandiera come acquisiti. Il resto sono chiacchiere :)

Criceto
03-01-2007, 11:39
ma il punto di partenza rimane questo: nessuno ha autorizzato la ROMS a vendere (concedere in licenza a terzi) i diritti che allofmp3 sbandiera come acquisiti. Il resto sono chiacchiere :)

Infatti la russia non fà parte del WTO (http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_Mondiale_del_Commercio) .
E cose come AllofMP3 non l'aiuteranno ad entrare. La RIAA infatti spinge soprattutto su quello...

speeed999
03-01-2007, 11:49
ridicoli. assolutamente ridicoli e buffoni, con tutti i soldi che si prende la RIAA, che in sè è una mafia, deve fare anche queste scenate. veramente dei buffoni

Snickers
03-01-2007, 11:55
X Afterburner #27:

Ti quoto un casino, difatti ora che noto che da Nannucci ogni remastered dei Kiss lo pago 9.99, beh, diciamo che il Mulo sta più tranquillo e ho iniziato a completare la mia "collezione".

volpe71
03-01-2007, 12:02
Se è vero quello che dici, quanto meno la riaa ha sbagliato la controparte da citare in causa.

Se allofmp3 rispetta la legislazione e versa i contributi previsti alla roms ma quest'ultima non li gira agli autori ... avrebbero dovuto fare causa alla roms.

Tanto per continuare la farsa di queste lobby ridicole, lo sai che combina la siae se sei un autore NON ISCRITTO siae ?!

Ti obbliga a pagare i diritti lo stesso.

Cioè, tu autore non iscritto, porti in scena un TUO brano con la TUA musica e devi comunque pagare i diritti alla siae.

A questo punto, però, non essendo iscritto, la siae non ti rigira nemmeno la parte che a te spetterebbe in quanto autore.

Dimmi te se non sono dei buffoni che se le cercano ....

maxsfascio
03-01-2007, 12:18
Non sono dei buffoni.. ma dei mafiosi criminali che grazie a bush infilano il naso in faccende che non li riguardano proprio.

Uno stato con una RIAA con tutto questo potere, NON E' UNO STATO CIVILE.

Uno stato con una SIAE con tutto questo potere, NON E' UNO STATO CIVILE.

Spiace per gli artisti (eh si, sono tutti dei poveracci...) ma l'unica soluzione CIVILE è NON comprare i loro sporchi cd/dvd...

Il_Cozza
03-01-2007, 12:24
Spiace per gli artisti (eh si, sono tutti dei poveracci...) ma l'unica soluzione CIVILE è NON comprare i loro sporchi cd/dvd...

magari fosse così facile.. quà in italia, tanto x aiutare la siae a rubare, ti han messo la tassa anke sui supporti vergini... x quello me li compro su siti esteri :Prrr:

liquidator
03-01-2007, 12:28
beh, a questo punto, il TEMD (teorema esportazione mondiale democrazia) vuole che gli USA bombardino la russia, riportando il mondo a 20 anni fa, con una seconda guerra fredda, solo che questa volta il conflitto nucleare avverrà x davvero, decretando la fine del pianeta terra. Tutto x delle canzoncine di strapagati autorucoli americani del cavolo che non sanno far altro che remixare/rappare/copiare classici risalenti a 30 e passa anni fa, spacciandoli x propri e lucrandoci sopra... e poi sono i russi i ladri

leoneazzurro
03-01-2007, 12:33
Signori.. visto che la discussione sta degenerando, vorrei che chi vi partecipa torasse ad assumere un atteggiamento più civile, a cominciare dal linguaggio.
Per questa volta sorpassiederò ed eviterò di sanzionare, ma il prossimo che continua a urlare insulti a destra e a manca (e vale anche per i personaggi pubblici) prende una sospensione.

mamabil
03-01-2007, 12:34
Certe società perdono completamente di vista il motivo per cui esistono e iniziano inesorabilmente a pretendere soldi da chiunque e si sentono in diritto di farlo e si sentono pure derubate!

Società come la RIAA equiparabili alla nostra SIAE servono a tutelare il diritto d'autore, ma io mi chiedo se sia normale tutelare gli autori pretendendo cifre assurde dalla vendita dei dischi, se sia normale che ciò avvenga anche difronte ad una forte diffusione della musica, diffusione che da sola consente guadagni consistenti e un giusto prezzo per chi compra.

Qui a fare i soldi non sono più gli artisti ma tutti quelli che lavorano in queste società, sempre più parassite di chi produce musica e di chi la compra.

E' ora che la musica venga diffusa in maniera universale e accessibile anche ai più poveri, nessuno vuole ledere le proprietà intellettuali di chi produce qualcosa per tutti, vorremmo soltanto che ci fosse una giusta misura e un pò di buon senso.

hackboyz
03-01-2007, 12:43
Tralasciando la ridicola richiesta della RIAA, senza addentrarsi nella legislazione russa sul copyright (che fa acqua da tutte le parti) e indipendentemente da questa, tutte le vendite di Allofmp3.com al di fuori della russia erano illegali perchè contrarie praticamente a tutte le legislazioni nazionali, europee e internazionali.

Per un italiano, un francese, un giapponese scaricare un album mp3 da allofmp3 è uguale a scaricarselo da emule, con la "piccola" differenza che pagava (gonfiando le casse di allofmp3).

digitalbrain
03-01-2007, 12:43
certo che fare causa a allofmp3 per una questione di diritti che riguarda la roms vs riaa è veramente sensato.... aaaa sisi!!!
bah!!

Mi chiedo ma se allofmp3 dovesse perdere la causa americana.... come farà l'america a pretendere il risarcimento?

andrà in russia e busserà a allofmp3?
"scusi mi darebbe 1650mld di $?"
bombarderà la russia?
"con le bombe intelligenti?"

e se allofmp3 non pagasse? e se facesse causa alla riaa in russia e vincesse?

hibone
03-01-2007, 13:00
perdonami ma sei fuori strada...fino a prova contraria i detentori dei diritti di una canzone sono gli artisti e/o la casa discografica...quindi se vuoi vendere del materiale prodotto da loro a rigore di logica dovresti chiedere a loro il permesso...non è che puoi venderlo senza preventiva autorizzazione..questo negli stati civili...e questo NON accade in russia. Poi la RIAA in quanto rappresenta le case discografiche fa causa..ma il punto di partenza rimane questo: nessuno ha autorizzato la ROMS a vendere (concedere in licenza a terzi) i diritti che allofmp3 sbandiera come acquisiti. Il resto sono chiacchiere :)

In realtà i detentori di una canzone sono gli artisti fintanto che una legislazione lo sancisce... non per niente quei diritti valgono a livello nazionale e non internazionale...

e cmq tanto per la cronaca non è che la riaa e le varie case discografiche tutelino gran che gli artisti...

mi pare di ricordare che per ogni canzone venduta online dalle major ( ad un dollaro ) gli artisti prendono tipo qualche cent..
tant'è che alcuni artisti hanno deciso di girare le spalle alle major e vendere su internet per i cavoli loro...

CiBa
03-01-2007, 13:03
hahaahhahahaahh puro divertimento per noi allora!

digitalbrain
03-01-2007, 13:11
Tralasciando la ridicola richiesta della RIAA, senza addentrarsi nella legislazione russa sul copyright (che fa acqua da tutte le parti) e indipendentemente da questa, tutte le vendite di Allofmp3.com al di fuori della russia erano illegali perchè contrarie praticamente a tutte le legislazioni nazionali, europee e internazionali.

Per un italiano, un francese, un giapponese scaricare un album mp3 da allofmp3 è uguale a scaricarselo da emule, con la "piccola" differenza che pagava (gonfiando le casse di allofmp3).

Però io qui non capisco:
se compro su itunes pago alla riaa e non alla siae e sono in regola
se compro su allofmp3 pago alla roms e non alla siae e non sono in regola?

Eldainen
03-01-2007, 13:23
leggi qui: http://www.museekster.com/allofmp3faq.htm ...in pratica il passaggio più significativo è che in base alla legge russa sul copyright la società che si occupa della gestione dei diritti d'autore (ROMS) può venderli (meglio, concedere la licenza) a terzi (allofmp3 in questo caso) senza il preventivo consenso da parte del detentore dei diritti...i detentori dei diritti che abbiano firmato un accordo con la ROMS possono chiedere che le proprie opere vengano escluse dalla licenza...allo stato attuale nessun artista ha mai firmato accordi con la ROMS e conseguentemente ha potuto avanzare la richiesta che i suoi lavori venissero esclusi dalla licenza (e molto probabilmente non lo fanno perchè il semplice atto della firma anche se poi orientato a negare la licenza cstituirebbe un'indiretto riconoscimento della ROMS..cosa che nessuno vuole in quanto a livello tariffario quanto offerto dalla ROMS è considerato "unfair", non in linea con le cifre che secondo le case discografiche dovrebbero essere versate)

il discorso quindi non è "PERCHHé CAVOLO DEVO PAGARE UNA SOCIETA' AMERICANA etc etc"....ma "E' GIUSTO CONCEDERE DEI DIRITTI IN LICENZA SENZA CHE IL DETENTORE DEI DIRITTI TI ABBIA PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATO A FARLO? E' ACCETTABILE CHE UNO STATO CIVILE ABBIA NELLA SUA LEGISLAZIONE UNA LEGGE CHE CONCEDE AUTOMATICAMENTE I DIRITTI AD UN ENTE SENZA IL PREVENTIVO CONSENSO DEL DETENTORE?"...dai la tua risposta e poi ne riparliamo :)

Comunque allo stato attuale se tu acquisti da allofmp3 sai che nessun artista ci sta prendendo il becco di un quattrino...e che la ROMS gli ha concesso la licenza senza che nessun artista/casa discografica gli abbia mai concesso i diritti per farlo tramite un accordo: indipendentement dalle motivazioni credo che vendere qualcosa di qualcun altro senza che questo qualcuno ti abbia dato il permesso non sia tanto corretto...personalmente credo che a questo punto sia più onesto andare su emule e scaricarsi tutto...almeno nessuno ci lucra indebitamente...poi fai te :)


Ti rispondo eccome. Il sistema usato dalla ROMS è esattamente il medesimo sistema usato dalla RIAA, messo in modo chiaro e senza nascondersi dietro a un dito.

Ti sei mai chiesto come fa un musicista a ricevere i soldi per il suo diritto d'autore?!? Credi che firmi convenzioni con tutti gli stati del mondo?

La realtà giuridica è la seguente: un autore dovrebbe andare a chiedere soldi ad ogni singolo usufruitore di un servizio radio, acquirente di brani in internet o altro in tutto il mondo.

Per ovviare a questo problema le singole nazioni del mondo hanno il dovere di raccogliere i proventi del diritto d'autore per gli artisti di tutto il mondo. Come viene fatto? Tramite organizzazioni come la RIAA o come ROM. Ora, la RIAA agisce in tantissimi stati come autorità di raccolta dei proventi del diritto d'autore, così che gli artisti possono firmare con la RIAA per avere i loro soldi. Se non lo facessero NON INCASSEREBBERO UN CENTESIMO, perché è ovvio che non possono andare da ogni singola stazione radio o sito internet di tutto il mondo a chiedere i soldi per la riproduzione dei loro brani basandosi su statistiche di quante volte sono stati tramessi/scaricati.

In altre parole gli artisti sono comunque obbligati a rivolgersi a enti come la RIAA se vogliono incassare i loro soldi. La ROMS non fa nulla di diverso dalla RIAA, se non che non richiede agli artisti di sottoscrivere un accordo con loro. La ROMS raccoglie automaticamente i proventi dei diritti degli artisti e, dedotto il montante per le sue spese (e solo le spese, non come la RIAA che ciuccia la maggior parte di quel che incassa), trasmette i proventi agli artisti.

Ora, ogni nazione è libera di dare in concessione la riscossione dei diritti d'autore a qualunque società essi vogliano. Come la Russia ad esempio, anche la Svizzera passa per il tramite di un'altra società (ecco perché in Svizzera la musica costa anche meno di altri stati europei, oltre all'IVA naturalmente).

Di fatto società come ROMS e altre con mandato pubblico (e non privato come la RIAA) incassano i diritti d'autore senza carcarli eccessivamente per le loro competenze (proprio perché non hanno un obbligo di lucrare). Questo sistema è moooolto più vantaggioso per il consumatore e non solo, anche per l'artista.

Non è vero infatti che gli artisti non firmano per la ROMS per protesta o qualche cosa di simile (esattamente come accade in Svizzera). È semplicemente un sistema molto più diretto, trasparente e che garantisce meglio i diritti degli autori, poiché la maggior parte dei proventi finisce nelle loro tasche. Senza bisogno di sottoscrivere accordi e senza autorizzare società come la RIAA a sottrarre dalle loro tasche la maggior parte dei proventi.

Ad ogni modo, a maggior ragione, le società che agiscono in Russia non fanno NULLA DI ILLEGALE. Se caso è con la politica della ROMS che si deve avere qualcosa da ridire. E se caso è a loro che si deve fare causa.

Ad ogni modo un artista, per vietare di utilizzare i suoi brani da parte della ROMS, non è obbligato a sottoscrivere alcun accordo. Basta infatti, secondo tutte le leggi nazionali ed internazionali, dichiarare di non volere che i propri brani vengano trasmessi e, in caso di violazione, rivolgersi ad un giudice.
Ora, secondo te, perché non lo fanno?

hackboyz
03-01-2007, 13:28
Però io qui non capisco:
se compro su itunes pago alla riaa e non alla siae e sono in regola
se compro su allofmp3 pago alla roms e non alla siae e non sono in regola?
Se compri su iTunes i soldi vanno alla SIAE perchè tu puoi comprare solo dal Music Store italiano (o di altri paesi europei). Nell'iTunes americano (tra l'altro molto meglio fornito) non possono comprare i non residenti in teoria perchè serve una carta di credito registrata negli USA (anche se esistono dei trucchi: si possono comprare card prepagate su ebay).

elevul
03-01-2007, 13:28
non per difendere la riaa ma...



Cioè vendono un album 3.64$, possibile? I singoli brani vengono pochi centesimi. Mi sa che se la sono anche cercata.
Guarda che rispetto ad altri siti russi quello è costosissimo.
Guarda qui: www.musicmp3.ru

Darkgift
03-01-2007, 13:35
Ho letto sopra delle cose ASSURDE.....sono rimasto proprio di sasso.
Qualcuno crede che vendere "The wall" dei pink floyd, a 3,65 euro sia poco...(poveri pInk come fanno a campare???)......altri giustificano questo fatto con il basso costo della vita in russia e quindi sostengono che in fondo quello che noi paghiamao 7/8 euro.... è normale che in russia costi la meta'.....xcio tutto normale e sostanzialmente giusto.

Io dico una cosa...che non ha detto nessuno :
Sapete quanto dovrebbe costare,oggi, un disco fatto dai pink Floyd nel 1970 ???
ZERO EURO !!!!!! ZERO EURO !!! ZERO EURO !!!
Hai fatto un disco ?? ok. I primi 5 anni lo vendi ad un prezzo pieno e decente e poi non costa piu un caxxo. Se ti sta bene è cosi'...se no me lo scarico subito senza nessun pentimento.
Perche' vedete ragazzi......Mickael Jackson....si è fatto fare un parco divertimenti nel giardino di casa.....io mi rompo il culo tutti i giorni per andare a lavorare. E non venite a parlarmi di rispetto per il "lavoro" altrui. Lavorare e fare il cantante sono 2 cose diverse.

Eldainen
03-01-2007, 13:36
Tralasciando la ridicola richiesta della RIAA, senza addentrarsi nella legislazione russa sul copyright (che fa acqua da tutte le parti) e indipendentemente da questa, tutte le vendite di Allofmp3.com al di fuori della russia erano illegali perchè contrarie praticamente a tutte le legislazioni nazionali, europee e internazionali.

Per un italiano, un francese, un giapponese scaricare un album mp3 da allofmp3 è uguale a scaricarselo da emule, con la "piccola" differenza che pagava (gonfiando le casse di allofmp3).

Mi dispiace ma ti devo contraddire su questo punto. Non è affatto illegale, poiché la ROM rigira agli artisti i proventi incassati per la concessione dei diritti d'autore (dedotte le spese). Tutte le nazioni del mondo hanno come mandato generale di incassare i diritti d'autore per gli autori di tutto il mondo. È l'unico modo possibile perché questi diritti possano essere di fatto pagati. È infatti impensabile che ogni singola stazione radio o sito internet richieda ad ogni singolo avente diritto di questa terra il permesso di tramettere/vendere i loro brani.

Ora, ogni nazione è libera di incassare direttamente o girare il mandato ad altri enti/società. La Russia ha scelto la ROMS. La Svizzera ha creato una società di diritto semi-pubblico. Molte nazioni invece si rivolgono alla RIAA. Ogni scelta di questo genere è lecita, fintanto che i proventi incassati giungano poi in mano agli autori.

Se di conseguenza tu acquisti un brano o un album da un rivenditore che paga i diritti alla propria autorità nazionale, hai acquistato legalmente tale brano.

Alla RIAA non sta bene che esistano società come la ROMS che non applicano
delle tariffe esose come le loro e dunque vendono a prezzi più concorrenziali e, sopratutto più onesti per il consumatore.

La politica dei prezzi UNFAIR è quella della RIAA, non quella della ROMS.

Secondo voi perché in Svizzera gli album nuovi vengono venduti all'equivalente di 10 Euro nei negozi?!?

Perché la Svizzera non si rivolge alla RIAA... e altri "ladri" del suo genere (la SIAE forse?).

Eldainen
03-01-2007, 13:41
Aggiungo un'ultima cosa, a mio modo di vedere la RIAA non è nemmeno competente per avviare un'azione giudiziaria in nome e per conto degli artisti per i quali incassa i soldi del diritto d'autore. Dovrebbero essere infatti gli artisti se caso ad avviare un'azione giudiziaria. Ovviamente dopo aver dimostrato di aver ingiunto alla ROM di non concedere autorizzazioni per la riproduzione o vendita dei loro brani e dopo aver dimostrato che nonostante tale ingiunzione la ROM ha perseverato in tale pratica.

Spectrum7glr
03-01-2007, 13:44
Ti rispondo eccome. Il sistema usato dalla ROMS è esattamente il medesimo sistema usato dalla RIAA, messo in modo chiaro e senza nascondersi dietro a un dito.

Ti sei mai chiesto come fa un musicista a ricevere i soldi per il suo diritto d'autore?!? Credi che firmi convenzioni con tutti gli stati del mondo?

La realtà giuridica è la seguente: un autore dovrebbe andare a chiedere soldi ad ogni singolo usufruitore di un servizio radio, acquirente di brani in internet o altro in tutto il mondo.

Per ovviare a questo problema le singole nazioni del mondo hanno il dovere di raccogliere i proventi del diritto d'autore per gli artisti di tutto il mondo. Come viene fatto? Tramite organizzazioni come la RIAA o come ROM. Ora, la RIAA agisce in tantissimi stati come autorità di raccolta dei proventi del diritto d'autore, così che gli artisti possono firmare con la RIAA per avere i loro soldi. Se non lo facessero NON INCASSEREBBERO UN CENTESIMO, perché è ovvio che non possono andare da ogni singola stazione radio o sito internet di tutto il mondo a chiedere i soldi per la riproduzione dei loro brani basandosi su statistiche di quante volte sono stati tramessi/scaricati.

In altre parole gli artisti sono comunque obbligati a rivolgersi a enti come la RIAA se vogliono incassare i loro soldi. La ROMS non fa nulla di diverso dalla RIAA, se non che non richiede agli artisti di sottoscrivere un accordo con loro. La ROMS raccoglie automaticamente i proventi dei diritti degli artisti e, dedotto il montante per le sue spese (e solo le spese, non come la RIAA che ciuccia la maggior parte di quel che incassa), trasmette i proventi agli artisti.

Ora, ogni nazione è libera di dare in concessione la riscossione dei diritti d'autore a qualunque società essi vogliano. Come la Russia ad esempio, anche la Svizzera passa per il tramite di un'altra società (ecco perché in Svizzera la musica costa anche meno di altri stati europei, oltre all'IVA naturalmente).

Di fatto società come ROMS e altre con mandato pubblico (e non privato come la RIAA) incassano i diritti d'autore senza carcarli eccessivamente per le loro competenze (proprio perché non hanno un obbligo di lucrare). Questo sistema è moooolto più vantaggioso per il consumatore e non solo, anche per l'artista.

Non è vero infatti che gli artisti non firmano per la ROMS per protesta o qualche cosa di simile (esattamente come accade in Svizzera). È semplicemente un sistema molto più diretto, trasparente e che garantisce meglio i diritti degli autori, poiché la maggior parte dei proventi finisce nelle loro tasche. Senza bisogno di sottoscrivere accordi e senza autorizzare società come la RIAA a sottrarre dalle loro tasche la maggior parte dei proventi.

Ad ogni modo, a maggior ragione, le società che agiscono in Russia non fanno NULLA DI ILLEGALE. Se caso è con la politica della ROMS che si deve avere qualcosa da ridire. E se caso è a loro che si deve fare causa.

Ad ogni modo un artista, per vietare di utilizzare i suoi brani da parte della ROMS, non è obbligato a sottoscrivere alcun accordo. Basta infatti, secondo tutte le leggi nazionali ed internazionali, dichiarare di non volere che i propri brani vengano trasmessi e, in caso di violazione, rivolgersi ad un giudice.
Ora, secondo te, perché non lo fanno?


mi dispiace ma se io in Italia faccio un disco ho tutto il diritto di venderlo come meglio credo...poi è ovvio che SE decido di metterlo in vendita lo dovrò fare alle condizioni imposte dalla legge dello stato dove mi trovo ...ma nessuno può venderlo o cedere i diritti di vendita senza il mio PREVENTIVO consenso. Ora quello che accade in Russia è esattamente questo: c'è gente che mette in vendita musica senza aver prima chiesto il permesso ai detentori del diritto d'autore...chiaro e semplice.
Poi è altrettanto ovvio che ciascuno stato a casa propria si può regolare come vuole...può anche fare una legge per esproriare tutte le proprietà registrate a stranieri e nessuno straniero espropriato sulla base del diritto internazionale può opporre nulla: vale la legge dello stato...ciò non toglie che così facendo uno stato si apre a ritorsioni e/o conseguenze economiche non necessariamete favorevli...rapportato al caso di specie la Russia può fare ciò che crede (è uno stato sovrano), ma per poter sperare di entrare a far parte a pieno titolo del blocco occidentale deve dotrasi di leggi adeguate. Azioni come queste non fanno altro che puntare il dito su situazioni sicuramente non armonizzate col resto del mondo occidentale (in cui la Russia vuole essere protagnista) e al di là degli esiti specifici (nessuno si aspetta di ricevere 1650 miliardi di dollari ovvio) puntano a fare pressione per vie traverse sui legislatori russi (in altri termini un risultato sul fronte privato lo hanno ottenuto: VISA e Masterard non accettano più pagameti diretti verso il sito...adesso puntano più in alto)

ah, se la legislazione russa è tanto trasparente/vantaggiosa per gli artisti me lo speghi come mai in Russia posso acquistare online dischi dei Beatles o dei Metallica? loro non hanno MAI ceduto da NESSUNA PARTE i diritti per vendere online la loro musica...però allofmp3 lo fa...ed è chiaramente contro un'espressa statuizione dei gruppi sopra citati.

aenima80
03-01-2007, 13:44
quindi anche acquistando da un paese estero (rispetto alla Russia), l'acquisto è legale visto che sono stati pagati i diritti?

hackboyz
03-01-2007, 13:45
Mi dispiace ma ti devo contraddire su questo punto. Non è affatto illegale, poiché la ROM rigira agli artisti i proventi incassati per la concessione dei diritti d'autore (dedotte le spese). Tutte le nazioni del mondo hanno come mandato generale di incassare i diritti d'autore per gli autori di tutto il mondo. È l'unico modo possibile perché questi diritti possano essere di fatto pagati. È infatti impensabile che ogni singola stazione radio o sito internet richieda ad ogni singolo avente diritto di questa terra il permesso di tramettere/vendere i loro brani.
Ripeto: il sistema * con molti dubbi * può essere legittimo per gli acquirenti russi non per quelli esteri, specialmente americani ed europei che hanno legislazioni completamente differenti.

Inoltre considerando il costo di un album su allofmp3, togliendo le spese (il guadagno di allofmp3) quello che adrebbe all'artista è meno del (già poco) che viene dato dalle vendite dalla SIAE o dall RIAA quindi anche gli stessi artisti non è che sprizzino gioia da tutti i pori per questo "equo" sistema russo. ;)
quindi anche acquistando da un paese estero (rispetto alla Russia), l'acquisto è legale visto che sono stati pagati i diritti?
No.
Ti faccio un esempio lascia stare che è un negozio online. E' come andare in svizzera e comprare le sigarette. Al di là che per convenzioni internazionali ne puoi portare una piccola quantità per uso personale (come souvenir), la Svizzera non è nella UE e tu di fatto importi un bene. Nel momento in cui le sigarette varcano i confini vengono applicati i dazi nazionali. Nel caso dei cd/mp3 è lo stesso.

Scaricando da allofmp3 stai facendo la stessa cosa, solo che essendo una transizione online non possono essere applicati i dazi.

Questo a prescindere dalla legittimità della legislazione russa (che è comunque piuttosto deficitaria riguardo ai canoni internazionali e del WTO).

aenima80
03-01-2007, 13:50
Ripeto: il sistema * con molti dubbi * può essere legittimo per gli acquirenti russi non per quelli esteri, specialmente americani ed europei che hanno legislazioni completamente differenti.

Inoltre considerando il costo di un album su allofmp3, togliendo le spese (il guadagno di allofmp3) quello che adrebbe all'artista è meno del (già poco) che viene dato dalle vendite dalla SIAE o dall RIAA quindi anche gli stessi artisti non è che sprizzino gioia da tutti i pori per questo "equo" sistema russo. ;)
ma alla fine pur incassando meno per ogni brano, la differenza penso che sarebbe compensata dal numero più alto di vendite.
con un bel vantaggio per noi consumatori che di solito siamo i primi a rimetterci in ogni situazione (vedi diritti anche sui cd vergini)

marcobrd
03-01-2007, 13:54
vogliono esportare la democrazia anche in russia incoraggiati dai recenti successi.

viva gli americani
...
(quel 80% di popolazione che ha capito che c'e' qualcosa che non va ai piani alti)

Eldainen
03-01-2007, 13:54
Ripeto: il sistema * con molti dubbi * può essere legittimo per gli acquirenti russi non per quelli esteri, specialmente americani ed europei che hanno legislazioni completamente differenti.

Inoltre considerando il costo di un album su allofmp3, togliendo le spese (il guadagno di allofmp3) quello che adrebbe all'artista è meno del (già poco) che viene dato dalle vendite dalla SIAE o dall RIAA quindi anche gli stessi artisti non è che sprizzino gioia da tutti i pori per questo "equo" sistema russo. ;)

No.
Ti faccio un esempio lascia stare che è un negozio online. E' come andare in svizzera e comprare le sigarette. Al di là che per convenzioni internazionali ne puoi portare una piccola quantità per uso personale (come souvenir), la Svizzera non è nella UE e tu di fatto importi un bene. Nel momento in cui le sigarette varcano i confini vengono applicati i dazi nazionali. Nel caso dei cd/mp3 è lo stesso.

Scaricando da allofmp3 stai facendo la stessa cosa, solo che essendo una transizione online non possono essere applicati i dazi.

Questo a prescindere dalla legittimità della legislazione russa (che è comunque piuttosto deficitaria riguardo ai canoni internazionali e del WTO).

Ti sei risposto da solo. I dazi doganali non si applicano in caso di brani musicali scaricati da internet. Dunque non vi è nessuna violazione di leggi a scaricare brani da un sito russo. Punto e basta.

hackboyz
03-01-2007, 13:56
Ti sei risposto da solo. I dazi doganali non si applicano in caso di brani musicali scaricati da internet. Dunque non vi è nessuna violazione di leggi a scaricare brani da un sito russo. Punto e basta.
Non possono essere applicati perchè tecnicamente non possibile.

Non perchè non DEVONO essere applicati.

Un mp3 acquistato e scaricato è un bene al pari di un paio di scarpe o un libro comprato e importato.

Spectrum7glr
03-01-2007, 13:56
Ti sei risposto da solo. I dazi doganali non si applicano in caso di brani musicali scaricati da internet. Dunque non vi è nessuna violazione di leggi a scaricare brani da un sito russo. Punto e basta.


se io faccio un disco, scrivo un libro, giro un film etc. e me lo ritrovo in vendita senza il mio permesso in un altro Stato se permetti c'è violazione dei miei diritti...poi però provo a fargli causa e cosa mi ritrovo? una legge che tutela la violazione di un mio diritto.

Spectrum7glr
03-01-2007, 14:04
Ti sei risposto da solo. I dazi doganali non si applicano in caso di brani musicali scaricati da internet. Dunque non vi è nessuna violazione di leggi a scaricare brani da un sito russo. Punto e basta.

già...a parte il fatto che non è così...se io voglio mettere dei brani in vendita in un determinato paese devo preventivament prendere accordi con quel paese ed adeguarmi alla legge di quel paese (è quello che fa ITunes...ti sei mai chiesto il perchè delle differenze di catalogo tra uno shop nazionale e l'altro?)...se in Thailandia vendere materiale pedo pronografico non è reato non vuol dire che uno dall'Italia possa pagare un servizio con base in Thailandia per acquistare materiale del genere: sta commettendo un'illecito e ne pagherà le (giuste) conseguenze.

Eldainen
03-01-2007, 14:06
mi dispiace ma se io in Italia faccio un disco ho tutto il diritto di venderlo come meglio credo...poi è ovvio che SE decido di metterlo in vendita lo dovrò fare alle condizioni imposte dalla legge dello stato dove mi trovo ...ma nessuno può venderlo o cedere i diritti di vendita senza il mio PREVENTIVO consenso. Ora quello che accade in Russia è esattamente questo: c'è gente che mette in vendita musica senza aver prima chiesto il permesso ai detentori del diritto d'autore...chiaro e semplice.
Poi è altrettanto ovvio che ciascuno stato a casa propria si può regolare come vuole...può anche fare una legge per esproriare tutte le proprietà registrate a stranieri e nessuno straniero espropriato sulla base del diritto internazionale può opporre nulla: vale la legge dello stato...ciò non toglie che così facendo uno stato si apre a ritorsioni e/o conseguenze economiche non necessariamete favorevli...rapportato al caso di specie la Russia può fare ciò che crede (è uno stato sovrano), ma per poter sperare di entrare a far parte a pieno titolo del blocco occidentale deve dotrasi di leggi adeguate. Azioni come queste non fanno altro che puntare il dito su situazioni sicuramente non armonizzate col resto del mondo occidentale (in cui la Russia vuole essere protagnista) e al di là degli esiti specifici (nessuno si aspetta di ricevere 1650 miliardi di dollari ovvio) puntano a fare pressione per vie traverse sui legislatori russi (in altri termini un risultato sul fronte privato lo hanno ottenuto: VISA e Masterard non accettano più pagameti diretti verso il sito...adesso puntano più in alto)

ah, se la legislazione russa è tanto trasparente/vantaggiosa per gli artisti me lo speghi come mai in Russia posso acquistare online dischi dei Beatles o dei Metallica? loro non hanno MAI ceduto da NESSUNA PARTE i diritti per vendere online la loro musica...però allofmp3 lo fa...ed è chiaramente contro un'espressa statuizione dei gruppi sopra citati.

Mi dispiace, ma non è per niente così. Ogni nazione al mondo è obbligata a raccogliere i proventi del diritto d'autore. È un compito dello stato. Ogni stato ha il diritto (e soprattutto il dovere) automaticamente di incassare i diritti d'autore per gli artisti. Non c'è bisogno di chiedere un'autorizzazione in tal senso a ogni artista. Basta che sia garantito un trattamento paritario dei singoli autori.

Ti dirò di più. IN SVIZZERA FUNZIONA ESATTAMENTE COME IN RUSSIA. La tariffa applicata dalle società di gestione dei diritti d'autore è esattamente del 9%. Addirittura meno che in Russia (15%). Nessun autore firma convenzioni con le autorità svizzere. La Svizzera ha infatti l'obbligo di raccogliere i proventi del diritto d'autore e trasmetterli agli artisti. È un mandato pubblico.

Tutto quanto precede è perfettamente in regola con il WTO e le normative internazionali. L'unica convenzione ha dovuto essere sottoscritta... indovina un po'... con gli Stati Uniti d'America!!!

Il punto è proprio questo. Probabilmente non avendo convenzioni con gli USA, la Russia e di riflesso ROMS, si ritrova ad avere questi problemi...

digitalbrain
03-01-2007, 14:08
Vi invito ad andare sul sito allofmp3 e leggere le faq sulle condizioni d'uso. Magari si fa un pò di chiarezza.

FAQs Regarding The Legality of the AllOfMP3 pay service.

Importante ai nostri interessi è questo passaggio:

Is the AllOfMP3 pay service legal to use in other countries?
We do not definitively know if importation of music from ALLOFMP3 is legal in your country. The user bears sole responsibility for any use and distribution of all materials received from ALLOFMP3. This responsibility is dependent on the national legislation in each user's country of residence. The Administration of ALLOFMP3 does not possess information on the laws of each particular country and is not responsible for the actions of foreign users. Please consult your local laws and counsel to find out before engaging in this service.

Do you pay artists?
We pay Russian Licensing Societies 15% for all music. The Russian Licensing Societies will in turn pay the copyright owners, not necessarily the artists. Despite no legal requirement to do so, we are currently considering paying original performing artists 5%, regardless of who owns the copyright to the underlying work.

Can the copyright owners actually collect from Russian Licensing Societies like ROMS.
Yes. Similar to Music Licensing Societies in other countries (like ASCAP and BMI in the US), all a copyright owner needs to do is contact the Russian Licensing Societies (e.g., ROMS) and show proof that they own a copyrighted work; after which they can collect accumulated proceeds.

Isn't it illegal to sell downloads without permission from the copyright owner? The International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) stated "Under the copyright laws of virtually every country in the world, including Russia, it is illegal to distribute recordings without the permission of the rights owners"
No; in Russia it is legal to sell downloads without permission from the copyright owner (see the answer to Question 1, above).

From the above quote by the IFPI it seems that they are unaware of: (a) the Russian Copyright Law (see the answer to Question 1, above), (b) the notion of sovereignty of a nation state, and (c) the Berne Convention Article 9(2), which supports such sovereignty.

As a matter of Russian legislation, the Russian Copyright Law Article 45(3) allows a non-profit organization like ROMS to include artists works for licensing to third parties without authorization from the artists (see the answer to Question 1, above). Russia has every right to pass laws that benefit its people as it sees fit, and not as the IFPI sees fit.

The Berne Convention for the Protection of Literary and Artistic Works, Article 9 (2) states:

(2) It shall be a matter for legislation in the countries of the Union to permit the reproduction of such works in certain special cases, provided that such reproduction does not conflict with a normal exploitation of the work and does not unreasonably prejudice the legitimate interests of the author. (emphasis added)

ecc.....
spero si possa postare uno stralcio delle condizioni d'uso sul forum.

Eldainen
03-01-2007, 14:09
già...a parte il fatto che non è così...se io voglio mettere dei brani in vendita in un determinato paese devo preventivament prendere accordi con quel paese ed adeguarmi alla legge di quel paese (è quello che fa ITunes...ti sei mai chiesto il perchè delle differenze di catalogo tra uno shop nazionale e l'altro?)...se in Thailandia vendere materiale pedo pronografico non è reato non vuol dire che uno dall'Italia possa pagare un servizio con base in Thailandia per acquistare materiale del genere: sta commettendo un'illecito e ne pagherà le (giuste) conseguenze.

Si, ma non si sta violando nessuna legge in Italia. La legge sul diritto d'autore prevede unicamente che l'artista venga pagato per la riproduzione del suo brano e stabilisce una tariffa applicabile in Italia (la tariffa è decisa dall'ente per la raccolta e deve essere autorizzata dallo stato italiano). Esattamente quel che si fa in Russia. Dunque non c'è nessuna violazione del diritto italiano. Semplicemente la tariffa è diversa perché l'acquisto è fatto all'estero.

Eldainen
03-01-2007, 14:11
se io faccio un disco, scrivo un libro, giro un film etc. e me lo ritrovo in vendita senza il mio permesso in un altro Stato se permetti c'è violazione dei miei diritti...poi però provo a fargli causa e cosa mi ritrovo? una legge che tutela la violazione di un mio diritto.

Allora proprio non capisci. Ogni stato ha il DOVERE di raccogliere i diritti d'autore e trasmetterli agli autori. In Svizzera, per i libri, si chiama ProLitteris. Su ogni libro venduto in Svizzera, il ricavo per gli autori è del 9%. Se tu, privato italiano vieni e compri un libro in Svizzera e te lo porti in Italia hai pagato per il tuo diritto d'autore e sei perfettamente in regola. E questo anche se l'Italia fa pagare il 20% per i diritti d'autore in Italia. Questo è valido fintanto che tali libri sono usati per uso privato.

E l'autore non ha dovuto autorizzare proprio nulla, proprio perché lo stato ha per mandato automatico di autorizzare la vendita incassando il dovuto diritto d'autore.

Eldainen
03-01-2007, 14:14
Non possono essere applicati perchè tecnicamente non possibile.

Non perchè non DEVONO essere applicati.

Un mp3 acquistato e scaricato è un bene al pari di un paio di scarpe o un libro comprato e importato.

No, non possono essere applicati perché per legge non è previsto. È merce che passa la frontiera solo virtualmente. Quel giorno che ciò sarà codificato in una legge, allora sarà vietato. Fintanto che non è così, è perfettamente lecito.

betha
03-01-2007, 14:16
ma guarda un po'..in svizzera hanno messo una tassa sui lettori vuoti e sui cd dvd, fra non molto la metteranno sugli hd vuoti...se andiamo avanti così fra non molto ci tasseranno le orecchie perchè potenzialmente atte all'ascolto di musica

hackboyz
03-01-2007, 14:18
No, non possono essere applicati perché per legge non è previsto. È merce che passa la frontiera solo virtualmente. Quel giorno che ciò sarà codificato in una legge, allora sarà vietato. Fintanto che non è così, è perfettamente lecito.
Sarà così in Svizzera da te (ma in realtà no). Nella UE (e in altri paesi) non è proprio così.

Se per te un mp3 comprato è aria, pazienza. Nel resto del mondo è un bene e deve seguire le leggi sul commercio internazionale (e per noi quelle CE).

Non bisogna codificare niente, nè inventarsi nessun reato nuovo.

Bye :)

Eldainen
03-01-2007, 14:31
Sarà così in Svizzera da te (ma in realtà no). Nella UE (e in altri paesi) non è proprio così.

Se per te un mp3 comprato è aria, pazienza. Nel resto del mondo è un bene e deve seguire le leggi sul commercio internazionale (e per noi quelle CE).

Non bisogna codificare niente, nè inventarsi nessun reato nuovo.

Bye :)

Allora, che lavoro fai?

No, te lo chiedo perché io sono un giurista. So come funzianano le leggi nel mio paese e le leggi internazionali.

L'aquisto di un programma, brano musicale, ecc. ecc. via internet all'estero è perfettamente lecito e non è neppure tassato addizionalmente. Non devo compilare nessun formulario da spedire in dogana per pagare iva o quant'altro. È lecito fintanto che il bene acquistato è vendibile anche nel mio paese (e con questo rispondo anche a un altro post sopra); è ovvio che se acquisto un filmato pedo-pornografico sto violando la legge. Come sarebbe illecito acquistare un brano musicale da una ditta che NON paga i diritti d'autore, perché in Svizzera (o qualunque altro stato europeo) i diritti d'autore vanno pagati.

Dunque, l'unica domanda da porre nel caso di allot o Roms è: queste società pagano i diritti d'autore agli artisti??? Se la risposta è si, allora il mio acquisto è lecito, poiché rispetto le condizioni previste dalla mia legislazione nazionale.

Se iTunes fa pagare tariffe diverse per le varie nazioni, andrebbe chiesto a loro il perché, non sono obbligati a farlo. D'altronde anche McDonalds fa pagare i panini differentemente da nazione a nazione (in Svizzera un Big Mac te lo fanno pagare ben 4 Euro).
Directsong ad esempio non fa differenza per i prezzi dei suoi brani (stessi prezzi per tutti).Directsong viola i diritti d'autore permettendo a gente non americana di scaricare i suoi brani? Assolutamente no!

Eldainen
03-01-2007, 14:34
ma guarda un po'..in svizzera hanno messo una tassa sui lettori vuoti e sui cd dvd, fra non molto la metteranno sugli hd vuoti...se andiamo avanti così fra non molto ci tasseranno le orecchie perchè potenzialmente atte all'ascolto di musica

Eh si, immagino sia un adeguamento ad altre legislazioni europee, come spesso capita di questi tempi...

... se andiamo avanti così presto avremo anche noi l'IVA al 20% e altre cosuccie del genere.

trs-sonic
03-01-2007, 14:53
1650 miliardi di dollari: questa la cifra che chiederà la RIAA, Recording Industry Association of America

possibilmente in banconote di piccolo taglio... :sofico: :doh:
sti qua si son fusi il cervello

Eldainen
03-01-2007, 15:18
Tra le altre cose, consiglio pure la lettura di questo stralcio di Wikipedia sulla RIAA. Poi torniamo a parlare della controversia...



"RIAA
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca

La sigla R.I.A.A. è l'acronimo dell'inglese Recording Industry Association of America, Associazione americana dei produttori discografici, fondata nel 1952, rappresenta l'industria discografica americana, il gruppo autorizzato per la certificazione per gli albi d'oro e di platino.

La RIAA è stata recentemente al centro delle controversie sullo sviluppo del peer-to-peer, l'MP3 e la condivisione di file. I suoi tentativi di difendere gli interessi delle major sono stati visti da alcuni come un comportamento lesivo sia nei confronti dei consumatori che degli artisti.

Gli avversari della RIAA affermano che questo gruppo forma un cartello che gonfia artificiosamente e fissa i prezzi dei CD. Questa affermazione sarebbe dimostrata dal fatto che le Big Five (BMG, EMI, Sony,Universal Music e Warner) distribuiscono almeno il 95 % di tutti i CD a livello mondiale.

Il presidente e chief executive officer dal 1988 al 2003 è stata Hilary Rosen che ha chiaramente criticato l'uso del "peer-to-peer". Sotto la sua direzione la RIAA ha intrapreso un'aggressiva campagna legale per fermarne la diffusione.

La digitalizzazione della musica e la disponibilità di mezzi di comunicazione digitale piuttosto economici, unite alle tecnologie di file-swapping, ha messo in crisi le major discografiche. Molti credono che queste tecnologie siano in grado di eliminare completamente la distribuzione fisica dei CD musicali, minacciando di fatto l'esistenza di molte aziende che attualmente dominano il marketing e la distribuzione nel settore.

La RIAA cerca di proteggere i suoi interessi sensibilizzando i politici e formando delle lobby al fine di modificare le leggi sul copyright. Come risultato i membri della RIAA negli U.S.A. hanno ora a disposizione una legislazione speciale che protegge e rinforza il loro modello industriale. Queste leggi le aiutano a citare in giudizio molti provider e utenti che utilizzano il peer-to-peer.

La RIAA è diventata il bersaglio di molti hacker a causa della sua impopolarità. I loro siti sono ripetutamente violati e cancellati. Molte persone ritengono che la RIAA abbia fatto pochissimo per guadagnarsi le simpatie dei consumatori e alcuni credono che il loro obiettivo fondamentale sia mantenere l'attuale status quo al fine di evitare la diminuzione dei costi di registrazione e di distribuzione.

Per questi osservatori, le major appaiono come una lobby che spende una incredibile quantità di denaro per influenzare i legislatori al fine di promulgare leggi che erodono i diritti di utilizzo di file condivisi al fine di proteggere il copyright (l'accordo sul copyright è un accordo che permette agli artisti di evitare la copia preventiva dei loro lavori, un diritto che alcuni pensano sia contrario alle leggi naturali).

Recentemente, diverse aziende e oppositori della RIAA hanno dichiarato che il gruppo sta artificiosamente espandendo i suoi membri, elencando compagnie che non ne fanno parte e che non lo desiderano. Il sito Boycott-RIAA.com fondato da Bill Evans, ha fatto notare che sul sito web della RIAA c'è una lista dei suoi membri che inizia con la Matador Records e con Lookout Records [1]. Tuttavia, nessuna delle due compagnie è attualmente membro della RIAA. Mentre per molti Evans è una fonte inaffidabile, molte aziende confermano la sua storia.

La Matador Records di Patric Armory afferma di non essere membro della RIAA e che non desidera esserlo e che non è la prima volta che vengono inseriti in questa lista sul sito della RIAA. Per rimediare alla situazione ha inviato almeno tre e-mail di sollecito per farsi cancellare da questa lista, ma nessuno gli ha risposto. Armory ha contattato Amy Weiss della RIAA e W. J. Clinton, il segretario delegato alla stampa, ma nuovamente nessuno gli ha risposto. Tuttavia il nome della loro azienda due giorni dopo è stato rimosso. Contemporanamente Bill Evans ha affermato che il nome della Lookout Record, da loro contattata, era stato aggiunto alla lista."

Feric Jaggar
03-01-2007, 15:27
Scommetto che se la SIAE nostrana seguisse le orme della RIAA, immediatamente si registrerebbero misteriose perdite di pressione nel metanodotto che rifornisce l'Italia... meditate, gente, meditate...

hackboyz
03-01-2007, 15:35
CUT
In Italia, l’attività di intermediazione è riservata dalla legge alla SIAE in via esclusiva. L’ autore può comunque scegliere di aderire ad altre Società di autori di Paesi stranieri.

Inoltre immagino che la ROMS non abbia accordi nè con la RIAA nè con la SIAE nè con altre società di autori europei.

Quello che dici tu è vero se io comprassi una canzone negli UK. La compro pago i diritti alla società UK, l'UK oltretutto è nella UE non devo aggiungere nulla.

Se compro da Amazon USA pago i diritti alla RIAA però potrebbero farmi pagare i dazi in dogana (al di là di accordi internazionali, e al di là del fatto che per uno due cd spesso non applicano nulla).

Sulle cose "che si possono scaricare" è vero che ci sono casi dubbi e anche per altre legislazioni l'equazione download = importazione non è così limpida. Ma non è vero il contrario.

Se mi dici che per certo il download internazionalmente permette di raggirare i dazi ne prendo atto ma ho molti dubbi al riguardo. Evidentemente ci sono accordi internazionali al riguardo.

Per allofmp3 comunque rimane il problema che si importa un prodotto coperto da copyright il cui pagamento dei diritti è dubbio e per l'Italia c'è il problema che la ROMS non è convenzionata con la SIAE e la maggiorparte degli artisti non sono d'accordo con la ROMS. Comunque sapremo cosa decideranno. Tra l'altro le problematiche sono diverse da paese a paese (anche perchè la legislazione sul diritto d'autore non è uniforme) dai un'occhiata qui

http://en.wikipedia.org/wiki/Allofmp3

la nostra legislazione è molto restrittiva, anche più di quella Americana o inglese per certi aspetti. Da noi non esiste neanche più il concetto di uso personale.

Eldainen
03-01-2007, 15:49
In Italia, l’attività di intermediazione è riservata dalla legge alla SIAE in via esclusiva. L’ autore può comunque scegliere di aderire ad altre Società di autori di Paesi stranieri.

Inoltre immagino che la ROMS non abbia accordi nè con la RIAA nè con la SIAE nè con altre società di autori europei.

Quello che dici tu è vero se io comprassi una canzone negli UK. La compro pago i diritti alla società UK, l'UK oltretutto è nella UE non devo aggiungere nulla.

Se compro da Amazon USA pago i diritti alla RIAA però potrebbero farmi pagare i dazi in dogana (al di là di accordi internazionali, e al di là del fatto che per uno due cd spesso non applicano nulla).

Sulle cose "che si possono scaricare" è vero che ci sono casi dubbi e anche per altre legislazioni l'equazione download = importazione non è così limpida. Ma non è vero il contrario.

Se mi dici che per certo il download internazionalmente permette di raggirare i dazi ne prendo atto ma ho molti dubbi al riguardo.

Per allofmp3 comunque rimane il problema che si importa un prodotto coperto da copyright il cui pagamento dei diritti è dubbio e per l'Italia c'è il problema che la ROMS non è convenzionata con la SIAE e la maggiorparte degli artisti non sono d'accordo con la ROMS. Comunque sapremo cosa decideranno. Tra l'altro le problematiche sono diverse da paese a paese (anche perchè la legislazione sul diritto d'autore non è uniforme) dai un'occhiata qui

http://en.wikipedia.org/wiki/Allofmp3

la nostra legislazione è molto restrittiva, anche più di quella Americana o inglese per certi aspetti. Da noi non esiste neanche più il concetto di uso personale.


Ottimo post. Ti do ragione su tutto quanto scrivi. Purtroppo internet è una continua forzatura per le disposizioni legali attuali. Contempla situazioni difficilmente regolabili per legge.

È per questo che un po' ovunque si rivela necessario creare delle leggi ad hoc per il commercio via internet. È vero che se comando dei cd all'estero e passano la dogana, mi fanno pagare i dazi in principio (di fatto poi non avviene nemmeno sempre). Il problema è che in internet virtualmente non ci sono dogane e le legislazioni in merito non contemplano il passaggio dei dati.

In Giappone è addirittura stato deciso che un file contenente dati non è sempre un "bene" vendibile. Va di caso in caso.

È per questo che affermo che al momento attuale le leggi vigenti sono estremamente lacunose. Ed è per questo che in mancanza di leggi precise e specifiche per il commercio di file via internet, al momento attuale non si può certo parlare di illegalità in casi in cui le leggi di protezione generali vigenti non sono espressamente violate. Come detto, in teoria, se il rivenditore e l'acquirente pagano i diritti d'autore, non vi è nulla di illegale, anche se l'acquirente sta in Italia e il rivenditore in Russia.

Anche gli accordi e le convenzioni fra società di incasso dei diritti d'autore non sono un obbligo previsto dal diritto internazionale. La SIAE non potrà mai colpire l'utente italiano che ha pagato i diritti d'autore in Russia (o qualunque altro paese) sul solo pretesto che non vi è un accordo fra loro e la Russia. Questo in principio esula dai compiti della SIAE.

Inevitabile che questa situazione crea delle differenze enormi sui prezzi della musica disponibile via internet. Al momento attuale però, bisogna ammettere che se Directsong può vendere brani in tutto il mondo (anche in Russia) pagando la RIAA, allora anche AllofMP3 può vendere brani in tutto il mondo pagando la ROMS.

Si tratta del chiaro principio della reciprocità, applicabile nel diritto internazionale che, soprattutto in caso di controversie e mancati accordi, dovrebbe essere il criterio base per giudicare delle controversie giuridiche.

Il punto rimane il seguente: i brani protetti dalla RIAA costano molto di più poiché la RIAA ha uno scopo lucrativo alla base (è un ente privato); la ROM è pubblica e non ha scopo di lucro. Lo stesso vale per la SIA in Svizzera. I vantaggi per il consumatore sono ovvi. Come è ovvio che alla RIAA girino le scatole perché fa fatica a vendere canzoni lucrando pesantemente come ha fatto sinora se a società come allofmp3 è permesso di perdurare.

Frankie_culodigomma
03-01-2007, 16:08
A parte ogni possibile discussione sull'entità del risarcimento (ovviamente spropositata...), mi sembra che qui ci sia un problema di fondo che affligge il sistema internet nel suo complesso:la globalità del web.
Mi pare chiaro che potendo accedere a qualunque sito, in qualsiasi posto del mondo si viva, si rivela necessario istituire una regolamentazione sovranazionale a cui tutti i gestori di siti web debbano sottostare, alla faccia di quegli anarchici ideologi che desiderano avere tutto "free". Mi spiego bene: mettiamo che io sia un artista ( o comunque uno che per campare vende le sue opere...) e che abiti in USA. Supponiamo che produca un album e che voglia vendere questo album in tutto il mondo.
Ovviamente io devo poter campare con i diritti che provengono dalla vendita del mio album, e devo poter campare in America, con i costi che sono normali in questo paese...
Se un americano vuole acquistare il mio album, prodotto da un americano in America, LO PAGA QUANTO COSTA IN AMERICA, non quanto costa in Russia! Quanto costa in Russia ci paga un album di un russo, prodotto in Russia!
Ora, concordo sul fatto che le case discografiche ricarichino sul prezzo di un cd in maniera sproporzionata e che anchio comprerei dischi se solo costassero un terzo di quel che invece costano, ma il problema è un problema di fondo ed è giusto che qualcuno si incazzi quando vede vendere a prezzi irrisori opere che sono state prodotte nel suo paese e che sempre nel suo paese hanno costi decisamente superiori; perchè se tutti comprassero quell'opera dai Russi, lui farebbe la fame in America,
e dovrebbe trasferirsi in Russia per campare con i diritti...Comprì???
Seguendo questo ragionamento si dovrebbe vietare ai residenti in, che ne sò, America, di acquistare beni intellettuali prodotti in America da Società non Americane e permettere quindi che certi siti siano raggiungibili solo da "posti" specifici.
Chi vuol capire ha capito...

afterburner
03-01-2007, 16:10
Ho letto sopra delle cose ASSURDE.....sono rimasto proprio di sasso.
Qualcuno crede che vendere "The wall" dei pink floyd, a 3,65 euro sia poco...(poveri pInk come fanno a campare???)......altri giustificano questo fatto con il basso costo della vita in russia e quindi sostengono che in fondo quello che noi paghiamao 7/8 euro.... è normale che in russia costi la meta'.....xcio tutto normale e sostanzialmente giusto.

Beh, io l'ho giustificato cosi'.
Con quello che costano i cd appena usciti in italia (penso abbiano superato i 20 euro o siamo ancora sotto?) io mi accontento e sono ben felice di pagare un cd che mi piace meno di 10 euro. Sarebbe meglio pagarlo meno di 5 euro e ancora meglio pagarlo meno di 1 euro ma cosi' finirei col pagarlo meno di un cd vergine ....

Io dico una cosa...che non ha detto nessuno :
Sapete quanto dovrebbe costare,oggi, un disco fatto dai pink Floyd nel 1970 ???
ZERO EURO !!!!!! ZERO EURO !!! ZERO EURO !!!
Hai fatto un disco ?? ok. I primi 5 anni lo vendi ad un prezzo pieno e decente e poi non costa piu un caxxo. Se ti sta bene è cosi'...se no me lo scarico subito senza nessun pentimento.

Degustibus .. (o come cavolo si scrive)
Io preferisco un cd originale con la qualita' del cd originale e con tanto di booklet con i testi invece di mp3 128kbps joint-stereo convertiti da chissachi' e con chissa' quanti graffi sul cd.
Ovviamente tutto cio' vale se il cd originale lo pago un prezzo accettabile (che per me e' dell'ordine degli 8-10 euro) :D

Perche' vedete ragazzi......Mickael Jackson....si è fatto fare un parco divertimenti nel giardino di casa.....io mi rompo il culo tutti i giorni per andare a lavorare. E non venite a parlarmi di rispetto per il "lavoro" altrui. Lavorare e fare il cantante sono 2 cose diverse.
E qui non ho che da darti ragione. Punto.

hackboyz
03-01-2007, 16:10
Il punto rimane il seguente: i brani protetti dalla RIAA costano molto di più poiché la RIAA ha uno scopo lucrativo alla base (è un ente privato); la ROM è pubblica e non ha scopo di lucro. Lo stesso vale per la SIA in Svizzera. I vantaggi per il consumatore sono ovvi. Come è ovvio che alla RIAA girino le scatole perché fa fatica a vendere canzoni lucrando pesantemente come ha fatto sinora se a società come allofmp3 è permesso di perdurare.
Ma su questo non ci sono dubbi. :D

La RIAA è un rapinatore a mano armato e la nostra SIAE pure peggio :D

Il problema è come dici della legislazione assolutamente insufficiente e che si aggiorna troppo lentamente quando il web e l'informatica viaggiano alla velocità della luce.

Altri problemi interessanti possono riguardare i servizi sul web, o beni che sono una via di mezzo tra una prestazione e un bene vero e proprio (ad esempio l'abbonamento a Gamespot o quello a WoW).

Riguardo ad allofmp3 capisci che il fatto che il sito venda mp3 rappresenta un doppio problema: se vendesse cd si applicherebbero sicuramente i dazi (almeno in teoria), dando per scontato che la ROMS poi effettivamente paghi gli artisti il problema sarebbe parzialmente risolto. Per gli mp3 i dazi non sono applicabili inoltre rimane il dubbio che la legislazione russa sul diritto d'autore possa essere compatibile o meno con le legislazioni nazionali ed europee. Tra l'altro leggendo su wiki il caso è stato sollevato anche nella stessa Russia.

Ciny2
03-01-2007, 16:27
La Riaa c'è l'ha con quel sito perchè non vende le canzoni ad un euro con un formato blindato dal DRM.

Punto. Quel sito a differenza di quelli che piaciano alla Riaa ti permette di scegliere tra qualità e formato.

Il Roms non lo riconosce solo perchè non fa quello che vogliono loro.

afterburner
03-01-2007, 16:39
A parte ogni possibile discussione sull'entità del risarcimento (ovviamente spropositata...), mi sembra che qui ci sia un problema di fondo che affligge il sistema internet nel suo complesso:la globalità del web.

Fino a qualche anno fa la globalita' del web era il BELLO del web non un PROBLEMA DI FONDO!

Mi pare chiaro che potendo accedere a qualunque sito, in qualsiasi posto del mondo si viva, si rivela necessario istituire una regolamentazione sovranazionale a cui tutti i gestori di siti web debbano sottostare, alla faccia di quegli anarchici ideologi che desiderano avere tutto "free".

EEEEEEH? Praticamente vuoi estendere il monopolio della RIAA dagli USA a tutto il mondo! RIAU: Recording Industry Association of the UNIVERSE.
Poteva essere anche "of the World" ma metti che poi arrivano gli alieni a vendere mp3 a basso costo ...

Mi spiego bene: mettiamo che io sia un artista ( o comunque uno che per campare vende le sue opere...) e che abiti in USA. Supponiamo che produca un album e che voglia vendere questo album in tutto il mondo.
Ovviamente io devo poter campare con i diritti che provengono dalla vendita del mio album, e devo poter campare in America, con i costi che sono normali in questo paese...
Se un americano vuole acquistare il mio album, prodotto da un americano in America, LO PAGA QUANTO COSTA IN AMERICA, non quanto costa in Russia! Quanto costa in Russia ci paga un album di un russo, prodotto in Russia!
Ora, concordo sul fatto che le case discografiche ricarichino sul prezzo di un cd in maniera sproporzionata e che anchio comprerei dischi se solo costassero un terzo di quel che invece costano, ma il problema è un problema di fondo ed è giusto che qualcuno si incazzi quando vede vendere a prezzi irrisori opere che sono state prodotte nel suo paese e che sempre nel suo paese hanno costi decisamente superiori; perchè se tutti comprassero quell'opera dai Russi, lui farebbe la fame in America,

Poveri musicisti americani!! Povera madonna, povero michael jackson, povero justin timberlake, poveri rapper neri!!! Si vede dalle loro case, dai gioielli e dal loro stile di vita che vivono a mala pena con il costo della vita dell'america!!

e dovrebbe trasferirsi in Russia per campare con i diritti...Comprì???
Seguendo questo ragionamento si dovrebbe vietare ai residenti in, che ne sò, America, di acquistare beni intellettuali prodotti in America da Società non Americane e permettere quindi che certi siti siano raggiungibili solo da "posti" specifici.
Chi vuol capire ha capito...
Eccone un altro che vuole bloccare siti a destra e a manca ... proponi al governo! ultimamente stanno bloccando talmente tanti siti e contenuti che solo quello di suor germana rimarra' visibile senza infrangere qualche legge

Eldainen
03-01-2007, 16:43
Ma su questo non ci sono dubbi. :D

La RIAA è un rapinatore a mano armato e la nostra SIAE pure peggio :D

Il problema è come dici della legislazione assolutamente insufficiente e che si aggiorna troppo lentamente quando il web e l'informatica viaggiano alla velocità della luce.

Altri problemi interessanti possono riguardare i servizi sul web, o beni che sono una via di mezzo tra una prestazione e un bene vero e proprio (ad esempio l'abbonamento a Gamespot o quello a WoW).

Riguardo ad allofmp3 capisci che il fatto che il sito venda mp3 rappresenta un doppio problema: se vendesse cd si applicherebbero sicuramente i dazi (almeno in teoria), dando per scontato che la ROMS poi effettivamente paghi gli artisti il problema sarebbe parzialmente risolto. Per gli mp3 i dazi non sono applicabili inoltre rimane il dubbio che la legislazione russa sul diritto d'autore possa essere compatibile o meno con le legislazioni nazionali ed europee. Tra l'altro leggendo su wiki il caso è stato sollevato anche nella stessa Russia.

Già, vero.

Dei problemi con l'abbonamento a WoW se ne era parlato in un altro topic e infatti avevo rilevato in quel caso che gli abbonamenti per giochi online sono forse il prodotto moderno col più alto ricarico di prezzo sul il mercato. Al punto che viene da chiedersi se quella che fanno è una politica dei prezzi al limite del lecito (e del tollerabile) oppure vera e propria "truffa". Ricarichi di quel genere per dei beni di consumo sarebbero illeciti, ma per abbonamenti online di giochi? Difficile da dire purtroppo.

Per gli mp3 e la ROMS, certo è che la loro situazione merita di essere chiarita. Ovvio che se poi non pagassero realmente i diritti, allora sarebbero nel chiaro illecito.

Ad ogni modo è per me più scioccante un'azione legale come quella della RIAA, assolutamente non sostenibile dal profilo giuridico, che l'esistenza di un sito come allofmp3.

bartolomeo_ita
03-01-2007, 17:01
il giorno che la riaa imploderà, sarà un bel giorno

mixmax99
03-01-2007, 17:28
Al di là delle ragioni o del torto della RIAA, quest'azione legale segue gli accordi presi dai governi russo ed americano per l'ingresso della Russia nel WTO. In sede di trattativa gli states hanno espressamente chiesto al governo di Mosca di dare un giro di vite alla pirateria (che imperversa ovunque... la maggior parte dei Cd che molti lettori diconi di trovare a 100 rubli sono in realtà copie piratate...) e alla vendita online di mp3, puntando il dito espressamente contro allofmp3. E' stato proprio leggendo questa news del 30 novembre che ho scoperto l'esistenza di questo sito:

Patto Russia-USA: AllofMp3 chiuderà (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1790067)

Nell'accordo si parla anche del cambiamento dell'operato di ROMS, che non potrà più operare senza il consenso esplicito dei detentori dei diritti.

La questione, quindi, è diventata molto più politica che giuridica e la Russia per entrare nel WTO si dovrà adeguare agli accordi internazionali sulla proprietà intellettuale.

Anche se AllofMp3 avesse ragione, credo che abbia comunque i giorni contanti...

Eldainen
03-01-2007, 17:36
Al di là delle ragioni o del torto della RIAA, quest'azione legale segue gli accordi presi dai governi russo ed americano per l'ingresso della Russia nel WTO. In sede di trattativa gli states hanno espressamente chiesto al governo di Mosca di dare un giro di vite alla pirateria (che imperversa ovunque... la maggior parte dei Cd che molti lettori diconi di trovare a 100 rubli sono in realtà copie piratate...) e alla vendita online di mp3, puntando il dito espressamente contro allofmp3. E' stato proprio leggendo questa news del 30 novembre che ho scoperto l'esistenza di questo sito:

Patto Russia-USA: AllofMp3 chiuderà (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1790067)

Nell'accordo si parla anche del cambiamento dell'operato di ROMS, che non potrà più operare senza il consenso esplicito dei detentori dei diritti.

La questione, quindi, è diventata molto più politica che giuridica e la Russia per entrare nel WTO di dovrà adeguare agli accordi internazionali sulla proprietà intellettuale.

Anche se AllofMp3 avesse ragione, credo che abbia comunque i giorni contanti...

Interessante...

Comunque mi fa ridere che gli States stiano imponendo alla Russia di fare cose che altri stati nel WTO non fanno (come ad esempio la Svizzera, che usa un sistema molto simile a quello russo).

mixmax99
03-01-2007, 17:44
Vero, ma in Svizzera la pirateria non ha raggiunto i livelli imparagonabili della Russia. A san pietroburgo esistono delle vere e proprio catene di negozi (Titanik, 505, Iceberg) che vendono tutto materiale piratato: da ogni tipo di software, DVD, VHS, CD, giochi, ecc..
E' chiaro che per fare una guerra si punta il dito contro il bersaglio più grosso, normalmente è quello più facile da colpire... E AllOfMp3 è il bersaglio scelto dal governo americano come esempio del mancato rispetto del diritto d'autore in base alle regole del WTO. Qui ormai non è più questione di cosa è giusto o cosa è sbagliato, ma semplicemente è la legge del più forte: se la Russia vuole entrare nel WTO dovrà sottostare a delle regole. E questo nonostante il mio personale dispiacere o la competenza dei giuristi che scrivono sul forum...

@ndre1
03-01-2007, 18:43
Questi americani hanno rotto le @@!!! Quando il mio paese era in difficoltà sono arrivati come parasiti a cucciare tutti le risorse e senza pagare 1 centesimo di tasse!!!
E ora che succede!!?? Paese cresce.., si riprende!!! Paga tutto quello che deve pagare e qui arriva zio Bob è vuole i soldi!! Questa volta ha voluto tropo…, la Russia non è di 10 anni fa!! Se continui a rompere…,allora meglio che ti nascondi e stai zitto!!
Ps. volevo dire anche che da noi non si paga mp3..Il prezzo di un brano è pari a 0!!!Poi scaricare quanto vuoi!!

JohnPetrucci
03-01-2007, 20:22
Mi pare difficile far fallire AllofMP3 visto come vanno le cose poco pulite in Russia, sicuramente più legali e rispettate di quelle lecite....... :O

JohnPetrucci
03-01-2007, 20:26
Questi americani hanno rotto le @@!!! Quando il mio paese era in difficoltà sono arrivati come parasiti a cucciare tutti le risorse e senza pagare 1 centesimo di tasse!!!
E ora che succede!!?? Paese cresce.., si riprende!!! Paga tutto quello che deve pagare e qui arriva zio Bob è vuole i soldi!! Questa volta ha voluto tropo…, la Russia non è di 10 anni fa!! Se continui a rompere…,allora meglio che ti nascondi e stai zitto!!
Ps. volevo dire anche che da noi non si paga mp3..Il prezzo di un brano è pari a 0!!!Poi scaricare quanto vuoi!!
Nonostante io sia contrario in linea di massima a società a delinquere come la SIAE e le major quando impongono pagamenti ingiusti e assurdi, devo farti rilevare che non posso nemmeno schierarmi dalla parte della giungla russa, dove tutto è lecito finchè non si pestano i piedi sbagliati, vedi i giornalisti che muoiono in Russia facendo il loro lavoro onestamente, vittime del potere ambiguo che è cresciuto dopo il comunismo, insomma siete passati dalla padella alla brace, senza offesa. ;)

Therinai
03-01-2007, 21:01
Ti sembrano pochi 4 euro? Considera che in russia la vita costa poco (anche perche' guadagnano poco) e comunque, anche in italia ci sono negozi che vendono cd risalenti ad anni '70 e '80 a prezzi attorno agli 8-10 euro: mi sembra giusto.
Io sono spesso a caccia di cd di album rock anni '70 e non mi passa neanche per la testa di scaricarmi un album in mp3 se posso avere il cd originale per 7 euro e novanta. Se anche i cd recenti costassero cifre simili la pirateria non avrebbe senso di esistere e sicuramente ci sarebbero ugualmente elevati guadagni per case discografiche e artisti: purtroppo non lo vogliono capire .. :rolleyes:
Ok che la vita in russia costa poco ma i diritti d'autore sono sempre quelli, come è possibili che in russia la musica costi così poco? Cmq tanto meglio...
Sui cd anni 70-80 io li trovo, nuovi, nella migliore delle ipotesi, a 10 euro cavolo! Ma in realtà spesso non riesco a trovarli a meno di 15. Oggi ho comprato Texas Flood di Stevie Ray Vaughan a circa 11 euro, poi ho dato un occhiata ai pink floyd, alla quale mi interesso da qualche mese, e i loro album erano tutti sui 20 euro! Is There Anybody Out There era a 40 EURO!!! Per Diana!!! Il loro primo disco è uscito nel 67 con che coraggio lo vendono a 20 euro? E cmq di comprare mp3, che sia legale o no, che sia a buon prezzo o no, anche solo 3 euro, non se ne parla, voglio il disco. Se puoi darmi una mano a trovare cd rock 70-80 a buon prezzo ne sarei davvero felice ;)

@ndre1
03-01-2007, 21:43
Nonostante io sia contrario in linea di massima a società a delinquere come la SIAE e le major quando impongono pagamenti ingiusti e assurdi, devo farti rilevare che non posso nemmeno schierarmi dalla parte della giungla russa, dove tutto è lecito finchè non si pestano i piedi sbagliati, vedi i giornalisti che muoiono in Russia facendo il loro lavoro onestamente, vittime del potere ambiguo che è cresciuto dopo il comunismo, insomma siete passati dalla padella alla brace, senza offesa. ;)
Non siamo unici ad uccidere giornalisti..
Uno ammazza 1000000 persone rubando tutto quanto è poi diventa eroi nazionale anzi mondiale e tutti stanno zitti (intendo i paesi)

liveonmars
03-01-2007, 22:51
Sui cd anni 70-80 io li trovo, nuovi, nella migliore delle ipotesi, a 10 euro cavolo! Ma in realtà spesso non riesco a trovarli a meno di 15. Oggi ho comprato Texas Flood di Stevie Ray Vaughan a circa 11 euro, poi ho dato un occhiata ai pink floyd, alla quale mi interesso da qualche mese, e i loro album erano tutti sui 20 euro! Is There Anybody Out There era a 40 EURO!!! Per Diana!!! Il loro primo disco è uscito nel 67 con che coraggio lo vendono a 20 euro? E cmq di comprare mp3, che sia legale o no, che sia a buon prezzo o no, anche solo 3 euro, non se ne parla, voglio il disco. Se puoi darmi una mano a trovare cd rock 70-80 a buon prezzo ne sarei davvero felice ;)

Per la verita' non sono d'accordo, Eldanien sicuramente fara' meglio chiarezza abitando in svizzera su questo concetto elementare e di marketing....

Se in italia applicassero delle politiche di prezzo decenti saremmo tutti piu' stimolati all'acquisto di materiale originale che sicuramente e' di qualita' superiore allo scaricato dal web.

Lo dico perche' sono convinto che un CD nuovo appena uscito, dovrebbe costare meno per via del suo lancio o introduzione (start price), poi nel tempo a seguire e negli anni sempre a seguire dovrebbe salire di prezzo e diventare molto caro !! Il concetto e' quello della rarita'. Come avviene per oggetti d'epoca un vinile dei Doors o come dici dei Pink Floyd un appassionato come te dovrebbe essere disposto a pagarlo caro, altrimenti non si definirebbe un appassionato giusto ??

;)

JohnPetrucci
04-01-2007, 00:27
Non siamo unici ad uccidere giornalisti..
Uno ammazza 1000000 persone rubando tutto quanto è poi diventa eroi nazionale anzi mondiale e tutti stanno zitti (intendo i paesi)
Il tuo ragionamento non fa una piega, è ovvio che Bush non sia uno stinco di santo, e io sono il primo a schierarmi contro la politica imperialista americana e la logica della guerra motivata esclusivamente dal petrolio(altro che armi di distruzione di massa).
Ma ciò non vuol dire che bisogna legittimare l'illegalità perchè c'è chi fa peggio facendolo apparire "legale" e "giusto" per non dire "eroico".
La Russia di oggi è una dittatura nelle mani di Putin e dei suoi amici, dove la mafia sta al governo.
Siete riusciti a fare peggio di noi.........e scaricare sull'imperialismo americano non serve a nulla.

@ndre1
04-01-2007, 00:33
Il tuo ragionamento non fa una piega, è ovvio che Bush non sia uno stinco di santo, e io sono il primo a schierarmi contro la politica imperialista americana e la logica della guerra motivata esclusivamente dal petrolio(altro che armi di distruzione di massa).
Ma ciò non vuol dire che bisogna legittimare l'illegalità perchè c'è chi fa peggio facendolo apparire "legale" e "giusto" per non dire "eroico".
La Russia di oggi è una dittatura nelle mani di Putin e dei suoi amici, dove la mafia sta al governo.
Siete riusciti a fare peggio di noi.........e scaricare sull'imperialismo americano non serve a nulla.
È vero che dici.. solo ke è difficile combattere contro il denaro..

Therinai
04-01-2007, 08:08
Per la verita' non sono d'accordo, Eldanien sicuramente fara' meglio chiarezza abitando in svizzera su questo concetto elementare e di marketing....

Se in italia applicassero delle politiche di prezzo decenti saremmo tutti piu' stimolati all'acquisto di materiale originale che sicuramente e' di qualita' superiore allo scaricato dal web.

Lo dico perche' sono convinto che un CD nuovo appena uscito, dovrebbe costare meno per via del suo lancio o introduzione (start price), poi nel tempo a seguire e negli anni sempre a seguire dovrebbe salire di prezzo e diventare molto caro !! Il concetto e' quello della rarita'. Come avviene per oggetti d'epoca un vinile dei Doors o come dici dei Pink Floyd un appassionato come te dovrebbe essere disposto a pagarlo caro, altrimenti non si definirebbe un appassionato giusto ??

;)

Caspita che genio che sei! Aboliamo la produzione di massa così i dischi dei pink floyd e compagnia bella da 20 euro passano a 200! Geniale veramente!
:grrr: :nono:
Poi in compenso troveremo i Take That a 5 euro.... :doh:

Wolfgang Grimmer
04-01-2007, 09:21
Per la verita' non sono d'accordo, Eldanien sicuramente fara' meglio chiarezza abitando in svizzera su questo concetto elementare e di marketing....

Se in italia applicassero delle politiche di prezzo decenti saremmo tutti piu' stimolati all'acquisto di materiale originale che sicuramente e' di qualita' superiore allo scaricato dal web.

Lo dico perche' sono convinto che un CD nuovo appena uscito, dovrebbe costare meno per via del suo lancio o introduzione (start price), poi nel tempo a seguire e negli anni sempre a seguire dovrebbe salire di prezzo e diventare molto caro !! Il concetto e' quello della rarita'. Come avviene per oggetti d'epoca un vinile dei Doors o come dici dei Pink Floyd un appassionato come te dovrebbe essere disposto a pagarlo caro, altrimenti non si definirebbe un appassionato giusto ??

;)
A parte che appassionato non significa miliardario disposto a pagare oro qualunque cosa rientri nel cerchio delle proprie passioni (o almeno non sono ancora completamente sinonimi) ma ai non-appassionati hai pensato?
Se le future generazioni vorranno comprarsi cd dei pink floyd per scoprirli dovranno pagare 300 euro a cd perché usciti da 50-60 anni?

afterburner
04-01-2007, 09:42
Per la verita' non sono d'accordo, Eldanien sicuramente fara' meglio chiarezza abitando in svizzera su questo concetto elementare e di marketing....

Se in italia applicassero delle politiche di prezzo decenti saremmo tutti piu' stimolati all'acquisto di materiale originale che sicuramente e' di qualita' superiore allo scaricato dal web.

Lo dico perche' sono convinto che un CD nuovo appena uscito, dovrebbe costare meno per via del suo lancio o introduzione (start price), poi nel tempo a seguire e negli anni sempre a seguire dovrebbe salire di prezzo e diventare molto caro !! Il concetto e' quello della rarita'. Come avviene per oggetti d'epoca un vinile dei Doors o come dici dei Pink Floyd un appassionato come te dovrebbe essere disposto a pagarlo caro, altrimenti non si definirebbe un appassionato giusto ??

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Capisco il concetto di rarita' per i vinili dato che non vengono piu' "stampati". Pero' la tua idea dell'aumento di prezzo a priori col passare del tempo mi sembra un po' (con ironia) "na' sola" :D

mixmax99
04-01-2007, 10:10
Quindi, seguendo il tuo ragionamento, un un pc ibm con un bel 8088 a 4.77 Mhz, disco fisso da 10MB e floppy da 5"1/4 a 360Kb attualmente dovrebbe costare circa 15.000 euro.... Interessante... :muro:

afterburner
04-01-2007, 10:28
Quindi, seguendo il tuo ragionamento, un un pc ibm con un bel 8088 a 4.77 Mhz, disco fisso da 10MB e floppy da 5"1/4 a 360Kb attualmente dovrebbe costare circa 15.000 euro.... Interessante... :muro:
Non ho capito se il tuo post si riferisce al mio "concetto di rarita'" o al post di liveonmars sul costo dei cd.
Comunque anche col tuo esempio vale il concetto di rarita': se provi a cercare una DIMM da 1MB per il pc da te descritto qui sopra hai due possibilita': o la trovi in un pc buttato negli scantinati oppure la devi ordinare a qualche fornitore che, con la scusa della rarita', te la fara' pagare piu' di un banco ddr2 da 1 GB

liveonmars
04-01-2007, 12:36
Ma guardate che i paragoni vanno fatti soltanto per la musica, non si puo' generalizzare a questo modo.

La mia proposta era di marketing e stava a significare come in altri paesi si cerca @@ attivamente @@ di contenere i costi per noi utenti cosa che in Italia non si e' mai fatto e mai si fara'.
Cio' ha scatenato l'ira dei poveretti come noi, io per primo che sono stufo di prendere grandi sòle dando come ieri ad esempio € 21,90 per un cd di BOCELLI che tra l'altro neanche contiene la canzone che volevo (quella del pattinaggio su ghiaccio) .... e non esiste una preview delle canzoni.

Allora e' giusto ricorrere ai siti come Allofmp3 o gomusic.ru dove per i cd novita' non si pagava (ora e' sparito il sito tanto per cambiare) non piu' di $1,40 !!!!! Andrebbe bene anche una qualita' bassa, ma almeno sappiamo che comprando originale non butteremo via altro danaro.

JohnPetrucci
04-01-2007, 13:39
È vero che dici.. solo ke è difficile combattere contro il denaro..
Direi che hai riassunto in poche parole il vero nocciolo della questione, e ti do ragione al 100%.

Therinai
04-01-2007, 21:18
ora pensandoci bene c'è un altro problema: se viene riconosciuto che allofmp3 e altri siti analoghi vendono musica illegalmente, o se addirittura è già così, non è che chi ha comprato musica da questi siti si trova dei brani che, benché pagati, sono illegalalmente posseduti come fossero stati scaricati da emule? se è così veramente è meglio lasciare perdere l'acquisto di musica da internet

Eldainen
04-01-2007, 22:32
ora pensandoci bene c'è un altro problema: se viene riconosciuto che allofmp3 e altri siti analoghi vendono musica illegalmente, o se addirittura è già così, non è che chi ha comprato musica da questi siti si trova dei brani che, benché pagati, sono illegalalmente posseduti come fossero stati scaricati da emule? se è così veramente è meglio lasciare perdere l'acquisto di musica da internet

Beh, direi che la buona fede del consumatore, nell'ambito di una situazione legale incerta, va preservata. Dunque direi che non dovrebbe essere considerato illecito!

pikkoz
05-01-2007, 07:34
http://www.youtube.com/watch?v=qwg3KjmbgLQ
guardatelo, alla fine non saprete se ridere o piangere.

YellowT
07-01-2007, 10:39
1650 Miliardi di dollari forse è anche superiore al Pil di tutto il mondo!
Costosette le canzoncine per la RIAA americana!! :p :p
Sarebbe ora che fosse lei a morire!!

pil del mondo? :D quella cifra è inferiore al pil dell'Italia. Però quasi ci arriva

kiwivda
07-01-2007, 17:10
Mi sa tanto che la Riaa questa volta è andata a mettere il naso in affari che non le riguardano, gli americani dovrebbero farsi un po più i cxxxx loro secondo me se no quà finisce male... detto questo...

BlackLukeS
07-01-2007, 17:48
Ci si sta però dimenticando della base del problema: le canzoni. Chi le fa sono artisti che prendono una piccola percentuale rispetto a quella dei produttori. I diritti d'autore sono stati creati per tutelare gli artisti, non le tasche di gente in giacca e cravatta. In più, proprio in base alla mancanza di leggi internazionali, penso che sia molto difficile per la RIAA far valere le propre cause in quanto Mediaservices paga i diritti in terra propria, quindi leggi proprie. I soliti arraffoni capitalisti...

Lakaj
07-01-2007, 21:37
Domani mi sveglio e gli cerco a mio padre 1 miliardo di €
Poi vi dico come è andata :p

P.s.:Ma la guerra fredda non era finita da un pezzo ?