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View Full Version : Finanziaria e open source


LUVІ
22-12-2006, 12:36
Un concreto passo avanti:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1822453&r=PI

http://www.beatricemagnolfi.it/wp/?p=596

FINANZIARIA: SOSTEGNO ALL’OPEN SOURCE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Nella legge Finanziaria una norma che dà priorità al finanziamento di progetti che utilizzano e sviluppano applicazioni software a codice aperto.

Il Sottosegretario all’Innovazione Beatrice Magnolfi: “sosteniamo la crescita di un’industria italiana del software, un arcipelago di piccole imprese gestite da giovani, che infondono al mercato innovazione e creatività”.



Roma, 19 dicembre 2006 – “Vogliamo dare una svolta decisiva alla diffusione e all’utilizzo del software Open Source nella Pubblica Amministrazione, oggi quanto mai indispensabile per abbattere i costi della burocrazia e consentire agli enti pubblici di dialogare tra loro in maniera più efficiente, utilizzando formati standard e aperti”.
Così il Sottosegretario all’Innovazione Beatrice Magnolfi ha illustrato la norma della legge Finanziaria (art. 1, c. 897) che – nella valutazione dei progetti da finanziare con i 30 milioni di euro previsti a sostegno della Società dell’Informazione – assegna priorità a quelli che utilizzano e sviluppano applicazioni software a codice aperto.

Il marketplace delle soluzioni della PA a sostegno dell’industria del software italiana
La stessa norma della legge Finanziaria, ha spiegato Beatrice Magnolfi, “dispone anche la realizzazione di un ‘ambiente di sviluppo cooperativo su web’, dove le amministrazioni pubbliche possano condividere i codici sorgente, gli eseguibili e la documentazione dei software sviluppati. Il nuovo ambiente web consentirebbe inoltre di dare vita a comunità di amministrazioni utilizzatrici dei diversi software, per renderle protagoniste dei successivi sviluppi delle soluzioni, su base collaborativa”.
Secondo il Sottosegretario all’Innovazione “è un’assoluta novità per un ambiente che si configura come un vero e proprio ‘marketplace delle soluzioni informatiche della PA’, capace di favorire e rendere produttivo l’incontro tra la domanda pubblica e l’offerta delle sempre più numerose imprese italiane specializzate nello sviluppo di piattaforme a codice aperto”.
“Il fine è quello di sostenere la crescita di un’industria del software italiana in grado di competere con le grandi multinazionali, ma alimentando al contempo lo sviluppo locale nei territori” ha aggiunto Magnolfi. “Si tratta di un settore in espansione formato da un arcipelago di piccole imprese, quasi sempre gestite da giovani, e capace di infondere al mercato un forte contenuto di innovazione e creatività”.

ilsensine
22-12-2006, 12:57
Ok ma...
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1275748&page=1&pp=20

essegi
22-12-2006, 16:17
beh, quello che ha linkato il nostro moderatore sono episodi-risultato di anni di modo di procedere sbagliato... (x es. io, usando openoffice, ho avuto una marea di problemi negli anni passati con diversi moduli dei VVF/ministero dell'interno, che sono solo e solamente in .doc con funzioni particolari - ora finalmente risolti con le ultime versioni di o.o.o.)

quello che viene dalla finanziaria, e da quanto dice la sen. Magnolfi, sono prove e proposte di primi passi avanti, non può che essere una buona notizia... :)
...augurandoci che si realizzino, non saranno certo poche e deboli le resistenze delle lobby... :(

teogros
23-12-2006, 16:18
beh, quello che ha linkato il nostro moderatore sono episodi-risultato di anni di modo di procedere sbagliato... (x es. io, usando openoffice, ho avuto una marea di problemi negli anni passati con diversi moduli dei VVF/ministero dell'interno, che sono solo e solamente in .doc con funzioni particolari - ora finalmente risolti con le ultime versioni di o.o.o.)

quello che viene dalla finanziaria, e da quanto dice la sen. Magnolfi, sono prove e proposte di primi passi avanti, non può che essere una buona notizia... :)
...augurandoci che si realizzino, non saranno certo poche e deboli le resistenze delle lobby... :(

No, il problema è che poi le piccole (quelle potenzialmente più interessate a novità di questo tipo) non hanno i requisiti per partecipare ai bandi di gara delle PA... e tutto rimane come prima, o quasi! :D

00Luca
23-12-2006, 16:49
Io visto che MSFT è monopolista obbligherei per legge che i monopolisti del sw sono obbligati a cedere delle copie a titolo gratuito allo Stato.

Ad es. se l'azienda ha una quota di mercato nella categoria superiore al 40%

ilsensine
27-12-2006, 09:41
beh, quello che ha linkato il nostro moderatore sono episodi-risultato di anni di modo di procedere sbagliato... (x es. io, usando openoffice, ho avuto una marea di problemi negli anni passati con diversi moduli dei VVF/ministero dell'interno, che sono solo e solamente in .doc con funzioni particolari - ora finalmente risolti con le ultime versioni di o.o.o.)
Non mi risulta che ad oggi sia stato commissionato un programma per l'F24 o un archivio dei CAP compatibile con tutti i sistemi...

quello che viene dalla finanziaria, e da quanto dice la sen. Magnolfi, sono prove e proposte di primi passi avanti, non può che essere una buona notizia... :)

L'articolo riguarda la PA al suo interno, non necessariamente i servizi offerti ai cittadini.

Sarebbe molto più efficace una legge composta dal seguente Articolo Unico:

E' fatto divieto per le Pubbliche Amministrazioni, e per le aziende operanti per conto delle stesse, l'emissione di servizi informativi che richiedano l'utilizzo da parte del cittadino di specifiche strutture hardware o software.

teogros
27-12-2006, 09:50
Io visto che MSFT è monopolista obbligherei per legge che i monopolisti del sw sono obbligati a cedere delle copie a titolo gratuito allo Stato.

Ad es. se l'azienda ha una quota di mercato nella categoria superiore al 40%

Ma guarda che MSFT già cede delle copie a titolo gratuito... magari non direttamente alle PA (non lo so) ma per università, scuole, enti no-profit succede così da un bel pezzo! ;)

HenryTheFirst
27-12-2006, 11:10
Ma guarda che MSFT già cede delle copie a titolo gratuito... magari non direttamente alle PA (non lo so) ma per università, scuole, enti no-profit succede così da un bel pezzo! ;)

Ed in ogni caso il problema non è solo quello del prezzo della licenza e del software acquisito ad altro titolo, qui si tratta di vincolare il cittadino all'utilizzo di una piattaforma (costosa è vero, tra l'altro) e di vincolare la stessa PA al produttore del SW a causa dei formati proprietari.