View Full Version : perchè l'italia investe cosi poco in ricerca?
samuello 85
18-12-2006, 23:32
Innanzi tutto ciao a tutti, visto che è la prima volta che posto in questa sezione. :)
Come molti di voi sapranno anche quest'anno sara riservato alla ricerca meno dell'1 % del PIL,(sarebbe stato ancora meno se la Montalcini non avesse minacciato di non votare la finanziaria) e come anche ben saprete gli altri paesi dell' unine europea (Francia e germania in particolare) spendono il 2,5% del
PIL in ricerca, con l'obbiettivo di arrivare al 4, la china addirittura il 6.In oltre questa dovrebbe essere secondo Prodi la finanziaria dello sviluppo, della svolta. Bene, ora la mia domanda è: ma dove pensiamo di arrivare continuando ad investire poco o nulla in ricerca e sviluppo? Io dico che se continuiamo cosi siamo destinati ad un inesorabile declino. :(
Matrixbob
18-12-2006, 23:40
Investe poco in ricerca per lo stesso motivo per cui gli studenti MFN diminuiscono e quelli che si danno ad economia/giurisprudenza/scienze politiche aumentanto.
Ovvero tutti vogliono fare il top-manager.
ma dove pensiamo di arrivare continuando ad investire poco o nulla in ricerca e sviluppo? :(
non arriveremo da nessuna parte.....pensare di resistere a colossi economici in espansione come cina, india o altro senza ricerca è una idea folle!
Ovvero tutti vogliono fare il top-manager.
o forse non vogliono fare i disoccupati ;)
in questo paese la voglia di fare il ricercatore ti passa subito
peccato perché è una carriera che mi sarebbe piaciuta. ma sai, quando in università ti offrono qualche soldo "tra un po' giusto per tirare avanti" e puoi andare a lavorare altrove o stai a fare il mantenuto in famiglia o li mandi, a malincuore, a quel paese
Matrixbob
19-12-2006, 00:29
o forse non vogliono fare i disoccupati ;)
Infatti, facciamo 1 paese d'imprenditori!
In Svizzera son tutti banchieri/bancari, noi facciamo tutti gli imprenditori e gestiamo 1 fabbrica a distanza, magari online, di cinesi o CMQ orientali per i prossimi 20 anni.
Dopo di che anche loro ci bagneranno il naso e noi andremo a ...
sempreio
19-12-2006, 07:18
Infatti, facciamo 1 paese d'imprenditori!
In Svizzera son tutti banchieri/bancari, noi facciamo tutti gli imprenditori e gestiamo 1 fabbrica a distanza, magari online, di cinesi o CMQ orientali per i prossimi 20 anni.
Dopo di che anche loro ci bagneranno il naso e noi andremo a ...
la svizzera e l' austra sono quelli che investono di più in ricerca e i risultati adesso si vedono
Innanzi tutto ciao a tutti, visto che è la prima volta che posto in questa sezione. :)
Come molti di voi sapranno anche quest'anno sara riservato alla ricerca meno dell'1 % del PIL,(sarebbe stato ancora meno se la Montalcini non avesse minacciato di non votare la finanziaria) e come anche ben saprete gli altri paesi dell' unine europea (Francia e germania in particolare) spendono il 2,5% del
PIL in ricerca, con l'obbiettivo di arrivare al 4, la china addirittura il 6.In oltre questa dovrebbe essere secondo Prodi la finanziaria dello sviluppo, della svolta. Bene, ora la mia domanda è: ma dove pensiamo di arrivare continuando ad investire poco o nulla in ricerca e sviluppo? Io dico che se continuiamo cosi siamo destinati ad un inesorabile declino. :(
IL punto di fondo è che secondo me dovrebbero essere le imprese a far ricerca e lo Stato dovrebbe impegnarsi a promuovere progetti e poli tecnologici di incontro da realtà diverse (leggi permettere anche alle piccole imprese, raggruppando i singoli sforzi di fare ricerca).
Qui sembra invece che lo Stato debba occuparsi in prima persona di tutto ciò che riguarda la ricerca. Secondo me è un atteggiamento sbagliato, perchè può portare a sprechi di denaro, magari su progetti inutili, capitanati dai baroni di turno...
Matrixbob
19-12-2006, 11:04
la svizzera e l' austra sono quelli che investono di più in ricerca e i risultati adesso si vedono
Se fai riferimento al fatto che esista il CERN a Ginevra allora sei fuori strada. Quello è 1 centro di ricerca internazionale.
Inoltre 1 famose centro non basta, come da noi non basta ALENIA.
Se invece provi a fermare la gente per strada vedrai che la percentuaoe di quelli che lavorano in banca è sensibilmente impressionante.
Ci ha lavorato mia cugina x 1 po'.
IL punto di fondo è che secondo me dovrebbero essere le imprese a far ricerca e lo Stato dovrebbe impegnarsi a promuovere progetti e poli tecnologici di incontro da realtà diverse (leggi permettere anche alle piccole imprese, raggruppando i singoli sforzi di fare ricerca).
Qui sembra invece che lo Stato debba occuparsi in prima persona di tutto ciò che riguarda la ricerca. Secondo me è un atteggiamento sbagliato, perchè può portare a sprechi di denaro, magari su progetti inutili, capitanati dai baroni di turno...
Io lavoro per un istituto del CNR. La maggior parte dei progetti è finanziata da ditte private. Persino lo stipendio dei ricercatori è "caricato" su qualche fondo di qualche progetto (pagato da privati)... I fondi statali (pochi) bastano appena per cancelleria, CD, toner ecc...
-kurgan-
19-12-2006, 11:12
Innanzi tutto ciao a tutti, visto che è la prima volta che posto in questa sezione. :)
Come molti di voi sapranno anche quest'anno sara riservato alla ricerca meno dell'1 % del PIL,(sarebbe stato ancora meno se la Montalcini non avesse minacciato di non votare la finanziaria) e come anche ben saprete gli altri paesi dell' unine europea (Francia e germania in particolare) spendono il 2,5% del
PIL in ricerca, con l'obbiettivo di arrivare al 4, la china addirittura il 6.In oltre questa dovrebbe essere secondo Prodi la finanziaria dello sviluppo, della svolta. Bene, ora la mia domanda è: ma dove pensiamo di arrivare continuando ad investire poco o nulla in ricerca e sviluppo? Io dico che se continuiamo cosi siamo destinati ad un inesorabile declino. :(
perchè DA SEMPRE affrontiamo i problemi dopo che sono capitati, tiriamo a campare. La ricerca prevede un investimento a lungo termine, cosa che è totalmente al di fuori della mentalità italiana.
dantes76
19-12-2006, 11:13
o forse non vogliono fare i disoccupati ;)
infatti si va all'universita' per evitare di non fare niente,
o per evitare il militare , quando ci stava, o per fare dire alla mamma: mio figlio va all'universita', si, va all'universita', a 40 anni ha cambiato 8 corsi..
perchè la ricerca non è in grado di produrre consenso immediato, se non per esempio in casi particolari come Telethon, come il settore aerospaziale, la fisica delle particelle, etc...
quindi, non c'è interesse a finanziare un'attività che nel breve termine risulta "a fondo perduto".
Inoltre, i pochi soldi che ci sono vengono spesi male.
Il "sistema scienza" in Italia è malfunzionante e soffre degli stessi mali di tanti altri settori.
l' "italianità" mal so coniuga con la ricerca, ad eccezione di piccole realtà di persone che "ci credono" e fanno miracoli con pochissimo, e in tal modo fungono da "foglie di fico" lasciandoci l'illusione di essere un paese scientificamente avanzato.
per non parlare dell'Università, E sotto il profilo della formazione E sotto il profilo della ricerca.
è un discorso molto, molto complesso IMO.
dantes76
19-12-2006, 11:16
la svizzera e l' austra sono quelli che investono di più in ricerca e i risultati adesso si vedono
veramente sono paesi nordici in europa : Svezia&Co,dopo Us, Jap, KdS, Cina..
la maggior parte della ricerca la fa il privato.
l'italia, causa il sistema imprenditoriale/industriale (tutte piccole imprese) non ha la forza economica per poter fare ricerca ad alti livelli. Servirebbero grandi aziende e multinazionali.
Io lavoro per un istituto del CNR. La maggior parte dei progetti è finanziata da ditte private. Persino lo stipendio dei ricercatori è "caricato" su qualche fondo di qualche progetto (pagato da privati)... I fondi statali (pochi) bastano appena per cancelleria, CD, toner ecc...
francamente credo che il tuo sua un caso "fortunato" visto che negli altri posti si lavora con molti meno fondi, a prescindere dalla provenienza.
Darei un occhi per avere i tuoi mezzi (anche il tuo stipendio :D :D ) e soprattutto avere un obiettivo preciso che costringa tutta la catena di comando a orientare la ricerca su dei focus precisi senza seguire mode, gusti personali, camprare di vecchie glorie etc...
la maggior parte della ricerca la fa il privato.
l'italia, causa il sistema imprenditoriale/industriale (tutte piccole imprese) non ha la forza economica per poter fare ricerca ad alti livelli. Servirebbero grandi aziende e multinazionali.
anche la mentalità imprenditoriale, oltre che le dimensioni.
Il "padroncino del capannone" investe più volentieri in marketing che in innovazione.
se proprio va bene bene si investe nel design...
del resto il made in italy è sinonimo di "bello", non di "buono", per capirci.
Rik_Verbrugghe
19-12-2006, 11:25
perchè DA SEMPRE affrontiamo i problemi dopo che sono capitati, tiriamo a campare. La ricerca prevede un investimento a lungo termine, cosa che è totalmente al di fuori della mentalità italiana.
Quoto,
E vedere Carlo Rubbia che se n'è andato in Spagna a realizzare la centrale solare termodinamica mi fa parecchio male...
Era un progetto che si poteva benissimo portare avanti anche qui (come ha detto lui stesso) e invece... :cry:
zerothehero
19-12-2006, 12:49
Io lavoro per un istituto del CNR. La maggior parte dei progetti è finanziata da ditte private. Persino lo stipendio dei ricercatori è "caricato" su qualche fondo di qualche progetto (pagato da privati)... I fondi statali (pochi) bastano appena per cancelleria, CD, toner ecc...
Bè il toner costa molto.. :O
StefAno Giammarco
19-12-2006, 13:52
perchè la ricerca non è in grado di produrre consenso immediato, se non per esempio in casi particolari come Telethon, come il settore aerospaziale, la fisica delle particelle, etc...
quindi, non c'è interesse a finanziare un'attività che nel breve termine risulta "a fondo perduto".
Inoltre, i pochi soldi che ci sono vengono spesi male.
Il "sistema scienza" in Italia è malfunzionante e soffre degli stessi mali di tanti altri settori.
l' "italianità" mal so coniuga con la ricerca, ad eccezione di piccole realtà di persone che "ci credono" e fanno miracoli con pochissimo, e in tal modo fungono da "foglie di fico" lasciandoci l'illusione di essere un paese scientificamente avanzato.
per non parlare dell'Università, E sotto il profilo della formazione E sotto il profilo della ricerca.
è un discorso molto, molto complesso IMO.
Per una volta concordo totalmente con te, in particolar modo sulla prima frase. Questi proprio non capiscono che con questa miopia ci porteranno a fondo non rendendosi conto che stanno svuotando anche la propria greppia.
francamente credo che il tuo sua un caso "fortunato" visto che negli altri posti si lavora con molti meno fondi, a prescindere dalla provenienza.
Darei un occhi per avere i tuoi mezzi (anche il tuo stipendio :D :D ) e soprattutto avere un obiettivo preciso che costringa tutta la catena di comando a orientare la ricerca su dei focus precisi senza seguire mode, gusti personali, camprare di vecchie glorie etc...
Vedi, il vantaggio di lavorare con finanziamento di privati è che loro cacciano i soldi e si aspettano da te un risultato... :D Il mio istituto stipula dei veri e propri contratti in cui riceve soldi per delle "prestazioni"... E i soldi tornano indietro se non si effettua il lavoro. Ma non fraintendermi: se la ricerca viene effettuata ma non da i risultati sperati, i soldi ce li teniamo... :D Ovviamente bisogna fare una relazione su quello che si fa... Si deve DIMOSTRARE di aver lavorato...
Bè il toner costa molto.. :O
:asd:
Pensa che noi siamo ospitati nel secondo policlinico di Napoli (e paghiamo per questo) e i vari ricercatori universitari approfittano del nostro istituto... :D CD, Toner, risme di carta, la rete informatica (gestita dal CNR almeno per l'edificio in cui siamo ospitati), telefono (i telefoni dle policlinico sono abilitati solo per telefonate a fissi. Per i cellulari o internazionali bisogna chiamare il centralino e prenotare la chiamata. Il telefono del CNR invece ha una scheda personale per ogni ricercatore, ma è abilitato a qualsiasi telefonata...)...
Con i tagli sempre maggiori, l'azienda policlinico non ha manco gli occhi per piangere...
zerothehero
20-12-2006, 09:35
Vedi, il vantaggio di lavorare con finanziamento di privati è che loro cacciano i soldi e si aspettano da te un risultato... :D Il mio istituto stipula dei veri e propri contratti in cui riceve soldi per delle "prestazioni"... E i soldi tornano indietro se non si effettua il lavoro. Ma non fraintendermi: se la ricerca viene effettuata ma non da i risultati sperati, i soldi ce li teniamo... :D Ovviamente bisogna fare una relazione su quello che si fa... Si deve DIMOSTRARE di aver lavorato...
Il problema però è anche la ricerca di base...voglio dire un privato difficilmente ti finanzierà un accelleratore di particelle tipo quello che c'è nel Cern di Ginevra..quindi è fondamentale non soltanto l'intervento dei privati (che si rivolgono anche ai dipartimenti dell'università) ma anche dello stato...se penso a come lo stato di Israele finanzia in modo così massiccio la ricerca, beh..c'è da stare male. :stordita:
zerothehero
20-12-2006, 09:51
:asd:
Pensa che noi siamo ospitati nel secondo policlinico di Napoli (e paghiamo per questo) e i vari ricercatori universitari approfittano del nostro istituto... :D CD, Toner, risme di carta, la rete informatica (gestita dal CNR almeno per l'edificio in cui siamo ospitati), telefono (i telefoni dle policlinico sono abilitati solo per telefonate a fissi. Per i cellulari o internazionali bisogna chiamare il centralino e prenotare la chiamata. Il telefono del CNR invece ha una scheda personale per ogni ricercatore, ma è abilitato a qualsiasi telefonata...)...
Con i tagli sempre maggiori, l'azienda policlinico non ha manco gli occhi per piangere...
Si, considerati fortunato per il toner, visto che alcuni magistrati hanno dovuto anticipare da parte loro i fondi per le spese di cancelleria e per la carta igienica..la carta igienica ve la passa lo stato? :p
Nevermind
20-12-2006, 12:01
L'itaglia investe pochissimo in ricerca semplicemente perchè siamo dei cretini.
Si, considerati fortunato per il toner, visto che alcuni magistrati hanno dovuto anticipare da parte loro i fondi per le spese di cancelleria e per la carta igienica..la carta igienica ve la passa lo stato? :p
Beh... :D Quella è a carico del policlinico... Nei bagni dei pazienti non manca mai (anche se è carta vetrata... :asd: ) altrimenti vai di reclamo... Ma è un caso a parte... Sarebbe impensabile non avere carta igiencia in un ospedale... Ma per i bagni dei dipendenti è un problema: le chiavi le hanno solo i dipendenti e non gli inservienti. Risultato: c'è bisogno di qualcuno che si interessi ad andare a prenderla. Io mi porto la mia da casa... :D
Beh... :D Quella è a carico del policlinico... Nei bagni dei pazienti non manca mai (anche se è carta vetrata... :asd: ) altrimenti vai di reclamo... Ma è un caso a parte... Sarebbe impensabile non avere carta igiencia in un ospedale... Ma per i bagni dei dipendenti è un problema: le chiavi le hanno solo i dipendenti e non gli inservienti. Risultato: c'è bisogno di qualcuno che si interessi ad andare a prenderla. Io mi porto la mia da casa... :D
non ho capito se tu da casa ti porti la carta igienica, la chiave del cesso o direttamente la tazza :boh: :asd:
certo che certe carenze di fondi fanno paura...
a livello universitario invece mi ricordo che a volte facevano spese assurde, giusto perché c'erano dei fondi e andavano usati, altrimenti gli anni successivi ci poteva essere una diminuzione :rolleyes: quando ho sentito questa spiegazione mi sono caduti gli attributi...
non ho capito se tu da casa ti porti la carta igienica, la chiave del cesso o direttamente la tazza :boh: :asd:
certo che certe carenze di fondi fanno paura...
a livello universitario invece mi ricordo che a volte facevano spese assurde, giusto perché c'erano dei fondi e andavano usati, altrimenti gli anni successivi ci poteva essere una diminuzione :rolleyes: quando ho sentito questa spiegazione mi sono caduti gli attributi...
No mi porto la carta igienica, perchè mi scoccio di andare dall'inserviente (che è in giro a raccogliere camici, ecc) a prendere la carta igienica... Poi quella di casa è molto meglio... Per dirla breve, la carta igienica del policlinico è simile a quella dell'avatar di Solertes... :asd:
I fondi qui non mancano... Risonanza da 3 Tesla, TAC a 64 strati, nuova MOC, PET-TAC... Però poi non ci sono i soldi per gli straordinari dei tecnici di radiologia, che sono già sotto numero: bastano appena per un tecnico ad apparecchio, quando per legge ce ne vogliono 2... Per la radioterapia è peggio... Ci vorrebbero 6 tecnici per acceleratore più due per l'officina... Beh abbiamo due acceleratori e 5 tecnici, di cui due precari, che quindi non possono fare straordinari... :rolleyes: Però poi i soldi per comprare macchinari nuovi per farsi bello con Luciano Onder o Michele Mirabella ci sono... :rolleyes: Ah già... I pazienti vengono qua per farsi curare con i mirabolanti apparecchi che ci sono qui, ma poi vengono dirottati al centro privato del primario, oppure aspettano 3 mesi e possono accedere al mirabolante apparecchio del policlinico... :rolleyes: Voi che fareste? :rolleyes: In più la TAC a 64 strati e la PET (e scommetto anche la risonanza) sono della stessa marca sia qui che al centro del prof... Che dite, avranno fatto due al prezzo di uno? :stordita: Alla faccia del conflitto di interessi... :rolleyes:
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