View Full Version : Deputato preso di mira per il suo passato di terrorista
DonaldDuck
18-12-2006, 21:31
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/politica/delia-contestato/delia-contestato/delia-contestato.html
Il deputato preso di mira per il suo passato di terrorista
Volantinaggio degli agenti. La Lega protesta in consiglio comunale
Torino, i poliziotti contro D'Elia
"Vergogna che sieda in Parlamento"
TORINO - Sergio D' Elia, ex terrorista oggi parlamentare della Rosa nel Pugno è stato fortemente contestato dai poliziotti del Sap e dalla Lega Nord a Torino. D'Elia si trovava nel capoluogo piemontese per rendere noti gli ultimi dati circa la pena di morte nel mondo nel corso di un incontro in Comune organizzato dall'associazione "Nessuno tocchi Caino" di cui è segretario.
In un primo momento, il Sap aveva organizzato un volantinaggio davanti al Comune, poi la protesta è stata circoscritta alla questura di Torino. "D'Elia è stato condannato in via definitiva per concorso in omicidio del giovane poliziotto Fausto Dionisi - si legge nel volantino - e oggi siede tranquillamente in Parlamento grazie alle leggi garantiste e premiali che hanno voluto chiudere la pagina degli anni di piombo insultando i parenti delle vittime e chi, poliziotto, magistrato, giornalista, politico o semplice cittadino, ha versato il proprio sangue a causa del fanatismo ideologico e terrorista".
Analoga motivazione sta alla base della protesta di Mario Carossa, capogruppo in consiglio comunale a Torino della Lega Nord, che questa sera, in apertura di consiglio, si è presentato con una maglietta bianca recante la scritta verde "Dalla parte di Abele".
Carossa, invitato dal presidente a togliersi la maglia e a rivestirsi in maniera più appropriata, si è allontanato spontaneamente dall' aula. "E' vergognoso - ha detto - che in una città come Torino, duramente colpita dal terrorismo, venga a parlare di pena di morte un condannato in via definitiva per l' omicidio di un poliziotto".
(18 dicembre 2006)
essendo un forum di discussione potresti almeno elencare le motivazioni per le quali hai postato l'articolo :)
non si capisce se vuoi sottolineare
1. come un terrorista non stia in parlamento (sacrosanto)
2. come sia la lega nord a protestare contro il parlamentare di un partito di sinistra (prevedibile)
3. se sia da prendere in considerazione l'idea di introdurre la pena di morte in questo Paese (opinabile)
4. altro :fagiano:
d'altro canto io non capisco come possa investire cariche politiche Roberto Fiore, almeno per par condicio
ci sono tanti marci in parlamento, sarebbe da fare pulizia e questo si sa ma finora non è stato fatto
e di certo (secondo il mio parere) la pulizia da fare non è quella di tipo capitale
certo è che non è questo singolo evento a cambiare di una virgola la situazione, dato che è la solita solfa data dalla strumentalizzazione politica (alias due pesi e due misure, e queste misure vanno applicate solo se e quando fa comodo)
per avviare la discussione però vorrei sapere cosa ne pensi tu, onde poter avviare appunto a discutere partendo dalla ragione del primo post, come è normale che sia
se il motivo del post è chiedere conferme sul fatto che un terrorista non dovrebbe stare in parlamento, direi che possiamo tutti ritenerci daccordo sia a destra che a sinistra
DonaldDuck
18-12-2006, 22:20
essendo un forum di discussione potresti almeno elencare le motivazioni per le quali hai postato l'articolo :)
Quanti post vengono aperti riportando solamente un testo ;) ? Ora lo fa DonaldDuck e non va bene :mbe:?
non si capisce se vuoi sottolineare
1. come un terrorista non stia in parlamento (sacrosanto)
2. come sia la lega nord a protestare contro il parlamentare di un partito di sinistra (prevedibile)
3. se sia da prendere in considerazione l'idea di introdurre la pena di morte in questo Paese (opinabile)
4. altro :fagiano:
Visto che ci hai subito infilato
d'altro canto io non capisco come possa investire cariche politiche Roberto Fiore, almeno per par condicio
Ti rispondo con
4. altro . Sottolineando il buecornutismotoro della sinistra. Susanna Ronconi è un'altra ex br che fa parte della Consulta nazionale sulle tossicodipendenze.
Quanti post vengono aperti riportando solamente un testo ;) ? Ora lo fa DonaldDuck e non va bene :mbe:?
no, credo che CHIUNQUE posti un articolo è meglio che scriva anche perchè lo ha postato, perchè almeno si ha un'idea della motivazione dell'apertura del thread e di cosa si aspetta chi lo ha aperto, oltre a avere un'idea sul perchè l'utente ha aperto il thread ;)
Ti rispondo con
4. altro . Sottolineando il buecornutismotoro della sinistra. Susanna Ronconi è un'altra ex br che fa parte della Consulta nazionale sulle tossicodipendenze.
quindi le motivazioni sono prettamente politiche
ovvero: non spaventiamoci che c'è un terrorista al parlamento, ma che è un terrorista di sinsitra
credevo che le motivazioni del thread fossero prima di tutto etiche e di correttezza giudiziaria, essendo l'ennesimo thread politico dove l'intento non è sottolineare l'incongruenza giudiziaria ma rivolgerla politicamente mi ci tiro fuori, la strumentalizzazione di parte di fatti importanti mi crea disturbi all'intestino
DonaldDuck
18-12-2006, 22:45
no, credo che CHIUNQUE posti un articolo è meglio che scriva anche perchè lo ha postato, perchè almeno si ha un'idea della motivazione dell'apertura del thread e di cosa si aspetta chi lo ha aperto, oltre a avere un'idea sul perchè l'utente ha aperto il thread ;)
Allora stabilite una regola in merito perchè mi sembra un'usanza piuttosto diffusa.
quindi le motivazioni sono prettamente politiche
ovvero: non spaventiamoci che c'è un terrorista al parlamento, ma che è un terrorista di sinsitra
Le motivazioni sono politiche ma non mettermi in bocca parole che non ho pronunciato. Ho parlato solo di buecornutismo facile della sinistra. Si tratta più che altro di una constatazione di come si faccia presto a criminalizzare una compagine politica, mentre a spulciare bene...
dantes76
18-12-2006, 22:53
La terra dei cachi e' l'unico paese dove per fare politica devi aver minimo commesso un crimine...nesun incarico pub a persone che hanno processi in cors,appelli, o sentenze definitive, per reati contreo la persona e finanziari,di mafia, terrorismo...
detto questo:
la cosa che mi stranizza e che i signori leghisti non si lamentano del Dell'utri...
DonaldDuck
18-12-2006, 23:00
La terra dei cachi e' l'unico paese dove per fare politica devi aver minimo commesso un crimine...nesun incarico pub a persone che hanno processi in cors,appelli, o sentenze definitive, per reati contreo la persona e finanziari,di mafia, terrorismo...
detto questo:
la cosa che mi stranizza e che i signori leghisti non si lamentano del Dell'utri...
E del presidente della Regione Calabria cosa ne pensi?
dantes76
18-12-2006, 23:03
E del presidente della Regione Calabria cosa ne pensi?
E' imputato? processi in corso? allora deve dimmetersi,
e se ci fosse una legge seria dove chi viene giudicato colpevole , non venga assolto, come attualmente capita, non dovrebbe candidarsi, sempre per legge
io, e lo ripetero' fino alla nausea, per fare un concorso nei carabinieri, nel 1994 ho dovuto uscire l'anima del divino, per dimostrare che non avevo condanne o processi in corso, e' l'ho dovuto dichiarare per iscritto, per un lavoro da 1000.000 di lire al mese, ho dovuto rintracciare tutti i parenti, per avere delle informazioni
e scrivere su piu di 4 fogli tutti i dati dei parenti..
DonaldDuck
18-12-2006, 23:18
E' imputato? processi in corso? allora deve dimmetersi
Ex ministro degli Affari regionali del governo Amato, sottosegretario e poi ministro nel primo e nel secondo governo D’Alema nel 1994 viene imputato per peculato e abuso d'ufficio in uno dei tanti filoni dello scandalo dei fondi neri SISDE: l'accusa è di aver usato segretarie assunte e stipendiate dal servizio segreto civile per mettere in piedi un ufficio raccomandazioni personale. Tali capi d'accusa decadono nel 2000 per prescrizione. La loro trattazione è stata rinviata più volte in seguito agli impegni istituzionali di Loiero. E' indagato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta, in relazione ad una vicenda di appalti nella sanità.
Non so come sia stato risolto ma aveva messo in crisi la giunta per protesta contro la Margherita.
Si tratta più che altro di una constatazione di come si faccia presto a criminalizzare una compagine politica, mentre a spulciare bene...
Il bue che dà del cornuto all' asino .
ù
la cosa che mi stranizza e che i signori leghisti non si lamentano del Dell'utri...
o degli altri mille mila parlamentari con processi passati in giudicato... :)
BountyKiller
19-12-2006, 10:01
o degli altri mille mila parlamentari con processi passati in giudicato... :)
ma non per terrorismo....piccolo particolare che tu CASUALMENTE hai tralasciato...
e' vergognoso che un terrorista condannato per omicidio risulti essere "rappresentante del popolo"... ma ormai con l'attuale classe politica (sia dx che sx) non mi stupisco piu' di nulla :rolleyes:
ma non per terrorismo....piccolo particolare che tu CASUALMENTE hai tralasciato...
Non mi pare che l' "associazione mafiosa" o "corruzione in atti giudiziari" siano tanto meno gravi .
D' Elia il suo debito con la giustizia l' ha pagato con 12 anni di carcere , senza leggi ad personam , ammettendo i fatti e dissociandosene in seguito , attualmente non ha nessuna pendenza in corso , mi pare che Dell' Utri o Previti o Andreotti o Berlusconi o Cuffaro , giusto per citarne alcuni , non siano nella stessa situazione .
LucaTortuga
19-12-2006, 11:14
e' vergognoso che un terrorista condannato per omicidio risulti essere "rappresentante del popolo"... ma ormai con l'attuale classe politica (sia dx che sx) non mi stupisco piu' di nulla :rolleyes:
Allora è vergognoso il popolo che lo ha votato (e non tirate fuori la storia delle liste blindate, primo perchè quella schifezza di legge l'ha voluta il precedente governo, secondo perchè nessuno è obbligato a votare un partito se questo candida qualcuno che non gli va bene).
Chiunque abbia scontato la sua condanna, va considerato un cittadino come tutti gli altri. Questo è il fine principale della pena, la riabilitazione. Uno stato di diritto non può tollerare il concetto di macchia indelebile.
Pensate piuttosto a tutti quei signori che, condannati, non hanno mai scontato un bel niente e siedono felici tra i banchi del parlamento, quelli sì che sono uno scandalo.
Allora è vergognoso il popolo che lo ha votato
anche :)
Chiunque abbia scontato la sua condanna, va considerato un cittadino come tutti gli altri. Questo è il fine principale della pena, la riabilitazione. Uno stato di diritto non può tollerare il concetto di macchia indelebile.
personalmente ritengo che quando si venga condannati all'ergastolo per omicidio non colposo, ergastolo deve essere. o quantomeno una 30 di anni ci devono stare e non trovarsi fuori dopo 10/15 anni...
Pensate piuttosto a tutti quei signori che, condannati, non hanno mai scontato un bel niente e siedono felici tra i banchi del parlamento, quelli sì che sono uno scandalo.concordo ;)
Non mi pare che l' "associazione mafiosa" o "corruzione in atti giudiziari" siano tanto meno gravi .
D' Elia il suo debito con la giustizia l' ha pagato con 12 anni di carcere , senza leggi ad personam , ammettendo i fatti e dissociandosene in seguito , attualmente non ha nessuna pendenza in corso , mi pare che Dell' Utri o Previti o Andreotti o Berlusconi o Cuffaro , giusto per citarne alcuni , non siano nella stessa situazione .
Se per associazione mafiosa intendi essere il mandante o l'esecutore materiale (non so se il deputato in questione sia solo il mandante o l'esecutore materiale) di un omicidio, allora hai ragione: è altrettanto grave. Ma se le persone a cui ti riferisci sono state condannate per associazione mafiosa, ma non hanno ucciso (o hanno mandato di uccidere) nessuno, sopratutto poi per motivi ideologici, allora mi dispiace, ma non è altrettanto grave... Anche se i mafiosi ed in generale l'atteggiamento prevaricatore è di quanto più odioso possa immaginare... ;)
dantes76
19-12-2006, 11:50
Se per associazione mafiosa intendi essere il mandante o l'esecutore materiale (non so se il deputato in questione sia solo il mandante o l'esecutore materiale) di un omicidio, allora hai ragione: è altrettanto grave. Ma se le persone a cui ti riferisci sono state condannate per associazione mafiosa, ma non hanno ucciso (o hanno mandato di uccidere) nessuno, sopratutto poi per motivi ideologici, allora mi dispiace, ma non è altrettanto grave... Anche se i mafiosi ed in generale l'atteggiamento prevaricatore è di quanto più odioso possa immaginare... ;)
i miei piu' vivi complimenti...propio quello che vuole la mafia...come disse il sign carmelo amato? intercettato al telefono? la morte di falcone una tragedia...
anche avere rapporti d'affari con un mafioso,dovrebbe essere reato non e' solo la droga che alimenta la mafia..
jumpermax
19-12-2006, 12:00
Io credo che nessuno vada escluso dalle liste elettorali, è il popolo a decidere chi governa e non la magistratura. Ha scontato la sua pena, è uomo libero bene se la gente lo vota e viene eletto basta e avanza. Se per qualcuno è un problema che non lo voti, o che non voti per il suo partito, visto com'è questa legge elettorale...
BountyKiller
19-12-2006, 12:09
Non mi pare che l' "associazione mafiosa" o "corruzione in atti giudiziari" siano tanto meno gravi .
D' Elia il suo debito con la giustizia l' ha pagato con 12 anni di carcere , senza leggi ad personam , ammettendo i fatti e dissociandosene in seguito , attualmente non ha nessuna pendenza in corso , mi pare che Dell' Utri o Previti o Andreotti o Berlusconi o Cuffaro , giusto per citarne alcuni , non siano nella stessa situazione .
veramente io mi riferivo ai parlamentari della lega... e ad ogni modo non mi risulta che berlusconi sia stato CONDANNATO per mafia, mentre a sinistra ci sono terroristi CONDANNATI che siedono in parlamento....
Anche questo è un piccolo particolare che ti sei dimenticato di specificare....
Se per associazione mafiosa intendi essere il mandante o l'esecutore materiale (non so se il deputato in questione sia solo il mandante o l'esecutore materiale) di un omicidio, allora hai ragione: è altrettanto grave. Ma se le persone a cui ti riferisci sono state condannate per associazione mafiosa, ma non hanno ucciso (o hanno mandato di uccidere) nessuno, sopratutto poi per motivi ideologici, allora mi dispiace, ma non è altrettanto grave... Anche se i mafiosi ed in generale l'atteggiamento prevaricatore è di quanto più odioso possa immaginare... ;)
Parlando di omicidi : Andreotti sapeva che Bontate voleva uccidere Mattarella , ma non ha mosso un dito per impedirlo .
Peraltro collaborare attivamente a un' organizzazione dedita a ogni tipologia di attività criminale ( tra cui l' omicidio e la strage ) è essere corresponsabili , specialmente se alcuni atti tra i più efferati sono compiuti dalla stessa organizzazione criminale per favorire il politico .
Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però rilevato come Berlusconi e Dell'Utri abbiano "intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da vent'anni guida Cosa Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Aggiunge il giudice fiorentino che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente trascurato dalla legislazione dei primi anni 90". Poi aggiunge che, nel corso delle indagini, addirittura "l'ipotesi iniziale [di un coinvolgi- mento di Berlusconi e dell'Utri nelle stragi] ha mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità". Ma purtroppo è scaduto "il termine massimo delle indagini preliminari" prima di poter raccogliere ulteriori elementi. Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell'Utri]. Ciò di per sé legittima l'ipotesi che, in considerazione del prestigio di Berlusconi e Dell'Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini dell'organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori". Ma "la friabilità del quadro indiziario impone l'archiviazione". C'è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il 23 giugno 2001 ha condannato 37 boss mafiosi per la strage di Capaci: nel 14 capitolo intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on. Dell'Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico". Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze con nuovi referenti della politica e dell'economia". Cioè a "indurre nella trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio politico che, attraverso nuovi rapporti, assicurasse come nel passato le complicità di cui Cosa Nostra aveva beneficiato".
Sull' opportunità di far eleggere un terrorista si può discutere , ma resta il fatto che lui il suo debito con la giustizia l' ha pagato , altri ancora no .
veramente io mi riferivo ai parlamentari della lega... e ad ogni modo non mi risulta che berlusconi sia stato CONDANNATO per mafia, mentre a sinistra ci sono terroristi CONDANNATI che siedono in parlamento....
Anche questo è un piccolo particolare che ti sei dimenticato di specificare....
I 25 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO (Aggiornato a Giugno 2006)
1. Berruti Massimo Maria (FI)
2. Biondi Alfredo reato poi depenalizzato (FI)
3. Bonsignore Vito (Udc - Parlamento Europeo)
4. Borghezio Mario (Lega Nord - Parlamento Europeo)
5. Bossi Umberto (Lega Nord - Parlamento Europeo)
6. Cantoni Giampiero (FI)
7. Carra Enzo (Margherita)
8. Cirino Pomicino Paolo (Democrazia Cristiana - Partito Socialista)
9. De Angelis Marcello (An)
10. D'Elia Sergio (Rosa nel Pugno)
11. Dell'Utri Marcello (FI)
12. Del Pennino Antonio (FI)
13. De Michelis Gianni (Nuovo Psi)
14. Farina Daniele (Prc)
15. Jannuzzi Lino (FI)
16. La Malfa Giorgio (Pri)
17. Maroni Roberto (Lega Nord)
18. Mauro Giovanni (FI)
19. Nania Domenico (An)
20. Patriciello Aldo (Udc)
21. Previti Cesare (FI)
22. Sterpa Egidio (FI)
23. Tomassini Antonio (FI)
24. Visco Vincenzo (Ds)
25. Vito Alfredo (FI)
DonaldDuck
19-12-2006, 12:32
Il bue che dà del cornuto all' asino .
*
DonaldDuck
19-12-2006, 12:36
o degli altri mille mila parlamentari con processi passati in giudicato... :)
Si, certo. Strani anche alcuni "non luogo a procedere", non trovi?
P.S.
Approfitto per ricordarti che mi sei debitore di due risposte :)
DonaldDuck
19-12-2006, 12:41
Sull' opportunità di far eleggere un terrorista si può discutere , ma resta il fatto che lui il suo debito con la giustizia l' ha pagato , altri ancora no .
Non ci sarebbe neanche da discutere. Il debito l'ha pagato ed è umano il suo reinserimento nella società, ma non con incarichi politici.
dantes76
19-12-2006, 12:50
Io credo che nessuno vada escluso dalle liste elettorali, è il popolo a decidere chi governa e non la magistratura. Ha scontato la sua pena, è uomo libero bene se la gente lo vota e viene eletto basta e avanza. Se per qualcuno è un problema che non lo voti, o che non voti per il suo partito, visto com'è questa legge elettorale...
anche io, escluderei solamente dalla vita politica quelli che hanno processi in corso, e sentenze definitive,
dantes76
19-12-2006, 12:52
Si, certo. Strani anche alcuni "non luogo a procedere", non trovi?
P.S.
Approfitto per ricordarti che mi sei debitore di due risposte :)
strano e' anche vedere persone, che vengono assolti, non perche non hanno commesso il reato...ma solo perche prescritto..
DonaldDuck
19-12-2006, 13:09
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.637777014
FINANZIARIA: LEGA ABBANDONA LAVORI IN COMMISSIONE BILANCIO
'UNO SCANDALO NON ABROGARE IL COMMA SALVA-RUTELLI'
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - ''L'emendamento della Lega Nord che puntava ad abrogare il comma salva-Rutelli e' stato bocciato in Commissione Bilancio. La maggioranza ha deciso di non modificarlo, anche se ci sarebbero i tempi per la quarta lettura e per cancellare l'ennesimo pasticcio. Non intendiamo avallare questo scandaloso modo di governare, con un decreto improvvisato per mettere una pezza dove i disastri sono irreparabili. Per questo abbiamo abbandonato i lavori della Commissione''. Lo affermano i deputati della Lega Massimo Garavaglia, Maurizio Fugatti e Alberto Filippi.
Il maxi-emendamento alla finanziaria approvato al senato contiene una norma che accorcia la prescrizione per i reati contabili degli amministratori pubblici, annullando di fatto tutti i rimborsi che i condannati sarebbero altrimenti chiamati a pagare. Una legge ad-personam, forse? La domanda è lecita, visto che il vice-capo del governo Rutelli fu condannato, insieme alla sua giunta, al risarcimento di 3 miliardi e 400 milioni dalla Corte dei Conti, sentenza poi confermata in appello. Quei soldi sono stati pagati? O grazie a questa norma (che "promettono" di abolire, per chi ancora crede alle promesse) nulla sarebbe più dovuto? Come mai proprio Rutelli è l'unico a non esprimersi sul tema?
dantes76
19-12-2006, 13:19
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.637777014
Il maxi-emendamento alla finanziaria approvato al senato contiene una norma che accorcia la prescrizione per i reati contabili degli amministratori pubblici, annullando di fatto tutti i rimborsi che i condannati sarebbero altrimenti chiamati a pagare. Una legge ad-personam, forse? La domanda è lecita, visto che il vice-capo del governo Rutelli fu condannato, insieme alla sua giunta, al risarcimento di 3 miliardi e 400 milioni dalla Corte dei Conti, sentenza poi confermata in appello. Quei soldi sono stati pagati? O grazie a questa norma (che "promettono" di abolire, per chi ancora crede alle promesse) nulla sarebbe più dovuto? Come mai proprio Rutelli è l'unico a non esprimersi sul tema?
Vedi, a parte che sia rutelli o previti, almeno per me non cambiamo molto, visto che non faccio differenze di fondo, io guardo il reato, non chi lo fa'.., ma la cosa che mi stranizza, e' la lega nord si e' alzata quando si tratto' di previti? della cirielli? della villa in sardegna...
Senza Fili
19-12-2006, 13:40
I 25 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO (Aggiornato a Giugno 2006)
1. Berruti Massimo Maria (FI)
2. Biondi Alfredo reato poi depenalizzato (FI)
3. Bonsignore Vito (Udc - Parlamento Europeo)
4. Borghezio Mario (Lega Nord - Parlamento Europeo)
5. Bossi Umberto (Lega Nord - Parlamento Europeo)
6. Cantoni Giampiero (FI)
7. Carra Enzo (Margherita)
8. Cirino Pomicino Paolo (Democrazia Cristiana - Partito Socialista)
9. De Angelis Marcello (An)
10. D'Elia Sergio (Rosa nel Pugno)
11. Dell'Utri Marcello (FI)
12. Del Pennino Antonio (FI)
13. De Michelis Gianni (Nuovo Psi)
14. Farina Daniele (Prc)
15. Jannuzzi Lino (FI)
16. La Malfa Giorgio (Pri)
17. Maroni Roberto (Lega Nord)
18. Mauro Giovanni (FI)
19. Nania Domenico (An)
20. Patriciello Aldo (Udc)
21. Previti Cesare (FI)
22. Sterpa Egidio (FI)
23. Tomassini Antonio (FI)
24. Visco Vincenzo (Ds)
25. Vito Alfredo (FI)
La stavo per postare io questa lista...che ci siano persone condannate in via definitiva parlamento si sa da anni, non è mica la scoperta dell'acqua calda, quindi non capisco l'utilità di questo thread...
DonaldDuck
19-12-2006, 14:47
Vedi, a parte che sia rutelli o previti, almeno per me non cambiamo molto, visto che non faccio differenze di fondo, io guardo il reato, non chi lo fa'.., ma la cosa che mi stranizza, e' la lega nord si e' alzata quando si tratto' di previti? della cirielli? della villa in sardegna...
A me stranizzano altre cose.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_D'Alema#Finanziamento_illecito
Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. I soldi erano destinati al Partito Comunista Italiano , di cui D'Alema era all’epoca segretario regionale pugliese. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip Concetta Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema quando il reato era destinato a cadere in prescrizione.
i miei piu' vivi complimenti...propio quello che vuole la mafia...come disse il sign carmelo amato? intercettato al telefono? la morte di falcone una tragedia...
anche avere rapporti d'affari con un mafioso,dovrebbe essere reato non e' solo la droga che alimenta la mafia..
Scusa... Non sto dicendo che i mafiosi che non uccidono non vadano puniti... ;) Se pensi che odio persino i parcheggiatori abusivi che ti estorcono il denaro... ;) Figurati uno che ti chiede il pizzo, ti minaccia oppure ti vende droga... ;) Ma per me uccidere una persona perchè non la pensa come te è più grave di questo. Il resto è comunque grave ma mai quanto questo. ;)
Parlando di omicidi : Andreotti sapeva che Bontate voleva uccidere Mattarella , ma non ha mosso un dito per impedirlo .
Peraltro collaborare attivamente a un' organizzazione dedita a ogni tipologia di attività criminale ( tra cui l' omicidio e la strage ) è essere corresponsabili , specialmente se alcuni atti tra i più efferati sono compiuti dalla stessa organizzazione criminale per favorire il politico .
Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però rilevato come Berlusconi e Dell'Utri abbiano "intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da vent'anni guida Cosa Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Aggiunge il giudice fiorentino che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente trascurato dalla legislazione dei primi anni 90". Poi aggiunge che, nel corso delle indagini, addirittura "l'ipotesi iniziale [di un coinvolgi- mento di Berlusconi e dell'Utri nelle stragi] ha mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità". Ma purtroppo è scaduto "il termine massimo delle indagini preliminari" prima di poter raccogliere ulteriori elementi. Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell'Utri]. Ciò di per sé legittima l'ipotesi che, in considerazione del prestigio di Berlusconi e Dell'Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini dell'organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori". Ma "la friabilità del quadro indiziario impone l'archiviazione". C'è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il 23 giugno 2001 ha condannato 37 boss mafiosi per la strage di Capaci: nel 14 capitolo intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on. Dell'Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico". Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze con nuovi referenti della politica e dell'economia". Cioè a "indurre nella trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio politico che, attraverso nuovi rapporti, assicurasse come nel passato le complicità di cui Cosa Nostra aveva beneficiato".
Sull' opportunità di far eleggere un terrorista si può discutere , ma resta il fatto che lui il suo debito con la giustizia l' ha pagato , altri ancora no .
Stai dicendo che Berlusconi e Dell'Utri sono i mandanti di quegli omicidi, ma che tutto è andato in prescrizione e non si è potuto provare? :mbe:
E del presidente della Regione Calabria cosa ne pensi?
e di quello della regione sicilia? :asd: :asd: :asd: :asd:
http://www.youtube.com/watch?v=PRQykzV8FIA
fsdfdsddijsdfsdfo
20-12-2006, 07:26
veramente io mi riferivo ai parlamentari della lega... e ad ogni modo non mi risulta che berlusconi sia stato CONDANNATO per mafia, mentre a sinistra ci sono terroristi CONDANNATI che siedono in parlamento....
Anche questo è un piccolo particolare che ti sei dimenticato di specificare....
siedono in parlamento? tipo?
fsdfdsddijsdfsdfo
20-12-2006, 07:36
A me stranizzano altre cose.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_D'Alema#Finanziamento_illecito
non capisci la proporzionalità-
Un conto è prendere 20 milioni da un tipo che poi si è scoperto essere connesso con la mafia. 20 milioni (di lire ricordo) non sono nulla, e il grado di connessione con la mafia è il secondo (conosco uno che lavora con)
Un conto è come dell'utri e Berlusconi che vanno a lavorare direttamente con, si scambiano favori, prestiti, amicizie...
La zia di un mio amico mi raccontava che in sicilia qualche anno fa (nel 94? boh) alle elezioni ti regalavano una scarpa destra... la sinistra potevi averla solo se FI vinceva... o ancora meglio ti davano pure un po di pane e formaggio se gli davi la tua scheda e consegnavi una scheda che ti davano loro...
Oh era un piccolo paesino siciliano... ma ti fa capire molte cose...
nomeutente
20-12-2006, 09:45
non capisci la proporzionalità-
Mi permetto di inserirmi. :)
La proporzionalità è anche una questione di moltiplicazioni...
Se si dice che il fatto riguardante D'Alema vale 0, i fatti 100 volte più gravi valgono comunque 0.
L'unico modo per far valere 100 il fatto grave, è far valere almeno 1 il fatto meno grave.
D'Alema ha ricevuto un finanziamento illecito (e molti altri leciti però politicamente discutibili, ma è un altro discorso) quindi bisognerebbe agire di conseguenza ed evitare di proporsi come presidente della Camera ad es., perché ci sono altre persone* che non hanno una prescrizione per finanziamento illecito e quindi forse sono un po' più meritevoli oltre che più rappresentative di quei valori di onestà che _pretendo_ dalla coalizione per cui voto.
*Non mi riferisco nello specifico all'attuale presidente: andava bene anche un altro.
nomeutente
20-12-2006, 09:46
Ps: cappio ma com'è ot 'sto 3d :mbe:
DonaldDuck
20-12-2006, 15:04
e di quello della regione sicilia? :asd: :asd: :asd: :asd:
E di questo cosa ne pensi?
http://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Prodi
Procedimenti giudiziari e accuse nei suoi confronti
Romano Prodi è stato coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari, in ciascuno di essi è stato riconosciuto non colpevole dalle accuse e non si è andati oltre le udienze preliminari: in alcuni casi è stata disposta l'archiviazione, in un caso si è prodotta sentenza, dichiarando il «non luogo a procedere» perché «il fatto non sussiste».
Il caso Moro
Il 10 giugno 1981, prim'ancora di affermarsi come politico, Romano Prodi fu chiamato a testimoniare davanti alla Commissione Moro perché aveva dichiarato di aver partecipato per gioco, il 2 aprile 1978, ad una seduta spiritica durante un pranzo familiare in una casa di campagna di alcuni amici (tra cui Mario Baldassarri e Alberto Clò, quest'ultimo propositore del gioco e proprietario della casa dove erano ospiti, oltre ai suddetti, il fratello di Clò, le relative fidanzate, e i figli piccoli dei commensali). I commensali raccontarono agli inquirenti che nel corso della seduta iniziata per gioco, alla domanda dove è tenuto prigioniero Aldo Moro?, il piattino utilizzato avrebbe composto varie parole: prima alcune senza senso, poi Viterbo, Bolsena e Gradoli. Aldo Moro, rapito 17 giorni prima, il 16 marzo 1978, era al momento tenuto prigioniero dalle Brigate Rosse. Il professor Prodi, in seguito alla seduta, si recò a Roma il 4 aprile, e raccontò dell'indicazione al proprio conoscente Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. Benigno Zaccagnini.
Ecco le parole di Prodi, dai verbali della testimonianza:
«Era un giorno di pioggia, facevamo il gioco del piattino, termine che conosco poco perché era la prima volta che vedevo cose del genere. Uscirono Bolsena, Viterbo e Gradoli. Nessuno ci ha badato: poi in un atlante abbiamo visto che esiste il paese di Gradoli. Abbiamo chiesto se qualcuno sapeva qualcosa e visto che nessuno ne sapeva niente, ho ritenuto mio dovere, anche a costo di sembrare ridicolo, come mi sento in questo momento, di riferire la cosa. Se non ci fosse stato quel nome sulla carta geografica, oppure se fosse stata Mantova o New York, nessuno avrebbe riferito. Il fatto è che il nome era sconosciuto e allora ho riferito.».
L'informazione fu ritenuta attendibile, al punto che quattro giorni dopo, il 6 aprile, la questura di Viterbo, su ordine del Viminale, organizzò un blitz armato nel borgo medievale di Gradoli, vicino Viterbo, alla ricerca della prigione di Moro. Tuttavia, fu trascurata un'altra indicazione che la moglie dell'onorevole Moro avrebbe ripetutamente fornito, relativa all'esistenza a Roma di una "via Gradoli" (Francesco Cossiga, all'epoca Ministro dell'interno, in seguito smentì energicamente la signora Moro). Fallito il blitz conseguente alla seduta spiritica, il 18 aprile i vigili del fuoco, a causa di una perdita d'acqua, scoprirono a Roma, in via Gradoli 96, un covo delle Brigate Rosse da poco abbandonato, che si sarebbe rivelato come la base operativa del capo della colonna romana delle BR, Mario Moretti, il quale aveva preso parte all'agguato di via Fani.
Il caso venne riaperto nel 1998 dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo e le stragi, dalle parole del Presidente di Commissione se ne evincono i motivi:
«Non è assolutamente credibile che il nome Gradoli sia venuto fuori in una seduta spiritica in cui sarebbe stato evocato lo spirito dell'onorevole La Pira, affinché rivelasse il luogo in cui Moro era tenuto prigioniero. Ho dovuto invece ritenere che il nome Gradoli fosse filtrato nell'ambiente dell'Autonomia bolognese, e che il riferimento alla seduta spiritica, fosse un singolare, quanto trasparente espediente di copertura della fonte informativa».
Il fine della Commissione era perciò accertare se la vicenda della seduta spiritica fosse in realtà un'architettura per celare la vera fonte del nome "Gradoli" (per esempio un informatore vicino alle BR) e anche cercare di capire se il nome "Gradoli" fosse stato comunicato con tanta celerità alle forze dell'ordine con lo scopo di salvare Moro. L'allora presidente del consiglio Prodi, dati gli impegni politici di poco precedenti alla caduta del suo governo nell'ottobre 1998, si disse indisponibile per ripetere l'audizione, si dissero disponibili Mario Baldassarri (esponente di AN e viceministro per l'Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, al tempo del rapimento di Moro docente presso l'Università di Bologna, vedasi audizione relativa) ed Alberto Clò (economista ed esperto di politiche energetiche, ministro dell'Industria nel governo Dini e proprietario della casa di campagna dove avvenne la seduta spiritica, al tempo del rapimento di Moro assistente e poi docente di economia all'Università di Modena, vedasi audizione relativa), anche loro presenti alla seduta spiritica: entrambi, pur ammettendo di non credere allo spiritismo e di non aver più effettuato sedute spiritiche dopo quella, confermarono la genuinità del risultato della seduta (alla critica sul fatto che qualcuno avrebbe potuto guidare il piattino Clò sostenne che la parola "Gradoli", così come "Bolsena" e "Viterbo", si erano formate più volte e con partecipanti diversi) e dichiararono che né loro, né, per quanto ne sapevano, nessuno dei presenti (partecipanti al gioco del piattino o meno) aveva conoscenze nell'ambiente dell'Autonomia bolognese o negli ambienti vicini alle BR.
Presidenza dell'IRI e vendita della SME
Le vicende riguardanti la vendita, risalente al 1993, da parte dell'IRI delle proprie società alimentari, facenti capo principalmente alla finanziaria SME, è stata oggetto d'indagini da parte della magistratura, quindi Romano Prodi, in quanto presidente dell'IRI durante la privatizzazione, è stato oggetto d'investigazione, insieme al consiglio d'amministrazione dell'IRI.
L'IRI, durante il primo mandato di Prodi, nel 1985 fallì nell'intento di cedere la SME a privati. Dopo aver ottenuto per l'intero assetto della società solo l'offerta d'acquisto della Buitoni di Carlo De Benedetti, con essa siglò una intesa preliminare, da far approvare dal proprio Cda e dal governo. L'accordo prevedeva la vendita dell'intera partecipazione dell'IRI, pari al 64% del capitale, della SME e la cessione della Sidalm, a un prezzo in linea con quanto stabilito dalle perizie effettuate su richiesta dell'ente pubblico a soggetti terzi[1]. Tale accordo non portò però ai suoi effetti. Nonostante l'approvazione all'unanimità del consiglio dell'IRI, fermamente intenzionata ad uscrire dal settore alimentare, decisione appoggiata anche dal Comitato interministeriale per la Politica Industriale (CIPI), quanto stabilito saltò perché, alla fine, venne meno l'appoggio del governo, presieduto allora da Bettino Craxi, che vedeva come ministro per le Partecipazioni statali Clelio Darida, con cui il presidente dell'IRI aveva fino alla stipula dell'accordo relazionato sulla vicenda. Vi fu così un primo rinvio della decisione, causato dall'arrivo di una offerta anonima superiore del 10% di quella di De Benedetti poco prima dei termini a disposizione, seguita da una ulteriore offerta, da parte di Barilla, Berlusconi e Ferrero, davanti un'altra scadenza e da quelle di altri imprenditori. De Benedetti volle portare la questione con l'IRI in tribunale perché si sentì discriminato e pensò di poter far valere come contratto l'accordo firmato con Prodi. Dalla sentenza di primo grado, che diede torto alla Buitoni, scaturì il Processo SME, che vede imputati Silvio Berlusconi e altri per corruzione di giudici. Ciò nonostante, la sentenza in appello venne confermata, seppur criticandone le motivazioni addotte[2], e così anche in cassazione.
Toccata da problematiche giudiziarie, da dispute politiche e senza un esplicito assenso governativo, la questione della privatizzazione della SME venne nei successivi anni messa completamente da parte, nel 1988 un nuovo intervento del CIPI riconsiderò strategico il mantenimento del gruppo.
A distanza di molto tempo Berlusconi, nel corso del suo processo per corruzione di magistrati, durante il suo mandato di presidente del Consiglio, è intervenuto in sua difesa con delle dichiarazioni spontanee che hanno richiamato l'attenzione di Prodi. Qui ha sostenuto di aver fatto un'opera meritoria con il suo intervento, risparmiando allo Stato un cattivo affare, introducendo dubbi sulla correttezza della cessione a De Benedetti e al valore reale della partita. Ciò ha portato a una reazione di Prodi, allora presidente della Commissione, con la pubblicazione di comunicati stampa e documentazione in difesa del suo operato [1].
La vendita della SME avvenne solo tra il 1993 e il 1996, senza essere venduta per intero, ma suddivisa in varie parti. I procedimenti giudiziari che hanno coinvolto Prodi sono stati quattro, in tre è presente l'ipotesi di reato d'abuso d'ufficio. Il primo è iniziato dalle denunce contro ignoti di Giovanni Fimiani, un imprenditore condannato per bancarotta, che ha attribuito il fallimento delle proprie imprese al comportamento assunto dall'IRI. Richiamante l'intesa preliminare del 1985 per la cessione della SME dall'IRI alla Buitoni, venne archiviato nel 1997, ritenendo i magistrati privi di attendibilità le accuse di complotto ai suoi danni e i motivi avanzati dal denunciante sottostanti al fallimento delle proprie aziende. Per la vendita della Italgel alla Nestlé i magistrati convengono nell'archiviazione (1999), il reato ipotizzato viene escluso e si riconosce che il prezzo pagato dal compratore sia stato determinato secondo le procedure richieste.
Gli ultimi due casi riguardano la cessione della Cirio-Bertolli-De Rica e di parte di questa dalla Fisvi all'Unilever, che portò a una sentenza d'assoluzione nell'udienza preliminare, e delle consulenze che Prodi avrebbe svolto per Goldman Sachs e General Electric durante il mandato all'IRI, indagini seguite in conseguenza di un articolo della stampa, che parlava anche di evasione fiscale, di cui la magistratura conviene nel disporre l'archiviazione nel 2002.
Il caso Cirio
Nell'ambito delle indagini per la vendita della Cirio-Bertolli-De Rica, Romano Prodi era indagato per abuso d'ufficio. Prodi era stato nel 1990 advisory director della Unilever NV (Rotterdam) e della Unilever PLC (Londra), gruppo che secondo le indagini aveva gestito la trattativa attraverso la Fisvi. Secondo l'accusa quindi Prodi avrebbe favorito la Fisvi, sebbene questa non avesse i mezzi finanziari per acquistare la Cirio-Bertolli-De Rica, in modo da agevolare indirettamente l'Unilever, aggirando così l'obbligo di conseguimento del miglior prezzo previsto dalle direttive CIPE.
L'inchiesta fu nota dal 23 febbraio 1996 e portò a una sentenza di non luogo a procedere nell'udienza preliminare il 22 dicembre 1997, con la più ampia formula di proscioglimento «perché il fatto non sussiste». Il GUP Eduardo Landi citò nelle motivazioni anche la riforma dell'abuso d'ufficio, varata pochi mesi prima (il 10 luglio) su iniziativa dell'Ulivo e votata anche dalla coalizione avversaria.
La riforma dell'abuso di ufficio era prevista nei programmi di tutte le forze politiche presentatesi alle elezioni del 1996. Il lavoro su questo argomento era già stato avviato da diversi gruppi parlamentari e dal Governo Dini fino alle elezioni dell'aprile '96. Il provvedimento nasceva quindi non per iniziativa governativa ma per iniziativa parlamentare. La riforma, fu, fin dal maggio del '96, oggetto di un confronto con i sindaci di tutti gli orientamenti politici che sollecitavano provvedimenti tesi a far superare difficoltà, resistenze e ostacoli che appesantivano il lavoro delle amministrazioni locali.
L'abuso di ufficio, così com'era allora configurato, conferiva ai giudici un ampio potere discrezionale di giudizio nei confronti delle scelte degli amministratori locali, determinando sovente rallentamenti anche molto rilevanti delle attività delle amministrazioni, per questo la necessità di provvedere a questa riforma raccoglieva il consenso unanime degli amministratori locali sia di centrodestra sia di centrosinistra.
Il giudice pronunciò una sentenza di non luogo a procedere con la più ampia formula di proscioglimento (il fatto non sussiste) e con l'acquisizione di una perizia d'ufficio che accertò la congruità del prezzo di vendita della parte della SME ceduta. La sentenza confermò la regolarità del procedimento seguito per la vendita ed il Giudice ha inoltre accertato che Prodi non aveva avuto rapporti con Unilever e aveva comunque già cessato il proprio rapporto con Goldman Sachs nel periodo in cui è avvenuta la cessione di CBD a favore di Fisvi, cui è seguita quella parziale per il settore "olio" in favore di Unilever.
Alcuni hanno criticato tale riforma e la sua relazione con l'indagine su Prodi. I giornalisti Peter Gomez e Marco Travaglio definiscono «per certi versi imbarazzante[3]» il fatto che tra le motivazioni ci sia un riferimento alla legge varata dall'Ulivo, ma riconoscono che tale riferimento «non fu affatto decisivo per quella sentenza»[4] in quanto Prodi fu prosciolto perché il fatto non sussisteva. Secondo Silvio Berlusconi invece «Prodi s'è salvato grazie all'amnistia e alla modifica dell'abuso d'ufficio. Quelle sì che furono leggi ad personam, quando lui doveva rispondere davanti ad un GIP dei finanziamenti che le sue partecipazioni statali davano alla DC» (21 gennaio 2006). Tuttavia Romano Prodi non ha usufruito dell'amnistia e non è stato indagato per finanziamento illecito.
Consulenze Nomisma
In seguito alla sua prima elezione alla presidenza IRI nel 1982, a Prodi venne contestato di non aver abbandonato il ruolo di dirigente in Nomisma, configurando un potenziale conflitto di interessi.
Negli anni successivi l'IRI stipulò alcuni contratti di consulenza con la società, che portarono a dubitare sulla trasparenza dell'operazione: in un primo processo, concluso nel 1988, Romano Prodi venne assolto con formula piena in quanto alla luce delle indagini non si configurava reato nel suo comportamento.
Il giudice Francesco Paolo Casavola che lo assolse dichiarò::«L'idea che le commesse siano state affidate perché a richiederle erano il presidente dell'Iri e il suo assistente alle società collegate è verosimile, ma non assume gli estremi di reato».
Una seconda questione venne sollevata riguardo ad alcune consulenze nel settore Alta Velocità svolte da Nomisma tra il 1992 e il 1993. Prodi era stato scelto a partire dal 16 gennaio 1992 come "Garante del Sistema Alta Velocità" dai vertici delle Ferrovie dello Stato, con il compito di effettuare le valutazioni di impatto economico e ambientale legate alla costruzione della nuova rete TAV italiana. Una seconda commissione ("Comitato Nodi") composta dal professor Carlo Maria Guerci, da Giuseppe De Rita e dall'architetto Renzo Piano e presieduta da Susanna Agnelli, venne incaricata di elaborare un piano di riqualificazione delle strutture e dei servizi delle Ferrovie.
Prodi lasciò l'incarico di Garante il 20 maggio 1993 per tornare alla presidenza dell'IRI su richiesta dell'allora Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1996 un'inchiesta sulla questione portò a una serie di 40 perquisizioni della Guardia di Finanza e al sequestro di numerosi documenti riguardanti la TAV, operazione disposta dal PM di Roma Giuseppa Geremia, e ad un'imputazione per concorso in abuso d'ufficio verso Ercole Incalza (ex amministratore della TAV) ed Emilio Maraini (ex-dirigente Italfer). Prodi non venne coinvolto direttamente in questa seconda inchiesta.
In seguito ad un articolo polemico [2] apparso sul Daily Telegraph in data 4 maggio 1999, a firma Ambrose Evans-Pritchard, l'Unione Europea ritenne di dover precisare la posizione di Prodi sulla questione [3], dichiarando che
Il Sig. Prodi non ebbe ruolo decisionale nell'assegnazione dei contratti a Nomisma. Inoltre, il Sig. Prodi non aveva alcun interesse, finanziario o altro, in Nomisma. Non era azionista e non copriva alcun ruolo operativo o decisionale nella compagnia. Era semplicemente il presidente del comitato scientifico della compagnia.
E di questo cosa ne pensi?
http://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Prodi
C' è qualche condanna , amnistia o prescrizione in mezzo a tutto quello che hai postato ?
No ?
Allora possiamo andare avanti e ignorarlo .
C' è qualche condanna , amnistia o prescrizione in mezzo a tutto quello che hai postato ?
No ?
Allora possiamo andare avanti e ignorarlo .
Quoto.Prodi è una persona perbene.C'hanno provato a trovare qualcosa fuori posto con le commissioni Mitrokin e telecom serbia, ma non ci sono mai riusciti nemmeno spiando e pedinando.Lasciamo perdere va.
DonaldDuck
20-12-2006, 15:27
C' è qualche condanna , amnistia o prescrizione in mezzo a tutto quello che hai postato ?
No ?
Allora possiamo andare avanti e ignorarlo .
Ma guarda un pò :D. Anche l'intercettazione telefonica di Fassino sul caso Unipol è risultata non probatoria. Ed è stato stabilito il non luogo a procedere ;)
dantes76
20-12-2006, 16:07
A me stranizzano altre cose.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_D'Alema#Finanziamento_illecito
si,, embe? cosa ti corrode l'anima?.. che te cambi i nomi, e' io dovre cambiare idea... se fosse cosi, mi vergognerei anche davanti a un cane..
dantes76
20-12-2006, 16:10
E di questo cosa ne pensi?
http://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Prodi
scusa io il mio giudizio l'ho dato, ed e abbastanza chiaro, anche in tempi passati
ma te di questo che ne pensi..
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Dell%27Utri#False_fatture_e_frode_fiscale
http://brunik.altervista.org/foto/dellutri.jpg
Mi permetto di inserirmi. :)
La proporzionalità è anche una questione di moltiplicazioni...
Se si dice che il fatto riguardante D'Alema vale 0, i fatti 100 volte più gravi valgono comunque 0.
L'unico modo per far valere 100 il fatto grave, è far valere almeno 1 il fatto meno grave.
D'Alema ha ricevuto un finanziamento illecito (e molti altri leciti però politicamente discutibili, ma è un altro discorso) quindi bisognerebbe agire di conseguenza ed evitare di proporsi come presidente della Camera ad es., perché ci sono altre persone* che non hanno una prescrizione per finanziamento illecito e quindi forse sono un po' più meritevoli oltre che più rappresentative di quei valori di onestà che _pretendo_ dalla coalizione per cui voto.
*Non mi riferisco nello specifico all'attuale presidente: andava bene anche un altro.
E' vero.
Come ho sempre detto D'alema lo vorrei fuori dal csx, è la rovina dei ds e rappr. la mentalità inciucista e che scende sempre a compromessi col berlusconismo.Per non parlare di quel finanziamento illecito andato in prescrizione, che cmq rimane un reato anche se prescritto.Meno male che non è nè pres. della camera nè della repubblica.
@dantes
quando metti la foto gigante di dell'utri mi fai morire :sofico:
DonaldDuck
20-12-2006, 16:13
si,, embe? cosa ti corrode l'anima?.. che te cambi i nomi, e' io dovre cambiare idea... se fosse cosi, mi vergognerei anche davanti a un cane..
A me non corrode nulla e non ho intenzione di farti cambiare idea. Se fossi partito con questa intenzione non avrei aperto la discussione.
dantes76
20-12-2006, 16:15
E' vero.
Come ho sempre detto D'alema lo vorrei fuori dal csx, è la rovina dei ds e rappr. la mentalità inciucista e che scende sempre a compromessi col berlusconismo.Per non parlare di quel finanziamento illecito andato in prescrizione, che cmq rimane un reato anche se prescritto.Meno male che non è nè pres. della camera nè della repubblica.
@dantes
quando metti la foto gigante di dell'utri mi fai morire :sofico:
e che vuoi, ho conosciuto una persone cje ora sta in galera( dicono che si e tenuto provenzano sul posto di lavoro, e dicono che il posto di lavoro era l'uff postale dei pizzini.. diconoi.. ;) ), anzi no ora sta casa vista l'eta, che diceva sempre di votarlo, mai che mi avessero detto vota rifondazione
DonaldDuck
20-12-2006, 16:16
http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Saverio_Caruso
Il 21 agosto del 1996, la Polizia di Bologna, in collaborazione con gli ispettori della Digos, sgombera la storica sala studio universitaria di Via Zamboni 36, occupata nel 1991 e attiva da cinque anni in alcune campagne contro lo spaccio di droghe e il razzismo.
Lo sgombero del centro sociale si inserisce in un'operazione cittadina che ha riguardato anche i centri di via del Pratello e di via Mascarella, già tentata il 29 marzo dello stesso anno. Nell'ambito di questo tentativo, sette persone si oppongono all'irruzione e alla ripresa filmata, ricevendo l'imputazione per aggressione a un poliziotto e interruzione di pubblico servizio. Tra questi vi è Francesco Caruso, che il 24 febbraio del 2003 viene condannato in primo grado a 10 mesi di reclusione. I giudici comminano ai restanti quattro una condanna di 8 mesi e tre di 30 giorni (questi però con sospensione della pena), nonostante la richiesta di assoluzione del pm.
Il 26 maggio 2006, Francesco Caruso e gli altri vengono assolti in appello per prescrizione del reato [3].
dantes76
20-12-2006, 16:18
http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Saverio_Caruso
mi fa piacere che eri assente nel 3d sull'indulto.,.. forse sta notizia..qualcuno l'aveva gia' postata? e sa chi era questo qualcuno....
anzi te ne do un altra, fra tutti i reati indultati, ci stanno i reati avvenuti durante il g8 di genova....
ma tu non rispoindi di dell'utri, e di silvio, che e stato assolto non perche innocente, in corruzione, ma solo per prescrizione dei termini, scusa,a proposito di preiscrizione-- ma di la qualcuno ha postato che la grazia per sofri e' in lavorazione...quanta indignazione
e che vuoi, ho conosciuto una persone cje ora sta in galera( dicono che si e tenuto provenzano sul posto di lavoro, e dicono che il posto di lavoro era l'uff postale dei pizzini.. diconoi.. ;) ), anzi no ora sta casa vista l'eta, che diceva sempre di votarlo, mai che mi avessero detto vota rifondazione
mica dicevo che non hai ragione! anzi.
Ho letto un libro sul processo dell'Utri e conosco i motivi della condanna a 10 anni per mafia in primo grado.Figuriamoci.Dicevo solo che mi faceva ridere la foto in formato "maxi". :D Saluti
DonaldDuck
20-12-2006, 19:46
ma tu non rispoindi di dell'utri, e di silvio
No io rispondo secondo il tono degli interlocutori. Mi adeguo all'andazzo. Non mi piace ma va bene così. Sicuramente non mi corrodo l'anima come dicevi prima. Questo è un forum, la vita reale fortunatamente è fuori.
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