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View Full Version : Call center. Raggiunto l'accordo tra sindacati e Atesia


maxsona
13-12-2006, 19:40
Call center. Raggiunto l'accordo tra sindacati e Atesia: 6500 assunzioni entro il 2007

Raggiunto l'accordo tra i sindacati (Uil Uilcom, Cgil Slc, Cisl Fistel) e il Gruppo Almaviva (Atesia-Cos-Cosmed-Aticos-In-action) per l'assunzione di 6.500 lavoratori precari a tempo indeterminato. La stabilizzazione avverra' entro il 2007 e riguardera' 4.000 lavoratori inbound e 2.500 in attivita' mista, con l'assunzione a tempo indeterminato part-time a 4 ore al terzo livello del contratto delle Tlc. Per i rimanenti circa 1.000 lavoratori in outbound, e' prevista l'assunzione con contratto di apprendistato professionalizzato. L'accordo rappresenta una svolta significativa nel mondo dei call center, dove la precarieta' negli ultimi anni si e' affermata come unica condizione di
lavoro.

L'accordo sulla stabilizzazione dei precari nei call center - dice Bruno Di Cola Segretario Generale della Uilcom - e' di portata storica ed e' frutto di un positivo processo concertativo tra sindacato, impresa e Governo. Bisogna che questo principio di stabilizzazione trovi attuazione in tutte le imprese del settore per garantire pari diritti e stesse regole di mercato.

"E' un accordo storico e avra' un impatto estremamente positivo in tutto il settore dei call center in outsourcing ". E' il commento di Annamaria Furlan, segretario confederale Cisl.

http://www.rainews24.rai.it :)

maxsona
13-12-2006, 22:56
CALL CENTER: INTESA ALMAVIVA-SINDACATI, 6.300 ASSUNTI

ROMA - I precari non abitano piu' qui. Con l'accordo raggiunto oggi tra il gruppo Almaviva e i sindacati, circa 6.300 lavoratori dei call center delle aziende del gruppo avranno un contratto a tempo determinato. Part-time, ma sicuro. E non saranno piu' lo stereotipo del lavoro flessibile, insicuro e non tutelato.

Plaude il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ritiene l'accordo ''un successo del sindacato e dell'azienda, oltre che delle politiche del centro sinistra che hanno scelto la stabilita' del lavoro contro la precarizzazione''. Damiano insiste spiegando che si tratta di ''un successo della contrattazione e delle buone leggi'', di ''una risposta ai giovani e non soltanto''.

''E' una svolta avvenuta in pochi mesi - ricorda - per un settore caratterizzato da una forte presenza di lavoro flessibile e precario, e sara' l'inizio di un nuovo ciclo di contrattazione del comparto del call center, che raggruppa oltre 700 aziende e circa 250mila addetti, come previsto dalla circolare dello scorso giugno, dall'avviso comune delle parti sociali, e dalle norme recepite nella finanziaria a sostegno della contrattazione''.

Ma mostra un certo orgoglio lo stesso gruppo Almaviva, che definisce l'intesa ''senza precedenti nella storia italiana negli ultimi dieci anni'', e ricorda che coinvolge gli attuali lavoratori a progetto in forza presso le Societa' Atesia, Cos, Alicos ed InAction. Ora, quindi, il gruppo occupera' nel solo settore dei call center circa 11.000 dipendenti (di cui oltre il 97% a tempo indeterminato), evitando il ricorso alla tipologia contrattuale del lavoro a progetto, con effetti positivi verso i clienti in termini di qualita' dei servizi offerti, e un quadro normativo chiaro e di piena tutela.

Lo stesso presidente di Almaviva, Alberto Tripi, parla quindi di un accordo che ''rappresenta una tappa importante per la stabilita' e lo sviluppo del Gruppo. Nell'attuale situazione di criticita' dell'economia nazionale e del settore - sottolinea - non esistono impegni occupazionali di tale portata. L'auspicio e' che questo sforzo straordinario possa contribuire a raggiungere con serenita' gli obiettivi di crescita della nostra strategia industriale''. I termini dell'intesa prevedono la stabilizzazione entro il 2007 di circa 4.000 lavoratori inbound e circa 2.500 in attivita' mista, con l'assunzione a tempo indeterminato part- time a 4 ore al terzo livello del contratto delle Tlc.

Per i circa 1.000 rimanenti in outbound, e' prevista l'assunzione con contratto di apprendistato professionalizzato. Soddisfatti anche i sindacati, che rivendicano ''la fine del finto lavoro autonomo''. Un risultato ''frutto della determinazione del sindacato'', afferma Nicoletta Rocchi, segretario confederale della Cgil, e che ''dimostra la validita' della strumentazione definita nella legge Finanziaria, nell' avviso comune e nella circolare del ministro del Lavoro di giugno scorso''.

''E' la risposta piu' adeguata all'esercito dei precari'', gli fa eco Annamaria Furlan, segretario confederale Cisl, secondo la quale ''aver trovato soluzioni al fine di evitare la distinzione tra inbound, cioe' chi riceve le chiamate, e outbound, chi le fa, e' un concetto perseguito con forza'' per raggiungere l'intesa. ''Si e' aperta una nuova stagione di contrattazione nelle aziende, che dovra' nei prossimi mesi concretizzarsi in tutto il settore con specifiche intese sindacali'', rileva quindi il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani.

ANSA
.

Ominobianco
14-12-2006, 01:16
Ottimo lavoro del governo e del ministro Damiano contro il precariato.

gpc
14-12-2006, 10:56
Una buffonata solo di facciata.

parax
14-12-2006, 11:03
Una buffonata solo di facciata.

Certo certo vallo a dire a quelle 6.400 persone che hanno lavorato da schiavi per più di 10 anni.

Lorekon
14-12-2006, 11:03
6500 in una botta sola sarebbero "una buffonata"?

ma soprattutto: il PRIMO caso di assunzioni a tempo indeterminato in un settore storicamente disastrato come quello dei call center (e dei servizi in generale) sarebbe una buffonata?

A me pare una notizia di portata storica, una porta che si apre.

gpc
14-12-2006, 11:07
6500 in una botta sola sarebbero "una buffonata"?

ma soprattutto: il PRIMO caso di assunzioni a tempo indeterminato in un settore storicamente disastrato come quello dei call center (e dei servizi in generale) sarebbe una buffonata?

A me pare una notizia di portata storica, una porta che si apre.

E' una buffonata per molti motivi.
Primo, perchè non si tratta di stabilire regole certe per il lavoro a progetto, si è trattato di risolvere un singolo caso solo per il clamore che ha suscitato.
Secondo, perchè è gente assunta part time e che prenderà poco e niente, quindi il problema è risolto nella forma ma non nella sostanza.
Terzo, perchè lo stato in primis continua ad usare il contratto a progetto facendo lavorare la gente come se fosse assunta.
Quarto, perchè questa è una cosa che non intacca minimamente gli abusi che tutta la gente a progetto subisce ma non ha alle spalle sindacati o appoggi politici per portarli alla luce.

Lorekon
14-12-2006, 11:18
come scritto nell'articolo, è un "inizio di nuovo ciclo di contrattazione" in un settore che raccoglie 250.000 lavoratori.

Non saranno i metalmeccanici però non mi sembrano pochi, no?
a poco a poco una frazione semper più grande di questi 250.000 verrà inserita a tempo indeterminato.

Vuol dire togliere alcune centinaia di migliaia di famiglie dall'angoscia di un domani incerto, dargli la possibilità di fare rate, mutui, etc...

e se sono part-time cosa cambia? anche prima erano part-time no?
riguardo il lavoro a progetto non sarò certo io a difendere questo istituto, sta di fatto che quello è un altro problema, non si poteva risolvere tutto in un giorno con la bacchetta magica.

la direzione è quella giusta però.

generals
14-12-2006, 11:24
Ottima notizia, sono contento per loro e spero che la trasformazione si estenda via via a tutte le altre aziende private (sembra siano 250.000/300.000 i lavoratori nei call center ancora precari con contratti cococo pur svolgendo mansioni da lavoratori dipendenti :rolleyes: ). :)

gpc
14-12-2006, 11:25
come scritto nell'articolo, è un "inizio di nuovo ciclo di contrattazione" in un settore che raccoglie 250.000 lavoratori.

Non saranno i metalmeccanici però non mi sembrano pochi, no?
a poco a poco una frazione semper più grande di questi 250.000 verrà inserita a tempo indeterminato.

Vuol dire togliere alcune centinaia di migliaia di famiglie dall'angoscia di un domani incerto, dargli la possibilità di fare rate, mutui, etc...

e se sono part-time cosa cambia? anche prima erano part-time no?
riguardo il lavoro a progetto non sarò certo io a difendere questo istituto, sta di fatto che quello è un altro problema, non si poteva risolvere tutto in un giorno con la bacchetta magica.

la direzione è quella giusta però.

La direzione è giusta, ma la questione resta solo di facciata.
Sono misure prese sono solo perchè si trattava di una grande azienda e la cosa aveva fatto risonanza, ma la realtà è ben diversa. Io non conosco UNA persona con contratto a progetto che lavori a progetto. E dal momento che lo stato è il primo a sfruttare questo tipo di lavoro, non vedo perchè dovrebbe costringere con normative *serie* a limitare il fenomeno.
Ripeto, questo è un accordo raggiunto da due parti che hanno mediato: chi non ha un appoggio forte mediatico o sindacale non è che ora abbia una nuova legge a cui appellarsi.
Quindi, pur nella sua concretezza del singolo caso, è e resta una cosa di facciata.

Lorekon
14-12-2006, 11:32
vabbè allora dovresti prendertela anche con le aziende sotto i 15 dipendenti in cui non esiste l'art. 18, per dire.

la realtà è ben diversa perchè questo è il PRIMO caso di "normalizzazione", il resto seguirà (dovrebbe seguire diciamo), intanto però la strada è stata tracciata e non è affatto male.

oltretutto, per quanto riguarda i call center, il settoer è strutturato in modo che non esistano "piccole" realtà che sfuggano alla visibilità.

il contratto a progetto è un'ALTRA cosa, è un problema ma è diverso, spero che risolvano anche quello ma intanto qui c'è una notizia posivita mi pare.

cosa ti aspettavi, che imponessero "ope legis" di assumere istantaneamente tutti i precari d'Italia?

gpc
14-12-2006, 11:49
vabbè allora dovresti prendertela anche con le aziende sotto i 15 dipendenti in cui non esiste l'art. 18, per dire.

la realtà è ben diversa perchè questo è il PRIMO caso di "normalizzazione", il resto seguirà (dovrebbe seguire diciamo), intanto però la strada è stata tracciata e non è affatto male.

oltretutto, per quanto riguarda i call center, il settoer è strutturato in modo che non esistano "piccole" realtà che sfuggano alla visibilità.

il contratto a progetto è un'ALTRA cosa, è un problema ma è diverso, spero che risolvano anche quello ma intanto qui c'è una notizia posivita mi pare.

cosa ti aspettavi, che imponessero "ope legis" di assumere istantaneamente tutti i precari d'Italia?

Guarda che per me non c'è niente di male ad essere precario.
Io adesso come adesso non vorrei un contratto a tempo indeterminato.
Il problema è lo SFRUTTAMENTO del lavoro a progetto per tipologie di lavori a tempo determinato.
E su questo, che è la sostanza del problema, non si è fatto niente.

Lorekon
14-12-2006, 11:58
non si può fare niente nell'immediato, se non penalizzaer le aziende che utilizzano impropriamente quello strumento. E mi par eche si astato fatto o lo si stia per fare.

tu che soluzioni avresti?

gpc
14-12-2006, 14:30
non si può fare niente nell'immediato, se non penalizzaer le aziende che utilizzano impropriamente quello strumento. E mi par eche si astato fatto o lo si stia per fare.

tu che soluzioni avresti?

Prima di tutto comprarti una tastiera nuova :D
Non concordo sul fatto che lo si stia per fare dal momento che è lo stato il primo a farlo.
La soluzione? In questo momento non mi viene in mente niente che non possa essere vanificato dall'italiana abilità nel fottere il proprio prossimo, ma sicuramente non è nel risolvere una questione di emergenza con una misura di emergenza, perchè è questo che fondamentalmente è stato fatto: affrontare un singolo caso di emergenza con una misura valida solo lì e non altrove.

eoropall
14-12-2006, 15:34
non si può fare niente nell'immediato, se non penalizzaer le aziende che utilizzano impropriamente quello strumento. E mi par eche si astato fatto o lo si stia per fare.

tu che soluzioni avresti?

Aumentare in proporzione gli stipendi dei lavoratori precari equilibrando in queto modo gli svantaggi inerenti.. Solo così le aziende ne faranno un uso "corretto"..

Lorekon
14-12-2006, 16:16
Prima di tutto comprarti una tastiera nuova :D


sorry sorry sorry :D

bjt2
15-12-2006, 08:22
Aumentare in proporzione gli stipendi dei lavoratori precari equilibrando in queto modo gli svantaggi inerenti.. Solo così le aziende ne faranno un uso "corretto"..

Ma sopratutto aumentare i contributi INPS e renderli tutti a carico delle aziende e non 1/3 al lavoratore... Ora come ora l'aumento dei contributi dal 18,2% al 23% mi farà diminuire lo stipendio, senza che tra 40 anni riesca a superare la soglia minima di contributi per avere più della minima di pensione... Praticamente contributi buttati nel cesso... :( Contributi al 40-50% tutti a carico del datore... Questo ci vorrebbe...