Adric
03-12-2006, 09:24
Il music business in Italia vale 3,1 miliardi di euro
Grande crescita del digitale, cala la discografia
29-11-2006 - Uno studio dell'Università Bocconi di Milano ha stimato a 3,1 miliardi di euro il valore, cioè il fatturato complessivo, del music business italiano. Nel sistema musicale del nostro paese, come nel resto del mondo, cresce moltissimo il settore della distribuzione digitale, con un segno più del 101%. Per contro, il tradizionale settore discografico è in calo del 4,9% nell'anno 2005. Il Rapporto 2006 sull'Economia della musica in Italia è stato presentato ieri a Milano da Andrea Ordanini, docente responsabile del laboratorio di Musica e discografia dell'Universitè Bocconi. Secondo il rapporto ASK (Art, Science & Knowledge), che esamina tutti i risvolti dell'economia legata alla musica, il mercato musicale italiano è cresciuto nel 2005 del 3,6% rispetto ai 2,99 miliardi di euro del 2004. Nel 2005 il mercato discografico ha registrato un fatturato di 397 milioni di euro, con una contrazione del 4,9% rispetto al 2004(tendenza già presente da qualche anno).
Anche nel nostro paese, il digitale ha iniziato a trainare la ricchezza del music business. Il valore totale del fatturato di musica in formato digitale distribuita attraverso i cosiddetti nuovi media, nel 2005 è stato di 283,2 milioni di euro, con una crescita del 101% rispetto al 2004. Il valore dei brani venduti attraverso Internet è cresciuto del 427%. Per quanto riguarda la fruizione di eventi e spettacoli (concerti, lirica, balletto), la spesa del pubblico è stata pari a 345,4 milioni di euro, più o meno stazionaria rispetto al 2004. Secondo Ordanini il cambiamento strutturale è ormai irreversibile: il music business è diventato un sistema aperto, non più dominato dalla discografia. Lo sfruttamento economico passa dalle suonerie telefoniche alle sincronizzazioni pubblicitarie e l'MP3 è destinato a soppiantare presto il CD come questo aveva scalzato i dischi LP di vinile.
Secondo il rapporto infine, i diritti d'autore possono essere valutati in 209,7 milioni di euro, rispetto ai 174,4 del 2004. Importante il ruolo di radio e TV, che generano da sole, tra diritti di diffusione e di riproduzione, un valore di 151,8 milioni. Il fatturato del settore del ballo (le discoteche) è però in calo. Sul fronte del consumo, in questo segmento si registra un valore complessivo di 428 milioni di euro, con una flessione del 10% rispetto all'anno precedente. Il segmento "strumenti musicali", infine, ammonta a 347,9 milioni di euro, +2,1% rispetto al 2004.
(musiclink.it)
Grande crescita del digitale, cala la discografia
29-11-2006 - Uno studio dell'Università Bocconi di Milano ha stimato a 3,1 miliardi di euro il valore, cioè il fatturato complessivo, del music business italiano. Nel sistema musicale del nostro paese, come nel resto del mondo, cresce moltissimo il settore della distribuzione digitale, con un segno più del 101%. Per contro, il tradizionale settore discografico è in calo del 4,9% nell'anno 2005. Il Rapporto 2006 sull'Economia della musica in Italia è stato presentato ieri a Milano da Andrea Ordanini, docente responsabile del laboratorio di Musica e discografia dell'Universitè Bocconi. Secondo il rapporto ASK (Art, Science & Knowledge), che esamina tutti i risvolti dell'economia legata alla musica, il mercato musicale italiano è cresciuto nel 2005 del 3,6% rispetto ai 2,99 miliardi di euro del 2004. Nel 2005 il mercato discografico ha registrato un fatturato di 397 milioni di euro, con una contrazione del 4,9% rispetto al 2004(tendenza già presente da qualche anno).
Anche nel nostro paese, il digitale ha iniziato a trainare la ricchezza del music business. Il valore totale del fatturato di musica in formato digitale distribuita attraverso i cosiddetti nuovi media, nel 2005 è stato di 283,2 milioni di euro, con una crescita del 101% rispetto al 2004. Il valore dei brani venduti attraverso Internet è cresciuto del 427%. Per quanto riguarda la fruizione di eventi e spettacoli (concerti, lirica, balletto), la spesa del pubblico è stata pari a 345,4 milioni di euro, più o meno stazionaria rispetto al 2004. Secondo Ordanini il cambiamento strutturale è ormai irreversibile: il music business è diventato un sistema aperto, non più dominato dalla discografia. Lo sfruttamento economico passa dalle suonerie telefoniche alle sincronizzazioni pubblicitarie e l'MP3 è destinato a soppiantare presto il CD come questo aveva scalzato i dischi LP di vinile.
Secondo il rapporto infine, i diritti d'autore possono essere valutati in 209,7 milioni di euro, rispetto ai 174,4 del 2004. Importante il ruolo di radio e TV, che generano da sole, tra diritti di diffusione e di riproduzione, un valore di 151,8 milioni. Il fatturato del settore del ballo (le discoteche) è però in calo. Sul fronte del consumo, in questo segmento si registra un valore complessivo di 428 milioni di euro, con una flessione del 10% rispetto all'anno precedente. Il segmento "strumenti musicali", infine, ammonta a 347,9 milioni di euro, +2,1% rispetto al 2004.
(musiclink.it)