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View Full Version : Videogiochi, la Ue bacchetta l'Italia


fluke81
28-11-2006, 18:10
Videogiochi, la Ue bacchetta l'Italia
"No a nuove misure per quelli violenti"
I ministri Mastella e Fioroni hanno annunciato un giro di vite su bullismo e videogame
Intanto una ricerca Usa lancia l'allarme: quelli violenti alterano l'attività cerebrale


ROMA - Non si ferma la polemica sul videogioco "Rule of Rose". La pensano così in molti, a partire dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, da quello della Giustizia Clemente Mastella, fino al vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini che in una lettera inviata ai ministri degli Interni dei 25 stati membri dell'Ue, ha definiva il videogioco "osceno, brutale e perverso" e chiedeva una verifica dei controlli relativi alla violenza nei videogiochi.

Una uscita che non è piaciuta affatto al Commissario europeo per la Società dell'Informazione e i Media Viviane Reding, che bacchetta il collega italiano, chiedendogli di osservare in futuro una maggiore attenzione circa i suoi atti ufficiali. La Reding ricorda a Frattini che in Europa, dal 2003, vige il sistema di autoregolamentazione Pan european game information (Pegi), capace di proteggere i ragazzi da prodotti per adulti senza ricorrere a metodi censori "in linea con la politica della Commissione - prosegue la lettera della Reding - che ritiene che le misure adottate per proteggere i minori e la dignità umana debbano essere attentamente bilanciate con il diritto fondamentale alla libertà di espressione, come definito nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea". Il Pegi aveva giudicato Rule of Rose adatto ai maggiori di sedici anni. I genitori, quindi, sono avvisati dall'etichetta sulla confezione.

Ma c'è il problema del download illegale, come ha segnalato in una intervista rilasciata a Panorama, la diessina Anna Serafini, presidente della commissione bicamerale per l'infanzia: per questo motivo bisogna bloccare la commercializzazione.

Il dibattito è aperto. E continuano le levate di scudi nonostante i critici abbiano sentenziato che Rule of Rose è un gioco mediocre, e neanche poi così 'di paura' e violento, tanto che in molti nella rete parlano di montatura pubblicitaria per stimolare il mercato. L'onda della polemica arriva anche oltremanica. La 505 Games, che ha distribuito il videogame in Europa al posto della Sony, cercando di difendersi, ha annunciato che i giocatori di Sua maestà non potranno acquistare il titolo.

Nel nostro Paese prima dalle associazioni dei genitori, ora dalla politica si levano grida contro il dilagare dei videogiochi "che ispirano alla violenza i nostri giovani teenager", come ha detto qualche giorno fa Luca Volontè dell'UdC. E Ermete Realacci dell'Ulivo parla di "un gravissimo atto di irresponsabilità sociale".

Ancora Anna Serafini informa che la commissione bicamerale per l'infanzia ha dato il via oggi ad un'indagine conoscitiva sui nuovi media destinati ai ragazzi: "Stiamo ragionando su quali strumenti adottare".
Così il ministro della Giustizia, Clemente Mastella è tornato a parlare del disegno di legge sul bullismo a cui sta lavorando l'esecutivo e spiega che "il governo lavora anche all'Authority per il controllo dei videogiochi, alcuni dei quali sono particolarmente cruenti".

Sempre sullo stesso tema , il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni si spinge ancora più in là, spiegando che all'origine del fenomeno del bullismo ci sono videogiochi, internet e televisione. "Ormai i ragazzi vivono in una sorta di reality show, e le violenze nascono perché i ragazzi sono dei replicanti". Lo stesso Fioroni, circa un mese fa, aveva detto a Repubblica.it che "quello dei videogiochi violenti che diffondono messaggi pericolosi, è un problema che non investe solo l'ambito educativo, ma in generale quello sociale. E' opportuna una riflessione su norme e controlli per la commercializzazione dei videogiochi".

Un allarme confortato dalla ricerca del dottor Vincent Mathews, della Indiana University School of Medicine ad Indianapolis. Al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA), il neurologo ha spiegato che i videogiochi violenti alterano l'attività cerebrale, provocando uno stato emotivo sovraeccitato e inibiscono l'autocontrollo. L'effetto della violenza virtuale propinata dai videogame è di aumentare l'attività del centro delle emozioni (amigdala) e viceversa sopire quella dei centri funzionali ed esecutivi del cervello, spiega Mathews, con potenziali effetti sui comportamenti di giovani e giovanissimi.

Ma nei siti specializzati in videogiochi, come Tgm online, c'è anche chi ricorda che difficilmente si vede andare in giro gente che "brandisce motoseghe o railgun, si lancia 220km l'ora sull'autostrada e investe inermi pedoni in preda a deliri di onnipotenza".
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/videogiochi-violenti/frattini-videogiochi/frattini-videogiochi.html

e grazie a Fioroni,Mastella,Frattini e molti altri come al solito ci siamo fatti riconoscere :D

Ileana
28-11-2006, 18:10
grazie a Dio qualcuno li ferma :eek:

drakend
28-11-2006, 18:15
La signora Serafini ha detto che, poiché esiste il download illegale di giochi, bisogna bloccare il commercio legale di giochi?!?
Allora dato che c'è il commercio di merci contraffatte bisogna bloccare anche il commercio di quelle originali perché così non si può contraffare qualcosa che non esiste! :nono:
Queste signore (Procaccini, Serafini, ecc...) è meglio che evitino di parlare perché appena aprono sfoggiano la loro incommensurabile ignoranza.

wintage
28-11-2006, 18:23
La signora Serafini ha detto che, poiché esiste il download illegale di giochi, bisogna bloccare il commercio legale di giochi?!?
Allora dato che c'è il commercio di merci contraffatte bisogna bloccare anche il commercio di quelle originali perché così non si può contraffare qualcosa che non esiste! :nono:
Queste signore (Procaccini, Serafini, ecc...) è meglio che evitino di parlare perché appena aprono sfoggiano la loro incommensurabile ignoranza.
Braccia rubate all'uncinetto

CoreDump
28-11-2006, 18:24
Visto che io sono un appassionato da tempo dei giochi della koei ( samurai e
dinasty warrior ) secondo loro dovrei fare stragi di giapponesi e cinesi :confused: :stordita:
Purtroppo in italia i nostri politici hanno conoscenze informatiche inferiori a
quelli di mia madre ( almeno lei sa cosa è una playstation e la sa anche
spengere e accendere :D ) io mi chiedo come si possa legiferare con cosi
tanta leggerezza su argomenti di cui si è totalmente ignoranti :rolleyes:

Poi la cosa divertente, i download illegali come se bastasse vietarne la messa
in vendita per impedirli :mc: , senza contare la chicca dell'age, ( associatori
genitori italiani postata nell'altro 3d ) ovvero che il gioco anche con il bollino
una voltà acquistato da un maggiorenne potrebbe entrare nelle mani di un
minorenne, praticamente hanno scoperto l'acqua calda :D

Sawato Onizuka
28-11-2006, 19:25
difficilmente si vede andare in giro gente che "brandisce motoseghe o railgun, si lancia 220km l'ora sull'autostrada e investe inermi pedoni in preda a deliri di onnipotenza

il peccato è non farlo contro i politici :asd: :Prrr:

anonimizzato
28-11-2006, 19:29
Quando ero piccolo giocavo a Street Figheter, Streets of Rage, Mortal Kombat ecc. eppure adesso non vado in giro ad ammazzare la gente.

I videogiochi possono essere pericolosi se non vi sono i genitori che seguono il bambino, che non lo limitano nell'uso degli stessi, che non gli impartiscono una corretta educazione ecc. il resto è fuffa.

I politici usano solo queste occasioni per riempirsi la bocca di parole che non conoscono nemmeno e per farsi belli davanti a tanta gente "scandalizzata" ancora più IGNORANTE di loro.

wintage
28-11-2006, 21:55
:D

Come volevasi dimostrare....sempre la figura dei bigotti imbecilli :doh:

Fortuna che siamo limitati dagli accordi con l'UE
ot
Comunque ogni volta che vengon fuori delle cazzate ci facciamo una figura di cacca... e se sei un'italiano che vive all'estero ti tocca sorbirti le prese per il culo per mesi...

io abitavo in germania al tempo della storia di Schultz! :rolleyes:
/ot

Drago
28-11-2006, 23:02
Ma c'è il problema del download illegale, come ha segnalato in una intervista rilasciata a Panorama, la diessina Anna Serafini, presidente della commissione bicamerale per l'infanzia: per questo motivo bisogna bloccare la commercializzazione.

Sempre sullo stesso tema , il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni si spinge ancora più in là, spiegando che all'origine del fenomeno del bullismo ci sono videogiochi, internet e televisione. "Ormai i ragazzi vivono in una sorta di reality show, e le violenze nascono perché i ragazzi sono dei replicanti". Lo stesso Fioroni, circa un mese fa, aveva detto a Repubblica.it che "quello dei videogiochi violenti che diffondono messaggi pericolosi, è un problema che non investe solo l'ambito educativo, ma in generale quello sociale. E' opportuna una riflessione su norme e controlli per la commercializzazione dei videogiochi".



beh mi sembra logico, blocchiamo il commercio in italia così non ci saranno copie sul p2p..ma come ragionano queste persone?
comunque prima di scagliarsi con una mentalità prettamente medievale e oscurantista verso i nuovi demoni 'internet' i 'videogiochi', che parole difficili e terribili, dovrebbero preoccuparsi dei modelli di vita che trasmette LO STESSO STATO dalle televisioni pubbliche........

ReverendoMr.Manson
29-11-2006, 00:15
E lasciateli parlare tanto solo quello sanno fare, siate superiori ;)

Tanto non si smuove niente in Italia e figuratevi se Google o le socetà si VideoGames violenti si preoccupano di sti 4 mentecatti :rolleyes:

Meno male che qualcuno di intelligente c'è alla UE :ave:

Beelzebub
29-11-2006, 08:47
Questa storia sta sfociando nel ridicolo...

Nevermind
29-11-2006, 09:11
E' palesemente una montatura solo per dar appeal ad un titolo che normalmnete srebbe passato praticamente innosservato. I politici per quanto ignoranti siano e di sicuro in materia di videogiochi lo sono immensamente stanno facendo delle dichiarazioni talmente tragicomiche che neppure sui peggiori film di Boldi- De Sica si erano viste.

E' tutto fatto apposta, garantito al limone ;)

drakend
29-11-2006, 09:15
Brano tratto da questo articolo (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1787468&r=PI) di Punto Informatico:

[...]
Né Fioroni sembra peraltro disponibile ad incardinare un'eventuale revisione delle normative in un contesto internazionale. A proposito della proposta di una Costituzione per Internet lanciata dal Forum di Atene il mese scorso, il ministro alla Pubblica Istruzione si è limitato ad affermare che "una costituzione per Internet è positiva, ma troppo complessa: io mi limito a proteggere i minori. Che in rete sono senza rete".
[...]

Questo brano che ho riportato, ed in particolare la parte in grassetto, evidenziano tutta l'arrogante ignoranza del signor Fioroni:
1) Perché non vuole discutere della regolamentazione di una realtà globale come Internet su scala perlomeno europea? Non ha senso fare stupide leggine liberticide in Italia se poi mi basta fare due click per andare in siti oltre oceano che se ne fregano delle leggine bigotte dell'italietta perbenista.
2) Cosa vuol dire che una costituzione di Internet sarebbe troppo complessa? Trattandosi di una realtà globale ed estremamente articolata non può certo ridursi ad una barzelletta da bar... :rolleyes: Ah ma forse intende dire che, essendo completamente ignorante in materie tecnologiche, non ne capirebbe nemmeno il preambolo e quindi dovrebbe rinunciare a fare il santo protettore dei minori... oltre al fatto che certe assurde frasi verrebbero ridicolizzate e precipitate nell'oblio in un contesto internazionale in cui la competenza tecnologica di chi vi parteciperebbe sarebbe mediamente superiore a quella del nostro caro ministro (non che ci voglia tanto fra l'altro).
3) Poi la frase finale del brano sopra citato è allucinante: il problema dei minori in Rete è che sono senza rete... cioè si risolve il problema mettendoli in una rete e facendogli ignorare la grande moltitudine e complessità di problemi che esistono al mondo. :muro:
Così poi, quando il "minore protetto" si troverà inevitabilmente di fronte ad uno dei problemi tenuti fuori dalla rete del signor Fioroni, non saprà come comportarsi con l'elevato rischio di reazioni sbagliate. Qui si riconferma peraltro che il vero problema per il governo (di qualsiasi orientamento politico) non è risolvere il problema del bullismo in sè, ma che l'opinione pubblica ne venga a conoscenza su vasta scala creando proteste indesiderate e fastidiose.

JackTheReaper
29-11-2006, 17:45
questa sterile polemica è nata unicamente perchè si voleva cavalcare l'onda emotiva del pestaggio di torino.
siccome Rule of rose ha avuto la sventura di uscire in un periodo in cui la parola chiave del momento è "bullismo" i nostri lungimiranti politici hanno ben pensato di proporre di vietarlo :muro:
Se mafia, GTA o scarface fossero usciti in contemporanea ad un omicidio di stampo mafioso particolarmente eclatante avrebbero vietato anche quelli...

trokij
29-11-2006, 20:41
Figuremme :D