PDA

View Full Version : SIAE contro ministro Padoa Schioppa, editori e grossi autori contro SIAE


Adric
28-11-2006, 08:51
n. 281 del 28-11-06 pagina 7

E la Siae protesta con un «black out» di cinema e musica
di Gian Maria De Francesco

Gian Maria De Francesco

da Roma

Un giorno di black out per cinema, teatri e musica. È la singolare forma di protesta decisa dall’assemblea generale della Siae, la società italiana degli autori e degli editori, per opporsi alla decisione del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che in base a un’interpretazione del decreto «tagliaspese» pretenderebbe di prelevare 20 milioni di euro dalle casse dell’ente.
E così all’inizio di dicembre (si sceglierà una data particolarmente ricca di eventi; ndr) la Siae intende ritirare i permessi di utilizzazione delle milioni di opere che oltre 80mila autori ed editori hanno affidato alla sua tutela praticamente fermando l’industria dell’entertainment per 24 ore. «È un atto di prepotenza che non ha alcun fondamento giuridico, contro il quale la Siae si sta opponendo con ogni mezzo», ha dichiarato il presidente dell’associazione Giorgio Assumma. L’associazione, pur essendo un ente pubblico, è totalmente autonomo, si sovvenziona tramite i diritti di autore che le vengono affidati in gestione e non è beneficiaria di nessun trasferimento da parte dello Stato. Un’autonomia di bilancio premiata da conti ampiamente in attivo. Senza il versamento imposto dal ministero sarebbe a rischio l’approvazione del bilancio da parte del Tesoro e si spalancherebbe la strada verso il commissariamento. Già oggi, comunque, dovrebbe essere depositato un ricorso al Tar.
Ma il giorno di black out non è l’unico risvolto della questione. La Siae rischia di perdere i pezzi. Alcuni editori (tra i quali Ricordi, Emi, Warner, Sony e Universal) e alcuni autori quali Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Lucio Dalla e Gigi D’Alessio hanno manifestato il proposito di affidare a società straniere la gestione dei diritti. La possibilità di scegliere un’altra istituzione comunitaria è, infatti, un diritto degli artisti. Una tale eventualità si tramuterebbe inevitabilmente nella fine della Siae e anche in un danno al panorama musicale italiano. Se gli autori di Pensieri e parole, 4 marzo 1943 e Il cielo in una stanza trasferissero la gestione dei loro diritti a un ente estero, anche l’indotto ne soffrirebbe. «La pressione fiscale sui diritti d’autore - ha spiegato Gigi D’Alessio - e io le tasse le pago. In più intorno al mio lavoro vive un certo numero di persone che fa della musica il proprio mestiere. Se dobbiamo dare tutti questi soldi allo Stato cosa rimane?».
Ovviamente preoccupato Assumma. «Spero che autori ed editori - ha sottolineato - tornino sulle loro decisioni. Migliaia di dipendenti e collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada». In allarme anche i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Confsal che hanno chiesto a Padoa-Schioppa e al ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, di aprire un tavolo istituzionale. Sempre che il governo voglia cambiare musica.
(Il Giornale)

the_joe
28-11-2006, 09:07
Sono contro la SIAE per il modo di gestire i diritti d'autore PERO' non riesco a capire come il governo possa pretendere il prelievo forzoso di denaro da un fondo di una società PRIVATA.

A quando un bel prelievo forzoso dalle pingue casse delle varie COOP?

Tefnut
28-11-2006, 09:10
Un’autonomia di bilancio premiata da conti ampiamente in attivo

eh chissà come mai.

sono in monopolio, basta guardare report di rai 3 per capire come funzionino le cose (non voglio dire nulla altrimenti piglio il ban :D )


già l'associazione non avrebbe diritto di esistere a parer mio.. però un prelievo forzato fa capire che c'è qualcosa che non va.

trallallero
28-11-2006, 09:18
Un’autonomia di bilancio premiata da conti ampiamente in attivo

eh chissà come mai.

sono in monopolio, basta guardare report di rai 3 per capire come funzionino le cose (non voglio dire nulla altrimenti piglio il ban :D )


già l'associazione non avrebbe diritto di esistere a parer mio.. però un prelievo forzato fa capire che c'è qualcosa che non va.
si, nel governo :read:
io odio la Siae alla quale ho dato anche soldi in quanto iscritto ma per una volta che abbiamo un'azienda che non chiede soldi a governo che succede ? il governo li chiede a lei ? :muro:

Adric
28-11-2006, 09:19
Sono contro la SIAE per il modo di gestire i diritti d'autore PERO' non riesco a capire come il governo possa pretendere il prelievo forzoso di denaro da un fondo di una società PRIVATA.
La SIAE è un ENTE PUBBLICO istituito con Regio Decreto che ha in Italia un monopolio per legge nella rappresentanza di autori ed editori.
E' ora di abbattere questo monopolio, in tutta Europa.

A quando un bel prelievo forzoso dalle pingue casse delle varie COOP?
i bollini COOP non esistono, non è che ti multano se acquisti una merce che non ha il bollino COOP o che ci sono gli ispettori COOP che piombano nelle discoteche per fare dei controlli.
La COOP non c'entra niente in questa discussione; tanto più poi che sulla gestione della SIAE di fatto c'è da molti anni un inciucio tra il centrosinistra e il centrodestra.

the_joe
28-11-2006, 09:24
La SIAE è un ENTE PUBBLICO istituito con Regio Decreto che ha in Italia un monopolio per legge nella rappresentanza di autori ed editori.
E' ora di abbattere questo monopolio, in tutta Europa.
Su questo sono pienamente d'accordo.

i bollini COOP non esistono, non è che ti multano se acquisti una merce che non ha il bollino COOP o che ci sono gli ispettori COOP che piombano nelle discoteche per fare dei controlli.
La COOP non c'entra niente in questa discussione; tanto più poi che sulla gestione della SIAE di fatto c'è da molti anni un inciucio tra il centrosinistra e il centrodestra.

Le coop sono aziende che operano in regime AGEVOLATO con la complicità dello stato in modo molto assimilabile a quanto accade con la SIAE, nessuno ti obbliga a comprare COOP però quando una cooperativa può inquinare il mercato agendo dentro esso e non sottostando alle stesse regole delle altre aziende con la complicità dello stato, una certa analogia la vedo.

joesun
28-11-2006, 09:28
n. 281 del 28-11-06 pagina 7

E la Siae protesta con un «black out» di cinema e musica
di Gian Maria De Francesco

Gian Maria De Francesco

da Roma

Un giorno di black out per cinema, teatri e musica. È la singolare forma di protesta decisa dall’assemblea generale della Siae, la società italiana degli autori e degli editori, per opporsi alla decisione del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che in base a un’interpretazione del decreto «tagliaspese» pretenderebbe di prelevare 20 milioni di euro dalle casse dell’ente.
E così all’inizio di dicembre (si sceglierà una data particolarmente ricca di eventi; ndr) la Siae intende ritirare i permessi di utilizzazione delle milioni di opere che oltre 80mila autori ed editori hanno affidato alla sua tutela praticamente fermando l’industria dell’entertainment per 24 ore. «È un atto di prepotenza che non ha alcun fondamento giuridico, contro il quale la Siae si sta opponendo con ogni mezzo», ha dichiarato il presidente dell’associazione Giorgio Assumma. L’associazione, pur essendo un ente pubblico, è totalmente autonomo, si sovvenziona tramite i diritti di autore che le vengono affidati in gestione e non è beneficiaria di nessun trasferimento da parte dello Stato. Un’autonomia di bilancio premiata da conti ampiamente in attivo. Senza il versamento imposto dal ministero sarebbe a rischio l’approvazione del bilancio da parte del Tesoro e si spalancherebbe la strada verso il commissariamento. Già oggi, comunque, dovrebbe essere depositato un ricorso al Tar.
Ma il giorno di black out non è l’unico risvolto della questione. La Siae rischia di perdere i pezzi. Alcuni editori (tra i quali Ricordi, Emi, Warner, Sony e Universal) e alcuni autori quali Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Lucio Dalla e Gigi D’Alessio hanno manifestato il proposito di affidare a società straniere la gestione dei diritti. La possibilità di scegliere un’altra istituzione comunitaria è, infatti, un diritto degli artisti. Una tale eventualità si tramuterebbe inevitabilmente nella fine della Siae e anche in un danno al panorama musicale italiano. Se gli autori di Pensieri e parole, 4 marzo 1943 e Il cielo in una stanza trasferissero la gestione dei loro diritti a un ente estero, anche l’indotto ne soffrirebbe. «La pressione fiscale sui diritti d’autore - ha spiegato Gigi D’Alessio - e io le tasse le pago. In più intorno al mio lavoro vive un certo numero di persone che fa della musica il proprio mestiere. Se dobbiamo dare tutti questi soldi allo Stato cosa rimane?».
Ovviamente preoccupato Assumma. «Spero che autori ed editori - ha sottolineato - tornino sulle loro decisioni. Migliaia di dipendenti e collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada». In allarme anche i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Confsal che hanno chiesto a Padoa-Schioppa e al ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, di aprire un tavolo istituzionale. Sempre che il governo voglia cambiare musica.
(Il Giornale)

speriamo vivamente che sta truffa legalizzata venga cancellata. la SIAE non deve più esistere.

-kurgan-
28-11-2006, 09:56
n. 281 del 28-11-06 pagina 7

E la Siae protesta con un «black out» di cinema e musica
di Gian Maria De Francesco

Gian Maria De Francesco

da Roma

Un giorno di black out per cinema, teatri e musica. È la singolare forma di protesta decisa dall’assemblea generale della Siae, la società italiana degli autori e degli editori, per opporsi alla decisione del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che in base a un’interpretazione del decreto «tagliaspese» pretenderebbe di prelevare 20 milioni di euro dalle casse dell’ente.
E così all’inizio di dicembre (si sceglierà una data particolarmente ricca di eventi; ndr) la Siae intende ritirare i permessi di utilizzazione delle milioni di opere che oltre 80mila autori ed editori hanno affidato alla sua tutela praticamente fermando l’industria dell’entertainment per 24 ore. «È un atto di prepotenza che non ha alcun fondamento giuridico, contro il quale la Siae si sta opponendo con ogni mezzo», ha dichiarato il presidente dell’associazione Giorgio Assumma. L’associazione, pur essendo un ente pubblico, è totalmente autonomo, si sovvenziona tramite i diritti di autore che le vengono affidati in gestione e non è beneficiaria di nessun trasferimento da parte dello Stato. Un’autonomia di bilancio premiata da conti ampiamente in attivo. Senza il versamento imposto dal ministero sarebbe a rischio l’approvazione del bilancio da parte del Tesoro e si spalancherebbe la strada verso il commissariamento. Già oggi, comunque, dovrebbe essere depositato un ricorso al Tar.
Ma il giorno di black out non è l’unico risvolto della questione. La Siae rischia di perdere i pezzi. Alcuni editori (tra i quali Ricordi, Emi, Warner, Sony e Universal) e alcuni autori quali Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Lucio Dalla e Gigi D’Alessio hanno manifestato il proposito di affidare a società straniere la gestione dei diritti. La possibilità di scegliere un’altra istituzione comunitaria è, infatti, un diritto degli artisti. Una tale eventualità si tramuterebbe inevitabilmente nella fine della Siae e anche in un danno al panorama musicale italiano. Se gli autori di Pensieri e parole, 4 marzo 1943 e Il cielo in una stanza trasferissero la gestione dei loro diritti a un ente estero, anche l’indotto ne soffrirebbe. «La pressione fiscale sui diritti d’autore - ha spiegato Gigi D’Alessio - e io le tasse le pago. In più intorno al mio lavoro vive un certo numero di persone che fa della musica il proprio mestiere. Se dobbiamo dare tutti questi soldi allo Stato cosa rimane?».
Ovviamente preoccupato Assumma. «Spero che autori ed editori - ha sottolineato - tornino sulle loro decisioni. Migliaia di dipendenti e collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada». In allarme anche i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Confsal che hanno chiesto a Padoa-Schioppa e al ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, di aprire un tavolo istituzionale. Sempre che il governo voglia cambiare musica.
(Il Giornale)

articolo allucinante, pare sia rimasto solo "il giornale", gli amanti del liscio e gigi d'alessio a difendere la siae.
allucinante poi che venga detto che la fine della siae sarebbe un danno per il patrimonio musicale italiano, quando è l'esatto opposto.. perchè non intervistano un pò di gruppi ed operatori del settore che non siano le solite quattro mummie che partecipano a sanremo?

trallallero
28-11-2006, 10:18
articolo allucinante, pare sia rimasto solo "il giornale", gli amanti del liscio e gigi d'alessio a difendere la siae.
allucinante poi che venga detto che la fine della siae sarebbe un danno per il patrimonio musicale italiano, quando è l'esatto opposto.. perchè non intervistano un pò di gruppi ed operatori del settore che non siano le solite quattro mummie che partecipano a sanremo?
Qualcuno deve difendere i diritti degli autori quindi che venga fatta qualche regola per limitare il monopolio della SIAE.
Perché se il governo succhia soldi alla SIAE diventa un suo complice :read:

-kurgan-
28-11-2006, 10:29
Qualcuno deve difendere i diritti degli autori quindi che venga fatta qualche regola per limitare il monopolio della SIAE.
Perché se il governo succhia soldi alla SIAE diventa un suo complice :read:

il problema è che la siae fa proprio il contrario, non è vero che difende gli autori ma limita pesantemente i gruppi emergenti a favore dei soliti baroni raccomandati. Conosco tanti gruppi più o meno famosi che dalla siae non hanno mai preso mezza lira, conosco persone che fanno serate come dj e non possono mettere l'mp3 del gruppo emergente perchè privo di bollino siae, so che il BALLO LISCIO invece viene sovvenzionato con milioni di euro, così come chi inventa le sigle idiote che sentiamo nelle trasmissioni televisive. E' una situazione ridicola.

trallallero
28-11-2006, 10:48
il problema è che la siae fa proprio il contrario, non è vero che difende gli autori ma limita pesantemente i gruppi emergenti a favore dei soliti baroni raccomandati. Conosco tanti gruppi più o meno famosi che dalla siae non hanno mai preso mezza lira, conosco persone che fanno serate come dj e non possono mettere l'mp3 del gruppo emergente perchè privo di bollino siae, so che il BALLO LISCIO invece viene sovvenzionato con milioni di euro, così come chi inventa le sigle idiote che sentiamo nelle trasmissioni televisive. E' una situazione ridicola.
si, lo so per esperienza diretta, mannaggia a loro. Ma non capisco perché il governo dovrebbe ciucciare soldi :what:

Ne approfitto per fare una domanda:
un mio amico m'ha chiesto se puó suonare dal vivo un pezzo mio (strumentale) che qualche anno fa ho depositato alla siae. Avendo smesso di pagarla, sta siae, io ovviamente non ricevo una lira vero ?
Lui deve sicuramente scrivere il pezzo sulla lista, la siae riceve soldi, io no. O sbaglio :stordita:

-kurgan-
28-11-2006, 10:54
si, lo so per esperienza diretta, mannaggia a loro. Ma non capisco perché il governo dovrebbe ciucciare soldi :what:

Ne approfitto per fare una domanda:
un mio amico m'ha chiesto se puó suonare dal vivo un pezzo mio (strumentale) che qualche anno fa ho depositato alla siae. Avendo smesso di pagarla, sta siae, io ovviamente non ricevo una lira vero ?
Lui deve sicuramente scrivere il pezzo sulla lista, la siae riceve soldi, io no. O sbaglio :stordita:

esattamente.. non prenderai una lira perchè vengono pagati solo i primi delle classifiche di vendita ;)
però se il tuo amico non segnala il pezzo sulla lista può venire multato.

NB il pezzo, non essendo famoso, farà finire i relativi soldi dei diritti in un calderone che verrà ripartito sempre tra i primi in classifica e altre realtà tipo il ballo liscio o le sigle radiotelevisive.

joesun
28-11-2006, 11:00
esattamente.. non prenderai una lira perchè vengono pagati solo i primi delle classifiche di vendita ;)
però se il tuo amico non segnala il pezzo sulla lista può venire multato.

NB il pezzo, non essendo famoso, farà finire i relativi soldi dei diritti in un calderone che verrà ripartito sempre tra i primi in classifica e altre realtà tipo il ballo liscio o le sigle radiotelevisive.

c'è qualcosa di mafioso in tutto ciò...o sbaglio?

-kurgan-
28-11-2006, 11:06
c'è qualcosa di mafioso in tutto ciò...o sbaglio?

certamente, il consiglio di amministrazione della siae è composto dai maggiori beneficiari dei proventi ;)

CS25
28-11-2006, 11:12
La SIAE va abolita, e' completamente inutile, anzi, dannosa.

Doraneko
28-11-2006, 11:13
Spero che la SIAE faccia la fine che farebbe un uovo sotto i cingoli di un carro armato!!
E' vero che lo stato non dà soldi alla SIAE,infatti la SIAE i soldi se li prende direttamente dal cittadino!

maddero
28-11-2006, 11:19
si, lo so per esperienza diretta, mannaggia a loro. Ma non capisco perché il governo dovrebbe ciucciare soldi :what:
...cut...

per farla fallire! :sofico:


c'è qualcosa di mafioso in tutto ciò...o sbaglio?
certo che si.
a parer mio, è per questo che deve chiudere...

trallallero
28-11-2006, 12:58
esattamente.. non prenderai una lira perchè vengono pagati solo i primi delle classifiche di vendita ;)
però se il tuo amico non segnala il pezzo sulla lista può venire multato.
lo sai per certo ? perché mi sembra assurdo. Io pago (pagavo) la siae affinché difenda i miei diritti d'autore ma se smetto di pagare deve si smettere di difendermi ma anche di prendere soldi grazie ai pezzi miei.

NB il pezzo, non essendo famoso, farà finire i relativi soldi dei diritti in un calderone che verrà ripartito sempre tra i primi in classifica e altre realtà tipo il ballo liscio o le sigle radiotelevisive.
chi t'ha detto che non é famoso ? :O
:sofico:

eoropall
28-11-2006, 13:59
-edit-

eoropall
28-11-2006, 14:02
lo sai per certo ? perché mi sembra assurdo. Io pago (pagavo) la siae affinché difenda i miei diritti d'autore ma se smetto di pagare deve si smettere di difendermi ma anche di prendere soldi grazie ai pezzi miei.


Non è assurdo per niente; la SIAE è a tutti gli effetti un associazione a delinquere..

Un esempio illuminante di come funzioni: moltissimi cofanetti con le serie anime giapponesi mai arrivate in Italia sono piratati e poi subbati in italiano dalle industrie di Honk Kong e Taiwan, ebbene venivano e vengono tutt'ora venduti "legalmente" (spesso a prezzi stratosferici per via dei sub ita non presenti nelle edizioni originali) con il bollino SIAE (ovvero pagano anche loro il dazio).. E questo fregandosene totalmente dei legittimi diritti degli autori giapponesi che chiaramente non beccano un centesimo.. fanno cassa e tanto basta..

goldorak
28-11-2006, 14:13
a il giorno di black out non è l’unico risvolto della questione. La Siae rischia di perdere i pezzi. Alcuni editori (tra i quali Ricordi, Emi, Warner, Sony e Universal) e alcuni autori quali Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Lucio Dalla e Gigi D’Alessio hanno manifestato il proposito di affidare a società straniere la gestione dei diritti. La possibilità di scegliere un’altra istituzione comunitaria è, infatti, un diritto degli artisti. Una tale eventualità si tramuterebbe inevitabilmente nella fine della Siae e anche in un danno al panorama musicale italiano.




E poi comunque l'articolo dice che gli artisti italiani (tranne poche eccezzioni) voglio essere tutelati da un ente europeo, che non sia la SIAE.
Quindi ad ogni modo i diritti di autore continueranno a essere rispettati, ma la SIAE da brave associazione "m......iosa" grida allo scandalo.
In fine non capisco come l'affidarsi ad un altro ente (con giurisdizione europea) per la gestione dei diritti decreti la morte del panorama musciale italiano. :confused:

eoropall
28-11-2006, 14:17
Ma il giorno di black out non è l’unico risvolto della questione. La Siae rischia di perdere i pezzi. Alcuni editori (tra i quali Ricordi, Emi, Warner, Sony e Universal) e alcuni autori quali Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Lucio Dalla e Gigi D’Alessio hanno manifestato il proposito di affidare a società straniere la gestione dei diritti. La possibilità di scegliere un’altra istituzione comunitaria è, infatti, un diritto degli artisti. Una tale eventualità si tramuterebbe inevitabilmente nella fine della Siae e anche in un danno al panorama musicale italiano. Se gli autori di Pensieri e parole, 4 marzo 1943 e Il cielo in una stanza trasferissero la gestione dei loro diritti a un ente estero, anche l’indotto ne soffrirebbe. «La pressione fiscale sui diritti d’autore - ha spiegato Gigi D’Alessio - e io le tasse le pago. In più intorno al mio lavoro vive un certo numero di persone che fa della musica il proprio mestiere. Se dobbiamo dare tutti questi soldi allo Stato cosa rimane?».
Ovviamente preoccupato Assumma. «Spero che autori ed editori - ha sottolineato - tornino sulle loro decisioni. Migliaia di dipendenti e collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada». In allarme anche i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Confsal che hanno chiesto a Padoa-Schioppa e al ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, di aprire un tavolo istituzionale. Sempre che il governo voglia cambiare musica.
(Il Giornale)

Bene :)

Con la fine del MONOPOLIO dovranno per forza di cose cambiare anche le attuali normative "omnicomprensive" e quindi la cessazione degli attuali furti legalizzati a vantaggio dei soliti noti su TUTTO e TUTTI.. Poi voglio vedere se saranno ancora in attivo con tutto il magna magna che gli tocca foraggiare :D

eoropall
28-11-2006, 14:19
In fine non capisco come l'affidarsi ad un altro ente (con giurisdizione europea) per la gestione dei diritti decreti la morte del panorama musciale italiano. :confused:

La LORO sì però.. :asd:

trallallero
28-11-2006, 14:46
Non è assurdo per niente; la SIAE è a tutti gli effetti un associazione a delinquere..

Un esempio illuminante di come funzioni: moltissimi cofanetti con le serie anime giapponesi mai arrivate in Italia sono piratati e poi subbati in italiano dalle industrie di Honk Kong e Taiwan, ebbene venivano e vengono tutt'ora venduti "legalmente" (spesso a prezzi stratosferici per via dei sub ita non presenti nelle edizioni originali) con il bollino SIAE (ovvero pagano anche loro il dazio).. E questo fregandosene totalmente dei legittimi diritti degli autori giapponesi che chiaramente non beccano un centesimo.. fanno cassa e tanto basta..
ma c'é qualcosa di legale in Italia ? :mad:

Ciaba
28-11-2006, 15:56
...la SIAE:
-1) Dovrebbe èssere statale e unica(niente privatizzazioni quindi per ovvi motivi). Essendo statale dovrebbe èssere tassata per bene...come avviene per alcohol, sigarette etc etc.

-2) Per migliorare la vita dei musicisti dovrebbero cambiare le regole sui diritti. Es io artista faccio un CD, il discografico mi paga da subito una bella cifra(ragionevolmente alta), ma si prende, in coabitazione con la SIAE, l'esclusiva sui diritti(questo incentiva l'investimento nel settore). Al raggiungimento di numeri di vendita progressivi(50.000, 100.000, 150.000, etc), si da all'autore, o a chi di diritto, un premio in denaro(ragionevolmente alto).

-3) Eliminazione del Borderot in favore di una tassa annuale sulla musica(di entità ragionevole), riprodotta nei locali calcolata in base ai mq del locale stesso adibiti ad ascolto(quindi no bagni, cucine, ripostigli, magazzini etc etc). I soldi ricavati da tale tassa andrebbero divisi tra stato(che sarebbe obbligato a reinvestirli nel settore), e SIAE(anch'essa obbligata a reinvestirli in ambito musicale o in ammodernamento della stessa SIAE in quanto le tecnologie offrono possibilità ma non vengono sfruttate: basta pensare al deposito opere che è ancora a livello cartaceo :doh: ).

-kurgan-
28-11-2006, 16:11
Al raggiungimento di numeri di vendita progressivi(50.000, 100.000, 150.000, etc), si da all'autore, o a chi di diritto, un premio in denaro(ragionevolmente alto).

per me, fosse anche uno solo il cd venduto, andrebbe data una percentuale all'autore.

trallallero
28-11-2006, 16:18
un ricordo:
quando provavo a fare della musica una professione, ero stato incaricato da una rete tv piccolina, locale (dove lavorava mia madre) di fare una sigla per una trasmissione, un buon minuto di sigla. Ebbene, a parte il compenso ricevuto, ho chiesto info per il discorso siae ... giá prevedevo un entrata piccola ma costante :sbav:
La risposta fu: la siae interviene solo su grosse reti che preparano i programmi con mesi di anticipo, quell piccole che "improvvisano" o quasi, ne sono fuori.
La solita Italia del: per fare i soldi, ci voglion soldi :muro:
ta-ta-ta ta tara-ta ta! sigla su canale 5. Milardario :mad:

RiccardoS
28-11-2006, 16:30
articolo allucinante, pare sia rimasto solo "il giornale", gli amanti del liscio e gigi d'alessio a difendere la siae...

tanto mi basta per legittimare l'intervento del governo! :O :D

anzi... mi basterebbe pure:

pare sia rimasto solo "il giornale", gli amanti del liscio... a difendere la siae...

e a dire il vero, basterebbe anche solo:

pare sia rimasto solo "il giornale"... a difendere la siae...

:asd:

ErbaLibera
28-11-2006, 16:45
Penso che la SIAE sia l'unica cosa che riesce a mettere d'accordo TUTTI,è una cosa assurda :asd:

p.s esclusa la passera ovvio :sofico:

ulk
28-11-2006, 17:00
SIAE.... :Puke:

Però per quantomi stia sulle chiappe non mi piace il principio "prelievo forzoso" non vorrei che un giorno venisero a fare prelievi forzosi alle tasche degli italiani.

RiccardoS
28-11-2006, 17:11
SIAE.... :Puke:

Però per quantomi stia sulle chiappe non mi piace il principio "prelievo forzoso" non vorrei che un giorno venisero a fare prelievi forzosi alle tasche degli italiani.


mai sentita la "tassa una tantum"? :muro:

ulk
28-11-2006, 17:15
mai sentita la "tassa una tantum"? :muro:

Si vabbeh io parlo di migliaia di euro.

stbarlet
28-11-2006, 19:23
qualcuno puó spiegarmi perche io pago le tasse universitarie e pago pure i diritti alla siae? sono al primo anno..

Comunque la situazione e scandalosa, paghi per registrare un pezzo, paghi per riprodurlo in pubblico , se non hai un calcio in culo da qualcuno di grosso non becchi un quattrino, e se fai un disco becchi un milionesimo di quell che sarebbe ragionevole avere...

Sawato Onizuka
28-11-2006, 19:24
ma c'é qualcosa di legale in Italia ?

come no ... l'ora :stordita:

:sbonk: :sbonk: :sbonk:

gourmet
28-11-2006, 20:11
SIAE.... :Puke:

Però per quantomi stia sulle chiappe non mi piace il principio "prelievo forzoso" non vorrei che un giorno venisero a fare prelievi forzosi alle tasche degli italiani.

Il prelievo è dovuto ad un decreto che ha imposto agli enti pubblici di tagliare le spese. Una volta tagliate, ovviamente il ricavato deve andare allo stato.

CYRANO
28-11-2006, 20:39
tanto mi basta per legittimare l'intervento del governo! :O :D

anzi... mi basterebbe pure:



e a dire il vero, basterebbe anche solo:



:asd:

LOL

grandissimo :D



Cuiaiziauza

trallallero
29-11-2006, 07:50
come no ... l'ora :stordita:

:sbonk: :sbonk: :sbonk:
:D
ma é una magra consolazione :rolleyes:

trallallero
29-11-2006, 07:55
Il prelievo è dovuto ad un decreto che ha imposto agli enti pubblici di tagliare le spese. Una volta tagliate, ovviamente il ricavato deve andare allo stato.
tagliare le spese de che ? :wtf: la SIAE é l'unica societá autosufficiente quindi non riceve niente dallo stato
Quindi con che coraggio e quale scusa puó andare a prendere soldi ? i soldi di chi poi ?
io se li avessi votati mi vergognerei come un ladrone :doh:

joesun
29-11-2006, 09:18
Penso che la SIAE sia l'unica cosa che riesce a mettere d'accordo TUTTI,è una cosa assurda :asd:

p.s esclusa la passera ovvio :sofico:

la passera mette d'accordo maschi e lesbiche, la siae mette d'accordo proprio tutti!!! :D

Marci
29-11-2006, 17:22
almeno quei soldi andranno nelle mani dello stato che potrebbe farci qualcosa di socialmente utile :)

eoropall
29-11-2006, 18:22
tagliare le spese de che ? :wtf: la SIAE é l'unica societá autosufficiente quindi non riceve niente dallo stato
Quindi con che coraggio e quale scusa puó andare a prendere soldi ? i soldi di chi poi ?
io se li avessi votati mi vergognerei come un ladrone :doh:

In "teoria" però lo stato dovremmo essere noi che le tasse le paghiamo.. :mbe:

Tasse che "magari" andrebbero utilizzate meglio..

E qui mi viene in mente una certa tassa piratesca su tutti i supporti di memoria "a prescindere" dall'uso che se ne fà: cd, dvd, hard disk, ecc..

ulk
29-11-2006, 18:43
In "teoria" però lo stato dovremmo essere noi che le tasse le paghiamo.. :mbe:

Tasse che "magari" andrebbero utilizzate meglio..

E qui mi viene in mente una certa tassa piratesca su tutti i supporti di memoria "a prescindere" dall'uso che se ne fà: cd, dvd, hard disk, ecc..


Si ma la qual cosa non migliora certamente le cose per noi, se la SIAE si troverà in condizioni di dissesto come pensi che cercherà di requilibrare il tutto.

trallallero
29-11-2006, 18:51
In "teoria" però lo stato dovremmo essere noi che le tasse le paghiamo.. :mbe:

Tasse che "magari" andrebbero utilizzate meglio..

E qui mi viene in mente una certa tassa piratesca su tutti i supporti di memoria "a prescindere" dall'uso che se ne fà: cd, dvd, hard disk, ecc..
e allora bene, che il governo distribuisca equamente quei 20 milioni a tutto lo stato, quindi a noi ... :rotfl:

Comunque ha risposto bene ulk ;)
e non toccare il tasto tasse che vado in crisi epilettica :uh:

eoropall
29-11-2006, 19:20
Si ma la qual cosa non migliora certamente le cose per noi, se la SIAE si troverà in condizioni di dissesto come pensi che cercherà di requilibrare il tutto.

DEVE riequilibrare TAGLIANDO le spese interne come tutti gli altri enti pubblici; non certo imponendo nuovi balzelli :D

In estrema sintesi: i 20 milioni in meno non vengono tolti dalle tasche degli artisti, SERVONO a snellire l'apparato burocratico (leggi spesa pubblica che in effetti in Italia è un pò altina :stordita: ) marò: proprio ciò che "avrebbe" dovuto fare la destra :eek:

eoropall
29-11-2006, 19:25
e allora bene, che il governo distribuisca equamente quei 20 milioni a tutto lo stato, quindi a noi ... :rotfl:

Comunque ha risposto bene ulk ;)
e non toccare il tasto tasse che vado in crisi epilettica :uh:

E magari ne tolga un pò: ladri della SIAE in primis, dagli stipendi e pensioni d'oro dei dirigenti pubblici :O

trallallero
30-11-2006, 07:17
DEVE riequilibrare TAGLIANDO le spese interne come tutti gli altri enti pubblici; non certo imponendo nuovi balzelli :D

In estrema sintesi: i 20 milioni in meno non vengono tolti dalle tasche degli artisti, SERVONO a snellire l'apparato burocratico (leggi spesa pubblica che in effetti in Italia è un pò altina :stordita: ) marò: proprio ciò che "avrebbe" dovuto fare la destra :eek:
ma scusa, fra tutte le aziende da snellire che abbiamo in Italia questi vanno a spolpare l'unica autosufficiente che non crea problemi alla spesa pubblica ? :mbe:
Cos'é ? un allenamento ? una prova ?

-kurgan-
30-11-2006, 10:57
ma scusa, fra tutte le aziende da snellire che abbiamo in Italia questi vanno a spolpare l'unica autosufficiente che non crea problemi alla spesa pubblica ? :mbe:
Cos'é ? un allenamento ? una prova ?

"questi" sarebbero lo stato, cioè NOI. E un'azienda pubblica deve fare gli interessi dello stato, e gestisce soldi dello stato, cioè di TUTTI.
dire che la SIAE è autosufficiente è un eufemismo, fa valanghe di soldi che finiscono nelle tasche dei membri del consiglio di amministrazione e di quella banda di raccomandati a vario livello che sono assunti. Tra parentesi, questi soldi arrivano grazie a leggi dello stato, non certo per buona amministrazione.

eoropall
30-11-2006, 12:46
ma scusa, fra tutte le aziende da snellire che abbiamo in Italia questi vanno a spolpare l'unica autosufficiente che non crea problemi alla spesa pubblica ? :mbe:
Cos'é ? un allenamento ? una prova ?

La SIAE è tra gli enti pubblici che butta via più soldi, non esitando a prendere piratescamente anche ciò che non gli spetta.. in sintesi: La SIAE è pubblica ergo DEVE ubbidire come gli altri se vuole restare in vita.. Anche se in realtà è solo un ente privato camuffato che fà gli interessi di "alcuni", non certo quelli globali dello stato, a cui ruba a man bassa come e (molto) più degli altri..

trallallero
30-11-2006, 12:50
"questi" sarebbero lo stato, cioè NOI. E un'azienda pubblica deve fare gli interessi dello stato, e gestisce soldi dello stato, cioè di TUTTI.
dire che la SIAE è autosufficiente è un eufemismo, fa valanghe di soldi che finiscono nelle tasche dei membri del consiglio di amministrazione e di quella banda di raccomandati a vario livello che sono assunti. Tra parentesi, questi soldi arrivano grazie a leggi dello stato, non certo per buona amministrazione.

La SIAE è tra gli enti pubblici che butta via più soldi, non esitando a prendere piratescamente anche ciò che non gli spetta.. in sintesi: La SIAE è pubblica ergo DEVE ubbidire come gli altri se vuole restare in vita.. Anche se in realtà è solo un ente privato camuffato che fà gli interessi di "alcuni", non certo quelli globali dello stato, a cui ruba a man bassa come e (molto) più degli altri..

quindi la mandiamo in bancarotta rendendola dipendente dalla spesa pubblica. Ok! :mano:
Prodi style! non si smentisce mai!

eoropall
30-11-2006, 12:51
"questi" sarebbero lo stato, cioè NOI. E un'azienda pubblica deve fare gli interessi dello stato, e gestisce soldi dello stato, cioè di TUTTI.
dire che la SIAE è autosufficiente è un eufemismo, fa valanghe di soldi che finiscono nelle tasche dei membri del consiglio di amministrazione e di quella banda di raccomandati a vario livello che sono assunti. Tra parentesi, questi soldi arrivano grazie a leggi dello stato, non certo per buona amministrazione.


Già, una società privata non se li potrebbe nemmeno sognare gli assurdi privilegi di cui gode..

eoropall
30-11-2006, 13:00
quindi la mandiamo in bancarotta rendendola dipendente dalla spesa pubblica. Ok! :mano:
Prodi style! non si smentisce mai!

OK, non tagliamo mai, continuiamo ad aumentare stipendi e benefit degli statali, lasciamo che il pozzo si trasformi in una voragine, a quel punto sarà lo stato italiano a colare a picco.. perchè gli altri sì e lei no, me lo spieghi ?

Io personalmente la SIAE la cancellerei del tutto in quanto ente pubblico, ma tu credi che ce le farebbe davvero a reggersi con le proprie gambe ?

trallallero
30-11-2006, 13:09
OK, non tagliamo mai, continuiamo ad aumentare stipendi e benefit degli statali, lasciamo che il pozzo si trasformi in una voragine, a quel punto sarà lo stato italiano a colare a picco.. perchè gli altri sì e lei no, me lo spieghi ?

ma si cambino le regole, si licenzi qualcuno, si faccia qualche riforma non un prelievo forzato di 20mln ;)
cosa ottieni se levi quella cifra ad un'azienda ?
Te lo dico io:
quindi la mandiamo in bancarotta rendendola dipendente dalla spesa pubblica. Ok! :mano:
Prodi style! non si smentisce mai!


Io personalmente la SIAE la cancellerei del tutto in quanto ente pubblico, ma tu credi che ce le farebbe davvero a reggersi con le proprie gambe ?
ok, la levino allora, sarei d'accordo ;)

generals
30-11-2006, 13:25
La SIAE è tra gli enti pubblici che butta via più soldi, non esitando a prendere piratescamente anche ciò che non gli spetta.. in sintesi: La SIAE è pubblica ergo DEVE ubbidire come gli altri se vuole restare in vita.. Anche se in realtà è solo un ente privato camuffato che fà gli interessi di "alcuni", non certo quelli globali dello stato, a cui ruba a man bassa come e (molto) più degli altri..


La Siae è un Ente davvero "strano" incassa milioni di euro ma se provate a contattarli si trova raramente qulache dipendente che vi risponde ;) . Un mio Zio compositore, ha sempre versato le somme regolarmente per essere iscritto e molte sue musiche sono state utilizzate da grossissimi artisti di fama internazionale, ebbene quando gli eredi si sono rivolti alla Siae per avere i diritti che legittimamente gli spettavano la SIae ha risposto che ci sono solo debiti :confused: . Certo che conviene a questo Ente "gestire" milioni di euro, il problema è: che fine fanno? :D ma il Governo ha capito che qualcosa non quadra ;)

trallallero
30-11-2006, 13:31
... ma il Governo ha capito che qualcosa non quadra ;)
quindi si prende una tangente. Ce l'hanno nel dna questi ...

eoropall
30-11-2006, 13:46
ma si cambino le regole, si licenzi qualcuno, si faccia qualche riforma non un prelievo forzato di 20mln ;)
cosa ottieni se levi quella cifra ad un'azienda ?
Te lo dico io:


Un commissariamento ? beh, per questo occorrono valide ragioni e poi detto come và detto sarebbe da fare a livello Italia.. Dubito che un csx così risicato ci possa anche solo provare..



ok, la levino allora, sarei d'accordo ;)

Confidiamo negli artisti: se ci sarà un fuga di massa anche la SIAE dovrà essere per forza di cose riconfigurata nei suoi prelievi "discrezionali" a 360°.. Come si dice a Napoli: A cà nisciuno è fesso..

eoropall
30-11-2006, 13:55
La Siae è un Ente davvero "strano" incassa milioni di euro ma se provate a contattarli si trova raramente qulache dipendente che vi risponde ;) . Un mio Zio compositore, ha sempre versato le somme regolarmente per essere iscritto e molte sue musiche sono state utilizzate da grossissimi artisti di fama internazionale, ebbene quando gli eredi si sono rivolti alla Siae per avere i diritti che legittimamente gli spettavano la SIae ha risposto che ci sono solo debiti :confused: . Certo che conviene a questo Ente "gestire" milioni di euro, il problema è: che fine fanno? :D ma il Governo ha capito che qualcosa non quadra ;)

Ma và :D

Questi quà sono dei Robin Hood alla rovescia: rubano ai poveri per dare ai ricchi e anche lì ci marciano non poco in termini di "spese di gestione" :asd:

Sawato Onizuka
30-11-2006, 15:55
ma su un quotidiano recentemente era apparsa la classifica delle nazioni meno corrotte quindi più affidabili (non so su che base sia stata calcolata la classifica) ... be' l'Italia era 44° o 47° nn ricordo :sbonk: quante posizioni vale la SIAE ? :sbonk:

[p.s. al vertice della top ten: i paesi nordici]

ulk
30-11-2006, 15:59
La Siae è un Ente davvero "strano" incassa milioni di euro ma se provate a contattarli si trova raramente qulache dipendente che vi risponde ;) . Un mio Zio compositore, ha sempre versato le somme regolarmente per essere iscritto e molte sue musiche sono state utilizzate da grossissimi artisti di fama internazionale, ebbene quando gli eredi si sono rivolti alla Siae per avere i diritti che legittimamente gli spettavano la SIae ha risposto che ci sono solo debiti :confused: . Certo che conviene a questo Ente "gestire" milioni di euro, il problema è: che fine fanno? :D ma il Governo ha capito che qualcosa non quadra ;)

Debiti? ma sentire un avvocato?