kintaro oe
18-11-2006, 19:06
.....da parte di questo governo, con una serie di provvedimenti sconcertanti....
http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2006/11/16/5446628
LA PROTESTA
'Noi carabinieri, massacrati
dai tagli della Finanziaria'
Cinque euro di aumento in busta paga, tremila effettivi tagliati, caserme, scuole e alloggi chiusi: in attesa della manifestazione unitaria del 5 dicembre ieri mini-corteo di 50 carabinieri in divisa davanti al Parlamento
LA PROTESTA Roma, 16 novembre 2006 - Cinque euro di aumento al mese in busta paga per i carabinieri e i poliziotti. Il taglio di tremila effettivi. La soppressione di questure, scuole di formazione e divisioni interregionali. La chiusura di caserme e di alloggi per gli agenti fuori sede.
E' un autentico massacro quello previsto dalla Finanziaria 2007 per le forze dell'ordine la cui rabbia diventa sempre più grande. Il 5 dicembre, a Roma, si terrà una manifestazione unitaria alla quale parteciperanno il Cocer dei carabinieri, i sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, i familiari delle vittime del terrorismo.
Ma ieri, con una protesta senza precedenti, davanti al Parlamento c'è stata l'iniziativa di quaranta carabinieri, tutti in divisa per contestare "la Finanziaria che ci umilia e che retrocede l'Italia all'ultimo posto in Europa quanto a tutela delle forze dell'ordine. Oggi una volante dobbiamo tenercela sino a 300 mila chilometri, d'ora in avanti dovremo arrivare a 500 mila chilometri. E' pazzesco".
E giù un rosario di dati, cifre, situazioni che riassume un disagio senza precedenti. Tagli agli organici e caserme soppresse nelle città con meno di 200 mila abitanti. Tutto questo mentre la criminalità dilaga, anche sotto l'effetto indulto.
Dopo i liberi professionisti, gli imprenditori, i pensionati e i precari ora si preparano a scendere in piazza, contro il Governo e la Finanziaria, anche le forze dell’ordine.
Succederà il prossimo 5 dicembre, quando i vari corpi che compongono l’apparato delle forze dell’ordine manifesteranno a Roma e in testa al corteo ci saranno i Carabinieri, indubbiamente i più arrabbiati per le conseguenza che questa manovra avrà per l’Arma.
Per il 2007, infatti, è previsto un taglio di 70 milioni di euro dai fondi destinati alle forze dell’ordine: un taglio che, per l’Arma, comporterà come prima conseguenza una riduzione di circa 3000 effettivi, senza contare che a questo danno si è aggiunta la beffa che i Carabinieri si ritroveranno in busta paga, a fine mese, un aumento quantificabile in 4 euro al mese, in pratica il costo di un pacchetto di sigarette.
Di questo e di altro mercoledì si sono lamentati, presso la Commissione Difesa del Senato, i rappresentanti del Cocer, il sindacato dei Carabinieri.
Che adesso sono pronti a scendere in piazza, per la prima volta nella loro storia.
«Questo è quello che succede quando al Governo ci sono i signori che negli anni, nei cortei o nelle manifestazioni, hanno sempre sputato in faccia alle forze dell’ordine, inneggiando alla stragi di Nassiriya. O che adesso ci fanno a rappresentare alla Camera da uno come D’Elia o che dedicano una sala a Carlo Giuliani. Questo è quel che accade quando al Governo ci sono persone come queste che non considerano il lavoro che le forze ell’ordine svolgono per mantenere quel po’ di legalità che ancora è garantita nel Paese», spiega il senatore Sergio Divina, capogruppo della Lega Nord in Commissione Difesa a Palazzo Madama, presente martedì durante l’audizione dei rappresentanti del Cocer.
«Questa riduzione dei fondi rappresenta un vero schiaffo in viso - prosegue Divina - a chi come, i rappresentanti delle forze dell’ordine, ogni giorno rischia la vita per garantire l’ordine e la sicurezza di tutti. Ecco quanto vengono considerati i loro sacrifici e il loro impegno. E’ chiaro che dovendo reperire delle risorse hanno pensato di andare a tagliare laddove non c’è la solita triplice sindacale a levare gli scudi. E infatti dai sindacati non mi pare si sia levata nessuna voce in difesa delle forze dell’ordine, che eppure vedono ridursi così drasticamente i fondi loro riservati, con tutte le conseguenze che ne deriveranno».
E una delle conseguenze di questa decurtazione delle risorse destinate alle forze armate, secondo Divina, potrebbe essere una riduzione degli agenti al Nord. «In questo momento non è ancora chiara e definitiva la quantità di questo taglio. Si parla di circa 3000 effettivi in meno per i Carabinieri. E’ chiaro che se fosse così dovranno evidentemente rivedere le allocazioni dei loro uomini. E se la coperta diventa più corta è evidente che c’è il rischio di dover lasciare meno coperte e presidiate alcune aree rispetto ad altre. Quali? Non so, ma non vorrei - continua l’esponente leghista - che per coprire le esigenze di alcune aree particolarmente calde, penso a Napoli per esempio, si tolga del personale nelle caserme del Nord».
L’allarme lanciato dal Cocer ha comunque creato scompiglio nel centrosinistra, soprattutto perchè il presidente della commissione Difesa del Senato, l’ex dipietrista Sergio De Gregorio, minaccia di non votare la manovra economica a Palazzo Madama se non verranno dimezzati i tagli previsti ai fondi delle forze dell’ordine.
«C’è una situazione di gravissima emergenza dal punto di vista economico sia per l'aspirazione dei carabinieri a vedersi riconosciuto il loro ruolo fondamentale nella sicurezza dei cittadini, che certamente non vale quattro euro al mese, sia per le emergenze del quotidiano sia per le emergenze del quotidiano: come, per esempio, le auto senza carburante, rottamate con grande ritardo e quindi con grave rischio per la sicurezza degli equipaggi», è lo sfogo di De Gregorio.
Che sul punto è stato rassicurato dal presidente del Senato, Franco Marini, secondo cui: «In queste ultime ore sarà da valutare bene uno sforzo per rispondere a queste esigenze».
Ma in ogni caso De Gregorio sembra determinato a non cedere: se non salteranno fuori i fondi per le forze dell’ordine il suo voto alla Finanziaria sarà contrario.
«Vedremo se sarà davevro di parola. Anche Pallaro aveva detto che se non avessero raddoppiato i fondi per gli italiani all’estero avrebbe votato contro. E invece poi ha votato come sempre a favore di questo Governo», taglia corto uno scettico Divina.
Intanto da un sondaggio realizzato dal network radiofonico della sicurezza GrNews.it, su un campione di 1400 tra carabinieri, poliziotti, finanziari e militari, emerge che per il 79% è "pessimo" l'operato del Governo sui temi relativi alla sicurezza e alla difesa e che soltanto l’11% ha dato all'Esecutivo un voto "sufficiente", mentre per il 7% è "buono" e per il 3% addirittura "ottimo".
sgsdfgsd
E' questa la maggiore sicurezza che intendeva prodi ? :rolleyes:
http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2006/11/16/5446628
LA PROTESTA
'Noi carabinieri, massacrati
dai tagli della Finanziaria'
Cinque euro di aumento in busta paga, tremila effettivi tagliati, caserme, scuole e alloggi chiusi: in attesa della manifestazione unitaria del 5 dicembre ieri mini-corteo di 50 carabinieri in divisa davanti al Parlamento
LA PROTESTA Roma, 16 novembre 2006 - Cinque euro di aumento al mese in busta paga per i carabinieri e i poliziotti. Il taglio di tremila effettivi. La soppressione di questure, scuole di formazione e divisioni interregionali. La chiusura di caserme e di alloggi per gli agenti fuori sede.
E' un autentico massacro quello previsto dalla Finanziaria 2007 per le forze dell'ordine la cui rabbia diventa sempre più grande. Il 5 dicembre, a Roma, si terrà una manifestazione unitaria alla quale parteciperanno il Cocer dei carabinieri, i sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, i familiari delle vittime del terrorismo.
Ma ieri, con una protesta senza precedenti, davanti al Parlamento c'è stata l'iniziativa di quaranta carabinieri, tutti in divisa per contestare "la Finanziaria che ci umilia e che retrocede l'Italia all'ultimo posto in Europa quanto a tutela delle forze dell'ordine. Oggi una volante dobbiamo tenercela sino a 300 mila chilometri, d'ora in avanti dovremo arrivare a 500 mila chilometri. E' pazzesco".
E giù un rosario di dati, cifre, situazioni che riassume un disagio senza precedenti. Tagli agli organici e caserme soppresse nelle città con meno di 200 mila abitanti. Tutto questo mentre la criminalità dilaga, anche sotto l'effetto indulto.
Dopo i liberi professionisti, gli imprenditori, i pensionati e i precari ora si preparano a scendere in piazza, contro il Governo e la Finanziaria, anche le forze dell’ordine.
Succederà il prossimo 5 dicembre, quando i vari corpi che compongono l’apparato delle forze dell’ordine manifesteranno a Roma e in testa al corteo ci saranno i Carabinieri, indubbiamente i più arrabbiati per le conseguenza che questa manovra avrà per l’Arma.
Per il 2007, infatti, è previsto un taglio di 70 milioni di euro dai fondi destinati alle forze dell’ordine: un taglio che, per l’Arma, comporterà come prima conseguenza una riduzione di circa 3000 effettivi, senza contare che a questo danno si è aggiunta la beffa che i Carabinieri si ritroveranno in busta paga, a fine mese, un aumento quantificabile in 4 euro al mese, in pratica il costo di un pacchetto di sigarette.
Di questo e di altro mercoledì si sono lamentati, presso la Commissione Difesa del Senato, i rappresentanti del Cocer, il sindacato dei Carabinieri.
Che adesso sono pronti a scendere in piazza, per la prima volta nella loro storia.
«Questo è quello che succede quando al Governo ci sono i signori che negli anni, nei cortei o nelle manifestazioni, hanno sempre sputato in faccia alle forze dell’ordine, inneggiando alla stragi di Nassiriya. O che adesso ci fanno a rappresentare alla Camera da uno come D’Elia o che dedicano una sala a Carlo Giuliani. Questo è quel che accade quando al Governo ci sono persone come queste che non considerano il lavoro che le forze ell’ordine svolgono per mantenere quel po’ di legalità che ancora è garantita nel Paese», spiega il senatore Sergio Divina, capogruppo della Lega Nord in Commissione Difesa a Palazzo Madama, presente martedì durante l’audizione dei rappresentanti del Cocer.
«Questa riduzione dei fondi rappresenta un vero schiaffo in viso - prosegue Divina - a chi come, i rappresentanti delle forze dell’ordine, ogni giorno rischia la vita per garantire l’ordine e la sicurezza di tutti. Ecco quanto vengono considerati i loro sacrifici e il loro impegno. E’ chiaro che dovendo reperire delle risorse hanno pensato di andare a tagliare laddove non c’è la solita triplice sindacale a levare gli scudi. E infatti dai sindacati non mi pare si sia levata nessuna voce in difesa delle forze dell’ordine, che eppure vedono ridursi così drasticamente i fondi loro riservati, con tutte le conseguenze che ne deriveranno».
E una delle conseguenze di questa decurtazione delle risorse destinate alle forze armate, secondo Divina, potrebbe essere una riduzione degli agenti al Nord. «In questo momento non è ancora chiara e definitiva la quantità di questo taglio. Si parla di circa 3000 effettivi in meno per i Carabinieri. E’ chiaro che se fosse così dovranno evidentemente rivedere le allocazioni dei loro uomini. E se la coperta diventa più corta è evidente che c’è il rischio di dover lasciare meno coperte e presidiate alcune aree rispetto ad altre. Quali? Non so, ma non vorrei - continua l’esponente leghista - che per coprire le esigenze di alcune aree particolarmente calde, penso a Napoli per esempio, si tolga del personale nelle caserme del Nord».
L’allarme lanciato dal Cocer ha comunque creato scompiglio nel centrosinistra, soprattutto perchè il presidente della commissione Difesa del Senato, l’ex dipietrista Sergio De Gregorio, minaccia di non votare la manovra economica a Palazzo Madama se non verranno dimezzati i tagli previsti ai fondi delle forze dell’ordine.
«C’è una situazione di gravissima emergenza dal punto di vista economico sia per l'aspirazione dei carabinieri a vedersi riconosciuto il loro ruolo fondamentale nella sicurezza dei cittadini, che certamente non vale quattro euro al mese, sia per le emergenze del quotidiano sia per le emergenze del quotidiano: come, per esempio, le auto senza carburante, rottamate con grande ritardo e quindi con grave rischio per la sicurezza degli equipaggi», è lo sfogo di De Gregorio.
Che sul punto è stato rassicurato dal presidente del Senato, Franco Marini, secondo cui: «In queste ultime ore sarà da valutare bene uno sforzo per rispondere a queste esigenze».
Ma in ogni caso De Gregorio sembra determinato a non cedere: se non salteranno fuori i fondi per le forze dell’ordine il suo voto alla Finanziaria sarà contrario.
«Vedremo se sarà davevro di parola. Anche Pallaro aveva detto che se non avessero raddoppiato i fondi per gli italiani all’estero avrebbe votato contro. E invece poi ha votato come sempre a favore di questo Governo», taglia corto uno scettico Divina.
Intanto da un sondaggio realizzato dal network radiofonico della sicurezza GrNews.it, su un campione di 1400 tra carabinieri, poliziotti, finanziari e militari, emerge che per il 79% è "pessimo" l'operato del Governo sui temi relativi alla sicurezza e alla difesa e che soltanto l’11% ha dato all'Esecutivo un voto "sufficiente", mentre per il 7% è "buono" e per il 3% addirittura "ottimo".
sgsdfgsd
E' questa la maggiore sicurezza che intendeva prodi ? :rolleyes: