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View Full Version : Prodi: «La misura è colma, dirò ciò che penso»


DonaldDuck
12-11-2006, 10:59
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/11_Novembre/12/alberti.shtml

Cambio di strategia

«La misura è colma, dirò ciò che penso» Il premier Prodi: «Provo un vago senso di solitudine»

Silvio Sircana, con un filo d'ironia, la chiama «la nuova linea comunicativa del presidente». E probabilmente in cuor suo si chiede anche se, a questo punto, pure il suo posto di portavoce è a rischio. Perché Romano Prodi ha deciso di fare di testa sua. Basta filtri, basta pruderie e tatticismi, nessun riguardo per nessuno. «D'ora in poi dirà a voce alta quello che pensa» fanno sapere i suoi. Senza rete. Fuori dai denti. Con i modi e le espressioni che userebbe in una conversazione tra amici sotto i portici di Bologna. «Doveva capitare prima o poi...» mormorano nel suo staff.

E' capitato ieri sul treno per Crevalcore. E Sircana per primo non si è stupito. Aveva già capito tutto l'altro ieri quando, uscendo dal Consiglio dei ministri, un Prodi con gli occhi a fessura e la faccia buia aveva sibilato: «Adesso la misura è davvero colma, adesso basta, parlerò chiaro a questo Paese». E non ce l'aveva con lo strappo di Ferrero o con le proteste della Montalcini e nemmeno, come rivelano a mezza bocca i suoi, «per aver dovuto prendere atto ancora una volta che la lunga mano delle lobbies arriva fin dentro il Consiglio...». No, c'era di più. C'erano due mesi sulle barricate, preso di mira da tutti: botte di qui, botte di là, alleati che giocano a nascondino, falle che si aprono in continuazione, l'Europa che incalza, categorie sul piede di guerra. A dispetto delle apparenze, Prodi è un animale politico a sangue caldo e venerdì, prima di partire da Bologna, aveva già deciso di andarci pesante: «Sono semplicemente sbalordito dal clima che si è creato attorno alla Finanziaria: c'è un'irresponsabilità collettiva che tocca parti importanti del Sistema Italia, ognuno fa corsa a sè, tutti pretendono e nessuno vuol dare, ma non io non mi rassegno, io ci metto il cuore e credo in ciò che sto facendo». E' un Prodi che riserverà sorprese quello sceso ieri dal treno per Crevalcore. Un Prodi che, per le stesse cose che dice e per come le dice, ammette implicitamente di provare «un vago senso di solitudine».

Non politica, perché comunque continua (si ostina?) a credere nella lealtà della sua coalizione, di una parte almeno. E nemmeno rispetto all'opinione pubblica, alla sua gente, perché, l'ha sempre detto, «non è l'impopolarità che mi spaventa, quella l'ho messa in conto e ho le spalle larghe: eppoi bisogna finirla con questa storia dei politici che non devono scontentare nessuno: ma chi l'ha detto?». No, ciò di cui il premier non riesce a farsi una ragione è «come mai si sia creata questa situazione, da dove nasca questa mancanza di senso d'appartenenza, questa logica da cortile che dilaga». Da qui, l'espressione di «Paese impazzito»: impazzito come una maionese, sganciato da concetti quale il bene comune, la reciproca assunzione di doveri, la disponibilità al sacrificio, la forza di una prospettiva.

Non è rivolta all'artigiano che lo fischia o al tassista che lo manda a quel paese la rabbia calcolata del Professore. Sarebbe troppo facile. E' contro pezzi importanti dell'Italia che si incanala la delusione prodiana: associazioni e segmenti produttivi che «ora gridano come ossessi ma che in passato hanno fatto finta di non vedere politiche di spesa disinvolte, se non addirittura scriteriate»; osservatori e opinionisti che «prima ci accusano di far leva solo sulle entrate e di non metter mano al controllo della spesa e ora si scandalizzano per i tagli e le riduzioni»; spezzoni dell'Unione «che sapevano da mesi che sarebbe stata una Finanziaria tosta, ma che adesso, per pure ragioni di cortile, non perdono occasione per mettersi di traverso».

È un Prodi che sa di rischiare. Tanto. «La posta è altissima» sibilano i suoi, con ovvio riferimento alla poltrona di Palazzo Chigi. Ma sbaglierebbe chi leggesse nell'esternazione di Crevalcore indizi di resa. «Ma ci mancherebbe! - parole del premier - Io vado avanti, non mollo, sono convinto che la mia ricetta, anche se a tratti amara, sarà alla fine capita dagli italiani...». Lo ha ripetuto ieri alla gente che gli gridava «Dai Romano, tieni duro...». Perché lui vuole esserci quando (se mai avverrà) il Paese assimilerà la sua Finanziaria. E' in bilico su un filo: «Ma questo governo è così da quando è nato...».

Non ha un partito, ha cominciato pure a beccarsi fischi, la schiera degli amici (non quelli veri) si sta assottigliando. Eppure non sarà il Professore a gettare la spugna per primo. «Per lui vale il principio della bicicletta: finchè pedali, stai in piedi...» dicono i suoi. E lui pedala come un matto. «Non sono un uomo per tutte le stagioni» disse qualche settimana fa. Ma finchè dura questa stagione, quella uscita dalle Politiche di aprile, lui giocherà la sua partita: «Voglio provare a cambiare il Paese». E se andrà male, «tutti a casa». Film già visto.

Francesco Alberti
12 novembre 2006

Ileana
12-11-2006, 11:03
Ti dirò, ieri a Bologna al suo passaggio non s'è vista una folla urlante, nessuna donna s'è scoperta ciò che madre natura gli ha donato in suo onore.
Si è un uomo solo.
:vicini:

Teox82
12-11-2006, 11:38
Dai dai che ci si diverte! :D

sempreio
12-11-2006, 11:41
Ti dirò, ieri a Bologna al suo passaggio non s'è vista una folla urlante, nessuna donna s'è scoperta ciò che madre natura gli ha donato in suo onore.
Si è un uomo solo.
:vicini:



perchè berlusconi lo festeggiano cosi, dalle vostre parti? :oink:

dantes76
12-11-2006, 11:41
Dai dai che ci si diverte! :D

dopo 5 anni di tragedia, un po di comicita' serve

misterx
12-11-2006, 11:44
solo questo pezzo la dice tutta, se ne fotte delle impressioni delle persone comuni, guarda i pezzi grossi = al grano come tutti: gran bel personaggio


Non è rivolta all'artigiano che lo fischia o al tassista che lo manda a quel paese la rabbia calcolata del Professore. Sarebbe troppo facile. E' contro pezzi importanti dell'Italia che si incanala la delusione prodiana: associazioni e segmenti produttivi che «ora gridano come ossessi ma che in passato hanno fatto finta di non vedere politiche di spesa disinvolte, se non addirittura scriteriate»; osservatori e opinionisti che «prima ci accusano di far leva solo sulle entrate e di non metter mano al controllo della spesa e ora si scandalizzano per i tagli e le riduzioni»; spezzoni dell'Unione «che sapevano da mesi che sarebbe stata una Finanziaria tosta, ma che adesso, per pure ragioni di cortile, non perdono occasione per mettersi di traverso».

Ileana
12-11-2006, 11:44
perchè berlusconi lo festeggiano cosi, dalle vostre parti? :oink:
No, ma forse lui si aspettava ciò :O :oink:
Ti dirò che io non l'ho quasi notato, non so perchè ma non si è fermato a firmare contro la finanziaria :O

Fabiaccio
12-11-2006, 11:53
No, ma forse lui si aspettava ciò :O :oink:
Ti dirò che io non l'ho quasi notato, non so perchè ma non si è fermato a firmare contro la finanziaria :O

chissà come mai :fagiano: :doh:

DonaldDuck
12-11-2006, 12:00
chissà come mai :fagiano: :doh:
Se conosci il motivo perchè non lo spieghi anche a noi?

Fabiaccio
12-11-2006, 12:03
Se conosci il motivo perchè non lo spieghi anche a noi?

mi riferivo a questo:

Ti dirò che io non l'ho quasi notato, non so perchè ma non si è fermato a firmare contro la finanziaria

non so tu :fagiano:

DonaldDuck
12-11-2006, 12:08
Vabbè, tornando all'articolo anche questo passo è notevole :D


Non ha un partito, ha cominciato pure a beccarsi fischi, la schiera degli amici (non quelli veri) si sta assottigliando. Eppure non sarà il Professore a gettare la spugna per primo. «Per lui vale il principio della bicicletta: finchè pedali, stai in piedi...» dicono i suoi. E lui pedala come un matto. «Non sono un uomo per tutte le stagioni» disse qualche settimana fa. Ma finchè dura questa stagione, quella uscita dalle Politiche di aprile, lui giocherà la sua partita: «Voglio provare a cambiare il Paese». E se andrà male, «tutti a casa». Film già visto.

riaw
12-11-2006, 12:22
http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2006/03/06/0IVPSY3C--180x140.jpg

FACCE

RIDE

!!!!!!!!!!!!

http://www.corriere.it/Media/Foto/2006/11_Novembre/01/mortadellashow--140x180.jpg

Ileana
12-11-2006, 12:26
chissà come mai :fagiano: :doh:
Troppa gente che lo affollava? :sofico:

Fabiaccio
12-11-2006, 12:34
Troppa gente che lo affollava? :sofico:

ma hai letto a cosa mi riferivo o hai risposto a casaccio? :stordita:

Ileana
12-11-2006, 12:36
ma hai letto a cosa mi riferivo o hai risposto a casaccio? :stordita:
No, hol etto bene, e ho risposto.
Forse non è venuto a firmare contro la finanziaria perchè c'era coda :read: :stordita:







(tutto ironico, suvvia)

::::Dani83::::
12-11-2006, 12:42
A leggere certi commenti effettivamente viene da pensare che gli italiani si meriterebbero il governo Berlusconi a vita

Fabiaccio
12-11-2006, 12:53
No, hol etto bene, e ho risposto.
Forse non è venuto a firmare contro la finanziaria perchè c'era coda :read: :stordita:







(tutto ironico, suvvia)

ah allora avevo capito male io :D

kaioh
12-11-2006, 13:08
sapeva benissimo a cosa andava incontro , di che si lamenta ora ?

lowenz
12-11-2006, 13:15
http://www.corriere.it/Media/Foto/2006/11_Novembre/01/mortadellashow--140x180.jpg


Mario IL precario? :asd:

Lucrezio
12-11-2006, 13:28
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

NeSs1dorma
12-11-2006, 15:11
La misura è colma, si. Vattene, professore dei miei stivali

TnS|Supremo
12-11-2006, 15:29
La misura è colma, si. Vattene, professore dei miei stivali

mhhh ma non sono vietati avatar "politici"?

danytrevy
12-11-2006, 18:16
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

finalmente una persona obiettiva!
mi sembra che il problema in italia è che la politica si vive come il calcio: l'importante è portare avanti il pensiero del prorpio leader, indipendentemente da quello che dice o pensa. fanno a gara a chi la spara + grossa, ed i mezzi di informazione fanno il resto. sinceramente mi sento un po' soffocato/impotente di fronte a tutto ciò!

DonaldDuck
12-11-2006, 18:18
mhhh ma non sono vietati avatar "politici"?
Se lo tiene evidentemente no.

DonaldDuck
12-11-2006, 18:20
A leggere certi commenti effettivamente viene da pensare che gli italiani si meriterebbero il governo Berlusconi a vita
A leggere certi commenti effettivamente viene da pensare che gli italiani si meriterebbero il governo Prodi a vita.

Ferdy78
12-11-2006, 18:31
Mah nonostante tutto, io sono ancora con Prodi..ammiro la tenacia e lo spirito di inizativa che sta prendendo.
Prima di lui nessuno ha mai tentato di rifondare il sistema partendo dalle fondamenta, scuotendole come ora.
Oltretutto a differenza dell'alternativa...non mi sembra poi stia difendendo suoi interessi personali.. :O

Finchè va che ci provi :)

Drago
12-11-2006, 18:48
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

non possono essere stampante e messe al posto dei manifesti dell'euronics da 10 metri x 5 queste parole? complimenti, finalmente uno con la testa. è un po' che seguo i tuoi interventi e mi sembrano molto equilibrati; sulle prime sono stato disorientato dall'avatar e ti ho confuso per un'altro utente :D

comunque quoto tutto e aggiungo
1-gli effetti di una finanziaria si vedono nel tempo, e nei prossimi anni
2-il governo precedente, in particolare il miglior imbonitor del mondo, ci ha fatto credere che sia tutto bello e che vada tutto benissimo: ebbene (sedetevi) non è così, non ci sono soldi ed era necessaria una misura così costrittiva. sperando che il governo duri, le riforme e le modifiche per ripartire possono essere fatte nella PROSSIMA manovra finanziaria, adesso cerchiamo di rientrare nei parametri europei ed evitare ulteriori multe.

Drago
12-11-2006, 18:49
A leggere certi commenti effettivamente viene da pensare che gli italiani si meriterebbero il governo Prodi a vita.

ma prodi magari anche no, ma una sinista vera, riformista e con le palle gioverebbe senz'altro.

mt_iceman
12-11-2006, 18:55
finalmente quindi starà zitto :yeah:

DonaldDuck
12-11-2006, 19:55
Tiè, beccateve questa da Repubblica e leggete a fondo:D
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/scontro-finanziaria-6/peso-parole/peso-parole.html?ref=hpsez

IL COMMENTO
Il peso delle parole
di EDMONDO BERSELLI

CONFUSO nella folla raccoltasi nel Palazzo Isolani di Bologna, fra gli studiosi, i ricercatori e i docenti che aspettavano di festeggiare l'ultima grande lezione pubblica dell'italianista Ezio Raimondi, ieri Romano Prodi sembrava il classico pesce nell'acqua. La scorta era rimasta con discrezione sull'ingresso prospiciente piazza Santo Stefano. Lui si aggirava a suo perfetto agio fra le sale prenotate dal Mulino per l'appuntamento annuale con i soci e gli amici. A un sostenitore che gli chiedeva con qualche apprensione: "Come stiamo andando, ce la facciamo?", il presidente del consiglio rispondeva con perfetta sicurezza e souplesse ironica: "Io vado avanti e supero tutti. Anche se loro", e aveva fatto un gesto per indicare alcuni giornalisti, "non ci credono".

Sicurezza, nonchalance, convinzione, alto grado di autostima. E se fosse invece una sfasatura rispetto alle condizioni reali della politica e del governo? Un paio d'ore prima, aveva rilasciato dichiarazioni tali da sconcertare gli astanti: "Qui ormai siamo in un paese impazzito", aggiungendo che le polemiche sulla Finanziaria dimostrerebbero che l'Italia "non pensa al domani". Uno shock per molti. Perché non succede spesso di ascoltare un leader politico che se la prende con il paese: è una delle regole fondamentali della politica non accusare delle proprie difficoltà l'intera collettività. Il paese è veramente impazzito? A leggere e rileggere le note di agenzia che hanno sintetizzato le espressioni del premier sembra di risentire quel tono che ha caratterizzato certe sue risposte rimaste celebri: ad esempio il "ma siamo matti?" dalla Cina sul caso Telecom e l'eventualità di un dibattito parlamentare in tema. Lo stile peculiare di Prodi, il suo lessico e anche la sua psicologia, che tende ad affermare come verità indiscutibili alcune sue certezze intellettuali, tanto che poi in lui parla lo stupore, lo sbalordimento di chi non comprende la ragione per cui l'ovvietà delle sue asseverazioni non è stata accolta dall'opinione pubblica.

Una questione di stile, di lessico, di scelta delle parole. Nonostante i consigli di amici e consiglieri più o meno professionali, il capo del governo continua a pronunciare frasi come "io ho fatto una Finanziaria che pensa allo sviluppo", "io ho fatto una manovra che pensa a ricostruire il paese". Nell'argomentare le ragioni di fondo della legge di bilancio, aveva espresso le sue convinzioni equitative dicendo: "Io ho il problema di una diseguaglianza troppo forte". Io, io, io. Una sindrome narcisistica, un solipsismo incorreggibile? Forse no, è il lessico di Prodi, il suo modo di illustrare e spiegare: più un vizio sintattico che un peccato di stile o di contenuto.

Eppure, c'è qualcosa che non va se il capo del governo comunica agli organi di informazione che il paese è preda della pazzia. Sarà anche vero che Prodi quando dice "il paese" non si riferisce all'Italia "che vogliamo", al popolo delle primarie, alla società civile disposta ad accettare sacrifici e imposizioni fiscali; ha come obiettivo polemico un paese presunto, contagiato dalla malattia berlusconiana, corrotto dalle ricette facili. Ma alla fine l'Italia è una e indivisibile, e le parole hanno il loro peso. Se il premier dice che la collettività è impazzita c'è una sola implicazione plausibile: e cioè che esiste una frattura profonda fra l'asserita razionalità delle misure di governo e la conseguente irrazionalità delle aspettative dei cittadini.

Ma se questa interpretazione è vera, vorrebbe dire in primo luogo che il governo non è minimamente riuscito a comunicare la necessità di un obiettivo, di un traguardo, di un risanamento. Tradotto in chiaro, che mentre il governo parla di ritorno alla crescita, di bonifica dei conti pubblici, di modernizzazione del paese, il popolo (e cioè il popolo guicciardiniano, "chi disse uno popolo disse uno animale pazzo, sanza freno, sanza governo") capisce una sola cosa: tasse, aliquote, superbolli, cavalli fiscali, Ici, estimi catastali, addizionali regionali, imposte di soggiorno e via andare.

Questa, senza nessuna esagerazione, si chiama schizofrenia. Da un lato la razionalità suprema del governo e dall'altro l'euforia o la rabbia inesplicabile della gente. Ma è ragionevole l'idea di una comunità nazionale intaccata in profondità, fino all'osso, dall'irresponsabilità della legislatura precedente, "corrotta" dal nichilismo consumista del centrodestra, a fronte di un governo che oggi sarebbe il fortino o il santuario di ogni virtù pubblica? Oppure Prodi reagisce alla sua maniera, in modo lessicalmente animoso, al manifestarsi di una rottura difficilmente rimediabile fra l'élite di governo e l'opinione diffusa?

C'è una verità come sempre nel mezzo, mediocre e aurea ad un tempo, secondo cui dal lato del governo parla una coalizione fatta di interessi politici frazionali, condizionata a sinistra da un radicalismo statalista, e al centro da convenienze tattico-politiche particolari; e dal lato della "società", e del "paese", parlano concentrazioni di interessi economici che pretendono di sintetizzare o addirittura di incarnare l'interesse generale. Sotto questo profilo, i durissimi avversari di Prodi e Padoa-Schioppa non sono depositari di una verità assoluta e incontestabile (ci siamo dimenticati che il liberalismo della Cdl diventa una burletta non appena ci si avvicina alle proprietà di Silvio Berlusconi, o quando si toccano interessi corporativi ritenuti vicini politicamente al centrodestra?). Ma risulta un caso di presupponenza intellettuale, in modo simmetrico, immaginare che il centrosinistra sia il possessore indiscusso di un patrimonio inestinguibile di virtù pubbliche, purtroppo incomprensibili al popolo nell'immediato.

Non è detto che Prodi abbia pensato effettivamente, con la frase infelice sul paese impazzito, a un ruolo fra il pedagogico e il taumaturgico del centrosinistra, ruolo da svolgere a dispetto dalla riottosa insensibilità generale. Viene sempre in mente, in questi casi, il celebre apologo brechtiano sull'opportunità delle dimissioni del popolo, quando il popolo non capisce la linea del partito. Ma c'è sempre un valore di simbolo, nelle parole, o di indizio. E se il premier dichiara in pubblico la pazzia del paese, deve anche aspettarsi di riflesso la reazione insofferente del paese stesso. Perché a forza di non farsi capire, a forza di incomunicabilità, sarà sempre più difficile per il governo imporre la virtù al popolo, e sempre più facile che il popolo manifesti al governo la propria insofferenza: se sono pochi a detenere la ragione, mentre i molti impazziscono, viene poi la volta che la pazzia generale, cioè la piatta normalità del paese, manifesterà senza veli tutta l'insofferenza per il medico impietoso.

Neo_
12-11-2006, 20:08
Finalmente uno che ha capito che la pagnotta è finita,si sono magnati tutto,
e ora di che vi lamentate?
é colpa di noi italiani pecoroni se siamo ridotti così,ora ne facciamo le spese e ci sta bene,ci svegliavamo prima,io mi auguro che questo governo duri,Amen :O

Onisem
12-11-2006, 20:27
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

Quoto.

majino
12-11-2006, 20:34
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

guardare alla storia è faticoso è troppo culturale per molte persone, sia a destra che a sinistra... grazie al cielo ci sono ancora persone che lo fanno con obiettività.

p.s.
curioso, quantomeno indicativo, che nessuno, a parte utenti di sinistra, abbiano quotato e risposto al tuo post. ma nn dico una risposta in stile "quote", intendo anche una risposta del tipo "no, non sono d'accordo per questo questo e quest'altro motivo".
si preferisce parlare per slogan...

Scoperchiatore
12-11-2006, 20:37
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

Direi che sono d'accordo, e stranamente, per la prima volta da quando è al Governo, mi sembra che Prodi abbia detto qualcosa di seriamente condivisibile.
La frase in cui si dice allibito perchè tutti pretendono e nessuno vuole dare è veramente specchio di com'è oggi il paese.

DonaldDuck
12-11-2006, 20:54
guardare alla storia è faticoso è troppo culturale per molte persone, sia a destra che a sinistra... grazie al cielo ci sono ancora persone che lo fanno con obiettività.

p.s.
curioso, quantomeno indicativo, che nessuno, a parte utenti di sinistra, abbiano quotato e risposto al tuo post. ma nn dico una risposta in stile "quote", intendo anche una risposta del tipo "no, non sono d'accordo per questo questo e quest'altro motivo".
si preferisce parlare per slogan...
Forse perchè si tratta della solita filastrocca? E ad una filastrocca puoi rispondere con un quote o al massimo con un paio di parole? A parte il ventennio fascista quand'è che abbiamo avuto governi di destra oltre la precedente legislatura?

Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti.

Io una frase così non saprei commentarla. O meglio, si ma è meglio di no.

P.S.
Il commento di Repubblica ad esempio è stato saltato a piedi pari. Eppure è molto sottile. Poca voglia di leggere? Parlo in generale.

Solertes
12-11-2006, 20:57
Se non ricordo male, fino al ventennio ci sono stati solo governi di destra :D

http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_Governi_Italiani

Non so se il Psdi possa essere considerato di sx, in quanto estrema destra del Psi....ossia un partito moderato e riformista....insomma centro :) e questo è stato il primo partito di sx (se così lo si può definire) a entrare nella coalizione di governo...

majino
12-11-2006, 21:02
A parte il ventennio fascista quand'è che abbiamo avuto governi di destra oltre la precedente legislatura?


mica sarai uno di quelli che pensano che la sinistra abbia governato per 60anni vero?? :D

DonaldDuck
12-11-2006, 21:05
mica sarai uno di quelli che pensano che la sinistra abbia governato per 60anni vero?? :D
No, anche se la sinistra ha sempre esercitato una certa influenza.

Neo_
12-11-2006, 21:17
Se non ricordo male, fino al ventennio ci sono stati solo governi di destra :D

Infatti mi stavo giusto chiedendo se la DC me l'ero sognata... :what:

DonaldDuck
12-11-2006, 21:19
Se non ricordo male, fino al ventennio ci sono stati solo governi di destra :D

http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_Governi_Italiani

Non so se il Psdi possa essere considerato di sx, in quanto estrema destra del Psi....ossia un partito moderato e riformista....insomma centro :) e questo è stato il primo partito di sx (se così lo si può definire) a entrare nella coalizione di governo...
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Avevo riportato lo stesso link :D. Ebbene vai a controllare.

Solertes
12-11-2006, 21:25
Edit
Avevo riportato lo stesso link :D. Ebbene vai a controllare.

Bada che quella che veniva definita "sinistra" di allora, non aveva nulla a che fare con quella attuale....era un pò come "repubblicani" e "democratici" negli USA....ossia Destra Destra vs Destra........è relativo.

DonaldDuck
12-11-2006, 21:50
Bada che quella che veniva definita "sinistra" di allora, non aveva nulla a che fare con quella attuale....era un pò come "repubblicani" e "democratici" negli USA....ossia Destra Destra vs Destra........è relativo.
Quindi ad esempio questi primi ministri Ivanoe Bonomi, Luigi Facta, Giovanni Giolitti, Francesco Saverio Nitti, Vittorio Emanuele Orlando, Luigi Luzzatti, Sidney Sonnino, Giuseppe Zanardelli, Giuseppe Saracco, Francesco Crispi, Agostino Depretis, Marco Minghetti erano tutti di destra...

Solertes
12-11-2006, 22:28
Quindi ad esempio questi primi ministri Ivanoe Bonomi, Luigi Facta, Giovanni Giolitti, Francesco Saverio Nitti, Vittorio Emanuele Orlando, Luigi Luzzatti, Sidney Sonnino, Giuseppe Zanardelli, Giuseppe Saracco, Francesco Crispi, Agostino Depretis, Marco Minghetti erano tutti di destra...

La maggior parte di quelli non li colloco nell'idea attuale di sinistra.....erano tempi diversi, ma l'idea principale era quella liberale....paradossalmente, la destra di allora spingeva per un imposizione di tasse superiore, mentre la sinistra era fautrice di un alleggerimento fiscale...ma stringi stringi oggi come oggi starebbero tutti a destra....tenendo anche conto che quella che c'è adesso è lontanissima dall'idea liberale a cui invece dovrebbe conformarsi...c'è un bel Thread di Lucrezio che esprime bene cosa dovrebbe essere la Destra :read:

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1221594

majin mixxi
12-11-2006, 22:30
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

ecco un altro a cui non hanno toccato nulla :D

DonaldDuck
12-11-2006, 22:51
La maggior parte di quelli non li colloco nell'idea attuale di sinistra.....erano tempi diversi, ma l'idea principale era quella liberale....paradossalmente, la destra di allora spingeva per un imposizione di tasse superiore, mentre la sinistra era fautrice di un alleggerimento fiscale...ma stringi stringi oggi come oggi starebbero tutti a destra....tenendo anche conto che quella che c'è adesso è lontanissima dall'idea liberale a cui invece dovrebbe conformarsi...c'è un bel Thread di Lucrezio che esprime bene cosa dovrebbe essere la Destra :read:

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1221594
Opinione tua. Non puoi collocarmi i liberali a destra e la sinistra a "sinistra". Solo questi ultimi rispecchianti il concetto moderno di socialismo. Sarebbe addirittura errato parlare di destra e sinistra, secondo gli attuali criteri. Poco mi interessa il thread di lucrezio.

lnessuno
12-11-2006, 22:55
A leggere certi commenti effettivamente viene da pensare che gli italiani si meriterebbero il governo Berlusconi a vita


non diciamo così... diciamo che, d'altro canto, non sono nemmeno stati così cattivi da meritarsi un governo prodi, ecco :stordita:

Solertes
12-11-2006, 23:00
Opinione tua. Non puoi collocarmi i liberali a destra e la sinistra a "sinistra". Solo questi ultimi rispecchianti il concetto moderno di socialismo. Sarebbe addirittura errato parlare di destra e sinistra, secondo gli attuali criteri. Poco mi interessa il thread di lucrezio.

Definisci tu, allora, l'ideologia di destra e quella di sinistra....per me, a destra stanno i liberali, a sinistra i socialdemocratici...in mezzo i trasformisti... :)

lnessuno
12-11-2006, 23:03
non possono essere stampante e messe al posto dei manifesti dell'euronics da 10 metri x 5 queste parole? complimenti, finalmente uno con la testa. è un po' che seguo i tuoi interventi e mi sembrano molto equilibrati; sulle prime sono stato disorientato dall'avatar e ti ho confuso per un'altro utente :D

comunque quoto tutto e aggiungo
1-gli effetti di una finanziaria si vedono nel tempo, e nei prossimi anni
2-il governo precedente, in particolare il miglior imbonitor del mondo, ci ha fatto credere che sia tutto bello e che vada tutto benissimo: ebbene (sedetevi) non è così, non ci sono soldi ed era necessaria una misura così costrittiva. sperando che il governo duri, le riforme e le modifiche per ripartire possono essere fatte nella PROSSIMA manovra finanziaria, adesso cerchiamo di rientrare nei parametri europei ed evitare ulteriori multe.


ma sull'idea di partenza credo che nessuno sia contrario (cercare di tirare l'italia fuori dal baratro in cui si trova da un bel pò di anni e in cui non ci ha fatto entrare berlusconi), il problema è il metodo con cui cerca di risolvere i problemi... tassa tutto e tutti in ogni modo possibile e scriteriato, e non pensa minimamente a ridurre gli sprechi... tagliare un pò di fondi all'istruzione e alla sanità non risana l'economia, tagliare un bel pò di soldi dalla politica poteva essere un ottimo punto di partenza, oltre a dare il buon esempio... invece si è pure aumentato il numero dei ministri... bravo, ottimo lavoro, un novello robin hood proprio... toglie agli altri per tenersi tutto...

Lucrezio
12-11-2006, 23:04
ecco un altro a cui non hanno toccato nulla :D
In realtà rientro nella categoria dei più tartassati (mio padre è professore universitario e sfora anche se di molto poco i 70000 lordi...), inoltre non ho ancora capito molto il discorso "tassa di successione", ma se andrà a finire come temo dovrò vendermi la casa in montagna, dove ho trascorso tutte le vacanze di natale della mia infanzia e non solo... quindi non posso proprio dire di essere uno di quelli a cui la finanziaria non richieda nulla.


Io una frase così non saprei commentarla. O meglio, si ma è meglio di no.

P.S.
Il commento di Repubblica ad esempio è stato saltato a piedi pari. Eppure è molto sottile. Poca voglia di leggere? Parlo in generale.



Quindi ad esempio questi primi ministri Ivanoe Bonomi, Luigi Facta, Giovanni Giolitti, Francesco Saverio Nitti, Vittorio Emanuele Orlando, Luigi Luzzatti, Sidney Sonnino, Giuseppe Zanardelli, Giuseppe Saracco, Francesco Crispi, Agostino Depretis, Marco Minghetti erano tutti di destra...

Guarda, ti rispondo molto semplicemente dicendoti che la destra storica italiana, quella vera, ha come suo massimo esponente Giolitti (e se vuoi Minghetti)... e questi due sono anche quelli che hanno portato in pari (Giolitti addirittura in avanzo) il bilancio dello stato. Come? Beh... indovina!
P.S.: Ti consiglio davvero di prendere un libro di storia per le superiori e dare un'occhiata a quella lista di nomi... scoprirai che la metà si colloca a destra... davvero! Così puoi rispondere alla mia frase senza dovertene pentire ;)

DonaldDuck
12-11-2006, 23:09
scoprirai che la metà si colloca a destra... davvero! Così puoi rispondere alla mia frase senza dovertene pentire ;)
buonanotte :ronf: :D

Lucrezio
12-11-2006, 23:12
Definisci tu, allora, l'ideologia di destra e quella di sinistra....per me, a destra stanno i liberali, a sinistra i socialdemocratici...in mezzo i trasformisti... :)
Non è proprio esattissimo.
Secondo la definizione storica - ripeto: bisogna dirlo, in quanto come ha detto giustamente donald duck oggi come oggi i termini "destra" e "sinistra" sono un po' caduti come significato - la destra è composta da due frange opposte: liberali e conservatori. I liberali sono i Giolittiani - in Italia -, i conservatori sono l'insieme di destra nazionalista e destra autoritaria. Anche a sinistra bisogna distinguere fra sinsitra liberale e sinistra radicale, dove i liberali di sinistra sarebbero i laburisti (mi viene abbastanza difficile trovare un esempio italiano... boh, diciamo che se prendi il liberalismo di destra e ci aggiungi una buona dose di garantismo ottieni il liberalismo di sinistra, banalizzando enormemente come del resto sto facendo con tutto in questo post), i radicali sarebbero i socialisti (al giorno d'oggi più che altro i comunisti e via dicendo)... Da questo restano fuori la destra sociale e la sinistra autoritaria (vedi Crispi)... insomma il quadro è ben sfaccettato!
Quello che però mi premeva dire è che non è assolutamente detto che i trasformisti stiano "in mezzo": Giolitti è stato il massimo trasformista italiano eppure si collocava decisamente a destra... idem per depretis che però stava a sinsitra.
Spesso il trasformismo è semplicemente una forma di lungimiranza politica e di adattamento al contesto *socio economico* (non alla parte da cui prendi più voti, sottolineo)!

Lucrezio
12-11-2006, 23:19
buonanotte :ronf: :D
Guarda che non scherzavo!
Luigi Facta (giolittiano), Giovanni Giolitti (liberale), Francesco Saverio Nitti (liberaldemocratico), Vittorio Emanuele Orlando (giolittiano), Sidney Sonnino (conservatore), Marco Minghetti (conservatore) di sinistra (pace all'anima loro si staranno rivoltando nella tomba) non erano!

Solertes
12-11-2006, 23:23
Non è proprio esattissimo.
Secondo la definizione storica - ripeto: bisogna dirlo, in quanto come ha detto giustamente donald duck oggi come oggi i termini "destra" e "sinistra" sono un po' caduti come significato - la destra è composta da due frange opposte: liberali e conservatori. I liberali sono i Giolittiani - in Italia -, i conservatori sono l'insieme di destra nazionalista e destra autoritaria. Anche a sinistra bisogna distinguere fra sinsitra liberale e sinistra radicale, dove i liberali di sinistra sarebbero i laburisti (mi viene abbastanza difficile trovare un esempio italiano... boh, diciamo che se prendi il liberalismo di destra e ci aggiungi una buona dose di garantismo ottieni il liberalismo di sinistra, banalizzando enormemente come del resto sto facendo con tutto in questo post), i radicali sarebbero i socialisti (al giorno d'oggi più che altro i comunisti e via dicendo)... Da questo restano fuori la destra sociale e la sinistra autoritaria (vedi Crispi)... insomma il quadro è ben sfaccettato!
Quello che però mi premeva dire è che non è assolutamente detto che i trasformisti stiano "in mezzo": Giolitti è stato il massimo trasformista italiano eppure si collocava decisamente a destra... idem per depretis che però stava a sinsitra.
Spesso il trasformismo è semplicemente una forma di lungimiranza politica e di adattamento al contesto *socio economico* (non alla parte da cui prendi più voti, sottolineo)!

Io ho semplificato molto di più :asd:....prima stavo scrivendo un Post lunghissimo....con una breve analisi soggetto per soggetto...ma ad un certo punto mi son stufato....e poi purtroppo alcuni non li ricordo più bene e non ho i libri sottomano...Spesso ma non sempre....il trasformismo nell'applicazione che alla fine se ne aveva arrivava ad essere lungimirante solo per la conservazione del potere :)

Matrixbob
12-11-2006, 23:24
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.
Matrixbob quota il mitico Lucrezio! ;)

Matrixbob
12-11-2006, 23:27
Guarda che non scherzavo!
Luigi Facta (giolittiano), Giovanni Giolitti (liberale), Francesco Saverio Nitti (liberaldemocratico), Vittorio Emanuele Orlando (giolittiano), Sidney Sonnino (conservatore), Marco Minghetti (conservatore) di sinistra (pace all'anima loro si staranno rivoltando nella tomba) non erano!
Si ho capito, ma questo con la CDL non c'entrano proprio 1 fico secco, i veri trasformisti sono quelli della CDL, ma poi esiste ancora o no sta "benedetta" CDL?! :confused:

DonaldDuck
12-11-2006, 23:54
Guarda che non scherzavo!
Luigi Facta (giolittiano), Giovanni Giolitti (liberale), Francesco Saverio Nitti (liberaldemocratico), Vittorio Emanuele Orlando (giolittiano), Sidney Sonnino (conservatore), Marco Minghetti (conservatore) di sinistra (pace all'anima loro si staranno rivoltando nella tomba) non erano!
GIOVANNI GIOLITTI
http://www.cronologia.com/storia/biografie/giolitti.htm

Giovanni Giolitti nacque nel 1842 in provincia di Cuneo, da genitori borghesi e morì a Cavour nel 1928. Dopo aver lavorato per ben vent’anni al ministero delle Finanze entrò in Parlamento nel 1882 come deputato per Dronero che rappresentò per il resto della vita. Valendosi della sua esperienza in materia finanziaria divenne ministro del Tesoro sotto Crispi nel 1889 e primo ministro
nel 1892. Travolto dallo scandalo della Banca Romana, si dimise nel novembre del 1893. Tornò al governo sei anni dopo, sotto Zanardelli, come ministro degli Interni sull’onda del liberismo. La sua politica progressista gli guadagnò l’appoggio dei socialisti moderati e sotto il suo governo la classe lavoratrice organizzata godette i benefici della prosperità economica e dell’aiuto dello stato. Non simpatizzava né per il clericalismo né per l’anticlericalismo, e pensava che lo Stato e la Chiesa fossero "due parallele che non devono incontrarsi mai". Per questo favorì l’integrazione nella vita della nazione tanto dei cattolici quanto dei socialisti; fu proprio questo l’impegno che gli costò più tempo. La Destra e la Sinistra, tuttavia, lo accusavano di clericalismo. Negli anni 1911/12 si rese protagonista di due azioni che riteneva necessarie, ma che avrebbero condotto l’epoca di Giolitti al declino: la conquista della Libia e il suffragio universale. Nel marzo del 1914 Giolitti si dimise e nel maggio del 1915 l’Italia entrò in guerra. Nel dopo "amaro" Versailles, fu auspicato il suo ritorno al governo nel 1920 quando dal "Popolo d'Italia del 18 marzo, il generale Peppino Garibaldi fece queste dichiarazioni:"E' oggi necessario un governo che ristabilisca l'ordine all'interno, il prestigio all'estero e che dia la voluta soluzione per l'Adriatico. Analizzando la situazione, si avverte che né Orlando, nè Sonnino, nè Salandra, nè Nitti potrebbero recare modificazioni favorevoli alla situazione interna ed a quella adriatica. Giolitti, invece , che ha un passato enorme, potrebbe riprendere la situazione e completarla. Occorre ricominciare la discussione adriatica su basi nuove". Purtroppo era ormai troppo tardi. E Mussolini stava cavalcando il malcontento

DonaldDuck
12-11-2006, 23:56
http://www.giovannigiolitti.it/bio.asp

Giovanni Giolitti (Mondovì, 1841 – Cavour, 1928), detto “l’uomo di Dronero” avendo nella Valle Maira le radici familiari e in Dronero il cuore del suo collegio elettorale, è stato figura dominante di statista. Entrato nel 1862 nell’amministrazione statale e percorsavi una rapida e brillante carriera, nel 1882 fu nominato Consigliere di Stato ed eletto alla Camera come deputato di Cuneo.

Cominciò così un cursus politico che lo vide nel 1889 esordire al governo quale Ministro del Tesoro nel gabinetto Crispi. Nel 1892 fu per la prima volta Presidente del Consiglio. Di particolare rilevanza il periodo dal 1901 al 1914, poi battezzata dagli storici come “età giolittiana”. Giolitti lo iniziò quale Ministro dell’Interno nel governo Zanardelli per continuarlo quale Presidente del Consiglio, carica ricoperta per tre volte e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914. L’insorgere di correnti, anche ideologiche, fortemente antagoniste al suo sistema, così come la scelta prudente nei confronti dell’intervento italiano in guerra lo isolarono tra il 1915 e il 1918. Tornò Presidente tra l’estate del 1920 ed il luglio del 1921.Con la crisi dello stato liberale e l’affermarsi del fascismo Giolitti manifestò dignitosa opposizione al nuovo regime fino alla morte avvenuta il 17 luglio 1928.

DonaldDuck
13-11-2006, 00:02
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Giolitti

Laureato in legge, quindi impiegato della pubblica amministrazione, si dedicò alla politica, entrando in Parlamento nel 1882.
Entrò nel governo di Crispi nel 1889, come Ministro del Tesoro e divenne Primo Ministro nel 1892. Costretto a dimettersi a causa dello scandalo della Banca Romana, tornò al governo come Ministro degli interni, dopo l'assassinio di Umberto I, sotto Zanardelli. Fu in seguito a lungo capo del governo nei primi quindici anni del '900.

La sua impronta fu profonda sulla politica italiana tanto che questo periodo politico viene indicato come "età giolittiana". Fu il periodo delle concentrazioni industriali, delle formazioni delle masse popolari socialiste e cattoliche, dell'attività coloniale italiana (Eritrea, Libia e Dodecaneso), delle rivolte per il pane e della nascita del Partito Fascista.
Il suo programma politico era essenzialmente basato sullo stimolo e la protezione dell'industria, l'eliminazione di monopoli privati, la protezione e la difesa del Bilancio del Regno, l'opposizione alle forze finanziare estere o a quelle legate a metodi produttivi arretrati.

Patrocinò l'avventura coloniale in Libia nel 1912, ma non condivise l'ingresso dell'Italia nella prima Guerra Mondiale, rassegnando le sue dimissioni il 20 marzo 1914. Nel frattempo (1912), introdusse il suffragio universale maschile, che fece arrivare il numero di elettori a quota 8 milioni, estendendo il voto agli elettori analfabeti di età superiore ai 30 anni.

Diede un giudizio drasticamente negativo sulla formula elettorale che permise, a parer suo, la salita al potere del fascismo in Italia. Giolitti non riuscì ad opporsi ai fatti, anche perché venne tenuto all'oscuro di molti avvenimenti da Luigi Facta, che lo isolò nel paesino di Cavour, quando invece sarebbe dovuto essere a Roma per contrastare Benito Mussolini.

Tentò fino all'ultimo di venire a patti con Mussolini nel 1921, proponendogli un governo di conciliazione, ma senza successo. Altra accusa mossa a Facta, fu la pavidità e l'inerzia nei momenti della "Marcia su Roma".

Fu uno dei pochi a rimanere in Parlamento, insieme ad altri sette "giolittiani" ed ai comunisti, per contrastare il governo fascista.

Morì a Cavour, dove tuttora è sepolto.

DonaldDuck
13-11-2006, 00:17
FRANCESCO SAVERIO NITTI
http://www.cronologia.com/storia/biografie/aaa3.htm

NITTI FRANCESCO SAVERIO - (Melfi 1868 - Roma 1953)

Uomo politico - radicale - antifascista
Democratico, grande esponente della borghesia industriale più avanzata, ma
nemico delle rendita della retriva borghesia parassitaria. Figlio della piccola borghesia provinciale, giovanissimo entrò nel giornalismo, collaborando prima con Il mattino di Napoli, poi con Il Corriere di Napoli. A 20 anni, influenzato dal positivismo tedesco e dalle scienze sociali ed economiche provenienti dall'Inghilterra, nel 1888, pubblicava un singolare saggio: L'emigrazione italiane e il suo avvenire. Entra così dentro un circolo di economisti e dei primi sociologi dando vita a Rassegna settimanale. Nel 1892 diventa professore di economia politica all'università di Napoli, dedicandosi soprattutto ai problemi economici e sociali del Mezzogiorno. Nel 1894 con Roux fonda la rivista Riforma sociale, con vivaci dibattiti con le forze più aperte del paese e soprattutto con quelle socialiste. Diventa un propugnatore di un programma di intensa industrializzazione del Sud, perchè sosteneva che solo questo poteva risolvere la "questione meridionale". Non solo, ma individuò come grave ostacolo allo sviluppo del Mezzogiorno, lo squilibrio nella politica tributaria adottata dai governi nei confronti del meridione, giudicata iniqua oltre che inefficiente. Nel 1900 pubblica Il bilancio dello stato dal 1862 al 1896; nel 1903 dà alle stampe Principi di scienza delle finanze; e nel 1904 pubblica La ricchezza dell'Italia. Tutti saggi che entrano in polemica con gli ambienti del liberalismo economico sia conservatore che democratico. Fu infatti accusato di fare della "statolatria socialista". Con le polemiche, Nitti esordisce nello stesso anno nella vita politica diventando deputato con la lista dei radicali. Ed è proprio lui ad essere investito subito con la direzione di una commissione parlamentare per studiare proprio il suo territorio e le condizioni dei contadini in meridione e in Sicilia. Con il governo Giolitti del 1911-1914 Nitti è ministro dell'Agricoltura, industria e commercio. Dopo Caporetto, nel governo formato da Orlando diventa ministro del Tesoro (dove fra l'altro istituì il monopolio delle assicurazioni). Alla fine della guerra, e dopo Versailles, dimessosi Orlando, nel giugno 1919 Nitti è Presidente del Consiglio in un periodo molto critico. Gli manca l'appoggio dei socialisti e quello dei cattolici. E' costretto dopo un anno (giugno 1920) a lasciare il posto a Giolitti, anche se ha fatto in tempo a smobilitare l'esercito e a far varare una amnistia per tutti i disertori. Resta in disparte all'avvento del fascismo, ma poi al "Delitto Matteotti" lo troviamo schierato come forte oppositore al fascismo, fino al punto che è costretto a esiliarsi in Francia, svolgendovi attiva propaganda contro Mussolini. Eppure tornato in Italia a fine guerra, sostenne che il fascismo non poteva essere considerato il solo responsabile della guerra, e fu proprio lui a battersi affinchè molti incarichi dei tecnocrati dello stato compromessi con la dittatura rimanessero ai loro posti. Un comportamento che fu (e lo è ancora oggi) oggetto di discussioni; alcuni rimproverano a Nitti di essere rimasto alla sua vecchia impostazione tecnocratica e fuori dalla realtà della nuova Europa, mentre altri affermano che fu -nonostante fosse ultrasettantenne- un realista e che l'Italia non poteva permettersi di sostituire l'intera burocrazia, l'intera classe dirigente, la magistratura, e i vari incarichi dello stato. Questo errore lo aveva già commesso Lenin all'indomani della Rivoluzione d'Ottobre in Russia, e
non doveva commetterlo anche l'Italia, pena l'anarchia e lo sfascio totale. Fu insomma coerente con la Prima (l'amnistia a tutti) e con la Seconda guerra mondiale. Nel 1945 al rientro in Italia con altri aveva fondato l'unione democratica nazionale, nella quale fu eletto l'anno dopo all'Assemblea costituente insieme a Orlandom Croce e Bonomi, e nel 1948 capeggiò il Blocco nazionale, vano tentativo di tracciare una "terza via" tra il blocco democratico e quello socialcomunista.
Francesco Saverio Nitti si spense a Roma nel 1953 a 85 anni.

DonaldDuck
13-11-2006, 00:20
http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/n/n061.htm

NITTI, FRANCESCO SAVERIO
(Melfi 1868 - Roma 1953). Politico italiano, fu deputato radicale dal 1904. Ministro dell'Agricoltura (1911-1914), poi del Tesoro (1917-1919), istituì il monopolio delle assicurazioni. Capo del governo dal 1919 al 1920, affrontò con energia la questione di Fiume e introdusse il sistema elettorale proporzionale. Costretto all'esilio dal fascismo, svolse all'estero attiva propaganda contro Mussolini. Nel 1945 fondò con altri l'Unione democratica nazionale, nella quale fu eletto l'anno dopo all'Assemblea costituente insieme a Orlando, Croce e Bonomi, e nel 1948 capeggiò il Blocco nazionale, vano tentativo di tracciare una "terza via" tra il blocco democratico e quello socialcomunista.

Solertes
13-11-2006, 00:34
Essere antifascisti e di Destra non sono due cose in antitesi ;)

DonaldDuck
13-11-2006, 00:48
Essere antifascisti e di Destra non sono due cose in antitesi ;)
Lo so, per lo meno non sempre. Comunque non erano post polemici :). Solo per far notare che secondo me una classificazione netta destra-sinistra non è possibile. Le posizioni sono molto più sfumate che quelle attuali. Lo so che ad esempio la destra sociale affonda le proprie radici nel pensiero giolittiano, anzi forse ancora più spostate verso il socialismo. Però? Come fai a catalogare Giolitti (tanto per fare un nome) secondo i nostri criteri?

Solertes
13-11-2006, 01:01
Lo so, per lo meno non sempre. Comunque non erano post polemici :). Solo per far notare che secondo me una classificazione netta destra-sinistra non è possibile. Le posizioni sono molto più sfumate che quelle attuali. Lo so che ad esempio la destra sociale affonda le proprie radici nel pensiero giolittiano, anzi forse ancora più spostate verso il socialismo. Però? Come fai a catalogare Giolitti (tanto per fare un nome) secondo i nostri criteri?

Infatti, con la frase:"erano tempi diversi" intendevo quello ;)

Prima la classe politica era l'espressione di una classe agiata, eletta da una minoranza...adesso le cose sono decisamente diverse.

majino
13-11-2006, 07:40
Lo so, per lo meno non sempre. Comunque non erano post polemici :). Solo per far notare che secondo me una classificazione netta destra-sinistra non è possibile. Le posizioni sono molto più sfumate che quelle attuali. Lo so che ad esempio la destra sociale affonda le proprie radici nel pensiero giolittiano, anzi forse ancora più spostate verso il socialismo. Però? Come fai a catalogare Giolitti (tanto per fare un nome) secondo i nostri criteri?

e vabbè, insomma, in italia, se dovessi decidere chi ha governato di più fino ad oggi, diresti destra o sinistra? facciamola semplice eh...

nomeutente
13-11-2006, 09:28
La misura è colma, si. Vattene, professore dei miei stivali

Insulto e flame.
Ammonito e sospeso 3 giorni per doppia ammonizione.

nomeutente
13-11-2006, 09:34
mhhh ma non sono vietati avatar "politici"?

Sono vietati avatar riconducibili ai partiti politici in quanto è vietata la propaganda in senso stretto. L'avatar a cui ti riferisci è regolare da questo punto di vista.

tdi150cv
13-11-2006, 09:54
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.

ma de che ???
chi dici che serve una manovra di emergenza ???
L'istat ha diciarato un pil del 2.9 ben dentro a quanto richiesto dai parametri europei ... ora ... mi spieghi il bisogno di una manovra di 40.000.000 di euri dei quali solo 6 sono per tagli a destra e sinistra senza cognizione di causa ?

Onisem
13-11-2006, 10:32
ma de che ???
chi dici che serve una manovra di emergenza ???
L'istat ha diciarato un pil del 2.9 ben dentro a quanto richiesto dai parametri europei ... ora ... mi spieghi il bisogno di una manovra di 40.000.000 di euri dei quali solo 6 sono per tagli a destra e sinistra senza cognizione di causa ?
E' una manovra chiaramente di difesa e probabilmente improntata a mettersi al riparo per gli anni a venire. Se non stronca la ripresa non va nemmeno così male, in ogni caso sempre meglio degli arrembaggi "creativi" di Tremonti.

Drago
13-11-2006, 10:35
ma sull'idea di partenza credo che nessuno sia contrario (cercare di tirare l'italia fuori dal baratro in cui si trova da un bel pò di anni e in cui non ci ha fatto entrare berlusconi), il problema è il metodo con cui cerca di risolvere i problemi... tassa tutto e tutti in ogni modo possibile e scriteriato, e non pensa minimamente a ridurre gli sprechi... tagliare un pò di fondi all'istruzione e alla sanità non risana l'economia, tagliare un bel pò di soldi dalla politica poteva essere un ottimo punto di partenza, oltre a dare il buon esempio... invece si è pure aumentato il numero dei ministri... bravo, ottimo lavoro, un novello robin hood proprio... toglie agli altri per tenersi tutto...

ne sono consapevole, non mi pronuncio sulla finanziaria in sé perchè non ho gli strumenti adeguati per farlo, ma probabilmente poteva essere fatta meglio della attuale... però è sicuramente meglio delle ultime precedenti.

tdi150cv
13-11-2006, 10:47
E' una manovra chiaramente di difesa e probabilmente improntata a mettersi al riparo per gli anni a venire. Se non stronca la ripresa non va nemmeno così male, in ogni caso sempre meglio degli arrembaggi "creativi" di Tremonti.

con decine di nuove tasse tu la chiami manovra di difesa ??? :eek:
alla facciazza ... io lo chiamo mettere in ginocchio il paese ...

Drago
13-11-2006, 11:06
con decine di nuove tasse tu la chiami manovra di difesa ??? :eek:
alla facciazza ... io lo chiamo mettere in ginocchio il paese ...

il fatto è che è già in ginocchio da un pezzo :D

trallallero
13-11-2006, 11:07
... e la moglie ubriaca.
Mi meraviglio non tanto dei sinistrorsi che criticano il governo, quanto di quelli di destra.
Prendete un libro di storia moderna e guardate che cos'hanno fatto i vari governi della destra storica italiana quando si è trattato di far quadrare i conti. Bisogna stringere i cordoni della borsa, e questo Padoa Schioppa l'ha capito e così anche Prodi. A costo di rimetterci in popolarità. Ma si sa che l'italiano è bravissimo a lamentarsi delle crisi, però quando si tratta di trovare una soluzione che va a toccare il suo portafogli è il primo a lamentarsi e a piangere miseria.
Ripeto: fossi di sinistra protesterei contro una finanziaria così - se volete - aggressivamente destrorsa, quindi posso capire... ma da liberale non posso che ritenermi decisamente soddisfatto del lavoro che stanno facendo, che sicuramente costituisce un ottimo *inizio*. Ci sono delle cose da migliorare sicuramente, ma per questo c'è anche l'anno prossimo: adesso è necessaria una manovra d'*emergenza* e questo richiede dei sacrifici: prendetene atto.
sicuro di quel che dici ? dov'é la destrositá della manovra ? (io vedo la destra come liberalismo e sinistra come statalismo - riassumendo parecchio ma per capirsi)
La sinistra non é quella che scendeva in piazza con slogan "no al precariato" contro il governo Berlusconi ? dov'é adesso ? nella finanziaria c'é qualcosa a riguardo ? io vedo solo una "pesca allo strascico" :read:

Peró ho apprezzato la carica adrenalinica di Prodi :D Vai! sei tutti noi! :boxe:
(quanto dura l'effetto del viagra ? :stordita: )

Onisem
13-11-2006, 11:50
con decine di nuove tasse tu la chiami manovra di difesa ??? :eek:
alla facciazza ... io lo chiamo mettere in ginocchio il paese ...
In questa fase la priorità sono i conti pubblici, non ci sono altri discorsi da fare. Oppure continuiamo a vivere in allegria ostentando un ottimismo surreale, allegeriamo tutto e tra cinque anni ritroviamoci a discutere bestemmiando dio e il governo per la pietosa situazione finanziaria del nostro paese. E qualcuno posterà la favoletta sulla cicala e la formica...

trallallero
13-11-2006, 12:00
In questa fase la priorità sono i conti pubblici, non ci sono altri discorsi da fare. Oppure continuiamo a vivere in allegria ostentando un ottimismo surreale, allegeriamo tutto e tra cinque anni ritroviamoci a discutere bestemmiando dio e il governo per la pietosa situazione finanziaria del nostro paese. E qualcuno posterà la favoletta sulla cicala e la formica...
questo é sicuramente vero, ma trovare le falle no ?
"se la barca ha un buco non risolvi il problema diminuendo l'acqua su cui galleggia ma chiudendo il buco" :O (trallallero :D )

gourmet
13-11-2006, 12:02
ROMA - «Siamo come una squadra di calcio che parte da -26. Venti sono i miliardi di euro necessari per i parametri europei, 6 invece il deficit di Ferrovie e Anas». Il premier Romano Prodi sintetizza così, dai microfoni di Sky, la situazione dei conti pubblici trovata dall'esecutivo nazionale.
Il capo del governo ha spiegato invece che servono sacrifici da parte di tutti, senza la difesa di «interessi particolari». Per Prodi: «Non possiamo voltar pagina senza uno sforzo collettivo»
«Adesso basta con le corporazioni, adesso comincia l'interesse del Paese. Se tutti difendono l'interesse particolare, ancorchè legittimo - ha aggiunto Prodi - siamo finiti».
«L'obiettivo è far capire che il Paese è un blocco sociale unito. Non è possibile che ognuno in teoria porti avanti l'interesse generale e in pratica sia durissimo nell'interesse di categoria e di parte. Non siamo come i passeggeri del Titanic che continuavano a divertirsi mentre la nave affondava. La nostra nave è robusta, ma se non cambiamo direzione andremo in balia delle onde»» ha aggiunto il presidente del Consiglio.
«Non si cambia - ha poi spiegato Prodi - se non si mette a disposizione qualcosa. E guai se avessimo fatto una Finanziaria solo di difesa. Ho voluto fare una manovra che andasse oltre per dare più risorse al paese»
«Se la discussione va in un modo normale non metteremo la fiducia sulla Finanziaria. Ma se si attuano tattiche dilatorie la metteremo» ha poi aggiunto il capo dell'esecutivo.
L'attuale legge elettorale è stata «voluta e motivata perchè i probabili vincitori, cioè noi, non governassero in modo forte e condiviso» ha sottolineato il premier.
Poi il presidente del Consiglio si è soffermato sulla possibilità di caduta del governo: «Non sono uomo da tutte le stagioni» ha ribadito Prodi che poi ha aggiunto: «Ho un obbligo morale verso i 4 milioni di persone che mi hanno votato alle primarie. L'oblligo di ricomposizione verso di loro implica la necessità di far nascere il Partito Democratico».
Prodi si è poi soffermato sui problemi più rilevanti della politica estera italiana: «L'opzione politica non può essere messa in atto se non si mantiene un'opzione militare sul territorio» ha detto il premier sul problema della situazione in Afghanistan. Il presidente del Consiglio si è poi augurato che alla fine la proposta per una conferenza internazionale abbia successo e parla anche del cambiamento della situazione internazionale dopo al vittoria elettorale dei democratici negli Stati Uniti. «Questa proposta non è stata accolta con sorriso e ironia, come sarebbe successo qualche settimana fa».
13 novembre 2006

trallallero
13-11-2006, 12:11
...
anche qui parole, parole ...
se dicesse: "ok, la finaziaria é una cagata, azzeriamo e ricominciamo" potrei anche starci ma sta cercando di farci credere che la finanziaria servirá come ripresa del paese quando serve solo a far cassa.
Secondo me il problema principale é la differenza enorme tra il mondo del precariato e il mondo del supergarantito.
Finché sará cosí affonderemo ...
EDIT: questa finanziaria ha aggiunto un altro ostacolo alla crescita delle imprese: 50 dipendenti :read:

Drago
13-11-2006, 12:19
In questa fase la priorità sono i conti pubblici, non ci sono altri discorsi da fare. Oppure continuiamo a vivere in allegria ostentando un ottimismo surreale,

..e comprando i plasma ed i bmw a rate :D

tdi150cv
13-11-2006, 12:49
In questa fase la priorità sono i conti pubblici, non ci sono altri discorsi da fare. Oppure continuiamo a vivere in allegria ostentando un ottimismo surreale, allegeriamo tutto e tra cinque anni ritroviamoci a discutere bestemmiando dio e il governo per la pietosa situazione finanziaria del nostro paese. E qualcuno posterà la favoletta sulla cicala e la formica...

azz ... ma perchè invece non trovare la causa di cotanta catastofe invece di fregarsene e rivalersi sul cittadino ?
Cittadino che stando alle vostre parole e' gia abbastanza in crisi.
Non ci si scappa ...

Se si aumentano le tasse al cittadino vuol dire che o il cittadino non e' messo cosi' male oppure il cittadino e' messo male ma ce ne sbattiamo i maroni ...
In entrambi i casi ... che il governo vada a casa ...

Infine ... spiegami come mai altri paesi in particolare nel nord europa non hanno mai avuto bisogno di tali manovre mentre noi porca vacca siamo capaci di mangiarci fuori anche le mutande ?

A forse il terremoto dell'irpinia o chissa' che altra baggianata ...

Onisem
13-11-2006, 12:57
Ma alla fine è quello che auspico pure io, in una fase successiva però, perchè è evidente che al momento la priorità è pararsi i conti per gli anni a venire, altrimenti non ci saranno santi a cui votarsi. Poi, come sempre, se questo non si farà per il solito atteggiamento pusillanime e ruffiano di fronte a quattro lobby straccione di uno Stato e governo debole, sta certo che non lesinerò critiche ed aggettivi.

trallallero
13-11-2006, 13:06
Infine ... spiegami come mai altri paesi in particolare nel nord europa non hanno mai avuto bisogno di tali manovre mentre noi porca vacca siamo capaci di mangiarci fuori anche le mutande ?
un paese che alle medie fa educazione sessuale con tanto di apertura del preservativo (*)
é un paese che guarda avanti, pensa al futuro, non tende a mettere toppe per risolvere problemi.

(*) l'ho giá scritto ma lo ripeto, esperienza personale, Svezia (1983) 6 elementare (1a media nostra)

trallallero
13-11-2006, 13:08
Ma alla fine è quello che auspico pure io, in una fase successiva però, perchè è evidente che al momento la priorità è pararsi i conti per gli anni a venire, altrimenti non ci saranno santi a cui votarsi. Poi, come sempre, se questo non si farà per il solito atteggiamento pusillanime e ruffiano di fronte a quattro lobby straccione di uno Stato e governo debole, sta certo che non lesinerò critiche ed aggettivi.
quando le lobbies stringono affari con il governo (alias: lobby al comando) la vedo dura :rolleyes: