View Full Version : esselunga, coop e governo: il libero mercato secondo la sinistra.
jumpermax
05-11-2006, 21:24
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=65108
Grande distribuzione. Esselunga contro Coop: maxi inserzione sui quotidiani, una 'panzana' la difesa dell'italianita'
Milano, 4 novembre 2006
Nuova tappa della guerra dei supermercati. Dopo la inistenti voci sulla cessione a stranieri di Esselunga e le avance delle Coop, interessate a rilevare l'azienda e a stimolare l'esecutivo sulla difesa dell'italianità della catena di supermercati di Caprotti, Esselunga oggi è presente su 37 quotidiani nazionali con due pagine di inserzione.
Una risposta neppure velata alle Coop, e in particolare al presidente di Ancc Coop Aldo Soldi, perché per Esselunga "non è il caso che Coop si erga a difesa dei nostri colori. Lo fa per ragioni meramente strumentali".
Esselunga, si legge nell'inserzione, è "un'azienda italiana. La nostra bandiera e' sempre stato il tricolore, che per noi non è una recente scoperta". Con le dichiarazioni di Soldi sulla stampa, negli ultimi due anni, "si e' instillato nella mente di clienti, fornitori, giornalisti, bancari, professori, il concetto che una azienda di distribuzione alimentare italiana, se a capitale straniero, riempia i suoi 'scaffali' di prodotti esteri. Una favola, un'autentica panzana, con la quale si inducono a spericolate dichiarazioni autorevoli personaggi quali Pierluigi Bersani, Cesare Geronzi, Romano Prodi, Paolo De Castro".
Proprio per questo, sottolinea Esselunga, "dev'essere ben chiaro che i prodotti alimentari sono prevalentemente locali (nazionali) e lo sono perche' legati al territorio ed a secolari abitudini alimentari". "Non sta a noi -evidenzia- argomentare su quali siano le ragioni che spingono Coop ad una campagna propagandistica del genere".
Coop, si legge ancora nell'inserzione, "è un concorrente, seppur anomalo, e della qualita' della concorrenza è scorretto parlare. Possiamo solo affermare che là dove noi non siamo presenti, il livello di competitività di Coop è carente. Spiace trovarsi -conclude- nel turbine di una querelle inevitabilmente polemica, ma Esselunga e' spintonata ed assediata da ben troppo tempo". A sostegno delle sue tesi Esselunga pubbica nell'inserzione due tabelle: nella prima emerge che anche le grandi catene di distribuzione straniere in Italia vendono prodotti non italiani in percentuale minima; nella seconda che i supermercati Coop nei quartieri dove non si confrontano con la concorrenza di Esselunga praticano prezzi più elevati.
http://www.beppegrillo.it/2006/11/la_coop_sono_io.html
La Coop sono io
Dopo il caso dell’Antonveneta, dell’Unipol, della Banca Popolare Italiana, di Fazio, di Consorte, di Gnutti, di Ricucci, di Fiorani, della difesa dell’italianità e di una vicenda in cui in galera non ci sono andati soltanto i politici. Dopo tutto questo siamo punto e capo con la difesa del sacro suolo della Patria. Da quanto risulta Caprotti, il proprietario dell’Esselunga, vuole vendere alla multinazionale inglese Tesco. La Coop non è d’accordo. La Coop sei tu, ma anche Fassino, Bersani e D’Alema. E’ il forziere dei voti dei nuovi socialisti italiani: i Ds.
Esselunga ha comprato due pagine sul Corriere della Sera di oggi. Ci sono dichiarazioni interessanti degli ultimi anni. Alla faccia delle liberalizzazioni di Bersani.
“Mi dicono che Caprotti voglia vendere, guai a perdere Esselunga, deve rimanere in mani italiane. Mi sono spiegato?”
Cesare Geronzi
“...io credo che il sistema amministrativo abbia anche delle leve in mano. Così come il governo...Di sicuro nessuno entra in un mercato a dispetto della sua classe dirigente, politica, economica”
Pierluigi Bersani
“...sono rimaste le Coop e c’è ancora la Esselunga... il governo può metterle insieme... può fare una politica perchè stiano assieme...”
Romano Prodi
Caprotti venda alla Tesco. Portiamo in Italia i prezzi al dettaglio presenti negli altri Paesi europei. Importiamo la concorrenza. Evitiamo le tradotte familiari il fine settimana in Francia e in Svizzera per comprare prodotti alla metà della metà.
Il governo si occupi dei prezzi e non della Esselunga. E anche del fatto che tutta la distribuzione on line (il futuro) è già nelle mani degli stranieri.
Ps: Lo stabilimento Fruttagel di Senigallia con circa 200 dipendenti chiude. La Coop, se vuole e può, intervenga.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=131109&START=0
Esselunga denuncia la Coop
Trecentomila euro per mandare al diavolo le Coop: beato lui che se lo può permettere. «Lui» è Bernardo Caprotti, mitico, e incazzoso, patron di Esselunga, che tra oggi e domani spenderà quei soldi per pubblicare due paginoni pieni di pubblicità su 38 giornali italiani (Manifesto e Unità compresi) per dire «no» alle Coop che vogliono acquistare la sua catena di supermercati e per affermare che quanto a italianità nessuno gli può dare lezioni. Tantomeno quei «comunisti» delle Coop.
«Se è quello che deve pagare per toglierseli dai piedi, per lui è un affare» ha detto al Giornale una persona che lo conosce bene.
Tra Coop e Caprotti l'ultima querelle è scoppiata il 21 ottobre scorso: appena ieri, in fondo. Ma ha già trovato il modo di diventare incandescente. Caprotti reagiva a dichiarazioni di esponenti Coop che volevano difendere l'«italianità» di Esselunga. Risultato: un'inserzione su 33 giornali in cui affermava che si trattava di «un disegno mascherato da una strumentale difesa della italianità.
In realtà, si vuole così eliminare il concorrente più temibile». Il 28 ottobre la Coop replicava: «Italianità: un valore, non un pretesto».
Chi si illudeva che la cosa finisse lì, sbagliava di grosso. «Italianità? Noi, Esselunga, siamo un'azienda italiana. La nostra bandiera è sempre stato il tricolore, che per noi non è una recente scoperta» attacca Caprotti sulle due pagine in uscita sui giornali. «È indignato, è molto nel suo stile - ha detto al Giornale la stessa fonte citata più sopra - lui dice:
Esselunga è mia, non tiratemi per la giacca. Non è vero che sta trattando con Tesco, e se fa trattative con altri sono fatti suoi. Non ha nessuna fretta di levarsi di torno: sta bene di salute, non ha problemi finanziari e si diverte».
Si diverte un po' meno nella polemica con le Coop: così nell'inserzione sui giornali di oggi attacca «le spericolate dichiarazioni» di «autorevoli personaggi», tra cui il ministro Pierluigi Bersani, il presidente di Capitalia Cesare Geronzi, il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro dell'Agricoltura,
Paolo De Castro. E a questi «personaggi» è stata contata «una favola, un'autentica panzana»: «Che un'azienda di distribuzione alimentare italiana, se a capitale straniero, riempia i suoi scaffali di prodotti esteri». A sostegno delle sue tesi pubblica due tabelle (riportate qui a fianco) per dimostrare due cose: primo, che nei supermercati francesi in Italia l'assortimento dei prodotti d'Oltralpe non supera il 3% del totale, contro poco più del 2% dei supermercati italiani (e il 2,84% di Esselunga).
Secondo: che i supermercati Coop hanno prezzi più cari se in zona non c'è la concorrenza di Esselunga. Prende un suo supermercato, quello di via Ripamonti, a Milano, e lo confronta con una dozzina di quelli Coop, sparsi per l'Italia: se i conti sono giusti (ma dicono che Caprotti i conti li sa fare) si va da una differenza minima del 6,6% a una del 13,2%, tutta a sfavore della Coop, che risulta più cara da Trieste a Taranto. «Tutti i dati sono stati rilevati e certificati da società specializzate e indipendenti» afferma la pubblicità,
che non ne fa però i nomi.
Ora non ci resta che aspettare la prossima puntata.
Paolo Giovanelli
quindi il presidente del consiglio che parla di "unire" l'esselunga alle coop, catena notoriamente vicina al partito più grosso della coalizione a formare, di fatto, un monopolio nella grande distribuzione. Questo quanto va a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni) e quanto non va a vantaggio invece di chi questa catena la controlla? Non è che percaso abbiamo un problema di "conflitto di interessi?" :mbe:
majin mixxi
05-11-2006, 21:32
adesso questi sono capaci di rovinare anche l'Esselunga,è il posto migliore dove fare la spesa,altro che Coop
vogliono mettere le mani dappertutto,sono disgustato
I supermercati devono avere prezzi politici per tutto il popolo povero e quindi è giusto che le coop, supermercati proletari per eccellenza, assorbano qualsiasi concorrenza per garantire più pane per tutti! :sofico:
sempreio
05-11-2006, 21:39
ma sono bolscevichi! :eek: ma stiamo scherzando?!!!!meno male che ci sono imprenditori con le palle come questi che gli fanno un mazzo, è una vergogna!
sempreio
05-11-2006, 21:42
I supermercati devono avere prezzi politici per tutto il popolo povero e quindi è giusto che le coop, supermercati proletari per eccellenza, assorbano qualsiasi concorrenza per garantire più pane per tutti! :sofico:
guarda hanno aperto un' ipercoop qui a pordenone e ti possso assicurare che prezzi cosi alti non ne ho mai visti in nessun altro negozio in zona, in più è sempre vuoto :Prrr:
p.s. sono andato solo 2 volte per vedere com' erano le commesse :sofico:
quindi il presidente del consiglio che parla di "unire" l'esselunga alle coop, catena notoriamente vicina al partito più grosso della coalizione a formare, di fatto, un monopolio nella grande distribuzione. Questo quanto va a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni) e quanto non va a vantaggio invece di chi questa catena la controlla? Non è che percaso abbiamo un problema di "conflitto di interessi?" :mbe:
ma va! il conflitto di interessi era solo di Berlusconi :O
Ci credo che i prezzi della Coop sono + alti:
A) Bisogna staccare l'assegno per il partito :D
B) Se comprare alla Coop vuol dire dare una mano "al partito" ... puoi anche triplicare i prezzi che i compagni delle regioni rosse saranno TUTTI in coda alla cassa. Soprattutto sorridenti per l'atmosfera "alla mano" e proletaria :D
NeSs1dorma
05-11-2006, 21:57
Ci credo che i prezzi della Coop sono + alti:
A) Bisogna staccare l'assegno per il partito :D
B) Se comprare alla Coop vuol dire dare una mano "al partito" ... puoi anche triplicare i prezzi che i compagni delle regioni rosse saranno TUTTI in coda alla cassa. Soprattutto sorridenti per l'atmosfera "alla mano" e proletaria :D
ma LOL :D :D :D
non resisto.. :rotfl: cado dalla sedia...
zerothehero
05-11-2006, 22:01
La questione dell'Italianità è stata portata avanti anche da un certo ex-presidente dell'IRI, che cercò (fallendo in parte :asd: ) di vendere a tutti i costi l'ex conglomerata dell'alimentare (che racchiudeva motta, buitoni, alemagna e chi più ne ha ne metta) ad un suo caro amichetto, ovviamente a prezzi stracciati...non si vende al migliore, ma all'amichetto con la scusa dell'italianità (con l'italiano che poi rivende a prezzo maggiorato alla nestlè, ovviamente).
Anche stavolta mi sa che la cosa gli va male..anche perchè i Ds sono già scottati dalla loro cooperativa unipol (di assicurazioni :fagiano: ), non credo abbiano voglia di far altri giochetti.
C'è il presidente dell'Esselunga che piuttosto di vendere alle coop-rosse si sparerebbe un colpo sulla nuca.. :fagiano: , come mai tutta questa ostilità?
Telefonate da qualcuno alle 3 di mattina per imporgli il da farsi? :asd:
Ci credo che i prezzi della Coop sono + alti:
A) Bisogna staccare l'assegno per il partito :D
B) Se comprare alla Coop vuol dire dare una mano "al partito" ... puoi anche triplicare i prezzi che i compagni delle regioni rosse saranno TUTTI in coda alla cassa. Soprattutto sorridenti per l'atmosfera "alla mano" e proletaria :D
qui a trento la coop ha il miglior rapporto qualità/prezzo della città
mt_iceman
05-11-2006, 23:04
che schifo...mi aspetto ora un puntuale e veritiero 3ad in maiuscolo di fabio greggio :O
:rotfl:
excursus
05-11-2006, 23:19
tirare in ballo i "bolscevichi" siginifica semplificare una questione che è un tantinello più complessa:
- Caprotti ha sempre detestato le coop, ben prima delle voci sulla vendita di Esselunga, ed ha una nota ostilità politica per la sinistra e i sindacati, testimoniata anche dai lauti finanziamenti fatti a Forza Italia fin dal 94.
- Lo stesso Caprotti è schizzinoso persino con i suoi famigliari, dato che è noto che non voglia vendere al figlio (esautorato anni fa dal comando dell'azienda), che pare volesse mettere in piedi una cordata italiana.
- Detto questo, nella gdo, in Italia, solo Coop potrebbe acquisire Esselunga; tolta quella, ci sono i grandi gruppi stranieri. Si è parlato di tutto, tra cui anche Wallmart: prezzi bassi sì, ma metodi spregiudicati...siamo sicuri che sia la soluzione migliore?
In definitiva, non credo ci siano le condizioni politiche per una vendita, perché la politica vorrebbe che Esselunga rimanga italiana, mentre Caprotti non accetterebbe l'unica soluzione italiana per ora percorribile, cioè la vendita a coop.
Staremo a vedere...ma è una questione che si trascina da parecchio tempo ormai (e prima c'era Berlusconi).
tirare in ballo i "bolscevichi" siginifica semplificare una questione che è un tantinello più complessa:
- Caprotti ha sempre detestato le coop, ben prima delle voci sulla vendita di Esselunga, ed ha una nota ostilità politica per la sinistra e i sindacati, testimoniata anche dai lauti finanziamenti fatti a Forza Italia fin dal 94.
- Lo stesso Caprotti è schizzinoso persino con i suoi famigliari, dato che è noto che non voglia vendere al figlio (esautorato anni fa dal comando dell'azienda), che pare volesse mettere in piedi una cordata italiana.
- Detto questo, nella gdo, in Italia, solo Coop potrebbe acquisire Esselunga; tolta quella, ci sono i grandi gruppi stranieri. Si è parlato di tutto, tra cui anche Wallmart: prezzi bassi sì, ma metodi spregiudicati...siamo sicuri che sia la soluzione migliore?
In definitiva, non credo ci siano le condizioni politiche per una vendita, perché la politica vorrebbe che Esselunga rimanga italiana, mentre Caprotti non accetterebbe l'unica soluzione italiana per ora percorribile, cioè la vendita a coop.
Staremo a vedere...ma è una questione che si trascina da parecchio tempo ormai (e prima c'era Berlusconi).
Si,si, ma questo ai Radicali non interessa per niente, meglio una sana polemica ciclica, meglio i Francesi!!!
Aloa
qui a trento la coop ha il miglior rapporto qualità/prezzo della città
Anche a Roma, peccato che dopo aver cambiato casa ce l'ho troppo lontana :(
LuVi
tirare in ballo i "bolscevichi" siginifica semplificare una questione che è un tantinello più complessa:
- Caprotti ha sempre detestato le coop, ben prima delle voci sulla vendita di Esselunga, ed ha una nota ostilità politica per la sinistra e i sindacati, testimoniata anche dai lauti finanziamenti fatti a Forza Italia fin dal 94.
- Lo stesso Caprotti è schizzinoso persino con i suoi famigliari, dato che è noto che non voglia vendere al figlio (esautorato anni fa dal comando dell'azienda), che pare volesse mettere in piedi una cordata italiana.
- Detto questo, nella gdo, in Italia, solo Coop potrebbe acquisire Esselunga; tolta quella, ci sono i grandi gruppi stranieri. Si è parlato di tutto, tra cui anche Wallmart: prezzi bassi sì, ma metodi spregiudicati...siamo sicuri che sia la soluzione migliore?
In definitiva, non credo ci siano le condizioni politiche per una vendita, perché la politica vorrebbe che Esselunga rimanga italiana, mentre Caprotti non accetterebbe l'unica soluzione italiana per ora percorribile, cioè la vendita a coop.
Staremo a vedere...ma è una questione che si trascina da parecchio tempo ormai (e prima c'era Berlusconi).
Grazie dei chiarimenti ;)
E anche per aver smontato l'ennesimo gomblotto :read:
LuVi
Feric Jaggar
06-11-2006, 07:26
Da quello che ho appreso in altri forum, Esselunga è per i lavoratori - a loro dire - un vero e proprio lager... con vessazioni di ogni genere. Il che sarebbe riconducibile alla figura del fondatore e padrone (buffo, eh? parlare di padrone oggi, quando la normalità è che si controllano aziende esclusivamente usando i soldi degli altri!), il quale poco tempo fa ha licenziato in blocco il management a causa di una redditività insoddisfacente (!) (ma perchè non vende il supermercato e non investe i suoi soldi in uno di quei nuovi fondi, quelli basati su armi/alcool/tabacco?)
Se Esselunga finirà in mano alla Coop, non potrò che esserne contento... intendiamoci, non è che la Coop sia proprio pulita al 100%, anche lì si indulge alla storia dei "piantoni antincendio" che devono fermare i taccheggiatori, ma non è sicuramente paragonabile all'Esselunga.
... Questo quanto va a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni)
Non dico che serve essere informati su tutto, ma bastava aprire google per risparmiarti questa ridicola polemichetta, visto che vi sono dati ufficiali ISTAT sulle sofferenze delle famiglie italiane.
E visto che negli ultimi 2 mesi i fans del partito-azienda hanno aperto ben due discussioni volendo sostenere la stessa menzogna, non dubitare che posso usare il copia-incolla anche adesso.
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=13436827&postcount=10
Almeno informatevi prima di scrivere a caso, grazie.
Ciao
Ciao
Federico
DonaldDuck
06-11-2006, 08:12
Da quello che ho appreso in altri forum, Esselunga è per i lavoratori - a loro dire - un vero e proprio lager... con vessazioni di ogni genere.
Quali forum?
P.S.
Tecnica scorretta di mercato quella di screditare la concorrenza che si vorrebbe acquisire.
fsdfdsddijsdfsdfo
06-11-2006, 08:19
Quali forum?
P.S.
Tecnica scorretta di mercato quella di screditare la concorrenza che si vorrebbe acquisire.
la usano in politica. figurati nel mercato.
Guarda cosa ha fatto la cdl alla povera udc... e non hanno smesso finchè follini non è stato costretto ad andarsene...
Feric Jaggar
06-11-2006, 08:25
Quali forum?
Parmi di ricordare che si trattasse di un forum sul precariato lavorativo aperto un paio d'anni fa su Repubblica, in cui la discussione è scivolata su Esselunga per poi esplodere nella vera e propria rabbia dei lavoratori. Mobbing per mandare via i lavoratori che rivendicano i propri diritti, mansioni improprie, contratti-trappola con dimissioni firmate in bianco, orari ad elastico. A livelli degni di un Mc Donald's, non di un Paese con la nostra storia civile e sindacale. La cosa mi è rimasta particolarmente impressa, per la crudezza delle descrizioni. Certo, tutto questo può rientrare tranquillamente nel "me l'ha detto mio cuggino" che delegittima ogni notizia, tanto più su un forum anonimo, ma leggendo oggi altri dettagli sul personaggio in causa, faccio meno fatica a crederci.
La descrizione di questo "padrone delle miniere Barras" sembra ricalcata su quella del "mitico" Cesare Farsetti, già Direttore Generale di Rolo Banca 1473, silurato per lo scandalo Parmalat, ben conosciuto nell'ambiente per alcune sue prodezze (riferitemi da un "mio cuggino" profugo); come quella di aver portato con sè in viaggio un funzionario per dargli un'aspra rampogna, e di averlo poi abbandonato in un autogrill perchè "aveva da fare". O quella di aver messo un direttore di agenzia a fare il cassiere, per punizione.
trallallero
06-11-2006, 08:26
Da quello che ho appreso in altri forum, Esselunga è per i lavoratori - a loro dire - un vero e proprio lager... con vessazioni di ogni genere. Il che sarebbe riconducibile alla figura del fondatore e padrone (buffo, eh? parlare di padrone oggi, quando la normalità è che si controllano aziende esclusivamente usando i soldi degli altri!), il quale poco tempo fa ha licenziato in blocco il management a causa di una redditività insoddisfacente (!) (ma perchè non vende il supermercato e non investe i suoi soldi in uno di quei nuovi fondi, quelli basati su armi/alcool/tabacco?)
Se Esselunga finirà in mano alla Coop, non potrò che esserne contento... intendiamoci, non è che la Coop sia proprio pulita al 100%, anche lì si indulge alla storia dei "piantoni antincendio" che devono fermare i taccheggiatori, ma non è sicuramente paragonabile all'Esselunga.
ma sai cos'é una cooperativa ? e sai a cosa serve ? lo scopo della sua esistenza nel mondo lavorativo ?
la Esselunga é un'azienda privata, creata da qualcuno con le palle per farlo, e che ha - oddio sacrilegio :eek: - licenziato! che mostro! probabilmente per mandare avanti l'azienda. La Coop é una cooperativa che non puó avere padroni e mostri simili perché c'é la regola "una testa un voto". Adesso fammi il piacere di andare all Ipercoop (che di iper ha solo i prezzi nonostante la coop nasca come mezzo per favorire e "avvantaggiare" i soci :read: ) e parla con una cassiera (socia della coop) e chiedi come sta, quanto coopera e quanto la sua testa corrisponda ad un voto ;)
Non é questo il socialismo che avevano in testa i nostri nonni :doh:
DonaldDuck
06-11-2006, 08:38
Guarda cosa ha fatto la cdl alla povera udc... e non hanno smesso finchè follini non è stato costretto ad andarsene...
Non è che c'entri molto con il discorso ma Follini non era molto ben visto anche all'interno dell'UDC stessa. Il risultato è stato una perdita di consensi. Gli stessi passi li stanno pericolosamente ripercorrendo Casini e Cesa.
DonaldDuck
06-11-2006, 08:40
ma sai cos'é una cooperativa ? e sai a cosa serve ? lo scopo della sua esistenza nel mondo lavorativo ?
la Esselunga é un'azienda privata, creata da qualcuno con le palle per farlo, e che ha - oddio sacrilegio :eek: - licenziato! che mostro! probabilmente per mandare avanti l'azienda. La Coop é una cooperativa che non puó avere padroni e mostri simili perché c'é la regola "una testa un voto". Adesso fammi il piacere di andare all Ipercoop (che di iper ha solo i prezzi nonostante la coop nasca come mezzo per favorire e "avvantaggiare" i soci :read: ) e parla con una cassiera (socia della coop) e chiedi come sta, quanto coopera e quanto la sua testa corrisponda ad un voto ;)
Non é questo il socialismo che avevano in testa i nostri nonni :doh:
:read:
adesso questi sono capaci di rovinare anche l'Esselunga,è il posto migliore dove fare la spesa,altro che Coop
vogliono mettere le mani dappertutto,sono disgustato
SUPERMEGAFANTAQUOTONE...
Venite in Toscana dove ci sono le COOP, LE IPERCOOP le FANTAMEGASTOCAZCOOP e poi entrate in una ESSELUNGA e giudicate voi...
trallallero
06-11-2006, 09:09
SUPERMEGAFANTAQUOTONE...
Venite in Toscana dove ci sono le COOP, LE IPERCOOP le FANTAMEGASTOCAZCOOP e poi entrate in una ESSELUNGA e giudicate voi...
quá (BG) i (purtroppo) Francesi sono imbattibili. Auchan strabatte la Coop sia per i prezzi (*) che qualitá e servizio. Leroy Merlin batte Castorama su parecchi prodotti.
(*) addirittura gli stessi peperoncini tondi (da fare ripieni) all'Auchan 2.50/kg, alla Ipercoop 12.50/Kg !!! :eek:
PS: ma Auchan e Leroy sono gruppo Rinascente. Non é italiano il gruppo ? :wtf:
Parmi di ricordare che si trattasse di un forum sul precariato lavorativo aperto un paio d'anni fa su Repubblica, in cui la discussione è scivolata su Esselunga per poi esplodere nella vera e propria rabbia dei lavoratori. Mobbing per mandare via i lavoratori che rivendicano i propri diritti, mansioni improprie, contratti-trappola con dimissioni firmate in bianco, orari ad elastico. A livelli degni di un Mc Donald's, non di un Paese con la nostra storia civile e sindacale. La cosa mi è rimasta particolarmente impressa, per la crudezza delle descrizioni. Certo, tutto questo può rientrare tranquillamente nel "me l'ha detto mio cuggino" che delegittima ogni notizia, tanto più su un forum anonimo, ma leggendo oggi altri dettagli sul personaggio in causa, faccio meno fatica a crederci.
La descrizione di questo "padrone delle miniere Barras" sembra ricalcata su quella del "mitico" Cesare Farsetti, già Direttore Generale di Rolo Banca 1473, silurato per lo scandalo Parmalat, ben conosciuto nell'ambiente per alcune sue prodezze (riferitemi da un "mio cuggino" profugo); come quella di aver portato con sè in viaggio un funzionario per dargli un'aspra rampogna, e di averlo poi abbandonato in un autogrill perchè "aveva da fare". O quella di aver messo un direttore di agenzia a fare il cassiere, per punizione.
è assurdo vedere così tanta differenza tra la coop e l'esselunga...io personalmente ho lavorato alla coop e avevo un'amica che lavorava all'esselunga...nn c'è differenza alla fine vi danno un casino di boiate a bere....
il corso che ci fecero fare prima di entrare a lavorare nel punto vendita fu assurdo ve l'assicuro...
tanto bravi quelli della coop ecco allora da ex cassiera vi dico : straordinari nn pagati, nel periodo di natale (dato che avevano fatto l'apertura da poco) non vi era il giorno libero, ferie obbligate, contratti a tempo determinato, gente lasciata senza lavoro (e non per le loro scarze qualità, gente brava che i clienti adoravano) solo perchè nn avevano baciato i piedi a chi di dovere, orari flessibili (della serie che sapevi quando entravi e nn sapevi quando uscivi).
io per contratto dovevo fare tot ore (ero part-time) alla settimana e me ne aggiungevano regolarmente senza chiedermi nulla, nn mi avvertivano nemmeno e mi cambiano l'orario da un giorno ad un'altro...
poi i prezzi sono bassi? non direi proprio!
se voi fate un giro per la coop e uno per l'esselunga vi rendete conto che bene o male i prezzi sono i medesimi e ci sono delle offerte maggiori per i soci..i soci : 0 euro per divenire socio dell'esselunga dove i punti (almeno che nn sia cambiata ultimamente) non scadono ; 25 euro per divenire soci coop (dove i punti scadono una volta all'anno) e la tessera nn è valida per tutte le coop di italia.
sinceramente prima di andare a fare la spesa alla coop ci penso bene anche perchè la sua qualità (almeno qui da me ovvio) non mi sembra tanto più alta di quella dell'esselunga :)
quindi il presidente del consiglio che parla di "unire" l'esselunga alle coop, catena notoriamente vicina al partito più grosso della coalizione a formare, di fatto, un monopolio nella grande distribuzione. Questo quanto va a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni) e quanto non va a vantaggio invece di chi questa catena la controlla? Non è che percaso abbiamo un problema di "conflitto di interessi?" :mbe:
Palese conflitto d'interessi, direi. E meno male che hai scoperto anche tu il significato di questi termini. :D
jumpermax
06-11-2006, 09:37
Non dico che serve essere informati su tutto, ma bastava aprire google per risparmiarti questa ridicola polemichetta, visto che vi sono dati ufficiali ISTAT sulle sofferenze delle famiglie italiane.
E visto che negli ultimi 2 mesi i fans del partito-azienda hanno aperto ben due discussioni volendo sostenere la stessa menzogna, non dubitare che posso usare il copia-incolla anche adesso.
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=13436827&postcount=10
Almeno informatevi prima di scrivere a caso, grazie.
Ciao
Ciao
Federico
La frase corretta è "almeno leggete prima di rispondere a caso". Ho fatto una domanda ben precisa: se la coop acquisisse l'esselunga, diventando di fatto un monopolista della grande distribuzione, che vantaggio ne avrebbero le famiglie italiane? Quindi prima di darmi del bugiardo e del disinformato assicurati almeno di aver capito di cosa si sta parlando, grazie.
jumpermax
06-11-2006, 09:42
Da quello che ho appreso in altri forum, Esselunga è per i lavoratori - a loro dire - un vero e proprio lager... con vessazioni di ogni genere. Il che sarebbe riconducibile alla figura del fondatore e padrone (buffo, eh? parlare di padrone oggi, quando la normalità è che si controllano aziende esclusivamente usando i soldi degli altri!), il quale poco tempo fa ha licenziato in blocco il management a causa di una redditività insoddisfacente (!) (ma perchè non vende il supermercato e non investe i suoi soldi in uno di quei nuovi fondi, quelli basati su armi/alcool/tabacco?)
Se Esselunga finirà in mano alla Coop, non potrò che esserne contento... intendiamoci, non è che la Coop sia proprio pulita al 100%, anche lì si indulge alla storia dei "piantoni antincendio" che devono fermare i taccheggiatori, ma non è sicuramente paragonabile all'Esselunga.
Quindi insomma esselunga merita di morire perchè ha un "padrone" (ergo qualcuno che sfrutta il proletariato) e non è una coperativa. E chi se ne importa se le famiglie italiane vedranno ridotta la loro possibilità di scelta nel dove andare a fare la spesa. E chi se ne frega se la più grande catena di distribuzione italiana è di fatto l'estensione di un partito che non solo ha la maggioranza di governo, ma controlla da 60 anni diverse regioni dove suddetta azienda prospera di fatto senza alcuna concorrenza. Ripeto questo per voi è libero mercato? Va a vantaggio dei cittadini? Come e in che modo?
Feric Jaggar
06-11-2006, 09:51
ma sai cos'é una cooperativa ? e sai a cosa serve ? lo scopo della sua esistenza nel mondo lavorativo ?
la Esselunga é un'azienda privata, creata da qualcuno con le palle per farlo, e che ha - oddio sacrilegio :eek: - licenziato! che mostro! probabilmente per mandare avanti l'azienda. La Coop é una cooperativa che non puó avere padroni e mostri simili perché c'é la regola "una testa un voto". Adesso fammi il piacere di andare all Ipercoop (che di iper ha solo i prezzi nonostante la coop nasca come mezzo per favorire e "avvantaggiare" i soci :read: ) e parla con una cassiera (socia della coop) e chiedi come sta, quanto coopera e quanto la sua testa corrisponda ad un voto ;)
Non é questo il socialismo che avevano in testa i nostri nonni :doh:
Evidentemente non si coglieva nè il sarcasmo insito nella mia affermazione "insoddisfatto della redditività", nè la litote "non è che la Coop sia pulita al 100%"... figure retoriche usate apposta per affermare qualcosa lasciando il beneficio della replica di smentita e disinnescando quindi i flames; ma evidentemente l'uso delle figure retoriche sul forum non ha molto successo... sono forse preferibili, le affermazioni muscolari non replicabili e finalizzate quindi alla rissa di vicolo? (questa invece è una domanda retorica) :) Avrei dovuto forse dire al padrone di Esselunga non basta mai, perchè non investe sulla Coca Cola senza la cola? e Anche la Coop bene o male di porcate coi dipendenti ne fa pure lei, rischiando una sospensione?
Poi finalmente Bollita, dopo tanto scontro di "cuggini" ha portato una testimonianza diretta, che in un certo senso pareggia le gambe del tavolo, nel senso di accorciarle a zero per antrambe le catene. Il concetto è che le questioni della libera impresa, e della concorrenza sui prezzi, non possono essere scaricate, anche come consumatori, sui lavoratori; perchè altrimenti si finisce per legittimare qualsiasi comportamento. Certo che se andiamo a comprare la roba cinese, troveremo sicuramente i prezzi più bassi! Ci possiamo forse autoassolvere, perchè ancora l'insalata non viene dalla Cina? (altra domanda retorica...)
Osservo, da ultimo, che Coop non ha una posizione dominante in nessuna delle zone in cui opera, e chi ci va non è necessariamente di sinistra; io non sono sicuramente di sinistra (per chi sa cosa significa il mio nick...), ma sono socio Coop, e senza bisogno di fare un soliloquio agiografico sulle virtù Coop comunque resta il fatto che questa catena, forte del suo brand che è così reputato, e non solo da me, ha potuto spezzare un caposaldo dell'ignoranza del consumatore italiano, e immettere sul mercato un suo latte per neonati (che tra l'altro mi sembra ottimo); cosa che nessun altra catena, vuoi per politica aziendale, vuoi per reputazione dei SUOI brand, ha fatto. Basta dire che adesso il latte per neonati di brand ignoti si trova pure al discount, e resta lì; ci ha provato pure la catena Iper (che ha una forte sovrapposizione territoriale con Coop), beh, stava a fare la muffa sugli scaffali e adesso non lo vendono più. Magari era buono come quello della Coop, ma non aveva il marchio Coop. Adesso alle farmacie della Coop c'è la coda, è stata la prima ad aprirle, vogliamo dire che è grazie al governo? E se gli altri non hanno ancora aperto le farmacie perchè hanno giustamente paura di un flop e voglio stare in finestra a vedere come va a finire per Coop, cos'è, colpa della Coop o non piuttosto della cattiva reputazione che ti fai, anno dopo anno, coi volantini "fiera del risparmio" e "tutto sottocosto" che contengono fregature dall'inizio alla fine?
A) ma in italia le coop possono comprare vendere qualcosa o la loro unica opzione è fallire?
B)chi è quel coglione che afferma che sarebbe un monopolio italiano "rosso"nella distrubuzione? è quasi tutto in mani straniere mbo
.La frase corretta è "almeno leggete prima di rispondere a caso".
Tutti dovrebbero rammentarselo.
Ho fatto una domanda ben precisa: se la coop acquisisse l'esselunga, diventando di fatto un monopolista della grande distribuzione, che vantaggio ne avrebbero le famiglie italiane?
E hai anche aggiunto una chicca polemica (forse è stato un refuso e te ne sei dimenticato):
..a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni)
che guarda caso è l'unico punto che ho quotato e su cui si è esclusivamente concentrata la
mia risposta (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=14565642&postcount=17)
che rimandava ad una risposta già data tempo addietro per chi si affannava a sostenere tale menzogna.
Quindi prima di darmi del bugiardo e del disinformato assicurati almeno di aver capito di cosa si sta parlando, grazie.
Che belle parole, ma ho il dubbio che non tu non le abbia applicate per te stesso.
:sofico:
Ciao
Ciao
Federico
trallallero
06-11-2006, 10:40
...
Resta comunque il fatto che se un'azienda privata come la Essssssselunga tratta "male" i propri lavoratori é sicuramente grave, ma non quanto lo possa essere se lo fa una cooperativa ;)
Una forma societaria come quella cooperativista nasce proprio per agevolare i propri soci, per renderli coopropietari, responsabili, per incentivare alla produzione, per socializzare, in quanto "l'unione fa la forza". Tu, che sei socio Coop (quindi contribuisci a far pagare meno tasse alla cooperativa o, per lo meno, a far ricevere finanziamenti piú alti), dovresti trovare, oltre a prezzi piú bassi, qualitá superiore rispetto ad altri supermercati. Io ci sono stato un par de volte e quello che ho trovato é stato:
prezzi troppo alti, servizio scadente, qualitá identica o piú scarsa.
PS: mi sorge un dubbio :wtf: non sará mica ONLUS la Ipercoop :mbe:
nothinghr
06-11-2006, 10:45
quindi il presidente del consiglio che parla di "unire" l'esselunga alle coop, catena notoriamente vicina al partito più grosso della coalizione a formare, di fatto, un monopolio nella grande distribuzione. Questo quanto va a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni) e quanto non va a vantaggio invece di chi questa catena la controlla? Non è che percaso abbiamo un problema di "conflitto di interessi?" :mbe:
Io so solo che la roba della coop è notoriamente peggiore di quella dell'esselunga... almeno a Firenze.
A parte questo, la Coop sarà libera di fare la politica che gli pare? Il problema te lo porrai quando il governo autorizzerà l'accorpamento, se di questo si tratta, allora si sarà scandaloso, perchè per ora non vedo niente di irregolare
Feric Jaggar
06-11-2006, 13:06
Una forma societaria come quella cooperativista nasce proprio per agevolare i propri soci, per renderli coopropietari, responsabili, per incentivare alla produzione, per socializzare, in quanto "l'unione fa la forza".
Le assemblee dei soci si tengono regolarmente; se poi gli eletti proposti sono invariabilmente ex funzionari PCI, o comunali, o dei VV.UU., o galoppini di varia natura, e risultano invariabilmente eletti senza lista concorrente, beh, la colpa è di chi non va alle assemblee o di chi ci va credendo di trovarsi al parlamento bulgaro, e non si dà da fare in nessun modo per per organizzare il suo voto con quello di altri per migliorare le cose. La Coop è tranquillamente scalabile come ogni altra azienda, anzi, è persino più facile, tot capita tot numera.
I mali della democrazia, non sono peculiarmente mali della Coop. ;)
Anche dal punto di vista della spesa alimentare non mi si può includere nè tra i sinistri nè tra i destri, ma neanche tra i nazionalisti o gli esterofili :O
Del resto ogni due giorni mi reco a rotazione in uno di questi supermercati dalle mie parti: GS, Dì x Dì, SIR e Todis
Ogni 7-10 giorni visito anche (sempre a rotazione) uno di questi ipermercati: Carrefour, Auchan, Panorama e Ipercoop.
Il supermercato che preferisco è SIR, l'ipermercato che preferisco per assortimento e prezzi è Carrefour, per la localizzazione Panorama; l'Ipercoop mi piace per assortimento e qualità, meno per i prezzi e per le localizzazioni (la Coop a Roma privilegia troppo il quadrante est della città). I supermercati più cari per quanto mi riguarda; senz'altro SMA, tra gli ipermercati delle catene estere quello che mi piace di meno è Leclerc.
Anche dal punto di vista della spesa alimentare non mi si può includere nè tra i sinistri nè tra i destri, ma neanche tra i nazionalisti o gli esterofili :O
Del resto ogni due giorni mi reco a rotazione in uno di questi supermercati dalle mie parti: GS, Dì x Dì, SIR e Todis
Ogni 7-10 giorni visito anche (sempre a rotazione) uno di questi ipermercati: Carrefour, Auchan, Panorama e Ipercoop.
Il supermercato che preferisco è SIR, l'ipermercato che preferisco per assortimento e prezzi è Carrefour, per la localizzazione Panorama; l'Ipercoop mi piace per assortimento e qualità, meno per i prezzi e per le localizzazioni (la Coop a Roma privilegia troppo il quadrante est della città). I supermercati più cari per quanto mi riguarda; senz'altro SMA, tra gli ipermercati delle catene estere quello che mi piace di meno è Leclerc.
Confermo. :)
Ah, la SIR è DENTRO IL MIO PALAZZO :D:D Praticamente vado su in ascensore con il carrello :D:D
LuVi
jpjcssource
06-11-2006, 15:01
Beh se Wal Mart riesce a sbarcare in italia forse grazie all'acquisto di Esselunga ci sarà da ridere per i sindacati italiani :read: che nella loro storia non hanno mai avuto a che fare con un'azienda così spregiudicata nei confronti del lavoratore.
I lavoratori italiani si devono ritenere già fortunati di lavorare in questo paese, se fossero nati negli USA gli avrebbero già fatto il pelo e contropelo a loro ed anche al loro sindacalista.
Se ricordo bene negli USA se si vuole essere assunti da Wal Mart non si deve assolutamente essere iscritti a nessun sindacato ed i lavoratori dei turni notturni vengono chiusi a chiave sul posto di lavoro.
jumpermax
06-11-2006, 15:03
.
Tutti dovrebbero rammentarselo.
E hai anche aggiunto una chicca polemica (forse è stato un refuso e te ne sei dimenticato):
..a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni)
che guarda caso è l'unico punto che ho quotato e su cui si è esclusivamente concentrata la
mia risposta (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=14565642&postcount=17)
che rimandava ad una risposta già data tempo addietro per chi si affannava a sostenere tale menzogna.
Che belle parole, ma ho il dubbio che non tu non le abbia applicate per te stesso.
:sofico:
Ciao
Ciao
Federico
Io ancora non ho capito dove sarebbe la balla. Ho solo detto che dell'argomento passate le elezioni non se ne sente più parlare. Non ho detto il problema non esiste. Non ho detto nemmeno che il problema esiste. Del problema non ne ho proprio parlato. Stavo parlando di come questo accorpamento potrebbe incidere sulla questione... non ho ancora avuto risposta.
trallallero
06-11-2006, 15:04
Le assemblee dei soci si tengono regolarmente; se poi gli eletti proposti sono invariabilmente ex funzionari PCI, o comunali, o dei VV.UU., o galoppini di varia natura, e risultano invariabilmente eletti senza lista concorrente, beh, la colpa è di chi non va alle assemblee o di chi ci va credendo di trovarsi al parlamento bulgaro, e non si dà da fare in nessun modo per per organizzare il suo voto con quello di altri per migliorare le cose. La Coop è tranquillamente scalabile come ogni altra azienda, anzi, è persino più facile, tot capita tot numera.
e tu cosa aspetti a scalare ? :D
I mali della democrazia, non sono peculiarmente mali della Coop. ;)
beh, a caciocavallo c'é un'altra realtá, lo sanno tutti :O
Beh se Wal Mart riesce a sbarcare in italia forse grazie all'acquisto di Esselunga ci sarà da ridere per i sindacati italiani :read: che nella loro storia non hanno mai avuto a che fare con un'azienda così spregiudicata nei confronti del lavoratore.
I lavoratori italiani si devono ritenere già fortunati di lavorare in questo paese, se fossero nati negli USA gli avrebbero già fatto il pelo e contropelo a loro ed anche al loro sindacalista.
Se ricordo bene negli USA se si vuole essere assunti da Wal Mart non si deve assolutamente essere iscritti a nessun sindacato ed i lavoratori dei turni notturni vengono chiusi a chiave sul posto di lavoro.
uh che culo quasi quasi mi trasferisco in america :asd:, cmq è wal mart che si adeguerà all'italia e non il contrario
Zortan69
06-11-2006, 15:32
qui a trento la coop ha il miglior rapporto qualità/prezzo della città
qui a modena quando l'ipercoop grand'emilia aprì (circa 6 anni or sono) i prezzi erano ottimi, tempo di farsi la clientela e i prezzi ora sono assurdi !!! moltissima gente continua a comprare in questi grandi ipermercati convinti del grande risparmio.... eppure trovo gli stessi identici prezzi al mini minimarket sotto casa !!! questo è assurdo !
Io personalmente ora il grosso lo prendo alla lidl, poi carne e pesce in macelleria e pescheria. La coop non mi vede più.
Quindi insomma esselunga merita di morire perchè ha un "padrone" (ergo qualcuno che sfrutta il proletariato) e non è una coperativa. E chi se ne importa se le famiglie italiane vedranno ridotta la loro possibilità di scelta nel dove andare a fare la spesa. E chi se ne frega se la più grande catena di distribuzione italiana è di fatto l'estensione di un partito che non solo ha la maggioranza di governo, ma controlla da 60 anni diverse regioni dove suddetta azienda prospera di fatto senza alcuna concorrenza. Ripeto questo per voi è libero mercato? Va a vantaggio dei cittadini? Come e in che modo?
E' boom degli ipermercati:Ma non ci sono regole
Il mercato sopporta poche regole, ma il supermercato quasi nessuna. Si potrebbe sintetizzare così, con una battuta, il delicato momento di passaggio della grande distribuzione commerciale italiana, stretta fra antichi ritardi e pressioni dei gruppi stranieri che vedono il nostro paese come una terra di conquista. Un settore che occupa circa 400 mila dipendenti, con un fatturato che sfora gli 80 miliardi di euro e dove i rapporti sindacali sono in crisi ormai da qualche anno.
...cut....
Alle innovazioni si accoppiano spesso, tanto per fare un esempio, comportamenti antichi da padroni delle ferriere. Basti pensare agli Usa e al gruppo americano Wal Mart, vero e proprio gigante commerciale con un giro d’affari che già nel 2003 aveva sfiorato i 260 miliardi di dollari (cifra che supera molti Pil nazionali), un gruppo dove le regole sindacali sono una chimera. Sono diventati famosi gli episodi di vere e proprie violazioni dei diritti minimi da parte di Wal Mart: paghe bassissime, orari senza controllo, contratti senza futuro per i lavoratori e metodi di controllo a dir poco non ortodossi. I giornali americani hanno raccontato della strategia lock-in che consiste in una segregazione temporanea dei lavoratori, chiusi appunto dentro i magazzini durante i turni di notte. L’azienda giustifica il “sequestro” dicendo che è un modo come un altro per controllare i dipendenti che potrebbero essere tentati di organizzare piccoli furti. In realtà è uno dei modi scelti dall’azienda dell’Arkansas per imporre un controllo totale sui lavoratori ai quali – paradosso non isolato – si chiede al tempo stesso la massima flessibilità.
...cut....
Wal Mart, per fortuna è ancora lontano da noi, anche se già ci sono stati tentativi di conquistare fette del nostro mercato nazionale. Ci sono state infatti trattative con Esselunga e ci sono progetti di conquista della Rinascente, che ora è nelle mani dei francesi di Auchan. La situazione, dunque, è molto delicata. Da una parte il settore sconta i ritardi della modernizzazione. Il processo era stato avviato nel 1998 dalla legge Bersani che però è stata applicata con grande lentezza e che ha avuto una diffusione a macchia di leopardo (con tutte le relative rigidità conseguenti).
...cut.....
Dall’altra l’assalto degli stranieri. Oggi ci sono solo le cooperative che riescono a gareggiare con i gruppi di oltreconfine. Il sistema delle Coop è l’unico che ha una dimensione tale da reggere l’urto della cosiddetta “colonizzazione” commerciale. Tolte le coop, nella grande distribuzione rimarrebbero solo i francesi di Auchan, Carrefour, Leclerc e i tedeschi di Metro e Rewe.
...cut.....
In questo settore l’occupazione è in flessione. In Italia ci sono oggi circa 25 mila lavoratori occupati nei grandi magazzini, dove le relazioni sindacali, dopo le grandi manovre gestite dai gruppi stranieri come Auchan, sono notevolmente peggiorate.
....cut.....
http://www.rassegna.it/2006/lavoro/articoli/distribuzione.htm
Che le possibilità di scelta degli Italiani fossero in mano al "Partito" da 60 anni , è veramente un'interpretazione "scadente"!!
Del resto , ribadire che le coop non hanno concorrenza in Italia , è come mazzarsi le p@ll& girando con okki bendati.
Il libero mercato c'è , ed è anche "slegato" a logiche politiche che si vogliono affibbiare ad ogni costo , quando si odia "l'altro".
Il vantaggio dei cittadini , sta nel diversificare l'acquisto , a seconda della propria e soggettiva volontà, e del resto, non c'è nessun KGB che le obbliga a fare scelte diverse .
Piuttosto, starei attento a "favorire" gruppi come Wal Mart per primo , ad a seguire i Francesi di Auchan !!
La logica dello "spazzare" il sindacato , il partito , e quello che fa riferimento , rischia di essere controproducente e senza ritorno!!
Da parte mia , scelgo liberamente dove fare acquisti e dove più è conveniente , sicuro a priori non ho nessun preconcetto con quello che si chiama coop , e non vedo dove le famiglie italiane abbiano scarse scelte di riferimento.
Aloa
jpjcssource
06-11-2006, 15:50
uh che culo quasi quasi mi trasferisco in america :asd:, cmq è wal mart che si adeguerà all'italia e non il contrario
Lo penso anche io, ma le prime trattative sindacali saranno allucinanti, vedo già Epifani e soci che vanno all'incontro con la revolver nella fondina :asd:
trallallero
06-11-2006, 16:02
Piuttosto, starei attento a "favorire" gruppi come Wal Mart per primo , ad a seguire i Francesi di Auchan !!
se i simpatici francesi mi offrono un'ottima qualitá ad ottimi prezzi che faccio ? vado al negozietto del paese dove la pasta costa minimo 1 euro al kg ?
Che i lavoratori pensino a non farsi sfruttare da soli, non sono certo io consumatore a dovermi preoccupare per loro. Ho giá la mia precarietá sul groppone e non ho mai chioesto aiuto a nessuno per questo ;)
jpjcssource
06-11-2006, 16:06
se i simpatici francesi mi offrono un'ottima qualitá ad ottimi prezzi che faccio ? vado al negozietto del paese dove la pasta costa minimo 1 euro al kg ?
Che i lavoratori pensino a non farsi sfruttare da soli, non sono certo io consumatore a dovermi preoccupare per loro. Ho giá la mia precarietá sul groppone e non ho mai chioesto aiuto a nessuno per questo ;)
Oddio nei prodotti tipici come la pasta qualsiasi supermercato le prende di brutto dal negozietto del paese, i francesi poi neanche parliamone.
Per certi prodotti almeno personalmente non c'è supermercato che tenga, se vuoi mangiare bene spendi un pò di più e basta.
Io per esempio a parte pochissimi prodotti mi rifiuterò sempre di andare a comprare da mangiare al Lidl anche se mi tirassero dietro la roba.
se i simpatici francesi mi offrono un'ottima qualitá ad ottimi prezzi che faccio ? vado al negozietto del paese dove la pasta costa minimo 1 euro al kg ?
Che i lavoratori pensino a non farsi sfruttare da soli, non sono certo io consumatore a dovermi preoccupare per loro. Ho giá la mia precarietá sul groppone e non ho mai chioesto aiuto a nessuno per questo ;)
E ci mancherebbe altro!!? :O
Si però si stava discutendo del fatto che ;
Meglio la scalata di TUTTI gli altri , meno che quella delle COOP !!! :)
Converrai con me che non ha senso pratico, se non altro , porsi un preconcetto politico!!
Alla panza non si comanda!! :D
Aloa
Mah secondo me se l'esselunga se la compra una bella catena straniera è meglio, più concorrenza = prezzi più bassi!!!
Le Coop detengono il 17,1 per cento del mercato!!
Come si fa ad asserire che non danno libera concorrenza al mercato!! :muro:
Come si fa a dire che monopolizzano il commercio!!! :muro:
Come si fa a dire???? :mbe:
Un'autentica PANZANA!!!
Aloa
Feric Jaggar
06-11-2006, 16:55
e tu cosa aspetti a scalare? :D
Eheh... la Coop non è scalabile con i soldi, occorrono i voti... tanti voti. Bisogna convincere la gente ad iscriversi e a dare poi il voto allo "scalante". Cosa che evidentemente certi tychoon non sono in grado di fare!
jumpermax
06-11-2006, 17:07
Le Coop detengono il 17,1 per cento del mercato!!
Come si fa ad asserire che non danno libera concorrenza al mercato!! :muro:
Come si fa a dire che monopolizzano il commercio!!! :muro:
Come si fa a dire???? :mbe:
Un'autentica PANZANA!!!
Aloa
Trovami li dato regione per regione, tanto per cominciare. E il dato delle altre catene, esselunga in primis. Poi andiamo a vedere in quante zone l'unica alternativa alla coop è proprio l'esselunga. E magari anche qualche link, che per ora latita...
jumpermax
06-11-2006, 17:17
E ci mancherebbe altro!!? :O
Si però si stava discutendo del fatto che ;
Meglio la scalata di TUTTI gli altri , meno che quella delle COOP !!! :)
Converrai con me che non ha senso pratico, se non altro , porsi un preconcetto politico!!
Alla panza non si comanda!! :D
Aloa
No si stava discutendo del fatto che la coop sta facendo pressioni sull'esselunga per evitare che passi "in mano straniere". Si stava discutendo del fatto che il "padrone" dell'esselunga fino a prova contraria la può cedere a chi gli pare, ammesso che intenda farlo. Si stava discutendo del fatto che esponenti del governo, un governo che definire vicino alle coop è usare un eufemismo si sia espresso a favore dell'italianità di cui sopra. Poi se vuoi iniziamo a guardare se c'è una correlazione tra diffusione delle cooperative e partiti al governo. Per dire magari potremmo guardare in regioni come la toscana o l'emilia romagna se la quota delle coop è maggiore che altrove. Giusto per capire se la questione conflitto di interessi ha qualche fondamento o meno...
Trovami li dato regione per regione, tanto per cominciare. E il dato delle altre catene, esselunga in primis. Poi andiamo a vedere in quante zone l'unica alternativa alla coop è proprio l'esselunga. E magari anche qualche link, che per ora latita...
Ah ,ho capito, adesso siamo passati alla monopolizzazione "comunista" del quartiere!!
Credo sia anacronistico citare il problema che per alcune zone, siano solo 2 le alternative , del resto è l'unica scusante che si potrebbe trovare in un mercato globalizzato !
Comunque meglio Italiano che Straniero, questione di pelle:
da Panorama:
http://www.panorama.it/panorama/statici/homegenerale/img/spesa2.gif
i link di cosa!!??
Quello che ho postato ha anche l'indirizzo!!
Sono i tuoi timori che non hanno link!! :D
Aloa
jumpermax
06-11-2006, 17:51
Ah ,ho capito, adesso siamo passati alla monopolizzazione "comunista" del quartiere!!
Credo sia anacronistico citare il problema che per alcune zone, siano solo 2 le alternative , del resto è l'unica scusante che si potrebbe trovare in un mercato globalizzato !
Comunque meglio Italiano che Straniero, questione di pelle:
da Panorama:
http://www.panorama.it/panorama/statici/homegenerale/img/spesa2.gif
i link di cosa!!??
Quello che ho postato ha anche l'indirizzo!!
Sono i tuoi timori che non hanno link!! :D
Aloa
è ovvio che è una questione locale, non ti fai 100 km per andare in un supermercato. Dunque dei dati che hai postato sigma a quanto ne so è associata a coop, per cui già siamo a 20%. La conad, che è una cooperativa pure lei non so bene in che legami sia con coop italia, ma di sicuro è in legami con la coop svizzera, che non so bene in che legami sia con coop italia.
http://www.legacoop.coop/sce/allegati/COOPERNIC%20-%20COM.STAMPA.pdf
Sfiorano il 30%
aggiungiamoci esselunga e arriviamo a oltre 35% del mercato.
Poi diamo un occhiatina ad una regione a caso...
http://www.mark-up.it/mk/04regioni_mappa01/EmiliaRomagna.htm
sempreio
06-11-2006, 18:00
La Coop sei tu? Non ti riconosco più!
La solitudine delle lavoratrici nei supermercati. Violazione dei diritti e massima flessibilità alla Coop.
(24 ottobre 2006)
Non sappiamo quante siano le lavoratrici (perché in prevalenza donne) precarie nei supermercati del marchio COOP, perché Cgil Cisl Uil non si sono mai poste l’obiettivo di censirle e di ridurne il numero, attraverso un piano delle assunzioni finalizzato a trasformare buona parte dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo pieno.
Migliaia di contratti a tempo a tre mesi, spesso prolungati di altri due o tre mesi (il prolungamento viene annunciato di regola il giorno prima della scadenza del contratto).
Capita che tra un contratto a tempo determinato ed un altro passino anche 5 o 6 mesi, la regola è che la Direzione Coop ti convochi al lavoro due o tre giorni prima.
Le precarie non hanno diritto alla assemblea, a regola il contratto lo prevederebbe ma non la organizzazione del lavoro che preferisce impiegare le precarie durante le assemblee per garantire la normale apertura del supermercato e l’impiego delle stesse alle casse e ai banchi di carne, pesce e gastronomia.
La Coop sei tu , dice la pubblicità, quindi ci domandiamo che cosa pensino le migliaia di soci da sempre attenti ai diritti collettivi e alle battaglie a sfondo civile.
Alla Coop capita che la lavoratrice a tempo determinato, alla fine del periodo, si veda giudicata con una scheda di valutazione della quale non consoce né i criteri di compilazione, né tanto meno il contenuto che poi è vincolante ai fini delle nuove assunzioni a termine (perché la COOP di solito chiama sempre le stesse donne visto che i tempi e i costi della formazione del personale sono ridotti ai minimi termini).
Su tre mesi di contratto, 45 possono i giorni del periodo di prova come prevede il contratto di categoria; ci chiediamo la ragione per la quale una lavoratrice al 3 o 4 contratto a tempo debba superare un lungo periodo di prova (ci viene da pensare che la sola giustificazione plausibile sia quella di avere uno strumento di pressione psicologica per assoggettare i singoli alla flessibilità e all’organizzazione del lavoro…)
Le lavoratrici debbono essere così flessibili che l’orario settimanale viene stravolto, di solito, con repentini (e mai contestati) cambi turno, una sorta di lavoro a chiamata al quale la singola lavoratrice non può sottrarsi pena non essere più chiamata a lavoro una volta terminato il contratto a tempo determinato.
Infine, a fronte di contratti a 20 o 24 ore lavorative a settimana, sovente capita che l’orario lavorativo aumenti fino a 36 o 40 ore, un uso flessibile anche dell’orario che conferma il forte bisogno della Coop di personale full time e a tempo indeterminato, un bisogno negato dai sindacati aziendali e dalla stessa direzione Coop che preferisce invece contratti precari e manodopera flessibile.
Anzi , corre insistente una voce che ci saranno esuberi in alcuni supermercati visto che il personale sarebbe in eccedenza. La coop sei tu? Non ci sembra proprio il caso!
ah bene siamo sulla spala merda a 360° :O
sempreio
06-11-2006, 18:15
ah bene siamo sulla spala merda a 360° :O
sai perchè io sono incazzato nero con la coop? :D qui a pordenone gli hanno concesso la licenza se assumeva personale nella zona, bene dei 200 assunti a tempo determinato, ma per quanto tempo li terranno? uno che lavora dentro mi ha detto che a nessuno verrà rinnovato il contratto visto che già i suoi 50 gli bastano e avanzano, li ho visti tutti vecchi "patocchi" che non c' hanno voglia di fare na mazza!
è ovvio che è una questione locale, non ti fai 100 km per andare in un supermercato. Dunque dei dati che hai postato sigma a quanto ne so è associata a coop, per cui già siamo a 20%. La conad, che è una cooperativa pure lei non so bene in che legami sia con coop italia, ma di sicuro è in legami con la coop svizzera, che non so bene in che legami sia con coop italia.
http://www.legacoop.coop/sce/allegati/COOPERNIC%20-%20COM.STAMPA.pdf
Sfiorano il 30%
aggiungiamoci esselunga e arriviamo a oltre 35% del mercato.
Poi diamo un occhiatina ad una regione a caso...
http://www.mark-up.it/mk/04regioni_mappa01/EmiliaRomagna.htm
Ho capito Jumpermax, che c'è una chiara prevalenza di coop in Emilia Romagna , (67% sul territorio ,ti aiuto :D ) !!
Se ti sposti in Toscana , vedi che i dati si ridimensionano e si allineano alle medie (27% sul territorio ).
Io non conosco la realtà Emiliana sulla questione , ma non credo sia potenzialmente un pericolo per il libero mercato e per la libera concorrenza.
Non credo che non vi sia alternativa alcuna alle coop , anche in regime di semimonopolio!!
Non credo che dalla nascita della grande distribuzione , le giunte elergivano licenze solo per le coop.
Allora mettiamo in discussione tantissime realtà di paese, dove solo uno (1) vende la carne e il pane!!
Ogni paese , comunque ha anche il giorno di Mercato, dove per mercanzie "fresche" hai veramente un risparmio rispetto alla grande distribuzione.
Aloa
sempreio
06-11-2006, 18:25
Ho capito Jumpermax, che c'è una chiara prevalenza di coop in Emilia Romagna , (67% sul territorio ,ti aiuto :D ) !!
Se ti sposti in Toscana , vedi che i dati si ridimensionano e si allineano alle medie (27% sul territorio ).
Io non conosco la realtà Emiliana sulla questione , ma non credo sia potenzialmente un pericolo per il libero mercato e per la libera concorrenza.
Non credo che non vi sia alternativa alcuna alle coop , anche in regime di semimonopolio!!
Non credo che dalla nascita della grande distribuzione , le giunte elergivano licenze solo per le coop.
Allora mettiamo in discussione tantissime realtà di paese, dove solo uno (1) vende la carne e il pane!!
Ogni paese , comunque ha anche il giorno di Mercato, dove per mercanzie "fresche" hai veramente un risparmio rispetto alla grande distribuzione.
Aloa
hai visto la puntata di report sulla cremonini? si capisce molto bene che li le giunte comunali fanno quello che vogliono in barba al rispetto delle regole, siamo uno stato mafioso da sud a nord ed è per quello che abbiamo il costo della vita più alto d' europa proporzionalmente al reddito, siamo mafiosi ;)
hai visto la puntata di report sulla cremonini? si capisce molto bene che li le giunte comunali fanno quello che vogliono in barba al rispetto delle regole, siamo uno stato mafioso da sud a nord ed è per quello che abbiamo il costo della vita più alto d' europa proporzionalmente al reddito, siamo mafiosi ;)
Lo sapevo che eri lì in prima fila a "farti del male" mangiandoti le mani !! :D :D :D
Aloa
è ovvio che è una questione locale, non ti fai 100 km per andare in un supermercato. Dunque dei dati che hai postato sigma a quanto ne so è associata a coop, per cui già siamo a 20%. La conad, che è una cooperativa pure lei non so bene in che legami sia con coop italia, ma di sicuro è in legami con la coop svizzera, che non so bene in che legami sia con coop italia.
http://www.legacoop.coop/sce/allegati/COOPERNIC%20-%20COM.STAMPA.pdf
Sfiorano il 30%
aggiungiamoci esselunga e arriviamo a oltre 35% del mercato.
Poi diamo un occhiatina ad una regione a caso...
http://www.mark-up.it/mk/04regioni_mappa01/EmiliaRomagna.htm
La Conad ha legami con la Rewe, grossa distribuzione tedesca, stai tranquillo dal punto di vista, almeno per ora.
Vedo voi in Emilia siete pieni di COOP. Ma datecene un pò anche a noi del Veneto che ne abbiamo pochi! :D
hai visto la puntata di report sulla cremonini? si capisce molto bene che li le giunte comunali fanno quello che vogliono in barba al rispetto delle regole, siamo uno stato mafioso da sud a nord ed è per quello che abbiamo il costo della vita più alto d' europa proporzionalmente al reddito, siamo mafiosi ;)
Ma dimentichi che il nostro reddito è di mafiosi e quindi non denunciabile... quindi siamo la nazione più ricca d'Europa, ufficiosamente!!! :rotfl:
sempreio
06-11-2006, 19:47
Lo sapevo che eri lì in prima fila a "farti del male" mangiandoti le mani !! :D :D :D
Aloa
si! perchè un paese amministrato cosi alla cazzo distrugge anche le poche cose buone che ci sono!
[A+R]MaVro
06-11-2006, 21:32
Da quello che ho appreso in altri forum, Esselunga è per i lavoratori - a loro dire - un vero e proprio lager... con vessazioni di ogni genere. Il che sarebbe riconducibile alla figura del fondatore e padrone (buffo, eh? parlare di padrone oggi, quando la normalità è che si controllano aziende esclusivamente usando i soldi degli altri!), il quale poco tempo fa ha licenziato in blocco il management a causa di una redditività insoddisfacente (!) (ma perchè non vende il supermercato e non investe i suoi soldi in uno di quei nuovi fondi, quelli basati su armi/alcool/tabacco?)
Cut
Sulla condizione di lavoro all'Esselunga non commento non avendo dati e testimonianze da portare ma sulla frase in neretto mi sento di dire.. embè? :fagiano:
Da che mondo e mondo se un manager, soprattutto di alto livello, non raggiunge gli obiettivi viene silurato. L'Esselunga non è una cooperativa ma una impresa privata, e vedendo i suoi risultati anche ben gestita.
P.S. Da cliente devo dire che sono ampiamente soddisfatto del servizio offerto (e la concorrenza nella mia zona non manca certo con 2 Carrefour, 1 Bennet, 1 Auchan ed 1 Ipercoop nel raggio di 10 km)
[A+R]MaVro
06-11-2006, 21:47
è ovvio che è una questione locale, non ti fai 100 km per andare in un supermercato. Dunque dei dati che hai postato sigma a quanto ne so è associata a coop, per cui già siamo a 20%. La conad, che è una cooperativa pure lei non so bene in che legami sia con coop italia, ma di sicuro è in legami con la coop svizzera, che non so bene in che legami sia con coop italia.
http://www.legacoop.coop/sce/allegati/COOPERNIC%20-%20COM.STAMPA.pdf
Sfiorano il 30%
aggiungiamoci esselunga e arriviamo a oltre 35% del mercato.
Poi diamo un occhiatina ad una regione a caso...
http://www.mark-up.it/mk/04regioni_mappa01/EmiliaRomagna.htm
Sei fuori strada max. Non è una questione territoriale (se guardiamo alcune zone della Lombardia le percentuali si ribaltano a favore di Esselunga). Il problema principale è che la Coop gode di privilegi fiscali ABNORMI e si comporta come una azienda a scopo di lucro. Se il fine è mutualistico (garantire migliori condizioni di acquisto ai soci) posso comprendere i benefici fiscali e legislativi, se il fine è di lucro/dominio del mercato stiamo parlando a questo punto di una impresa privata.
L'acquisto di Esselunga mi sembra perseguire tutto tranne che i fini mutualistici di una cooperativa.
Lucrezio
06-11-2006, 22:10
qui a trento la coop ha il miglior rapporto qualità/prezzo della città
Traditore! :sofico:
Io solo Poli!
Premetto che mi intrometto per l'ultima volta in questa discussione
Io ancora non ho capito dove sarebbe la balla. Ho solo detto che dell'argomento passate le elezioni non se ne sente più parlare. Non ho detto il problema non esiste.
Questa tua spiegazione spiega meglio il senso che volevi dare alla frase
...a vantaggio degli italiani che "non arrivano alla fine del mese" (Sempre che non siano spariti a fine elezioni)
che si esponeva a pericolosi fraintendimenti, cioè a dichiarare che il fenomeno non esiste (in genere l'assunto "sparizione di un fenomeno" non è sinonimo di "non si parla del fenomeno").
Come ti avevo già detto avevo già letto più volte altri utenti sostenere quella menzogna.
Stavo parlando di come questo accorpamento potrebbe incidere sulla questione... non ho ancora avuto risposta.
E come detto prima, su questo non ho espresso alcun commento.
Mi sono ritagliato e conservato le due pagine del messaggio di Esselinga e sto seguendo l'intera discussione, ma francamente non so cosa pensare.
Ciao
Federico
Feric Jaggar
07-11-2006, 07:53
MaVro']Sulla condizione di lavoro all'Esselunga non commento non avendo dati e testimonianze da portare ma sulla frase in neretto mi sento di dire.. embè? :fagiano:
Come da mio post indietro: volevo essere sarcastico. Il significato era in soldoni: e che cacchio, uno che non è soddisfatto nemmeno della redditività di un'Esselunga, cosa ci vuole per accontentarlo? Vorrà dire che la prossima volta sarò meno sottile, metterò un po' di faccine e mi esprimerò con circonvoluzioni gigionesche da commedia dell'arte. :)
[A+R]MaVro
07-11-2006, 22:15
Come da mio post indietro: volevo essere sarcastico. Il significato era in soldoni: e che cacchio, uno che non è soddisfatto nemmeno della redditività di un'Esselunga, cosa ci vuole per accontentarlo? Vorrà dire che la prossima volta sarò meno sottile, metterò un po' di faccine e mi esprimerò con circonvoluzioni gigionesche da commedia dell'arte. :)
Perchè accontentarsi se si può avere di più? ;)
ReverendoMr.Manson
07-11-2006, 23:58
Beh dico la mia :O
1 Esselunga non verrà venduta al 99.9% (lo dice sempre il prof. mio di Marketing Internazionale :O che a quanto pare è uno del giro :asd: )
2 Se si dovesse avverare lo 0.1% non sarà comprata di certo dalla COOP che dubito da sola (ovvero senza che si metta in mezzo il Governo) abbia la forza di fare un'acquisizione simile.
Secondo me le coop devono diventare dello Stato e comprare tutte le catene italiane realizzando i supermercati proletari! :sofico:
trallallero
08-11-2006, 08:19
Secondo me le coop devono diventare dello Stato e comprare tutte le catene italiane realizzando i supermercati proletari! :sofico:
che regalano cibo! cosí fai contenti tutti quelli che scrivono "cibo gratis" o addirittura "soldi gratis" :sbonk: (Bergamo ne é piena)
Continuo a non inquadrare la questione.
Gli articoli che ho trovato in cartaceo in pratica sono in pratica tutti delle semplici registrazioni di fatti di cronaca.
E sono molto simili ai primi postati da jumper in avvio di discussione.
In pratica, oltre a ricordare le finora 3 tappe della querelle (prima inserzione Esselunga del 21 ottobre in cui afferma di non essere in vendita, inserzione Coop del 28 ottobre in cui si enfatizza il "valore dell'italianità" :confused:, seconda inserzione Esselunga in cui si replica contro alcune dichiarazioni di Prodi, Bersani, De Castro e Geronzi e con delle tabelle che anche le catene a controllo straniero presenti in Italia vendono una percentuale minima di prodotti esteri* :confused: ) non c'è altro.
E quindi cosa c'è da dire?
Solo che Capriotti probabilmente ha in corso trattative per vendere Esselunga, probabilmente a TESCO (lui ha già 81 anni) e visto che la voce è giunta all'orecchio di Coop, teme che il governo possa intromettersi per favorire quest'ultima.
Di concreto per adesso c'è ben poco, neppure sufficiente per imbastire una polemica virtuale su ipotetici conflitti di interessi per agevolazioni al momento ipotetiche.
Ciao
Federico
* dopo aver iniziato l'iserzione ribadendo che Esselunga è una azienda italiana, che la loro bandiera è il tricolore ecc..... nella seconda parte le tabelle dicono che comunque i prodotti italiani sono i più venduti anche dalle catene ccontrollate da stranieri... e il nesso quale sarebbe?
che regalano cibo! cosí fai contenti tutti quelli che scrivono "cibo gratis" o addirittura "soldi gratis" :sbonk: (Bergamo ne é piena)
Beh se regalassero cibo non sarebbe male... :sofico:
trallallero
08-11-2006, 08:43
Beh se regalassero cibo non sarebbe male... :sofico:
preferirei se regalassero soldi :D
Marco Giunio Silano
08-11-2006, 08:46
preferirei se regalassero soldi :D
:D
un OT veloce per un saluto al matto...
trallallero
08-11-2006, 09:09
:D
un OT veloce per un saluto al matto...
continuo l'OT, saluto e chiedo: ma il tuo nick ? é il nome di qualcuno ? :wtf:
(ci pensavo proprio ieri sera :D )
matto ? io ? i matti non sanno di esserlo e siccome io so di non essere matto non posso non sapere
di non essere un non matto :uh: sto impazzendo!
chiedo scusa :ave: per l'OT continuato
ALBIZZIE
08-11-2006, 09:13
* dopo aver iniziato l'iserzione ribadendo che Esselunga è una azienda italiana, che la loro bandiera è il tricolore ecc..... nella seconda parte le tabelle dicono che comunque i prodotti italiani sono i più venduti anche dalle catene ccontrollate da stranieri... e il nesso quale sarebbe?
che non vendono ai comunisti perchè loro sono nazionalistici e solo offrendosi agli stranieri avranno la sicurezza che si venderanno ancora prodotti italiani in italia.
strano ragionamento.
che non vendono ai comunisti perchè loro sono nazionalistici e solo offrendosi agli stranieri avranno la sicurezza che si venderanno ancora prodotti italiani in italia.
strano ragionamento.
:eek:
Grazie di avermelo spiegato, Al.
:)
Ciao
Federico
ALBIZZIE
08-11-2006, 09:59
l'ho dovuto spiegare per quelli che non amano la retorica :cool:
FastFreddy
08-11-2006, 10:00
che non vendono ai comunisti perchè loro sono nazionalistici e solo offrendosi agli stranieri avranno la sicurezza che si venderanno ancora prodotti italiani in italia.
strano ragionamento.
No, il ragionamento è ancora più semplice, esselunga vuole essere libera di vendere (se vuole) come, dove, a quanto e a chi gli pare senza condizionamenti esterni...
jumpermax
08-11-2006, 10:00
che non vendono ai comunisti perchè loro sono nazionalistici e solo offrendosi agli stranieri avranno la sicurezza che si venderanno ancora prodotti italiani in italia.
strano ragionamento.
non facciamo i furbi. E la coop che sostiene che la catena deve restare "italiana" per difendere l'italianità. Il che è una bufala perchè supermercati a proprietà straniera vendono comunque prodotti italiani, per cui non tiriamo in ballo nazionalismi che non han senso di esistere. Con la scusa dell'italianità teniamo ancora in piedi quel baraccone dell'alitalia, il sistema di banche italiano e via dicendo. Tutte cose che gravano sulle spalle dei cittadini che non arrivano alla fine del mese...
ALBIZZIE
08-11-2006, 10:05
non facciamo i furbi. E la coop che sostiene che la catena deve restare "italiana" per difendere l'italianità. Il che è una bufala perchè supermercati a proprietà straniera vendono comunque prodotti italiani, per cui non tiriamo in ballo nazionalismi che non han senso di esistere. Con la scusa dell'italianità teniamo ancora in piedi quel baraccone dell'alitalia, il sistema di banche italiano e via dicendo. Tutte cose che gravano sulle spalle dei cittadini che non arrivano alla fine del mese...
che Slunga debba vendere a chi crede opportuno sono cavoli e diritti suoi (come dice ffreddy giustamente)
che un supermercato straniero venda i marchi che più gli fan comodo (nazionali o esteri) e che gli permettano più profitto, credo sia anch'esso pacifico.
solo che poi i denari volano all'estero, sia se compri Berlucchi o se t'accatti un Moet.
ALBIZZIE
08-11-2006, 10:08
ma c'avete qualche link alle pubblicità?
non facciamo i furbi. E la coop che sostiene che la catena deve restare "italiana" per difendere l'italianità. Il che è una bufala perchè supermercati a proprietà straniera vendono comunque prodotti italiani, per cui non tiriamo in ballo nazionalismi che non han senso di esistere.
A metà tra te e Al.
Alla base della vicenda vi sono le voci che circolano da tempo indicanti la volontà di Caprotti di vendere Esselunga E NON un tentativo di scalata di Coop ad essa.
Sembra strano che gli importi vendere a tutti fuorchè a Coop, ma la stranezza si mitiga ricordando che il Caprotti sia amico personale e finanziatore del partito-azienda da tempo.
Di fronte abbiamo Coop che fiuta la possibilità di inglobare un concorrente ed utilizza la retorica della "difesa dell'italianità" che appare un attimino in contrasto con la autoproclamata nomea di "alfiere delle liberalizzazioni" del suo presidente Aldo Soldi (si è battuto in prima linea nella campagna di firme per ottenere la vendita dei medicinali da banco nei supermercati, intende aprire pompe di benzina all'interno degli Ipercoop ecc...).
Dura non vedere secondi fini per entrambi.
Con la scusa dell'italianità teniamo ancora in piedi quel baraccone dell'alitalia, il sistema di banche italiano e via dicendo. Tutte cose che gravano sulle spalle dei cittadini che non arrivano alla fine del mese...
Finora pagava pantalone.
Ciao
Federico
jumpermax
08-11-2006, 11:29
Finora pagava pantalone.
Ciao
Federico
paghiamo tutti direi. Col brillante risultato che un volo Londra-Bologna costa meno di un volo Olbia-Bologna perché sulle tratte italiane non abbiamo le compagnie low-cost straniere. Non parliamo poi dei servizi bancari italiani.
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