View Full Version : Processori non DRM_TCP alternativi (non amd o intel)
considerando che amd e intel sono dentro al concetto DRM ecc.. volevo sapere se ci sono processori alternativi che verranno prodotti negli anni 2007-2009 alternativi
1) di prezzo medio basso per l'utente home-entry level
2) non drm tpca e come si chiamano...
3) che siano "linux-abili" cioe' che ci si possa montare una distro di oggi
ringrazio , spero di essere stato chiaro
in breve: se tra 2 anni volessi prendermi una cpu no drm, che potrei prendermi (no amd e no intel)
:doh:
overclock80
02-11-2006, 01:40
Tra due anni potrai prenderti un bel pc usato, ah, ben inteso che non sia un Conroe o un AM2 usato... :p
Anche il terzo produttore vale a dire Transmeta ha adottato il TCPA, quindi non se ne esce.
E c'è anche da considerare gli Hard Disk adesso, visto che Seagate ha iniziato a sfornare gli HD con queste "simpatiche" funzionalità...il questo caso si chiamaTrusted Platform Module (TPM) (http://www.betanews.com/article/Encrypted_Seagate_Hard_Drives_Could_Enable_Onboard_DRM/1162242046) ma la sostanza è sempre quella.....
Grave Digger
02-11-2006, 01:44
uno scenario stile grande fratello è sempre più vicino....aveva ragione orwell :rolleyes: ......cmnq in america esiste un database che contiene un macello di informazioni sugli elettori,schedati singolarmente con riferimenti a proprietà,inclinazioni,credo religioso......
bah che schifo,al diavolo i cell che già detesto e le carte di credito :mad: ....
Beh, il terzo produttore per volumi è Via, che comunque ha lnella funzione PadLock il suo approccio a TC.
Inoltre dubito che nel giro di pochi mesi esisteranno CPU senza supperto a sistemi del genere.
Inoltre ribadisco che, a meno di un supporto software al momento questo sistema non può essere sfruttato.
Infine il fatto che esista un db con tutte quelle informazioni di per se non consiste in una violazione della privacy, è l'uso che si fa di quei dati che comporta una violazione dei diritti delle persone. Basta pensare che persino in italia dove esiste una delle leggi sulla privacy più "restrittive" esistono milioni di database che potenzialmente possono, correlati, fornire un profilo completo dei dati sensibili di una persona.
Quindi il fatto che di per se possa esistere un db di dati personali e/o sensibili non consiste in una violazione dei diritti della persona o nella sua limitazione; semmai l'utilizzo che poi se ne fa che determina eventuali violazioni.
Del resto anche noi nel momento in cui sottoscriviamo, obbligatoriamente, le clausole sulla privacy acconsentiamo al trattamento dei nostri dati, che di conseguenza possono essere archiviati e trattati.
Se dovessero indagare su di noi, tramite un ordinanza di un giudice sarebbe possibile poi prendere questi dati e collazionarli, ottenendo un fedele profilo della persona; viceversa però una diffusione dei dati non "giustificata è reato perseguibile.
Quindi l'esistenza di DB del genere non costituisce una violazione della nostra privacy.
Inoltre oltre alle carte di credito e ai cell bisogna odiare bancomat, videocamere di sorveglianza, conticorrenti, provider di servizi internet, telepass, telefono di casa, movimenti finanziari, praticamente tutto...
Grave Digger
02-11-2006, 10:49
Beh, il terzo produttore per volumi è Via, che comunque ha lnella funzione PadLock il suo approccio a TC.
Inoltre dubito che nel giro di pochi mesi esisteranno CPU senza supperto a sistemi del genere.
Inoltre ribadisco che, a meno di un supporto software al momento questo sistema non può essere sfruttato.
Infine il fatto che esista un db con tutte quelle informazioni di per se non consiste in una violazione della privacy, è l'uso che si fa di quei dati che comporta una violazione dei diritti delle persone. Basta pensare che persino in italia dove esiste una delle leggi sulla privacy più "restrittive" esistono milioni di database che potenzialmente possono, correlati, fornire un profilo completo dei dati sensibili di una persona.
Quindi il fatto che di per se possa esistere un db di dati personali e/o sensibili non consiste in una violazione dei diritti della persona o nella sua limitazione; semmai l'utilizzo che poi se ne fa che determina eventuali violazioni.
Del resto anche noi nel momento in cui sottoscriviamo, obbligatoriamente, le clausole sulla privacy acconsentiamo al trattamento dei nostri dati, che di conseguenza possono essere archiviati e trattati.
Se dovessero indagare su di noi, tramite un ordinanza di un giudice sarebbe possibile poi prendere questi dati e collazionarli, ottenendo un fedele profilo della persona; viceversa però una diffusione dei dati non "giustificata è reato perseguibile.
Quindi l'esistenza di DB del genere non costituisce una violazione della nostra privacy.
Inoltre oltre alle carte di credito e ai cell bisogna odiare bancomat, videocamere di sorveglianza, conticorrenti, provider di servizi internet, telepass, telefono di casa, movimenti finanziari, praticamente tutto...
infatti sono stato sintetico,detesto tutte quelle robe lì in quanto ci si sente(o si è??? :rolleyes: ) sempre sorvegliati....io contesto anche l'esistenza dei database,in quanto a nessuno gliene deve fregare niente del mio credo religioso(in italia perfino il datore di lavoro non è autorizzato a sapere i cavoli dei sottoposti,nonostante questo possa rientrare "volendo" in un piano di organizzazione lavorativa più efficace....non so se una mia sottoposta ha 3 figli che in inverno si ammalano sistematicamente di influenza...se lo sapessi,mi organizzo :rolleyes: .....un altro sottoposto è disponibile 24 ore su 24???Gli propongo la reperibilità al cellulare e gli aumento lo stipendo di 250 euro....cerco di sfruttare al meglio le risorse a disposizione insomma :) .....e non ditemi che sono perfezionista,secondo me è solo comunissimo buon senso)...e cmnq in america sono pieni i db di tutti i tipi...fortunatamente in italia ancora no.....noi badiamo al sodo,direttamente intercettiamo i potenti e li ricattiamo :D ...cmnq noi acconsentiamo al trattamento dei dati,ma non sappiamo mai in mano di chi vanno a finire :rolleyes: .....
e vabè,l'abbiamo voluto,ormai ci siamo dentro,e adesso dobbiamo piangerlo...
Guarda, qui si va fortemente OT, però ti dico la mia; secondo me una discreta dose di controllo è comunque alla base di uno stato sociale. Ti faccio un esempio, la fedina penale. La hanno praticamente tutti gli stati, registra gli illeciti penali commessi da una persona. Questo è controllo, io controllo la società classificandola in base al rispetto che l'individuo ha delle leggi che la società (in teoria) promuove. Quindi chi va contro queste leggi viene classificato, giudicato e segnalato. Idem esistono archivi di procedimenti civili, che rispondono a un codice civile che classificano gli individui della società secondo quel codice. Questi strumenti invadono la tua privacy secondo il tuo punto di vista perchè uno stato ha in mano informazioni su di te, ma sono informazioni utili alla società, di cui non si deve abusare ma che ci consentono di proteggere il resto della società.
Come dire, tu affideresti i tuoi risparmi a una persona che nel suo passato ha commesso truffe?
Esempio stupido, ma aiuta a capire che un certo grado di controllo (inteso come sorveglianza, vigilanza sulla società) è necessario.
Idem è importante garantire e mantenere informazioni sull'individuo, il tuo diritto al voto, la tua data di nascita, il tuo sesso, in campo ospedaliero un db per gestire e relazionare eventi occorsi a un individuo per ottimizzare diagnosi e cura.
Insomma, il controllo in se è necessario, è l'uso che si fa di questi dati che è il fulcro del discorso.
quindi nessuna azienda "non allineata"...male
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