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View Full Version : Il Papa: la Chiesa non è un agente politico


dantes76
19-10-2006, 10:40
19 ottobre 2006
«Anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali»
Il Papa: la Chiesa non è un agente politico
Benedetto XVI a Verona per il Convegno ecclesiale: «Contrastare l'ondata di lacismo». «Troppi pregiudizi sulla scuola cattolica»
Papa Benedetto XVI durante il suo intervento a Verona


VERONA - «La Chiesa non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico». Lo ha detto Papa Ratzinger intervenendo al Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona. «La Chiesa - ha spiegato - contribuisce a far sì che ciò che è giusto possa essere efficacemente riconosciuto e poi anche realizzato. A tal fine sono chiaramente indispensabili le energie morali e spirituali che consentano di anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali, o di una categoria sociale, o anche di uno Stato: qui di nuovo c'è per la Chiesa uno spazio assai ampio, per radicare queste energie nelle coscienze, alimentarle e irrobustirle».

Secondo Papa Ratzinger, «il compito immediato di agire in ambito politico per costruire un giusto ordine nella società non è dunque della Chiesa come tale, ma dei fedeli laici, che operano come cittadini sotto propria responsabilità: si tratta di un compito della più grande importanza, al quale i cristiani laici italiani sono chiamati a dedicarsi con generosità e con coraggio, illuminati dalla fede e dal magistero della Chiesa e animati dalla carità di Cristo».
Benedetto XVI sul palco della Fiera di Verona (Afp)

LAICISMO DA CONTRASTARE - Nell'Italia contemporanea, secondo il pontefice, la Chiesa ha un compito fondamentale: quello di contrastare l'ondata di laicismo e di relativismo che investe la cultura odierna. «L'Italia di oggi si presenta a noi come un terreno profondamente bisognoso e al contempo molto favorevole perchè partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita». Da ciò deriva «una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertá individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare». In tal modo, ha spiegato il Pontefice, «Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica, e la fede in Lui diventa più difficile, anche perchè viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera nostra, nel quale, per così dire, Dio non compare più direttamente, sembra divenuto superfluo ed estraneo».

DIALOGO CON ALTRE CULTURE - Il papa si è poi soffermato su relativismo e utilitarismo, giudicati non sono solo in contrasto con il cristianesimo ma anche con altre tradizioni religiose e con altre culture, un fenomeno che rende difficoltoso il dialogo con le altre tradizioni religiose culturali. «Non è difficile vedere come questo tipo di cultura rappresenti un taglio radicale e profondo non solo con il cristianesimo ma più in generale con le tradizioni religiose e morali dell'umanitá: non sia quindi in grado di instaurare un vero dialogo con le altre culture, nelle quali la dimensione religiosa è fortemente presente, oltre a non poter rispondere alle domande fondamentali sul senso e sulla direzione della nostra vita».

PREGIUDIZI SU SCUOLA CATTOLICA - Benedetto XVI ha parlato anche di «educazione della persona». «Tra le molteplici forme di questo impegno - ha detto - non posso non ricordare, in particolare, la scuola cattolica, perchè nei suoi confronti sussistono ancora, in qualche misura, antichi pregiudizi, che generano ritardi dannosi, e ormai non più giustificabili, nel riconoscerne la funzione e nel permetterne in concreto l'attività».

NO A FORME DEVIATE D'AMORE - Benedetto XVI ha detto no anche a quelle che definisce «forme deboli e deviate di amore» e alle «contraffazioni della libertá, come anche alla riduzione della ragione soltanto a ciò che è calcolabile e manipolabile». «In veritá - ha detto ancora Ratzinger - questi "no" sono piuttosto dei "sì" all'amore autentico, alla realtá dell'uomo come è stato creato da Dio. Voglio esprimere qui tutto il mio apprezzamento per il grande lavoro formativo ed educativo che le singole Chiese non si stancano di svolgere in Italia, per la loro attenzione pastorale alle nuove generazioni e alle famiglie».


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/19/papa.html

dantes76
19-10-2006, 10:43
19 ottobre 2006
«Anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali»
Il Papa: la Chiesa non è un agente politico



http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/19/papa.html

infatti non 'e politico l'agente...

http://www.unipv.it/safety/library/images/signal/nocivo.gif

lowenz
19-10-2006, 10:50
E vabbè le solite cose, dove è la novità? A queste i relativisti risponderanno nel solito modo.

Io personalmente lascio i 2 bambini giocare :D
Mi verrebbe anche da dire che la croce si fa con 2 bastoni.....

jumpermax
19-10-2006, 10:50
Da ciò deriva «una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertá individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare

'Cur' inquit 'turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?'

deve essere davvero un bel problema dover sottostare al rispetto delle libertà altrui....

lowenz
19-10-2006, 10:54
deve essere davvero un bel problema dover sottostare al rispetto delle libertà altrui....
Se credi che la libertà non sia un diritto ma un dono di Dio.....

Poi sarebbe interessante capire come può Dio dare la libertà all'uomo se lui stesso non è libero, dato che Dio non può agire "male".....è una cosa curiosa :D

dantes76
19-10-2006, 10:56
19 ottobre 2006

Il Papa: la Chiesa non è un agente politico





Papa: Dio escluso da vita pubblica
[foto] Appello del Pontefice contro 'ondata di laicismo' (ANSA) - VERONA, 19 OTT - Ai cattolici italiani riuniti a convegno il Papa chiede di 'riaprire la razionalita' alle grandi questioni del vero e del bene'. Benedetto XVI disegna un' Italia che ha 'profondamente bisogno' della testimonianza cristiana, perche' colpita 'da una nuova ondata di laicismo', con 'Dio che rimane escluso dalla vita pubblica' e sembra 'divenuto superfluo ed estraneo'. Il Pontefice ha parlato anche di 'radicale riduzione dell'uomo, considerato un semplice prodotto della natura'.


http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/topnews/news/2006-10-19_1191838.html

lognomo33
19-10-2006, 10:57
Solo una cosa,cosi,di sfuggita..
Se la chiesa,e in particolare questo Papa,continua cosi,state certi che tempo 50 anni e in Europa ci saranno piu musulmani che Cristiani.

jumpermax
19-10-2006, 10:58
Solo una cosa,cosi,di sfuggita..
Se la chiesa,e in particolare questo Papa,continua cosi,state certi che tempo 50 anni e in Europa ci saranno piu musulmani che Cristiani.
questo a prescindere dal papa.

dantes76
19-10-2006, 10:59
Solo una cosa,cosi,di sfuggita..
Se la chiesa,e in particolare questo Papa,continua cosi,state certi che tempo 50 anni e in Europa ci saranno piu musulmani che Cristiani.

quello dipende dalla non laicita' degli stati,

lowenz
19-10-2006, 10:59
Il Pontefice ha parlato anche di 'radicale riduzione dell'uomo, considerato un semplice prodotto della natura'
Non capirò mai perchè definirlo "semplice" e "riduttivo".
Per me resta cmq una cosa meravigliosa, anche nell'ipotesi (ripeto, IPOTESI, non certezza) che sia SOLO prodotto dell'evoluzione.

Proprio non capisco perchè "riduzionismo"="cosa brutta".

A tanti lo sento dire.....e francamente penso che abbiano un senso dell'estetica molto limitato.

lognomo33
19-10-2006, 11:02
quello dipende dalla non laicita' degli stati,
E anche dal fatto che la società va in una direzione,la chiesa in tutt'altra.
Le religioni in generale si creano dalla società,e devono(dovrebbero) evolversi nella direzione che la società gli impone.Qui ci troviamo di fronte a una religione che da dei dettami anacronistici(sapevate che si tornerà probabilmente alla messa in latino?)e assolutamente non corrispondenti alle necessità della società in cui si struttura.
La sovrastruttura chiesa crollera rapidamente continuando cosi.E i dati lo confermano.
I cattolici praticanti si sono dimezzati in poco piu di 2 decenni. ;)

Bet
19-10-2006, 11:18
Da ciò deriva «una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertá individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare

'Cur' inquit 'turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?'

deve essere davvero un bel problema dover sottostare al rispetto delle libertà altrui....

Essendo nota la particolare propensione di questo papa ad una impostazione teologica/filosofica dei problemi credo che il discorso vada letto in maniera diversa.
Traducendo questa affermazione secondo una diattriba attualissima nel campo della filosofia politica/morale si tratta dell'annosa contrapposizione tra liberalismo e comunitarismo.
Se cercate in internet discussioni tra queste due diverse impostazioni vedrete che il problema è precisamente quello di cui parla il papa. Questo (http://lgxserver.uniba.it/lei/filpol/ceva/cap1.htm) è solo un esempio, ma come ho detto basta cercare se web "comunitarismo liberalismo".
A parte altre differenze la prima posizione mette l'accento su un discorso di "bene comune" (non è quindi solo la chiesa che ne parla) nel quale concetti come "individuo" e "libertà" dovrebbero essere connesse ad un contesto più ampio (sociale). Il secondo evidentemente calca la mano sul concetto di libertà individuale. Il rischio della prima concezione è un affuscamento delle libertà individuali, il rischio della seconda è il concetrarsi sul discorso delle "libertà formali" e trascurare le "sostanziali" e di fare della società solo un sistema regolamentato per l'accesso e la determinazione delle precedenze delle libertà dei singoli visti come portatori di interessi necessariamente in conflitto.
Direi che è possibile sostenere opinioni differenti e soprattutto è lecito... a meno che qualcuno non abbia qualche proposta per mettere fine all'annosa questione.

jumpermax
19-10-2006, 11:22
Essendo nota la particolare propensione di questo papa ad una impostazione teologica/filosofica dei problemi credo che il discorso vada letto in maniera diversa.
Traducendo questa affermazione secondo una diattriba attualissima nel campo della filosofia politica/morale si tratta dell'annosa contrapposizione tra liberalismo e comunitarismo.
Se cercate in internet discussioni tra queste due diverse impostazioni vedrete che il problema è precisamente quello di cui parla il papa. Questo (http://lgxserver.uniba.it/lei/filpol/ceva/cap1.htm) è solo un esempio, ma come ho detto basta cercare se web "comunitarismo liberalismo".
A parte altre differenze la prima posizione mette l'accento su un discorso di "bene comune" (non è quindi solo la chiesa che ne parla) nel quale concetti come "individuo" e "libertà" dovrebbero essere connesse ad un contesto più ampio (sociale). Il secondo evidentemente calca la mano sul concetto di libertà individuale. Il rischio della prima concezione è un affuscamento delle libertà individuali, il rischio della seconda è il concetrarsi sul discorso delle "libertà formali" e trascurare le "sostanziali" e di fare della società solo un sistema regolamentato per l'accesso e la determinazione delle precedenze delle libertà dei singoli visti come portatori di interessi necessariamente in conflitto.
Direi che è possibile sostenere opinioni differenti e soprattutto è lecito... a meno che qualcuno non abbia qualche proposta per mettere fine all'annosa questione.

beh anche l'opinione del lupo era perfettamente lecita...

Bet
19-10-2006, 11:24
beh anche l'opinione del lupo era perfettamente lecita...

sono sicuro che hai capito di che problema si tratta e quindi anche del fatto che il paragone non sta in piedi :)

lowenz
19-10-2006, 11:25
Traducendo questa affermazione secondo una diattriba attualissima nel campo della filosofia politica/morale si tratta dell'annosa contrapposizione tra liberalismo e comunitarismo.
Mmmm.....non è che il papa sta usando questa diatriba per introdurci "Dio" con un colpo di coda? :D

a meno che qualcuno non abbia qualche proposta per mettere fine all'annosa questione.
Se hai un po' di argilla si può fare, io ci metto il fiato :sofico: :D
Dici che ne uscirebbero tante teste di coccio? :asd:

bluelake
19-10-2006, 11:26
Benedetto XVI ha detto no anche a quelle che definisce «forme deboli e deviate di amore»
due opzioni:
a) dico chi è debole e deviato e mi autosospendo per una settimana
b) non lo dico ma lo faccio intuire

quale suggerite? :stordita:

Fil9998
19-10-2006, 11:26
E
I cattolici praticanti si sono dimezzati in poco piu di 2 decenni. ;)


ebbhè...

si fa fatica a sentirsi compartecipi di certi regionamenti e proposte di vita.

Che poi la società moderna stia effettivamente riducendo l'uomo ad un mero fattore produttivo negandogli una dimensione interiore è innegabile...

che la cura sia tormare a idee partigiane, teocratiche e oscurantiste che la maggior parte dei leaders religiosi di tutte le varie religioni propongono... bhè questa è un'alto paio di maniche.



onestamente fra il materialismo assoluto e la teocrazia non so quale sia peggio.

Fortunatamente i tempi cambiano, per tutti, date altri 50 anni di sviluppo economico e culturale ai paesi "non occidentali" e vedrete che non avremo più "scontri di religioni" .

Bet
19-10-2006, 11:29
Mmmm.....non è che il papa sta usando questa diatriba per introdurci "Dio" con un colpo di coda? :D

Come ho specificato prima si tratta di una traduzione. E' quindi evidente che per il Papa tra le premesse ci sta Dio, perchè rimane possibile fare un discorso di "comunitarismo" compatibile con l'ipotesi di Dio :) Fintanto pero' che non obbliga nessuno ad aderire a tali premesse e fintanto che rimane possibile dialogare sul discorso che ne segue non vedo nessun problema grave.

lowenz
19-10-2006, 11:29
due opzioni:
a) dico chi è debole e deviato e mi autosospendo per una settimana
b) non lo dico ma lo faccio intuire

quale suggerite? :stordita:
Se dico che tutti gli esseri umani nascondono in sè debolezze e deviazioni sono accomodante o incredibilmente polemico? :D

nomeutente
19-10-2006, 11:30
A parte altre differenze la prima posizione mette l'accento su un discorso di "bene comune" (non è quindi solo la chiesa che ne parla) nel quale concetti come "individuo" e "libertà" dovrebbero essere connesse ad un contesto più ampio (sociale). Il secondo evidentemente calca la mano sul concetto di libertà individuale.

In effetti anch'io leggo quel passaggio del discorso del papa come un richiamo ad una libertà responsabile, nel senso che libertà non significa che tutto ciò che non è vietato dalla legge sia un bene per la società (o per lo stesso individuo).
Da questo punto di vista, sono d'accordo, temo però che andando nel concreto il limite che vorrebbe mettere il papa sia un po' diverso da quello che intendo io.

Bet
19-10-2006, 11:32
In effetti anch'io leggo quel passaggio del discorso del papa come un richiamo ad una libertà responsabile, nel senso che libertà non significa che tutto ciò che non è vietato dalla legge sia un bene per la società (o per lo stesso individuo).
Da questo punto di vista, sono d'accordo, temo però che andando nel concreto il limite che vorrebbe mettere il papa sia un po' diverso da quello che intendo io.

Probabile :)
L'importante è che le cose non siano imposte ma proposte.

jumpermax
19-10-2006, 11:34
sono sicuro che hai capito di che problema si tratta e quindi anche del fatto che il paragone non sta in piedi :)

Perdonami ma quando sento qualcuno che vuole limitare le mie formalissime libertà individuali in nome del bene comune, mi viene la pelle d'oca. Specie se quel bene comune è identificato col volere di un Dio di cui ovviamente la chiesa ha l'esclusiva. Rivendico il diritto di sbagliare per conto mio senza che qualcuno si senta in diritto inculcarmi la Verità nella zucca.

jumpermax
19-10-2006, 11:37
Probabile :)
L'importante è che le cose non siano imposte ma proposte.
già infatti. Quindi se venisse proposto, tanto per fare un esempio assurdo, di considerare ogni forma di religione circonvenzione di incapaci, (nell'interesse del bene comune ovviamente) non lo riterresti un sopruso no?

Bet
19-10-2006, 11:42
Perdonami ma quando sento qualcuno che vuole limitare le mie formalissime libertà individuali in nome del bene comune, mi viene la pelle d'oca. Specie se quel bene comune è identificato col volere di un Dio di cui ovviamente la chiesa ha l'esclusiva. Rivendico il diritto di sbagliare per conto mio senza che qualcuno si senta in diritto inculcarmi la Verità nella zucca.

Ti perdono :D

Va bene, tu hai detto la tua, altri dicono la loro... che problema c'è? Sarebbe necessario sviluppare l'argomento perchè evidentemente le concezioni che si rifanno al "bene comune" sostengono che si possano tutelare al massimo le libertà individuali, mentre le posizioni che mettono in risalto le libertà individuali sostengono si possa raggiungere in questo modo il "bene comune". Ti ho passato l'altro giorno un articolo in proposito (che non avrai letto :D )che è questo (http://www.buongoverno.it/idea03.html) (un liberale che assicura il raggiungimento del bene comune)... è un esempio.
Direi che il peggior servizio che si possa fare in una discussione del genere è dipingere l'avversario come il lupo nero senza troppe argomentazioni.

ps: ho corretto il link

Bet
19-10-2006, 11:44
già infatti. Quindi se venisse proposto, tanto per fare un esempio assurdo, di considerare ogni forma di religione circonvenzione di incapaci, (nell'interesse del bene comune ovviamente) non lo riterresti un sopruso no?

Non ha senso e non è compatibile con un discorso ben argomentato a favore del bene comune.

Bada bene che non sto prendendo posizione, nel primo post ho anche sottolineato i rischi dell'una e dell'altra posizione... ribadisco che il peggior servizio a sé stessi nonchè ad una discussione sia banalizzare il tutto.

jumpermax
19-10-2006, 11:50
Ti perdono :D

Va bene, tu hai detto la tua, altri dicono la loro... che problema c'è? Sarebbe necessario sviluppare l'argomento perchè evidentemente le concezioni che si rifanno al "bene comune" sostengono che si possano tutelare al massimo le libertà individuali, mentre le posizioni che mettono in risalto le libertà individuali sostengono si possa raggiungere in questo modo il "bene comune". Ti ho passato l'altro giorno un articolo in proposito (che non avrai letto :D )che è http://www.buongoverno.it/idea03.html (questo) (un liberale che assicura il raggiungimento del bene comune)... è un esempio.
Direi che il peggior servizio che si possa fare in una discussione del genere è dipingere l'avversario come il lupo nero senza troppe argomentazioni.
tu ragioni sempre come se non ci fosse stato in mezzo il referendum. Anzi i referendum. Perchè stando alla concezione che la chiesa ha dello stato non ci dovrebbe essere il divorzio, l'aborto, la fecondazione assistita, le coppie gay e l'eutanasia, tanto per dire le prime cose che vengono in mente. L'idea di passare 10 anni di vita torturato in un letto di ospedale solo perchè qualcuno ha deciso che la MIA vita appartiene al SUO dio se permetti mi da un po' fastidio. Il rispetto degli altri passa necessariamente per il rispetto delle loro scelte. Il che non significa ritenerle giuste, ma ritenere giusto che ognuno possa sbagliare da solo.

skywalker77
19-10-2006, 11:56
tu ragioni sempre come se non ci fosse stato in mezzo il referendum. Anzi i referendum. Perchè stando alla concezione che la chiesa ha dello stato non ci dovrebbe essere il divorzio, l'aborto, la fecondazione assistita, le coppie gay e l'eutanasia, tanto per dire le prime cose che vengono in mente. L'idea di passare 10 anni di vita torturato in un letto di ospedale solo perchè qualcuno ha deciso che la MIA vita appartiene al SUO dio se permetti mi da un po' fastidio. Il rispetto degli altri passa necessariamente per il rispetto delle loro scelte. Il che non significa ritenerle giuste, ma ritenere giusto che ognuno possa sbagliare da solo.


*

Bet
19-10-2006, 11:58
tu ragioni sempre come se non ci fosse stato in mezzo il referendum. Anzi i referendum. Perchè stando alla concezione che la chiesa ha dello stato non ci dovrebbe essere il divorzio, l'aborto, la fecondazione assistita, le coppie gay e l'eutanasia, tanto per dire le prime cose che vengono in mente. L'idea di passare 10 anni di vita torturato in un letto di ospedale solo perchè qualcuno ha deciso che la MIA vita appartiene al SUO dio se permetti mi da un po' fastidio. Il rispetto degli altri passa necessariamente per il rispetto delle loro scelte. Il che non significa ritenerle giuste, ma ritenere giusto che ognuno possa sbagliare da solo.

lo so che invece tu ragioni sempre con i referendum in testa :D
Ma per quanto riguarda il discorso in linea di principio, i fatti stanno più o meno come te li ho esposti. Per quanto riguarda le mie concezioni personali ho opinioni che non sempre coincidono con certe posizioni ufficiali della Chiesa. Per quanto riguarda la concezione della Chiesa è possibile che certi discorsi offuschino certe libertà individuali... del resto l'ho anche specificato all'inizio i rischi. Non è detto che una concezione alternativa, che sia la tua o di altri, non provochi altre situazioni di sofferenza. Confrontarsi servirà appunto a qualcosa, o no?
Del resto il fatto che nel nostro ordinamento giuridico vi siano istituti che non piacciono alla posizione ufficiale della Chiesa è già un indice che certe cose non sono imposte.

jumpermax
19-10-2006, 11:58
Non ha senso e non è compatibile con un discorso ben argomentato a favore del bene comune.

Bada bene che non sto prendendo posizione, nel primo post ho anche sottolineato i rischi dell'una e dell'altra posizione... ribadisco che il peggior servizio a sé stessi nonchè ad una discussione sia banalizzare il tutto.

L'esempio era volutamente assurdo. Ma serviva soltanto a dimostrare l'inconsistenza del tuo ragionamento. Ci mancherebbe anche che venisse imposta una cosa del genere, sarebbe un colpo di stato. Ma il fatto che sia una "proposta" non implica che sia civile o accettabile. Il fatto che vengano proposte leggi razziali, tanto per fare un altro esempio, non rende le leggi in sè meno gravi. Nè significa che una loro approvazione a maggioranza possa essere accettata dalla minoranza che la subisce. Facile dal tuo punto di vista dire parliamone, non sono le tue libertà quelle che vengono messe in discussione sono le mie. Se propongo invece di limitare la tua libertà di culto neghi a priori ogni possibilità di discussione...

Bet
19-10-2006, 12:00
L'esempio era volutamente assurdo. Ma serviva soltanto a dimostrare l'inconsistenza del tuo ragionamento. Ci mancherebbe anche che venisse imposta una cosa del genere, sarebbe un colpo di stato. Ma il fatto che sia una "proposta" non implica che sia civile o accettabile. Il fatto che vengano proposte leggi razziali, tanto per fare un altro esempio, non rende le leggi in sè meno gravi. Nè significa che una loro approvazione a maggioranza possa essere accettata dalla minoranza che la subisce. Facile dal tuo punto di vista dire parliamone, non sono le tue libertà quelle che vengono messe in discussione sono le mie. Se propongo invece di limitare la tua libertà di culto neghi a priori ogni possibilità di discussione...

Ti ho già risposto. Ci sono argomentazioni che rendono possibile un discorso di bene comune col discorso delle libertà. Non ridurre il tutto a caricatura, puo' servire per darti ragione, ma non è detto che poi abbia senso.

jumpermax
19-10-2006, 12:03
lo so che invece tu ragioni sempre con i referendum in testa :D
Ma per quanto riguarda il discorso in linea di principio, i fatti stanno più o meno come te li ho esposti. Per quanto riguarda le mie concezioni personali ho opinioni che non sempre coincidono con certe posizioni ufficiali della Chiesa. Per quanto riguarda la concezione della Chiesa è possibile che certi discorsi offuschino certe libertà individuali... del resto l'ho anche specificato all'inizio i rischi. Non è detto che una concezione alternativa, che sia la tua o di altri, non provochi altre situazioni di sofferenza. Confrontarsi servirà appunto a qualcosa, o no?
Del resto il fatto che nel nostro ordinamento giuridico vi siano istituti che non piacciono alla posizione ufficiale della Chiesa è già un indice che certe cose non sono imposte.

Si? e tu a quali libertà sei disposto a rinunciare nell'interesse del bene comune? Dimmi onestamente, se uno stato decidesse a maggioranza di bandire ogni forma di culto ti adegueresti?

jumpermax
19-10-2006, 12:07
Ti ho già risposto. Ci sono argomentazioni che rendono possibile un discorso di bene comune col discorso delle libertà. Non ridurre il tutto a caricatura, puo' servire per darti ragione, ma non è detto che poi abbia senso.
Certo e casualmente sono argomentazioni che non limitano minimamente le libertà della chiesa, mentre limitano le libertà di tutti gli altri! :D

Bet
19-10-2006, 12:14
Si? e tu a quali libertà sei disposto a rinunciare nell'interesse del bene comune? Dimmi onestamente, se uno stato decidesse a maggioranza di bandire ogni forma di culto ti adegueresti?

Ma perchè questa sequela di esempi assurdi? Questa proposta non rientra tra le teorie del bene comune... rientra nella categoria delle stronzate :D (credo di poterlo dire visto che non è una tua personale idea)

Scusa jumper, ma a cosa stai controbbattendo? Si puo' sapere? Ti ho detto che ci sono posizioni diverse e che quando sono ben formulate e argomentate non solo sono lecite, ma sono in qualche maniera valide (anche se ovviamente non richiedono l'assenso). Ti ho detto che non ho preso posizione e ti ho elencato due dei principali difetti di posizioni alternative. In sostanza quello che cerco di fare (e di solito è quello che faccio in queste discussioni) è non banalizzare il discorso come stai facendo tu con questi esempi (clicca sui link che ti ho dato... forse capisci il grado di complessità del problema). Ribadisco che è tutt'altro che scontato che una diversa concezione porti solo vantaggi... ci sono tomi e tomi che mostrano bene svantaggi di posizioni alternative a quella del bene comune e non sono del papa.
A questo punto la cosa migliore non sarebbe quella di evitare banalizzazioni per vedere se si possono fare discorsi sensati a favore di tutti?
Mi spiace ma se continui su sta linea sono spinto a credere che a te interessi dipingere chi la pensa diversamente da te nel peggiore dei modi.
Non capisco perchè non vuoi credere che forse la questione sia meno banale di come tu la proponi.

Bet
19-10-2006, 12:16
Certo e casualmente sono argomentazioni che non limitano minimamente le libertà della chiesa, mentre limitano le libertà di tutti gli altri! :D

E' falso. Non sono posizioni che provengono dalla chiesa o solo dalla chiesa. Anzi possono anche provenire da posizioni molto distanti da questi ambienti... credo che nomeutente potrebbe confermare.

Cmq ho capito... meglio lasciare perdere... siamo alle solite polemiche a tutti i costi.

lowenz
19-10-2006, 12:24
E' falso. Non sono posizioni che provengono dalla chiesa o solo dalla chiesa. Anzi possono anche provenire da posizioni molto distanti da questi ambienti... credo che nomeutente potrebbe confermare.

Cattocomunisti REDUX! :D

jumpermax
19-10-2006, 12:25
E' falso. Non sono posizioni che provengono dalla chiesa o solo dalla chiesa. Anzi possono anche provenire da posizioni molto distanti da questi ambienti... credo che nomeutente potrebbe confermare.

Cmq ho capito... meglio lasciare perdere... siamo alle solite polemiche a tutti i costi.
Nessuna polemica. Solo vorrei capire. Io ti ho snocciolato un elenco di libertà che vanno dal concepimento dei figli all'eutanasia che vedo puntualmente messe in discussione. Vorrei capire in questo gioco al "facciamo il bene comune" quali tue libertà accetteresti venissero messe in dubbio. Perchè a me pare che la chiesa adotti su questo due pesi e due misure: le proprie libertà non sono negoziabili e se uno stato le nega è lecito per un cattolico trasgredire, le libertà degli altri invece vanno vincolate...

Bet
19-10-2006, 12:37
Cattocomunisti REDUX! :D

non direi, o cmq credo sia una parte esigua... ci stanno progressisti di vario tipo o il comunitarismo americano che non hanno molto a che fare con quelli :p
direi che sono posizioni abbastanza trasversali... infatti c'è anche un liberalismo progressista o socialista (pensa a molti inglesi o americani)

Franx1508
19-10-2006, 12:49
19 ottobre 2006
«Anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali»
Il Papa: la Chiesa non è un agente politico
Benedetto XVI a Verona per il Convegno ecclesiale: «Contrastare l'ondata di lacismo». «Troppi pregiudizi sulla scuola cattolica»
Papa Benedetto XVI durante il suo intervento a Verona


VERONA - «La Chiesa non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico». Lo ha detto Papa Ratzinger intervenendo al Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona. «La Chiesa - ha spiegato - contribuisce a far sì che ciò che è giusto possa essere efficacemente riconosciuto e poi anche realizzato. A tal fine sono chiaramente indispensabili le energie morali e spirituali che consentano di anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali, o di una categoria sociale, o anche di uno Stato: qui di nuovo c'è per la Chiesa uno spazio assai ampio, per radicare queste energie nelle coscienze, alimentarle e irrobustirle».

Secondo Papa Ratzinger, «il compito immediato di agire in ambito politico per costruire un giusto ordine nella società non è dunque della Chiesa come tale, ma dei fedeli laici, che operano come cittadini sotto propria responsabilità: si tratta di un compito della più grande importanza, al quale i cristiani laici italiani sono chiamati a dedicarsi con generosità e con coraggio, illuminati dalla fede e dal magistero della Chiesa e animati dalla carità di Cristo».
Benedetto XVI sul palco della Fiera di Verona (Afp)

LAICISMO DA CONTRASTARE - Nell'Italia contemporanea, secondo il pontefice, la Chiesa ha un compito fondamentale: quello di contrastare l'ondata di laicismo e di relativismo che investe la cultura odierna. «L'Italia di oggi si presenta a noi come un terreno profondamente bisognoso e al contempo molto favorevole perchè partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita». Da ciò deriva «una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertá individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare». In tal modo, ha spiegato il Pontefice, «Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica, e la fede in Lui diventa più difficile, anche perchè viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera nostra, nel quale, per così dire, Dio non compare più direttamente, sembra divenuto superfluo ed estraneo».

DIALOGO CON ALTRE CULTURE - Il papa si è poi soffermato su relativismo e utilitarismo, giudicati non sono solo in contrasto con il cristianesimo ma anche con altre tradizioni religiose e con altre culture, un fenomeno che rende difficoltoso il dialogo con le altre tradizioni religiose culturali. «Non è difficile vedere come questo tipo di cultura rappresenti un taglio radicale e profondo non solo con il cristianesimo ma più in generale con le tradizioni religiose e morali dell'umanitá: non sia quindi in grado di instaurare un vero dialogo con le altre culture, nelle quali la dimensione religiosa è fortemente presente, oltre a non poter rispondere alle domande fondamentali sul senso e sulla direzione della nostra vita».

PREGIUDIZI SU SCUOLA CATTOLICA - Benedetto XVI ha parlato anche di «educazione della persona». «Tra le molteplici forme di questo impegno - ha detto - non posso non ricordare, in particolare, la scuola cattolica, perchè nei suoi confronti sussistono ancora, in qualche misura, antichi pregiudizi, che generano ritardi dannosi, e ormai non più giustificabili, nel riconoscerne la funzione e nel permetterne in concreto l'attività».

NO A FORME DEVIATE D'AMORE - Benedetto XVI ha detto no anche a quelle che definisce «forme deboli e deviate di amore» e alle «contraffazioni della libertá, come anche alla riduzione della ragione soltanto a ciò che è calcolabile e manipolabile». «In veritá - ha detto ancora Ratzinger - questi "no" sono piuttosto dei "sì" all'amore autentico, alla realtá dell'uomo come è stato creato da Dio. Voglio esprimere qui tutto il mio apprezzamento per il grande lavoro formativo ed educativo che le singole Chiese non si stancano di svolgere in Italia, per la loro attenzione pastorale alle nuove generazioni e alle famiglie».


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/19/papa.html
strano avrei detto il contrario...forse ho sbagliato mondo.

indelebile
19-10-2006, 12:49
Mah che ha detto di nuovo?
Tranne la frase : la Chiesa non è un agente politico, che detta cosi sembra una cosa ridicola o che quantomeno si contraddice a quanto detto in precedenza. Probabilmente invece queste parole hanno una traduzione diversa e voglio intendere altre cose che comunque non mi piacciono

Franx1508
19-10-2006, 12:50
Cattocomunisti REDUX! :D
odio i catto comunisti. :mad:
meglio stalinisti... :p :D :ciapet:
magari satanisti... :cool:

Franx1508
19-10-2006, 12:54
Non capirò mai perchè definirlo "semplice" e "riduttivo".
Per me resta cmq una cosa meravigliosa, anche nell'ipotesi (ripeto, IPOTESI, non certezza) che sia SOLO prodotto dell'evoluzione.

Proprio non capisco perchè "riduzionismo"="cosa brutta".

A tanti lo sento dire.....e francamente penso che abbiano un senso dell'estetica molto limitato.
attenzione a non ridurre lo stomaco alle sue parti fondamentali,potrebbe indurre indigestione,e se la cosa succedesse anche all'intestino,magari al crasso?mamma mia meglio non pensarci... :D

SweetHawk
19-10-2006, 15:49
E anche dal fatto che la società va in una direzione,la chiesa in tutt'altra.
Le religioni in generale si creano dalla società,e devono(dovrebbero) evolversi nella direzione che la società gli impone.Qui ci troviamo di fronte a una religione che da dei dettami anacronistici(sapevate che si tornerà probabilmente alla messa in latino?)e assolutamente non corrispondenti alle necessità della società in cui si struttura.
La sovrastruttura chiesa crollera rapidamente continuando cosi.E i dati lo confermano.
I cattolici praticanti si sono dimezzati in poco piu di 2 decenni. ;)


Scusami ma se la fede si modellasse ad uso e consumo della cultura del momento la considererei poco più che un'opinione.

Per il resto, potresti spiegarci cosa dovrebbe fare il papa per essere simpatico? Fare come la Juv che per essere simpatica è voluta andare in B? :D

SweetHawk
19-10-2006, 15:52
Se dico che tutti gli esseri umani nascondono in sè debolezze e deviazioni sono accomodante o incredibilmente polemico? :D


Sei incredibilmente ruffiano e qualunquista. :D :sofico:

Brand
19-10-2006, 15:52
Il Papa: la Chiesa non è un agente politico
[/url]

hahahahahhahahah :D :D :D

Certo che quello se ne inventa davvero di belle la sera davanti a birra wurstel e crauti :D

fabio80
19-10-2006, 15:54
che il papa dica quel che vuole, tanto non è certo lui e decidere per il singolo

basta che alla laicizzazione non segua l'islamizzazione :rolleyes: :rolleyes:

Brand
19-10-2006, 16:29
che il papa dica quel che vuole, tanto non è certo lui e decidere per il singolo




Il problema è che il nostro paese di massaie è pieno di singoli che pendono dalle labbra di quello.

lognomo33
19-10-2006, 17:03
Scusami ma se la fede si modellasse ad uso e consumo della cultura del momento la considererei poco più che un'opinione.

Per il resto, potresti spiegarci cosa dovrebbe fare il papa per essere simpatico? Fare come la Juv che per essere simpatica è voluta andare in B? :D
Non ci siamo capiti..O meglio,forse non hai gli strumenti culturali per capire quello che ho scritto. ;)
Tu per società intendi massa.
Io per società intendo società. ;)

lowenz
19-10-2006, 18:07
Il problema è che il nostro paese di massaie è pieno di singoli che pendono dalle labbra di quello.
NO, è pieno di furbi (e furbe) a cui fa comodo lavarsi al coscienza con la religione dopo averne combinate di cotte e di crude, per conservare (anche con se stessi) l'immagine della "brava persona".

Reale conversione? MAH, difficile a dirsi in certi casi.

indelebile
19-10-2006, 18:17
No politica però quando arriva Berlusconi boato ultras da stadio (erano allo stadio :D ) e a Prodi fischi urla buu


http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1822799.html?ref=hpsbdx


Verona, 18:43
PRODI CONTESTATO ALL'USCITA DELLO STADIO DI VERONA
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e' stato contestato all'uscita dello stadio Bentegodi di Verona dove si e' appena conclusa la Santa Messa celebrata da Papa Benedetto XVI. Nei confronti del premier sono stati rivolti fischi accompagnati da insulti rivolti da alcune persone che in piedi sulle impalcature esterne dello stadio di Verona attendevano la sua partenza. La partenza del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ha lasciato l'impianto sportivo poco prima del presidente del Consiglio e' stata accolta, invece, da numerosi applausi.


il Papa parla e gli elett...ops e i fedeli rispondono

lognomo33
19-10-2006, 18:19
No politica però quando arriva Berlusconi boato ultras da stadio (erano allo stadio :D ) e a Prodi fischi urla buu


http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1822799.html?ref=hpsbdx


Verona, 18:43
PRODI CONTESTATO ALL'USCITA DELLO STADIO DI VERONA
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e' stato contestato all'uscita dello stadio Bentegodi di Verona dove si e' appena conclusa la Santa Messa celebrata da Papa Benedetto XVI. Nei confronti del premier sono stati rivolti fischi accompagnati da insulti rivolti da alcune persone che in piedi sulle impalcature esterne dello stadio di Verona attendevano la sua partenza. La partenza del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ha lasciato l'impianto sportivo poco prima del presidente del Consiglio e' stata accolta, invece, da numerosi applausi.


il Papa parla e gli elett...ops e i fedeli rispondono

Beh..Verona..città notoriamente "intollerante"(per non essere offensivi)..per caso ti aspettavi che applaudissero Prodi e fischiassero Berlusconi?
Logico che inneggino a Berlusconi.
Un po come i Tedeschi inneggiavano a Hitler. ;)

luigiaratamigi
19-10-2006, 18:23
No politica però quando arriva Berlusconi boato ultras da stadio (erano allo stadio :D ) e a Prodi fischi urla buu


http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1822799.html?ref=hpsbdx


Verona, 18:43
PRODI CONTESTATO ALL'USCITA DELLO STADIO DI VERONA
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e' stato contestato all'uscita dello stadio Bentegodi di Verona dove si e' appena conclusa la Santa Messa celebrata da Papa Benedetto XVI. Nei confronti del premier sono stati rivolti fischi accompagnati da insulti rivolti da alcune persone che in piedi sulle impalcature esterne dello stadio di Verona attendevano la sua partenza. La partenza del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ha lasciato l'impianto sportivo poco prima del presidente del Consiglio e' stata accolta, invece, da numerosi applausi.


il Papa parla e gli elett...ops e i fedeli rispondono
I fan del crucco con la sottana non si smentiscono mai! :asd:

Para Noir
21-10-2006, 12:44
Per passatempo ho provato a ribaltare la questione, per vedere cosa ne viene fuori. Ovviamente le mie posizioni vengono esagerate, il che serve a far capire quanto siano esagerate quelle del Papa, senza che nessuno dica pubblicamente niente :asd:



TERRA - «La Chiesa Non Credente non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico». Lo ha detto Papa Para Noir intervenendo al Convegno Ecclesiale Internazionale del pianeta terra. «La Chiesa Non Credente - ha spiegato - contribuisce a far sì che ciò che è giusto possa essere efficacemente riconosciuto e poi anche realizzato. A tal fine sono chiaramente indispensabili le energie materiali che consentano di anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali, o di una categoria sociale, o anche di uno Stato: qui di nuovo c'è per la Chiesa Non Credente uno spazio assai ampio, per radicare queste energie nelle coscienze, alimentarle e irrobustirle».
Secondo Papa Para Noir, «il compito immediato di agire in ambito politico per costruire un giusto ordine nella società non è dunque della Chiesa Non Credente come tale, ma di tutti indistintamente, che operano come cittadini sotto propria responsabilità: si tratta di un compito della più grande importanza, al quale tutti sono chiamati a dedicarsi con generosità e con coraggio, illuminati dalla razionalità della Chiesa Non Credente e animati dalla ragione».

RELIGIONE DA CONTRASTARE - Nell'Italia contemporanea, secondo il pontefice, la Chiesa Non Credente ha un compito fondamentale: quello di contrastare l'ondata di religione e fideismo che investe la cultura odierna. «L'Italia di oggi si presenta a noi come un terreno profondamente bisognoso e al contempo molto favorevole perchè partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe giustamente porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita». Da ciò deriva «una nuova ondata di oscurantismo e religiosità, per la quale sarebbe irrazionalmente valido soltanto ciò che è fantasioso ed astratto, mentre sul piano della prassi la privazione della libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare». In tal modo, ha spiegato il Pontefice, «La ragione rimane esclusa dalla cultura e dalla vita pubblica, e rimanere razionali diventa più difficile, anche perchè viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera di qualche fantasiosa divinità, nel quale, per così dire, la ragione non compare più direttamente, sembra divenuta superflua ed estranea».

DIALOGO CON ALTRE CULTURE - Il Papa si è poi soffermato sui concetti di Verità Assoluta e mancanza di utilitarismo, giudicati non sono solo in contrasto con la ragione, ma anche con altre tradizioni religiose e con altre culture, un fenomeno che rende difficoltoso il dialogo con le altre tradizioni religiose culturali. «Non è difficile vedere come questo tipo di cultura rappresenti un taglio radicale e profondo non solo con la ragione ma più in generale con le tradizioni scientifiche e morali dell'umanitá: non sia quindi in grado di instaurare un vero dialogo con le altre culture, nelle quali la dimensione religiosa è giustamente scarsamente presente, oltre a illudersi di rispondere alle domande inutili sul senso e sulla direzione della nostra vita».

PREGIUDIZI SU SCUOLA LAICA - Para Noir ha parlato anche di «educazione della persona». «Tra le molteplici forme di questo impegno - ha detto - non posso non ricordare, in particolare, la scuola laica, perchè nei suoi confronti sussistono ancora, in qualche misura, antichi pregiudizi, che generano ritardi dannosi, e ormai non più giustificabili, nel riconoscerne la funzione e nel permetterne in concreto l'attività».

SI' A TUTTE LE FORME D'AMORE - Para Noir ha detto no anche a quelle che definisce «forme deboli e deviate di amore» quali l'astinenza prematrimoniale, e alle «contraffazioni della libertá, come il tentativo di estensione della ragione a ciò che non è calcolabile o manipolabile che le religioni si ostinano a proporre». «In veritá - ha detto ancora Para Noir - questi "sì" sono piuttosto dei "no" all'amore autentico, alla realtá dell'uomo in quanto tale. Voglio esprimere qui tutto il mio apprezzamento per il grande lavoro formativo ed educativo che i singoli non credenti non si stancano di svolgere in Italia, per la loro attenzione alle nuove generazioni e alle famiglie in modo da allontanarli da pericolose religioni». Non è mancato anche un riferimento alla famiglia fondata sull'amore. Di fronte al «rischio» di leggi e scelte che contraddicano i «principi atropologici ed etici», quali l'amore e la libertà, il Papa è tornato a chiedere che non si vietino «nell'ordinamento pubblico altre forme di unione che contribuirebbero ad allargare il vetusto concetto di famiglia tradizionale», e ha raccomandato la «tutela della vita umana in tutte le sue fasi,e cioè da quando ha un cervello alla morte naturale».

Franx1508
21-10-2006, 13:12
Per passatempo ho provato a ribaltare la questione, per vedere cosa ne viene fuori. Ovviamente le mie posizioni vengono esagerate, il che serve a far capire quanto siano esagerate quelle del Papa, senza che nessuno dica pubblicamente niente :asd:



TERRA - «La Chiesa Non Credente non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico». Lo ha detto Papa Para Noir intervenendo al Convegno Ecclesiale Internazionale del pianeta terra. «La Chiesa Non Credente - ha spiegato - contribuisce a far sì che ciò che è giusto possa essere efficacemente riconosciuto e poi anche realizzato. A tal fine sono chiaramente indispensabili le energie materiali che consentano di anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali, o di una categoria sociale, o anche di uno Stato: qui di nuovo c'è per la Chiesa Non Credente uno spazio assai ampio, per radicare queste energie nelle coscienze, alimentarle e irrobustirle».
Secondo Papa Para Noir, «il compito immediato di agire in ambito politico per costruire un giusto ordine nella società non è dunque della Chiesa Non Credente come tale, ma di tutti indistintamente, che operano come cittadini sotto propria responsabilità: si tratta di un compito della più grande importanza, al quale tutti sono chiamati a dedicarsi con generosità e con coraggio, illuminati dalla razionalità della Chiesa Non Credente e animati dalla ragione».

RELIGIONE DA CONTRASTARE - Nell'Italia contemporanea, secondo il pontefice, la Chiesa Non Credente ha un compito fondamentale: quello di contrastare l'ondata di religione e fideismo che investe la cultura odierna. «L'Italia di oggi si presenta a noi come un terreno profondamente bisognoso e al contempo molto favorevole perchè partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe giustamente porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita». Da ciò deriva «una nuova ondata di oscurantismo e religiosità, per la quale sarebbe irrazionalmente valido soltanto ciò che è fantasioso ed astratto, mentre sul piano della prassi la privazione della libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare». In tal modo, ha spiegato il Pontefice, «La ragione rimane esclusa dalla cultura e dalla vita pubblica, e rimanere razionali diventa più difficile, anche perchè viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera di qualche fantasiosa divinità, nel quale, per così dire, la ragione non compare più direttamente, sembra divenuta superflua ed estranea».

DIALOGO CON ALTRE CULTURE - Il Papa si è poi soffermato sui concetti di Verità Assoluta e mancanza di utilitarismo, giudicati non sono solo in contrasto con la ragione, ma anche con altre tradizioni religiose e con altre culture, un fenomeno che rende difficoltoso il dialogo con le altre tradizioni religiose culturali. «Non è difficile vedere come questo tipo di cultura rappresenti un taglio radicale e profondo non solo con la ragione ma più in generale con le tradizioni scientifiche e morali dell'umanitá: non sia quindi in grado di instaurare un vero dialogo con le altre culture, nelle quali la dimensione religiosa è giustamente scarsamente presente, oltre a illudersi di rispondere alle domande inutili sul senso e sulla direzione della nostra vita».

PREGIUDIZI SU SCUOLA LAICA - Para Noir ha parlato anche di «educazione della persona». «Tra le molteplici forme di questo impegno - ha detto - non posso non ricordare, in particolare, la scuola laica, perchè nei suoi confronti sussistono ancora, in qualche misura, antichi pregiudizi, che generano ritardi dannosi, e ormai non più giustificabili, nel riconoscerne la funzione e nel permetterne in concreto l'attività».

SI' A TUTTE LE FORME D'AMORE - Para Noir ha detto no anche a quelle che definisce «forme deboli e deviate di amore» quali l'astinenza prematrimoniale, e alle «contraffazioni della libertá, come il tentativo di estensione della ragione a ciò che non è calcolabile o manipolabile che le religioni si ostinano a proporre». «In veritá - ha detto ancora Para Noir - questi "sì" sono piuttosto dei "no" all'amore autentico, alla realtá dell'uomo in quanto tale. Voglio esprimere qui tutto il mio apprezzamento per il grande lavoro formativo ed educativo che i singoli non credenti non si stancano di svolgere in Italia, per la loro attenzione alle nuove generazioni e alle famiglie in modo da allontanarli da pericolose religioni». Non è mancato anche un riferimento alla famiglia fondata sull'amore. Di fronte al «rischio» di leggi e scelte che contraddicano i «principi atropologici ed etici», quali l'amore e la libertà, il Papa è tornato a chiedere che non si vietino «nell'ordinamento pubblico altre forme di unione che contribuirebbero ad allargare il vetusto concetto di famiglia tradizionale», e ha raccomandato la «tutela della vita umana in tutte le sue fasi,e cioè da quando ha un cervello alla morte naturale».
grande. :sofico:

SweetHawk
21-10-2006, 13:31
Non ci siamo capiti..O meglio,forse non hai gli strumenti culturali per capire quello che ho scritto. ;)



Mi scusi sua erudizione.

Chiederò che mi vengano revocati titoli e laurea... :fagiano:

Posso ricominciae almeno dal primo superiore?

SweetHawk
21-10-2006, 13:37
Beh..Verona..città notoriamente "intollerante"(per non essere offensivi)..per caso ti aspettavi che applaudissero Prodi e fischiassero Berlusconi?
Logico che inneggino a Berlusconi.
Un po come i Tedeschi inneggiavano a Hitler. ;)


Verona è una città meravigliosa.
Certe cose evita di scriverle.


PS: Non sono veronese, ma siciliano.

lowenz
21-10-2006, 13:40
Per passatempo ho provato a ribaltare la questione, per vedere cosa ne viene fuori. Ovviamente le mie posizioni vengono esagerate, il che serve a far capire quanto siano esagerate quelle del Papa, senza che nessuno dica pubblicamente niente :asd:
Un antipapa! :sofico: :sofico: :sofico:

nomeutente
21-10-2006, 13:44
Non ci siamo capiti..O meglio,forse non hai gli strumenti culturali per capire quello che ho scritto. ;)


O meglio, forse non vi siete capiti.

nomeutente
21-10-2006, 13:45
Un po come i Tedeschi inneggiavano a Hitler


paragone un po' azzardato

Onisem
21-10-2006, 13:48
Se credi che la libertà non sia un diritto ma un dono di Dio.....

Poi sarebbe interessante capire come può Dio dare la libertà all'uomo se lui stesso non è libero, dato che Dio non può agire "male".....è una cosa curiosa :D
Male per chi? Non potrà agire male per sè stesso, ma per gli altri... :D

Onisem
21-10-2006, 13:49
Verona è una città meravigliosa.
Certe cose evita di scriverle.


PS: Non sono veronese, ma siciliano.
Il razzismo di Verona è ormai famoso tanto quanto l'arena. :D

jumpermax
21-10-2006, 13:50
Beh..Verona..città notoriamente "intollerante"(per non essere offensivi)..per caso ti aspettavi che applaudissero Prodi e fischiassero Berlusconi?
Logico che inneggino a Berlusconi.
Un po come i Tedeschi inneggiavano a Hitler. ;)
La tolleranza passa innanzitutto per il rispetto degli altri. Paragonare qualcuno ai nazisti solo perchè inneggia Berlusconi e non Prodi, non mi pare il massimo. Soprattutto poi quando il soggetto è la popolazione di una città intera, bollata come intollerante in blocco. Trovo offensivo e pregiudizioso questo modo di argomentare generalizzando luoghi comuni... ogni veronese ragiona con la propria testa ed è libero di fischiare chi gli pare. Ma rappresenta solo sè stesso.

Franx1508
21-10-2006, 13:50
Male per chi? Non potrà agire male per sè stesso, ma per gli altri... :D
osservazione sagace. :cool:

jumpermax
21-10-2006, 13:56
Il razzismo di Verona è ormai famoso tanto quanto l'arena. :D
come tanti altri luoghi comuni che si sentono su svariate città d'Italia... dubito che siano buoni argomenti di conversazione per un forum

Onisem
21-10-2006, 13:58
come tanti altri luoghi comuni che si sentono su svariate città d'Italia... dubito che siano buoni argomenti di conversazione per un forum
I genovesi sono tirchi.

SweetHawk
21-10-2006, 13:59
Il razzismo di Verona è ormai famoso tanto quanto l'arena. :D


Come i siciliani tutti mafiosi, i napoletani tutti truffatori, i genovesi avari e così via... :rolleyes:

Onisem
21-10-2006, 14:00
Come i siciliani tutti mafiosi, i napoletani tutti truffatori e così via... :rolleyes:
I genovesi...

Onisem
21-10-2006, 14:02
Comunque ragazzi stavo scherzando, ho anche usato l'emoticon d'ordinanza (--> :D <--)! Ma come si diceva in un celebre film: "ti sei mai chiesto come fanno i luoghi comuni a diventare luoghi comuni?".