View Full Version : mi scrive la prof...
io non dico che per ogni cosa si debba picchiare il bambino.Ho detto che pero' ogni tanto qualche ceffone ci vuole.
Io, semplicemente, ritengo lo schiaffo proprio un'ultima spiaggia; onestamente ci vorrei arrivare solo in casi più che estremi...
Ovviamente poi non so se nella realtà ci riuscirò o meno a farmi obbeddire solo con le parole, ma spero tanto che possa essere così.
Non criticavo, comunque, il fatto che ogni tanto una sculacciata ci voglia; ma solo che nella situazione di cui parlavi mi sembrava totalmente inappropriata.
Onestamente credo che tua madre, in quel frangente, abbia sbagliato totalmente il modus operandi..non tanto la lezione che voleva trasmetterti.
Ovvero educare il bimbo fin da piccolo a rendersi responsabile dei propri risultati.
Ma guarda che su questo sono totalmente d'accordo; anche perchè è quello che mi hanno sempre insegnato ;)
ffffffffffffatto anche questo!
stilate pure una lista, posso mettere il check praticamente a tutto :D
Ok, l'unica soluzione che ti rimane allora è incatenarlo al tavolo e schioccare la frusta di tanto in tanto, quando lo vedi inattivo. :D
Marilson
06-10-2006, 23:45
ma che azzo dici.
questo succedeva negli anni 50 e 60.
non di certo al tempo di gemma che poi è lo stesso mio.
ha 4 anni più di me mica 20 più di me.
ai nostri tempi i percosse corporali ai bambini già non c'erano più.
al massimo ti mettevano dietro la lavagna o in castigo.
n00b :O . Ho fatto la prima elementare nel 1990 che fu l'ultimo anno col maestro unico, dal 91 si passò ai "moduli" con diciamo 3 insegnanti per classe in media.. insomma da noi si prendevano le BOTTE :O . Il maestro di italiano ci dava dentro di canna di bambù extra flessibile e lunga per colpire random ovunque fino al 3 o 4 banco :O , nei casi più gravi usava "carolina" (ovviamente gli aveva dato un nome) che altro non era che un manico di martello del quale vantava non so quali proprietà divinatorie (diceva che aveva un anima di ferro). E faceva stramale :O . Un'altra maestra usava le mani, le veniva comodo :O . Il primo schiaffo da studente lo presi all'asilo dalle suore quando un giorno sbagliai la prima "a" di una paginetta di "a", perchè l'avevo fatta minuscola :O . Le botte sono un pilastro della scuola e dell'educazione italiana, bisognerebbe ripristinare delle tradizioni del genere :O. Alle scuole medie il prof di tecnica lanciava contro i miei compagni (e me) registri di classe e penne, e alle superiori (roba di 5 anni fa) il mio prof di inglese prendeva a calci la gente in gita, e schiaffi in faccia nel pullman la mattina perchè non dovevano dormire visto che la sera prima avevano fatto casino :O
FunCoolCAE
06-10-2006, 23:51
n00b :O . Ho fatto la prima elementare nel 1990 che fu l'ultimo anno col maestro unico, dal 91 si passò ai "moduli" con diciamo 3 insegnanti per classe in media.. insomma da noi si prendevano le BOTTE :O . Il maestro di italiano ci dava dentro di canna di bambù extra flessibile e lunga per colpire random ovunque fino al 3 o 4 banco :O , nei casi più gravi usava "carolina" (ovviamente gli aveva dato un nome) che altro non era che un manico di martello del quale vantava non so quali proprietà divinatorie (diceva che aveva un anima di ferro). E faceva stramale :O . Un'altra maestra usava le mani, le veniva comodo :O . Il primo schiaffo da studente lo presi all'asilo dalle suore quando un giorno sbagliai la prima "a" di una paginetta di "a", perchè l'avevo fatta minuscola :O . Le botte sono un pilastro della scuola e dell'educazione italiana, bisognerebbe ripristinare delle tradizioni del genere :O. Alle scuole medie il prof di tecnica lanciava contro i miei compagni (e me) registri di classe e penne, e alle superiori (roba di 5 anni fa) il mio prof di inglese prendeva a calci la gente in gita, e schiaffi in faccia nel pullman la mattina perchè non dovevano dormire visto che la sera prima avevano fatto casino :O
beh, allora la maestra di mia sorella allora non era una rarità... a quanto vedo ce n'erano di maestre manesche... ;)
FunCoolCAE
06-10-2006, 23:53
Ok, l'unica soluzione che ti rimane allora è incatenarlo al tavolo e schioccare la frusta di tanto in tanto, quando lo vedi inattivo. :D
no, non è un buon metodo... semmai propongo a Gemma di motivarlo iscrivendolo a qualche scuola di calcetto (o qualcosa che gli piace), con la premessa che se va male non ci va più... :D
così pur di andare a giocare dovrebbe finire prima i compiti e concentrare lo studio... inoltre sarebbe una buona iniziativa per farlo muovere un pò... non come me che su un'ora, 50 minuti li passo a guardare le pareti della stanza e 10 minuti a studiare... :D
e tutto questo a 23 anni, mica a 12... :O
Marilson
06-10-2006, 23:57
beh, allora la maestra di mia sorella allora non era una rarità... a quanto vedo ce n'erano di maestre manesche... ;)
ti dirò, a distanza di anni conosco ancora bene le mie ex maestre/prof ecc e devo dire che non gli rinfaccerei niente. Sono dei grandi educatori e maestri di vita, in fondo quelli sono stati più che altro episodi folkloristici di un passato molto più remoto dove la scuola davvero era fatta di sole botte (anni 30/60). I ricordi più belli li ho dell'asilo, ebbene si. Ho 22 anni ma ricordo benissimo decine, centinaia di piccole cose e fatti di quando andavo in quella meravigliosa scuola.. ci facevano pregare ogni giorno ok, ma erano delle educatrici straordinarie.. ora quell'asilo non esiste più, il comune non lo ha sovvenzionato e loro se ne sono andate. Rimane un merdosissimo asilo pubblico che non sarà mai all'altezza. La meravigliosa struttura addirittura è abbandonata..aveva un doppio giardino a 2 piani ( :eek: ) con decine di giochi esterni.. aule attrezzate, attività manuali, doposcuola... spettacolo. E poi la cultura... uscivi da li che potevi andare tranquillamente in seconda elementare :rolleyes:
FunCoolCAE
06-10-2006, 23:57
Più che la cioccolata mi sa son le merendine così piene di grassi che restano morbide 10 anni. Avete mai provato a tenere una fetta di torta casereccia per piu di 1 settimana se la mordi (tanto è granitica) ti costa un occhio la ricostruzione della dentatura.
vabbè ma tu che problemi hai mangiare torte di una settimana??? non mangi regolarmente ossa? e allora! :D
nickyride
06-10-2006, 23:58
Non ho letto tutto il thread ma secondo me tutti questi problemi nascono perchè le donne nelle società occidentali hanno perso il loro ruolo di femmine e madri, ora sono come degli uomini con le tette, vanno a lavorare, bestemmiano, tornano a casa e non hanno voglia di fare nulla. Di sicuro era molto meglio una volta, quando l'uomo lavorava e portava a casa un congruo stipendio (stipendio che si è notevolmente abbassato per l'entrata in massa della donna nel mondo del lavoro). Risultato di tutto questo? I bambini sono lasciati alla deriva, senza una guida, senza qualcuno che li sorvegli, gli si compra il PC o la consolle e li si lascia lì che il destino faccia il suo corso. Lo so datemi del maschilista, ma la verità è questa e c'è poco da stare allegri :O
Marilson
07-10-2006, 00:01
Non ho letto tutto il thread ma secondo me tutti questi problemi nascono perchè le donne nelle società occidentali hanno perso il loro ruolo di femmine e madri, ora sono come degli uomini con le tette, vanno a lavorare, bestemmiano, tornano a casa e non hanno voglia di fare nulla. Di sicuro era molto meglio una volta, quando l'uomo lavorava e portava a casa un congruo stipendio (stipendio che si è notevolmente abbassato per l'entrata in massa della donna nel mondo del lavoro). Risultato di tutto questo? I bambini sono lasciati alla deriva, senza una guida, senza qualcuno che li sorvegli, gli si compra il PC o la consolle e li si lascia lì che il destino faccia il suo corso. Lo so datemi del maschilista, ma la verità è questa e c'è poco da stare allegri :O
mi sembra una generalizzazione forzata e fuoriluogo. Poi non mi sembra proprio il caso di gemma..
nickyride
07-10-2006, 00:03
mi sembra una generalizzazione forzata e fuoriluogo. Poi non mi sembra proprio il caso di gemma..
Purtroppo è una generalizzazione, forzata e fuori luogo a me non sembra proprio...
Marilson
07-10-2006, 00:07
vabbè ma sembra che ora TUTTE le madri sono professioniste affermate che se ne sbattono dei figli, che passano le giornate con l'xbox360 a ingozzarsi di cioccolato e merendine ingrassando come bovi.. cioè ci sono di questi casi, saranno anche in aumento.. ma non sono tutte cosi le madri :rolleyes:
FunCoolCAE
07-10-2006, 00:15
Non ho letto tutto il thread ma secondo me tutti questi problemi nascono perchè le donne nelle società occidentali hanno perso il loro ruolo di femmine e madri, ora sono come degli uomini con le tette, vanno a lavorare, bestemmiano, tornano a casa e non hanno voglia di fare nulla. Di sicuro era molto meglio una volta, quando l'uomo lavorava e portava a casa un congruo stipendio (stipendio che si è notevolmente abbassato per l'entrata in massa della donna nel mondo del lavoro). Risultato di tutto questo? I bambini sono lasciati alla deriva, senza una guida, senza qualcuno che li sorvegli, gli si compra il PC o la consolle e li si lascia lì che il destino faccia il suo corso. Lo so datemi del maschilista, ma la verità è questa e c'è poco da stare allegri :O
vuoi un consiglio amichevole? cancello quel tuo post o verrai crocifisso da tutte le donne di questo thread... :ciapet:
cmq non condivido minimamente quello che dici.. ammesso che sia davvero la causa, la tua soluzione quale sarebbe?? fare in modo che la donna torni ad essere solo casalinga per accudire i figli...? no, mi dispiace... è una pessima idea... per il semplice motivo che il matrimonio non è eterno e se non si va daccordo la donna si ritroverebbe da sola con i figli e senza lavoro (e quindi non può mantenere i propri figli...) ciò significa ritornare nei tempi cupi del passato, con la donna sottomessa alle volere dell'uomo... con una limitata possibilità di azione perchè se viene lasciata si ritrova nei guai (non avendo di che vivere)... :O
semmai ci vorrebbero delle leggi più specifiche per la donna... che la aiutino a conciliare il lavoro e l'attività di mamma... riducendo il massimo numero di ore lavorative settimanali (al massimo 24 ore secondo me) senza alterare la paga... insomma, dobbiamo riconoscere lo status particolare in cui si ritrova una mamma che lavora... una mamma non può lavorare per lo stesso numero di ore di un uomo perchè i compiti affidati e richiesti ad una donna sono maggiori... ;)
perciò riduciamo il numero delle ore e lasciamo loro più tempo libero da dedicare ai propri fanciulli...
il problema che tutto ciò è in pratica irrealizzabile perchè una donna risulterebbe meno produttiva dell'uomo (in quanto costa di più a parità di ore lavorative...)
Onestamente io non credo che il problema derivi dal fatto che le donne facciano meno le casalinghe; anche perchè stare in casa non significa automaticamente dare ai figli il supporto corretto.
Anzi, se vogliamo in alcuni casi due genitori lavoratori danno al figlio una possibilità in più d'imparare a responsabilizzarsi e a reggersi con le proprie gambe.
I miei hanno sempre lavorato entrambi, quindi rientrata da scuola dovevo cavarmela da sola; questo mi ha permesso in un certo qual senso di "crescere in fretta" ovvero d'imparare a badare alla casa e alle mie necessità essenziali [come prepararmi da mangiare o fare la spesa]
La presenza massiccia di una madre, d'altro canto, può essere deleteria per quanto riguarda il fattore "autosufficienza"
che c'entra il Venerdì?? :confused:
il GP è alle 7:00 di Domenica... dopo il GP (circa le 9:00) anzichè tornare sul letto a dormire, andrò a studiare.... :D
ok nn ci far caso ogni tanto succede mi crasha il cervello :D
vuoi un consiglio amichevole? cancello quel tuo post o verrai crocifisso da tutte le donne di questo thread... :ciapet:
Naaaa ci siamo abituate, anzi solitamente i maschietti sono molto più cattivi :D
A parte tutto è una teoria interessante; condivisibile o meno che sia [ognuno giudicherà secondo i suoi canoni]
cmq non condivido minimamente quello che dici.. ammesso che sia davvero la causa, la tua soluzione quale sarebbe?? fare in modo che la donna torni ad essere solo casalinga per accudire i figli...? no, mi dispiace... è una pessima idea... per il semplice motivo che il matrimonio non è eterno e se non si va daccordo la donna si ritroverebbe da sola con i figli e senza lavoro (e quindi non può mantenere i propri figli...) ciò significa ritornare nei tempi cupi del passato, con la donna sottomessa alle volere dell'uomo... con una limitata possibilità di azione perchè se viene lasciata si ritrova nei guai (non avendo di che vivere)... :O
Bhè nel caso la donna non abbia sostentamento esistono gli alimenti, quando il matrimonio finisce.
Più che altro è un po' deprimente l'idea di dover chiedere sempre al proprio partner i soldi per una qualsiasi necessità; io mi sentirei una specie di sanguisuga...
semmai ci vorrebbero delle leggi più specifiche per la donna... che la aiutino a conciliare il lavoro e l'attività di mamma... riducendo il massimo numero di ore lavorative settimanali (al massimo 24 ore secondo me) senza alterare la paga... insomma, dobbiamo riconoscere lo status particolare in cui si ritrova una mamma che lavora... una mamma non può lavorare per lo stesso numero di ore di un uomo perchè i compiti affidati e richiesti ad una donna sono maggiori... ;)
perciò riduciamo il numero delle ore e lasciamo loro più tempo libero da dedicare ai propri fanciulli...
il problema che tutto ciò è in pratica irrealizzabile perchè una donna risulterebbe meno produttiva dell'uomo (in quanto costa di più a parità di ore lavorative...)
Il problema è che si verrebbe anche a creare una disparità di trattamento, ingiusta, tra uomo e donna.
Per quanto riguarda l'educazione di un figlio, poi, a me sembra un po' strano che si cerchi una "divisione dei ruoli": un figlio si fa in due, ed è giusto che marito e moglie collaborino per dargli delle basi solide, in modo da crescere responsabile ed indipendente.
Ha pienamente ragione Gemma, a 12 anni sei grande, la responsabilità di studiare è tua punto e basta.
Se il ragazzino non studia la colpa è o sua o dell'insegnante.
Non ho letto tutto il thread ma secondo me tutti questi problemi nascono perchè le donne nelle società occidentali hanno perso il loro ruolo di femmine e madri, ora sono come degli uomini con le tette, vanno a lavorare, bestemmiano, tornano a casa e non hanno voglia di fare nulla. Di sicuro era molto meglio una volta, quando l'uomo lavorava e portava a casa un congruo stipendio (stipendio che si è notevolmente abbassato per l'entrata in massa della donna nel mondo del lavoro). Risultato di tutto questo? I bambini sono lasciati alla deriva, senza una guida, senza qualcuno che li sorvegli, gli si compra il PC o la consolle e li si lascia lì che il destino faccia il suo corso. Lo so datemi del maschilista, ma la verità è questa e c'è poco da stare allegri :O
Scusa posso chiederti quanti anni hai?
anomalos
07-10-2006, 06:13
La professoressa deve controllare che il ragazzo abbia fatto i compiti (tempo passato).
Tu, dovresti accertarti che li faccia (tempo presente).
Tanto più che, se l'insegnante ha segnato una nota sul diario, vuol dire che non è certo la prima volta che il ragazzo non sa la lezione.
Qui è sufficiente avere il libro davanti, e vedere se il ragazzo dice le stesse cose del libro.
Cosi si affronta il problema , anche mia figlia tredicenne viene seguita e fino ad oggi tutto ok voto belli e tutti contenti .Mi sembra di aver letto la parola responsabilità qualche post fa , la prima che deve essere responsabile sei te scusa se mi permetto , è un tuo dovere fare il sacrificio di un ora x il bene del presente e del futuro di tuo filglio .
Io capisco che uno la sera è stanco e ci mancherebbe altro dopo una giornata di lavoro , ma tu pensa che quello che fai in fondo serve anche a te .E' indescrivibile la soddisfazione che provo quando vado a parlare con i professori e mi dicono " nn si sieda sig. ****** tutto ok , forse un pò chiacchirona ma ...... nn si può essere perfetti "
Io ho tanti difetti troppi , ma x mia figlia farei tutto e anche oltre
Hai dato, secondo me, un peso a ciò che ti ha scritto la professoressa inadeguato alla situazione. Credo ti abbia semplicemente voluto avvertire di un problema. Probabilmente crede nelle potenzialità di tuo figlio e si dispiace che lui non si applichi in maniera adeguata. Ti ha chiesto un aiuto proprio per evitare ulteriori problemi. Magari puoi semplicemente controllare che abbia svolto la parte scritta e verificare qualche volta il suo modo di esprimersi, considerando che proprio lui ti ha parlato di questo problema.
lognomo33
07-10-2006, 10:52
oggi mio figlio (12 anni, seconda media) tornando da scuola mi dice che la prof di storia lo ha interrogato e lui, avendo dormito poco stanotte, non si ricordava quello che aveva studiato ieri ed è risultato impreparato.
Magnanimamente gli è stata concessa una proroga a domani, in considerazione di questa notte insonne, accompagnata però da una ramanzina tipo "non studi mai" etc etc. e da una "nota sul diario".
Allora chiedo a mio figlio: "ma se la prof ti ha detto così vuol dire che non è la prima volta che ti becca che non sai la lezione" e lui mi risponde "eh, non è che non la so, è che faccio fatica ad esprimermi".
Vabbè, gli faccio la ramanzina sul metodo di studio, e, una volta a casa, chiedo di vedere cosa l'insegnante avesse scritto.
Leggo: "Gentile signora, la prego di controllare che suo figlio esegua i compiti assegnati".
Mapporcamiseria, penso fra me e me, non dovrebbe essere lei a controllarli? Se lo trova impreparato che gli dia il voto che si merita, ma è giusto che si pretenda che io dopo aver lavorato tutto il giorno torni a casa e passi le ultime due ore con mio figlio controllando tutti i compiti (fosse solo quello!) o provandogli la lezione che io stessa poi dovrei studiare, visto che a distanza di 25 anni le cose mica me le ricordo poi tanto bene.
Se poi lui si becca dei brutti voti sicuramente starà a me prendere provvedimenti perchè si applichi di più a scuola, ma il fatto di controllare o addirittura fare con lui i compiti mi pare proprio che l'insegnante non lo possa nè richiedere nè tantomeno pretendere.
Mi sembra un po' un voler scaricare le responsabilità...
A me pare che sia tu a voler scaricare le responsabilità sinceramente(detto in maniera un po drstica).
Non devi solo prendere provvedimenti nel momento in cui non studia.altrimenti imparera che il non studiare porta solo all'avere punizioni.E quando andra all'università se non studiera che farai?Lo punirai ancora?
Sta a te fargli capire l'importanza dello studio,fargli capire che i compiti sono un dovere come lavarsi i denti,controllare se studia o meno e obbligarlo a studiare.Mica all'insegnante. ;)
Logicamente è una mia opinione non necessariamente condivisibile.
Non ho letto tutto il thread ma secondo me tutti questi problemi nascono perchè le donne nelle società occidentali hanno perso il loro ruolo di femmine e madri, ora sono come degli uomini con le tette, vanno a lavorare, bestemmiano, tornano a casa e non hanno voglia di fare nulla. Di sicuro era molto meglio una volta, quando l'uomo lavorava e portava a casa un congruo stipendio (stipendio che si è notevolmente abbassato per l'entrata in massa della donna nel mondo del lavoro). Risultato di tutto questo? I bambini sono lasciati alla deriva, senza una guida, senza qualcuno che li sorvegli, gli si compra il PC o la consolle e li si lascia lì che il destino faccia il suo corso. Lo so datemi del maschilista, ma la verità è questa e c'è poco da stare allegri :O
:rotfl:
vabbè, per indole mia mi prendo la briga di risponderti:
le donne nelle società occidentali hanno DOVUTO perdere il loro ruolo di femmine e madri, spinte dal fatto che, quando venivano abbandonate dal marito, come spesso accade, erano lasciate sole a se stesse, senza sostentamento nè la possibilità di averlo e con i figli a carico. O forse credi alla favola che poi le donne si fanno mantenere da nababbe per il resto della loro vita?
Ci si è mascolinizzate, mio caro, perchè si è dovuto fare di necessità virtù. Non solo non si può sempre stare ad aspettare che un gentile cavaliere accorra in nostro aiuto, ma nemmeno ce lo si può attendere, visto che la cavalleria è morta da un pezzo.
E devi sapere anche che la maggior parte delle donne lavora non perchè abbia velleità carrieristiche, ma semplicemente perchè non bastano i soldi di uno per mandare avanti la famigli. E anche per garantirsi una autonomia nel caso sopra citato in cui dovesse venir meno il marito/padre.
Inoltre come ha detto Nicky, l'esser casalinga non è affatto garanzia del seguir bene i propri figli.
E' vero che lavorando si sottrae tempo alla propria famiglia, ma mi pare proprio che attualmente soluzioni non ce ne siano.
E io in ogni caso sono proprio l'opposto del tipo di donna che lascia il figlio davanti alla play (che fra l'altro rifiuto CATEGORICAMENTE di comprare) o usa la tv come baby sitter, anzi: è una lotta quotidiana.
:)
paditora
07-10-2006, 12:19
Non ho letto tutto il thread ma secondo me tutti questi problemi nascono perchè le donne nelle società occidentali hanno perso il loro ruolo di femmine e madri, ora sono come degli uomini con le tette, vanno a lavorare, bestemmiano, tornano a casa e non hanno voglia di fare nulla. Di sicuro era molto meglio una volta, quando l'uomo lavorava e portava a casa un congruo stipendio (stipendio che si è notevolmente abbassato per l'entrata in massa della donna nel mondo del lavoro). Risultato di tutto questo? I bambini sono lasciati alla deriva, senza una guida, senza qualcuno che li sorvegli, gli si compra il PC o la consolle e li si lascia lì che il destino faccia il suo corso. Lo so datemi del maschilista, ma la verità è questa e c'è poco da stare allegri :O
azzzzzz.
guarda che non siamo più nel 1800 :D
paditora
07-10-2006, 12:23
:rotfl:
quoto il rotfl :D
juninho85
07-10-2006, 12:26
Ha pienamente ragione Gemma, a 12 anni sei grande, la responsabilità di studiare è tua punto e basta.
Se il ragazzino non studia la colpa è o sua o dell'insegnante.
ha solo 12 anni :mbe:
Fenomeno85
07-10-2006, 13:03
Ha pienamente ragione Gemma, a 12 anni sei grande, la responsabilità di studiare è tua punto e basta.
Se il ragazzino non studia la colpa è o sua o dell'insegnante.
infatti ha solo 12 anni ... non è che lo bisogna lasciarlo stare solo perchè si pensa che sia grande :doh:
I bambini vanno seguiti sempre e comunque. Che poi non ha tempo di seguirlo in modo adeguato è un altro discorso. I metodi di studio poi se li costruirà da solo, applicandosi e vedendo come capire e apprendere in modo facile e veloce ma se uno non lo segue, non si controlla che fa i compiti (che poi non saranno mica così tanti ... anche se mi ricordo che ne davano a carrellate ma non impossibili), non lo si interroga ... questo è negligenza a mio avviso.
Poi comunque per testare se ha capito un argomento basta aprire il libro e fare una domanda ... si capisce subito se sa o meno.
E poi comunque gli argomenti non sono mica così criptici.
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
FunCoolCAE
07-10-2006, 13:09
:rotfl:
vabbè, per indole mia mi prendo la briga di risponderti:
le donne nelle società occidentali hanno DOVUTO perdere il loro ruolo di femmine e madri, spinte dal fatto che, quando venivano abbandonate dal marito, come spesso accade, erano lasciate sole a se stesse, senza sostentamento nè la possibilità di averlo e con i figli a carico. O forse credi alla favola che poi le donne si fanno mantenere da nababbe per il resto della loro vita?
Ci si è mascolinizzate, mio caro, perchè si è dovuto fare di necessità virtù. Non solo non si può sempre stare ad aspettare che un gentile cavaliere accorra in nostro aiuto, ma nemmeno ce lo si può attendere, visto che la cavalleria è morta da un pezzo.
E devi sapere anche che la maggior parte delle donne lavora non perchè abbia velleità carrieristiche, ma semplicemente perchè non bastano i soldi di uno per mandare avanti la famigli. E anche per garantirsi una autonomia nel caso sopra citato in cui dovesse venir meno il marito/padre.
Inoltre come ha detto Nicky, l'esser casalinga non è affatto garanzia del seguir bene i propri figli.
E' vero che lavorando si sottrae tempo alla propria famiglia, ma mi pare proprio che attualmente soluzioni non ce ne siano.
E io in ogni caso sono proprio l'opposto del tipo di donna che lascia il figlio davanti alla play (che fra l'altro rifiuto CATEGORICAMENTE di comprare) o usa la tv come baby sitter, anzi: è una lotta quotidiana.
:)
beh, ad esempio la play la potresti comprare... magari sfruttando la "minaccia" se studi e se vai bene la mamma te la compra... ;)
non solo, ma una volta comprata, la potresti "usare" come mezzo di "ricatto": "non userai più la play se non vai bene a scuola..."
insomma, dai nuovi stimoli e incentivi per far studiare il tuo bimbo.. ;) è solo un consiglio che ti dò... tutta qua...
ovviamente condivido pienamente il tuo reply al post precedente... però non credo che le donne si siano "mascolinizzzate"... lavorare non è una prerogativa dell'uomo... in alcuni lavori le donne sono meglio degli uomini...
qualche esempio? lavare le scale, le vetrine dei negozi, etc... :ciapet: :ciapet: :ciapet:
si scherza, :D :D :D
che marea di scuse che ho letto in sto 3d...
Mapporcamiseria, penso fra me e me, non dovrebbe essere lei a controllarli? Se lo trova impreparato che gli dia il voto che si merita, ma è giusto che si pretenda che io dopo aver lavorato tutto il giorno torni a casa e passi le ultime due ore con mio figlio controllando tutti i compiti (fosse solo quello!) o provandogli la lezione che io stessa poi dovrei studiare, visto che a distanza di 25 anni le cose mica me le ricordo poi tanto bene.
Se poi lui si becca dei brutti voti sicuramente starà a me prendere provvedimenti perchè si applichi di più a scuola, ma il fatto di controllare o addirittura fare con lui i compiti mi pare proprio che l'insegnante non lo possa nè richiedere nè tantomeno pretendere.
Mi sembra un po' un voler scaricare le responsabilità...
si da il caso che un figlio vada seguito ed educato, perche se si comporta in maniera non opportuna (e mi pare di capire che si gratti non poco visto che sara stato beccato piu e piu volte prima della nota) è sicuramente anche colpa del genitore (non totalmente ovvio, perche oggi qualsiasi ambiente sociale è abbastanza malsano da far assimilare marciume ai bambini)...tu puoi aver lavorato anche 14 ore alle presse, ma a un bambino di 12 anni i compiti vanno controllati eccome, perche non ha assolutamente gli strumenti per poter essere indipendente a quell eta...ovviamente la cosa è noiosa, ma nessuno ha chiesto a nessuno di fare figli...inutile lamentarsi dopo: se il figlio è seguito fino alla giusta eta (solitamente meta del liceo o giu di li, ma in molti casi anche piu tardi) non avra problemi piu avanti, viceversa ne avra sempre, io non ci vedo proprio nulla di esagerato o incredibile.
Mapporcamiseria, penso fra me e me, non dovrebbe essere lei a controllarli? Se lo trova impreparato che gli dia il voto che si merita, ma è giusto che si pretenda che io dopo aver lavorato tutto il giorno torni a casa e passi le ultime due ore con mio figlio controllando tutti i compiti (fosse solo quello!) o provandogli la lezione che io stessa poi dovrei studiare, visto che a distanza di 25 anni le cose mica me le ricordo poi tanto bene.
Se poi lui si becca dei brutti voti sicuramente starà a me prendere provvedimenti perchè si applichi di più a scuola, ma il fatto di controllare o addirittura fare con lui i compiti mi pare proprio che l'insegnante non lo possa nè richiedere nè tantomeno pretendere.
Un'ingegnante mica segue solo un alunno, ne ha sotto centinaia.
L'insegnante consiglia giustamente ai genitori di controllare i figli perchè mica può far tutto l'insegnante...
Poi ogni genitore è libero di veder crescere suo figlio con un cultura o meno, quindi sta al genitore decidere cosa vuole di suo figlio.
Saluti
oddio il ricatto della playstation :doh: :rotfl: :rotfl:
Mamma:"ti porto via i cavi!"
Figlio:"ok"
Figlio 30 sec dopo che è uscita di casa.... "mmmmm... saranno nel cassetto dell' armadio o sotto il letto? Tanto ho quelli di riserva :D "
Bha io la play da piccolo l'ho avuta per il mio compleanno a 9 anni, ci giocavo molto, troppo, però i voti scolastici non ne hanno risentito, e poi di solito ci si trovava almeno in 2 si facevano 2-3 partite, 2 compiti e si andava al parco a giocare a calcio. A gennaio tanto stavamo al parco un paio d'ore perchè era troppo freddo :mbe: il resto del tempo cosa facevamo? giocavamo al dottore? :oink:
Del resto la maggior parte delle persone che sono state concentrate troppo sullo studio da bambini le ho viste davvero male già alla mi età (18-20 anni), hanno problemi relazionali la maggior parte delle volte, soprattutto con le donne.
A una certa età giocare è imparare a stare in mezzo alla gente. Inoltre cerca di fare in modo che frequenti attività sportive di gruppo come Arti marziali o simili. Cercagli dei bei libri avventurosi e vedrai che li divorerà e si creerà un vocabolario vasto senza rendersene conto. sono solo 2 consigli da parte di chi sta ancora crescendo ;)
FunCoolCAE
07-10-2006, 14:47
oddio il ricatto della playstation :doh: :rotfl: :rotfl:
Mamma:"ti porto via i cavi!"
Figlio:"ok"
Figlio 30 sec dopo che è uscita di casa.... "mmmmm... saranno nel cassetto dell' armadio o sotto il letto? Tanto ho quelli di riserva :D "
Bha io la play da piccolo l'ho avuta per il mio compleanno a 9 anni, ci giocavo molto, troppo, però i voti scolastici non ne hanno risentito, e poi di solito ci si trovava almeno in 2 si facevano 2-3 partite, 2 compiti e si andava al parco a giocare a calcio. A gennaio tanto stavamo al parco un paio d'ore perchè era troppo freddo :mbe: il resto del tempo cosa facevamo? giocavamo al dottore? :oink:
Del resto la maggior parte delle persone che sono state concentrate troppo sullo studio da bambini le ho viste davvero male già alla mi età (18-20 anni), hanno problemi relazionali la maggior parte delle volte, soprattutto con le donne.
A una certa età giocare è imparare a stare in mezzo alla gente. Inoltre cerca di fare in modo che frequenti attività sportive di gruppo come Arti marziali o simili. Cercagli dei bei libri avventurosi e vedrai che li divorerà e si creerà un vocabolario vasto senza rendersene conto. sono solo 2 consigli da parte di chi sta ancora crescendo ;)
la play la si può bloccare mettendo la password al televisore... cor caxxxo che poi la usi la playstation! :D
quello dei libri è un buon consiglio ma a quell'età non credo che provi troppo piacere nel leggere...
lo sport è un'ottima cosa e il migliore per socializzare è il calcio perchè è un gioco di gruppo e poi sicuramente gli piacerà (se è italiano... :D ) ;)
le arti marziali a quell'età sono sbagliate secondo me... :O
poi dipende dai punti di vista... deciderà lei su ciò che è più opportuno per il suo fanciullo... :D
A me calcio faceva schifo, l'ho fatto per 2 anni, ho fatto tennis e devo dire che non lo rifarei, troppo snob (mia madre era fissata, mi ha rotto per 2 anni quando ho smesso e da allora non le va bene che faccia palestra, l'ultimo mese mi ha tagliato i fondi :( :mad: ). Se non comincia ora non leggerà mai più, io leggo almeno 30 libri all'anno di cui più della metà di avventura, non stimoleranno come i classici italiani :ronf: :D ma servono allo scopo ;) lo stacco di vocabolario è netto. A dire la verità forse quello che mi ha più danneggiato a scuola e stato leggere, perchè difficilmente se ero immerso nella lettura mi accorgevo del passar del tempo e non era raro dormire 3-4 ore a notte, con conseguente frastornatura il giorno dopo :D .
Siamo sempre più evoluti, l'attacchiamo al monitor del pc la play :read:
poi dipende dai punti di vista... deciderà lei su ciò che è più opportuno per il suo fanciullo...
quoto
FunCoolCAE
07-10-2006, 15:02
A me calcio faceva schifo, ho fatto tennis e devo dire che non lo rifarei, troppo snob (mia madre era fissata). Se non comincia ora non leggera mai più.
Siamo sempre più evoluti, l'attacchiamo al monitor del pc la play :read:
quoto
si porta la play con sè quando va al lavoro... :D
magari la tiene in macchina...
non dirmi che ha una play di scorta.. :O
io gli unici libri che leggo sono quelli di storia (sul fascismo, le guerre mondiali, Roma antica, etc... e quelli di Bruno Vespa... :D :D :D
tutto il resto mi fa cagare... :D
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