~ZeRO sTrEsS~
26-09-2006, 10:37
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/26/vimodrone.shtml
Calci e pugni alla vittima, che finisce in ospedale. Fermate tre ragazze
«Ruba» il fidanzato, le coetanee la picchiano
Quindicenne recluta via Internet baby gang per vendicarsi della rivale. L'aggressione in un parco di Vimodrone, nel Milanese
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MILANO - Un'amica le ruba il fidanzato, e lei, all'età di 15 anni, ha aperto un blog su Internet per dare vita ad un improvvisato «club delle ex fidanzate»: «A.A.A., vendicatrici cercansi», era più o meno il senso dell'appello. Se nella finzione cinematografica (celebre è il film «Il club delle prime mogli») le «tradite» tramavano di nascosto per vendicarsi dei mariti, però, nella realtà le «socie», tutte studentesse minorenni residenti nell'hinterland, hanno preferito prendersela con la «traditrice», loro coetanea e compagna di scuola.
La trappola è scattata domenica pomeriggio in un parco di Vimodrone, alle porte di Milano: dopo aver atteso la rivale, in quattro l'hanno accerchiata e presa a schiaffi e pugni, con il risultato di farla finire al pronto soccorso con ferite giudicate guaribili in dieci giorni. L'epilogo è di ieri: tre del gruppetto delle giovanissime vendicatrici sono state identificate dai carabinieri di Sesto San Giovanni e segnalate alla Procura dei Minorenni di Milano con l'accusa di lesioni personali aggravate. In serata i militari stavano chiudendo il cerchio anche attorno all'ultima ragazzina rimasta per il momento senza nome.
A capo del club delle tradite una studentessa di 15 anni, buona famiglia alle spalle e curriculum impeccabile a scuola. La sua rivale è un'amica, anche lei quindicenne, troppo bella per passare inosservata, figlia di genitori benestanti residenti vicino a Vimodrone; le aveva suscitato forse qualche invidia, ma nulla di più, fino a quando, una settimana fa, non ha scoperto che tra le cose che condividevano ce n'era una di troppo: il suo fidanzatino. Il passo tra il sentimento di gelosia e il desiderio di vendetta è stato breve. E così la tradita ha deciso di attuare i suoi propositi utilizzando però dei canali informatici.
Infatti la ragazza ha studiato il piano a tavolino, davanti al computer: dopo essersi collegata a Internet, ha aperto un blog per cercare alleate disposte ad aiutarla a punire la rivale. L'indirizzo non è stato svelato dagli inquirenti e, da quanto si sa, ieri sera si stava ancora decidendo se togliere o meno la pagina incriminata dalla rete. Attraverso il blog, infatti, la vendicatrice ha cercato le sue «reclute», spiegando per filo e per segno modi e tempi della speciale spedizione punitiva. «Quella lì mi ha soffiato il tipo e merita una bella lezione. Chi ci sta a darmi una mano?», sarebbero state, più o meno, le parole utilizzate per assoldare le complici.
Spinte da un'insensata solidarietà femminile, le reclute hanno risposto puntuali. In tre, tutte ragazzine vicine per età (classe ‘91) e per area geografica, hanno inviato la loro risposta al blog: «Dai ci sto, facciamogliela vedere a quella lì». Come sia stata predisposta la trappola non è ancora chiaro. Quel che è certo è che la vittima è stata chiamata da una delle quattro «giustiziere» per un incontro al parco. L'appuntamento era per le 18 di domenica scorsa: appena la «traditrice» ha varcato la soglia dei giardinetti, le bullette l'hanno accerchiata. «Ti piace rubare i ragazzi alle altre?», sarebbero state le uniche parole che hanno preceduto una raffica di botte. Schiaffi, pugni e tirate di capelli hanno lasciato la vittima a terra, tramortita.
Dopo la visita all'ospedale, ieri mattina la studentessa aggredita è stata accompagnata dai carabinieri da mamma e papà, con il referto del pronto soccorso in tasca. Al racconto dettagliato dell'accaduto sono seguite le indagini dei carabinieri che hanno convocato in caserma i genitori delle piccole vendicatrici. Ora il caso è passato alla Procura dei Minorenni.
Calci e pugni alla vittima, che finisce in ospedale. Fermate tre ragazze
«Ruba» il fidanzato, le coetanee la picchiano
Quindicenne recluta via Internet baby gang per vendicarsi della rivale. L'aggressione in un parco di Vimodrone, nel Milanese
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MILANO - Un'amica le ruba il fidanzato, e lei, all'età di 15 anni, ha aperto un blog su Internet per dare vita ad un improvvisato «club delle ex fidanzate»: «A.A.A., vendicatrici cercansi», era più o meno il senso dell'appello. Se nella finzione cinematografica (celebre è il film «Il club delle prime mogli») le «tradite» tramavano di nascosto per vendicarsi dei mariti, però, nella realtà le «socie», tutte studentesse minorenni residenti nell'hinterland, hanno preferito prendersela con la «traditrice», loro coetanea e compagna di scuola.
La trappola è scattata domenica pomeriggio in un parco di Vimodrone, alle porte di Milano: dopo aver atteso la rivale, in quattro l'hanno accerchiata e presa a schiaffi e pugni, con il risultato di farla finire al pronto soccorso con ferite giudicate guaribili in dieci giorni. L'epilogo è di ieri: tre del gruppetto delle giovanissime vendicatrici sono state identificate dai carabinieri di Sesto San Giovanni e segnalate alla Procura dei Minorenni di Milano con l'accusa di lesioni personali aggravate. In serata i militari stavano chiudendo il cerchio anche attorno all'ultima ragazzina rimasta per il momento senza nome.
A capo del club delle tradite una studentessa di 15 anni, buona famiglia alle spalle e curriculum impeccabile a scuola. La sua rivale è un'amica, anche lei quindicenne, troppo bella per passare inosservata, figlia di genitori benestanti residenti vicino a Vimodrone; le aveva suscitato forse qualche invidia, ma nulla di più, fino a quando, una settimana fa, non ha scoperto che tra le cose che condividevano ce n'era una di troppo: il suo fidanzatino. Il passo tra il sentimento di gelosia e il desiderio di vendetta è stato breve. E così la tradita ha deciso di attuare i suoi propositi utilizzando però dei canali informatici.
Infatti la ragazza ha studiato il piano a tavolino, davanti al computer: dopo essersi collegata a Internet, ha aperto un blog per cercare alleate disposte ad aiutarla a punire la rivale. L'indirizzo non è stato svelato dagli inquirenti e, da quanto si sa, ieri sera si stava ancora decidendo se togliere o meno la pagina incriminata dalla rete. Attraverso il blog, infatti, la vendicatrice ha cercato le sue «reclute», spiegando per filo e per segno modi e tempi della speciale spedizione punitiva. «Quella lì mi ha soffiato il tipo e merita una bella lezione. Chi ci sta a darmi una mano?», sarebbero state, più o meno, le parole utilizzate per assoldare le complici.
Spinte da un'insensata solidarietà femminile, le reclute hanno risposto puntuali. In tre, tutte ragazzine vicine per età (classe ‘91) e per area geografica, hanno inviato la loro risposta al blog: «Dai ci sto, facciamogliela vedere a quella lì». Come sia stata predisposta la trappola non è ancora chiaro. Quel che è certo è che la vittima è stata chiamata da una delle quattro «giustiziere» per un incontro al parco. L'appuntamento era per le 18 di domenica scorsa: appena la «traditrice» ha varcato la soglia dei giardinetti, le bullette l'hanno accerchiata. «Ti piace rubare i ragazzi alle altre?», sarebbero state le uniche parole che hanno preceduto una raffica di botte. Schiaffi, pugni e tirate di capelli hanno lasciato la vittima a terra, tramortita.
Dopo la visita all'ospedale, ieri mattina la studentessa aggredita è stata accompagnata dai carabinieri da mamma e papà, con il referto del pronto soccorso in tasca. Al racconto dettagliato dell'accaduto sono seguite le indagini dei carabinieri che hanno convocato in caserma i genitori delle piccole vendicatrici. Ora il caso è passato alla Procura dei Minorenni.