View Full Version : DISCO SUCKS.... o no?
Il titolo di questo thread, almeno la parte in maiuscolo, era anche il motto di una corrente di pensiero in voga alla fine degli anni '70, quando, probabilmente esasperati dall'enorme diffusione della Disco Music che aveva iniziato a sconfinare anche in ambiti a lei non proprio consoni, molti sostenitori di altri generi musicali, rock in primis, intrapresero una campagna contro la Disco, culminata con l'organizzazione della distruzione di massa di moltissimi dischi di musica dance tenutasi nel parco di Comiskey a Chicago.
Personalmente credo che questi atti, proprio come accadde durante il regime nazista con la distruzione dei libri, ottengano esattamente il risultato contrario. Sicuramente un effetto momentaneo lo hanno, ma è legato soprattutto alla stupidità di molte persone che pur di rimanere con la massa, non esitano a salire sul carro del più forte, senza considerare le conseguenze e soprattutto senza fermarsi nemmeno per un momento ad analizzare l'idiozia dell'atto al quale stanno dando vita. Com'è noto a tutti, la Disco si è fermata o meglio, si è "nascosta", ma non appena il polverone ha iniziato a dissolversi, è tornata a splendere sotto forma di House Music che ha reso ancor più forte di prima il movimento degli amanti della pista da ballo.
Che ne pensate?
Fabiaccio
17-09-2006, 11:02
che poi tra l'altro la disco music degli anni '70-'80 tanto schifo non faceva proprio eh ;)
Io comunque son del parere che se una cosa non mi piace non la ascolto... mi ricordo di una mezza lite che ho avuto con una tipa perchè a lei piace Madonna e a me invece fa schifo...
A un certo punto le ho detto "eh vabbuò se ti piace ascoltatela mica ti impedisco di farlo"... e gliene veniva ancora a lei :stordita:
SpEcIaL_k
17-09-2006, 12:44
io ascolto quello che mi piace e non mi interessa qual'e' il genere...
Darkdragon
19-09-2006, 13:13
dance will never die :O
ad ogni modo la discomusic anni 70 ha avuto un successo sproporzionato ed è stato giusto dimensionarla, anche se bisogna ammettere che negli anni 70 80 i rock-metallari erano un po quello che sono i discotecari ora. dagli anni 80 è venuta fuori l house, dai 90 la dance, poi techno, trance, hardcore, hardstyle e ora sta tornando di moda l ausss. come vedi non si scampa :D
[The Black]
19-09-2006, 13:21
io ascolto quello che mi piace e non mi interessa qual'e' il genere...
:mano:
RiccardoS
19-09-2006, 13:50
sucks, sucks. fidati che sucks. ;)
:asd:
SpEcIaL_k
19-09-2006, 17:37
sir andrew fa i chinotti con il sedere ai cammelli!!!!
:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
Darkel83
19-09-2006, 18:04
la discomusic è una musica spettacolare, contrariamente a quanto si pensi nn è per nulla una musica "ignorante", anzi richiede un orecchio musicale notevolmente allenato per apprezzala al massimo
inoltre dalla discomusic è nato il rap...
vaio-man
19-09-2006, 21:38
ditemi tutto ma a me disco,rap ecc... non mi piacciono o per meglio dire nn mi piacciono quelli di oggi che per la maggior parte sono solo ragazzuoli che di musica capiscono ben poco ma hanno trovato il modo per fare soldi, sinceramente ascolto tutto dal rock pesante alla classica anche il country il blues o il jazz, cosa hanno in comune generi così diversi? è gente che se gli metti uno spartito davanti lo sanno leggere e musicalmente hanno le palle quadratte e velo dice uno che ha fatto 10 anni di clarinetto :D
juninho85
19-09-2006, 21:54
quella attuale sucks,e pure a legnate sui denti
RiccardoS
20-09-2006, 06:59
la discomusic è una musica spettacolare, contrariamente a quanto si pensi nn è per nulla una musica "ignorante", anzi richiede un orecchio musicale notevolmente allenato per apprezzala al massimo
inoltre dalla discomusic è nato il rap...
:asd: fammi il piacere va :asd:
ah c'è pure nato il rap!!! :eek: :eek: :eek: e sti gran cazzi!!!! :sofico:
vaio-man
20-09-2006, 10:18
si si, orecchio allenato a che? mi sapresti riconoscere un controtempo, o la differenza tra un trillo e un arpeggio? oppure un acciacatura? ma fammi il piacere!! se mi dici che ti piace è un conto ma se mi dici che chi ascolta quella roba è esperto di musica ti dico :banned:
BadMirror
20-09-2006, 11:23
State bbboniiii :D:D
p.s. alcune cose non sono affatto male, odio la disco 70 che oramai spopola nella musica dal vivo dei pub (non se ne può più!!!!!!) ma d'altra parte è la forma più commerciale e gretta.
X Vaio-man: al di là che anche io personalmente aborro tante cose come il rap (ma solo per gusti personali) e che il solo ascolto non ti può dare tutto, il rock, il blues, il country e perfino il jazz delle origini non hanno mai richiesto di saper leggere uno spartito o di aver 10 anni di conservatorio alle spalle. ;)
giovane acero
20-09-2006, 13:38
ditemi tutto ma a me disco,rap ecc... non mi piacciono o per meglio dire nn mi piacciono quelli di oggi che per la maggior parte sono solo ragazzuoli che di musica capiscono ben poco ma hanno trovato il modo per fare soldi, sinceramente ascolto tutto dal rock pesante alla classica anche il country il blues o il jazz, cosa hanno in comune generi così diversi? è gente che se gli metti uno spartito davanti lo sanno leggere e musicalmente hanno le palle quadratte e velo dice uno che ha fatto 10 anni di clarinetto :D
ho idea che i gruppi storici della disco qualcosina sapevano leggere ;)
noooooooooooooo il country nooooooooooooo :cry:
Darkel83
20-09-2006, 16:50
Veramente la discomusic ha una notevole elaborazione di suoni e di strumenti, ci sono elementi di musica classica, latina e soul.
C'è un grazie utilizzo degli archi, una ricchezza di suoni simile alla musica progressive (di santana e pink floyd ad esempio), e la discomusic ha annoverato alcune fra le + grandi cantanti della storia della musica.
Per inciso la discomusic è un gener musicale nato fra la metà dei settanta e morto nei primi degli '80, da cui sono nati il rap e tutta la musica elettronica (house e tchno in primis).
Quelli fatti in senguto sono solo "remake".
BadMirror
20-09-2006, 19:16
Per inciso la discomusic è un gener musicale nato fra la metà dei settanta e morto nei primi degli '80, da cui sono nati il rap e tutta la musica elettronica (house e tchno in primis).
Mah, continui a ripeterla sta cosa del rap, ma se penso al rap a me vengono in mente ben altri nomi, prima di tutto hip hop, poi anche R&B, Soul e Funk.
vaio-man
20-09-2006, 19:29
il soul da dove? ti ricordo che il soul l'ha creato il grande ray charles a partire dal gospel e anche l'R&B deriva in qualche misura dal gospel, cmq è vero che non c'era bisogno di leggere uno spartito col jazz (infatti il vero jazz,quello delle origini, era fatto a orecchio) ma intanto fidati che musicalmente il + ignorante dei jazzisti un DJ selo mette nella punta del mignolo
e poi il country è una figata :D :D
BadMirror
20-09-2006, 19:39
il soul da dove? ti ricordo che il soul l'ha creato il grande ray charles a partire dal gospel e anche l'R&B deriva in qualche misura dal gospel, cmq è vero che non c'era bisogno di leggere uno spartito col jazz (infatti il vero jazz,quello delle origini, era fatto a orecchio) ma intanto fidati che musicalmente il + ignorante dei jazzisti un DJ selo mette nella punta del mignolo
e poi il country è una figata :D :D
Il soul è una delle componenti evolutive della musica nera, da cui è chiaro che il rap ha preso a sua volta qualcosa, così come ha preso da tutti gli altri generi. Se poi parliamo di una cultura specifica da cui è "nato" io non vedo altro che un nome, hip hop, ma non essendo un grande ascoltatore di rap potrei anche sbagliarmi, anche se non credo.
Che c'entra che il soul l'ha inventato Ray, è chiaro che è precedente al rap (anche perchè altrimenti con che logica marziana parlerei? :D ).
Sul fatto del jazzista, la cosa è banale, ma a che pro parlarne? Allora un musicista classico si mette in tasca il jazzista. Allora Mozart si mette in tasca tutti, mettiamoci in casa un disco solo suo e ascoltiamo quello a vita (la mia è una ovvia esagerazione, ma rende l'idea della banalità del discorso).
Io capisco anche che poi ti faccia pena la musica da discoteca odierna e i dj di oggi, anch'io me ne tengo a debita distanza, ma rileggendo il post d'apertura di questo 3d......bè l'ambito della discussione può essere più ampio ;)
vaio-man
20-09-2006, 22:56
scusami avevo frainteso il discorso pensavo che dicevi che il soul era nato dal rap :muro: e quando l'ho letto non immaggini la mia reazione :cry:
Darkel83
20-09-2006, 23:53
Mah, continui a ripeterla sta cosa del rap, ma se penso al rap a me vengono in mente ben altri nomi, prima di tutto hip hop, poi anche R&B, Soul e Funk.
rapper's delight usava un campionamento degli chic
l'elettrofunk di africa bambaataa è una derivazione della discomusic
bastano queste due cose
ciao
p.s: l'hiphop non è un genere musicale
BadMirror
21-09-2006, 01:19
rapper's delight usava un campionamento degli chic
l'elettrofunk di africa bambaataa è una derivazione della discomusic
bastano queste due cose
ciao
p.s: l'hiphop non è un genere musicale
Mi sembra di aver parlato espressamente di cultura hip hop, l'ho anche sottolineato.
Nonostante i tuoi 2 esempi dire che il rap derivi direttamente dalla disco continua a sembrarmi limitativo.
Il titolo di questo thread, almeno la parte in maiuscolo, era anche il motto di una corrente di pensiero in voga alla fine degli anni '70, quando, probabilmente esasperati dall'enorme diffusione della Disco Music che aveva iniziato a sconfinare anche in ambiti a lei non proprio consoni, molti sostenitori di altri generi musicali, rock in primis, intrapresero una campagna contro la Disco, culminata con l'organizzazione della distruzione di massa di moltissimi dischi di musica dance tenutasi nel parco di Comiskey a Chicago.
Personalmente credo che questi atti, proprio come accadde durante il regime nazista con la distruzione dei libri, ottengano esattamente il risultato contrario. Sicuramente un effetto momentaneo lo hanno, ma è legato soprattutto alla stupidità di molte persone che pur di rimanere con la massa, non esitano a salire sul carro del più forte, senza considerare le conseguenze e soprattutto senza fermarsi nemmeno per un momento ad analizzare l'idiozia dell'atto al quale stanno dando vita. Com'è noto a tutti, la Disco si è fermata o meglio, si è "nascosta", ma non appena il polverone ha iniziato a dissolversi, è tornata a splendere sotto forma di House Music che ha reso ancor più forte di prima il movimento degli amanti della pista da ballo.
Che ne pensate?
ll fenomeno discomusic negli USA ha avuto una valenza molto diversa rispetto all'Europa, specie nei primi anni.
La 'disco' nacque gradualmente negli ambienti gay di Manhattan tra il 72 e il 74. Dopo qualche anno, col crescente successo, perse in buona parte quella connotazione omosessuale che in parte però sarebbe rimasta a livello discografico e di deejays, estendendosi anche agli etero e alle altre parti degli USA.
In Europa la disco arrivò con qualche anno di ritardo (grazie in parte anche al fenomeno del 'Norhern Soul' nel nord dell'Inghilterra), in Italia si affacciò timidamente con la nascita nel 1976 delle prime radio private (e certamente il monopolio di stato radiofonico esistente in tutti i paesi europei che l'Italia ruppe per prima non ne aiutò lo sviluppo), per diventare popolare solo col successo del film e della colonna sonora de 'la Febbre del Sabato sera' nel 1977, anche se il settore delle discoteche si sarebbe sviluppato per lo più nei primi anni 80.
Negli USA l'impatto della disco fu molto più dirompente che in Europa dove invece fu diluito nel tempo, c'erano molte più radio a trasmetterla.
Peraltro in nazioni come il Brasile il successo della disco e in generale della black music negli anni 70 fu avallato e incoraggiato dalla dittatura militare, la suonavano durante le torture col volume a palla per non far sentire le urla....
Comunque la disco non fu l'assoluta e unica protagonista della prima e della seconda metà degli anni 70; parallelamente nasceva l'hard rock e di lì a poco divenne heavy metal, in Inghilterra a metà anni 70 nasceva il punk, il jazz-rock (prima quello inglese e poi quello USA) ebbe molto successo nella prima metà degli anni 70 e verso il 75-76 si sarebbe evoluto nella fusion; inoltre negli anni 70 la musica soul conobbe il suo massimo splendore, con l'esplosione di M.Gaye, S.Wonder, C.Mayfield, I.Hayes, C.Khan, G.Knight, Temptations, Commodores e moltissimi altri cantanti e gruppi neri.
Il reggae conobbe un grande successo, anche in Italia ( 85.000 spettatori per Bob Marley allo stadio milanese di San Siro, e anche Peter Tosh ebbe molta fortuna dalle nostre parti).
E stavano nascendo anche la new wave e lo versione anglofila dello ska giamaicano in Inghilterra, e la new age a Palo Alto in California.
Nel giro di pochi anni, tra il 1970 e il 1972, con la morte di simboli carismatici quali Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janes Joplin, lo scioglimento dei Beatles, il declino artistico e fisico di Elvis Presley e la tragedia dei morti nel concerto di Altamont, molti critici musicali, sociologi e osservatori sentenziarono che 'il rock era finito'.
Finito o no, a prescindere dall'evoluzione successiva del rock, è innegabile comunque che ci fu un caduta di interesse verso il rock (sia negli USA che in Europa) nella prima metà degli anni 70, testimoniata da tre aspetti:
- il disinteresse e lo scarso successo commerciale di molte valide formazioni di rock progressive e sperimentale in Europa ed in Italia (fatta eccezione per i gruppi inglesi); gran parte del pubblico non era ancora preparato per recepire quella musica, nata troppo presto quando ancora le radio private non esistevano
- il successo (paraltro limitato allora agli USA ed impensabile nel decennio precedente) di una band soul di ragazzini neri come i Jackson Five (ben dieci anni prima di Thriller di M.J.).; dopo la droga, i disordini e i morti del rock c'era una voglia generalizzata di ascoltare qualcosa di più tranquillo e spensierato
- l'interessamento (per ragioni per lo più extramusicali) dei giovani di sinistra al jazz verso la metà degli anni 70. In Francia e in Italia quest'ultimo aspetto ebbe aspetti devianti rispetto alle altre nazioni grazie anche alla polemiche e alla risonanza di due libri sul free jazz da parte di Leroi Jones prima e dei due francesi Carles-Comolli poi.
Il free jazz era la corrente più sonoramente estrema di tutto il jazz, suoni spesso 'confusi' e 'sperimentali', talvolta 'violenti'. Alcuni degli esponenti neri del free jazz erano vicini negli USA alle posizioni del leader nero Malcolm X e delle Pantere Nere, di qui si spiega l'interesse politico verso questa corrente.
Il rock era stato creato dai neri a metà degli anni 50, ma ben presto se ne appropriarono i bianchi, tanto che con l'eccezione dei neri Jimi Hendrix, Sly Stone, George Clinton e pochi altri, la maggior parte dei musicisti e del pubblico nero si spostò sin dai primi anni anni 60 sul Rhythm & Blues poi divenuto soul, anche perchè anche l'incomprensibile free jazz cominciò ad far perdere l'interesse a molti neri per il jazz già ancor prima della morte di John Coltrane, avvenuta nel 1967.
Che quest'interesse in Italia fosse politico e non musicale lo dimostrò il fatto che le vendite di dischi free jazz in italia furono scarsine, e che quei neri e quei bianchi che dal vivo sunovano jazz non free ma di stili precedenti (tradizionale, mainstream, bop, cool, hard bop, third stream, ecc) vennero spesso fischiati e insultati come 'fascisti' (toccò pure a Sarah Vaughan) da quei giovinastri ignoranti, che spesso causarono disordini e problemi di ordine pubblico a Umbria Jazz.
Inoltre sia ai concerti che alle partite di calcio allo stadio in quegli anni era diffuso l'atteggiamento di non voler pagare....
Queste ed altre situazioni (anche dovute a problemi e gravi carenze organizzative e al dilettantismo ed all'approssimazione nell'organizzazione dei concerti e dei locali) anche ai concerti di altri generi determinarono la cattiva fama dell'Italia presso le band rock, soul, funky ecc americane e inglesi, molte delle quali disertarono il nostro paese nella seconda metà degli anni 70.
La disco, influenzata per lo più da soul e funk, nei primi anni fino al 1976-77 personalmente la trovo in genere piuttosto rozza. Dalla fine del 76 grazie sia a musicisti e produttori di grande talento come Bernard Edwards, Nile Rodgers, Narada Michael Walden, Dexter Wansel ed altri, ma anche alla nascita di molte piccole etichette specializzate in dischi mix, la disco si raffinò moltissino trasformandosi in dance music. Uscirono dischi pregevoli per lo più fino al 1983, anche grazie alla presenza di numerosi jazzisti e sessionmen jazz e pop-rock (i Toto, Michael & Randy Brecker e tanti altri, mi viene sempre da pensare a un musicista come Gene Orloff, che suonò il violino sia con Charlie Parker che con gli Chic).
Ci vuole un bel coraggio per definire scadente la musica dal vivo e su album di gruppi come Earth, Wind & Fire o Kool & The Gang (che hanno radici jazzistiche) o degli Chic.
Certo che i sospiri sexy di Donna Summer o le voci scadenti di certe cantanti in molti brani disco giustamente hanno lasciato molte comprensibili perplessità.
Poi esistono vari tipi di 'disco'; l'euro disco (ad esempio Moroder), il philly sound (che deriva dal soprannome della città di Filadelfia) ecc
In Italia l'usufruitore medio di discomusic non è mai stato nè nero, nè gay; al tempo stesso non ci sono mai state in Italia discoteche mitiche come lo Studio 54 di New York (per i VIP) o il Ministery of Sound di Londra (per la qualità audio pazzesca), da sempre quello che qui contava in discoteca era 'l'animazione' (cioè la fica). ;)
La disco ha avuto un momento di stallo a livello discografico tra il 1983 e il 1986, dovuto al successo dei pop inglese (Spandau Ballett, Duran Duran, Depeche Mode, Simple Minds, Level 42 ecc) e americano (Madonna, Cindy Lauper, Michael Jackson e altri) trainati dai fiorenti videoclip musicali (era appena arrivata MTV in Europa) fin quando non è esplosa la musica house (garage) nell'86 dapprima a Chicago e poi in altre città degli USA e a Londra. Parallelamente il rap, che è rimasto sotto incubazione in tutti gli anni 70 nel Bronx, ad Harlem e in altre comunità urbane nere (precursori come Gil Scott Heron o i Last Poets), è esploso alla fine del 79 con 'Rapper's delight' degli Sugar Hill Gang (rifacimento di 'Good times' degli Chic) e divenuto hip-hop a metà del decennio, grazie anche al successo dell'elettrobeat che, come del resto anche per la Tecno di Detroit, fu enomemente influenzato dai dischi elettronici degli anni 70 dei tedeschi Kraftwerk (e del resto anche Afrika Bambaataa e Derrick May degli X-Ray in interviste hanno ammesso l'influenza determinante del gruppo bianco tedesco).
RiccardoS
21-09-2006, 07:13
:ave: :ave: non siamo deeeeeegniiiii, non siamo deeeeeeeeeegniiiiii!!!
ll fenomeno discomusic negli USA ha avuto una valenza molto diversa rispetto all'Europa, specie nei primi anni.
La 'disco' nacque gradualmente negli ambienti gay di Manhattan tra il 72 e il 74. Dopo qualche anno, col crescente successo, perse in buona parte quella connotazione omosessuale che in parte però sarebbe rimasta a livello discografico e di deejays, estendendosi anche agli etero e alle altre parti degli USA.
In Europa la disco arrivò con qualche anno di ritardo (grazie in parte anche al fenomeno del 'Norhern Soul' nel nord dell'Inghilterra), in Italia si affacciò timidamente con la nascita nel 1976 delle prime radio private (e certamente il monopolio di stato radiofonico esistente in tutti i paesi europei che l'Italia ruppe per prima non ne aiutò lo sviluppo), per diventare popolare solo col successo del film e della colonna sonora de 'la Febbre del Sabato sera' nel 1977, anche se il dettore delle discoteche si sarebbe sviluppato per lo più nei primi anni 80.
Negli USA l'impatto della disco fu molto più dirompente che in Europa dove invece fu diluito nel tempo, c'erano molte più radio a trasmetterla.
Peraltro in nazioni come il Brasile il successo della disco e in generale della black music negli anni 70 fu avallato e incoraggiato dalla dittatura militare, la suonavano durante le torture col volume a palla per non far sentire le urla....
Comunque la disco non fu l'assoluta e unica protagonista della prima e della seconda metà degli anni 70; parallelamente nasceva l'hard rock e di lì a poco divenne heavy metal, in Inghilterra a metà anni 70 nasceva il punk, il jazz-rock (prima quello inglese e poi quello USA) ebbe molto successo nella prima metà degli anni 70 e verso il 75-76 si sarebbe evoluto nella fusion; inoltre negli anni 70 la musica soul conobbe il suo massimo splendore, con l'esplosione di M.Gaye, S.Wonder, C.Mayfield, I.Hayes, C.Khan, G.Knight, Temptations, Commodores e moltissimi altri cantanti e gruppi neri.
Il reggae conobbe un grande successo, anche in Italia ( 85.000 spettatori per Bob Marley allo stadio milanese di San Siro, e anche Peter Tosh ebbe molta fortuna dalle nostre parti).
E stavano nascendo anche la new wave e lo versione anglofila dello ska giamaicano in Inghilterra, e la new age a Palo Alto in California.
Nel giro di pochi anni, tra il 1970 e il 1972, con la morte di simboli carismatici quali Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janes Joplin, lo scioglimento dei Beatles, il declino artistico e fisico di Elvis Presley e la tragedia dei morti nel concerto di Altamont, molti critici musicali, sociologi e osservatori sentenziarono che 'il rock era finito'.
Finito o no, a prescindere dall'evoluzione successiva del rock, è innegabile comunque che ci fu un caduta di interesse verso il rock (sia negli USA che in Europa) nella prima metà degli anni 70, testimoniata da tre aspetti:
- il disinteresse e lo scarso successo commerciale di molte valide formazioni di rock progressive e sperimentale in Europa ed in Italia (fatta eccezione per i gruppi inglesi); gran parte del pubblico non era ancora preparato per recepire quella musica, nata troppo presto quando ancora le radio private non esistevano
- il successo (paraltro limitato allora agli USA ed impensabile nel decennio precedente) di una band soul di ragazzini neri come i Jackson Five (ben dieci anni prima di Thriller di M.J.).; dopo la droga, i disordini e i morti del rock c'era una voglia generalizzata di ascoltare qualcosa di più tranquillo e spensierato
- l'interessamento (per ragioni per lo più extramusicali) dei giovani di sinistra al jazz verso la metà degli anni 70. In Francia e in Italia quest'ultimo aspetto ebbe aspetti devianti rispetto alle altre nazioni grazie anche alla polemiche e alla risonanza di due libri sul free jazz da parte di Leroi Jones prima e dei due francesi Carles-Comolli poi.
Il free jazz era la corrente più sonoramente estrema di tutto il jazz, suoni spesso 'confusi' e 'sperimentali', talvolta 'violenti'. Alcuni degli esponenti neri del free jazz erano vicini negli USA alle posizioni del leader nero Malcolm X e delle Pantere Nere, di qui si spiega l'interesse politico verso questa corrente.
Il rock era stato creato dai neri a metà degli anni 50, ma ben presto se ne appropriarono i bianchi, tanto che con l'eccezione dei neri Jimi Hendrix, Sly Stone, George Clinton e pochi altri, la maggior parte dei musicisti e del pubblico nero si spostò sin dai primi anni anni 60 sul Rhythm & Blues poi divenuto soul, anche perchè anche l'incomprensibile free jazz cominciò ad far perdere l'interesse a molti neri per il jazz già ancor prima della morte di John Coltrane, avvenuta nel 1967.
Che quest'interesse in Italia fosse politico e non musicale lo dimostrò il fatto che le vendite di dischi free jazz in italia furono scarsine, e che quei neri e quei bianchi che dal vivo sunovano jazz non free ma di stili precedenti (tradizionale, mainstream, bop, cool, hard bop, third stream, ecc) vennero spesso fischiati e insultati come 'fascisti' (toccò pure a Sarah Vaughan) da quei giovinastri ignoranti, che spesso causarono disordini e problemi di ordine pubblico a Umbria Jazz.
Inoltre sia ai concerti che alle partite di calcio allo stadio in quegli anni era diffuso l'atteggiamento di non voler pagare....
Queste ed altre situazioni (anche dovute a problemi e gravi carenze organizzative e al dilettantismo ed all'approssimazione nell'organizzazione dei concerti e dei locali) anche ai concerti di altri generi determinarono la cattiva fama dell'Italia presso le band rock, soul, funky ecc americane e inglesi, molte delle quali disertarono il nostro paese nella seconda metà degli anni 70.
La disco, influenzata per lo più da soul e funk, nei primi anni fino al 1976-77 personalmente la trovo in genere piuttosto rozza. Dalla fine del 76 grazie sia a musicisti e produttori di grande talento come Bernard Edwards, Nile Rodgers, Narada Michael Walden, Dexter Wansel ed altri, ma anche alla nascita di molte piccole etichette specializzate in dischi mix, la disco si raffinò moltissino trasformandosi in dance music. Uscirono dischi pregevoli per lo più fino al 1983, anche grazie alla presenza di numerosi jazzisti e sessionmen jazz e pop-rock (i Toto, Michael & Randy Brecker e tanti altri, mi viene sempre da pensare a un musicista come Gene Orloff, che suonò il violino sia con Charlie Parker che con gli Chic).
Ci vuole un bel coraggio per definire scadente la musica dal vivo e su album di gruppi come Earth, Wind & Fire o Kool & The Gang (che hanno radici jazzistiche) o degli Chic.
Certo che i sospiri sexy di Donna Summer o le voci scadenti di certe cantanti in molti brani disco giustamente hanno lasciato molte comprensibili perplessità.
Poi esistono vari tipi di 'disco'; l'euro disco (ad esempio Moroder), il Philly Sound (che deriva dal soprannome della città di Filadelfia) ecc
In Italia l'usufruitore medio di discomusic non è mai stato nè nero, nè gay, nè omosessuale; al tempo stesso non ci sono mai state in Italia discoteche mitiche come lo Studio 54 di New York (per i VIP) o il Ministery of Sound di Londra (per la qualità audio pazzesca), da sempre quello che qui contava in discoteca era 'l'animazione' (cioè la fica). ;)
La disco ha avuto un momento di stallo a livello discografico tra il 1983 e il 1986, dovuto al successo dei pop inglese (Spandau Ballett, Duran Duran, Depeche Mode, Simple Minds, Level 42 ecc) e americano (Madonna, Cindy Lauper, Michael Jackson e altri) trainati dai fiorenti videoclip musicali (era appena arrivata MTV in Europa) fin quando non è esplosa la musica house (garage) nell'86 dapprima a Chicago e poi in altre città degli USA e a Londra. Parallelamente il rap, che è rimasto sotto incubazione in tutti gli anni 70 nel Bronx, ad Harlem e in altre comunità urbane nere (precursori come Gil Scott Heron o i Last Poets), è esploso alla fine del 79 con 'Rapper's delight' degli Sugar Hill Gang (rifacimento di 'Good times' degli Chic) e divenuto hip-hop a metà del decennio, grazie anche al successo dell'elettrobeat che, come del resto anche per la Tecno di Detroit, fu enomemente influenzato dai dischi elettronici degli anni 70 dei tedeschi Kraftwerk (e del resto anche Afrika Bambaataa e Derrick May degli X-Ray in interviste hanno ammesso l'influenza determinante del gruppo bianco tedesco).
Hai dimenticato "per la precisione". :D
In realtà posso solo provare ammirazione per la tua cultura musicale e anche un pizzico di soddisfazione nel constatare che non tutto di quello che pensavo di sapere era fuffa. Non ho studiato ma ho vissuto almeno in parte il periodo in esame.
BadMirror
21-09-2006, 12:33
Ennesimi complimenti ad Adric, che con i suoi corposi interventi porta sempre dei contributi al massimo livello, è una fortuna averti tra noi ;)
SkunkWorks 68
21-09-2006, 12:54
...Il fenomeno discomusic negli USA ha avuto una valenza molto diversa rispetto all'Europa, specie nei primi anni...
Preparatissimo :eek: ,come sempre :D
Darkdragon
21-09-2006, 14:59
ma intanto fidati che musicalmente il + ignorante dei jazzisti un DJ selo mette nella punta del mignolo
in base a cosa? :mbe:
e poi il country è una figata :D :D
va ben che i gusti sono gusti, ma qui si esagera :asd:
ps: complimenti ad adric
Darkel83
21-09-2006, 15:36
Mi sembra di aver parlato espressamente di cultura hip hop, l'ho anche sottolineato.
Nonostante i tuoi 2 esempi dire che il rap derivi direttamente dalla disco continua a sembrarmi limitativo.
Perchè nn conosci bene la situazione allora, studiati qualcosa in giro.
Guarda che l'hiphop è nato sopratutto grazie a zulu nation, che è stata fondata proprio da africa bambaataa.
Il rap nasce dalla fusione di funk, discomusic (nell'elettrofunk appunto).
ciao
Darkdragon
21-09-2006, 15:38
Perchè nn conosci bene la situazione allora, studiati qualcosa in giro.
Guarda che l'hiphop è nato sopratutto grazie a zulu nation, che è stata fondata proprio da africa bambaataa.
Il rap nasce dalla fusione di funk, discomusic (nell'elettrofunk appunto).
ciao
anche il soul e forse il jazz c entrano qualcosa, non tanto per le sonorita ma per lo scopo
Darkel83
21-09-2006, 15:50
cut
La discomusic è un fenomeno che anticipa la cultura postmoderna negli anni '70. Diventa famosa grazie allo studio 54 di new york, nella quale viene lanciato un nuovo lifestyle che sarà il seme di tutta la nuova cultura borghese, quella che in italia poi abbantona il kitch dei '70 e diventa la milano da bere degli '80, la cultura che oggi si esprime nel Billionare, nelel veline e nei SUV.
E' il periodo del boom della cocaina, che si sotituisce in parte alle droghe allucinogente dei "figli dei fiori".
In cui gradualmente dagli hippies si passerà agli yuppies.
E' il periodo in cui in inghilterra invece i giovani rispondono all'autoritarismo tatcheriano e al'ipertecnicismo del progressive rock, con il fenomeno nichilista della cultura punk.
Tutta la cultura che viviamo oggi è in parte figlia di quegli anni, nella sua degenerazione, il passagio epocale fra l'epoca moderna e il postmoderno, il momento in cui lo schiavo proletario smette di odiare il padrone e incomincia a sognare di diventare come lui... è la selection che si faceva all'ingressol dello studio '54, che divideva la gente IN dagli sfigati.
Ovviamente tutti questi non sono certo valori molto positivi... però se va analizzata solo la musica, avulsa dal contesto culturale che ha creato, è musica di gran forza la disco originale.
Inoltre come dicevo, appena i bianchi si appropriarono della disco, i neri crearono la cultura hiphop proprio per rivendicare la dignità della loro cultura.
Saranno quindi il punk a Londra e l'Hiphop a new york la voce della strada che si ribellerà nuovamente a chi stava facendo diventare il denaro una forma di vanto culturale.
Darkel83
21-09-2006, 15:51
anche il soul e forse il jazz c entrano qualcosa, non tanto per le sonorita ma per lo scopo
Il soul è presente all'interno del rap nei ritornelli, ma non è collegato direttamente al rap.
Il jazz centra poco con la nascita del rap, se non si passa per l'rnb in mezzo.
Il jazz entra nel mondo dell'hiphop nei primi anni '90 grazie a miles davis che inventa l'acid jazz.
Fra l'altro all'acid jazz si deve anche il remake che scoppio nei primi '90 dell'elettrofunk che fu spesso mischiato con l'italian zone e la dancemusic (una zona grigia in cui si esprimerà anche jovanotti).
-kurgan-
21-09-2006, 16:14
intanto fidati che musicalmente il + ignorante dei jazzisti un DJ selo mette nella punta del mignolo
riguardo a cosa? giocando a tennis? a pallanuoto? a chi futte di più? :confused:
sono due cose completamente diverse!
Darkel83
21-09-2006, 16:47
riguardo a cosa? giocando a tennis? a pallanuoto? a chi futte di più? :confused:
sono due cose completamente diverse!
la cosa assurda è che dopo 30 anni c'è ancora chi si rifiuta di accettare la musica elettronica... è un po' come quelli che ascoltano solo musica classica...
tristezza.
P.s: prima che arrivi il solito saputello wikipedista, sottolineo che so perfettamente che la musica elettronica ha tipo 100 anni, ma io ovviamente mi rifersico all'elettronica nella cultura pop.
BadMirror
21-09-2006, 17:52
P.s: prima che arrivi il solito saputello wikipedista
Non ti preoccupare, siamo in grado riconoscerli anche noi ;)
Per quanto riguarda il discorso sopra di chi ha partorito cosa continuo a rimanere su posizioni non così meccanicistiche, non del tutto almeno.
Secondo me la nascita di un genere si ascrive sempre a tante componenti, musicali e (spesso soprattutto) sociali, alcune le hai analizzate tu stesso sopra, un input lo ha dato Adric in una delle sue ultime frasi.
Se poi vogliamo ridurre il tutto a un enciclopedico (o wikipedico) pico--->pallino, io non ci vedo niente di culturalmente attraente, ma solo un nozionismo abbastanza insipido. Ripeto che più sopra hai fatto un discorso più interessante di tutti gli altri post, un bel calderone di argomenti da poter approfondire.
Darkel83
21-09-2006, 18:25
a me sembra + che altro un :mc: :D
no vabbe dai, chi conosce bene la situazione di quegli anni sa che quello che dico è + che giusto
il contesto sociale è una cosa, l'evoluzione musicale un altra... ossia il contesto sociale influenza la musica, ma se si parla prettamente di generi si potrebbe tranquillamente (?) stillare un "albero genealogico" della musica leggera partendo dalla base inziale degli spirituals in poi....
il rap è nato principalmente da un evoluzione del funk, della discomusic e del beatbox da strada... poi in maniera molto minore da altri generi musicali afroamericani
e stop :p
BadMirror
21-09-2006, 18:35
a me sembra + che altro un :mc: :D
E come al solito ti sbagli, visto che era un tentativo di apertura (almeno per me) nei tuoi confronti viste le recenti discussioni. A me se hai qualcosa da dire interessa, sto tentando a forza di evitare il "binario morto".
il rap è nato principalmente da un evoluzione del funk, della discomusic e del beatbox da strada... poi in maniera molto minore da altri generi musicali afroamericani
Bè alla fin fine a un punto d'incontro ci siamo pure arrivati.
Darkel83
21-09-2006, 18:51
Guarda che io nn ho nulla di personale contro nessuno :/
se uno mi fa infervorare ( :D ) in una discussione nn è che poi lo odio a vita natural durante o lo inseguo nei vari topic per stizzirlo :D
io penso con la mia testa e quanndo sento dire cose chje secondo me sn sbagliate cerco di dimostrare il contraario, tutto lì :P
solo una passione socratica per le discussioni, nient'altro...
ciao
Pur essendo uno strimpellatore di chitarra con attitudine mai sviluppata e accanito ascoltatore, mi ritengo un grnade ignorante in materia.
Riesco a riconoscere, talvolta, chi sa suonare da chi invece accatasta note su note e così penso di saper distinguere un esecutore da un virtuoso e questi da un musicista (almeno secondo le mie personali accezioni di significato), ma tutte queste disquisizioni sui generi musicali e sulla loro genesi ed evoluzione mi lasciano sempre un po' basito.
Credo che sia un bellissimo esercizio intellettuale, antropologico e culturale questo, ma da ascoltatore godo molto di più nel sentire una nota suonata nel momento giusto che nel sapere quale ragione evolutiva ci sia alla base.
Leggo comunque con interesse quello che scrivete, perché ogni volta imparo qualcosa.
Non sono d'accordo con chi ritiene che un jazzista sia necessariamente più bravo a suonare rispetto a un altro musicista (uso il termine di proposito, senza preclusione alcuna), ma resta una ia opinione personale.
Premessa lunga ma domanda breve: è davvero così importante distinguere i generi musicali e la conseguente catalogazione di un artista?
Darkel83
21-09-2006, 20:02
Pur essendo uno strimpellatore di chitarra con attitudine mai sviluppata e accanito ascoltatore, mi ritengo un grnade ignorante in materia.
Riesco a riconoscere, talvolta, chi sa suonare da chi invece accatasta note su note e così penso di saper distinguere un esecutore da un virtuoso e questi da un musicista (almeno secondo le mie personali accezioni di significato), ma tutte queste disquisizioni sui generi musicali e sulla loro genesi ed evoluzione mi lasciano sempre un po' basito.
Credo che sia un bellissimo esercizio intellettuale, antropologico e culturale questo, ma da ascoltatore godo molto di più nel sentire una nota suonata nel momento giusto che nel sapere quale ragione evolutiva ci sia alla base.
Leggo comunque con interesse quello che scrivete, perché ogni volta imparo qualcosa.
Non sono d'accordo con chi ritiene che un jazzista sia necessariamente più bravo a suonare rispetto a un altro musicista (uso il termine di proposito, senza preclusione alcuna), ma resta una ia opinione personale.
Premessa lunga ma domanda breve: è davvero così importante distinguere i generi musicali e la conseguente catalogazione di un artista?
L'arte è il riflesso + luminoso dell'animo umano.
Coglie infinite complessità della realtà, e quindi se la si vuol comprendere nella maniera + profonda possibile necessita anche di studio e di uno sforzo intelletuale, oltre che di una sensibilità emotiva.
Ad esempio se non avessi studiato storia dell'arte a scuola probabilmente ora non saprei capire quasi nulla dell'arte visiva... anche la storia della musica è importante, sopratutto se sei un musicista e hai l'ambizioni di creare un qualcosa di nuovo (sempre se sia ancora possibile farlo, io spero di sì).
purtroppo la conoscenza non passa mai solo attravero ciò che ci piace fare, ma quasi sempre richiede un sacrificio (esempio semplice: anche se ti piace studiare musica, questa richiede uno studio tecnico che non sempre si ha voglia di fare).
Almeno è così che concepisco la vita io... la strada per ottenere ciò che vuoi e sempre lastricata dal sacrificio (?).
L'arte è il riflesso + luminoso dell'animo umano.
Coglie infinite complessità della realtà, e quindi se la si vuol comprendere nella maniera + profonda possibile necessita anche di studio e di uno sforzo intelletuale, oltre che di una sensibilità emotiva.
Ad esempio se non avessi studiato storia dell'arte a scuola probabilmente ora non saprei capire quasi nulla dell'arte visiva... anche la storia della musica è importante, sopratutto se sei un musicista e hai l'ambizioni di creare un qualcosa di nuovo (sempre se sia ancora possibile farlo, io spero di sì).
purtroppo la conoscenza non passa mai solo attravero ciò che ci piace fare, ma quasi sempre richiede un sacrificio (esempio semplice: anche se ti piace studiare musica, questa richiede uno studio tecnico che non sempre si ha voglia di fare).
Almeno è così che concepisco la vita io... la strada per ottenere ciò che vuoi e sempre lastricata dal sacrificio (?).
Certamente, sono con te sul discorso del sacrificio, ma continuo ad essere perplesso.
Riprendo il tuo esempio di arte figurativa, e cito una frase detta da non si chi né in quale occasione "non capisco nulla di arte, ma capisco che cosa mi piace".
Credo che tra tutte le arti la musica sia forse la più istintiva e la più diretta.
Nel momento in cui ci troviamo sopraffatti da un'emozione ci viene da saltare ed emettere suoni, e queste sono la forma più rudimentale di danza e musica.
L'arte nasce dall'emozione e vive per suscitare emozioni, personalmente non mi interessa conoscere quello che ci sta dietro: preferisco farmi travolgere dalle emozioni che suscita.
E' una mia carenza, ma non so che farci, Nè voglio "farci". :)
Darkel83
21-09-2006, 21:22
non sn molto daccordo, serve "esercizio" per tutto anche per la musica... prima di abituarmi a molti generi musivali e apprezzarli ci ho messo parecchia fatica e molte ore di ascolti... il jazz, il rap, il crossover, l'elettronica ora sn fra i miei generi preferiti, ma erano generi musicali che ci avrò messo mesi e mesi di impegno per apprezzarli... il jazz per + di un anno lo ascoltavo poco e spordicamente, ora dopo 4 o 5 anni di "abitudine" all'ascolto lo amo alla follia...
la musica classica dopo 3 anni di sporadico ascolto la conosco e aprezzo ancora molto poco...
è sempre e cmq una questione di abitudine, la musica ti sembra + istintiva perchè la senti fin da bambino da tutte le parti (radio, tv, etc...) e quindi 6 + abituato... ma il segno (la base dell'arte figurativa) è altrettanto istintivo nell'uomo.
Per quello ad esempio i cartoni animati sn così amati dai bambini, proprio perchè si vede chiaramente "il segno" alla base del prodotto.
vaio-man
22-09-2006, 00:36
aspè specifichiamo na cosa non è che il jazzista è il migliore musicista, ma, musicalmente parlando ne sa sicuramente + di un dj, per esempio non ho visto molti dj che vanno al di là di una console, mentre ho visto molti jazzisti o bluesisti o cmq musicisti coi controca**i suonare anche 2 o 3 strumenti, quando mi porterette un dj veramente bravo io vi dirò "questo non è un dj, è un musicista"
aspè specifichiamo na cosa non è che il jazzista è il migliore musicista, ma, musicalmente parlando ne sa sicuramente + di un dj, per esempio non ho visto molti dj che vanno al di là di una console, mentre ho visto molti jazzisti o bluesisti o cmq musicisti coi controca**i suonare anche 2 o 3 strumenti, quando mi porterette un dj veramente bravo io vi dirò "questo non è un dj, è un musicista"
Non mi pare di aver detto nulla di diverso, infatti parlavo di "musicisti". :)
vaio-man
22-09-2006, 08:37
si, ma i dj musicisti erano quelli degli anni 70-80, quelli di oggi dal primo all'ultimo sono solo ragazzuoli che di musica non capiscono nulla ma che fanno vendere e fare soldi, solo per questo sono famosi o conosciuti non di certo perchè sono bravi, insomma un pò come le varie breatney spears o back street boys, poi certo da un gruppo di ebeti può venire qualcuno veramente bravo come robbye williams o jennifer lopez ma sono solo eccezzioni, per dire alicia keys per giovane che possa essere musicalmente è geniale ma ha alle spalle 10 anni di pianoforte non di certo uno o due anni di console, e non è che io disprezzi i generi nuovi anzi uno dei miei generi preferiti è il trash (non so se si chiama così) insomma quelli che vanno nei teatri e suonano con tutto dalle scope ai bidoni della mondezza e sono dei geni perchè riescono a creare un ritmo con qualcosa che normalmente è tutto fuorchè musica o strumento
-kurgan-
22-09-2006, 10:49
aspè specifichiamo na cosa non è che il jazzista è il migliore musicista, ma, musicalmente parlando ne sa sicuramente + di un dj, per esempio non ho visto molti dj che vanno al di là di una console, mentre ho visto molti jazzisti o bluesisti o cmq musicisti coi controca**i suonare anche 2 o 3 strumenti, quando mi porterette un dj veramente bravo io vi dirò "questo non è un dj, è un musicista"
ti posso fare l'esempio dei soulwax, chiamati 2manydj's quando si mettono dietro una console dopo i concerti.. ;)
per me sono dei fenomeni, si può dire che non piacciono ma il talento è evidente.
c'è poi da dire che spesso questi due mondi che citi non sono così separati, sono tante le persone che fanno musica in vari modi (ho un amico ad esempio che suona soprattutto il basso.. ma sa anche suonare chitarra, batteria, tastiere e fare grafica con video-animazioni a livello professionale. Un artista a 360 gradi insomma, certo è un caso raro ma non credo sia l'unico)
Darkel83
22-09-2006, 14:13
si, ma i dj musicisti erano quelli degli anni 70-80, quelli di oggi dal primo all'ultimo sono solo ragazzuoli che di musica non capiscono nulla ma che fanno vendere e fare soldi, solo per questo sono famosi o conosciuti non di certo perchè sono bravi, insomma un pò come le varie breatney spears o back street boys, poi certo da un gruppo di ebeti può venire qualcuno veramente bravo come robbye williams o jennifer lopez ma sono solo eccezzioni, per dire alicia keys per giovane che possa essere musicalmente è geniale ma ha alle spalle 10 anni di pianoforte non di certo uno o due anni di console, e non è che io disprezzi i generi nuovi anzi uno dei miei generi preferiti è il trash (non so se si chiama così) insomma quelli che vanno nei teatri e suonano con tutto dalle scope ai bidoni della mondezza e sono dei geni perchè riescono a creare un ritmo con qualcosa che normalmente è tutto fuorchè musica o strumento
a parte che bisogna vedere prima cosa si intende per dj
un dj può essere qualcuno che fa solo le selection e i mix o uno che compone e scratcha coi piatti
dj che compongono con i piatti non ce ne sono quasi ormai, perchè la musica elettronica si fa quasi tutta col computer
i dj che fanno selection e mixing ovviamente nn sn musicisti, cmq utilizzare la strumentazione dei dj non è semplice, sopratutto se è strumentazione seria con un mixer come dio comanda
poi oggi molti dj che fanno selection usano il computer, spesso creano remix o mashup...
insomma a parte che la situazione è molto complicata, il tuo discorso mi smebra di una supreficilità esasperata
mysteryman
22-09-2006, 18:58
a parte che bisogna vedere prima cosa si intende per dj
esatto
anche un genio musicale come aphex twin può definirsi dj, così come anche il primo buzzurro che trovo nel disco pub dietro casa
Ragazzi, vedo che l'argomento sta a cuore a molti ma, anche se non ho avuto il tempo di leggere tutti i vostri interventi, ho notato che siete andati un TANTINELLO fuori tema!!!
Non ho aperto il thread per parlare della Disco Music, ma volevo soltanto conoscere la vostra posizione in merito a quel fenomeno di "schieramento" musicale, (ma accade anche in altri campi), a causa del quale chi ascolta un genere, pensa che gli amanti di un altro siano dei deficienti, specialmente se come accadde con la Disco e con la House, i nuovi fenomeni sottraggono molto spazio agli altri.
Per carità, anch'io aborro molti pezzi musicali, soprattutto quelli che ci propinano ultimamente radio e tv, ma non mi sento di dire che il rock fa schifo solo perché lo fa Ligabue.
Spero di essermi spiegato adesso.
Ragazzi, vedo che l'argomento sta a cuore a molti ma, anche se non ho avuto il tempo di leggere tutti i vostri interventi, ho notato che siete andati un TANTINELLO fuori tema!!!
Non ho aperto il thread per parlare della Disco Music, ma volevo soltanto conoscere la vostra posizione in merito a quel fenomeno di "schieramento" musicale, (ma accade anche in altri campi), a causa del quale chi ascolta un genere, pensa che gli amanti di un altro siano dei deficienti, specialmente se come accadde con la Disco e con la House, i nuovi fenomeni sottraggono molto spazio agli altri.
Per carità, anch'io aborro molti pezzi musicali, soprattutto quelli che ci propinano ultimamente radio e tv, ma non mi sento di dire che il rock fa schifo solo perché lo fa Ligabue.
Spero di essermi spiegato adesso.
Forse si, ma forse no.
Leggendo tra le righe viene fuori che la maggior parte di coloro che hanno postato ritengono che la buona musica è buona indipendentemente da chi la suona e con quale stile.
Per quanto mi riguarda, comunque, posso dire che un tipo di musica non mi piace o mi piace poco, ma trovo stimolante comunque il confronto con i "seguaci" di un genere, che magari mi fanno conoscere qualcosa che vale comunque la pena ascoltare. :)
Darkel83
23-09-2006, 00:56
a me pare un topic parecchio interessante, cmq bho vedete voi
vaio-man
28-09-2006, 23:01
sono stato un pò fuori ultimamente cmq riprendendo il discorso dove è stato lasciato un dj che fa musica con quella strumentazione nel senso che fa i suoi pezzi e li fa seriamente, e non la prima stupidaggine che gli viene in mente tanto per fare soldi, è un musicista un artista, uno che sa usare la strumentazione al massimo è un tecnico, anche usare un macchina fotografica è difficile eppure un fotografo da matrimoni non è un artista capite il senso?
Darkel83
28-09-2006, 23:43
Se è per questo anche uno che ha studiato al conservatorio e sa usare alla perfezione uno strumento musicale può anche non essere un artista ma un tecnico
vaio-man
29-09-2006, 07:17
sbagliato, può non essere un artista ma è sempre e cmq un musicista in quanto esegue la musica canonica su spartito
giovane acero
29-09-2006, 11:19
Se è per questo anche uno che ha studiato al conservatorio e sa usare alla perfezione uno strumento musicale può anche non essere un artista ma un tecnico
"uno che ha studiato al conservatorio e sa usare alla perfezione uno strumento musicale" è un musicista per definizione.
Darkel83
29-09-2006, 16:57
Ma in sostanza cosa cambia uno che sa usare un mixer da uno chhe sa usare una chitarra?
Chi sa usare la chitarra sa legggere lo spartito, chi sa usare il mixer se settare gli Hz.
Sempre di tecnici si parla.
Sostanzialmente non cambia nulla, la chitarra come i piatti sono solo uno strumento, se li sai usare non significa che sei un artista e viceversa.
Se sei un artista puoi esserlo con la chitarra, con i piatti con il computer e pure con la carta igenica...
giovane acero
29-09-2006, 17:02
Ma in sostanza cosa cambia uno che sa usare un mixer da uno chhe sa usare una chitarra?
Chi sa usare la chitarra sa legggere lo spartito, chi sa usare il mixer se settare gli Hz.
Sempre di tecnici si parla.
Sostanzialmente non cambia nulla, la chitarra come i piatti sono solo uno strumento, se li sai usare non significa che sei un artista e viceversa.
Se sei un artista puoi esserlo con la chitarra, con i piatti con il computer e pure con la carta igenica...
hai voglia, c'è anche la 'merda d'autore' se è per questo...
Darkel83
29-09-2006, 17:07
appunto, merda d'artista :/
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.