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View Full Version : Tronchetti Provera DIMESSO!


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subvertigo
15-09-2006, 19:24
Sentito adesso al Tg di La7.


EDIT1:
Conferma anche il Corriere.it, alla presidenza Guido Rossi! (già commissario FIGC)
Era in corso un CdA straordinario questa sera.

giannola
15-09-2006, 19:31
La telecom campione del mondo ! :winner:

naitsirhC
15-09-2006, 19:32
La telecom campione del mondo ! :winner:

:asd:

Ma non ho capito...Tronchetti si è dimesso o lo hanno fatto dimettere?

Raven
15-09-2006, 19:33
Conferma anche il Corriere.it, alla presidenza Guido Rossi! (già commissario FIGC)


Ansa:
Alla Telecom lo scudetto 2004/2005! :O

:sofico:

Raven
15-09-2006, 19:33
ps: addio upgrade a 2mb delle flat da 640k... :rolleyes:

Darkel83
15-09-2006, 19:34
Per uno che voleva vendere la parte redditiza di telecom, intascarsi i soldi e far tornare sul peso dei cittadini la parte indebitata mi sembra il minimo.

Sarebbe bello se fosse vero.

Camus79
15-09-2006, 19:35
-1
vai che forse è la volta buona che mi mettono l'adsl

dupa
15-09-2006, 19:35
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!

subvertigo
15-09-2006, 19:36
:asd:

Ma non ho capito...Tronchetti si è dimesso o lo hanno fatto dimettere?
Eh credo entrambe le cose...gli avran detto di dimettersi e lui non si è opposto...
Comunque ad ora non si sa quasi nulla...

Il CdA è ancora in corso...secondo me cmq ci sono notizie importantiche non sono trapelate, non è normale una dimissione così fulminea tra l'altro a pochissimi giorni dall'altro annuncio.

Forse il CdA non sapeva del piano segreto ?

Dj Ruck
15-09-2006, 19:37
qui c'è puzza...


indovinate chi ha presoi lposto di Provera???


guido rossi!!!!!!!! :muro: :muro: :muro:

qui c'è puzza...ma tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta puzza

Raven
15-09-2006, 19:37
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!

... riesci per UNA volta a lasciar perdere le tue invettive contro la sinistra in un thread in cui c'azzecca come la nutella sull'insalata!? :O

Jaguar64bit
15-09-2006, 19:38
ps: addio upgrade a 2mb delle flat da 640k... :rolleyes:


Impossibile lo faranno di sicuro , ;) la 640 a 20€ è una mezza truffa.

giannola
15-09-2006, 19:41
:asd:

Ma non ho capito...Tronchetti si è dimesso o lo hanno fatto dimettere?

che importanza ha ?
cmq secondo me qualcuno gli ha dato una testata in pieno petto :D

giannola
15-09-2006, 19:42
qui c'è puzza...


indovinate chi ha presoi lposto di Provera???


guido rossi!!!!!!!! :muro: :muro: :muro:

qui c'è puzza...ma tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta puzza
e tu apri le finestre e usa il gled. :D

Camus79
15-09-2006, 19:43
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!
Ma che cavolo centra???
Questa è la più bella notizia, finalmente uno dei peggiori manager/dirigente o quello che è se ne va

Tefnut
15-09-2006, 19:44
gli avranno dato ovviamente una lauta liquidazione???

e chi paga per i suoi danni?

Zebiwe
15-09-2006, 19:44
Me lo vedo già il Mortadella a ribadire che lui in Parlamento a dare spiegazioni non ci vuole andare...... :sofico:

Tefnut
15-09-2006, 19:45
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!
vallo a dire a lui.. a noi ce ne frega nulla di un intervento simile

naitsirhC
15-09-2006, 19:45
Eh credo entrambe le cose...gli avran detto di dimettersi e lui non si è opposto...
Comunque ad ora non si sa quasi nulla...

Il CdA è ancora in corso...secondo me cmq ci sono notizie importantiche non sono trapelate, non è normale una dimissione così fulminea tra l'altro a pochissimi giorni dall'altro annuncio.

Forse il CdA non sapeva del piano segreto ?

Voglio vedere che fine farà Olimpia...

naitsirhC
15-09-2006, 19:46
che importanza ha ?
cmq secondo me qualcuno gli ha dato una testata in pieno petto :D

Aspetta e vedrai. ;)

Jaguar64bit
15-09-2006, 19:46
e chi paga per i suoi danni?


Paghiamo noi...con tariffe adsl alte da vergogna. :D

Scoperchiatore
15-09-2006, 19:49
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!

IL PETROLIO NON PUO' CONTINUARE A SALIRE!!

Darkel83
15-09-2006, 19:51
Oh giovanotti, ricordatevi che lo stato è AZIONISTA di telecom, sapete cosa vuol dire?
Che teoricamente TUTTI noi italiani siamo azionisti telecom?

Quindi personalmente da italiano mi stà sul pene che un manager che ha comprato un azienda con soldi non suoi possa decidere di fare una stronzata come vendere la parte produttiva e tenersi la parte indebitata di un azienda che, anche se molto in piccolo, è anche mia.

Raven
15-09-2006, 19:51
Please... don't feed the troll! ;)

manu@2986
15-09-2006, 19:53
Ma è Rossi davvero ad aver preso il posto?
Scusate ma sta storia è abbastanza strana....a dir poco......

IpseDixit
15-09-2006, 19:57
Ma è Rossi davvero ad aver preso il posto?
Scusate ma sta storia è abbastanza strana....a dir poco......
E' da una vita che Rossi fa parte del cda di Telecom, una delle poche persone capaci di gestire situazioni difficili.
Telecom un indebitamento che supera i 40 miliardi di euro e non è chiaro se è in grado di pagarlo...

giorno
15-09-2006, 19:57
Ma è Rossi davvero ad aver preso il posto?
Scusate ma sta storia è abbastanza strana....a dir poco......


naturalmente hanno scelto guido rossi come dirigente straordinario,perchè lo fu già nel lontano 1995 :O

sempreio
15-09-2006, 19:58
ecco noi a ripianare i suoi debiti, lui a godersi la vita alle bahamas :rolleyes:

Korn
15-09-2006, 20:01
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!
/ot cade meteorite su new york, bondi chiede le dimmissioni di prodi, dupa floodda il server dalla felicità /ot

Sasà98-9
15-09-2006, 20:03
qualche considerazione in merito:
primo i soldi in ballo e il potere enorme che sta dietro ad una società che controlla la rete fissa d'Italia sono sconfinati (mi viene in mente immediatamente un binomio: intercettazioni telefoniche......).
inoltre il fatto che Provera si sia dimesso e che lo abbiano fatto dimettere non è importante quanto il fatto che le dimissioni rappresentano una chiara manifestazione che qualcosa sotto esiste eccome!!!

T-Bird
15-09-2006, 20:04
ecco noi a ripianare i suoi debiti, lui a godersi la vita alle bahamas :rolleyes:

come non quotarti purtroppo :(

SE ci fosse una vera giustizia...... io lo "assumerei" (a progetto 3 mesi in 3 mesi) a lavorare per uno dei suoi innumerevoli call center a 500E al mese per 10 ore al giorno, altro che bahamas :muro:

sempreio
15-09-2006, 20:05
qualche considerazione in merito:
primo i soldi in ballo e il potere enorme che sta dietro ad una società che controlla la rete fissa d'Italia sono sconfinati (mi viene in mente immediatamente un binomio: intercettazioni telefoniche......).
inoltre il fatto che Provera si sia dimesso e che lo abbiano fatto dimettere non è importante quanto il fatto che le dimissioni rappresentano una chiara manifestazione che qualcosa sotto esiste eccome!!!


be questo si sapeva ;)

Korn
15-09-2006, 20:05
scusassero ma chi è che ha indebitato di più telecozz colaninno o il tronchetto della felicità?

pistolino
15-09-2006, 20:06
qualche considerazione in merito:
primo i soldi in ballo e il potere enorme che sta dietro ad una società che controlla la rete fissa d'Italia sono sconfinati (mi viene in mente immediatamente un binomio: intercettazioni telefoniche......).
inoltre il fatto che Provera si sia dimesso e che lo abbiano fatto dimettere non è importante quanto il fatto che le dimissioni rappresentano una chiara manifestazione che qualcosa sotto esiste eccome!!!

Tutto vero intanto lui ha miliardi di debiti che noi utenti paghiamo con tariffe adsl (e non solo) elevatissime rispetto al resto d'Europa mentre lui si gode la vita. :mc: :doh:

Darkel83
15-09-2006, 20:07
scusassero ma chi è che ha indebitato di più telecozz colaninno o il tronchetto della felicità?

Direi tutti e due hanno fatto i loro bei danni.

IpseDixit
15-09-2006, 20:08
1 - "NON VOGLIO ENTRARE IN QUESTO FAR WEST CHIAMATO iTALIA"
Alle 19, prima di iniziare il CdA straordinario, Marco Tronchetti Provera ha preso la decisione fatale: dimissioni dalla presidenza Telecom e Guido Rossi al centro. Il proposito di gettare la spugna covava da questa mattina. Poi un colloquio con Guido Rossi, l’uomo più potente d’Italia, quindi una telefonata alla sposa Afef per comunicarle la decisione. "Non voglio entrare in questo Far West chiamato Italia", avrebbe detto. "Se vogliono le sparatorie, se le facciano con qualcun altro".

Un passo indietro, per lanciarsi in avanti. L’arruolamento di Guido Rossi - il solo in grado di risolvere qualsiasi problemaccio di questo disgraziato Paese – è un avvertimento a Prodi che il Far West sta per cominciare, davvero. E saranno dolori veri perché – se il fallimento dovesse esplodere – deve essere chiaro chi lo ha innescato, con dossier, dichiarazioni e comportamenti abusivi, così fuori dalla legge che in un altro Paese sarebbe caduto il governo.

2 - FT: VICENDA DA ASILO INFANTILE…
(Apcom) - "Molto interessante" ma "pericolosa per entrambe le parti": così il Financial Times di domani definisce la disputa fra Romano Prodi e Marco Tronchetti Provera sulla vicenda Telecom. Prodi - spiega il quotidiano, secondo l’anticipazione diffusa stasera - ha tutto il diritto di essere furioso, ma ciò che appare "imperdonabile" è la decisione fuori dal comune di aver diffuso una dichiarazione ufficiale con il resoconto dettagliato degli incontri del premier con Tronchetti Provera, prima dell’annuncio della ristrutturazione del gruppo.

"Per quale che sia l’arrabbiatura per essere stato posto in una situazione politicamente scomoda - scrive FT - nessun primo ministro dovrebbe rivelare il contenuto di conversazioni private", specie quando coinvolgono alcune delle maggiori aziende mondiali del settore mediatico. Un comportamento del genere è "un segnale allarmante per chiunque voglia fare affari in Italia", è il duro giudizio. "Come potrà in futuro il governo garantire la sicurezza di informazioni riservate?"

Quanto a Tronchetti Provera, la vicenda ha messo in luce il cuore dei suoi problemi: "Semplicemente, lui e i suoi partner, Telecom Italia l’hanno pagata troppo". A questo punto, "l’unica cosa di cui lui e Prodi hanno urgente bisogno è di disinnescare la situazione attuale, evitandone una ulteriore escalation". "I mercati finanziari si aspettano che i governi e le grandi aziende agiscano in modo maturo e accorto, e non come bambini dispettosi in un asilo infantile. E’ troppo pretenderlo dall’Italia?"

3 - FT: COSI' PRODI ALLONTANA INVESTITORI STRANIERI…
(ANSA) - Il Financial Times dedica oggi un editoriale intitolato ’Il parossismo di Prodi’, osservando che sul caso Telecom ’pubblicare discussioni private non attrarra’ investitori stranieri’. ’Immaginate le polemiche se George Bush, presidente Usa, pubblicasse i dettagli di una possibile fusione tra Citigroup e Hsbc, menzionati durante un incontro privato con il direttore generale di Citigroup. Tali incontri accadono in tutto il mondo - gli industriali spesso vogliono discutere fusioni delicate con i politici - ma per un politico pubblicare questi dettagli sarebbe sbalorditivo. Eppure, questo e’ esattamente quel che ha fatto Romano Prodi, il primo ministro italiano, nel caso di Telecom Italia. Cosi’ facendo ha invitato ad allontanarsi gli investitori stranieri e minato la sua stessa autorita’’, scrive il quotidiano.

L’FT ripercorre la vicenda di questi giorni, e nota come arrivi ’dopo una buona partenza del governo Prodi’ in materia di riforme economiche, con un clima favorevole a investimenti stranieri, ’ma la pubblicazione da parte di Prodi di informazioni private di un’azienda manda agli investitori stranieri il peggior segnale possibile: non solo bloccheremo le vostre proposte di accordi in Italia, ma le faremo trapelare per ottenerne vantaggi politici’. Per l’FT, ’che Prodi sentisse la necessita’ di un vantaggio politico e’ deprimente’, perche’ ’dovrebbe salutare con favore investimenti stranieri, se vuole smuovere l’economia italiana’, e avrebbe dovuto chiarire in altri modi. ’Il risultato incoraggera’ i membri del suo governo meno orientati al mercato - conclude il giornale - e la sua coalizione rischia di emergerne meno unita e meno impegnata sulle riforme. I governi - specialmente quelli italiani – sono notoriamente scarsi nel mantenere i segreti ufficiali. Ma i segreti svelati da Prodi non erano i suoi’.


Dagospia 15 Settembre 2006

sempreio
15-09-2006, 20:08
scusassero ma chi è che ha indebitato di più telecozz colaninno o il tronchetto della felicità?


certamente collanino, ma gli italiani dimenticano in fretta....

Dj Ruck
15-09-2006, 20:08
e tu apri le finestre e usa il gled. :D
la apro si la finestra...ma per farli buttare di sotto :D :D :D :D


cioè vi rendete conto!!! guido rossi!!!mahhhhhhhhhhhhhhhhh

pistolino
15-09-2006, 20:09
1 - "NON VOGLIO ENTRARE IN QUESTO FAR WEST CHIAMATO iTALIA"


Ma se ci ha lavorato dino a oggi?!? :mbe:

subvertigo
15-09-2006, 20:11
Ma se ci ha lavorato dino a oggi?!? :mbe:
"Lavorato"... non usiamo parole troppo grosse... :sofico:

Ci ha solo guadagnato un bel po' di quattrini indebitando fino al collo l'azienda...come fanno i migliori manager del mondo.

pistolino
15-09-2006, 20:16
"Lavorato"... non usiamo parole troppo grosse... :sofico:

Ci ha solo guadagnato un bel po' di quattrini indebitando fino al collo l'azienda...come fanno i migliori manager del mondo.

Si infatti era un eufemismo. :D :sofico:

zerothehero
15-09-2006, 20:20
Oh giovanotti, ricordatevi che lo stato è AZIONISTA di telecom, sapete cosa vuol dire?
Che teoricamente TUTTI noi italiani siamo azionisti telecom?

Quindi personalmente da italiano mi stà sul pene che un manager che ha comprato un azienda con soldi non suoi possa decidere di fare una stronzata come vendere la parte produttiva e tenersi la parte indebitata di un azienda che, anche se molto in piccolo, è anche mia.

A me risulta che la telecom sia un'azienda totalmente privata..lo stato non possiede neanche un'azione della telecom.
Mi risulta male? :fagiano:

Raven
15-09-2006, 20:20
... qualcuno di voi ha obbligazioni telecom?! :O

giorno
15-09-2006, 20:23
... qualcuno di voi ha obbligazioni telecom?! :O


io detengo il 40% della socetà, e sono in procinto di fare un'opa alla genovese(beppe) contro l'attuale CDA :O

subvertigo
15-09-2006, 20:25
A me risulta che la telecom sia un'azienda totalmente privata..lo stato non possiede neanche un'azione della telecom.
Mi risulta male? :fagiano:
Hai ragione.... lo stato non ha neanche un azione residua di telecom.

Avrebbe tuttavia la possibilità di utilizzare la "golden share" secondo l'attuale normativa (cmq in casi abbastanza circoscritti)... ma l'UE non è molto d'accordo...

Sostengo da sempre che è stata una follia privatizzare un monopolista...prima si liberalizza e poi si privatizza (se proprio è il caso)...

zerothehero
15-09-2006, 20:28
Hai ragione.... lo stato non ha neanche un azione residua di telecom.

Avrebbe tuttavia la possibilità di utilizzare la "golden share" secondo l'attuale normativa (cmq in casi abbastanza circoscritti)... ma l'UE non è molto d'accordo...

La golden share non possono usarla, d'altronde è un'azienda privata e siamo lontani dal colbertismo e dalle partecipazioni statali.

Un'altra cosa, visto che mi è sorto il dubbio leggendo gli interventi di alcuni utenti..a me risulta che la maggioparte del debito è un'eredita della cordata di Colaninno (che non avendo soldi propi si è indebitato con le banche) e non di Tronchetti Provera che è subentrato dopo...
Sbaglio? :D

jumpermax
15-09-2006, 20:29
... riesci per UNA volta a lasciar perdere le tue invettive contro la sinistra in un thread in cui c'azzecca come la nutella sull'insalata!? :O
veramente il thread è nient'altro che il proseguimento di questo http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1282250
per cui a questo giro Prodi c'è dentro fino al collo....

joesun
15-09-2006, 20:30
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!

:mbe: :rotfl: :Prrr:

subvertigo
15-09-2006, 20:32
La golden share non possono usarla, d'altronde è un'azienda privata e siamo lontani dal colbertismo e dalle partecipazioni statali.

Un'altra cosa, visto che mi è sorto il dubbio leggendo gli interventi di alcuni utenti..a me risulta che la maggioparte del debito è un'eredita della cordata di Colaninno (che non avendo soldi propi si è indebitato con le banche) e non di Tronchetti Provera che è subentrato dopo...
Sbaglio? :D

Credo di sì.... anche il Tronchetti ci ha messo parecchio del suo...

Ovviamente anche Colaninno...

E poi sono (stati) comunque molto collegati IMHO i due personaggi.... con Hopa, Olimpia, Gnutti.... si il Gnutti degli scandali finanziari dell'estate scorsa (su cui è calato troppo silenzio).

zerothehero
15-09-2006, 20:33
Sostengo da sempre che è stata una follia privatizzare un monopolista...prima si liberalizza e poi si privatizza (se proprio è il caso)...

Il problema della rete fissa è che vi è stato un vero e proprio monopolio naturale, visto che ogni paese aveva un'unica rete fissa ed era antieconomico averne di più.
Cmq adesso di fatto ci sono più operatori sul mercato, l'ultimo miglio è liberalizzato e sui cellulari vi è concorrenza. Non siamo più in una situazione di monopolio, ma di oligopolio.
Secondo me l'errore è stato di vendere un'azienda a chi di fatto non aveva cash per comprarla..Colaninno ha comprato la telecom indebitandosi con le banche.
Sarebbe stato preferibile vendere ad una persona o ad una cordata (anche straniera) che aveva denaro contante...

giorno
15-09-2006, 20:33
veramente il thread è nient'altro che il proseguimento di questo http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1282250
per cui a questo giro Prodi c'è dentro fino al collo....


mia zia ha detto che prodi centra
mio zio ha detto che prodi non centra
il mio vicino ha detto che c'è dentro fino al collo
mio cugino ha detto che prodi non centra assolutamente
il mio capo ha detto che prodi è colpevole
la nonnetta che abita al primo piano ha detto che è innocente.

secondo te a chi divremo dar retta? :)

Adric
15-09-2006, 20:36
Conferma anche il Corriere.it, alla presidenza Guido Rossi! (già commissario FIGC)

Ma Rossi è ancora commissario della FIGC

Infatti:
-------------------------------------------
Mastella: Ora Guido Rossi si dimetta dalla Figc
Venerdì, 15 settembre

''Ma quanti incarichi ha Guido Rossi?''. Se lo chiede il segretario dei Popolari-Udeur Clemente Mastella commentando la nomina di Guido Rossi alla presidenza di Telecom dopo le dimissioni di Marco Tronchetti Provera. ''A questo punto -aggiunge Mastella- ritengo opportuno che si dimetta almeno dall'incarico di commissario straordinario della Federcalcio''.

Il presidente di Telecom, Marco Tronchetti Provera, si è dimesso. Al suo posto arriva Guido Rossi. Lo si apprende da fonti finanziarie, mentre è in corso il CdA straordinario del gruppo. La riunione non era nota. E' stata convocata alla luce degli ultimi eventi. La riunione segue l'incontro avvenuto nel primo pomeriggio tra Tronchetti Provera e Gilberto Benetton, rispettivamente presidente e vicepresidente di Olimpia.Benetton ha partecipato in mattinata al CdA di Mediobanca con Buora, amministratore delegato di Telecom.
(canisciolti.info)

zerothehero
15-09-2006, 20:39
La notizia è verificata?
Mi pare strano che Tronchetti si dimetta alla vigilia dello scorporo tra tim e telecom. :confused:

zerothehero
15-09-2006, 20:41
Lo sfogo di Tronchetti Provera
"Neanche in Sudamerica politici così"

MILANO - Quello di ieri è stato un pomeriggio complicato per Marco Tronchetti Provera. "È nervoso e irritato", ha raccontato chi è riuscito a parlargli. Pochi, anche nella cerchia di chi gli sta più vicino. E non poteva essere altrimenti, dopo la valanga di dichiarazioni politiche che hanno bocciato nella sostanza la sua ultima mossa, quella di scorporare in due tronconi la Tim e la rete telefonica. Alla fine Tronchetti si sarebbe sfogato, dicendo ai suoi collaboratori che "neanche nei paesi sudamericani i politici si sono comportati con noi in questo modo". Il riferimento andava chiaramente alle vicende brasiliane degli ultimi anni che hanno visto come protagonista la Brasil Telecom.

Ma il presidente della Telecom sta anche dimostrando in queste ore, seppure assediato da più parti, una forte capacità di sfidare il governo e l'authority per cercare di venire a capo della situazione. Con grande determinazione. Già nel consiglio di amministrazione di lunedì pomeriggio aveva pronunciato una frase molto severa davanti a tutti i presenti, forse immaginando il putiferio politico che si sarebbe scatenato di lì a poco: "Finché la proprietà privata non sarà considerata un furto, io andrò avanti". La sua idea è che una società quotata in Borsa, con un business in licenza e non in concessione, non debba chiedere necessariamente un via libera politico prima di fare un'operazione. Un via libera che secondo lui c'era comunque stato venerdì scorso, con tanto di comunicato stampa da parte di Palazzo Chigi, un documento che assicurava l'assoluta neutralità del governo in caso di vendita della Tim.

Tronchetti, tuttavia, una cosa la sa. Sta provando la sensazione di essere finito in un angolo e di avere in questo momento poche vie di fuga. E il principale responsabile di questa situazione sarebbe, a suo avviso, sempre l'Authority per le tlc. "Ci hanno messo con le spalle al muro, ma riusciremo a vincere la partita", continua a ripetere Tronchetti Provera a chi sta gestendo con lui questa difficile situazione.

In realtà i rapporti con l'Autorità non sono sempre stati così tesi. Ai tempi del governo Berlusconi e quando al vertice c'era Enzo Cheli le cose funzionavano meglio per Telecom. Con il cambio della guardia le tensioni sono aumentate e i benefici della convergenza tra telefonia fissa e mobile sono diventati sempre più complicati da ottenere. Ma anche questa situazione era prevedibile. All'interno del Consiglio, nelle riunioni periodiche che dovevano fare il punto sullo stato di avanzamento lavori, erano in molti a consigliare prudenza nei confronti dell'Authority. Ma Tronchetti ha sempre tirato dritto per la sua strada.

Ora che lo scontro ha raggiunto i massimi livelli, però, la parola d'ordine sembra sia diventata quella di gestire la situazione. L'ultimo comunicato stampa di Prodi viene addirittura vissuto dall'entourage di Tronchetti Provera come una sorta di autogol di fronte all'Europa e agli investitori esteri: "Chi verrà più a investire in Italia se c'è un presidente del Consiglio che si intromette così pesantemente negli affari di una società privata?", sostiene qualche collaboratore di Tronchetti.

Da Nanchino, dove una delegazione italiana sta visitando uno stabilimento Fiat, rimbalza una frase che Luca di Montezemolo avrebbe detto sfogliando la rassegna stampa e leggendo le agenzie: "Questa volta Prodi forse ha esagerato". E allora si cerca in qualche modo di ricucire, di smussare qualche angolo. "Non abbiamo mai detto che vendiamo Tim, abbiamo fatto tutto questo per sparigliare le carte, eravamo nell'angolo", è il leit motiv che si sente ripetere dalle parti di via Negri a Milano.

Intanto ci sono i consulenti al lavoro, anche se non sono ancora stati assegnati incarichi di alcun genere. Alla valutazione della rete che dovrà essere conferita in una nuova società stanno lavorando la McKinsey e l'esperto di telecomunicazioni Maurizio Decina. Poi ci sono le banche d'affari che sondano gli investitori internazionali potenziali compratori della Tim. Sembra che ci sia grande interesse per il gioiello italiano dei telefonini e, in caso di asta, potrebbero esserci almeno due consorzi composti dai fondi di private equity, da soli o in appoggio a qualche operatore del settore.

Marco Tronchetti Provera in queste ore si sta consultando anche con Guido Rossi, il professore ora a capo della Figc che lo scorso gennaio era stato incaricato proprio dal presidente Telecom di valutare un'azione legale contro coloro che gli vendettero a carissimo prezzo le azioni Olivetti nell'estate del 2001.
Si parla anche con la Consob. La commissione guidata da Lamberto Cardia da qualche mese ha riacceso il faro sul possibile consolidamento della Telecom nei bilanci delle società a monte, Olimpia e Pirelli.

Ma lo "sparigliamento" di lunedì scorso può avere anche l'effetto di rimettere tutto in gioco, con un nuovo piano industriale e magari con la Tim fuori dal perimetro di consolidamento. Il dubbio di qualcuno, che tutta questa operazione sia stata congegnata per coprire una mega svalutazione nel bilancio di Pirelli, è sempre presente. Mentre il miraggio della Media company, con Murdoch o Time Warner, è ancora molto lontano dall'essere realizzato.

http://finanza.espressonline.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20060914&fonte=RPB&codnews=30023

zerothehero
15-09-2006, 20:43
Sono un pò perplesso da questa vicenda... :confused:

Dj Ruck
15-09-2006, 21:01
c'è puzza di "carne" marcia!!! :D :D :D :D :D

lallotechnology
15-09-2006, 21:04
come non quotarti purtroppo :(

SE ci fosse una vera giustizia...... io lo "assumerei" (a progetto 3 mesi in 3 mesi) a lavorare per uno dei suoi innumerevoli call center a 500E al mese per 10 ore al giorno, altro che bahamas :muro:
quotissimo

subvertigo
15-09-2006, 21:08
Ma Rossi è ancora commissario della FIGC

Infatti:
-------------------------------------------
Mastella: Ora Guido Rossi si dimetta dalla Figc
Venerdì, 15 settembre

''Ma quanti incarichi ha Guido Rossi?''. Se lo chiede il segretario dei Popolari-Udeur Clemente Mastella commentando la nomina di Guido Rossi alla presidenza di Telecom dopo le dimissioni di Marco Tronchetti Provera. ''A questo punto -aggiunge Mastella- ritengo opportuno che si dimetta almeno dall'incarico di commissario straordinario della Federcalcio''.

Il presidente di Telecom, Marco Tronchetti Provera, si è dimesso. Al suo posto arriva Guido Rossi. Lo si apprende da fonti finanziarie, mentre è in corso il CdA straordinario del gruppo. La riunione non era nota. E' stata convocata alla luce degli ultimi eventi. La riunione segue l'incontro avvenuto nel primo pomeriggio tra Tronchetti Provera e Gilberto Benetton, rispettivamente presidente e vicepresidente di Olimpia.Benetton ha partecipato in mattinata al CdA di Mediobanca con Buora, amministratore delegato di Telecom.
(canisciolti.info)

E non ho mica detto che si è dimesso Guidone....ma molti ora le chiedono le dimissioni (già Zamparini...)

Comunque c'è un'altra tesi complottista che impazza.... quella interista! :D

Stavo vedendo ad Antenna3... la frase che ho sentito: " Facendo un paragone, è come se Guido Rossi avesse assegnato lo scudetto al Milan e poi diventa presidente di Mediaset"....e pure le email che arrivano del tipo "gli han dato il premio per lo scudetto all'inter!" :asd:

:D :sofico: (e di tutti gli scandali si son già dimenticati...)

Mastella IMHO ..... lasciamo perdere.... :muro: :D

PS: son milanista :stordita:

lallotechnology
15-09-2006, 21:12
Rossi c'è
Rossi c'è
Rossi c'è

Ma a lui danno sempre le missioni impossibili, neanche fosse il James Bond dei disastri all'italiana.
Tronchetti però resta azionista di maggioranza, o sbaglio? Non credo che abbandoni completamente la telecom o sbaglio?

DonaldDuck
15-09-2006, 21:12
La notizia è verificata?
Mi pare strano che Tronchetti si dimetta alla vigilia dello scorporo tra tim e telecom. :confused:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/09_Settembre/15/telecom_reazioni.shtml
Tronchetti Provera lascia, nuovo presidente è Guido Rossi

Telecom, bufera politica dopo le dimissioni La maggioranza parla di «decisione autonoma del cda» e di «atto doveroso». L'opposizione di «vicenda oscura da chiarire in Parlamento». Mastella: «Ora Rossi si dimetta dalla Federcalcio»

CHITI: «DECISIONE AUTONOMA DEL CDA»
Il ministro delle Riforme e dei rapporti con il Parlamento: «Dal punto di vista del governo è una decisione autonoma del Cda come è giusto che sia. Il governo prende atto, il governo non deve decidere i dirigenti di azienda ma al di là delle persone quello che per noi è importante è che siano chiariti i dubbi e le preoccupazioni di fronte alla strategia ed alle prospettive di Telecom».

DI PIETRO: «DIMISSIONI DOVEROSE»
Il ministro delle Infrastrutture: «Quello di Tronchetti Provera è un atto doveroso, sono dimissioni che per lo meno permetteranno di fare chiarezza. Quando avevamo invocato le sue dimissioni, non era stato per il gusto di chiedere la testa di qualcuno, ma perchè evidentemente c'erano e ci sono delle responsabilità oggettive su vicende poco limpide»

FINI: «PRODI SUBITO IN PARLAMENTO»
Il leader di An : «Dopo le dimissioni di Tronchetti Provera la vicenda Telecom si fa sempre più oscura. Prodi adesso non può più fare battute arroganti, ma ha il dovere di venire subito in Parlamento»

STORACE: «ROSSI? E’ IL 'PRODIGATE' CHE SI CONFERMA»
Con Rossi la sinistra mette le mani anche su Telecom. Mi sembra questa la chiave di lettura: è il «"Prodigate" che si conferma».

CASINI: «VICENDA OSCURA DA CHIARIRE IN PARLAMENTO»
Il leader dell'Udc: «Gli ultimi sviluppi dimostrano ancor di più che si tratta di una vicenda dai troppi punti oscuri che vanno chiariti anche nelle sedi parlamentari».

MASTELLA: «ROSSI SI DIMETTA DA FEDERCALCIO»
Il segretario dei Popolari Udeur Clemente Mastella: «Ma quanti incarichi ha il professor Guido Rossi? A questo punto ritengo opportuno che si dimetta almeno dall'incarico di commissario straordinario della Federcalcio».

MARONI: «PRODI IN PARLAMENTO»
Il capogruppo della Lega alla Camera: «Le dimissioni di Tronchetti? Quello che è essenziale è che Prodi venga in Parlamento».

SCHIFANI: «SEMBRA TELEKOM SERBIA»
Il presidente dei senatori di Forza Italia: «E’ inquietante lo scenario che si prefigura, identico all’assetto Telecom di tanti anni fa che diede luogo allo scandalo Telekom Serbia. In quell’epoca infatti c’era sempre Guido Rossi, guarda caso, presidente della società»

EPIFANI: «COLPO DI TEATRO»
Il segretario generale della Cgil: «Le dimissioni di Marco Tronchetti Provera sono un colpo di teatro che lascia irrisolti tutti i nodi della situazione industriale e finanziaria del gruppo. Anche se adesso Telecom avrà più margini di manovra la situazione ovviamente non cambia».
15 settembre 2006

Darkel83
15-09-2006, 21:12
Io sapevo che lo stato aveva il 20% di telecom O__O

Adric
15-09-2006, 21:14
Mastella mi pare sia juventino, al programma di Simona Ventura domenica scorsa ha difeso Moggi.

DonaldDuck
15-09-2006, 21:17
Provo un certo non so che a postare questo link ma per questa volta passi... :D
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=59652
Tronchetti Provera si è dimesso Guido Rossi a capo di Telecom

Le banche dietro le dimissioni?

Alle 20.20 il primo lancio dell´agenzia Apcom: «Tronchetti Provera si è dimesso, Guido Rossi presidente». Dire che è una bomba è, questa volta, un understatement. Anche perché non c´era stato nessun segnale premonitore. Da due giorni il presidente di Telecom e Pirelli era nella bufera di uno scontro al color bianco con Romano Prodi dopo che il consiglio di amministrazione della Telecom aveva deciso di scorporare Tim e di metterla in vendita.

Il consiglio di amministrazione di Telecom si era riunito nel pomeriggio per discutere della situazione. Da due giorni tutti i titoli della scuderia Tronchetti Provera – Pirelli e Telecom in testa – puntavano verso il basso. Cosa sia successo durante la discussione del Cda non si sa.

Forse le grandi banche, in primis Unicredit e Banca Intesa, che sono creditrici di 40 miliardi di euro nei confronti della Telecom, hanno preteso un deciso cambio di guida e strategia. Questo potrebbe spiegare la scelta di Tronchetti Provera, che forse avrà come conseguenza la riduzione della tensione che si è creata attorno all´azienda.

Nel silenzio ufficiale della società, si registrano tuttavia le prime reazioni politiche. Che sono inevitabilmente caute e sorprese. «Dal punto di vista del governo è una decisione autonoma del Cda come è giusto che sia – reagisce il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti. Il governo prende atto, il governo non deve decidere i dirigenti di azienda ma al di là delle persone quello che per noi è importante è che siano chiariti i dubbi e le preoccupazioni di fronte alla strategia ed alle prospettive di Telecom».

«Non posso dire nulla in questo momento, ma le dimissioni di Marco Tronchetti Provera dalla presidenza della Telecom dimostrano ancora di più quanto è urgente capire fino in fondo quel che è successo», sostiene Luciano Violante, presidente Ds della Commissione affari costituzionali della Camera. E il segretario di Rifondazione, Franco Giordano, si dice convinto «che siamo al saldo della politica delle privatizzazioni. Siamo di fronte al fallimento di un'ipotesi di distruzione della nostra impresa più tecnologicamente avanzata e credo che il processo di finanziarizzazione della nostra economia debba essere bloccato. Ora occorre una spazio pubblico, bisogna ricostruire una unità dell'azienda perché questa è strategica per il Paese»

Lo scontro con Prodi

Anche poco prima delle dimissioni gli strascichi della polemiche tra Prodi e Tronchetti Provera aveva occupato giornali e televisioni, oltre al mondo politico. «Ma stiamo diventando matti?», aveva sbottato Romano Prodi, assediato in Cina dai giornalisti che lo tempestano con domande sul caso Telecom. A chi gli chiede di commentare le richieste dell'opposizione perché sul "caso" Telecom il governo si presenti in aula, il premier risponde spazientito: «Guardate – dice Prodi - il caso non ha nessun elemento nuovo. Lasciamo stare le chiacchiere, ne abbiamo fatte anche troppe, facciamo parlare i fatti».

Prodi nega anche di aver rilasciato interviste sulla questione. Il riferimento è probabilmente all´articolo uscito in prima di Repubblica. «Non l'ho assolutamente fatto, non ho aggiunto una parola». E a chi gli fa notare che però l´articolo c´è, risponde: «Sì lo avete letto e l'ho letto anche io. È stata una intelligente ricostruzione di tessere esistenti, non di più».

La vicenda ormai è nota: tra Prodi e Tronchetti Provera, patron di Telecom, si è aperto un teso confronto dopo la decisione del Consiglio di amministrazione dell´azienda di scorporare Tim e di venderla, probabilmente a investitori stranieri. Cosa di cui il Governo, secondo Prodi, avrebbe dovuto essere informato.

Ma come nei peggiori feuilleton, c´è stato il colpo a sorpresa, con un documento fatto scivolare da Tronchetti Provera a due giornali amici: il Sole-24 Ore (quotidiano di Confindustria) e il Corriere della Sera, giornale di cui Tronchetti è azionista. Il documento, scritto da Angelo Rovati, consigliere del premier, suggeriva lo scorporo della rete da Telecom e la sua cessione alla Cassa Depositi e Prestiti. «Un´iniziativa personale» ha spiegato Rovati, sulla quale Prodi non era stato informato. «Chiacchiere», le ha definite il premier visibilmente irritato con chi ha voluto riportare la vicenda a galla. «Chiacchiere, anche troppe - ha scandito - a cui bisogna dire basta» lasciando la parola ai fatti.

Sul rifiuto di Prodi ad andare alle Camere, l´opposizione ha imbastito quella che di solito si chiama «un´indegna gazzarra». Da una parte chiedendo le dimissioni di Rovati (o in alternativa dello stesso Prodi), dall´altra alzando la voce e arrivando persino (come fa il solito Schifani) a fare una connessione con Telekom Serbia, l´altro "caso" costruito dalla destra.

Sulla questione si aggiunge anche la voce del ministro Antonio Di Pietro. «Ma quale Governo in Parlamento! Forse sarebbe il caso che sia Tronchetti Provera a riferire ai propri soci». «Si tratta di una tempesta in un bicchier d'acqua. Per me - conclude - quello che è capitato è stata una furbata che ha voluto spostare l'attenzione da Tim-Telecom a Rovati».

L´allarme del sindacato

Cercando di emergere dal polverone mediatico, cominciano a farsi sentire voci sempre più preoccupate sul destino del gruppo Telecom. «Colpisce che in pochi si siano interrogati sul destino di uno dei più grandi gruppi industriali europei per effetto delle decisioni prese dal Consiglio di amministrazione di Telecom. Sono problemi solo del sindacato, questi?» si chiede ad esempio Emilio Miceli, segretario generale del Sindacato lavoratori delle comunicazioni della Cisl che annuncia la richiesta del sindacato di un colloquio con Prodi «dopo i silenzi e l'omertà emersi dal confronto con gli amministratori delegati di Telecom».

«Ad essere in gioco - afferma il segretario - sono la presenza italiana nelle telecomunicazioni, la capacità di Telecom di essere motore di sviluppo e di innovazione, la possibilità della integrazione nelle piattaforme tecnologiche, il futuro di 80.000 dipendenti». Un futuro che preoccupa il sindacato, anche in vista di una possibile maggiore competizione da parte del concorrente principale, Vodafone: «Mentre Telecom decide lo scorporo di Tim - spiega Miceli - Vodafone acquista l'accordo con Fastweb, avviandosi così a recuperare un ritardo che era sotto gli occhi di tutti, intraprendendo la strada dell'integrazione tra fisso e mobile, nuova frontiera della competitività nelle Tlc». «Vorremmo sapere - conclude il sindacalista - qual'è, al di là dell'accertamento della verità sugli aspetti meno chiari di questa vicenda, il pensiero dei partiti e del Governo. Ci piacerebbe misurarci su queste questioni».

lallotechnology
15-09-2006, 21:18
Mastella mi pare sia juventino, al programma di Simona Ventura domenica scorsa ha difeso Moggi.
è del napoli

subvertigo
15-09-2006, 21:18
Io sapevo che lo stato aveva il 20% di telecom O__O
Informati meglio ;)

Ah adesso c'è La Russa sempre su Antenna3, gli han fatto una domanda su Guido Rossi e lui ha subito sviato sulle responsabilità (presunte) di Prodi! In un programma sportivo!! Ed è li ancora a parlare di quello!! Che stile...

Proprio uno spettacolo oggi Antenna3! :D

Marty Bishop
15-09-2006, 21:19
E' una notizia positiva? Se si', perche'? :fagiano:

subvertigo
15-09-2006, 21:19
Mastella mi pare sia juventino, al programma di Simona Ventura domenica scorsa ha difeso Moggi.
Mastella ha avuto parecchi interessi nel calcio...è stato mi pare anche presidente di molte squadre...ora non ricordo bene... ma ci era molto dentro...direi che è naturale che conosca e difenda Moggi.

Darkel83
15-09-2006, 21:21
Informati meglio ;)


Così avevano detto a un TG, se dicono puttanate nn è mica colpa mia.

subvertigo
15-09-2006, 21:25
La golden share non possono usarla, d'altronde è un'azienda privata e siamo lontani dal colbertismo e dalle partecipazioni statali.


Si non l'hanno mai usata ma formalmente e legalmente c'è...ed io personalmente non mi farei molti problemi ad usarla se fosse il caso.

Adric
15-09-2006, 21:27
Sono un pò perplesso da questa vicenda... :confused:
vicenda che va valutata anche alla luce del recentissimo accordo tra Vodafone e Fastweb:
www.newsmobile.it/notizia/06,09,15,8929637-1.htm
e della cessione di Telecom a Sky dei diritti sulle partite delle squadre di calcio di serie A che mancavano a quest'ultima:
www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B045F0A55-0D21-4F50-957E-2D20C133CACF%7D
Mastella ha avuto parecchi interessi nel calcio...è stato mi pare anche presidente di molte squadre...ora non ricordo bene... ma ci era molto dentro...direi che è naturale che conosca e difenda Moggi.
Che un ministro della Giustizia difenda uno che ha una lunga fedina penale è assai grave :rolleyes:

subvertigo
15-09-2006, 21:27
Il problema della rete fissa è che vi è stato un vero e proprio monopolio naturale, visto che ogni paese aveva un'unica rete fissa ed era antieconomico averne di più.
Cmq adesso di fatto ci sono più operatori sul mercato, l'ultimo miglio è liberalizzato e sui cellulari vi è concorrenza. Non siamo più in una situazione di monopolio, ma di oligopolio.
Secondo me l'errore è stato di vendere un'azienda a chi di fatto non aveva cash per comprarla..Colaninno ha comprato la telecom indebitandosi con le banche.
Sarebbe stato preferibile vendere ad una persona o ad una cordata (anche straniera) che aveva denaro contante...

Beh ma quando l'hanno privatizzata non l'hanno venduta a Colaninno... lui è arrivato dopo con un OPA ostile... Certo l'hanno privatizzata lasciandola scalabile al primo arrivato.

Secondo me comunque se vogliamo entrare nei contenuti del cosiddetto "piano segreto", vorrei dire che chiediamo da anni praticamente tutti lo scorporo della rete fissa e il ritorno pubblico... magari si facesse veramente...
Si potrebbe ad esempio completare finalmente la copertura ADSL delle aree non coperte (uno scandalo per un paese moderno), ed una effettiva concorrenza tra le compagnie.

E ovviamente anche se tornasse pubblica la rete, questo certo non impedirebbe alle altre aziende, quali Fastweb, Wind, Tiscali di espandere la propria rete... tutto dovrebbe essere controllato dall'Autority (come già fa tra l'altro) perchè la nuova rete telecom pubblica non assuma carattere monopolistico...

DonaldDuck
15-09-2006, 21:35
Si non l'hanno mai usata ma formalmente e legalmente c'è...ed io personalmente non mi farei molti problemi ad usarla se fosse il caso.
Faccio da informatore :D
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=64109

Telecom. Ue: no alla golden share. Prodi: Tronchetti garanti' che sarebbe rimasta in mani italiane

Roma, 13 settembre 2006

Anche Bruxelles è intervenuto sulla questione Telecom-Tim lanciando un monito all'Italia: non c'è spazio nel mercato interno per l'uso di golden share. (Per 'golden share' si intende quel pacchetto azionario strategico posseduto dal governo che permette di intervenire nelle decisioni più importanti di una società privatizzata garantendo al possessore poteri speciali, indipendenti dal numero di azioni in questione).

Oliver Drewes, portavoce del commissario Ue al mercato interno Charlie McCreevy, ha detto: "Saremo più precisi quando avremo più informazioni", spiegando che al momento non ci sono commenti di alcun tipo sull'operazione. Tuttavia una cosa è certa, ha chiarito il portavoce: "Per la golden share non c'è spazio nel mercato interno".

Prodi: chi ha mai parlato di golden share?
Gli fa eco dalla Cina il presidente del Consiglio Romano Prodi: "Chi ha mai parlato di golden share?". Oggi il premier non è voluto tornare nacora, dopo le dichiarazioni di ieri, sulle vicende italiane e si è limitato a dire che "La Cina è vicina e l'Italia è lontana".

Palazzo Chigi rende noto attraverso un comunicato i colloqui intercorsi tra il presidente Prodi e Marco Tronchetti Provera in due occasioni il 19 luglio e 2 settembre. Il Presidente del Consiglio Romano Prodi, è in Cina, ma vuole sgombrare il campo da ogni equivoco: il governo non sapeva nulla dello scorporo di Telecom e nel corso degli incontri ha auspicato che il controllo di Telecom Italia resti "in mani italiane". Lo stesso comunicato rivela che Tronchetti, parlando con Prodi, definisce l'indebitamento di Telecom "a lungo termine e a tasso fisso". Tronchetti riferisce di contatti, oltre con Murdoch, anche con General Electric e Time Warner. Tronchetti - riferisce Palazzo Chigi - vuole tenersi La7 e non escluderebbe di vendere Telecom Brasile.

Il comunicato di palazzo Chigi
Nel primo incontro avvenuto a Palazzo Chigi il 19 luglio u.s. il Dott. Tronchetti ha illustrato al Presidente Prodi il progetto di accordo strategico con Rupert Murdoch. Il progetto era finalizzato all'ingresso di Murdoch in Telecom Italia attraverso il conferimento della Societa' Sky Italia, conferimento per il quale il Gruppo Murdoch avrebbe ottenuto azioni di Telecom Italia. Dal punto di vista industriale l'accordo si basava sulle sinergie attivabili tra le attivita' di rete (banda larga) di Telecom Italia e i contenuti multimediali oggetto della attivita' del Gruppo Murdoch. Il Presidente Prodi, nel prendere atto del progetto e della sua impostazione strategica e finanziaria, si e' limitato a comunicare al Dott. Tronchetti che per il Governo sarebbe stato auspicabile che a seguito dell'operazione il controllo di Telecom Italia fosse rimasto in mano italiana. In aggiunta il Presidente Prodi si augurava che grazie alle sinergie attivabili nella partnership, Telecom Italia avrebbe potuto avviare un processo di internazionalizzazione basato sull'esportazione nei mercati esteri del modello tecnologia/contenuti sviluppato in Italia. Il Dott. Tronchetti ha rassicurato il Presidente Prodi che il controllo italiano rappresentava condizione negoziale irrinunciabile e che essa era stata gia' comunicata alla controparte. Quanto poi all'internazionalizzazione di Telecom Italia auspicata dal Presidente Prodi affermava che oggetto della partnership era proprio la penetrazione dei mercati europei usando la piattaforma tecnologica sviluppata in Italia".

Sindacati: no all'operazione, "forti mobilitazioni"
L'atteso incontro con i sindacati al quale hanno preso parte i due a.d. di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero e Carlo Buora, si è concluso dopo neanche due ore con il 'no' secco delle forze sociali all'operazione, la conferma di una giornata di sciopero entro fine mese e l'annuncio di altre imminineti "forti mobilitazioni". "E' stato un incontro del tutto deludente", senza "ulteriori novità rispetto a quello che hanno scritto i giornali". E' questo il giudizio unanime della delegazione sindacale all'uscita dell'incontro. "Ci sarà uno sciopero subito, entro fine mese. Useremo il primo giorno utile". Ha detto Emilio Miceli, segretario generale di Slc Cgil. "Stanno facendo una banale operazione societaria e siccome è troppo banale significa che vogliono vendere Tim".

Il 19 si decide sullo sciopero
A decidere tempi e modi della protesta saranno i direttivi unitari dei sindacati, convocati per il 19 settembre prossimo. In quell'occasione sarà decisa non solo la data dello sciopero di 24 ore, comunque da attuarsi entro fine mese con una manifestazione nazionale da tenersi con ogni probabilità a Milano, ma anche tempi e modalita' di "altre fortissime mobilitazioni".

lallotechnology
15-09-2006, 21:35
vicenda che va valutata anche alla luce dell'accordo tra Vodafone e Fastweb:
www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=131194
e della cessione di Telecom a Sky dei diritti sulle partite delle squadre che mancavano a quest'ultima:
www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B045F0A55-0D21-4F50-957E-2D20C133CACF%7D

Che un ministro della Giustizia difenda uno che ha una lunga fedina penale è assai grave :rolleyes:
Moggi non ha assolutamente una lunga fedina penale, non è stato condannato penalmente ancora da nessuno.
E poi figurati, i politici hanno rapporti con delinquenti e mafiosi da far rizzare i capelli. Moggi a confronto è un dilettante.

lallotechnology
15-09-2006, 21:39
effettivamente che telecom ha il controllo della rete fissa è assurdo, in quanto i concorrenti utilizzano comunque la suddetta rete. da qui i prezzi esagerati delle adsl.
ben venga il controllo pubblico

Korn
15-09-2006, 21:40
Mastella mi pare sia juventino, al programma di Simona Ventura domenica scorsa ha difeso Moggi.
dovrebbe dimettersi

LUVІ
15-09-2006, 21:41
E' una notizia positiva? Se si', perche'? :fagiano:

IMHO no.
A rimetterci siamo comunque e sempre noi. :(

LuVi

Darkel83
15-09-2006, 21:43
IMHO no.
A rimetterci siamo comunque e sempre noi. :(

LuVi

In che senso???

Adric
15-09-2006, 21:43
Moggi non ha assolutamente una lunga fedina penale, non è stato condannato penalmente ancora da nessuno.

"Quisquilie, queste ultime, rispetto ai tanti guai giudiziari collezionati da Lucianone in una vita di duro lavoro. L’oblazione per i giocatori fantasma, che gli ha risparmiato la macchia nera sulla fedina penale, e la pena patteggiata per reati fiscali, vanno ad aggiungersi a due antichi peccatucci. Il 25 febbraio 1977 Moggi rimediò una condanna a 30 mila lire di ammenda dal pretore di Civitavecchia per violazione dei limiti massimi di velocità. Il 10 novembre 1982, la Corte d’appello di Roma lo condannò con sentenza irrevocabile a 4 mesi – condonati – per il reato di omicidio colposo (probabilmente in seguito a un incidente d’auto mortale). Tutti precedenti penali che fanno di Lucianone un pregiudicato a tutti gli effetti, e che potrebbero costargli caro in caso di nuove condanne."

da “Lucky Luciano – Intrighi, maneggi e scandali del padrone del calcio italiano Luciano Moggi”, Ala Sinistra e Mezzala Destra, Kaos Edizioni, pubblicato anni prima di Calciopoli.

zerothehero
15-09-2006, 21:45
Si non l'hanno mai usata ma formalmente e legalmente c'è...ed io personalmente non mi farei molti problemi ad usarla se fosse il caso.

Un'ingerenza così palese da parte del governo italiano verrebbe bloccata immediatamente dall'ue. :D
Ci si può muovere come i francesi con l'affaire Suez-Gas de France, organizzando magari una cordata italiana per rilevare Tim.

Io lascerei fare al mercato, ma espongo anche quello che non mi vede d'accordo. :fagiano:
Non trovo così importante la nazionalità di un impresa, ma la sua corretta gestione.

zerothehero
15-09-2006, 21:51
Beh ma quando l'hanno privatizzata non l'hanno venduta a Colaninno... lui è arrivato dopo con un OPA ostile... Certo l'hanno privatizzata lasciandola scalabile al primo arrivato.

Secondo me comunque se vogliamo entrare nei contenuti del cosiddetto "piano segreto", vorrei dire che chiediamo da anni praticamente tutti lo scorporo della rete fissa e il ritorno pubblico... magari si facesse veramente...
Si potrebbe ad esempio completare finalmente la copertura ADSL delle aree non coperte (uno scandalo per un paese moderno), ed una effettiva concorrenza tra le compagnie.

E ovviamente anche se tornasse pubblica la rete, questo certo non impedirebbe alle altre aziende, quali Fastweb, Wind, Tiscali di espandere la propria rete... tutto dovrebbe essere controllato dall'Autority (come già fa tra l'altro) perchè la nuova rete telecom pubblica non assuma carattere monopolistico...

Cazzo, ma continuo a non capire la logica..sarò tocco. :D
Tim era di fatto separata da telecom italia-> poi hanno fuso le due holding e adesso vogliono fare uno spin-off (separazione) per ripianare i 40mld di debito della società..
Sò un pò ondivaghi i tipi..
Quindi in sostanza, se ho capito bene, telecom italia vuole vedere tim per buttarsi sui contenuti (facendo un accordo con sky), il che può avere una sua logica, visto che si va verso la convergenza.
Il governo italiano che vuole fare?
Ristatalizzare TIM con una neo-iri o con le partecipazioni statali? :confused:
Nel caso invece che la tim finisse sul mercato, chi se la vuole prendere?
Murdock? :confused:

zerothehero
15-09-2006, 21:55
vicenda che va valutata anche alla luce del recentissimo accordo tra Vodafone e Fastweb:
www.newsmobile.it/notizia/06,09,15,8929637-1.htm
e della cessione di Telecom a Sky dei diritti sulle partite delle squadre di calcio di serie A che mancavano a quest'ultima:
www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B045F0A55-0D21-4F50-957E-2D20C133CACF%7D


I tasselli del mosaico..questi accordi mi erano sfuggiti. :fagiano: ..adesso me li leggo.

giorno
15-09-2006, 21:57
In che senso???


probabilmente sarà un dipendente telecom

LUVІ
15-09-2006, 21:59
In che senso???

Nel senso che, quando una azienda come TI va a puttane a rimetterci è tutta l'Italia, anche quella che si lamenta dell'ADSL di merda.

LuVi

Cfranco
15-09-2006, 21:59
Dimissioni doverose IMHO , anzi sono arrivate in ritardo di almeno 10 giorni e solo quando ormai erano pronti a staccargli la sedia da sotto le chiappe con la mannaia e vendere il suo scalpo per far cassa .
Che vada a lavorare per una volta in vita sua .

LUVІ
15-09-2006, 22:00
probabilmente sarà un dipendente telecom

Sono un consulente.
Nell'indotto di Telecom non ci sono solo i 60.000 dipendenti del gruppo.
Probabilmente il giro di lavoro legato a TI sfiora, in Italia, le 300.000 unità.

LuVi

Jaguar64bit
15-09-2006, 22:00
Che un ministro della Giustizia difenda uno che ha una lunga fedina penale è assai grave :rolleyes:


Il fatto grave a mio avviso è che Mastella sia ministro della giustizia in Italia ( indulto docet e non solo ).

subvertigo
15-09-2006, 22:01
Cazzo, ma continuo a non capire la logica..sarò tocco. :D
Tim era di fatto separata da telecom italia-> poi hanno fuso le due holding e adesso vogliono fare uno spin-off (separazione) per ripianare i 40mld di debito della società..
Sò un pò ondivaghi i tipi..
Quindi in sostanza, se ho capito bene, telecom italia vuole vedere tim per buttarsi sui contenuti (facendo un accordo con sky), il che può avere una sua logica, visto che si va verso la convergenza.
Il governo italiano che vuole fare?
Ristatalizzare TIM con una neo-iri o con le partecipazioni statali? :confused:
Nel caso invece che la tim finisse sul mercato, chi se la vuole prendere?
Murdock? :confused:
A me non interessa TIM... interessa la rete fissa.... :D
TIM statale non avrebbe alcun senso e non mi pare proprio che si prevedesse quello...si parlava del pubblico nella rete fissa... l'infratruttura. Se fosse pubblica sarebbe una garanzia per tutti. E quale azienda privata porterebbe l'ADSL dove ora non c'è? Nessuna... E' un po' come quando negli anni del dopoguerra socializzarono la rete elettrica per portarla dappertutto... è un fatto di civiltà...

Poi c'è chi sostiene che TIM dovrebbe rimanere italiana.... beh questo a me non mi fa ne caldo nè freddo...

Infine su quello che dicano i burocrati neoliberisti dell'UE sulla golden share.... beh allora preferisco i francesi... Non hanno mosso un dito sul caso Francia-Suez... E poi ci si chiede perchè alla gente dell'UE non gliene importi pressoche nulla. Son capaci solo di far arricchire qualche banchiere di Goldman Sachs...

icoborg
15-09-2006, 22:01
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!
dupa te lo dico con tutto il cuore:


NUNCESCASSA'A'UALLER' :O

zerothehero
15-09-2006, 22:02
Nel senso che, quando una azienda come TI va a puttane a rimetterci è tutta l'Italia, anche quella che si lamenta dell'ADSL di merda.

LuVi

Telecom italia di fatto ha 40mld di debito..in un modo o nell'altro dovrà fare qualche operazione per togliersi dal groppone l'indebitamento.
Infatti sta vendendo pure le sua attività in Brasile. :fagiano:

sempreio
15-09-2006, 22:03
francamente sento scricchiolare il sistema italia sempre di più, fra la finanziaria da 30miliardi e 10 che saranno necessari per coprire il mancato gettito dell' iva sulle auto aziendali siamo già alla frutta e se ne dobbiamo pure aggiungere altri per telecom, me siamo infognati parecchio

NeSs1dorma
15-09-2006, 22:04
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!
Mi unisco. Ma lui, porello, non sapeva...

zerothehero
15-09-2006, 22:04
A me non interessa TIM... interessa la rete fissa.... :D
TIM statale non avrebbe alcun senso e non mi pare proprio che si prevedesse quello...si parlava del pubblico nella rete fissa...

Poi c'è chi sostiene che TIM dovrebbe rimanere italiana.... beh questo a me non mi fa ne caldo nè freddo...

E ma per ri-statalizzare telecom italia si dovrebbero rastrellare un 50%+1 delle azioni..costrebbe un patrimonio, che poi verrebbe affidato a qualche "boiardo" di turno..e la stagione dei boiardi di stato è tramontata dal '92...non credo sia una cosa fattibile, anche sul piano politico.

icoborg
15-09-2006, 22:05
Lo sfogo di Tronchetti Provera
"Neanche in Sudamerica politici così"

:blah: :blah: :blah: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

mamma mia come sei fortunato a nn passare sotto il mio balcone..

sempreio
15-09-2006, 22:05
Telecom italia di fatto ha 40mld di debito..in un modo o nell'altro dovrà fare qualche operazione per togliersi dal groppone l'indebitamento.
Infatti sta vendendo pure le sua attività in Brasile. :fagiano:


ma come dicevo anche prima tim non li vale 35miliardi e se vendesse anche la rete fissa ci sarebbero comunque non so quanti dipendenti telecom da ricollocare, è un bel problema

zerothehero
15-09-2006, 22:05
francamente sento scricchiolare il sistema italia sempre di più, fra la finanziaria da 30miliardi e 10 che saranno necessari per coprire il mancato gettito dell' iva sulle auto aziendali siamo già alla frutta e se ne dobbiamo pure aggiungere altri per telecom, me siamo infognati parecchio

La telecom non sta fallendo..sta soltando cercando un modo per togliersi dalle balle l'enorme indebitamento..anche perchè le banche non potranno finanziarglielo in eterno.

Dj Ruck
15-09-2006, 22:06
Telecom italia di fatto ha 40mld di debito..in un modo o nell'altro dovrà fare qualche operazione per togliersi dal groppone l'indebitamento.
Infatti sta vendendo pure le sua attività in Brasile. :fagiano:
ma io dico...come ca**o fanno ad avere sti debiti???

se prendono soldi a non finire (almeno che nn se li mettano in tasca propria)!!!!!!!!!!!!!!!!

zerothehero
15-09-2006, 22:08
:blah: :blah: :blah: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

mamma mia come sei fortunato a nn passare sotto il mio balcone..

Ma tutto sto astio per il Tronchetti da dove deriva?
Dal fatto che non riuscite a scaricare dal peer-to peer a piena banda?
O c'è dell'altro? :p

DonaldDuck
15-09-2006, 22:08
:blah: :blah: :blah: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

mamma mia come sei fortunato a nn passare sotto il mio balcone..
Rimane il fatto che Prodi DOVRA' presentarsi in Parlamento a riferire. Non può sottrarsi dal fornire spiegazioni. Questo piaccia oppure no. E mi pare che sia ben bene coinvolto.

giorno
15-09-2006, 22:09
comunque c'è da sottolineare che due anni fa il debito telecom si aggirava sui 60 mld,ora un pò di meno :fagiano:

subvertigo
15-09-2006, 22:09
E ma per ri-statalizzare telecom italia si dovrebbero rastrellare un 50%+1 delle azioni..costrebbe un patrimonio, che poi verrebbe affidato a qualche "boiardo" di turno..e la stagione dei boiardi di stato è tramontata dal '92...non credo sia una cosa fattibile, anche sul piano politico.

Non tutta la telecom... solo la rete... ho letto il "piano" dal corriere e mi sembrava molto interessante... con il coinvolgimento della CdP... e sembrava a costi molto piccoli...
I servizi essenziali devono essere pubblici...ho anche editato il post prima...

DonaldDuck
15-09-2006, 22:11
E ma per ri-statalizzare telecom italia si dovrebbero rastrellare un 50%+1 delle azioni..costrebbe un patrimonio, che poi verrebbe affidato a qualche "boiardo" di turno..e la stagione dei boiardi di stato è tramontata dal '92...non credo sia una cosa fattibile, anche sul piano politico.
Io penso che ci sia già qualcuno che detiene una quota di compartecipazione

icoborg
15-09-2006, 22:11
Rimane il fatto che Prodi DOVRA' presentarsi in Parlamento a riferire. Non può sottrarsi dal fornire spiegazioni. Questo piaccia oppure no. E mi pare che sia ben bene coinvolto.

Ma tutto sto astio per il Tronchetti da dove deriva?
Dal fatto che non riuscite a scaricare dal peer-to peer a piena banda?
O c'è dell'altro? :p

ma sentite un po vi tanto piacere averlo come capoccia della telecom?

ps: della banda nn mi frega una ceppa nn uso alice.
e che nn riesco a concepire che un uomo muova le sorti di un azienda cosi importante con l0.8 %.

subvertigo
15-09-2006, 22:11
:blah: :blah: :blah: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

mamma mia come sei fortunato a nn passare sotto il mio balcone..
Eh lui con TIM Brasile sai è esperto...

zerothehero
15-09-2006, 22:12
ma io dico...come ca**o fanno ad avere sti debiti???

se prendono soldi a non finire (almeno che nn se li mettano in tasca propria)!!!!!!!!!!!!!!!!

Fai finta che io sono Colaninno..
Bene non ho un cazzo di soldi, quindi per comprarmi la SIP devo rastrellare le azioni sul mercato (con un opa) e recupero i denaro chiedendoli in prestito alle banche.
Chiedo il prestito e con i soldi delle banche mi compro la sip, ora telecom italia.
Dopodichè parte un'altra operazione e subentra Tronchetto, che si ritrova con decine di miliardi di euro di debito.
E i debiti li scarica con delle tariffe maggiorate su voi pol..ehm utenti telecom. :p
Ora se c'è qualche laureato in economia o qualche esperto, magari può spiegare in maniera più corretta come è potuta avvenire tutto questo.

Adesso vogliono vendere TIM per ripianare il debito.
E qui scoppia la bagarre e le dimissioni di Tronchetto.
Cazzu, cazzo io questo ho capito.. :asd:

sempreio
15-09-2006, 22:13
:blah: :blah: :blah: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

mamma mia come sei fortunato a nn passare sotto il mio balcone..

ha ragione però, prodi non può sbandierare ai 4 venti quello che il governo fa, è un incontinente, come quando tranquillamente parlava alle tv delle aziende di stato

zerothehero
15-09-2006, 22:14
ma sentite un po vi tanto piacere averlo come capoccia della telecom?


E che cambia da TRonchetti ad un altro? :confused:

subvertigo
15-09-2006, 22:15
Fai finta che io sono Colaninno..
Bene non ho un cazzo di soldi, quindi per comprarmi la SIP devo rastrellare le azioni sul mercato (con un opa) e recupero i denaro chiedendoli in prestito alle banche.
Chiedo il prestito e con i soldi delle banche mi compro la sip, ora telecom italia.
Dopodichè parte un'altra operazione e subentra Tronchetto, che si ritrova con decine di miliardi di euro di debito.
E i debiti li scarica con delle tariffe maggiorate su voi pol..ehm utenti telecom. :p
Ora se c'è qualche laureato in economia o qualche esperto, magari può spiegare in maniera più corretta come è potuta avvenire tutto questo.

Adesso vogliono vendere TIM per ripianare il debito.
E qui scoppia la bagarre e le dimissioni di Tronchetto.
Cazzu, cazzo io questo ho capito.. :asd:

Il fatto è che IL SISTEMA questo lo prevede.... non ci puoi far nulla.... il caro liberismo...

Chi ci guadagna ? -> manager, economisti, banchieri, burocrazia UE....
Chi lo piglia ? -> gli altri (tra cui in modo odioso piccoli azionisti :mad: )....

DonaldDuck
15-09-2006, 22:16
ma sentite un po vi tanto piacere averlo come capoccia della telecom?

ps: della banda nn mi frega una ceppa nn uso alice.
e che nn riesco a concepire che un uomo muova le sorti di un azienda cosi importante con l0.8 %.
Io preferisco la trasparenza. Ed in questa faccenda non mi pare ce ne sia molta.

NeSs1dorma
15-09-2006, 22:16
Rimane il fatto che Prodi DOVRA' presentarsi in Parlamento a riferire. Non può sottrarsi dal fornire spiegazioni. Questo piaccia oppure no. E mi pare che sia ben bene coinvolto.
Ma figurarsi se si presenta. Con che faccia?
Già la sua non è un belvedere.. :asd:

Se sapeva, è coinvolto fino agli occhi e se ne deve andare.
Se non sapeva, è un idiota.

giakko
15-09-2006, 22:17
A me il progetto di ristatalizzare l'ultimo miglio non mi sembra malaccio... ma non ne so un granchè

qualcuno mi spiega cosa ha fatto Prodi (anche se nega) di male oltre ad occuparsi di un'azienda privata, anche se di interesse strategico, e parlare troppo rovinando, a quanto ho capito, i piani di vendere la TIM?
Non ne vale forse la pena per l'interesse del paese?

o forse c'è qualcosa che mi sfugge? :stordita:

Dj Ruck
15-09-2006, 22:17
Fai finta che io sono Colaninno..
Bene non ho un cazzo di soldi, quindi per comprarmi la SIP devo rastrellare le azioni sul mercato (con un opa) e recupero i denaro chiedendoli in prestito alle banche.
Chiedo il prestito e con i soldi delle banche mi compro la sip, ora telecom italia.
Dopodichè parte un'altra operazione e subentra Tronchetto, che si ritrova con decine di miliardi di euro di debito.
E i debiti li scarica con delle tariffe maggiorate su voi pol..ehm utenti telecom. :p
Ora se c'è qualche laureato in economia o qualche esperto, magari può spiegare in maniera più corretta come è potuta avvenire tutto questo.

Adesso vogliono vendere TIM per ripianare il debito.
E qui scoppia la bagarre e le dimissioni di Tronchetto.
Cazzu, cazzo io questo ho capito.. :asd:
ho capiito grazie :) :cry:

zerothehero
15-09-2006, 22:19
Io penso che ci sia già qualcuno che detiene una quota di compartecipazione

Boh..a sto punto bisogna vedere cosa ha in mente l'attuale governo (prodi ha smentito tutto) e che fine farà TIM.
Giusto, giusto domani incontro un mio amico bocconiano..poveretto...dovrà spiegarmi per filo e per segno tutto.. :asd:

DonaldDuck
15-09-2006, 22:21
Se sapeva, è coinvolto fino agli occhi e se ne deve andare.

E' proprio a questo che volevo arrivare. Già il Ministro Livia Turco si sarebbe dovuto dimettere, figurarsi Prodi dopo questo papocchio.

LUVІ
15-09-2006, 22:22
ma come dicevo anche prima tim non li vale 35miliardi e se vendesse anche la rete fissa ci sarebbero comunque non so quanti dipendenti telecom da ricollocare, è un bel problema

TIM Brasile non è coinvolta nella ristrutturazione.

LuVi

maxsona
15-09-2006, 22:27
Lo Stato dovrebbe ritornare azionista di maggioranza dei gioielli nazionali per evitare che vadano all'esterno o in mano sbagliate, basta con le privatizzazioni all'Italiana, bisogna usare il modello Francese :)

DonaldDuck
15-09-2006, 22:29
Boh..a sto punto bisogna vedere cosa ha in mente l'attuale governo (prodi ha smentito tutto) e che fine farà TIM.
Giusto, giusto domani incontro un mio amico bocconiano..poveretto...dovrà spiegarmi per filo e per segno tutto.. :asd:
TIM ormai è bruciata. Grazie anche al pronunciamento dell'UE. Pure se ci fossero potenziali acquirenti italiani non so quanta voglia avrebbero di "scottarsi le dita". Riguardo la smentita di Prodi...beh ;)

lognomo33
15-09-2006, 22:31
prodi te lo dico con tutto il cuore..
VATTENE!!!
eh???
che c'entra con il 3d??? :confused: :confused:

lognomo33
15-09-2006, 22:32
Sentito adesso al Tg di La7.


EDIT1:
Conferma anche il Corriere.it, alla presidenza Guido Rossi! (già commissario FIGC)
Era in corso un CdA straordinario questa sera.
finalmente.
Era proprio ora..speriamo in una vera rifondazione di telecom,tim e quindi di tutto il sistema fisso e radiomobile in Italia.

LUVІ
15-09-2006, 22:32
eh???
che c'entra con il 3d??? :confused: :confused:

Lascia perdere....

Please... don't feed the troll! ;)

LuVi

DonaldDuck
15-09-2006, 22:33
Riguardo TIM Brasile :rolleyes:
http://it.news.yahoo.com/12092006/58-56/telecom-prodi-ribadisce-sconcerto-non-informato-tronchetti.html

Reuters - Mar 12 Set
Per quanto riguarda la cessione di Tim Brasil e della stessa Tim, Tronchetti ha spiegato che se arrivasse un'offerta interessante sarebbe portata all'esame del cda.

giakko
15-09-2006, 22:34
TIM ormai è bruciata. Grazie anche al pronunciamento dell'UE. Pure se ci fossero potenziali acquirenti italiani non so quanta voglia avrebbero di "scottarsi le dita".

che pronunciamento scusa?

CYRANO
15-09-2006, 22:36
Please... don't feed the troll! ;)

LOL sto topic mi sembra uno slalom per cercare di fare una discussione evitando i soliti troll :D :D


Ciaozoaiza

DonaldDuck
15-09-2006, 22:36
finalmente.
Era proprio ora..speriamo in una vera rifondazione di telecom,tim e quindi di tutto il sistema fisso e radiomobile in Italia.
Pensi che questo sia il problema più importante oppure ci sarebbe da vedere chiaro su questa rivoluzione? A me non me ne può fregare di meno di chi è a capo di una azienda, pretendo trasparenza. Spostare il discorso è inutile.

DonaldDuck
15-09-2006, 22:37
che pronunciamento scusa?
Leggi qualche post sopra.
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=64109

DonaldDuck
15-09-2006, 22:41
LOL sto topic mi sembra uno slalom per cercare di fare una discussione evitando i soliti troll :D :D


Ciaozoaiza
La discussione mi pare si stia svolgendo in modo fluido.

lognomo33
15-09-2006, 22:43
Pensi che questo sia il problema più importante oppure ci sarebbe da vedere chiaro su questa rivoluzione? A me non me ne può fregare di meno di chi è a capo di una azienda, pretendo trasparenza. Spostare il discorso è inutile.
A me frega che ci sia concorrenza vera,che la maggiore società italiana della telefonia funzioni in grazia di Dio e inizi a fornire servizi decenti(non che a Nuoro,capoluogo di provincia,in alcune zone non arrivi neanche l'adsl a 640)..
Questo prima di tutto.
Sul come si fa sinceramente a sto punto mi importa poco.

LUVІ
15-09-2006, 22:44
LA SCHEDA
Telecom, 9 anni di colpi di scena

ROMA - Nove anni di terremoti in casa Telecom. Che si sono susseguiti praticamente senza soluzione di continuità. Dalla privatizzazione dell'autunno 1997 con Guido Rossi come presidente, alla scalata di Olivetti, fino all'era Tronchetti e all'accorciamento della catena di controllo che ha fatto sparire lo storico marchio piemontese, al matrimonio fisso-mobile, durato circa un anno e mezzo, prima del dietro-front di lunedì scorso. E le dimissoni di oggi del suo presidente. Una cronistoria di questi ultimi, tormentati anni di Telecom Italia.

1997 Il 20 ottobre si apre l'offerta pubblica di vendita di Telecom. Il prezzo per gli investitori privati è di 10.908 lire per azione. Il collocamento, chiuso il 24 ottobre, frutta alle casse dello Stato 26.000 miliardi di lire.

1998 Il 19 novembre dopo un rapido susseguirsi di presidenti e ad, inizia l'era di Franco Bernabè.

1999 A fine febbraio la Olivetti e la Tecnost di Roberto Colaninno, già nel settore delle telecomunicazioni con Omnitel e Infostrada (queste ultime due cedute in seguito alla tedesca Mannesmann), lanciano una offerta pubblica d'acquisto e scambio riuscendo ad ottenere, dopo un braccio di ferro con Bernabè, il controllo della società, con una quota del 52%. Il 28 giugno Roberto Colaninno è il nuovo presidente e amministratore delegato di Telecom Italia.

2001 Il 28 luglio Pirelli ed Edizione Holding, attraverso Olimpia, rilevano il 100% della partecipazione della finanziaria lussemburghese Bell in Olivetti, pari a circa il 23% della società che controlla Telecom Italia: finisce così l'era Colaninno. Il giorno dopo sul ponte di comando vengono chiamati Enrico Bondi e Carlo Buora. A fine settembre, in Olimpia, come annunciato dallo stesso Tronchetti all'indomani dell'acquisto, entrano anche Unicredit e Banca Intesa.

2002 Il 14 febbraio Tronchetti detta le sue parole d'ordine: "fare di Telecom l'azienda leader tra le società di tlc in Europa" e ridurre la catena di controllo del gruppo Olivetti-Telecom. Il 30 agosto Bondi lascia Telecom per la Premafin. In settembre Riccardo Ruggiero entra in cda al posto di Bondi e viene nominato amministratore delegato per la telefonia fissa. Il 9 dicembre Lo Stato, dopo 70 anni, esce dai telefoni. Il Tesoro annuncia di aver ceduto la quota residua ancora detenuta in Telecom Italia, pari al 3,5% delle azioni ordinarie e allo 0,7% di quelle risparmio. Dopo 10 giorni Emilio Gnutti, socio di Colaninno ai tempi della scalata a Olivetti, ritorna nel colosso telefonico. Hopa entra in Olimpia con una quota del 16%.

2003 Il 12 marzo Tronchetti squarcia il velo sui piani diaccorciamento della catena di controllo. Si profila la fusione di Telecom Italia nella controllante Olivetti e la nascita di una nuova società che si chiamerà Telecom Italia: sparirà così il marchio storico Olivetti. A giugno Telecom cede la sua quota del 61,5% di Seat Pagine Gialle. Il 4 agosto si chiude la fusione di Telecom Italia in Olivetti. In Borsa cominciano le negoziazioni delle azioni di Telecom Italia, la società nata dalla fusione.

2005 Telecom Italia lancia un'Opa da 14,5 miliardi di euro sulla controllata Tim. L'offerta si chiude il 21 gennaio con l'ulteriore accorciamento della catena di controllo voluto da Tronchetti. L'obiettivo della fusione è quello di contenere con i profitti di Tim il debito della capogruppo. Il 10 agosto Telecom cede la controllata Tim Perù. E' una delle numerose dismissioni estere concluse dalla società per ridurre l'indebitamento.

2006 A gennaio per motivi di salute Emilio Gnutti lascia Olimpia ed esce definitivamente dal gruppo. Il finanziere bresciano è travolto dallo scandalo Antonveneta. Ora bisognerà decidere il destino dei rapporti tra Hopa, orfana di Gnutti, e Olimpia, di cui la finanziaria detiene il 16%. Un mese dopo i soci di Olimpia inviano una disdetta dei patti che li legano a Hopa. La società sarà liquidata in denaro. A fine marzo Banca Intesa prima e Unicredito poi escono dai patti di Olimpia. Il 7 stetembre a largo dell'isola di Zante, sul megayacht del magnate australiano Rupert Murdoch, Tronchetti Provera incontra il patron di Sky. Sul tavolo il possibile accordo sui contenuti. Passano pochi giorni e ad un anno e mezzo dalla fusione, Tronchetti annuncia in cda lo scorporo e la societarizzazione di Tim. Ancora una volta, l'obiettivo dell'operazione è quello di ridurre il debito di Telecom Italia salito nel primo semestre 2006 a 41,3 miliardi. Dopo le polemiche politiche che hanno investito il piano gruppo, le reazioni critiche del governo e di vari esponenti delle forze politiche, nel corso di un cda straordinario di Telecom, Tronchetti Provera presenta le dimissioni da presidente del gruppo.

CYRANO
15-09-2006, 22:46
La discussione mi pare si stia svolgendo in modo fluido.

grazie allo slalom :D

comunque spero , ovviamente , che Ti non faccia un brutta fine anche se io , personalmente , non ho piu' nulla a che fare con essa ( Fw fissa , 3 e voda mobile ).


Ciaozoaiza

DonaldDuck
15-09-2006, 22:46
A me frega che ci sia concorrenza vera,che la maggiore società italiana della telefonia funzioni in grazia di Dio e inizi a fornire servizi decenti(non che a Nuoro,capoluogo di provincia,in alcune zone non arrivi neanche l'adsl a 640)..
Questo prima di tutto.
Sul come si fa sinceramente a sto punto mi importa poco.
Si ma che funzioni senza ingerenze politiche. O meglio: senza teatrini.

Marty Bishop
15-09-2006, 22:47
Certe volte mi sento un po' tagliato fuori da molti degli argomenti che sono oggetto delle vostre discussioni... nel senso che non sono informato, ignoro molte cose e invece mi piacerebbe poter partecipare molto piu' direttamente in molte cose cosi' interessanti :(
Grazie Lucio, scrivi sempre questo genere di post per chi come me ha bisogno di capire di cosa si sta parlando :D

lognomo33
15-09-2006, 22:50
Si ma che funzioni senza ingerenze politiche.
e perchè?se le ingerenze politiche servono a far funzionare meglio il servizio perchè no?
Ricorda che berlusconi ha imposto il digitale terrestre in sardegna e valle d'aosta come regioni prova..il decoder per il digitale terrestre era prodotto dal fratello..
Questa mi pare un ingerenza politica molto peggiore sinceramente(non serviva ne a migliorare il servizio ne a nulla altro),ma passata sotto silenzio.

CYRANO
15-09-2006, 22:54
e perchè?se le ingerenze politiche servono a far funzionare meglio il servizio perchè no?
Ricorda che berlusconi ha imposto il digitale terrestre in sardegna e valle d'aosta come regioni prova..il decoder per il digitale terrestre era prodotto dal fratello..
Questa mi pare un ingerenza politica molto peggiore sinceramente(non serviva ne a migliorare il servizio ne a nulla altro),ma passata sotto silenzio.
ma quella serviva per l'evolussioneee tecnologicaaaa dell'italia!!! :O


Ciaozoaiza

DonaldDuck
15-09-2006, 22:58
Sempre riguardo il coinvolgimento di TIM Brasil (a beneficio di chi affermava che non fosse coinvolta)
http://www.vnunet.it/it/vnunet/news/2006/09/11/telecom-italia-sipario

La riorganizzazione sarà messa a punto entro sei mesi. L'integrazione fra telefonia fissa e mobile all'italiana tramonta. Dopo la cessione di Tim Brasile (che vede Telefonica in pole position) che alleggerirà Pirelli, permettendole di sgravarsi dei 30 miliardi di debiti che gravano sulla filiera societaria, toccherà a Tim essere scorporata.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200609articoli/10508girata.asp

La vendita di Tim - un valore stimato di 35/40 miliardi di euro - e di Tim Brasil - altri 6 miliardi circa - consentirà al gruppo guidato dal manager milanese di risolvere tutta una serie di problemi. Innanzitutto consentirà di allentare la pressione sul lato del debito, abbattendo i 41,3 miliardi di debiti netti in pancia alla società telefonica al 30 giugno. Le risorse che non andranno a ridurre l’indebitamento serviranno per il vero e più radicale cambio di pelle della società, garantendo risorse per la crescita e per effettuare acquisizioni in Europa.

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=173401&chkAgenzie=TMFI

Il valore di Tim è stimato in circa 35 miliardi di euro e quello di Tim Brasil in circa 6 miliardi. La cessione quindi risolverebbe i problemi di debito nel gruppo che, a fine semestre, era pari a 41,3 miliardi e permetterebbe di distribuire maggiori dividendi e di remunerare l'investimento di Pirelli nella società. Csfb valuta Tim 34,5 miliardi di euro e 4,3 miliardi il mobile estero. Pertanto Telecom potrebbe incassare 38-39 miliardi dalla vendita di questi asset e la dismissione potrebbe generare fondi consistenti, circa 10 miliardi di euro, da distribuire agli azionisti.

http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=21.0.2027825443&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero

In realtà si tratta solo di un passaggio intermedio verso una rivoluzione di più ampia portata che sfocerà nella vendita di Tim («in presenza di offerte che saranno valutate» ha precisato Tronchetti Provera nel corso della conference call), nella cessione di Tim Brasil e, con ogni probabilità anche Brazil Telecom.

gigio2005
15-09-2006, 22:58
Ma tutto sto astio per il Tronchetti da dove deriva?
Dal fatto che non riuscite a scaricare dal peer-to peer a piena banda?
O c'è dell'altro? :p

Il rigattiere

Rigattiere. Persona che esercita il commercio di compravendita di roba usata [dal fr. Regrattier, affine a grattare]
Devoto-Oli.

‘Le azioni Pirelli e Telecom in volo. Piazza Affari scommette sul riassetto’ (Repubblica 9/9/2006)
‘Tronchetti lancia il segnale di svolta, ora anche Tim può essere venduta’ (Repubblica 9/9/2006)
‘Dietro alla trattativa tra Telecom e Murdoch, una strategia industriale che accomuna i maggiori gruppi europei’ (Repubblica 9/9/2006)
‘La febbre sul riassetto mette le ali alla Pirelli’ (Corriere della Sera 9/9/2006)

La svolta, la scommessa, il riassetto, le ali, la strategia industriale, la febbre. Parole incantate. Proviamo a tradurle.

Telecom è indebitata per 41,3 miliardi di euro. Hopa, Unicredit e Banca Intesa sono uscite da Olimpia. Il tronchetto e l’esattore autostradale Benetton sono rimasti soli. Il tronchetto ha bisogno di liquidità. Dopo aver venduto ‘per riassettare’ Telespazio, Seat PG, Finsiel, Pirelli Cavi ecc, ecc. Dopo il crollo del valore azionario di Pirelli e di Telecom negli ultimi cinque anni. Dopo aver esternalizzato per dare ‘il segnale di svolta’ parte di Telecom. Dopo aver fuso per ‘strategia industriale’ Tim e Telecom, indebitando Telecom per disporre della liquidità generata da Tim. Dopo aver distribuito utili agli azionisti invece di usarli per ridurre il debito o fare investimenti. Dopo aver inutilmente cercato di piazzare in borsa Pirelli Tyre (gomme). Insomma, dopo averle provate tutte, secondo le indiscrezioni potrebbe vendere Tim, la rete di telefonia fissa, l’ultimo miglio. Tutto.
Quest’uomo è estenuante. Attraverso una serie di scatole cinesi MGMP>Mtp&cSapa>Gpi>Camfin>Pirelli&c>Olimpia controlla con una percentuale da prefisso telefonico la Telecom. Non ha soldi, ma li vuole. Il titolo di Telecom in carico ad Olimpia vale il doppio rispetto alla quotazione di borsa. Non viene svalutato. Nessuno sa perchè.
La telefonia e la dorsale sono centrali per lo sviluppo del Paese. Il governo non può stare a guardare. Cosa guarda Prodi? Chiude gli occhi, e sorride beato. Invito Prodi (invitatelo anche voi con una email) a dare un segnale con una lettera a questo blog.

Ps: Presto sarà possibile attraverso il blog avviare l'iniziativa ‘share action’ per l’Opa alla genovese.

www.beppegrillo.it

DonaldDuck
15-09-2006, 23:00
e perchè?se le ingerenze politiche servono a far funzionare meglio il servizio perchè no?
Ricorda che berlusconi ha imposto il digitale terrestre in sardegna e valle d'aosta come regioni prova..il decoder per il digitale terrestre era prodotto dal fratello..
Questa mi pare un ingerenza politica molto peggiore sinceramente(non serviva ne a migliorare il servizio ne a nulla altro),ma passata sotto silenzio.
Si parla di Prodi. O no :mbe: ? E cooome si diceva sopra :rolleyes: L'UE si è già pronunciata contro un'ingerenza statale all'interno di società privata.

lognomo33
15-09-2006, 23:01
Si parla di Prodi. O no :mbe: ?
Si parla dell'intrusione della politica in queste cose..o meglio,io parlavo di altro..tu hai tirato in ballo l'intrusione della politica.

LUVІ
15-09-2006, 23:02
Certe volte mi sento un po' tagliato fuori da molti degli argomenti che sono oggetto delle vostre discussioni... nel senso che non sono informato, ignoro molte cose e invece mi piacerebbe poter partecipare molto piu' direttamente in molte cose cosi' interessanti :(
Grazie Lucio, scrivi sempre questo genere di post per chi come me ha bisogno di capire di cosa si sta parlando :D

You are welcome. :)
E ora parlaci un po di BT :D

LuVi

DonaldDuck
15-09-2006, 23:07
Si parla dell'intrusione della politica in queste cose..o meglio,io parlavo di altro..tu hai tirato in ballo l'intrusione della politica.
Ah, OK. Ho capito. Iniziamo a sviare. Comunque ho editato il post sopra.

DonaldDuck
15-09-2006, 23:26
Tanto per sottolineare la gravità della situazione riprendo uno stralcio dal link proposto da zerothehero
http://finanza.espressonline.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20060914&fonte=RPB&codnews=30023

Da Nanchino, dove una delegazione italiana sta visitando uno stabilimento Fiat, rimbalza una frase che Luca di Montezemolo avrebbe detto sfogliando la rassegna stampa e leggendo le agenzie: "Questa volta Prodi forse ha esagerato". E allora si cerca in qualche modo di ricucire, di smussare qualche angolo. "Non abbiamo mai detto che vendiamo Tim, abbiamo fatto tutto questo per sparigliare le carte, eravamo nell'angolo", è il leit motiv che si sente ripetere dalle parti di via Negri a Milano.

Le chiacchiere stanno a zero.

Marty Bishop
15-09-2006, 23:31
You are welcome. :)
E ora parlaci un po di BT :D

LuVi


LOL, cosa vuoi che ti dica? Che fanno pena, dal punto di vista umano, come Telecom Italia? :D

sempreio
15-09-2006, 23:33
LOL, cosa vuoi che ti dica? Che fanno pena, dal punto di vista umano, come Telecom Italia? :D


ma che fai a helsinky allora?

Enel
15-09-2006, 23:37
Attraverso una serie di scatole cinesi MGMP>Mtp&cSapa>Gpi>Camfin>Pirelli&c>Olimpia controlla con una percentuale da prefisso telefonico la Telecom. Non ha soldi, ma li vuole. Il titolo di Telecom in carico ad Olimpia vale il doppio rispetto alla quotazione di borsa. Non viene svalutato. Nessuno sa perchè.

che vuol dire? :confused:

bjt2
15-09-2006, 23:41
e perchè?se le ingerenze politiche servono a far funzionare meglio il servizio perchè no?
Ricorda che berlusconi ha imposto il digitale terrestre in sardegna e valle d'aosta come regioni prova..il decoder per il digitale terrestre era prodotto dal fratello..
Questa mi pare un ingerenza politica molto peggiore sinceramente(non serviva ne a migliorare il servizio ne a nulla altro),ma passata sotto silenzio.

Il fratello di S.B. è socio di MINORANZA di una società che distribuisce i decoder per il digitale terrestre e che detiene solo il 5% del mercato... :O Sarà la decima volta che lo dico... Quasi quasi lo metto in firma... :O

sempreio
15-09-2006, 23:45
che vuol dire? :confused:


vuol dire che olimpia ha azioni telecom per un tot valore, ma dai bilanci dichiara che valgono il doppio, quindi le azioni olimpia sono sopravvalutate e intanto la consob che fa? e le agenzie di rating non dovrebbero certificare i bilanci? io trovo che sia tutta una mafia :rolleyes:

Zebiwe
16-09-2006, 00:09
vuol dire che olimpia ha azioni telecom per un tot valore, ma dai bilanci dichiara che valgono il doppio, quindi le azioni olimpia sono sopravvalutate e intanto la consob che fa? e le agenzie di rating non dovrebbero certificare i bilanci? io trovo che sia tutta una mafia :rolleyes:

Olimpia non mi pare quotata e le agenzie di rating non certificano i bilanci (quello lo fanno le società di revisione).
Inoltre le norme per l'iscrizione a bilancio di partecipazioni sono molto cambiate negli ultimi anni. Per dirne una: un'eventuale svalutazione a fini fiscali non è possibile (sempre per via della Partecipation Exempion..non tasso le plusvalenze, ma non puoi dedurre le minusvalenze)..quindi perchè farla?

Marty Bishop
16-09-2006, 00:10
ma che fai a helsinky allora?


Sono a Londra adesso, non Helsinki :D

Booyaka
16-09-2006, 00:13
www.beppegrillo.it
Che è da un anno o forse anche piu' che avvertiva che TI stava andando a peripatetiche grazie all tronchetto dell'infelicità (il sistema delle scatole cinesi per controllare tutto con una percentuale irrisoria, il debito enorme in continuo aumento, le tariffe disoneste per tamponare i debiti)

Mordecai
16-09-2006, 00:14
Io non ho capito tutto questo dramma-Telecom: è vero che la società a su x giù 40 miliardi di euro di debito (praticamente una finanziaria nazionale).. ma fa buoni ricavi e in crescita , e gran parte del debito è a tasso fisso...

Allora qualcuno mi deve spiegare questa 'fretta' di vendere TIM ... perchè non farlo anni fa allora?

io penso piuttosto che sia un tentativo della dirigenza di INCASSARE, SFILARSI, E SPARIRE e lasciare i lavoratori al loro destino..

e consentitemelo, questi pseudo-industriali (in realtà solo avidi speculatori) hanno ROTTO IL CAZZO :muro:

sempreio
16-09-2006, 00:15
Olimpia non mi pare quotata e le agenzie di rating non certificano i bilanci (quello lo fanno le società di revisione).
Inoltre le norme per l'iscrizione a bilancio di partecipazioni sono molto cambiate negli ultimi anni. Per dirne una: un'eventuale svalutazione a fini fiscali non è possibile (sempre per via della Partecipation Exempion..non tasso le plusvalenze, ma non puoi dedurre le minusvalenze)..quindi perchè farla?


ok, me ne stò zitto :O , quindi anche grillo ha detto una mega cazzata no?

Topomoto
16-09-2006, 01:51
Ricorda che berlusconi ha imposto il digitale terrestre in sardegna e valle d'aosta come regioni prova..il decoder per il digitale terrestre era prodotto dal fratello..
Questa mi pare un ingerenza politica molto peggiore sinceramente(non serviva ne a migliorare il servizio ne a nulla altro),ma passata sotto silenzio.
Eh si, perchè ora Philips, Humax, Nokia ecc. sono del fratello di Berlusconi :asd:
Distribuisce solo gli Amstrad, che non mi pare detengano grosse fette di mercato...

Ominobianco
16-09-2006, 02:04
Olimpia non mi pare quotata

No Olpimpia mi pare sia quotata è una società per azioni.

Solo che Tronchetti Provera arriva a controllarla e poi Telecom con un gioco di scatole cinesi.

Tutto parte dalla Marco Tronchetti Provera & C. Sapa che è la società-cassaforte della famiglia Tronchetti Provera.

A sua volta la Marco Tronchetti Provera & C. Sapa controlla a maggioranza la GPI(Gruppo Partecipazioni Industriali).

La GPI a sua volta controlla a maggioranza la Camfin.

La Camfin a sua volta controlla a maggioranza la Pirelli.

La Pirelli a sua volta controlla a maggioranza Olimpia.

Olimpia a sua volta controlla a maggioranza la Telecom.

Cioè se andiamo a vedere Tronchetti controlla un'azienda come Telecom con lo 0.8%.

ulk
16-09-2006, 02:14
Qualcosa mi dice che per l'ADSL non mi basterà aspettare il 2010..... :cry: :cry: :cry:

DonaldDuck
16-09-2006, 06:53
Sono a Londra adesso, non Helsinki :D
:ot:

giammy
16-09-2006, 07:04
Eh si, perchè ora Philips, Humax, Nokia ecc. sono del fratello di Berlusconi :asd:
Distribuisce solo gli Amstrad, che non mi pare detengano grosse fette di mercato...

amstrad, 2% del mercato.....in pratica è un monopolio :D :D :D :D

LUVІ
16-09-2006, 07:18
No Olpimpia mi pare sia quotata è una società per azioni.

Solo che Tronchetti Provera arriva a controllarla e poi Telecom con un gioco di scatole cinesi.

Tutto parte dalla Marco Tronchetti Provera & C. Sapa che è la società-cassaforte della famiglia Tronchetti Provera.

A sua volta la Marco Tronchetti Provera & C. Sapa controlla a maggioranza la GPI(Gruppo Partecipazioni Industriali).

La GPI a sua volta controlla a maggioranza la Camfin.

La Camfin a sua volta controlla a maggioranza la Pirelli.

La Pirelli a sua volta controlla a maggioranza Olimpia.

Olimpia a sua volta controlla a maggioranza la Telecom.

Cioè se andiamo a vedere Tronchetti controlla un'azienda come Telecom con lo 0.8%.

Pensavo ci fosse addirittura qualche step ulteriore....

LuVi

DonaldDuck
16-09-2006, 07:41
Io non ho capito tutto questo dramma-Telecom: è vero che la società a su x giù 40 miliardi di euro di debito (praticamente una finanziaria nazionale).. ma fa buoni ricavi e in crescita , e gran parte del debito è a tasso fisso...

Allora qualcuno mi deve spiegare questa 'fretta' di vendere TIM ... perchè non farlo anni fa allora?

In realtà non c'era nessuna fretta, è emerso con la pubblicazione del "memoriale" Rovati passato al sole 24 ore e al corriere della sera. Forse perchè solo ora il programma sarebbe entrato nella fase esecutiva. Tronchetti stesso prevedeva una tempistica di attuazione di sei mesi. Il sistema delle scatole cinesi poi permette, se ben gestito, di ripartire tasse e debiti (anche con spostamento ciclico di capitali e proprietà) ma visto il disavanzo mi pare evidente che sia stato mal governato. Comunque l'obbiettivo era di rispondere alle attuali richieste di servizi multimediali tramite il fornitore Murdoch. E non potendone sostenere a pieno i costi si cercava di sganciare la zavorra. Compresa TIM Brasil, nonostante qualche utente sostenesse il contrario.
e consentitemelo, questi pseudo-industriali (in realtà solo avidi speculatori) hanno ROTTO IL CAZZO
Hai ragionissima, ma l'aspetto peggiore è la mancanza di trasparenza e la preparazione di un piano contrario alle direttive europee. Questo lo pagano in primis i dipendenti TIM, me ne frega assai dell'ADSL o di chi lo gestisce. Ci sarà una perdita di posti di lavoro? Rimarrà tutto così com'è sotto la guida di un uomo ( Guido Rossi) buono per tutte le stagioni?

lognomo33
16-09-2006, 07:43
Eh si, perchè ora Philips, Humax, Nokia ecc. sono del fratello di Berlusconi :asd:
Distribuisce solo gli Amstrad, che non mi pare detengano grosse fette di mercato...
eheh..e quindi?non è comunque un problema?il 2 per cento..
conta che ogni decoder costa minimo 79€(non c'entra il contributo statale che comunque va al produttore,anche se lo mette lo stato)..
in Sardegna sono 430.000 famiglie,contando che era obbligatorio(era perchè per fortuna il nuovo governo ci ha pensato subito a evitare che la cazzata andasse avanti)in valle d'aosta circa 100.00,quindi 530.000 famiglie..
530.000*79=41.870.000€ il cui 50 2 per cento equivale a 837.400€(logicamente è un discorso molto generico non sapendo quanto va al produttore e quanto al venditore)ma comunque come discorso di principio questa,dato che c'è di mezzo Berlusconi, non è ingerenza della politica..
Certo che ragionate proprio strano.. :muro: :muro:

DonaldDuck
16-09-2006, 07:49
Ma lo "sparigliamento" di lunedì scorso può avere anche l'effetto di rimettere tutto in gioco, con un nuovo piano industriale e magari con la Tim fuori dal perimetro di consolidamento. Il dubbio di qualcuno, che tutta questa operazione sia stata congegnata per coprire una mega svalutazione nel bilancio di Pirelli, è sempre presente. Mentre il miraggio della Media company, con Murdoch o Time Warner, è ancora molto lontano dall'essere realizzato.

http://finanza.espressonline.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20060914&fonte=RPB&codnews=30023
http://www.borse.it/News.php?IDNews=89631

02/08/2006 13:53 - Pirelli: perfezionata cessione 39,9% di Pirelli Tyre a banche
Pirelli ha comunicato che è stato perfezionato l’accordo, annunciato lo scorso 29 luglio, con primarie istituzioni finanziarie italiane e internazionali (Banca Intesa, Gruppo Banca Leonardo, Capitalia, One Equity Partners – Gruppo JP Morgan, Lehman Brothers e Mediobanca) per la cessione del 38,9% del capitale di Pirelli Tyre SpA.

Questa società non progetta solo pneumatici ma anche fibre ottiche, cavi e superconduttività.

DonaldDuck
16-09-2006, 08:01
eheh..e quindi?non è comunque un problema?il 2 per cento..
conta che ogni decoder costa minimo 79€(non c'entra il contributo statale che comunque va al produttore,anche se lo mette lo stato)..
in Sardegna sono 430.000 famiglie,contando che era obbligatorio(era perchè per fortuna il nuovo governo ci ha pensato subito a evitare che la cazzata andasse avanti)in valle d'aosta circa 100.00,quindi 530.000 famiglie..
530.000*79=41.870.000€ il cui 50 2 per cento equivale a 837.400€(logicamente è un discorso molto generico non sapendo quanto va al produttore e quanto al venditore)ma comunque come discorso di principio questa,dato che c'è di mezzo Berlusconi, non è ingerenza della politica..

Il tuo continuo voler buttare Berlusconi nella mischia non sposta il discorso di una virgola. Nel nostro territorio ci sono aree che anche se con vista sgombra dai ripetitori continuano nel 2006 a ricevere il segnale televisivo in modo disturbato ( le giunte sono di sinistra). Dove vivo addirittura si sovrappone l'emissione da Roma con quello delle antenne sui Cimini. Se non ci fosse stata la cazzata (come la definisci tu) del digitale terrestre sarebbe stato meglio vendersi gli apparecchi televisivi, perchè IO a Murdoch & Sky non passo una lira. E penso che alla stragrande maggioranza degli italiani interessa di più poter seguire la TV piuttosto che vedere un film sul PC. Sopratutto alle famiglie di anziani a cui non gliene importa una cippa della tecnologia.

lognomo33
16-09-2006, 08:06
Il tuo continuo voler buttare Berlusconi nella mischia non sposta il discorso di una virgola. Nel nostro territorio ci sono aree che anche se con vista sgombra dai ripetitori continuano nel 2006 a ricevere il segnale televisivo in modo disturbato ( le giunte sono di sinistra). Dove vivo addirittura si sovrappone l'emissione da Roma con quello delle antenne sui Cimini. Se non ci fosse stata la cazzata (come la definisci tu) del digitale terrestre sarebbe stato meglio vendersi gli apparecchi televisivi, perchè IO a Murdoch & Sky non passo una lira. E penso che alla stragrande maggioranza degli italiani interessa di più poter vedere la TV piuttosto che vedere un film sul PC. Sopratutto alle famiglie di anziani a cui non gliene importa una cippa della tecnologia.
EDIT.
Discorsi di chi non so neanche di cosa sta parlando.
Buona giornata.

DonaldDuck
16-09-2006, 08:11
EDIT.
Discorsi di chi non so neanche di cosa sta parlando.
Buona giornata.
Discorsi scomodi insomma.
Buona giornata anche a te.

LUVІ
16-09-2006, 08:15
EDIT.
Discorsi di chi non so neanche di cosa sta parlando.
Buona giornata.

.

Difendere il conflitto di interessi della famiglia B. nell'ambito del DTT perchè si tratta di poco più di un milione di euro è veramente senza senso.

LuVi

DonaldDuck
16-09-2006, 08:32
E fare una legge sul conflitto di interessi quando ufficiosamente si hanno già le mani in pasta su certi mercati ha ancora meno senso, perchè tocca il singolo a favore di una collettività. Unipol, BNL, Acquitania, l'Arca, la Beta immobiliare, la Se.Var. insegnano
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1255515&page=11&pp=20

Zebiwe
16-09-2006, 08:43
No Olpimpia mi pare sia quotata è una società per azioni.

Solo che Tronchetti Provera arriva a controllarla e poi Telecom con un gioco di scatole cinesi.

Tutto parte dalla Marco Tronchetti Provera & C. Sapa che è la società-cassaforte della famiglia Tronchetti Provera.

A sua volta la Marco Tronchetti Provera & C. Sapa controlla a maggioranza la GPI(Gruppo Partecipazioni Industriali).

La GPI a sua volta controlla a maggioranza la Camfin.

La Camfin a sua volta controlla a maggioranza la Pirelli.

La Pirelli a sua volta controlla a maggioranza Olimpia.

Olimpia a sua volta controlla a maggioranza la Telecom.

Cioè se andiamo a vedere Tronchetti controlla un'azienda come Telecom con lo 0.8%.


Che sia una SpA sia d'accordo..che sia quotata no. Sul sito della BorsaItaliana SPA non si trova traccia del titolo Olimpia, per cui non è quotata in Italia (e quindi i poteri di indagine della Consob sono molto labili nei suoi confronti..giusto perchè controlla una quotata, ma è poca roba).

Il sistema di scatole cinesi poi non è nè giusto nè sbagliato, è solo uno strumento tecnico per sfruttare l'effetto moltiplicatore. Volendo ci sono gli strumenti per limitarlo, ma non si fa perchè torna comodo ad un sistema privo di capitali di rischio come quello italiano.

Topomoto
16-09-2006, 09:13
eheh..e quindi?non è comunque un problema?il 2 per cento..
conta che ogni decoder costa minimo 79€(non c'entra il contributo statale che comunque va al produttore,anche se lo mette lo stato)..
in Sardegna sono 430.000 famiglie,contando che era obbligatorio(era perchè per fortuna il nuovo governo ci ha pensato subito a evitare che la cazzata andasse avanti)in valle d'aosta circa 100.00,quindi 530.000 famiglie..
530.000*79=41.870.000€ il cui 50 2 per cento equivale a 837.400€(logicamente è un discorso molto generico non sapendo quanto va al produttore e quanto al venditore)ma comunque come discorso di principio questa,dato che c'è di mezzo Berlusconi, non è ingerenza della politica..
Certo che ragionate proprio strano.. :muro: :muro:
Tu hai scritto:il decoder per il digitale terrestre era prodotto dal fratello.. e questo è palesemente falso.
I decoder sono prodotti (o meglio, distribuiti) ANCHE dal fratello, come da chiunque decida di farlo. Se per ogni innovazione dobbiamo andare a vedere il mestiere dei parenti dei nostri parlamentari, non si va da nessuna parte....

Sai com'è, sarei curioso di vedere i "movimenti" delle azioni Telecom possedute dai figuri che sono al governo :rolleyes:

DonaldDuck
16-09-2006, 09:50
Tu hai scritto: e questo è palesemente falso.
I decoder sono prodotti (o meglio, distribuiti) ANCHE dal fratello, come da chiunque decida di farlo.

Eh già...

Raven
16-09-2006, 09:52
Ricordo che il titolo del thread PARLA DI TELECOM... non mi pare quindi si debba parlare né Berlusconi né di DTT etc... ergo se volete discutere di ALTRI argomenti palesemente OT e solo per polemizzare, beh... aprite un altro thread, grazie! ;)

ALIEN3
16-09-2006, 09:57
Dai su è la stessa pappa di telecom serbia :O Tronchetti è andato da prodi a raccontargli una barzelletta oppure quello che voleva fare...ma prodi non gli ha creduto :asd:

BYezzzzzzzzzzzzzzzzz

plut0ne
16-09-2006, 11:28
Pensavo ci fosse addirittura qualche step ulteriore....

LuVi


qualcuno mi può spiegare il MOTIVO di fare un sistema a scatole cinesi in questa maniera?? c'è un vantaggio? :cry: :cry:

riaw
16-09-2006, 11:37
qualcuno mi può spiegare il MOTIVO di fare un sistema a scatole cinesi in questa maniera?? c'è un vantaggio? :cry: :cry:

che per controllare una società serve il 51% delle azioni (anche meno, ma per controllarla da soli serve il 51%). In pratica, compri il 51% di una società che ha il 51% di un'altra società, che ha il 51% di un'altra società, che ha il 51% di un'altra società, ecc.ecc.
se ci riesci, controlli il 51% di una società spendendo qualcosa meno.......

DonaldDuck
16-09-2006, 11:44
che per controllare una società serve il 51% delle azioni (anche meno, ma per controllarla da soli serve il 51%). In pratica, compri il 51% di una società che ha il 51% di un'altra società, che ha il 51% di un'altra società, che ha il 51% di un'altra società, ecc.ecc.
se ci riesci, controlli il 51% di una società spendendo qualcosa meno.......
Con buoni vantaggi fiscali

LUVІ
16-09-2006, 11:56
qualcuno mi può spiegare il MOTIVO di fare un sistema a scatole cinesi in questa maniera?? c'è un vantaggio? :cry: :cry:

Controllare, con pochi (relativi) soldi una grande società come TI ti sembra poco?

LuVi

prio
16-09-2006, 12:21
Me lo vedo già il Mortadella a ribadire che lui in Parlamento a dare spiegazioni non ci vuole andare...... :sofico:

Ammonito
che, si ricomincia? :rolleyes:

Davidman
16-09-2006, 12:36
Certo è che la carriera di Rossi ultimamente ha avuto una impennata davvero stra-ordinaria:

http://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Rossi

-La sua passione per lo sport e l'amicizia personale con Massimo Moratti, lo portano a ricoprire per quattro anni la carica di consigliere nel Consiglio d'Amministrazione dell'Inter.

-Il 16 maggio 2006 Guido Rossi viene nominato commissario straordinario della FIGC. È attualmente docente a contratto di Filosofia del Diritto presso l'Università "Vita-Salute" S. Raffaele di Milano.

-Il 26 luglio 2006, nelle vesti di commissario straordinario della FIGC, a seguito dello scandalo nominato calciopoli, assegna il titolo di Campione d'Italia per la stagione 2005/2006 all'Inter.

-Il 15 settembre 2006, a seguito delle dimissioni di Marco Tronchetti Provera, viene nominato presidente di Telecom Italia.

Mordecai
16-09-2006, 13:02
che per controllare una società serve il 51% delle azioni (anche meno, ma per controllarla da soli serve il 51%). In pratica, compri il 51% di una società che ha il 51% di un'altra società, che ha il 51% di un'altra società, che ha il 51% di un'altra società, ecc.ecc.
se ci riesci, controlli il 51% di una società spendendo qualcosa meno.......

ma anche meno...

Infatti Olimpia non ha il 51, ma solo il 18% di Telecom Italia ... questo le basta per essere azionista di maggioranza..

(nota: gli altri azionisti "rilevanti" sono
HOPA SPA con il 3,721%;
BRANDES INVESTMENT PARTNERS LLC con il 3,618%; A
ASSICURAZIONI GENERALI SPA con il 2,004%.
... e un bel 70% di piccoli risparmiatori, spesso dipendenti!!)

.. e questo 18% da il diritto a Marco Tronchetti Provera, di fare il bello e cattivo tempo su milioni di piccoli azionisti

Ma se guardiamo nel dettaglio vediamo che Marco Tronchetti Provera di suo non possiede 'quasi' nulla, all'inizio della catena delle scatole cinesi c'è una società di cui lui possiede solo l'1% (0,8% per la precisione..) ... e il resto è tutto di suoi parenti) !!

E a questo tizio si permette di guidare una società con 85.000 dipendenti?
85.000 dipendenti, forse non avete idea dell'impatto SOCIALE che può avere il cattivo andamento della Telecom...

E voi pensate che a Marco Tronchetti Provera interessi davvero del buon andamento del titolo Telecom??
Uno che ha lo 0,8% della capofila?


La catena di controllo Telecom è pubblicata oggi su La Repubblica (o settembre 2006, pag 33): tutto parte da MGPM, il resto sono scatole cinesi di cui si francamente si capisce poco, tranne che qualcuno è un gran dritto.

Comunque MGPM è controllata al 33% da Ilaria Tronchetti Provera, un altro 33% da Giada Tronchetti Provera, un altro 33% ancora da Giovanni Tronchetti Provera, infine per l’1% lui, Marco Tronchetti Provera. Alla fine della catena c’è la società Olimpia, che controlla Telecom Italia col 18%.


Ribadisco : COSE DA PAZZI

.. in pratica è una azienda con 85000 dipendenti che non è 'di nessuno' , guidata da uno che 'non ha niente'... dove si voleva andare così? La colpa è di chi ha permesso che queste cose accadessero, e lo sta mettendo nel didietro ai risparmiatori che come pecore si sono comprati azioni con cui altri ci si puliscono il culo...

CosasNostras
16-09-2006, 13:09
increeeedibleeeeeeeeeee

prio
16-09-2006, 13:12
Please... don't feed the troll! ;)

Ehia Raven!
Non si puo' dare del clone/troll ad un altro utente in questa sezione ;)
Ammonito.

LUVІ
16-09-2006, 13:14
85.000 dipendenti, forse non avete idea dell'impatto SOCIALE che può avere il cattivo andamento della Telecom...

O forse non gliene può fregare di meno... :rolleyes:

LuVi

prio
16-09-2006, 13:23
Lascia perdere....

Please... don't feed the troll! ;)

LuVi

E ammonizione anche per te, naturlich.

edit. seconda ammonizione, 5 gg di sospensione.

Enel
16-09-2006, 13:46
In pratica è una azienda con 85000 dipendenti che non è 'di nessuno' , guidata da uno che 'non ha niente'... dove si voleva andare così? La colpa è di chi ha permesso che queste cose accadessero, e lo sta mettendo nel didietro ai risparmiatori che come pecore si sono comprati azioni con cui altri ci si puliscono il culo...

Telecom Italia è degli azionisti. Marco T. P. controlla Telecom perchè è stato eletto e la sua carica approvata dall'assemblea generale. Se agli azionisti non va bene la sua figura (e condotta) possono rimuoverlo. Ora, se la maggior parte dell'azionariato non esercita i suoi diritti di voto è colpa sua e non del Tronchetto.
Poi lo 0.8% di telecom non sono bruscolini...


Le grandi società non sono quasi mai di qualcuno ma di molti azionisti, IBM ne è un esempio.

[A+R]MaVro
16-09-2006, 14:30
ma io dico...come ca**o fanno ad avere sti debiti???

se prendono soldi a non finire (almeno che nn se li mettano in tasca propria)!!!!!!!!!!!!!!!!
Quei debiti arrivano dalle mavore fatte da Colaninno e da Tronchetti per acquistare il controllo. La logica è semplice, creo una società e mi faccio prestare dalle banche i soldi necessari per comprare la Telecom; poi fondo la prima società in Telecom ed ecco magicamente spostato il debito all'interno di questa.

Mordecai
16-09-2006, 14:34
certo, non sto dicendo che è illegale, ma solo che mi sembra abbastanza anomalo e stravagante che una azienda di così grande rilevanza strategica e sociale sia affidata a chi ne possiede, come dice grillo, percentuali da prefisso telefonico.

E' anomalo che lo stato sia uscito totalmente da questa azienda che detiene la proprietà della rete fissa ...
non si sarebbe dovuto permettere la fusione con TIM che ha portato ad un indebitamento spaventoso.. e guarda caso ora si vuole scorporarla e rivenderla per ripianare in parte i debiti.. ma non vi sembra completamente assurdo?

La verità per me è che si è privatizzato a caso, senza seguire un minimo di logica di lungo periodo, ma solo per raggranellare quattrini dalla gente comune.
Poi i governi incapaci che si sono susseguiti negli anni hanno lasciato spazio a figuri di dubbia capacità gestionale , speculatori e finanzieri, non certo industriali..
chi ci rimetterà sono gli azionisti e i dipendenti (NON A CASO queste due figure quasi coincidono.. eh si li hanno sistemati per bene... ) . E sono 85.000 .... e sono incazzati.

dupa
16-09-2006, 15:03
Ma vi rendete conto che sta arrivando il Wimax e chissà quali nuove tecnologie x saltare l'ultimo miglio? E lo stato dovrebbe comprarsi la rete fissa telecom e ripagare tutti i debiti che ha telecom? ma siamo impazziti?

basterebbe liberalizzare le frequenze buone x il wimax e lasciare che i fornitori di accessi fonia/dati si scannino nella guerra dei prezzi.

x quel che mi riguarda telecom può fallire anche oggi, farei una bella festa per la fine di un'azienda che per decenni ha truffato gli onesti cittadini.

bjt2
16-09-2006, 15:55
EDIT: non avevo letto ancora l'avvertimento, sorry...

Zebiwe
16-09-2006, 16:03
Mah..io l'ho sempre sostenuto: i monopoli naturali (rete telefonia, rete elettrica, rete gas, ...) devo essere separate e gestite allo stesso modo in cui si sta procedendo con Terna.
In ogni caso la questione di un fallimento di Telecom rete non è da augurare a cuor leggero (così come quella di altre compagnie di rilevanza strategica): la perdita di un asset del genere potrebbe essere foriera sia di perdita di competenze che di riduzione del livello di sicurezza nazionale (il wimax è un ottima cosa, ma meglio di un vecchio telefono (non cordless) che funziona anche in caso di black-out elettrico ci sono poche cose)

HenryTheFirst
16-09-2006, 16:05
Mah..io l'ho sempre sostenuto: i monopoli naturali (rete telefonia, rete elettrica, rete gas, ...) devo essere separate e gestite allo stesso modo in cui si sta procedendo con Terna.


Quoto questo. Infatti aver lasciato la rete in mano a telecom al momento della privatizzazione l'ho sempre consideratto un grande errore.

dupa
16-09-2006, 16:48
(il wimax è un ottima cosa, ma meglio di un vecchio telefono (non cordless) che funziona anche in caso di black-out elettrico ci sono poche cose)

Un cordless ha le pile.
In futuro potranno esistere cellulari che viaggiano su GSM, cellulari che viaggiano su UMTS, cellulari che viaggiano su Wimax.. ecc. ecc. Insomma vuoi che proprio tutte le loro pile sono scariche quando c'è un black-out?

Zebiwe
16-09-2006, 16:55
Un cordless ha le pile.
In futuro potranno esistere cellulari che viaggiano su GSM, cellulari che viaggiano su UMTS, cellulari che viaggiano su Wimax.. ecc. ecc. Insomma vuoi che proprio tutte le loro pile sono scariche quando c'è un black-out?

OT: io infatti dicevo dell'importanza di tenere oltre al cordless pure un telefono oldstyle per le emergenze, se infatti la cornetta del cordless ha le batterie la base è alimentata da una normale presa elettrica e senza corrente sulla rete non funziona. Prova a togliere corrente all'impianto e vedrai che non va (a differenza di uno corded). Inoltre tutti i cellulari necessitano di ripetitori (alimentati a loro volta dalla rete normale).
Sia chiaro: pure la vecchia rete fissa è problematica (possono tagliare i fili, ma almeno prendendo corrente direttamente dal doppino non soffre di questo particolare problema energetico)

Ominobianco
16-09-2006, 17:05
Ma veramente la strategia è di fare un primo scorporo staccando Tim e venderla.
Tim dovrebbe avere un valore sui 40 miliardi così si ripagano i debiti di Telecom.
Trasformando Telecom in una società ''media company'' che punta sulla multimedialità, sulle TV via cavo,via internet,via digitale terrestre e con una possibile alleanza con Murdoch per fornire i contenuti.

Poi un secondo scorporo in cui si stacca la rete del cosidetto ''ultimo miglio'' e la si vende allo stato alla Cassa Depositi e Prestiti.
Così l'Authority non rompe più le balle e c'è più concorrenza e un mercato liberalizzato.
Sostanzialmente applicando quella direttiva UE sulla divisione di società che controllano la rete da quelle che offorno il servizio come:
Enel fornisce energia,Terna gestisce la rete.
Eni fornisce il gas,Snam Rete Gas gestisce la rete.
Trenitalia fornisce il servizio,Rete Ferroviaria Italiana(RFI)gestisce la rete.

DonaldDuck
16-09-2006, 18:00
Ma veramente la strategia è di fare un primo scorporo staccando Tim e venderla.

Quella reale forse è un attimino diversa
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=13848121&postcount=137

Ominobianco
16-09-2006, 18:09
Quella reale forse è un attimino diversa
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=13848121&postcount=137

le tue sono solo illazioni sconclusionate senza nè capo nè coda.

DonaldDuck
16-09-2006, 18:24
le tue sono solo illazioni sconclusionate senza nè capo nè coda.
Ben gentile, grazie.

dupa
17-09-2006, 11:01
Poi un secondo scorporo in cui si stacca la rete del cosidetto ''ultimo miglio'' e la si vende allo stato alla Cassa Depositi e Prestiti.
Così l'Authority non rompe più le balle e c'è più concorrenza e un mercato liberalizzato.

E io ripeto. C'è in arrivo il Wimax e arriveranno altre nuove tecnologie wireless. Le grandi città (con maggiore densità di popolazione e quindi più redditizie) sono già coperte dalle reti proprietarie (vedi fastweb...) e lo stato si dovrebbe prender carico di andare a cablare i paesini sperduti? e soprattutto dovrebbe PAGARE per prendersi in carico questi oneri, con invece i vantaggi del monopolio sull'ultimo miglio che già mancano nelle grandi città coperte dalla fibra e che potrebbero mancare in futuro con l'arrivo delle tecnologie wireless a grandi distanze.

Secondo me neppure uno scimpanzè potrebbe esser così stupido da comprare ORA nel 2006, la rete fissa telecom.

gtrin
17-09-2006, 14:37
Ma veramente la strategia è di fare un primo scorporo staccando Tim e venderla.
Tim dovrebbe avere un valore sui 40 miliardi così si ripagano i debiti di Telecom.
Trasformando Telecom in una società ''media company'' che punta sulla multimedialità, sulle TV via cavo,via internet,via digitale terrestre e con una possibile alleanza con Murdoch per fornire i contenuti.

Poi un secondo scorporo in cui si stacca la rete del cosidetto ''ultimo miglio'' e la si vende allo stato alla Cassa Depositi e Prestiti.
Così l'Authority non rompe più le balle e c'è più concorrenza e un mercato liberalizzato.
Sostanzialmente applicando quella direttiva UE sulla divisione di società che controllano la rete da quelle che offorno il servizio come:
Enel fornisce energia,Terna gestisce la rete.
Eni fornisce il gas,Snam Rete Gas gestisce la rete.
Trenitalia fornisce il servizio,Rete Ferroviaria Italiana(RFI)gestisce la rete.

Trovo giusto che la rete telefonica sia scorporata da Telecom resa autonoma in modo da creare una società che pratichi a tutti gli operatori le stesse condizioni.
Quello che i nostri pseudo liberisti in relatà imprenditori anticoncorrenza definiscono dirigismo e statalismo, in realtà esiste da sempre negli USA, nota regione governata dai kmer rossi: la rete è pubblica e i vari gestori ne pagano i costi e la manutenzione in base al loro numero di utenti.
Troppo facile e troppo semplice per l'Italia.

Ominobianco
17-09-2006, 14:46
E io ripeto. C'è in arrivo il Wimax e arriveranno altre nuove tecnologie wireless. Le grandi città (con maggiore densità di popolazione e quindi più redditizie) sono già coperte dalle reti proprietarie (vedi fastweb...) e lo stato si dovrebbe prender carico di andare a cablare i paesini sperduti? e soprattutto dovrebbe PAGARE per prendersi in carico questi oneri, con invece i vantaggi del monopolio sull'ultimo miglio che già mancano nelle grandi città coperte dalla fibra e che potrebbero mancare in futuro con l'arrivo delle tecnologie wireless a grandi distanze.

Secondo me neppure uno scimpanzè potrebbe esser così stupido da comprare ORA nel 2006, la rete fissa telecom.

Non è una questione solo di portare la rete nelle case di tutti.

è una questione di concorrenza.
Non si può ottenere la piena concorrenza se una azienda che è una delle concorrenti che offre il servizio è anche la proprietaria della rete.
Serve una rete statale che offra a tutti gli operatori che voglion ooffrire servizi nel settore le stesse condizioni per operare così da avere equità più concorrenza e liberalizzare il settore.
è un processo che è stato fatto in molti settori e che risponde a disposizioni UE nel settore.

gtrin
17-09-2006, 14:51
Non è una questione solo di portare la rete nelle case di tutti.

è una questione di concorrenza.
Non si può ottenere la piena concorrenza se una azienda che è una delle concorrenti che offre il servizio è anche la proprietaria della rete.
Serve una rete statale che offra a tutti gli operatori che voglion ooffrire servizi nel settore le stesse condizioni per operare così da avere equità più concorrenza e liberalizzare il settore.
è un processo che è stato fatto in molti settori e che risponde a disposizioni UE nel settore.

La cosa addirittura esilarante in tutta la questione sono i commenti del nostro ex premier: in altre democrazie Prodi avrebbe dovuto dimettersi! (senza però pensare che in altre democrazie lui non potrebbe neppure candidarsi a fare il portinaio del mio condominio). :D

ulk
17-09-2006, 14:54
Non è una questione solo di portare la rete nelle case di tutti.

è una questione di concorrenza.
Non si può ottenere la piena concorrenza se una azienda che è una delle concorrenti che offre il servizio è anche la proprietaria della rete.
Serve una rete statale che offra a tutti gli operatori che voglion ooffrire servizi nel settore le stesse condizioni per operare così da avere equità più concorrenza e liberalizzare il settore.
è un processo che è stato fatto in molti settori e che risponde a disposizioni UE nel settore.

Guarda che non è così che funziona, la rete gli operatori se la fanno. E' intollerabile accollare le spese che spettano ai privati allo stato per consentire agli scrocconi di rivendere banda.

subvertigo
17-09-2006, 17:18
Guarda che non è così che funziona, la rete gli operatori se la fanno. E' intollerabile accollare le spese che spettano ai privati allo stato per consentire agli scrocconi di rivendere banda.

C'è anche da dire che la copertura globale non la farà mai una azienda privata...

ulk
17-09-2006, 17:20
C'è anche da dire che la copertura globale non la farà mai una azienda privata...

Qui in Italia sicuramente, magari sarebbe il caso di vedere se qualche operatore straniero intende investire qualcosa.

DonaldDuck
17-09-2006, 17:48
La cosa addirittura esilarante in tutta la questione sono i commenti del nostro ex premier: in altre democrazie Prodi avrebbe dovuto dimettersi! (senza però pensare che in altre democrazie lui non potrebbe neppure candidarsi a fare il portinaio del mio condominio). :D
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=118734&START=0
Il 6 settembre il suo consigliere economico Rovati consegnò a Tronchetti Provera un piano «top secret» per lo scorporo del gruppo

Marcello Zacché

da Milano

Non c'è bisogno di essere politicamente schierati con il centrodestra per non credere a Prodi, quando dice di non essere stato informato sul riassetto della Telecom: c'è un documento che tra il 5 e il 6 settembre scorso è uscito da Palazzo Chigi diretto verso la scrivania del presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera e che si intitola «Scorporo della Rete di Telecom Italia. Indirizzo industriale e considerazioni economico finanziarie». Datato Roma,5 settembre. Sono 28 pagine accompagnate da un cartoncino di cortesia intestato «Segreteria Particolare del Presidente del Consiglio dei Ministri», e firmato a mano da Angelo Rovati, imprenditore, consigliere economico e finanziario di Prodi, responsabile dei finanziamenti della campagna elettorale. Comunemente indicato come l'alter ego del professore. Ora, che l'alter sapesse e l'ego no, come ieri ha dichiarato Rovati (in Cina, naturalmente con Prodi) appare stravagante. Comunque,leggendo le 28 pagine (quasi tutte composte da grafici) con le quali la Presidenza del Consiglio ha indicato a Tronchetti la via, si ha la netta impressione di trovarsi di fronte a un progetto industriale ben preciso. E c'è da chiedersi cos'altro sia questo approccio se non la volontà di influenzare le scelte di Telecom. D'altra parte che cosa può aver pensato Tronchetti? Nel momento in cui tutti sanno che è alla ricerca da tempo di soluzioni alternative (vedi il lungo negoziato con Rupert Murdoch) per migliorare la struttura finanziaria e azionaria di un gruppo appesantito da 41,3 miliardi di debiti e il cui titolo è in Borsa ai minimi storici, da Palazzo Chigi arriva una proposta. Che faccio: la ignoro? Perché di questo si tratta: le prime 10 pagine del documento dipingono la situazione del gruppo in termini allarmistici, mettendo Tronchetti con le spalle al muro. Sì, è vero che la redditività di Telecom è buona, migliore di altri concorrenti, ma i debiti la stanno schiacciando. E tengono elevato il rischio di esposizione verso le banche «soprattutto dopo la fusione Sanpaolo-Intesa».Il tutto con «prospettive di crescita estremamente limitate». Si parla di mercato del fisso in declino, mercato del mobile saturo. Per questo Rovati, a pagina 7, riproduce lo spietato grafico dell'andamento del titolo, in costante calo dai 3 euro della fusione con Tim del gennaio 2005, fino al minimo di quota 2 euro di queste settimane. E conclude: o si fa qualcosa, o Telecom può essere facilmente scalata. C'è anche scritto come: basta che qualcuno lanci un'offerta sul 29% del capitale, con un premio del 25% sul prezzo stracciato di questi tempi e il gioco è fatto.Niente Opa (che scatta sopra il 30%) e con solo 10 miliardi (5 volte di meno di quanto pagò Colaninno nel '99) ci si porta a casa il controllo di tutta Telecom. Sarebbe molto antipatico, dice Rovati a pagina 9, perché Tronchetti sarebbe rovinato, e per di più gli resterebbe il senso di colpa: anche lo Stato pagherebbe caro, con impatti negativi sull'occupazione e sulla competitività del sistema Paese. Come si fa a evitare questo disastro? È spiegato nelle successive 18 pagine: va valutata un'operazione straordinaria sulla Rete fissa, che rende bene e che è un asset strategico del Paese. Ci sono due opzioni: lo scorporo, lasciando la Rete nel gruppo, ma separandola societariamente, e lo spin-off, con la cessione alla statale Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) del 30% e successiva quotazione in Borsa con ingresso di nuovi azionisti. In altri termini si parla della cessione della Rete. Seguono grafici e numeri che dimostrano, alfine, che quest'ultima ipotesi è la preferibile: solo con la cessione del capitale della Rete l'attuale proprietà incasserebbe una cifra nell'ordine dei 20 miliardi da destinare alla riduzione del debito.L'esborso, per Cdp, sarebbe di 5 miliardi. Compensato a livello pubblico dalla tassazione sulle plusvalenze realizzate da Telecom.
A gestire la Rete, a quel punto, non sarà più Telecom. Ma i suoi nuovi azionisti: la Cdp, le Fondazioni e magari la grande nuova superbanca del nord, Sanpaolo-Intesa. Con uno schema neo-statalista che è poi lo spirito ispiratore di tutta l'operazione. E del modello di politica economica che sta molto a cuore al Professore. Con la Cdp nei panni del nuovo Iri, e Giovanni Bazoli,numero uno del nascente colosso Sanpaolo-Intesa in pole position per il ruolo di banchiere di governo. O di Stato. Con buona pace per l'economia di mercato.

DonaldDuck
17-09-2006, 17:57
Se questo non è un buon motivo per chiedere le dimissioni di Prodi io sono biancaneve.
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=21.0.2037822119&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero

16 settembre 2006
Un gesto e un'accusa al Governo
di Orazio Carabini

Con le dimissioni di Marco Tronchetti Provera dal vertice di Telecom Italia lacrisi nei rapporti tra Governo e mondo dell'impresa e della finanza ha raggiunto probabilmente il suo picco.

Il fatto che il leader di uno dei maggiori gruppi del Paese sia "costretto" a dimettersi in seguito a una dura polemica con il presidente del Consiglio è uno schiaffo alla credibilità internazionale dell'Italia e a quel clima di fiducia interno che proprio Romano Prodi vuole ricostituire.
«C'è un limite invalicabile oltre il quale le persone per bene non possono accettare di spingersi », ha confidato Tronchetti Provera al termine del consiglio di amministrazione di ieri, «e io dovevo difendere l'azienda ».«Che forza contrattuale ho adesso? Come mi presento ai miei interlocutori dopo queste diatribe?», ha risposto ai consiglieri che volevano capire il perché di un gesto così devastante. Poi ha scritto una lettera al ministro Tommaso PadoaSchioppa, al sottosegretario Enrico Letta e al Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, scegliendo gli interlocutori in modo non casuale.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo attendibili ricostruzioni, sono alcune dichiarazioni rese da Prodi in Cina e gli insistenti rumors di possibili provvedimenti della magistratura. Ma già la sequenza dei fatti degli ultimi giorni, con la paurosa escalation delle polemiche tra Prodi e Tronchetti Provera, dà l'idea dello stato di tensione raggiunto: la presentazione del piano di riassetto, l'irritazione di Prodi che sosteneva di non essere stato informato,la reazione di Tronchetti, la divulgazione del documento consegnato da Angelo Rovati, consigliere di Palazzo Chigi,al capo di Telecom Italia, il comunicato della presidenza del Consiglio che ricostruiva i due colloqui tra Prodi e Tronchetti nei minimi dettagli, svelando anche particolari riservati in grado di compromettere trattative in corso (dal Brasilea Time Warner).
Tronchetti Provera ha deciso di separare il suo futuro da quello del gruppo di cui peraltro rimane l'azionista di riferimento. In questo senso ha dato un contributo fattivo all'avvio di una ripresa del dialogo tra il Governo e i dirigenti di Telecom. Al suo posto siederà Guido Rossi con il quale Tronchetti Provera ha riallacciato i rapporti da poco tempo affidandogli una sorta di indagine su possibili irregolarità verificatesi ai tempi in cui concluse l'acquisto di Telecom da Roberto Colaninno e da Chicco Gnutti. Per anni, prima, i contatti si erano interrotti. A riannodare i fili sarebbe stato il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi.
Rossi è una tripla garanzia. Conosce l'azienda perché ne è stato il presidente ai tempi della privatizzazione. È ben voluto dal centrosinistra: non solo è stato parlamentare della sinistra indipendente ma il mondo che frequenta è decisamente orientato su quel versante del fronte politico. Infine sa come comportarsi con le procure, soprattutto quella di Milano, dove sono aperti numerosi fascicoli a carico di uomini di Telecom Italia. In particolare per le vicende relative alle intercettazioni telefoniche guidate dall'ex responsabile della sicurezza Giuliano Tavaroli.
Ora però tocca al Governo fare la sua parte perché è in gioco, occorre ripeterlo, la credibilità dell'Italia. Come apriranno i mercati lunedì dopo questo sconquasso? Ci sono due giorni di tempo per mandare un segnale preciso.
Ma il Governo è lacerato. C'è l'irritazione di ampi settori della Margherita e dei Ds (Massimo D'Alema in particolare) per come Prodi ha gestito la vicenda. Ci sono le farneticazioni della sinistra massimalista che parla di ripubblicizzazione della società. E poi ci sono i torbidi accenni di Antonio Di Pietro alle «responsabilità oggettive in vicende poco limpide» che aiuteranno il centrodestra a risollevare il problema delle connessioni tra magistrati e centrosinistra.
In questo guazzabuglio qualcuno dovrebbe trovare il coraggio di riprendere le fila del discorso da dove era stato interrotto. E cioè da un piano di riassetto di Telecom Italia poco convincente, che ha creato grande sconcerto persino all'interno della società. Il Governo, a sua volta, può giudicarlo inadeguato perché indebolirebbe la struttura industriale del Paese (cessione all'estero di Tim e smembramento del gruppo Telecom Italia) o perché richiederebbe un intervento pubblico (dismissione della rete fissa). Ma la società ha il diritto di realizzare quel piano finché non si dimostra che contrasta con l'interesse nazionale.
Il tempo del muro contro muro è scaduto: i cinque giorni da lunedì a venerdì sono da dimenticare. Adesso è tempo di mettere da parte i personalismi e i rancori per guardare al futuro del gruppo Telecom Italia e, con esso, a quelli del Paese.

Davidman
17-09-2006, 18:54
Se sei Biancaneve potresti darmi il tuo numero di cellulare? Sei la donna della mia vita!

PS: i nani lasciali a casa però :stordita:

IpseDixit
17-09-2006, 19:12
Ai primi giorni di «scuola» è ormai abituato. E non stiamo parlando di quelli soft, da professore universitario. Bensì degli esordi nella Montedison da salvare, nella Stet da privatizzare o nel calcio da ripulire. Guido Rossi sa che non bisogna indugiare. Perciò ieri, sabato, ha saltato il rito delle vasche in piscina e fin dal mattino si è riunito con i collaboratori più stretti. A casa, assediato dalle telefonate e dalle tv sotto il portone. Il mandato di presidente della Telecom gli è stato appena consegnato. La situazione è forse tra le più delicate e complesse che gli siano state affidate nella pur lunga carriera di esperto di emergenze. Così la giornata è trascorsa (assedio, soprattutto «romano», a parte) tra riflessioni e ragionamenti, per individuare i primi passi da compiere e le linee da seguire. Su alcuni punti preliminari, però, probabilmente nonc’è stato bisogno nemmeno di parlare. Anzitutto sugli incarichi. Rossi è commissario straordinario della Federcalcio. Ebbene, nel ’95 ha lasciato Montedison quando, dopo venti mesi, ha considerato la missione conclusa; nel ’97 dalla Telecom se n’è andato sbattendo le porte e senza risparmiare i toni polemici; ma non ha mai evitato un «doppio lavoro» se riteneva di non aver ancora terminato il proprio compito. Dice sempre: solo chi non fa niente non riesce a fare due cose insieme. E ricorda che, mentre privatizzava Telecom, faceva la stessa cosa per il Sanpaolo. Eveniamo al secondo punto «certo».
Rossi il «privatizzatore» può ragionevolmente oggi prendere la direzione opposta? Il piano di Angelo Rovati, consigliere diRomano Prodi, prevede lo scorporo della rete fissa Telecom e il suo passaggio alla pubblica Cassa depositi e prestiti. Stile Terna. Ma il Professore, nominato nell’81 da Beniamino Andreatta primo presidente della Consob, può aver accettato un mandato che comprendauna così importante ri-nazionalizzazione? O piuttosto cercherà di evitarla? Ciò però non significa che lui, così «osservante » delle regole, voglia seguire un modello di business nella telefonia che privilegi la convergenza fisso-mobile che l’Authority (non solo quella italiana, peraltro) non pare proprio condividere. Da queste prime considerazioni si può trarre una conclusione. Rossi, il cui ingresso ha anche l’obiettivo di rafforzare la credibilità di Telecom verso i mercati, probabilmente si vorrà muovere all’interno del perimetro già definito e approvato dal consiglio della società l’11 settembre. Piano che prevede anche la possibilità di cedere Tim. In gioco, lo sa benissimo, c’è la stessa sopravvivenza del gruppo. Ma non solo: le risorse provenienti dalla dismissione potrebbero essere dirette a risolvere il problema del debito e anche a finanziare la costruzione della media company alla quale il riassetto vuole ispirarsi. Già, vendere. Ma a chi? Non c’è bisogno di essere stretti collaboratori di Rossi per sapere quanto ormai possa essere scettico rispetto all’intervento di una «cordata italiana ».Nonpassa praticamente giorno senza che prenda di mira i limiti del nostro capitalismo.
Quindi non bisogna aspettarsi che escluda di vendere a gruppi esteri. Cinesi? Sia pure, non sarà lui a invocare il pericolo del Dragone. Si può essere certi che di fronte a proposte favorevoli in termini di prezzo e prospettive, da qualsiasi parte del mondo provengano, il nuovo presidente di Telecom non risponderà di no. Senza prestare orecchio alle sicure polemiche che seguirebbero a una simile decisione. Infine, un ultimo aspetto è con ogni probabilità considerato da Rossi come «preliminare »: il suo ruolo. Che tipo di presidente sarà? Non sembra difficile rispondere a questo interrogativo. Basta ricordare che linea ha seguito anzitutto in Ferruzzi-Montedison. Il presidente di Mediobanca Enrico Cuccia lo ha voluto alla presidenza, consapevole di quanto fosse difficile la situazione del gruppo, sommerso dai debiti. Ebbene, il suo compito non è stato quello di guidare la ristrutturazione. No, alla gestione e al risanamento ha pensato Enrico Bondi (che anni dopo ha fatto il bis alla Parmalat). Rossi ha svolto il ruolo delicato di intermediario e interfaccia nei confronti di istituti di credito e fondi di investimento italiani e internazionali. Bondi pensava a rimettere in moto la debilitata macchina industriale e a comefar rientrare il debito, anche con iniziative che per i banchieri non era facile accettare; il Professore, che ben conosce il mercato, è stato «ministro degli esteri» e garante. Non è difficile immaginare che qui faccia lo stesso. Rossi il presidente lascerà la gestione ai manager, Carlo Buora e Riccardo Ruggiero. Il mercato lo sa.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/09_Settembre/17/bocconi.shtml

zerothehero
17-09-2006, 20:29
Ma veramente la strategia è di fare un primo scorporo staccando Tim e venderla.
Tim dovrebbe avere un valore sui 40 miliardi così si ripagano i debiti di Telecom.
Trasformando Telecom in una società ''media company'' che punta sulla multimedialità, sulle TV via cavo,via internet,via digitale terrestre e con una possibile alleanza con Murdoch per fornire i contenuti.



aPPUNTO...tutto questo ambaradan mi sta sembrando un pò eccessivo.
Telecom italia ha 40mld di debito, indi per cui le conviene vendere TIM e azzerare il debito, trasformandosi un una mediacompany.
Il governo in tutto questo mi pare che stia ingerendo troppo...forse che amd ha dovuto telefonare a Bush per l'acquisizione di Ati? :confused:
Spero davvero che la prospettiva non sia la ristatatizzazione, non ne vedo assolutamente la convenienza e la logica.
E' bene che Prodi, invece di cazzeggiare in Cina :D , ci venga a spiegare cosa ha in mente e cosa vuole fare, anche perchè con Guido Rossi non è cambiato nulla, visto che si procederà allo scorporo tra rete fissa e mobile.
Non capisco neanche la questione dell'italianità...come, si è tanto criticato la Francia per la gestione Suez-Gas de france e si fa lo stesso?
E' meglio che Tim vada a finire nelle mani di un gruppo finanziario solido o di un italiano senza un soldo in tasca e che -as usual- cerca dei finanziamenti in qualche banca d'affari, scaricando i debiti sulla società acquisita? :confused:

A.L.M.
17-09-2006, 21:03
aPPUNTO...tutto questo ambaradan mi sta sembrando un pò eccessivo.
Telecom italia ha 40mld di debito, indi per cui le conviene vendere TIM e azzerare il debito, trasformandosi un una mediacompany.
Il governo in tutto questo mi pare che stia ingerendo troppo...forse che amd ha dovuto telefonare a Bush per l'acquisizione di Ati? :confused:
Spero davvero che la prospettiva non sia la ristatatizzazione, non ne vedo assolutamente la convenienza e la logica.
E' bene che Prodi, invece di cazzeggiare in Cina :D , ci venga a spiegare cosa ha in mente e cosa vuole fare, anche perchè con Guido Rossi non è cambiato nulla, visto che si procederà allo scorporo tra rete fissa e mobile.
Non capisco neanche la questione dell'italianità...come, si è tanto criticato la Francia per la gestione Suez-Gas de france e si fa lo stesso?
E' meglio che Tim vada a finire nelle mani di un gruppo finanziario solido o di un italiano senza un soldo in tasca e che -as usual- cerca dei finanziamenti in qualche banca d'affari, scaricando i debiti sulla società acquisita? :confused:
I 41mld di debito non verranno coperti dalla vendita di TIM mai e poi mai, come minimo gliene rimarranno altri 4 o 5. Da TIM Tronchetti Provera ricaverà sì e no 35mld di €, sicuro.

P.S.: news da Londra riguardo a questa storia di Telecom.
Sapete cosa succedeva quando c'era Berlusconi? L'Italia veniva presa per i fondelli (economicamente e politicamente parlando)
Sapete cosa succede ora che c'è Prodi? L'Italia viene presa per i fondelli (economicamente e politicamente parlando).

Mi sa che non è cambiato nulla... :rolleyes:

Davidman
17-09-2006, 21:30
Non mi sembra che la situazione del paese sia maturata negli ultimi 5 mesi, forse negli ultimi 5 anni...

A.L.M.
17-09-2006, 21:34
Non mi sembra che la situazione del paese sia maturata negli ultimi 5 mesi, forse negli ultimi 5 anni...
Tronchetti Provera non l'ha certo inventato Berlusconi (e nemmeno Prodi, in verità...).
L'Italia è un paese economicamente risibile, questa è l'amara verità...

flisi71
19-09-2006, 11:00
...
Telecom italia ha 40mld di debito, indi per cui le conviene vendere TIM e azzerare il debito, trasformandosi un una mediacompany.

Il governo in tutto questo mi pare che stia ingerendo troppo...


Forse che si o forse che no, visto che Telecom Italia ha in mano la RETE FISSA della fonia italiana. Secondo molti questa ha valenza strategica.



forse che amd ha dovuto telefonare a Bush per l'acquisizione di Ati? :confused:


Esempio buono solo per ridere. In termini di fatturato sono 2 nani e in termini di importanza strategica valgono zero.
Magari avresti dovuto ricordare gli interventi federali sulla Bell prima e quelli più recenti su Microsoft, ma entrambi vanno nella direzioni opposta a quella a te comoda.


Spero davvero che la prospettiva non sia la ristatatizzazione, non ne vedo assolutamente la convenienza e la logica.


Io invece penso che la rete fissa, così come la rete di RFI, e MOLTE altre cose (gestione idrica e rete trasmissione energia elettrica ad esempio)debbano rimanere a controllo pubblico, che ne deve affittare l'uso di volta in volta a vari operatori.


E' bene che Prodi, invece di cazzeggiare in Cina :D


Capisco che eri abituato ad un premier che andava all'estero a dare pacche nelle spalle, a ricevere medagliette di latta, a fare corna e a raccontare barzellette, ma questo premier è andato in Cina con una delegazione di 600 rappresentanti dell'economia italiana.
Scusa la differenza....



anche perchè con Guido Rossi non è cambiato nulla, visto che si procederà allo scorporo tra rete fissa e mobile.


E cosa doveva cambiare, visto che Guido Rossi è stato eletto dal consiglio di amministrazione di Telecom?
Il tentativo di respingere all'unanimità le dimissioni di Tronchetti Provera significa che tutto il consiglio era con lui, per cui è logico che, una volta che il Tronchetti ha ribadito le sue dimissioni, il consiglio abbia votato alla unanimità il PROSEGUIMENTO della stessa linea di azione.



E' meglio che Tim vada a finire nelle mani di un gruppo finanziario solido o di un italiano senza un soldo in tasca e che -as usual- cerca dei finanziamenti in qualche banca d'affari, scaricando i debiti sulla società acquisita? :confused:

Per TIM senz'altro d'accordo con te.
L'azione dei Colaninno e dei Tronchetti è sotto gli occhi di tutti: 41 miliardi di € di debiti accumulati.
:mad:

Ripreso da un tuo precedente post

Tim era di fatto separata da telecom italia-> poi hanno fuso le due holding e adesso vogliono fare uno spin-off (separazione) per ripianare i 40mld di debito della società..
Sò un pò ondivaghi i tipi..

Un commento cattivo direbbe che i top manager sapevano bene quanto avrebbero intascato dalla fusione, mentre avevano poche altre idee sul piano industriale da seguire.



Ciao

Federico

P.S. fra gli errori veri e quelli presunti addebitati a Prodi, quello più grave è senz'altro questo:
...il comunicato della presidenza del Consiglio che ricostruiva i due colloqui tra Prodi e Tronchetti nei minimi dettagli, svelando anche particolari riservati in grado di compromettere trattative in corso...

parax
19-09-2006, 11:36
Io fondamentalmente sono contrario alla statalizzazione delle aziende, tranne i servizi essenziali e parte dell'energia, ma ritengo che la rete fisica telefonica debba essere nazionalizzata, abbiamo visto come telecom ha fatto carne di porco nella gestione della stessa, ostacolando sempre e comunque tutti i concorrenti e qualsiasi innovazione volessero introdurre, questo per via di un conflitto d'interessi mostruoso visto che aveva tutto l'interesse ad ostacolare le altre compagnie e a boicottarle, con la statalizzazione ne guadagneremmo tutti, solo così ci potrà essere reale libera concorrenza del settore, tra qualche anno si potrà poi pensare ad una nuova privatizzazione, ma ad un soggetto terzo al quale dovrà essere fatto assoluto divieto di operare direttamente nella telefonia. Non ci dimentichiamo della multa che l'antitrust ha fatto a Telecom di 152 milioni di Euro per "abuso di posizione dominante", la multa più alta della storia d'Italia. Se privatizzazione significa monopolio privato, molto meglio statalizzare.

C'è Grillo che sono 3 anni che parla del "Tronchetto dell'infelicità" come lo chiama lui e delle sue magagne, andatevi a leggere qualcosa è piuttosto interessante.

Demetrius
19-09-2006, 11:57
:eek:

diventerà così il secondo più grande provider in Germania (e già lo è in Francia), in Italia ha già praticamente monopolio.

http://www.iht.com/articles/ap/2006/09/18/business/EU_FIN_COM_Germany_AOL_Telecom_Italia.php

Come si inserisce questa notizia nel casino che sta succedendo?

alex10
20-09-2006, 09:02
Sempre legato a Telecom ...

Intercettazioni illegali, venti arresti
per indagine su security Telecom Pirelli

ROMA - Venti ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di segreti d'ufficio sono in corso di esecuzione in tutta Italia nell'ambito dell'inchiesta milanese sulle intercettazioni abusive che coinvolge Telecom e il Sismi. Una vicenda dai mille risvolti, dallo spionaggio nei confronti di Alessandra Mussolini prima delle elezioni regionali del Lazio a quello collegato al rapimento di Abu Omar. Che vede nel ruolo di spiati giudici, giornalisti, politici e uomini di altri servizi. E che è stata segnata tra l'altro dal suicidio di Adamo Bove, manager Telecom con compiti di alto livello nel settore della sicurezza.

Secondo quanto confermato dai carabinieri del Comando provinciale di Milano gli arresti riguardano l'indagine della Procura della Repubblica di Milano sul settore security di Telecom Pirelli. In particolare, tra gli arrestati vi sarebbero numerosi pubblici ufficiali e una decina fra agenti e militari in servizio in Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri. Gli arresti e le decine di perquisizioni riguardano le città di Milano, Firenze, Bologna, Prato, Torino, Novara e Como.

Tra gli arrestati c'è Giuliano Tavaroli, l'ex sottufficiale dei carabinieri e dei Ros di Milano che ha fatto carriera in Telecom fino a diventare responsabile della sicurezza del gruppo e di quella personale di Marco Tronchetti Provera. E poi Emanuele Cipriani, investigatore privato fiorentino e amico del cuore di Tavaroli cui Telecom ha "esternalizzato" delicatissimi incarichi di sicurezza e nel cui computer sono stati trovati centinaia di file di intercettazioni e tabulati illegali. Tavaroli e Cipriani sono molto amici di un altra figura di spicco finita nell'inchiesta, l'ex numero due del Sismi Marco Mancini, arrestato ai primi di luglio.

Al centro della vicenda vi è in particolare una società d'investigazioni di Firenze, la Polis d'istinto, i cui investigatori privati avrebbero carpito informazioni illegali oltre a quelle lecite, e un giro di fatturazioni gonfiate e fondi esteri. Nell'ordinanza emessa dal gip di Milano, Paola Belsito, si spiega il meccanismo: gli investigatori "ricevuto l'incarico da parte dei dirigenti delle security" fornivano loro "un resoconto delle attività condotte completo di informazioni illegali".
Tra le informazioni illecite vi sarebbero precedenti penali, informazioni tributarie, fiscali, anagrafiche, accertamenti bancari, fornite da chi si trovava in posizioni tali da trattarle, cioè agenti e militari compiacenti che in questo modo rivelavano segreti d'ufficio o violavano la privacy delle persone "monitorate".

Franz73
20-09-2006, 10:47
n un'intervista alla tv via cavo Usa CNBC il premier torna sul caso Telecom
e assicura: "Non sono nazionalista. Voglio un Paese aperto ai mercati"
Prodi: "Ho fatto dimettere Tronchetti?
E' completamente falso. Dica la verità"

Prodi: "Ho fatto dimettere Tronchetti? E' completamente falso. Dica la verità


NEW YORK - Il presidente del Consiglio Romano Prodi in un'intervista con la tv statunitense via cavo CNBC ha negato per l'ennesima volta di aver fatto pressioni sull'ex presidente di Telecom Marco Tronchetti Provera per spingerlo alle dimissioni. "E' completamente, completamente, completamente falso", ha detto Prodi. "Tronchetti mi chiese un appuntamento e mi disse cose completamente diverse a quelle che furono poi comunicate. Io non ne sapevo nulla", ha aggiunto il premier. E poi, riferendosi all'ex manager Telecom: "Se parla del presidente del Consiglio deve dire la verità".

Prodi ha anche ripetuto di non essere stato informato sulla decisione assunta dal gruppo di intraprendere la ristrutturazione, attraverso lo scorporo di Tim, prologo alla vendita dell'unità di telefonia mobile che ha un valore di circa 30 miliardi di euro.

E quando gli è stato chiesto se si sarebbe opposto alla vendita di Tim a una società straniera, il premier ha assicurato di non essere "nazionalista". "Io voglio guidare un Paese modello, un Paese aperto ai mercati - ha detto - Il Paese è assolutamente aperto, ma io ho bisogno di conoscere la verità. E le aziende italiane non possono essere solo vendute".

(20 settembre 2006)

roverello
20-09-2006, 22:47
aPPUNTO...tutto questo ambaradan mi sta sembrando un pò eccessivo.
Telecom italia ha 40mld di debito, indi per cui le conviene vendere TIM e azzerare il debito, trasformandosi un una mediacompany.
Il governo in tutto questo mi pare che stia ingerendo troppo...forse che amd ha dovuto telefonare a Bush per l'acquisizione di Ati? :confused:
Spero davvero che la prospettiva non sia la ristatatizzazione, non ne vedo assolutamente la convenienza e la logica.
E' bene che Prodi, invece di cazzeggiare in Cina :D , ci venga a spiegare cosa ha in mente e cosa vuole fare, anche perchè con Guido Rossi non è cambiato nulla, visto che si procederà allo scorporo tra rete fissa e mobile.
Non capisco neanche la questione dell'italianità...come, si è tanto criticato la Francia per la gestione Suez-Gas de france e si fa lo stesso?
E' meglio che Tim vada a finire nelle mani di un gruppo finanziario solido o di un italiano senza un soldo in tasca e che -as usual- cerca dei finanziamenti in qualche banca d'affari, scaricando i debiti sulla società acquisita? :confused:

Vorrà dire che se andrà in piano il piano Telecom, se non vogliamo tornare al piccione viaggiatore invece che al telefono fisso la stato si troverebbe a doversi accollare la rete fissa. Che telecom non vuole più visto che sta perdendo ampie fette di mercato pur mantenedo una ampia posizione dominante.
Quindi la vendita di TIM dovrebbe servire a fare cassa, in parte per ripianare i debiti e in parte per mettere in moto la media company; oppure telecom, dopo lo scorporo, salta e lo stato si ritrova la rete e i debiti tra le mani.
Perchè le linee telefoniche non sono la Cirio o la Parmalat.
Siamo al solito vecchio giochino. I più accaniti liberisti sono quelli che vogliono statalizzare le perdite e privatizzare i profitti.
Oppure possiamo leggerla diversamente: Berlusconi mandò via da Telecom gli amici di D'Alema a fior di miliardi. Prodi sta cercando di allontanare Trochetti gratis o quasi, solo che questi vuole rifilargli (meglio rifilarci) i debiti.

DonaldDuck
21-09-2006, 05:59
Oppure possiamo leggerla diversamente: Berlusconi mandò via da Telecom gli amici di D'Alema a fior di miliardi. Prodi sta cercando di allontanare Trochetti gratis o quasi, solo che questi vuole rifilargli (meglio rifilarci) i debiti.
:rotfl:
E la relazione inviata dalla segreteria di Prodi su carta intestata con tanto di diagrammi come si inserirebbe in tale contesto? E la reticenza a venire a riferire in Parlamento?

DonaldDuck
21-09-2006, 06:05
Capisco che eri abituato ad un premier che andava all'estero a dare pacche nelle spalle, a ricevere medagliette di latta, a fare corna e a raccontare barzellette, ma questo premier è andato in Cina con una delegazione di 600 rappresentanti dell'economia italiana.
Scusa la differenza....

In effetti c'è una bella differenza. Ma sempre a parlare del vostro bau bau-Silvio? Prodi cosa rimane a fare in Cina, o meglio, con quale credibilità? Venga a raccontarci di persona come sono andate le cose :Perfido:.

P.S. fra gli errori veri e quelli presunti addebitati a Prodi, quello più grave è senz'altro questo:
...il comunicato della presidenza del Consiglio che ricostruiva i due colloqui tra Prodi e Tronchetti nei minimi dettagli, svelando anche particolari riservati in grado di compromettere trattative in corso...

E' il male minore.

maddero
21-09-2006, 08:08
:rotfl:
E la relazione inviata dalla segreteria di Prodi su carta intestata con tanto di diagrammi come si inserirebbe in tale contesto? E la reticenza a venire a riferire in Parlamento?

reticenza?!
Prodi, che piaccia o no, in questo momento, è in giro per il mondo. La Cdl aveva chiesto prima l'udienza il 28, poi al senato, sapendo che mancavano 4 senantori (che sono giustificati essendo con Prodi dall'altra parte del mondo!!), ha chiesto il 21 (cioè oggi!).

Cioè, se questa cosa ti sembra corretta... :)

In effetti c'è una bella differenza. Ma sempre a parlare del vostro bau bau-Silvio? Prodi cosa rimane a fare in Cina, o meglio, con quale credibilità? Venga a raccontarci di persona come sono andate le cose .

E' a New York, non in Cina adesso.

flisi71
21-09-2006, 08:18
In effetti c'è una bella differenza. Ma sempre a parlare del vostro bau bau-Silvio?


Bastava leggere il commento a cui rispondevo (che immaginava il premier in vacanza in Cina) per evitarti questo inutile commento.



Prodi cosa rimane a fare in Cina, o meglio, con quale credibilità? Venga a raccontarci di persona come sono andate le cose :Perfido:.


Era in Cina con una delegazione di industriali e poi era ATTESO all'ASSEMBLEA GENERALE delle NAZIONI UNITE.
Forse non te l'hanno detto :rolleyes:

Certo è comico sentire parlare di credibilità da chi, nello scorso lustro, ha difeso a spada tratta ogni genere di nefandezza e adesso, di FRONTE AI PROBLEMI DELLA MAGGIORE AZIENDE DI TLC DEL PAESE, CONCESSIONARIA DELLA RETE FISSA DI FONIA (assetto strategico per la nazione), OBERATA DA OLTRE 40 MILIARDI DI € DI DEBITI, si concentra solo sul presunto piano di riassetto elaborato da un consigliere della Presidenza del Consiglio e negato dal premier.
Certo che quest'ultimo ha sbagliato, e un dibattito in parlamento è necessario, ma sarebbe certamente logico e importante parlare ANCHE E SOPRATUTTO del problema principale illustrato sopra (totalmente ignorato nei commenti degli ultimi giorni da parte degli esponenti della sedicente "casa delle libertà" o di ciò che ne rimane).
Bene inteso: non che mi aspettassi di meglio......



Ciao
Ciao

Federico

flisi71
21-09-2006, 10:15
Riporto il commento di Eugenio Scalfari su Repubblica di oggi.

AVVERTENZA: la lettura è fortemente sconsigliata per chi è abituato ad esprimersi a soli slogan e nemmeno a chi usa la faccina :asd: come massima espressione della propria profondità di pensiero:

http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/economia/telecom-scorporo-3/affare-telecom-scalfari/affare-telecom-scalfari.html


IL COMMENTO

Chi ha munto la vacca dei nostri telefoni
EUGENIO SCALFARI


ROMA- L'affare Telecom approda in Parlamento; in Senato col ministro Gentiloni avremo la prova generale, poi alla Camera la prossima settimana con Prodi in persona.
L'affare Telecom - come ama chiamarlo usando un francesismo peggiorativo l'ex ministro Tremonti - in realtà non è un "affaire", ma è certamente un problema. Del quale giova esaminare la dimensione, le incognite, le possibili soluzioni.
E i protagonisti: Prodi (e Rovati), Tronchetti Provera, Guido Rossi. Nello sfondo del passato Colaninno; nello sfondo del futuro forse Berlusconi. Al centro l'azienda telefonica, malamente privatizzata e di fatto ancora in posizione monopolistica.

Proprio dall'azienda deve cominciare la nostra analisi. Dai suoi debiti. Dai suoi ricavi. Dai suoi (insufficienti) investimenti. Dal suo azionariato. Con una prima precisazione per sfatare un luogo comune ripetuto in questi giorni da tutti, nessuno escluso: non è affatto vero che Telecom sia schiacciata dal suo debito. Non è quella la sua malattia. Esso ammonta a 41 miliardi; probabilmente, calcolando operazioni a breve su titoli "derivati", si arriva a 45. Si tratta certamente d'una mole imponente e tuttavia gestibile. In buona parte sotto forma di bond a tasso fisso e lontana scadenza, e di anticipazioni bancarie a lungo termine.
A fronte di questo debito ci sono ricavi e "cash flow" altrettanto imponenti e un attivo patrimoniale di tutto rispetto. Non è dunque questo il punto debole dell'azienda, bensì la struttura dell'azionariato di controllo.

Il punto debole, anzi debolissimo e patologico, non sta dentro Telecom Italia ma a monte, nella lunga catena societaria al vertice della quale troviamo la finanziaria personale di Tronchetti Provera il quale, da quel puntino lontano lontano, controlla la più grande azienda italiana con soltanto l'1 per cento di capitale, attraverso Pirelli e Olimpia.
Anche queste società - che sono soltanto scatole finanziarie salvo un pallido residuo industriale nella Pirelli - sono fortemente indebitate senza tuttavia generare flussi di ricavi e di "cash flow".
La loro fonte di sostentamento unica è Telecom, a condizione ovviamente che la grande azienda a valle trasformi a ritmo accelerato i suoi profitti in dividendi per i piani alti e altissimi della catena di controllo.

Si configura in tal modo una geometria non nuova nel capitalismo italiano, spinta in questo caso al suo limite estremo: il potere di comando che dal remoto puntino Tronchetti si irradia verso la base aziendale incatenandone le decisioni agli interessi dell'azionista di riferimento e il flusso di risorse finanziarie che quell'azionista confisca a proprio vantaggio depauperando l'azienda che le produce.

Il paradosso è qui: Telecom Italia dovrebbe essere l'azienda-figlia, invece nella realtà dei fatti è l'azienda-madre dei suoi genitori Olimpia, Pirelli e, su su, Marco Tronchetti Provera.

Questa anomalia c'è sempre stata in Telecom fin da quando fu privatizzata e affidata al "nocciolino duro" in cui la Fiat fungeva da leader di riferimento. All'epoca - si parla di un decennio fa - la Fiat con una decina di altri nomi rutilanti guidò per circa un anno la ex Stet monopolista pubblica della telefonia, con una partecipazione dello 0,6 per cento del capitale. Il consiglio d'amministrazione era guidato dalla famiglia Agnelli e da istituti bancari amici. Presidente era Guido Rossi che aveva accettato l'incarico per guidare la ex Stet privatizzata verso una struttura di "public company", cioè una società senza azionisti di riferimento guidata da un forte management.
Rossi non ha mai nascosto questa sua preferenza verso la "public company" quando si tratta di società di grandissime dimensioni con impegni di investimento ben superiori alle capacità del capitalismo familiare. Ma nel caso Telecom non riuscì a far passare quel suo disegno. Gli Agnelli glielo impedirono, forse anche per non mettere in crisi "ideologica" il capitalismo familiare che aveva il suo massimo esempio proprio a Torino nella struttura dell'accomandita di famiglia che attraverso Ifi-Ifil controllava il pianeta Fiat con il 30 per cento del capitale. Rossi abbandonò.
E abbandonarono anche i torinesi subito dopo sotto l'offensiva di un'Opa di proporzioni per l'Italia colossali, lanciata dalla cosiddetta "razza padana": Colaninno-Gnutti sull'asse Mantova-Brescia, alla conquista di Roma. Con la simpatia del governo D'Alema e con i soldi delle banche. Cioè col debito. Che fu, all'epoca, di 38 miliardi.

C'è una differenza strutturale tra la Telecom di Colaninno-Gnutti e quella di Tronchetti-Benetton (nella quale per altro i bresciani di Gnutti sono rimasti fino all'altro ieri)? Una differenza c'è e non è da poco.
La Telecom di Colaninno possedeva una rete di partecipazioni in aziende telefoniche all'estero che costituivano altrettanti tesoretti. Sono stati tutti venduti da Tronchetti due anni fa al prezzo di realizzo di 15 miliardi, salvo la Telefonica do Brasil che dovrebbe essere venduta nel prossimo futuro ad un prezzo tra i 7 e i 9 miliardi.
Ciò vuol dire che il debito dell'epoca Colaninno, al netto di questi "asset", non era di 38 bensì di 13 miliardi, oppure di 23 se non si considera la società brasiliana. Fa una bella differenza rispetto ai 41 e passa miliardi di debito odierno.

Si tratta ora di capire come mai il debito all'epoca di Tronchetti sia raddoppiato e che fine abbiano fatto i 15 miliardi ricavati dalla vendita delle partecipazioni estere. Presto detto: sono serviti a finanziare l'Opa per l'acquisto delle partecipazioni di minoranza di Tim, la società di telefonia mobile che un anno e mezzo fa Tronchetti aveva deciso di fondere con Telecom portandone la partecipazione dal 70 al 100 per cento.
Ma perché volle il possesso totale del capitale Tim? Perché altrimenti la sua partecipazione in Telecom tramite Olimpia si sarebbe annacquata con l'ingresso dei soci minoritari di Tim. Per conseguenza il flusso di risorse finanziarie da Telecom ai piani alti della struttura societaria sarebbe diminuito.
E perché - ultima domanda - voleva fondere Tim in Telecom? Per far lievitare il prezzo di Borsa di Telecom.
Tronchetti comprò da Colaninno-Gnutti al prezzo di oltre 4 euro per azione, il doppio della quotazione di allora e di oggi in Borsa. Cercò in tutti i modi di risollevare quel prezzo cui sono legati i margini di garanzia chiesti dalle banche sui debiti di Olimpia e di Pirelli.

In sostanza l'intera politica di Tronchetti è stata condizionata dalla debolezza delle sue società a monte di Telecom, cioè dal suo personale interesse a dispetto di quello della Telecom e dell'ingente massa dei suoi azionisti-risparmiatori.
Questo è il punto debolissimo di Telecom: la confisca delle sue risorse in favore dell'azionista di riferimento.
A suo tempo Raul Gardini fece più o meno lo stesso con la Montedison.
Il caso vuole che anche allora, per riparare a quel drammatico crack, fosse chiamato Guido Rossi. Anche allora il buco non era in Montedison ma in Ferruzzi-Gardini. Lo schema è identico. Ha ragione Bersani: l'anomalia è il capitalismo italiano, debole e monopoloide.


Questo è dunque il problema Telecom. Su di esso nasce "l'affaire" politico-mediatico.
Tronchetti, che è già consapevole di essere arrivato alla fine della corsa, tenta il diversivo Murdoch: scorporare la rete telefonica di Telecom e scorporare anche Tim. La seconda per venderla e usare i soldi per diminuire il debito, la prima per trasformare Telecom in una società mediatica utilizzando la banda larga della rete e ottenendo da Murdoch i contenuti: programmi, sport, film, intrattenimento.
Deve necessariamente informare il presidente del Consiglio: la rete lavora infatti con licenza dello Stato, occupa suolo pubblico, è un bene pubblico a tutti gli effetti.
Non può farne ciò che crede alla chetichella. Per di più lo Stato possiede ancora in Telecom la "golden share". Non intende usarla in conformità alle direttive europee ma essa gli dà tuttavia il diritto di essere informato.
Ci sono due colloqui tra Tronchetti e Prodi. Vertono sullo scorporo della rete. Non una parola sullo scorporo di Tim. Prodi legge quest'ultima decisione sui giornali. Tronchetti sostiene d'averlo informato. Prodi risponde con un comunicato nel quale racconta gli argomenti toccati nei due colloqui.
Tim non c'è.
Ci sono però altri dati sensibili sulla trattativa con Murdoch. Tronchetti protesta (con ragione) per quelle indiscrezioni del presidente del Consiglio.
Ma non si limita a protestare. Fa recapitare a "24 Ore" e al "Corriere della Sera" un documento inviatogli pochi giorni prima dal consigliere di Prodi, Rovati, che contiene un piano (probabilmente redatto da una banca d'affari) per far acquistare dalla Cassa depositi e prestiti il 30 per cento della rete Telecom risanando in tal modo gran parte del debito dell'azienda telefonica.
Scandalo e altissime proteste politiche ed anche confindustriali: il governo vuole dunque resuscitare l'Iri? Rinazionalizzare Telecom?
La difesa di Prodi è debole. Nega di conoscere il piano Rovati. Nega di pensare ad un nuovo Iri. Ricorda (con ragione) che la Cassa depositi e prestiti è stata trasformata in società per azioni da Tremonti e predisposta ad operazioni private con soldi pubblici.
Ma ormai il problema è diventato "affaire" e come tale - dopo ulteriori resistenze di Prodi - sbarca in Parlamento, dove purtroppo si parlerà della spuma politica anziché della sostanza. Di Prodi, Rovati, Tronchetti, anziché di Telecom.

Sulla sostanza intanto è arrivato Guido Rossi. Anche lui suscitando con la sua ascesa-bis alla presidenza della società telefonica, un sommovimento nella Federcalcio e nel Coni.
Per ora Rossi è imperscrutabile, come è giusto che sia. Ma alcune induzioni si possono comunque fare fondatamente.
1. Allo stato dei fatti in Telecom c'è ancora un azionariato di comando: Olimpia, alias Tronchetti più Benetton. Rossi è stato eletto presidente da Olimpia, cioè dal consiglio di Telecom dominato da Olimpia. Immagino che, al momento della nomina, Tronchetti gli abbia chiesto se avrebbe proseguito o invece contrastato le decisioni di scorporo prese pochi giorni prima dal consiglio d'amministrazione. Immagino anche che Rossi gli abbia risposto positivamente.
2. Infatti appena insediato Rossi ha reso esplicita questa sua posizione: accetta le delibere del consiglio. Gli è stato chiesto: quindi Tim sarà venduta? Ha risposto: nelle delibere del consiglio la vendita non è prevista. E' la verità, non è prevista. Se vendere o no è un caso aperto ma lo decide non più Tronchetti bensì Rossi e il consiglio.
3. Olimpia possiede in Telecom il 18 per cento, alcuni fondi d'investimento e altri investitori istituzionali italiani e stranieri arrivano a più del 50 per cento. Il resto è di piccoli azionisti-risparmiatori. Personalmente credo che Rossi al più presto convocherà i fondi per sondare le loro intenzioni su Telecom, sulle sue controllate e sulla sua "governance" futura. Credo anche che punterà per la seconda volta a trasformare Telecom in una "public company".
4. Ovviamente Rossi è contrario ad un'ipotesi di intervento pubblico in Telecom e nella rete distributiva.
Ma qui non avrà ostacoli di sorta.
5. Una cordata italiana o mista per allargare il nocciolo duro? L'opinione di Rossi è sempre stata che l'epoca del capitalismo familiare - anche se composto da famiglie finanziariamente cospicue - è improprio per un'impresa delle dimensioni di Telecom. Personalmente credo perciò che non sarà questa la strada di Rossi. Se invece lo fosse, probabilmente su quella strada incontrerebbe la Fininvest di Berlusconi con tutte le complicanze che il conflitto di interessi dell'ex premier si porta appresso.
Comunque vedremo molto presto in quale direzione Rossi si inoltrerà. E' un grande tecnico. Ho notato che da qualche tempo ha acquistato anche un'esperienza politica prima nascosta dalla ruvidezza del giurista. Non può che essergli d'aiuto nella nuova impresa con cui dovrà cimentarsi.

(21 settembre 2006)
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Korn
21-09-2006, 12:24
sergio romano che fine osservatore... per governare prodi coi partiti avrà fatto centomila accordi e concessioni per sperare di governare un pò, il fine articolista dice che governa in solitaria :confused:

flisi71
21-09-2006, 13:20
Bè, è proprio questo il busillis: si accorda con tutti e poi fa da sè....

Secondo me Sergio Romano ha ragione su questo punto, così come sul fatto che il Parlamento tutto non ha alcuna intenzione di sciogliersi: basta guardare, a dx (dove in teoria vorrebbero maggiormente ritornare alle urne) ai continui distinguo dell'UDC e al recente pronunciamento di Maroni "è sciolto il patto con la casa delle libertà".


Ciao

Federico

LUVІ
21-09-2006, 13:57
Bastava leggere il commento a cui rispondevo (che immaginava il premier in vacanza in Cina) per evitarti questo inutile commento.




Era in Cina con una delegazione di industriali e poi era ATTESO all'ASSEMBLEA GENERALE delle NAZIONI UNITE.
Forse non te l'hanno detto :rolleyes:

Certo è comico sentire parlare di credibilità da chi, nello scorso lustro, ha difeso a spada tratta ogni genere di nefandezza e adesso, di FRONTE AI PROBLEMI DELLA MAGGIORE AZIENDE DI TLC DEL PAESE, CONCESSIONARIA DELLA RETE FISSA DI FONIA (assetto strategico per la nazione), OBERATA DA OLTRE 40 MILIARDI DI € DI DEBITI, si concentra solo sul presunto piano di riassetto elaborato da un consigliere della Presidenza del Consiglio e negato dal premier.
Certo che quest'ultimo ha sbagliato, e un dibattito in parlamento è necessario, ma sarebbe certamente logico e importante parlare ANCHE E SOPRATUTTO del problema principale illustrato sopra (totalmente ignorato nei commenti degli ultimi giorni da parte degli esponenti della sedicente "casa delle libertà" o di ciò che ne rimane).
Bene inteso: non che mi aspettassi di meglio......



Ciao
Ciao

Federico

:read:

Zebiwe
21-09-2006, 13:57
Prodi più che altro si sta logorando da solo con il continuo dichiarare e ritrattare: il Governo non va in Parlamento-> ci va un ministro-> io vado alla Camera, al Senato va un ministro-> vado io alla Camera e al Senato.

Vorrei vedere la scena in diretta tv del suo ingresso al Senato...altro che stadio temo..

Korn
21-09-2006, 17:53
beh in effetti la classe della cdl non può far sperar altro

DonaldDuck
21-09-2006, 17:56
beh in effetti la classe della cdl non può far sperar altro
Infatti la classe non è acqua fresca. O ce l'hai o non ce l'hai ;)

DonaldDuck
21-09-2006, 17:59
Riporto il commento di Eugenio Scalfari su Repubblica di oggi.

AVVERTENZA: la lettura è fortemente sconsigliata per chi è abituato ad esprimersi a soli slogan e nemmeno a chi usa la faccina :asd: come massima espressione della propria profondità di pensiero:

Infatti non la leggo proprio. Se alla fine bisogna trovare a tutti i costi un caprio espiatorio era ovvio che sarebbe stato messo in croce il Tronchetti. Facile, no?

Korn
21-09-2006, 18:03
beh certo essendo tronchetti un turbocapitalista direi di farlo santo subito :asd:

DonaldDuck
21-09-2006, 18:05
Secondo me Sergio Romano ha ragione su questo punto, così come sul fatto che il Parlamento tutto non ha alcuna intenzione di sciogliersi: basta guardare, a dx (dove in teoria vorrebbero maggiormente ritornare alle urne) ai continui distinguo dell'UDC e al recente pronunciamento di Maroni "è sciolto il patto con la casa delle libertà".


Ciao

Federico
Ma non guardare a destra ;). Casini sa benissimo che la base non lo seguirebbe in un giro di trottola alla Mastella. I dissenzi erano già stati espressi all'epoca della fuoriuscita di Follini. Il risultato è stato un calo di consensi quindi...mostrare il petto non paga. Sono tutti voti che in caso di elezioni anticipate non andrebbero persi. La Lega è con la CDL, altro che storie.

DonaldDuck
21-09-2006, 18:07
beh certo essendo tronchetti un turbocapitalista direi di farlo santo subito :asd:
Il martire lo sta creando l'Unione, e senza troppo sforzo ;). Se a voi conviene beh...noi ringraziamo sentitamente :D

Korn
21-09-2006, 18:09
voi? come si sta in camerata? :D avete già il martire silvio ne volete pure un altro? :eek: golosi! mi pare che sia trochetto che colaninno abbiano dato dimostrazione di incapacità/avidità per il resto io aspetto perlomeno il 28

DonaldDuck
21-09-2006, 18:10
Prodi più che altro si sta logorando da solo con il continuo dichiarare e ritrattare: il Governo non va in Parlamento-> ci va un ministro-> io vado alla Camera, al Senato va un ministro-> vado io alla Camera e al Senato.

Infatti.
Vorrei vedere la scena in diretta tv del suo ingresso al Senato...altro che stadio temo..
Uh mamma mia :ops2:

DonaldDuck
21-09-2006, 18:14
voi? come si sta in camerata? :D avete già il martire silvio ne volete pure un altro?
Noi ne vorremmo un'altro :confused:? Mica lo stiamo mettendo in croce noi :p. Chi è causa del proprio mal pianga se stesso. Che ombra lunga ed oscura avete gettato (da soli)!

Korn
21-09-2006, 18:16
? troppi xfiles

DonaldDuck
21-09-2006, 18:18
? troppi xfiles
No, ho visto "ombre rosse" :Prrr:

flisi71
22-09-2006, 07:37
Infatti non la leggo proprio. Se alla fine bisogna trovare a tutti i costi un caprio espiatorio era ovvio che sarebbe stato messo in croce il Tronchetti. Facile, no?

Facile liquidare con una battutina una questione che riguarda le sorti del primo gruppo di TLC italiano che ha in concessione la rete di fonia fissa del paese.
E' più facile buttarla in gazzarra, tanto per alzare polveroni e fregarsene del vero nocciolo della questione.
:rolleyes:
Come nota Scalfari, l'interesse della sedicente cdl nel dibattito in Parlamento è tutto concentrato solo nel parlare di

"spuma politica anziché della sostanza. Di Prodi, Rovati, Tronchetti, anziché di Telecom. "



Ciao

Federico

flisi71
22-09-2006, 07:41
.... La Lega è con la CDL, altro che storie.

L'importante è
Credere, Obbedire, combattere....
anche contro l'evidenza


http://www.kataweb.it/news/item/219269/bossi-riapriamo-il-parlamento-del-nord-e-maroni-attacca-la-cdl-il

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/politica:5436044:/2006/09/19:

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=94635&pagina=370&sottopagina=25


Buona lettura
:)

Ciao

Federico

DonaldDuck
22-09-2006, 17:09
L'importante è
Credere, Obbedire, combattere....
anche contro l'evidenza

E quale sarebbe questa evidenza? Quella di aver detto

(ANSA) - VENEZIA, 17 SET - 'Di fatto il patto con la Cdl si e' sciolto. Ci sono partiti che fanno l'occhiolino alla sinistra'. E' l'accusa lanciata Maroni. Nel suo intervento dal palco della Festa del Carroccio a Venezia, il presidente del gruppo della Lega alla Camera ha aggiunto: 'Dobbiamo tenere le mani libere, non essere schiavi di nessuno, per portare fino in fondo le nostre battaglie sull'indulto, l'immigrazione, l'Islam. La lunga battaglia federalista sara' sul territorio'.

con aperto riferimento a Casini? Dire cioè che se ci sono esponenti della CDL che sostengono il governo Prodi allora il patto è sciolto? Mi sembra più un richiamo allo sgancio della zavorra.

zerothehero
22-09-2006, 21:32
I 41mld di debito non verranno coperti dalla vendita di TIM mai e poi mai, come minimo gliene rimarranno altri 4 o 5. Da TIM Tronchetti Provera ricaverà sì e no 35mld di €, sicuro.

4/5 miliardi sono una minchiatina..il progetto di media-company a me non sembra una sciocchezza, anzi.


P.S.: news da Londra riguardo a questa storia di Telecom.
Sapete cosa succedeva quando c'era Berlusconi? L'Italia veniva presa per i fondelli (economicamente e politicamente parlando)
Sapete cosa succede ora che c'è Prodi? L'Italia viene presa per i fondelli (economicamente e politicamente parlando).

Mi sa che non è cambiato nulla... :rolleyes:

Basta seguire la BBC :fagiano: ...c'è molta perplessità per le mosse del governo a riguardo di una società che, fino a prova contraria, è PRIVATA.
La ristatizzazione della telefonia fissa non ha praticamente senso, visto che ci si dovrebbe accollare il debito..
E poi chi la dovrebbe gestire?
L'IRi e i furbetti boiardi del quartierino?
Per carità di patria.. :p
Aspetto Prodi in senato..voglio capire cosa ha in mente.

zerothehero
22-09-2006, 21:44
:eek:

diventerà così il secondo più grande provider in Germania (e già lo è in Francia), in Italia ha già praticamente monopolio.

http://www.iht.com/articles/ap/2006/09/18/business/EU_FIN_COM_Germany_AOL_Telecom_Italia.php

Come si inserisce questa notizia nel casino che sta succedendo?


Ma dove sta sto monopolio?
In Italia vi è un oligopolio nell'ambito della telefonia...non si pretendera un mercato di concorrenza perfetta, visto che è impossibile in questo genere di mercato, per le forti barriere all'entrata.
Io ho fastweb, il che smentisce che in ITalia ci sia un monopolio.
Oltre alla fastweb (che ha una rete propria) ci sono altri gestori telefonici.
Inoltre l'ultimo miglio è liberalizzato da un bel pezzo.

Demetrius
22-09-2006, 23:40
Ma dove sta sto monopolio?
In Italia vi è un oligopolio nell'ambito della telefonia...non si pretendera un mercato di concorrenza perfetta, visto che è impossibile in questo genere di mercato, per le forti barriere all'entrata.
Io ho fastweb, il che smentisce che in ITalia ci sia un monopolio.
Oltre alla fastweb (che ha una rete propria) ci sono altri gestori telefonici.
Inoltre l'ultimo miglio è liberalizzato da un bel pezzo.
certo, sulla carta non è un monopolio, ma nella pratrica? (soprattutto per le connessioni internet).
Fastweb non è un'alternativa perchè arriva in pochissime città, e gli altri operatori danno più problemi che altro (tutti quelli che conosco che aveva "provato" Tiscali e Libero, sono tornati ad Alice appena hanno potuto).

Con gli ultimi provvedimenti dell'Authority qualcosa potrebbe cambiare.... vedremo....

DonaldDuck
23-09-2006, 07:19
Ma dove sta sto monopolio?
CUT
Inoltre l'ultimo miglio è liberalizzato da un bel pezzo.
Vero, però i lavori di manutenzione sulle centrali e sui server sono ancora affidati a Telecom.

DonaldDuck
23-09-2006, 07:31
Fastweb non è un'alternativa perchè arriva in pochissime città

Una costola di Telecom, gli vennero ceduti i cablaggi del vecchio progetto non andato a buon fine di portare la fibra ottica. La giustificazione ( o la scusa) che fu fornita (dopo aver speso diversi soldarelli) è che dopo l'ultima centralina si sarebbe dovuto sfruttare il doppino (perdendo parte dei vantaggi prestazionali) oppure avrebbero dovuto modificare l'aspetto delle palazzine consultando e risarcendo i condomini. Ma non lo sapevano fin dall'inizio?

e gli altri operatori danno più problemi che altro (tutti quelli che conosco che aveva "provato" Tiscali e Libero, sono tornati ad Alice appena hanno potuto).

In parte per i problemi riguardo l'ultimo miglio di cui accennavo a zerothehero. Pensa che riuscivano a farsi concorrenza ed intralciarsi anche con TIN :stordita:. Io fui una delle vittime di questa incongruenza quando portarono l'ADSL dalle mie parti. Fui costretto a rivelgermi al Garante delle telecomunicazioni.
Con gli ultimi provvedimenti dell'Authority qualcosa potrebbe cambiare.... vedremo....
Booooh! :fagiano:

flisi71
23-09-2006, 08:55
E quale sarebbe questa evidenza? Quella di aver detto

con aperto riferimento a Casini? Dire cioè che se ci sono esponenti della CDL che sostengono il governo Prodi allora il patto è sciolto? Mi sembra più un richiamo allo sgancio della zavorra.

I link che ho postato avrebbero dovuto stimolare la curiosità del lettore a cercare l'intervista COMPLETA di Maroni, ecco perchè concludevo con un "buona lettura".
Vedo invece che ci si è fermati al trafiletto.


Ciao

Federico

roverello
23-09-2006, 09:00
Il martire lo sta creando l'Unione, e senza troppo sforzo ;). Se a voi conviene beh...noi ringraziamo sentitamente :D

Martire?
Ma se con i soliti di giochetti di prestigio ha svuotato le casse di Telecom pur avendo ben l'1% delle azioni!!!
I martiri sono Telecom e la clientela telefonica.

DonaldDuck
23-09-2006, 09:04
Martire?

In senso figurato. Capro espiatorio della situazione.

DonaldDuck
23-09-2006, 09:09
http://ansa.libero.it/primapagina/ne.php?id=7891592

Notizia del 20 settembre 2006 - 19:23
Telecom: scontro Prodi-Tronchetti
Premier,'non mi ha detto niente'.Manager,parleranno le carte


(ANSA) - NEW YORK, 20 set - Prodi conferma che Tronchetti Provera non gli aveva riferito della sua decisione di scorporare in Telecom il mobile dal fisso E aggiunge che l'ex presidente Telecom ha ''seri problemi di comportamento''.'Non entro in polemica con le istituzioni' replica Tronchetti che aggiunge:'Saranno le carte a parlare, quelle depositate presso il consiglio di amministrazione'.

E secondo me, come ho detto in un'altra discussione, se non si fosse creato questo papocchio non sarebbe emerso il problema dele intercettazioni.

flisi71
23-09-2006, 09:14
http://ansa.libero.it/primapagina/ne.php?id=7891592

E secondo me, come ho detto in un'altra discussione, se non si fosse creato questo papocchio non sarebbe emerso il problema dele intercettazioni.

Leggiti la risposta nell'altra discussione e correggi il tiro del tuo intervento.

Ciao

Federico

roverello
23-09-2006, 09:17
Ma non guardare a destra ;). Casini sa benissimo che la base non lo seguirebbe in un giro di trottola alla Mastella. I dissenzi erano già stati espressi all'epoca della fuoriuscita di Follini. Il risultato è stato un calo di consensi quindi...mostrare il petto non paga. Sono tutti voti che in caso di elezioni anticipate non andrebbero persi. La Lega è con la CDL, altro che storie.

Maroni è della lega?
L'altra sera in TV è stato molto chiaro, e ha detto cose molto diverse.
A parte che la lega non si sa più da chi sia rappresentata.
Voci in libertà.

DonaldDuck
23-09-2006, 09:20
Maroni è della lega?
L'altra sera in TV è stato molto chiaro, e ha detto cose molto diverse.
A parte che la lega non si sa più da chi sia rappresentata.
Voci in libertà.
:ot:

DonaldDuck
23-09-2006, 09:21
Leggiti la risposta nell'altra discussione e correggi il tiro del tuo intervento.

Ciao

Federico
Già fatto :rolleyes:
http://canali.libero.it/affaritaliani/pianoquattromosse1409.html

Telecom/ Il piano segreto di Prodi: in quattro mosse la Rete sotto controllo pubblico
Giovedí 14.09.2006 09:59
C'era un progetto per portare la rete Telecom sotto il controllo pubblico: quattro mosse progettate dal governo e contenute in un documento consegnato il 6 settembre da Rovati, consigliere di Prodi, a Tronchetti. Lo rivela il Corriere della Sera.

È mercoledì 6 settembre quando il piano « top secret » arriva sulla scrivania di Marco Tronchetti Provera. A farlo avere all'industriale è AngeloRovati, il consigliere del premierRomano Prodi, ed è il frutto del suo lavoro e di un imprenditore- ombra che l'avrebbe aiutato per amicizia. 28 pagine con lo stile scarno tipico delle slide finanziarie e senza concessioni alla grafica. Il contenuto è di non poco conto: scorporo della rete fissa da Telecom Italia e passaggio del suo controllo sotto l'ombrello dello Stato, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Infine lo sbarco in Borsa. In poche parole, il modello già usato per Terna ( ex rete Enel). Dentro c'è tutto: tempi dell'operazione in quattro mosse, opzioni, vantaggi, svantaggi, plusvalenze per il gruppo di telecomunicazioni e costi ( nulli) per la Cdp grazie agli effetti fiscali per il Tesoro. Solo lo stesso premier ne sarebbe a conoscenza secondo la ricostruzione della Telecom. Il timing è perfetto. L'incontro a Villa d'Este tra il presidente del Consiglio e il manager è passato solo da quattro giorni. E lo stesso Provera si sta preparando per il rapido incontro in Grecia con Rupert Murdoch, in agenda per il giorno dopo. Inoltre, manca meno di una settimana al consiglio della « svolta » . Ma se lo stile è quello immediato della finanza, i messaggi all'interno dello studio datato 5 settembre, che siano casuali o meno, non mancano. L'azienda è ben gestita, ma ha tanti debiti. I ricavi sono in difficoltà. E ilmercato è sempre più cattivo. Anzi.

Si mette nero su bianco che « la situazione finanziaria e industriale relativa alla rete di Telecom rappresenta un rischio per il sistema Paese » e, inoltre, « non riduce il rischio di esposizione del sistema creditizio verso Telecom, soprattutto dopo la fusione Sanpaolo- Intesa » . Poi, da pagina nove, compare per la prima volta, ma non per l'ultima, la parola takeover: scalata. « Situazione propizia per takeover ostili » . In un quadro come questo, con un prezzo in Borsa in continua discesa, il « rischio di scalata da parte di investitori finanziari, anche esteri » non solo è concreto. Masarebbe anche, per così dire, a buonmercato. È la prima volta che si calcola il costo di un'operazione per scalzare Olimpia dal controllo: poco più di 10miliardi. Una cifra ben cinque volte inferiore a quella messa sul piatto da Roberto Colaninno per l'Opa del ' 99. Si tratta di una simulazione: « È possibile ipotizzare un'offerta ad opera di un operatore finanziario anche straniero sul 29% delle azioni ordinarie di Telecom con un premio per azione del 25% sul prezzo corrente di circa 2,2 euro » . La quota non è casuale: è ben superiore al 18% di Olimpia ( e alle eventuali quote aggiuntive degli altri soci italiani) ma è sotto il 30%, limite oltre il quale scatterebbe una costosa Opa obbligatoria. La parola takeover torna a pagina 10, dove ne vengono esaminate le conseguenze negative per lo Stato e per l'attuale proprietà. Poi a pagina 17. Soluzioni? « In risposta a tale scenario è opportuno valutare un'operazione straordinaria sulla rete fissa » . È qui che il documento introduce due opzioni: la prima è ilmodello British Telecom: una business unit separata per la rete che il colosso inglese ha varato meno di un anno fa.

Ma è lo stesso studio che dà un giudizio sulla scarsa rilevanza di questo passaggio. Per il gruppo e per lo Stato l'impatto sulla cassa sarebbe nullo e il « pericolo di raid finanziari » non verrebbe scongiurato. Mentre entrambi i « problemi » sarebbero risolti dall'opzione B: « Spin- off della rete e quotazione sul modello Terna » con una « partecipazione rilevante/ di controllo da parte della Cdp » . Tra i vantaggi citati anche la maggiore trasparenza per il mercato e la spinta alla competitività del sistema Paese. Da qui, siamo a pagina 17, il documento si concentra sui numeri dell'opzione B. Per Telecom Italia si produrrebbe una plusvalenza lorda tra i 16 e i 21 miliardi, con un effetto potenziale fiscale tra i 5 e i 7miliardi. Il flusso di cassa straordinario sarebbe di circa 10- 11 miliardi con una riduzione del debito a circa 17- 20 miliardi. Per la Cdp l'operazione sarebbe « teoricamente » a costo zero, poiché « un flusso di poste aggiuntivo per lo Stato, derivante dalla tassazione della plusvalenza generata in Telecom Italia, di circa 5- 7 miliardi, sarebbe tale da compensare l'investimento nell'equity della newco » . Inoltre, si verrebbe a creare sempre per la Cassa un « reddito dalla partecipazione di circa 120- 170 milioni di dividendi annui, pari al 2,7- 3,1% del capitale investito » . Lo studio prevede anche gli ostacoli, uno su tutti: la società ha già avviato lemisure sulla rete per essere più trasparente e garantire le politiche industriali del Paese.

DonaldDuck
23-09-2006, 09:37
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=406587

PRODI INCASTRATO

di Oscar Giannino

Non si possono pubblicare i contenuti in quanto coperti da copyright. Ma è interessante dargli un'occhiata.