PDA

View Full Version : Parte la rivoluzione in Telecom


IpseDixit
10-09-2006, 19:14
Probabile scorporo della rete fissa, cessione di Tim per pagare i debiti e un alleanza con Murdoch.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/09_Settembre/10/telecom.shtml
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/economia/telecom-titoli-domani-sospesi/telecom-titoli-domani-sospesi/telecom-titoli-domani-sospesi.html

Onisem
10-09-2006, 19:30
Magari finisse la schiavitù da Telecom!

IlCarletto
10-09-2006, 19:49
chiudono? :D :sofico:

IpseDixit
10-09-2006, 20:23
http://www.digital-sat.it/show_new.php?uid=6667

Pare che il ruolo di News Corp non sia secondario.

y4k
10-09-2006, 20:26
Ma murdoch si sta magnando proprio tutto! :sofico:

Ominobianco
10-09-2006, 20:29
Buono praticamente Telecom rete fissa tornerebbe pubblica mentre tim privata.

''la rete fissa sarà posseduta al 100% da Telecom nella prima fase, poi potrebbe andare ad investitori istituzionali come la Cassa depositi e prestiti o al fondo Infrastruttura a cui sta lavorando il ministero dell Sviluppo.''

è buona come idea un rete fissa pubblica a cui accedono varie società telefoniche private per utilizzarla perchè sennò non c'era concorrenza alla pari se una società controllava la rete.
Infatti si legge:

''Il progetto dello scorporo risolverebbe tutti problemi di accesso alla rete degli operatori alternativi che ora sono costretti a passare per Telecom.''

kikki2
10-09-2006, 21:22
una volta dicevano che SB fosse interessatissimo all'acquisto...

dupa
10-09-2006, 21:36
chissà come mai c'è sempre prodi al governo quando telecom va sul mercato

jpjcssource
10-09-2006, 22:33
TELECOM CHIEDE SOSPENSIONE PROPRI TITOLI LUNEDÌ, GIORNO DEL CDA

Roma, 10 set. (Apcom) - Telecom Italia rende noto - in un comunicato - che in data odierna si è tenuto, presso la sede della Consob, un incontro tra il Presidente della Società, Dott. Marco Tronchetti Provera, e il Presidente della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, Prof. Lamberto Cardia, avente a oggetto i piani strategici della Società e del Gruppo. Telecom Italia comunica altresì che la riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per domani, 11 settembre 2006, alle ore 15.00, avrà a oggetto - oltre all'esame dei conti al 30 giugno 2006, come da programma già annunciato - la riorganizzazione delle attività fisse e mobili del Gruppo. Il percorso a tale scopo individuato sarà comunicato al mercato senza indugio, a valle dell'assunzione delle determinazioni di competenza da parte del Consiglio di Amministrazione. La Società ha provveduto, avendo informato Borsa Italiana, a richiedere la sospensione della negoziazione dei propri titoli per la giornata di domani.

Fino ad ora non si sapeva ancora nulla di come sia finita la trattativa, ma da questa notizia, sembra che qualcosa di grosso si muova :mbe:

LUVІ
10-09-2006, 22:41
Porca puttena :(

Darkel83
10-09-2006, 22:49
una delle ultime grandi aziende del nostro paese verrà devastata... speriamo bene

AlanSY
10-09-2006, 22:53
ma va hanno scopertop l'H2O calda .... che se con una società privata controlla tutta la rete la concorrenza per gl altri operatori era impensabile :mc: :mc:

sempreio
10-09-2006, 23:16
Porca puttena :(


perchè?

Fradetti
10-09-2006, 23:17
una delle ultime grandi aziende del nostro paese verrà devastata... speriamo bene

perchè devastata??

La rete fissa diventa pubblica - passaggio indispensabile per avere una vera liberalizzazione nel settore e quindi un abbassamento dei prezzi, per di più si spera che lo stato o chi per lui ne prenda il controllo abbia la decenza di finire il passaggio all'ADSL di tutta italia.

Telecom diventa una compagnia telefonica come le altre - nulla di male in ciò, vendendo TIM ripianano anche i debiti e si concentrano in altri settori sul quale non potevano andare completamente finchè rimanevano monopolisti (IPTV)

Murdoch si pappa Tim - unica cosa negativa. Murdoch è un fottuto squalo :O


Cmq stasera mi è arrivato l'sms stasera.... domani mi attivano fastweb :D

sempreio
10-09-2006, 23:20
una delle ultime grandi aziende del nostro paese verrà devastata... speriamo bene


ma, non so, francamente non so che dire, in fin dei conti la telecom ha portato la linea ad alta velocità nelle nostre case al prezzo giusto anche se non proprio popolare, se penso che all' inizio usavo tiscali a 500.000lire al mese e poi libero a 100.000 lire per 3.5k di banda massima, be non è andata poi male ;)

sempreio
10-09-2006, 23:23
perchè devastata??

La rete fissa diventa pubblica - passaggio indispensabile per avere una vera liberalizzazione nel settore e quindi un abbassamento dei prezzi, per di più si spera che lo stato o chi per lui ne prenda il controllo abbia la decenza di finire il passaggio all'ADSL di tutta italia.

Telecom diventa una compagnia telefonica come le altre - nulla di male in ciò, vendendo TIM ripianano anche i debiti e si concentrano in altri settori sul quale non potevano andare completamente finchè rimanevano monopolisti (IPTV)

Murdoch si pappa Tim - unica cosa negativa. Murdoch è un fottuto squalo :O


Cmq stasera mi è arrivato l'sms stasera.... domani mi attivano fastweb :D


non mi piace che murdoch abbia tutta questa influenza sul mercato italiano, in un paese come questo è facile che un giorno ci troviamo al governo un tirapiedi di stò ...........

CoreDump
10-09-2006, 23:35
perchè devastata??

La rete fissa diventa pubblica - passaggio indispensabile per avere una vera liberalizzazione nel settore e quindi un abbassamento dei prezzi, per di più si spera che lo stato o chi per lui ne prenda il controllo abbia la decenza di finire il passaggio all'ADSL di tutta italia.

Telecom diventa una compagnia telefonica come le altre - nulla di male in ciò, vendendo TIM ripianano anche i debiti e si concentrano in altri settori sul quale non potevano andare completamente finchè rimanevano monopolisti (IPTV)

Murdoch si pappa Tim - unica cosa negativa. Murdoch è un fottuto squalo :O


Cmq stasera mi è arrivato l'sms stasera.... domani mi attivano fastweb :D

L'analisi mi sembra coerente con il mio pensiero, solo un dubbio, si vendono
TIM che è sempre stata fortemente in attivo e puntano sulla IPTV....in italia :mc:
sarò pessimista io ma l'iptv non mi sembra proprio almeno nel breve termine
un investimento sicuro :)

dupa
11-09-2006, 00:13
una delle ultime grandi aziende del nostro paese verrà devastata... speriamo bene

una delle più grandi aziende truffatrici (http://www.tuttotrading.it/granditemi/servizinonrichiesti/060523protocollosoddisfattiorimborsati.php) del nostro paese viene devastata. ottima notizia.

Darkel83
11-09-2006, 00:24
Sì bhe intanto smembrano un altro dei colossi economici italiani, farà piacere ai paesi esteri che potranno venir quì a lottizarsi ancora di + l'italia come prima del risorgimento.

dupa
11-09-2006, 00:26
Sì bhe in tanto smembrano un altro dei colossi economici italiani, farà piacere ai paesi esteri che potranno venir quì a lottizarsi ancora di + l'italia come ai tempi della restaurazione.

nel regno unito, le ex grandi imprese di stato son passate in gran parte in mani e capitali stranieri.. ma non mi pare che se la passi male l'economia britannica.

Darkel83
11-09-2006, 00:27
bla bla bla

Fradetti
11-09-2006, 06:56
L'analisi mi sembra coerente con il mio pensiero, solo un dubbio, si vendono
TIM che è sempre stata fortemente in attivo e puntano sulla IPTV....in italia :mc:
sarò pessimista io ma l'iptv non mi sembra proprio almeno nel breve termine
un investimento sicuro :)

l'IPTV è il futuro.... Murdoch alleandosi con Telecom si assicura un forte partner quando comincerà la distribuzione di contenuti della fox (dai telefilm a tutto il resto) a livello globale.

Il successo dell'IPTV è innegato... solo questione di tempo ;)

LUVІ
11-09-2006, 06:56
perchè?

Perchè mi si prospetta come minimo il quarto cambio di sede in un anno.
Nella peggiore delle ipotesi anche qualcosa d'altro.

LuVi

naitsirhC
11-09-2006, 08:46
una delle ultime grandi aziende del nostro paese verrà devastata... speriamo bene


Verrà devastata?!!!
Più devastata di così con debiti su debiti...
Ti dice niente la parola "Olimpia"?
E questi sarebbero i grandi imprenditori italiani...

naitsirhC
11-09-2006, 08:47
Sì bhe intanto smembrano un altro dei colossi economici italiani, farà piacere ai paesi esteri che potranno venir quì a lottizarsi ancora di + l'italia come prima del risorgimento.

Ringrazia Tronchetti Provera.

Feric Jaggar
11-09-2006, 08:52
Il Tronchetto dell'Infelicità affoga nei buffi, allora vende agli stranieri la "best company", poi rifila la "bad company" allo Stato, e lui ne ricava una superliquidazione che poi impiega per comprare magari un giornale, un'altra TV... o per andare a fare danni di altro tipo. Già abbondantemente visto. ;)

Tefnut
11-09-2006, 09:26
tronchetti sta cercando un modo per tirare fuori soldi dal cappello per lui...

fine.. oramai non ha alternative.
che squallore.

dupa
11-09-2006, 09:28
Il Tronchetto dell'Infelicità affoga nei buffi, allora vende agli stranieri la "best company", poi rifila la "bad company" allo Stato, e lui ne ricava una superliquidazione che poi impiega per comprare magari un giornale, un'altra TV... o per andare a fare danni di altro tipo. Già abbondantemente visto. ;)

e chi sta al governo ora? già visto anche questo...

Dumah Brazorf
11-09-2006, 09:44
ma, non so, francamente non so che dire, in fin dei conti la telecom ha portato la linea ad alta velocità nelle nostre case...

Dove???? AAAAh, nella TUA casa, non nella mia. E sai perchè? Perchè prospettano di non guadagnarci abbastanza.
Chissà, se dividono la gestione delle linee dal commercio degli accessi si può sperare, anche se con Brodi e Dalema ancora al potere, autori della genialissima privatizzazione negli anni '90 che ha fortemente ostacolato la concorrenza e instaurato il Digital Divide, c'è sempre da temere.

Tefnut
11-09-2006, 09:49
appunto io mi chiedo perchè non fanno nulla.. sto qua sta giocando alle scatole cinesi con un azienda .. che una volta era dello stato e ora gliela vorrà pure ridare e guadagnarci sopra.. mha

Feric Jaggar
11-09-2006, 09:58
e chi sta al governo ora? già visto anche questo...

Rassegnamoci. Ormai la nostra scelta si riduce al colore della maglia dei ladri...

sempreio
11-09-2006, 11:14
Perchè mi si prospetta come minimo il quarto cambio di sede in un anno.
Nella peggiore delle ipotesi anche qualcosa d'altro.

LuVi


è solo una mossa finanziaria non cambierà nulla credo ;)

sempreio
11-09-2006, 11:17
Dove???? AAAAh, nella TUA casa, non nella mia. E sai perchè? Perchè prospettano di non guadagnarci abbastanza.
Chissà, se dividono la gestione delle linee dal commercio degli accessi si può sperare, anche se con Brodi e Dalema ancora al potere, autori della genialissima privatizzazione negli anni '90 che ha fortemente ostacolato la concorrenza e instaurato il Digital Divide, c'è sempre da temere.


neanche qui c' è la copertura totale

xxmirco83xx
11-09-2006, 12:49
ma, non so, francamente non so che dire, in fin dei conti la telecom ha portato la linea ad alta velocità nelle nostre case al prezzo giusto anche se non proprio popolare, se penso che all' inizio usavo tiscali a 500.000lire al mese e poi libero a 100.000 lire per 3.5k di banda massima, be non è andata poi male ;)


A te non è andata proprio male.... :D

A neanche 1 km da casa mia c'è Fastweb, da me nemmeno l'adsl :(

In molti piccoli comuni non hanno nessuna intenzione di portare l'adsl, ma guarda caso, quando arriva un'altra azienda concorrente di Telecom con l'idea di piazzare la banda larga, Telecom arriva ed in pochi mesi mette su le centraline.. ma che casi :doh:

jpjcssource
11-09-2006, 13:39
Si dice che Tim verrà venduta per circa 35 miliardi di euro e visto che in italia è difficile che qualcuno riesca a reperire così tanti soldi verrà venduta all'estero.

I canditati acquirenti potrebbero essere (nulla di concreto sono solo teorie): Detusche Telecom (la meno probabile visto che la sua salute è solo leggermente meglio di quella di telecom italia e comunque se anche facesse la pazzia di un simile investimento si troverebbe a fare una campagna di tagli molto grossa nella compagnia acquistata perchè non potrebbe permettersi altre spese in più), Telefonica (il colosso spagnolo già interessato in passato a questo affare), British Telecom.

Dal punto di vista di cittadino italiano mi dispiace perchè una grossa azienda italiana (ed un'azienda molto fiorente ed in salute) passerebbe in mani straniere ed il nuovo proprietario potrebbe dare dispiaceri a molti lavoratori italiani, da cliente, visto che sinceramente della telefonia mobile non me ne è mai importato un fico secco, sarei contento se nascesse in italia un'azienda incentrata pesantemente sul triple play con grossi mezzi finanziari.

Se i soldi guadagnati verranno rispesi per potenziare seriamente la banda larga nazionale ed offrire triple play a tutti io non potrei che rallegrarmi perchè il mio sogno e che tutti i contenuti ed i servizi che arrivano a casa mia siano usufruibili attraverso un unico canale, ovvero la mia linea a banda larga senza stare li a dover avere tremila apparecchiature diverse per avere servizi con 3000 tecnologie di trasmissione diverse.

LUVІ
11-09-2006, 14:14
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1639395&r=PI

Telecom in the SKY with Murdoch?
Le ipotesi sul futuro dell'incumbent sembrano passare da tre scorpori: quello della rete fissa, quello della rete mobile e quello delle reti televisive. Ma si saprà solo domani

Milano - Rumors, comunicati, presunti scoop e smentite si susseguono da tempo attorno alle sorti di Telecom Italia. A parte eventuali rivoluzioni dell'assetto societario, con il coinvolgimento di Rupert Murdoch (numero uno di SKY), gli argomenti più ricorrenti sono le ipotesi di alienazione di due asset importantissimi: in primis la rete fissa, il cui scorporo è visto da molti come un volano per il libero mercato. Ma un'altra idea prende quota: la possibile cessione della rete TIM.


Sull'ormai diffusamente trattata ipotesi dello scorporo sono innumerevoli i pronunciamenti a favore: l'ultima in ordine di tempo, è quella di Assoprovider. Allineata a quelle degli altri soggetti "separatisti" (=favorevoli allo scorporo), la convinzione dell'associazione è che una simile operazione porti ad una maggiore concorrenzialità del mercato e ad una conseguente riduzione delle tariffe applicate agli utenti. La praticabilità dell'operazione passerebbe dall'affidamento della rete ad un ente indipendente come la Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Non tutti vedono però lo scorporo come la panacea per risolvere i problemi del mercato. Milano Finanza osserva che la soluzione potrebbe risiedere altrove, e a suffragio di questa considerazione porta l'esempio di un altro recente scorporo, quello tra Enel e la rete Terna affidata alla CDP. L'operazione non avrebbe portato vantaggi significativi agli utenti, che non hanno ancora goduto di alcuna riduzione dei costi tariffari. Potrebbe esistere inoltre il pericolo che una rete fissa, affidata ad un ente controllato dallo Stato che ne condiziona gli investimenti, possa avere un'evoluzione tecnologica più lenta.

Anche Pietro Guindani, amministratore delegato di Vodafone, ha espresso scetticismo sulla questione scorporo. In occasione del Meeting di Rimini di fine agosto, aveva infatti affermato: "Lo scorporo della rete di Telecom non è strettamente necessario a creare condizioni di concorrenzialità. Non c'è beneficio a scorporare una rete dove essenzialmente si veicola un solo servizio, la voce. La misura non sarebbe nemmeno sufficiente a creare concorrenza: quello che conta oggi è il rapporto con il cliente che deve essere libero e concorrenziale". L'idea resta comunque sul piatto e non perde vigore, nonostante questi pareri contrari.

Sull'altra ipotesi, quella della cessione della rete TIM, c'è chi si aspetta novità ufficiali proprio oggi, 11 settembre 2006, data in cui è in programma il Consiglio di Amministrazione: fonti vicine all'azienda, secondo Reuters, riferiscono che "per TIM è probabile si vada verso la societarizzazione finalizzata a una futura valorizzazione dell'asset". Il gruppo sarebbe orientato "alla cessione di TIM, non è ancora chiaro quale quota sarà oggetto di dismissione". Stando a queste ipotesi, prima di poter essere ceduta, TIM dovrebbe riassumere lo status di società. Ciò che già era prima della fusione con Telecom Italia, insomma.

Considerando valida questa prospettiva, resta da capire come l'incumbent intenda muoversi sul fronte della convergenza fisso-mobile: Unico, con la corrispondente offerta wholesale, si basa sulla tecnologia UMA, il cui funzionamento poggia proprio sulla sinergia fra le due reti gestite dall'incumbent. Un eventuale scorporo della rete mobile potrebbe complicarne la gestione ma potrebbe anche essere il volano di una competitività matura per il tanto sospirato ingresso in scena dei MVNO, gli operatori mobili virtuali.

Sullo sfondo di tutte queste possibilità resta sempre l'ipotesi meno "traumatica", perché non toccherebbe né la telefonia fissa né quella mobile: quella dell'ingresso di Rupert Murdoch, con la sua News Corporation (gruppo di cui fa parte SKY) in Olimpia, holding che controlla Telecom Italia. Giudicata probabile da varie fonti, anche alla luce degli incontri interlocutori fra i vertici delle due aziende, l'incumbent potrebbe vedersi costretto dall'Antitrust ad un altro importante "scorporo": quello di Telecom Italia Media, che già opera nel settore televisivo con
La7 e MTV e il cui connubio con le emittenti che fanno capo all'editore australiano potrebbe configurare una monopolizzazione nel settore dell'informazione.

Un articolo pubblicato ieri dal quotidiano il Giornale, infine, riferisce che si avvereranno tutte le ipotesi sopra citate. Telecom proseguirebbe quindi attraverso la cessione di TIM, lo scorporo della rete fissa e l'intesa con Murdoch.

L'unico comunicato ufficiale emesso da Telecom Italia contiene un sunto dell'ordine del giorno della riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per oggi: oltre all'esame dei conti del primo semestre 2006, ci sarà spazio per discutere la riorganizzazione delle attività fisse e mobili del Gruppo. "Il percorso a tale scopo individuato - recita la nota - sarà comunicato al mercato senza indugio, a valle dell'assunzione delle determinazioni di competenza da parte del Consiglio di Amministrazione". A riprova del rilievo dei temi oggetto di discussione, l'incumbent ha richiesto la sospensione della negoziazione dei propri titoli in Borsa per la giornata di oggi.

Dario Bonacina

Onisem
11-09-2006, 14:27
perchè devastata??

La rete fissa diventa pubblica - passaggio indispensabile per avere una vera liberalizzazione nel settore e quindi un abbassamento dei prezzi, per di più si spera che lo stato o chi per lui ne prenda il controllo abbia la decenza di finire il passaggio all'ADSL di tutta italia.

Telecom diventa una compagnia telefonica come le altre - nulla di male in ciò, vendendo TIM ripianano anche i debiti e si concentrano in altri settori sul quale non potevano andare completamente finchè rimanevano monopolisti (IPTV)

Murdoch si pappa Tim - unica cosa negativa. Murdoch è un fottuto squalo :O


Cmq stasera mi è arrivato l'sms stasera.... domani mi attivano fastweb :D

Si, tutto bene, basta che il pubblico [la collettività (noi)] non si faccia carico di qualche decina di miliardi (di Euro) di debiti del super-turbo-ingambissima-top manager Tronchetti Provera in Afef.

oscuroviandante
11-09-2006, 14:36
Si, tutto bene, basta che il pubblico [la collettività (noi)] non si faccia carico di qualche decina di miliardi (di Euro) di debiti del super-turbo-ingambissima-top manager Tronchetti Provera in Afef.

uhm.... :confused:

ebbè....... :fagiano:

mah..... :stordita:


chissà perchè mi sa che hai ragione.... :D

jpjcssource
11-09-2006, 14:48
Comunque se Tronchetti vuole gettarsi a capofitto nel business del triple play è meglio che si ingegni a trovare dei soldi perchè senza un'infrastruttura della banda larga seria (praticamente il doppio più potente di quella attuale) non potranno mai competere in qualità con gli altri sistemi televisivi.

rano
11-09-2006, 16:31
A te non è andata proprio male.... :D

A neanche 1 km da casa mia c'è Fastweb, da me nemmeno l'adsl :(

In molti piccoli comuni non hanno nessuna intenzione di portare l'adsl, ma guarda caso, quando arriva un'altra azienda concorrente di Telecom con l'idea di piazzare la banda larga, Telecom arriva ed in pochi mesi mette su le centraline.. ma che casi :doh:
Stessa identica cosa x me;spero tu abbia ragione sull'ultima frase, ma con me non so se fara' in tempo xche' c'e' una remota possibilita' che mi arrivi fasweb, anche se in wholesale, non vedo l'ora d dare disdetta (wind la sto gia' salutando in questi giorni).

Gemma
11-09-2006, 16:57
cioè, fatemi capire: da una prte lo stato si prende una azienda-debito e dall'altra un privato si prende l'azienda in attivo? :mbe:
e magari lo stato telecom se la prende con tronchetto allegato?

vi prego, ditemi di no...

Perchè mi si prospetta come minimo il quarto cambio di sede in un anno.
Nella peggiore delle ipotesi anche qualcosa d'altro.

LuVi
lavori per telecozz? :mbe:

rip82
11-09-2006, 17:41
cioè, fatemi capire: da una prte lo stato si prende una azienda-debito e dall'altra un privato si prende l'azienda in attivo? :mbe:
e magari lo stato telecom se la prende con tronchetto allegato?

vi prego, ditemi di no...


lavori per telecozz? :mbe:
Nonostante la fregatura per lo stato (in Italia lo stato ci smena con le privatizzazioni...), la divisione di Telecom dalle reti sarebbe un bene, comincerebbe la vera concorrenza tra operatori (salvo cartelli), e' un po' come Terna scorporata da Enel.

Darkel83
11-09-2006, 18:00
cioè, fatemi capire: da una prte lo stato si prende una azienda-debito e dall'altra un privato si prende l'azienda in attivo? :mbe:
e magari lo stato telecom se la prende con tronchetto allegato?

vi prego, ditemi di no...


Esatto, e il privato che si compra l'azienda in attivo sarà sicuramente di un paese estero.

dupa
11-09-2006, 18:04
cioè, fatemi capire: da una prte lo stato si prende una azienda-debito e dall'altra un privato si prende l'azienda in attivo? :mbe:
e magari lo stato telecom se la prende con tronchetto allegato?


Abbiamo al governo quel grande statista di prodi che con telecom fa sempre grassi affari (non certo per lo stato)
Cosa ti aspettavi? :)

jpjcssource
11-09-2006, 18:25
Riorganizzazione delle attività del gruppo e non cessione; è la parola magica scelta da Marco Tronchetti Provera davanti al Consiglio di amministrazione del gruppo Telecom per illustrare il piano di scorporo della rete di telefonia fissa e di Tim.
La soluzione per risolvere, in un sol colpo, i problemi finanziari di Pirelli e azzerare l’indebitamento di oltre 40 miliardi di euro. Nella sede di Telecom, con il presidente Marco Tronchetti Provera e Riccardo Ruggero sono stati visti entrare, tra i 20 consiglieri d’amministrazione, Vittorio Merloni, Diana Bracco, Gilberto Benetton assieme a Paolo Baratta. Seguiti da Luigi Roth, dal condirettore generale di Mediobanca Renato Pagliaro, da Massimo Moratti e Carlo Puri Negri. Dopo circa tre ore il cda, all'unanimità, ha approvato il piano di riorganizzazione.
Il vicepresidente Gilberto Benetton, uscendo dall'assemblea, ha detto che si va verso la creazione di due società distinte per la gestione della telefonia fissa e della telefonia mobile.

Su Tim «non è stata presa nessuna decisione» ha spiegato Benetton. «È stata solo approvata una riorganizzazione. La parola che è stata usata oggi - ha ribadito, incalzato dai giornalisti, Benetton - è riorganizzazione». Il clima era «molto buono» ha concluso prima di salire in auto. «Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, dopo aver condiviso e fatta propria l'opzione strategica di accentuazione della focalizzazione del Gruppo sul business dei servizi broadband e media in Italia e nel resto d'Europa, ha esaminato e approvato un percorso di riorganizzazione del Gruppo Telecom Italia».
Così la nota diffusa dal gruppo a conclusione del cda in cui si precisa che la riorganizzazione passerà attraverso «la separazione da Telecom Italia del business di comunicazione mobile nazionale, mediante conferimento del corrispondente complesso aziendale in una società controllata, anche di nuova costituzione, La separazione da Telecom Italia della rete d'accesso locale wired mediante conferimento del corrispondente complesso aziendale in una società controllata, anche di nuova costituzione, con mandato al presidente di individuare le eventuali ulteriori attività idonee a integrare il suddetto complesso aziendale». Il Cda, aggiunge la nota, «si è riservato di esaminare le opportunità di valorizzazione delle attività di rete e del business di comunicazione mobile che si presenteranno nonchè ogni ulteriore o diversa iniziativa, in funzione delle esigenze operative e di sviluppo sostenibile dell'impresa».

Preoccupati i sindacati che hanno annunciato una giornata di sciopero. Per Nicoletta Rocchi della Cgil «Tronchetti Provera non ce la fa più. L’elevato indebitamento del gruppo ne sta condizionando le sorti. Non riesce a fronteggiare l’uscita in massa di Hopa, Unicredit e Intesa. Noi l’abbiamo sempre detto che il debito era troppo elevato rispetto a quello degli altri grandi gruppi di Tcl». Siamo pronti a proclamare immediatamente uno sciopero di tutto il gruppo», gli ha fatto eco il segretario della Fistel Cisl, Armando Giacomassi. «Se - conclude - la soluzione per ripianare il debito sarà quella di fare di Telecom uno spezzatino, l’azienda deve sapere che avrà il sindacato contro». Bruno di Cola, segretario generale Uil-comunicazione ha detto che il Cda di Telecom «ha deciso la costituzione di una grande Fastweb. E questo rappresenta indubbiamente il fallimento delle politiche industriali del gruppo. Vendere Tim, la gallina dalle uova d’oro, e puntare su una Media company può rappresentare una opportunità ma anche un rischio». Il sindacalista ricorda inoltre come, ironia della sorte, «nel 1997, Romano Prodi, poi nel 1999 Massimo D’Alema, tenevano a battesimo la privatizzazione della Telecom». «Oggi Prodi e D'Alema con la loro neutralità assistono alla messa in liquidazione del gruppo». I sindacati di categoria delle telecomunicazioni sono stati convocati per mercoledì prossimo alle 10 nella sede di milanese di Telecom per un incontro con gli amministratori delegati Riccardo Ruggero e Carlo Buora.

Sulla vicenda Telecom i commissari dell’Autorità per le Comunicazioni hanno chiesto al presidente Calabrò di promuovere in tempi brevi l’audizione dei vertici di Telecom Italia. L’iniziativa si accompagna alla convocazione, per giovedì mattina, del consiglio della stessa Authority che si occuperà dei nuovi assetti della società telefonica.«Le due iniziative, riunione del consiglio e audizione - commenta il commissario Michele Lauria - al momento sono a scopo informativo, al fine di valutare gli effetti che eventuali nuovi assetti potrebbero avere sui profili regolatori e di vigilanza di competenza di questa Autorità».

Il gruppo Telecom Italia ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto in calo del 15,7% annuo, a 1,49 miliardi di euro. Il primo semestre del 2005, precisa una nota, beneficiava della plusvalenza della cessione di Tim Hellas e di altri proventi. I ricavi sono stati pari a 15,335 miliardi di euro in crescita del 5,6% rispetto al primo semestre 2005 con una crescita (escludendo l'effetto positivo della variazione dei cambi e del perimetro di consolidamento) del 2,6 per cento. L'Ebitda è salito di uno 0,5% a 6,518 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2005 (+0,3% crescita organica). In calo del 4,5% annuo l'Ebit a 3,801 miliardi di euro (-6,1% variazione organica). L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2006 ammonta a 41,315 miliardi di euro. Escludendo il pagamento dei dividendi, per circa 3 miliardi di euro, risulta in calo di oltre 700 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2006.

Fonte: ilsole24ore.com

Magari facessero una grande Fastweb, a me andrebbe bene :D

Darkel83
11-09-2006, 18:39
Una grande fastweb non afrebbe che indebitare inuitlmente ancora di + telecom... costruire impianti fibra ottica in tutta italia ma stiamo scherzando?
Quando il 30% del territorio non è ancora raggiunto nemmeno da DSL?
Iniziassero a upgradare la dsl che ormai è + veloce della fibra ottica... magari investissero sul wireless che costa poco ed è un ottima soluzione.

Speriamo bene, se vendono TIM secondo me è una follia...

jpjcssource
11-09-2006, 18:43
Una grande fastweb non afrebbe che indebitare inuitlmente ancora di + telecom... costruire impianti fibra ottica in tutta italia ma stiamo scherzando?
Quando il 30% del territorio non è ancora raggiunto nemmeno da DSL?
Iniziassero a upgradare la dsl che ormai è + veloce della fibra ottica... magari investissero sul wireless che costa poco ed è un ottima soluzione.

Speriamo bene, se vendono TIM secondo me è una follia...

Beh io dicevo come qualità della banda larga, poi che usino la tecnologia che vogliono, l'importante che il risultato sia un'infrastruttura di qualità.
Spero anche io che non vendano TIM, ma con i 35 miliardi di euro di ricavato sai che rete viene fuori se vogliono? Togliendo dai 35 anche i soldi necessari per mettere a posto i conti societari.

CoreDump
11-09-2006, 18:49
Beh io dicevo come qualità della banda larga, poi che usino la tecnologia che vogliono, l'importante che il risultato sia un'infrastruttura di qualità.
Spero anche io che non vendano TIM, ma con i 35 miliardi di euro di ricavato sai che rete viene fuori se vogliono? Togliendo dai 35 anche i soldi necessari per mettere a posto i conti societari.

D'accordo però ci stiamo fottendo ( se vendessero all'estero ) una ad una tutte
le aziende di un certo livello italiane :(, poi in un paese come l'italia che ha
più cellulari che persone :D :mc:

jpjcssource
11-09-2006, 18:58
D'accordo però ci stiamo fottendo ( se vendessero all'estero ) una ad una tutte
le aziende di un certo livello italiane :(, poi in un paese come l'italia che ha
più cellulari che persone :D :mc:

Infatti sembra proprio un grosso controsenso la vendita di TIM (se ci sarà), vuol dire che Tronchetti crede ciecamente nell'IPTV e nel triple play.......oppure semplicemente glielo ha suggerito il suo migliore amico molto intelligente, tale Massimo Moratti e nei prossimi anni l'industria TLC italiana diventerà come l'inter :eek: :D :stordita:

CoreDump
11-09-2006, 19:10
Infatti sembra proprio un grosso controsenso la vendita di TIM (se ci sarà), vuol dire che Tronchetti crede ciecamente nell'IPTV e nel triple play.......oppure semplicemente glielo ha suggerito il suo migliore amico molto intelligente, tale Massimo Moratti e nei prossimi anni l'industria TLC italiana diventerà come l'inter :eek: :D :stordita:

Che ti devo dire, io continuo ad non essere troppo convinto dell'iptv, nel lungo
termine potrebbe rilevarsi vincente certo, ma nel breve termine non credo :(
in primo cè bisogno di infrastrutture che non ci sono, calcola che io sono a
roma ( dentro il raccordo ) e un mio amico a 50mt da casa non è coperto
da adsl di nessun tipo :eek:, quindi che facciamo l'iptv solo per chi è coperto ? :mc:
da questo punto di vista almeno TIM è sempre stata in forte attivo e visto
quanto spendono gli italiani per il cellulare direi che è una fonte di rendita
maggiore :)

LUVІ
11-09-2006, 19:35
cioè, fatemi capire: da una prte lo stato si prende una azienda-debito e dall'altra un privato si prende l'azienda in attivo? :mbe:
e magari lo stato telecom se la prende con tronchetto allegato?

vi prego, ditemi di no...


lavori per telecozz? :mbe:

Sono consulente prima Tim ed ora Telecom.

LuVi

Darkel83
11-09-2006, 19:52
iptv sarà un fiasco come il videotelefono...

l'unica cosa che potrebbe aver successo è fornire sky via cavo, il probelma è che sky attalmente la puoi avere con costi di attivazione gratuiti (ti portano a casa il satellite e il decoder)... in pratica paghi solo l'abbonamento e basta.
Quindi nn vedo telcom come potrebbe guadagnarci... forse murdock vuole risparmiare sulle parabole e sull'istallazione fornendo sky via telefono e dando un TOT dell'abbonamento a telecom... bho

jpjcssource
11-09-2006, 20:08
iptv sarà un fiasco come il videotelefono...

l'unica cosa che potrebbe aver successo è fornire sky via cavo, il probelma è che sky attalmente la puoi avere con costi di attivazione gratuiti (ti portano a casa il satellite e il decoder)... in pratica paghi solo l'abbonamento e basta.
Quindi nn vedo telcom come potrebbe guadagnarci... forse murdock vuole risparmiare sulle parabole e sull'istallazione fornendo sky via telefono e dando un TOT dell'abbonamento a telecom... bho

Tenendo conto che la tecnologia satellitare è sempre stata costosissima, forse murdoch non ci stà dentro bene con i costi e pensa che in futuro il suo parco canali TV venendo trasmesso via cavo porti più guadagni e meno costi, è un'ipotesi :mbe: .

Oppure semplicemente è Murdoch che crede fermamente nell'IPTV da affiancare al satellite per massimizzare il numero di spettatori, prima ha cercato di convincere fastweb ad un'alleanza e forse ora ha convinto Tronchetti ad aiutarlo in questa riscossa.
Già in altri paesi e sopratutto in Gran Bretagna il capo di NewsCorp stà acquistato compagnie telefoniche con le loro infrastrutture della banda larga, ad un tratto il miliardario australiano ha scoperto il web e stà comprando kilometri e kilometri di cavi di rame e fibra ottica.

Cfranco
11-09-2006, 20:16
E quindi si conclude la grande impresa del Tronchetti Provera ?
L' uomo che da solo è riuscito a prendere in mano un' azienda monopolista assoluta , ricca e in fortissimo attivo e portarla ad essere monopolista assoluta , in mutande e piena di debiti , manco un babbuino ubriaco avrebbe potuto fare più danni a Telecom di quelli fatti da questo top manager d' assalto , un grande della nostra finanza , all' estero a uno così non gli darebbero da gestire neanche due case al monopoli qua si prende una delle più grandi aziende del paese , la guida dentro il baratro e continuano a invitarlo a tenere conferenze di management :rolleyes:

:muro: :muro:

giorno
11-09-2006, 20:26
non me ne frega niente della telecom e dei suoi disservizi, l'importante è che facciano pingare di meno

Darkel83
11-09-2006, 20:47
Tenendo conto che la tecnologia satellitare è sempre stata costosissima, forse murdoch non ci stà dentro bene con i costi e pensa che in futuro il suo parco canali TV venendo trasmesso via cavo porti più guadagni e meno costi, è un'ipotesi :mbe: .

Oppure semplicemente è Murdoch che crede fermamente nell'IPTV da affiancare al satellite per massimizzare il numero di spettatori, prima ha cercato di convincere fastweb ad un'alleanza e forse ora ha convinto Tronchetti ad aiutarlo in questa riscossa.
Già in altri paesi e sopratutto in Gran Bretagna il capo di NewsCorp stà acquistato compagnie telefoniche con le loro infrastrutture della banda larga, ad un tratto il miliardario australiano ha scoperto il web e stà comprando kilometri e kilometri di cavi di rame e fibra ottica.

Sì probabilmente è così... forse per il futuro murdoc ha intezione di usare il satellite solo per l'HD e risparmiare utilizzando il cavo...

jpjcssource
11-09-2006, 22:21
Mi è pure venuto in mente che Telecom in questi giorni dovrebbe aggiudicarsi, con un importante investimento, tutta la rete broadband di AOL (America On Line per chi non lo sapesse) in Germania, mentre in Francia continua ad espandere la propria infrastruttura.
Un altro segno che puntano tutto sulla broadband :read:

IpseDixit
11-09-2006, 22:39
Un altro segno che puntano tutto sulla broadband
E l'alleanza con News Corp è strategica

flisi71
12-09-2006, 07:22
Abbiamo al governo quel grande statista di prodi che con telecom fa sempre grassi affari (non certo per lo stato)

Cosa ti aspettavi? :)

Che almeno una volta tu postassi notizie reali, e non le solite veline false del partito-azienda.
:rolleyes:


http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/economia/telecom-titoli-domani-sospesi/prodi-reaz/prodi-reaz.html

Le prime reazioni del premier sul piano di riassetto
Bersani: una vicenda che merita grande attenzione

Telecom, il disappunto di Prodi
"Sono sconcertato e preoccupato"
di ROBERTO MANIA e MARCO MAROZZI

ROMA - "Sono sconcertato": il premier Romano Prodi ha reagito malissimo all'annuncio della nuova ristrutturazione di Telecom. Lo ha fatto ieri sera sfogandosi con i suoi più stretti collaboratori. Il Professore si è detto "molto preoccupato" di fronte alla totale e clamorosa inversione di rotta industriale decisa da Marco Tronchetti Provera che meno di due anni fa diceva di scommettere sull'integrazione fisso-mobile, sulla fusione di Telecom e Tim.

E' il futuro di una delle più grandi imprese italiane che allarma, le incertezze nelle strategie industriali, il condizionamento che determina l'eccessiva esposizione debitoria, il rischio di conseguenze sui livelli occupazionali. E poi c'è il serio disappunto perché l'unico gestore italiano di telefonia mobile possa presto passare in mano straniere. Spagnole, probabilmente. E questo sarebbe il secondo, ravvicinato, smacco dopo l'intesa di Autostrade con il gigante iberico di Abertis.

Ed è evidente che non si tratta di una difesa dell'italianità alla Antonio Fazio, dove gli interessi particolari prevalevano su quelli generali. "Qui c'è il pericolo - spiegavano a Palazzo Chigi - che il nostro apparato industriale continui ad impoverirsi, a perdere un pezzo dopo l'altro, a spogliarsi".

Certo, ieri il numero uno di Telecom non ha annunciato nulla di più che un riassetto societario. E infatti non è di per sé questo che preoccupa gli uomini del governo. Sono, piuttosto, le conseguenze di quelle scelte che, invece, vanno indagate. "Perché - dicevano ieri - appare plausibile che la cosiddetta societarizzazione preluda alla vendita di Tim e anche della rete. E questa non sarebbe una sconfitta di Tronchetti Provera, sarebbe una sconfitta per il sistema-Paese". Perché l'Italia rischia di diventare l'unico Paese, tra le grandi economie, privo di un gestore domestico della telefonia mobile. Dopo gli inglesi di Vodafone, gli egiziani ora padroni di Wind e i cinesi di H3G, gli spagnoli o i tedeschi per Tim.

Nessun altro Paese a mercato maturo ha ceduto totalmente la gestione a operatori stranieri. E' accaduto, invece, nei mercati emergenti come quello brasiliano o cileno. Ma la perdita dell'operatore nazionale significa anche che potrebbe cambiare la direzione degli investimenti in innovazione e ricerca. "Quello della telefonia mobile - ragionavano in serata i tecnici del governo - sarà pure un mercato maturo, ma intanto l'Italia ha sempre mostrato grande dinamismo, non solo per il clamoroso successo dei cellulari presso i consumatori. Le schede prepagate, ad esempio, sono nate proprio da noi".

E poi: perché Tronchetti Provera ha mutato strategia, andando controcorrente rispetto a tutti gli altri operatori europei che puntano sull'integrazione fisso-mobile? Perché questa gestione - si domandano a Palazzo Chigi - che sbatte prima da una parte e poi dall'altra? Certo potrebbe aver capito prima degli altri che il futuro è di nuovo nella rete fissa. Eppure la vera ragione sembra un'altra: alleviare il gruppo dai debiti.
[b]Lo sfogo del Professore ha concluso una giornata nella quale un bel pezzo della maggioranza di centrosinistra aveva già bocciato il nuovo corso di Tronchetti Provera.

Alle cautele di Francesco Rutelli ("è evidente che prenderemo una posizione, ma non è ancora il momento") si contrapponeva l'altolà della sinistra radicale (da Rifondazione al Pdci) e dei sindacati (da Bonanni alla Cgil di Epifani) allarmati per il rischio di una nuova colonizzazione in un settore ritenuto strategico, dopo il vuoto nazionale nella chimica o nell'informatica. A sera tardi anche la presa di posizione del ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. "È una vicenda che merita grande attenzione. Sono scelte che andranno conosciute meglio anche per valutarne la portata sul sistema". Ma intanto Prodi ha già fatto capire cosa non vuole. E il problema non è il tycoon australiano Rubert Murdoch, amico di Berlusconi.

(12 settembre 2006)
---------------------------

ALBIZZIE
12-09-2006, 07:44
ormai è tardi, ma per me la rete di telefonia fissa DEVE esssere indipendente e sotto controllo dello stato.
i diversi operatori privati, tra cui Telecom, ne pagano l'utilizzo per offire i servizi ai cittadini. solo così si avrebbe salva la concorrenza.

che poi è la stessa cosa che è stata fatta per la rete elettrica, rimasta in mani statali.

STELEO
12-09-2006, 08:15
Infatti sembra proprio un grosso controsenso la vendita di TIM (se ci sarà), vuol dire che Tronchetti crede ciecamente nell'IPTV e nel triple play.......oppure semplicemente glielo ha suggerito il suo migliore amico molto intelligente, tale Massimo Moratti e nei prossimi anni l'industria TLC italiana diventerà come l'inter :eek: :D :stordita:


Ma che IPTV e triple pay la vendita è dovuta ai debiti ai quali con l'uscita di Intesa Hopa non riesce più a far fronte, quindi l'unica soluzione è vendere l'unica risorsa ancora spendibile (TIM) in quanto l'unica che riesce a fare utili.

Ma cosa volete che dicano sti quattro fenomeni? Vendiamo perchè se no falliamo?

Ma va là dai. :doh: :doh:

Cfranco
12-09-2006, 08:32
Beppe Grillo è graffiante come al solito col "Tronchetto dell' infelicità"

Il rigattiere
Rigattiere. Persona che esercita il commercio di compravendita di roba usata [dal fr. Regrattier, affine a grattare]
Devoto-Oli.
‘Le azioni Pirelli e Telecom in volo. Piazza Affari scommette sul riassetto’ (Repubblica 9/9/2006)
‘Tronchetti lancia il segnale di svolta, ora anche Tim può essere venduta’ (Repubblica 9/9/2006)
‘Dietro alla trattativa tra Telecom e Murdoch, una strategia industriale che accomuna i maggiori gruppi europei’ (Repubblica 9/9/2006)
‘La febbre sul riassetto mette le ali alla Pirelli’ (Corriere della Sera 9/9/2006)

La svolta, la scommessa, il riassetto, le ali, la strategia industriale, la febbre. Parole incantate. Proviamo a tradurle.

Telecom è indebitata per 41,3 miliardi di euro. Hopa, Unicredit e Banca Intesa sono uscite da Olimpia. Il tronchetto e l’esattore autostradale Benetton sono rimasti soli. Il tronchetto ha bisogno di liquidità. Dopo aver venduto ‘per riassettare’ Telespazio, Seat PG, Finsiel, Pirelli Cavi ecc, ecc. Dopo il crollo del valore azionario di Pirelli e di Telecom negli ultimi cinque anni. Dopo aver esternalizzato per dare ‘il segnale di svolta’ parte di Telecom. Dopo aver fuso per ‘strategia industriale’ Tim e Telecom, indebitando Telecom per disporre della liquidità generata da Tim. Dopo aver distribuito utili agli azionisti invece di usarli per ridurre il debito o fare investimenti. Dopo aver inutilmente cercato di piazzare in borsa Pirelli Tyre (gomme). Insomma, dopo averle provate tutte, secondo le indiscrezioni potrebbe vendere Tim, la rete di telefonia fissa, l’ultimo miglio. Tutto.
Quest’uomo è estenuante. Attraverso una serie di scatole cinesi MGMP>Mtp&cSapa>Gpi>Camfin>Pirelli&c>Olimpia controlla con una percentuale da prefisso telefonico la Telecom. Non ha soldi, ma li vuole. Il titolo di Telecom in carico ad Olimpia vale il doppio rispetto alla quotazione di borsa. Non viene svalutato. Nessuno sa perchè.
La telefonia e la dorsale sono centrali per lo sviluppo del Paese. Il governo non può stare a guardare. Cosa guarda Prodi? Chiude gli occhi, e sorride beato. Invito Prodi (invitatelo anche voi con una email) a dare un segnale con una lettera a questo blog.


Come diceva ieri un esperto alla radio , in un paese normale un' operazione del genere sarebbe stata accompagnata dalle dimissioni dell' amministratore delegato , vendere dopo un anno l' azienda comprata a caro prezzo l' anno prima è una evidente sconfessione della linea tenuta fin qui , una dimostrazione che tronchetti Provera ha sbagliato tutto , solo che in Italia anche gli sbagli vengono cammuffati da "nuove opportunità" e le correzioni di rotta diventano "scelte strategiche" .

sempreio
12-09-2006, 08:52
ma dai tim era in ottima salute, doveva starsene da sola altro che unirsi al gruppo telecom ed ecco la frittata è fatta, in italia ormai l' unica azienda che regge la concorrenza straniera è la mafia e la camorra, paese allo sfascio...

IpseDixit
12-09-2006, 10:52
Ok Tim vale 35 miliardi, ma esiste una società in grado di sborsare tale cifra per comprarsela ?

jpjcssource
12-09-2006, 11:07
Ok Tim vale 35 miliardi, ma esiste una società in grado di sborsare tale cifra per comprarsela ?

IMHO solo la spagnola Telefonica, Detusche è messa male pure lei e British dovrebbe in ogni modo stringere i denti, strano però che nessuno abbia nominato Vodafone, ma in quel caso si avrebbe un monopolista veramente ingombrante.

Comunque non è ancora sicuro che la vendano questà TIM anche perchè il governo ed i sindacati faranno di tutto pur di impedirlo come fanno con Autostrade - Abertis

goldorak
12-09-2006, 12:10
Vendere TIM e' il male minore, si dovra' fare altrimenti e' Telcom Italia che rischia il fallimento.

sempreio
12-09-2006, 12:36
Ok Tim vale 35 miliardi, ma esiste una società in grado di sborsare tale cifra per comprarsela ?


nessuno comprerà la tim per quella cifra, visto che era stata acquistata da telecom per 12, quindi alla fine è la fine... :sofico: :rolleyes:

fabio80
12-09-2006, 12:45
Comunque non è ancora sicuro che la vendano questà TIM anche perchè il governo ed i sindacati faranno di tutto pur di impedirlo come fanno con Autostrade - Abertis


governo e sindacati possono fare quello che vogliono, se vuole vendere vende punto e basta...

goldorak
12-09-2006, 13:15
governo e sindacati possono fare quello che vogliono, se vuole vendere vende punto e basta...

Poi il Trochetti Provera andra' in televisione a dire che era tutto un complotto e che lui non centra niente.
Ha cercato il bene di TI in questi anni e adesso e' la vittima sacrificale.
Ogni riferimento al calcio e' intenzionale. :asd:
:rolleyes: Si accettano scomesse.

jpjcssource
12-09-2006, 13:17
governo e sindacati possono fare quello che vogliono, se vuole vendere vende punto e basta...

Esiste una certa "Golden Share" :stordita: , comunque, lo stato quando ha privatizzato si è riservato per il futuro un certo potere di veto :stordita:

jpjcssource
12-09-2006, 13:18
Poi il Trochetti Provera andra' in televisione a dire che era tutto un complotto e che lui non centra niente.
Ha cercato il bene di TI in questi anni e adesso e' la vittima sacrificale.
Ogni riferimento al calcio e' intenzionale. :asd:
:rolleyes: Si accettano scomesse.

Ironia della sorte è che chi ha fatto le intercettazioni di calciopoli è stato proprio lui :D

Comunqu la storia del gruppo telecom è costellato di occasioni perse:

Nel 1997, quando il gruppo Telecom era maggioranza pubblica, il top management della Tim aveva allo studio un'Opa ostile sulla Vodafone, l'azienda inglese che da lì a qualche anno avrebbe scalato la tedesca Mannesmann diventando la numero uno mondiale della telefonia cellulare.
Nove anni dopo la privatizzazzione della Telecom, la stessa Tim viene invece scorporata dalla casa madre per essere messa in vendita.
L'idea della scalata era stata concepita da Vito Gamberale tra il maggio ed il settembre 1997.
Approdato nei primi anni 90er alla Sip, a Gamberale era stata assegnata la responsabilità della divisione radiomobile, da cui sarebbe nata qualche anno dopo l'odierna Telecom Italia Mobile.
Già nel 1996, dopo che Tim era scissa da Telecom e quotata in Borsa, Gamberale e l'amministratore delegato della Vodafone Chris Gent, avevano pensato di fondere le due società.
Il progetto s'era però arenato per l'opposizione dell'alta direzione della Telecom, che temeva di perdere il controllo su quella che già allora si configurava come la fabbrica di utili dell'intero gruppo.
Gamberale tornò quindi alla carica l'anno successivo con un piano di scalata, servendosi della consulenza di una grande banca d'affari (Ubs o Morgan Stanley).
L'Opa ostile sulla Vodafone sarebbe dovuta costare 6 miliardi di euro: un'inezia considerando i valori stratosferici raggiunti dalle società del settore.
Se fosse andata in porto, Tim avrebbe avuto la leadership mondiale dei servizi radiomobili.

Anche in questo caso, purtroppo, Gamberale dovette vedersi opporre il divieto dalla Stet, la holding guidata da Tomaso Tommasi di Vignano, che in quel periodo stava fondendosi con Telecom in vista della privatizzazzione dell'autunno 1997.
Un'altra opportunità di cresita andò in fumo nel 1998, allorchè il colosso cinese Hutchinson Whampoa (che in Italia si chiama "3") aveva offerto alla Tim di acquistare la Orange poi finita a France Telecom.
Allo stesso modo era andato a monte un accordo con la Domocomo, con cui Gamberale avrebbe voluto attuare uno scambio di tecnologie per aggiudicarsi una quota azionaria del privatizzando colosso nipponico dei cellulari.
Peraltro, l'idea di cedere la Tim era stata anche accarezzata da Roberto Colaninno, che aveva guidato l'assalto a Tlecom nella prima metà del 1999.
Durante la fase preparatori della scalata, Colaninno aveva ipotizzato, tra le altre cose, di poter rimborsare con la vendita della Tim il debito contratto dalla Olivetti per il lancio dell'Offerta pubblica d'acquisto sul 100% della Telecom.
La telecom sarebbe potuta rientrare in un secondo tempo nella telefonia cellulare, partecipando alle gare per le licenze Umts che il Governo avrebbe dovuto indire da lì a poco.
L'ipotesi di una cessione della Tim rimase un punto fermo del piano di Colaninno fino al marzo - aprile 1999.
Fu scartata pochi giorni prima della pubblicazione del prospetto infomativo della mega - Opa al termine di una analisi approfondita sul ruolo strategico del radiomobile nell'ambito del gruppo Telecom.
Nove anni dopo, i tempi e le situazioni sono cambiate.
L'indebitamento finanziario della Telecom resta elevato, le quotazioni di Borsa sono ai minimi termini.
La vendita della Tim è dunque l'extrema ratio per azzerare il debito, dar fiato ai conti della Olimpia e restituire al titolo il valore perduto.

Certo che stò Gamberale è geniale, ma sfortunato a manetta, lo prendono in Tim, lui ha le idee giuste, ma gli impediscono di fare tutto, lo prendono in Autostrate ed i Benetton non lo vogliono ascoltare, vendono ad Abertis e lo fanno dimettere :nono: :rolleyes:

LUVІ
13-09-2006, 22:14
Dedicato sempre a chi "bravo Prodi, lui ci guadagna".

http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/economia/telecom-titoli-domani-sospesi/nota-ufficiale-prodi/nota-ufficiale-prodi.html

LA NOTA UFFICIALE DEL GOVERNO

"Tronchetti non fece alcun riferimento
al progetto di riorganizzazione"



"Relativamente alle notizie diffuse nella giornata di oggi circa un presunto coinvolgimento del Governo nella pianificazione delle recenti operazioni condotte dal gruppo Telecom, l'ufficio stampa del presidente Prodi, rendendo noto l'esatto contenuto dei due colloqui intercorsi tra il presidente e il Dott. Tronchetti Provera, rispettivamente in data 19 luglio e 2 settembre scorso, intende smentire categoricamente il contenuto di tali ricostruzioni.

Il presidente Prodi ha incontrato il Dott. Marco Tronchetti Provera in due occasioni. Nel primo incontro avvenuto a Palazzo Chigi il 19 luglio scorso, il Dott. Tronchetti ha illustrato al presidente Prodi il progetto di accordo strategico con Rupert Murdoch. Il progetto era finalizzato all'ingresso di Murdoch in Telecom Italia attraverso il conferimento della società Sky Italia, conferimento per il quale il Gruppo Murdoch avrebbe ottenuto azioni di Telecom Italia. Dal punto di vista industriale l'accordo si basava sulle sinergie attivabili tra le attività di rete (banda larga) di Telecom Italia e i contenuti multimediali oggetto della attività del Gruppo Murdoch.

Il presidente Prodi, nel prendere atto del progetto e della sua impostazione strategica e finanziaria, si è limitato a comunicare al Dott. Tronchetti che per il Governo sarebbe stato auspicabile che a seguito dell'operazione il controllo di Telecom Italia fosse rimasto in mano italiana.

In aggiunta il presidente Prodi si augurava che grazie alle sinergie attivabili nella partnership, Telecom Italia avrebbe potuto avviare un processo di internazionalizzazione basato sull'esportazione nei mercati esteri del modello tecnologia/contenuti sviluppato in Italia.

Il Dott. Tronchetti ha rassicurato il presidente Prodi che il controllo italiano rappresentava condizione negoziale irrinunciabile e che essa era stata già comunicata alla controparte.

Quanto poi all'internazionalizzazione di Telecom Italia auspicata dal presidente Prodi - prosegue la nota - affermava che oggetto della partnership era proprio la penetrazione dei mercati europei usando la piattaforma tecnologica sviluppata in Italia.

Nel corso dell'incontro il Dott. Tronchetti ha poi illustrato i tempi dell'operazione annunciando che nei primi giorni di agosto i tecnici delle due parti sarebbero dovuti giungere ad una prima serie di valutazioni ed alla stesura di un memorandum di massima che sarebbe successivamente stato discusso ed approvato dallo stesso Dott. Tronchetti e Murdoch in un incontro che si sarebbe dovuto tenere verso la metà di agosto. Qualora in quell'incontro si fosse raggiunto un accordo tra le parti l'operazione sarebbe poi stata portata a compimento entro la fine di agosto.

Durante l'incontro il presidente Prodi ha poi chiesto informazioni riguardo al livello di indebitamento del gruppo Telecom Italia. A tal proposito il Dott. Tronchetti ha rassicurato il presidente Prodi illustrando che l'esposizione debitoria del Gruppo era in larga parte a lungo termine e a tasso fisso. In aggiunta il Dott.Tronchetti metteva in evidenza come le sinergie industriali attivabili dal progetto avrebbero generato un maggiore flusso di cassa che sarebbe stato sufficiente sia per assicurare gli investimenti tecnologici necessari che per il rimborso del debito.

A conclusione del primo incontro si sono poi aggiunte considerazioni su quale sarebbe potuta essere la reazione delle autorità antitrust in merito alla concentrazione nel mercato televisivo derivante dall'operazione.

A tal proposito il Dott. Tronchetti affermò che era intenzione di Telecom Italia conservare l'attività di La 7 per poterla potenziare e sviluppare anche grazie ai contenuti messi a disposizione dal gruppo Murdoch.


IL SECONDO INCONTRO - Il secondo incontro è avvenuto a Villa d'Este il 2 settembre ultimo scorso. In tale occasione il Dott. Tronchetti ha aggiornato il presidente Prodi sullo stato di avanzamento della trattativa con il gruppo Murdoch. A tal proposito il Dott. Tronchetti, dopo aver informato che i problemi di natura fiscale che nel frattempo erano insorti per la controparte si erano risolti anche grazie all'aiuto messo a disposizione da parte dei fiscalisti di Telecom Italia, ha informato il presidente Prodi che Telecom Italia aveva assunto una posizione negozialmente più forte.

Tutto ciò dato che: Telecom Italia disponeva di opzioni strategiche alternative al gruppo Murdoch rappresentate rispettivamente da Time Warner e General Electric. Di tali alternative il Dott. Tronchetti aveva informato Murdoch; Telecom Italia si sarebbe potuta rafforzare finanziariamente e patrimonialmente attraverso la dismissione della partecipata Telecom Brasile dalla quale avrebbe potuto ottenere risorse finanziarie valutabili nell'ordine di 7-9 miliardi di euro.

A conclusione del colloquio si è fatto notare come la posizione del gruppo Murdoch fosse più debole in quanto solo la partnership con Telecom Italia rappresentava l'unica possibilità per raggiungere una adeguata massa critica sul mercato italiano.
Infine il Dott. Tronchetti informava il presidente Prodi che avrebbe incontrato Murdoch nel giro di qualche settimana.

Nell'incontro di Cernobbio - conclude la nota - il Dott.
Tronchetti non ha quindi in alcun momento fatto riferimento al processo di riorganizzazione societaria che il Cda di Telecom Italia ha approvato lo scorso 11 settembre.

(13 settembre 2006)

flisi71
14-09-2006, 07:49
Dal Corriere di oggi:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/09_Settembre/14/sideri.shtml

Quel piano segreto in quattro mosse
Rete Telecom sotto controllo pubblico
Il consigliere del premier Rovati lo ha fatto avere a Tronchetti Provera lo scorso 6 settembre

È mercoledì 6 settembre quando il piano « top secret » arriva sulla scrivania di Marco Tronchetti Provera. A farlo avere all'industriale è AngeloRovati, il consigliere del premier Romano Prodi, ed è il frutto del suo lavoro e di un imprenditore- ombra che l'avrebbe aiutato per amicizia. 28 pagine con lo stile scarno tipico delle slide finanziarie e senza concessioni alla grafica.
Il contenuto è di non poco conto: scorporo della rete fissa da Telecom Italia e passaggio del suo controllo sotto l'ombrello dello Stato, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Infine lo sbarco in Borsa. In poche parole, il modello già usato per Terna ( ex rete Enel).
Dentro c'è tutto: tempi dell'operazione in quattro mosse, opzioni, vantaggi, svantaggi, plusvalenze per il gruppo di telecomunicazioni e costi ( nulli) per la Cdp grazie agli effetti fiscali per il Tesoro. Solo lo stesso premier ne sarebbe a conoscenza secondo la ricostruzione della Telecom. Il timing è perfetto. L'incontro a Villa d'Este tra il presidente del Consiglio e il manager è passato solo da quattro giorni. E lo stesso Provera si sta preparando per il rapido incontro in Grecia con Rupert Murdoch, in agenda per il giorno dopo. Inoltre, manca meno di una settimana al consiglio della « svolta » . Ma se lo stile è quello immediato della finanza, i messaggi all'interno dello studio datato 5 settembre, che siano casuali o meno, non mancano. L'azienda è ben gestita, ma ha tanti debiti. I ricavi sono in difficoltà. E ilmercato è sempre più cattivo. Anzi.
Si mette nero su bianco che « la situazione finanziaria e industriale relativa alla rete di Telecom rappresenta un rischio per il sistema Paese » e, inoltre, « non riduce il rischio di esposizione del sistema creditizio verso Telecom, soprattutto dopo la fusione Sanpaolo- Intesa » .
Poi, da pagina nove, compare per la prima volta, ma non per l'ultima, la parola takeover: scalata. « Situazione propizia per takeover ostili » . In un quadro come questo, con un prezzo in Borsa in continua discesa, il « rischio di scalata da parte di investitori finanziari, anche esteri » non solo è concreto. Masarebbe anche, per così dire, a buonmercato.
È la prima volta che si calcola il costo di un'operazione per scalzare Olimpia dal controllo: poco più di 10miliardi. Una cifra ben cinque volte inferiore a quella messa sul piatto da Roberto Colaninno per l'Opa del ' 99. Si tratta di una simulazione: « È possibile ipotizzare un'offerta ad opera di un operatore finanziario anche straniero sul 29% delle azioni ordinarie di Telecom con un premio per azione del 25% sul prezzo corrente di circa 2,2 euro » . La quota non è casuale: è ben superiore al 18% di Olimpia ( e alle eventuali quote aggiuntive degli altri soci italiani) ma è sotto il 30%, limite oltre il quale scatterebbe una costosa Opa obbligatoria. La parola takeover torna a pagina 10, dove ne vengono esaminate le conseguenze negative per lo Stato e per l'attuale proprietà. Poi a pagina 17.
Soluzioni? « In risposta a tale scenario è opportuno valutare un'operazione straordinaria sulla rete fissa » . È qui che il documento introduce due opzioni: la prima è ilmodello British Telecom: una business unit separata per la rete che il colosso inglese ha varato meno di un anno fa.
Ma è lo stesso studio che dà un giudizio sulla scarsa rilevanza di questo passaggio. Per il gruppo e per lo Stato l'impatto sulla cassa sarebbe nullo e il « pericolo di raid finanziari » non verrebbe scongiurato. Mentre entrambi i « problemi » sarebbero risolti dall'opzione B: « Spin- off della rete e quotazione sul modello Terna » con una « partecipazione rilevante/ di controllo da parte della Cdp » . Tra i vantaggi citati anche la maggiore trasparenza per il mercato e la spinta alla competitività del sistema Paese.
Da qui, siamo a pagina 17, il documento si concentra sui numeri dell'opzione B.
Per Telecom Italia si produrrebbe una plusvalenza lorda tra i 16 e i 21 miliardi, con un effetto potenziale fiscale tra i 5 e i 7miliardi. Il flusso di cassa straordinario sarebbe di circa 10- 11 miliardi con una riduzione del debito a circa 17- 20 miliardi. Per la Cdp l'operazione sarebbe « teoricamente » a costo zero, poiché « un flusso di poste aggiuntivo per lo Stato, derivante dalla tassazione della plusvalenza generata in Telecom Italia, di circa 5- 7 miliardi, sarebbe tale da compensare l'investimento nell'equity della newco » . Inoltre, si verrebbe a creare sempre per la Cassa un « reddito dalla partecipazione di circa 120- 170 milioni di dividendi annui, pari al 2,7- 3,1% del capitale investito » .
Lo studio prevede anche gli ostacoli, uno su tutti: la società ha già avviato lemisure sulla rete per essere più trasparente e garantire le politiche industriali del Paese.

Massimo Sideri
14 settembre 2006

-----------------------

dantes76
14-09-2006, 08:44
governo e sindacati possono fare quello che vogliono, se vuole vendere vende punto e basta...

considero due o tre punti:

LE telecomunicazioni sono una delle spine dorsali di una nazione, come la distribuzione di energia, e quella autostradale, avere una di queste in mani straniere , non giova alla vita di una nazione,

Come detto tempo fa'. l'italia non e' una nazione, e ricordo bene che qualcuno molto logorroico(diarrea delle parole, ma alla fine senza dire niente) di questo forum ebbe da ridire a una mia frase, che era. l'italia sara' una colonia, ricca si, ma pur sempre colonia,


invece rasentano il tragicomico, le posizioni (come al solito) dei "guardatori di dito" del Cdx, fino a qualche mese fa' a svenarsi per difendere qualche piccola media impresa, di scarso impatto tecnologico, e con qualche imprenditore, che da una mano sfruttava i lavoratori, prima in Romania e dopo in Cina, e dall'altra chiedeva di poter scrivere "Made in Italy2 anche nei tessili prodoti in Cina... altrimenti tutti i soldi non li poteva portare a Montecarlo, e vedere gli stessi politici che difendevano questi individui, con proposte di DaZZI, e compagnia bella, e adesso dire che lo stato non deve intervenire......una ricca(non di certo) Colonia( sicuro)

thunderaccio
14-09-2006, 08:49
non mi piace che murdoch abbia tutta questa influenza sul mercato italiano, in un paese come questo è facile che un giorno ci troviamo al governo un tirapiedi di stò ...........
Non vorrei spaventarti troppo, ma secondo te la Moratti chi era e da dove veniva? Non era forse colei che rappresentava Murdoch in Italia?

thunderaccio
14-09-2006, 09:07
ma, non so, francamente non so che dire, in fin dei conti la telecom ha portato la linea ad alta velocità nelle nostre case al prezzo giusto anche se non proprio popolare, se penso che all' inizio usavo tiscali a 500.000lire al mese e poi libero a 100.000 lire per 3.5k di banda massima, be non è andata poi male ;)
Qui da noi ( comune di 3000 abitanti) dell'ADSL non c'è nemmeno l'ombra. A tutt'ora pago 20€ al mese per una flat su ISDN concepita per chi risiede nelle zone dove non è prevista in tempi brevi la copertura ad'alta velocità.
Pensa addirittura che il comune a raccolto le firme e poi convocato il responsabile di competenza della Telecom per sollecitare l'operazione. E' finita in niente e sai perchè? La Telecom ha chiesto al comune 400.000 euri per la copertura. !!! Roba da matti.
Ora però vi informo anche delle voci che girano in paese. Sembrerebbe che per disposizioni statali ( ma dovrebbero addirittura essere europee) la copertura ad alta velocità dev'essere garantita entro una certa data e pare che siano stati destinati anche contributi alla Telecom ( statali o fondi europei). Parrebbe anche che la linea sia già stata fatta ma destinata ad uso vocale perchè quella vecchia e già presente andrebbe completamente rifatta.
In poche parole si dice che Telecom ha preso soldi per i dati e li abbia utilizzati per la voce. Resta il fatto che in alcune località ci sono ancora casi in cui più famiglie condividono la stessa linea telefonica ( in pratica se uno telefona gli altri si attaccano al tram).
Bisognerebbe vederci chairo ma sono dell'idea che la Telecom rappresenti il prossimo crack finanziario italiano ( come Cirio e Parmalat)

nothinghr
14-09-2006, 09:53
Beh, se dopo un anno Telecom vuole vendere Tim, acquistata a caro prezzo, le opzioni sono 2: hanno sbagliato tutto e quindi sarebbe meglio che si facessero da parte, oppure era tutto calcolato come dice Grillo e quel disonesto voleva soltanto fare cassa sulle spalle come al solito degli utenti, e in ambedue i casi provo solamente disprezzo per questa classe dirigente incapace e disonesta (a dir poco)