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View Full Version : Arbeit macht frei


plutus
29-08-2006, 18:46
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/cronaca/polemica-chieti/polemica-chieti/polemica-chieti.html

"Il lavoro rende liberi", in tedesco "Arbeit macht frei". Era la frase scritta all'ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz. E' lo slogan scelto da Tommaso Coletti, presidente della Provincia di Chieti, per i depliant e le inserzioni pubblicitarie della Provincia che promuovono i Centri per l'impiego. Una decisione originale, che ha scatenato molte polemiche.

"Il lavoro rende liberi - scrive Coletti nella pubblicità - Non ricordo dove lessi questa frase ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante perché raccontano un'immensa verità". Secondo il presidente, senatore della Margherita nella scorsa legislatura, il messaggio non è di cattivo gusto perché "le parole hanno un significato in senso assoluto e non in relazione a chi le adopera".

Quel che è certo, però, è che a molti, leggendo la frase, è tornata in mente la tragedia dell'Olocausto e la drammatica sorte toccata a milioni di persone. La scritta, che campeggiava all'ingresso di Auschwitz, era un'enorme presa in giro che, secondo gli storici, serviva a illudere i deportati lasciando loro la speranza che, lavorando, sarebbero usciti liberi dal campo di concentramento.

"Tutto questo - si difende il presidente - non può però mettere in dubbio il fatto che il lavoro rende liberi: questa frase racconta un'immensa verità. L'ho pensata e pronunciata per il suo significato e per il grande valore che racchiude in sé".

Insomma, secondo Coletti la polemica sarebbe del tutto strumentale. "Io stesso - dice - ho adoperato usualmente quella frase nei miei comizi così come hanno fatto autorevoli esponenti di altre forze politiche senza suscitare reazioni da parte di alcuno. Qualcuno davvero pensa che il lavoro non liberi l'uomo dal bisogno?"

Discussioni a parte, sembra discutibile anche la campagna pubblicitaria. Non è infatti scontato che la citazione di uno slogan che nell'immaginario collettivo è legato a lavori forzati, violenza e crimini contro l'umanità possa spingere i cittadini ad avvicinarsi ai servizi forniti dai Centri per l'impiego.

FastFreddy
29-08-2006, 18:53
Penso che lo stesso concetto lo si sarebbe potuto esprimere con un altro giro di parole, mi sembra abbastanza palese che si tratti di una voluta provocazione. (Del resto è un ottimo sistema per far parlar di se)

ilprincipe78
29-08-2006, 18:55
Complimentoni, davvero una trovata geniale! :muro:
Spero che almeno abbiamo almeno adesso il buon gusto di ritirare tutti i depliant.
Ma non sembra invece che questo presidente della provincia persista :muro:

Ah, comunque scuola DC docet

lowenz
29-08-2006, 19:04
Già "Il lavoro rende liberi".....sì, liberi di mettere i soldi guadagnati anche in cose un pelo illegali :D

Ultimamente, guardando alla società che mi circonda, è quello che ho sempre in testa.....datore di lavoro od operaio che sia, non c'è distinzione di classe.

FuGu
29-08-2006, 19:06
Un bell'ometto, complimenti.

Fabiaccio
29-08-2006, 19:07
come slogan è veramente da :Puke: (specie per l'ambito da cui deriva quella frase)

nevione
29-08-2006, 19:33
complimenti, dice che se l'e' pure studiata la frase! Temo che nel cerebro di codesto uomo vaghino non piu' di due neuroni, probabilmente impegnati in una perenne partita a squash tra di loro :rolleyes:

Giovannino
29-08-2006, 19:56
E' un po' come se volesse usare la svastica come simbolo dell'universo... non si ricorda dove l'aveva vista, però gli piaceva come simbolo allora ha deciso di usarla per il suo significato universale.

Fabiaccio
29-08-2006, 20:03
E' un po' come se volesse usare la svastica come simbolo dell'universo... non si ricorda dove l'aveva vista, però gli piaceva come simbolo allora ha deciso di usarla per il suo significato universale.

beh, quella era il simbolo di un negozio all'estero chiamato Hitler's Store o un titolo similare :rolleyes: anche questo opera di un genialoide... :Puke:

Korn
29-08-2006, 20:20
mi immagino come governi bene

[A+R]MaVro
29-08-2006, 22:40
Più che altro mi colpisce il fatto che asserisca di non ricordare dove aveva sentito la frase. Qualche lacunetta storica....

Hitman04
29-08-2006, 22:49
MaVro']Più che altro mi colpisce il fatto che asserisca di non ricordare dove aveva sentito la frase. Qualche lacunetta storica....
:asd:Probabilmente si è fermato alla 4° elementare prima di arrivare alla seconda guerra mondiale...

subvertigo
29-08-2006, 23:55
Ho visto il servizio a Tg La7 che ne parlava...

Certo che si potrebbe pensare anche ad una svista (che svista :D )...

E comunque è anche vero che quella frase "Il lavoro rende liberi" svincolata da qualsiasi contesto è un ottima e giusta frase... certo denota un po' di ignoranza del senatore e di tutto il suo staff il non averla riconosciuta.

Vedendo il servizio me lo sono "ricordato" che era scritto sui cancelli dei campi nazisti, ma non so se me lo sarei ricordato altrimenti.

Certo che l'ignoranza dei nostri rappresentanti stipendiati del parlamento non ha limiti... vi ricordate i servizi delle Iene in cui interrogavano i parlamentari? Tantissimi non sapevano date (riv. francese, scoperta america,...) e neanche come si chiama il papa (a 2 che eran di partiti cattolici!!) !

Gemma
30-08-2006, 09:23
Non ricordo dove lessi questa frase
oh, non si ricorda...
ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante
forse voleva dire che ti "inceneriscono"...

che mancanza di buon gusto, mamma mia.

E poi se davvero non si ricordava dove l'aveva letto gli bastava gugolare un po' ...

BountyKiller
30-08-2006, 09:42
muhahahahhahahh che figura!!!!! :D

Ileana
30-08-2006, 10:58
Pessimo gusto.

Cfranco
30-08-2006, 11:17
"Il lavoro rende liberi - scrive Coletti nella pubblicità - Non ricordo dove lessi questa frase ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante perché raccontano un'immensa verità". Secondo il presidente, senatore della Margherita nella scorsa legislatura, il messaggio non è di cattivo gusto perché "le parole hanno un significato in senso assoluto e non in relazione a chi le adopera".
Come no ... :muro:
La prossima pubblicità sarà "Credere , obbedire , combattere" , tanto non è importante chi abbia detto una cosa ma solo il senso letterale :doh:

joesun
30-08-2006, 12:31
al di là del contesto storico in cui fu usata...lungi da me giustificare l'ignoranza del diellino...ma a me sembra sensata come espressione...

se una persona ha un lavoro equamente retribuito, non è vero che è libero? di farsi una famiglia, un mutuo per acquistare una casa, mettere al mondo dei figli?
non è forse vero che nella società contemporanea, fondata sul denaro, la libertà coincide con l'indipendenza economica?

a questo punto più che biasimare uno che la usa così, peggiorerei il mio biasimo per quelli che ancora propugnano le idee per cui fu usata allora..

se in sicilia tutti avessero un lavoro regolare equamente retribuito, non ci sarebbe il giogo mafioso a tenere incastrati migliaia di giovani..

la cosa dovrebbe fare riflettere

odio ancora di più i nazifascisti :mad:

ErbaLibera
30-08-2006, 12:38
Ok la storia,ok l'olocausto,ok gli ebrei,ok tutto quello che ha significato ma che adesso a distanza di 60 anni si facciano menate per una frase che ha anche un significato è semplicemente ridicolo ormai ci si deve appigliare a tutto pur di far polemica o apparire belli agli occhi di chissàchi.
Che continuino ad usarla e non diano ascolto a quei 4 rompiballe pensa te se adesso bisogna stare attenti pure con che carta ti pulisci il culo si sa mai che quella marca la usavano i tedeschi....

Gemma
30-08-2006, 12:49
ma perchè, il buon vecchio "il lavoro nobilità l'uomo" non andava più bene?

ErbaLibera
30-08-2006, 12:53
ma perchè, il buon vecchio "il lavoro nobilità l'uomo" non andava più bene?

E perchè il cielo è blu?ragazzi l'han presa perchè gli piaceva e gli piaceva il significato,tutta la polemica che è nata dopo è solo voglia di polemizzare visto che non c'è nessun intento bellico o chissa quale dichiarazione di guerra alle spalle,volevano uno slogan e han preso questo punto.

Fil9998
30-08-2006, 13:23
tempo fa proposi ad un collega di appiccicare la scrittain caratteri gotici sul top dello schermo al lavoro ....


era periodo di super kasino (la k ci stà in sto kaso) e sfruttament nel senso che usciti dal klavoro restavano appena le forze per strascnarsi a letto.

Fil9998
30-08-2006, 13:27
comunque imho a sessanta e passa anni di distnza dovremmo avere il coraggio e la saggezza di guardare agli scheletri nell'armadio dei nostri nonni ... non è revisionismo, ma non si può far puzzar la merda e scandalizzarsene all'infinito... ad un certo punto la merda deve diventare utile fertilizzante per nuove vite .. si spera più consapevoli ed evolude.

Fil9998
30-08-2006, 13:30
ma perchè, il buon vecchio "il lavoro nobilità l'uomo" non andava più bene?

e poi inizia la ridda del femminismo isterico....


chi vuole fare e ricevere sensazionalismo gratuito e fine a se stesso trova sempre ed ovunque la scusa ad hoc.

ErbaLibera
30-08-2006, 13:37
comunque imho a sessanta e passa anni di distnza dovremmo avere il coraggio e la saggezza di guardare agli scheletri nell'armadio dei nostri nonni ... non è revisionismo, ma non si può far puzzar la merda e scandalizzarsene all'infinito... ad un certo punto la merda deve diventare utile fertilizzante per nuove vite .. si spera più consapevoli ed evolude.

Esatto e questo non significa assolutamente dimenticare o peggio sminuire.

Gemma
30-08-2006, 14:49
e poi inizia la ridda del femminismo isterico....


chi vuole fare e ricevere sensazionalismo gratuito e fine a se stesso trova sempre ed ovunque la scusa ad hoc.
evabbè, l'uomo inteso come essere umano, non come appartenente al sesso maschile.

Per le femministe isteriche c'è solo una cura: 25 centimetri, più volte al giorno :D

svarionman
30-08-2006, 15:11
L’ignoranza rende presidenti
30/8/2006

La provincia di Chieti, nella persona del presidente Tommaso Coletti, promuove i Centri per l’Impiego con lo slogan «Il lavoro rende liberi». «Non ricordo dove lessi questa frase», rivela nei dépliant pubblicitari il senatore della Margherita, «ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante». Appena gli hanno fatto notare che il suo fulmine andava a gas e che era farina del sacco di Auschwitz, il Coletti non ha chiesto asilo al pianeta della vergogna. Si è chiesto, invece: non è forse vero che il lavoro rende liberi? Quelle parole valgono a prescindere dall'uso fattone «da un dittatore» (per prudenza non lo ha nominato, altrimenti invece di Hitler magari gli usciva Beckenbauer).

Il quesito meriterebbe studi approfonditi. A patto di farli precedere da una riflessione sulle lacune di un sistema scolastico che può indurre un presidente di Provincia, e coloro che gli scrivono materialmente i dépliant, a ignorare nozioni che consideravamo patrimonio acquisito dell’umanità. Una delle cento cose che tutti «devono» sapere. Proprio vero che non bisogna mai dare nulla per scontato. Neppure quelle cento cose. Quindi, a beneficio degli emuli del Coletti, riepiloghiamo: «Arbeit macht frei» («Il lavoro rende liberi») stava scritto all’ingresso di Auschwitz. Auschwitz era un campo di sterminio in cui gli ebrei venivano uccisi dai nazisti. I nazisti erano un movimento politico di estrema destra andato al potere in Germania fra le due guerre mondiali del Novecento. Le due guerre mondiali del Novecento… Ci dica lei, presidente, quando smettere.

Massimo Gramellini (La Stampa)

Korn
30-08-2006, 15:55
comunque imho a sessanta e passa anni di distnza dovremmo avere il coraggio e la saggezza di guardare agli scheletri nell'armadio dei nostri nonni ... non è revisionismo, ma non si può far puzzar la merda e scandalizzarsene all'infinito... ad un certo punto la merda deve diventare utile fertilizzante per nuove vite .. si spera più consapevoli ed evolude.
:confused:

p.NiGhTmArE
30-08-2006, 16:29
ho letto la notzia stamattina sull'eco di bergamo e la versione mi sembra alquanto differente...

Nei depliant lo slogan dei lager nazisti
Bufera sulla provincia di Chieti

CHIETI Chieti città non proprio antifascista anche per i riferimenti al fatto che fu sede del processo per il delitto Matteotti? Qualche apparenza - nonostante Comune e Provincia ora siano governate dal centrosinistra - potrebbero indurlo a credere, ma così non è. Dopo le esternazioni di Nicola Cucullo, sindaco missino per undici anni (fino al 2004) - che rimproverava a Hitler di «non aver fritto tutti gli ebrei» - fa scalpore un depliant con cui il presidente della Provincia, Tommaso Coletti, pubblicizza i centri per l'impiego: «Il lavoro rende liberi». Questo l'incipit. Ma Coletti, senatore della Margherita nella precedente legislatura, non ci sta e chiarisce subito: «Le parole hanno un significato in senso assoluto e non in relazione a chi le adopera. Questa frase racconta un'immensa verità. L'ho letta anni fa su un manifesto elettorale. Nessuno si scandalizzò. Mi piacque, la condivido e l'ho riproposta per il grande valore che racchiuse in sé. Senza un lavoro si è schiavi, non vi è libertà. Sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Il fatto che poi Hitler l'abbia usata ironicamente contro gli ebrei, è un altro discorso, rimane nella memoria di chi ha avallato quel regime. Sicuramente io non appartengo a questa storia».
Da parte di Coletti, quindi, nessun riferimento a quella frase che, nella versione tedesca - «Arbeit macht frei» - campeggiava sugli ingressi dei lager nazisti per illudere i deportati che se avessero lavorato si sarebbero salvati. «Fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante - prosegue il testo del depliant -. Da sempre, qualsiasi ruolo istituzionale abbia rivestito, ho posto al centro della mia attività le problematiche legate al mondo del lavoro». Sulle polemiche Coletti è molto chiaro: «Le parole hanno il loro significato, dipendono dal contesto, da come si pronunciano. Voler demonizzare quella mia frase è scorretto e poco edificante. Chi si ostina a voler vedere riferimenti al nazismo è in malafede».

L'eco di Bergamo (30/08/2006)

Fil9998
30-08-2006, 17:31
:confused:


fare tesoro ed imparare dagli errri e brutalià passate per costruire un presente senza di esse e quindi migliore.

Gemma
30-08-2006, 17:45
secondo me è una presa per il culo con chiaro riferimento alla legge biagi :read:


:D

Korn
30-08-2006, 17:51
a me sembra un pirla ignorante comunque

Gemma
30-08-2006, 17:53
Pur essendo leggermente infastidito dalla frase a causa degli eventi che evoca devo ammettere, a rigor di logica, che la frase "il lavoro rende liberi" ha un senso compiuto, logico e ben chiaro come ha ben descritto l'utente Joesum nel suo post al riguardo e col quale mi sento di concordare.
ma non è vero per niente.
Il lavoro, come lo è oggi, non rende per niente liberi, anzi.

Rende schiavi di un sistema omologante che finisce con l'introdurti a forza nell'ingranaggio malefico del consumismo, in un circolo vizioso che è difficilissimo spezzare.

Non è questa la libertà.

zerothehero
30-08-2006, 21:12
"Il lavoro rende liberi - scrive Coletti nella pubblicità - Non ricordo dove lessi questa frase ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante perché raccontano un'immensa verità". Secondo il presidente, senatore della Margherita nella scorsa legislatura, il messaggio non è di cattivo gusto perché "le parole hanno un significato in senso assoluto e non in relazione a chi le adopera".



Non c'è la possibilità di fare un commissariamento ad personam?
:p
Le parole hanno un significato in senso assoluto e non in relazione a chi le adopera?
Sta scherzando spero. :stordita:

zerothehero
30-08-2006, 21:16
ma non è vero per niente.
Il lavoro, come lo è oggi, non rende per niente liberi, anzi.

Rende schiavi di un sistema omologante che finisce con l'introdurti a forza nell'ingranaggio malefico del consumismo, in un circolo vizioso che è difficilissimo spezzare.

Non è questa la libertà.

Sempre meglio che lavorare 12 ore nei campi, come era la norma per la maggiorparte della popolazione italiana, prima della rivoluzione industriale, che da noi arrivò piuttosto tardi :fagiano:
Il consumismo garantisce benessere e pance piene, quindi non capisco perchè disprezzarlo.

zerothehero
30-08-2006, 21:22
Chi si ostina a voler vedere riferimenti al nazismo è in malafede[/b]».

L'eco di Bergamo (30/08/2006)

Sbaglia, perchè usare una frase o un termine che oramai è squalificato (a causa di una determinata contingenza storica come il nazismo) non è "corretto".
Nessuno qui in Italia potrebbe ragionevolmente chiamare un condottiero o un leader "duce", perchè esso ha assunto un significato diverso rispetto al termine orginale.
Idem per il "lavoro rende liberi"..poteva usare il lavoro nobilità l'uomo, o attraverso il lavoro si ottiene la libertà..doveva riportare a titolo di provocazione (ma che è un "accademico" che parla di significati assoluti o relativi) l'esatta frase usata dai nazisti per un celebre campo di sterminio?
:confused:

shambler1
31-08-2006, 01:15
Quindi i lavoratori flessibili saranno detenuti e fatti morire di tifo , di fame di botte e avvelenati , asfissiati oppure sparati ? :confused:

discepolo
31-08-2006, 06:49
a me sembra un pirla ignorante comunque

Per me non è affatto pirla, il lavoro ti da indipendenza economica, quindi libero di fare ciò che vuoi, mi apre un ovietà.
:rolleyes:

Korn
31-08-2006, 09:20
Sempre meglio che lavorare 12 ore nei campi, come era la norma per la maggiorparte della popolazione italiana, prima della rivoluzione industriale, che da noi arrivò piuttosto tardi :fagiano:
Il consumismo garantisce benessere e pance piene, quindi non capisco perchè disprezzarlo.
vallo a di in cina :asd:

Korn
31-08-2006, 09:26
Per me non è affatto pirla, il lavoro ti da indipendenza economica, quindi libero di fare ciò che vuoi, mi apre un ovietà.
:rolleyes:
bravo come è l'acqua? calda? ma qua si sta discutendo di un politico che si sforza di dimostrare la sua ignoranza utilizzando una delle più tristemente note frasette nazistie per far della propaganda, non altro