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View Full Version : [x tutti] lavoro flessibile o impiego fisso?


based
23-08-2006, 18:09
Prego di non iniziare un topic fuffa ma questo vuol essere un topic serio.

Premessa: ho notato che alcuni, cioè molti, considerano il lavoro flessibile come un qualcosa di piu' stimolante e che sfrutta maggiormente le capacità di un individuo. :)
Ho poi notato che molti che hanno un posto fisso con stipendio spesato a fine mese dallo stato (pubblico impiego) lamentano del proprio posto malgrado i soldi non manchino.. attenzione non lamentano tanto i soldi bensì il lavoro, ovvero uno che fa il dipendente all'anagrafe del comune non solo fa poco dalla mattina alla sera , ma è spesso pure frustrato per il proprio lavoro. Un esempio lampante lo vidi in banca ove la sportellista in uno scambio di battute con un cliente affermò che se tornasse indietro avrebbe fatto farmacia e non la bancaria (posto fisso alienante).

Io per lavoro flessibile intendo qualsiasi lavoro che non presuppone lo stipendio fisso dallo stato o dall'industria ove si lavora, qualsiasi lavoro QUALIFICATO che non può essere eseguito dal primo disoccupato di turno.
Per lavoro fisso come già detto quello tipo comune,poste,uffici vari di disbrigo pratiche.

Detto questo voi cosa preferite?
Perhcè il lavoro flessibile attira di piu' rispetto al posto fisso? Sapete quanti miei concittadini che fanno i muratori hanno rifiutato un posto da bidello in scuole&comuni vari? Non perchè col muratore guadagnassero di piu', perché oggi espletare un mestiere qualificato è molto piu' soddisfacente di un lavoro fisso.
Un altro esempio:conosco un professore di laboratorio all'ITIS (posto fisso) iperfrustrato.
Ho conosciuto professori di ogni ordine e grado frustrati, dipendenti pubblici idem, non ho mai conosciuto un muratore o qualsiasi altro artigiano frustrato.
A voi le conclusioni.

Syd Barrett
23-08-2006, 19:49
Ho poi notato che molti che hanno un posto fisso con stipendio spesato a fine mese dallo stato (pubblico impiego) lamentano del proprio posto malgrado i soldi non manchino.. attenzione non lamentano tanto i soldi bensì il lavoro, ovvero uno che fa il dipendente all'anagrafe del comune non solo fa poco dalla mattina alla sera , ma è spesso pure frustrato per il proprio lavoro. Un esempio lampante lo vidi in banca ove la sportellista


Un esempio di cosa? Hai parlato fin'ora di pubblico impiego e poi tiri fuori un bancario?

in uno scambio di battute con un cliente affermò che se tornasse indietro avrebbe fatto farmacia e non la bancaria (posto fisso alienante).

Avrbbe fatto farmacia al posto di cosa? :confused:


Un altro esempio:conosco un professore di laboratorio all'ITIS (posto fisso) iperfrustrato.
Ho conosciuto professori di ogni ordine e grado frustrati, dipendenti pubblici idem, non ho mai conosciuto un muratore o qualsiasi altro artigiano frustrato.
A voi le conclusioni.

Le conclusioni le hai già tratte tu, basate su presupposti erronei: non puoi prendere le quattro (dieci, ventisei) persone che conosci e poi fare un discorso generico a partire dai tuoi amici.
Lo sai quanto guadagna un muratore che lavora per se stesso? E un bidello? Lo sai perché molto probabilmente il bidello è più incazzato con la vita? Per l'orario flessibile? Beh, forse all'1%. Al restante di sicuro c'è lo stipendio miserrimo che prende.

Detto questo e venendo alla sostanza del discorso: meglio il posto sicuro con minori rischi e minor "divertimento" o meglio il contrario?
Dipende da molte cose: età, capacità, situazione economica del posto e così via. Ci sono pro e contro. Sempre.
Ovviamente se per "posto non fisso" si intende un contratto del cazzo per un posto da dipendente penso non ci siano dubbi, ma se invece si parla di esser dipendenti o imprenditori di se stessi (o di se stessi e di altri) penso che ci sia una strada per ognuno.

ironmanu
23-08-2006, 23:17
Lo sai quanto guadagna un muratore che lavora per se stesso? E un bidello? Lo sai perché molto probabilmente il bidello è più incazzato con la vita? Per l'orario flessibile? Beh, forse all'1%. Al restante di sicuro c'è lo stipendio miserrimo che prende.



beh oddio nn vorrai mica paragonarmi il carico di lavoro di un muratore in prorpio con quello di un bidello spero???No, perchè, la differenza a fine mese sta tutta qui...

per il resto quoto in pieno!

Simon82
24-08-2006, 07:16
Lavoro fisso o lavoro flessibile?

Non importa, l'importante e' lavorare in un posto che corona cio' che avresti sempre voluto fare.

trallallero
24-08-2006, 07:52
Sono anche per il lavoro flessibile e pure come libero professionista, ma con retrubuzioni nell' ordine di 280/300 euro + iva al giorno.
beh non tutti possono e devono guadagnare quella cifra, dai. Io per esempio sto sulle 235 + iva ma campo benissimo, anzi, visto quello che facevo prima e quello che avrei voluto fare fino a 6 anni fa, prendo pure troppo :D
Ma see uno che lavora al call-center apre p. iva pensi che gli diano 300 al giorno ?
secondo me li supera di poco ma al mese :rolleyes:

based
24-08-2006, 07:53
:confused: Lavoro fisso o lavoro flessibile?

Non importa, l'importante e' lavorare in un posto che corona cio' che avresti sempre voluto fare.


che risposta... :confused:


mrbaba: ma che dici? :confused: massimo quei 100-150€/giorno.
La cosa fondamentale di questo discorso è: mediamente per il lavoro FLESSIBILE ci vogliono capacità "qualificate" mentre per il posto fisso ce ne vogliono di meno...per lavorare in modo flessibile (muratori,artigiani,etc) devi aver imparato un mestiere e hai ben piu' grattacapi rispetto a uno che sta all'anagrafe del comune . questo è il nodo della discussione e in base a questo si deve decidere.

credo che la "posizion sociale" del lavoro si sia tutt'oggi ribaltata: se prima un funzionario pubblico era considerato un vero e proprio nobile rispetto a un muratore, oggi un muratore è considerato un maestro, mentre un funzionario pubblico è visto come un qualsiasi disoccupato che va prendersi il pane al comune. :read:

twinpigs
24-08-2006, 08:08
il fatto è che spesso e volentieri il cd. "lavoro flessibile" è un mascheramento di un lavoro dipendente con tutti i crismi perchè la legge Maroni sulla riforma del lavoro ha permesso il perpretarsi dei più disparati contratti truffa che tolgono al lavoratore quasi tutti i diritti del lavoro dipendente (ferie, malattia, previdenza, maternità, etc. etc. etc.)

Se vivessi ad esempio nel Regno Unito o qls altro paese CIVILE in materia di lavoro... un lavoratore che ci sa fare e vuole restare indipendente e "promiscuo" sceglierebbe senza ombra di dubbio il flessibile

Simon82
24-08-2006, 08:21
:confused:


che risposta... :confused:


mrbaba: ma che dici? :confused: massimo quei 100-150€/giorno.
La cosa fondamentale di questo discorso è: mediamente per il lavoro FLESSIBILE ci vogliono capacità "qualificate" mentre per il posto fisso ce ne vogliono di meno...per lavorare in modo flessibile (muratori,artigiani,etc) devi aver imparato un mestiere e hai ben piu' grattacapi rispetto a uno che sta all'anagrafe del comune . questo è il nodo della discussione e in base a questo si deve decidere.

credo che la "posizion sociale" del lavoro si sia tutt'oggi ribaltata: se prima un funzionario pubblico era considerato un vero e proprio nobile rispetto a un muratore, oggi un muratore è considerato un maestro, mentre un funzionario pubblico è visto come un qualsiasi disoccupato che va prendersi il pane al comune. :read:
Onestamente per il posto fisso dire che non bisogna essere qualificati come quello flessibile e' assurdo. Un'azienda diventa intenzionata a tenerti fisso solo proprio quando capisce che hai capacita' da vendere meglio se qualificate.
Per il lavoro flessibile molto spesso le richieste sono inferiori, almeno imho.

trallallero
24-08-2006, 08:30
mrbaba: ma che dici? :confused: massimo quei 100-150EUR/giorno.
guarda che le tariffe di un libero prof. (senior) nell'ambito informatico sta intorno alle 200 eur/gg, qui al nord almeno.

trallallero
24-08-2006, 08:36
Onestamente per il posto fisso dire che non bisogna essere qualificati come quello flessibile e' assurdo. Un'azienda diventa intenzionata a tenerti fisso solo proprio quando capisce che hai capacita' da vendere meglio se qualificate.
Per il lavoro flessibile molto spesso le richieste sono inferiori, almeno imho.
dovrebbe essere cosí ma non lo é. In Italia ormai chi é assunto é assunto, irremovibile, quindi per forza i nuovi, anche se geni, si cerca di tenerli flessibili.
Ci vorranno anni, come al solito, per cambiare le cose :rolleyes:
ma fino a quando avremo quest'articolo 18 sará difficile sia fare aziende con piú di 15 dipendenti che parlare di lavoro flessibile.

based
24-08-2006, 09:00
sto facendo il paragone: lavoro flessibile VS pubblico impiego . è fuori di dubbio che per il lavoro flessibile devi SAPER FARE (a meno che non vai a fare le pulizie) mentre nel pubblico impiego puoi anche avere meno capacità, nessuno ti sta dietro.

Mi chiedo: perchè molti preferiscono andare a lavorare flessibilmente piuttosto che avere un posto fisso pubblico? ne ho conbosciouti di personaggi che l'hanno rifiutato in favore di un lavoro per loro piu' soddisfacente ma che nn gli fa superare affatto, spesso, la soglia dello stipendio pubblico ed è anche lasciatemi il termine "precario" rispetto a chi ogni mese va alle poste a ritirare lo stipendio, al di la' di ogni calamità naturale etc... :read:

trallallero
24-08-2006, 09:16
Mi chiedo: perchè molti preferiscono andare a lavorare flessibilmente piuttosto che avere un posto fisso pubblico? ne ho conbosciouti di personaggi che l'hanno rifiutato in favore di un lavoro per loro piu' soddisfacente ma che nn gli fa superare affatto, spesso, la soglia dello stipendio pubblico ed è anche lasciatemi il termine "precario" rispetto a chi ogni mese va alle poste a ritirare lo stipendio, al di la' di ogni calamità naturale etc... :read:

cosí come c'é gente che va a fare il base-jump per il gusto del brivido penso ...
io ho rifiutato il posto fisso (la prima volta da un'azienda con 250 dipendenti, poi fallita, quindi ho fatto bene :D ) proprio perché mi piace un pó il rischio, il fatto che devo essere preparato e competente per tenermi il posto. Per me é cosí.

Simon82
24-08-2006, 09:48
sto facendo il paragone: lavoro flessibile VS pubblico impiego . è fuori di dubbio che per il lavoro flessibile devi SAPER FARE (a meno che non vai a fare le pulizie) mentre nel pubblico impiego puoi anche avere meno capacità, nessuno ti sta dietro.

Mi chiedo: perchè molti preferiscono andare a lavorare flessibilmente piuttosto che avere un posto fisso pubblico? ne ho conbosciouti di personaggi che l'hanno rifiutato in favore di un lavoro per loro piu' soddisfacente ma che nn gli fa superare affatto, spesso, la soglia dello stipendio pubblico ed è anche lasciatemi il termine "precario" rispetto a chi ogni mese va alle poste a ritirare lo stipendio, al di la' di ogni calamità naturale etc... :read:
Il discorso e' che va bene che il lavoro fisso da sicurezza ecc ecc ma quello che uno deve chiedersi e' cosa vuoi tu dalla vita? Il lavoro pubblico quasi sempre non e' certo appagante e anzi, piu' volte stressante e demotivante. Se poi questa sensazione la devi avere per tutta la vita ti lascio immaginare che bello.
Tutti vorrebbero andare in pensione con un lavoro sicuro, ma non appena la monotonia e le ingustizie cominciano a farsi pesanti, ti chiedi quali siano davvero le priorita'.

based
24-08-2006, 10:02
Il discorso e' che va bene che il lavoro fisso da sicurezza ecc ecc ma quello che uno deve chiedersi e' cosa vuoi tu dalla vita? Il lavoro pubblico quasi sempre non e' certo appagante e anzi, piu' volte stressante e demotivante. Se poi questa sensazione la devi avere per tutta la vita ti lascio immaginare che bello.
Tutti vorrebbero andare in pensione con un lavoro sicuro, ma non appena la monotonia e le ingustizie cominciano a farsi pesanti, ti chiedi quali siano davvero le priorita'.


della serie: i soldi non fanno la facilità.
Pare che il lavoro quanto piu è precario piu dia soddisfazioni,paradossalmente :read:
Demotivante? guarda che su al mio comune c'è gente che se non avesse fatto l'impiegato allo sportello non avrebbe potuto far altro che....boh, penso non se la sarebbe passata bene. Certo un ragazzo bravo, con capacità, è sprecato col postarello pubblico ma per chi non ha le capacità continua ad essere un buon compromesso.

Dacchio
24-08-2006, 10:11
sto facendo il paragone: lavoro flessibile VS pubblico impiego .

Scusa ma ad ogni post il paragone che tu vuoi fare cambia, il titolo parla di flessibile VS fisso e così avrebbe anche senso. Ora parli di flessibile VS pubblico impiego, ma onestamente non credo reanda bene l'idea paragonare il lavoro flessibile nella sua interezza ad un solo settore del lavoro a tempo intederminato (quello pubblico), per giunta paragonarlo solo a ruoli "di basso livello" (o almeno questa è stata la mia impressione) come uno sportellista.
Sbaglio?

trallallero
24-08-2006, 10:18
della serie: i soldi non fanno la facilità.
Pare che il lavoro quanto piu è precario piu dia soddisfazioni,paradossalmente :read:
Demotivante? guarda che su al mio comune c'è gente che se non avesse fatto l'impiegato allo sportello non avrebbe potuto far altro che....boh, penso non se la sarebbe passata bene. Certo un ragazzo bravo, con capacità, è sprecato col postarello pubblico ma per chi non ha le capacità continua ad essere un buon compromesso.
il mondo é bello perché é vario ;)
qui, davanti a me, c'é gente ultra-bertinottiana con lo slogan: "lavoro sicuro o la morte"!
poi al lavoro viene anche con la bronchite, studia, s'impegna, impara sempre cose nuove ...
proprio a 'sta gente il "lavoro sicuro" non servirebbe :what:
voglio dire: se sei cosí bravo ma chi ti cambia ? chi ti manda a casa ? eppure questi individui non farebbero mai i liberi professionisti.

dupa
24-08-2006, 10:21
a me basta guadagnare il + possibile, poi che sia fisso o flessibile.. chissene. :)

Simon82
24-08-2006, 10:35
della serie: i soldi non fanno la facilità.
Pare che il lavoro quanto piu è precario piu dia soddisfazioni,paradossalmente :read:
Demotivante? guarda che su al mio comune c'è gente che se non avesse fatto l'impiegato allo sportello non avrebbe potuto far altro che....boh, penso non se la sarebbe passata bene. Certo un ragazzo bravo, con capacità, è sprecato col postarello pubblico ma per chi non ha le capacità continua ad essere un buon compromesso.
A parte che da quando in qua i posti pubblici vengono pagati tanto.. per quel che vedo io gli stipendi sono bassi, sicuri magari ma bassi e le possibilita' che questi aumentino negli anni futuri sono 0.
Per il resto e' ovvio che per certe persone che non hanno magari esperienze e che non hanno intenzione a trovare lavori ambiziosi o altro, vanno piu' che bene. Diciamo che sono dell'idea che il solo posto pubblico non basta a rendere contenta una persona con un minimo di speranze per il proprio futuro lavorativo. Ovvio che se l'accettare quel posto ti permette qualcos'altro (che so' trasferirti laddove ti piacerebbe vivere) allora assume un significato completamente diverso.

based
24-08-2006, 13:26
rimango dell'idea che chi ha capacità è meglio che si butti sul flessibile; chi non le ha pubblico o fame... meglio posto pubblico, alienante e tutto quello che volete che la fame.
sul mio comune quelle che stanno sotto gli uffici elettorali giocano al solitario col pc tutto il tempo; a volte neanche vanno a lavoro, si spartiscono i turni e restano addirittura a casa....insomma, nulla di andar fiere per loro di quel lavoro... ma credo che se nn fossero li' dentro non è che sarebbero alla microsoft a progettare giochi per pc :Prrr: :read: bensì credo che sarebbero delle buone baby sitter o signore delle pulizie.Insomma in questo discorso le capacità lavorative intese come attitutini alle professioni non sono da escludere.
Sbagliato è comunque quando una persona senza capacità vuole arrivare a traguardi molto spinti: ci puo' pure arrivare ma con enorme fatica e rendendo meno del ragazzo bravo che ci arriva "naturalmente" e senza troppa fatica. Insomma al di la' delle preferenze bisogna guardarsi e cercare di fare un lavoro che sia adatto alle proprie capacità. Coloro che hanno la possibilità di scegliere tra lavoro flessibile e lavoro pubblico sono quelli che hanno capacità: prendi un giovane senza capacità, chiuso,che non sa fare niente e vedi se per questa categoria di persone un posto di bidello scolastico non sia calzante.
Prevedo un futuro ove la gente senza capacità andrà a lavorare al comune allo sportello e quelli piu bravi a fare mestieri vari, mettersi in proprio etc etc.

Syd Barrett
24-08-2006, 13:27
E non ci sono nemmeno più le mezze stagioni, vero bravoragazzo?

anx721
24-08-2006, 15:23
non bisogna confondere lavoro flessibile con lavoro da libero professinaista o lavoro appagante. Il lavoro flessibile oggi spesso è solo sinonimo di lavorio precario e malpagato.

Irenina
25-08-2006, 10:59
Senza parlare del fatto che i lavoratori "flessibili" attualmente in Italia non godono di molti diritti: provate a chiedere un mutuo, o un prestito, con un contratto "atipico" e sentite le risposte.
La realtà italiana non è strutturata ancora per il lavoro flessibile, nonostante questo tipo di lavoratori attualmente siano moltissimi. E per quello che mi riguarda, penso che nel futuro prossimo la situazione non migliorerà. Ci vogliono leggi mirate e bisognerebbe cambiare la mentalità degli italiani, che oggi si accontenta di calcio e donne nude, anzichè crescere e migliorarsi e osare. Ma le opportunità per osare sono tutte all'estero.

lnessuno
25-08-2006, 11:13
il fatto è che spesso e volentieri il cd. "lavoro flessibile" è un mascheramento di un lavoro dipendente con tutti i crismi perchè la legge Maroni sulla riforma del lavoro ha permesso il perpretarsi dei più disparati contratti truffa che tolgono al lavoratore quasi tutti i diritti del lavoro dipendente (ferie, malattia, previdenza, maternità, etc. etc. etc.)

Se vivessi ad esempio nel Regno Unito o qls altro paese CIVILE in materia di lavoro... un lavoratore che ci sa fare e vuole restare indipendente e "promiscuo" sceglierebbe senza ombra di dubbio il flessibile


non diciamo puttanate please, questa situazione è arrivata prima della legge maroni... semmai con la legge maroni i cocopro e i cococo (per il pubblico impiego esistono ancora) hanno conteggiati i contributi delle pensioni, mentre prima non era così... :rolleyes:

trallallero
25-08-2006, 11:21
non diciamo puttanate please, questa situazione è arrivata prima della legge maroni... semmai con la legge maroni i cocopro e i cococo (per il pubblico impiego esistono ancora) hanno conteggiati i contributi delle pensioni, mentre prima non era così... :rolleyes:
shhhh ... lasciali sognare ;)

twinpigs
25-08-2006, 12:42
non diciamo puttanate please, questa situazione è arrivata prima della legge maroni... semmai con la legge maroni i cocopro e i cococo (per il pubblico impiego esistono ancora) hanno conteggiati i contributi delle pensioni, mentre prima non era così... :rolleyes:
di la verità... non vedi l'ora di goderti la tua sostanziosa pensione :asd:


Lunedì 26 Giugno 2006 Chiudi chiudi finestra


di BRUNO BENELLI UNA magra pensione attende i giovani tra i ...





di BRUNO BENELLI
UNA magra pensione attende i giovani tra i 25 e i 40 anni che lavorano da pochi anni: i dipendenti avranno al massimo il 50% degli ultimi stipendi, mentre i parasubordinati (collaboratori, venditori a domicilio, professionisti iscritti all’Inps) avranno al massimo il 30%. Un futuro nero che rende indispensabile la previdenza complementare. Il sistema, però, stenta a decollare: i lavoratori hanno da un lato le idee confuse, dall’altro sono preoccupati di versare soldi per una pensione bis soggetta alle leggi di mercato e, quindi, agli alti e bassi della finanza.
Lavoro flessibile. Prendiamo i collaboratori coordinati e continuativi: incarichi pesanti e molto spesso analoghi a quelli dei rapporti subordinati, in cambio di stipendi modesti. Paghe più basse di quelle dei dipendenti, con un rapporto di lavoro di natura autonoma, quasi fossero liberi professionisti. E’ la flessibilità, bellezza: in nome della quale i lavori tendono a diventare tutti precari.
Per capire che pensione avranno gli interessati, basiamoci solo sulle leggi attuali e sulla riforma Berlusconi che scatterà dal 2008. Senza, quindi, neanche pensare a possibili future modifiche peggiorative: molti difensori del bilancio statale, infatti, già oggi spingono affinché il sistema di calcolo contributivo delle pensioni sia reso ancor più restrittivo dell’attuale, andando a toccare i coefficienti di rendimento (tecnicamente coefficienti di trasformazione ) delle pensioni.
Gli ingredienti

per fare i conti


I fattori penalizzanti. Le future pensioni dei lavoratori flessibili sono frutto di due fattori che, incrociandosi, le impoveriscono rispetto al passato:
il sistema di calcolo contributivo , che abbraccia tutta la vita lavorativa degli interessati;
le aliquote di versamento dei contributi , più basse di quelle previste per i dipendenti.
Montante contributivo. Il calcolo della pensione contributiva che attende co.co.co. e co.co.pro. (lavoratori a progetto) parte dal montante contributivo : la somma, cioè, dei contributi versati in tutta la vita lavorativa. Questo sistema appiattisce l’importo della pensione proprio perché, considera tutti i contributi, quindi anche quelli dei primi anni di lavoro, normalmente più bassi di quelli successivi. Quindi, anche chi compie una fulgida carriera, passando da lavori precari con stipendi modesti a incarichi altamente specializzati e pagati a peso d’oro, avrà una pensione ben lontana dai compensi degli ultimi anni.
Tassi di rivalutazione. Prima di sommare tutti i versamenti, entrano in gioco i tassi di rivalutazione dei montanti annui. Nella pensione, infatti, i contributi verranno rivalutati in base all’inflazione: più precisamente, ogni anno, a partire dal 1996, sarà rivalutato in base al tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale nei cinque anni precedenti .
Con questo sistema i contributi vengono allineati alquanto ai valori di oggi. E’ lampante, infatti, che il potere d’acquisto di 2 milioni di lire di contributi versati nel 1996 fosse all’epoca molto superiore a quello di 1.033 euro di oggi. Bene: per pareggiare i conti, ai contributi del 1996 si applica il coefficiente 1,055871 (un aumento, cioè, del 5,60%). E così di anno in anno (vedi box): solo i compensi degli ultimi due anni non sono rivalutati (la regola vale anche per i dipendenti).
Coefficienti di trasformazione. Una volta aumentati i montanti annui si somma il tutto e si ha il “capitale” versato, al quale si applica il coefficiente di trasformazione (da contributo a pensione), in base alle percentuali indicate nella tabella. Come si vede, più si è giovani nel momento in cui si chiede la pensione, più è basso il coefficiente.
Quei due requisiti

fanno la differenza


I l fattore contributi. Sui due fattori che determinano la pensione contributiva (cioè l’importo dei contributi versati e l’età di chi chiede la pensione ) è necessario soffermarsi con calma. Partiamo d ai contributi.
I lavoratori dipendenti versano il 32,70% della retribuzione (di cui l’8,89% di tasca propria, il restante 23,81% a carico dell’azienda): su una busta paga di 1.500 euro lordi al mese, all’Inps entrano 490,50 euro.
I parasubordinati, in base alla propria posizione, versano il 10% (se iscritti anche ad altre forme di assicurazione obbligatoria o titolari di pensione ai superstiti), il 15% (se sono titolari di pensione diretta: vecchiaia, anzianità, invalidità) o il 18,20% (se sono solo parasubordinati e senza pensione). va ricordato che il 18,20% si paga sui redditi fino a 39.297 euro annui, mentre sulle quote eccedenti si versa il 19,20%.
In generale, comunque, i contributi si pagano sui compensi fino a 85.478 euro annui: le quote eccedenti sono esenti dai versamenti Inps.
A seconda delle aliquote, comunque, su un compenso di 1.500 euro si pagano tra i 150 e i 273 euro: rispetto ai dipendenti, tra i 220,50 e i 337,50 euro in meno al mese.
Inevitabilmente, il montante contributivo globale con cui i parasubordinati si presenteranno all’Inps per chiedere la pensione, sarà ben diverso rispetto a quello dei dipendenti. I primi, a parità di compensi mensili, avranno versato sul conto Inps molti meno soldi e quindi avranno una pensione di importo inferiore: dalla metà fino ai due terzi.
Il fattore età. Chi va in pensione a 57 anni avrà una pensione inferiore rispetto a chi la chiede ad un’età più elevata: il massimo lo ottiene chi va a riposo a 65 anni.
Prendiamo quattro parasubordinati che, nella loro carriera, abbiano tutti versato 200 mila euro di contributi (rivalutazioni comprese): la pensione Inps sarà di 9.440 euro l’anno per chi l’ha chiesta a 57 anni, di 10.326 euro a chi ha 60 anni, di 11.412 a chi ha 63 anni e di 12.272 euro a chi ha 65 anni. E l’orizzonte

è pieno di nuvole


Pensi one minima. Prima dei 65 anni, per avere la pensione bisogna raggiungere un importo mensile non inferiore all’assegno sociale Inps aumentato del 20%. Quest’anno la soglia minima è di 5.954,83 euro: chi non raggiunge tale limite (che ovviamente cambia ogni anno) deve versare altri contributi. A 65 anni, invece, la pensione è pagata comunque, anche se inferiore alla soglia.
Dal 2008. Quanto detto finora vale fino a dicembre 2007. Da gennaio 2008, in base alla riforma Berlusconi, le donne non potranno avere la pensione contributiva prima dei 60 anni, gli uomini non prima dei 65. La norma ripropone la divisione (ma molti parlano di discriminazione a danno degli uomini) dei sessi, così come accade per la pensione retributiva. Mentre la pensione contributiva ideata dal premier Dini aveva annullato la differenza d’età tra i sessi, la riforma Berlusconi ha riproposto la differenza. Va sottolineato che il tetto dei 65 anni vale anche per le donne nei casi in cui non abbian o raggiunto un importo di pensione pari alla pensione sociale aumentato del 20%.
Nubi all’orizzonte. Molti tecnici ritengono che i coefficienti di trasformazione indicati nella tabella siano di “manica larga”, cioè distribuiscano pensioni troppo ricche. E quindi auspicano una riduzione delle aliquote. Per i giovani di oggi, l’orizzonte pensionistico (reso già buio dalle norme attuali) rischia di diventare sempre più nero. Motivo in più per non continuare a guardare la previdenza integrativa come se fosse un’astronave aliena.

http://www.ilmessaggero.it/viewrubriche.php?file=/WBENELLI.inc&type=STANDARD&keyword=

trallallero
25-08-2006, 13:10
di la verità... non vedi l'ora di goderti la tua sostanziosa pensione :asd:
... :blah: :blah: :blah:

e pensa che proprio ieri a radio24 dicevano che molto probabilmente il governo anticiperá la riforma delle pensioni al 2007 :rotfl:

Irenina
25-08-2006, 13:22
Io sono quasi dieci anni che mi pago una pensione integrativa.
Sono stata previdente :)

trallallero
25-08-2006, 13:32
Io sono quasi dieci anni che mi pago una pensione integrativa.
Sono stata previdente :)
io solo 2 :rolleyes:
ma dici che li rivedremo i soldi ? :rotfl:

Irenina
25-08-2006, 13:40
ma dici che li rivedremo i soldi ? :rotfl:
E perchè non dovremmo? E' sempre una forma di investimento.
Io due anni fa ho chiesto un "prestito" (cioè ho fatto un prelievo prima del tempo) all'assicurazione e me li hanno dati.

Syd Barrett
25-08-2006, 13:53
ma dici che li rivedremo i soldi ? :rotfl:

Credo di sì... :fagiano:
Io pure ho fatto una specioe di assicurazione versando tot al mese, l'anno prossimo scadono i 10 anni e penso che me li daranno i soldi (che reinvestirò nel modo medesimo)...

mark41176
26-08-2006, 01:28
pensione integrativa... ;) ... una delle cose più intelligenti da fare in questo momento....
.....un'altra cosa altrettanto intelligente sarebbe quella di investire sul "mattone"..... conosco persone che riescono a compensare le proprie pensioni con gli introiti degli affitti...
....ma un'osservazione nasce spontanea....... per fare soldi ce ne vogliono un bel pò già in partenza..... questa è la questione... altro che lavoro flessibile o posto fisso!

conosco diverse persone che fanno più di un lavoro...... questa è un'altra cosa lodevole........ e per favore smettiamola di fare gli ingenui, non conviene a nessuno essere sprovveduti e credere alle favole........ IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE ...... nella vita vanno avanti coloro che hanno risorse..... e le "risorse" non le hanno solo i geni o i cosiddetti "bravi" (accezione tanto cara a based... ;) ... ma anche gli umili, anche persone che non hanno studiato tanto..... di esempi ne ho tanti.......

.........questo per dire che lamentarsi non serve a nulla..... se io potessi scegliere farei il libero professionista e opterei per una pensione "privata" (non so se esiste qualcosa di simile) ...... ma arrotonderei (nei limiti del possibile e tempo permettendo) con un ulteriore lavoro...

P.S. based non te lo ripeto più....... un mio parente fa l'insegnante all'ITIS ed esercita pure la libera professione essendo ingegnere da una quindicina d'anni, fa qualche ripetizione ed investe nel "mattone"......... non è mai stato un genio ma lo invidio (in senso positivo) perchè fa una bella vita con tutto che è sposato con 2 figli da campare ed una casa da mandare avanti, stipendio fisso con 2 mesi di vacanze e possibilità di incrementare lo stipendio quanto, quando e come gli gira....... non so se mi spiego...... prima di criticare ragionaci su e non fare al solito le orecchie da mercante (puoi scommetterci... :) ......ciao!

based
26-08-2006, 08:59
caro mark ma quanti 1 ogni 1000? :read: :confused: :muro: :read:

i bravi vanno avanti meglio. lo studente bravo (ingegnere bravo,imprenditore bravo ecccc) è quello che gli metti 2 strumenti in mano e sa creartene 4 con un po di ragionamento e in maniera veloce.La parola chiave è elasticità , elasticità mentale.

SilverF0x
26-08-2006, 09:13
caro mark ma quanti 1 ogni 1000? :read: :confused: :muro: :read:

i bravi vanno avanti meglio. lo studente bravo (ingegnere bravo,imprenditore bravo ecccc) è quello che gli metti 2 strumenti in mano e sa creartene 4 con un po di ragionamento e in maniera veloce.La parola chiave è elasticità , elasticità mentale.


ingegneria a pisa?:D

fabio80
26-08-2006, 10:00
tutto ha un prezzo, e i ns imprenditori lo sanno benissimo. vogliono il lusso di avere dipendenti a comando da mettere nell'armadio se non ve ne è bisogno? va bene, ma quando ti servo mi paghi, fottutamente tanto, molto di più di uno che piove o splenda il sole se ne sta in ufficio bello tranquillo. :rolleyes:

fabio80
26-08-2006, 10:02
pensione integrativa... ;) ... una delle cose più intelligenti da fare in questo momento....


una delle cose più odiose se permetti, visto che la pensione me la pago già coi contributi. se debbo arrangiarmi che me li lascino :rolleyes:

lnessuno
26-08-2006, 12:17
una delle cose più odiose se permetti, visto che la pensione me la pago già coi contributi. se debbo arrangiarmi che me li lascino :rolleyes:


concordo.

mark41176
26-08-2006, 15:10
o pensione integrativa o investimenti....... questo è il problema...

se avessi i soldi investirei negli immobili perchè la borsa non fa per me, le azioni sono troppo rischiose e bisogna capirci davvero tanto per non perdere i propri investimenti.....

P.S. based chi vivrà vedrà..... la componente emotiva, il carattere incide troppo su tutto.... non vanno avanti solo i geni nella vita, la "bravura" ha tante sfaccettature, lo si può essere ma senza rendersene conto perchè non riesce a venire fuori la genialità... sei ancora troppo giovane per rendertene conto, l'integralismo come forma di pensiero non paga, Pisa ti ha condizionato troppo.... parliamone tra qualke anno..... poi quando sarai ricco e soddisfatto di te stesso mi dirai "non avevi poi tanto torto"... ;)

ironmanu
26-08-2006, 15:57
una delle cose più odiose se permetti, visto che la pensione me la pago già coi contributi. se debbo arrangiarmi che me li lascino :rolleyes:

oh,sovversivo!!!cosa dici???
Adesso vai anche tu a versare all'INPS i tuoi contributini che ci sono i baby pensionati&co. risalenti fino ad una 15ina d'anni fa da mantenere!!!!

[A+R]MaVro
27-08-2006, 10:58
a me basta guadagnare il + possibile, poi che sia fisso o flessibile.. chissene. :)
I soldi non servono ad una mazza ;)

fabio80
27-08-2006, 10:59
MaVro']I soldi non servono ad una mazza ;)


insomma :stordita:

[A+R]MaVro
27-08-2006, 11:03
una delle cose più odiose se permetti, visto che la pensione me la pago già coi contributi. se debbo arrangiarmi che me li lascino :rolleyes:
Errore. Tu con i tuoi contributi non stai pagando la tua pensione ma, visto il sistema a redistribuzione italiano, a tuo nonno o a tuo padre se ha la fortuna di essere già in pensione.

Ringrazia chi negli anni 60 fece il regalo ai milioni di anziani che non avevano versato 1 lira di contributi per questo.

[A+R]MaVro
27-08-2006, 11:04
insomma :stordita:
Servono a sopravvivere. mettila così.

fabio80
27-08-2006, 11:08
MaVro']Servono a sopravvivere. mettila così.


il che non è poco, nel mio metro di misura. dormire tranquillo la notte senza avere il patema d'animo di non chiudere il mese con uno stipendio anoressico non mi pare una cosa di poco conto. poi raggiunta la cifra barriera della sicurezza e di un minimo di benessere, tutto il resto è superfluo.

però confesso che l'idea della sopravvivenza mi terrorizza e di sti tempi non è poi così remota. quindi la retribuzione per me pesa, e tanto. può fare la differenza tra vivere alla grande, vivere bene e sopravvivere

fabio80
27-08-2006, 11:13
MaVro']Errore. Tu con i tuoi contributi non stai pagando la tua pensione ma, visto il sistema a redistribuzione italiano, a tuo nonno o a tuo padre se ha la fortuna di essere già in pensione.

Ringrazia chi negli anni 60 fece il regalo ai milioni di anziani che non avevano versato 1 lira di contributi per questo.


la lista dei ringraziamenti in quel senso si fa lunga e non solo per l'ambito pensionistico. passare la vita a ringraziare mi pare quantomeno insopportabile. qua si sta chiedendo di pagare una vita di contributi, perdere il tfr (perchè con le nuove assunzioni si vocifera che l'opzione non esisterà), contribuire ulteriormente di persona e il tutto con l'incognita del prendere una miseria o peggio nulla.

chi critica tanto il modello americano non si rende conto che quello italiano è diventato pure peggiore, se possibile???

Syd Barrett
27-08-2006, 12:05
MaVro']Servono a sopravvivere. mettila così.

Cosa vuoi che sia....
i soldi non servono talmente ad una mazza che senza soldi non mangi, non ti vesti, non ti scaldi...
Un discorso così lo può fare solo chi i soldi li ha sempre avuti.

trallallero
28-08-2006, 07:23
chi critica tanto il modello americano non si rende conto che quello italiano è diventato pure peggiore, se possibile???
quotone

Iluccia
28-08-2006, 11:27
un lavoro che mi faccia manciare e non mi faccia andare con le pezze al culo è più che sufficiente ;)

trallallero
28-08-2006, 12:37
un lavoro che mi faccia manciare e non mi faccia andare con le pezze al culo è più che sufficiente ;)
é un errore strano il tuo ... manciare ... chiedere la mancia ? elemosinare ? :D

fabio80
28-08-2006, 12:39
é un errore strano il tuo ... manciare ... chiedere la mancia ? elemosinare ? :D


no no manciare come fanno prafi pampini :O

Iluccia
28-08-2006, 13:25
no no manciare come fanno prafi pampini :O

esatto, vedo che qui si coglie al volo :O

trallallero
28-08-2006, 13:28
esatto, vedo che qui si coglie al volo :O
cosí l'avrei capita anch'io:
un laforo ke mi faccia manciare e non mi faccia antare kon le pezze al kulo è più ke sufficiente
:D

Iluccia
28-08-2006, 13:34
eh ma così era troppo facile da capire. Per come l'ho scritta io l'hanno capita solo quelli più svegli :O :D

trallallero
28-08-2006, 13:39
eh ma così era troppo facile da capire. Per come l'ho scritta io l'hanno capita solo quelli più svegli :O :D
:fuck:

[A+R]MaVro
28-08-2006, 20:03
Cosa vuoi che sia....
i soldi non servono talmente ad una mazza che senza soldi non mangi, non ti vesti, non ti scaldi...
Un discorso così lo può fare solo chi i soldi li ha sempre avuti.
Non faccio parte della categoria da te indicata, fidati.