PDA

View Full Version : Possibile composizione del contingente Italiano in Libano


maxsona
12-08-2006, 19:03
Forza di pace, così prende forma il contingente italiano
Per una forza multinazionale che si stima intorno alle 15.000 unità, l'Italia potrebbe essere chiamata ad assicurare l'impiego di circa 2.000 uomini

Nella foto la missione Unifil in LibanoRoma, 12 ago. (Adnkronos/Ign) - L'Italia predispone il contingente militare destinato a operare nel quadro della forza multinazionale di pace Onu in Libano. Si susseguono in questi giorni al Coi, Comando Operativo di Vertice Interforze, le riunioni per pianificare l'impegno italiano e delineare la fisionomia della componente interforze italiana. A questo proposito, apprende l'ADNKRONOS, sono state elaborate diverse 'memorie operative' che contemplano le varie opzioni di impiego delle truppe, a seconda dell'utilizzo che verrà richiesto.

Gli stati maggiori puntano a definire sempre più concretamente il contingente italiano in vista di un'attivazione operativa che, considerati i tempi della diplomazia e gli sviluppi di una situazione tanto complessa sul terreno, dovrebbe arrivare a breve termine ma non sarebbe imminente, non prima di tre settimane. A quel punto per i militari italiani, che stanno per concludere Antica Babilonia in Iraq e sono attivamente impegnati in Afghanistan e nei Balcani, avrà inizio un'altra missione 'oltremare'.

Del contingente italiano farà sicuramente parte la componente da trasporto e sbarco della nostra Marina militare. Si può ipotizzare l'impiego di un gruppo navale con a bordo forze anfibie come i marò del reggimento San Marco della Marina e i Lagunari dell'Esercito, mentre per quanto riguarda le truppe di terra sarebbero state messe in 'preallarme' le brigate dell'Esercito Ariete, Pozzuolo del Friuli e Folgore.

Nel complesso, per una forza multinazionale che si stima intorno alle 15.000 unità, l'Italia potrebbe essere chiamata ad assicurare l'impiego di circa 2.000 uomini. Del gruppo navale dovrebbero far parte le unità da trasporto San Marco e San Giorgio. Quest'ultima, attualmente in porto a Brindisi, è appena tornata dal Libano, dove nelle scorse settimane è stata impegnata in un'attività di distribuzione di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile. A bordo delle navi circa 350 marò del San Marco e gli incursori di Marina del Comsubin, insieme ai Lagunari del reggimento Serenissima.

Per assicurare un'adeguata cornice di sicurezza in mare potrebbe essere deciso l'utilizzo di una fregata. A questo proposito si fa il nome dell'Aliseo, già impiegata dal 19 luglio al 6 agosto in attività di pattugliamento nelle acque internazionali antistanti il Libano a seguito della crisi tra Israele ed Hezbollah. Non escluso l'impiego di un 'caccia' di Marina (probabile il 'Durand de la Penne') che ha a bordo tecnologie ed equipaggi specializzati per il controllo radar dello spazio aereo.

E' invece improbabile che all'Italia venga affidato un ruolo di 'nave-comando' dell'operazione multinazionale, almeno nella prima fase della missione. A questo scopo potrebbe essere utilizzata la portaerei Garibaldi, ma c'è anche da considerare che il nostro Paese assicura attualmente una nave-comando, la rifornitrice 'Etna', nella task force navale impegnata nell'operazione Enduring Freedom in Golfo Persico. Difficile quindi che all'Italia sia affidato anche il comando navale di un'altro impegno di tale rilevanza, più plausibile che la scelta cada su un'unità di marina di un'altro Paese partecipante all'operazione in Libano.

L'Esercito, oltre ai Lagunari del reggimento Serenissima, dovrebbe assicurare buona parte della forza complessiva del contingente, da formare tra i reparti delle brigate Ariete e Pozzuolo del Friuli. Molto probabile l'impiego di reparti della brigata paracadutisti Folgore (nono reggimento Col Moschin) e dei Rangers del quarto reggimento alpini paracadutisti.

Forze speciali, queste, che potrebbero sfruttare anche in questa occasione l'esperienza acquisita nelle operazioni di 'messa in sicurezza' di aeroporti e di altre grandi infrastrutture. Tra i circa 2.000 italiani che prenderanno parte alla missione dovrebbero poi trovare collocazione nuclei 'Eod' (Explosive Ordnance Disposal) del Genio per la bonifica degli ordigni esplosivi, oltre a specialisti del 11esimo reggimento Trasmissioni 'Leonessa' e una componente di carabinieri per le mansioni di polizia militare.

L'Italia è impegnata in Libano dal 1979 nell'ambito della missione Onu Unifil. Attualmente sono di stanza a Naqoura 53 militari con quattro elicotteri Ab205. Tra i compiti affidati ai soldati italiani, sgomberi sanitari, operazioni di ricognizione, ricerca e soccorso e attività antincendio. Le forze operano nell'ambito del capitolo VI dell'Onu (ricorso alle armi solo per autodifesa) e svolgono attività di pattugliamento e osservazione con check-point fissi e mobili. La missione Unifil è stata decisa con la risoluzione 425 adottata il 19 marzo 1978 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

IGN
.

maxsona
12-08-2006, 22:22
Si ipotizza l'invio di una brigata rinforzata simile a quella impegnata in Iraq

Domani riunione del governo, per il presidente Napolitano "L'Italia non può sottrarsi"

Prodi: "Pronti per missione di pace anche la Cdl è d'accordo"

Il presidente del Consiglio ha già consultato i leader dell'Unione Consenso alla missione Onu anche da parte dell'opposizione


Prodi: "Pronti per missione di pace<br>anche la Cdl è d'accordo"
ROMA - L'Italia parteciperà alla forza di pace Onu in Libano. Il presidente del Consiglio Romano Prodi ed il ministro degli Esteri Massimo D'alema confermano, in una nota, la volontà del governo italiano di farsi carico degli impegni previsti nella risoluzione dell'Onu. "L'Italia è pronta - ha detto il premier - aspettiamo il sì alla risoluzione dei governi libanese e israeliano". Intanto, mentre domani ci sarà un vertice con il ministro degli Esteri D'Alema e quello della Difesa Parisi, dopo il 15 ci sarà un consiglio dei Ministri straordinario e poi il 23 o 24 si riuniranno le commissioni parlamentari. Questo il percorso istituzionale ma Prodi sottolinea: "Dobbiamo essere pronti al più presto".

Il messaggio di Napolitano. Una posizione che sposa in pieno gli auspici del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "L'Italia - ha sottolineato infatti un nota del Quirinale - non può sottrarsi alla responsabilità di dare il suo contributo a una missione tanto auspicata e così necessaria". "Si tratterà - ricorda ancora il comunicato - di una nuova importante prova per le nostre Forze Armate al servizio della comunità internazionale nell'interesse della pace e della sicurezza".

Domani il vertice a palazzo Chigi. Per quanto riguarda la composizione del contingente, palazzo Chigi fa sapere che nulla è stato deciso, ma secondo fonti militari sarebbero fra 3000 e 3500 i soldati italiani impiegati nel Paese mediorientale con navi, aerei e mezzi corazzati. Prodi rientrerà a Roma domani per un vertice a Palazzo Chigi fissato per la serata con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il ministro della Difesa Arturo Parisi, sul tema del Medio Oriente. La riunione è stata convocata anche in previsione di un consiglio dei ministri straordinario da convocarsi nei giorni successivi.

Consultati i leader dell'Unione. In vista di questo appuntamento Prodi ha avviato oggi un primo giro di consultazioni telefoniche con i leader della coalizione. Tutti, ha spiegato, si sono detti d'accordo con la partecipazione italiana e anche il centrodestra avrebbe dato il suo consenso. "Mi ha fatto piacere - ha osservato - che sulla partecipazione dell'Italia alla missione di pace in Medio Oriente ci sia stata una risposta unitaria e positiva, anche da parte dei partiti dell'opposizione".

"Le reole d'ingaggio per la missione italiana in Medio Oriente - ha poi precisato il presidente del Consiglio - verranno decise dagli accordi che ci saranno nei prossimi giorni", ma, ha sottolineato, "dev'essere chiaro che si tratta di missioni chiaramente di pace".

Colloquio tra Prodi e Olmert. Parlando con i giornalisti, Prodi ha poi riferito di aver ricevuto dallo stesso premier israeliano Olmert un invito a fare parte del contingente internazionale. Il primo ministro. "Mi ha detto che questo - ha spiegato il presidente del consiglio - è il desiderio suo e di tutto il governo israeliano". Nella telefonata, Olmert ha anche confermato a Prodi che domani mattina si riunirà il Consiglio dei ministri israeliano, che dovrebbe approvare la risoluzione dell'Onu prima delle 13.

Il problema della copertura finanziaria. Prima del via libera alla partecipazione italiana restano però diversi i nodi politici da sciogliere, primo tra tutti quello della necessaria copertura finanziaria: un contingente di queste dimensioni costa e probabilmente i fondi si dovranno trovare fuori dal bilancio della Difesa. Ma per partire - dopo che ci sarà stato il sì alla risoluzione Onu da parte di Israele e Libano - occorre che si verifichino anche altre condizioni, la prima delle quali, come è stato più volte detto, è il cessate il fuoco. E' inoltre necessario, si sottolinea in ambienti della Difesa, che la forza Onu venga accettata da tutte le parti interessate e che al suo interno vi siano dei militari di Paesi arabi.

Tre opzioni sul tappeto. Il ministro della Difesa ha fatto sapere che sono tre le possibili opzioni messe a punto - una leggera, una media e una pesante a seconda del contributo che verrà deciso. Parisi si è detto disponibile a riferire "in tempi brevi" alle commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato. L'ipotesi che oggi circola con maggiore insistenza è quella di una brigata 'rinforzata' dalle caratteristiche simili a quella inviata in Iraq: un contingente del tutto autosufficiente, anche da un punto di vista logistico, con uomini di tutte le forze armate e con una importante componente aerea, navale e terrestre, con tanto di blindati.
:)

discepolo
12-08-2006, 22:29
Chissà cosa fanno i girotondini, i verdi, rc, il partito dell' arcobaleno, mi scuso se ho dimenticato qualcuno. :Prrr:

gor
12-08-2006, 23:15
Chissà cosa fanno i girotondini, i verdi, rc, il partito dell' arcobaleno, mi scuso se ho dimenticato qualcuno. :Prrr:
niente.

Ileana
13-08-2006, 09:30
Chissà cosa fanno i girotondini, i verdi, rc, il partito dell' arcobaleno, mi scuso se ho dimenticato qualcuno. :Prrr:
Hanno chiesto un contingente fatto solo di musulmani. :muro:

gpc
13-08-2006, 09:32
Chissà cosa fanno i girotondini, i verdi, rc, il partito dell' arcobaleno, mi scuso se ho dimenticato qualcuno. :Prrr:

Hai dimenticato il PDCI e metà degli utenti di sinistra del forum, quelli del "senza se e senza ma" :asd:
Ora, via ad invadere ed occupare il Libanoooo!! :O :D

goldorak
13-08-2006, 09:54
Hai dimenticato il PDCI e metà degli utenti di sinistra del forum, quelli del "senza se e senza ma" :asd:
Ora, via ad invadere ed occupare il Libanoooo!! :O :D

come non quotarti :asd:

rgart
13-08-2006, 10:07
Ma no... questa missione è stata decisa dall'ONU ed è pienamente legittima :O

i proiettili saranno in soffice lana,e non verrà ucciso nessuno anche se ci lanceranno addosso di tutto... Noi risponderemo mettendo i fiori nei loro cannoni :fagiano:

:doh:

indelebile
13-08-2006, 10:59
IL CASO Rifondazione, rispuntano i ribelli «No a guerre per interposta persona»


ROMA — Prodi garantisce che tutta la maggioranza appoggerà l'invio di militari italiani in Libano, il capogruppo di Rifondazione Giovanni Russo Spena conferma che stavolta non ci saranno dissidenti. E però proprio i «ribelli» del Prc, dopo aver dato battaglia sull'Afghanistan, tornano ad alzare la voce. Criticando la risoluzione dell'Onu così duramente da non escludere un voto contrario se la missione passerà al vaglio del Parlamento.

«Farò un'opposizione fermissima», annuncia il senatore Fosco Giannini, contestando punto per punto l'accordo raggiunto al Palazzo di Vetro. Innanzitutto, «è sbagliato mandare le nostre truppe perché non sarebbero considerate "neutre", vista la vicinanza agli Usa». Motivo per cui in Libano, spiega, bisognerebbe schierare solo soldati arabi o dell'Unione africana, ben accetti alla popolazione locale. E poi «il cessate il fuoco deve essere immediato e gli israeliani se ne devono andare subito, altrimenti, col ritiro graduale previsto dall'Onu, avranno tutto il tempo di far fuori l'Hezbollah. Senza queste due condizioni il via libera alla missione non lo do». Parla con voce concitata, Giannini: «Sono eticamente indignato per l'aggressione compiuta dal governo Olmert, non solo in Libano: i palestinesi oggi sono come gli ebrei nel ghetto di Varsavia».

Molto critici anche Franco Turigliatto e Salvatore Cannavò.
Pure loro protestano per la mancata richiesta di immediato cessate il fuoco e altrettanto immediato ritiro delle truppe di Tel Aviv: «La risoluzione Onu punta a giustificare l'aggressione compiuta da Israele piuttosto che favorire un reale processo di pace. In questo contesto, l'invio di un contingente internazionale assume le sembianze di una guerra per interposta persona. Perciò l'ipotesi di mandare laggiù i nostri soldati non ci convince». Al punto di votare contro la missione? «Voglio capire meglio — dice Cannavò — ma il discrimine contro la guerra vale sempre. Quindi, tendenzialmente, voterei no». Pronto a far mancare il suo consenso anche Francesco Caruso: «Se questa missione, come io temo, è l'avallo della comunità internazionale ai soprusi di Israele, è chiaro che voto contro».
Il deputato no global detta allora le sue condizioni: «Si facciano rispettare anche le altre risoluzioni Onu, come quella che prevede il rientro di Israele nei confini del '67. E le truppe difendano dai raid pure Gaza e la Cisgiordania».

Più di un dubbio ce l'ha anche il senatore Claudio Grassi:
«Aspetto di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni, perché Israele per ora continua l'offensiva e questo è in contraddizione con l'Onu. Se non ferma i bombardamenti e non si ritira velocemente, anche questa risoluzione resterà lettera morta». Comunque, una cosa è certa: «Senza il cessate il fuoco nessun soldato italiano metterà piede in Libano».

Livia Michilli

maxsona
13-08-2006, 11:09
Come mai la Germania non partecipa ?

ulk
13-08-2006, 11:20
Come mai la Germania non partecipa ?

Ma sopratutto perchè l'Italia deve partecipare a questa inutile e dispendiosa missione che a nulla servirà?

Poi voglio vedere le lamentele quando inizierà a morire qualche militare, ma pensare ai nostri problemi?

discepolo
13-08-2006, 12:14
Come mai la Germania non partecipa ?


A quanto pare ne ha fatti di disastri il compagno:

http://www.powerlineblog.com/archives/schroeder.jpg

:stordita:

discepolo
13-08-2006, 12:16
Hanno chiesto un contingente fatto solo di musulmani. :muro:

Scherzi ?

I Crociati non li vogliono ? :stordita:

gpc
13-08-2006, 12:48
Hanno chiesto un contingente fatto solo di musulmani. :muro:

Anvedi, poi son quelli che dicono che la religione e la cultura non c'entra niente :stordita: :D

gpc
13-08-2006, 12:53
IL CASO Rifondazione, rispuntano i ribelli «No a guerre per interposta persona»


ROMA — Prodi garantisce che tutta la maggioranza appoggerà l'invio di militari italiani in Libano, il capogruppo di Rifondazione Giovanni Russo Spena conferma che stavolta non ci saranno dissidenti. E però proprio i «ribelli» del Prc, dopo aver dato battaglia sull'Afghanistan, tornano ad alzare la voce. Criticando la risoluzione dell'Onu così duramente da non escludere un voto contrario se la missione passerà al vaglio del Parlamento.

«Farò un'opposizione fermissima», annuncia il senatore Fosco Giannini,

Sì, certo, finchè non ci sarà da votare e allora per non perdere la lauta pensioncina tornerà buono :asd:


contestando punto per punto l'accordo raggiunto al Palazzo di Vetro. Innanzitutto, «è sbagliato mandare le nostre truppe perché non sarebbero considerate "neutre", vista la vicinanza agli Usa». Motivo per cui in Libano, spiega, bisognerebbe schierare solo soldati arabi o dell'Unione africana, ben accetti alla popolazione locale. E poi «il cessate il fuoco deve essere immediato e gli israeliani se ne devono andare subito, altrimenti, col ritiro graduale previsto dall'Onu, avranno tutto il tempo di far fuori l'Hezbollah.

Ed è un problema? :stordita:


Senza queste due condizioni il via libera alla missione non lo do». Parla con voce concitata, Giannini: «Sono eticamente indignato per l'aggressione compiuta dal governo Olmert, non solo in Libano: i palestinesi oggi sono come gli ebrei nel ghetto di Varsavia».

Molto critici anche Franco Turigliatto e Salvatore Cannavò.
Pure loro protestano per la mancata richiesta di immediato cessate il fuoco e altrettanto immediato ritiro delle truppe di Tel Aviv: «La risoluzione Onu punta a giustificare l'aggressione compiuta da Israele piuttosto che favorire un reale processo di pace.


Questo qui s'è perso qualche puntata del telegiornale dei giorni prima dell'attacco... :D

Ma, piuttosto: è o non è una missione di pace? Secondo ciò che è sempre stato detto, se si va in un posto dove c'è il rischio di combattere, non è una missione di pace. Quindi si va solo dove c'è già la pace. Ma allora se c'è la pace, non c'è bisogno di andarci. Uhhh :huh:

goldorak
13-08-2006, 12:56
Ovvio che non e' una missione di pace, e se ne accorgeranno quando gli Hezbollah spareranno qualche razzo sulle truppe onu.

gpc
13-08-2006, 13:06
Ovvio che non e' una missione di pace, e se ne accorgeranno quando gli Hezbollah spareranno qualche razzo sulle truppe onu.

No :O
In quel caso saranno i servizi segreti israeliani che avranno simulato un attacco Hezbollah per far sembrare che... :O
Non sei ancora entrato nell'ottica :nonsifa:

gor
13-08-2006, 13:12
No :O
In quel caso saranno i servizi segreti israeliani che avranno simulato un attacco Hezbollah per far sembrare che... :O
Non sei ancora entrato nell'ottica :nonsifa:

qui c'è davvero poco da scherzare,ma dico fino ad ora tutti pacifisti ad oltranza, ed ora voglion mandare truppe con regole di ingaggio piu flessibili(se non ho capito male)che potranno rispondere al fuoco,correggetemi se sbaglio,ma non e una contraddizione enorme per tutti gli pseudopacifisti italiani?nel tal caso dove sono?tutti al mare?
sono stanco di guardare il telegiornale,ogni giorno e un bollettino di guerra,ho 42 anni e non vedo miglioramenti all'orizzonte,anzi.....

goldorak
13-08-2006, 13:13
No :O
In quel caso saranno i servizi segreti israeliani che avranno simulato un attacco Hezbollah per far sembrare che... :O
Non sei ancora entrato nell'ottica :nonsifa:

Ma che servizi israeliani, non lo sai che e' Al-Quaeda la sorgente di tutti i mali di questo mondo ? :asd:
Sono loro che hanno manipolato dietro le quinte israele affinche' attaccasse il libano, dando quindi il motivo scatenante ai pakistani inglese per potare avanti il loro disegno di distruzione di massa nei cieli.
Sei tu che non sei ancora entrato nell'ottica giusta. :Perfido:

gpc
13-08-2006, 13:16
Ma che servizi israeliani, non lo sai che e' Al-Quaeda la sorgente di tutti i mali di questo mondo ? :asd:
Sono loro che hanno manipolato dietro le quinte israele affinche' attaccasse il libano, dando quindi il motivo scatenante ai pakistani inglese per potare avanti il loro disegno di distruzione di massa nei cieli.
Sei tu che non sei ancora entrato nell'ottica giusta. :Perfido:

No, effettivamente questi livelli di paranoia non li ho ancora raggiunti :sob: :asd:

goldorak
13-08-2006, 13:19
No, effettivamente questi livelli di paranoia non li ho ancora raggiunti :sob: :asd:


Mettilo accanto agli :
gli alieni hanno invaso la terra,
gli ufo sono tra noi
ed il kursk e' stato distrutto da un attacco premeditato americano nelle acque territoriali russe.
come vedi, la paranoia in questo forum e' di casa. :O :ciapet:

Ileana
13-08-2006, 13:38
Scherzi ?

I Crociati non li vogliono ? :stordita:
No, non scherzo. :sofico:

discepolo
13-08-2006, 18:00
No, non scherzo. :sofico:

Allora mi procuro il mio fido cavallo e vado sui monti in cina a prendermi l' armatura!

Se avessi il potere, effettivamente darei un bel crociffisso da mettere al collo ai soldati!

Ileana
13-08-2006, 18:09
Allora mi procuro il mio fido cavallo e vado sui monti in cina a prendermi l' armatura!

Se avessi il potere, effettivamente darei un bel crociffisso da mettere al collo ai soldati!
Le richieste dei compagni sono:
-contingente guidato dalla Francia (così riduciamo anche quella terra allo stato di quelle Africane che hanno avuto (e hanno ancora) la sfiga d'aver a che fare con i francesi)
-contingente composto da ALMENO il 50% di soldati di fede islamica
-contingente mandato laggiù solo ed esclusivamente col consenso degli Hezbollah.

Parole del capogruppo al Senato di rifondazione.

discepolo
13-08-2006, 18:13
Le richieste dei compagni sono:
-contingente guidato dalla Francia (così riduciamo anche quella terra allo stato di quelle Africane che hanno avuto (e hanno ancora) la sfiga d'aver a che fare con i francesi)
-contingente composto da ALMENO il 50% di soldati di fede islamica
-contingente mandato laggiù solo ed esclusivamente col consenso degli Hezbollah.

Parole del capogruppo al Senato di rifondazione.


Se penso che una parte di italiani la pensa alla stessa maniera di costoro, mi si drizzano i capelli! :eekk: :eekk: :eekk:

fabio80
13-08-2006, 18:44
Le richieste dei compagni sono:
-contingente guidato dalla Francia (così riduciamo anche quella terra allo stato di quelle Africane che hanno avuto (e hanno ancora) la sfiga d'aver a che fare con i francesi)
-contingente composto da ALMENO il 50% di soldati di fede islamica
-contingente mandato laggiù solo ed esclusivamente col consenso degli Hezbollah.

Parole del capogruppo al Senato di rifondazione.


e che senso avrebbe? che gente, che gente...e stanno in parlamento.... :rolleyes:

maxsona
13-08-2006, 19:00
Le richieste della sinistra radicale sono un pò fuffose visto che è da tempo che si sà che il contingente è a guida Francese, che parteciperanno anche paesi Musulmani e Nasrallah ha già dato il suo consenso.

franklar
13-08-2006, 19:09
Ma dico... soldati islamici in terra islamica ? Ma siamo impazzitiii ???? :rolleyes: :rolleyes:

maxsona
13-08-2006, 19:10
Sarrano soldati Turchi, quindi non di un paese estremista, almeno sulla carta :rolleyes:

Ileana
13-08-2006, 19:18
Ma dico... soldati islamici in terra islamica ? Ma siamo impazzitiii ???? :rolleyes: :rolleyes:
A che mi risulti il Libano è alquanto eterogeneo a livello religioso.
Non vedo il motivo di questa richiesta.

fabio80
13-08-2006, 19:23
Ma dico... soldati islamici in terra islamica ? Ma siamo impazzitiii ???? :rolleyes: :rolleyes:


questo è razzismo, su che base ci debbono andare gli islamici? è discriminazione religiosa portata avanto proprio da quelli del volemose bbbbene

franklar
13-08-2006, 19:23
E io non vedo nemmeno perchè ci si scandalizzi dell'invio di truppe di pace da parte di paesi islamici ( tra gli altri ) in un paese che ha una forte componente islamica.

franklar
13-08-2006, 19:25
Continuiamo allora a trattare gli islamici come bambini e ad abituarli al fatto che, se c'è un problema, basta aspettare tanto prima o poi arrivano i marines con l'M16 e l'abrahms a risolverlo... :rolleyes:

discepolo
13-08-2006, 19:30
Le richieste della sinistra radicale sono un pò fuffose visto che è da tempo che si sà che il contingente è a guida Francese, che parteciperanno anche paesi Musulmani e Nasrallah ha già dato il suo consenso.

Questo è vero, mi pare che sia l' ennesima mossa elettorale fatta sulla povera gente.

:muro:

CYRANO
13-08-2006, 19:33
E io non vedo nemmeno perchè ci si scandalizzi dell'invio di truppe di pace da parte di paesi islamici ( tra gli altri ) in un paese che ha una forte componente islamica.

mandiamoci buddisti e taoisti allora!

:O



Ciauzna

gpc
13-08-2006, 19:42
mandiamoci buddisti e taoisti allora!

:O



Ciauzna

Non ci si possono mandare gli uuariani, così, a fare un campo scuola? Magari imparano cosa siano le ingerenze religiose :fagiano: :asd:

Ileana
13-08-2006, 19:57
E io non vedo nemmeno perchè ci si scandalizzi dell'invio di truppe di pace da parte di paesi islamici ( tra gli altri ) in un paese che ha una forte componente islamica.
No, la richiesta non era esattamente questa.
La richiesta stava nel selezionare i militari solo di una certa religione, non di una certa nazionalità.
Che per il resto, posso pure concordare (sulla nazionalità). Mica sono tutti come gli italiani che riescono ad ambientarsi e a legare bene (quasi a prescindere) con le popolazioni del posto.

gpc
13-08-2006, 20:00
No, la richiesta non era esattamente questa.
La richiesta stava nel selezionare i militari solo di una certa religione, non di una certa nazionalità.
Che per il resto, posso pure concordare (sulla nazionalità). Mica sono tutti come gli italiani che riescono ad ambientarsi e a legare bene (quasi a prescindere) con le popolazioni del posto.

Se poi ci meti anche che ci sono anche delle popolazione del posto che non riescono a legare bene con chiunque non sia, beh, guardacaso islamico... :fiufiu:

goldorak
13-08-2006, 20:03
Se poi ci meti anche che ci sono anche delle popolazione del posto che non riescono a legare bene con chiunque non sia, beh, guardacaso islamico... :fiufiu:

Ce una ipocrisia di fondo nel chiamare queste truppe, truppe di pace.
Sono forze di interposizione, che dovrebbero avere il mandato di rispondere al fuoco nemico.
D'altronde e' stata una delle condizioni richieste da Israele (chiamali scemi) per ritirarsi dal Libano.
Le truppe non vanno li con il compito del "volemose bene" :asd:

xenom
13-08-2006, 20:03
ok poi però non piangiamo se muore qualche militare italiano... se cerchiamo i morti non c'è problema.

zerothehero
13-08-2006, 20:05
Chissà cosa fanno i girotondini, i verdi, rc, il partito dell' arcobaleno, mi scuso se ho dimenticato qualcuno. :Prrr:


Gli si vende l'operazione come un tentativo di fermare i massacri degli israeliani...facile...0 proteste, 0 problemi.
Cmq i contingenti internazionali non hanno mandato per disarmare hezbollah, quindi nella sostanza il conflitto è posticipato tra un 4-5 anni, quando hezbollah riaccumulerà nuovi missili, a meno che l'esercito libanese non si decida ad avviare un processo per smobilitare hezbollah.

maxsona
13-08-2006, 20:08
Agusta dovrebbe sbrigarsi a consegnare gli NH90, perchè quando c'è da pagare i soldi gli vogliono subito, ma a consegnare ci mettono una vita, servirebbero come il pane.

gpc
13-08-2006, 20:13
Ce una ipocrisia di fondo nel chiamare queste truppe, truppe di pace.
Sono forze di interposizione, che dovrebbero avere il mandato di rispondere al fuoco nemico.
D'altronde e' stata una delle condizioni richieste da Israele (chiamali scemi) per ritirarsi dal Libano.
Le truppe non vanno li con il compito del "volemose bene" :asd:

Ma la "truppa di pace" come l'ha venduta la sinistra pacifinta non esista, è una contraddizione in termini :D
Son curioso di vedere ora che succede quando "invaderemo" (sinistra docet) il Libano...

zerothehero
13-08-2006, 20:15
questo è razzismo, su che base ci debbono andare gli islamici? è discriminazione religiosa portata avanto proprio da quelli del volemose bbbbene

SE parteciperanno turchi ed egiziani, non vedo il problema.
Il fatto è che il cessate il fuoco e la risoluzione è una pezza che servirà soltanto per imporre una tregua, che cmq non risolverà i problemi di fondo.

-Hezbollah non smobiliterà il proprio braccio armato
-Iran e Siria continueranno (in barba all'embargo sulle forniture) a garantire la fornitura di migliaia di missili ad hezbollah

Quindi a meno di mosse politiche dell'esecutivo (ma non vedo perchè dovrebbero farlo visto che lahud è filosiriano-filohezbollah e Siniora ha una capacità di imporre qualcosa pari a quello di una nonnina novantenne semiparalizzata) la guerra hezbollah-israele è posposta tra un 4-5 anni.

Appena hezbollah si stuferà di aver in mezzo alle balle i contingenti internazionali (cioè dopo aver rimpinguato i bunker) useranno i camion-bomba, come d'altronde è loro costume fare.
Alla prossima :fagiano:

goldorak
13-08-2006, 20:17
Ma la "truppa di pace" come l'ha venduta la sinistra pacifinta non esista, è una contraddizione in termini :D
Son curioso di vedere ora che succede quando "invaderemo" (sinistra docet) il Libano...

Secondo la sinistra senza se e senza ma, l'unico esercito degno di nota (sotto l' egida onu naturalmente) e' quello senza armi. :Perfido:
Mandiamo i discendenti dei figli dei fiori, gli mettiamo un bel casco blu in testa e via in libano :asd:
Tutti felici e contenti ? :sofico:

goldorak
13-08-2006, 20:20
SE parteciperanno turchi ed egiziani, non vedo il problema.
Il fatto è che il cessate il fuoco e la risoluzione è una pezza che servirà soltanto per imporre una tregua, che cmq non risolverà i problemi di fondo.

-Hezbollah non smobiliterà il proprio braccio armato
-Iran e Siria continueranno (in barba all'embargo sulle forniture) a garantire la fornitura di migliaia di missili ad hezbollah

Quindi a meno di mosse politiche dell'esecutivo (ma non vedo perchè dovrebbero farlo visto che lahud è filosiriano-filohezbollah e Siniora ha una capacità di imporre qualcosa pari a quello di una nonnina novantenne semiparalizzata) la guerra hezbollah-israele è posposta tra un 4-5 anni.

Appena hezbollah si stuferà di aver in mezzo alle balle i contingenti internazionali (cioè dopo aver rimpinguato i bunker) useranno i camion-bomba, come d'altronde è loro costume fare.
Alla prossima :fagiano:


Come non quotarti al 100%.

gpc
13-08-2006, 20:21
SE parteciperanno turchi ed egiziani, non vedo il problema.
Il fatto è che il cessate il fuoco e la risoluzione è una pezza che servirà soltanto per imporre una tregua, che cmq non risolverà i problemi di fondo.

-Hezbollah non smobiliterà il proprio braccio armato
-Iran e Siria continueranno (in barba all'embargo sulle forniture) a garantire la fornitura di migliaia di missili ad hezbollah

Quindi a meno di mosse politiche dell'esecutivo (ma non vedo perchè dovrebbero farlo visto che lahud è filosiriano-filohezbollah e Siniora ha una capacità di imporre qualcosa pari a quello di una nonnina novantenne semiparalizzata) la guerra hezbollah-israele è posposta tra un 4-5 anni.

Appena hezbollah si stuferà di aver in mezzo alle balle i contingenti internazionali (cioè dopo aver rimpinguato i bunker) useranno i camion-bomba, come d'altronde è loro costume fare.
Alla prossima :fagiano:

Sono le soluzioni "alla ONU"...
Secondo me l'ONU è in mano ad italiani :asd:

gpc
13-08-2006, 20:22
Come non quotarti al 100%.

Beh ci sono tanti modi... basta essere di sinistra, oppure pacifinto, oppure filoislamico, oppure filo-Hezbollah, oppure anti-israeliano... :fagiano:


:D

zerothehero
13-08-2006, 20:24
Ce una ipocrisia di fondo nel chiamare queste truppe, truppe di pace.
Sono forze di interposizione, che dovrebbero avere il mandato di rispondere al fuoco nemico.
D'altronde e' stata una delle condizioni richieste da Israele (chiamali scemi) per ritirarsi dal Libano.
Le truppe non vanno li con il compito del "volemose bene" :asd:


Io sono molto scettico sull'efficacia della risoluzione.
Inanzitutto c'è da stringersi gli zebedei(amo essere tecnico :p ) sul fatto che domani alle 8:00 di mattina le controparti in campo rispettino il cessate il fuoco, cosa che io non considero del tutto scontata.
-Poi c'è da vedere se l'esercito libanese avrà la capacità di "convincere" hezbollah ad smobilitare dal confine fino al litani, visto che le truppe internazionali non hanno mandato per disarmare hezbollah.
-Non credo neanche per mezzo secondo che l'Iran cesserà di fornire missili ad hezbollah.
-La risoluzione onu ha visto d'accordo anche Hezbollah...quindi temo che i punti 1-2 non verranno rispettati...nessuno si suicida con le proprie mani.

zerothehero
13-08-2006, 20:28
Sono le soluzioni "alla ONU"...
Secondo me l'ONU è in mano ad italiani :asd:

L'onu non ha alcun strumento per far rispettare le risoluzioni, a meno che i pesi massimi (nel consiglio di sicurezza) non lo vogliano.
La tregua temporanea reggerà finchè lo vorrà hezbollah.
Appena riterranno opportuno cessare la tregua, ce lo faranno gentilmente sapere con qualche autobomba.
Come vedi sono particolarmete ottimista. :fagiano:

goldorak
13-08-2006, 20:32
@zerothehero :

Nessuno si suicida con le proprie mani, e' vero ma se ce un guadagno a medio-lungo termine potrebbero anche farlo (solo di facciata eh per soddisfare la comunita' internazionale).
Forse L'Iran ha promesso agli Hezbollah che se se ne stavano tranquilli per 4-5 anni, gli avrebbero fornito non piu' missili ma uranio (per fare le bombe sporche).
Tra qualche anno ci ritroviamo gli Hezbollah con una capacita' di paralizzare Israele cha va aldila' di quello che si puo' raggiungere con un attacco convenzionale.
Secondo me Israele doveva continuare con i bombardamenti e il piano di invasione della fascia meridionale del libano.
Tenere a bada gli Hezbollah e nel contempo scorazzare per tutto il libano a caccia dei capi politici e militari dell'organizzazione.
Il problema e' stato solo rimandato, e' sara' molto piu' difficile gestirlo in futuro, anche perche' l'Iran avra' sviluppato sicuramente qualche testata nucleare nel frattempo.

gpc
13-08-2006, 20:35
L'onu non ha alcun strumento per far rispettare le risoluzioni, a meno che i pesi massimi (nel consiglio di sicurezza) non lo vogliano.
La tregua temporanea reggerà finchè lo vorrà hezbollah.
Appena riterranno opportuno cessare la tregua, ce lo faranno gentilmente sapere con qualche autobomba.
Come vedi sono particolarmete ottimista. :fagiano:

Più che altro ti vedo realista.
Quando poi gli Hezbollah attaccheranno di nuovo, si alzeranno di nuovo i cori contro l'aggressione israeliana :fagiano:

discepolo
13-08-2006, 21:58
Più che altro ti vedo realista.
Quando poi gli Hezbollah attaccheranno di nuovo, si alzeranno di nuovo i cori contro l'aggressione israeliana :fagiano:

E i vedremo nuovamente i girotondi, che bello, con nanni moretti, a coordinare l' opera della pace! :fagiano:

maxsona
14-08-2006, 09:40
Afghanistan è diverso, ora mio sì è convinto
Parla la capogruppo del Pdci in Senato Manuela Palermi: «Risposta armata anche ad attacchi di Hezbollah»

ROMA - «La missione in Libano? È una forza di interposizione di pace, perciò non solo voterò sì, ma chiederò di inviarne una analoga anche a Gaza». Manuela Palermi, capogruppo del Pdci in Senato, non ha dubbi sull'opportunità di mandare i soldati italiani in Medio Oriente. Lei, che invece vuole il loro rientro dall'Afghanistan e nelle scorse settimane l'ha chiesto a gran voce. Lei, protagonista di un vivace battibecco con D'Alema quando l'Unione cercava affannosamente una posizione unitaria sul rifinanziamento della missione. Lei, che votò a favore causa fiducia, ma ribadendo in Aula tutta la sua contrarietà. «Sì, ma che c'entra ora l'Afghanistan? — ribatte —. Sono due situazioni completamente diverse».
In entrambe si combatte.
«In Libano andrà una forza di interposizione di pace dell'Onu, accettata da tutte le parti coinvolte nel conflitto e probabilmente guidata dalla Francia. È tutt'altra cosa rispetto a Enduring Freedom ».
Ma il ministro della Difesa Arturo Parisi parla di forza «con profilo attivo», che dovrà reagire alle ostilità e imporre il rispetto delle regole. Insomma, è contemplato l'uso della forza.
«Ovviamente in quelle condizioni un contingente, seppure di pace, non può restare inerte. È giusto che abbia un ruolo attivo, purché sia di difesa e non di offesa».
Cioè in quale caso, secondo lei, i soldati italiani potranno usare le armi?
«Solo se saranno attaccati da Israele o dall'Hezbollah o se gli verrà impedito di allestire un cordone umanitario o ancora se ci saranno nuovi sussulti militari da una delle due parti. D'altronde è quello che Parisi dice nell'intervista al Corriere:
il mandato Onu prevede la possibilità di reagire a iniziative ostili».
Quindi lei è perfettamente d'accordo col ministro della Difesa?
«Mi sembra dica cose ragionevoli e se saranno queste le regole d'ingaggio delle nostre truppe, non vedo problemi. Io nego il diritto all'attacco e alla guerra, non alla difesa. E in questa iniziativa dell'Onu vedo un segnale importante».
Quale?
«Per la prima volta le Nazioni Unite agiscono come una forza realmente di pace. Finora o sono state forze di guerra, o hanno lasciato il passo agli Stati Uniti. Perciò apprezzo la decisione di inviare in Libano una forza di interposizione di pace e già nella prossima riunione della commissione Difesa del Senato chiederò che un'analoga forza venga mandata anche a Gaza. Lì Israele sta facendo una guerra quotidiana contro i palestinesi inermi».
Alcuni «dissidenti» di Rifondazione però parlano di «guerra per interposta persona», non vedono troppe differenze con l'Afghanistan.
«Ma che sciocchezze! Gliel'ho già detto, Enduring Freedom è tutta un'altra cosa. Vadano in Afghanistan a vedere come stanno le cose, si informino su quali sono lì le regole d'ingaggio dei nostri militari».
Loro criticano la risoluzione Onu perché «giustifica l'aggressione» di Israele.
«Ma come fanno a dire una cosa simile? La missione serve proprio a impedire che prosegua l'offensiva di Tel Aviv e infatti ha ricevuto il consenso libanese, un elemento importantissimo. La verità è che per Israele questa è la resa, è uno dei momenti più tristi della sua storia: Olmert ha fallito, come dimostrano le richieste di dimissioni. Perciò sono certa che alla fine il loro dissenso rientrerà e l'Unione voterà compatta».
E se invece non cambiano idea? Metterete una nuova fiducia?
«Eh no! Niente trattative estenuanti o accordi a tutti i costi o voti di fiducia. Stavolta ognuno si assume le sue responsabilità».
Livia Michilli

Corriere
:mbe:

dantes76
14-08-2006, 09:46
Agusta dovrebbe sbrigarsi a consegnare gli NH90, perchè quando c'è da pagare i soldi gli vogliono subito, ma a consegnare ci mettono una vita, servirebbero come il pane.

e' missione di pace, li vestono come i centurioni romani, e gli danno le bighe

maxsona
14-08-2006, 09:51
e' missione di pace, li vestono come i centurioni romani, e gli danno le bighe
Secondo me no, visto che hanno la possibilità anche di sparare su qualche Israeliano li manderanno armati di tutto punto :asd:

dantes76
14-08-2006, 09:58
Secondo me no, visto che hanno la possibilità anche di sparare su qualche Israeliano li manderanno armati di tutto punto :asd:

si come in iraq, e dopo i mangusta . li mandano a morti avvenuti

gpc
14-08-2006, 16:27
:mbe:

Personalità dissociate, forse :D

maxsona
14-08-2006, 17:08
Anche Diliberto non è più lui

http://www.difesa.it/files/rassegnastampa/060814/BP5TF.pdf

discepolo
14-08-2006, 17:25
Anche Diliberto non è più lui

http://www.difesa.it/files/rassegnastampa/060814/BP5TF.pdf


Effetto poltrona.

:ciapet:

majin mixxi
14-08-2006, 17:47
ok poi però non piangiamo se muore qualche militare italiano... se cerchiamo i morti non c'è problema.

*

gpc
14-08-2006, 18:40
Effetto poltrona.

:ciapet:

Altro che poltrona, c'è un intero mobilificio lì, Dondi gli fa un baffo :asd:

discepolo
14-08-2006, 18:47
Ho la sensazione che ora saremo autorizzati alla sola autodifesa
Angioni: risoluzione ambigua
Il comandante della spedizione del 1982: attenzione ai rischi della Somalia.

STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
I PIU' LETTI
INVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - «Questa missione mi preoccupa molto. Quando la guida è in mano all'Onu c'è da aspettarsi brutte sorprese». Franco Angioni, il generale che comandò la spedizione italiana in Libano nel 1982, adesso non è per nulla fiducioso. Troppe volte le operazioni controllate dalle Nazioni Unite sono finite male.
«Ho in mente la Somalia — dice Angioni —. Fu un vero disastro».
Può ricordare come maturò la decisione di andare in Libano nel 1982?
«Anche in quel caso se ne occupò il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Ma non fu in grado di esprimere una risoluzione perché l'Unione Sovietica mise il veto. Allora si decise di procedere con un accordo a tre, americani, francesi e italiani. Ognuno mandò un suo contingente che rispondeva al rispettivo governo, non dall'Onu».
Quali differenze vede con la situazione odierna?
«La differenza più vistosa riguarda i progressi tecnologici nel campo degli armamenti. Inoltre, a quel tempo noi avevamo un esercito composto da ragazzi di leva, oggi sono tutti professionisti».
I giornali inglesi vi prendevano in giro. Videro i bersaglieri e scrissero: sono arrivati gli italiani con pacchi di spaghetti e penne di gallina sul cappello.
«Ci presero in giro, ma i nostri ragazzi non si scomposero. Erano tranquilli, sicuri. Un po' nervosi erano i vertici militari di allora. Pesava ancora sul nostro Esercito l'ombra della sconfitta della Seconda guerra mondiale. C'era perciò la tendenza a starsene buoni, acquattati come un cucciolo. Invece noi ufficiali più giovani ci sentivamo pronti e il Libano fu la grande occasione per dimostrarlo».
Qual era il vostro compito?
«In primo luogo sostenere il governo libanese nella ricostruzione del Paese e proteggere i civili».
Con quali regole d'ingaggio operavate?
«Eravamo autorizzati a respingere con le armi eventuali attacchi per riconquistare i territori liberati».
Adesso invece, in base alla risoluzione Onu, che regole d'ingaggio prevede?
«Non credo che saranno regole molto robuste. Dovrà definirle il segretario generale dell'Onu in base al contenuto della risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza. Il testo è deludente, quanto mai ambiguo, perciò ritengo che le regole d'ingaggio saranno poco sopra il livello minimo».
Cosa intende per livello minimo?
«L'autodifesa. Quello è il minimo. In questo caso credo che saremo poco sopra il minimo. Troppo poco. Non sufficiente per compiti così fondamentali come la garanzia di mantenere la pace. Serviva più determinazione».
Quali altre difficoltà vede?
«Per esempio, la presenza di musulmani nella forza che l'Onu sta componendo non mi convince per niente. Politicamente può sembrare una buona opportunità. Ma dal punto di vista militare è una bella complicazione».
Perché possono simpatizzare con gli Hezbollah?
«A parte questo, creano obiettivamente delle difficoltà nella composizione di un mosaico di reparti non abituati a operare insieme. Una forza internazionale deve muoversi in base a procedure standard. Non tutti sono abituati. Le procedure riguardano in maniera principale le comunicazioni, le regole di riconoscimento degli amici e dei nemici, la trasmissione degli ordini, l'intelligence in generale».
Rispetto alla missione da lei guidata nel 1982 quali sono le differenze sul territorio?
«L'ambiente è diverso. La forza dell'Onu dovrebbe schierarsi su un territorio punteggiato da pochi villaggi. Noi invece andammo a insinuarci nel cuore di Beirut. Stavamo acquartierati in una zona della città abitata da 300 mila sciiti e con la presenza di tre campi profughi palestinesi che oggi non esistono più».
Lei comandava soldati italiani che erano ragazzini di leva, dato che a quel tempo non avevamo professionisti.
«All'inizio sembrava che fossimo svantaggiati. Catapultati nell'inferno del Libano, male armati, al paragone coi marines americani e i parà francesi pieni di baldanza, i nostri facevano quasi tenerezza. Ma nei due anni di permanenza se la cavarono alla grande. Scrissero pagine di dignità assoluta. Sui muri dei campi profughi comparvero scritte col gesso Only Italy, solo gli italiani erano benvenuti».
Ora con l'arrivo della forza Onu cosa accadrà?
«Temo che non siamo ancora alla fine di questo orrore. I due contendenti accettano di far tacere le armi in seguito alla risoluzione 1701. Ma quanto durerà?».
Lei ritiene che il conflitto potrebbe ricominciare?
«Basta un pretesto, una fucilata, e ricominciano a sparare. Ci voleva più coraggio per approvare una risoluzione veramente efficace».
Marco Nese
14 agosto 2006


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/08_Agosto/14/angioni.shtml

Costui sarebbe un giornalista? :doh:

Se il comandante ha ragione sulla tesi di collusione probabile tra hezbollah e soldati islamici, allora rifondazione deve spiegare qualcosa a chi di dovere. :read:

zerothehero
14-08-2006, 20:23
@zerothehero :

Nessuno si suicida con le proprie mani, e' vero ma se ce un guadagno a medio-lungo termine potrebbero anche farlo (solo di facciata eh per soddisfare la comunita' internazionale).
Forse L'Iran ha promesso agli Hezbollah che se se ne stavano tranquilli per 4-5 anni, gli avrebbero fornito non piu' missili ma uranio (per fare le bombe sporche).

Non penso sia possibile. Se hezbollah usasse delle testate con del materiale fissile, Israele risponderebbe probabilmente con l'atomica.
In Iran però. :fagiano:


Tra qualche anno ci ritroviamo gli Hezbollah con una capacita' di paralizzare Israele cha va aldila' di quello che si puo' raggiungere con un attacco convenzionale.

Già adesso se la cavano abbastanza bene.


Secondo me Israele doveva continuare con i bombardamenti e il piano di invasione della fascia meridionale del libano.
Tenere a bada gli Hezbollah e nel contempo scorazzare per tutto il libano a caccia dei capi politici e militari dell'organizzazione.
Il problema e' stato solo rimandato, e' sara' molto piu' difficile gestirlo in futuro, anche perche' l'Iran avra' sviluppato sicuramente qualche testata nucleare nel frattempo.

Sono d'accordo sul fatto che il problema è procrastinato nel futuro prossimo.
A meno che l'esercito libanese non mi stupisca. :D
Ma dubito che ciò avvenga in quanto berri (pres. parl) è di amal ed è filohezbollah, siniora non conta una ceppa e lahud (filosiriano) fiancheggia gli hezbollah.
Permangono poi le motivazioni di Siria e Iran nell'appoggiare hezbollah.
Se fossi Assad o Akmadinejad non vedrei alcun motivo logico per interrompere la collaborazione con hezbollah.
In fin dai conti servono per tenere impegnato Israele e le conseguenze di tale politica ricadono sul Libano..perfetto direi. :fagiano:
Sarebbero stupidi sul piano politico se non aiutassero hezbollah.

zerothehero
14-08-2006, 20:26
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/08_Agosto/14/angioni.shtml

Costui sarebbe un giornalista? :doh:

Se il comandante ha ragione sulla tesi di collusione probabile tra hezbollah e soldati islamici, allora rifondazione deve spiegare qualcosa a chi di dovere. :read:


Fossi in Israele mi fiderei molto di più dei turchi, piuttosto che dei francesi filoarabi.
Cmq il problema più che altro è la scarsa efficacia di una missione di peacekeeping in cui non vi è un controllo operativo della nato.
Si rischia insomma il classico buco nell'acqua, a meno che entrambe le parti rispettino in modo scrupoloso la tregua.
Se ciò non dovesse avvenire, la vedo molto male.
Israele è ancora nel sud libano e non si ritirerà finchè non vedrà il contingente int...basta uno scontro provocato da hezbollah per far saltare tutto.

discepolo
14-08-2006, 20:33
Fossi in Israele mi fiderei molto di più dei turchi, piuttosto che dei francesi filoarabi.
Cmq il problema più che altro è la scarsa efficacia di una missione di peacekeeping in cui non vi è un controllo operativo della nato.
Si rischia insomma il classico buco nell'acqua, a meno che entrambe le parti rispettino in modo scrupoloso la tregua.
Se ciò non dovesse avvenire, la vedo molto male.
Israele è ancora nel sud libano e non si ritirerà finchè non vedrà il contingente int...basta uno scontro provocato da hezbollah per far saltare tutto.


Lo stesso comandante italiano si lamenta solo di aver la possibilità di difendersi.

Francamente se non possono impedire il lancio di missili su israele che azzo serve mandarli ? :doh:

gpc
14-08-2006, 20:46
Lo stesso comandante italiano si lamenta solo di aver la possibilità di difendersi.

Francamente se non possono impedire il lancio di missili su israele che azzo serve mandarli ? :doh:

A niente.
Ma così è una forza di pace :O
Ossia, lasciano in pace tutti :D

zerothehero
14-08-2006, 20:47
Lo stesso comandante italiano si lamenta solo di aver la possibilità di difendersi.

Francamente se non possono impedire il lancio di missili su israele che azzo serve mandarli ? :doh:

Discepolo, ma secondo te la comunità internazionale manderà dei soldati sotto egida onu per eliminare la minaccia hezbollah?
Se così fosse Hezbollah non avrebbe mai accettato la risoluzione onu.
La tregua regge finchè le parti in campo lo vorranno...
Se Hezbollah tra 3-4 anni vorrà riprendere il conflitto con Israele, non saranno certo le truppe internazionali ad impedirglielo, a dispetto di tutti i fiumi di inchiostro e di quello che c'è scritto nella risoluzione 1701.
I soldati e le truppe libanesi si posizioneranno in una fascia di 20 km..ma hezbollah potrebbe benissimo lanciare da zone non presidiate missili con una gittata di 30-40 km.
Finchè gli farà comodo ci sarà tregua...di certo non ti aspettare che gli italiani, i francesi e quant'altro si mettano a cercare i razzi nei cunicoli disseminati in tutto il sud Libano.
Questo toccherebbe al governo libanese e ai soldati libanesi, ma credo che preferiscano avere il piede in due scarpe e non stuzzicare troppo chi gli punta una pistola alla tempia.

discepolo
14-08-2006, 20:57
Discepolo, ma secondo te la comunità internazionale manderà dei soldati sotto egida onu per eliminare la minaccia hezbollah?
Se così fosse Hezbollah non avrebbe mai accettato la risoluzione onu.
La tregua regge finchè le parti in campo lo vorranno...
Se Hezbollah tra 3-4 anni vorrà riprendere il conflitto con Israele, non saranno certo le truppe internazionali ad impedirglielo, a dispetto di tutti i fiumi di inchiostro e di quello che c'è scritto nella risoluzione 1701.
I soldati e le truppe libanesi si posizioneranno in una fascia di 20 km..ma hezbollah potrebbe benissimo lanciare da zone non presidiate missili con una gittata di 30-40 km.
Finchè gli farà comodo ci sarà tregua...di certo non ti aspettare che gli italiani, i francesi e quant'altro si mettano a cercare i razzi nei cunicoli disseminati in tutto il sud Libano.
Questo toccherebbe al governo libanese e ai soldati libanesi, ma credo che preferiscano avere il piede in due scarpe e non stuzzicare troppo chi gli punta una pistola alla tempia.

L' auspicio era quello, si è ottenuto una soluzione all' italiana! :doh:

Mentre prodi continua a sbandierare le sue richieste a bush, ma perchè non sente gli israeliani! :doh:

gpc
14-08-2006, 21:00
L' auspicio era quello, si è ottenuto una soluzione all' italiana! :doh:


Te l'ho detto, l'onu è in realtà in mano agli italiani :D

zerothehero
14-08-2006, 21:02
L' auspicio era quello, si è ottenuto una soluzione all' italiana! :doh:

Mentre prodi continua a sbandierare le sue richieste a bush, ma perchè non sente gli israeliani! :doh:

Soluzioni alla "onu"...d'altronde l'onu è efficace solo è corroborato dalle forze prevalenti la comunità internazionale (che forniscono truppe).
L'obiettivo realistico è quello di una tregua temporanea, nessuno ha l'intenzione di risolvere il problema alla radice, anche perchè nessuno ha la bacchetta magica.
Gli unici a poter risolvere la questione hezbollah sono i libanesi.
Ma se loro non ne hanno la minima volontà, non vedo perchè dei soldati tutto sommato estranei alla vicenda dovrebbero farlo...probabilmente preferiscono avere un paese semidistrutto, piuttosto che affrontare alla radice hezbollah.

discepolo
14-08-2006, 21:05
Soluzioni alla "onu"...d'altronde l'onu è efficace solo è corroborato dalle forze prevalenti la comunità internazionale (che forniscono truppe).
L'obiettivo realistico è quello di una tregua temporanea, nessuno ha l'intenzione di risolvere il problema alla radice, anche perchè nessuno ha la bacchetta magica.
Gli unici a poter risolvere la questione hezbollah sono i libanesi.
Ma se loro non ne hanno la minima volontà, non vedo perchè dei soldati tutto sommato estranei alla vicenda dovrebbero farlo...

Se aspettiamo costoro israele non esiste più.

zerothehero
14-08-2006, 21:09
Se aspettiamo costoro israele non esiste più.

Israele se la caverà..è il Libano che andrà a puttane alla prossima iniziativa del partito di Dio.
Il problema è che a loro manca un Filippo il Bello (che diede una bella sistemata ai templari), un Richelieu (che bombardò le piazzaforti ugunotte) o anche un Ataturk della situazione. :D
Infatti il 30% dei maroniti cristiani da quel paese se ne è andato, credo definitivamente.
Uno stato che non ha il monopolio della forza legittima di fatto non è uno stato.

discepolo
14-08-2006, 21:24
Israele se la caverà..è il Libano che andrà a puttane alla prossima iniziativa del partito di Dio.
Il problema è che a loro manca un Filippo il Bello (che diede una bella sistemata ai templari), un Richelieu (che bombardò le piazzaforti ugunotte) o anche un Ataturk della situazione. :D
Infatti il 30% dei maroniti cristiani da quel paese se ne è andato, credo definitivamente.
Uno stato che non ha il monopolio della forza legittima di fatto non è uno stato.

Beh ai nostri tempi c'è costui:

http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/ilpacificatore.jpg

discepolo
15-08-2006, 10:18
Regole d’ingaggio, primi dubbi a sinistra
«Disarmare le milizie non spetta a noi»
Mele (Ds): l’Onu non può andare a sostenere Israele. Dal Pdci un «sì cauto». Il sottosegretario Paolo Cento: «Non mi sta bene questo militarismo preventivo che tradisce lo spirito della missione»

STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
I PIU' LETTI
INVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA — Partire, certo. E partecipare a una missione che tutti giudicano indispensabile. Non c’è parlamentare italiano, tranne rarissime eccezioni, che non veda con favore l’invio del contingente Onu in Libano, con un robusto reparto di militari italiani. Ma è sulle regole di ingaggio che oggi ci si interroga nel mondo politico, è su quello che i caschi blu dovranno andare a fare in una terra martoriata che, da destra come da sinistra ma con diversi obiettivi, si pretendono «chiarezza e nessuna ambiguità».
Al momento sul tavolo c’è la risoluzione Onu, che dovrà essere tradotta nel mandato ai caschi blu. E i punti più delicati sono quelli nei quali si prevede per la forza di interposizione non solo il compito di vigilare sul cessate il fuoco e sulla fine delle ostilità da parte libanese nonché sul ritiro israeliano, ma anche quello di «aiutare il governo libanese su sua richiesta » a dispiegare le sue forze nel Sud e a disarmare «tutti i gruppi armati in Libano», nonché a impedire l’ingresso di armi da Stati terzi.
Cosa significa, in concreto? Secondo il presidente della commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio che «i nostri militari devono essere pronti a tutto », perché «il compito di disarmare Hezbollah sarà davvero complicato». Insomma, sarebbe il disarmo del gruppo estremistico libanese il nocciolo duro della missione, delicatissima e pericolosissima, che attende i nostri militari, per questo «il poter dire da adesso che non verrà sparato nemmeno un colpo da parte dei nostri soldati è una previsione ottimistica ».
Parole che, se sommate a quelle degli esponenti di centrodestra che chiedono con insistenza regole di ingaggio «chiare» a protezione dei nostri militari insospettiscono e non piacciono alla sinistra dell’Unione, pure favorevole alla missione. «Non mi sta bene questo militarismo preventivo, che tradisce lo spirito della missione: la risoluzione Onu è chiara, e prevede un ruolo di interposizione per i caschi blu, non un’azione militare offensiva », puntualizza il verde Paolo Cento, secondo il quale «il compito di disarmare Hezbollah è del governo libanese, non nostro». E infatti, il capogruppo di Rifondazione al Senato Giovanni Russo Spena spiega che «se si fosse trattato di dover disarmare Hezbollah noi non saremmo stati favorevoli, come lo siamo invece ad una missione che potrebbe avere un esito importantissimo per tutto il processo di pace in Medio Oriente. I caschi blu, anche per il loro numero, saranno lì a fare interposizione attiva, il che non significa che non dovranno usare la forza se servirà, ma significa che è il governo libanese l’unico chiamato a disarmare Hezbollah, un gruppo legittimato dal voto del 30% della popolazione libanese, presente in Parlamento e al governo e che non è certo paragonabile ad Al Qaeda». In ogni caso «il Polo si tranquillizzi: le regole di ingaggio le decide l’Onu».
Anche un esponente della sinistra Ds come Giorgio Mele mette i puntini sulle i : «Non deve trattarsi di una missione combattente, e non sono tollerabili ambiguità: l’Onu non può andare lì a sostenere le parti di Israele, maa far rispettare gli accordi siglati da entrambe le parti. Dunque no a qualsiasi delegittimazione del governo libanese e sì a limiti precisi concordati tra le parti». Il tema insomma è spinoso, per questo Marco Rizzo del Pdci si sente di dare per ora solo un giudizio «cautamente positivo» della missione Onu. Giudizio che può cambiare a seconda di come si risponde a queste domande: «La forza di interposizione va solo in Libano o anche, come dovrebbe, aGaza? Nel contingente ci saranno solo PaesiNato o anche neutrali emusulmani? E soprattutto, l’invio di militari italiani in Libano sarà compensato dal ritiro di quelli dell’Afghanistan? ». Domande pesanti, che non sono «condizioni» ma «per ora» solo «caldi suggerimenti». Per ora.
Paola Di Caro
15 agosto 2006

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/08_Agosto/15/dicaro.shtml

Bene ora i DS sono come RC! :muro:
:Puke: :Puke: :Puke:

LittleLux
15-08-2006, 10:22
[B]Fossi in Israele mi fiderei molto di più dei turchi, piuttosto che dei francesi filoarabi.[/]
Cmq il problema più che altro è la scarsa efficacia di una missione di peacekeeping in cui non vi è un controllo operativo della nato.
Si rischia insomma il classico buco nell'acqua, a meno che entrambe le parti rispettino in modo scrupoloso la tregua.
Se ciò non dovesse avvenire, la vedo molto male.
Israele è ancora nel sud libano e non si ritirerà finchè non vedrà il contingente int...basta uno scontro provocato da hezbollah per far saltare tutto.

Forse gli israeliani provano ancora, inconsciamente, un forte senso di gratitudine nei confronti dei francesi per aver dato loro la bomba atomica? :fagiano:

maxsona
15-08-2006, 11:51
Libano, gen. Castagnetti: non oltre 3.000 italiani - stampa

ROMA (Reuters) - Saranno non più di 3.000 i militari italiani che andranno in Libano, ha detto oggi in un'intervista il generale Fabrizio Castagnetti, responsabile delle missioni all'estero, che mette in guardia dai rischi di una missione sotto il comando Onu.

"Prevediamo che la forza italiana a regime si avvicinerà ai 3.000 uomini, non di più", ha detto al Corriere della Sera Castagnetti, a capo del Comando operativo di vertice interforze (Coi).

"Siamo quasi pronti", ha aggiunto il generale, precisando che la prima a partire sarà la Marina: "Nel giro di pochi giorni potrebbe partire la portaerei Garibaldi che avrebbe la funzione di nave comando. Poi toccherà a una brigata".

Il fatto che la missione sarà sotto il diretto comando delle Nazioni Unite preoccupa molto Castagnetti, "perché il comandante ha le mani legate. Non può prendere decisioni senza consultare il Palazzo di Vetro (sede dell'Onu), a New York. Ma le sue invocazioni di ottenere delle direttive chiare si infrangono contro la burocrazia elefantiaca delle Nazioni Unite. Nessuno si prende la responsabilità di trasmettere un ordine".

"L'ideale sarebbe che l'Onu affidasse un mandato, dicesse alla coalizione quali obiettivi bisogna raggiungere", prosegue Castagnetti, e sottolinea che "bisogna ammettere in tutta onestà che le operazioni comandate dall'Onu si sono rivelate un fallimento, in alcuni casi un disastro totale", dalla Somalia ai Balcani al Ruanda.

"Adesso avrò un incontro con il ministro della Difesa Arturo Parisi per mettere a punto il progetto Libano e glielo dirò. Gli spiegherò le difficoltà di agire sotto la guida Onu".

Sono in molti a chiedere all'Onu chiarezza sulla forza multinazionale che si dispiegherà in Libano - fino a 15.000 uomini che affiancheranno altrettanti militari libanesi - in seguito all'approvazione della risoluzione che ha permesso la tregua tra Israele e milizie Hezbollah, iniziata ieri mattina.
:fagiano:

ulk
15-08-2006, 12:01
Sono sempre meno convinto.. non si rischia di rimanere chiusi in una morsa?

JackTheReaper
15-08-2006, 14:07
il vero problema sono appunto le regole di ingaggio, possiamo inviare qualsiasi cosa dai Mangusta agli Ariete, ma se non concediamo loro l'autorizzazione a neutralizzare le minacce....
Eclatante è l'esperienza irakena: i nostri militari possono aprire il fuoco solo se attaccati, in pratica un elicottero Mangusta può tenere sotto tiro miliziani armati di RPG ma se questi non sparano i nostri non possono fare nulla... e spesso devono rassegnarsi a vedere i bifolchi tornare a casa con i loro bei lanciamissili in spalla!

JackTheReaper
15-08-2006, 14:13
Agusta dovrebbe sbrigarsi a consegnare gli NH90, perchè quando c'è da pagare i soldi gli vogliono subito, ma a consegnare ci mettono una vita, servirebbero come il pane.

Abbiamo già pagato todos oppure come al solito i fondi non ci sono e le consegne sono rimandate a tempi migliori?
Si pretende tutto dalle forze armate dando meno di nulla :muro:

JackTheReaper
15-08-2006, 14:27
Discepolo, ma secondo te la comunità internazionale manderà dei soldati sotto egida onu per eliminare la minaccia hezbollah?
Se così fosse Hezbollah non avrebbe mai accettato la risoluzione onu.
La tregua regge finchè le parti in campo lo vorranno...
Se Hezbollah tra 3-4 anni vorrà riprendere il conflitto con Israele, non saranno certo le truppe internazionali ad impedirglielo, a dispetto di tutti i fiumi di inchiostro e di quello che c'è scritto nella risoluzione 1701.
I soldati e le truppe libanesi si posizioneranno in una fascia di 20 km..ma hezbollah potrebbe benissimo lanciare da zone non presidiate missili con una gittata di 30-40 km.
Finchè gli farà comodo ci sarà tregua...di certo non ti aspettare che gli italiani, i francesi e quant'altro si mettano a cercare i razzi nei cunicoli disseminati in tutto il sud Libano.
Questo toccherebbe al governo libanese e ai soldati libanesi, ma credo che preferiscano avere il piede in due scarpe e non stuzzicare troppo chi gli punta una pistola alla tempia.

L'ONU con la sua politica del tutti contenti non ha mai risolto nulla.. per questo conflitto,anzi,in ogni conflitto dove è forte la contrapposizione etnica o ideologica, si può arrivare ad una "pace" solo se si disarma un contendente... dal momento che israele non può essere disarmato (e ce li voglio vedere i caschi blu che ordinano agli israeliani di consegnare merkava, AH-64D ed F-16I :asd:) la sfiga toccherà ad ezbollah.. che comunque al di là di tutto deve assolutamente venire disarmato, è un elemento troppo destabilizzante,(di fatto ha portato il povero Libano a subire i bombardamenti israeliani, cosa che il governo libanese si sarebbe volentieri risparmiata) sia per il libano che per il medioriente in generale.

maxsona
15-08-2006, 18:44
Abbiamo già pagato todos oppure come al solito i fondi non ci sono e le consegne sono rimandate a tempi migliori?
Si pretende tutto dalle forze armate dando meno di nulla :muro:
Abbiamo pagato quello che c'era da pagare

Maxmel
15-08-2006, 18:56
Finchè gli farà comodo ci sarà tregua...di certo non ti aspettare che gli italiani, i francesi e quant'altro si mettano a cercare i razzi nei cunicoli disseminati in tutto il sud Libano.

veramente gli italiani quando c'era da rastrellare l'hanno sempre fatto... :rolleyes: Cercati su google ceckpoint pasta...

JackTheReaper
15-08-2006, 18:56
Abbiamo pagato quello che c'era da pagare

ovvero?

JackTheReaper
15-08-2006, 19:10
veramente gli italiani quando c'era da rastrellare l'hanno sempre fatto... :rolleyes: Cercati su google ceckpoint pasta...

Penso si riferisse al fatto che nessuno oserebbe disarmare gli etzbollah per paura dell'iran.. anche se sarebbe la cosa migliore da fare

maxsona
15-08-2006, 19:20
ovvero?
Come ovvero ? ogni scade una rata, quest'anno è stata di 160 milioni di euro, il programma completo circa 3.2 miliardi

maxsona
15-08-2006, 19:23
Parlano anche di dislocare degli AMX a Cipro :eek: :eek:

JackTheReaper
15-08-2006, 19:27
Parlano anche di dislocare degli AMX a Cipro :eek: :eek:

Per far che? ma sono usciti di senno? :asd:
Chi dovremmo bombardare? le postazioni ezbollah? chissà cosa diranno i rossi che di ezbollah sono amici...
oppure diliberto si aspetta che attacchiamo i cattivi israeliani? :eek:

maxsona
15-08-2006, 19:28
oppure diliberto si aspetta che attacchiamo i cattivi israeliani? :eek:
Secondo me non avrebbe problemi se lo facessimo

PS. per ogni AMX ci vuole anche un team CSAR :asd:

JackTheReaper
15-08-2006, 19:29
Come ovvero ? ogni scade una rata, quest'anno è stata di 160 milioni di euro, il programma completo circa 3.2 miliardi

a ok! questo volevo sapere.. se mi rispondi a mò di telegrafo :)
allora riceveremo quanto ci spetta

JackTheReaper
15-08-2006, 19:35
Secondo me non avrebbe problemi se lo facessimo

PS. per ogni AMX ci vuole anche un team CSAR :asd:

soprattutto se diamo retta a diliberto :asd:

ulk
15-08-2006, 19:38
Alla fine saranno solo un sacco di soldi (nostri) buttati nel cesso.

JackTheReaper
15-08-2006, 19:48
secondo me l'idea in sè della forza di interposizione è assurda.. ma abbiamo idea fra chi dobbiamo interporci? non è la solita guerra civile combattuta fra miliziani.. è una guerra vera! è forse l'unico caso dove uno dei due contendenti avrebbe la forza per ributtare in mare il contingente ONU....
In teoria una forza di interposizione è super partes, quindi dovrebbe rispondere al fuoco da qualsiasi parte provenga.... Quanti eserciti europei se la sentirebbero di combattere con l'esercito israeliano?

maxsona
15-08-2006, 19:55
secondo me l'idea in sè della forza di interposizione è assurda.. ma abbiamo idea fra chi dobbiamo interporci? non è la solita guerra civile combattuta fra miliziani.. è una guerra vera! è forse l'unico caso dove uno dei due contendenti avrebbe la forza per ributtare in mare il contingente ONU....
In teoria una forza di interposizione è super partes, quindi dovrebbe rispondere al fuoco da qualsiasi parte provenga.... Quanti eserciti europei se la sentirebbero di combattere con l'esercito israeliano?
Chissà cosa manderanno i Francesi, forse l'ERC90 Sagaié :asd:

http://www.air-defense.net/dossier/311/intro311.jpg

JackTheReaper
15-08-2006, 19:57
Chissà cosa manderanno i Francesi, forse l'ERC90 Sagaié :asd:

http://www.air-defense.net/dossier/311/intro311.jpg

manderanno come al solito la legione straniera a fare il lavoro sporco :asd:

maxsona
15-08-2006, 19:59
manderanno come al solito la legione straniera a fare il lavoro sporco :asd:
Intendevo che come mezzi di terra stanno un pò con le pezze al culo, almeno che non ci mandino i Leclerc

zerothehero
15-08-2006, 20:04
Forse gli israeliani provano ancora, inconsciamente, un forte senso di gratitudine nei confronti dei francesi per aver dato loro la bomba atomica? :fagiano:

Ma non dimenticano gli enbarghi sulle armi o la recente loro politica filoaraba. :D
I turchi sono più affidabili, ma non hanno un seggio permanente al consiglio di sicurezza. :p

zerothehero
15-08-2006, 20:06
Sono sempre meno convinto.. non si rischia di rimanere chiusi in una morsa?

Ulk se non ci fosse alcun rischio ci andrei io, non dei militari addestrati. :fagiano:
E' ovvio che ci sono dei rischi...la pace durerà finchè entrambe le parti lo vorranno.
E poi bisogna vedere quanto sarà agile la struttura di comando (l'onu è un elefante burocratico), ma sopratutto bisognerà vedere come si comporteranno i libanesi, hezbollah e esercito regolare.

zerothehero
15-08-2006, 20:11
L'ONU con la sua politica del tutti contenti non ha mai risolto nulla.. per questo conflitto,anzi,in ogni conflitto dove è forte la contrapposizione etnica o ideologica, si può arrivare ad una "pace" solo se si disarma un contendente... dal momento che israele non può essere disarmato (e ce li voglio vedere i caschi blu che ordinano agli israeliani di consegnare merkava, AH-64D ed F-16I :asd:) la sfiga toccherà ad ezbollah.. che comunque al di là di tutto deve assolutamente venire disarmato, è un elemento troppo destabilizzante,(di fatto ha portato il povero Libano a subire i bombardamenti israeliani, cosa che il governo libanese si sarebbe volentieri risparmiata) sia per il libano che per il medioriente in generale.

L'onere del disarmo di hezbollah toccherà all'esercito libanese e alle successive negoziazioni politiche.
Non mi aspetto che il contingente internazionale si metta a disarmare con la forza hezbollah: perchè se avvenisse questo scoppierebbe immediatamente una nuovo conflitto.
L'onere spetta ai libanesi...se non lo faranno in futuro continueranno a subire le conseguenze delle libere iniziative di quel partito-milizia.
Chi concorre a limitare il monopolio della forza di uno stato va in qualche modo eliminato.

JackTheReaper
15-08-2006, 21:02
L'onere del disarmo di hezbollah toccherà all'esercito libanese e alle successive negoziazioni politiche.
Non mi aspetto che il contingente internazionale si metta a disarmare con la forza hezbollah: perchè se avvenisse questo scoppierebbe immediatamente una nuovo conflitto.
L'onere spetta ai libanesi...se non lo faranno in futuro continueranno a subire le conseguenze delle libere iniziative di quel partito-milizia.
Chi concorre a limitare il monopolio della forza di uno stato va in qualche modo eliminato.

la vedo ardua per il povero esercito libanese.. e chissà come reagiranno i due ministri hezbollah a questa iniziativa

goldorak
15-08-2006, 21:05
la vedo ardua per il povero esercito libanese.. e chissà come reagiranno i due ministri hezbollah a questa iniziativa

Esercito libanese ?! :stordita: ma se non hanno neanche il controllo del 100% del territorio.

zerothehero
15-08-2006, 21:13
la vedo ardua per il povero esercito libanese.. e chissà come reagiranno i due ministri hezbollah a questa iniziativa


Hanno reagito benissimo, pur esprimendo qualche riserva su alcuni punti della risoluzione.
Probabilmente immaginano che:

-L'aiuto di Siria e Iran non cesserà
-i 15000 soldati libanesi non insisteranno troppo nel chiedere la smilitarizzazione della milizia.

Se così non dovesse essere ce lo faranno sapere alla "loro" maniera.

maxsona
15-08-2006, 22:14
Adesso si parla anche di partenza della Garibaldi perchè servono capacità di comando e controllo e tutti gli elicotteri che ha sopra

zerothehero
15-08-2006, 22:21
Adesso si parla anche di partenza della Garibaldi perchè servono capacità di comando e controllo e tutti gli elicotteri che ha sopra

Servirà anche che abbiano numerosi giochi da tavolo tipo scarabeo e monopoli, quando dovranno aspettare le direttive dell'Onu. :D
Proprio oggi c'è un intervista di un generale italiano che lamenta la farraginosità delle missioni onu senza un comando di una forza regionale (tipo Nato).

maxsona
15-08-2006, 22:22
Allora spetta e spera :asd:

goldorak
15-08-2006, 22:24
Servirà anche che abbiano numerosi giochi da tavolo tipo scarabeo e monopoli, quando dovranno aspettare le direttive dell'Onu. :D
Proprio oggi c'è un intervista di un generale italiano che lamenta la farraginosità delle missioni onu senza un comando di una forza regionale (tipo Nato).

Scarabeo e Monopoli ?! :mbe:
Come sei antiquato, ci vuole il RISIKO :D

zerothehero
15-08-2006, 22:28
Scarabeo e Monopoli ?! :mbe:
Come sei antiquato, ci vuole il RISIKO :D

Il risiko è contrario all'ideale delle risoluzioni delle controversie senza l'uso della forza bellica.
L'Onu non potrebbe mai permettere alle truppe italiane di portare il risiko in Libano.
:O
Mandato ampio, ma non esageriamo :asd:

dantes76
16-08-2006, 09:21
sperem che abbiano regole d'ingaggio decenti, e che non sia classificata come missione di pace, visto che l'iraq a confronto e' una passeggiata

JackTheReaper
16-08-2006, 10:13
sperem che abbiano regole d'ingaggio decenti, e che non sia classificata come missione di pace, visto che l'iraq a confronto e' una passeggiata

IL termine "missione di pace" a dire il vero esiste solo nel vocabolario della politica italiana :asd:
Per tutto il resto del mondo il termine corretto è "mantenimento della pace" e se per mantenere la pace bisogna sparare... allora si spara!

discepolo
16-08-2006, 10:18
IL termine "missione di pace" a dire il vero esiste solo nel vocabolario della politica italiana :asd:
Per tutto il resto del mondo il termine corretto è "mantenimento della pace" e se per mantenere la pace bisogna sparare... allora si spara!

Sono stati autorizzati a difendersi! E' una conquista. :stordita:

JackTheReaper
16-08-2006, 10:22
Sono stati autorizzati a difendersi! E' una conquista. :stordita:

E meno male! ma per difendersi cosa intendono? la solita farsa del sparare dopo che si è stati presi di mira, oppure poter annientare ogni minaccia?
In soldoni un nostro mangusta può abbattere il tizio che si aggira con un RPG in spalla e aspetta il momento migliore per abbatterlo oppure deve aspettare che glielo lanci addosso?

twinpigs
16-08-2006, 10:25
ma eventualmente a questi "eroi" la medaglia alla memoria chi la darà, l'onu o l'italja? :doh:

JackTheReaper
16-08-2006, 10:45
ma eventualmente a questi "eroi" la medaglia alla memoria chi la darà, l'onu o l'italja? :doh:

A me basta che non siano morti perchè qualcuno a migliaia di km di distanza ha deciso che non possono sparare

discepolo
16-08-2006, 11:00
E meno male! ma per difendersi cosa intendono? la solita farsa del sparare dopo che si è stati presi di mira, oppure poter annientare ogni minaccia?
In soldoni un nostro mangusta può abbattere il tizio che si aggira con un RPG in spalla e aspetta il momento migliore per abbatterlo oppure deve aspettare che glielo lanci addosso?


Vedremo.
:fagiano:

Encounter
16-08-2006, 12:09
Andiamo a buttare milioni di euro nel cesso anche in Libano , per colpa delle manie di grandezza di Israele. I soldi poi ce li danno loro? Non credo, non sono famosi per essere di manica larga.

gor
16-08-2006, 12:13
Andiamo a buttare milioni di euro nel cesso anche in Libano , per colpa delle manie di grandezza di Israele. I soldi poi ce li danno loro? Non credo, non sono famosi per essere di manica larga.
stavolta le manie di grandezza son venute da questo governo,isralele a parte l'attacco non vedo cosa centri con la decisione italiana di fornire truppe all'onu.

gpc
16-08-2006, 16:47
La sinistra vuole regole d'ingaggio per cui i nostri soldati non possano sparare, perchè è una missione di pace. Che ci vanno a fare allora, le vacanze al mare? :fagiano:

goldorak
16-08-2006, 16:53
La sinistra vuole regole d'ingaggio per cui i nostri soldati non possano sparare, perchè è una missione di pace. Che ci vanno a fare allora, le vacanze al mare? :fagiano:

Per una politica estera seria purtroppo ci vuole il centro-destra. :stordita:

maxsona
16-08-2006, 17:04
Per una politica estera seria purtroppo ci vuole il centro-destra. :stordita:
Si infatti, come quando mandarono Mangusta, Dardo e Ariete solo quando ci è scappato il morto pur avendo i numeri in parlamento per mandarceli.

gpc
16-08-2006, 17:06
Si infatti, come quando mandarono Mangusta, Dardo e Ariete solo quando ci è scappato il morto pur avendo i numeri in parlamento per mandarceli.

correggiamo: ci vuole il centro destra E l'eliminazione delle ideologie di centro sinistra :asd:

goldorak
16-08-2006, 17:08
correggiamo: ci vuole il centro destra E l'eliminazione delle ideologie di centro sinistra :asd:

non sarei cosi' drastico, basta eliminare i partitelli dell'estrema sinistra. :asd:

maxsona
16-08-2006, 17:09
correggiamo: ci vuole il centro destra E l'eliminazione delle ideologie di centro sinistra :asd:
Una coalizione di maggioranza dovrebbe fare valere la sua linea politica indipendentemente da quella dell'opposizione.

gpc
16-08-2006, 17:13
Ma io non capisco...

Libano:Onu spera in 3000 caschi blu
[foto] Il contingente e' previsto dalla risoluzione 1701 (ANSA) - NEW YORK, 15 AGO - L'Onu spera nella Francia in un dispiegamento rapido nel Libano del sud, entro 15 giorni, di 3000-3500 caschi blu. Questi costituiranno il rafforzamento dell'Unifil, il contingente Onu in Libano, previsto dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Per discutere del rafforzamento dell'Unifil e dell'applicazione della risoluzione, oggi saranno al Palazzo di vetro il ministro degli esteri israeliano, Tzipi Livni, e una delegazione militare francese.

Israele-Libano: 3.500 italiani
[foto] Una prima aliquota su 5 navi tra cui la portaerei Garibaldi (ANSA) - ROMA, 16 ago - Cinque navi, tra cui la portaerei Garibaldi e circa 3.500 militari: sono i probabili numeri del contingente italiano in Libano. La piu' recente ipotesi sulla composizione iniziale del contingente indica un'aliquota operativa di 1.000-1.200 uomini che sara' schierata sul terreno. Questa prima aliquota partira' dopo il via libera dell'Onu e dovrebbe restare sul posto 2-3 mesi quando verra' avvicendata da una brigata di circa 3.000 uomini.

Cioè, noi da soli ne diamo di più di quelli che chiede l'onu? :confused:

maxsona
16-08-2006, 17:15
Intenderanno una prima tranche di 3500 uomini

ulk
16-08-2006, 17:50
Intenderanno una prima tranche di 3500 uomini

Mi sa che qualcuno comincia a fare orecchie da mercante (:asd: )

Teox82
16-08-2006, 19:15
Hanno reagito benissimo, pur esprimendo qualche riserva su alcuni punti della risoluzione.
Probabilmente immaginano che:

-L'aiuto di Siria e Iran non cesserà
-i 15000 soldati libanesi non insisteranno troppo nel chiedere la smilitarizzazione della milizia.

Se così non dovesse essere ce lo faranno sapere alla "loro" maniera.

Quoto tutto.Se succede qualcosa ai nostri soldati,comunque(e speriamo ovviamente di no),andare alle elezioni anticipate sarebbe il minimo.
Speriamo anche in regole di ingaggio decenti,quantomeno la possibilità di rispondere con le armi ad eventuali minacce,altrimenti mandare là dei manichini con un casco blu in testa sarebbe meglio..

zerothehero
16-08-2006, 20:39
Andiamo a buttare milioni di euro nel cesso anche in Libano , per colpa delle manie di grandezza di Israele. I soldi poi ce li danno loro? Non credo, non sono famosi per essere di manica larga.

Devi incolpare i padri costituenti e quel maledetto articolo 11 della costituzione italiana :asd:

La causa del conflitto è di Hezbollah e la sua aggressione contro uno stato sovrano, avvenuta il 12 luglio.

zerothehero
16-08-2006, 20:41
sperem che abbiano regole d'ingaggio decenti, e che non sia classificata come missione di pace, visto che l'iraq a confronto e' una passeggiata

La pace la mantieni monopolizzando la forza.
Non c'è contraddizione quindi. :)

xenom
16-08-2006, 20:42
Devi incolpare i padri costituenti e quel maledetto articolo 11 della costituzione italiana :asd:

La causa del conflitto è di Hezbollah e la sua aggressione contro uno stato sovrano, avvenuta il 12 luglio.

se vabbé :asd:


aggressione o no israele ha risposto in modo spropositato, e dovrebbero mettere fine a quella guerra prma che si espanda troppo :doh:

zerothehero
16-08-2006, 20:46
stavolta le manie di grandezza son venute da questo governo,isralele a parte l'attacco non vedo cosa centri con la decisione italiana di fornire truppe all'onu.

Io non dimenticherei una cosettina: la riforma onu di cui si discute da tempo.
Il motivo della partecipazione italiana è ANCHE questo (oltre che una questione di rango e prestigio internazionale cui l'Italia non può rinunciare)..perchè lo sa anche mia zia concettina che la risoluzione 1701 (che poi a parte la tregua, è una pezza della 1559) verrà disattesa.
Hezbollah non verrà disarmato dall'esercito libanese e il traffico di armi continuerà...al massimo per pudore faranno passare i traffici attraverso la valle della beeka, evitando di andare verso sud (zona presidiata dalle future truppe internazionali).
Il conflitto, a meno di improbabili novità, è solo rimandato.

zerothehero
16-08-2006, 20:53
se vabbé :asd:


Vabbè che? :confused:
La responsabilità del conflitto è di chi ha ucciso 8 soldati e ne ha rapiti due.
O è colpa di Israele se hezbollah ha deciso di sua libera iniziativa di attaccare?
Anche il compagno D'Alema ha parlato di art. 51 (che prevede una risposta militare in caso di aggressione) e di legittimità dell'autodifesa.


aggressione o no israele ha risposto in modo spropositato, e dovrebbero mettere fine a quella guerra prma che si espanda troppo :doh:

Se te lo sei perso la tregua è già in essere.
MA ISraele mantiene le truppe in Libano, finchè non arrivano i soldati.
La sproporzione è la balla che si dice perchè non si può mettere in dubbio la legittimità a difendersi di uno stato sovrano.
Quando D'Alema bombardava (in violazione del diritto int.) la Serbia immagino che fosse tutto proporzionato, compresi i morti civili.

Quando questa parte della risoluzione non verrà rispettata:
Cito: "decide inoltre che tutti gli Stati adottino le misure necessarie per impedire, a propri cittadini, sul proprio territorio, o utilizzando navi battenti bandiera del Paese o velivoli, (a) la vendita o la fornitura a nessuna entità o individuo in Libano di armamenti e materiali di alcun tipo, incluse armi e munizioni, veicoli militari e equipaggiamenti, equipaggiamenti paramilitari e parti di ricambio per i suddetti, siano o no prodotti nei loro territori, e (b) la fornitura a nessuna entità o individuo in Libano o di qualsiasi addestramento o qualsiasi tipo di sostegno per la fornitura, la produzione, la manutenzione o l'uso di quanto citato nel comma (a) qui sopra, con l'eccezione che questi divieti non si applicano a armi, materiali, addestramento e assistenza autorizzata dal governo del Libano o dall'UNIFIL come previsto nel paragrafo 11;


Non ti stupire se poi scoppierà un'altra guerra del malvagio stato sionista :fagiano:

discepolo
16-08-2006, 21:04
Intanto sono ripresi i lancio dei missili palestinesi.


:muro: :muro: :muro:

zerothehero
16-08-2006, 21:12
Intanto sono ripresi i lancio dei missili palestinesi.


:muro: :muro: :muro:

Lasciali lanciare..
Il presidente dell'autorità palestinese ha lanciato l'idea di un governo di unità nazionale..evidentemente per mettere freno alle scempiaggini di Hamas, incapace di governare e di essere un movimento realista...
Sono riusciti nell'incredibile risultato di perdere ogni finanziamento diretto dell'Unione Europea per la loro ostinazione a non riconoscere gli accordi precedenti l'Anp e Israele.
Mitici. :fagiano:
Ma è cmq off-topic, ci vorrebbe un thread che io personalmente non aprirò visto che non interessa a nessuno.

discepolo
16-08-2006, 21:32
Lasciali lanciare..
Il presidente dell'autorità palestinese ha lanciato l'idea di un governo di unità nazionale..evidentemente per mettere freno alle scempiaggini di Hamas, incapace di governare e di essere un movimento realista...
Sono riusciti nell'incredibile risultato di perdere ogni finanziamento diretto dell'Unione Europea per la loro ostinazione a non riconoscere gli accordi precedenti l'Anp e Israele.
Mitici. :fagiano:
Ma è cmq off-topic, ci vorrebbe un thread che io personalmente non aprirò visto che non interessa a nessuno.

A me interessa. :fagiano:

a2000.1
16-08-2006, 21:46
Non ti stupire se poi scoppierà un'altra guerra del malvagio stato sionista :fagiano:

quanto ve rode eh ! :D

orzooo !

zerothehero
16-08-2006, 21:51
quanto ve rode eh ! :D

orzooo !

Ma per niente..anche perchè la risoluzione rimarrà lettera morta.

a2000.1
16-08-2006, 21:51
:D Medio Oriente: Francia pronta a comandare forza Onu
PARIGI - Il ministro della Difesa francese, Michele Alliot-Marie, ha dichiarato che Parigi e' pronta ad assumere il comando del contingente multinazionale dell'Onu nel sud del Libano. (Agr)

Allons enfants de la Patrie,
le jour de gloire est arrivé
Contre nous de la tyrannie
L'étendard sanglant est levé.
L'étendard sanglant est levé:
Entendez-vous dans les campagnes
Mugir ces féroces soldats!
Qui viennent jusque dans vos bras
Égorger vos fils et vos compagnes.

Certo che sto Homer è un mago. :D

a2000.1
16-08-2006, 21:54
http://home.wtal.de/homer/home/ho_smile.gif http://www.zionism-israel.com/bio/olmert.jpg

a2000.1
16-08-2006, 22:00
quanto ve rode eh ! :D

orzooo !

Ma per niente..anche perchè la risoluzione rimarrà lettera morta.

certo che er milanese
quanno che sente l'incedere der vernacolo romano
s'accuccia come un cane bastonato
e ie se strozza in gola favella e fiato

maxsona
16-08-2006, 22:08
Speriamo che mandino la De Gaulle, così magari perde di nuovo l'elica e il comando lo danno a noi :sofico:

gpc
16-08-2006, 22:13
Speriamo che mandino la De Gaulle, così magari perde di nuovo l'elica e il comando lo danno a noi :sofico:

Noooo hanno per l'elicaaa?? :sbonk:

a2000.1
16-08-2006, 22:17
grandissimo gpc :D

come stai ?

maxsona
16-08-2006, 22:18
Noooo hanno per l'elicaaa?? :sbonk:
Per la precisione ha perso la pala di un elica, quella nave ha avuto un sacco di problemi

a2000.1
16-08-2006, 22:22
http://uscaero77.free.fr/_avion/easystar/easystar2.jpg

drone imbarcato sulla Garibaldi

maxsona
16-08-2006, 22:24
Potrebbe esserci il Falco visto che hanno fatto la versione STOL

http://www.fly-net.org/aeromedia/falco3.jpg

a2000.1
16-08-2006, 22:26
no ma a tpc piacciono solo quelli motorizzati brushless a Lipo.

gpc
16-08-2006, 22:28
grandissimo gpc :D

come stai ?

Benissimo, grazie, sentivo giusto la tua mancanza... :)


:muro: :D

maxsona
16-08-2006, 22:28
no ma a tpc piacciono solo quelli motorizzati brushless a Lipo.
Con l'inverter della Siemens ?

ulk
16-08-2006, 22:29
Intanto sono ripresi i lancio dei missili palestinesi.


:muro: :muro: :muro:

Fonte? :mbe:

a2000.1
16-08-2006, 22:30
Benissimo, grazie, sentivo giusto la tua mancanza... :)


:muro: :D

ma ti sei infossato a Furlè ? :confused:

schiusa ne, ma da Frara a Furlè um par propri il salto della quaglia ! :D

gpc
16-08-2006, 22:31
Con l'inverter della Siemens ?

Non è da prendere sul serio, è un quella_cosa_che_non_si_può_più_dire_degli_utenti_che_intervengono_solo_per_fare_flame...

a2000.1
16-08-2006, 22:34
Fonte? :mbe:

http://www.razzimodellismo.org/

a2000.1
16-08-2006, 22:38
http://www.repubblica.it/2006/08/ARCHIVE/homepage/images/sezioni/esteri/medio-oriente-14/italia-libano_HM/ap_8702002_19170.jpg

"Regio Esercito Italiano - Comando Supremo - Bollettino di guerra N. 1268 - 4 novembre 1918 - ore 12

La guerra contro l'Austria-Ungheria, che sotto l'alta guida di Sua Maestà il Re - Duce Supremo - l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 ottobre ed alla quale prendevano parte 51 divisioni italiane, 3 britanniche, 2 francesi, 1 czeco-slovacca ed 1 reggimento americano contro 63 divisioni austro-ungariche è finita.
La fulminea arditissima avanzata su Trento del XXIX Corpo della 1a Armata sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino travolte ad occidente dalle truppe della 7aArmata e ad oriente da quelle della 1a, 6a e 4a, ha determinato ieri lo sfacelo totale del fronte avversario. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della 12a, dell'8a e della 10a Armata e delle divisioni di cavalleria ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura Sua Altezza Reale il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta 3a Armata anelante di ritornare sulle posizioni da essa già gloriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'esercito austro-ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni di lotta e nell'inseguimento: ha perduto quantità ingentissime di materiali d'ogni sorta e pressochè per intero i suoi magazzini e i depositi: ha lasciato finora nelle nostre mani circa 300.000 prigionieri con interi stati maggiori e non meno di 5.000 cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgoglio e sicurezza.

Generale Diaz

maxsona
17-08-2006, 14:38
Libano: per Francia impegno solo simbolico

Parigi invierebbe solo una decina di ufficiali e una compagnia del genio di circa 200 militari. L'Onu ha ottenuto rinvio dell'annuncio

PARIGI - La Francia vorrebbe impegnarsi nel nuovo dispiagamento di Caschi blu Onu in Libano solo in maniera «simbolica». Lo riporta giovedì il quotidiano francese «Le Monde» citando fonti riservate delle Nazioni Unite e diplomatiche. Parigi invierebbe solo una decina di ufficiali e una compagnia del genio di circa 200 militari. «Dopo essere stata sondata per costituire la colonna vertebrale della forza di 15 mila Caschi blu, la Francia mercoledì stava per annunciare una partecipazione unicamente simbolica. Ma l'Onu ha ottenuto un rinvio di questo annuncio», scrive Le Monde.
COLLOQUIO ANNAN-CHIRAC - Secondo il quotidiano «il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, dovrebbe chiamare giovedì il presidente francese, Jacques Chirac, per tentare di convincerlo a partecipare attivamente alla futura forza internazionale». Dopo l'indiscrezione di Le
Il presidente francese Jacques Chirac (Reuters)
Il presidente francese Jacques Chirac (Reuters)
Monde, un comunicato del ministero degli Esteri francesi dice che Parigi attende la riunione dell'Onu con 49 Paesi di giovedì prima di prendere una decisione definitiva.
Mercoledì il ministero della Difesa francese Michele Alliot-Marie aveva dichiarato che «la questione non è quanti uomini e quando, ma per cosa fare e come». Altre fonti diplomatiche francesi affermano che Parigi ha sempre messo in guardia sulla pericolosità della missione, e inoltre per i francesi le regole dell'operazione militare devono essere ulteriormente chiarite. L'Onu spera sempre che la Francia invii 3.500 militari in Libano e ne assuma il comando.
:muro:

JackTheReaper
17-08-2006, 14:48
:muro:

forse il loro esercito è cosi messo male che hanno paura di far figure :asd:
ho sentito che nel 2003 solo il 20% dei gazelle era in grado di volare e solo dopo una difficile razionalizzazione delle risorse e dei pezzi di ricambio sono riusciti a far qualcosa in più :asd:

ulk
17-08-2006, 14:54
:muro:

Come dicevo, cominciano a defilarsi.. i furbi.

dantes76
17-08-2006, 14:56
Come dicevo, cominciano a defilarsi.. i furbi.

infatti dal tipico dialetto del sud della Francia: Ccà nisciuno è fesso' :O

goldorak
17-08-2006, 15:48
Come dicevo, cominciano a defilarsi.. i furbi.

forse non avete letto per bene l'articolo di cui riporto la parte piu' importante :



ercoledì il ministero della Difesa francese Michele Alliot-Marie aveva dichiarato che «la questione non è quanti uomini e quando, ma per cosa fare e come». Altre fonti diplomatiche francesi affermano che Parigi ha sempre messo in guardia sulla pericolosità della missione, e inoltre per i francesi le regole dell'operazione militare devono essere ulteriormente chiarite. L'Onu spera sempre che la Francia invii 3.500 militari in Libano e ne assuma il comando


Non mi pare si tirino indietro.
Invece contrariamente agli Italiani, i Francesi vogliono un mandato chiaro e netto in relazione alla regole d'ingaggio prima di mandare truppe sul terreno.
E' stupido mandare soldati a mantenere la pace senza le armi adeguate (cfr il contingente Italiano in Iraq ? :asd: )

JackTheReaper
17-08-2006, 17:24
forse non avete letto per bene l'articolo di cui riporto la parte piu' importante :



Non mi pare si tirino indietro.
Invece contrariamente agli Italiani, i Francesi vogliono un mandato chiaro e netto in relazione alla regole d'ingaggio prima di mandare truppe sul terreno.
E' stupido mandare soldati a mantenere la pace senza le armi adeguate (cfr il contingente Italiano in Iraq ? :asd: )

ma anche prodi ha chiesto regole di ingaggio precise
il problema è: cosa intende per precise? le vuole ridicole per accontentare comunisti & verdi oppure serie per preservare la vita dei nostri militari?

maxsona
17-08-2006, 17:39
ho sentito che nel 2003 solo il 20% dei gazelle era in grado di volare e solo dopo una difficile razionalizzazione delle risorse e dei pezzi di ricambio sono riusciti a far qualcosa in più :asd:
Dove lo hai letto ? :eek:

JackTheReaper
17-08-2006, 17:54
Dove lo hai letto ? :eek:

non mi ricordo se è un editoriale di aeronautica e difesa o di RID :asd:
credo aeronautica e difesa, andrò a spulciare

zerothehero
17-08-2006, 21:31
:stordita:

a2000.1
17-08-2006, 22:48
Prodi: "Non disarmeremo noi Hezbollah"
Parisi: "Regole certe o niente soldati"

Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il premier Romano Prodi
ROMA - Fino a quando non saranno definite regole chiare i militari italiani non partiranno per il Libano, in ogni caso i nostri soldati non avranno il mandato di disarmare Hezbollah. Queste le due linee guida sulle quali il governo ha deciso di muoversi rispetto alla partecipazione alla missione Onu in Libano. Romano Prodi lo dice chiaro e tondo: "Il punto fermo è che non saremo noi a disarmare i miliziani del Partito di Dio". Il premier vede una "soluzione politica" del problema, mentre il suo ministro della Difesa ha posto l'accento sul fatto che, tale disarmo, dovrebbe essere compito dell'esercito libanese e non della forza di interposizione Onu che si insedierà nel sud del paese. Il governo italiano attende, in queste ore, che l'Onu definisca il mandato e, in esso, la posizione dell'Italia, nella forza di interposizione.

a2000.1
17-08-2006, 22:50
I Caschi blu italiani non dovranno disarmare gli Hezbollah.
Ma favorire la loro integrazione nelle forze regolari.
Un processo lungo. Che può portarci anche a Gaza.
Parla il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema
Il ministro degli Esteri, Massimo D'AlemaNon andremo in Libano a disarmare Hezbollah, «ma a coadiuvare l'esercito libanese ad acquisire piena sovranità nel sud», dice Massimo D'Alema per sgombrare il campo da «analisi sbagliate» sul senso e lo scopo della nostra missione. Quanto all'ala militare di Hezbollah, l'unica prospettiva «realistica» è quella dell'integrazione della milizia nelle forze armate libanesi.


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/Flag_of_Hezbollah.svg/140px-Flag_of_Hezbollah.svg.png

discepolo
18-08-2006, 05:02
Prodi: "Non disarmeremo noi Hezbollah"
Parisi: "Regole certe o niente soldati"

Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il premier Romano Prodi
ROMA - Fino a quando non saranno definite regole chiare i militari italiani non partiranno per il Libano, in ogni caso i nostri soldati non avranno il mandato di disarmare Hezbollah. Queste le due linee guida sulle quali il governo ha deciso di muoversi rispetto alla partecipazione alla missione Onu in Libano. Romano Prodi lo dice chiaro e tondo: "Il punto fermo è che non saremo noi a disarmare i miliziani del Partito di Dio". Il premier vede una "soluzione politica" del problema, mentre il suo ministro della Difesa ha posto l'accento sul fatto che, tale disarmo, dovrebbe essere compito dell'esercito libanese e non della forza di interposizione Onu che si insedierà nel sud del paese. Il governo italiano attende, in queste ore, che l'Onu definisca il mandato e, in esso, la posizione dell'Italia, nella forza di interposizione.

I Caschi blu italiani non dovranno disarmare gli Hezbollah.
Ma favorire la loro integrazione nelle forze regolari.
Un processo lungo. Che può portarci anche a Gaza.
Parla il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema
Il ministro degli Esteri, Massimo D'AlemaNon andremo in Libano a disarmare Hezbollah, «ma a coadiuvare l'esercito libanese ad acquisire piena sovranità nel sud», dice Massimo D'Alema per sgombrare il campo da «analisi sbagliate» sul senso e lo scopo della nostra missione. Quanto all'ala militare di Hezbollah, l'unica prospettiva «realistica» è quella dell'integrazione della milizia nelle forze armate libanesi.


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/Flag_of_Hezbollah.svg/140px-Flag_of_Hezbollah.svg.png

Vomito! :Puke:

a2000.1
18-08-2006, 07:26
Antiemetici ed antinausea

ALOXI 1FL 250MCG 5ML
ANZEMET 3CPR RIV 200MG
ANZEMET IV 10F 12,5MG
ANZEMET IV 1F 100MG 5ML
DIMENIDRINATO 15CPR 50MG
EMEND 1CPS 125MG+2CPS 80MG
KYTRIL 10CPR RIV 1MG
KYTRIL 2 5CPR 2MG
KYTRIL EV 1F 3MG/3ML
KYTRIL IM 1SIR 3MG/1ML
KYTRIL IM 3SIR 3MG/1ML
LOMARIN 10CPR 50MG
LOMARIN 4CPR 50MG
NAVOBAN 5CPS 5MG
NAVOBAN INIET OS 1F 5MG/5ML
NAVOBAN IV 1F 2MG 2ML
NAVOBAN SC 1F+1SIR 5MG/ML
NAVOBAN SC 3F+3SIR 5MG/ML
SCOPOLAM BROMIDR 5F 0,25MG 1ML
STEMETIL 20CPR RIV 5MG

dantes76
18-08-2006, 08:41
Dove lo hai letto ? :eek:

ne hanno parlato anche le tv, eccetto rai uno , rai due, rete4 canale5 italiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa unooooo -_-

dantes76
18-08-2006, 08:45
Prodi: "Non disarmeremo noi Hezbollah"
Parisi: "Regole certe o niente soldati"

Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il premier Romano Prodi
ROMA - Fino a quando non saranno definite regole chiare i militari italiani non partiranno per il Libano, in ogni caso i nostri soldati non avranno il mandato di disarmare Hezbollah. Queste le due linee guida sulle quali il governo ha deciso di muoversi rispetto alla partecipazione alla missione Onu in Libano. Romano Prodi lo dice chiaro e tondo: "Il punto fermo è che non saremo noi a disarmare i miliziani del Partito di Dio". Il premier vede una "soluzione politica" del problema, mentre il suo ministro della Difesa ha posto l'accento sul fatto che, tale disarmo, dovrebbe essere compito dell'esercito libanese e non della forza di interposizione Onu che si insedierà nel sud del paese. Il governo italiano attende, in queste ore, che l'Onu definisca il mandato e, in esso, la posizione dell'Italia, nella forza di interposizione.

I Caschi blu italiani non dovranno disarmare gli Hezbollah.
Ma favorire la loro integrazione nelle forze regolari.
Un processo lungo. Che può portarci anche a Gaza.
Parla il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema
Il ministro degli Esteri, Massimo D'AlemaNon andremo in Libano a disarmare Hezbollah, «ma a coadiuvare l'esercito libanese ad acquisire piena sovranità nel sud», dice Massimo D'Alema per sgombrare il campo da «analisi sbagliate» sul senso e lo scopo della nostra missione. Quanto all'ala militare di Hezbollah, l'unica prospettiva «realistica» è quella dell'integrazione della milizia nelle forze armate libanesi.


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/Flag_of_Hezbollah.svg/140px-Flag_of_Hezbollah.svg.png

non l'hanno fatto negli ultimi anni, non vedo perche in futuro dovrebbero cambiare idea....
siamo una squadra fortissimi, e nun putimmi perdere. e fare a fiura i merdere....

JackTheReaper
18-08-2006, 08:57
non l'hanno fatto negli ultimi anni, non vedo perche in futuro dovrebbero cambiare idea....
siamo una squadra fortissimi, e nun putimmi perdere. e fare a fiura i merdere....

bè comunque d'Alema aveva anche detto: "non bombardiamo la serbia! i nostri aerei stanno partecipando a missioni di DIFESA ATTIVA" :asd: :asd:

dantes76
18-08-2006, 09:00
bè comunque d'Alema aveva anche detto: "non bombardiamo la serbia! i nostri aerei stanno partecipando a missioni di DIFESA ATTIVA" :asd: :asd:
si ma qui ci vanno truppe, di terra
non credo sia una passeggiata, e se lo fosse, significa che non serviribbe a nulla,
vorrei ricordare che gia ci stavano degli osservatori onu

Teox82
18-08-2006, 09:49
I Caschi blu italiani non dovranno disarmare gli Hezbollah.
Ma favorire la loro integrazione nelle forze regolari.
Un processo lungo. Che può portarci anche a Gaza.
Parla il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema
Il ministro degli Esteri, Massimo D'AlemaNon andremo in Libano a disarmare Hezbollah, «ma a coadiuvare l'esercito libanese ad acquisire piena sovranità nel sud», dice Massimo D'Alema per sgombrare il campo da «analisi sbagliate» sul senso e lo scopo della nostra missione. Quanto all'ala militare di Hezbollah, l'unica prospettiva «realistica» è quella dell'integrazione della milizia nelle forze armate libanesi.


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/Flag_of_Hezbollah.svg/140px-Flag_of_Hezbollah.svg.png


:mbe: Ehm...CIOE'????????Vanno la a convincere gli Hezbollah ad arruolarsi nell'esercito libanese???Per me è una minchiata.Per poi rischiare una vera e propria guerra tra stati (Israele e Libano) con conseguenze poco prevedibili?I guerriglieri sono agli ordini di Iran e Siria,di tutto il resto se ne sbattono.Ma poi alla fine le regole di ingaggio le sanno o no?Non sanno ancora neanche le regole d'ingaggio..

JackTheReaper
18-08-2006, 09:50
si ma qui ci vanno truppe, di terra
non credo sia una passeggiata, e se lo fosse, significa che non serviribbe a nulla,
vorrei ricordare che gia ci stavano degli osservatori onu

l'unica vera operazione di guerra che le truppe di terra italiane abbiano mai intrapreso dopo la WWII è stata enduring freedom di cui ovviamente si sa poco o nulla (propenderei più verso il nulla)
ma se non andiamo a disarmare hezbollah andiamo a girarci i pollici (e parlo dell'intera forza ONU non solo di noi)
e poi che significa "agevolare l'inserimento di hezbollah nell'esercito libanese"?
mi sà tanto dei soliti giochetti della politica italiana per placare pacifisti, girotondini, verdi, no tav, no global, gino strada ecc ecc ecc

GioFX
18-08-2006, 10:25
Hai dimenticato il PDCI e metà degli utenti di sinistra del forum, quelli del "senza se e senza ma" :asd:
Ora, via ad invadere ed occupare il Libanoooo!! :O :D

Io personalmente non sono granchè d'accordon con questa missione, mi sa tanto di presa per il culo che ogni volta noi si debba prendere la reponsabilità di difendere il Libano, che lo faccia il suo esercito che è li apposta!

Detto questo, paragonare questo caso all'Iraq è un tantino senza senso... dato che in questo caso non solo c'è una risoluzione specifica delle Nazioni Unite (che nel caso dell'Iraq è giunta DOPO per riconoscere una nuova condizione de-facto di occupazione straniera) ma il contingente sarebbe gestito dalle Nazioni Unite, sotto insegna UN.

Proprio la stessa cosa.

dantes76
18-08-2006, 10:45
La storia(solfa) si ripete,
un ampio reportage fotografico, del2000 nel sud del libano, quando i giornali titolavano. l'esercito libanese riprende il sud,( ma nelle foto non si vede nemmeno l'ombra di un militare)

http://community.webshots.com/album/2916470vmTjWZAoZJ

basta sostituire 2000 con 2006 e la cosa non cambia....

dantes76
18-08-2006, 10:46
Libano, sì unanime del governo
all'invio di soldati italiani

ROMA - Il primo passo politico verso la partecipazione alla missione di pace dell'Onu in Libano è compiuto. Il consiglio dei Ministri ha approvato all'unanimità la mozione che dice sì alla richiesta delle Nazioni Unite di partecipare all'Unifil rinforzata che dovrà garantire la tregua fra Israele ed i guerriglieri di Hezbollah. ''Il Consiglio dei ministri - ha detto Prodi - riunitosi oggi a Palazzo Chigi in seduta straordinaria ha risposto positivamente all'invito formulato dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, che si traduce nella risoluzione 1701''.

Ora, in attesa che l'Onu definisca compiti e missioni dei soldati che saranno inviati in Libano, la parola passa al Parlamento. Oggi si sono riunite le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato alle quali il governo ha riferito, poi quando ci sarà un decreto saranno le Camere a riunirsi per votare sulle scelte del governo.
(18-08-2006)

http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/medio-oriente-15/si-governo-missione/si-governo-missione.html

maxsona
18-08-2006, 11:44
Libano. Parisi: missione lunga, impegnativa e costosa. Non sarà una passeggiata

18 agosto 2006 alle 11:32 — Fonte: rainews24.it — 0 commenti
La missione italiana in Libano ‘‘si prospetta come una missione lunga, impegnativa, costosa e rischiosa, ma non per questo meno doverosa’‘. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alle Commissioni Difesa e Esteri di Camera e Senato, dopo l’approvazione della missione italiana in Libano da parte del Consiglio dei ministri. ‘‘Non sara’ una passeggiatà‘, ha aggiunto.
:)

dantes76
18-08-2006, 11:48
:)

rì|schio
s.m.
1 possibilità prevedibile di subire un danno, un evento negativo, un inconveniente, una perdita e sim., come conseguenza del proprio comportamento o di difficoltà oggettive; circostanza o evento a cui è connessa tale possibilità, situazione critica in cui ci si trova:

a2000.1
18-08-2006, 12:48
Crisi in Medio Oriente: El Mundo pubblica oggi un'intervista a Muafak Jamal, leader di Hezbollah nella valle della Bekaa, che dice: "Le truppe spagnole saranno le benvenute in Libano. Zapatero chiama Hezbollah resistenti. Aznar ci trattava come terroristi".

Grande Zappy !

discepolo
18-08-2006, 12:59
Crisi in Medio Oriente: El Mundo pubblica oggi un'intervista a Muafak Jamal, leader di Hezbollah nella valle della Bekaa, che dice: "Le truppe spagnole saranno le benvenute in Libano. Zapatero chiama Hezbollah resistenti. Aznar ci trattava come terroristi".

Grande Zappy !

Allora tutta la sinistra europea è da vomito. :ncomment: :ncomment: :ncomment:

GioFX
18-08-2006, 13:48
Allora tutta la sinistra europea è da vomito. :ncomment: :ncomment: :ncomment:

mi chiedo come mai non ti abbiano ancora bannato... a parte l'utilità dei tuoi interventi che rasenta il nulla cosmico...

:nono:

mt_iceman
18-08-2006, 13:52
Allora tutta la sinistra europea è da vomito. :ncomment: :ncomment: :ncomment:

si, purtroppo si. e infatti è l'europa intera che pian pano verrà messa a pecora dai musulmani.

GioFX
18-08-2006, 14:23
si, purtroppo si. e infatti è l'europa intera che pian pano verrà messa a pecora dai musulmani.

infatti è ora di finirla!

azz, ci erano quasi riusciti i cristiani in bosnia... peccato!

guardate che hanno fatto decenni di comunismo in francia!

:rolleyes:

discepolo
18-08-2006, 15:50
infatti è ora di finirla!

azz, ci erano quasi riusciti i cristiani in bosnia... peccato!

guardate che hanno fatto decenni di comunismo in francia!

:rolleyes:

E spagna . :stordita:

GioFX
18-08-2006, 16:01
E spagna . :stordita:

lo sai... quando sono stato a Mostar a maggio, e ho visto tutte quelle tombe sul costone della montagna, nel lato (povero ovviamente) musulmano di quella che una volta si illudevano essere una città mista (orrore! :puke: ), mi son detto: "ammazza quanti erano!".

:rolleyes:

svarionman
18-08-2006, 16:34
Vomito! :Puke:
Ma scusa cosa dovrebbero fare? :confused:
Se c'è il cessate il fuoco e le armi vengono consegnate spontaneamente bene, se invece vogliamo per forza disarmarli e loro non vogliono è un'altro paio di maniche....vuol dire mandare i nostri uomini casa per casa come carne da macello, altro che forza di interposizione.

discepolo
18-08-2006, 16:40
Ma scusa cosa dovrebbero fare? :confused:
Se c'è il cessate il fuoco e le armi vengono consegnate spontaneamente bene, se invece vogliamo per forza disarmarli e loro non vogliono è un'altro paio di maniche....vuol dire mandare i nostri uomini casa per casa come carne da macello, altro che forza di interposizione.

Utopia, mai gli hezbollah consegneranno le armi.

Vomito era riferito al commento di prodi e il reclutamento dei terroristi da parte dello stato libanese

svarionman
18-08-2006, 16:45
Utopia, mai gli hezbollah consegneranno le armi.

Vomito era riferito al commento di prodi e il reclutamento dei terroristi da parte dello stato libanese

E allora cosa vogliamo fare? Altro che contingente di 3000 uomini, a questo punto si manda giù l'aviazione e tutti i mezzi terrestri disponibili e ci si prepara ad una guerra casa per casa....
Sareste disposti a sacrificare la vita dei nostri soldati per questo?

discepolo
18-08-2006, 16:49
E allora cosa vogliamo fare? Altro che contingente di 3000 uomini, a questo punto si manda giù l'aviazione e tutti i mezzi terrestri disponibili e ci si prepara ad una guerra casa per casa....
Sareste disposti a sacrificare la vita dei nostri soldati per questo?

Si.

svarionman
18-08-2006, 16:52
Si.
:doh:

Bene, senti così il bisogno di qualche altro "martire" della patria per una causa di altri? Della serie: son tutti finocchi col culo degli altri......non è un compito che ci riguarda

discepolo
18-08-2006, 16:57
:doh:

Bene, senti così il bisogno di qualche altro "martire" della patria per una causa di altri? Della serie: son tutti finocchi col culo degli altri......non è un compito che ci riguarda

Guarda che loro i primi a lamentarsi di non poter dissarmare i compagni hezbollah. :mbe:

gpc
18-08-2006, 18:31
Io personalmente non sono granchè d'accordon con questa missione, mi sa tanto di presa per il culo che ogni volta noi si debba prendere la reponsabilità di difendere il Libano, che lo faccia il suo esercito che è li apposta!

Detto questo, paragonare questo caso all'Iraq è un tantino senza senso... dato che in questo caso non solo c'è una risoluzione specifica delle Nazioni Unite (che nel caso dell'Iraq è giunta DOPO per riconoscere una nuova condizione de-facto di occupazione straniera) ma il contingente sarebbe gestito dalle Nazioni Unite, sotto insegna UN.

Proprio la stessa cosa.

Ah no no, la risoluzione ora c'è da entrabe le parti, quindi se si invade con una, si invade anche con l'altra, non c'è pezza :read: :O :D
Dai, senti, obiettivamente... questa mania di sventolare la parola "pace" in ogni dichiarazione dei prodi governanti è patetica, è talmente patetica che è palese che va contro qualunque cosa abbiano detto mentre erano all'opposizione. Probabilmente è D'Alema che porta sfiga, quando va al governo bisogna fare qualche intervento militare :D ... Fatto sta che per farla accettare a buona parte della loro base elettorale, è diventata alla stregua di una gita al mare per il contigente italiano: non possono sparare, non possono disarmare, non possono far niente... andranno in spiaggia, che gli resta?

GioFX
18-08-2006, 19:37
Ah no no, la risoluzione ora c'è da entrabe le parti, quindi se si invade con una, si invade anche con l'altra, non c'è pezza :read: :O :D
Dai, senti, obiettivamente... questa mania di sventolare la parola "pace" in ogni dichiarazione dei prodi governanti è patetica, è talmente patetica che è palese che va contro qualunque cosa abbiano detto mentre erano all'opposizione. Probabilmente è D'Alema che porta sfiga, quando va al governo bisogna fare qualche intervento militare :D ... Fatto sta che per farla accettare a buona parte della loro base elettorale, è diventata alla stregua di una gita al mare per il contigente italiano: non possono sparare, non possono disarmare, non possono far niente... andranno in spiaggia, che gli resta?

Ripeto: io non sono affatto d'accordo nel mandare i soldati a rischiare la vita e fare il lavoro sporco per Israele e per "dovere morale" come dice il sindaco di Ceppaloni in Libano, men che meno per mano della sx.

Detto questo... non far finta di non aver inteso il mio concetto gp. Non si può non cogliere la differenza tra una risoluzione nata per risolvere un conflitto, delibeando l'invio di un contigente delle Nazioni Unite ed un'altra emanata per legittimare una condizione di fatto, lasciando agli occupanti il diritto/dovere di gestire il potere nel paese occupato.

discepolo
18-08-2006, 19:40
TG2

La cdl è a favore dell' invio, se nell ' accordo è previsto il disarmo dei hezbollah, mentre il csx non lo provede.

PS ogni giorno che passa son contento del mio voto. :stordita: :sofico: :ciapet:

maxsona
18-08-2006, 19:45
Augurarsi che la forza ONU disarmi è da hezbollah, e come augurarsi della perdida inutilem di decine di nostri soldati.

GioFX
18-08-2006, 20:12
TG2

La cdl è a favore dell' invio, se nell ' accordo è previsto il disarmo dei hezbollah, mentre il csx non lo provede.

PS ogni giorno che passa son contento del mio voto. :stordita: :sofico: :ciapet:

Peccato che come al solito o non capisci o fai finta di non capire. Non è il governo del cazzo a decidere il mandato dei soldati, ma le Nazioni Unite.

discepolo
18-08-2006, 20:13
Peccato che come al solito o non capisci o fai finta di non capire. Non è il governo del cazzo a decidere il mandato dei soldati, ma le Nazioni Unite.

Come no!
:rolleyes:

svarionman
18-08-2006, 20:16
Augurarsi che la forza ONU disarmi è da hezbollah, e come augurarsi della perdida inutilem di decine di nostri soldati.
Ma infatti, non vedo come si possa essere contenti nel mandare alla mattanza i nostri soldati....l'esercito non è fatto per creare militari morti su cui piangere e fingere attaccamento alla patria.

zerothehero
18-08-2006, 20:31
ibano. Parisi: missione lunga, impegnativa e costosa. Non sarà una passeggiata

18 agosto 2006 alle 11:32 — Fonte: rainews24.it — 0 commenti
La missione italiana in Libano ‘‘si prospetta come una missione lunga, impegnativa, costosa e rischiosa, ma non per questo meno doverosa’‘. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alle Commissioni Difesa e Esteri di Camera e Senato, dopo l’approvazione della missione italiana in Libano da parte del Consiglio dei ministri. ‘‘Non sara’ una passeggiatà‘, ha aggiunto.


Parisi è persona seria..non nasconde le difficoltà. :)

Teox82
18-08-2006, 20:36
ibano. Parisi: missione lunga, impegnativa e costosa. Non sarà una passeggiata

18 agosto 2006 alle 11:32 — Fonte: rainews24.it — 0 commenti
La missione italiana in Libano ‘‘si prospetta come una missione lunga, impegnativa, costosa e rischiosa, ma non per questo meno doverosa’‘. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alle Commissioni Difesa e Esteri di Camera e Senato, dopo l’approvazione della missione italiana in Libano da parte del Consiglio dei ministri. ‘‘Non sara’ una passeggiatà‘, ha aggiunto.


Parisi è persona seria..non nasconde le difficoltà. :)

E' vero,Parisi fino ad ora si è dimostrato un ottimo ministro.
Comunque le regole di ingaggio le comunica l'ONU alle singole nazioni,è vero.Ma la decisione di quanti soldati inviare e se inviarli spetta ai governi dei paesi partecipanti.
Stasera hanno detto che si sono offerti a partecipare anche Nepal e Bangladesh! :fagiano:

discepolo
18-08-2006, 20:38
E' vero,Parisi fino ad ora si è dimostrato un ottimo ministro.
Comunque le regole di ingaggio le comunica l'ONU alle singole nazioni,è vero.Ma la decisione di quanti soldati inviare e se inviarli spetta ai governi dei paesi partecipanti.
Stasera hanno detto che si sono offerti a partecipare anche Nepal e Bangladesh! :fagiano:

Ottimo! Più sono, più controlli. :p

zerothehero
18-08-2006, 21:15
E' vero,Parisi fino ad ora si è dimostrato un ottimo ministro.
Comunque le regole di ingaggio le comunica l'ONU alle singole nazioni,è vero.Ma la decisione di quanti soldati inviare e se inviarli spetta ai governi dei paesi partecipanti.
Stasera hanno detto che si sono offerti a partecipare anche Nepal e Bangladesh! :fagiano:

E chi mai ha detto il contrario. :D
Però è facoltà delle singole nazioni decidere se inviare o non inviare delle truppe.
I francesi stanno cercando di capire le benedette regole di ingaggio prima di inviare altri soldati.

gpc
18-08-2006, 23:58
Ripeto: io non sono affatto d'accordo nel mandare i soldati a rischiare la vita e fare il lavoro sporco per Israele e per "dovere morale" come dice il sindaco di Ceppaloni in Libano, men che meno per mano della sx.

Detto questo... non far finta di non aver inteso il mio concetto gp. Non si può non cogliere la differenza tra una risoluzione nata per risolvere un conflitto, delibeando l'invio di un contigente delle Nazioni Unite ed un'altra emanata per legittimare una condizione di fatto, lasciando agli occupanti il diritto/dovere di gestire il potere nel paese occupato.

Non faccio finta di non aver inteso, ho inteso quello che dici, ma il vero sinistrorso pacifista (TM) non può usare questi due pesi e due misure :D
Comunque, non è il gioco sporco di Israele, è il gioco che doveva essere fatto tempo fa e che era già stato previsto dalla prima risoluzione onu, solo che nessuno ha avuto le palle o gli interessi per farlo. Ora che tutti hanno gli occhi addosso al medio oriente, poichè fucina di conflitti, diventa gioco di tutti.

gpc
19-08-2006, 00:04
Libano: inviate regole ingaggio Onu
[foto] Brown, 'ora aspettiamo decisioni finali Paesi contributori' (ANSA) - NEW YORK, 18 AGO - Il vice segretario dell'Onu, Brown, ha inviato le regole d'ingaggio per i militari ai Paesi contributori della forza Unifil in Libano. Il numero due delle Nazioni unite ha detto che i dettagli sono stati conseganti alle delegazioni in modo che 'nelle rispettive capitali i pianificatori militari abbiano il tempo di esaminare il materiale di cui sostengono di aver bisogno per le loro decisioni finali. Adesso - ha concluso Brown - la palla e' nel loro campo'.

http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/topnews/news/2006-08-18_1187524.html

GioFX
19-08-2006, 00:10
le conosceremo pure noi contribuenti ste benedette regole di come ammazzarsi o no? :O

maxsona
19-08-2006, 09:25
le conosceremo pure noi contribuenti ste benedette regole di come ammazzarsi o no? :O
Mi sembra che di solito rendano note indicazioni generiche :mbe:

maxsona
19-08-2006, 09:28
Parisi: «Il comando all’Italia? Siamo pronti»

Parla il Ministro della Difesa: «Abbiamo bisogno che altri paesi europei partecipino alla missione. Se la Francia si tira indietro dovremo rivedere le cose»

Arturo Parisi ha appena finito di spiegare alle commissioni parlamentari perché è «doveroso» mandare i nostri soldati in Libano. Doveroso perché «giusto». Al punto che, se l’Onu offrisse a Roma il comando della missione, «non ci tireremmo indietro». Ma il ministro della Difesa non si nasconde dietro a un dito né indora la pillola: la missione si annuncia ad alto rischio e per assolverla nel migliore dei modi sono necessarie alcune condizioni di partenza. «Poiché le risoluzioni dell'Onu sono inevitabilmente frutto di compromessi», ragiona, «abbiamo chiesto alle Nazioni Unite regole d'ingaggio chiare che limitino il campo delle ambiguità. Ambiguità che verrebbero immediatamente pagate sul terreno e impedirebbero il perseguimento degli obiettivi della missione. Questa è anche la preoccupazione dei nostri militari, della quale mi sono fatto interprete».

Signor ministro, fra le richieste del governo c'è anche quella di una efficace catena di comando. Le missioni a guida Onu sono state così disastrose come sostengono i comandanti italiani che vi hanno partecipato?
«Che ci siano stati problemi capaci di compromettere gravemente il risultato è fuori discussione».

Qual è l'alternativa?
«Il problema è quello di dare al comando sul campo un interlocutore che parli la sua lingua e nei suoi tempi. Perciò chiediamo una testa unica in grado di scaricare i militari dei problemi che si pongono nel corso dell'azione. Nelle missioni a guida Onu invece, il punto di riferimento è un ufficio che si è rivelato finora insufficiente, anche perché le Nazioni Unite non hanno una struttura militare, e il Palazzo di vetro ha un modo di operare che con termine denigratorio si potrebbe definire burocratico. Mi dicono che è capitato a qualcuno che aveva bisogno di una decisione rapida di sentirsi rinviare a dopo il weekend...».

C'è poi la questione della composizione del contingente militare.
«Anche su questo ancora non ci sono risposte definitive, ma i segnali sono positivi e confidiamo in una definizione veloce. Anche perché siamo in corsa contro il tempo: si rischia di veder saltare la tregua così faticosamente costruita».

Vede il pericolo che la Francia decida di partecipare con un numero di soldati ridotto o addirittura simbolico?
«E' una delle preoccupazioni di queste ore. Al momento però ho informazioni di segno opposto»

Nel caso in cui Chirac si tirasse indietro, l'Italia che cosa farebbe?
«Per quanto riguarda la partecipazione alla missione, il nostro sì è incondizionato. Ma, è evidente, abbiamo bisogno che un certo numero di paesi europei condividano questa responsabilità. Se altri facessero un passo indietro significherebbe da solo che nella missione qualcosa non funziona e quindi, che le possibilità di successo sarebbero scarse. Non potremmo non tenerne conto e la misura e i contorni della nostra partecipazione cambierebbero. Ma sarebbe un fallimento che non oso neanche prendere in considerazione».

Il dibattito di questi giorni si è concentrato sul problema del disarmo delle milizie Hezbollah. La risoluzione affida il compito all'esercito libanese, con l'aiuto del contingente internazionale. Che cosa vuol dire di preciso?
«L'obiettivo fondamentale della missione è il rafforzamento della sovranità dello stato libanese e della capacità di controllo del suo governo e del suo esercito. Questo obiettivo non può non avere come corollario, premessa e fine l'affermazione del monopolio della forza legittima. Però, una cosa è proporlo nell'immediato, come una precondizione, altra è riconoscerlo come il risultato di un processo militare e politico. Processo che quindi non può essere guidato se non dai libanesi. Se noi ci sostituissimo allo stato libanese, con una mano lo rafforzeremmo riducendo alla ragione gli Hezbollah; ma con l'altra lo indeboliremmo delegittimandolo. Un po' come quando un fratello maggiore interviene in difesa del più piccolo...»

L'onorevole Rutelli però non sembra d'accordo con questa impostazione. Dice che il compito del disarmo delle milizie spetta ai caschi blu e che questo c'è scritto nella risoluzione dell'Onu.
«Il disarmo è l'esito e il fine complessivo della missione, non il compito immediato dei nostri soldati. L'altra interpretazione è impaziente e troppo esigente. Così impaziente e così esigente che può produrre l'opposto di quello che si propone. Preferisco leggere nelle parole di Rutelli un invito a non dimenticare che il superamento delle milizie è un elemento qualificante del successo della missione»

Anche l'opposizione vi attacca su questo terreno.
«In queste critiche c'è certo strumentalità. Ma c'è anche la difficoltà a riconoscere che alla situazione libanese e ad altre simili non si possono applicare le stesse categorie che si applicano a stati che hanno una storia molto più lunga. Nel dibattito di oggi ho sentito qualcuno chiedere: lo stato libanese esiste o non esiste? Con il risultato che se esiste deve essere in grado di impedire da subito ogni presenza antagonista, se non esiste dovremmo sentirci chiamati a sostituirlo noi. Ma così si pone l'asticella troppo in alto, le cose non sono così semplici. Noi intendiamo insistere, più che sulla dissoluzione immediata dei soggetti antagonisti, prima sulla loro trasformazione in soggetti politico-militari e poi poco alla volta in soggetti politici puri».

E' un processo che richiederà molto tempo.
«Sicuramente. La missione durerà anni. Questo è vero per il Libano come per l'Afghanistan. E anche sulla missione a Kabul mi sono dovuto confrontare con gli impazienti che dicono: qui sono passati cinque anni dal 2001 e ancora non si vede nulla. Il calendario spesso non è quello che vorremmo».

D'Alema suggerisce che l'unica via d'uscita è l'integrazione delle milizie Hezbollah nell'esercito libanese. E' d'accordo?
«E' certamente una delle ipotesi disponibili. Non dimentichiamo che tra i problemi più grossi della vicenda irachena ci sono stati appunto quelli causati dallo scioglimento delle forze armate di Baghdad senza dare ai loro membri un nuovo inquadramento».

Le posizioni del ministro degli Esteri hanno suscitato una bufera. C'è anche chi ha rispolverato l'antisemitismo di sinistra...
«Sono critiche che mi paiono prive di ogni fondamento. Anche perché nate da episodi assolutamente laterali...».

La passeggiata a braccetto del parlamentare di Hezbollah...
«Sì, la passeggiata..»

Ma lei l'avrebbe fatta?
«In quella situazione probabilmente sarei finito anche io a braccetto con il mio omologo ministro della Difesa anche se appartenente agli Hezbollah».

La risoluzione Onu prevede l'embargo internazionale sulla vendita delle armi in Libano. Le forniture per gli Hezbollah partono da Teheran e passano da Damasco. Non ritiene che il successo della missione dipenda anche da un processo politico che coinvolga Siria e Iran?
«E' inevitabile. La stessa vicenda libanese ci segnala quanto siano cambiate le relazioni e le posizioni siriane nelle diverse fasi. E d'altra parte, gli americani per Desert Storm non rifecero l'appello degli amici e dei nemici classificando come amici quelli che erano stati prima considerati avversari o nemici? Son cose che capitano».

E Teheran? Vede la possibilità che l'Iran assuma un ruolo positivo nella regione?
«Be' sa, chi non svolge un ruolo positivo spesso finisce per svolgerne uno negativo... Esiste una questione iraniana che è sotto gli occhi di tutti e che in qualche modo deve essere riconsiderata».

Ministro, senza voler fare i veggenti, in Libano per gli italiani sarà più dura che in Iraq?
«Mi auguro che la missione sia meno rischiosa. Ma nel momento in cui ho detto che non sarà una passeggiata non ho scelto la parola a caso».
:sofico:

enaud
19-08-2006, 11:43
ma almeno visto che mandiamo 2000 uomini, avremo il comando? o dobbiamo prendercelo nel culo dalla Francia o da altre nazione che portono 200-300 uomini? :mbe:

discepolo
19-08-2006, 12:35
ma almeno visto che mandiamo 2000 uomini, avremo il comando? o dobbiamo prendercelo nel culo dalla Francia o da altre nazione che portono 200-300 uomini? :mbe:

Questo dipende dai nostri governanti.

maxsona
20-08-2006, 10:23
FRATICELLI:"TROPPE CINQUE NAVI, SERVONO PIU' UOMINI SUL TERRENO"

http://www.difesa.it/files/rassegnastampa/060820/BQKM0.pdf

maxsona
20-08-2006, 19:17
Olmert vuole che l'Italia guidi la missione Onu in Libano

Appunti "E' importante che l'Italia guidi la forza internazionale" dell'Onu in Libano. Lo ha detto il primo ministro Ehud Olmert a Romano Prodi - secondo quanto riferisce un comunicato del governo israeliano - nel colloquio telefonico avuto oggi.

La presenza dell'Italia nella missione Unifil rafforzata è considerata condamentale da Olmert, che chiede il dislocamento del contingente al confine tra Siria e Libano, con il compito quindi di impedire il possibile rifornimento di armi da Damasco a Hezbollah.

"Il primo ministro - recita il comunicato emesso dall'ufficio di Olmert - ha sottolineato che Israele considera l'invio di soldati dell'esercito italiano, per far parte della forza internazionale in Libano, cruciale per l'applicazione della risolizione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, e un contributo importante alla pace e alla stabilità in Medio Oriente". Olmert, si legge ancora, nel corso del colloquio telefonico "ha detto che è importante che la forza arrivi il prima possibile, che è importante che l'Italia guidi la forza internazionale così come che mandi truppe a controllare i valichi di frontiera tra Siria e Libano".
Pattugliare le frontiere per togliere i rifornimenti di armi ad Hezbollat mi sembra una soluzione non tanto campata in aria

Maxmel
20-08-2006, 19:37
Pattugliare le frontiere per togliere i rifornimenti di armi ad Hezbollat mi sembra una soluzione non tanto campata in aria
toh... dove sono quelli che Prodi non ci capisce un cazzo non sà di cosa parla e Dalema se ne và a bracceto con Hezbollah?

maxsona
20-08-2006, 19:42
toh... dove sono quelli che Prodi non ci capisce un cazzo non sà di cosa parla e Dalema se ne và a bracceto con Hezbollah?
L'idea è buona, bisogna vedere se verranno mandati in condizione di fare il proprio lavoro con i mezzi adeguati, o alla Berlusconi con un jippone e uno schioppo.

zerothehero
20-08-2006, 20:51
Pattugliare le frontiere per togliere i rifornimenti di armi ad Hezbollat mi sembra una soluzione non tanto campata in aria

Ma è prevista questa cosa?
Non credo proprio.
La risol. 1701 parla di sud libano, non di pattugliare la valle della beeka e il confine ad est tra siria e libano.

discepolo
20-08-2006, 21:50
toh... dove sono quelli che Prodi non ci capisce un cazzo non sà di cosa parla e Dalema se ne và a bracceto con Hezbollah?


Lo ha detto il primo ministro Ehud Olmert a Romano Prodi

Mi pare chiaro :asd:

discepolo
21-08-2006, 10:55
REGOLE D'INGAGGIO
«Le truppe Onu potranno sparare sugli Hezbollah»
STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
I PIU' LETTI
INVIA QUESTO ARTICOLO
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME — «Le truppe Onu nel Sud del Libano saranno autorizzate ad aprire il fuoco sui miliziani Hezbollah. Se i militari della forza multinazionale si imbattono in uomini armati che rifiutano di deporre le armi, hanno il permesso di usare la forza». Poche parole di Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale Kofi Annan, sentito dal quotidiano Haaretz.

Poche parole che rischiano di avere un grande peso. Dujarric si è affrettato a precisare che il giornalista israeliano lo ha male interpretato e di non aver detto nulla di più rispetto a Mark Mallock Brown, vice di Annan, quando ha annunciato di aver inviato il documento con le regole d'ingaggio ai Paesi disposti a partecipare. Ma le sue dichiarazioni sembrano delineare una missione in cui i soldati italiani e delle altre nazioni si potrebbero trovare a dover disarmare gli estremisti sciiti. Anche una fonte diplomatica a Gerusalemme — citata dal sito del giornale Yedioth Ahronoth,
il più venduto nel Paese — è convinta che il mandato Onu garantirà ai Caschi Blu «il diritto di aprire il fuoco».

«Stiamo definendo le regole d'ingaggio — spiega Vijay Nambiar, consigliere speciale di Annan — e credo che i dettagli verranno fuori nei prossimi giorni». Nambiar, che ieri è arrivato in Medio Oriente, spera che un mandato per l'operazione ben chiaro e regole precise «spingeranno le nazioni che hanno dato la loro disponibilità a impegnarsi più concretamente».

Il governo israeliano preme perché la forza internazionale abbia un mandato «robusto» e le parole di Dujarric sembrerebbero andare in quella direzione. Il dossier ricevuto dal ministero della Difesa italiano — raccontato ieri dal Corriere — descrive i compiti dei militari come una sorta di azione di polizia, ma parla di reazione con la forza solo in presenza di atti ostili. Il problema degli armamenti dei miliziani fondamentalisti dovrebbe essere lasciato all'esercito regolare libanese, che sta continuando a dispiegarsi nelle zone abbandonate dagli israeliani. Il premier Fouad Siniora aveva annunciato nei giorni scorsi di avere ottenuto dai leader Hezbollah l'assicurazione di non far girare uomini armati per le strade.
Il documento ricevuto da Roma mantiene i limiti del mandato nella definizione di «peace keeping», le frasi del portavoce di Annan ad
Haaretz la sposterebbero verso il «peace enforcing». Una distinzione che gli analisti militari, e il governo italiano, considerano fondamentale. Tammy Farrenkopf, esperto del Royal United Services Institute for Defense Studies, importante centro studi britannico, ricorda che la missione a Beirut del 1983 era stata chiamata di «mantenimento della pace». «Il comando americano aveva deciso all'inizio delle regole d'ingaggio molto restrittive — spiega — e l'uso della forza era previsto solo per autodifesa e in risposta ad atti ostili. In sostanza, ai marines era stato detto che per rispondere al fuoco prima qualcuno doveva sparargli contro».

Progressivamente — continua l'analista britannico — i militari americani si ritrovarono coinvolti, vittime di imboscate degli Hezbollah, senza che le regole d'ingaggio venissero modificate. «La situazione sul terreno divenne precaria, dopo l'attentato all'ambasciata Usa che uccise oltre 60 persone.
Solo allora i comandanti sembrarono capire che gli ordini andavano cambiati». La lezione da trarre, secondo Farrenkopf: «Senza regole d'ingaggio chiare, robuste e modificabili in fretta, la forza multinazionale nel Sud del Libano rischia di incorrere in numerose perdite tra i suoi uomini».

Davide Frattini
21 agosto 2006

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/08_Agosto/21/frattini.shtml

Unica strada peccoribile.

Molto bene!

maxsona
21-08-2006, 20:56
Libano, Prodi conferma ad Annan disponibilità italiana a comando

Roma, 21 ago . (Adnkronos/Ign) - ''Kofi Annan mi ha chiamato oggi per chiedermi la posizione italiana ed io ho confermato la nostra disponibilita'''. Il premier Romano Prodi risponde cosi' ai cronisti quando gli viene chiesto se l'Italia sia disponibile ad assumere il comando della missione in Libano. Il presidente del Consiglio ha aggiunto che, su questo punto, ''la soluzione definitiva la avremo nei prossimi giorni'', al termine della ''larghissima consultazione'' che Kofi Annan sta facendo in queste ore. Il premier commenta anche la richiesta del presidente americano Gerorge W. Bush di una nuova risoluzione Onu definendola ''Tranquillizzante''. ''Il problema e' che si esca con un mandato preciso, con termini precisi, con un'alleanza molto chiara e completa. Questa -conclude il presidente del Consiglio -e' una missione complicata e usare ogni prudenza mi sembra giusto''. E sulla guida italiana della missione in Libano arriva anche il sì da Berlino. Lo annuncia il ministro della Difesa, Arturo Parisi, al termine di una telefonata con il collega tedesco Franz Joseph Jung. ''Il governo tesdesco'', afferma Parisi, guarda ''con favore all'ipotesi, da piu' parti avanzata, affinche' la forza multinazionale delle Nazioni Unite in Libano possa essere guidata dall'Italia''. Nel corso della stessa telefonata, spiega ancora il ministro italiano, Jung ''ha confermato l'intenzione della Germania di partecipare in misura significativa'' alla missione Onu. Inoltre, Parisi sottolinea che ''nella prospettiva delle riunioni internazionali previste per domani all'Onu e per mercoledì a Bruxelles, abbiamo condiviso la necessità di una presenza forte e coordinata nella missione dei Paesi dell'Unione Europea''.

Diplomazie ancora al lavoro, dunque. La Farnesina ha reso noto che il ministro degli Esteri israeliano Tsipi Livni sarà a Roma giovedì 24 per incontrare il capo della diplomazia italiana Massimo D'Alema. Domani Livni è invece attesa a Parigi dove il giorno successivo incontrerà il premier francese Dominique de Villepin, il ministro degli Esteri Philippe Douste-Blazy, e il ministro degli Interni Nicholas Sarkozy.

E mentre si lavora alla composizione della missione internazionale in Libano, il governo di Beirut ha indetto per oggi una riunione per accogliere favorevolmente l'iniziativa dell'Italia che intende partecipare con un contingente di 2.500 militari. Lo ha assicurato una fonte del governo libanese citata dal quotidiano Haaretz. Gli italiani hanno una dimostrato una ''disponibilità positiva'' e ''più entusiasmo di altri'' Paesi, ha aggiunto la fonte, ''ma le discussioni hanno bisogno di più contatti con gli italiani e i francesi''. Intanto, dalla nave San Marco in navigazione verso l'Italia, il suo comandante, il capitano di vascello Maurizio De Giovanni, racconta all'ADNKRONOS le emozioni della missione di consegna di aiuti umanitari al Libano compiuta dall'unità della Marina Militare. ''Quel che riporto in Italia è la sensazione di assoluta tranquillità di Beirut, del suo porto - spiega De Giovanni -. Un'area portuale uguale, anche come atmosfera, a quella di tanti porti commerciali italiani. Insieme a questo riportiamo con noi i volti, le parole della gente di Beirut che abbiamo incontrato, persone che sono venute ad assistere alle nostre operazioni di sbarco, un po' incredule e sicuramente contente''.

La San Marco ha mollato gli ormeggi dalla banchina del porto di Beirut alle 14,30 (ora locale) di ieri, domenica 20 agosto. Lo sbarco delle 500 tonnellate di aiuti umanitari era terminato un'ora prima ma il comandante De Giovanni ha voluto ''verificare che tutto il materiale venisse regolarmente immagazzinato'' prima di riprendere la navigazione. La stima di De Giovanni è che l'unità arriverà nel porto di Brindisi nel pomeriggio di mercoledì prossimo, 23 agosto, alle 17.
:D :D

discepolo
21-08-2006, 21:59
:D :D

Ora manca diliberto all' appello! :p

maxsona
25-08-2006, 20:07
D'Alema: «Un successo oltre le aspettative»

«Non mandiamo fantaccini disarmati ma una forza militare consistente e competente». Prodi: «Da martedì possono partire»

BRUXELLES - «È un successo andato oltre le aspettative». È il commento del ministro degli Esteri Massimo D'Alema al termine della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue a Bruxelles, insieme al segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, per stabilire l'impegno europeo nella missione Unifil in Libano secondo quando previsto della risoluzione 1701 dell'Onu. «La vera novità è che l’Europa questa volta è stata unita. Se l’Unione europea non fosse stata unita non saremmo arrivati a questa conclusione», ha detto il capo della Farnesina. Inoltre il comando strategico delle operazioni di pace dell'Onu a New York e posta da subito sotto il comando di un generale italiano, «rappresenta una novità per rafforzare la catena di comando dell'Onu». Romano Prodi ha poi annunciato che «da martedì mattina la missione può partire».

«NON MANDIAMO FANTACCINI» - In Libano «non mandiamo fantaccini, ma una forza militare di grande consistenza e competenza», ha affermato il vice presidente del Consiglio. «Non mandiamo osservatori disarmati che guardano il cielo per vedere se passa un razzo. La forza di terra sarà assai consistente e ci saranno anche forze aero-navali». D'Alema ha poi detto che l'Italia è favorevole a un impegno dei Paesi musulmani e ritiene «auspicabile che la Turchia dia una risposta positiva all'appello di Annan».
TRUPPE ITALIANE - L'Italia invierà in Libano in tutto 3 mila soldati. Il Consiglio dei ministri è convocato lunedì 28 agosto alle 17 per l'esame del decreto legge per l'intervento in Libano. «La forza di ingresso sarà composta da forze della Marina, compreso il battaglione San Marco, che effettuerà lo sbarco e che servirà a occupare il territorio. Poi ci sarà la sostituzione da parte di unità dell’esercito, dotate anche di mezzi pesanti», ha spiegato D'Alema. «Non ci sarà il dispiegamento immediato di 3 mila uomini».

PRODI: « SODDISFATTO NOSTRA POLITICA» - «Sono molto soddisfatto», ha commentato il presidente del Consiglio Romano Prodi. «La politica italiana per la pace è ora una politica comune di tutta l'Europa. La pace nel Mediterraneo dev'esser l'inizio di un grande progetto di sviluppo e cooperazione. Sono grato al ministro della Difesa Parisi e al ministro degli Esteri D'Alema». Sulla condivisione con la Francia del comando della missione: «Accordo perfetto e condiviso. Una collaborazione che non ha dato adito a nessuna ombra, a nessun gioco a fare la prima donna. È una missione che compiamo in comune».
:)

maxsona
26-08-2006, 22:22
Dalla Puglia parte Unifil2, le navi da Brindisi e Taranto

E' ormai definita la composizione del Gruppo navale italiano che martedì - dopo il via libera del Consiglio dei ministri, convocato per lunedì - salperà per partecipare alla nuova missione dell'Onu in Libano.
A farne parte sono l'incrociatore portaereomobili Garibaldi, le tre navi da sbarco San Giusto, San Marco e San Giorgio (queste ultime due già impiegate per il trasporto di aiuti umanitari alla popolazione libanese), e una corvetta della classe Minerva, presumibilmente nave Fenice
BARI - Cinque navi con circa 2.500 militari a bordo, compresi gli oltre 800 che verranno schierati a terra, i marinai e gli equipaggi dei gruppi di volo dei caccia Harrier AV8B e degli elicotteri imbarcati: è ormai definita la composizione del Gruppo navale italiano che martedì - dopo il via libera del Consiglio dei ministri, convocato per lunedì - salperà per partecipare alla nuova missione dell’Onu in Libano.
A farne parte sono l’incrociatore portaereomobili "Giuseppe Garibaldi", le tre navi da sbarco San Giusto, San Marco e San Giorgio (queste ultime due già impiegate per il trasporto di aiuti umanitari alla popolazione libanese), e una corvetta della classe "Minerva", presumibilmente nave Fenice.
Tutto è pronto alla partenza: la portaerei Garibaldi è in porto a Taranto, il San Giusto e il San Giorgio sono a Brindisi, dove si sta dirigendo la corvetta, mentre nave San Marco sta per raggiungere Venezia. Domani, a Porto Marghera, imbarcherà uomini e mezzi del reggimento Serenissima: 120 lagunari dell’Esercito che, insieme ai fucilieri di Marina del reggimento San Marco, costituiscono la nuova Forza di proiezione dal mare, che prenderà posizione nell’area assegnata ai soldati italiani. Della componente terrestre faranno parte anche diverse aliquote specialistiche, quelle che sempre accompagnano i contingenti nelle fasi di schieramento iniziale: trasmissioni, genio, nbc, forze speciali (Comsubin e Col Moschin), logistica, carabinieri (con compiti di polizia militare). Ci saranno anche nuclei di sommozzatori e team di forze speciali e, probabilmente, una unità di ricognizione di Cavalleria su blindo Centauro, armati con cannone da 105 mm.
Compito di questa Forza d’ingresso (early entry force) è di preparare il terreno al grosso del contingente, che comincerà ad affluire a ottobre, per essere definitivamente schierato a novembre: si tratterà di una task force dotata anche di mezzi pesanti, composta da 2.200-3.000 uomini, in gran parte della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli, ma con aliquote provenienti anche da altri reparti. Lo sbarco dovrebbe avvenire a Naqura, dove c’è il quartier generale di Unifil.
A capo del Comando forze di altura, responsabile delle unità navali impegnate in Libano, sarà l’ammiraglio di divisione Giuseppe De Giorgi, imbarcato sulla Garibaldi. La Forza anfibia sarà comandata da contrammiraglio Michele Saponaro, il cui vice è il colonnello Emilio Motolese.
Se la data della partenza, martedì, sembra confermata, ci sono ancora incertezze sul luogo: in un primo momento sembrava che la cerimonia di saluto del contingente - alla quale quasi certamente sarà presente il ministro della Difesa Parisi, insieme ai vertici di tutte le Forze armate - dovesse tenersi nella stazione navale di mar Grande, a Taranto, dove attualmente è ormeggiata la portaerei Garibaldi. Poi si è invece fatta strada l’ipotesi di Brindisi, dove si trovano le navi San Giusto e San Giorgio. Invece, secondo gli ultimi sviluppi, sembra che il saluto si terrà al largo, dove confluiranno tutte le navi, compreso il San Marco, proveniente da Venezia. Tutto si svolgerà a bordo di nave Garibaldi.
:)

easyand
27-08-2006, 20:58
Sono contrario alla partecipazione di truppe non NATO...va a finire poi che invece che fare interposizione andiamo a fare da babysitter al contingente malaysiano o del bangladesh (come in kosovo dove se non gli portavamo le coperte morivano congelati)! Fortuna che almeno sotto l'aspetto di comando è stata garantita autonomia decisionale ai comandati sul campo.

maxsona
27-08-2006, 22:19
Guardavo questa foto scattata in Libano, ma il traghetto sullo sfondo è della stessa classe da cui è stata derivata la San Marco ? :confused: si assomigliano molto tranne ovviamente per l'isola

http://www.marina.difesa.it/diario/2006/sanmarcoabeirut/images/32.jpg

easyand
28-08-2006, 08:26
Inizia una nuova missione all’estero per le Forze Armate italiane. Oggi il Consiglio dei Ministri darà il via libera ufficiale all’invio del nostro contingente in LIbano e domani partirà dalle acque pugliesi una amphibious task force che trasferirà nel Paese dei Cedri la entry force.
Si tratta di cinque unità navali: il Garibaldi, con funzioni di nave sede di comando e di piattaforma dalla quale opereranno elicotteri ed aerei AV-8B Plus Harrier II, la corvetta Fenice e le tre navi da assalto anfibio San Giusto, San Giorgio e San Marco.
A bordo del San Giusto e del San Giorgio sono imbarcati assetti della componente anfibia della Marina Militare, la Forza da Sbarco che, strutturata a similitudine di una "brigata", è articolata sul Reggimento San Marco, il Reggimento Carlotto ed il Gruppo Mezzi da Sbarco. L’elemento operativo è il Reggimento San Marco che si compone del Reparto Comando, del Battaglione Assalto Grado che comprende i "combattenti", del Battaglione Golametto che garantisce la "logistica di combattimento", della Compagnia Operazioni Speciali e della Compagnia Operazioni Navali.
Sul Marco è imbarcata una compagnia - 120 Lagunari - del Reggimento Serenissima dell’Esercito, con veicoli anfibi AAV7 e vari mezzi cingolati e ruotati per il trasporto truppe al seguito, nonché assetti NBC, delle Trasmissioni e del Genio della Forza Armata.
Nella entry force sono inclusi anche assetti delle forze speciali del Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare e del Reggimento Col. Moschin dell’Esercito.
È probabile che il gruppo navale sia supportato in mare e nelle acque libanesi da uno o più sommergibili italiani che occultamente potrebbero effettuare attività intelligence in ambiente littoral.
Il Garibaldi e la Fenice sono ormeggiate attualmente a Taranto, la corvetta vi è giunta nei giorni scorsi da Augusta, il San Giorgio e il San Giusto sono a Brindisi mentre il San Marco sta arrivando dopo aver imbarcato ieri a Porto Marghera la componente dell’Esercito.
Il rendez-vous è previsto per domani al largo della Puglia, occasione nella quale il gruppo navale sarà raggiunto in mare dal ministro della Difesa Arturo Parisi e dai vertici militari per il rituale saluto.
In seguito le unità faranno rotta verso il Libano, dove dovrebbero arrivare dopo tre giorni di navigazione.
Sulle navi sono imbarcati circa 2.500 militari, compresi gli equipaggi delle navi.
Per un’operazione anfibia la dottrina NATO ATP8 prevede due comandanti con i relativi staff: il CATF (Commander Amphibious Task Force = Comandante della Forza Anfibia Operativa) ed il CLF (Commander Landing Force = Comandante della Forza da Sbarco): in questa occasione il CATF sarà l’ammiraglio di divisione Giuseppe De Giorgi, attuale Comandante delle Forze d’Altura e Comandante delle Forze Marittime Italiane, mentre il CLF dovrebbe essere il comandante della Forza da Sbarco della Marina, il contrammiraglio Michele Saponaro.
Prende il via così la prima fase della nostra partecipazione alla forza di interposizione che, in applicazione della risoluzione ONU 1701, si schiererà in Libano per far osservare ad Israele ed Hezbollah la tregua. La missione è già stata definita come UNIFIL PLUS o UNIFIL 2, e infatti in questa prima fase sarà comandata dal generale francese Alain Pellegrini, lo stesso che già comanda UNIFIL.
Come è di prammatica, la prima fase vedrà operare sul terreno la entry force che sbarcherà e raggiungerà il settore assegnatole dall’ONU e, dopo aver bonificato l’area e creato la cornice di sicurezza, permetterà alle unità della logistica di preparare le sistemazioni per la follow on force che dovrà poi operare sul terreno.
Nel contempo gli "operativi" della entry force, rinforzati da assetti delle forze speciali, inizieranno a mappare il territorio, aggiornando le carte in dotazione alla situazione post-conflitto, e predisponendo le postazioni sul terreno. Il tutto con l’ausilio delle cellule della nostra intelligence che - si presume - stanno già operando per prendere contatti con i referenti locali.
Parte di queste attività saranno facilitate dai nostri ufficiali di collegamento in UNIFIL, con loro si è anche relazionata la "cellula di ricognizione" di militari italiani che è stata nei giorni scorsi in Libano.
Fin qui le poche notizie "ufficiali" filtrate attentamente dalla comunicazione degli apparati militari. Sui dettagli delle operazioni è infatti calato un fitto riserbo.
Non tanto, sembra, dettato da motivi di sicurezza, ma piuttosto imposto dai politici che vorrebbero mantenere l’esclusiva sulle dichiarazioni da rilasciare ai media…
Non sarebbe stata gradita, per esempio, la fuga di notizie sul luogo dello sbarco in Libano, fonti di stampa lo hanno già localizzato a Naqoura.
Per questo ai reparti stessi sarebbero state fornite pochissime notizie, tanto che tra gli "operativi" ci sarebbe un clima di generale incertezza: si pensi che i mezzi anfibi sono stati imbarcati sulle navi senza la verniciatura bianca richiesta dall’ONU, ma con la sola applicazione della scritta "UN" più gradita ai militari, peraltro già adottata in altre missioni di peace keeping.
Si spera, dunque, di riuscire domani ad avere dai politici e dai vertici militari alcune delucidazioni sulla prima fase di questa missione.
Vorremmo sapere, per esempio, quale settore del territorio libanese sarà assegnato al contingente italiano.
O come intende - o come dovrà - disporsi sul terreno lo stesso: UNIFIL, infatti, prevede la "polverizzazione" del dispositivo in numerose postazioni - o posti di osservazione - a livello di compagnia o di plotone, e non l’accentramento della forza in un unico compound da cui poi escono le colonne per effettuare le operazioni, come è accaduto finora in quasi tutte le operazioni fuori area.
Quando avverrà il Transfer of Authority che farà passare il nostro contingente sotto il comando operativo di UNIFIL, appena scesi a terra o solo quando i nostri saranno "impiegabili" dal generale Pellegrini?
In questo ultimo caso, il nostro contingente sarà "scortato" fino al suo settore dai caschi blù?
In ultimo, dopo che il ministro della Difesa ha nominato il generale Fabrizio Castagnetti, attuale Comandate del Centro Operativo di Vertice Interforze, responsabile della Cellula di Direzione Strategica della Missione UNIFIL presso il Dipartimento per le Operazioni di Peace-Keeping dell’ONU, lo stesso avrà un "doppio cappello" e reggerà i due incarichi facendo la spola tra New York e Roma, o dovrà lasciare il COI?
In tal caso reggerà l’incarico ad interim il suo deputy, l’ammiraglio di divisione Maurizio Gemignani, o sarà nominato un suo sostituto?
Tra tante domande una unica certezza: quella che inizia domani è una tradizionale operazione anfibia per il trasferimento di un contingente militare interforze come entry force di una missione militare all’estero.
In tal senso sul terreno sarà condotta da un Commander Landing Force che si avvarrà di uno suo staff basato essenzialmente da elementi della Forza da Sbarco e "rinforzato" con augmenties dell’Esercito, sia perché dovrà condurre assetti della Forza Armata, sia perché la sua missione consiste essenzialmente nel preparare il terreno per il dispiegamento della follow on force che sarà composta quasi esclusivamente dall’Esercito.
La Forza di Proiezione dal Mare, il cui debutto operativo è stato annunciato da tanti giornali, rimane per il momento nei desiderata dei pianificatori dello Stato Maggiore della Difesa.
È un ottimo e lodevole progetto che merita la massima attenzione, ma è partito da pochi mesi: non basta un’esercitazione come la Mare Aperto, condotta da tre sole compagnie su un poligono dell’Esercito nel civilizzato Lazio, con tutto il supporto logistico "in sito", a testare un comando complesso in grado di pianificare e gestire un’operazione di proiezione di una forza.
Ricordiamo che quando nello scorso marzo fu presentato il progetto, fu detto che entro un paio di anni la Forza di Proiezione dal Mare sarebbe stata in grado di schierare due gruppi tattici, ognuno a livello di BTG, e che l’obiettivo finale - una brigata leggera composta da due gruppi tattici a livello di reggimento - sarebbe stato raggiunto nel 2010.
Due anni non sono passati, ed il 2010 è ancora lontano, mentre il Libano è a soli tre giorni di navigazione.

maxsona
01-09-2006, 22:17
Fervono i preparativi, domani si sbarca :D

http://www.marina.difesa.it/diario/2006/leonte_sbarco/images/19.jpg

http://www.marina.difesa.it/diario/2006/leonte_sbarco/images/20.jpg

http://www.marina.difesa.it/diario/2006/leonte_sbarco/images/27.jpg

http://www.marina.difesa.it/diario/2006/leonte_sbarco/images/24.jpg

CliveSt
01-09-2006, 22:21
Chissà cosa fanno i girotondini, i verdi, rc, il partito dell' arcobaleno, mi scuso se ho dimenticato qualcuno. :Prrr:
Forse dimentichi che non si decide la composizione di una Forza Militare in uno scenario di aggressione nei confronti di un Paese, vedi Iraq ed Afghanistan, ma una VERA forza di peacekeeping con mandato autentico 100% delle Nazioni Unite dove entrambe i paesi impegnati nel conflitto Israele e Libano hanno RICHIESTO la guida e la partecipazione Italiana. Poi che ci siano doppi fini, extraterrestri o diavolerie varie dietro questa richiesta é un'altra Storia :)

CliveSt
01-09-2006, 22:26
REGOLE D'INGAGGIO
«Le truppe Onu potranno sparare sugli Hezbollah»
E' anche vero che Kofi Annan ha precisato pochi giorni fa' che
le truppe ONU saranno autorizzate a reagire (quindi aprire il fuoco) nei confronti del nemico CHIUNQUE esso sia :stordita:
Ce li voglio vedere i fighetti Israeliani che aprono il fuoco su una caserma ONU come hanno gia' fatto in precedenza. I "danni collaterali" sarebbero incalcolabili :doh:

easyand
02-09-2006, 00:47
Preparativi di sbarco sulle unità in navigazione alla volta del Libano

616 fucilieri del Reggimento San Marco della Marina Militare, integrati da 120 lagunari dell’Esercito Italiano, riuniti nella neo-costituita Forza Nazionale di Proiezione dal Mare, si stanno preparando ad entrare in azione, insieme a 49 militari della componente NBC (Nucleare Batteriologico e Chimico) ed EOD dell’Esercito Italiano ed 11 carabinieri.
Mare calmo e sole hanno caratterizzato la navigazione dei militari imbarcati sulle navi del gruppo navale partito lunedì scorso dalle coste pugliesi e diretto verso le coste meridionali del Libano.
La missione “Leonte”, il contributo italiano alla operazione Unifil Plus, finalizzata alla piena attuazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nr. 1701, entra nel vivo; le navi sono già in vicinanza della costa, una prima aliquota di militari è andata a terra per i primi contatti con il comando della missione Unifil e per la giornata di sabato 2 settembre si prevede l’inizio delle operazioni di sbarco dei primi fucilieri di marina del Reggimento San Marco e dei Lagunari dell’Esercito Italiano.
Lo sbarco di sabato mattina, che proietterà a terra tutti gli uomini e donne appartenenti alla componente operativa della Early Entry Force nazionale, prevede le seguenti fasi salienti:

operazioni di pre-sbarco : fase in cui avviene la ricognizione dei fondali in corrispondenza della spiaggia designata in modo che i mezzi da sbarco non corrano il rischio di incontrare ostacoli durante la navigazione;

l’elitrasporto di una Compagnia a terra (circa 120 fucilieri) per provvedere alla ricognizione e sorveglianza dell’area di sbarco in concorso con le forze di sicurezza libanesi;

a seguire lo sbarco dei mezzi navali (con personale, mezzi e materiali), i mezzi cingolati anfibi (con circa 100 militari a bordo) e quindi il grosso della forza con i restanti materiali ed i mezzi ruotati.

Fin dalla partenza a bordo delle navi della Marina Militare è stata curata con particolare attenzione la preparazione degli uomini, delle donne e dei mezzi che saranno impegnati nella prima fase delle operazioni di sbarco.
A bordo sono stati imbarcati i seguenti mezzi del Reggimento San Marco:

AR 90 (jeep Land Rover);

VM 90 (mezzo da trasporto);

HD-6 (camion 6x6);

APS (camion 8x8);

AAV – 7 (veicoli anfibi di assalto);

VCC-1 (mezzi corazzati)

VCC-2 (mezzi corazzati);

ACTL (autocarro tattico 4x4);

mezzi logistici minori.

CliveSt
02-09-2006, 10:31
Si.
Bene! Quando parti?

svarionman
02-09-2006, 11:43
Per chi è interessato c'è lo sbarco in diretta su un canale interattivo di SKYTG24...

francoisk
03-09-2006, 08:57
vorrei vedere se tutti questi soldati che come dicono vanno li per la pace(e non per soldi),ci andrebbero comunque se gli fossero offerti degli stipendi uguali a quelli che ricevono quando lavorano in italia :rolleyes:

easyand
05-09-2006, 08:19
vorrei vedere se tutti questi soldati che come dicono vanno li per la pace(e non per soldi),ci andrebbero comunque se gli fossero offerti degli stipendi uguali a quelli che ricevono quando lavorano in italia :rolleyes:

si dato che hanno ricevuto l'oridine di partire

francoisk
05-09-2006, 08:27
si dato che hanno ricevuto l'oridine di partire

vabbè che c'è gente che fa domande proprio per andare fuori e prendere stipendi piu alti,e non certo per portare la pace:sofico:

maxsona
05-09-2006, 16:58
Ci sono centinaia di lavori in cui si guadagna uguale senza rischiare la pelle

francoisk
05-09-2006, 21:02
Ci sono centinaia di lavori in cui si guadagna uguale senza rischiare la pelle


quali sono dimmi

maxsona
05-09-2006, 21:10
quali sono dimmi
Penso che un normale idraulico con l'azienda avviata o un qualsiasi altro artigiano come un elettricista, o un tecnico informatico che per meno di 100 € all'ora non esce.

francoisk
05-09-2006, 21:34
Penso che un normale idraulico con l'azienda avviata o un qualsiasi altro artigiano come un elettricista, o un tecnico informatico che per meno di 100 € all'ora non esce.


si quello che vuoi tu,ma cmq in misssione la maggior parte ci va per soldi,come confermato anche da conoscenti che sono andati in iraq,poi quando muiono si grida aggli eroi.mah

maxsona
05-09-2006, 21:41
si quello che vuoi tu,ma cmq in misssione la maggior parte ci va per soldi,come confermato anche da conoscenti che sono andati in iraq,poi quando muiono si grida aggli eroi.mah
Io invece ho conoscenti che ci sono andati per passione nella vita militare, come la mettiamo ?

easyand
05-09-2006, 22:08
Penso che un normale idraulico con l'azienda avviata o un qualsiasi altro artigiano come un elettricista, o un tecnico informatico che per meno di 100 € all'ora non esce.

parole sante, solo l'uscita (si badi bene, solo l'uscita) costa minimo 50/80 euro, di un idraulico, poi se comincia a fare lavori più lunghi di 10 minuti son czzi amari per il portafoglio...

easyand
05-09-2006, 22:10
si quello che vuoi tu,ma cmq in misssione la maggior parte ci va per soldi,come confermato anche da conoscenti che sono andati in iraq,poi quando muiono si grida aggli eroi.mah

scusa sai, ma anche tu lavori per i soldi, quello è il loro lavoro, e come tu avrai le tue soddisfazioni in quello che fai per loro è una soddisfazione ciò che fanno

francoisk
05-09-2006, 22:30
scusa sai, ma anche tu lavori per i soldi, quello è il loro lavoro, e come tu avrai le tue soddisfazioni in quello che fai per loro è una soddisfazione ciò che fanno


c'è gente che muore fulimnata mentre fa dei lavori eletrici,oppure che cade da un impalacatura,x un migliaio di euro al mese,e non mi pare che vengono ricordati e fatti eroi,oppure che gli venga data una medagli al valore,poi invece chi va in una terra di guerre,per soldi(xkè la maggior parte va per soldi)conoscendo i rischi che ci sono,quando muoiono,sono considerati eroi,questo non lo condivido

easyand
05-09-2006, 23:17
c'è gente che muore fulimnata mentre fa dei lavori eletrici,oppure che cade da un impalacatura,x un migliaio di euro al mese,e non mi pare che vengono ricordati e fatti eroi,oppure che gli venga data una medagli al valore,poi invece chi va in una terra di guerre,per soldi(xkè la maggior parte va per soldi)conoscendo i rischi che ci sono,quando muoiono,sono considerati eroi,questo non lo condivido

vedi, è una cosa diversa, possiamo mettere il parallelo: elettricista che si fulmina=militare che si spara pulendo un arma, ma il parallelo con un militare che muore in missione non esiste, perchè se prima è stato un incidente ora non è più un incidente ma un atto deliberato di terzi. Il militare è li per conto dello stato, rappresenta lo stato italiano in quella terra, e in caso di decesso lo stato italiano onora l'operato del militare. Poi per quanto riguarda l'essere considerati eroi, è tutto un altro paio di maniche, e nemmeno io condividio l'appiccicare il suffisso eroe a chiunque.