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View Full Version : Fidel Castro lascia temporaneamente i poteri al fratello


LUVІ
01-08-2006, 07:10
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/salute-castro/salute-castro/salute-castro.html

Messaggio del leader cubano letto dal segretario presidenziale Valenciaga
"Dovrò rimanere varie settimane a riposo, lontano dalle mie funzioni"
Castro operato all'intestino
I poteri al fratello Raul

<B>Castro operato all'intestino<br>I poteri al fratello Raul</B>

Fidel Castro col fratello Raul
L'AVANA - Fidel Castro è stato sottoposto a un intervento chirurgico all'intestino e ha delegato i poteri al fratello Raul. La notizia è stata data con un messaggio del lider maximo letto in televisione dal segretario dell'Ufficio presidenziale, Carlos Valenciaga.

Oltre alle cariche istituzionali, Castro ha lasciato al fratello anche quella di massimo dirigente del Partito comunista di Cuba e di "comandante in capo delle eroiche forze armate rivoluzionarie".

Successore naturale in base alla Costituzione per la sua carica di primo vicepresidente, Raul Castro ha compiuto 75 anni lo scorso 3 giugno, ed è Ministro della Difesa.

Valenciaga ha ricordato che il recente viaggio di Castro al vertice del Mercosur in Argentina e le cerimonie a Cuba per il 26 luglio hanno provocato uno "stress estremo" nella salute del lider maximo che ha provocato una "crisi intestinale con sanguinamento", e quindi la necessità dell'intervento chirurgico. "L'operazione - ha scritto Castro - mi obbliga a restare varie settimane a riposo, lontano dalle mie responsabilità e dai miei incarichi".

E' la prima volta che Castro delega le sue funzioni nella sua lunga storia ai vertici dello stato cubano.
Rispetto ai festeggiamenti previsti per il compleanno del 13 agosto, Castro ha chiesto "un rinvio" al 2 dicembre, quando si compiranno i 50 anni dello sbarco del peschereccio Granma. Per quanto riguarda invece il Vertice dei Non Allineati previsto dall'11 al 16 settembre, il messaggio precisa che si svolgerà come previsto. Quella riunione "deve ricevere la massima attenzione da parte dello Stato e della Nazione cubana in modo che si svolga in modo brillante nelle date previste".

"Chiedo - ha proseguito il capo dello stato cubano - al Comitato centrale del Partito e alla Assemblea nazionale che appoggino fermamente questo proclama. Non ho il minimo dubbio che il nostro popolo e la nostra rivoluzione lotteranno fino all'ultima goccia di sangue per difendere queste ed altre idee e misure che siano necessarie per salvaguardare questo processo storico". "L'imperialimso - ha concluso - non potrà mai schiacciare Cuba".

(1 agosto 2006)

sider
01-08-2006, 07:13
Devo sbrigarmi a ritornare a Cuba prima che le cose cambino

maddero
01-08-2006, 08:13
sono stato a cuba ad inizio febbraio.
Ho paura di quello che potrà accadere con la morte di castro.
Mi sa tanto che scoppierà una guerra civile.

tdi150cv
01-08-2006, 08:21
chi lo sa magari qualcuno comincera' ad aprire gli occhi e a rendersi conto di quanto ci sia fuori da cuba ...
Azzarderei un :'tutto quello che il caro Fidel ha voluto censurare'

Inlogitech
01-08-2006, 08:21
sono stato a cuba ad inizio febbraio.
Ho paura di quello che potrà accadere con la morte di castro.
Mi sa tanto che scoppierà una guerra civile.


La vecchiaia arriva per tutti.......

detto ciò, mi sembra eccessivo pensare che quando morirà Castro vi sarà una guerra civile; nel passaggio dei poteri vi è una stretta continuità che farà si che l'egemonia castrita perduri financo vi sarà al potere uno dei menbri della famiglia..... il modo di governare nn cambierà mica, il pugno di ferro si è usato fino ad adesso ed il pugno di ferro si userà...............poi tutto è possibile.

maddero
01-08-2006, 08:35
La vecchiaia arriva per tutti.......

detto ciò, mi sembra eccessivo pensare che quando morrirà Castro vi sarà guerra civile, nel passaggio dei poteri vi è una stretta continuità che farà si che l'egemonia castrita perduri financo vi sarà al potere uno dei menbri della famiglia..... il modo di governare nn cambierà mica, il pugno di ferro si è usato fino ad adesso ed il pugno diferro si userà...............poi tutto è possibile.

non lo so.
le persone che ho conosciuto mi hanno dato l'impressione di essere stufe della situazione attuale.

sider
01-08-2006, 08:37
Se gli USA togliessero l'assurdo embargo i cubani starebbero già un pò meglio.

anonimizzato
01-08-2006, 08:40
Finalmente una sana e democratica alternanza dei poteri :D :rolleyes:

tdi150cv
01-08-2006, 08:55
Se gli USA togliessero l'assurdo embargo i cubani starebbero già un pò meglio.

c'è un tread nel quale abbiamo proprio parlato di questo famoso embargo e pare che dati alla mano qualcuno avesse diciamo fatto capire che l'embargo e' il minimo dei problemi.
Del resto puoi anche far arrivare il mondo intero ma se quel mondo intero non viene distribuito alla gente non puoi fare comunque nulla.
Non so se conosci la realta' cubana ma se per te uno dei piu' gravi problemi e' l'embargo ti consiglio un viaggio che potrebbe davvero farti aprire la mente nei confronti del problema cubano. Ovviamente parlo di un viaggio NON da turista. ;)

LUVІ
01-08-2006, 09:33
sono stato a cuba ad inizio febbraio.
Ho paura di quello che potrà accadere con la morte di castro.
Mi sa tanto che scoppierà una guerra civile.

Quoto, la vedo male per quel povero popolo :(

LuVi

zuper
01-08-2006, 09:36
Quoto, la vedo male per quel povero popolo :(

LuVi


il "povero" popolo che può parlare, ovvero i cubani LONTANI da cuba,

la vedono così

FESTA TRA GLI ESULI - La notizia del passo indietro di Castro è stata accolta con giubilo tra gli esuli cubani di Miami che sono subito scesi in strada, cantando, ballando e scandendo «Viva Cuba libre» e altri slogan. Ninoska Perez, un leader anticastrista di Miami, dove vive la più grossa comunità di oppositori al regime (650.000) ha detto di ritenere che Castro sia in gravi condizioni. Secondo lui, la morte del dittatore «sarebbe quanto di meglio potrebbe capitare a Cuba».

http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/01_080640.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/02.JPG http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/05.JPG http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/06.JPG http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/09.JPG

tdi150cv
01-08-2006, 09:40
gia le foto parlano di cubani distrutti dal dolore ... :rotfl:
Caro Fidel ... e' ora di fare i conti !!!
Spero che i Cubani possano ora tirare fuori il meglio di loro ...

parax
01-08-2006, 09:43
sono stato a cuba ad inizio febbraio.
Ho paura di quello che potrà accadere con la morte di castro.
Mi sa tanto che scoppierà una guerra civile.

Non credo, ci sarà un porcaio come il post URSS.

parax
01-08-2006, 09:45
Se gli USA togliessero l'assurdo embargo i cubani starebbero già un pò meglio.


E' proprio quello il motivo per cui non lo tolgono, lo toglieranno alla morte di Fidel o alla caduta del regime, per fargli notare la differenza.

Fidel ha rotto il c...o ma i 40 anni di embargo sono stati una cosa davvero vergognosa fatta da gli USA contro quel popolo e non contro Fidel. Difatti portano un rancore verso i gringos non indifferente.

Ileana
01-08-2006, 09:51
Se gli USA togliessero l'assurdo embargo i cubani starebbero già un pò meglio.
Non mi pare che castro viva male a causa dell'embargo.
Non mi pare che non esistano i paradisi per turisti.
Se Castro i soldi li distribuisse a chi ne ha bisogno invece che placcarsi i rubinetti in oro, forse ti darei ragione.

Bet
01-08-2006, 09:57
Ci vorrebbe Zidane :D
http://www.youtube.com/watch?v=iqOZMHy8Fl4

dantes76
01-08-2006, 11:46
Se gli USA togliessero l'assurdo embargo i cubani starebbero già un pò meglio.
non mi sembra che per farsi del male serva un embargo(sbagliato), basti guardare la Korea del nord...
semmai propio quell'embargo e' stata la linfa di Fidel..

dantes76
01-08-2006, 11:51
Non mi pare che castro viva male a causa dell'embargo.
Non mi pare che non esistano i paradisi per turisti.
Se Castro i soldi li distribuisse a chi ne ha bisogno invece che placcarsi i rubinetti in oro, forse ti darei ragione.

Dopo Fidel c'è Castro
di Roberto Di Caro dall'Avana
Fotogalleria: dalla Rivoluzione a oggi
Il Pil cresce dell'11 per cento. Ma non si traduce in benessere. Dilaga il mercato nero. Internet è censurata. Il cibo razionato. E il dopo regime è ancora tutto da scrivere



Cosa non si fa 'por la izquierda'! Solo che qui a Cuba l'espressione non vuol dire 'per la sinistra', il socialismo, Fidel e l'icona del Che: significa 'con la mano sinistra', cioè sgusciando tra le maglie delle leggi, che limitano la proprietà e il commercio privato, e il cappio dell'embargo americano, che dal 1961 stringe alla gola l'economia: inasprito dopo il 2001 con il divieto ai cittadini americani di recarsi a Cuba, l'imposizione di pesanti ritorsioni contro le compagnie di paesi terzi che fanno affari con l'isola, l'interdizione dei trasferimenti bancari diretti ossia del miliardo di dollari annuo delle rimesse di un milione di emigrati cubani negli States, delle quali vive una buona fetta di cittadini.

È proprio la distanza tra la quotidiana necessità di arrangiarsi e ciò che succede nel mondo, non solo l'età del 'líder maximo' o l'affacciarsi al potere della generazione dei quarantenni, a imporre a Cuba cambiamenti in un futuro prossimo. "No, i computer non li acquisti nei negozi, però si trovano: un'impresa ne importa 20, ne dichiara dieci, gli altri li vende sottobanco", racconta Manuel, 28 anni. Ci vive, con il suo Pentium 4: alza contro la finestra il letto della stanza dove dorme con la moglie e fa gli arrangiamenti di canzoni sue e altrui. Per 2 pesos convertibili (cuc) l'ora, meno di 2 euro, incide i demo musicali di altri, squattrinati come lui. "Internet? Non me lo posso permettere: costa, illegale, 50 cuc al mese, e io ne guadagno sì e no 200 l'anno. Uso gratis la connessione di mia madre, che ce l'ha perché lavora in sanità: è filtrata, un Intranet di soli siti cubani, ma ho la mail, e comunico col mondo". Sua moglie Maidòlis (sarebbe 'My doll is', nell'isola si inventano un sacco di nomi nuovi, è uno sport nazionale come il baseball) ha lasciato la fabbrica di sigari dove lavorava: compra le foglie di tabacco a Pinar del Rio e i sigari se li fa da sé, per venderli sottobanco ai turisti: che, con 2 milioni e mezzo di presenze e 270 alberghi di lusso solo per loro, vietati ai cubani, sono ormai una delle grandi fonti di reddito per Cuba.


Se fosse l'attesa di un crollo del regime, con i cubani a sognare fast-food stretti tra le divise verdeoliva dei poliziotti e la divisa forte dei turisti che pagano quanto un mese di lavoro una maglietta del Che o una notte di sesso con una 'jinetera', letteralmente cavallerizza, o un 'rastafari' per turiste, Cuba sarebbe semplice da raccontare: come una specie di museo di archeologia industriale, sociale, politica e letteraria, fotografato un istante prima che lo smantellino. Con le sue fantastiche Chevrolet e Pontiac anni '50, le auto dei poveri con le Lada russe, i sidecar che sfrecciano la sera in strade quasi buie, i sette bus da 300 posti detti 'camellos' per via delle gobbe, i tre ruote carrozzati a uovo e tinti di giallo che chiamano Coco-taxi. Con le mille toppe di legno e lamiera sull'affascinante architettura coloniale di metà delle case, centro e periferia. Con la gente che balla la salsa e la conga santiagera, il popolo per strada e l'intelligencija artistica, oggi esattamente come nei frenetici anni '60, al Gato Tuerto quasi in faccia all'Hotel Nacional. Con l'inevitabile mojito di Hemingway alla Bodeguita del Medio e in qualunque altro posto Ernest abbia dimorato o si sia ubriacato anche una volta soltanto.

Ma l'Avana non è Mosca alla vigilia della caduta del muro di Berlino. Dopo i terribili anni '90 in cui, svaniti con l'Urss gli aiuti che reggevano l'economia, la gente infarinava bistecche di buccia di pompelmo perché un etto di carne costava uno stipendio, qui l'aspettativa di vita è comunque un anno di più che negli Stati Uniti (la fonte non è 'Granma', organo del partito comunista, ma il secondo rapporto dell'Università di California sulle malattie nei paesi in via di sviluppo). La sanità è gratuita e di alto livello, sicché Alberto Alpizar, capo della pianificazione sanitaria dell'Avana e professore a Medicina, può legittimamente vantare "82 policlinici e 42 ospedali nella sola capitale, una mortalità infantile inferiore al tasso fisiologico dei paesi sviluppati, una diffusione dell'Aids contenuta con massicce campagne di prevenzione, 30 mila medici in missione tra l'America latina e l'Africa": anche se proprio questo esorbitante export di medici sta creando gravi buchi nella sanità nell'isola. Gratuite, libri compresi, anche scuola e università: benché, come racconta Ricardo, professore d'inglese che ha lasciato la cattedra per fare il tassista di Stato e lavorare in cuc con i turisti, "l'abbandono di molti come me abbia provocato penuria di docenti e un calo grave nella qualità dell'insegnamento". La casa non la puoi vendere, solo trasmetterla ai figli, ma si è ripreso a costruire. Va meglio persino l'economia, il buco nero della società cubana: "Nel 2005 il Pil è cresciuto dell'11 per cento, grazie al vertiginoso incremento dell'interscambio con Cina e Venezuela", spiega Omar Everleny, docente di Economia cubana all'Università dell'Avana.

Ma la crescita non si traduce in benessere. La strozzatura più evidente è la doppia moneta. Come fai a campare quando lo Stato paga il tuo salario in vecchi pesos cubani, da 400 a 600 al mese, 15-23 euro, con cui compri, nelle 'bodegas' di Stato, solo i prodotti della 'canasta basica', paniere con tessera annonaria? Significa a testa al mese 3,8 chili di riso, 2,5 di zucchero, un sapone, otto uova, un litro di latte ma solo se hai meno di otto anni, mezzo chilo di pollo, un quarto di litro d'olio, un po' di frutta più un pane al dì. Tutto il resto, nei grandi magazzini dove le scritte inneggiano alla rivoluzione "che vive di idee" e ai cinque cubani "prisoneros del Imperio" condannati in Usa per spionaggio, lo paghi a prezzi appena un po' più bassi che da noi, in cuc, cambio 1 a 24 pesos. Ingiustificabili appaiono poi ai più i divieti di usare Internet senza filtri, inventarsi una software house privata, viaggiare all'estero senza inviti approvati dal ministero, costituire partiti di opposizione e giornali indipendenti.

Ufficialmente proiettati a inventare il futuro, i cubani si ritrovano in una radicale incertezza su ciò che accadrà dopodomani. L'isola vive da 47 anni in una transizione infinita. Solo che nessuno sa più bene verso che cosa: il socialismo, l''uomo nuovo' sognato dal Che, il libero mercato ma con le garanzie sociali del 'poder popular', il capitalismo d'assalto alla cinese. "Purché non finisca come in Russia: mafia, delitti, nuovi ricchi che spadroneggiano e poveri alla fame", ti dice Felipe, cinquantenne male in arnese, la moglie a vendere vestiti fatti all'uncinetto sulla porta, in stanza anche la tv satellitare, 10 cuc al mese per allacciarsi a un'unica antenna parabolica illegale per centinaia di utenti e vedere a discrezione del fornitore un pot-pourri di Cnn in spagnolo, cartoni animati, telenovelas brasiliane, giochi e vecchi film. Alle strette (dopo Fidel, meglio Raúl o Bush?) persino Felipe, che detesta Castro e "quell'arrogante del Che", ti risponde: "Bush è solo uno stupido che ci affama perché si vuole prendere l'isola. Non voglio essere qui se mai riuscisse a scatenare una guerra civile o un'invasione. Ma non credo succederà".

Una ragione in più per emigrare, come continuano a fare in decine di migliaia l'anno: "Prima della caduta dell'Urss per disincanto, negli anni '90 per disperazione economica, oggi perché è l'ultima illusione rimasta. Ma se molti pensano di andarsene negli Usa, nessuno o quasi vuole che gli Usa vengano a Cuba a farla da padroni". Così Leonardo Padura, noto scrittore. Da noi Tropea ha tradotto i suoi primi cinque polizieschi e il sesto, 'La neblina del ayer', uscirà nel 2007. Il loro protagonista, Mario Conde, è un tenente della polizia cubana alle prese con un omicidio a volume, e con il groviglio di contraddizioni di una società in cui "cresce la piccola criminalità, ma pochi sono gli assassinii; la corruzione può diventare un cancro, ma la condanna di un alto dirigente ha dato un segnale di stop; il traffico di droga è socialmente irrilevante, ma se compri due latte di vernice per tinteggiare casa salti i pasti per due mesi". Infatti, nell'Avana in cui da cinque anni 'el historiador' Eusebio Leal sta recuperando il centro storico 'patrimonio dell'umanità' con i soldi di banche e fondazioni straniere, il resto delle case è in larga parte in condizioni pessime. Il tenente Conde, alla fine del quarto romanzo, finirà per dare le dimissioni dalla polizia: camperà vendendo libri usati. E in quell'ambiente incapperà nel suo quinto delitto.

Il meccanismo perverso è nell'economia. "Bisogna superare la mentalità statale", dice Everleny l'economista: "Decentralizzare. Concedere autonomia imprenditoriale. Recuperare produttività e potere d'acquisto. Permettere il libero spostamento delle persone. Il mercato aperto? Verrà di conseguenza. E così il superamento del doppio sistema monetario. Ma ci vorranno dieci anni". Sempre che la politica non acceleri con bruschi cambi di rotta. Fidel compie 80 anni il 13 agosto. All'estero, e nell'isola il piccolo tam-tam dei dissidenti, lo danno un giorno per moribondo e uno per morto. Eccolo invece, il 20 luglio a Cordoba in Argentina, invitato speciale al 30 summit del Mercosur, a firmare un accordo di cooperazione tra Cuba e quel Mercato comune sudamericano che con i nuovi governi populisti o di sinistra in Venezuela, Argentina, Brasile e nei membri associati Bolivia e Cile, si sta trasformando in uno strumento di autodifesa economica continentale verso gli Stati Uniti. Una rapida apparizione con la flebo appresso? Macché. Due giorni dopo, lui e quello che è ormai il suo più stretto alleato, il venezuelano Hugo Chávez, se ne arrivano in pellegrinaggio nella Alta Gracia dove Ernesto Che Guevara passò la sua infanzia prima di saltare sulla motocicletta per il suo viaggio di formazione: lì, la sera tardi, il Castro di sempre arringa per tre ore una folla di 25 mila persone tuonando contro "il nostro comune nemico di sempre, l'imperialismo".

La successione al 'Comandante' è però questione ormai dibattuta dallo stesso Fidel ("Dopo di me, stabilisce la Costituzione, mio fratello Raúl, primo vicepresidente, ma anche lui ha già 75 anni..."). Raúl ha dichiarato che "l'unico erede di Fidel è il partito". E, a delineare una futura gestione collegiale del potere, è stato appena ripristinato un organo di 12 membri abolito nel 1991, il Segretariato del Partito Comunista, che include una nuova leva di giovani segretari provinciali. "Una gestione collegiale? Improbabile", dice Padura: "Nel momento in cui serve, un leader esce fuori...". Tre sono gli uomini forti più accreditati a rilevare il potere: il quarantunenne Felipe Perez Roque, ministro degli Esteri; il cinquantenne Carlos Lahe, testa della riforma che ha aperto alle joint venture con capitali stranieri in settori come l'albergheria e le trivellazioni petrolifere, ora secondo vicepresidente; Ricardo Alarcon, a lungo ambasciatore alle Nazioni Unite, attuale presidente del Parlamento. Buoni titoli ha anche il presidente del Banco Nacional, Francisco Soveron.

In attesa del cambio generazionale, grandi segnali di apertura non se ne vedono. Anzi, a sentire la proprietaria di uno dei 'paladàres' del centro, i ristoranti privati gestiti in casa, all'Avana una cinquantina legali e quattro volte tanto illegali, come gli affittacamere, "ci stanno strozzando: dobbiamo versare allo Stato 800 cuc al mese, che si lavori o no. Il mio lo hanno chiuso due anni perché un controllore ha trovato un commensale in più dei 12 permessi".

Privilegiati sono gli artisti. "Come diceva Piscator, io faccio del mio teatro una tribuna. 'Mi socio Manolo', il prossimo spettacolo, è il confronto critico dei due mondi di chi è rimasto a Cuba e di chi è emigrato", racconta Sarah Maria Cruz, regista ora a mezzo tra L'Avana e Ginevra: fu lei, nel '91, ad adattare da un racconto di Senel Paz e mettere in scena per tre mesi al Bertolt Brecht 'Fragole e cioccolato', due anni prima del film di Tomas Gutierrez Aléa. Quel dialogo fra due amici, un comunista e un omosessuale, segnò l'inizio della fine della discriminazione contro i gay. Oggi Mariela Castro, figlia di Raúl e direttore del centro statale Cedesex, si batte per una legge che consenta il cambio di sesso. Ogni sera una folla di omosessuali maschi e femmine si incontra in un tratto centrale del Malecón, il lungomare dell'Avana. E le loro storie furoreggiano sulla tv di Stato, in particolare con la seconda serie della telenovela 'La cara oculta de la luna': "Nella quarta serie tocchiamo invece temi come l'Aids, il rapporto di una donna con un amante molto più giovane, la mancanza di spazio e di case", rivendica Danielis Brito, bionda protagonista delle 29 puntate in onda ora.

Chi di simili privilegi non gode per nulla sono i dissidenti. Secondo la stima del loro leader più noto, Elizardo Sanchez, ce ne sono in galera 330, molti per il reato di 'potenziale pericolosità', cioè senza aver commesso reati specifici. Ma Cuba è dal 2003 nel Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, e l'Unione europea ha abolito le ritorsioni che aveva imposto quello stesso anno dopo la condanna a morte di tre dirottatori e l'arresto di 75 altri ( 60 sono ancora in carcere). Le 'damas de blanco', le loro donne vestite di bianco , si incontrano ogni domenica alle 11 alla Chiesa di Santa Rita. Loro leader è Martha Beatriz Roque, economista, unica donna tra i 75, in libertà condizionata per motivi di salute. Sono gruppi isolati. Padura li liquida come "inaffidabili, inquinati come sono e dalla Cia e dai servizi segreti cubani": che qui sono un'istituzione della rivoluzione, con tanto di museo che esalta azioni, inganni, armi ed eroi. Schiacciati tra la repressione del governo e gli annunci di Bush che vuole comprare Cuba a suon di dollari, nella percezione corrente i dissidenti non sono l'embrione di una Solidarnosc, ma solo l'appendice dei fuoriusciti di Miami.




http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Dopo%20Fidel%20c%E8%20Castro/1345493//0

FastFreddy
01-08-2006, 12:03
sono stato a cuba ad inizio febbraio.
Ho paura di quello che potrà accadere con la morte di castro.
Mi sa tanto che scoppierà una guerra civile.

Rilassati, la successione è già pronta da un pezzo, e a reprimere la dissidenza il regime cubeno è stra-allenato...

DonaldDuck
01-08-2006, 12:04
il "povero" popolo che può parlare, ovvero i cubani LONTANI da cuba,

la vedono così

CUT

Come sono affranti. Però penso che si rassegneranno presto considerando che niente è eterno a questo mondo.

beppegrillo
01-08-2006, 12:04
era ora :)

bianconero
01-08-2006, 13:32
Forza Fidel!

supererai anche questa fase e tornerai piu forte di prima al potere di Cuba!

tdi150cv
01-08-2006, 13:40
Forza Fidel!

supererai anche questa fase e tornerai piu forte di prima al potere di Cuba!


ecco il classico esempio di chi non sa nemmeno cosa ci sia a Cuba ...

bianconero
01-08-2006, 13:45
ecco il classico esempio di chi non sa nemmeno cosa ci sia a Cuba ...

risposta sbagliata

classico esempio di uno che a cuba c'è stato e non in un villaggio turistico (andare a cuba in villaggio turistico equivale ad andare in qualsiasi altro posto) ma uno che ha visitato l'isola girandola in autobus.

Havana Santa Clara (a rendere omaggio alla tomba di Che Guevara) Santiago de Cuba e Holguine

saluti!

Ufobobo
01-08-2006, 13:45
Speriamo sia la volta buona :)

FabioGreggio
01-08-2006, 13:46
ecco il classico esempio di chi non sa nemmeno cosa ci sia a Cuba ...

Ecco il classico esempio di chi vuole farci sapere che invece lui la sa di gran lunga, a partire dal Granma fino alla visita del Papa....

Ti passa le notizie Farina di Libero?
Ahahahahahaha!

fg

Ileana
01-08-2006, 13:47
Forza Fidel!

supererai anche questa fase e tornerai piu forte di prima al potere di Cuba!
E dimmi, perchè sei ancora in Italia?

FabioGreggio
01-08-2006, 13:48
risposta sbagliata

classico esempio di uno che a cuba c'è stato e non in un villaggio turistico (andare a cuba in villaggio turistico equivale ad andare in qualsiasi altro posto) ma uno che ha visitato l'isola girandola in autobus.

Havana Santa Clara (a rendere omaggio alla tomba di Che Guevara) Santiago de Cuba e Holguine

saluti!
azz santa clara.....aqui se cheda la clara.......rimembranze.......
http://www.leksikon.org/images/guevara_che.jpg

Ileana
01-08-2006, 13:50
azz santa clara.....aqui se cheda la clara.......rimembranze.......
http://www.leksikon.org/images/guevara_che.jpg
Strano, il "mercenario" italiano non ha ottenuto la stessa fama.


Anche tu, perchè non hai ancora la cittadinanza cubana?

DonaldDuck
01-08-2006, 13:50
E dimmi, perchè sei ancora in Italia?
Domanda da rivolgere a tutti i fan di Fidel :D?

beppegrillo
01-08-2006, 13:51
asd asd, state cercando di trasformarlo in un thread malinconico di gente che non vive a cuba e loda il vecchio fidel ?
Suvvia è tempo di fiesta per i cubani, siamo in trepidante attesa della buona novella :cool:

Ileana
01-08-2006, 13:52
Domanda da rivolgere a tutti i fan di Fidel :D?
Bene o male.
(ah, ma anche del Che, in genere. Anche se chi ammira il Che tendenzialmente non ha più di 18 anni e pensa sia il nuovo testimonial della Ceres)

DonaldDuck
01-08-2006, 13:58
asd asd, state cercando di trasformarlo in un thread malinconico di gente che non vive a cuba e loda il vecchio fidel ?
Suvvia è tempo di fiesta per i cubani, siamo in trepidante attesa della buona novella :cool:
Quasi quasi mi fumo un sigaro in suo onore :)

sider
01-08-2006, 14:04
Fidel > Batista e su questo non ci sono dubbi.


Vedremo come andrà poi.

Ileana
01-08-2006, 14:15
Fidel = Batista e su questo non ci sono dubbi.



*

FastFreddy
01-08-2006, 14:16
Curioso, gli stessi che dicono di combattere per i diritti civili e contro la pena di morte poi te li ritrovi a inneggiare ad un regime dittatoriale dove vige la pena di morte...

Ileana
01-08-2006, 14:19
Curioso, gli stessi che dicono di combattere per i diritti civili e contro la pena di morte poi te li ritrovi a inneggiare ad un regime dittatoriale dove vige la pena di morte...
e dove i diritti civili sono esattamente questi:
-idea diversa? imprigionaato e messo a morte

sider
01-08-2006, 14:24
Col tempo capirete

Ileana
01-08-2006, 14:25
Col tempo capirete
spero di no.

FastFreddy
01-08-2006, 14:31
Col tempo capirete

C'è poco da capire, le dittature cambiano colore ma sempre dittature sono.

A sentire quelli che difendono il regime cubano non posso far altro che trovare un loro perfetto alter-ego in quelli che difendono il fascismo dicendo che all'epoca i treni arrivavano in orario...

sider
01-08-2006, 14:40
Ci sono tantissime cose che non vanno, e di fatto è una dittattura

MA non venitemi a dire CAstro = Batista

Ileana
01-08-2006, 14:55
Ci sono tantissime cose che non vanno, e di fatto è una dittattura

MA non venitemi a dire CAstro = Batista
Scusa la differenza?
Uno raccontava la favoletta di un ricongiungimento veloce coi cari ai figli degli oppositori mentre li ammazzavano e l'altro no?

FastFreddy
01-08-2006, 15:15
Ci sono tantissime cose che non vanno, e di fatto è una dittattura

MA non venitemi a dire CAstro = Batista


Se la mettiamo così allora diciamo che Mussolini era meglio di Hitler, che Stalin era meglio di PolPot, che Gheddafi è meglio di Bokassa, etc. etc. etc.

Stanno tutti in buona compagnia direi...

von Clausewitz
01-08-2006, 15:16
Fidel > Batista e su questo non ci sono dubbi.


Vedremo come andrà poi.

questo lo dici tu
sicruamente Batisa per essere durato molto meno al potere di Castro, ha causato molte meno sofferenze ai cubani rispetto Castro stesso
anzi forse sarebbe un po' da rivalutare sto Batista, con lui ci furono anche delle parvenze di elezioni democratiche che per un paese latinoameircano in quel periodo era già tanto
cmq a condannare Castro ci ha pensato lo stesso nipote del Che dal messico in un intervista qualche mese fa
in quell'intervista il nipote affermò che Castro con i suoi metodi di potere e la sua durata sempre al potere aveva sin da subito tradito gli ideali rivoluzionari di gioventù, e che se ci fosse un Castro giovane oggi, sicuramente sarebbe nemico intransigente del Castro vecchio

qualche estratto:

http://xoomer.alice.it/liberacuba/nipoteche.htm

La rivoluzione castrista non fu democratica e, non lo è adesso, attualmente è un volgare capitalismo di stato, chiamato fidelismo, così affermò il nipote del CHE Canek Sanchéz Guevara. In una lettera e “autointervista” pubblicata ieri dal settimanale messicano Processo Canek criticò energicamente il regime castrista, “Castro è passato da giovane rivoluzionario a vecchio tiranno e, ha falsificato un ideale”. La rivoluzione ha partorito una borghesia e, apparati repressivi pronti ha difenderla dal popolo, però soprattutto fu antidemocratica per il messianismo di Castro, ha detto. Nell’intervista Canek smonta uno ad uno i punti che hanno allontanato la rivoluzione dal popolo, come la “criminalizzazione delle differenze” perseguendo omosessuali, hippies, liberi pensatori, sindacalisti e poeti. Al potere si è installata una borghesia socialista fintamente proletaria. La rivoluzione a Cuba è morta da anni: è stata assassinata da chi l’ha voluta per evitare che li si rivoltasse contro. La burocrazia, la corruzione e la mancanza di libertà hanno fatto il resto. Tutte le mie critiche a Fidel Castro partono dal fatto che si sia allontanato dei suoi ideali libertari e, ha tradito le attese del popolo. La gran macchina repressiva messa in piedi per preservare lo “stato” sopra le persone, è un orrore. Il nipote del Che Guevara segnala, che la repressione e, la totale mancanza di libertà d’associarsi nella quale si vive a Cuba, non è altro che un volgare capitalismo di stato, che morirà con Fidél Castro. “Siamo onesti un giovane rivoluzionario come lo fu Castro, nella Cuba attuale sarebbe fucilato e, non condannato all’esilio come lo fu lui” parole di Canek Guevara. Traduzione Leonardo Pupo

Bet
01-08-2006, 15:26
il caro vecchio von... ti saluto ora perchè l'altra volta non avevamo fatto in tempo ad incrociarci... eri in pieno assetto bellico :D

zuper
01-08-2006, 15:40
risposta sbagliata

classico esempio di uno che a cuba c'è stato e non in un villaggio turistico (andare a cuba in villaggio turistico equivale ad andare in qualsiasi altro posto) ma uno che ha visitato l'isola girandola in autobus.

Havana Santa Clara (a rendere omaggio alla tomba di Che Guevara) Santiago de Cuba e Holguine

saluti!

e immagino avrai notato quanto è bella...la cultura che emana....la bellezza dei posti....






























quando sai di poter uscirne e tornare in italia vero?

von Clausewitz
01-08-2006, 15:56
Col tempo capirete

certo capiremo le cose come tu hai capito cosa è "veramente" successo l'11 settembre 2001
chissà che passo avanti sulla difficile strada della verità :rolleyes:

von Clausewitz
01-08-2006, 16:01
il caro vecchio von... ti saluto ora perchè l'altra volta non avevamo fatto in tempo ad incrociarci... eri in pieno assetto bellico :D

eh caro Bet ti avevo letto :D :)
poi volevo anche tornarci per una considerazione e ci tornerò
il problema è che i mie sforzi bellici sono inutili e l'ho capito da un pezzo
nno c'è deterrenza e i "nemici" si riproducono come le onde del mare in un ritmo incessante :sofico: :(

Bet
01-08-2006, 16:05
eh caro Bet ti avevo letto :D :)
poi volevo anche tornarci per una considerazione e ci tornerò
il problema è che i mie sforzi bellici sono inutili e l'ho capito da un pezzo
nno c'è deterrenza e i "nemici" si riproducono come le onde del mare in un ritmo incessante :sofico: :(

vabbè pero' ogni tanto sono divertenti :D

ps: aspetto di leggere la considerazione allora ;)

discepolo
01-08-2006, 16:37
La vecchiaia arriva per tutti.......

detto ciò, mi sembra eccessivo pensare che quando morirà Castro vi sarà una guerra civile; nel passaggio dei poteri vi è una stretta continuità che farà si che l'egemonia castrita perduri financo vi sarà al potere uno dei menbri della famiglia..... il modo di governare nn cambierà mica, il pugno di ferro si è usato fino ad adesso ed il pugno di ferro si userà...............poi tutto è possibile.

Beh se al posto di casto e fratello si mette un altro dittatore sanguinario, credo proprio che sia inevitabile la guerra civile!

Dona*
01-08-2006, 17:51
Cominciano a provenire dall'isla voci con una certa insistenza sul decesso di Castro...

Dona*
01-08-2006, 17:55
il "povero" popolo che può parlare, ovvero i cubani LONTANI da cuba,

la vedono così



http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/01_080640.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/02.JPG http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/05.JPG http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/06.JPG http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/01/CUBA/09.JPG

quello non è il povero popolo, visto che stanno a Miami
il povero popolo sta all'Havana, Santiago, Camaguey, Holguin, Guantanamo, Bayamo, Ciego de Avila ed in ogni altra piccola o grande città cubana... ma non a Miami.

HenryTheFirst
01-08-2006, 18:07
Beh se al posto di casto e fratello si mette un altro dittatore sanguinario, credo proprio che sia inevitabile la guerra civile!

Hai la sign irregolare: massimo 3 emoticons del forum, oppure un'immagine esterna 50x100x5KB.
Sei pregato di editarla ;)

FastFreddy
01-08-2006, 18:17
quello non è il povero popolo, visto che stanno a Miami


Bella scusa...

... secondo te perchè ci sono andati a Miami?



Quelli al momento sono gli unici cubani che possono far conoscere al mondo la propria opinione sul regime castrista...

Dona*
01-08-2006, 19:12
Bella scusa...

... secondo te perchè ci sono andati a Miami?



Quelli al momento sono gli unici cubani che possono far conoscere al mondo la propria opinione sul regime castrista...


ma scusa di che?

si stava parlando di "povera" gente, e quelli mi sembrano tutti tranne che povera gente

permetti questo distinguo o no? o forse pensi davvero che quelli di Miami siano nella stessa situazione di quelli che sono rimasto nell'isola?

FastFreddy
01-08-2006, 19:19
ma scusa di che?

si stava parlando di "povera" gente, e quelli mi sembrano tutti tranne che povera gente

permetti questo distinguo o no? o forse pensi davvero che quelli di Miami siano nella stessa situazione di quelli che sono rimasto nell'isola?

Ripeto, secondo te perchè se ne sono andati da Cuba?

Che a Miami stiano meglio che a Cuba direi che sia palese...

E non vedo perchè debbano essere considerati meno cubani di chi sta ancora a Cuba, si tratta di emigrazione recente e di emigrazione (o meglio fuga) che continua tuttora...

bianconero
01-08-2006, 20:05
non tutti i cubani sono d'accordo con quei fantomatici "cubani" (lo metto tra virgolette perche non sono cubani veri) che vivono a Miami.

vi basti leggere questo articolo:

http://www.agorapisa.it/absolut/__page_italia_det.php?articleID=586

:read:

Froze
01-08-2006, 20:10
non tutti i cubani sono d'accordo con quei fantomatici "cubani" (lo metto tra virgolette perche non sono cubani veri) che vivono a Miami.

vi basti leggere questo articolo:

http://www.agorapisa.it/absolut/__page_italia_det.php?articleID=586

:read:

Musicisti cubani osannano Fidel. La Russa "sclera" e ferma il concerto

E' successo a Milano, alla fine della scorsa settimana alla festa di AN. I fascisti pensavano di poter mettere sotto processo Cuba e la sua Rivoluzione.
Hanno dato la parola a due anticastristi amici loro. Ma quando sono saliti sul palco i musicisti cubani invitati per suonare.....


La cronaca in un articolo del "Giornale", si proprio quello di Berlusconi. In questi casi vale la pena di leggerla.


sicuramente un articolo imparziale :rolleyes:

cuba ai cubani e che iddio li possa omaggiare presto di un po' di VERA liberta' :)

zerothehero
01-08-2006, 20:12
La sinistra ascolti i dissidenti cubani"
26/05/2005 | Corriere della Sera | CUBA |
Luigi Manconi
Ha ragione Piero Ostellino: la sentenza del Tribunale di Milano, che respinge la richiesta di asilo politico di due esuli cubani, il medico Gerardo Garcia e sua moglie, Dora Castro, evoca — almeno negli stralci pubblicati dal Corriere della Sera — prosa e logica proprie della letteratura giuridica sovietica. E la cosa è tanto più atrocemente grottesca perché, a quel che si sa, il presidente di quel Tribunale, Giuseppe Tarantola, è tuttaltro che un cultore del marxismo-leninismo e un tardo seguace di Enver Hoxha. E’, piuttosto, un bravo giurista, di ispirazione e collocazione, come si suol dire, moderate, che ha sottoscritto, tuttavia, una sentenza, dove si legge che i due esuli non possono essere accolti in Italia in quanto il loro espatrio da Cuba contraddice il "principio superiore della tutela della collettività" (cubana, s'intende). Proprio per tale ragione (perché non sospettabile di alcuna simpatia ideologica), quella sentenza è oltremodo significativa. Essa testimonia di come le culture dominanti (dunque, anche quella diffusa nella magistratura chiamata a decidere sul diritto di asilo: e non solo nel caso in questione) assumano quale principio giuridico e criterio regolatore la "ragion di Stato".

Direi: non importa di quale Stato. La magistratura lo può fare — e, comunque, è agevolata a farlo — grazie al vuoto legislativo di cul soffre il nostro ordinamento. L'Italia non ha una legge organica sul diritto d'asilo. Di più: è una terra terribilmente ingenerosa e inospitale. Per capirci: nel corso del 2004 sono state presentate poco più di 9.000 domande d'asilo e ne sono state accolte meno del dieci per cento.

L'anno precedente, le domande erano state 13.455 e la percentuale di riconoscimento è stata pressoché la stessa. Il risultato è che l'Italia si conferma un Paese particolarmente chiuso, se non ostile: mentre in Germania, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, i rifugiati sono tra 9 e 13 ogni 1.000 abitanti e nel Regno Unito quasi 5, In Italia raggiungono appena lo 0,21 ogni 1.000 abitanti. In un quadro siffatto, risulta ancora più malinconico che — tra il 1996 e il 2001 — il centrosinistra non sia stato in grado di approvare una legge organica in materia; tampoco, il centrodestra nella presente legislatura. Ci auguriamo che vengano tempi migliori: anche per i richiedenti asilo.

D'altra parte, questa vicenda cade in un momento particolare: quando a Cuba è in corso un'ampia mobilitasione, che vede — per la prima volta nella storia di quel regime — i rappresentanti dell'opposizione convocare una assemblea pubblica per discutere delle future strategie di lotta democratica. La reazione di Fidel Castro è quella classica di tutti i sistemi dispotici: l'incremento della repressione. La sinistra italiana, nella sua maggioranza, sembra guardare con lucidità a tutto ciò e sembra prendere le distanze, infine, da quel regime totalitario. Ma lo fa, ancora, con una tenace — ancorché sottile riserva mentale: e a partire dalla persistenza, in molte sue aree, di un pregiudizio favorevole.

Insomma, fatti tutti i conti e formulate acribiosamente tutte le premesse, si continua a mostrare una certa simpatia per Fidel Castro, del quale si auspica, tuttavia, una sorta di "autoriforma" (più o meno ra dicale a seconda della dislocazione dei diversi soggetti lungo il tracciato toponomastico della sinistra italiana). Cosa si aspetta a dire, invece, che la sinistra deve ascoltare la voce dei dissidenti, sostenerne la mobilitazione pacifica, considerarla come parte della propria stessa volontà di protagonismo democratico e di giustizia sociale? Se non ora, quando?

zerothehero
01-08-2006, 20:13
sono stato a cuba ad inizio febbraio.
Ho paura di quello che potrà accadere con la morte di castro.
Mi sa tanto che scoppierà una guerra civile.


Sarebbe ora che rovesciassero quel regime dittatoriale.
Libertà dai tiranni.

bianconero
01-08-2006, 20:15
sicuramente un articolo imparziale :rolleyes:

cuba ai cubani e che iddio li possa omaggiare presto di un po' di VERA liberta' :)


di parte??

e da quando "il giornale" è un giornale di sinistra?

Froze
01-08-2006, 20:20
di parte??

e da quando "il giornale" è un giornale di sinistra?
suvvia, e' chiaro che mi stessi riferendo al link da te postato.
non si puo' certo dire che sia di destra ;)

bianconero
01-08-2006, 20:21
suvvia, e' chiaro che mi stessi riferendo al link da te postato.
non si puo' certo dire che sia di destra ;)

si ma...... l'articolo è stato riportato fedelmente da "il Giornale"

Froze
01-08-2006, 20:24
si ma...... l'articolo è stato riportato fedelmente da "il Giornale"ah, non avevo capito cio'! :D

zerothehero
01-08-2006, 20:28
quello non è il povero popolo, visto che stanno a Miami
il povero popolo sta all'Havana, Santiago, Camaguey, Holguin, Guantanamo, Bayamo, Ciego de Avila ed in ogni altra piccola o grande città cubana... ma non a Miami.

E perchè Castro non da la facoltà al "povero" popolo cubano di scegliere liberamente il proprio regime in elezioni democratiche?
Perchè incarcera i dissidenti e li condanna a morte o a pene detentive?

A cuba c'è la nuova variante del comunismo gerontocratico ereditario..che meraviglia :asd: ..per fortuna sono gli ultimi retaggi di un mostro ideologico in via di estinzione.

FastFreddy
01-08-2006, 21:14
non tutti i cubani sono d'accordo con quei fantomatici "cubani" (lo metto tra virgolette perche non sono cubani veri) che vivono a Miami.



Ancora: perchè li si continua a catalogare come non veri cubani?
I nostri nonni che sfuggivano da fame e miseria nel dopoguerra non erano degni di essere italiani?

I cubani che ancora adesso fuggono da fame, miseria e oppressione politica non sono degni di essere cubani? Solo i cubani comunisti e fedeli al regime hanno il diritto di definirsi tali?

Mi chiedo come si possano ancora fare distinguo per difendere un regime totalitario come quello cubano...

E non tiratemi fuori la storia dei medici cubani, che non fanno altro che fare il pari coi treni in orario di Mussolini...

zerothehero
01-08-2006, 21:24
Ancora: perchè li si continua a catalogare come non veri cubani?
.

Chi abbandona il paradiso del socialismo reale E' una TRADITORE. :O
Erano traditori i polacchi, i cecoslovacchi e gli ungheresi che provarono ad abbattere i regimi satelliti dell'unione sovietica.
Ed erano pure dei biechi agenti reazionari del capitalismo internazionale (quindi passibili di fucilazione per sabotaggio e tradimento) coloro che scappavano da Berlino-est.
Lo stesso vale per i Cubani rifugiati in Florida.
Come hanno osato fuggire dal paradiso socialista per abbracciare l'imperialismo capitalista? :confused:

fabio80
01-08-2006, 21:30
Come hanno osato fuggire dal paradiso socialista per abbracciare l'imperialismo capitalista? :confused:


boh, che fessi eh :asd:

zerothehero
01-08-2006, 21:45
boh, che fessi eh :asd:

Mi pare logico.
Vuoi mettere la bellezza di dover ascoltare i discorsoni di 4 e più ore di Fidel sulle meraviglie della rivoluzione?
Non riesco a capacitarmi come quei sabotatori reazionari se ne vadano da Cuba per andare a vivere negli Usa, il centro dello sfruttamento capitalistico :confused:
Proprio non ci arrivo. :mc:

discepolo
01-08-2006, 22:38
non tutti i cubani sono d'accordo con quei fantomatici "cubani" (lo metto tra virgolette perche non sono cubani veri) che vivono a Miami.



Perla! Prova a dirlo a un cubano che vive in Miami!

:muro:


Se ti piace cosi tanto la cuba di fidel, perchè non ci vai a vivere ?

:doh:

sider
02-08-2006, 07:27
Perla! Prova a dirlo a un cubano che vive in Miami!

:muro:


Se ti piace cosi tanto la cuba di fidel, perchè non ci vai a vivere ?

:doh:

La maggior parte dei ricchi cubani che vivono a miami, sono parenti e discendenti di famiglie che si sono arricchite illegalmente con Batista ai danni dei loro compatrioti. Ecco perchè esultano. informarsi per credere.

E giusto per smentire anche la seconda cavolata, per restare a Cuba hai un permesso di soggiorno turistico limitato. Se vuoi trasferirti là ti dev sposare una cubana.

discepolo
02-08-2006, 07:51
La maggior parte dei ricchi cubani che vivono a miami, sono parenti e discendenti di famiglie che si sono arricchite illegalmente con Batista ai danni dei loro compatrioti. Ecco perchè esultano. informarsi per credere.

E giusto per smentire anche la seconda cavolata, per restare a Cuba hai un permesso di soggiorno turistico limitato. Se vuoi trasferirti là ti dev sposare una cubana.


Forse una piccola parte, ma il resto si è fatto in quattro, e chi si sbatte in America sbarca il lunario!

:mbe:

Ileana
02-08-2006, 08:28
Forse una piccola parte, ma il resto si è fatto in quattro, e chi si sbatte in America sbarca il lunario!

:mbe:
No ma che dici, non vedi i servizi sulle case dei ricchisu E!?
Sono tutti cubani, sai?
:cry:

sider
02-08-2006, 08:57
Parlate perchè lo sapete o perchè pensate che sia così ?

Ileana
02-08-2006, 09:00
Parlate perchè lo sapete o perchè pensate che sia così ?
Personalmente so benissimo che la situazione dei Cubani non è rosea e non erano di certo (la maggioranza) sostenitori di Batista.
Ho parenti che abitano dalle parti di Miami, uno di loro è sposato con una rifugiata cubana :O

discepolo
02-08-2006, 09:20
Parlate perchè lo sapete o perchè pensate che sia così ?


Ne parlo perchè ciò parenti a miami! :O

LUVІ
03-08-2006, 07:48
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/salute-castro/parla-sorella/parla-sorella.html

Juanita, in esilio a Miami dal 1964, riferisce informazioni
ricevute dall'Avana attraverso canali non ufficiali
La sorella minore di Fidel Castro:
"E' uscito dalla terapia intensiva"
Critica le manifestazioni di gioia degli esuli cubani
"Non stiamo dando una buona immagine di noi"

MIAMI - Fidel Castro è uscito dalla terapia intensiva dopo l'operazione chirurgica cui è stato sottoposto per un'emorragia intestinale. Lo dice la sorella minore del lider maximo, Juanita, in esilio a Miami dal 1964.

Intervistata da una televisione locale, Juanita Castro Ruz precisa di essere stata informata sull'evolversi delle condizioni di salute del fratello dall'Avana, ma in maniera non ufficiale. "E' uscito dalle cure intensive e ora aspetta di vedere quel che succede", afferma. E condanna le manifestazioni di gioia della comunità cubana in Florida, in festa da lunedì per la malattia di Castro: "E' mio fratello, siamo dello stesso sangue e rispetto questo. Non credo che stiamo dando al mondo una buona immagine di noi, con queste celebrazioni".

Farmacista di professione, Juanita Castro Ruz ha partecipato a fianco del fratello alla rivoluzione cubana, ma ha poi lasciato l'isola per dissensi con il regime.

(3 agosto 2006)

zuper
03-08-2006, 08:20
[url]
Juanita, in esilio a Miami dal 1964

"E' mio fratello, siamo dello stesso sangue e rispetto questo. Non credo che stiamo dando al mondo una buona immagine di noi, con queste celebrazioni".

ha partecipato a fianco del fratello alla rivoluzione cubana, ma ha poi lasciato l'isola per dissensi con il regime.

(3 agosto 2006)

curioso....

difende il fratello ma ha abbandonato cuba per trasferirsi a miami per dissensi col regime...

ma il regime non è il fratello??

:what: :what: :what:

DonaldDuck
03-08-2006, 08:25
http://www.peacereporter.net/default_news.php?idn=24465

Fidel Castro: ''Non governerò fino a 100 anni''

"Non pretendo di esercitare il mio incarico fino all'età di 100 anni. Stiano pure tranquilli i nostri amici nordamericani". Con queste parole il Lider Maximo, Fidel Castro, è intervenuto durante la cerimonia commemorativa per l'assalto alla caserma Moncada avvenuto il 26 luglio 1953. Durante le cerimonie Castro è intervenuto ricordando che prima della rivoluzione la speranza di vita per la popolazione di Cuba era bassissima e adesso è arrivata a 77 anni, due in più rispetto a quella dei paesi 'sviluppati'.


Mai parole furono così profetiche

LUVІ
07-08-2006, 19:26
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/salute-castro/castro-ritorna/castro-ritorna.html



24ORE - ESTERI
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Cuba, Fidel Castro "sta meglio"
"Tra una settimana di nuovo al potere"

BOGOTA'- Fidel Castro riassumerà le sue funzioni alla guida di Cuba tra "una settimana": lo ha detto alla stampa il vicepresidente cubano Carlos Lage al suo arrivo a Bogotà. "Castro è ben curato in ospedale", ha aggiunto Lage. Il vicepresidente cubano ha ricordato che la delega delle funzioni di Castro a suo fratello Raul, rimarrà provvisoria, fino al momento in cui il lidermaxino "si riprenderà completamente" dalla malattia che lo ha costretto ad un intervento chirurgico una settimana fa per una grave emorragia intestinale.

"L'amministrazione americana non si aspettava che da noi fosse possibile una successione pacifica seppur temporanea", ha osservato Roberto Fernandez, membro del Consiglio di Stato oltre che intellettuale conosciuto e apprezzato. "Invece, una successione pacifica ha avuto luogo", liquidando così le previsioni più volte formulate a Washington di un'isola nel caos una volta venuta a mancare la guida carismatica di Fidel.
(07-08-2006)

*sasha ITALIA*
07-08-2006, 19:56
Il regime deve cadere.

discepolo
07-08-2006, 20:15
Il regime deve cadere.


Deve cadere il buon governo? Mah lol :sofico:

DonaldDuck
07-08-2006, 20:21
Il regime deve cadere.
Le sue condizioni di salute potrebbero essere meno stabili di quanto sembra.
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.517033097

Fidel Castro riprenderà i poteri in una settimana
Il vicepresidente cubano Lage: ''La delega dei poteri è provvisoria''. Per 'El Nuevo Herald' il lider maximo potrebbe essere sottoposto a una seconda operazione
L'Avana, 7 ago. (Adnkronos/Ign) - Fidel Castro (nella foto) riassumerà il comando di Cuba ''in una settimana''. Lo ha dichiarato il vicepresidente cubano Carlos Lageda Bogotà, dove si trova per l'insediamento del capo di Stato colombiano Alvaro Uribe. Il lider maximo viene ''curato bene in un ospedale'', ha aggiunto il vicepresidente, aggiungendo che la delega dei poteri ''è provvisoria'' e durerà fino a quando ''recupererà completamente la sua salute''.

Un quotidiano di Miami, 'El Nuevo Herald', citando fonti anonime del servizio di salute statale di Cuba, ha riportato invece la notizia che Fidel Castro potrebbe essere sottoposto a un secondo intervento chirurgico. Il giornale spiega che il lider maximo è stato sottoposto a un intervento di colostomia con una deviazione dell'intestino crasso. Se non dovessero esserci complicazioni o infezioni, dopo un discreto periodo di tempo, circa un anno, spiega il quotidiano, il paziente deve essere sottoposto a un nuovo intervento perché l'intestino sia ricollegato al retto. La colostomia sarebbe stata applicata a Castro a causa di diverticoli o di un tumore. La seconda operazione sarebbe altrettanto complicata della prima, riporta ancora 'El Nuevo Herald'.

zerothehero
07-08-2006, 21:09
CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE

Roma, 5 ago. (Adnkronos) - ''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalita' nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile''. Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andra' in onda nella puntata di domani di 'Telecamere'. ''Questo -aggiunge- non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Pero' il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa si' che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.


:p

zerothehero
07-08-2006, 21:11
Il regime deve cadere.

Prima o poi le dittature cadono...bisogna vedere quando. :fagiano:

fabio80
07-08-2006, 21:13
CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE

Roma, 5 ago. (Adnkronos) - ''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalita' nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile''. Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andra' in onda nella puntata di domani di 'Telecamere'. ''Questo -aggiunge- non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Pero' il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa si' che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.


:p

:doh:

bene, un biglietto di sola andata e fuori dai coglioni :read:

zerothehero
07-08-2006, 21:17
:doh:

bene, un biglietto di sola andata e fuori dai coglioni :read:


E' sicuramente un leader carismatico. :D su questo Bevtinotti non ha tutti i torti.

discepolo
07-08-2006, 21:21
:doh:

bene, un biglietto di sola andata e fuori dai coglioni :read:


Concordo! :mano:

DonaldDuck
08-08-2006, 00:11
CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE

Roma, 5 ago. (Adnkronos) - ''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalita' nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile''. Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andra' in onda nella puntata di domani di 'Telecamere'. ''Questo -aggiunge- non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Pero' il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa si' che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.


:p
Oh santi numi dell'Olimpo greco :doh: :sbavvv:

roverello
08-08-2006, 07:57
Oh santi numi dell'Olimpo greco :doh: :sbavvv:

Beh, carismatico lo è.
Secondo me Cuba del dopo Castro tenderà a intraprendere una strada alla cinese.
Comunque è in atto uno scontro nel gruppo dirigente.
Speriamo che la spuntino i più illuminati.
Comunque il problema americano verso Cuba non è la democrazia, ma l'avvenuta nazionalizzazione nel 1959 delle coltivazioni dell'American Fruits (mi sembra si chiami così. Il contenzioso è ancora aperto.
Fu infatti la nazionalizzazione delle attività economiche ad allontanare Cuba dagli USA (che inizialmente avevano pensato al solito golpe da operetta) e a fare cercare appoggio nella defunta URSS.
Faccio notare a soliti flamers che comunque Cuba, nonostante l'embargo, non se la passa certo peggio di Haiti o Santo Domingo che non hanno nè embarghi nè problemi di democrazia.
Prego astenersi da commenti i frequentatori di villaggi turistici, grazie.

LUVІ
08-08-2006, 08:11
Beh, carismatico lo è.
Secondo me Cuba del dopo Castro tenderà a intraprendere una strada alla cinese.
Comunque è in atto uno scontro nel gruppo dirigente.
Speriamo che la spuntino i più illuminati.
Comunque il problema americano verso Cuba non è la democrazia, ma l'avvenuta nazionalizzazione nel 1959 delle coltivazioni dell'American Fruits (mi sembra si chiami così. Il contenzioso è ancora aperto.
Fu infatti la nazionalizzazione delle attività economiche ad allontanare Cuba dagli USA (che inizialmente avevano pensato al solito golpe da operetta) e a fare cercare appoggio nella defunta URSS.
Faccio notare a soliti flamers che comunque Cuba, nonostante l'embargo, non se la passa certo peggio di Haiti o Santo Domingo che non hanno nè embarghi nè problemi di democrazia.
Prego astenersi da commenti i frequentatori di villaggi turistici, grazie.

Quoto.
Se si stanno riferendo alle dichiarazioni di Bertinotti sono ampiamente condivisibili.

LuVi

DonaldDuck
08-08-2006, 09:04
Beh, carismatico lo è.

Anche longevo. Ciò non toglie che sia comunque un dittatore comunista.

Comunque è in atto uno scontro nel gruppo dirigente.
Speriamo che la spuntino i più illuminati.
Cioè quelli non castristi?

Comunque il problema americano verso Cuba non è la democrazia, ma l'avvenuta nazionalizzazione nel 1959 delle coltivazioni dell'American Fruits (mi sembra si chiami così. Il contenzioso è ancora aperto.
Fu infatti la nazionalizzazione delle attività economiche ad allontanare Cuba dagli USA (che inizialmente avevano pensato al solito golpe da operetta) e a fare cercare appoggio nella defunta URSS.
A dire la verità ci fu un esproprio dei pozzi petroliferi di proprietà americana, della United Fruit e di altri beni esteri. Ed i "paladini" sovietici accorsero in sostegno.
Faccio notare a soliti flamers che comunque Cuba, nonostante l'embargo, non se la passa certo peggio di Haiti o Santo Domingo che non hanno nè embarghi nè problemi di democrazia.
Mi pare che ci siano almeno 600.000 esuli solo a Miami
http://info.agenziagrt.it/2006/8/1/52745_cosa_accadra_cuba_speranze_esuli_rimane.html

1/8/2006 : Cosa accadra' a cuba. le speranze degli esuli e di chi rimane

(Agenzia GRT) "Non dobbiamo dimenticare coloro che rimangono a Cuba, ancora vittime del governo repressivo" E' quanto ha dichiarato dal portavoce degli esuli cubani in Italia ai nostri microfoni. Michele Trotta, interviene in merito alla situazione attuale dell'isola e ritiene che il passaggio di poteri dal leader maximo al fratello Raul non comporterà un miglioramento delle relazioni fra esuli cubani e governo. "Piuttosto intravedo una cinezzizzazione di Cuba, cioè un'apertura in termini di liberalizzazione del mercato, così come ha fatto la Cina, che però non gioverà a quanti rimarranno nel Paese. A queste persone, toccherà una repressione ancora più dura".

:mbe:
Prego astenersi da commenti i frequentatori di villaggi turistici, grazie.
E come faresti ad impedirlo :fagiano:?

bianconero
08-08-2006, 20:27
:doh:

bene, un biglietto di sola andata e fuori dai coglioni :read:

io il biglietto di sola andata lo darei si ma a qualcun'altro per l'america, la grande democrazia, (ovviamente si fa per dire è la piu grande solo per estensione territoriale forse)

visto che parlate tanto di democrazia americana...:

1)é un paese dove vige ancora la pena di morte neanche fossimo nel medioevo

2)è un paese dove chi non puo permettersi una assicurazione per pagarsi le cure mediche puo anche morire su un marciapiede tra l'indifferenza della gente

3)è un paese che continua a gestire un carcere come quello di guantanamo dove i diritti civili non si sa cosa siano (e sono stati pure condannati per per le condizione disumane dei prigionieri)

4)è un paese che si vuole imporre su tutte le decisioni mondiali facende guerre , minacciando altri paesi, mettendo embarghi che vanno a nuocere solo alla popolazione

5)un paese dove comprare un'arma è semplice come comprare delle caramelle con i ben noti risultati di omici e stragi da parte di persone non in grado di intendere e di volere che però posseggono un'arma

6)una imbarcazione che tocca le coste cubane non puo tornare in america per 5 se non 10 anni, i cittadini americani non possono visitare cuba entrando direttamente ma devono passare attraverso santo domingo;
a cuba i funzionari non timbrano i passaporti col visto di ingresso e uscita perche se un turista ha il timbro di cuba sul passaporto non puo entrare in america se non munendosi di un nuovo passaporto (io ovviamente ho richiesto espressamente che il mio venisse timbrato e affanculo l'america tanto non ci vado)

e ci sarebbero molte altre cose.

e adesso qualche esempio su cuba:

1) ha una dei migliosi sistemi sanitari nazionali al mondo nonostante la povertà

2)Tutti i bambini hanno il cibo garantito dal governo

3)diritto all'istruzione garantito per tutti (io vi farei vedere i ragazzini che escono dalle scuole tutti insieme e tutti precisini con la loro divisa scolastica e il loro zainetto

ma forse per molti di voi tutto questo non conta.


P.S non venitemi a dire di trasferirmici perché anche se molti di voi non lo sanno per entrare a cuba è necessario munirsi presso le ambasciate o i consolati, prima di partire, di visto turistico di ingresso della durata di 3 mesi. ed è il solo modo per entrare.

fabio80
08-08-2006, 20:36
sì certo, cuba modello per tutti gli stati!

dammelo pure il biglietto sola andata, non mi faresti che un enorme favore.

DonaldDuck
08-08-2006, 20:54
P.S non venitemi a dire di trasferirmici perché anche se molti di voi non lo sanno per entrare a cuba è necessario munirsi presso le ambasciate o i consolati, prima di partire, di visto turistico di ingresso della durata di 3 mesi. ed è il solo modo per entrare.
Appunto, continuiamo a parlare di questo "democratico ed accogliente" paese ;)

FastFreddy
08-08-2006, 21:05
io il biglietto di sola andata lo darei si ma a qualcun'altro per l'america, la grande democrazia, (ovviamente si fa per dire è la piu grande solo per estensione territoriale forse)

visto che parlate tanto di democrazia americana...:

1)é un paese dove vige ancora la pena di morte neanche fossimo nel medioevo

2)è un paese dove chi non puo permettersi una assicurazione per pagarsi le cure mediche puo anche morire su un marciapiede tra l'indifferenza della gente

3)è un paese che continua a gestire un carcere come quello di guantanamo dove i diritti civili non si sa cosa siano (e sono stati pure condannati per per le condizione disumane dei prigionieri)

4)è un paese che si vuole imporre su tutte le decisioni mondiali facende guerre , minacciando altri paesi, mettendo embarghi che vanno a nuocere solo alla popolazione

5)un paese dove comprare un'arma è semplice come comprare delle caramelle con i ben noti risultati di omici e stragi da parte di persone non in grado di intendere e di volere che però posseggono un'arma

6)una imbarcazione che tocca le coste cubane non puo tornare in america per 5 se non 10 anni, i cittadini americani non possono visitare cuba entrando direttamente ma devono passare attraverso santo domingo;
a cuba i funzionari non timbrano i passaporti col visto di ingresso e uscita perche se un turista ha il timbro di cuba sul passaporto non puo entrare in america se non munendosi di un nuovo passaporto (io ovviamente ho richiesto espressamente che il mio venisse timbrato e affanculo l'america tanto non ci vado)

.


Quindi quando lo fanno gli usa è male quando lo fa Cuba è bene...



1) ha una dei migliosi sistemi sanitari nazionali al mondo nonostante la povertà

2)Tutti i bambini hanno il cibo garantito dal governo

3)diritto all'istruzione garantito per tutti (io vi farei vedere i ragazzini che escono dalle scuole tutti insieme e tutti precisini con la loro divisa scolastica e il loro zainetto

ma forse per molti di voi tutto questo non conta.


Si, e in Italia durante il fascismo i treni arrivavano in orario, fu bonificato l'agro pontino e furono istituite le colonie estive per i meno abbienti...