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View Full Version : Tribunale della Libertà di Bologna:Il martirio è legittimo


oscuroviandante
23-07-2006, 15:12
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/23/magdi.shtml

«Il martirio islamico è legittimo»
Giudice di Bologna: la violenza contro i militari non è terrorismo

Che un tribunale sciaraitico di Al Qaeda dica che è legittimo combattere contro le forze internazionali in Afghanistan e che è legittimo il «martirio » degli islamici che muoiono in battaglia, è un fatto scontato. Che lo sentenzi il tribunale della libertà di Bologna ci preoccupa assai. Ebbene, ciò è quanto si evince dall’ordinanza del 27 giugno 2006 emessa dalla corte presieduta da Liviana Gobbi, con cui è stata respinta la richiesta di custodia in carcere nei confronti di 18 sospetti terroristi islamici.
La sentenza ha affermato il principio che «restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)».
Quel «da chiunque compiuti» si traduce nell’equiparazione sul piano della legalità delle forze multinazionali impegnate in Afghanistan e di quelle che le combattono, di fatto Al Qaeda e i Taliban: «Né pare condizione sufficiente a caratterizzare come "terroristica" la partecipazione a un conflitto bellico da parte di persone non appartenenti ai Paesi in conflitto, dovendo ricondursi alla nozione di forze armate sia l’esercito regolare di uno Stato sia ogni organizzazione armata che partecipi al conflitto, purché posta sotto un comando responsabile che garantisca la disciplina tra i subordinati ed il rispetto del diritto internazionale umanitario». Fino ad arrivare alla legittimazione del martirio islamico se si muore uccidendo le forze multinazionali: «Posto, tuttavia, che la glorificazione di imprese compiute da confratelli in terra straniera si riferisce a personaggi che hanno combattuto in Bosnia e in Afghanistan (...), non può in alcun modo ritenersi certo che il "martirio" più volte emergente nelle conversazioni sia rappresentato quale conseguenza di un’azione terroristica (ad esempio "kamikaze") e non, invece, di un’attività di tipo militare o paramilitare ».
Chiariamo che il contesto di queste conclusioni si riferisce all’attività di Ben Ali Lotfi, già indagato nel procedimento «Vento di guerra» e di cui la stessa corte giudicante ha accertato la diretta partecipazione ai combattimenti in Afghanistan nell’agosto del 2002. Tuttavia, la corte sembra ignorare che all’epoca in Afghanistan, all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001 contro New York e Washington, era iniziata un’azione anti-terrorismo internazionale avallata dalle risoluzioni 1.368 del 12 settembre 2001 e 1.373 del 28 settembre 2001, in base alle quali gli Stati Uniti hanno promosso l’Operazione Enduring Freedom. Così come, con la risoluzione 1.386 del 20 dicembre 2001, le Nazioni Unite autorizzarono la costituzione dell’Isaf (International Security Assistance Force) con il compito di garantire la sicurezza a Kabul e dintorni.
Eppure questo inequivocabile contesto giuridico, in cui delle forze internazionali legittimate dall’Onu si contrappongono a delle organizzazioni terroristiche, viene rivoluzionato dalla sentenza di Bologna laddove si immagina che Ben Ali Lotfi fosse un resistente e non un terrorista: «Dai contenuti delle conversazioni si può cogliere come egli fosse impegnato in attività di combattimento. In particolare egli riferiva ai suoi interlocutori dell’accoglienza a lui riservata dalle popolazioni locali, che pure poverissime, aiutavano lui e i suoi compagni nelle loro esigenze di vita quotidiana.
Dunque Ben Lotfi non agiva contro le predette popolazioni, ma al loro fianco. Gli elementi sopra riportati portano ragionevolmente a escludere che egli partecipasse ad azioni terroristiche contro la popolazione civile o ad altre persone non partecipanti al conflitto armato. (...) Mentre appare altamente probabile che egli facesse parte di una milizia combattente contro le forze della coalizione nell’ambito di un conflitto, probabilmente quello afghano». Dunque per la corte bolognese Al Qaeda e i Taliban sono una «milizia combattente», schierata al fianco della popolazione, che legittimamente combatte contro le forze della coalizione in quello che viene definito un conflitto, non contro il terrorismo, bensì «probabilmente afghano».
Si tratta di una sentenza che legittima ancor più l’attività terroristica islamica globalizzata. Dopo la sentenza del tribunale di Milano, emessa in primo grado da Clementina Forleo il 24 gennaio 2005 e convalidata in appello da Rosario Caiazzo il 28 novembre 2005, che ha legittimato il reclutamento in Italia di aspiranti terroristi suicidi da inviare in Iraq, la nuova sentenza del tribunale di Bologna legittima il terrorismo, nobilitandolo come resistenza, anche in un contesto come quello afghano dove le Nazioni Unite hanno avallato sin dall’inizio il diritto a ricorrere alla forza per combattere Al Qaeda e i Taliban che la proteggevano.
La conclusione è che per la nostra magistratura combattere contro le forze multinazionali impegnate nella lotta al terrorismo non è mai punibile come terrorismo, sia dove l’Onu non ha dato la propria autorizzazione sin dall’inizio, come è il caso dell’Iraq, sia dove questa autorizzazione c’è stata come è il caso dell’Afghanistan.

Magdi Allam
23 luglio 2006

.....senza parole...per forza non abbiamo mai subìto un attacco terroristico...siamo una delle loro basi :|

Ileana
23-07-2006, 15:55
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/23/magdi.shtml

«Il martirio islamico è legittimo»
Giudice di Bologna: la violenza contro i militari non è terrorismo

Che un tribunale sciaraitico di Al Qaeda dica che è legittimo combattere contro le forze internazionali in Afghanistan e che è legittimo il «martirio » degli islamici che muoiono in battaglia, è un fatto scontato. Che lo sentenzi il tribunale della libertà di Bologna ci preoccupa assai. Ebbene, ciò è quanto si evince dall’ordinanza del 27 giugno 2006 emessa dalla corte presieduta da Liviana Gobbi, con cui è stata respinta la richiesta di custodia in carcere nei confronti di 18 sospetti terroristi islamici.
La sentenza ha affermato il principio che «restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)».
Quel «da chiunque compiuti» si traduce nell’equiparazione sul piano della legalità delle forze multinazionali impegnate in Afghanistan e di quelle che le combattono, di fatto Al Qaeda e i Taliban: «Né pare condizione sufficiente a caratterizzare come "terroristica" la partecipazione a un conflitto bellico da parte di persone non appartenenti ai Paesi in conflitto, dovendo ricondursi alla nozione di forze armate sia l’esercito regolare di uno Stato sia ogni organizzazione armata che partecipi al conflitto, purché posta sotto un comando responsabile che garantisca la disciplina tra i subordinati ed il rispetto del diritto internazionale umanitario». Fino ad arrivare alla legittimazione del martirio islamico se si muore uccidendo le forze multinazionali: «Posto, tuttavia, che la glorificazione di imprese compiute da confratelli in terra straniera si riferisce a personaggi che hanno combattuto in Bosnia e in Afghanistan (...), non può in alcun modo ritenersi certo che il "martirio" più volte emergente nelle conversazioni sia rappresentato quale conseguenza di un’azione terroristica (ad esempio "kamikaze") e non, invece, di un’attività di tipo militare o paramilitare ».
Chiariamo che il contesto di queste conclusioni si riferisce all’attività di Ben Ali Lotfi, già indagato nel procedimento «Vento di guerra» e di cui la stessa corte giudicante ha accertato la diretta partecipazione ai combattimenti in Afghanistan nell’agosto del 2002. Tuttavia, la corte sembra ignorare che all’epoca in Afghanistan, all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001 contro New York e Washington, era iniziata un’azione anti-terrorismo internazionale avallata dalle risoluzioni 1.368 del 12 settembre 2001 e 1.373 del 28 settembre 2001, in base alle quali gli Stati Uniti hanno promosso l’Operazione Enduring Freedom. Così come, con la risoluzione 1.386 del 20 dicembre 2001, le Nazioni Unite autorizzarono la costituzione dell’Isaf (International Security Assistance Force) con il compito di garantire la sicurezza a Kabul e dintorni.
Eppure questo inequivocabile contesto giuridico, in cui delle forze internazionali legittimate dall’Onu si contrappongono a delle organizzazioni terroristiche, viene rivoluzionato dalla sentenza di Bologna laddove si immagina che Ben Ali Lotfi fosse un resistente e non un terrorista: «Dai contenuti delle conversazioni si può cogliere come egli fosse impegnato in attività di combattimento. In particolare egli riferiva ai suoi interlocutori dell’accoglienza a lui riservata dalle popolazioni locali, che pure poverissime, aiutavano lui e i suoi compagni nelle loro esigenze di vita quotidiana.
Dunque Ben Lotfi non agiva contro le predette popolazioni, ma al loro fianco. Gli elementi sopra riportati portano ragionevolmente a escludere che egli partecipasse ad azioni terroristiche contro la popolazione civile o ad altre persone non partecipanti al conflitto armato. (...) Mentre appare altamente probabile che egli facesse parte di una milizia combattente contro le forze della coalizione nell’ambito di un conflitto, probabilmente quello afghano». Dunque per la corte bolognese Al Qaeda e i Taliban sono una «milizia combattente», schierata al fianco della popolazione, che legittimamente combatte contro le forze della coalizione in quello che viene definito un conflitto, non contro il terrorismo, bensì «probabilmente afghano».
Si tratta di una sentenza che legittima ancor più l’attività terroristica islamica globalizzata. Dopo la sentenza del tribunale di Milano, emessa in primo grado da Clementina Forleo il 24 gennaio 2005 e convalidata in appello da Rosario Caiazzo il 28 novembre 2005, che ha legittimato il reclutamento in Italia di aspiranti terroristi suicidi da inviare in Iraq, la nuova sentenza del tribunale di Bologna legittima il terrorismo, nobilitandolo come resistenza, anche in un contesto come quello afghano dove le Nazioni Unite hanno avallato sin dall’inizio il diritto a ricorrere alla forza per combattere Al Qaeda e i Taliban che la proteggevano.
La conclusione è che per la nostra magistratura combattere contro le forze multinazionali impegnate nella lotta al terrorismo non è mai punibile come terrorismo, sia dove l’Onu non ha dato la propria autorizzazione sin dall’inizio, come è il caso dell’Iraq, sia dove questa autorizzazione c’è stata come è il caso dell’Afghanistan.

Magdi Allam
23 luglio 2006

.....senza parole...per forza non abbiamo mai subìto un attacco terroristico...siamo una delle loro basi :|
per forza, tanto sanno che se mandano qualcuno a farsi esplodere, con tutta probabilità in Italia gli danno anche un premio.

Dj Ruck
23-07-2006, 16:06
ultimamente la giustizia sta sparando cazzate enormi...questa E' grave!

Froze
23-07-2006, 16:09
certo che la fate sempre tragica :O

guardate i lati positivi: godendo i terroristi di cotanta protezione da parte della nostra magistratura, il pericolo che facciano attentati nel nostro paese sono praticamente nulli :O












:muro:

Ileana
23-07-2006, 16:11
certo che la fate sempre tragica :O

guardate i lati positivi: godendo i terroristi di cotanta protezione da parte della nostra magistratura, il pericolo che facciano attentati nel nostro paese sono praticamente nulli :O

:muro:
In effetti :eek:



A questo punto diamogli vitto, alloggio, lavoro, casa al mare, baita in montagna e un centro d'addestramento con esperti in guerriglia, esplosivi, combattimenti vari.
Ovviamente, anche sconti speciali per la spedizione finale nei paesi dove questi sono destinati!



:read:

Willy McBride
23-07-2006, 16:23
Mi pare una sentenza logica e lineare. Terroristi non vuol dire "tutti quelli che sono contro di noi."

Froze
23-07-2006, 16:27
Mi pare una sentenza logica e lineare. Terroristi non vuol dire "tutti quelli che sono contro di noi."
e notoriamente la decapitazione, o esecuzione sommaria degli ostaggi, non e' un'azione che cozza contro il "rispetto del diritto internazionale umanitario" :rolleyes:





ah, in tutti i libri di tattica militare si parla del martirio dei soldati come il non plus ultra tra le tecniche d'ingaggio :O mi chiedo perche' il nostro esercito non la utilizzi :O

Froze
23-07-2006, 16:30
A questo punto diamogli vitto, alloggio, lavoro, casa al mare, baita in montagna e un centro d'addestramento con esperti in guerriglia, esplosivi, combattimenti vari.
se gli diamo il lavoro non hanno il tempo per addestrarsi al combattimento. Meglio un bel sussidio :O

Willy McBride
23-07-2006, 16:31
e notoriamente la decapitazione, o esecuzione sommaria degli ostaggi, non e' un'azione che cozza contro il "rispetto del diritto internazionale umanitario" :rolleyes:

ah, in tutti i libri di tattica militare si parla del martirio dei soldati come il non plus ultra tra le tecniche d'ingaggio :O mi chiedo perche' il nostro esercito non la utilizzi :O

Non hai letto quanto riportato nel primo post, vero? Magari sarebbe il caso di farlo invece di commentare a caso.

Froze
23-07-2006, 16:35
Non hai letto quanto riportato nel primo post, vero? Magari sarebbe il caso di farlo invece di commentare a caso.
l'ho letto.
se proprio vuoi un commento che non sia a caso: quella sentenza e' una bella porcata

Berserker
23-07-2006, 16:35
e notoriamente la decapitazione, o esecuzione sommaria degli ostaggi, non e' un'azione che cozza contro il "rispetto del diritto internazionale umanitario" :rolleyes:
Non estrapolare solo quel che ti piace. Ti sei dimenticato un bel pezzo, te lo riporto io:
La sentenza ha affermato il principio che «restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)

Willy McBride
23-07-2006, 16:37
l'ho letto.


No, non è vero. Tant'è che i tuoi commenti non hanno niente a che fare con quanto riportato della sentenza.

Froze
23-07-2006, 16:38
No, non è vero. Tant'è che i tuoi commenti non hanno niente a che fare con quanto riportato della sentenza.
ti ringrazio per avermelo fatto notare. la prossima volta ti chiedero' il permesso prima di postare :)

lognomo33
23-07-2006, 16:39
Non mi pare sia scritto che è legittimo,ma solo che nn è terrorismo:
"restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)"
E sono pienamente d'accordo.
Israele che lancia razzi contro i palestinesi e ne uccide 10 si difende.
I palestinesi che lanciano i razzi contro Israele sono terroristi.
Il concetto di terrorismo è un po diverso,non è :"quelli che si ribellano agli stati piu ricchi che li opprimono",ma è:"provocare terrore senza alcun motivo logico".
Come le Br in Italia.
Qui si stanno confondendo le parole semplicemente.
Sentenza assolutamente corretta e che non dice nulla di nuovo e di incredibile.
Ah..e per la legge italiana è cosi da tempo,documentatevi prima di rendervi ridicoli. ;)
Poi se volete fare casino,e incitare al razzismo senza motivo fate pure,il 3d è tutto vostro.

Willy McBride
23-07-2006, 16:40
ti ringrazio per avermelo fatto notare. la prossima volta ti chiedero' il permesso prima di postare :)

Perfetto.

Froze
23-07-2006, 16:42
Non estrapolare solo quel che ti piace. Ti sei dimenticato un bel pezzo, te lo riporto io:

Né pare condizione sufficiente a caratterizzare come "terroristica" la partecipazione a un conflitto bellico da parte di persone non appartenenti ai Paesi in conflitto, dovendo ricondursi alla nozione di forze armate sia l’esercito regolare di uno Stato sia ogni organizzazione armata che partecipi al conflitto, purché posta sotto un comando responsabile che garantisca la disciplina tra i subordinati ed il rispetto del diritto internazionale umanitario

forse saro' tardo io, ma non mi pare che dall'altra parte del comflitto ci sia un' organizzazione armata posta sotto un comando responsabile che garantisca la disciplina tra i subordinati (oddio, a voler ben vedere alquaeda ha una bella struttura, ma non credo ci si riferisca a questa...)

edited823
23-07-2006, 17:19
ma prima di discuterci su, qualcuno ha idea di che cosa sia il tribunale della libertà?
e la differenza tra custodia cautelare e pena inflitta per un reato?

e lo sapete tutti, ne sono certo, che se il trib decide arbitrariamente che una cosa è terrorismo (quando non è pienamente dimostrabile che per la legge it lo sia) se non vengono condannati li dobbiam risarcire profumatamente.

oscuroviandante
23-07-2006, 17:53
Non posso credere ai miei occhi quando leggo che qualcuno avvalla questa sentenza.
Quasi che ci sia una moda nell'essere sempre "contro".

Ricordo a questi signori che da ora i cosidetti "resistenti" irakeni e afgani hanno anche il beneplacito di una parte della nostra magistratura a far fuori in tutti i modi possibili i nostri soldati.

A quando i kamikaze nelle caserme sul suolo italiano?

Scommetto quanto volete che salterà fuori qualcuno sul forum che ne sarà contento....

Che schifo................

Jo3
23-07-2006, 18:18
Non mi pare sia scritto che è legittimo,ma solo che nn è terrorismo:
"restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)"
E sono pienamente d'accordo.
Israele che lancia razzi contro i palestinesi e ne uccide 10 si difende.
I palestinesi che lanciano i razzi contro Israele sono terroristi.
Il concetto di terrorismo è un po diverso,non è :"quelli che si ribellano agli stati piu ricchi che li opprimono",ma è:"provocare terrore senza alcun motivo logico".
Come le Br in Italia.
Qui si stanno confondendo le parole semplicemente.
Sentenza assolutamente corretta e che non dice nulla di nuovo e di incredibile.
Ah..e per la legge italiana è cosi da tempo,documentatevi prima di rendervi ridicoli. ;)
Poi se volete fare casino,e incitare al razzismo senza motivo fate pure,il 3d è tutto vostro.


Ergo a priori queste persone non dovrebbero nemmeno essere presenti in un un tribunale civile, ma eventualemnte da un tribunale militare , o per lo meno essere trattati come prigionieri di guerra, poiche' se non sono atti terroristici, allora sono azioni militari.

Gia che ci sei dovresti spiegarmi come mai cosi non e'.

restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità.

maulattu
23-07-2006, 18:26
oooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh povera Italia :muro: :muro: :muro: :muro:

ps: l'articolo è firmato Magdi Allam, non dal primo pirla che passa per strada...

mt_iceman
23-07-2006, 18:35
oooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh povera Italia :muro: :muro: :muro: :muro:

ps: l'articolo è firmato Magdi Allam, non dal primo pirla che passa per strada...

uno che parla con cognizione di causa perchè sa con chi ha a che fare molto bene al contrario di chi si riempie sempre la bocca di belle frasi e bei pensieri e ancor anon ha capito in che casino ci stiamo mettendo.

edited823
23-07-2006, 18:39
Ricordo a questi signori che da ora i cosidetti "resistenti" irakeni e afgani hanno anche il beneplacito di una parte della nostra magistratura a far fuori in tutti i modi possibili i nostri soldati.
se han l'appoggio della magistratura come mai un magistrato(il pm) si è preso la briga di indagarlo.

lognomo33
23-07-2006, 18:41
uno che parla con cognizione di causa perchè sa con chi ha a che fare molto bene al contrario di chi si riempie sempre la bocca di belle frasi e bei pensieri e ancor anon ha capito in che casino ci stiamo mettendo.
In che casino ci stiamo mettendo?
Nello stesso di tutto il mondo visto che nella legislatura di tutto il mondo civilizzato,tranne in quella USA,il terrorismo è definito nello stesso modo..
:muro: :muro:

ErbaLibera
23-07-2006, 18:44
Se un terrorista è paragonabile a una bomba che esplode perchè noi possiamo tirarle e loro no?va che siamo in guerra mica ad un pic-nic...ma penso che dia piu che altro fastidio appunto perchè noi possiamo e loro no(il perchè non si sa ma va bene cosi).

maulattu
23-07-2006, 18:46
uno che parla con cognizione di causa perchè sa con chi ha a che fare molto bene al contrario di chi si riempie sempre la bocca di belle frasi e bei pensieri e ancor anon ha capito in che casino ci stiamo mettendo.


no no caro, ho capito...
il mio era un commento relativo a certe sentenze che ti lasciano basito, che lasciano tutti basiti, che rimettono in gioco concetti che imho sono assurdi da ri-discutere ;)

Jamal Crawford
23-07-2006, 19:13
per forza, tanto sanno che se mandano qualcuno a farsi esplodere, con tutta probabilità in Italia gli danno anche un premio.


Se si fanno saltare contro un convoglio militare che sta facendo la parata su via indipendenza, magari gli dedicano pure una piazza

maulattu
23-07-2006, 19:31
Se si fanno saltare contro un convoglio militare che sta facendo la parata su via indipendenza, magari gli dedicano pure una piazza
:stordita:
eh, ci manca poco

roverello
23-07-2006, 19:55
oooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh povera Italia :muro: :muro: :muro: :muro:

ps: l'articolo è firmato Magdi Allam, non dal primo pirla che passa per strada...

Il solo fatto di essere nato in Egitto non vuole dire che scriva cose sensate sul mondo islamico.
In realtà la sentenza è diversa nei contenuti da quello che l'articolo vuole fare credere.

edited823
23-07-2006, 21:35
In realtà la sentenza è diversa nei contenuti da quello che l'articolo vuole fare credere.
e poi non è una sentenza. ma vallo a spiegare a quelli che leggono 2 boiate, le prendono per oro colato e si inventano giuristi.
ma che ci vuoi fare, o provi a spiegare come stanno le cose, oppure se non c'è terreno per seminare chissene si lascian le persone nella propria ignoranza. e bon cissene.

lognomo33
23-07-2006, 21:43
e poi non è una sentenza. ma vallo a spiegare a quelli che leggono 2 boiate, le prendono per oro colato e si inventano giuristi.
ma che ci vuoi fare, o provi a spiegare come stanno le cose, oppure se non c'è terreno per seminare chissene si lascian le persone nella propria ignoranza. e bon cissene.
*

LUVІ
23-07-2006, 21:59
Mi pare una sentenza logica e lineare. Terroristi non vuol dire "tutti quelli che sono contro di noi."

Evidentemente, per qualcuno, anche qui sul forum, non è così ovvio :rolleyes:

Bene così, comunque :)

LuVi

oscuroviandante
23-07-2006, 23:05
Massì bene ....

Dopo aver messo in galera chi sovrintende alla nostra sicurezza

Dopo che la Forleo si è fatta un po' di pubblicità

.....a quando la proclamazione della Repubblica Islamica Italiana?


Ah ....visto che siete favorevoli ,perchè non vi fate arruolare da Ben Alì Lofti?

LUVІ
24-07-2006, 06:22
Massì bene ....

Ah ....visto che siete favorevoli ,perchè non vi fate arruolare da Ben Alì Lofti?

Vai te, visto che non hai a cuore la giustizia ma solo le tue personali crociate, ti troverai bene.

LuVi

gourmet
24-07-2006, 07:23
Magdi Allam è notoriamente, nonostante le sue origini, un anti-islamico, con posizioni simili a quelle di Giuliano Ferrara.

beppegrillo
24-07-2006, 07:33
Se un terrorista è paragonabile a una bomba che esplode perchè noi possiamo tirarle e loro no?va che siamo in guerra mica ad un pic-nic...ma penso che dia piu che altro fastidio appunto perchè noi possiamo e loro no(il perchè non si sa ma va bene cosi).
Non mi pare le missioni italiane attuali all'estero sia stata lanciata una sola bomba contro civili o militari.
In compenso ne abbiamo ricevute..

beppegrillo
24-07-2006, 07:34
Magdi Allam è notoriamente, nonostante le sue origini, un anti-islamico, con posizioni simili a quelle di Giuliano Ferrara.
questo non toglie o aggiunge nulla all'articolo postato, visto che stiamo parlando di fatti e non di opinioni opinabili.

oscuroviandante
24-07-2006, 10:32
Vai te, visto che non hai a cuore la giustizia ma solo le tue personali crociate, ti troverai bene.

LuVi

Io non ho nessun punto di contatto con quella gente .....non posso dire lo stesso di te ed altra gente qua dentro.



Io ho a cuore la giustizia quanto e più di qualcun'altro....ma questa non è giustizia , è una barzelletta

The Cube
24-07-2006, 10:37
«restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)».

qui sta giustificando la "resistenza" talebana ... x di + contro le forze dell'ONU


«Né pare condizione sufficiente a caratterizzare come "terroristica" la partecipazione a un conflitto bellico da parte di persone non appartenenti ai Paesi in conflitto, dovendo ricondursi alla nozione di forze armate sia l’esercito regolare di uno Stato sia ogni organizzazione armata che partecipi al conflitto, purché posta sotto un comando responsabile che garantisca la disciplina tra i subordinati ed il rispetto del diritto internazionale umanitario».

qui sta giustifando i mercenari arabi reclutati in tutto il mondo per combattere la guerra santa contro l'occidente purchè lo facciano nel rispetto del diritto internazionale ... x di + contro quello che stabilisce l'ONU sulle organizzazioni terroristiche


«Posto, tuttavia, che la glorificazione di imprese compiute da confratelli in terra straniera si riferisce a personaggi che hanno combattuto in Bosnia e in Afghanistan (...), non può in alcun modo ritenersi certo che il "martirio" più volte emergente nelle conversazioni sia rappresentato quale conseguenza di un’azione terroristica (ad esempio "kamikaze") e non, invece, di un’attività di tipo militare o paramilitare ».

qua infine giustifica l'utilizzo dei kamikaze come arma "dei poveri" contro le forze militari probabilmente di oKKupazione (non contro i civili eh sia mai .. anche se poi son gli stessi personaggi ) .. x di +contro le risoluzioni ONU sull'intervento in Afghanistan ...

ahhhhh questi giudici che giocano ai piccoli rivoluzionari rossi ..... meno male son molti pochi ...

LUVІ
24-07-2006, 10:50
Io non ho nessun punto di contatto con quella gente .....non posso dire lo stesso di te ed altra gente qua dentro.


Ma proprio no, guarda.
Hai molti punti di contatto, con quella gente.


Io ho a cuore la giustizia quanto e più di qualcun'altro....

Non lo dimostri affatto; la tua affezione è del tutto opinabile.

LuVi

edited823
24-07-2006, 10:50
qua infine giustifica l'utilizzo dei kamikaze come arma "dei poveri" contro le forze militari probabilmente di oKKupazione (non contro i civili eh sia mai .. anche se poi son gli stessi personaggi ) .. x di +contro le risoluzioni ONU sull'intervento in Afghanistan ...


xò onu non vuol dire necessariamente giusto.
ad ogni modo in afghanistan c'è una guerra, e di qui non si scappa. e le guerre non sono mai giuste.


questi giudici che giocano ai piccoli rivoluzionari rossi ..
certo infatti l'afghaistan è da sempre amico dei "rossi" con l'ex blocco sovietico, rose e fiori! ahahha.
Talebani? tutti comunisti!
certo che la gente è forte, come c'è un provvedimento che non piace subito ad urlare ai COMUNISTI, possibile che senza capri espiatori non si possa vivere?
pensi anche che la gente si ammali di tumore per colpa degli untori rossi che di notte ungono le porte con il mefitico olio che procura tutti i mali?
e il caldo? cosa ne pensi del caldo? sono i comunisti immagino.
saddam? lui anche era un comunista? per questo è cattivo?
capisco che trovare capri espiatori renda + facile comprender il mondo ma non permette neppure di guardar un pochino + avanti del naso.

(stesso discorso vale anche per "quelli che son stati i fasci")

The Cube
24-07-2006, 11:26
xò onu non vuol dire necessariamente giusto.
ad ogni modo in afghanistan c'è una guerra, e di qui non si scappa. e le guerre non sono mai giuste.


certo infatti l'afghaistan è da sempre amico dei "rossi" con l'ex blocco sovietico, rose e fiori! ahahha.
Talebani? tutti comunisti!
certo che la gente è forte, come c'è un provvedimento che non piace subito ad urlare ai COMUNISTI, possibile che senza capri espiatori non si possa vivere?
pensi anche che la gente si ammali di tumore per colpa degli untori rossi che di notte ungono le porte con il mefitico olio che procura tutti i mali?
e il caldo? cosa ne pensi del caldo? sono i comunisti immagino.
saddam? lui anche era un comunista? per questo è cattivo?
capisco che trovare capri espiatori renda + facile comprender il mondo ma non permette neppure di guardar un pochino + avanti del naso.

(stesso discorso vale anche per "quelli che son stati i fasci")

mah sinceramente non ci avevo pensato al fatto dell'afghanistan ex paese comunista :asd:

io intendevo invece il brutto vizio di accumunare sempre e cmq resistenza, lotta, guerriglia in un unico calderone anche quando non è questo il caso ad un gesto di ribellione contro un oppressore tipicamente ricco e potente ..direi che appartiene ad una certa visione politica :stordita:

edited823
24-07-2006, 12:12
mah sinceramente non ci avevo pensato al fatto dell'afghanistan ex paese comunista :asd:
infatti non è un paese comunista, o meglio, non eran sicuri, allora per star tranquilli gli usa han fatto salire al potere i talebani (che eran contrari alla russia). la russia ha così trovato il suo vietnam, gli americani han arginato la minaccia comunista e un popolo è stato decimato e posto sotto dittatura per i giocini delle 2 superpotenze.

io intendevo invece il brutto vizio di accumunare sempre e cmq resistenza, lotta, guerriglia in un unico calderone anche quando non è questo il caso ad un gesto di ribellione contro un oppressore tipicamente ricco e potente ..direi che appartiene ad una certa visione politica :stordita:
il fatto che sia ricco e potente è ancora tutto da vedere visto che prima dell 11sett gli usa stavan con le pezze al cul.
il fatto che alcuni non reputino la resistenza in afghanistan come una vera resistenza non la rende una verità assoluta, e nel diritto penale se c'è dubbio se possa esser considerata o no in un certo modo una condotta tanto basta per scagionare.
poi ribadisco, non sono stati assolti: non gli sono solo stati dati gli arresti domiciliari. è ben diverso. poi quando saranno giudicati allora se risulteranno colpevoli finiranno dentro.

oscuroviandante
24-07-2006, 12:32
Ma proprio no, guarda.
Hai molti punti di contatto, con quella gente.



Non lo dimostri affatto; la tua affezione è del tutto opinabile.

LuVi


vuoi che ti dica che hai ragione?

Va bene ,hai ragione tu..... davvero..... io sono in torto marcio...hai ragione tu..

The Cube
24-07-2006, 13:09
infatti non è un paese comunista, o meglio, non eran sicuri, allora per star tranquilli gli usa han fatto salire al potere i talebani (che eran contrari alla russia). la russia ha così trovato il suo vietnam, gli americani han arginato la minaccia comunista e un popolo è stato decimato e posto sotto dittatura per i giocini delle 2 superpotenze.

i giochini in afghanistan li fa e li sta continuando a fare prima di tutto il pakistan e l'ISI il servizio segreto pakistano a cui dovevano per forza far riferimento anche la gli USA e la CIA ai tempi della guerra con l'URSS ..
i talebani son sorti molto dopo la fuga dei russi ... intorno al 94 dalle province del sud quelle legate a doppio filo con le madrasse pakistane ...


il fatto che sia ricco e potente è ancora tutto da vedere visto che prima dell 11sett gli usa stavan con le pezze al cul.
il fatto che alcuni non reputino la resistenza in afghanistan come una vera resistenza non la rende una verità assoluta, e nel diritto penale se c'è dubbio se possa esser considerata o no in un certo modo una condotta tanto basta per scagionare.
poi ribadisco, non sono stati assolti: non gli sono solo stati dati gli arresti domiciliari. è ben diverso. poi quando saranno giudicati allora se risulteranno colpevoli finiranno dentro.

no qua si sta mettendo in dubbio il fatto che se uno recluta persone (quindi mercenari) per combattere forze dell'ONU che dovrebbero essere li come garanti del diritto internazionale e su scelte politiche condivise a livello mondiale non si può definire terrorista neanche se i metodi addottati non sono convenzionali e neanche se appartiene ad un noto gruppo terroristico ...

poi non meravigliamoci di rapimenti in stile Abu Omar se la giustizia non riesce a fare quello che dovrebbe ...

edited823
24-07-2006, 13:59
i giochini in afghanistan li fa e li sta continuando a fare prima di tutto il pakistan e l'ISI il servizio segreto pakistano a cui dovevano per forza far riferimento anche la gli USA e la CIA ai tempi della guerra con l'URSS ..
i talebani son sorti molto dopo la fuga dei russi ... intorno al 94 dalle province del sud quelle legate a doppio filo con le madrasse pakistane ...
non voglio andare troppo OT quindi sintetizzo subito: quel che intendevo è che mi disgusta che siano altri a pagar per i giochi di potere. qui chiudo la parentesi.

no qua si sta mettendo in dubbio il fatto che se uno recluta persone (quindi mercenari) per combattere forze dell'ONU che dovrebbero essere li come garanti del diritto internazionale e su scelte politiche condivise a livello mondiale non si può definire terrorista neanche se i metodi addottati non sono convenzionali e neanche se appartiene ad un noto gruppo terroristico ...

Il fatto è che l'onu NON rappresenta il diritto internazionale. e non rappresenta scelte politiche a livello mondiale dal momento che i membri permanenti han diritto di veto.
non può far nulla l'onu. ha fatto o risolto qualcosa nella decisione usa di dichiarar guerra al irak?
no. e questo xkè il dir internazionale non può arrogarsi nulla. è debole, non è certo. in pratica non è neppure diritto. è diritto quanto può considerarsi diritto l'abitudine di stringersi la mano tra conoscenti.non ha certezza. (si detesto il dir internazionale, prevedo lunga discussione con Zero..)

Cfranco
24-07-2006, 15:04
Quando sei in guerra hai il diritto di sparare addosso ai militari avversari senza commettere reato , è persino banale dirlo , ma quando fai notare che vale anche il viceversa ( e cioè che anche gli altri hanno il diritto di sparare alle nostre forze armate ) certa gente non riesce proprio a digerire il concetto , e se un giudice ribadisce questa ovvietà gli danno pure del comunista .

LUVІ
24-07-2006, 15:22
Quando sei in guerra hai il diritto di sparare addosso ai militari avversari senza commettere reato , è persino banale dirlo , ma quando fai notare che vale anche il viceversa ( e cioè che anche gli altri hanno il diritto di sparare alle nostre forze armate ) certa gente non riesce proprio a digerire il concetto , e se un giudice ribadisce questa ovvietà gli danno pure del comunista .

.

ErbaLibera
24-07-2006, 18:10
Non mi pare le missioni italiane attuali all'estero sia stata lanciata una sola bomba contro civili o militari.
In compenso ne abbiamo ricevute..

Che c'entra? :confused:
Mica in guerra si deve per forza "giocare" con le stesse armi dell'avversario:noi(o chi per noi)spara e quelli esplodono ognuno usa le armi a sua disposizione.

maulattu
24-07-2006, 22:46
.
a parte la solita risposta banale :Puke:

vorrei chiedere: allora come la mettiamo coi tagliateste con coloro che si fanno saltare nei mercati pieni di gente?

eh, certo, ovvio, quelli ammazzano i soldati americani, gli invasori... ovvio... chiaro come il sole... :Puke:

Cfranco
24-07-2006, 23:07
a parte la solita risposta banale :Puke:

vorrei chiedere: allora come la mettiamo coi tagliateste con coloro che si fanno saltare nei mercati pieni di gente?

eh, certo, ovvio, quelli ammazzano i soldati americani, gli invasori... ovvio... chiaro come il sole... :Puke:
Magari leggere meglio l' articolo potrebbe schiarirti le idee , magari così eviti di vomitare e capisci di cosa si sta parlando .

The Cube
25-07-2006, 17:04
Quando sei in guerra hai il diritto di sparare addosso ai militari avversari senza commettere reato , è persino banale dirlo , ma quando fai notare che vale anche il viceversa ( e cioè che anche gli altri hanno il diritto di sparare alle nostre forze armate ) certa gente non riesce proprio a digerire il concetto , e se un giudice ribadisce questa ovvietà gli danno pure del comunista .

il problema è che si tratta di un tribunale di uno stato che ha truppe impegnate nella missione militare di pace per cui gli accusati (appartenenti ad un noto gruppo terroristico iscritto nella lista dell'organizzazioni terroristiche stilato anche dall'UE) arruolavano uomini (da considerarsi mercenari .. strano che non provichi lo stesso ribrezzo di altre volte questo termine) e mezzi atti a combattere tale truppe ... in pratica il paradosso è che x il tribunale non costituisce reato se questi individui sparano addosso ai nostri soldati e magari se ne ammazzano qualcuno rientra nella logica del conflitto .. ma in realtà dovrebbe rientrare nella logica di un conflitto che un tribunale italiano metta questi individui in condizioni di non nuocere alle truppe italiane in missione per conto dell'ONU

con questa sentenza anche le BR erano (e forse sono ancora) una associazione che non si può definire terroristica visto che cmq era organizzata militarmente, combatteva lo stato e non si è mai macchiata di crimini contro l'umanità
quindi che si fa ?? si riabilitano le BR ??? :rolleyes:

Ileana
25-07-2006, 17:40
il problema è che si tratta di un tribunale di uno stato che ha truppe impegnate nella missione militare di pace per cui gli accusati (appartenenti ad un noto gruppo terroristico iscritto nella lista dell'organizzazioni terroristiche stilato anche dall'UE) arruolavano uomini (da considerarsi mercenari .. strano che non provichi lo stesso ribrezzo di altre volte questo termine) e mezzi atti a combattere tale truppe ... in pratica il paradosso è che x il tribunale non costituisce reato se questi individui sparano addosso ai nostri soldati e magari se ne ammazzano qualcuno rientra nella logica del conflitto .. ma in realtà dovrebbe rientrare nella logica di un conflitto che un tribunale italiano metta questi individui in condizioni di non nuocere alle truppe italiane in missione per conto dell'ONU

con questa sentenza anche le BR erano (e forse sono ancora) una associazione che non si può definire terroristica visto che cmq era organizzata militarmente, combatteva lo stato e non si è mai macchiata di crimini contro l'umanità
quindi che si fa ?? si riabilitano le BR ??? :rolleyes:
Perchè, hanno bisogno di essere riabilitate? :read: :mc:

roverello
25-07-2006, 17:53
Massì bene ....

Dopo aver messo in galera chi sovrintende alla nostra sicurezza

Dopo che la Forleo si è fatta un po' di pubblicità

.....a quando la proclamazione della Repubblica Islamica Italiana?


Ah ....visto che siete favorevoli ,perchè non vi fate arruolare da Ben Alì Lofti?

Ma ti sei già genuflesso di fronte a San Bush, prode difensore del mondo buono contro tutti queli cattivi?
O sei in lista d'attesa?

edited823
25-07-2006, 19:01
con questa sentenza anche le BR erano (e forse sono ancora) una associazione che non si può definire terroristica visto che cmq era organizzata militarmente, combatteva lo stato e non si è mai macchiata di crimini contro l'umanità
quindi che si fa ?? si riabilitano le BR ??? :rolleyes:

A parte il fatto che non è una sent. Non ti sei mai accorto che invece le BR non eran parte di un conflitto armato ma miravano a ribaltare l'ordinamento delle stato?
il tuo ragionamento non sta in piedi neanche impalandolo.

Cfranco
26-07-2006, 00:13
il problema è che ...
Il problema è che ti sfugge una semplice cosa :
Per la legge italiana e internazionale il nemico che spara alle nostre truppe in un' azione di guerra non commette reato , o pensi che si possa perseguire qualche soldato USA , Inglese , Francese o Tedesco per aver ammazzato qualche connazionale nella seconda guerra mondiale ?

con questa sentenza anche le BR erano (e forse sono ancora) una associazione che non si può definire terroristica visto che cmq era organizzata militarmente, combatteva lo stato e non si è mai macchiata di crimini contro l'umanità
quindi che si fa ?? si riabilitano le BR ??? :rolleyes:
Non mi pare che le BR fossero forze armate di un' altro stato e che agissero in risposta a una nostra invasione .

The Cube
26-07-2006, 08:48
Il problema è che ti sfugge una semplice cosa :
Per la legge italiana e internazionale il nemico che spara alle nostre truppe in un' azione di guerra non commette reato , o pensi che si possa perseguire qualche soldato USA , Inglese , Francese o Tedesco per aver ammazzato qualche connazionale nella seconda guerra mondiale ?

probabilmente ora a distanza di 60 anni no
ma prova a vedere se durante la guerra se beccavano un "soldato" che dall'italia spediva uomini e mezzi contro l'esercito italiano se lo prendevano cosa gli facevano :rolleyes:

ripeto se si vuole considerare Alqaeda e i suoi derivati come membri di un organizzazione internazionale che combatte per il bene dei suoi fratelli mussulmani in tutto il mondo allora bisogna impedire che le sue "spie" che lavorano dal nostro paese possono nuocerci visto che le principali vittime siamo noi stessi ..

e cmq tutto ciò mi fa molto ridere
si è sempre detto che x combattere il terrorismo occorre l'intelligence e la giustizia ... ora si è scoperto che neanche cosi va bene perchè non si può parlare di terrorismo ma di guerriglieri che, anche se di altri paesi (quindi mercenari ed insisto perchè non vedo lo stesso sdegno che avevo letto altre volte su questa professione :rolleyes: ), si difendono da un invasione (decisa dall'ONU a differenza dell'iraq... e anche qui a volte l'onu va bene altre volte no .. :rolleyes: ) .....

a sto punto non mi meraviglierei di altri casi alla abu omar ...


Non mi pare che le BR fossero forze armate di un' altro stato e che agissero in risposta a una nostra invasione .

a parte che i talebani o alqaeda tutto si può dire ma non che sono espressione popolare dell'afghanistan ... prima dell'intervento americano il paese era gia spaccato in una sanguinosa guerra civile tra nord e sud ..
le br rientrano benissimo nella dichiarazione del giudice in quanto non riconoscono questo stato quindi in teoria non ne fanno parte ma costituiscono uno loro stato nello stato .. senza contare che non mi pare il giudice faccia riferimento ad una risposta per invasione di una stato straniero .. anche xchè nel caso dell'afghanistan si parla di missione onu .. non è l'iraq

The Cube
26-07-2006, 08:53
A parte il fatto che non è una sent. Non ti sei mai accorto che invece le BR non eran parte di un conflitto armato ma miravano a ribaltare l'ordinamento delle stato?
il tuo ragionamento non sta in piedi neanche impalandolo.

non era un conflitto armato ???e le stragi ?? i morti ??? i sequestri ???
se non era conflitto armato cos'era ???? il nemico era lo stato ..
è un esempio provocatorio che ci può stare invece ..

edited823
26-07-2006, 09:02
non era un conflitto armato ???e le stragi ?? i morti ??? i sequestri ???
se non era conflitto armato cos'era ???? il nemico era lo stato ..
è un esempio provocatorio che ci può stare invece ..

in un caso si voleva sovvertire l'ordine dello stato nell' altro c'è veramante una guerra.
ma se voui giocare a far il finto tonto continua a scagliarti contro i mulini a vento, xo nn far sprecare parole agli altri se fai orecchie da mercante.
L'It aveva dichiarato guerra ad una fantomatica nazione di BR?

non vedi che non ha senso? ci son stragi e morti anche sulle strade e negli incidenti di lavoro allora chiami anche questi guerre?

The Cube
26-07-2006, 09:11
in un caso si voleva sovvertire l'ordine dello stato nell' altro c'è veramante una guerra.
ma se voui giocare a far il finto tonto continua a scagliarti contro i mulini a vento, xo nn far sprecare parole agli altri se fai orecchie da mercante.
L'It aveva dichiarato guerra ad una fantomatica nazione di BR?

non vedi che non ha senso? ci son stragi e morti anche sulle strade e negli incidenti di lavoro allora chiami anche questi guerre?

no infatti erano le BR che avevano dichiarato guerra allo stato Italia
e scusa eh ma c'è un sottile differenza tra stragi dovuti da incidenti e attacchi armati contro forze di polizia, civili, politici ...

e cmq non sei tu che mi deve dire cosa devo o non devo fare o cosa devo o non devo scrivere

edited823
26-07-2006, 09:44
no infatti erano le BR che avevano dichiarato guerra allo stato Italia
e scusa eh ma c'è un sottile differenza tra stragi dovuti da incidenti e attacchi armati contro forze di polizia, civili, politici ...

e cmq non sei tu che mi deve dire cosa devo o non devo fare o cosa devo o non devo scrivere

se riesci a veder differenza tra le stragi in auto riuscirai anche a vederla tra sovversione politica e difesa di uno stato.
le Br non essendo uno stato come fanno a dichiarare guerra? essendo un "partito interno" avrebbe al massimo fatto guerra con altre fazioni: cosa che si chiama guerra civile.
ma vabbè siam arrivati al punto in cui terrorismo significa tutto tranne quello che lo è veramente.
ti saluto, e ti consiglio delgli articoli niente male sull' argomento: sono le voci del vocabolario. è un ottimo punto di partenza.

Zaratustra ha parlato abbastanza ad orecchie sorde.

The Cube
26-07-2006, 10:46
se riesci a veder differenza tra le stragi in auto riuscirai anche a vederla tra sovversione politica e difesa di uno stato.
le Br non essendo uno stato come fanno a dichiarare guerra? essendo un "partito interno" avrebbe al massimo fatto guerra con altre fazioni: cosa che si chiama guerra civile.
ma vabbè siam arrivati al punto in cui terrorismo significa tutto tranne quello che lo è veramente.
ti saluto, e ti consiglio delgli articoli niente male sull' argomento: sono le voci del vocabolario. è un ottimo punto di partenza.

Zaratustra ha parlato abbastanza ad orecchie sorde.

se per quello allora neanche i personaggi prosciolti dall'accusa di terrorismo sono uno "stato" o ne rappresentano uno visto che si parla addirittura di persone di nazionalità diverse ... e cmq persino i talebani (perlopiù di etnia pashtun) non rappresentano l'intero afghanistan visto che vi era in atto una guerra civile ben prima dell'intervento internazionale .. quindi lo stato invaso quale sarebbe ?? quello illegettimo (vsito che non era stato neanche riconosciuto dall'ONU) dei talebani ???

che ancora non esista una definizione chiara di cosa è terrorismo siamo d'accordo .. da qui ad arrampicarci sugli specchi però missà che ce ne passa
alle Nazioni Unite esistono liste di terroristi e gruppi terroristici .. se la magistratura scopre affiliati di tali gruppi mi pare palese che come terroristi vanno trattati ... anche perchè i kamikaze vengono si impiegati in azioni contro le forze militari ma anche, come insegna l'iraq, contro i civili ... o le varie stragi nel mercati sciiti a Bagdad son da considerarsi obiettivi militari ???

cmq guarda che avere opinioni diverse non vuol dire avere le orecchie sorde
mi piace il tuo modo di dialogare xcui quando finisci gli argomenti fuggi o offendi le persone .. un consiglio : scendi dal piedistallo che non hai la verità in tasca ;)

The Cube
26-07-2006, 11:02
"Il momento storico induce purtroppo ad essere pessimisti, al di là di ogni possibile compromesso.
Per quanto si è detto finora, in effetti, inserire in uno strumento normativo - interno o internazionale - una definizione di terrorismo ha un senso solo se la definizione è utile per delimitare i confini del fenomeno rispetto a condotte legittime o comunque disciplinate da fonti diverse del diritto penale, militare o internazionale umanitario. Tale esigenza, con riferimento al diritto internazionale umanitario, sarebbe perfettamente soddisfatta da un generico richiamo a tale fonte in seno alle convenzioni contro il terrorismo (29) , sempre che la delimitazione dei rispettivi confini non sia, per quanto si è diffusamente detto, da considerarsi implicita.

I paesi arabi, tuttavia, difficilmente accetteranno una definizione di terrorismo che - attraverso l'esclusione dei combattenti contro l'occupazione straniera - non legittimi in qualche modo l'Intifada come forma legale di combattimento.

Da parte nostra, invece, non possiamo cadere nella trappola della relatività della nozione di terrorismo: il fatto che fenomeno si presti a diversità di vedute, anche per la sopravvivenza di zone grigie, non deve far dimenticare che a noi occidentali, almeno, spetta affermare senza esitazioni che tutti gli atti di terrorismo non sono martirio, testimonianze di fede, non sono lotta di liberazione nazionale. Sono terrorismo. Sono delitti."

fonte : centro studi per la pace

intero articolo : http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=20050219140025

edited823
26-07-2006, 12:15
se per quello allora neanche i personaggi prosciolti dall'accusa di terrorismo sono uno "stato" o ne rappresentano uno visto che si parla addirittura di persone di nazionalità diverse ... e cmq persino i talebani (perlopiù di etnia pashtun) non rappresentano l'intero afghanistan visto che vi era in atto una guerra civile ben prima dell'intervento internazionale .. quindi lo stato invaso quale sarebbe ?? quello illegettimo (vsito che non era stato neanche riconosciuto dall'ONU) dei talebani ???

che ancora non esista una definizione chiara di cosa è terrorismo siamo d'accordo .. da qui ad arrampicarci sugli specchi però missà che ce ne passa
alle Nazioni Unite esistono liste di terroristi e gruppi terroristici .. se la magistratura scopre affiliati di tali gruppi mi pare palese che come terroristi vanno trattati ... anche perchè i kamikaze vengono si impiegati in azioni contro le forze militari ma anche, come insegna l'iraq, contro i civili ... o le varie stragi nel mercati sciiti a Bagdad son da considerarsi obiettivi militari ???

cmq guarda che avere opinioni diverse non vuol dire avere le orecchie sorde
mi piace il tuo modo di dialogare xcui quando finisci gli argomenti fuggi o offendi le persone .. un consiglio : scendi dal piedistallo che non hai la verità in tasca ;)

vedi, c'è differenza tra "fuggire", come dici tu, e non sprecare parole. siccome ho i miei problemi con la tastiera non ho vogli di mettermi a spiegar a chi fa orecchie da mercante.
E che poi non ha capito nulla, visto che i presunti terroristi non son stati prosciolti, e non c'è stata una sentenza.

The Cube
26-07-2006, 16:35
vedi, c'è differenza tra "fuggire", come dici tu, e non sprecare parole. siccome ho i miei problemi con la tastiera non ho vogli di mettermi a spiegar a chi fa orecchie da mercante.
E che poi non ha capito nulla, visto che i presunti terroristi non son stati prosciolti, e non c'è stata una sentenza.

allora in pratica non ho capito niente, devo leggermi il dizionario e non sprechi parole perchè faccio orecchie da mercante .... wow che argomentazioni :fagiano:


Bologna, una sentenza del tribunale della Libertà legittima il «martirio» islamico

Che un tribunale sciaraitico di Al Qaeda dica che è legittimo combattere contro le forze internazionali in Afghanistan e che è legittimo il «martirio » degli islamici che muoiono in battaglia, è un fatto scontato. Che lo sentenzi il tribunale della libertà di Bologna ci preoccupa assai. Ebbene, ciò è quanto si evince dall’ordinanza del 27 giugno 2006 emessa dalla corte presieduta da Liviana Gobbi, con cui è stata respinta la richiesta di custodia in carcere nei confronti di 18 sospetti terroristi islamici.

fonte : http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/23/magdi.shtml

mah vero non sono stati prosciolti ... sono solo a casa ad organizzare trasferte per futuri kami... ehm partigiani !!! :rolleyes:

discepolo
27-07-2006, 02:27
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/23/magdi.shtml

«Il martirio islamico è legittimo»
Giudice di Bologna: la violenza contro i militari non è terrorismo

Che un tribunale sciaraitico di Al Qaeda dica che è legittimo combattere contro le forze internazionali in Afghanistan e che è legittimo il «martirio » degli islamici che muoiono in battaglia, è un fatto scontato. Che lo sentenzi il tribunale della libertà di Bologna ci preoccupa assai. Ebbene, ciò è quanto si evince dall’ordinanza del 27 giugno 2006 emessa dalla corte presieduta da Liviana Gobbi, con cui è stata respinta la richiesta di custodia in carcere nei confronti di 18 sospetti terroristi islamici.
La sentenza ha affermato il principio che «restano esclusi dall’ambito della definizione di terrorismo gli atti di violenza, da chiunque compiuti, contro militari impegnati in un conflitto armato, salvo la illiceità di tali atti sotto altri profili del diritto internazionale umanitario (crimini di guerra o contro l’umanità)».
Quel «da chiunque compiuti» si traduce nell’equiparazione sul piano della legalità delle forze multinazionali impegnate in Afghanistan e di quelle che le combattono, di fatto Al Qaeda e i Taliban: «Né pare condizione sufficiente a caratterizzare come "terroristica" la partecipazione a un conflitto bellico da parte di persone non appartenenti ai Paesi in conflitto, dovendo ricondursi alla nozione di forze armate sia l’esercito regolare di uno Stato sia ogni organizzazione armata che partecipi al conflitto, purché posta sotto un comando responsabile che garantisca la disciplina tra i subordinati ed il rispetto del diritto internazionale umanitario». Fino ad arrivare alla legittimazione del martirio islamico se si muore uccidendo le forze multinazionali: «Posto, tuttavia, che la glorificazione di imprese compiute da confratelli in terra straniera si riferisce a personaggi che hanno combattuto in Bosnia e in Afghanistan (...), non può in alcun modo ritenersi certo che il "martirio" più volte emergente nelle conversazioni sia rappresentato quale conseguenza di un’azione terroristica (ad esempio "kamikaze") e non, invece, di un’attività di tipo militare o paramilitare ».
Chiariamo che il contesto di queste conclusioni si riferisce all’attività di Ben Ali Lotfi, già indagato nel procedimento «Vento di guerra» e di cui la stessa corte giudicante ha accertato la diretta partecipazione ai combattimenti in Afghanistan nell’agosto del 2002. Tuttavia, la corte sembra ignorare che all’epoca in Afghanistan, all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001 contro New York e Washington, era iniziata un’azione anti-terrorismo internazionale avallata dalle risoluzioni 1.368 del 12 settembre 2001 e 1.373 del 28 settembre 2001, in base alle quali gli Stati Uniti hanno promosso l’Operazione Enduring Freedom. Così come, con la risoluzione 1.386 del 20 dicembre 2001, le Nazioni Unite autorizzarono la costituzione dell’Isaf (International Security Assistance Force) con il compito di garantire la sicurezza a Kabul e dintorni.
Eppure questo inequivocabile contesto giuridico, in cui delle forze internazionali legittimate dall’Onu si contrappongono a delle organizzazioni terroristiche, viene rivoluzionato dalla sentenza di Bologna laddove si immagina che Ben Ali Lotfi fosse un resistente e non un terrorista: «Dai contenuti delle conversazioni si può cogliere come egli fosse impegnato in attività di combattimento. In particolare egli riferiva ai suoi interlocutori dell’accoglienza a lui riservata dalle popolazioni locali, che pure poverissime, aiutavano lui e i suoi compagni nelle loro esigenze di vita quotidiana.
Dunque Ben Lotfi non agiva contro le predette popolazioni, ma al loro fianco. Gli elementi sopra riportati portano ragionevolmente a escludere che egli partecipasse ad azioni terroristiche contro la popolazione civile o ad altre persone non partecipanti al conflitto armato. (...) Mentre appare altamente probabile che egli facesse parte di una milizia combattente contro le forze della coalizione nell’ambito di un conflitto, probabilmente quello afghano». Dunque per la corte bolognese Al Qaeda e i Taliban sono una «milizia combattente», schierata al fianco della popolazione, che legittimamente combatte contro le forze della coalizione in quello che viene definito un conflitto, non contro il terrorismo, bensì «probabilmente afghano».
Si tratta di una sentenza che legittima ancor più l’attività terroristica islamica globalizzata. Dopo la sentenza del tribunale di Milano, emessa in primo grado da Clementina Forleo il 24 gennaio 2005 e convalidata in appello da Rosario Caiazzo il 28 novembre 2005, che ha legittimato il reclutamento in Italia di aspiranti terroristi suicidi da inviare in Iraq, la nuova sentenza del tribunale di Bologna legittima il terrorismo, nobilitandolo come resistenza, anche in un contesto come quello afghano dove le Nazioni Unite hanno avallato sin dall’inizio il diritto a ricorrere alla forza per combattere Al Qaeda e i Taliban che la proteggevano.
La conclusione è che per la nostra magistratura combattere contro le forze multinazionali impegnate nella lotta al terrorismo non è mai punibile come terrorismo, sia dove l’Onu non ha dato la propria autorizzazione sin dall’inizio, come è il caso dell’Iraq, sia dove questa autorizzazione c’è stata come è il caso dell’Afghanistan.

Magdi Allam
23 luglio 2006

.....senza parole...per forza non abbiamo mai subìto un attacco terroristico...siamo una delle loro basi :|


Ce ne sono di cialtroni tra i magistrati, qui urge una epurazione! :help:

edited823
27-07-2006, 09:46
allora in pratica non ho capito niente, devo leggermi il dizionario e non sprechi parole perchè faccio orecchie da mercante .... wow che argomentazioni :fagiano:


Bologna, una sentenza del tribunale della Libertà legittima il «martirio» islamico

Che un tribunale sciaraitico di Al Qaeda dica che è legittimo combattere contro le forze internazionali in Afghanistan e che è legittimo il «martirio » degli islamici che muoiono in battaglia, è un fatto scontato. Che lo sentenzi il tribunale della libertà di Bologna ci preoccupa assai. Ebbene, ciò è quanto si evince dall’ordinanza del 27 giugno 2006 emessa dalla corte presieduta da Liviana Gobbi, con cui è stata respinta la richiesta di custodia in carcere nei confronti di 18 sospetti terroristi islamici.

fonte : http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/23/magdi.shtml

mah vero non sono stati prosciolti ... sono solo a casa ad organizzare trasferte per futuri kami... ehm partigiani !!! :rolleyes:

hai appena dimostrato di non averla capita, nonostante ti stia dando molta pena forse non hai ancora capito che per fare un processo ci vuole tempo ed esiston apposta le misure cautelari, che sono misure simili alle pene: c'è la carcerazione (detta appunto PREVENTIVA); ma anche misure tipo divieto di soggiornare in un comune..
Il così detto "tribunale della libertà" è organo d'impugnazione per i provvedimenti in merito alle MISURE CAUTELARI. le misure cautelari vengon emanate PRIMA DELLA SENTENZA, e non dicono se sei colpevole oppure no dicono solo se devi stare in carcere (o altra misura) fino a quando la sentenza verrà pronunciata e allora si saprà se l'imputato è colpevole oppure no.
Sarà per questo che occupano un titolo a se stante nel cpp?
quindi forse dovresti sudiare un pochino prima di fare l' espertone.
visto che queste cose le spiego a te le spiego gratis, se mi rompo le palle non spiego + perchè non me ne frega un cazzo se rimani ignorate in materia; sei libero di non sapere un cazzo; ma abbi almeno il buon gusto di non parlare.


Comunque almeno il vocabolario dovresti spulciarlo, perchè se li chiami kamikaze, allora è scontato che siano parte di un regolare esercito, perchè i kamikaze ERANO SOLDATI

The Cube
27-07-2006, 12:42
hai appena dimostrato di non averla capita, nonostante ti stia dando molta pena forse non hai ancora capito che per fare un processo ci vuole tempo ed esiston apposta le misure cautelari, che sono misure simili alle pene: c'è la carcerazione (detta appunto PREVENTIVA); ma anche misure tipo divieto di soggiornare in un comune..
Il così detto "tribunale della libertà" è organo d'impugnazione per i provvedimenti in merito alle MISURE CAUTELARI. le misure cautelari vengon emanate PRIMA DELLA SENTENZA, e non dicono se sei colpevole oppure no dicono solo se devi stare in carcere (o altra misura) fino a quando la sentenza verrà pronunciata e allora si saprà se l'imputato è colpevole oppure no.
Sarà per questo che occupano un titolo a se stante nel cpp?
quindi forse dovresti sudiare un pochino prima di fare l' espertone.
visto che queste cose le spiego a te le spiego gratis, se mi rompo le palle non spiego + perchè non me ne frega un cazzo se rimani ignorate in materia; sei libero di non sapere un cazzo; ma abbi almeno il buon gusto di non parlare.


Comunque almeno il vocabolario dovresti spulciarlo, perchè se li chiami kamikaze, allora è scontato che siano parte di un regolare esercito, perchè i kamikaze ERANO SOLDATI

ma fatti un bagno di umiltà piuttosto che ti conviene ... :rolleyes:
e le lezioni vai a farle agli amici tuoi ..
mai messo nessuno in ignore ma se questo è il tuo modo di dialogare :read:

HenryTheFirst
28-07-2006, 10:57
Direi che potete darvi una calmata entrambi.