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View Full Version : Farmacisti: gioco pesante sulla pelle dei cittadini?


Dona*
21-07-2006, 12:15
FARMACIE: SE GOVERNO NON CI CONVOCA, NUOVO SCIOPERO IL 25

L'Assemblea nazionale di Federfarma e' riunita oggi a Roma in seduta straordinaria per decidere ulteriori forme di protesta dopo la giornata di chiusura di tutte le farmacie avvenuta con un'adesione pressoche' totale il 19 luglio. Federfarma ribadisce che le farmacie non intendono mettere in discussione gli obiettivi di fondo del decreto Bersani. Tali obiettivi, come sottolineato dallo stesso Ministro per lo sviluppo economico, sono: la possibilita' di vendere medicinali di automedicazione anche al di fuori della farmacia e la revisione del meccanismo del commercio all'ingrosso dei medicinali. Federfarma chiede pero' l'apertura immediata del confronto preannunciato dal Ministro Bersani per individuare soluzioni che consentano di raggiungere tali obiettivi senza stravolgere il servizio farmaceutico e nell'ottica di garantire al cittadino sia risparmi economici che maggiore facilita' di accesso al farmaco. In assenza di una convocazione in tempi strettissimi, l'Assemblea e' riunita per deliberare: 1) la disdetta formale della convenzione farmaceutica nazionale che regola i rapporti tra farmacie e SSN e consente ai cittadini di ritirare gratuitamente i farmaci erogati dal SSN; 2) la proclamazione di una seconda giornata di chiusura di tutte le farmacie italiane, escluse quelle di turno, martedi' 25 luglio; 3) la programmazione di ulteriori forme di protesta.

Alien
21-07-2006, 12:20
Ottimo: apriamo più farmacie comunali dalle quali ci si potrà tranquillamente fornire e vediamo se questi poveri milionari farmacisti abbassano o no un po' la cresta

Tenebra
21-07-2006, 12:25
Come dargli torto?
Hanno visto che ad altre categorie è bastato fare un po' di casino in piazza per vedere ritirati tutti i provvedimenti indigesti, perchè i tassisti si e loro no?
Gli basterà fare un po' di rumore come per gli altri e vedrai che anche a loro "magicamente" spariranno dal decreto i provvedimenti scomodi, lasciando di fatto tutto come prima.

...o almeno, questo è quello che ti direi se non fosse che stavolta si va a toccare gli interessi delle Coop :read: che da prima delle elezioni chiedono, a quelli che "finanziano", di poter distribuire farmaci da banco direttamente.
Ed è da lì che arriva la spinta per questa specifica parte del decreto, non certo da una moralistica liberalizzazione - tra l'altro la parte del decreto più pericolosa, perchè con la nostrana percentuale di ipocondriaci (soprattutto anziani) vendere farmaci da banco liberamente al supermercato equivale a dare in mano alla gente la possibilità di crearsi gravi danni da sola, senza controllo.

Per cui, hanno voglia a chiedere cambiamenti: stavolta c'è dietro un interesse specifico e di parte, col cavolo che saranno accontentati come i tassisti, di cui alla fine a questo governo non fregava nulla.

tdi150cv
21-07-2006, 12:27
Come dargli torto?
Hanno visto che ad altre categorie è bastato fare un po' di casino in piazza per vedere ritirati tutti i provvedimenti indigesti, perchè i tassisti si e loro no?
Gli basterà fare un po' di rumore come per gli altri e vedrai che anche a loro "magicamente" spariranno dal decreto i provvedimenti scomodi, lasciando di fatto tutto come prima.



be che ti aspettavi da un governo del genere ??? :D

indelebile
21-07-2006, 12:31
il punto è che se i cittadini sono d'accordo in toto come sembra dovrebbero fare le manifestazioni anche loro, perchè non si fa un bello sciopero degli acquisti in farmacia? si decide un giorno o se no una manifestazione invece di irridere il governo gli si da una mano , siamo tutti nella stessa barca = Italia mi sembra

Alien
21-07-2006, 12:32
tra l'altro la parte del decreto più pericolosa, perchè con la nostrana percentuale di ipocondriaci (soprattutto anziani) vendere farmaci da banco liberamente al supermercato equivale a dare in mano alla gente la possibilità di crearsi gravi danni da sola, senza controllo.

Se non sbaglio i farmaci dovranno esser comunque venduti da un farmacista e non disponibili sugli scaffali come le patatine

Fabryce
21-07-2006, 12:43
Come dargli torto?
Hanno visto che ad altre categorie è bastato fare un po' di casino in piazza per vedere ritirati tutti i provvedimenti indigesti, perchè i tassisti si e loro no?
Gli basterà fare un po' di rumore come per gli altri e vedrai che anche a loro "magicamente" spariranno dal decreto i provvedimenti scomodi, lasciando di fatto tutto come prima.

...o almeno, questo è quello che ti direi se non fosse che stavolta si va a toccare gli interessi delle Coop :read: che da prima delle elezioni chiedono, a quelli che "finanziano", di poter distribuire farmaci da banco direttamente.
Ed è da lì che arriva la spinta per questa specifica parte del decreto, non certo da una moralistica liberalizzazione - tra l'altro la parte del decreto più pericolosa, perchè con la nostrana percentuale di ipocondriaci (soprattutto anziani) vendere farmaci da banco liberamente al supermercato equivale a dare in mano alla gente la possibilità di crearsi gravi danni da sola, senza controllo.

Per cui, hanno voglia a chiedere cambiamenti: stavolta c'è dietro un interesse specifico e di parte, col cavolo che saranno accontentati come i tassisti, di cui alla fine a questo governo non fregava nulla.

Non sei informato bene, perchè al supermercato c'è la presenza di un farmacista per evitare che la gente si faccia male da sola...

Inlogitech
21-07-2006, 12:44
e' una porcheria!

Mio fratello è iscritto in farmacia così come altri miei conoscenti e tutti costoro nn hanno parenti che possiedono farmacie, quindi dopo la laurea avranno grossi probl per trovare lavoro; la riforma avrebbe nn solo assicurato un certo risparmio ai cittadini per alcune categorie di farmaci, ma anche avrebbe creato nuovi posti di lavoro dato che i supermarket avrebbero dovuto assumere soggetti laureati in farmacia.

I farmacisti, invece, vogliono conservare il loro status quo perchè perderebbero molti introiti, nn vogliono, neppure, la riforma circa l'ereditarietà delle farmacie, un collega di mio frat, il quale ha una farmacia, si gratta la pancia all'uni e nn fa un bel fico secco tanto sa già che anche se si laurea a 50anni la farmacia che attualmente è dei suoi ed ancor prima dei suoi nonni diverrà sua......che schifo!


dovrebbero trasformare tutte le farmacie private in comunali alla cui gestione si dovrebbe accedere tramite un concorso serio.

IpseDixit
21-07-2006, 12:45
e' una porcheria!

Mio fratello è iscritto in farmacia così come altri miei conoscenti e tutti costoro nn hanno parenti che possiedono farmacie quindi dopo la laurea avranno grossi probl per trovare lavoro, la riforma avrebbe nn solo assicurato un certo risparmio ai cittadini per alcune categorie di farmaci ma anche avrebbe creato nuovi posti di lavoro dato che i supermarket avrebbero dovuto assumere soggetti laureati in farmacia.

I farmacisti invece vogliono conservare il loro status quo perchè perderebbero molti introiti altrimenti, nn vogliono neppure la riforma circa l'ereditarietà delle farmacie, un collega di mio frat il quale ha una farmacia si gratta la pancia all'uni e nn fa un bel fico secco tanto sa già che anche se si laurea a 50anni la farmacia che attualmente è dei suoi ed ancor prima dei suoi nonni divverrà sua......che schifo!


dovrebbero trasformare tutte le farmacie private in comunali alla cui gestione si dovrebbe accedere tramite un concorso serio.
Il decreto non è stato ritirato.

Inlogitech
21-07-2006, 12:48
Il decreto non è stato ritirato.


lo so che il decreto nn è stato ritirato e spero che nn lo sia.

sider
21-07-2006, 12:57
Aspirine et similia si vendono già da tempo nei supermercati in tutti i paesi civilizzati

Alien
21-07-2006, 13:17
dovrebbero trasformare tutte le farmacie private in comunali alla cui gestione si dovrebbe accedere tramite un concorso serio.

non son d'accordo: secondo me una sana convivenza tra privato e pubblico non può che portare a evitare innalzamenti spregiudicati dei prezzi dovuti al monopolio privato ma anche le classiche porcherie che avvengono normalmente nei servizi pubblici

Tenebra
21-07-2006, 13:20
Non sei informato bene, perchè al supermercato c'è la presenza di un farmacista per evitare che la gente si faccia male da sola...

Questo lo so (ma ancora è solo una proposta, non è nero su bianco).

E giusto per precisare, questo decreto (a parte la ridicola imposizione di un decreto, appunto, che di urgente non ha nulla e che è già stato cambiato con sommo imbarazzo varie volte) mi pare finora l'unica cosa degna di plauso questo governo abbia fatto.

Rimango con le mie perplessità sul lato farmacie al bancone, dato che conosco benissimo le motivazioni che hanno portato a questo: interessi economici di parte, e certo non preoccupazione per la salute del cittadino... ma per il resto, gradirei assai poco che il governo cedesse anche stavolta.

Ma come ho già detto, stavolta, proprio perchè in gioco interessi economici che li toccano nel personale, non cederanno mai. E lo stesso avrebbero dovuto fare coi tassisti, ma qui non mi stupisco: conosco chi mi sono ben guardato dal votare :D

flisi71
21-07-2006, 13:23
...o almeno, questo è quello che ti direi se non fosse che stavolta si va a toccare gli interessi delle Coop :read: che da prima delle elezioni chiedono, a quelli che "finanziano", di poter distribuire farmaci da banco direttamente.


Veramente questo provvedimento interessa praticamente tutte le catene, non solo la coop ..... e produrrà un RISPARMIO per chi deve acquistare tali farmaci.
Hai detto poco...


Ed è da lì che arriva la spinta per questa specifica parte del decreto, non certo da una moralistica liberalizzazione

:rolleyes:
Ineccepibile considerazione....

ammesso di far finta di non ricordare che si permettono anche sconti sui prezzi dei farmaci...
e facendo finta di non ricordare che già l'allora ministro Storace già chiese ai farmacisti uno sconto sui prezzi dei farmaci (allora per quali interessi combatteva?)



- tra l'altro la parte del decreto più pericolosa, perchè con la nostrana percentuale di ipocondriaci (soprattutto anziani) vendere farmaci da banco liberamente al supermercato equivale a dare in mano alla gente la possibilità di crearsi gravi danni da sola, senza controllo.


Altra falsità.
E' noto e stranoto che è richiesta la presenza di un farmacista nel settore specifico del supermercato adibito alla vendita di medicinali da banco.
Per cui l'ipocondriaco non troverà nessuna differenza fra acquistare il suo farmaco "miracoloso" in farmacia o nel reparto apposito del supermercato, perchè in entrambi i casi dovrà CHIEDERLO ad un farmacista (non li potrà prendere da solo).
Chiunque sia stato in GB ad esempio, ha visto come funziona nei negozi di Boots.


Per cui, hanno voglia a chiedere cambiamenti: stavolta c'è dietro un interesse specifico e di parte, col cavolo che saranno accontentati come i tassisti, di cui alla fine a questo governo non fregava nulla.

Si, quello degli utenti che chiedono da anni di poter acquistare alcuni farmaci allo stesso prezzo applicato negli altri paesi europei.
Anche questo è poco?
Mi sembra che di poco ci sia solo la dietrologia di certi commenti...


Ciao

Federico

Tenebra
21-07-2006, 13:31
Veramente questo provvedimento interessa praticamente tutte le catene, non solo la coop ..... e produrrà un RISPARMIO per chi deve acquistare tali farmaci.


Beh, e che c'entra col mio discorso? Zero.
Io ho fatto notare che sono le Coop che hanno chiesto da tempo, prima delle elezioni, ai partiti dell'area da loro finanziata di fare in modo che potessero vendere farmaci al bancone. Non ho parlato di sconti, dato che parlavo di pure e semplici motivazioni per cui stavolta il governo non cederà, quindi il populismo che spandi a piene mani è del tutto fuoriluogo.

Tra l'altro, basta leggere più sotto per vedere che sono a favore del provvedimento, anche se rimango dubbioso per l'applicazione, quindi stai spalancando una porta aperta.

flisi71
21-07-2006, 13:43
Beh, e che c'entra col mio discorso? Zero.
Io ho fatto notare che sono le Coop che hanno chiesto da tempo, prima delle elezioni, ai partiti dell'area da loro finanziata di fare in modo che potessero vendere farmaci al bancone.


Veamente sostieni che il provvedimento sia stato fatto solo per questi interessi, e TI HO RISPOSTO che NON è vero, visto che tutti i supermercati attrezzati potranno fare altrettanto.
PUNTO.

E' noto a tutti che all'interno dei supermercati coop da tempo era attiva una raccolta di firme a favore proprio della liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco.

Ma legare il provvedimento solo a questo è senza fondamento perchè, a differenza delle abitudini della passata legislatura, il provvedimento non individua un unico soggetto economico che si avvantaggerà dalla situazione.
Per cui la dietrologia che spandi a piene mani ha basi ben poco solide (eufemismo).


Sui rischi dell'acquisto indiscriminato abbiamo già detto che le obiezioni sono immotivate.

Infine sulla possibilità di effettuare sconti facciamo finta che non siano a favore dei cittadini (evidentemente sono anch'essi a vantaggio delle Coop..... :mc: ) che forse potranno pagare un farmaco in Italia ad un prezzo simile a quello che pagherebbero (per lo stesso IDENTICO farmaco) all'estero.
Dimentichiamoci infine, come già ricordato, che l'allora ministro Storace, permise l'adozione di sconti sui farmaci (era limitato ad un massimo del 20%), senza che nessuno pensasse che dietro ci fosse niente altro che un tentativo di ridurre i prezzi.


Ciao

Federico

P.S. se il decreto non sarà modificato pesantemente o stravolto, sfido chiunque a esprimere dubbi al riguardo, a emno che non sia un titolare di farmacia che teme di ridurre gli incassi sulla vendita di farmaci da banco (attualmente rappresentano il 10% in valore di tutti i farmaci venduti).

Beelzebub
21-07-2006, 13:55
I farmacisti, invece, vogliono conservare il loro status quo perchè perderebbero molti introiti, nn vogliono, neppure, la riforma circa l'ereditarietà delle farmacie, un collega di mio frat, il quale ha una farmacia, si gratta la pancia all'uni e nn fa un bel fico secco tanto sa già che anche se si laurea a 50anni la farmacia che attualmente è dei suoi ed ancor prima dei suoi nonni diverrà sua......che schifo!




Che schifo cosa, scusa? :mbe: Perchè, se un fruttivendolo o un macellaio passa l'esercizio al figlio, c'è qualcosa di male? Se lo fa un farmacista è uno scandalo? Non capisco... :confused:

Inlogitech
21-07-2006, 14:03
Che schifo cosa, scusa? :mbe: Perchè, se un fruttivendolo o un macellaio passa l'esercizio al figlio, c'è qualcosa di male? Se lo fa un farmacista è uno scandalo? Non capisco... :confused:

lo schifo nn è per il fatto che erediterà la farmacia, lo schifo è che mentre altri si rompono il sedere all'uni questo tipo senza fare nulla avrà la possibilità di ereditare qualcosa che nn merita......

Onisem
21-07-2006, 14:19
Altra calata di braghe in arrivo?

Beelzebub
21-07-2006, 14:39
lo schifo nn è per il fatto che erediterà la farmacia, lo schifo è che mentre altri si rompono il sedere all'uni questo tipo senza fare nulla avrà la possibilità di ereditare qualcosa che nn merita......
Più che schifo, la tua mi sembra invidia... posso capire lo scazzo, ma gente così ne è pieno il mondo, in tutti i settori... non vedo il nesso tra questo tuo amico e il decreto...

ThabrisTheLastShito
21-07-2006, 15:18
Che schifo cosa, scusa? :mbe: Perchè, se un fruttivendolo o un macellaio passa l'esercizio al figlio, c'è qualcosa di male? Se lo fa un farmacista è uno scandalo? Non capisco... :confused:

Lo schifo sta nel fatto che chi eredita la farmacia non è tenuto ad essere competente in merito. Può non essere laureato, o almeno può gestire la farmacia anche se privo di titolo di studio idoneo, per almeno 10 anni(mi pare).

Schifo anche perchè questa legge è vecchia di 70 anni e fino ad ora nessuno ha mai pensato di dargli una bella rinnovatina.



Ineccepibile considerazione....

ammesso di far finta di non ricordare che si permettono anche sconti sui prezzi dei farmaci...
e facendo finta di non ricordare che già l'allora ministro Storace già chiese ai farmacisti uno sconto sui prezzi dei farmaci (allora per quali interessi combatteva?)

Peccato che lo sconto era a discrezione del farmacista, che guarda caso si guardava bene dal praticarlo, non temendo concorrenza alcuna.

Beelzebub
21-07-2006, 15:28
Lo schifo sta nel fatto che chi eredita la farmacia non è tenuto ad essere competente in merito. Può non essere laureato, o almeno può gestire la farmacia anche se privo di titolo di studio idoneo, per almeno 10 anni(mi pare).


Se uno non è assolutamente in grado, non si metterà di certo a vendere farmaci a caso... terrà solo la proprietà della farmacia, ma ci metterà dentro dei farmacisti con tanto di titolo di studio...

Mi sembra che si stia un pò esagerando... anche chi eredita una Ferrari non è detto che sia competente nella guida, e potrebbe essere un pericolo pubblico, ma mica si fanno decreti apposta... :mbe:

Questa filosofia dell'invida verso chi ha di più, e del volerlo inculare di conseguenza, proprio non la capisco... :boh:

ThabrisTheLastShito
21-07-2006, 15:37
Se uno non è assolutamente in grado, non si metterà di certo a vendere farmaci a caso... terrà solo la proprietà della farmacia, ma ci metterà dentro dei farmacisti con tanto di titolo di studio...

Mi sembra che si stia un pò esagerando... anche chi eredita una Ferrari non è detto che sia competente nella guida, e potrebbe essere un pericolo pubblico, ma mica si fanno decreti apposta... :mbe:

Questa filosofia dell'invida verso chi ha di più, e del volerlo inculare di conseguenza, proprio non la capisco... :boh:


Nessuna filosofia dell'invidia, anche perchè io lavoro in campo informatico e non mi viene nulla in tasca ad invidiare uno pseudo-farmacista( e poi per cosa?)
Il punto è un altro: se per fare il farmacista ci vuole una laurea, anche chi eredita la farmacia non può essere esentato dal prendersi la sua laurea prima di lavorarci. Nel caso non ce l'abbia può venderla o darla in gestione a qualcun'altro mentre studia per la laurea (se vuole fare il farmacista).
Ma concedere a qualcuno non competente di fare un lavoro per dieci anni in attesa di adeguarsi a quello che è un requisito minimo per fare quel lavoro mi sembra assurdo.
Per fare il fruttivendolo non ci vuole una laurea, ma per fare il farmacista si.
E' un requisito basilare, quindi prima di esercitare sarebbe meglio che se lo prendessero. Mica si ereditano gli studi medici? Senza laurea il dentista non puoi farlo, anche se la tua famiglia possiede uno studio. Con le farmacie dovrebbe essere uguale.

Beelzebub
21-07-2006, 15:40
Nessuna filosofia dell'invidia, anche perchè io lavoro in campo informatico e non mi viene nulla in tasca ad invidiare uno pseudo-farmacista( e poi per cosa?)
Il punto è un altro: se per fare il farmacista ci vuole una laurea, anche chi eredita la farmacia non può essere esentato dal prendersi la sua laurea prima di lavorarci. Nel caso non ce l'abbia può venderla o darla in gestione a qualcun'altro mentre studia per la laurea (se vuole fare il farmacista).
Ma concedere a qualcuno non competente di fare un lavoro per dieci anni in attesa di adeguarsi a quello che è un requisito minimo per fare quel lavoro mi sembra assurdo.
Per fare il fruttivendolo non ci vuole una laurea, ma per fare il farmacista si.
E' un requisito basilare, quindi prima di esercitare sarebbe meglio che se lo prendessero. Mica si ereditano gli studi medici? Senza laurea il dentista non puoi farlo, anche se la tua famiglia possiede uno studio. Con le farmacie dovrebbe essere uguale.
Penso che la differenza si basi sul fatto che la farmacia è più vicina ad un esercizio commerciale che a uno studio medico: quindi, anche se la farmacia è di "Mimmo o' pizzettaro", non è detto che ci debba lavorare in prima persona...

baolian
21-07-2006, 16:01
Perchè, se un fruttivendolo o un macellaio passa l'esercizio al figlio, c'è qualcosa di male? Se lo fa un farmacista è uno scandalo? Non capisco... :confused:

Beh! Però bisogna anche dire che se tu vuoi aprire la tua macelleria od il tuo banco di frutta e verdura puoi farlo senza problemi, ma prova ad aprire una farmacia...

dantes76
21-07-2006, 16:04
Aspirine et similia si vendono già da tempo nei supermercati in tutti i paesi civilizzati

infatti noi siamo in italia..

io toglierei le licenze in maniera forzata a chi si oppone a questo tipo di riforma, che siano taxisti che panettieri.... sta cosa mi ricorda l'operando mafioso...

ThabrisTheLastShito
21-07-2006, 16:11
Penso che la differenza si basi sul fatto che la farmacia è più vicina ad un esercizio commerciale che a uno studio medico: quindi, anche se la farmacia è di "Mimmo o' pizzettaro", non è detto che ci debba lavorare in prima persona...

Purtoppo non è così. Un farmacista non vende solo dei prodotti. Un farmacista si occupa di vendere medicinali, che sono sostanze potenzialmente pericolose. Deve sapere leggere una ricetta e anche capirla. Deve anche essere in grado di consigliare un minimo il cliente sul farmaco.
I prodotti che vende deve conoscerli. Anche un fruttivendolo conosce i prodotti che vende, ma nel primo caso per conoscere un medicinale ci vuole una laurea.

In ogni caso, se per legge è stabilito che un farmacista ha bisogno di una laurea per esercitare, non vedo perchè questo debba valere solo in alcuni casi. Altrimenti permettiamo a chiunque di vendere i farmaci e bona.

Onisem
21-07-2006, 16:13
Purtoppo non è così. Un farmacista non vende solo dei prodotti. Un farmacista si occupa di vendere medicinali, che sono sostanze potenzialmente pericolose. Deve sapere leggere una ricetta e anche capirla. Deve anche essere in grado di consigliare un minimo il cliente sul farmaco.
I prodotti che vende deve conoscerli. Anche un fruttivendolo conosce i prodotti che vende, ma nel primo caso per conoscere un medicinale ci vuole una laurea.

In ogni caso, se per legge è stabilito che un farmacista ha bisogno di una laurea per esercitare, non vedo perchè questo debba valere solo in alcuni casi. Altrimenti permettiamo a chiunque di vendere i farmaci e bona.
Se il problema è questo, è sufficiente la presenza di un farmacista. Comunque per quello che fanno i farmacisti d'oggi, non credo che un semplice commesso istruito a dovere ne farebbe sentire la manzanza.

lognomo33
21-07-2006, 16:14
e' una porcheria!

Mio fratello è iscritto in farmacia così come altri miei conoscenti e tutti costoro nn hanno parenti che possiedono farmacie, quindi dopo la laurea avranno grossi probl per trovare lavoro; la riforma avrebbe nn solo assicurato un certo risparmio ai cittadini per alcune categorie di farmaci, ma anche avrebbe creato nuovi posti di lavoro dato che i supermarket avrebbero dovuto assumere soggetti laureati in farmacia.

I farmacisti, invece, vogliono conservare il loro status quo perchè perderebbero molti introiti, nn vogliono, neppure, la riforma circa l'ereditarietà delle farmacie, un collega di mio frat, il quale ha una farmacia, si gratta la pancia all'uni e nn fa un bel fico secco tanto sa già che anche se si laurea a 50anni la farmacia che attualmente è dei suoi ed ancor prima dei suoi nonni diverrà sua......che schifo!


dovrebbero trasformare tutte le farmacie private in comunali alla cui gestione si dovrebbe accedere tramite un concorso serio.

Che novità..praticamente i farmacisti diventeranno come tutte le altre categorie,cioè dipendenti dalla domanda e dall'offerta..
E che cos'è che avrebbero da lamentarsi?
Che non hanno piu i loro privilegi?Che non possono piu fare quello che vogliono?Che i neo laureati non hanno piu il lavoro assicurato subito?
Ma vadano a vergognarsi!!! :mad: :mad:

ThabrisTheLastShito
21-07-2006, 16:27
Se il problema è questo, è sufficiente la presenza di un farmacista. Comunque per quello che fanno i farmacisti d'oggi, non credo che un semplice commesso istruito a dovere ne farebbe sentire la manzanza.

Non vorrei dire una castroneria, ma il farmacista in alcuni casi non prepara anche i farmarci?
Non vivo nel medio-evo, ma un paio di anni fa, quando ho avuto un problema di infezione in bocca dovuto all'estrazione del dente del giudizio, il farmacista da cui andavo (a Cesena), preparò un collutorio apposta. La boccetta aveva solo un foglio di carta col logo della farmacia, e la composizione e le indicazioni terapeutiche scritte a mano dal farmacista. Un pinco pallino qualunque non credo si poss assumere la responsabilità di vendere composti chimici da lui preparati.

Ma non so se è una pratica normale quella di cui sopra.

Zerozen
21-07-2006, 16:37
Io posso anche capire che i taxisti abbiano pagato per le licenze, che i farmacisti non vogliano perdere i privilegi acquisiti, che i fornai abbiano pagato per le licenze... ma è ora di svecchiare questo paese, introducendo sane forme di libera concorrenza.
Certo se poi accanto a questo non sono previsti ammortizzatori sociali, ferrei controlli e leggi funzionali allora avremmo di fronte un bel governo liberista travestito da governo "socialista"... è questa la mia paura: che il governo di sinistra voglia introdurre un liberismo "sostenibile", ma che non abbia la minima idea di come fare... e lo dico io, che voto a sinistra da sempre, perciò sono al di sopra dei sospetti di "partito preso".

Beelzebub
21-07-2006, 17:15
Non vorrei dire una castroneria, ma il farmacista in alcuni casi non prepara anche i farmarci?
Non vivo nel medio-evo, ma un paio di anni fa, quando ho avuto un problema di infezione in bocca dovuto all'estrazione del dente del giudizio, il farmacista da cui andavo (a Cesena), preparò un collutorio apposta. La boccetta aveva solo un foglio di carta col logo della farmacia, e la composizione e le indicazioni terapeutiche scritte a mano dal farmacista. Un pinco pallino qualunque non credo si poss assumere la responsabilità di vendere composti chimici da lui preparati.

Ma non so se è una pratica normale quella di cui sopra.
Sì, può capitare, ma sono casi abbastanza rari. Oggi uno non va nella tal farmacia perchè c'è un farmacista più bravo... magari qualche anziano sì, ma nella maggior parte dei casi vai nella prima che trovi... oppure in quella convenzionata con il medico di famiglia.

Da un medico ci vai perchè "è quel medico", nel senso che è proprio bravo lui.

E' questa la differenza che volevo sottolineare.

Magari dico una minchiata, ma penso che si possa essere titolari di una farmacia, senza esercitare come farmacista. Metti al banco 3 farmacisti stra-laureati, e via... o no?

Inlogitech
21-07-2006, 17:26
Nessuna filosofia dell'invidia, anche perchè io lavoro in campo informatico e non mi viene nulla in tasca ad invidiare uno pseudo-farmacista( e poi per cosa?)
Il punto è un altro: se per fare il farmacista ci vuole una laurea, anche chi eredita la farmacia non può essere esentato dal prendersi la sua laurea prima di lavorarci. Nel caso non ce l'abbia può venderla o darla in gestione a qualcun'altro mentre studia per la laurea (se vuole fare il farmacista).
Ma concedere a qualcuno non competente di fare un lavoro per dieci anni in attesa di adeguarsi a quello che è un requisito minimo per fare quel lavoro mi sembra assurdo.
Per fare il fruttivendolo non ci vuole una laurea, ma per fare il farmacista si.
E' un requisito basilare, quindi prima di esercitare sarebbe meglio che se lo prendessero. Mica si ereditano gli studi medici? Senza laurea il dentista non puoi farlo, anche se la tua famiglia possiede uno studio. Con le farmacie dovrebbe essere uguale.

concordo era quello che intendevo io. Cmq anch'io nn posso essere invidioso dato che sono un laureando in giurisprudenza....... :D

Fratello Cadfael
21-07-2006, 17:51
Ma sì, io darei la possibilità di vendere farmaci anche ai bar.
Così si eviterebbe di pagare la tangente di 3.80 euri per il diritto di chiamata nelle ore notturne. :muro:
Ma possibile che se mi voglio comperare un pacchetto di sigarette o un giornale alle 2 di notte lo pago la stessa cifra di quanto lo pago alle 10 del mattino e se devo comperare un antibiotico (per il quale non si paga neanche il ticket) devo farmi estorcere dal farmacista 7500 lire? :mad:

Onisem
21-07-2006, 17:56
Non vorrei dire una castroneria, ma il farmacista in alcuni casi non prepara anche i farmarci?
Non vivo nel medio-evo, ma un paio di anni fa, quando ho avuto un problema di infezione in bocca dovuto all'estrazione del dente del giudizio, il farmacista da cui andavo (a Cesena), preparò un collutorio apposta. La boccetta aveva solo un foglio di carta col logo della farmacia, e la composizione e le indicazioni terapeutiche scritte a mano dal farmacista. Un pinco pallino qualunque non credo si poss assumere la responsabilità di vendere composti chimici da lui preparati.

Ma non so se è una pratica normale quella di cui sopra.
Si, ma i preparati galenici non esistono praticamente più, per quello basterebbe una farmacia ogni tot.

Tefnut
21-07-2006, 18:07
ma non si parlava di farmaci da banco?

Onisem
21-07-2006, 18:24
ma non si parlava di farmaci da banco?
Tra l'altro...

eric654
21-07-2006, 20:23
se per fare il farmacista ci vuole una laurea, anche chi eredita la farmacia non può essere esentato dal prendersi la sua laurea prima di lavorarci. Nel caso non ce l'abbia può venderla o darla in gestione a qualcun'altro mentre studia per la laurea (se vuole fare il farmacista).
guarda che adesso è esattamente così.
lo scandalo è che i neolaureati figli d'arte abbiano già la strada spianata mentre chi non ha una farmacia di famiglia è costretto a fare la fame come dipendente (se trova lavoro).
ma come giustamente qualcuno ha fatto notare è così un po' in tutti i settori.

marco.r
25-07-2006, 22:11
Veramente questo provvedimento interessa praticamente tutte le catene, non solo la coop ..... e produrrà un RISPARMIO per chi deve acquistare tali farmaci.
Hai detto poco...

Son d'accordo che quella dei farmacisti è praticamente una casta, con un mercato spartito e dei margini molto elevati rispetto altri settori. Questo non toglie pero' che sul prezzo dei prodotti che vendono, farmaco, sop o otc che sia, hanno sempre avuto minimo potere. Prima del famoso decreto Storace, per legge non potevano essere fatti prezzi diversi da quelli stabiliti dal CIP, per cui sperare di portare sop e otc fuori dalla farmacia per avere una riduzione di prezzo è come cercare di portare nelle COOP la vendita di tabacchi nella speranza che le Malboro costino di meno. Dopo il decreto storace la cosa è un po' cambiata, ma finora lo sconto è stato tutto a carico del farmacista (quelli che l'hanno applicato, ma la maggior parte l'ha fatto) e la vendita anche al supermercato migliorerà le cose fino ad un certo punto, non avremo mai la speranza di trovare l'aspirina C ad un euro come nel resto d'europa invece che a 4 fintanto che la distribuzione intermedia vende alle farmacie circa a 2 euro e mezzo. Tenendo conto di margini minori e agli sconti maggiori che i supermercati riescono a strappare arriveremo al piu' a quella soglia, ma non molto piu' in basso.
Il vero problema del costo del farmaco in Italia è dovuto al tacito patto tra sanità nazionale e industria dei medicinali, per cui in pratica il prezzo sui farmaci di fascia A (quelli che eventualmente vengono rimborsati dalla mutua) sono mediamente piu' bassi che negli altri paesi e in cambio i prezzi dei farmaci di fascia C (quelli che il cittadino paga sempre e comunque di tasca sua) sono generalmente molto piu' alti che altrove.
Questo non toglie che sia a favore di una maggior liberalizzazione del settore, anche se visto il tipo di prodotto, avrei preferito piuttosto per un aumento del numero proprio delle farmacie e l'abolizione dei vincoli spaziali di distanza tra le stesse, anche se questo probabilmente avrebbe scontentato sia i farmacisti che le coop :D.

marco.r
25-07-2006, 22:32
Veamente sostieni che il provvedimento sia stato fatto solo per questi interessi, e TI HO RISPOSTO che NON è vero, visto che tutti i supermercati attrezzati potranno fare altrettanto.

Solo forse no, ma probabilmente anche, visto che quando Federfarma (il sindacato dei farmacisti) ha proposto di espandere il decreto in modo in modo da renderne possibile la vendita in aree particolari dove avrebbe la sua utilità, come le autostrade, il governo ha risposto di no.


Dimentichiamoci infine, come già ricordato, che l'allora ministro Storace, permise l'adozione di sconti sui farmaci (era limitato ad un massimo del 20%), senza che nessuno pensasse che dietro ci fosse niente altro che un tentativo di ridurre i prezzi.

Praticamente lo sconto fu il prezzo che dovettero pagare i farmacisti affinchè lo stesso Storace non portasse sop e otc fuori dalle farmacie. Lo disse abbastanza candidamente anche in una trasmissione televisiva (di cui ormai non ricordo il nome).

marco.r
25-07-2006, 22:42
Se il problema è questo, è sufficiente la presenza di un farmacista. Comunque per quello che fanno i farmacisti d'oggi, non credo che un semplice commesso istruito a dovere ne farebbe sentire la manzanza.
mi sembra un tantino riduttivo. è vero che ormai in farmacia non si lavora piu' tanto su preparazioni e simili, ma ci sono alcuni aspetti non secondari che richiedono competenza. Se il medico ti ordina due medicine che fanno a pugni tra di loro, è compito del farmacista avvisarti (o di rimanarti dal dottore...). Di questi tempi è un lavoro reso piu' facile dagli strumenti informatici, è innegabile, ma non possono sostituirsi alla preparazione di chi ti vende la merce.
Sempre che tu per "istruito a dovere" non intenda qualche anno di università :D