View Full Version : Confronto tra i trasferimenti statali e le imposte versate allo Stato dalle Regioni
Confronto tra i trasferimenti statali e le imposte versate allo Stato dalle Regioni italiane. I dati si riferiscono al gettito Irpef, Irpeg e IVA di competenza 2001 che sono i dati più recenti a disposizione. Elaborazione fatta dall’Ufficio Studi CGIA di Mestre
http://www.areaborsa.com/trasferimenti.jpg
DEVOLUZIONE E CONTRATTAZIONE REGIONALE
Il processo in atto, che sta trasferendo progressivamente sempre più poteri alle Regioni, rafforzato ulteriormente con l’approvazione della cosiddetta “Devolution”, deve quanto prima essere accompagnato da un simultanea capacità delle Regioni di poter disporre di parte delle risorse finanziarie generate sul proprio territorio, in modo da rendere le autonomie locali in grado di svolgere le funzioni ad esse conferite e fornire, quindi, i servizi adeguati alla propria cittadinanza.
In questi anni molto si è scritto sul così detto federalismo fiscale unica riforma che potrebbe garantire il superamento dell’attuale sistema dei trasferimenti statali. Purtroppo, sino ad ora è rimasto tutto (o quasi) sulla carta. La realtà in cui siamo costretti ad operare nelle Regioni del Nord è una realtà dove la differenza - tra quanto si riceve in termini di trasferimenti e quanto si versa allo Stato centrale in termini di imposte – è pesantemente negativo.
A trovarsi in questa situazione non siamo solo noi lombardi ma tutte le regioni del nord, ad esclusione di quelle a statuto speciale. In testa c’è proprio la Lombardia con un saldo negativo pro capite pari a 5.360 euro. Questi i risultati che emergono dal bilancio delle tasse versate dalle Regioni allo Stato e le somme che quest’ultimo ritorna in termini di trasferimenti. In Lombardia, come dicevamo, di fronte ai 6.623 euro di tasse pagate da ogni cittadino (i dati si riferiscono all’Irpef, all’Irpeg, e all’IVA) lo Stato ritorna solo 1.263 euro (con un saldo negativo pari a 5.360 euro). Anche il Piemonte registra una situazione fortemente deficitaria (-3.880 euro). Sulla scia delle regioni maggiormente svantaggiate troviamo anche l’Emilia Romagna (-3.417 euro) e il Veneto (-2.960 euro), seguite a breve distanza da Toscana (-2.517 euro), Liguria (-1.980 euro) e Friuli Venezia Giulia (-1.713 euro), unica regione a statuto speciale che presenta una situazione deficitaria.
Non va meglio nemmeno al centro dove Marche, Umbria ed Abruzzo risultano anch’esse svantaggiate nei trasferimenti statali. Caso a parte è il Lazio, dove ogni residente versa 5.787 euro e se ne vede ritornare 1.359, con un saldo negativo di 4.428 euro (questo dato risulta fortemente viziato dalla presenza, a Roma, delle sedi legali delle principali aziende parastatali e dei Ministeri).
A vivere, invece, ancor oggi una situazione di vantaggio nel meccanismo del dare/avere con lo Stato centrale sono gran parte delle regioni del sud e soprattutto quelle a statuto speciale. Alla Valle d’Aosta, infatti, vengono trasferiti dallo Stato 7.086 euro pro capite contro i 4.208 euro versati in tasse dai cittadini valdostani. Il saldo? Più’ 2.878 euro. Così come accade in Trentino Alto Adige dove si registra un saldo positivo pari a 1.719 euro pro capite. Ed anche in Basilicata la situazione non è poi così distante e il saldo tra dare ed avere pro capite raggiunge quota 1.232 euro. Mentre arriva ad 829 euro in Sardegna, ad 825 in Sicilia, a 570 euro in Calabria, a 332 euro in Molise, a 133 euro in Campania. Solo la Puglia al sud con un saldo negativo di 40 euro risulta fra le regioni “meno fortunate”.
L’approvazione della “Devolution” pone ormai come irrinunciabile il traguardo del federalismo fiscale ed è tempo di mettere mano al sistema dei trasferimenti statali. I nostri sforzi adesso devono essere tutti concentrati lì perché le Regioni del Nord sono Regioni virtuosa ma sono costrette a rinunciare alla propria autonomia finanziaria per “aiutare” le altre Regioni che a differenza delle nostre hanno come politica quella di fare debiti su debiti buttando sulle spalle delle altre comunità il risanamento. Al Nord si pagano le tasse, si crea ricchezza ma i trasferimenti vanno ad altri. Questi dati parlano da soli e dimostrano che il federalismo fiscale è l’unica strada per rendere più virtuosi gli enti locali perché responsabilizza gli amministratori locali. Noi siamo a posto. Vorremmo che lo fossero anche gli altri.
_________________________________________________
VENEZIA - E’ il Lazio, secondo un’analisi dell’ ufficio studi degli artigiani della Cgia di Mestre, la Regione italiana più «premiata» dai trasferimenti dallo Stato centrale nelle tre materie - sicurezza locale, sanità e istruzione - che saranno trasferite alle regioni con la «Devolution».
«Certo - precisa la Cgia - il risultato è viziato dalla presenza nella regione laziale delle sedi ministeriali con funzioni di coordinamento nazionale tra le Regioni. E per questo, con la "Devolution", il Lazio sarà una delle realtà territoriali più penalizzate da questo provvedimento. Semprechè, di fronte a queste nuove competenze che saranno assegnate in via esclusiva alle Regioni, una parte dei trasferimenti dallo Stato centrale venga tagliata».
In tal caso, insieme al Lazio, sempre secondo la Cgia, anche la Sicilia, regione a statuto speciale, ora le più «premiate», rischierebbe di essere maggiormente penalizzata.
Ecco nel dettaglio i risultati emersi dall’analisi della Cgia sulle 3 materie che diventeranno di competenza esclusiva delle Regioni.
TRASFERIMENTI PER I SERVIZI DI POLIZIA: di fronte a una media nazionale pari a 115 euro pro capite al primo posto della graduatoria regionale troviamo il Lazio con 266 euro pro capite. Segue la Liguria con 175 euro e al terzo posto il Friuli V.G. con 140 euro. Chiude la classifica nazionale la Provincia autonoma di Trento con 64 euro. Il Veneto è terzultimo (74).
TRASFERIMENTI PER LA SPESA SANITARIA: se la media nazionale si attesta sui 173 euro pro capite, la regione Sardegna guida la classifica con 718 euro. Al secondo posto troviamo la Sicilia con 550 euro e al terzo il Lazio con 327 euro. Fanalino di coda la Provincia autonoma di Bolzano con soli 7 euro pro capite. Il Veneto è a metà classifica, 11/0, con 88 euro.
TRASFERIMENTI PER L’ISTRUZIONE. Con una media nazionale di 611 euro il Lazio guida la classifica a livello territoriale con 832 euro pro capite. Segue la Calabria con 756 euro e al terzo posto troviamo la Basilicata con 740 euro. Chiude la Provincia autonoma di Bolzano con 49 euro. Il Veneto è 15/0 con 537 euro.
I dati, ultimi disponibili, sono riferiti al 1 gennaio 2003.
«Oltre alle competenze - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia - ha senso parlare di devolution se si affiancherà l’avvio del federalismo fiscale. Altrimenti, daremo competenze alle Regioni senza che queste abbiano le risorse economiche per renderle operative».
QUESTE LE TABELLE ELABORATE DALLA CGIA
DEVOLUTION
Trasferimenti dallo Stato alle Regioni
in materia di Servizi di polizia, Sanità
e Istruzione (dati in euro per abitante)
Servizi di polizia
------------------
Lazio 266
Liguria 175
Friuli V.G. 140
Molise 140
Calabria 138
Sicilia 130
Valle d’Aosta 126
Sardegna 120
Marche 115
Bolzano 111
Puglia 109
Abruzzo 108
Campania 105
Basilicata 101
Toscana 101
Umbria 97
Piemonte 85
Emilia Romagna 82
Veneto 74
Lombardia 71
Trento 64
ITALIA (*) 115
(*) Spesa regionalizzata elaborazione Ufficio studi CGIA Mestre su dati Rgs.
Sanità
------------------
Sardegna 718
Sicilia 550
Lazio 327
Emilia Romagna 164
Marche 129
Campania 122
Calabria 110
Piemonte 107
Liguria 104
Abruzzo 88
Veneto 88
Molise 87
Umbria 85
Lombardia 80
Puglia 71
Toscana 58
Basilicata 46
Valle d’Aosta 39
Friuli V.G. 38
Trento 9
Bolzano 7
ITALIA (*) 173
(*) Spesa regionalizzata eleborazione ufficio studi Cgia Mestre
su dati Rgs.
Istruzione
----------
Lazio 832
Calabria 756
Basilicata 740
Campania 721
Sardegna 719
Molise 694
Abruzzo 693
Sicilia 681
Umbria 650
Puglia 643
Toscana 615
Friuli V.G. 604
Marche 577
Emilia R. 552
Veneto 537
Liguria 534
Piemonte 488
Lombardia 481
Trento 184
Valle d’A. 143
Bolzano 49
ITALIA (*) 611
(*) Spesa regionalizzata elaborazione Ufficio studi CGIA Mestre su dati Rgs.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_interni_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=145873&IDCategoria=273
Eh se il trentino avesse il mare , ci andrei a vivere :D
Ciaozzz
E' triste che almeno dovresti prendere atto di quanto il "tuo" Veneto è preso a calci nel culo invece che ironizzare sui vantaggi del Trentino-SudTirol, CHE ALMENO I SOLDI SE LI SPENDE BENE.
Rideresti un pochetto di meno.
D'altra parte non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
nel "mio" veneto stiamo bene che possiamo permetterci anche di dare qualche soldo a chi meno ha.
Ciaozzz
nel "mio" veneto stiamo bene che possiamo permetterci anche di dare qualche soldo a chi meno ha.
Certo sono soldi che vanno alla povera gente disoccupata....non vedi come ogni anno che passa nel meridione si sta sempre meglio?
Mio Dio, mio Dio....
Certo sono soldi che vanno alla povera gente disoccupata....non vedi come ogni anno che passa nel meridione si sta sempre meglio?
Mio Dio, mio Dio....
il problema e' come vadano spesi nel meridione , quindi migliorare questo, non nel tenerseli tutti al nord e lasciare il sud a se stesso.
Ciaozzz
il problema e' come vadano spesi nel meridione , quindi migliorare questo, non nel tenerseli tutti al nord e lasciare il sud a se stesso.
Ciaozzz
Bravo, pian piano (ma molto piano) stai capendo che il principio del tutto è dovuto non funziona. Bisogna vedere come vengono spesi i soldi ed erogati di conseguenza. Non "a pioggia" perchè lì sono poveri.
Perchè nonostante la TONNELLATA DI MILIARDI DI EURO, ogni anno il divario del Sud AUMENTA nei confronti del Nord.
Nord che inizia tra l'altro a scricchiolare economicamente....
sempreio
25-06-2006, 13:00
nel "mio" veneto stiamo bene che possiamo permetterci anche di dare qualche soldo a chi meno ha.
Ciaozzz
io quando vengo in veneto vedo solo tanta gente sfruttatissima, il bello che non sanno neanche di esserlo
io quando vengo in veneto vedo solo tanta gente sfruttatissima, il bello che non sanno neanche di esserlo
io vedo un sacco di suv. ma pensa te :D
Ciaozzz
generals
25-06-2006, 14:02
nel "mio" veneto stiamo bene che possiamo permetterci anche di dare qualche soldo a chi meno ha.
Ciaozzz
questo vuol dire dare valore e significato alla parola solidarietà nazionale :) . Che poi come ammetti e siamo tutti d'accordo occorra che questi soldi siano spesi in modo veramente produttivo consentondo la riduzione dei divari territoriali mediante l'accelerazione della crescita delle regioni più povere, questa è la vera sfida e sarebbe l'origine di un ulteriore crescita e benessere per il centro Nord ;). Altro che spaccare la nostra bellissima Italia!! abbiamo un Paese che per le bellezze architettoniche e paesaggistiche tutto il mondo ci invidia e che il nord perderebbe ma che NOI italiani non riusciamo a valorizzare :muro:
Altro che spaccare la nostra bellissima Italia!! abbiamo un Paese che per le bellezze architettoniche e paesaggistiche tutto il mondo ci invidia e che il nord perderebbe ma che NOI italiani non riusciamo a valorizzare :muro:
Scusa questo dove l'hai letto all'interno del topic? Sognato tutto questa notte?
questo vuol dire dare valore e significato alla parola solidarietà nazionale :) . Che poi come ammetti e siamo tutti d'accordo occorra che questi soldi siano spesi in modo veramente produttivo consentondo la riduzione dei divari territoriali mediante l'accelerazione della crescita delle regioni più povere, questa è la vera sfida e sarebbe l'origine di un ulteriore crescita e benessere per il centro Nord ;). Altro che spaccare la nostra bellissima Italia!! abbiamo un Paese che per le bellezze architettoniche e paesaggistiche tutto il mondo ci invidia e che il nord perderebbe ma che NOI italiani non riusciamo a valorizzare :muro:
sopratutto, cosa ci azzecca?
Il fatto è che la filosofia che sta sotto è semplice.
Abbiamo dato soldi al sud? Si
Ci sono stati miglioramenti tangibili? No
E allora basta soldi.
Il resto è retorica.
E allora basta soldi..
Non sono d'accordo in questi termini....invece di basta soldi bisognerebbe dire "meno soldi". Dove c'è un evidente spreco, si inizia a tagliare.
La sanità è un esempio concreto.
E' giusto che le regioni + ricche debbano aiutare quelle meno sviluppate ma è altrettanto giusto che ci sia una distribuzione equa del gettito fiscale. Che tenga conto delle necessità di aiuto e delle necessità di investimento.
Basterebbe aumentare alla Lombardia il 15% delle attuali entrate per portare a termine una serie di progetti in standby.
Esistono anche le soluzioni intermedie...sembra che la questione sia "o tutti i soldi al Sud o tutti i soldi ce li teniamo noi".
No, bisogna trovare un accordo di equità e PRETENDERE che i finanziamenti alla regioni del Sud vengano utilizzati in modo intelligente.
Il leghista Pagliarini propose di creare un fondo speciale per il Mezzogiorno dove venivano ACCANTONATI i soldi e ai quali ogni regione "depressa" poteva attingere presentando un progetto completo.
Praticamente i soldi ci sono, sono qui da parte...fammi vedere come li spendi....e allora te li do. Altrimenti li tengo qui.
Gli dissero che era razzista.
Gli dissero che era razzista.
:doh:
Mi piacerebbe sapere l'opinione del Greggio, LitteLux ed altri importanti esponenti della sinistra hwupgradiana, residenti in Lombardia, in merito all'attuale ripartizione del gettito fiscale.
Non è una domanda polemica: è una curiosità.
1) Se erano a conocenza dei dati
2) Se pensano vada tutto bene così
3) Se hanno eventuali soluzioni in merito (in base alla risposta 2)
Se i soldi rimanessere alle regioni ricche, queste diventerebbero ancora più ricche e le altre ancora più povere. Non voglio mica un'italia con 20 situazioni economiche diffrenti.
Visto che siamo un'unica nazione e non un agglomerato di 20 regioni i soldi in più da una parte devono essere messi dove mancano. Ovviamente bisogna fare in modo che questi soldi vengano sfruttati bene. E questo non si ottiene non danod i soldi...
Se i soldi rimanessere alle regioni ricche, queste diventerebbero ancora più ricche e le altre ancora più povere. Non voglio mica un'italia con 20 situazioni economiche diffrenti.
Visto che siamo un'unica nazione e non un agglomerato di 20 regioni i soldi in più da una parte devono essere messi dove mancano. Ovviamente bisogna fare in modo che questi soldi vengano sfruttati bene. E questo non si ottiene non danod i soldi...
appunto.
senno' tanto vale che facciano una secessione e morta li'.
ma in una nazione e' impensabile non esserci , appunto , la solidarieta' nazionale.
Ciaozzz
E questo non si ottiene non danod i soldi...
Evidentemente non hai letto il mio passaggio:
....invece di basta soldi bisognerebbe dire "meno soldi". Dove c'è un evidente spreco, si inizia a tagliare. La sanità è un esempio concreto.
E' giusto che le regioni + ricche debbano aiutare quelle meno sviluppate ma è altrettanto giusto che ci sia una distribuzione equa del gettito fiscale. Che tenga conto delle necessità di aiuto e delle necessità di investimento.
Basterebbe aumentare alla Lombardia il 15% delle attuali entrate per portare a termine una serie di progetti in standby.
Esistono anche le soluzioni intermedie...sembra che la questione sia "o tutti i soldi al Sud o tutti i soldi ce li teniamo noi".
No, bisogna trovare un accordo di equità e PRETENDERE che i finanziamenti alla regioni del Sud vengano utilizzati in modo intelligente.
Il leghista Pagliarini propose di creare un fondo speciale per il Mezzogiorno dove venivano ACCANTONATI i soldi e ai quali ogni regione "depressa" poteva attingere presentando un progetto completo.
Praticamente i soldi ci sono, sono qui da parte...fammi vedere come li spendi....e allora te li do. Altrimenti li tengo qui.
Gli dissero che era razzista.
appunto.senno' tanto vale che facciano una secessione e morta li'.ma in una nazione e' impensabile non esserci , appunto , la solidarieta' nazionale.
Evidentemente non hai letto il mio passaggio:
....invece di basta soldi bisognerebbe dire "meno soldi". Dove c'è un evidente spreco, si inizia a tagliare. La sanità è un esempio concreto.
E' giusto che le regioni + ricche debbano aiutare quelle meno sviluppate ma è altrettanto giusto che ci sia una distribuzione equa del gettito fiscale. Che tenga conto delle necessità di aiuto e delle necessità di investimento.
Basterebbe aumentare alla Lombardia il 15% delle attuali entrate per portare a termine una serie di progetti in standby.
Esistono anche le soluzioni intermedie...sembra che la questione sia "o tutti i soldi al Sud o tutti i soldi ce li teniamo noi".
No, bisogna trovare un accordo di equità e PRETENDERE che i finanziamenti alla regioni del Sud vengano utilizzati in modo intelligente.
Il leghista Pagliarini propose di creare un fondo speciale per il Mezzogiorno dove venivano ACCANTONATI i soldi e ai quali ogni regione "depressa" poteva attingere presentando un progetto completo.
Praticamente i soldi ci sono, sono qui da parte...fammi vedere come li spendi....e allora te li do. Altrimenti li tengo qui.
Gli dissero che era razzista.
http://www.paradisola.it/rassegna_stampa_sardegna/news_item.asp?NewsID=161
ogni commento è superfluo.
il trader si sta incazzando :asd:
il trader si sta incazzando :asd:
No io sono serenissimo :fagiano: A volte bisogna ribadire un concetto per poter mandare avanti una discussione.
Leggo che nei trasferiementi viene tenuto conto anche dell'irpeg (ora ires. imposta sul reddito delle società).
In un'ottica di devolution fiscale, pensate sia giusto che una società con sede a milano (magari un ufficio con 10 persone) e stabilimenti produttivi in calabria (con 3-4000 persone) versi l'ires interamente alla regione Lombardia e che questa tenga l'imposta tutta per se? Dove viene prodotta la ricchezza?
Leggo che nei trasferiementi viene tenuto conto anche dell'irpeg (ora ires. imposta sul reddito delle società).
In un'ottica di devolution fiscale, pensate sia giusto che una società con sede a milano (magari un ufficio con 10 persone) e stabilimenti produttivi in calabria (con 3-4000 persone) versi l'ires interamente alla regione Lombardia e che questa tenga l'imposta tutta per se? Dove viene prodotta la ricchezza?
Quanto sostieni è corretto ma incide in minima parte sul dato.
Nessuno si lamenta di ciò perchè + soldi di così per il Nord è impossibile dare...
La devolution fiscale non sarà "a me tutto" ma terrà chiaramente in considerazione che ci sono regioni depresse che vanno sostenute con fondi speciali.
Si tratta semplicemente di equilibrare la ripartizione del gettito in modo + equo e fare in modo che le decine di migliaia di miliardi di Euro che vengono trasferiti nel meridione vadano davvero a stimolare la crescita e non siano fondi x assistenzialismi, sprechi e intrecci malavitosi.
D'altra parte nell'esempio che hai portato c'è da dire che quella azienda milanese pagherebbea 3-4000 stipendi a cittadini calabresi... quindi magari la Calabria avesse di questi problemi....
^TiGeRShArK^
25-06-2006, 15:15
sopratutto, cosa ci azzecca?
Il fatto è che la filosofia che sta sotto è semplice.
Abbiamo dato soldi al sud? Si
Ci sono stati miglioramenti tangibili? No
E allora basta soldi.
Il resto è retorica.
vedi ke la ruota gira e un giorno potresti essere tu o i tuoi figli o i tuoi nipoti a ritrovarti nella bella situazione in cui ci troviamo qui.
Vorrei sinceramente vedere se in quel caso manterresti la tua spocchiosità.
vedi ke la ruota gira e un giorno potresti essere tu o i tuoi figli o i tuoi nipoti a ritrovarti nella bella situazione in cui ci troviamo qui.
Vorrei sinceramente vedere se in quel caso manterresti la tua spocchiosità.
La colpa della situazione calabrese è il Nord che non da abbastanza soldi oppure sono i politici e amministratori locali calabresi che li spendono in modo clientelare, assistenzialista ed incompetente?
Rispondi per cortesia.
ErbaLibera
25-06-2006, 15:29
La colpa della situazione calabrese è il Nord che non da abbastanza soldi oppure sono i politici e amministratori locali calabresi che li spendono in modo clientelare, assistenzialista ed incompetente?
Rispondi per cortesia.
Senza dimenticare la mentalità del fancazzismo e del piagnisteo che è il vero male del sud e che copre una buona percentuale di menti.
Dalla tabella risulta che il Lazio dopo la Lombardia è la seconda regione in credito in assoluto verso lo Stato (saldo pro capite, terza colonna) a dispetto dei triti slogan come 'Roma ladrona'.
Si parla solitamente del Sud, ma in realtà le due regioni più favorite sono la Val d'Aosta e il Trentino Alto Adige; in particolare queste due primeggiano anche nella seconda tabella (quelli dei trasferimenti alle regioni pro capite). La Val d'Aosta e Trentino AA pro capite ricevono rispettivamente e più del quintuplo e del quadruplo rispetto a Lombardia e Lazio; anche Sardegna, Sicilia, Basilicata e Calabria ricevono più fondi pro capite rispetto alle imposte; la Campania è quasi in pareggio, la Puglia poco sotto; le altre dodici regioni ricevono sensibilmente di meno rispetto a quanto pagano di imposte.
Interessante il caso del Friuli Venezia Giulia che nonostante sia una regione a statuto speciale, a differenza delle altre quattro regioni aventi tale statuto (Val d'Aosta, Trentino A.A., Sicilia e Sardegna), riceve molto meno di quello che versa.
Roma è sempre stato inteso come stato centrale non i romani :p
Quello che affermi è vero ma alla Valle D'Aosta puoi anche raddoppiare i fondi che manco te ne accorgi nel bilancio statale...sono fondi pro-capite quindi capirai....120.000 abitanti contro i 10 milioni della Lombardia.... 1% della Lombardia.
Anche il Trentino-SudTirol ha pochi abitanti..meno di 1 milione contro i 5 milioni della Sicilia.
Qui le ragioni di un'autonomia finanziaria così forte derivano cmq dal fatto che ci siamo annessi un pezzo di terra che non c'entra nulla con l'Italia (SudTirol)e per sedare le tensioni terroristiche il buon Andreotti ha riconosciuto un'autonomia clamorosa alla regione tutta :)
sempreio
25-06-2006, 15:52
http://www.paradisola.it/rassegna_stampa_sardegna/news_item.asp?NewsID=161
ogni commento è superfluo.
e noi friulani cosa dobbiamo dire dato che ci dovrebbero ritornare 3.5miliardi di euro in più a voi i trasferimenti statali sono molto ma molto più generosi :rolleyes:
OT
"il buon andreotti" è veramente una formula inedita! :eek: :D
/OT
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/politica/soruentrate/soruentrate/soruentrate.html
eppure siamo solo 1.600.000 contro i 5 della Sicilia...
sempreio
25-06-2006, 15:57
Dalla tabella risulta che il Lazio dopo la Lombardia è la seconda regione in credito in assoluto verso lo Stato (saldo pro capite, terza colonna) a dispetto dei triti slogan come 'Roma ladrona'.
Si parla solitamente del Sud, ma in realtà le due regioni più favorite sono la Val d'Aosta e il Trentino Alto Adige; in particolare queste due primeggiano anche nella seconda tabella (quelli dei trasferimenti alle regioni pro capite). La Val d'Aosta e Trentino AA pro capite ricevono rispettivamente e più del quintuplo e del quadruplo rispetto a Lombardia e Lazio; anche Sardegna, Sicilia, Basilicata e Calabria ricevono più fondi pro capite rispetto alle imposte; la Campania è quasi in pareggio, la Puglia poco sotto; le altre dodici regioni ricevono sensibilmente di meno rispetto a quanto pagano di imposte.
Interessante il caso del Friuli Venezia Giulia che nonostante sia una regione a statuto speciale, a differenza delle altre quattro regioni aventi tale statuto (Val d'Aosta, Trentino A.A., Sicilia e Sardegna), riceve molto meno di quello che versa.
ancora con stà storia il lazio vivendo di fatto di statalismo paga più tasse degli altri grazie agli stipendi pubblici :muro: come anche l' umbria
ancora con stà storia il lazio vivendo di fatto di statalismo paga più tasse degli altri grazie agli stipendi pubblici :muro: come anche l' umbria
Sì è vero ci sono gli stipendi degli statali e di tutti gli enti pubblici con sede a Roma considerati come versamento del Lazio ma anche "rettificando" il dato non si può dire che il Lazio sia particolarmente favorito.
e noi friulani cosa dobbiamo dire dato che ci dovrebbero ritornare 3.5miliardi di euro in più a voi i trasferimenti statali sono molto ma molto più generosi :rolleyes:
5.4 miliardi di euro in meno.
Poi vabbè è sempre la solita storia :rolleys:
sempreio
25-06-2006, 16:27
5.4 miliardi di euro in meno.
Poi vabbè è sempre la solita storia :rolleys:
noi siamo 1200000 voi siete 1700000 in più lo stato vi stà dando molti più soldi :D
Se la Sardegna ha un credito è giusto che venga riconosciuto. Mi pare ci siano trattative in corso.
Cmq Maxmel il problema è che di soldi non ce ne sono quindi avete ragione ma anche volendo è difficile erogare il risarcimento.
Vedi che tagliare gli sprechi, l'assistenzialismo e decentrare le competenze e responsabilità è utile a tutto il paese? SI taglierebbe dove emergono inefficienze e i soldi risparmiati per quanto mi riguarda potrebbero andare tutti al risarcimento sardo, se ci sono le premesse per usarli in modo proficuo, non è che bisogna darli per forza alla Lombardia o al Piemonte o al Veneto.
Basta non buttarli + nel cesso.
pietro84
25-06-2006, 16:36
sopratutto, cosa ci azzecca?
Il fatto è che la filosofia che sta sotto è semplice.
Abbiamo dato soldi al sud? Si
Ci sono stati miglioramenti tangibili? No
E allora basta soldi.
Il resto è retorica.
la devolution non ha niente a che vedere col federalismo fiscale
la devolution non ha niente a che vedere col federalismo fiscale
Se intendi il referendum...manco per niente
Art. 57.
(Federalismo fiscale e finanza statale)
1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, le leggi dello Stato assicurano l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione [56]. In nessun caso l’attribuzione dell’autonomia impositiva ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva.
Ecco il testo dell’articolo 119 della Costituzione:
" I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principî di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.
La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite.
Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principî generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento. E’ esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.".
''Ci sono, ma non sono stati fatti circolare, diversi studi, che -ricorda Castagnetti- quantificano tra i 55 (Prof. Vitaletti) e i 70 miliardi (Isae) di euro i maggiori oneri derivanti dal trasferimento di competenze dallo Stato alle regioni"
chi paga? :D
''Ci sono, ma non sono stati fatti circolare, diversi studi, che -ricorda Castagnetti- quantificano tra i 55 (Prof. Vitaletti) e i 70 miliardi (Isae) di euro i maggiori oneri derivanti dal trasferimento di competenze dallo Stato alle regioni"
Ah beh se lo dice Castagnetti allora è una garanzia....
Ah beh se lo dice Castagnetti allora è una garanzia....
qualcuno dei sostenitori del SI l'ha mai spiegato??
è chiaro che andrebbero formati 20 sistemi sanitari ecc. diversi ...
noi siamo 1200000 voi siete 1700000 in più lo stato vi stà dando molti più soldi :D
forse non mi sono spiegato: che lo stato stia dando molti più soldi alla regione Sardegna che al friuli non l'ho messo in discussione, basta calcolare la differenze dalla tabella.
Come non è in discussione il fatto del debito di 5.4 miliardi di euro di rimesse dal '92 in poi.
Quello che secondo me non è da metter in discussione è il principio redistributivo. che poi ci siano delle gestioni incompetenti ( 5 anni di giunte di destra in sardegna hanno portato il debito regionale da 300 milioni a 3.5 miliardi oltre al discorso del ricorso all'indebitamento , poi se si vota gente che copia letteralmente i programmi da quelli di altre regioni...) e criminali e fuori di dubbio 8 e non da ora) questo NON significa votare per una costituzione in cui di federalismo fiscale non vi è neanche l'ombra.
questo NON significa votare per una costituzione in cui di federalismo fiscale non vi è neanche l'ombra.
L'ombra l'ho descritta 3 risposte sopra
Il centrosinistra: aumentano le spese di scuola e personale. Il centrodestra: risparmio del 40%
La devolution? «Costi esorbitanti e insostenibili»
ROMA - A due giorni dal Referendum sulla nuova Costituzione voluta dal centrodestra, si inasprisce il dibattito sui "costi" della riforma e in particolare della Devolution. Se per il centrosinistra comporterà un "costo esorbitante e insostenibile", il centro destra sostiene al contrario che si otterrà una diminuzione dei costi e che si risparmierà il 40% rispetto alla riforma del 2001.
LE NUOVE SPESE - La Devolution prevede la competenza esclusiva delle Regioni su sanità, scuola e polizia amministrativa. Le stime eleborate da diversi uffici studi e pubblicate di recente da "Il Sole 24 Ore" convergono sul fatto che con il trasferimento di funzioni, la spesa complessiva delle amministrazioni locali raggiungerebbe gli oltre 250 miliardi di euro. A seconda delle elaborazioni, la cifra oscilla tra i 260 e i 277 miliardi. Secondo una elaborazione dell'ufficio studi di Banca Intesa, su dati del 2004, la spesa locale per la pubblica amministrazione passarebbe dopo il decentramento da 207 miliardi di euro a oltre 277 miliardi con 70 miliardi di nuove spese. Ammonta invece a 260 miliardi la stima della Ragioneria generale dello Stato in base alla quale passerebbe alle Regioni il 37% dell'intera spesa della pubblica amministrazione. Il terzo e il quarto rapporto dell'Isae (Istituto di studi e analisi economica) sull'attuazione del federalismo, presentati nel 2005 e il 23 marzo scorso, hanno poi calcolato che la nuova spesa decentrata sarebbe arrivata, a seguito del trasferimento di competenze dallo Stato, nel 2003 a 69 miliardi di euro e nel 2004 a 70 miliardi (per un totale di 260 miliardi).
IL COSTO DELLA SCUOLA - A pesare di più sulle Regioni sarebbe il decentramento dell'istruzione che, si stima, assorbirà circa un quarto delle risorse. Secondo l'analisi di Banca Intesa le "nuove spese" per la scuola raggiungerebbero i 45 miliardi di euro per un totale di 66,3 miliardi. Nel suo ultimo rapporto l'Isae ha invece calcolato che a decentramento attuato nel 2004 l'istruzione, da sola, avrebbe assorbito risorse per un ammontare di 44 miliardi di euro.
...E DEL PERSONALE - Sempre secondo Banca Intesa con la devolution il personale costerà 1,4 miliardi di euro in più. Gli spostamenti degli uffici statali nelle 20 regioni insieme al rischio di doppioni con costi correlati, potrebbe infatti comportare un incremento delle spese per il personale, dovuto all'adeguamento degli stipendi.
LE ENTRATE - Se devolution e federalismo fiscale fossero entrati in vigore nel 1999, secondo l'ufficio studi di Banca Intesa, in cinque anni si sarebbe creato un buco del 20% (quasi 80 miliardi). La Costituzione vigente prevede che gli enti locali finanzino le funzioni che gli sono state assegnate con risorse proprie. La riforma fissa tre anni di tempo per attuare il federalismo fiscale e entro il 2010 si avrebbe la cessazione dei trasferimenti dallo Stato. A quel punto le Regioni come si autofinanzieranno? Per l'Alta Commissione sul federalismo fiscale il gettito delle imposte devolute arriverà al massimo a 180 miliardi e all'appello, per il centrosinistra, mancherebbero 55 miliardi.
http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=606232022&H=
^TiGeRShArK^
25-06-2006, 16:54
La colpa della situazione calabrese è il Nord che non da abbastanza soldi oppure sono i politici e amministratori locali calabresi che li spendono in modo clientelare, assistenzialista ed incompetente?
Rispondi per cortesia.
e questo vi arroga forse il diritto di sentirvi superiori e di rivolgerci a noi in certi modi?
credi forse che a me piaccia la situazione che c'è?
sinceramente, avrei voluto vedere voi crescere qui.
Ma d'altronde, x esperienza personale, la maggior parte delle persone che rispondono in un certo modo e con tanta arroganza, come nel passaggio da me quotato precedentemente, non sono altro che figli di papà che non hanno la minima idea di cosa voglia dire farsi il culo per emergere da una situazione schifosa.
Da qui il mio augurio, con tutto il cuore, di ritrovarsi in quella medesima situazione, così forse, e dico FORSE, qualcuno magari riuscirà a capire che con quell'atteggiamento non si risolve nulla ma si riesce solo a risultare ODIOSI.
qualcuno dei sostenitori del SI l'ha mai spiegato??
è chiaro che andrebbero formati 20 sistemi sanitari ecc. diversi ...
Semplicemente è una bufala gigantesca tant'è che nessuno degli altri esponenti della sx è andato dietro al Castagnetti pensiero. Io l'avrei denunciato per procurato allarme :D
Si è fatto commissionare uno studio ad hoc partendo dal presupposto che si debbano creare da zero 20 sistemi sanitari diverso quando è risaputo che le esperienze organizzative vengono condivise tra i vari enti. Quindi non bisogna fare 20 istruttorie, 20 consulenze, 20 ispedizioni, 20 programmi...perchè ci saranno molti punti in comune a tutte le regioni.
E siccome ci sono sistemi sanitari al collasso totale (come costi) possiamo solo immaginare quali saranno i risparmi di un sistema sanitario siciliano o campano "alla lombarda".... ma siccome a destra sono + seri non hanno detto "facciamo che spendono la metà...moltiplichiamo x 10 anni e diciamo che la riforma in 10 anni poterà ad un risparmio di xxx"
Quello è stato il metodo Castagnetti, subito isolato nella sua sparata.
Anzi soltanto Pecoraro Scanio, mente sempre lucida e brillante, mi pare abbia detto che secondo i suoi calcoli costerà 250.000 miliardi di Euro... una puttanata del genere all'incirca.
Se la Sardegna ha un credito è giusto che venga riconosciuto. Mi pare ci siano trattative in corso.
Cmq Maxmel il problema è che di soldi non ce ne sono quindi avete ragione ma anche volendo è difficile erogare il risarcimento.
Vedi che tagliare gli sprechi, l'assistenzialismo e decentrare le competenze e responsabilità è utile a tutto il paese? SI taglierebbe dove emergono inefficienze e i soldi risparmiati per quanto mi riguarda potrebbero andare tutti al risarcimento sardo, se ci sono le premesse per usarli in modo proficuo, non è che bisogna darli per forza alla Lombardia o al Piemonte o al Veneto.
Basta non buttarli + nel cesso.
Il credito è già stato riconosciuto (avevo già postato link sulle commissioni regionali a roma) ma i soldi non ci sono ( o meglio non ci sono o non c'erano per sardegna visto che per la sicilia dei di cuffaro si... ) e quindi non si paga.
Il decentramento era già previsto nella costituzione del '48. ;)
Secondo i sostenitori, la Devolution (o, nella versione valligiana, Devoluscion, possibilmente seguita da una bestemmia a mo' di punto esclamativo) ridurrebbe i costi della politica, giacchè il numero di parlamentari passerebbe da 950 a 773, con significativo risparmio per le amministrazioni pubbliche.
950 - 773 = 177. Cioè, fatemi capire... In Italia abbiamo la bellezza di 120.000 amministratori eletti e ridurre i parlamentari di 177 unità dovrebbe essere la pensata sopraffina per ridurre i costi della politica? Ma quando l'ha escogitata, Calderoli, forse aveva fatto indigestione di pizzoccheri? O un bicchiere di grappa di troppo? Casomai abolire le province ridurrebbe i costi della politica... Senza contare che poi questa riduzione dei parlamentari avverrebbe dal 2016 (ma Mediaset glissa spudoratamente), non sia mai che i signori onorevoli seghino le gambe della sedia a cui sono tentacolarmente abbarbicati...
E non mi si risponda che questo sarebbe solo un segnale, un'intervento simbolico. Un po' come la diminuzione degli stipendi dei parlamentari della scorsa finanziaria. Che infatti si è ben visto che sorti magnifiche e progressive hanno avuto i conti pubblici da quel giorno memorabile. Insomma, per concludere, dalle mie parti lo chiamerebbero specchietto per le allodole.
articolo di grande spessore :O :O
e questo vi arroga forse il diritto di sentirvi superiori e di rivolgerci a noi in certi modi?
Non hai risposto alla mia domanda. Che era tra l'altro presentata con toni assolutamente civili e sereni.
Il centrodestra: risparmio del 40%
Vedo che le ragioni della CDL sono state ampiamente illustrate! Un articolo molto serio e obiettivo :rotfl:
Ogni maggiore costo si paga con i risparmi che permette la gestione + efficiente della cosa pubblica. Come la Lombardia ha ampiamente dimostrato.
L'ombra l'ho descritta 3 risposte sopravero l'ombra c'è...
Vedo che le ragioni della CDL sono state ampiamente illustrate! Un articolo molto serio e obiettivo :rotfl:
Ogni maggiore costo si paga con i risparmi che permette la gestione + efficiente della cosa pubblica. Come la Lombardia ha ampiamente dimostrato.
trovami tu un articolo che spiega dettagliatamente le riduzioni che annuncia la CDL.
io dalla dx ho sempre sentito concetti vaghi e un sacco di caxxate...
se fai un giro su google è difficile trovare articoli a riguardo della dx
Glazio il concetto è semplice gli studi partono da una premessa
Quanti soldi ci vogliono ora per la sanità in Sicilia? 100
Quanti soldi ci vorranno fra 10 anni per la sanità in Sicilia? 100
Quanto costa "implementare" la sanità siciliana? 5/10/20 ...
Quindi mancheranno dei soldi.
Se inizi a dire che fra 10 anni la sanità siciliana deve costare 50 e non 100 già i conti ti tornano.
Il presupposto, che è ovviamente aleatorio ma ha SEMPRE dato frutti positivi, è che decentrando la competenza i soldi vengano spesi MEGLIO che dallo stato centrale.
Sicuramente al Nord e al centro funzionerà. Al Sud SICURAMENTE almeno in parte funzionerà. Non si ridurrà abbastanza la spesa? Per chiudere il debito interverrà ancora una volta lo stato...già lo fa tutti gli anni da 100 anni quindi dov'è il problema?
danilo@12
25-06-2006, 17:13
trovami tu un articolo che spiega dettagliatamente le riduzioni che annuncia la CDL.
io dalla dx ho sempre sentito concetti vaghi e un sacco di caxxate...
se fai un giro su google è difficile trovare articoli a riguardo della dx
Ma qualcuno crede che una riforma federalista, che per sua stessa definizione porta ad una burocratizzazione a scala regionale per compensare la denazionalizzazione, abbatta i costi dell' amministrazione? Il risparmio dovuto alla riduzione del numero dei parlamentari, che entrerà in vigore dal 2016 (si sono prevenuti i "4 della baita"), sarà spazzato via dalla crescita di uffici regionali preposti a competenze fino ad oggi riservate allo stato centrale, vedi polizia, sanità, istruzione.
A parte che qui si sta parlando del trasferimento del gettito fiscale...
Tu parti dal presupposto che le regioni non riusciranno a comprimere la spesa dando un servizio migliore. E che quindi i costi di "implementazione" della sanità regionale non siano coperti dal minore esborso.
Così invece NON è accaduto in alcun stato federale, dove il decentramento ha SEMPRE accompagnato la maggior efficienza.
Ma qualcuno crede che una riforma federalista, che per sua stessa definizione porta ad una burocratizzazione a scala regionale per compensare la denazionalizzazione, abbatta i costi dell' amministrazione? Il risparmio dovuto alla riduzione del numero dei parlamentari, che entrerà in vigore dal 2016 (si sono prevenuti i "4 della baita"), sarà spazzato via dalla crescita di uffici regionali preposti a competenze fino ad oggi riservate allo stato centrale, vedi polizia, sanità, istruzione.
[I]Cioè, fatemi capire... In Italia abbiamo la bellezza di 120.000 amministratori eletti e ridurre i parlamentari di 177 unità dovrebbe essere la pensata sopraffina per ridurre i costi della politica? Ma quando l'ha escogitata, Calderoli, forse aveva fatto indigestione di pizzoccheri? O un bicchiere di grappa di troppo? Casomai abolire le province ridurrebbe i costi della politica... Senza contare che poi questa riduzione dei parlamentari avverrebbe dal 2016 (ma Mediaset glissa spudoratamente), non sia mai che i signori onorevoli seghino le gambe della sedia a cui sono tentacolarmente abbarbicati...
:O
danilo@12
25-06-2006, 17:23
Glazio il concetto è semplice gli studi partono da una premessa
Quanti soldi ci vogliono ora per la sanità in Sicilia? 100
Quanti soldi ci vorranno fra 10 anni per la sanità in Sicilia? 100
Quanto costa "implementare" la sanità siciliana? 5/10/20 ...
Quindi mancheranno dei soldi.
Se inizi a dire che fra 10 anni la sanità siciliana deve costare 50 e non 100 già i conti ti tornano.
Il presupposto, che è ovviamente aleatorio ma ha SEMPRE dato frutti positivi, è che decentrando la competenza i soldi vengano spesi MEGLIO che dallo stato centrale.
Sicuramente al Nord e al centro funzionerà. Al Sud SICURAMENTE almeno in parte funzionerà. Non si ridurrà abbastanza la spesa? Per chiudere il debito interverrà ancora una volta lo stato...già lo fa tutti gli anni da 100 anni quindi dov'è il problema?
Il concetto è corretto, ed è proprio su questo punto che io sono favorevole ad una riforma federalista. Ma la riforma in esame è concepita male, vi sono molti punti oscuri che porterebbero a conflitti di competenze tra Stato e Regioni; di fatto nell' ipotesi di un intervento dello Stato per sanare il debito delle regioni in deficit, ritorneremo allapolitica degli aiuti a pioggia dell' ultimo secolo e mezzo. Con la differenza che lo Stato accentuerebbe il carico fiscale per compensare la regionalizzazione delle imposte.
Con la differenza che lo Stato accentuerebbe il carico fiscale per compensare la regionalizzazione delle imposte.
Questo è vietato
Art. 57.
(Federalismo fiscale e finanza statale)
1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, le leggi dello Stato assicurano l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione [56]. In nessun caso l’attribuzione dell’autonomia impositiva ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva.
Cmq parti da delle convizioni su conflitti di funzionamento che sono tutte da dimostrare...e qui quello che conta è il principio. Un piccolo ritocco in caso di collo di bottiglia nell'iter è sempre possibile....
E se sei un vero federalista sai benissimo che se domani fosse ufficiale il NO (come sono purtroppo certo al 90%) sarebbe preso come pretesto per non cambiare mai + nulla in senso federale.
Ogni maggiore costo si paga con i risparmi che permette la gestione + efficiente della cosa pubblica. Come la Lombardia ha ampiamente dimostrato.
La Lombardia l'ha dimostrato perchè costretta: pur essendo una delle regioni più popolose e che genera più introiti fiscali, si vede concessi fondi molte volte inferiori di quelli delle altre regioni.
Non ci sono soldi, si è dovuta stringere la cinghia ed utilizzare metodi efficienti. Invece chi i soldi li riceve copiosamente, se ne sbatte dell'efficienza e ci mangia sopra.
Provate voi a venire a vivere in Lombardia, con un costo della vita più alto del 30% minimo rispetto alle regioni del sud, ormai la stessa difficoltà nel trovare lavoro e stipendio decenti, ed in più con infrastrutture che vanno marcendo perchè i vostri fondi vanno a pagare una vita di vacanza di qualche approfittatore. Troppo bello continuare coi luoghi comuni "i ricchi del nord" "i suv" "i figli di papà": venite a vivere qui, poi sparate ancora queste cazzate.
L'ha già fatto notare 00Luca: non si parla di tagliare del tutto il versamento di fondi, ma di rivedere le percentuali a fronte di un mutato (eh signori se è mutato, son passati cinquant'anni!!!) stato delle cose. Questo, a prescindere dalla presunta volontà di cambiare le cose che dovrebbe avere chi ha sempre ricevuto i fondi che vengono negati a noi.
Ma vedo che l'unica opinione è e rimane "no, il nord deve continuare a pagare anche se ormai sono messi come noi, e non può pretendere alcuna garanzia su come vengano spesi quei soldi: fatti nostri, pagate e zitti".
Il succo è questo, anche un santo si incazzerebbe per quest'atteggiamento.
danilo@12
25-06-2006, 17:53
Questo è vietato
Art. 57.
(Federalismo fiscale e finanza statale)
1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, le leggi dello Stato assicurano l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione [56]. In nessun caso l’attribuzione dell’autonomia impositiva ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva.
Cmq parti da delle convizioni su conflitti di funzionamento che sono tutte da dimostrare...e qui quello che conta è il principio. Un piccolo ritocco in caso di collo di bottiglia nell'iter è sempre possibile....
E se sei un vero federalista sai benissimo che se domani fosse ufficiale il NO (come sono purtroppo certo al 90%) sarebbe preso come pretesto per non cambiare mai + nulla in senso federale.
Sarebbe vietato sulla carta, ma in caso di necessità i soldi salteranno fuori , dal momento che nessuno, di qualunque appartenza politica, sarebbe favorevole al collasso di un sistema sanitario regionale, per esempio.
Preferisco non cambiare nulla, piuttosto che cambiare in peggio. La riforma federalista in Italia dovrà essere discussa da maggioranza e opposizione. E sarà possibile attuarla solo se questee metteranno da parte i propri interessi e penseranno finalmente al bene del paese.
Sarebbe vietato sulla carta, ma in caso di necessità i soldi salteranno fuori , dal momento che nessuno, di qualunque appartenza politica, sarebbe favorevole al collasso di un sistema sanitario regionale, per esempio.
Preferisco non cambiare nulla, piuttosto che cambiare in peggio. La riforma federalista in Italia dovrà essere discussa da maggioranza e opposizione. E sarà possibile attuarla solo se questee metteranno da parte i propri interessi e penseranno finalmente al bene del paese.
Ma tu a parte qualche elezione del 1996/1997 hai mai sentito parlare di federalismo al centro sinistra? Tu pensi davvero che un accordo maggioranza-opposizione possa portare da una riforma federale?
Ma se Fassino continua a dire che questa devolution spaccherà l'Italia quando invece viene introdotta la clausola di interesse nazionale che il centro-sinistra si era dimenticato di inserire nella riforma del 2001?
Con questi personaggi tu pensi al federalismo?
generals
25-06-2006, 18:02
Scusa questo dove l'hai letto all'interno del topic? Sognato tutto questa notte?
niente, ho fatto riferimento all'attuale referendum sulla riforma costituzionale (che è contraria al principio della solidarietà ;) )e mi è venuto spontaneo, è stato un riflesso incondizionato :D
niente, ho fatto riferimento all'attuale referendum sulla riforma costituzionale (che è contraria al principio della solidarietà ;) )e mi è venuto spontaneo, è stato un riflesso incondizionato :D
Ok, non hai letto la riforma. Prendiamo atto :D
[Cmq OT visto che sul referendum ci sono già 10 topic aperti quindi prosegui pure di là grazie ciao ;) ]
Art. 57.
(Federalismo fiscale e finanza statale)
1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, le leggi dello Stato assicurano l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione [56]. In nessun caso l’attribuzione dell’autonomia impositiva ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva.
Articolo 119 della Costituzione:
" I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principî di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.
La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite.
Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principî generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento. E’ esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.".
La riforma federalista in Italia dovrà essere discussa da maggioranza e opposizione. E sarà possibile attuarla solo se questee metteranno da parte i propri interessi e penseranno finalmente al bene del paese.
forse tra 200 milioni di anni...
danilo@12
25-06-2006, 18:09
Ma tu a parte qualche elezione del 1996/1997 hai mai sentito parlare di federalismo al centro sinistra? Tu pensi davvero che un accordo maggioranza-opposizione possa portare da una riforma federale?
Ma se Fassino continua a dire che questa devolution spaccherà l'Italia quando invece viene introdotta la clausola di interesse nazionale che il centro-sinistra si era dimenticato di inserire nella riforma del 2001?
Con questi personaggi tu pensi al federalismo?
La riforma del titolo 5, anche se imperfetta è stata portata avanti dal centrosx. Ripeto, se c' è la volontà di creare uno stato federale, non si può assolutamente imporre a colpi di maggioranza. Peccato che la riforma odierna non inserisce soltanto la clausola dell' interesse nazionale. Cosa ne pensi della fine del bipolarismo? Del premierato forte? Della perdita dipotere del Presidente della Repubblica? Questa riforma viene spacciata per devoluzione, in realtà al suo interno contiene norme che con il federalismo non c' entrano nulla.
La riforma del titolo 5, anche se imperfetta è stata portata avanti dal centrosx.
Non si parla di soldi. Che è poi l'oggetto di questo mio topic.
Cosa ne pensi della fine del bipolarismo? Del premierato forte? Della perdita dipotere del Presidente della Repubblica?
Perchè fine del bipolarismo?
Premierato forte: neutrale. Non era una grande necessità imho ma non vedo "disgrazie" alle porte. Il presidenzialismo ricalca il modello francese, non quello del Burkina Faso. In Francia mi pare ci sia democrazia.
Presidente della Repubblica: aveva ed ha tuttora solo poteri "simbolici".
A meno che mi dici che nominare i ministri su proposta del presidente del consiglio sia un ruolo importante.
E a meno che mi dici che davvero oggi un presidente della repubblica scioglierebbe le Camere ad es. di fronte ad un ribaltone...maddai.
L'unico punto in cui sono neutrale è il premierato.
Ma dall'altra sponda ci sono tanti punti dove sono nettamente a favore
1) Devolution
2) Età deputati e loro riduzione
3) Mai + ribaltoni
4) Fine del bicamerlismo perfetto
5) Federalismo fiscale nei prossimi anni
...per me vale un SI senza indugi, sapendo bene a cosa porterà il NO (niente federalismo).
generals
25-06-2006, 18:19
Ok, non hai letto la riforma. Prendiamo atto :D
[Cmq OT visto che sul referendum ci sono già 10 topic aperti quindi prosegui pure di là grazie ciao ;) ]
Ok, ti lascio fare un altro pò di propaganda subdola a favore della riforma, ne avete bisogno ;) :D
Byez
Si sta parlando dei trasferimenti stato-regione, non del referendum.
Capisco che una risposta "nero su bianco" su quello che hai detto ti dia fastidio, ma trattieniti :D Cribbio! :p
danilo@12
25-06-2006, 18:24
Non si parla di soldi. Che è poi l'oggetto di questo mio topic.
Perchè fine del bipolarismo?
Scusa, intendevo bicameralismo.
Oggi, le leggi devono essere approvate da entrambe le camere. E' il bicameralismo perfetto, tutti i provvedimenti di iniziativa parlamentare (e anche i decreti del governo) devono ottenere il via libera sia dalla Camera che dal Senato.
Nel caso entrasse in vigore la riforma, basterebbe l' approvazione della camera per le leggi di esclusiva competenza dello stato (difesa, politica estera, giustizia...). Il senato si specializza in ambito regionale, e vara leggi su materie su cui, oggi, Stato e Regioni hanno competenze comuni, come commercio estero, protezione civile, tutela del lavoro.....
La conseguenza è che basta una maggioranza alla camera per permettere l' approvazione di praticamente qualsiasi legge e decreto, senza bisogno di quelle discussioni e quei rinvii iche hanno caratterizzato il concetto di democrazia come l' abbiamo vissuta per 60 anni.
Sulla fine del bicameralismo perfetto ci sono consensi bipartisan
Quando studiavo diritto uno delle prime cose che domandai al professore era proprio "ma perchè ci sono due camere che devono votare la stessa cosa?"
Come ben sai la stragrande maggioranza delle leggi viene approvata sia dalla camera che dal Senato, senza ritocchi (non ho il dato statistico)
E' imho un costo eccessivo e non motivato. Si allunga l'iter legislativo, si pagano delle persone per fare la stessa cosa....così invece si riducono i tempi e si differenziano le competenze.
Ti dirò che sono favorevolissimo.
In tutti gli stati senza bicameralismo perfetto la democrazia non manca e non mancherebbe nemmeno in Italia.
Tanto vince il No :fagiano:
Sulla fine del bicameralismo perfetto ci sono consensi bipartisan
Quando studiavo diritto uno delle prime cose che domandai al professore era proprio "ma perchè ci sono due camere che devono votare la stessa cosa?"
E lui cosa ti rispose? :D
Come ben sai la stragrande maggioranza delle leggi viene approvata sia dalla camera che dal Senato, senza ritocchi (non ho il dato statistico)
E' imho un costo eccessivo e non motivato. Si allunga l'iter legislativo, si pagano delle persone per fare la stessa cosa....così invece si riducono i tempi e si differenziano le competenze.
Ti dirò che sono favorevolissimo.
In tutti gli stati senza bicameralismo perfetto la democrazia non manca e non mancherebbe nemmeno in Italia.
Tanto vince il No :fagiano:
Qualche esempio? Perchè quella che si prospetta sembrerebbe proprio la fine del bicameralismo, perfetto o imperfetto che sia.
Onisem, non vuole essere un topic sul referendum per questioni non inerenti la devolution, il federalismo fiscale e la distribuzione del gettito alle regioni...perdonami se qui non ti rispondo...cmq USA :)
Però se vuoi riprenderlo dall'altra parte ti rispondo volentieri :D
Onisem, non vuole essere un topic sul referendum per questioni non inerenti la devolution, il federalismo fiscale e la distribuzione del gettito alle regioni...perdonami se qui non ti rispondo...cmq USA :)
Però se vuoi riprenderlo dall'altra parte ti rispondo volentieri :D
Ho solo seguito la tua divagazione. :D Comunque ok, no problem.
P.s. Per il bicameralismo "imperfetto" statunitense: http://it.wikipedia.org/wiki/Congresso
telespalla
25-06-2006, 19:12
Dalla tabella risulta che il Lazio dopo la Lombardia è la seconda regione in credito in assoluto verso lo Stato (saldo pro capite, terza colonna) a dispetto dei triti slogan come 'Roma ladrona'.
Si parla solitamente del Sud, ma in realtà le due regioni più favorite sono la Val d'Aosta e il Trentino Alto Adige; in particolare queste due primeggiano anche nella seconda tabella (quelli dei trasferimenti alle regioni pro capite). La Val d'Aosta e Trentino AA pro capite ricevono rispettivamente e più del quintuplo e del quadruplo rispetto a Lombardia e Lazio; anche Sardegna, Sicilia, Basilicata e Calabria ricevono più fondi pro capite rispetto alle imposte; la Campania è quasi in pareggio, la Puglia poco sotto; le altre dodici regioni ricevono sensibilmente di meno rispetto a quanto pagano di imposte.
Interessante il caso del Friuli Venezia Giulia che nonostante sia una regione a statuto speciale, a differenza delle altre quattro regioni aventi tale statuto (Val d'Aosta, Trentino A.A., Sicilia e Sardegna), riceve molto meno di quello che versa.
premesso che sono a favore di un riequilibrio
della distribuzione delle tasse (ovvero chi paga
dovrebbe poi poter usufruire dei fondi)
per il semplice fatto che se l'armonizzazione
fra le regioni ricche e quelle povere non si è neppure
partito in 60anni è del tutto probabile che non parta
nei prossimi 60...detto questo ho visto dei servizi
atroci su come spendono i soldi in sicilia...roba
del tipo acquedotti costruiti a meta' per centinaia
di milioni di euro che poi si scopre che non servono..
e poi si decide di continuare a ri-costruirli...e via
di questo passo...penso che come sperperano
i soldi in sicilia ...da nessun'altra parte al mondo...
il caso del t-alto adige sudtirol è particolare...
bisognerebbe scoporare il dato fra trentino e alto
adige...in quato l'alto adige prende molto di piu'
in percentale del trentino (che è circa pari fra entrate
e uscite) per accordi speciali 'il pacchetto' fatti
con andreotti ...per farla breve la maggioranza
della popolazionte tedesca prende i soldi per
starsene tranquilla e non rompere troppo con
l'indipendentismo ecc ecc... ovviamente
ci sono sprechi eccome ma paragonato alla sicilia
penso si possa dire che i 'tedeschi' spendono
bene i loro fondi...
il caso del t-alto adige sudtirol è particolare...
bisognerebbe scoporare il dato fra trentino e alto
adige...in quato l'alto adige prende molto di piu'
in percentale del trentino (che è circa pari fra entrate
e uscite) per accordi speciali 'il pacchetto' fatti
con andreotti ...per farla breve la maggioranza
della popolazionte tedesca prende i soldi per
starsene tranquilla e non rompere troppo con
l'indipendentismo ecc ecc... ovviamente
ci sono sprechi eccome ma paragonato alla sicilia
penso si possa dire che i 'tedeschi' spendono
bene i loro fondi...
Più che altro, per la particolarità dell'autonomia trentina (basata sulla provincia e non sulla regione) è insensato parlare di trasferimenti alla regione.
Inoltre, bisognerebbe distinguere regioni autonome e non (essendo i dati basati sul 2001, PRIMA del maxitrasferimento di competenze del titolo V)
E in ogni caso, il fatto che il Veneto medio contribuisca meno del trentino medio, dovrebbe farci pensare....
Ma senza inquinare troppo le acque, resta il fatto che il Veneto, e specie negli anni dello sviluppo frenetico, non ha cmq saputo dotarsi di coordinazione, cosicchè nel Veneto medesimo non esistono zone industriali, arterie stradali/ferroviarie (anzi, le strade sono un vero cesso, senza complimenti). E questo è sintomo di cattiva amministrazione (ed i piani regolatori li stilano i comuni, mica lo stato). E per le strade, non mi si tiri fuori "è colpa dell'anas", perchè anche in tn le strade erano anas fino a pochi anni fa, però abbiamo le nostre tangenziali, la nostra ferrovia, e sopportiamo la stragrande maggioranza del traffico Germania-Italia.
Il federalista Veneto imparerà nell'evenienza che il suo stato non è colpa solo delle inefficienze statali, ma anche delle sue deficienze "sociocomunitarie"
pietro84
25-06-2006, 19:58
Se intendi il referendum...manco per niente
Art. 57.
(Federalismo fiscale e finanza statale)
1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, le leggi dello Stato assicurano l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione [56]. In nessun caso l’attribuzione dell’autonomia impositiva ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva.
Ecco il testo dell’articolo 119 della Costituzione:
" I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principî di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.
La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite.
Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principî generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento. E’ esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.".
sarò anche un po lento ma non capisco il senso di quell'articolo che hai citato.
mica il nord smette di trasferire soldi al sud come vorrebbero i leghisti!
anzi è il contrario,si incoraggia questo "comportamento" per diminuire le disequità sociali
P.s. Per il bicameralismo "imperfetto" statunitense: http://it.wikipedia.org/wiki/Congresso
Non credo abbia senso paragonare il governo proposto nel referendum a quello americano perchè il presidente viene eletto separatamente rispetto al parlamento, ed il parlamento ha praticamente solo funzioni di controllo, vista anche la limitatezza dell'ambito in cui può agire in campo legislativo (in soldoni, risponde solo sì/no alle iniziative presidenziali)
Inoltre, nemmeno un paragone col federalismo statunitense ha senso, in quanto uno stato medio ha dimensioni paragonabili all'Italia stessa, se non anche la popolazione....
pietro84
25-06-2006, 20:03
Ah beh se lo dice Castagnetti allora è una garanzia....
perchè pensi che venga fatto a costo zero il tutto?! buttare i soldi delle nostre tasse per una riforma che poi dovrà essere di nuovo modificata(cosa che gli stessi politici di destra affermano) mi pare inaccettabile con la situazione penosa dei conti pubblici in cui ci troviamo.
mica il nord smette di trasferire soldi al sud come vorrebbero i leghisti!
Molto pressapochista....la Lega chiede una equa redistribuzione del gettito e il testo di quell'articolo va bene. La solidarietà verso le regioni + deboli va benissimo.
perchè pensi che venga fatto a costo zero il tutto?! buttare i soldi delle nostre tasse per una riforma che poi dovrà essere di nuovo modificata(cosa che gli stessi politici di destra affermano) mi pare inaccettabile con la situazione penosa dei conti pubblici in cui ci troviamo.
Ho risposto subito dopo...prima leggete tutto...poi inziate coi reply :D
Non credo abbia senso paragonare il governo proposto nel referendum a quello americano perchè il presidente viene eletto separatamente rispetto al parlamento, ed il parlamento ha praticamente solo funzioni di controllo, vista anche la limitatezza dell'ambito in cui può agire in campo legislativo (in soldoni, risponde solo sì/no alle iniziative presidenziali)
Inoltre, nemmeno un paragone col federalismo statunitense ha senso, in quanto uno stato medio ha dimensioni paragonabili all'Italia stessa, se non anche la popolazione....
Infatti è un paragone che non ha significato, per questo avevo chiesto esempi. Comunque in USA il potere legislativo è rappresentato dal Congresso e non dal Presidente, è riportato anche nel link.
Freeride
25-06-2006, 21:13
Eh se il trentino avesse il mare , ci andrei a vivere :D
Puoi andare al Garda, per il windsurf è una figata unica, un po' meno bere l'acqua del lago che ha il sapore di quella del wc dell'autogrill (che ho assaggiato!!!)!
Provate voi a venire a vivere in Lombardia, con un costo della vita più alto del 30% minimo rispetto alle regioni del sud, ormai la stessa difficoltà nel trovare lavoro e stipendio decenti, ed in più con infrastrutture che vanno marcendo perchè i vostri fondi vanno a pagare una vita di vacanza di qualche approfittatore. Troppo bello continuare coi luoghi comuni "i ricchi del nord" "i suv" "i figli di papà": venite a vivere qui, poi sparate ancora queste cazzate.
Il succo è questo, anche un santo si incazzerebbe per quest'atteggiamento.ho vissuto per 20 anni in sardegna e vado per i 10 a torino mai stato paragone. Lo stile di vita che c'è qui è anni luce da quello in sardegna.
Infrastrutture che vanno marcendo... uhmm qui a torino quanto si è speso per la metro?
ho vissuto per 20 anni in sardegna e vado per i 10 a torino mai stato paragone. Lo stile di vita che c'è qui è anni luce da quello in sardegna.
Infrastrutture che vanno marcendo... uhmm qui a torino quanto si è speso per la metro?
Torino ha avuto le Olimpiadi...non fa testo.
Torino ha avuto le Olimpiadi...non fa testo.
Ah ecco.
Cmq rispondevo alla questione "provateci voi" ecc. ecc. e sicuramente la qualità della vita che c'è a torino non l'ho vista solo per le olimpiadi, ovviamente.
zerothehero
25-06-2006, 22:46
C'è da abolire mediante referendum costituzionale le regioni a statuto speciale.. :p
zerothehero
25-06-2006, 22:48
Sarebbe vietato sulla carta, ma in caso di necessità i soldi salteranno fuori , dal momento che nessuno, di qualunque appartenza politica, sarebbe favorevole al collasso di un sistema sanitario regionale, per esempio.
Preferisco non cambiare nulla, piuttosto che cambiare in peggio. La riforma federalista in Italia dovrà essere discussa da maggioranza e opposizione. E sarà possibile attuarla solo se questee metteranno da parte i propri interessi e penseranno finalmente al bene del paese.
Con 15 partiti e più c'è poco da discutere...si potrà discutere quando ci sarà un bipartitismo e non un bipolarismo estremo/polarizzato.
zerothehero
25-06-2006, 22:55
qualcuno dei sostenitori del SI l'ha mai spiegato??
è chiaro che andrebbero formati 20 sistemi sanitari ecc. diversi ...
E adesso com'è? :p
In Lombardia c'è un sistema sanitario integrato (pubblico+privato) di buon livello, in Toscana funziona molto bene il pubblico..in Sicilia meglio non parlarne (e vanno pure in deficit :eek:, forse perchè hanno 12 autisti per ambulanza), idem la Campania..etc..
In Sicilia hanno fatto un capolavoro...800milioni di euro di deficit sanitario, IRAP più alta da pagare (così da far fuggire le poche imprese)..hanno speso un bordello e il risultato è che quelli che si devono far operare per cancro (la suocera di mio cugino) vengono a Niguarda di Milano, a 1000km di distanza.
Non vorrei offendere nessuno..ma se si desse ad amministrare la sanità in Sicilia ad un bambino di 5 anni, forse farebbe un pochino meglio.. :p
Non vorrei offendere nessuno..ma se si desse ad amministrare la sanità in Sicilia ad un bambino di 5 anni, forse farebbe un pochino meglio.. :p
Dici?Adesso viene Cuff... e ti obbliga ad aprire un thread riparatore :read: :stordita:
ho vissuto per 20 anni in sardegna e vado per i 10 a torino mai stato paragone. Lo stile di vita che c'è qui è anni luce da quello in sardegna.
Infrastrutture che vanno marcendo... uhmm qui a torino quanto si è speso per la metro?
Wow, sapevo di essere negato per la geografia ma davvero non ho mai saputo che Torino fosse in Lombardia... :rolleyes:
Wow, sapevo di essere negato per la geografia ma davvero non ho mai saputo che Torino fosse in Lombardia... :rolleyes:
:mbe: A Torino hanno appena fatto la metro x le Olimpiadi...non è che ti sei sbagliato per questo? :Prrr:
C'è da abolire mediante referendum costituzionale le regioni a statuto speciale.. :p
non volevo scriverlo per non suscitare un vespaio :p
C'è da abolire mediante referendum costituzionale le regioni a statuto speciale.. :p
così scateni una guerra civile però :D
Infatti è un paragone che non ha significato, per questo avevo chiesto esempi. Comunque in USA il potere legislativo è rappresentato dal Congresso e non dal Presidente, è riportato anche nel link.
Ho parlato d'INIZIATIVA legislativa
C'è da abolire mediante referendum costituzionale le regioni a statuto speciale.. :p
:rotfl: Cioè, si parla d'estendere la competenza delle regioni, e tu proponi di togliere le competenze che già alcune hanno?
Illuminami
Wow, sapevo di essere negato per la geografia ma davvero non ho mai saputo che Torino fosse in Lombardia... :rolleyes:
ah ho capito ve la passate male solo in lombardia... :rolleyes:
:mbe: A Torino hanno appena fatto la metro x le Olimpiadi...non è che ti sei sbagliato per questo? :Prrr:
per le olimpiadi è stata inaugurata... Era cmq in cantiere, come è in cantiere la prosecuzione fino al lingotto e la seconda linea...
fatemi capire stiamo parlando del nord in generale o la lamentela era solo per la lombardia ?
^TiGeRShArK^
26-06-2006, 00:44
La Lombardia l'ha dimostrato perchè costretta: pur essendo una delle regioni più popolose e che genera più introiti fiscali, si vede concessi fondi molte volte inferiori di quelli delle altre regioni.
Non ci sono soldi, si è dovuta stringere la cinghia ed utilizzare metodi efficienti. Invece chi i soldi li riceve copiosamente, se ne sbatte dell'efficienza e ci mangia sopra.
Provate voi a venire a vivere in Lombardia, con un costo della vita più alto del 30% minimo rispetto alle regioni del sud, ormai la stessa difficoltà nel trovare lavoro e stipendio decenti, ed in più con infrastrutture che vanno marcendo perchè i vostri fondi vanno a pagare una vita di vacanza di qualche approfittatore. Troppo bello continuare coi luoghi comuni "i ricchi del nord" "i suv" "i figli di papà": venite a vivere qui, poi sparate ancora queste cazzate.
L'ha già fatto notare 00Luca: non si parla di tagliare del tutto il versamento di fondi, ma di rivedere le percentuali a fronte di un mutato (eh signori se è mutato, son passati cinquant'anni!!!) stato delle cose. Questo, a prescindere dalla presunta volontà di cambiare le cose che dovrebbe avere chi ha sempre ricevuto i fondi che vengono negati a noi.
Ma vedo che l'unica opinione è e rimane "no, il nord deve continuare a pagare anche se ormai sono messi come noi, e non può pretendere alcuna garanzia su come vengano spesi quei soldi: fatti nostri, pagate e zitti".
Il succo è questo, anche un santo si incazzerebbe per quest'atteggiamento.
guarda caso quando c'era al governo "qualcuno" i soldi a cuffaro arrivavano a vagonate....
tanto per dire da quale pulpito viene la predica.
Io piuttosto vorrei far venire VOI a vivere qua al sud dato che io un'anno al nord ci sono stato A LAVORARE.
Non mi pare proprio che tutti voi che parlate tanto siete venuti un anno a vivere al sud, e quindi non vedo perchè dovrei essere io che ho vissuto entrambe le situazioni sulla mia pelle a vivere "sui luoghi comuni".
ancora con stà storia il lazio vivendo di fatto di statalismo paga più tasse degli altri grazie agli stipendi pubblici :muro: come anche l' umbria
Questa del Lazio tutto statale è uno vecchio stereotipo da anni 50 e 60, che non tiene affatto conto della diversificazione dell'economia regionale.
Nelle altre quattro provincie (Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo) il settore pubblico non è particolarmente rilevante.
Ci sono tre distretti industriali maggiori (Pomezia, Tivoli/Guidonia e Aprilia/Cisterna/Latina) ed altri più piccoli, il turismo d'arte, religioso e termale (non solo di Roma città, ma anche di Tivoli e dei centri dell'Etruria meridionale come Tarquinia, Cerveteri e la provincia di Viterbo) ma anche balneare hanno un'importanza non marginale, Civitavecchia è ormai per traffico passeggeri il maggiore porto del Mediterraneo.
Sono rilevanti l'industria delle costruzioni e del cemento (Caltagirone, Lamaro ecc), l'agroalimentare, la farmaceutica, l'elettronica, l'aereospaziale, la ceramica (in cui la provincia di Viterbo è leader nazionale), per vino e olio d'oliva il Lazio è tra i primi posti in Italia e per l'allevamento degli ovini è al secondo posto dopo la Sardegna.
ah ho capito ve la passate male solo in lombardia... :rolleyes:
A differenza di molti che aprono la bocca solo per darle aria, io parlo delle realtà che conosco. Ed è pure specificato nel mio post. La situazione della Lombardia è nero su bianco, poi se volete andare avanti a slogan e luoghi comuni derivati dalla situazione degli anni 50, fate pure, ma non aspettatevi alcuna considerazione.
Giusto per fare un paio di esempi esplicativi di quello che andavo dicendo sui fondi che mancano, ho appena preso Il Cittadino (giornale provinciale, specifico per la Brianza) ed in prima pagina ecco due titoli:
"Cap e Regione hanno assicurato che sbloccheranno progetti già pronti
Acqua, la Brianza esce dalla crisi
Ma per il futuro servono interventi strutturali sulla rete"
"Viabilità - Regione e Provincia alle prese con le infrastrutture e lunedì arriva il ministro
Valassina, L'Anas prende tempo"
Due articoli che parlano di crisi dovute a progetti tenuti fermi da anni perchè mancano i soldi - quelli che vengono tolti da qui e dati ad altre regioni.
Nemmeno a farlo apposta, due esempi in un giorno solo.
Ma tanto, noi qui siamo "ricchi" :rolleyes:
Beh se bastasse spostare il gettito sulla benzina...insomma non è proprio così una riforma federale ;)
io ho fatto un esempio di federalismo fiscale, basato su cose concrete, tu a mio avviso parli di cose che non conosci basate ideologie politiche e nulla più.
Ok ciao
A me già il termine "federalismo" applicato ad un paese con 20 regioni di simili dimensioni fa ridere, come giustamente detto da qualcuno sarebbe il caso di parlare di "regionalismo". Individuassero quattro macro-aree (esempio) e su quelle impostassero la discussione capirei, ma così...
dantes76
26-06-2006, 11:38
:rotfl: Cioè, si parla d'estendere la competenza delle regioni, e tu proponi di togliere le competenze che già alcune hanno?
Illuminami
competenze? quali? mi sfuggono queste competenze, e la cosa che mi sfugge ancora di piu' visto i risultati, sono i benefici, a cosa serve lo status, di : Regione statuto speciale" non mi e' mai stato chiaro
In una remota ipotesi di federalismo, una volta tolto l'assistenzialismo al sud (perchè in effetti di questo si tratta) la mafia si sposterebbe al nord, dove ci sono i soldi.
In una remota ipotesi di federalismo, una volta tolto l'assistenzialismo al sud (perchè in effetti di questo si tratta) la mafia si sposterebbe al nord, dove ci sono i soldi.
Quindi andiamo avanti a prenderlo tutti in quel posto che va bene così?
A me già il termine "federalismo" applicato ad un paese con 20 regioni di simili dimensioni fa ridere.
Ah in Germania invece sono regioni gigantesche ;)
Quindi andiamo avanti a prenderlo tutti in quel posto che va bene così?
No, non va bene, ma con il federalismo non si risolve niente. Con una classe politica onesta, non avremmo problemi di questo tipo. Fai la legge (federalismo) e trovi subito l'inganno. E' una presa in giro, con questi politici.
dantes76
26-06-2006, 11:51
Quindi andiamo avanti a prenderlo tutti in quel posto che va bene così?
ma tu sei veramente convinto, che questa riforma(???) togliera' una solo minima parte di assistenza al sud, e in particolare alla sicilia? e a chi da sempre fa di una regione il suo feudo; hai presente il tanto decantato "favore" e te pensi che toglieranno qualcosa a questi...e dopo coma fanno a fare il pienone di voti?
bha..convinciti di volare, ma non per questo ti spunteranno le ali
telespalla
26-06-2006, 11:53
non volevo scriverlo per non suscitare un vespaio :p
premesso che sia sicilia che le altre hanno fondati
motivi per essere a statuto speciale a prescindere
da come spendono i soldi...il trentino alto adige
non perdera' mai la sua autonomia speciale
in quanto regolata da accordi internazionali con l'austria...
è piu' facile che torni all' austria...ve l'assicuro
ma tu sei veramente convinto, che questa riforma(???) togliera' una solo minima parte di assistenza al sud, e in particolare alla sicilia? e a chi da sempre fa di una regione il suo feudo; hai presente il tanto decantato "favore" e te pensi che toglieranno qualcosa a questi...e dopo coma fanno a fare il pienone di voti?
bha..convinciti di volare, ma non per questo ti spunteranno le ali
Il processo inizierebbe.
Col federalismo fiscale ed una + equa redistribuzione del gettito la Sicilia sarebbe OBBLIGATA a spendere meglio.
Se ti tagliassero lo stipendio del 10% acquisteresti in modo + oculato?
Sapendo che c'è gente che vive "come te" spendendo la metà?
telespalla
26-06-2006, 11:54
Puoi andare al Garda, per il windsurf è una figata unica, un po' meno bere l'acqua del lago che ha il sapore di quella del wc dell'autogrill (che ho assaggiato!!!)!
e per forza ...molte fogne scaricano dirette nel lago...
premesso che sia sicilia che le altre hanno fondati
motivi per essere a statuto speciale a prescindere
da come spendono i soldi...il trentino alto adige
non perdera' mai la sua autonomia speciale
in quanto regolata da accordi internazionali con l'austria...
è piu' facile che torni all' austria...ve l'assicuro
penso che anzi lo farebbero volentieri...
penso che anzi lo farebbero volentieri...
Non credo...con l'autonomia che hanno stanno bene dentro all'Italia.
Cmq OT :D
dantes76
26-06-2006, 11:56
premesso che sia sicilia che le altre hanno fondati
motivi per essere a statuto speciale a prescindere
da come spendono i soldi...il trentino alto adige
non perdera' mai la sua autonomia speciale
in quanto regolata da accordi internazionali con l'austria...
è piu' facile che torni all' austria...ve l'assicuro
no non c'e nessun motivo specifico, lo statuto speciale e stato una specie di baratto, per tenere a bada i movimenti autonomisti e separatisti di inizio repubblica, e portarli tutto sotto un ala moderata, il bastone e la carota
telespalla
26-06-2006, 11:57
Più che altro, per la particolarità dell'autonomia trentina (basata sulla provincia e non sulla regione) è insensato parlare di trasferimenti alla regione.
Inoltre, bisognerebbe distinguere regioni autonome e non (essendo i dati basati sul 2001, PRIMA del maxitrasferimento di competenze del titolo V)
E in ogni caso, il fatto che il Veneto medio contribuisca meno del trentino medio, dovrebbe farci pensare....
Ma senza inquinare troppo le acque, resta il fatto che il Veneto, e specie negli anni dello sviluppo frenetico, non ha cmq saputo dotarsi di coordinazione, cosicchè nel Veneto medesimo non esistono zone industriali, arterie stradali/ferroviarie (anzi, le strade sono un vero cesso, senza complimenti). E questo è sintomo di cattiva amministrazione (ed i piani regolatori li stilano i comuni, mica lo stato). E per le strade, non mi si tiri fuori "è colpa dell'anas", perchè anche in tn le strade erano anas fino a pochi anni fa, però abbiamo le nostre tangenziali, la nostra ferrovia, e sopportiamo la stragrande maggioranza del traffico Germania-Italia.
Il federalista Veneto imparerà nell'evenienza che il suo stato non è colpa solo delle inefficienze statali, ma anche delle sue deficienze "sociocomunitarie"
tutto molto giusto...essendo i dati basati sul 2001, PRIMA del maxitrasferimento di competenze del titolo V)
infatti dopo il maxitrasferimento scuola e molto altro
è pagato direttamente dalla provincia /regione...
quindi le entrate maggiori si riequilibrano
è pagato direttamente dalla provincia /regione...
quindi le entrate maggiori si riequilibrano
Sono passate le competenze, non i soldi.
telespalla
26-06-2006, 12:00
no non c'e nessun motivo specifico, lo statuto speciale e stato una specie di baratto, per tenere a bada i movimenti autonomisti e separatisti di inizio repubblica, e portarli tutto sotto un ala moderata, il bastone e la carota
no ce ne sono moltissimi di motivi invece...cosi' tanti
che davvero nonho tempo di elencarli...spero qualcuno
lo faccia per me
telespalla
26-06-2006, 12:01
Sono passate le competenze, non i soldi.
si appunto era quello che volevo dire...quindi la
bilancia fra entrate e uscite è da rieqiulibrale
perchè la scuola nella regioni non speciali la pago lo stato
dantes76
26-06-2006, 12:02
Il processo inizierebbe.
Col federalismo fiscale ed una + equa redistribuzione del gettito la Sicilia sarebbe OBBLIGATA a spendere meglio.
Se ti tagliassero lo stipendio del 10% acquisteresti in modo + oculato?
Sapendo che c'è gente che vive "come te" spendendo la metà?
se tutto funzionasse a regola, ma non conviene a nessuno, ripeto un mio pensiero: devi fare una visita che per legge ti spetta in 30 giorni, ma la visita e disponibile in 120 giorni, allora il signor x cerca qualcuno per sveltire la cosa, e cosi ottiene il favore di avere la visita in 30 giorni, risultato:
tu hai chiesto un favore per qualcosa che ti spetta per diritto e ti viene fatto passare come tale , (e puo essere anche il lavoro o l'irrigazione delle campagne, un documento, il catasto, una concessione)loro ti chiederanno il votino, tu darai il votino; detto questo a chi conviene avere una sanita' che funziona? a chi conviene avere piu macchinari per esami? a chi conviene non assumere uno ogni 100 per favore? a chi conviene tagliare gli stipendi o i posti di lavoro dati per favore?
dantes76
26-06-2006, 12:04
no ce ne sono moltissimi di motivi invece...cosi' tanti
che davvero nonho tempo di elencarli...spero qualcuno
lo faccia per me
parlo della mia regione,
in sicilia e stato un palliativo a livello politico, niente di piu', un punto su tutti, la sicilia nonostante sia una regione a statuto speciale, non ha potere in ambito industriale
Ah in Germania invece sono regioni gigantesche ;)
Se permetti mi pare un pò diverso: http://www.viaggio-in-germania.de/federalismo.html
Hai fatto un commento sulle dimensioni...ti ho risposto su quello.
Il pezzo lo conosco bene visto che l'ho portato io sul forum....
telespalla
26-06-2006, 12:27
parlo della mia regione,
in sicilia e stato un palliativo a livello politico, niente di piu', un punto su tutti, la sicilia nonostante sia una regione a statuto speciale, non ha potere in ambito industriale
no ci sono motivi anche per la sicilia per avere
un autonomia speciale...anche se vedendo
come la gestiscono ce ne sarebbero altrettanti
o di piu' per toglierlela...in ambito industriale
lo stato e le regioni gia' buttano un sacco di soldi
le regioni non dovrebbero e non hanno una funzione
industriale (se non di incentivi sgravi fiscali...)
non siamo in regioni da socialismo reale ...per fortuna
anche se forse la sicilia ci si avvicina
dantes76
26-06-2006, 12:32
no ci sono motivi anche per la sicilia per avere
un autonomia speciale...anche se vedendo
come la gestiscono ce ne sarebbero altrettanti
o di piu' per toglierlela...in ambito industriale
lo stato e le regioni gia' buttano un sacco di soldi
le regioni non dovrebbero e non hanno una funzione
industriale (se non di incentivi sgravi fiscali...)
non siamo in regioni da socialismo reale ...per fortuna
anche se forse la sicilia ci si avvicina
mi ripeto, lo statuto speciale in sicilia non e' stata un esigenza tecnica, ma come al solito un esigenza di voti, e come tale ne dimostra tutti i limiti, detto questo si puo anche togliere, visti i risultati
Ah in Germania invece sono regioni gigantesche ;)
Chissà perchè ma chi è contrario al federalismo prende sempre come esempi USA, Australia, Canada, che hanno stati di una certa dimensione, ma si dimenticano di guardare a tutti gli altri esempi, come ad esempio quasi tutti i paesi europei...
I lander tedeschi sono più o meno simili alle dimensioni delle regioni italiane. Le regioni francesi e spagnole pure... addirittura la Gran Bretagna contiene 4 nazioni dotate di parlamento e capitale, mentre la sola Inghilterra è composta da 9 regioni, di dimensioni paragonabili a quelle italiane.
Insomma... pare che all'estero nessuno si preoccupi della dimensione minima delle regioni, anzi... quasi tutti concordano che la Devolution porti vantaggi in efficienza e autonomie locali.
Tornando in topic...cosa ne pensano dell'attuale redistribuzione del gettito i lombardo-veneti di sinistra del forum di HWUpgrade?
Tornando in topic...cosa ne pensano dell'attuale redistribuzione del gettito i lombardo-veneti di sinistra del forum di HWUpgrade?
Che mi sento piu' italiano che lombardo-veneto.
Se mi piace che i miei soldi vengano sprecati? ovviamente no.
Ma il dove vengano sprecati mi e' assolutamente indifferente.
A differenza di molti che aprono la bocca solo per darle aria, io parlo delle realtà che conosco. Ed è pure specificato nel mio post. La situazione della Lombardia è nero su bianco, poi se volete andare avanti a slogan e luoghi comuni derivati dalla situazione degli anni 50, fate pure, ma non aspettatevi alcuna considerazione.
quando paragoni la qualità della vita in lombardia alla sardegna o a qualsiasi altra regione del sud parli di cose di cose che non conosci.
Limitati a dire che ci sono problemi a non fare paragoni assurdi smentiti da qualsiasi statistica sulla distribuzione della ricchezza ,del benessere, del reddito in italia.
Due articoli in un giorno... :rolleyes:
Che mi sento piu' italiano che lombardo-veneto.
Se mi piace che i miei soldi vengano sprecati? ovviamente no.
Ma il dove vengano sprecati mi e' assolutamente indifferente.
No la domanda è: è corretto che una regione come la Lombardia non abbia i soldi per investire nel territorio? Che Milano debba vendere l'AEM per costruire la linea3 della Metro? Tutto ciò per colpa dell'essere una regione "ricca" che deve aiutare le regioni depresse?
Pensi sarebbe giusta una + equa redistribuzione del gettito? Anche solo di un 10%?
No la domanda è: è corretto che una regione come la Lombardia non abbia i soldi per investire nel territorio? Debba vendere l'AEM per costruire la linea3 della Metro? Pensi sarebbe giusta una + equa redistribuzione del gettito? Anche solo di un 10%?
Dovresti definire il concetto di "equo".
Ripeto: sentendomi piu' italiano che lombardo mi preme che i soldi vadano dove sono piu' necessari indifferentemente che questo avvenga in lombardia, sicilia o valle d'aosta, ovviamente semplificando il concetto.
In questo senso no, non trovo "equa" una redistribuzione del gettito sulla mera base di un'appartenzenza regionale, fermo restando che ovviamente ogni "territorio" ha bisogno di risorse economiche.
Per me i criteri dovrebbero essere altri e variabili nel tempo.
Abbiamo risolto il problema piu' impellente che era su marte? Bene, ora pensiamo a quello meno impellente che sta su giove (ovviamente sempre strasemplificando).
Chiaro che il primo passo dovrebbe essere "spendiamo bene i soldi che ci sono, anziche' trasarli nel cesso e tirare 3 volte lo sciacquone giusto per esserre sicuri di sprecare per bene".
Ma non vedo il federalismo come soluzione a questo problema.
Con questa logica tuttavia non si capisce per quale motivo si spendano soldi per nuove strade, automobili "cool", cinema, televisori al plasma...quando milioni di persone in tutto il mondo ogni anno muoiono di fame.
Dovremo dare un 30% del gettito minimo al Terzo Mondo.
Perchè alla Sicilia? Perchè alla Campania? Non hanno una mortalità infantile del 50% come molte nazioni africane.
Tanto noi si sopravvive lo stesso....siamo un popolo obeso...almeno ci mettiamo un po' a dieta ;)
quando paragoni la qualità della vita in lombardia alla sardegna o a qualsiasi altra regione del sud parli di cose di cose che non conosci.
Limitati a dire che ci sono problemi a non fare paragoni assurdi smentiti da qualsiasi statistica sulla distribuzione della ricchezza ,del benessere, del reddito in italia.
Due articoli in un giorno... :rolleyes:
Ancora, parli senza cognizione di causa alcuna, ed insisti nell'esporti al ridicolo. Tu NON SAI di cosa ho cognizione io; ho detto che vivo in Lombardia, ma caso vuole che abbia una conoscenza diretta di altre regioni. A parte il fatto che non è affar tuo, nè devo darne ragione a te; limitati a parlare di ciò che conosci e non venire a porre assurde illazioni su ciò che conoscono gli altri.
Le "statistiche" le trovi ad inizio post, le altre te le cerchi, signorino. Nemmeno quello da solo sai fare :rolleyes:
Con questa logica tuttavia non si capisce per quale motivo si spendano soldi per nuove strade, automobili "cool", cinema, televisori al plasma...quando milioni di persone in tutto il mondo ogni anno muoiono di fame.
Dovremo dare un 30% del gettito minimo al Terzo Mondo.
Perchè alla Sicilia? Perchè alla Campania? Non hanno una mortalità infantile del 50% come molte nazioni africane.
Tanto noi si sopravvive lo stesso....siamo un popolo obeso...almeno ci mettiamo un po' a dieta ;)
Tra il federalismo ed il "sanfrancescanesimo" passano giusto quelle 2-3 centomila via di mezzo..
Ecco, piu' o meno alla 150mila ci trovi me :D
Fermo restando che trovo scandalosa (nel senso di patetica) la quota di pil che viene dedicata agli aiuti al terzo mondo.
E'la stessa cosa.
Se dici è giusto che la Lombardia possa disporre di risorse finanziarie ridicole perchè bisogna aiutare...e quindi tutto sommato la tabella di inizio topic "non ti tocca" allora trovo molto razzista dire "li do tutti alla Calabria perchè sono italiani" invece che dire "li do tutti a chi ne ha + bisogno, ergo il Terzo Mondo."
Prima gli italiani...mi ricorda qualcosa di molto a destra ;)
E'la stessa cosa.
Se dici è giusto che la Lombardia possa disporre di risorse finanziarie ridicole perchè bisogna aiutare...e quindi tutto sommato la tabella di inizio topic "non ti tocca" allora trovo molto razzista dire "li do tutti alla Calabria perchè sono italiani" invece che dire "li do tutti a chi ne ha + bisogno, ergo il Terzo Mondo."
In un mondo perfetto la distinzione non esisterebbe.
Ma in un mondo perfetto non ci sarebbe bisogno di aiutare nessuno.
Non e' questione di razzismo, e' una questione pratica.
Sugli aerei ti dicono di pensare prima a te stesso perche' la tua salvezza e' condizione cogente per poter aiutare poi gli altri.
Se puoi vuoi arrivare al "si, ma tutto il benessere che abbiamo va oltre sopravvivere" la risposta puo' essere solo un ovvio "hai ragione".
Ma dovremmo addentrarci in discorsi che esulano un po' dal thread.
Li riassumo in soldoni con un "credo che l'uomo, nelle condizioni adeguate, sia fondamentalmente capace di tanta nobilta' d'animo.
Ma non cosi' tanta."
Prima gli italiani...mi ricorda qualcosa di molto a destra ;)
Come ho spiegato sopra, non e' solo questione di "prima", se non in termini di realizzare le condizioni che rendano possibile il "dopo".
Comunque, per quanto col discorso c'entri poco, non credo sia la prima volta che dico di avere un forte senso della Patria.
E parimenti non e' la prima volta che dico di non essere riconducibile alla sinistra piuttosto che alla destra.
No la domanda è: è corretto che una regione come la Lombardia non abbia i soldi per investire nel territorio? Che Milano debba vendere l'AEM per costruire la linea3 della Metro? Tutto ciò per colpa dell'essere una regione "ricca" che deve aiutare le regioni depresse?
Pensi sarebbe giusta una + equa redistribuzione del gettito? Anche solo di un 10%?
A me non sembra che la Lombardia sia una regione tanto povera...
E poi, ripeto, bisognerebbe avere tutti i dati dal '48 ad oggi, e non solo il 2001, che, guardacaso, è l'anno sempre citato dai demagoghi del federalismo, e che inoltre non corrisponde più alla reltà attuale.
E sappiate che le regioni ricche della Germania si stanno sì stufando di sostentare buona parte della ex DDR, ma hanno versato MOLTO più di quanto possa aver fatto la Lombardia, ed in un periodo di tempo di pochi anni
Attento a quello che dici, c'è il professor 00Luca. :cool: :cool:
Se non sei d'accordo con quel che dice lo puoi confutare.
Evitiamo di parlare di una terza persona come se non fosse presente, please.
E sappiate che le regioni ricche della Germania si stanno sì stufando di sostentare buona parte della ex DDR, ma hanno versato MOLTO più di quanto possa aver fatto la Lombardia, ed in un periodo di tempo di pochi anni
Questo è assolutamente FALSO. Informati...a 20 anni capisco che molti aspetti di politica internazionale non ti siano noti.
Questo è assolutamente FALSO. Informati...a 20 anni capisco che molti aspetti di politica internazionale non ti siano noti.
Cosa è falso? cha la riunificazione è costata CARISSIMA alla Germania?
Aspetti di politica internazionale? Hai le idee un po' confuse sulle differenze tra l'aspetto amministrativo e quello politico dell'evento.
Cosa è falso?
E' falso quello che ho quotato del tuo intervento.
E' falso quello che ho quotato del tuo intervento.
invece è vero;la germania dell'ovest per la ex ddr ha investito così tanto che nel dopo muro di berlino sono aumentati i disoccupati e le tasse;inoltre l'aver spostato il parlamento non è passato inosservato.
E' falso quello che ho quotato del tuo intervento.
Cosa di quello che hai quotato?
"E sappiate che le regioni ricche della Germania si stanno sì stufando di sostentare buona parte della ex DDR, ma hanno versato MOLTO più di quanto possa aver fatto la Lombardia, ed in un periodo di tempo di pochi anni"
Cha le regioni occidentali della Germania hanno sostenuto le regioni orientali?
Che si sono stufate di farlo (notizia di non molti giorni fa)?
Che la riunificazione è costata carissima?
Che il periodo di "assistenza" è stato di pochi anni (dal 90 ad oggi) e non dilazionato nel tempo (cosa che, cmq, i dati postati non dimostrano)?
Che la crescita della Germania è stata rallentata da questo processo?
O ciò che ho detto è tutto falso? (cosa impossibile, dato che almeno le prime tre sono ASSOLUTAMENTE vere e documentabilissime?)
Ti ridomando di definire le tue affermazioni, per favore, altrimenti non posso nemmeno risponderti :)
invece è vero;la germania dell'ovest per la ex ddr ha investito così tanto che nel dopo muro di berlino sono aumentati i disoccupati e le tasse;inoltre l'aver spostato il parlamento non è passato inosservato.
Andate a prendervi i dati di quanto ogni Lander trattiene del gettito fiscale.
Andare a prendervi i dati di quanto ogni Lander occidentale ha dovuto sacrificare per i Lander orientali, percentualmente rispetto al proprio gettito fiscale.
Confrontate quindi i dati con la tabella che ho pubblicato a pagina 1
Poi ripassate di qui.....se c'è qualcosa da dire.
Andate a prendervi i dati di quanto ogni Lander trattiene del gettito fiscale.
Andare a prendervi i dati di quanto ogni Lander occidentale ha dovuto sacrificare per i Lander orientali, percentualmente rispetto al proprio gettito fiscale.
Poi ripassate di qui.....
postali tu visto che l'avrai letto,e noi no
Questo
E sappiate che le regioni ricche della Germania .... hanno versato MOLTO più di quanto possa aver fatto la Lombardia, ed in un periodo di tempo di pochi anni
postali tu visto che l'avrai letto,e noi no
Ma io mi sono un po'scocciato di parlare con gente che non conosce la materia ma spara sentenze da docente universitario.
Io se qualcosa non lo conosco come MINIMO utilizzato il condizionale.
guarda qua:
http://www.esteri.it/ita/3_22_40_209.asp
e ancora qua
http://www.ideazione.com/quotidiano/6.altro/2005/2005-12-14_rivista_mennitti.htm
da cui estraggo:
Quando nel 1990 Helmut Kohl impostò la politica di intervento nei nuovi Länder, la mancanza di lungimiranza non fu tanto nell’aver sottovalutato il peso dell’arretratezza della Ddr, quanto nell’aver sopravvalutato la forza del modello renano in tempi di globalizzazione. Un errore di prospettiva che è costato caro al paese, scivolato nell’ultimo quindicennio nelle classifiche della competitività, della ricchezza e del dinamismo.
e qui trovi i costi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riunificazione_tedesca
1.500 miliardi di Euro (secondo Freie Universität Berlin). Questa cifra è più grande del debito nazionale dello stato tedesco
Questo
Quello che non mi sembra tu voglia capire è che il costo non è solo quello "materiale" dei trasferimenti, ma complessivo, e coinvolgente l'intera economia.
Certamente la Baviera, la Ruhr e la Saar hanno pagato molto caro la riunificazione. Per loro fortuna, però, visto che la potenza economica della Germania ovest è "sparsa" su tutto il territorio, il costo "unitario" è risultato inferiore. Non credo bisogni essere docente universitario per capirlo.
Questo inoltre dimostra come il tuo interesse e la tua visione non vadano oltre il tuo orticello. Meno male che ero io che non aveva la necessaria comprensione internazionale.
e ancora qua
http://www.ideazione.com/quotidiano/6.altro/2005/2005-12-14_rivista_mennitti.htm
da cui estraggo:
Quando nel 1990 Helmut Kohl impostò la politica di intervento nei nuovi Länder, la mancanza di lungimiranza non fu tanto nell’aver sottovalutato il peso dell’arretratezza della Ddr, quanto nell’aver sopravvalutato la forza del modello renano in tempi di globalizzazione. Un errore di prospettiva che è costato caro al paese, scivolato nell’ultimo quindicennio nelle classifiche della competitività, della ricchezza e del dinamismo.
e qui trovi i costi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riunificazione_tedesca
1.500 miliardi di Euro (secondo Freie Universität Berlin). Questa cifra è più grande del debito nazionale dello stato tedesco
Grazie dell'aiuto, cito da wikipedia:
"Il costo della riunificazione è stato stimato intorno ai 1.500 miliardi di Euro (secondo Freie Universität Berlin). [...] A tutt'oggi uno speciale trasferimento di 100 miliardi di Euro ogni anno viene dato ai territori dell'ex-Germania Est per la "ricostruzione"."
Caro 00Luca, spero che ti renderai conto d'un paio di cose:
-non parlavo a sproposito (e non è mia abitudine farlo, nonostante l'etàche con tanto stile hai chiamato in causa)
-Le cifre in ballo sono BESTIALI
Quindi, vedi tu.
zerothehero
26-06-2006, 21:49
Dici?Adesso viene Cuff... e ti obbliga ad aprire un thread riparatore :read: :stordita:
Venga pure :p ..ho pure qualcosina da ridire sul fatto che permette il prepensionamento a 35 anni con pochi anni di contributi, per quelli che lavorano in regione sicilia..
zerothehero
26-06-2006, 21:50
:rotfl: Cioè, si parla d'estendere la competenza delle regioni, e tu proponi di togliere le competenze che già alcune hanno?
Illuminami
O tutti o nessuno. :fagiano:
Bravo, pian piano (ma molto piano) stai capendo che il principio del tutto è dovuto non funziona.
Nord che inizia tra l'altro a scricchiolare economicamente....
E' uno dei capisaldi dell'attuale governo il tutto dovuto.
Pensa che tra gli scricchiolii del nord, ci sono finito pure io, e moltissimi altri ultimamente; ma a beneficio di chi ?
Andate a prendervi i dati di quanto ogni Lander trattiene del gettito fiscale.
Andare a prendervi i dati di quanto ogni Lander occidentale ha dovuto sacrificare per i Lander orientali, percentualmente rispetto al proprio gettito fiscale.
Confrontate quindi i dati con la tabella che ho pubblicato a pagina 1
Poi ripassate di qui.....se c'è qualcosa da dire.
Dove sono questi dati? Avete postato altre cose.
Io non ho mai detto che non è costato alcun sacrificio alla Germania "occidentale" ma ho contestato il fatto che abbiano dato + di quanto il Nord Italia da al mezzogiorno da 30 anni.
^TiGeRShArK^
26-06-2006, 22:51
Dove sono questi dati? Avete postato altre cose.
Io non ho mai detto che non è costato alcun sacrificio alla Germania "occidentale" ma ho contestato il fatto che abbiano dato + di quanto il Nord Italia da al mezzogiorno da 30 anni.
Lavoro = Forza X Spostamento
Potenza = Lavoro / Unità di tempo
a buon intenditor poke parole ;)
Dove sono questi dati? Avete postato altre cose.
Io non ho mai detto che non è costato alcun sacrificio alla Germania "occidentale" ma ho contestato il fatto che abbiano dato + di quanto il Nord Italia da al mezzogiorno da 30 anni.
Forse non hai letto che i 1500mld di euro, pagati evidentemente dalla ex Germania ovest sono una cifra superiore al debito tedesco, ed il nostro debito pubblico dovrebbe essere attorno ai 1000 mld... (senza contare che è una cifra in aumento di 100mld all'anno).....
EDIT: è la quantità di soldi trasferiti dalla germania ovest ad aumentare di 100mld l'anno, e non il nostro debito, come si capiva dal post :stordita:
Credo proprio di sì, in 16 anni hanno scucito MOLTO di più di quanto non abbiamo fatto noi col meridione.
E senza contare che l'economia tedesca-occidentale (a suo tempo) è cresciuta senza le migrazioni dalla germania est (impossibili per ovvi motivi), mentre l'economia del nord Italia è cresciuta grazie alla manodopera a basso costo del meridione. Senza il serbatoio di personale del sud, non sarebbe stato possibile alcun boom industriale
Leggiti pagina 8 in fondo e 9
http://www.confindustria.it/studiric.nsf/95455CC8AC03D6B4C1256D160051F57A/$File/Nota%20CSC_0103.pdf
Occhio a questo passaggio: "Come risultato finale a ciascun Laender viene garantito almeno il 95% della media del gettito nazionale per abitante. Esiste anche una clausola di garanzia per i Laender forti: il loro gettito per abitante non può scendere al di sotto del gettito medio nazionale."
Poi se la Germania Ovest ha bruciato migliaia di mld di Euro in "Italian Style" (do per buono WikiPedia anche se avrei delle considerazioni sui dati da ponderare in base al PIL e Debito pubblico di Italia e Germania ma amen...) non è cmq un buon motivo per continuare a mantenere in vita uno stato inefficiente. Non trovi? ;)
Il federalismo in Germania ha da sempre funzionato. Semmai quanto sopra citato non è che un'altra dimostrazione che gli aiuti a pioggia "tutto è dovuto" non funzionano....
Ancora, parli senza cognizione di causa alcuna, ed insisti nell'esporti al ridicolo. Tu NON SAI di cosa ho cognizione io; ho detto che vivo in Lombardia, ma caso vuole che abbia una conoscenza diretta di altre regioni. A parte il fatto che non è affar tuo, nè devo darne ragione a te; limitati a parlare di ciò che conosci e non venire a porre assurde illazioni su ciò che conoscono gli altri.
Le "statistiche" le trovi ad inizio post, le altre te le cerchi, signorino. Nemmeno quello da solo sai fare :rolleyes:
Ho risposto ad un post ben preciso "provateci voi..." ecc. se non vuoi risposte non postare.
Per quanto riguarda le cognizioni:
http://www.jobtel.it/rubriche/dossier/archiviodossier/QualitaSole/Qualita_della_vita_2004.pdf
pag 2 classifica per tenore di vita , la ricchezza, di cui hai parlato nel post che ho quotato all'inizio. Emerge che si, siete più ricchi in media.
lLe statistiche che trovo a inizio post riguardano la redistribuzione delle imposte è normale che chi è più ricco venga tassato di più ( enon per questo diventa povero) e riceva indietro di meno, è un principio costituzionale. Che i soldi si possano usare meglio è un dato di fatto.
Dell'incapace e del signorino lo dai a qualcun'altro, grazie, io non ti ho offeso in nessun caso, se brucia e scalda, sederino in acqua fresca.
Inserisco anche qui queste dichiarazioni perchè provengono da sinistra e sono pertanto molto utili alla discussione. Non c'è una parte che si lamenta di qualcosa che non esiste....evidentemente inizia ad aprirsi un varco anche nell'Unione.
"...Franco Bassanini, tra i principali promotori del comitato, guarda all'affermazione del No in Lombardia e nel Veneto e avverte: "La questione settentrionale c'è e deve essere risolta dal governo in tre modi: infrastrutture, semplificazione burocratica, federalismo fiscale". Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente ds della Provincia, Filippo Penati: "La vittoria del No è un dato di rilevanza nazionale, nell'area metropolitana più ricca e avanzata del Paese è emersa una chiara bocciatura di una proposta confusa e farraginosa". Poi arrivano le richieste a Roma: "I milanesi ora si aspettano dal governo Prodi e dal Parlamento una vera riforma federale dello Stato". E ancora: "Milano non può attendere ancora la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali dopo anni di promesse, senza che ci fossero gli opportuni finanziamenti".
(27 giugno 2006 - Repubblica.it)
Venga pure :p ..ho pure qualcosina da ridire sul fatto che permette il prepensionamento a 35 anni con pochi anni di contributi, per quelli che lavorano in regione sicilia..
:eek: Davvero? Ovviamente solo in cambio di un voto?! :D Quindi in Sicilia ci sono tanti "Tonino Cardamone, giovane in pensione"??? :D
SE VENETO E LOMBARDIA SEGUISSERO IL MODELLO TRENTINO, A ROMA “SALTEREBBERO” 55 MILIARDI DI EURO
cristina malaguti
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Lombardo-Veneto: ormai, dopo il voto referendario del 25 giugno scorso tutti ne parlano. A volte anche solo per riempirsene la bocca e tracciare strategie politiche di questo o quel partito. Ma nessuno riflette realmente su cifre e concreti scenari futuri. Anzi, qualcuno per la verità lo ha timidamente fatto (oltre la Padania, che se ne è occupata approfonditamente con un servizio pubblicato lo scorso giovedì) lanciando una sorta di monito a questo governo: attento perché se le due Regioni che hanno votato con forza sì alla riforma federalista dello Stato decidono di trovare una soluzione alla sperequazione fiscale che - insieme al Piemonte - le separa dal resto del Paese, si rischia di andare a fondo tutti. Suona più o meno così infatti l’articolo apparso ieri sull’autorevole quotidiano economico di Confindustria Il Sole 24 Ore. Ovvero: che la Lombardia e il Veneto anche solo per produzione di reddito rappresentassero da sole un paese nel paese è ormai noto a tutti; quello che però ancora sfugge ai più è che se questo cuore pulsante del Paese (al quale occorre aggiungere anche il Piemonte, sebbene una risposta referendaria poco meno evidente) iniziasse un percorso verso un’autonomia “modello Trentino Alto Adige”, il 90 per cento di ciò che versa a Roma sotto forma di imposte tornerebbe per così dire “a casa”. Nelle casse centrali in pratica resterebbe solo il 10 per cento. E poi?
L’analisi dettagliata è tutt’altro che semplice, ma tanto per rendere l’idea è sufficiente capire come funziona il meccanismo. «Il Trentino, è vero, - scrive il quotidiano economico - incassa il 90 per cento di tutte le imposte erariali riscosse sul suo territorio, ma a fronte di queste entrate si fa carico direttamente di una quota molto maggiore di spese del resto delle regioni italiane. Per esempio il Trentino si finanzia da solo tutta la sanità, l’istruzione, la finanza locale, l’assistenza, e ha competenze maggiori delle altre regioni anche in campi quali i trasporti locali, il territorio etc.».
Insomma nella sua autonomia speciale c’è una vera devoluzione che comunque permette alla regione di gestirsi al meglio. Cosa che non avviene invece per Lombardia e Veneto. Ma se ciò si verificasse? Il Sole 24 Ore, su dati elaborati dalla Ragioneria dello Stato e dell’Isae, lo spiega molto bene.
Si ipotizza, in pratica, «che competenze simili a quelle del Trentino» vengano «improvvisamente devolute» a Lombardia e Veneto, assumendo, di contro, che queste due regioni ottengano «il 90 per cento di tutti i tributi erariali riscossi sul proprio territorio, cioè le imposte sul reddito delle persone fisiche e giuridiche, l’Iva e le altre imposte indirette. «Risulta che la Lombardia dovrebbe finanziarsi da sola circa 14 miliardi di euro di spesa in più e il Veneto circa la metà, 7,5». Spese in più per la devoluzione di competenze come avviene nel Trentino? Certo, ma Lombardia e Veneto, seguendo questa logica, riceverebbero indietro molto più di quanto ricevono ora: «qualcosa come 54 miliardi di euro in più di entrate e il Veneto 22». E se è vero, come è vero, che entrambe le regioni sono già approssimativamente in equilibrio nella squilibrata bilancia del dare/avere con lo Stato, non riesce difficile pensare che sottratti i 14 miliardi necessari alla Lombardia per far fronte alle spese aggiuntive per effetto della ipotetica devoluzione e i 7 e mezzo che il Veneto destinerebbe per lo stesso motivo, il risultato è comunque abbondantemente positivo per entrambe le casse regionali: un surplus di 40 miliardi di euro per la prima (poco meno di 80mila miliardi di vecchie lire) e 15 miliardi per la seconda.
Qualcuno ha un’idea di che cosa significa questo? Di fondo due cose fondamentali. Una, che le due Regioni, in attesa cronica di infrastrutture (ora con il governo Prodi rischiano di sfumare anche quelle previste dalla Legge Obiettivo elaborata dal precedente esecutivo) potrebbero reinvestire al meglio questa ricchezza prodotta nel loro territorio. E, anche ammesso che una quota finisca in un fondo solidarietà per le regioni più in difficoltà, tanto comunque basterebbe a risolvere problemi decennali. Due, che forse l’assistenzialismo incontrollato potrebbe finalmente cedere il passo ad una assistenza meglio gestita e più oculata. Sì, perché infatti, seguendo l’“ipotesi Trentino” alle casse centrali dello Stato non entrerebbero più qualcosa come 55 miliardi di euro. «Naturalmente - scrive il quotidiano di Confindustria - questo significa anche che lo Stato centrale andrebbe a rotoli, privato di entrate nette per oltre il 5 per cento del Pil, e non avendo più il 90 per cento delle entrate in Lombardia e Veneto come collocate al debito pubblico». Insomma, un conto è che solo il Trentino “con poche centinaia di migliaia di abitanti” lasci allo Stato il 10 per cento delle ricchezze che produce. Altra cosa è che lo facciano due entità che da sole contano 14 milioni di abitanti. Quindi - conclude il quotidiano - «non sono Veneto e Lombardia che dovrebbero diventare come il Trentino, piuttosto è il Trentino che dovrebbe diventare più italiano». Ma la realtà è ben diversa. La realtà attuale è che un’enorme massa di denaro lascia il Nord per finire non si sa bene come in un Sud che in mezzo secolo non è mai decollato. E il referendum era una buona occasione per riequilibrare le risorse a vantaggio di tutti. Il Veneto, la Lombardia e buona parte del Piemonte lo hanno capito: il sistema così non funziona e se non si pone un rimedio adeguato si rischia che lo Stato centrale, nel fallimentare tentativo di mantenere se stesso anche a spese dello sviluppo del Meridione, zavorri anche la parte produttiva del Paese. Il che significa che poi non ce n’è più per nessuno. La riforma costituzionale sottoposta a referendum poteva essere l’inizio di un proficuo percorso per l’intero Paese, che avrebbe portato alla realizzazione di un compiuto federalismo fiscale. Ora rimane solo la realtà dei numeri: una sperequazione macroscopica che costringe le regioni più produttive a scegliere tra il subire la cronica sofferenza di infrastrutture (che può finire col bloccarne lo sviluppo) o cercare una soluzione autonoma, magari “modello Trentino”.
[LaPadania.com 01/07/2006]
Quale sarebbe la strada politica che porta all'autonomia?
Ho risposto ad un post ben preciso "provateci voi..." ecc. se non vuoi risposte non postare.
Voglio risposte serie, le tue sono da burletta. Il bandolo della matassa è lo squilibrio tra la situazione attuale e quella che c'era quando si sono stabilite le ripartizioni fiscali, ed il fatto che regioni come la Lombardia si sono notevolmente impoverite da allora, eppure continuano a gettare nel cesso il 90% del proprio gettito fiscale.
Altro che "principio costituzionale", sono da rivedere i parametri, e hai svariate ricerche a riprova del fatto che questo modello non sia più sostenibile, o almeno non con le percentuali attuali. Se poi vuoi continuare il discorso assistenzialista-menefreghista modello "continuate a pagare per noi non importa cos'è cambiato" continua pure, ma da solo, il tuo sproloquio illogico.
Voglio risposte serie, le tue sono da burletta. Il bandolo della matassa è lo squilibrio tra la situazione attuale e quella che c'era quando si sono stabilite le ripartizioni fiscali, ed il fatto che regioni come la Lombardia si sono notevolmente impoverite da allora, eppure continuano a gettare nel cesso il 90% del proprio gettito fiscale.
Altro che "principio costituzionale", sono da rivedere i parametri, e hai svariate ricerche a riprova del fatto che questo modello non sia più sostenibile, o almeno non con le percentuali attuali. Se poi vuoi continuare il discorso assistenzialista-menefreghista modello "continuate a pagare per noi non importa cos'è cambiato" continua pure, ma da solo, il tuo sproloquio illogico.
Ribadisco per l'ultima volta poi ti lascio all'ottusità e alla grossolaneria che stanno caratterizzando i tuoi post: ho risposto ad una tua affermazione precisa con dati precisi e inequivocabili.
L'impoverimento in senso assoluto non esiste, esiste un rallentamento relativo della crescita.
Continua pure i tuoi comizi ai raduni della lega per toni e contenuti sono più adeguati.
Saluti.
ps. sul "continuate pure a pagare per noi..." e altre sciocchezze del genere, personalmente vivo e lavoro e pago le tasse al nord...
Addio.
Dai su cercate di non incazzarvi :)
Ribadisco per l'ultima volta poi ti lascio all'ottusità e alla grossolaneria che stanno caratterizzando i tuoi post: ho risposto ad una tua affermazione precisa con dati precisi e inequivocabili.
Nessun dato significativo, solo prese di posizione preconcette e di scarso valore, da cui ricavi più o meno quel che ti fa più comodo. Rallentamento della crescita e non impoverimento :rolleyes: ma per piacere... ridicolo.
Comunque grazie per le belle considerazioni che devo ovviamente al fatto che non sai come meglio rispondere, ti valgono una nomination nella mia ignore list.
Dai su cercate di non incazzarvi :)
Tutto ciò:
Provate voi a venire a vivere in Lombardia, con un costo della vita più alto del 30% minimo rispetto alle regioni del sud, ormai la stessa difficoltà nel trovare lavoro e stipendio decenti, ed in più con infrastrutture che vanno marcendo perchè i vostri fondi vanno a pagare una vita di vacanza di qualche approfittatore. Troppo bello continuare coi luoghi comuni "i ricchi del nord" "i suv" "i figli di papà": venite a vivere qui, poi sparate ancora queste cazzate.
è smentito dal dossier del Sole 24 ore che ho postato sopra e che riporto.
http://www.jobtel.it/rubriche/dossier/archiviodossier/QualitaSole/Qualita_della_vita_2004.pdf
Se mancano certe basi, si nega l'evidenza e pure messi di fronte ai fatti si continua a negare non è possibile costruire nessun dialogo.
Sì non è corretto il passaggio in rosso, ma tutto il resto sì
"Provate voi a venire a vivere in Lombardia, con un costo della vita più alto del 30% minimo rispetto alle regioni del sud, ormai la stessa difficoltà nel trovare lavoro e stipendio decenti, ed in più con infrastrutture che vanno marcendo perchè i vostri fondi vanno a pagare una vita di vacanza di qualche approfittatore.
Sì non è corretto il passaggio in rosso, ma tutto il resto sì
"Provate voi a venire a vivere in Lombardia, con un costo della vita più alto del 30% minimo rispetto alle regioni del sud, ormai la stessa difficoltà nel trovare lavoro e stipendio decenti, ed in più con infrastrutture che vanno marcendo perchè i vostri fondi vanno a pagare una vita di vacanza di qualche approfittatore.
quand'anche fosse cosi sarebbe poco?
Non è corretto in generale il tenore del post: la qualità della vita al nord è complessivamente molto più alta delle regioni del sud, cosi come la ricchezza.
Questo non mi sembra sia mai stato messo in discussione e non è ragionevolmente possibile farlo.
Del resto si stava discutendo.
roverello
01-07-2006, 15:14
Scusate, ma avete trovato una risposta seria al perchè il Lazio, pur mon avendo grandi industrie, ecc è secondo alla Lombardia per mancato ritorno di fondi dallo stato?
Dove pagano, le società, le tasse?
Dove hanno la sede fiscale.
E dove si trova questa sede per molte aziende italiane?
A Milano o a Roma.
Quindi la Fiat paga le tasse a Torino (credo) anche per gli stabilimenti posti in altre regioni.
Quindi quelle cifre non sono attendibili.
Servono dati che confrontino la ricchezza prodotta, e allora i dati cambiano.
Non che non ci siano sprechi, ecc, ma le cose non stanno affatto come quei dati sembrano volere fare credere.
[A+R]MaVro
01-07-2006, 15:58
Scusate, ma avete trovato una risposta seria al perchè il Lazio, pur mon avendo grandi industrie, ecc è secondo alla Lombardia per mancato ritorno di fondi dallo stato?
Dove pagano, le società, le tasse?
Dove hanno la sede fiscale.
E dove si trova questa sede per molte aziende italiane?
A Milano o a Roma.
Quindi la Fiat paga le tasse a Torino (credo) anche per gli stabilimenti posti in altre regioni.
Quindi quelle cifre non sono attendibili.
Servono dati che confrontino la ricchezza prodotta, e allora i dati cambiano.
Non che non ci siano sprechi, ecc, ma le cose non stanno affatto come quei dati sembrano volere fare credere.
Ni
Dipende come sono organizzate: se la FIAT di Melfi fosse una società chiamata Fiat Melfi Spa e controllata da Fiat Auto Spa la prima pagherebbe le tasse in Basilicata e la seconda a Torino, ma sempre di FIAT si tratterebbe.
Al Lazio probabilmente tornano pochi soldi come regione ma beneficia indubbiamente della presenza degli apparati statali a Roma che assorbono sicuramente una quota di risorse molto maggiore di quella trasferita alla Regione.
roverello
01-07-2006, 16:12
MaVro']Ni
Dipende come sono organizzate: se la FIAT di Melfi fosse una società chiamata Fiat Melfi Spa e controllata da Fiat Auto Spa la prima pagherebbe le tasse in Basilicata e la seconda a Torino, ma sempre di FIAT si tratterebbe.
Al Lazio probabilmente tornano pochi soldi come regione ma beneficia indubbiamente della presenza degli apparati statali a Roma che assorbono sicuramente una quota di risorse molto maggiore di quella trasferita alla Regione.
Te ne dico altre:
TELECOM
Autostrade
Enel
Eni-Agip
Sicuramente non hanno sedi fiscali decentrate.
Io però volevo dire che quel dato da solo non è indicativo per misurare il reale contributo che ogni regione versa nelle casse dello stato.
Te ne dico altre:
TELECOM
Autostrade
Enel
Eni-Agip
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
:asd:
Sinceramente non sono numeri che possono ribaltare la tabella, semmai modificarla a sfavore del Lazio.
Il Nord-Italia è spinto dalle Partite Iva e dalle PMI per la stragrande maggioranza. Le grandi aziende le hai già citate te e lì si chiude sostanzialmente il cerchio.
roverello
01-07-2006, 18:32
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
:asd:
Sinceramente non sono numeri che possono ribaltare la tabella, semmai modificarla a sfavore del Lazio.
Il Nord-Italia è spinto dalle Partite Iva e dalle PMI per la stragrande maggioranza. Le grandi aziende le hai già citate te e lì si chiude sostanzialmente il cerchio.
E' in parte vero. Ma quello che io volevo dimostrare che quei numeri non sono sgnificativi, in quanto l'imposizione fiscale non è obbligatoriamente correlata all'area territoriale dove avviene la produzione.
l'imposizione fiscale non è obbligatoriamente correlata all'area territoriale dove avviene la produzione.
Ma è corrispondente per la stra-grande maggioranza del dato...
Quindi puoi rammaricarti per il trattamento che subisce la tua regione ;)
mauriz83
23-10-2006, 21:49
sbaglio o la puglia è l'unica regione del sud ad essere in debito,seppur di poco, con lo stato :eek: ? :winner:
nomeutente
24-10-2006, 09:25
Up non fa mai male :D
Up di thread così vecchi dovrebbero essere fatti previo consenso dello staff.
Siccome io non c'ero quando hai uppato, chiudo. Nel caso tu abbia sentito qualche altro mod e io non ne sia informato, contattami pure in pvt.
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