View Full Version : Diagramma delle potenze in corrente alternata
*nicola*
20-06-2006, 15:54
Non ho minimamente capito come si disegna il diagramma delle potenze relativo ad un circuito in corrente alternata.
Il prof scrive dei valori P e Q (non precisando da dove saltano fuori) e poi disegna un triangolo senza specificare se ci sono anche degli assi cartesiani da aggiungere. Qualcuno mi sa spiegare questo tipo di diagramma (o anche indicare un stio dove lo spiegano), su libri e dispense che ho non c'è una mazza (tanto per cambiare...).
danny2005
20-06-2006, 16:00
Se non ricordo male, il triangolo (rettangolo eh!) è una relazione vettoriale tra la potenza attiva, quella reattiva e la potenza apparente complessa ottenuta sommando vettorialmente queste 2.
Le potenze attiva e reattiva sono i 2 cateti.
Quindi non hai bisogno di un'origine degli assi
Byez
*nicola*
20-06-2006, 16:27
Guardando i calcoli sembrerebbe che tu abbia ragione. Grazie 1000
Oceans11
20-06-2006, 18:57
allora...se la memoria non mi inganna...
si fa con la circonferenza goniometrica...
il raggio della circonferenza è la potenza appparente (A) (il modulo della potenza complessa (C)) il cui coseno è la potenza attiva (P) ed il seno quella reattiva (Q)
il triangolo deriva solo dalla rappresentazione dei due cateti (P e Q) e dell'ipotenusa (C)
hakermatik
22-06-2006, 15:16
in pratica P è la potenza attiva (quella che si dissipa sulle resistenza) e si misura in watt. Q è la potenza reattiva (dissipata sulle induttanze e sui condensatori) si misura in VAR (volt ampere reattivi). A è la potenza apparente, si misura in VA (volt ampere) la calcoli così: (P^2 + Q^2)^(1/2)
poi c'è la potenza complessa, la puoi disegnare facilmente nel piano complesso trattandola appunto come un numero complesso
ha la seguente forma: P+jQ (parte reale uguale alla pot. attiva e parte immaginaria uguale alla potenza reattiva) il modulo della potenza complessa è uguale alla potenza apparente A
poi ci sono queste relazioni. P= A cos(teta) Q= A sin(teta)
teta è l'angolo della corrente rispetto alla tensione (lo sfasamento per intenderci).
ciao
*nicola*
22-06-2006, 17:38
Grazie a a tutti quanti...
hakermatik
22-06-2006, 18:45
Di niente... ma sei all'università??
Dalla foto mi sembra di averti gà visto... dove studi?
il principio è identico al triangolo delle impedenze (non so se da te si fa, ma è molto utile)
si giusto...ma la potenza reattiva non si "dissipa". La dissipazione termica è prerogativa della potenza attiva che nel caso di circuito lineare combacia con quella dissipata sulle R. Quella reattiva..mettiamola così: serve a magnetizzare i circuiti.
hakermatik
24-06-2006, 13:47
si giusto...ma la potenza reattiva non si "dissipa". La dissipazione termica è prerogativa della potenza attiva che nel caso di circuito lineare combacia con quella dissipata sulle R. Quella reattiva..mettiamola così: serve a magnetizzare i circuiti.
pardon... lo so che non la potenza reattiva non si dissipa... come diceva il mio prof. di elettrotecnica "la potenza reattiva viene sbalottata tra induttanze, condensatori e generatori...". E' appunto la potenza necessaria a caricare le induttanze o i condensatori. Se dopo la carica il circuito viene posto in fase di scarica (vengono stacati i generatori) la potenza reattiva si scarica sugli elementi passivi-dissipativi (resistenze), se non ci sono si muove continuamente (oscilla) tra induttori e condensatori. Questo idealmente, in realtà anche se non ci sono elementi puramente resistivi la potenza si dissipa sui conduttori, che hanno anche loro una certa resistenza, anche se piccolissima. ora dovrebbe essere più chiaro...
pietro84
24-06-2006, 15:25
si giusto...ma la potenza reattiva non si "dissipa". La dissipazione termica è prerogativa della potenza attiva che nel caso di circuito lineare combacia con quella dissipata sulle R. Quella reattiva..mettiamola così: serve a magnetizzare i circuiti.
in realtà la potenza reattiva non ha alcun significato fisico(dopo alcune riflessioni arrivai a questa conclusione).
l'unica potenza "vera" dissipata dal punto di vista fisico è la potenza attiva, che sarebbe la potenza media dissipata.
la potenza reattiva tiene conto della corrente erogata al carico (a parità di potenza attiva): più è alta, maggiore è la corrente che il generatore deve erogare al carico. ora, poichè alla corrente sono legate le perdite per effetto Joule (direttamente proporzionali al quadrato della corrente), si capisce perchè le compagnie elettriche (Enel) applicano un sovrapprezzo quando il fattore di potenza (o cosphi) si allontana dall'unità. Nel rifasamento ciò che si fa è in ultima analisi proprio diminuire la potenza reattiva (al fine di rendere quanto più possibile unitario cosphi)
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