View Full Version : azioni contro berlusconi
salve a tutti
si era parlato molto di limitare l'ex premier
per le leggi che si era fatto a suo favore e per limitare (nel giusto limite, alcune sue attività)
visto che facendo ricerche non ho trovato nessuna proposta dei ministri...voi sapete qualcosa a riguardo di come si sta agendo?
grazie
lognomo33
04-06-2006, 08:58
salve a tutti
si era parlato molto di limitare l'ex premier
per le leggi che si era fatto a suo favore e per limitare (nel giusto limite, alcune sue attività)
visto che facendo ricerche non ho trovato nessuna proposta dei ministri...voi sapete qualcosa a riguardo di come si sta agendo?
grazie
Non credo si possa agire molto sino a quando lui farà parte del parlamento.Ecco perchè al contrario di qualsiasi candidato per la presidenza del consiglio lui si candida anche per entrare in parlamento. ;)
Io personalmente sarei per l'esilio visti i continui richiami ad andare contro le istituzioni(cosa assolutamente inaccettabile in una qualsiasi repubblica)o quanto meno dall'interdizione di cariche parlamentari,di governo e istituzionali.
Ma questa è una mia opinione e non c'entra con la tua domanda.
bartolino3200
04-06-2006, 09:52
Non credo si possa agire molto sino a quando lui farà parte del parlamento.Ecco perchè al contrario di qualsiasi candidato per la presidenza del consiglio lui si candida anche per entrare in parlamento. ;)
Io personalmente sarei per l'esilio visti i continui richiami ad andare contro le istituzioni(cosa assolutamente inaccettabile in una qualsiasi repubblica)o quanto meno dall'interdizione di cariche parlamentari,di governo e istituzionali.
Ma questa è una mia opinione e non c'entra con la tua domanda.
Vedo che la scuola del dittatore Castro sta dando i suoi frutti, per quanto "bacati".
Magari come Castro inizieremo a mandare in esilio coloro che sono contro Prodi, o i cattolici e i preti, o i tanto amati omosessuali (nulla contro, ma pare che siano tutti per voi).
Infatti se non lo sapessi Fidel Castro ha "esiliato" frotte di omosessuali che per non essere condannati a carcere a vita o pena di morte, dovevano dichiararsi malati di mente (mi chiedo oltretutto come possa un malato di mente dichiararsi tale se non ne ha facoltà).
Adesso che volete fare esiliare metà degli italiani perchè votano destra?
Ma lol :asd:
Venticello
04-06-2006, 09:57
Quello che non capisco è che nonostante la vittoria delle elezioni continuano a parlare di Berlusconi anche se sta all'opposizione...il giorno che morirà o il cdx cambierà leader sarà una disgrazia per il csx, perderanno il 90% degli argomenti di cui parlare :D
lognomo33
04-06-2006, 09:58
Vedo che la scuola del dittatore Castro sta dando i suoi frutti, per quanto "bacati".
Magari come Castro inizieremo a mandare in esilio coloro che sono contro Prodi, o i cattolici e i preti, o i tanto amati omosessuali (nulla contro, ma pare che siano tutti per voi).
Infatti se non lo sapessi Fidel Castro ha "esiliato" frotte di omosessuali che per non essere condannati a carcere a vita o pena di morte, dovevano dichiararsi malati di mente (mi chiedo oltretutto come possa un malato di mente dichiararsi tale se non ne ha facoltà).
Adesso che volete fare esiliare metà degli italiani perchè votano destra?
Ma lol :asd:
Forse non ci senti quando uno parla oppure hai le orecchie piene di cerume,e in tal caso valle a lavare.
Hi detto chiaramente il perchè,non perchè è di destra,ma perchè da contro le istituzioni,cosa che in una qualsiasi democrazia seria non è permesso e porta all'immediata interdizione da cariche pubbliche.è gia successo in GB e in Francia.Non vedo cosa c'entri con quello che scrivi tu e sopratutto con Cuba.Qui parliamo di democrazie.
O meglio,nel tuo post vedo solo tanto fastidio per chi la pensa diversamente da te e di certo poco di attinente a quello che ho scritto io.
lognomo33
04-06-2006, 09:59
Quello che non capisco è che nonostante la vittoria delle elezioni continuano a parlare di Berlusconi anche se sta all'opposizione...il giorno che morirà o il cdx cambierà leader sarà una disgrazia per il csx, perderanno il 90% degli argomenti di cui parlare :D
Probabile,sarò meglio per tutti,sia per noi che per voi. :)
bartolino3200
04-06-2006, 10:05
Forse non ci senti quando uno parla oppure hai le orecchie piene di cerume,e in tal caso valle a lavare.
Il rispetto e la buona educazione prima di tutto. Hai dimostrato di non coltivare queste qualità.
Segnalato.
Quando inizierai a parlare con toni educati e rispettosi potrai pensare di meritarti una risposta, almeno da me.
alphacygni
04-06-2006, 10:08
e io lo dico alla maestra :O
p.s. tra i tappi di cerume e "i frutti bacati di Castro", non vedo onestamente molta differenza. Anzi...
Premesso che le azioni vanno fatte prima di tutto nei confronti di chi lo vota, azioni informative, divulgative e di convincimento, ovviamente, è necessario porre dei seri paletti regolamentari alla deriva populista anarco-inserruzionalista di cui si sta rendendo protagonista Berlusconi negli ultimi giorni.
Ha 70 anni, ma è comunque una persona pericolosa per l'Italia e per la civiltà.
Non bisogna mai abbassare il livello di guardia.
LuVi
lognomo33
04-06-2006, 10:14
Il rispetto e la buona educazione prima di tutto. Hai dimostrato di non coltivare queste qualità.
Segnalato.
Quando inizierai a parlare con toni educati e rispettosi potrai pensare di meritarti una risposta, almeno da me.
Mica è colpa mia se non senti quando gli altri che non condividono le tue idee parlano.Allora o lo fai apposta oppure hai qualche problema di comprensione. ;)
Venticello
04-06-2006, 10:18
Premesso che le azioni vanno fatte prima di tutto nei confronti di chi lo vota, azioni informative, divulgative e di convincimento
Ma si dai, un bel lavaggio del cervello per uniformarsi tutti, poi tutti con la divisa senza colletto e bicicletta...manco Pol Pot...
roverello
04-06-2006, 10:27
Ma si dai, un bel lavaggio del cervello per uniformarsi tutti, poi tutti con la divisa senza colletto e bicicletta...manco Pol Pot...
E' esattamente quello che ha fatto il nostro attraverso le sue TV negli ultimi 20 anni
alphacygni
04-06-2006, 10:28
Ma si dai, un bel lavaggio del cervello per uniformarsi tutti, poi tutti con la divisa senza colletto e bicicletta...manco Pol Pot...
perche' cosa pensi che sia avvenuto con la TV negli ultimi 15 anni?
bartolino3200
04-06-2006, 10:30
E' esattamente quello che ha fatto il nostro attraverso le sue TV negli ultimi 20 anni
Hai dimenticato RAI 3 per la quale siamo obbligati a pagare il canone e che io farei a meno di vedere.
Per le reti ediaset, puoi tranquillamente eliminarle dai canali registrati sulla tua TV senza rimpiangere una lira, visto che sono gratuite.
Si chiama libertà di scelta.
Poi come mai il primo governo pseudo Prodi non ha fatto nulla per risolvere la cosa? Non avrebbero avuto più argomenti per la campagna elettorale...
E il rferendum...
bartolino3200
04-06-2006, 10:34
perche' cosa pensi che sia avvenuto con la TV negli ultimi 15 anni?
Magari se leggessi il corriere della sera lo sapresti :asd:
Dark Jack
04-06-2006, 10:39
Premesso che le azioni vanno fatte prima di tutto nei confronti di chi lo vota, azioni informative, divulgative e di convincimento, ovviamente, è necessario porre dei seri paletti regolamentari alla deriva populista anarco-inserruzionalista di cui si sta rendendo protagonista Berlusconi negli ultimi giorni.
Ha 70 anni, ma è comunque una persona pericolosa per l'Italia e per la civiltà.
Non bisogna mai abbassare il livello di guardia.
LuVi
Non ci posso credere! :doh:
Hai dimenticato RAI 3 per la quale siamo obbligati a pagare il canone e che io farei a meno di vedere.
la rai è un pacchetto radio televisivo e da sempre lottizzato;tu dalla tua vedi male rai3 un simpatizzante dell'altra sponda vedrebbe male rai1 e maluccio rai2
Per le reti ediaset, puoi tranquillamente eliminarle dai canali registrati sulla tua TV senza rimpiangere una lira, visto che sono gratuite.
Mica vero;c'è la pubblicità.Ho già spiegato il meccanismo se vuoi lo riscrivo per l'ennesima volta,sta di fatto che le TV private nazionali e in buona sostanza anche le radio le paghiamo noi indirettamente chi più chi meno.
roverello
04-06-2006, 10:46
la rai è un pacchetto radio televisivo e da sempre lottizzato;tu dalla tua vedi male rai3 un simpatizzante dell'altra sponda vedrebbe male rai1 e maluccio rai2
Mica vero;c'è la pubblicità.Ho già spiegato il meccanismo se vuoi lo riscrivo per l'ennesima volta,sta di fatto che le TV private nazionali e in buona sostanza anche le radio le paghiamo noi indirettamente chi più chi meno.
Non c'è solo la pubblicità. C'è anche il tetto pubblicitario su RAI, causa canone, e ciò fa chiaramente comodo a mediaset. Poi ci sono i contributi pubblici all'editoria RadioTV privata, se fa informazione.
Non c'è solo la pubblicità. C'è anche il tetto pubblicitario su RAI, causa canone, e ciò fa chiaramente comodo a mediaset. Poi ci sono i contributi pubblici all'editoria RadioTV privata, se fa informazione.
infatti;quando dicevo che avevo spiegato il meccanismo mi riferivo anche a quello che hai scritto tu,e non solo
bartolino3200
04-06-2006, 10:50
la rai è un pacchetto radio televisivo e da sempre lottizzato;tu dalla tua vedi male rai3 un simpatizzante dell'altra sponda vedrebbe male rai1 e maluccio rai2
Mica vero;c'è la pubblicità.Ho già spiegato il meccanismo se vuoi lo riscrivo per l'ennesima volta,sta di fatto che le TV private nazionali e in buona sostanza anche le radio le paghiamo noi indirettamente chi più chi meno.
Non comprare prodotti pubblicizzati e il gioco è fatto.
Compra prodotti delle coperative rosse a marchio coop e vivi tranquillo così Fassino si compra una bella banca. ;)
Io la RAI invece la devo pagare per forza, ma non la voglio vedere, nessuno dei tre canali. Con 100 euro di canone mi noleggio dvd, vado al cinema e scelgo cosa vedere. Invece no, si paga e perforza!!! E per giunta non sono reti pulite dal punto di vista socio politico, più di tutte RAI 3, la tv dei comunisti.
Non comprare prodotti pubblicizzati e il gioco è fatto.
hai idea di quanti prodotti vengano pubblicizzati?Si o no?Da quello che dici propenderei per la seconda;è praticamente impossibile non comprare quanto venga pubblicizzato per TV o per radio.
Poi se fai una guida passo passo per comprare prodotti con la certezza che su essi non grava la pubblicità faresti un favore a milioni di persone.
Compra prodotti delle coperative rosse a marchio coop e vivi tranquillo così Fassino si compra una bella banca. ;)
evita di mettermi etichette,visto che io non ho tessere di partito e non faccio il tifo;se vuoi discutere di fatti è un conto se vuoi usare slogan hai trovato la persona sbagliata ;)
Io la RAI invece la devo pagare per forza, ma non la voglio vedere, nessuno dei tre canali. Con 100 euro di canone mi noleggio dvd, vado al cinema e scelgo cosa vedere. Invece no, si paga e perforza!!! E per giunta non sono reti pulite dal punto di vista socio politico, più di tutte RAI 3, la tv dei comunisti.
In rai c'è da sempre lottizzazione;non sono stati i "comunisti" a decidere di farti pagare il canone.O forse tu la sai in modo diverso? :fagiano:
roverello
04-06-2006, 11:07
infatti;quando dicevo che avevo spiegato il meccanismo mi riferivo anche a quello che hai scritto tu,e non solo
Solo che spiegarlo a certuni sembra impossibile, in base al detto "non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire"
Comunque RAI3, che non è solo TG3 (tra l'altro ben fatto) è l'unico canale di tutte le TV dove non ci sono i soliti programmi ricchi premi, cotillons, ballerine sculettanti a tutte l'ore, ma una informazione ben fatta non solo di tipo politico.
Geo & Geo, mi manda Rai3, ecc.
bartolino3200
04-06-2006, 11:08
Solo che spiegarlo a certuni sembra impossibile, in base al detto "non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire"
Io e metà degli italiani ricambiamo con la stessa moneta.
roverello
04-06-2006, 11:10
Non comprare prodotti pubblicizzati e il gioco è fatto.
Compra prodotti delle coperative rosse a marchio coop e vivi tranquillo così Fassino si compra una bella banca. ;)
Io la RAI invece la devo pagare per forza, ma non la voglio vedere, nessuno dei tre canali. Con 100 euro di canone mi noleggio dvd, vado al cinema e scelgo cosa vedere. Invece no, si paga e perforza!!! E per giunta non sono reti pulite dal punto di vista socio politico, più di tutte RAI 3, la tv dei comunisti.
Meglio da sola di tutte le reti berluscones che hanno condizionato in modo indecente l'orientamento culturale e politico degli italiani negli ultimi 20 anni.
Prima il fascismo, poi il craxismo e poi il berlusconismo. Cosa abbiamo fatto di male?
bartolino3200
04-06-2006, 11:11
hai idea di quanti prodotti vengano pubblicizzati?
Di ogni cosa che compri c' è sempre una marca sconosciuta. Il supermercato offre molta scelta, non è così difficile.
Dillo agli studenti fuori sede che non comprano la Coca-cola ma la COLA-COLA :asd: solo per farti un esempio.
Mi spiace non erano invettive fatte apposta per te. E' solo un discorso generalizzato, visto che alla fine si cade sempre nei luoghi comuni.
Cmq siamo OT ;)
Ciao.
lognomo33
04-06-2006, 11:13
Solo che spiegarlo a certuni sembra impossibile, in base al detto "non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire"
Comunque RAI3, che non è solo TG3 (tra l'altro ben fatto) è l'unico canale di tutte le TV dove non ci sono i soliti programmi ricchi premi, cotillons, ballerine sculettanti a tutte l'ore, ma una informazione ben fatta non solo di tipo politico.
Geo & Geo, mi manda Rai3, ecc.
La storia siamo noi..I vari programmi di Minoli..
lognomo33
04-06-2006, 11:14
Le tecniche segrete del berlusconismo
Le Monde, 5 dicembre 2003 (traduzione dal francese di José F. Padova)
Intorno al primo ministro italiano c’è, innanzitutto, Forza Italia, un vero movimento, a struttura piramidale, che egli controlla. Vi sono poi i mezzi di comunicazione, sui quali ha aumentato la sua influenza. Inchiesta su un modello inedito di populismo moderno.
Era l’autunno 1993. Dieci anni fa, quasi esattamente. Chi se ne ricorda? Lui, di sicuro, e i suoi fedeli della prima ora, quelli che l’hanno seguito in politica e sulla sua scia sono scesi in campo [in ital. nel testo], come lui dice tanto spesso. A quell’epoca Silvio Berlusconi era un uomo di soldi, di media e di football. Soprattutto di football. Il suo club, il Milan AC, regnava senza concorrenti. Perfino la Juventus, del clan Agnelli – l’elite del padronato, un altro mondo – s’inchinava davanti ai suoi successi. Berlusconi, milanese di nascita, apprezzava la compagnia dei calciatori. Un sabato si e uno no andava a vederli nel loro centro di allenamento a Milanello, nel nord della città. All’ora di colazione il suo elicottero si posava accanto all’edificio principale. Lui ne scendeva con passo augusto, scortato dalle sue guardie del corpo. Un minibus lo conduceva verso il ristorante. I camerieri lo salutavano, il busto irrigidito, col tovagliolo sull’avambraccio. Il pranzo non riprendeva che dopo il suo discorso.
Una cosa divertiva – discretamente – i giocatori: la tenuta di Berlusconi. L’uomo più ricco d’Italia portava sempre pantaloni da jogging di cotone, frusti e spelacchiati, e una canottiera con pullover di cachemir. Le sue scarpe da città non erano neppure quelle di gran buon gusto, almeno con quel genere di pantaloni. Un simile abbigliamento stravagante e ridicolo gli dava l’aria di un fai da te del sabato davanti a un auditorio di giovani eleganti. Lui, evidentemente, non se ne rendeva conto. Parlava, parlava, parlava… Dello sport. Della vita. Talvolta anche dei suoi guai giudiziari o dell’operazione “Mani pulite”, quella caccia ai corrotti che minava la classe politica dal febbraio 1992. Le sue parole erano semplici, le sue frasi corte, con una punta d’accento lombardo. Passando da una tavola all’altra celiava con gli uni e gli altri.
Poi arrivò il giorno, nell’autunno del 1993, in cui Berlusconi annunciò ai giocatori la sua intenzione di fondare un partito, Forza Italia("En avant l'Italie !"). Per sbarrare il passo alla sinistra (lui diceva “i comunisti”) avrebbe fatto il passo, entrare in politica. In campo, dunque. In Italia non ci credeva nessuno. Col suo sorriso stereotipato e i suoi modi d’imbonitore l’uomo sembrava poco credibile. Lo si sapeva in preda a difficoltà finanziarie, minacciato dalla giustizia, sospettato di ogni sorta di malversazioni. Quanto al suo partito, lanciato come un prodotto di marketing, suonava vuoto: dei mezzi, certo, ma poche idee e soprattutto nessuna base sociale.
Sono passati dieci anni. Forza Italia esiste sempre. Il signorotto di Milanello è primo ministro. Meglio: ormai è questione di “berlusconismo”. Quale suprema ricompensa questi tre ultimi caratteri incollati al suo nome! Come se l’imprenditore di successo fosse diventato, a 67 anni, un sistema, una dottrina per conto proprio. Comunismo, fascismo, socialismo, liberalismo… E adesso berlusconismo!
Ma è proprio tanto sorprendente? Dal 1993 in poi, non aveva soltanto soldi, un potente gruppo nel campo della comunicazione (Mediaste) e un’idea molto elevata della sua persona; nascondeva – e la sua “gente” del Milan AC lo sapeva – una qualità più discreta, che non derivava da alcuna strategia: un lato da italiano medio, una capacità innata, istintiva, nell’essere in fase con quei suoi compatrioti che non si riconoscevano né nell’aristocrazia della finanza né in quella delle idee. È proprio quell’uomo, l’italiano in jogging spelacchiato e non l’affarista orgoglioso che la classe politica tradizionale, in particolare a sinistra, ha senza dubbio sottostimato. Il Berlusconi del 1993, tuttavia, preannunciava quello del 2003: capace di messa in scena e di spontaneità, di distanza e di prossimità, di calcolo e di gaffe.
Nessuno lo mette in dubbio: questo decennio è stato il suo. Dall’aprile al dicembre 1994 un primo passaggio alla testa del governo: sette mesi di potere, conclusi con un’uscita poco gloriosa sotto la pressione delle indagini giudiziarie. Poi anni d’attesa, a ruminare lo scacco. Infine la rivincita del 2001, quel giorno di maggio in cui, assieme una volta di più ad Alleanza Nazionale (AN, postfascista) e alla Lega Nord, una formazione separatista e xenofoba, il Cavaliere (cavaliere del lavoro) ha ripreso le redini del potere.
Sarebbe questo, per prima cosa, il berlusconismo: l’arte di rinascere appoggiandosi su una frangia dell’elettorato (20,1% nel 1994, 29,4% nel 2001) restia alle formazioni politiche classiche? Un populismo moderno, vuoto di qualsiasi ideologia, che fa leva con abilità e una buona dose di demagogia, sulle frustrazioni di un Paese sottoposto a talmente tante crisi da esigere d’ora in poi “un’altra cosa”? Per tornare in campo nel 2001, l’interessato in ogni caso ha promesso mari e monti ai suoi 57 milioni di compatrioti. Meno tasse, meno obblighi, più soldi. più libertà! Grandi lavori! Servizi pubblici funzionanti alla perfezione! Forse anche amnistie fiscali… Il tutto in un’Italia dinamica, fiera delle sue identità, dei suoi valori.
Dopo, la congiuntura non è stata affatto favorevole. C’è stato l’ 11 settembre, la depressione economica, il conflitto iracheno, sommovimenti sociali. Il 59° capo di governo italiano ne è uscito indebolito. La sua popolarità è in ribasso, la sua coalizione malconcia, e Forza Italia fatica a spiegare agli elettori perché non è stato possibile mantenere tutte le promesse. Fra i milioni di piccoli imprenditori – “il popolo della partita IVA”, come li si chiama qui – a lungo affascinato dal modello Silvio la delusione è lampante. Costui malgrado tutto tenta di tenere la rotta. Così si appresta a lanciare un’ennesima campagna nazionale – 20 milioni di lettere, una per famiglia – allo scopo di ravvivare la fiamma. Ne è capace, ne ha dato la prova.
Occorre per questo considerarlo come un “fascista moderno” (si è detto questo) la cui dittatura sarebbe innanzitutto mediatica? Da due anni e mezzo l’Italia si sbrana su questo argomento. La sinistra, divisa essa stessa e un poco vergognosa di avere la sua parte di responsabilità nell’affare, stima che la democrazia sia in pericolo. Insorge contro le transazioni di Berlusconi con AN e la Lega, denuncia il suo disprezzo per i magistrati, i conflitti d’interessi fra le sue funzioni e il suo impero (tre reti televisive, il gruppo editoriale Mondatori…). Una parte della stampa (La Repubblica), degli scrittori (Antonio Tabucchi, Vincenzo Consolo…), dei cineasti (Nanni Moretti, Bernardo Bertolucci…) e perfino un Premio Nobel di letteratura, il drammaturgo Dario Fo, si danno il cambio in questi timori.
Fuori dalle frontiere, dove la sinistra italiana beneficia di un forte capitale di simpatia, le critiche sono altrettanto virulente. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla supposta superiorità della “civiltà occidentale”, il 26 settembre 2001, o il suo sproloquio contro un deputato tedesco, trattato da “kapò” nazista, il 2 luglio 2003 davanti al Parlamento europeo, hanno fatto scandalo. Le sue scelte in politica estera – sostegno agli americani in Iraq, ai russi in Cecenia – sono contestate. I suoi detrattori ciononostante devono convenire: il berlusconismo esiste. Resta da sapere in quale modo e fino a quando. Per tentare di misurarne i contorni occorre forse cominciare a interessarsi dei suoi tre pilastri principali: Forza Italia, i media e Berlusconi in persona.
Dieci anni dopo la sua creazione, il partito ha messo radici e permette all’uomo d’affari di restare in presa diretta con la popolazione. Per convincersene basta spingere la porta della sua filiale milanese, al 137 via di Monza. Dopo tutto, è qui che tutto è cominciato. Nei corridoi, decorati da manifesti a gloria dell’Eroe, i militanti si danno da fare come nel primo giorno. I dirigenti, capi di stato maggiore aggiunti, dispongono di carte dettagliate dell’agglomerato urbano. Comune per comune, tutte le sezioni sono schedate. Anche se la quotazione di Berlusconi è al ribasso la metropoli lombarda resta, con la Sicilia, la Puglia e la Calabria, uno dei suoi feudi.
All’origine Forza Italia si appoggiava soprattutto a una rete di club locali, organizzati come associazione di tifosi. L’edificio in seguito si è consolidato adottando la suddivisione amministrativa del Paese. La direzione nazionale, basata a Roma, coordina oggi una ventina di direzioni regionali, ognuna alla testa di un centinaio di propaggini provinciali e così via fino alla base. Secondo un sondaggio effettuato a fine ottobre dall’istituto ISPO, il Nord raggruppa da solo il 58% dei simpatizzanti. Vengono poi il Sud e le isole (28,6%), seguiti da lontano dal Centro, visibilmente meno entusiasta (12,7%).
In questa struttura piramidale niente si decide senza l’avallo di Roma. “L’insieme assomiglia più a un movimento che a un partito”, precisa il politologo Sergio Romano del Corriere della Sera. I contorni sono più sfumati, la macchina non produce anti-leader. Tutto è costruito intorno a Berlusconi. Egli ha il suo popolo di fedeli”. Quanti sono? Forza Italia rivendica fra 250'000 e 300'000 aderenti e uno zoccolo del 20% di elettori. Queste cifre, se appaiono sopravvalutate nel contesto attuale di delusione, si appoggiano su una realtà sottolineata da Carlo Rossella, direttore del settimanale Panorama (gruppo Mondatori) e “berlusconiano” convinto: “ La sinistra non ha mai capito la profondità del fenomeno né a qual punto esso era ancorato nella storia italiana “.
”Come si può ancora dire che il nostro partito è artificiale?”, si stupisce a sua volta Severino Candido, uno dei responsabili della sezione Provincia di Milano. ”Non si dimentichi mai, insiste, che noi siamo nati dopo la morte della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista, i cui simpatizzanti si sono ritrovati orfani. A differenza dei soliti partiti, noi abbiamo con la politica un approccio pragmatico”. Questo riferimento permanente al ”pragmatismo”, questa preoccupazione del ”concreto”, in opposizione alle ideologie giudicate ”astratte”, sono argomenti ricorrenti verso l’elettorato. Gli adepti del berlusconismo ne hanno fatto il loro credo.
Allo scopo di suddividere a scacchiera la popolazione nel migliore dei modi, il partito dispone sempre di 2300 club, ma anche di tre settori specifici: il primo riunisce chi ha più di 65 anni (i Seniores), il secondo raggruppa le donne (Azzurro donna) e il terzo i giovani (Forza Italia Giovani, FIG). Tutti praticano il berlusconismo quotidianamente, ne sono gli ONLUS, i missionari.
Con i Seniores milanesi ecco per esempio Pino Capellini, 69 anni di cui circa dieci passati in Brasile. Un’esperienza che lo autorizza a scartare le critiche avanzate fuori d’Italia sul suo idolo: ”Bisogna vivere in un paese per capirlo. È il nostro caso qui, dove la situazione non è quella che voi in Francia credete”. Questo rimprovero è ricorrente, anche da parte di italiani meno favorevoli a Berlusconi: la stampa estera, a causa della sua ignoranza delle realtà locali, in particolare del trauma provocato nel 1992 dall’operazione “Mani pulite” – presentata dalla fazione berlusconiana come un ”tentativo di colpo di Stato” della sinistra – avrebbe una visione riduttiva, caricaturale, del Paese. Un tale discorso seduce i Seniores: secondo il sondaggio ISPO, 32,7% dell’elettorato di Forza Italia avrebbe più di 60 anni.
Sempre a Milano, ecco Claudia Pastori, membro di Azzurro donna. Questa fisioterapista di 23 anni confida di essere stata ”piuttosto di sinistra” prima di votare Berlusconi. Le donne sarebbero più sensibili degli uomini ai suoi frequenti riferimenti alla famiglia, alle tradizioni, alla protezione sociale? Renato Mannheimer, direttore dell’istituto ISPO, ha notato una recente evoluzione: ”Nel 2001 il voto femminile ha pesato sulla bilancia. La sinistra ha perso per aver sottostimato questo fattore, a differenza di Berlusconi. Ma molte donne, che avevano aspettative concrete, sono state deluse. Forza Italia cerca di riconquistarle”.
E adesso, i giovani. A Milano come altrove essi hanno la loro organizzazione: Forza Italia giovani, creata nel 1996. Effettivi indicati: 95000 persone, di cui 10000 in Lombardia. Anche qui difficile una verifica. Sola certezza: 19,1% dell’elettorato di Berlusconi avrebbe meno di 30 anni. In un Paese nel quale i giovani votano poco e si disinteressano della politica, questo risultato sembra onorevole. ”Abbiamo gruppi nelle grandi scuole, nelle università, siamo molto più ben accetti di qualche anno fa…”, assicura il vice-presidente nazionale della FIG, Paolo Zanetto. Questo studente di 24 anni incarna la “generazione Berlusconi”. È brillante, elegante, padroneggia l’inglese alla perfezione. La retorica, la foga, tutto in lui suona “berlusconiano”, soprattutto quando accusa la sinistra. ”Per raggiungere il potere i sedicenti intellettuali tentano di dare dell’Italia l’immagine peggiore possibile!”.
Gli ”intellettuali”… Da un interlocutore all’altro il soggetto finisce sempre per essere abbordato. ”I francesi li ascoltano troppo!”, assicura Rossella ( Panorama ). Essi hanno una visione deformata, molto manichea, della situazione. Un film riassume bene quello che vive la maggioranza silenziosa del nostro paese, -“Caterina va in città”-, di Paolo Virzì. Vada a vederlo, capirà. Il film in questione evoca il malessere delle classi medie di fronte all’evoluzione del Paese. Per eroina ha un’adolescente di provincia, ingenua e pura. Messa di fronte alle malsane follie della città non troverà il suo posto né presso gli intellettuali di sinistra né vicino ai grandi borghesi fascistizzanti e ritornerà felice nella borgata della sua infanzia.
È su questo elettorato che Berlusconi scommette. Il Paese profondo, che calcola ancora in lire e impreca contro le tasse e i permessi di costruzione. Chi sogna una conquista sociale diffida dei giudici, dei politici, dei ”pensatori”. L’Italia delle famiglie e delle PME (piccole medie imprese), della messa domenicale e del rigetto di uno Stato sclerotizzato, molto più burocratico di quanto non ci si immagini all’estero. Forza Italia, il cui 79,3% di elettori hanno titoli di studio scarsi o niente del tutto, rastrella alla grande, dagli ambienti operai alle classi medie, e non ha pari per captare i simpatizzanti. Il metodo si definisce in una parola: prossimità. Per tutto l’anno centinaia di dibattiti e di riunioni sono organizzati attraverso tutto il Paese. Gli eletti allora scendono in campo. Come il Capo.
Questo venerdì sera in un ristorante di Ranzanico, a una trentina di chilometri da Bergamo, si tiene una cena-dibattito. Un centinaio di notabili, qualche donna e molti uomini discutono dell’avvenire della loro valle. Gli oratori di Forza Italia si succedono: due parlamentari, degli eletti locali, un ex deputato democristiano convertito, come tanti altri, al berlusconismo… Questa sera non si tratterà di grandi discorsi, di economia o di politica internazionale, e nemmeno del Cavaliere, ma di gallerie, di strade, di treni… Con il sussidio di diapositive e di carte, tutto è presentato su uno schermo. ”Ecco progetti concreti! È quella la nostra forza!”, riassume Marco Pagnoncelli, di professione architetto e coordinatore del partito per la provincia di Bergamo.
A fine pasto, quando tutti i convitati si levano in piedi, un bicchiere di Asti in mano, per ascoltare l’inno del movimento, Marcello Moro, il capofila dei giovani del partito a Bergamo, osserva il pubblico: ”Guardate, ci butta lì, questa gente rappresenta l’Italia vera, non quella di Moretti o di Tabucchi!”.
Quella ”gente là”, che siano cittadini o campagnoli, di estrazione agiata o modesta, riconoscono al loro leader il merito dell’autenticità. ”Quello là, almeno, mangia come parla”, dicono riferendo un detto popolare. La maggior parte di essi si fanno dunque beffe dei dibattiti che agitano l’altra Italia e una parte dell’Europa. Ben poco importa loro delle polemiche sulle gaffe del primo ministro o delle critiche sulla sua politica estera. Là essi non vedono altro che una ”campagna” ingiusta orchestrata dall’opposizione.
Perfino il fatto che Berlusconi in questi ultimi anni sia stato coinvolto in una decina d’indagini giudiziarie suscita poca indignazione. ”Non è che gli italiani se ne infischino, analizza Renato Mannheimer (istituto ISPO), ma occorre sapere che qui ognuno ha più o meno il suo conflitto d’interessi! La situazione Berlusconi non urta oltre misura. Quanto al dibattito sul populismo, questo riguarda soprattutto dal 5% al 10% degli italiani, coloro che chiamerei gente informata, giornalisti, intellettuali, insegnanti, politici. In breve, i lettori di giornali. Il resto dell’elettorato non si preoccupa di queste questioni di fondo”.
Questa relativa indifferenza sarebbe dovuta al controllo di Berlusconi su una parte della stampa e della televisione? I suoi partigiani lo negano e ritorcono dicendo che le reti TV pubbliche non favoriscono per niente Forza Italia. ”Chiunque viva in Italia sa che la maggior parte dei mezzi d’informazione è controllata dalla sinistra, sostiene Ferdinando Adornato, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati. L’Italia per esempio è il solo Paese al mondo diretto dalla destra che non ha grandi quotidiani governativi”. Il Giornale, proprietà di Paolo, fratello di Silvio, è certamente pro Berlusconi, ma le sue vendite sono deboli. Il Foglio, controllato al 38% dalla moglie del capo del governo, è influente, ma non sempre infeudato. Quanto alle pubblicazioni del gruppo Mondatori, Rossella, direttore di Panorama, testimonia: il primo ministro o il suo entourage non intervengono ”mai” per indicare la linea da seguire.
Tuttavia i media costituiscono il secondo pilastro del berlusconismo. Senza dubbio il più robusto. Con Canale 5, Italia 1 e Rete 4 Sua Emittenza – come lo si soprannominava negli anni ’80 – possedeva già la metà del panorama audiovisivo italiano. Dopo la sua salita alla presidenza del Consiglio egli controlla de facto anche le tre reti della televisione pubblica. Eccola, l’ ”anomalia italiana” denunciata da molti! Che un capo di governo possa avere in mano sei su sette reti televisive nazionali, ovvero più del 90% dell’audience, in un Paese nel quale secondo recenti studi il 60% della popolazione non è informata da altro che dalla televisione, è al cuore del famoso conflitto d’interessi che l’opposizione fustiga.
”Chi dice che in Italia non c’è democrazia commette un errore grottesco. Questo governo è legittimo, ma è la qualità della democrazia che si degrada, principalmente a causa di questo conflitto d’interessi e delle minacce sul pluralismo”, spiega Ezio Mauro, direttore de La Repubblica, secondo quotidiano della Penisola, su posizioni molto antiberlusconiane. Secondo lui non è senza importanza constatare che la maggioranza si lacera su tutto, salvo sulla giustizia e … la televisione. ”La tele, è l’ideologia del berlusconismo, dice. ”Grazie a essa Berlusconi propone una semplificazione della politica, se ne serve come di un balcone per parlare direttamente alla gente, trasurando le norme istituzionali. In questo egli è tecnicamente un rivoluzionario. In Italia si elabora un modello inedito di populismo moderno che potrebbe invadere tutta l’Europa”.
Per gran parte del tempo Palazzo Chigi – il Matignon italiano – non deve intervenire, l’autocensura s’incarica degli eventuali deragliamenti. Ultimamente la direzione della RAI ha sospeso di sua iniziativa un’emissione satirica il cui primo episodio era apparso fortemente irriverente. E si sorride ancora, a Roma, dell’aneddoto del discorso di Berlusconi all’ONU: nel telegiornale di RAI 1 i tagli di ripresa mostravano una sala colma mentre, secondo i giornalisti presenti, essa era a tre quarti vuota, dopo la partenza di Kofi Annan e di George W. Bush. Un montaggio dovuto a un eccesso di zelo, degno di una democrazia popolare.
Se non è un professionista della politica, Berlusconi nulla ignora della comunicazione per mezzo d’immagini. Nel mese di settembre, per convincere gli italiani della necessità della riforma delle pensioni, aveva adottato un tono solenne, vestito scuro e cravatta in tono sullo sfondo della bandiera italiana. Ma qualche tempo dopo è apparso per spiegarne i meccanismi e soprattutto i vantaggi in tenuta da padre di famiglia, vestito con un pullover non griffato. Eternamente abbronzato e sorridente, tirato in ghingheri, è seguito permanentemente da una “incaricata dell’immagine”, Mity Simonetto, che sorveglia tutti i dettagli (abbigliamento, maquillage, arredamento, armonizzazione dei colori…) perché il capo appaia sempre sotto il suo profilo migliore, nel caso una telecamera passasse nei paraggi.
Apparato più discreto, ma meno aneddotico, il gruppo HDC (Holding della comunicazione), diretto da uno dei suoi fedeli, Luigi Crespi, è essenziale per il sistema. HDC controlla in effetti quattro istituti di sondaggio, due agenzie di pubblicità, una società specializzata nelle affissioni e un grande centro di telemarketing. L’insieme permette di tastare il polso alla popolazione e costituisce una temibile macchina per comunicare, se si deve credere ad Alessandro Amadori, autore di due libri su Berlusconi (l’ultimo, Mi consenta 2, è uscito in ottobre presso le edizioni Scheiwiller): ”Non dimentichiamo che egli è sempre stato appassionato di linguaggio pubblicitario. Dopo la sua entrata in politica non ha smesso di svilupparne le tecniche. Grazie a HDC ha un approccio scientifico a questi problemi. Ha cura di mirare bene i suoi messaggi in direzione della tale o della talaltra categoria di popolazione: le donne, i giovani, gli imprenditori. A differenza dei politici convenzionali ha una facoltà naturale di parlare il linguaggio della gente semplice. Allenandosi, ha poi migliorato questa sua capacità”.
A dispetto di questa sofisticazione la comunicazione di Silvio Berlusconi conosce inverosimili scivolate. I suoi consiglieri non erano stati tenuti al corrente, l’estate scorsa, dell’intervista concessa al settimanale britannico The Spectator, nella quale parlava di ”giudici folli” e minimizzava le responsabilità di Mussolini. Uno di questi consiglieri riconosce: ”Per noi si trattava di un errore di comunicazione, ma non necessariamente per Berlusconi”. Generalmente questi aspetta un giorno o due, il tempo necessario perché si plachi la levata di scudi mediatica, prima di scusarsi un poco, molto o niente del tutto, in funzione dei sondaggi di HDC sull’argomento. Il Giornale stesso, benché pro-Berlusconi, in ottobre ha consacrato un articolo al ”principe delle gaffe”. Gli intimi del primo ministro vi vedono una prova dell’autenticità del personaggio. ”Queste gaffe sono un sub-linguaggio, ci assicura uno di loro. Berlusconi dice di sé: “Io sono io ed è la mia forza”:”
Al suo potere mediatico Il Cavaliere può aggiungere, ed è un’altra delle maggiori caratteristiche del berlusconismo, una potenza economica personale che nessun dirigente politico occidentale possiede. Ci si ricorda così del summit NATO-Russia di Pratica di Mare. Al momento di stanziare i 62 milioni di euro costati per la riunione, si racconta che i ministeri della Difesa e degli Affari esteri si rinviavano la patata bollente in consiglio dei ministri, finché il capo del governo mise fine alla discussione: ”Va bene, pagherò io stesso!”.
Comportandosi come un capo clan, sempre pronto a ricompensare i suoi amici o soci di lunga data, talvolta imbarazza i suoi ospiti, nella sua villa in Sardegna, offrendo loro orologi che costano occhi della testa, come è pratica abituale nelle monarchie del Golfo. ”C’è veramente una grandiosità principesca nel modo in cui il Cavaliere applica le idee evangeliche del “chi mi ama mi segua” e del “chi ha fede raggiungerà il Regno dei Cieli”, analizza Alessandro Amadori. ”Lui si sente appartenere alla specie dei grandi personaggi della Storia”.
La definizione del berlusconismo, secondo Ezio Mauro (La Repubblica), è ”l’ideologia senza cultura politica, o piuttosto senza cultura istituzionale”. L’idea è confermata da un intimo del Cavaliere: ” Berlusconi è un imprenditore di Milano che detesta la politica e Roma”. Nella capitale, d’altra parte, egli non dirige il paese da Palazzo Chigi, sede ufficiale della presidenza, ma da Palazzo Grazioli, una superba magione che ha acquistato e arredato a due passi da lì. Diffida delle istituzioni, le capisce male. Allora governa circondato dai suoi mobili, anima il suo governo come dirigeva la sua impresa, regola i problemi della sua coalizione come capo di una famiglia, talvolta indispettito.
Nulla indica che diventerà, a lungo termine, un professionista della politica. Ma tuttavia ciò non lo spinge a circondarsi di esperti. Al contrario: il suo staff politico è molto ridotto. “E lui non segue che molto eccezionalmente i consigli che gli diamo!”, confessa uno dei rari consiglieri cui lui dà ascolto. ”Contrariamente al suo amico George W. Bush, che si accontenta di mettere in pratica idee espresse dai suoi consiglieri, Berlusconi ha le sue proprie idee e le mette in pratica. Che questo vi piaccia o no è, come dice lui stesso, il migliore attore che vi sia sulla scena”, commenta Alessandro Amadori.
E se possibile al centro della scena. Essere l’amico di Bush e di Putin, o almeno farsene l’illusione, quale rivincita su questa vecchia Europa che non riconosce i suoi meriti e lo accoglie freddamente! ”Berlusconi ama «épater le bourgeois», assicura un amico di lunga data. ”È un outsider della politica che compensa la sua mancanza di professionalità con un linguaggio aperto, diretto. In più, sa cogliere l’aria che tira. I partiti di sinistra sono pieni di primi ministri potenziali, ma nessuno di loro può esercitare la stessa leadership popolare”. Paradossalmente, questa leadership costituisce anche la debolezza del berlusconismo: l’edificio dipende talmente dal suo fondatore che è difficile immaginare il dopo-Berlusconi. In altri termini, nulla dice che il match continuerà quando l’uomo di Milanello non sarà più in campo.
Articolo apparso sull’edizione del 5.12.2003
Questi sono dati di fatto,non opinioni.
svarionman
04-06-2006, 11:14
Io e metà degli italiani ricambiamo con la stessa moneta.
:D
Di ogni cosa che compri c' è sempre una marca sconosciuta. Il supermercato offre molta scelta, non è così difficile.
la pubblicità è fatta solo di alimentari? :mbe:
Mi spiace non erano invettive fatte apposta per te.
peccato che tu abbia quotato me.
E' solo un discorso generalizzato, visto che alla fine si cade sempre nei luoghi comuni.
Cmq siamo OT ;)
Ciao.
Male,poi non prendetevela con i mod;per molti qui la politica non è discussione ma partito preso,dileggio di chi la pensa in modo diverso e trollaggio.Io motivo sempre e non attacco etichette,se lo facessero anche gli altri l'aria qui sarebbe meno malsana.
Quando mesi fa chiedevo:
" perche si parla sempre di Berlusconi" ?
i sinistroidi rispondevano
" perche è il premier"
ora che è all' opposizione perche si parla sempre ancora di lui?
Se Berlusconi veramente dovesse essere esiliato su Marte i sinistroidi avrebbero un buon 80% di tempo libero in piu da impiegare per cose serie..
lognomo33
04-06-2006, 11:20
Quando mesi fa chiedevo:
" perche si parla sempre di Berlusconi" ?
i sinistroidi rispondevano
" perche è il premier"
ora che è all' opposizione perche si parla sempre ancora di lui?
Se Berlusconi veramente dovesse essere esiliato su Marte i sinistroidi avrebbero un buon 80% di tempo libero in piu da impiegare per cose serie..
:mc: :mc: :mc:
Ho gia risposto,sarebbe meglio per noi,meglio per voi e meglio per l'Italia intera. ;)
bartolino3200
04-06-2006, 11:20
Meglio da sola di tutte le reti berluscones che hanno condizionato in modo indecente l'orientamento culturale e politico degli italiani negli ultimi 20 anni.
Prima il fascismo, poi il craxismo e poi il berlusconismo. Cosa abbiamo fatto di male?
Le reti mediaset cosa hanno a che vedere col Fascismo e il Craxismo?
Al max ti potrei far passare berlusconismo, che poi mi devi spiegare cosa sia.
Il Fascismo era morto e sepolto quando Mediaset è nata.
Durante l' era di Craxi, le reti Mediaset non avevano TG ma solo culetti e Drive-In.
Forse non hai nemmeno 20 anni per ricordare davvero tutto questo.
Ma vogliamo parlare dei professori nei licei che plagiano gli alunni?
Ho la maturità Classica e ti posso assicurare che il 99% dei docenti era comunista sfegatato. L' 1% erano i docenti di educazione fisica e religione.
Stesso discorso per le università, la giustizia, l' informazione su carta, la musica (vedi la metamorfosi di quel pagliaccio di Jovanotti pur di rimanere sulla cresta dell' onda), il cinema, il teatro, la satira politica (zelig è su mediaset, le Iene anche e Mentana sputa nel piatto ove mangia) adesso anche il calcio.
Ma credi che tutti abbiano i paraocchi?
:mc: :mc: :mc:
Ho gia risposto,sarebbe meglio per noi,meglio per voi e meglio per l'Italia intera. ;)
in PVT se vuoi ti dico cosa sarebbe meglio per te.. :asd:
bartolino3200
04-06-2006, 11:22
la pubblicità è fatta solo di alimentari? :mbe:
peccato che tu abbia quotato me.
Mi sono scusato.
Era solo un esempio, ma se pensi che anche i medicinali hanno sempre la controparte non pubblicizzata ed economica il discorso fatto da te sulle tv non regge proprio.
Mi sono scusato.
Era solo un esempio, ma se pensi che anche i medicinali hanno sempre la controparte non pubblicizzata ed economica il discorso fatto da te sulle tv non regge proprio.
per quanto uno si sforzi è impossibile comprare prodotti non pubblicizzati;inoltre non puoi farlo per forza;ad esempioio adoro 2 marchi di pasta molto pubblicizzate,le altre non mi piacciono,che faccio?
Ma come ti ho detto la pubblicità sta anche altrove;auto,moto,riviste,quotidiani,mobili,catene di informatica.
Devo andare avanti?
lognomo33
04-06-2006, 11:26
in PVT se vuoi ti dico cosa sarebbe meglio per te.. :asd:
Guarda che puoi anche evitare di rispondere.Nessuno ti obbliga.Hai posto una domanda e ho risposto.So che purtroppo a voi vanno bene solo le risposte del vostro 50 per cento meno 165.000 voti,ma il mondo è bello perchè è vario.
E poi dimmelo qui,non ho problemi io..tu invece mi pare che dato che vuoi ricorrere al pvt ne abbia.. :)
bartolino3200
04-06-2006, 11:27
Quando mesi fa chiedevo:
" perche si parla sempre di Berlusconi" ?
i sinistroidi rispondevano
" perche è il premier"
ora che è all' opposizione perche si parla sempre ancora di lui?
Se Berlusconi veramente dovesse essere esiliato su Marte i sinistroidi avrebbero un buon 80% di tempo libero in piu da impiegare per cose serie..
Perchè dopo mani pulite il loro previsto golpe bianco fu mandato in malora proprio da Berlusconi. E vai con decenni di processi e bassezze varie per farlo fuori.
E mentre i delinquenti rapiscono e uccidono bambini, stuprano e i terroristi sono detti guerriglieri e rilasciati e mettiamo fuori gli assassini di Calabresi senza nemmeno dirlo alla moglie prima, loro perdono tempo inmiriadi di processi contro Berlusconi.
Menomale che si è messo in politica, almeno chi non ha mai creduto nella sinistra e nelle loro ipocrisie ha avuto una alternativa.
Una alternativa per metà e più di italiani.
per quanto uno si sforzi è impossibile comprare prodotti non pubblicizzati;inoltre non puoi farlo per forza;ad esempioio adoro 2 marchi di pasta molto pubblicizzate,le altre non mi piacciono,che faccio?
Ma come ti ho detto la pubblicità sta anche altrove;auto,moto,riviste,quotidiani,mobili,catene di informatica.
Devo andare avanti?
vivere comprando roba alternativa, non di marca, non sponsorizzata si può fare.
Come fa una mia compagna di classe.
Penso che sia l'unica no-global nel panorama moniale che rispetto seriamente.
Se c'è gente che lo fa a 18 anni, andando contro persino alla famiglia....
Io personalmente sarei per l'esilio.
Premesso che le azioni vanno fatte prima di tutto nei confronti di chi lo vota, azioni informative, divulgative e di convincimento,
.
roverello
04-06-2006, 11:30
Io e metà degli italiani ricambiamo con la stessa moneta.
Prego, non c'è fi che.
Metti a posto la firma...
bartolino3200
04-06-2006, 11:31
per quanto uno si sforzi è impossibile comprare prodotti non pubblicizzati;inoltre non puoi farlo per forza;ad esempioio adoro 2 marchi di pasta molto pubblicizzate,le altre non mi piacciono,che faccio?
Ma come ti ho detto la pubblicità sta anche altrove;auto,moto,riviste,quotidiani,mobili,catene di informatica.
Devo andare avanti?
Visto che alla RAI paghiamo già il canone, cominci la RAI a non trasmettere più pubblicità su tutte e tre le reti e vedrai che i prezzi della tua pasta preferita scenderanno.
Oppure non guardare le reti mediaset, lo share diminuisce e le pubblicità costeranno meno con conseguente riduzione dei prezzi.
Delle pubblicità sui giornali non ne vogliamo parlare?
Sai quanto costa mezza pagina della nota pasta che ti piace tanto su Repubblica e sul corriere? Che facciamo aboliamo la pubblicità a priori su tutti i media? Questo sito ove scrivi campa di pubblicità, eppure il pc te lo sei comprato. Non hai mica dato i soldi a Silvio comprandoti il computer. Solo per fare altri esempi.
gsx-r 1000
04-06-2006, 11:32
Che generalizzazioni.....certo che questo esasperamento della campagna elettorale ha portato alla formazione di tutta una tipologia di persone che parlano per slogan: comunisti, coop rosse, rai3 comunista, cuba, pol pot..... che tristezza. Riguardo al discorso sulla tv pubblica, molti si dimenticano che il canone che tutti paghiamo è una tassa sul possesso della televisione, che poi viene dirottata alla RAI. Questo indipendentemente dal fatto che sia giusta o no. Io stesso per primo sarei favorevole alla privatizzazione; prima di quest' ultimo pseudo-governo, la qualità della programmazione e il tetto pubblicitario delle reti rai era ancora accettabile (i film avevano un interruzione pubblicitaria soltanto a fine metà tempo), ma oggi è diventato insostenibile, e non vedo differenze rispetto ad un canale privato.
bartolino3200
04-06-2006, 11:35
vivere comprando roba alternativa, non di marca, non sponsorizzata si può fare.
Come fa una mia compagna di classe.
Penso che sia l'unica no-global nel panorama moniale che rispetto seriamente.
Se c'è gente che lo fa a 18 anni, andando contro persino alla famiglia....
Anche io conosco gente che lo fa davvero. E non rinuncia a nulla.
Personalmente, pur non essendo no global, preferisco per quanto mi sia possibile, comprare prodotti italiani al 100% e magari evitare prodotti che ho preso sul naso molto pubblicizzati come le scarpe di Della Valle fatte in cina sfruttando la manodopera a basso costo e etichettate come "fatte in Italia".
gsx-r 1000
04-06-2006, 11:38
Che generalizzazioni.....certo che questo esasperamento della campagna elettorale ha portato alla formazione di tutta una tipologia di persone che parlano per slogan
magari evitare prodotti che ho preso sul naso molto pubblicizzati come le scarpe di Della Valle fatte in cina sfruttando la manodopera a basso costo e etichettate come "fatte in Italia".
*
bartolino3200
04-06-2006, 11:38
Che generalizzazioni.....certo che questo esasperamento della campagna elettorale ha portato alla formazione di tutta una tipologia di persone che parlano per slogan:...
Vale per entrambe le parti.
danilo@12
04-06-2006, 11:39
Quali sarebbero queste generalizzazioni? Tu ne stai sparando dall' inizio del thread
roverello
04-06-2006, 11:40
Vale per entrambe le parti.
Sì, ma l'unico caso che hai citato è Della Valle.
Che tu sia un accanito lettore del giornale e ti piacciano tanto gli slogan dell'ex pdc?
Visto che alla RAI paghiamo già il canone, cominci la RAI a non trasmettere più pubblicità su tutte e tre le reti e vedrai che i prezzi della tua pasta preferita scenderanno.
mi sa che non sai come è gestita la raccolta pubblicitaria rai-mediaset;senza offesa prova ad informarti
Oppure non guardare le reti mediaset, lo share diminuisce e le pubblicità costeranno meno con conseguente riduzione dei prezzi.
non faccio parte del bacino di utenza di AUDITEL;
non penserai mica che se tu non guardi la rai fai calare gli ascolti,vero? :stordita:
Delle pubblicità sui giornali non ne vogliamo parlare?
Sai quanto costa mezza pagina della nota pasta che ti piace tanto su Repubblica e sul corriere? Che facciamo aboliamo la pubblicità a priori su tutti i media? Questo sito ove scrivi campa di pubblicità, eppure il pc te lo sei comprato. Non hai mica dato i soldi a Silvio comprandoti il computer. Solo per fare altri esempi.
appunto ma così alla fine mi dai ragione sull'impossibilità di non comprare prodotti pubblicizzati.TU ne hai fatto un problema di mediaset,io lo vedo a 360 gradi.Il tutto è nato dal fatto che hai detto che mediaset è "gratis",in realtà ti ho spiegato che così non è;e il tuo ultimo esempio vale sia per mediaset che in tutti gli altri settori che raccolgono pubblicità.Con una piccola differenza per i giornali,in cui la tiratura è un elemento di valutazione più certo di auditel-audiradio.
vivere comprando roba alternativa, non di marca, non sponsorizzata si può fare.
ma anche no;in un modo o nell'altro una persona media ci è costretta;
cerchiamo di valutare le cose in modo pratico.
Tu hai un operatore telefonico cellulare?Si e anche il tuo moroso;bene se anche tu non guardi la TV con l'acquisto del cell e della ricarica hai contribuito alla causa pubblicitaria.
Devo proseguire?
Hai un contratto di GAS;bene anche lì con la liberalizzazione chiunque sia il tuo operatore paghi la pubblicità.
Hai internet?SI,pubblicità.
E potrei proseguire per ore e ore. :read:
la pubblicita si fa perche c'è gente che la guarda e poi sceglie in base ad essa ..
io quando compro non lo faccio in base alla pubblicita ma in base alle caratteristiche.. se poi le due cose coincidono per me nessun problema.
sarei stupido a comprare in base alla pubblicita come lo sarei a comprare " solo " prodotti non reclamizzati.. io bado solo al rapporto qualita prezzo.
comunque mi pare un bel ot ..
ps. se fossi un tipo "spot dipendente" a quest' ora avrei la seconda linea per chiamare 198 198 e 4 cellulari su cui mettere 1000 musichette :D
Hai internet?SI,pubblicità.
hai internet?
SI , ADBLOCK ! :p
hai internet?
SI , ADBLOCK ! :p
intendevo:hai un fornitore internet(libero,tin it,tele 2 ,tiscali)?
Anche sul loro canone grava la pubblicità ;)
io quando compro non lo faccio in base alla pubblicita ma in base alle caratteristiche.. se poi le due cose coincidono per me nessun problema.
ma il fatto che si discuteva è che qualcosa è gratis in teoria ma in pratica no;non si discute della pubblicità in quanto tale.
intendevo:hai un fornitore internet(libero,tin it,tele 2 ,tiscali)?
Anche sul loro canone grava la pubblicità ;)
non è detto che chi pubblicizza poi inizi a vendere piu cari i propri prodotti.
Se la pubblicita ha effetto si vende dippiu e quindi l' azienda puo permettersi di venderlo a meno.
il discorso che la barilla costa piu della pasta da discount non dev' essere vista solo come causa pubblicitaria ma principalmente come rapporto prezzo/qualita.
una pasta da discount infatti difficilmente ha una qualita superiore a una pasta blasonata. inoltre un marchio sconosciuto senza background potrebbe permettersi di dare megafregature senza rimetterci la faccia.. un marchio blasonato tipo Barilla se inizia a vendere pasta con farine radioattive puo fare ciao ciao con la manina
non è detto che chi pubblicizza poi inizi a vendere piu cari i propri prodotti.
Se la pubblicita ha effetto si vende dippiu e quindi l' azienda puo permettersi di venderlo a meno.
no,se vende di più il costo pubblicitario al massimo verrà spalmato di più nel lungo periodo,perchè nel breve non si può sapere come potrà essere il grafico vendite
il discorso che la barilla costa piu della pasta da discount non dev' essere vista solo come causa pubblicitaria ma principalmente come rapporto prezzo/qualita.
certo,ma nel costo della barilla c'è anche il costo della pubblicità;ah per inciso la barilla è uno dei 2 marchi che compro,ed è anche la pasta super pubblicizzata;tv,quotidiani,riviste.Vende tantissimo,ma pubblicizza altrettanto
un marchio blasonato tipo Barilla se inizia a vendere pasta con farine radioattive puo fare ciao ciao con la manina
Non è detto;vedi caso Divella,che al sud ha un ampio bacino di utenza.
con la nostra qualità televisiva, ci stiamo lentamente avvicinando alla più becera tv spazzatura stile usa (extreme makeover, e tutte le varie puttanate fox)... e questo, volente o nolente, è anche merito di mediaset con i suoi grande fratello e le varie stronzatone che trasmettono ora. ma a voi piacciono?
rastaban
04-06-2006, 14:31
Invece no, si paga e perforza!!! E per giunta non sono reti pulite dal punto di vista socio politico, più di tutte RAI 3, la tv dei comunisti.
Pregiatissimo egregio sig Bartolino3200, queste preziosissime informazioni le ha passate suo cugggggino?
Rai1 e Rai2, le reti dei fascisti e degli integralisti e fondamentalisti cattolici, sono pulite?
Provi a chiedere a suo cuggggggggino, poi ci aggiorni nuovamente.
Pregiatissimo egregio sig Bartolino3200, queste preziosissime informazioni le ha passate suo cugggggino?
Rai1 e Rai2, le reti dei fascisti e degli integralisti e fondamentalisti cattolici, sono pulite?
Provi a chiedere a suo cuggggggggino, poi ci aggiorni nuovamente.
se RAI3 non è comunista allora puo anche darsi che Emilio Fede abbia votato per Prodi.. tutto è possibile..
rastaban
04-06-2006, 15:05
Ma vogliamo parlare dei professori nei licei che plagiano gli alunni?
Ho la maturità Classica e ti posso assicurare che il 99% dei docenti era comunista sfegatato. L' 1% erano i docenti di educazione fisica e religione.
Stesso discorso per le università, la giustizia, l' informazione su carta, la musica (vedi la metamorfosi di quel pagliaccio di Jovanotti pur di rimanere sulla cresta dell' onda), il cinema, il teatro, la satira politica (zelig è su mediaset, le Iene anche e Mentana sputa nel piatto ove mangia) adesso anche il calcio.
Ma credi che tutti abbiano i paraocchi?
Vero.
In ogni scuola italiana il 99% dei professori sono comunisti estremisti certificati pro-caruso (che magari se la farebbero con Luxuria), fanno propaganda politica plagiando le povere menti indifese degli studenti indicando loro i partiti rossi che devono votare.
Il restante 1% sono di cdx moderati, che come si sa sono i migliori.
Purtroppo e' uno schifo, che ci vuoi fare....
Riguardo la giustizia, come ben saprai, oltre a quella neutrale esiste anche quella politicizzata e quindi non solo di sx, ma anche di dx, anche se forse anche qui sarebbe il caso di chiedere conferma a tuo cugggino per essere sicuri.
Zelig non e' di sx, semmai puo' essere gradito da una parte della sx "volgare", per molti di csx e' semplicemente una pagliacciata di scarso o nullo valore artistico, e come tale ben poco digeribile da buona parte degli elettori csx.
Le iene non e' una trasmissione tipicamente di csx, i conduttori non sono di csx, Mentana dubito sia un elettore di csx, Mediaset sono reti schierate e con palinsesti nel complesso poco graditi agli elettori csx.
rastaban
04-06-2006, 15:17
se RAI3 non è comunista allora puo anche darsi che Emilio Fede abbia votato per Prodi.. tutto è possibile..
Come dire, se Rai1 Rai2 e Mediaset non sono fasciste, allora puo' anche darsi che Santoro abbia votato per Berlusconi.. tutto è possibile..
Come dire, se Rai1 Rai2 e Mediaset non sono fasciste, allora puo' anche darsi che Santoro abbia votato per Berlusconi.. tutto è possibile..
uguale uguale.. :doh:
Solertes
04-06-2006, 15:37
Le reti mediaset cosa hanno a che vedere col Fascismo e il Craxismo?
Al max ti potrei far passare berlusconismo, che poi mi devi spiegare cosa sia.
Il Fascismo era morto e sepolto quando Mediaset è nata.
Durante l' era di Craxi, le reti Mediaset non avevano TG ma solo culetti e Drive-In.
Forse non hai nemmeno 20 anni per ricordare davvero tutto questo.
Forse dimentichi che la legge vietava alle reti private di avere diffusione nazionale, Berlusconi fece un network di piccole emittenti unificando il palinsesto, avendo così diffusione nazionale. Gli fù ordinato di interrompere tale attività, ma egli ignorò la legge, che poi grazie a Craxi (che ricattò il governo) venne modificata a suo favore...quindi Craxi e Berlusconi erano chiaramente legati a doppio filo
indelebile
04-06-2006, 16:06
al lato pratico credo che non succederà niente, ci sarà :
- una legge sul conflitto d'interesse migliore ma che non cambia granchè la situazione,insomma non dovrà vendere niente
- cambieranno la guida del tg1 da mimun a de bortoli, raidue e raitre resterà invariate, quindi la situazione dei tg sarà di 4 a 2 per berlusconi invece di 5 a 1
- la migrazione al digitale terrestre verrà rallentata, il cambio ci sarà presubibilmente nel 2010-2012
- si aspetterà che berlusconi diventi vecchio, se il csx terrà per 5 anni difficilmente, ma con silvio tutto è possibile, Berlusconi diventerà primo ministro a 75
- male che vada tra 7 anni se i dalemiani saranno ancora in auge lo faranno diventare presidente della repubblica :mbe:
Solertes
04-06-2006, 16:09
............... Avevano già perso la battaglia con le radio libere e fecero di tutto per tenersi le televisioni ma Berlusconi fu piu furbo e piu lesto sfilando loro il giocattolo di mano. Per questo sono tanto arrabbiati, volevano essere lorio i soli dominatori dei media ed invece hanno creato i presuppostio per la nascita dell'attuale duopolio invece di un oligopolio composto da molti operatori deversi coin il loro maldestro tentativo, ........
A dire la verità mi pare che tutt'ora ci sia un oligopolio dei media, cosa che è pessima per un vero libero mercato, dove la concorrenza innalza la qualità....Berlusconi furbo e lesto è nobilitare il suo comportamento, una persona che avesse cercato di cambiare il sistema per il bene del mercato, avrebbe cercato di cambiare le leggi e poi cambiare i palinsesti, non di sfidare le istituzioni......che da parte loro, così come berlusconi, tutto han sempre voluto tranne un vero libero mercato.....le loro tendenze accentratorie e monopolistiche stanno a dimostrarlo....e di ciò le vittime siamo noi tutti
Che poi tutti volessero il controllo dei media è lampante,sono consapevoli che il potere reale stà lì......lo sapeva Goebbels....lo ha dimostrato O.Welles....lo sapeva il minculpop.......lo sapevano i comunisti
A me no, del resto neppure ho un apparecchio televisivo, ma a giudicare dagli ascolti e dal successo che, almeno a quanto sento dire, riscuotono i pertecipanti direi che piaccioni alla maggioranza degli italioti e se uno ordina bistecca al ristorante bistecca riceverà. Inutile quindi dare colpe a mediaset o alla rai per questo, la colpa è degli ascoltatori e soltanto loro.
In parte hai ragione circa le colpe degli ascoltatori;però e ci sono dei però,devi tenere conto di alcuni fattori:
1)la questione auditel;poche migliaia di apparecchi e molte mosse strane dietro,non so quanto possano rappresentare una fonte di verità
2)spesso la gente è costretta a stare a casa perchè non ha possibilità di fare altro e suo malgrado vede quello che c'è,e per nostrea sfortuna i palinsesti di rai e mediaset da qualche anno sono(per un preciso piano) perfettamente sovrapponibili nelle varie fasce d'ascolto
3)programmi culturali-informativi hanno al loro interno delle finestre sui programmi incriminati;esempio TG5 sera che "lancia" il grande fratello,studio aperto che al 90% è gossip puro + fig@ per attirare rispettivamente massaie e ragazzini prugnettari
In questo modo si è finito per coltivare ed aumentare i "pruriti" delle persone che un pò per loro colpe un pò perchè costretti hanno reso la nostra TV per buona parte TV spazzatura.
von Clausewitz
04-06-2006, 16:35
Ha 70 anni, ma è comunque una persona pericolosa per l'Italia e per la civiltà.
Non bisogna mai abbassare il livello di guardia.
LuVi
che abbia rappresentato un pericolo per l'Italia e fatto notevoli danni, soprattutto in passato, è fuor di dubbio
per la civiltà però non esageriamo dai, la civiltà è più forte di berlusconi, cmq LOL :D
che abbia rappresentato un pericolo per l'Italia e fatto notevoli danni, soprattutto in passato, è fuor di dubbio
per la civiltà però non esageriamo dai, la civiltà è più forte di berlusconi, cmq LOL :D
Beh, la civiltà ITALICA ne ha risentito, quella Europea ha rischiato grosso :D
LuVi
al lato pratico credo che non succederà niente, ci sarà :
- una legge sul conflitto d'interesse migliore ma che non cambia granchè la situazione,insomma non dovrà vendere niente
- cambieranno la guida del tg1 da mimun a de bortoli, raidue e raitre resterà invariate, quindi la situazione dei tg sarà di 4 a 2 per berlusconi invece di 5 a 1
- la migrazione al digitale terrestre verrà rallentata, il cambio ci sarà presubibilmente nel 2010-2012
- si aspetterà che berlusconi diventi vecchio, se il csx terrà per 5 anni difficilmente, ma con silvio tutto è possibile, Berlusconi diventerà primo ministro a 75
- male che vada tra 7 anni se i dalemiani saranno ancora in auge lo faranno diventare presidente della repubblica :mbe:
Temo che tu abbia ragione :muro:
Anche se è all' opposizione il nostro caro Silvio ha ancora a disposizione i suoi megafoni televisivi per sparare e amplificare a dismisura qualsiasi cosa gli faccia comodo . già è riuscito a insinuare il dubbio dei brogli e raccontare in giro la panzana che la maggioranza degli italiani ha votato cdx , figuriamoci se si cominciasse a discutere seriamente dello smantellamento del monopolio Mediaset cosa succederebbe , i cantastorie berlusconiani aprirebbero un fuoco di sbarramento tale da dipingere la legge come un tentativo di golpe , un furto , un "impoverimento dell' Italia" , etc
Se il csx fosse un movimento compatto e deciso si potrebbe comunque fare , ma mastelliani , rutelliani e dalemiani preferiscono l' inciucio all' applicazione della legge .
:.Blizzard.:
05-06-2006, 12:45
Ma perchè esiliare Silvio? Come comico e cantautore napoletano ha un futuro :stordita:
1)Le "folle plaudenti" al cospetto dei partecipanti ai reality non le ha emulate l'auditel, purtroppo corrispondono al vero come del resto le aziende sponsorizzatrici non sborserebbero se il seguito non fosse reale ma virtuale.
Le folle in studio costituiscono la cosidetta "clac";alcuni sono pagati,altri vi partecipano pur di apparire;detto questo sono convinto ancvhe io che i reality abbiano un discreto seguito,ma non sono sicuro dei dati auditel.C'è in corso un'indagine a riguardo;idem per audiradio.
2)Spesso io pure sono costretto a stare a casa perchè non posso permettermi altro ma ciononostante mi trovo passartempi che mi arricchiscano la mente e non che la svuotino per inserivi quanto più piace ai guru della comunicazione.
Pensa ai pensionati che non hanno fondi per fare altro(la tv in fondo è quasi gratis),oppure ai ragazzini che magari studiano e quando hanno finito i compiti non possono certo mettersi ad arricchirsi ulteriormente,hanno bisogno di svagarsi e si ritrovano solo e soltanto tv spazzatura;il cinema ti rammento costa da 7,50€ in su per dirne una
3)Se lo spettatore è "coglione" non è colpa di chi usa questa sua caratteristica, ti rammento la famosa battita: "non sono io razzista, è lui che è , negro, bianco, gialllo, con il naso lungo etc etc etc" che è e,blematica del vezzo di attribuire sempre e comunque responsabilità che sono proprie ad altri invocando le scuse ed i pretesti più fantasiosi ed improbabili.
Nel caso della RAI il dolo c'è in quanto trattasi di ente pubblico che deve fare soprattutto informazione e anche un "sano" intrattenimento;nei reality il sano intrattenimento non ce lo vedo.
Moltissimo, quasi del tutto ndr, per loro colpe ed un poco perchè i furbi guru della comunicazione ne hanno approfittato per riempire le loro tasche. Non possiamo responsabilizzare altri per la dabbenaggine individuale, se vogliamo risolvere è tempo che ciascuno si faccia carico delle sue responsabilità individuali.
Per me 50-50;i guru mediatici hanno fomentato e alimentato i pruriti della gente e i responsabili rai mediaset hanno appiattito volutamente la programmazione per non dare alle persone possibilità di scelta.
E il dito ovviamente lo punto contro chi ha preso le decisioni in RAI,visto che mediaset essendo privata ha tutto il diritto di programmare quello che gli pare.
LightIntoDarkness
05-06-2006, 13:24
<cut>E per giunta non sono reti pulite dal punto di vista socio politico, più di tutte RAI 3, la tv dei comunisti.Mah. A me sembra che questo sia un luogocomune creatosi negli ultimi anni.
Personalmente poi, le uniche trasmissioni che seguo nella tv in generale sono proprio Report e a volte "La storia siamo noi".
Vederci qualcosa di politico in queste trasmissioni mi sembra davvero difficile... cosa ne pensi di Report? Se non lo hai mai visto ci sono tutte le puntate sul sito (ottimo servizio, tra l'altro). ;)
danilo@12
05-06-2006, 15:10
Mah. A me sembra che questo sia un luogocomune creatosi negli ultimi anni.
Personalmente poi, le uniche trasmissioni che seguo nella tv in generale sono proprio Report e a volte "La storia siamo noi".
Vederci qualcosa di politico in queste trasmissioni mi sembra davvero difficile... cosa ne pensi di Report? Se non lo hai mai visto ci sono tutte le puntate sul sito (ottimo servizio, tra l'altro). ;)
Infatti è una panzana inventata durante la capagna elettorale dall' ex premier, andatevi a vedere i dati dell' Antitrust, nei quali il TG3 risultava uno dei tg meno schierati. Solo che il caro Silvio, in piena mania di persecuzione, aveva bisogno di un appiglio per giustificare il presunto "85% dei media" in mano al csx.
Guardandolo spesso, posso dire che, in alcuni servizi, trapela un certo "favoritismo" verso il csx, ma mai a livelli ignobili e vergognosi come negli altri tg di Mediaset o della rete pubblica. Ma da qui a definirlo "telekabul".......
Ma perchè esiliare Silvio? Come comico e cantautore napoletano ha un futuro :stordita:
Ce ne sono già tanti, possiamo farne a meno. :D
In ogni scuola italiana il 99% dei professori sono comunisti estremisti certificati pro-caruso (che magari se la farebbero con Luxuria), fanno propaganda politica plagiando le povere menti indifese degli studenti indicando loro i partiti rossi che devono votare.
Il restante 1% sono di cdx moderati, che come si sa sono i migliori.
Purtroppo e' uno schifo, che ci vuoi fare....
Hai dimenticato di dire che mangiano bambini bolliti :rolleyes:
Chissa perchè poi, se è vero che ci educano, ci informano, ci giudicano e ci circondano i comunisti, 1 italiano su 4 vota berlusconi. :nono:
^TiGeRShArK^
05-06-2006, 16:06
Perchè dopo mani pulite il loro previsto golpe bianco fu mandato in malora proprio da Berlusconi. E vai con decenni di processi e bassezze varie per farlo fuori.
E mentre i delinquenti rapiscono e uccidono bambini, stuprano e i terroristi sono detti guerriglieri e rilasciati e mettiamo fuori gli assassini di Calabresi senza nemmeno dirlo alla moglie prima, loro perdono tempo inmiriadi di processi contro Berlusconi.
Menomale che si è messo in politica, almeno chi non ha mai creduto nella sinistra e nelle loro ipocrisie ha avuto una alternativa.
Una alternativa per metà e più di italiani.
il bello è ke ci credi davvero a quello ke dici! :D
come se i guai giudiziari dell'EX-premier fossero iniziati in corrispondenza del suo ingresso in politica :rotfl:
^TiGeRShArK^
05-06-2006, 16:08
vivere comprando roba alternativa, non di marca, non sponsorizzata si può fare.
Come fa una mia compagna di classe.
Penso che sia l'unica no-global nel panorama moniale che rispetto seriamente.
Se c'è gente che lo fa a 18 anni, andando contro persino alla famiglia....
ecco brava...
dimmi...
ke processore devo comprare allora per il mio pc ke non sia pubblicizzato?
ke scheda madre devo comprare?
ke skeda video?
ke hard disk?
:rotfl:
e mi fermo qui perchè la lista delle cose di cui è IMPOSSIBILE comprare la controparte non pubblicizzata è MOLTO ma MOLTO lunga :D
Non giochiamo a "non capirci", io intendo il successo che raccolgono andandose a spasso per locali ed addirittura quando vanno a far shopping, che gli applausi siano regolati dalla regia non è da ora ma da più di 30 anni..
il fatto è che costoro portano dietro di se l'attenzione delle telecamere e i ragazzi vanno in quei locali perchè così l'indomani possono dire
"ehi sono stato ripreso dalle telecamere di xxx tv,fico";in off topic un utente qualche settimana fa ha chiesto se qualcuno aveva regitsrato il tg1 delle 8 perchè si era visto ripreso da una telecamera.
E' la sindrome da "Italia 1" :doh:
Le biblioteche prestano i libri gratuitamente.
si ma la TV la puoi guardare mentre prepari il pranzo e la cena;se hai studiato non hai molta voglia di leggere;
insomma ci sono momenti della giornata in cui certe categorie di persone si distraggono con la TV e qualunque canale vedano si ritrovano phighe gossip e similia
Il dolo non l'ho mai negato, sta alla base della rai tutta a partire dagli anni 70 e cioè quando i politici la estesero il più possibile per okkupare spazio e rendere impraticabile la parte restante ed è proprio ciò che non doveva esser fatto e che ci ha regalato Berlusconi come lo conosciamo.
ma l'occupazione politica era decisamente meglio che questa TV:almeno si rideva
Non potrà mai essere 50/50, se tu ti lasci convincere da una wanna marchi la colpa è, moralmente, più tua che sua anche se essa merita la galera.
Il caso Marchi è molto diverso;lì si che ho puntato il dito contro coloro che ci sono cadute,più che alla Marchi stessa.
La rai ha dovuto adeguarsi per conservare audience, se fosse stata una vera televisione pubblica supportata dal canone e senza problemi di raccolta pubblicitaria per mantenere la canea di parassiti che la infestano avrebbe potuto dire la sua ma alle attuali condizioni si ritorna sempre alle origini delle violazioni di base che hanno creato i guasti attuali.
Una TV che sa di avere il 50% dal canone può permettersi di diversificare meglio;se non l'ha fatto,per me,è perchè conveniva a Mediaset.
LittleLux
06-06-2006, 20:09
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/politica/riforma-media/riforma-media/riforma-media.html
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