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View Full Version : Kim Woo-choong, fondatore Daewoo, condannato a dieci anni di carcere


Adric
02-06-2006, 12:36
Dieci anni di carcere all’ex numero uno della Daewoo

Kim Woo-choong, fondatore ed ex presidente dell’azienda coreana Daewoo è stato condannato a dieci anni di carcere, alla confisca di beni multimilionaria e ad una multa per risarcimento danni.
Si è trattato di una sentenza piuttosto dura anche secondo l’opinione degli stessi giudici.
Un verdetto collegato al fallimento che verso la fine degli anni Novanta aveva messo in seria difficoltà l’intera economia del Paese.
A Kim è stata attribuita la colpevolezza per diversi reati tra i quali la frode contabile, i finanziamenti illeciti, l’appropriazione indebita e la distrazione di fondi dall’estero.
Il processo all’ex presidente della Daewoo aveva avuto inizio circa un anno fa a seguito una latitanza che era cominciata nel 1999 dopo che il gruppo da lui guidato era fallito.
Kim si era trasferito in Europa proprio per fuggire dalla giustizia coreana.
L’anno scorso però, considerato anche che era gravemente malato di cuore, Kim ha preferito ritornare in patria per saldare il suo conto con la giustizia.
Nell’aula del tribunale di Seul l’ex numero uno della Daewoo è apparso un uomo veramente distrutto anche a causa dei suoi notevoli problemi di salute.
Era infatti seduto su una sedia a rotelle e indossava un camice ospedaliero anche perché è ancora ricoverato a causa di seri problemi cardiaci.
Il travagliato stato di salute lo scorso anno aveva addirittura provocato la sospensione del processo.
Nonostante il precario stato di salute di Kim il tribunale coreano non ha fatto sconti ed infatti ha comminato una severa punizione di dieci anni di carcere ma si è anche preoccupato di provvedere ad una confisca dei beni per 21.000 miliardi di won pari a 17 miliardi di euro e ad una una multa di 10 milioni di won pari a 8.300 euro.
La sentenza nutre anche dei dubbi sul fatto che Kim si sia veramente pentito anche a fronte del fatto che ha più volte tentato di sfuggire alle sue responsabilità e ha tentato di giustificare l’atteggiamento.
Quella di Kim è la classica storia di una persona che ha costruito la sua fortuna con le proprie mani. Egli infatti ha cominciato la carriera come venditore di prodotti tessili ed è in seguito riuscito a costruire un vero e proprio impero. In seguito alla crisi finanziaria asiatica del 1997-98 la Daewoo si è indebitata oltremisura generando un fallimento tanto consistente che ha addirittura messo a rischio tutta l’economia coreana.
A quel punto il Fondo Monetario Internazionale ha fatto al governo coreano un consistente prestito.
G.M.

[Data pubblicazione: 31/05/2006]
(La Padania)

roverello
04-06-2006, 01:01
Dieci anni di carcere all’ex numero uno della Daewoo

Kim Woo-choong, fondatore ed ex presidente dell’azienda coreana Daewoo è stato condannato a dieci anni di carcere, alla confisca di beni multimilionaria e ad una multa per risarcimento danni.
Si è trattato di una sentenza piuttosto dura anche secondo l’opinione degli stessi giudici.
Un verdetto collegato al fallimento che verso la fine degli anni Novanta aveva messo in seria difficoltà l’intera economia del Paese.
A Kim è stata attribuita la colpevolezza per diversi reati tra i quali la frode contabile, i finanziamenti illeciti, l’appropriazione indebita e la distrazione di fondi dall’estero.
Il processo all’ex presidente della Daewoo aveva avuto inizio circa un anno fa a seguito una latitanza che era cominciata nel 1999 dopo che il gruppo da lui guidato era fallito.
Kim si era trasferito in Europa proprio per fuggire dalla giustizia coreana.
L’anno scorso però, considerato anche che era gravemente malato di cuore, Kim ha preferito ritornare in patria per saldare il suo conto con la giustizia.
Nell’aula del tribunale di Seul l’ex numero uno della Daewoo è apparso un uomo veramente distrutto anche a causa dei suoi notevoli problemi di salute.
Era infatti seduto su una sedia a rotelle e indossava un camice ospedaliero anche perché è ancora ricoverato a causa di seri problemi cardiaci.
Il travagliato stato di salute lo scorso anno aveva addirittura provocato la sospensione del processo.
Nonostante il precario stato di salute di Kim il tribunale coreano non ha fatto sconti ed infatti ha comminato una severa punizione di dieci anni di carcere ma si è anche preoccupato di provvedere ad una confisca dei beni per 21.000 miliardi di won pari a 17 miliardi di euro e ad una una multa di 10 milioni di won pari a 8.300 euro.
La sentenza nutre anche dei dubbi sul fatto che Kim si sia veramente pentito anche a fronte del fatto che ha più volte tentato di sfuggire alle sue responsabilità e ha tentato di giustificare l’atteggiamento.
Quella di Kim è la classica storia di una persona che ha costruito la sua fortuna con le proprie mani. Egli infatti ha cominciato la carriera come venditore di prodotti tessili ed è in seguito riuscito a costruire un vero e proprio impero. In seguito alla crisi finanziaria asiatica del 1997-98 la Daewoo si è indebitata oltremisura generando un fallimento tanto consistente che ha addirittura messo a rischio tutta l’economia coreana.
A quel punto il Fondo Monetario Internazionale ha fatto al governo coreano un consistente prestito.
G.M.

[Data pubblicazione: 31/05/2006]
(La Padania)

Accipicchia, qua da noi occorrerebbe aumentare subito le brande nelle patrie galere.

CONFITEOR
04-06-2006, 01:44
menomale, kredevo ke era cinese.... :fagiano: