View Full Version : [REFERENDUM] Devolution
Timewolf
29-05-2006, 22:39
Ciao,
mi sto un po' documentando per il prossimo referendum confermativo.
Senza cadere in facili flame mi piacerebbe scambiare 2 parole con voi delle modifiche alla Costituzione apportate dal precedente governo.
In pratica le principali, da quanto ho capito per ora, riguardano:
Camera e Senato, ora saranno differenti, la prima (con meno deputati) si occupera' di tutto cio' che riguarda lo Stato, il secondo invece delle Regioni
Premier: viene eletto direttamente dai cittadini (ma alla fine anche ora e' cosi... no?) puo' sciogliere la Camera, non ha bisogno della fiducia della stessa, ma puo' essere sfiduciato, nomina i Ministri.
Ora, la questione del Premier "potenziato" a me, sinceramente, non fa cosi' tanta paura...
In fondo ora e' vero che e' il Presidente Della Repubblica che si occupa di nominare Premier e Ministri, pero' lo fa sempre su "suggerimento" del Premier.. che cambia se e' il presidente del Consiglio a farlo direttamente?
Anche la sfiducia e lo scioglimento delle Camere, mi sembra che comunque si sia saltato solo il passaggio verso il Capo dello Stato.
Per il Senato Federale, boh non mi e' ben chiaro sinceramente... a cosa servirebbero ora i Governatori delle varie regioni, visto che da quanto ho capito non avrebbero modo di votare al Senato?
Non si andrebbe a creare un circolo pericoloso tra Camera e Senato?
Chi stabilisce dove finiscono i poteri di una Camera ed iniziano quelli dell'altra?
Ho letto che se una legge proposta dal Senato per una regione si pensa possa danneggiare lo Stato, la Camera puo' chiedere al Presidente della Repubblica di abrogarla...ma in base a che parametri una legge Federale puo' intaccare lo stato?
Sono abbastanza confuso, nei prossimi giorni mi documentero' meglio, cercando di capire le ragioni del NO e quelle del SI, nel frattempo mi piacerebbe parlarne anche con voi ;)
jesusquintana
29-05-2006, 23:22
Le modifiche riguardano piu' di 50 articoli della costituzione (!) ed e' impossibile riassumerli in poche righe... spero facciano un po' di informazione nei giorni a venire, anche se alla fine sara' la solita caciara cdx vs csx
Mi iscrivo... magari se sapete siti (il meno politicizzati possibile) che contengano info al rigurado... ;)
Spero comunque che questo referendum non causi uno "svilimento" delle autonomie già presenti nelle 5 regioni a statuto autonomo... :rolleyes:
Comunque è indubbio che essendo un referendum confermativo senza quorum, i SI partano decisamente avvantaggiati
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1182609
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1182609
Ottimo!... grazie! ;)
tdi150cv
30-05-2006, 08:00
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1182609
SI DICEVA MENO POLITICIZZATI !!!
Qua alcuni elementi stanno ancora in campagna anti nazista ... :rotfl: :muro:
jesusquintana
30-05-2006, 12:16
secondo me bisognerebbe aprire un "official topic" per discuterne e raccogliere articoli, li' si parlava solo di devolution invece bisognerebbe parlare della riforma costituizionale...
Mi iscrivo... magari se sapete siti (il meno politicizzati possibile) che contengano info al rigurado... ;)
Spero comunque che questo referendum non causi uno "svilimento" delle autonomie già presenti nelle 5 regioni a statuto autonomo... :rolleyes:
Comunque è indubbio che essendo un referendum confermativo senza quorum, i SI partano decisamente avvantaggiati
questa è la cosa tristissima..
non ne parlano perchè così sono sicuri che il si vincerà....
guarda in tv.. NULLA assolutamente NULLA
:.Blizzard.:
30-05-2006, 13:25
http://it.wikipedia.org/wiki/Devolution
va bene o è troppo di parte anche questo? :D
Nevermind
30-05-2006, 14:20
Bene ottimo dovevo appunto informarmi emglio su questa questione della devolution.
questa è la cosa tristissima..
non ne parlano perchè così sono sicuri che il si vincerà....
guarda in tv.. NULLA assolutamente NULLA
Con quale logica trai la conclusione nn se ne parla quindi vince il "si"?
Con quale logica trai la conclusione nn se ne parla quindi vince il "si"?
Perchè non c'è il quorum. Se la gente pensa che basta non andare a votare per dire no, si sbaglia! Il 25 e 26 Giugno siamo già in odore di weekend pre estate (chissà se è una coincidenza... :rolleyes: )... Non andrà a votare nessuno tra quelli del no! Solo quelli che lo sanno andranno e probabilmente quelli del si sono più informati...
Timewolf
31-05-2006, 14:20
Perchè non c'è il quorum. Se la gente pensa che basta non andare a votare per dire no, si sbaglia! Il 25 e 26 Giugno siamo già in odore di weekend pre estate (chissà se è una coincidenza... :rolleyes: )... Non andrà a votare nessuno tra quelli del no! Solo quelli che lo sanno andranno e probabilmente quelli del si sono più informati...
Mah dubito...
Visto che il quorum non c'e' e visto che il "Si" e' sostenuto dal CDX, credo che chi andra' a votare, votera' per il "No".
Piu' volte abbiamo visto come l'elettorato del CDX si mobilita solo per le politiche...
Qua alcuni elementi stanno ancora in campagna anti nazista ... :rotfl: :muro:
A buon ragione direi! :mad:
A buon ragione direi! :mad:
Ma "non fanno male a nessuno", dai. :muro: :muro: :muro:
I campi di concentramento erano posti di villeggiatura no?? :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad:
loreluca
31-05-2006, 18:42
Perchè non c'è il quorum. Se la gente pensa che basta non andare a votare per dire no, si sbaglia! Il 25 e 26 Giugno siamo già in odore di weekend pre estate (chissà se è una coincidenza... :rolleyes: )... Non andrà a votare nessuno tra quelli del no! Solo quelli che lo sanno andranno e probabilmente quelli del si sono più informati...
Per me è precisamente il contrario! l'ettorato di Sx (statali, studenti, anziani, extracomunitari) non hanno nulla da fare e andranno a votare sì; poi politicamente sono molto più interessati ai referendum. Quelli di destra a cui non frega nulla dei referendum (la gente che lavora e che è già impegnata tutta settimana) se ne andrà al mare o in montagna a spendere un po' di quattrini... quelli di Dx hanno tempo e voglia di essere presi in giro sollo alle politiche!
Io, senza offesa per nessuno, la vedo così...
tdi150cv
31-05-2006, 18:49
A buon ragione direi! :mad:
si peccato che siano morti e sepolti da decenni ... un paio di enciclopedie della storia ? :D
Io ho deciso di votare NO. Per il semplice fatto che la devolution accentra troppi poteri al premier. IMHO è assurdo. Con la devolution da quello che ho capito il presidente del consiglio è totalmente autonomo, non dipende né dalla camera né tantomeno dal capo dello stato... :doh:
Poi c'è anche il fatto che secondo me aumenta troppo il divario tra nord e sud, che è già abbastanza allargato.
tdi150cv
31-05-2006, 18:52
Per me è precisamente il contrario! l'ettorato di Sx (statali, studenti, anziani, extracomunitari) non hanno nulla da fare e andranno a votare sì; poi politicamente sono molto più interessati ai referendum. Quelli di destra a cui non frega nulla dei referendum (la gente che lavora e che è già impegnata tutta settimana) se ne andrà al mare o in montagna a spendere un po' di quattrini... quelli di Dx hanno tempo e voglia di essere presi in giro sollo alle politiche!
Io, senza offesa per nessuno, la vedo così...
cosa ??? non sono daccordo ... io di estrema destra ci vado e votero' con un SI gigantesco a tutto foglio ... :D
si peccato che siano morti e sepolti da decenni ... un paio di enciclopedie della storia ? :D
un paio di giornali da leggere? :D
a me pare che ci siano ancora gruppetti naziskin e se non erro tempo fa in germania (o austria) girava un certo Haider o come si scrive dalle idee poco simpatiche :asd:
tdi150cv
31-05-2006, 18:59
Io ho deciso di votare NO. Per il semplice fatto che la devolution accentra troppi poteri al premier. IMHO è assurdo. Con la devolution da quello che ho capito il presidente del consiglio è totalmente autonomo, non dipende né dalla camera né tantomeno dal capo dello stato... :doh:
Poi c'è anche il fatto che secondo me aumenta troppo il divario tra nord e sud, che è già abbastanza allargato.
mi pare DISASTRATAMENTE RIDUTTIVO il motivo del tuo NO ... ci sono oltre 50 articoli in ballo ... fai tu !? Forse e' il caso di informarsi meglio ... ma del resto nemmeno alla TV se ne parla decentemente.
Comunque sia per il tuo ultimo punto fammi capire se ti pare giusto che questo divario venga colmato dalla gente che qui si spacca la schiena ... :confused:
reptile9985
31-05-2006, 19:06
Per me è precisamente il contrario! l'ettorato di Sx (statali, studenti, anziani, extracomunitari) non hanno nulla da fare e andranno a votare sì; poi politicamente sono molto più interessati ai referendum. Quelli di destra a cui non frega nulla dei referendum (la gente che lavora e che è già impegnata tutta settimana) se ne andrà al mare o in montagna a spendere un po' di quattrini... quelli di Dx hanno tempo e voglia di essere presi in giro sollo alle politiche!
Io, senza offesa per nessuno, la vedo così...
curiosa la tua classificazione di elettorati di c-destra e c-sinistra
praticamente quelli di sinistra non hanno un cazzo da fare mentre la gente di destra lavora :rolleyes:
la sagra del luogo comune :muro:
mi pare DISASTRATAMENTE RIDUTTIVO il motivo del tuo NO ... ci sono oltre 50 articoli in ballo ... fai tu !? Forse e' il caso di informarsi meglio ... ma del resto nemmeno alla TV se ne parla decentemente.
Comunque sia per il tuo ultimo punto fammi capire se ti pare giusto che questo divario venga colmato dalla gente che qui si spacca la schiena ... :confused:
mi sono informato. Hai detto bene, coinvolge più di 50 articoli della costituzione... non mi sembra una cosa tanto buona.
Non marginale il fatto che si chiami "devolution" uno sconvolgimento sostanziale degli equilibri tra i poteri previsti nella Costituzione del '48, in cui la variante principale non è un flusso di potere verso le regioni, ma l'accentramento di potere nelle mani del primo ministro.
la gente si spacca la schiena anche al sud cmq... è una situazione diversa, loro hanno la mafia che crea casini. inoltre non hanno posti di lavoro, e quindi è un circolo vizioso. il nord è più ricco e il sud è più povero, è un dato di fatto, ed è troppo comodo isolarsi completamente e dire "si arrangiano". Volendo si può fare, ma non mi sembra una cosa giusta, dopotutto non è uno stato straniero il meridione, fa sempre parte dell'italia...
loreluca
31-05-2006, 19:12
curiosa la tua classificazione di elettorati di c-destra e c-sinistra
praticamente quelli di sinistra non hanno un cazzo da fare mentre la gente di destra lavora :rolleyes:
la sagra del luogo comune :muro:
Ho detto che non hanno nulla da fare i giorni del referendum, mentre quelli di Dx saranno al mare.
In Italia "generalmente" vota Dx:
-Liberi professionisti
-Artigiani
-Imprenditori
-Pensionati Ex lavoratori in proprio
Votano Sx
-Operai
-Statali
-Pensionati che hanno lavorato dipendenti
-Giovani studenti
-Nullatenenti.
La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
reptile9985
31-05-2006, 19:31
Ho detto che non hanno nulla da fare i giorni del referendum, mentre quelli di Dx saranno al mare.
In Italia "generalmente" vota Dx:
-Liberi professionisti
-Artigiani
-Imprenditori
-Pensionati Ex lavoratori in proprio
Votano Sx
-Operai
-Statali
-Pensionati che hanno lavorato dipendenti
-Giovani studenti
-Nullatenenti.
La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
per quel che mi riguarda non faccio nessuna classificazione...penso che votare a destra piuttosto che a sinistra sia un fatto di sensibilità personale
quando facevo la stagione in fabbrica ho conosciuto una marea di operai simpatizzanti di forza italia e lega (praticamente la maggior parte :rolleyes: )
alle superiori c'era una netta maggioranza di studenti di destra (soprattutto estrema :muro: ti parlo di votanti 18-19 anni)
qui all'università ho conosciuto più gente di sinistra
spero di non scandalizzarti ma ho visto anche imprenditori di centro-sinistra
Ho detto che non hanno nulla da fare i giorni del referendum, mentre quelli di Dx saranno al mare.
In Italia "generalmente" vota Dx:
-Liberi professionisti
-Artigiani
-Imprenditori
-Pensionati Ex lavoratori in proprio
Votano Sx
-Operai
-Statali
-Pensionati che hanno lavorato dipendenti
-Giovani studenti
-Nullatenenti.
La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
Anche dal mio punto di vista più o meno la realtà si avvicina. E chissà perchè i più ricchi votano silvio o in generale la CDL :asd:
spero di non scandalizzarti ma ho visto anche imprenditori di centro-sinistra
mio padre è un imprenditore di csx, e ne conosco molti altri. E non credo ci sia molto da scandalizzarsi, perchè non si vota solo per avere qualche euro in più del salvadanaio, come crede qualcuno (indovinate chi? :rolleyes: ).
Anche dal mio punto di vista più o meno la realtà si avvicina. E chissà perchè i più ricchi votano silvio o in generale la CDL :asd:
preciso, proprio! ma solo io li conoscono i sinistri pieni di grana fino al coppino?
preciso, proprio! ma solo io li conoscono i sinistri pieni di grana fino al coppino?
boh i ricchi che conosco io votano o AN o FI... :asd:
^TiGeRShArK^
31-05-2006, 22:32
Per me è precisamente il contrario! l'ettorato di Sx (statali, studenti, anziani, extracomunitari) non hanno nulla da fare e andranno a votare sì; poi politicamente sono molto più interessati ai referendum. Quelli di destra a cui non frega nulla dei referendum (la gente che lavora e che è già impegnata tutta settimana) se ne andrà al mare o in montagna a spendere un po' di quattrini... quelli di Dx hanno tempo e voglia di essere presi in giro sollo alle politiche!
Io, senza offesa per nessuno, la vedo così...
ah ok...
quindi stai insinuando ke IO, la mia FAMIGLIA, tanti amici e persone ke conosco siamo tutti NULLAFACENTI in quanto non votiamo x la parte ke sta simpatica a te...
onestamente tra noi due non so ki può essere + definito nullafacente, qdi x favore EVITA prima di generalizzare..
potresti accorgerti ke ci sono persone ke si fanno il culo quanto te e anke MOLTO d + anke se votano x il csx... :muro:
^TiGeRShArK^
31-05-2006, 22:35
Ho detto che non hanno nulla da fare i giorni del referendum, mentre quelli di Dx saranno al mare.
In Italia "generalmente" vota Dx:
-Liberi professionisti
-Artigiani
-Imprenditori
-Pensionati Ex lavoratori in proprio
Votano Sx
-Operai
-Statali
-Pensionati che hanno lavorato dipendenti
-Giovani studenti
-Nullatenenti.
La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
ecco..perfetto...
quindi secondo te liberi professionisti, artigiani, imprenditori, pensionati (solo gli ex lavoratori in proprio) rappresentano quasi il 50% della popolazione...
complimenti per il tuo ragionamento assolutamente errato come quello di cui sopra... :muro:
Ho detto che non hanno nulla da fare i giorni del referendum, mentre quelli di Dx saranno al mare.
In Italia "generalmente" vota Dx:
-Liberi professionisti
-Artigiani
-Imprenditori
-Pensionati Ex lavoratori in proprio
Votano Sx
-Operai
-Statali
-Pensionati che hanno lavorato dipendenti
-Giovani studenti
-Nullatenenti.
La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
Lo spaccato è statisticamente corretto e qualsiasi persona con un minimo di conoscenza delle questioni sollevate ti darebbe ragione.
Ciò significa che in un'Italia divisa 50/50 ci siano delle classi dove il voto viene espresso 65/35 ... non che TUTTI gli operai votano Rifondazione e TUTTI i dottori commercialisti votano Forza Italia.... è da considerare come una tendenza statistica certamente sensata e misurabile.
^TiGeRShArK^
31-05-2006, 23:14
Lo spaccato è statisticamente corretto e qualsiasi persona con un minimo di conoscenza delle questioni sollevate ti darebbe ragione.
Ciò significa che in un'Italia divisa 50/50 ci siano delle classi dove il voto viene espresso 65/35 ... non che TUTTI gli operai votano Rifondazione e TUTTI i dottori commercialisti votano Forza Italia.... è da considerare come una tendenza statistica certamente sensata e misurabile.
:rotfl:
quindi..tnt per fare un esempio...
in sicilia il NOVANTA per cento della popolazione è composta da persone appartenennti alla prima categoria...
no xkè facendo un rapido calcolo, vedendo i risultati del cdx in sicilia e tenendo per buona la tua percentuale del 65-35 occorrerebbe ke il 90% della popolazione debba appartenere alla prima categoria :rotfl:
Come al solito il mio consiglio è sempre il solito NON generalizzare perchè porta SEMPRE a fare errori MACROSCOPICI come quello appena messo in evidenza ;)
Cosa hai messo in evidenza scusa? Non si è capito niente.
C'è una tendenza OVVIA E SCONTATA per tutti i politici sull'orientamento di voto dei liberi professionisti rispetto agli operai, tanto per citare la + eclatante.
Che spiega la maggiore penalizzazione della CDL durante le elezioni "balneari" ad esempio.
Te lo può confermare qualsiasi Mennheimer della situazione, mica io.
Secondo me il problema è su un altro piano, e cioè: è plausibile che operai e liberi professionisti siano percentualmente legati maggiormente al csx e al cdx, rispettivamente. Il problema è poi sostenere che il libero professionista nei weekend estivi va al mare, mentre l'operaio che non ha nulla da fare va a votare.
Il voto è espressione di responsabilità politica, va a votare chi lo sente come un diritto-dovere, non ci va chi reputa più importante andare al mare, non tanto chi è più o meno stanco del lavoro settimanale...
Se i liberi professionisti nei weekend estivi preferiscono andare al mare, e se l'elettorato di cdx è statisticamente rappresentato da gruppi di questo tipo, direi che meritano di perdere, ed è giusto che le scelte le prendano i cittadini cui importa qualcosa di queste questioni.
Io sono stato sempre un sostenitore dell'annullamento o anche abbattimento del quorum nei referendum, è bene che le decisioni le prendano i gruppi che si mobilitano per il voto, il fatto che una persona andando al mare possa esprimere una preferenza politica (come è se contribuisce al non raggiungimento del quorum) è assolutamente vergognoso.
- CRL -
DECALOGO DELLA RIFORMA
COSTITUZIONALE
di Roberto Calderoli
CONTRODECALOGO DELLA RIFORMA
COSTITUZIONALE
di Leopoldo Elia
I Viene ridotto il numero dei
parlamentari: da 950 a 773, con
significativo risparmio per le finanze
pubbliche.
I La riduzione del numero dei parlamentari viene
rinviata al 2016 per favorire gli attuali capi e
capetti. Nel lungo periodo c’è tempo anche per
ridurre la riduzione; per ora c’è l’effetto di
annuncio demagogico.
II Saranno i cittadini, e non più i palazzi
della politica, a scegliere maggioranza
parlamentare, coalizione di governo e
primo Ministro: è il premierato.
II Il premierato non consiste nella investitura
popolare di una maggioranza parlamentare, di una
coalizione di governo e Primo ministro. Ciò
avviene già in Inghilterra, in Germania e in Spagna
e anche in Italia: è sufficiente perciò una buona
legge elettorale. Il premierato della riforma si
fonda sulla insostituibilità del Primo ministro
durante tutta la legislatura e sui suoi enormi poteri
(scioglimento della Camera dei deputati e
questione di fiducia che, in caso di rifiuto da parte
della stessa Camera, provoca nuove elezioni).
III Non più due Camere identiche,
l'una doppione dell'altra. Ora il Senato
sarà federale ed avrà una sua funzione
specifica: rappresentare le esigenze delle
Regioni. La Camera si occuperà di
quelle dello Stato.
III Il Senato federale non risolve il problema del
bicameralismo perché non è in grado, per la sua
composizione, di rappresentare le esigenze delle
Regioni: d’altra parte i veri rappresentanti delle
comunità regionali non hanno diritto di voto nelle
deliberazioni del Senato.
IV Semplificato il procedimento
legislativo. Non più lunghi e ripetuti
passaggi di testi fra le due Camere, ma
ciascuna Camera approverà le leggi
nelle materie di propria competenza. Il
risultato sarà la riduzione dei tempi e
dei costi per le casse pubbliche.
IV Il procedimento legislativo è straordinariamente
complicato perché la prevalenza della Camera o
del Senato si fonda sulla competenza a legiferare
per singole materie dello Stato e delle Regioni;
siccome i confini di tali materie danno luogo a
gravi dubbi interpretativi (sui quali deve
intervenire sempre più spesso la Corte
Costituzionale) è ovvia la ricaduta di tali incertezze
sulle attribuzioni legislative di ciascuna Camera,
specie nelle leggi, come quella finanziaria, di
particolare complessità. La cancellazione del
rapporto fiduciario tra Senato e governo sarebbe
positiva solo se accompagnata da una chiara
ripartizione di poteri tra una Camera di
rappresentanza nazionale e una Camera veramente
rappresentativa degli enti e delle comunità
regionali e locali.
V La legge dovrà stabilire limiti al
cumulo delle indennità parlamentari
con altre entrate.
V La previsione di una legge che stabilisca limiti al
cumulo delle indennità parlamentari con altre
entrate non risolve il problema del conflitto di
interessi che dovrebbe essere superato con regole
giuste di incompatibilità e ineleggibilità anche in
relazione a concessioni o autorizzazioni statali di
notevole entità economica.
VI I regolamenti parlamentari dovranno
tutelare i diritti delle opposizioni: ora
questo non è previsto.
VI Il problema delle garanzie dell’opposizione non
si risolve con un generico rinvio ai regolamenti
parlamentari, essendo necessarie puntuali revisioni
costituzionali (ad esempio, attribuzione alla Corte
costituzionale, in ultima istanza, dell’esame dei
ricorsi elettorali per Camera e Senato).
VII L’ordinamento evolve in senso
federale, come sta avvenendo in molti
Stati moderni: viene riequilibrato il
riparto delle competenze tra Stato e
Regioni per garantire migliori servizi ai
cittadini, senza compromettere l’unità
del Paese. Alle Regioni vengono
devolute particolari funzioni in materia
di istruzione, sanità e polizia locale.
Tutte avranno le stesse opportunità,
senza penalizzazioni per alcune aree
rispetto ad altre e senza la
differenziazione tra le Regioni, prevista
dalla riforma del 2001. Si avrà quindi un
federalismo equo, solidale ed
equilibrato.
VII La devoluzione alle regioni di particolari
funzioni in materia di istruzione, sanità e sicurezza
è pericolosa anche perché si accompagna ad una
competenza esclusiva dello Stato e delle Regioni
nelle stesse materie. Tale duplicità è illogica e può
arrecare gravi danni all’esercizio (o godimento) di
diritti fondamentali (livelli essenziali delle
prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da
garantire su tutto il territorio nazionale). Si avrà
quindi un federalismo iniquo, conflittuale e
squilibrato.
VIII Tutte le leggi regionali dovranno
rispettare il criterio dell'interesse
nazionale, non più previsto a seguito
della riforma del 2001.
VIII L’interesse nazionale è ampiamente
salvaguardato dal riparto delle competenze tra
Stato e regioni e dalla giurisprudenza della Corte
costituzionale, che ha interpretato la riforma del
Titolo V in senso pienamente rispettoso
dell’interesse della Nazione.
IX Sulle modifiche alla Costituzione
sarà sempre possibile chiamare i
cittadini ad esprimersi, mentre ora ciò
non avviene se tali modifiche sono state
approvate dalle Camere con la
maggioranza dei due terzi.
IX L’abrogazione della norma che collega al
raggiungimento dei due terzi in sede parlamentare
l’esclusione della richiesta di referendum sui testi
di revisione costituzionale (articolo 138 della
Costituzione) va giudicata negativamente perché
disincentiva quelle larghe intese che a parole tutti
auspicano per l’adozione di modifiche alla
Costituzione.
X Aumentano le garanzie per i comuni
e le province, gli enti più vicini ai
cittadini: potranno ricorrere alla Corte
costituzionale in caso di lesione delle
proprie competenze.
X Il ricorso diretto alla Corte costituzionale dei
Comuni, delle Province e delle Città metropolitane
(articolo 46 della Riforma) per sollevare questioni
di legittimità costituzionale su leggi o atti aventi
forza di legge statali e regionali ritenuti lesivi di
competenze costituzionalmente attribuite agli enti
locali appare oggi un puro effetto annuncio perché
la disciplina del ricorso è rinviata ad una legge
costituzionale (condizioni, forme e termini di
proponibilità della questione) di incerta adozione,
nel se e nel quando.
Lucio Virzì
01-06-2006, 05:47
...è bene che le decisioni le prendano i gruppi che si mobilitano per il voto, il fatto che una persona andando al mare possa esprimere una preferenza politica (come è se contribuisce al non raggiungimento del quorum) è assolutamente vergognoso.
- CRL -
.
~ZeRO sTrEsS~
01-06-2006, 08:35
dove posso trovare i testi integrali del referendum??? non li trovo...
Venticello
01-06-2006, 08:56
Ho detto che non hanno nulla da fare i giorni del referendum, mentre quelli di Dx saranno al mare.
In Italia "generalmente" vota Dx:
-Liberi professionisti
-Artigiani
-Imprenditori
-Pensionati Ex lavoratori in proprio
Votano Sx
-Operai
-Statali
-Pensionati che hanno lavorato dipendenti
-Giovani studenti
-Nullatenenti.
La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
Nella società di informatica dove lavoro (circa 35 dipendenti) tutti i livelli più alti, dirigenti, a.d. e presidente, hanno votato csx, la "base" per circa l'80% cdx. La differenza nell'elettorato di csx è che è più disciplinato e "quadrato" quando il partito chiama, ormai dopo 10 anni che è il leader del cdx sono riusciti a creare il "mostro" Berlusconi contro cui muovere le masse, quindi da questo punto di vista sono avvantaggiati, cosa che col csx non si può fare perchè cambia leader ogni anno...
^TiGeRShArK^
01-06-2006, 11:33
Cosa hai messo in evidenza scusa? Non si è capito niente.
C'è una tendenza OVVIA E SCONTATA per tutti i politici sull'orientamento di voto dei liberi professionisti rispetto agli operai, tanto per citare la + eclatante.
Che spiega la maggiore penalizzazione della CDL durante le elezioni "balneari" ad esempio.
Te lo può confermare qualsiasi Mennheimer della situazione, mica io.
La mia confutazione era la seguente:
In sicilia alle scorse politiche la CDL ha preso il 57,8%, il csx il 40%.
Consideriamo le percentuali del 65%-35% dette da te.
Consideriamo una percentuale di popolazione del 70% appartenente alla categoria ke secondo voi vota x definizione il csx.
Facendo rapidamente i calcoli otteniamo un risultato del csx pari al 62% e x il cdx del 38%.
Mi pare ke si discosti lievemente dai risultati ottenuti.
Quindi tutta questa generalizzazione è assolutamente INFONDATA, dato ke è influenzata da troppi fattori, non basta certo dire ke i lavoratori dipendenti votano x il 65% col csx.
loreluca
01-06-2006, 12:06
Lo spaccato è statisticamente corretto e qualsiasi persona con un minimo di conoscenza delle questioni sollevate ti darebbe ragione.
Ciò significa che in un'Italia divisa 50/50 ci siano delle classi dove il voto viene espresso 65/35 ... non che TUTTI gli operai votano Rifondazione e TUTTI i dottori commercialisti votano Forza Italia.... è da considerare come una tendenza statistica certamente sensata e misurabile.
Meno male che qualcuno mi dà ragione! E' logico che su 40 milioni di persone (circa che votano)non tutti la pensano allo stesso modo! Mi sembra palese però che se prendiamo tutti gli operai d'Italia, un buon 70-75 % voti sinistra (che fa i loro interessi); e se prendiamo gli imprenditori almeno il 60 % vota Dx. Poi è logico, ci saranno imprenditori che aborriscono Berlusconi e quindi votano Sx però sono una minoranza. Se ognuno vota secondo i propri "interessi" lo schemino che ho fatto io non mi sembra errato...
loreluca
01-06-2006, 12:09
La mia confutazione era la seguente:
In sicilia alle scorse politiche la CDL ha preso il 57,8%, il csx il 40%.
Consideriamo le percentuali del 65%-35% dette da te.
Consideriamo una percentuale di popolazione del 70% appartenente alla categoria ke secondo voi vota x definizione il csx.
Facendo rapidamente i calcoli otteniamo un risultato del csx pari al 62% e x il cdx del 38%.
Mi pare ke si discosti lievemente dai risultati ottenuti.
Quindi tutta questa generalizzazione è assolutamente INFONDATA, dato ke è influenzata da troppi fattori, non basta certo dire ke i lavoratori dipendenti votano x il 65% col csx.
La Sicilia è una regione storicamente di Dx (ti dicono nulla i fasci siciliani, la dominazione borbonica, la maggioranza dei siciliani al referendum del 46 sulla democrazia votò il Re...). Il mio schema è in linea di massima, non si riferisce ad ogni cittadino. Mi sembra normale, comunque, che ogni classe lavorativa voti per un elettorato che faccia i suoi interessi...
LightIntoDarkness
01-06-2006, 12:21
Comunque sia per il tuo ultimo punto fammi capire se ti pare giusto che questo divario venga colmato dalla gente che qui si spacca la schiena ... :confused:Ariaaaaaaa di caaassssaaa miiiaaaaaaaa :p
^TiGeRShArK^
01-06-2006, 12:33
Meno male che qualcuno mi dà ragione! E' logico che su 40 milioni di persone (circa che votano)non tutti la pensano allo stesso modo! Mi sembra palese però che se prendiamo tutti gli operai d'Italia, un buon 70-75 % voti sinistra (che fa i loro interessi); e se prendiamo gli imprenditori almeno il 60 % vota Dx. Poi è logico, ci saranno imprenditori che aborriscono Berlusconi e quindi votano Sx però sono una minoranza. Se ognuno vota secondo i propri "interessi" lo schemino che ho fatto io non mi sembra errato...
allora. una volta per tutte...
la maggioranza della popolazione italiana è composta da imprenditori e liberi professionisti oppure da lavoratori dipendenti e studenti???
è inutile tentare di negare ke la seconda categoria sia la maggioranza assoluta.
Quindi non vedo come fate a dire ke è questa stessa categoria a votare per la maggior parte il csx visti i risultati praticamente allineati delle ultime politike.
^TiGeRShArK^
01-06-2006, 12:34
La Sicilia è una regione storicamente di Dx (ti dicono nulla i fasci siciliani, la dominazione borbonica, la maggioranza dei siciliani al referendum del 46 sulla democrazia votò il Re...). Il mio schema è in linea di massima, non si riferisce ad ogni cittadino. Mi sembra normale, comunque, che ogni classe lavorativa voti per un elettorato che faccia i suoi interessi...
Allora nessuno dovrebbe votare per la CDL dato ke il governo passato ha AMPIAMENTE dimostrato di fare solo gli interessi dell'EX-premier.
Allora nessuno dovrebbe votare per la CDL dato ke il governo passato ha AMPIAMENTE dimostrato di fare solo gli interessi dell'EX-premier.
beh, il governo berlusconi ha avvantaggiato anche gli imprenditori. conosco tantissimi libero professionisti di FI... d'altronde Silvio è stato un imprenditore e lo è tutt'ora, e alcune leggi che fece per sé stesso hanno agevolato anche gli imprenditori.
IpseDixit
01-06-2006, 17:02
Berlusconi non presiederà
il comitato per il sì al referendum
ROMA - Berlusconi fa un passo indietro rispetto al referendum sulla devolution del 25 e 26 giugno. Non sarà l'ex premier, e nessuno dei leader delle forze politiche maggiori della Cdl, a presiedere il comitato per il sì. Lo stesso Berlusconi, intervenendo al vertice della coalizione, ha spiegato di ritenere inopportuna una sua presidenza del comitato, per evitare "una propria sovraesposizione".
I primi passi del comitato saranno coordinati da Aldo Brancher di Forza Italia. L'ex sottosegretario alle Riforme ha ricevuto l'incarico di pensare ai primi aspetti organizzativi del comitato in cui siederà un rappresentante di ciascun partito della coalizione.
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/vertice-cdl/vertice-cdl.html
l'unica cosa buona dello stato italiano è la costituzione... non la roviniamo!
solo il fatto che c'è di mezzo la padania e calderoli mi sento male...
confido popolo "coglione" italiano ;)
Lucio Virzì
01-06-2006, 18:19
Berlusconi non presiederà
il comitato per il sì al referendum
ROMA - Berlusconi fa un passo indietro rispetto al referendum sulla devolution del 25 e 26 giugno. Non sarà l'ex premier, e nessuno dei leader delle forze politiche maggiori della Cdl, a presiedere il comitato per il sì. Lo stesso Berlusconi, intervenendo al vertice della coalizione, ha spiegato di ritenere inopportuna una sua presidenza del comitato, per evitare "una propria sovraesposizione".
I primi passi del comitato saranno coordinati da Aldo Brancher di Forza Italia. L'ex sottosegretario alle Riforme ha ricevuto l'incarico di pensare ai primi aspetti organizzativi del comitato in cui siederà un rappresentante di ciascun partito della coalizione.
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/vertice-cdl/vertice-cdl.html
Bene! :) Se ne tira fuori, e ora rimane solo la lega :D
LuVi
tdi150cv
01-06-2006, 18:36
Bene! :) Se ne tira fuori, e ora rimane solo la lega :D
LuVi
ok che non ho mai votato per lui ma a questo punto mi sorge spontanea una domanda ... ehmmmm ... :'ma non e' che lui stesso si sia votato contro e rientri nella schiera di quelli che lui considerava cojoni ? '
hahahha prima quando era premier appoggiava la devolution, ora che c'è prodi come presidente del consiglio non appoggia più la devolution :asd:
mah... chissà perché :asd:
Freeride
01-06-2006, 19:05
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=PRIMA_PAGINA&doc=PANEB
PERCHÉ SÌ
CONTINUA A PAGINA 13 Ci sarebbe il tempo per intervenire sugli aspetti più insoddisfacenti del testo: in particolare, per modificare composizione e prerogative del Senato (così come è congegnato è il principale punto debole della riforma). Si noti che molti esponenti del centrodestra si sono dichiarati consapevoli della necessità di apportare modifiche su questo e altri punti. In caso di vittoria del sì, si aprirebbe dunque lo spazio (con cinque anni di tempo per raggiungere un accordo) per una trattativa fra centrosinistra e centrodestra al fine di migliorare il testo. Una volta fatto ciò avremo finalmente la riforma costituzionale vanamente inseguita per un quarto di secolo. Avremo un nuovo ordinamento caratterizzato da un premier forte, dalla fine del bicameralismo perfetto (due Camere con uguali poteri, causa di tante inefficienze), una drastica riduzione del numero dei parlamentari e una correzione abbastanza ragionevole (per lo più, in senso centralista) della pessima devolution (la riforma del titolo V) voluta dal centrosinistra nel 2001. Immaginiamo ora che cosa accadrebbe se prevalesse il no. Accadrebbe che la Costituzione tornerebbe ad essere immodificabile per parecchi decenni a venire. È il vero punto debole del manifesto dei «riformatori per il no», lanciato da due costituzionalisti di cui chi scrive ha grande stima, Augusto Barbera e Stefano Ceccanti. Molte idee contenute nel manifesto, sia sui gravi difetti della Costituzione vigente sia su quelli del testo varato dal centrodestra, sono, almeno per chi scrive, condivisibili. Ciò che non è condivisibile è la conclusione, la tesi secondo cui, in caso di vittoria del no, ci sarebbe ancora lo spazio per riprendere a breve termine la strada della riforma costituzionale. Non è così. Per almeno tre ragioni. In primo luogo, perché, come dimostrano gli argomenti usati dai promotori del referendum, è tuttora molto forte in questo Paese l'area dei conservatori costituzionali ad oltranza, persone che (legittimamente) ritengono la Costituzione vigente la migliore delle Costituzioni possibili e che, per difenderla, non hanno neppure esitato a rispolverare l'ideologia resistenziale (sembra, ad esempio, che per costoro il premierato sia una specie di tradimento dei valori resistenziali, l'apertura delle porte al fascismo, eccetera). In caso di vittoria del no, essi si appellerebbero legittimamente al responso degli italiani per bloccare ogni nuova ipotesi di riforma. La seconda ragione è che nella maggioranza di centrosinistra ci sono molti gruppi contrarissimi al premierato e questi gruppi farebbero valere il ruolo che svolgono ai fini della stabilità del governo per bloccare nuovi tentativi di riforma. Da ultimo, non sarebbe più possibile né togliere al Senato il potere di conferire la fiducia al governo né ridurre il numero dei parlamentari. I senatori, e i parlamentari in genere, lo impedirebbero. Se queste misure sono passate con la riforma del centrodestra ciò è accaduto per una specie di miracolo, probabilmente perché molti parlamentari del centrodestra non credevano in cuor loro che la riforma sarebbe davvero andata in porto. È difficile che i miracoli si ripetano due volte. Due parole, infine, sulla devolution . Premesso che chi scrive trova comunque insoddisfacente qualunque intervento in questo campo che eluda gli aspetti fiscali, resta che, se si confrontano i due testi, il titolo V riformato dal centrosinistra oggi in vigore e il testo della riforma, si scopre che la devolution 1 (la riforma del centrosinistra) è assai più confusa e pasticciata della devolution 2 (quella del centrodestra). Quest'ultima, per lo meno, definisce meglio le competenze esclusive delle Regioni e ricentralizza (reintroducendo il principio dell'interesse nazionale) materie che, insensatamente, il centrosinistra aveva attribuito alla competenza congiunta di Regioni e Stato. Per queste ragioni, chi scrive voterà sì.
di ANGELO PANEBIANCO
Non blocchiamo
le Riforme
Per decidere come comportarsi nel referendum costituzionale del 25 giugno credo si debbano immaginare gli scenari che discenderebbero, rispettivamente, da una vittoria del sì e da una vittoria del no. Pensiamo a che cosa accadrebbe se vincesse il sì. Le parti più importanti della riforma entrerebbero in vigore solo nel 2011.
Freeride
01-06-2006, 19:06
Berlusconi non presiederà
il comitato per il sì al referendum
ROMA - Berlusconi fa un passo indietro rispetto al referendum sulla devolution del 25 e 26 giugno. Non sarà l'ex premier, e nessuno dei leader delle forze politiche maggiori della Cdl, a presiedere il comitato per il sì. Lo stesso Berlusconi, intervenendo al vertice della coalizione, ha spiegato di ritenere inopportuna una sua presidenza del comitato, per evitare "una propria sovraesposizione".
I primi passi del comitato saranno coordinati da Aldo Brancher di Forza Italia. L'ex sottosegretario alle Riforme ha ricevuto l'incarico di pensare ai primi aspetti organizzativi del comitato in cui siederà un rappresentante di ciascun partito della coalizione.
Il fatto che Berlusconi non si impegnerà in prima persona nel Comitato non va però interpretato come una presa di distanza dalla battaglia referendaria. A volerlo puntualizzare è stato l'ex ministro delle Riforme, il leghista Roberto Calderoli. "I leader della Cdl - ha spiegato - non ne faranno parte, ma saranno tutti in campo con il massimo impegno perché, piaccia o no, il paese va a fondo e se si dice sì invece si cambia".
"Siamo tutti convinti di vincere - ha poi aggiunto Calderoli - anche l'Udc è pienamente d'accordo ed infatti oggi c'erano Casini, Cesa e Buttiglione". "A politicizzare il referendum - ha detto ancora l'ex ministro - non è stata la Cdl ma Prodi che nel discorso per la fiducia ha preannunciato la campagna del no e questo non c'entrava nulla con il suo discorso alle Camere".
Che il centrodestra abbia ritrovato una certa armonia sulla questione referendaria lo ha confermato anche l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. "Il vertice è andato bene - ha raccontato - c'è stata una riflessione serena sul lavoro parlamentare che ci attende e siamo d'accordo, per quanto riguarda il referendum, ad un approccio laico, non dogmatico, del problema".
Le voci contrarie alla conferma della riforma costituzionale varata dal governo Berlusconi si vanno però moltiplicando. Oggi anche il candidato della Cdl alla presidenza del Senato, il senatore a vita Giulio Andreotti, ha annunciato il suo voto contrario. "Io mi auguro veramente che venga cancellata questo riforma, salvo alcuni punti su cui trovare una formula molto partecipata e poi ridiscutere per vedere se si deve riaggiornare", ha osservato Andreotti.
"Ritengo - ha proseguito - che prima di modificare la Costituzione, ci si doveva pensare 10 volte e non è che adesso si può fare di tutta l'erba un fascio; certamente anche qualcuna delle modifiche che sono state messe in campo hanno la loro validità, però quello che è stato negativo è stato il metodo, cioè di fare la votazione a maggioranza semplice".
(1 giugno 2006)
Freedie: molto chiaro il tuo avatar :sofico:
<Straker>
01-06-2006, 19:42
Freedie: molto chiaro il tuo avatar :sofico:
Peccato che non si sia accorto che la costituzione e' l'italia, e salvare la costituzione vuol dire salvare l'italia :sofico:
Freeride
01-06-2006, 19:53
[continua]
«Una scelta per proseguire le riforme
O vincono i conservatori a oltranza»Le norme sul Senato sono il principale punto debole Condivido molte idee di Barbera e Ceccanti, ma il «no» toglierebbe ogni spazio
di Angelo Panebianco
Per decidere come comportarsi nel referendum costituzionale del 25 giugno credo si debbano immaginare gli scenari che discenderebbero, rispettivamente, da una vittoria del sì e da una vittoria del no. Pensiamo a che cosa accadrebbe se vincesse il sì. Le parti più importanti della riforma entrerebbero in vigore solo nel 2011. Ci sarebbe il tempo per intervenire sugli aspetti più insoddisfacenti del testo: in particolare, per modificare composizione e prerogative del Senato (così come è congegnato è il principale punto debole della riforma).
Si noti che molti esponenti del centrodestra si sono dichiarati consapevoli della necessità di apportare modifiche su questo e altri punti. In caso di vittoria del sì, si aprirebbe dunque lo spazio (con cinque anni di tempo per raggiungere un accordo) per una trattativa fra centrosinistra e centrodestra al fine di migliorare il testo. Una volta fatto ciò avremo finalmente la riforma costituzionale vanamente inseguita per un quarto di secolo. Avremo un nuovo ordinamento caratterizzato da un premier forte, dalla fine del bicameralismo perfetto (due Camere con uguali poteri, causa di tante inefficienze), una drastica riduzione del numero dei parlamentari e una correzione abbastanza ragionevole (per lo più, in senso centralista) della pessima devolution (la riforma del titolo V) voluta dal centrosinistra nel 2001.
Immaginiamo ora che cosa accadrebbe se prevalesse il no. Accadrebbe che la Costituzione tornerebbe ad essere immodificabile per parecchi decenni a venire. È il vero punto debole del manifesto dei «riformatori per il no», lanciato da due costituzionalisti di cui chi scrive ha grande stima, Augusto Barbera e Stefano Ceccanti. Molte idee contenute nel manifesto, sia sui gravi difetti della Costituzione vigente sia su quelli del testo varato dal centrodestra, sono, almeno per chi scrive, condivisibili. Ciò che non è condivisibile è la conclusione, la tesi secondo cui, in caso di vittoria del no, ci sarebbe ancora lo spazio per riprendere a breve termine la strada della riforma costituzionale. Non è così. Per almeno tre ragioni. In primoluogo, perché, come dimostrano gli argomenti usati dai promotori del referendum, è tuttora molto forte in questo Paese l'area dei conservatori costituzionali ad oltranza, persone che (legittimamente) ritengono la Costituzione vigente la migliore delle Costituzioni possibili e che, per difenderla, non hanno neppure esitato a rispolverare l'ideologia resistenziale (sembra, ad esempio, che per costoro il premierato sia una specie di tradimento dei valori resistenziali, l'apertura delle porte al fascismo, eccetera).
In caso di vittoria del no, essi si appellerebbero legittimamente al responso degli italiani per bloccare ogni nuova ipotesi di riforma. La seconda ragione è che nella maggioranza di centrosinistra ci sono molti gruppi contrarissimi al premierato e questi gruppi farebbero valere il ruolo che svolgono ai fini della stabilità del governo per bloccare nuovi tentativi di riforma. Da ultimo, non sarebbe più possibile né togliere al Senato il potere di conferire la fiducia al governo né ridurre il numero dei parlamentari. I senatori, e i parlamentari in genere, lo impedirebbero. Se queste misure sono passate con la riforma del centrodestra ciò è accaduto per una specie di miracolo, probabilmente perché molti parlamentari del centrodestra non credevano in cuor loro che la riforma sarebbe davvero andata in porto. È difficile che imiracoli si ripetano due volte.
Due parole, infine, sulla devolution. Premesso che chi scrive trova comunque insoddisfacente qualunque intervento in questo campo che eluda gli aspetti fiscali, resta che, se si confrontano i due testi, il titolo V riformato dal centrosinistra oggi in vigore e il testo della riforma, si scopre che la devolution 1 (la riforma del centrosinistra) è assai più confusa e pasticciata della devolution 2 (quella del centrodestra). Quest'ultima, per lo meno, definisce meglio le competenze esclusive delle Regioni e ricentralizza (reintroducendo il principio dell'interesse nazionale) materie che, insensatamente, il centrosinistra aveva attribuito alla competenza congiunta di Regioni e Stato. Per queste ragioni, chi scrive voterà sì.
01 giugno 2006
<Straker>
01-06-2006, 20:08
A volerlo puntualizzare è stato l'ex ministro delle Riforme, il leghista Roberto Calderoli. "I leader della Cdl - ha spiegato - non ne faranno parte, ma saranno tutti in campo con il massimo impegno perché, piaccia o no, il paese va a fondo e se si dice sì invece si cambia".
"Siamo tutti convinti di vincere - ha poi aggiunto Calderoli - anche l'Udc è pienamente d'accordo ed infatti oggi c'erano Casini, Cesa e Buttiglione".
Peccato che calderoli sia lo stesso che si e' vantato di avere fatto una legge elettorale porcata, e gia' solo per questo non ci sono poi tanti dubbi sul fatto che la riforma caldeggiata da lui sia uguale.
E peccato anche che una legge elettorale porcata ha effetto per una legislatura; mentre la riforma della costituzione come la vogliono loro avra' effetto :Puke: per decenni :muro:
~ZeRO sTrEsS~
01-06-2006, 22:30
un riassuntino al volo sul referendum per me chi me lo fa??
roverello
01-06-2006, 23:51
Peccato che calderoli sia lo stesso che si e' vantato di avere fatto una legge elettorale porcata, e gia' solo per questo non ci sono poi tanti dubbi sul fatto che la riforma caldeggiata da lui sia uguale.
E peccato anche che una legge elettorale porcata ha effetto per una legislatura; mentre la riforma della costituzione come la vogliono loro avra' effetto :Puke: per decenni :muro:
Guarda, considerando la figura che ha fatto Calderoli con la legge elettorale, che in fondo è un testo semplice, ed ha dimostrato di essere oltre che porcata pure scritta male, visto che la riforma costituzionale è un'affare molto più complesso sanno realmente cosa vi è scritto, e inoltre è scritto in modo chiaro o come la legge elettorale?
A ciò si aggiunge l'aggravante che non è stata minimamente condivisa coll'opposizione che rappresentava allorara circa il 50% del Paese.
In applicazione della famosa frase "non faremo prigionieri" pronunciata dopo la vittoria del 2001.
roverello
02-06-2006, 11:01
Poco informato eh ?. Forse non sei al corrente che la legge elettorale, leggi porcata ndr, è stata compilata sotto pressioni dell'udc e che il csx si guarderà bene dal modificarla perchè suo tramite i partiti dominano il paese in modo indiscusso.
Voi ragionate troppo in modo semplicistico con equazioni elementari mentre la vita è fatta di equazioni in interazione tra loro ed estremamente complesse, datevi un'aggiornata.
Il cdx aveva un costituzionalista di livello e stimato a destra e manca.
Ho scritto aveva non perchè è defunto, anzi! E' in buona saluta, a qaunto sembra.
Ed era favorevole ad una riforma della Costituzione per aggiornare alcuni punti della stessa.
Visto l'esito e i percorso della riforma, sostiene che non è una riforma ma un pateracchio senza capo ne' coda.
E' stato rieletto come indipendente nel csx.
Mai sentito parlare del prof. Fisichella?
Freeride
05-06-2006, 22:33
Adesso su rete4, bassanini castelli belpietro.
Qualcuno ha visto dall'inizio?
pietro84
05-06-2006, 23:00
Ciao,
mi sto un po' documentando per il prossimo referendum confermativo.
Senza cadere in facili flame mi piacerebbe scambiare 2 parole con voi delle modifiche alla Costituzione apportate dal precedente governo.
In pratica le principali, da quanto ho capito per ora, riguardano:
Camera e Senato, ora saranno differenti, la prima (con meno deputati) si occupera' di tutto cio' che riguarda lo Stato, il secondo invece delle Regioni
Premier: viene eletto direttamente dai cittadini (ma alla fine anche ora e' cosi... no?) puo' sciogliere la Camera, non ha bisogno della fiducia della stessa, ma puo' essere sfiduciato, nomina i Ministri.
Ora, la questione del Premier "potenziato" a me, sinceramente, non fa cosi' tanta paura...
In fondo ora e' vero che e' il Presidente Della Repubblica che si occupa di nominare Premier e Ministri, pero' lo fa sempre su "suggerimento" del Premier.. che cambia se e' il presidente del Consiglio a farlo direttamente?
Anche la sfiducia e lo scioglimento delle Camere, mi sembra che comunque si sia saltato solo il passaggio verso il Capo dello Stato.
Per il Senato Federale, boh non mi e' ben chiaro sinceramente... a cosa servirebbero ora i Governatori delle varie regioni, visto che da quanto ho capito non avrebbero modo di votare al Senato?
Non si andrebbe a creare un circolo pericoloso tra Camera e Senato?
Chi stabilisce dove finiscono i poteri di una Camera ed iniziano quelli dell'altra?
Ho letto che se una legge proposta dal Senato per una regione si pensa possa danneggiare lo Stato, la Camera puo' chiedere al Presidente della Repubblica di abrogarla...ma in base a che parametri una legge Federale puo' intaccare lo stato?
Sono abbastanza confuso, nei prossimi giorni mi documentero' meglio, cercando di capire le ragioni del NO e quelle del SI, nel frattempo mi piacerebbe parlarne anche con voi ;)
a me una cosa non va giù:
se la modifica passa un terzo dei giudici della corte di cassazione viene eletta dalle camere. E' una vergogna, vuol dire asservire il potere giudiziario a quello esecutivo. Mi basta questo per votare no.
Sono di cdx ma voterò NO.
Perchè vivo a Reggio Emilia, perchè qui uno del mio paese si chiama Lenin di nome (non scherzo), perchè qui la sx comanda dalla fine della guerra senza interruzione, perchè grazie a questo potere ininterrotto si comporta come la mafia del sud...e io sinceramente non voglio dargli maggior potere....
a me una cosa non va giù:
se la modifica passa un terzo dei giudici della corte di cassazione viene eletta dalle camere. E' una vergogna, vuol dire asservire il potere giudiziario a quello esecutivo. Mi basta questo per votare no.
quoto .. questo è uno degli aspetti più dannosi e pericolosi della cosìddetta devolution..
a me una cosa non va giù:
se la modifica passa un terzo dei giudici della corte di cassazione viene eletta dalle camere. E' una vergogna, vuol dire asservire il potere giudiziario a quello esecutivo. Mi basta questo per votare no.
Quoto.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.