caviccun
17-05-2006, 11:04
Forse questa non è la sezione giusta , però , data la gravità della cosa , e dato che , penso che questa sezione è molto frequentata , spero , non per me , ma per la persona coinvolta , di poterle dare un parere , dopo la consultazione nel forum , (che io reputo frequentato da persone capaci (non io)) più efficace.
Chiedo pertanto ai moderatori , se gentilmente potrebbero lasciare questo messaggio di aiuto , in questa sezione. Ovviamente ove ritenessero una collacazione , non dico più adeguata , ma frequentata , un grazie comunque.
La vicenda è la seguente; qualche giorno fa , nell'attesa di parlare con un avvocato civilista , segretario di una associazione di consumatori , un giovane laureando mi ha raccontato di una sua amica , che dopo il ritorno da una vacanza in thailandia , una bella mattina gli è capitata in casa la polizia , sequestrandogli il computer ed indagandola per aver acquistato online con la sua carta di credito , materiale pedo.
La ragazza , a distanza di un anno e mezzo circa , ancora non sa quale potrebbe essere l'esito , ed è tuttora in preda ad una condizione psicologica , a detta di questo suo amico , disastrosa , tralascio i particolari . Lei di questo non ne sa assolutamente nulla , dice l'amico , ed io ci credo.
Pur essendo d'accordo con le forze dell'ordine che nulla deve essere trascurato , penso che un minimo di accortezza prima di procedere , si dovrebbero confrontare vari dati.
Penso che , anche chi ne sa poco di informatica e di internet , abbia sentito qualche volta da vari media , la vicenda di carte di credito clonate tramite internet. Credo che un lecito dubbio , da parte della polizia ci dovrebbe essere , e prima di procedere ad una perquisizione concessa dal giudice , ci dovrebbe essere la ricerca di prove certe. Il problema delle carte clonate , secondo me , alla luce di fatti passati , non è una prova certa.
Io ho dato a questa persona la mia disponibilità per indicare eventuali falle , nella procedura attuata dalla polizia , ed è per questo che chiedo un parere al forum.
La prima cosa da fare , tanto per cominciare , sarebbe farsi dire il giorno della transazione e l'indirizzo IP della provenienza dove è avvenuto questo acquisto. Però mi sono venuti dei dubbi sulla validità di quella che io ritengo una prova inconfutabile della sua innocenza.
L'indirizzo IP , a parte casi particolari , come si sa è dinamico. Io contavo sul fatto che , se l'indirizzo IP della ragazza , è diverso da chi ha fatto la transazione , è ovvio che la ragazza non c'entra nulla , però , come appunto dicevo , dato che l'indirizzo IP cambia , sempre facendone un punto di forza (l'indirizzo) , come si può conciliare con quanto dico? , cioè , come si può dimostrare l'estraneità (perchè la ragazza è estranea da questi fatti).
Anche se l'indirizzo IP è dinamico , si può da quello , risalire inconfutabilmente al server o provider?. Se fosse così , e se la ragazza fosse tanto fortunata da avere un diverso provider da chi ha fatto la transazione , potrebbe ritenersi tranquilla?
Ringrazio tutti quelli che mi daranno un parere , con la preghiera di non uscire dagli schemi del problema descritto , con dati di cui si può servire quella povera ragazza. Grazie a tutti.
Chiedo pertanto ai moderatori , se gentilmente potrebbero lasciare questo messaggio di aiuto , in questa sezione. Ovviamente ove ritenessero una collacazione , non dico più adeguata , ma frequentata , un grazie comunque.
La vicenda è la seguente; qualche giorno fa , nell'attesa di parlare con un avvocato civilista , segretario di una associazione di consumatori , un giovane laureando mi ha raccontato di una sua amica , che dopo il ritorno da una vacanza in thailandia , una bella mattina gli è capitata in casa la polizia , sequestrandogli il computer ed indagandola per aver acquistato online con la sua carta di credito , materiale pedo.
La ragazza , a distanza di un anno e mezzo circa , ancora non sa quale potrebbe essere l'esito , ed è tuttora in preda ad una condizione psicologica , a detta di questo suo amico , disastrosa , tralascio i particolari . Lei di questo non ne sa assolutamente nulla , dice l'amico , ed io ci credo.
Pur essendo d'accordo con le forze dell'ordine che nulla deve essere trascurato , penso che un minimo di accortezza prima di procedere , si dovrebbero confrontare vari dati.
Penso che , anche chi ne sa poco di informatica e di internet , abbia sentito qualche volta da vari media , la vicenda di carte di credito clonate tramite internet. Credo che un lecito dubbio , da parte della polizia ci dovrebbe essere , e prima di procedere ad una perquisizione concessa dal giudice , ci dovrebbe essere la ricerca di prove certe. Il problema delle carte clonate , secondo me , alla luce di fatti passati , non è una prova certa.
Io ho dato a questa persona la mia disponibilità per indicare eventuali falle , nella procedura attuata dalla polizia , ed è per questo che chiedo un parere al forum.
La prima cosa da fare , tanto per cominciare , sarebbe farsi dire il giorno della transazione e l'indirizzo IP della provenienza dove è avvenuto questo acquisto. Però mi sono venuti dei dubbi sulla validità di quella che io ritengo una prova inconfutabile della sua innocenza.
L'indirizzo IP , a parte casi particolari , come si sa è dinamico. Io contavo sul fatto che , se l'indirizzo IP della ragazza , è diverso da chi ha fatto la transazione , è ovvio che la ragazza non c'entra nulla , però , come appunto dicevo , dato che l'indirizzo IP cambia , sempre facendone un punto di forza (l'indirizzo) , come si può conciliare con quanto dico? , cioè , come si può dimostrare l'estraneità (perchè la ragazza è estranea da questi fatti).
Anche se l'indirizzo IP è dinamico , si può da quello , risalire inconfutabilmente al server o provider?. Se fosse così , e se la ragazza fosse tanto fortunata da avere un diverso provider da chi ha fatto la transazione , potrebbe ritenersi tranquilla?
Ringrazio tutti quelli che mi daranno un parere , con la preghiera di non uscire dagli schemi del problema descritto , con dati di cui si può servire quella povera ragazza. Grazie a tutti.