AlanSY
15-05-2006, 15:24
Alitalia alla prova dei conti
I sindacati chiedono l'uscita di Cimoli
Alitalia alla prova dei conti. Oggi il Cda della compagnia di bandiera è chiamato ad esaminare i risultati del primo trimestre. Ma secondo indiscrezioni circolate nei giorni scorsi in ambienti sindacali, si tratterà di numeri deludenti. I bilanci potrebbero infatti essere lontani dalle stime di budget 2006, penalizzati da una flessione dei proventi e dei volumi di traffico. Insomma, per l'aviolinea le difficoltà non sono finite.
E i sindacati mettono l'a.d., nonché presidente, Giancarlo Cimoli sulla graticola, chiedendone l'uscita. E' quanto riporta il quotidiano Repubblica. Secondo Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt Cgl. "I vertici hanno perso il controllo della gestione ordinaria. E' necessario un cambio di rotta". "Bisogna cambiare Cimoli e la sua squadra". Poi, rincarando la dose afferma: "Chiediamo al governo un segnale forte di discontinuità rispetto al passato. Il rilancio della compagnia non potrà mai avvenire sulla base di piani meramente finanziari che prescindano da una forte strategia industriale. Se il primo trimestre fosse negativo, avremo purtroppo la conferma di quanto il sindacato va denunciando ormai da molti mesi".
Al di là della presa di posizione dei sindacati, le difficoltà che hanno contrassegnato i primi tre mesi dell'anno non sono un mistero. Dopo la settimana nera degli scioperi di gennaio, la stessa aviolinea si era vista costretta ad effettuare, a marzo, un approfondimento sulla prevedibile evoluzione della gestione per l'esercizio in corso. Il consiglio di amministrazione, in una riunione del 10 marzo, aveva quantificato un calo di circa 80 milioni in termini di minori proventi e una riduzione dell'ordine di 40 milioni di euro a livello di risultato operativo. Tuttavia, nonostante queste variazioni negative, la compagnia aveva confermato, in quella sede, il conseguimento di un risultato positivo nel 2006.
Sulla base di quanto previsto dal piano industriale 2005-2008, e' proprio il 2006 che costituisce la chiave di volta dell'intero impianto strategico: con l'esercizio in corso deve concludersi al fase di risanamento per poi aprire la cosiddetta 'fase due', cioe' quella del rilancio e dello sviluppo. Sulla base di queste premesse, l'attesa e' tutta puntata, oltre che, evidentemente, sui numeri del primo trimestre anche sulle previsioni relative all'intero anno.
Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi da Cimoli, l'esercizio passato avrebbe chiuso con un risultato positivo di 400 milioni di euro se il petrolio fosse rimasto sui prezzi che aveva nel 2004.
http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo309711.shtml
I sindacati chiedono l'uscita di Cimoli
Alitalia alla prova dei conti. Oggi il Cda della compagnia di bandiera è chiamato ad esaminare i risultati del primo trimestre. Ma secondo indiscrezioni circolate nei giorni scorsi in ambienti sindacali, si tratterà di numeri deludenti. I bilanci potrebbero infatti essere lontani dalle stime di budget 2006, penalizzati da una flessione dei proventi e dei volumi di traffico. Insomma, per l'aviolinea le difficoltà non sono finite.
E i sindacati mettono l'a.d., nonché presidente, Giancarlo Cimoli sulla graticola, chiedendone l'uscita. E' quanto riporta il quotidiano Repubblica. Secondo Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt Cgl. "I vertici hanno perso il controllo della gestione ordinaria. E' necessario un cambio di rotta". "Bisogna cambiare Cimoli e la sua squadra". Poi, rincarando la dose afferma: "Chiediamo al governo un segnale forte di discontinuità rispetto al passato. Il rilancio della compagnia non potrà mai avvenire sulla base di piani meramente finanziari che prescindano da una forte strategia industriale. Se il primo trimestre fosse negativo, avremo purtroppo la conferma di quanto il sindacato va denunciando ormai da molti mesi".
Al di là della presa di posizione dei sindacati, le difficoltà che hanno contrassegnato i primi tre mesi dell'anno non sono un mistero. Dopo la settimana nera degli scioperi di gennaio, la stessa aviolinea si era vista costretta ad effettuare, a marzo, un approfondimento sulla prevedibile evoluzione della gestione per l'esercizio in corso. Il consiglio di amministrazione, in una riunione del 10 marzo, aveva quantificato un calo di circa 80 milioni in termini di minori proventi e una riduzione dell'ordine di 40 milioni di euro a livello di risultato operativo. Tuttavia, nonostante queste variazioni negative, la compagnia aveva confermato, in quella sede, il conseguimento di un risultato positivo nel 2006.
Sulla base di quanto previsto dal piano industriale 2005-2008, e' proprio il 2006 che costituisce la chiave di volta dell'intero impianto strategico: con l'esercizio in corso deve concludersi al fase di risanamento per poi aprire la cosiddetta 'fase due', cioe' quella del rilancio e dello sviluppo. Sulla base di queste premesse, l'attesa e' tutta puntata, oltre che, evidentemente, sui numeri del primo trimestre anche sulle previsioni relative all'intero anno.
Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi da Cimoli, l'esercizio passato avrebbe chiuso con un risultato positivo di 400 milioni di euro se il petrolio fosse rimasto sui prezzi che aveva nel 2004.
http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo309711.shtml