View Full Version : [3d uniti] Legge sul conflitto di interessi
nothinghr
02-05-2006, 00:52
Io lo spero vivamente, onde evitare di ritrovarci Berlusconi ancora fra le balle.
Spero sia seria stile Stati Uniti, spero che personaggi squallidi come lui non emergano piu' dai meandri dell'inciviltà italiana.
Discorso a parte sulle televisioni, qui gradirei un atto stile Zapatero cosi' che la Rai sia svincolata dalla politica, anche se purtroppo non ci spero
Lucio Virzì
02-05-2006, 06:53
Se non la faranno, e blindatissima, non avranno più il mio voto.
LuVi
Io lo spero vivamente, onde evitare di ritrovarci Berlusconi ancora fra le balle.
Spero sia seria stile Stati Uniti, spero che personaggi squallidi come lui non emergano piu' dai meandri dell'inciviltà italiana.
Discorso a parte sulle televisioni, qui gradirei un atto stile Zapatero cosi' che la Rai sia svincolata dalla politica, anche se purtroppo non ci spero
Io non credo che la faranno
Ho anche grossi dubbi sull'onestà politica di alcuni esponenti del csx.
Se non la faranno, e blindatissima, non avranno più il mio voto.
+
voglio proprio vedere.
per coerenza dovrebbe essere la prima in assoluto da fare.
Se non la faranno, e blindatissima, non avranno più il mio voto.
LuVi
quoto
e aggiungo che se non la fanno entro in parlamento, anche a spallate se necessario, e mi porto a casa la poltrona di prodi come risarcimento :mad:
voglio proprio vedere.
per coerenza dovrebbe essere la prima in assoluto da fare.
Giusto. E se fossero veramente seri ci sarebbe da rifare la RAI praticamente da zero:
Abolire la pubblicità e gli spettacoli trash tipo varietà.
Eliminare i politici e la lottizzazione.
Finanziare produzioni serie, tipo documentari, non rivombrose.
Rai 3 solo regionale. Differenziare Rai1 e Rai2 come target.
E su Mediaset sarei d'accordo sullo spostamento di Rete4 sul satellite, anche se sarebbe meglio per il pluralismo che il Berlusca potesse avere tutti i canali che vuole sul digitale, come tutti.
Se non la faranno, e blindatissima, non avranno più il mio voto.
:O
ci vorrebbe una legge seria e dirissima non solo per il conflitto di interessi, ma anche e soprattutto per impedire l'accesso alla politica a coloro che non hanno la fedina penale pulita, e la sospensione dalla vita politica di coloro su cui grava un processo.
-kurgan-
02-05-2006, 10:26
ci vorrebbe una legge seria e dirissima non solo per il conflitto di interessi, ma anche e soprattutto per impedire l'accesso alla politica a coloro che non hanno la fedina penale pulita, e la sospensione dalla vita politica di coloro su cui grava un processo.
rispondendo a te e all'autore del topic direi che sono pessimista perchè rifondazione non ha preso abbastanza voti.
:O
purtroppo sono "pessimista" anche io... :(
ancora più pessimista nel caso eleggessero uno come D'Alema al quirinale :rolleyes: ... che sarebbe, lo ripeto, IL MIGLIOR PRESIDENTE DI "GARANZIA" per Berlusconi e i suoi "conflitti"...
in ogni caso ormai è "troppo tardi" avrebbero dovuto farlo PRIMA quando ne avevano il potere ed erano dalla parte della ragione... ora purtroppo il pregiudicato di Arcore ha già provveduto a "mettere a posto" i propri "problemi"... ed in caso di nuova legge sul conflitto di interessi ha già detto che (parole sue) sarebbe "pronto a vendere tutto"... ovviamente, ai suoi figli... ma è tutto legittimo...
come ho già detto, per il caso in questione (Berlusconi) è ormai forse troppo tardi... ma senza dubbio una legge SERIA e restrittiva (COME NEGLI ALTRI PAESI) sul Conflitto di Interessi eviterebbe che nel futuro ambiziosi e spregiudicati "tycoon" possano nuovamente cimentarsi nella "cosa pubblica"... ;)
per quanto riguarda :
...soprattutto per impedire l'accesso alla politica a coloro che non hanno la fedina penale pulita, e la sospensione dalla vita politica di coloro su cui grava un processo.
mettiti l'animo in pace... ;)
lo facessero SI SVUOTEREBBE IL PARLAMENTO !!! :asd:
:O
mettiti l'animo in pace... ;)
lo facessero SI SVUOTEREBBE IL PARLAMENTO !!! :asd:
Tu ci ridi... ma è ben triste questa cosa...
Io comincio a credere sempre di piu' che un bel federalismo farebbe bene. Smantelliamo gli stati nazionali, e facciamo in modo che in ogni regione la gente possa cazziare i propri rappresentanti locali seguendoli da vicino. In altri paesi funziona molto bene questa cosa.
Finche' ci sara' questa casta in un lontano palazzo di Roma la gente avra' un peso troppo limitato. Ed e' troppo facile nascondere le malefatte spotando soldi e responsabilita' da una regione all'altra, per cui il colpevole e' sempre qualcun altro.
Gli stati burocratici ottocenteschi sono ormai un eredita' obsoleta.
quoto tutti voi
se non la fanno (o provano con tutte le loro forze a farla fino a morire sui banchi del senato, i numeri ci sono anche se striminziti) hanno perso anche il mio voto
stavolta si sono resi conto tutti che è indispensabile, da rutelli fino a mastella (si egli!)
il loro dovere è far passare una durissima legge antitrust e per il conflitto di interessi alla camera, e lì' non ci sono problemi - c'è una buona maggioranza -, nessuna scusante.Questo son sicuro si farà e al più presto.
Poi, quando arriverà al senato, tutti in fila, come il primo giorno di scuola, con la manina sul pulsante del voto per approvarla, anche se la cdl resusciterà napoleone in persona, tentando di occupare l'aula insieme a lui.
Se al senato ci fosse una vera maggioranza sarebbe tutto più facile, purtroppo rischiamo un ping pong per ogni legge, specialmente quella sul conflitto che per un influenza di un senatore rischia di tornare alla camera più di una volta.
La situazione numerica è sfavorevole, direi critica, anche perchè il regolamento del senato è più rigido di quello della camera.Questa sarà una difficoltà grandissima.
Ma che ci provino in ogni modo umanamente possibile a votare queste due leggi, prima che al senato al cdl faccia cadere il nuovo governo.A costo di prendere i senatori e trascinarli al senato uno ad uno. :)
HenryTheFirst
02-05-2006, 11:02
ci vorrebbe una legge seria e dirissima non solo per il conflitto di interessi, ma anche e soprattutto per impedire l'accesso alla politica a coloro che non hanno la fedina penale pulita, e la sospensione dalla vita politica di coloro su cui grava un processo.
La sospensione temporanea dall'attività politica per chi è stato giudicato colpevole in un processo penale già esiste, ma sarei d'accordo di inasprirla.
La sospensione per chi è sotto processo la eviterei perchè si rischierebbe di dare alla magistratura il potere di decidere chi può condidarsi e chi non, con possibili corruzioni da parte delle diverse fazioni per escludere i candidati più "scomodi".
Tu ci ridi... ma è ben triste questa cosa...
Io comincio a credere sempre di piu' che un bel federalismo farebbe bene. Smantelliamo gli stati nazionali, e facciamo in modo che in ogni regione la gente possa cazziare i propri rappresentanti locali seguendoli da vicino. In altri paesi funziona molto bene questa cosa.
Finche' ci sara' questa casta in un lontano palazzo di Roma la gente avra' un peso troppo limitato. Ed e' troppo facile nascondere le malefatte spotando soldi e responsabilita' da una regione all'altra, per cui il colpevole e' sempre qualcun altro.
Gli stati burocratici ottocenteschi sono ormai un eredita' obsoleta.
questo federalismo di cui parli tu si tradurrebbe in un "ogni regione per se", che si tradurrebbe in un ulteriore "i panni sporchi ce li laviamo noi".
Che poi sfocerebbe in tre regioni in mano rispettivamente a camorra, 'ndrangheta e mafia. Con potere pieno. Non che adesso in sicilia la mafia sia ridotta male, per carità, ma sarebbe auspicabile un controllo superiore.
Ma che sto dicendo?
Siamo in italia... :rolleyes: qui al massimo se c'è un problema ci si mette d'accordo...
La sospensione temporanea dall'attività politica per chi è stato giudicato colpevole in un processo penale già esiste, ma sarei d'accordo di inasprirla.
La sospensione per chi è sotto processo la eviterei perchè si rischierebbe di dare alla magistratura il potere di decidere chi può condidarsi e chi non, con possibili corruzioni da parte delle diverse fazioni per escludere i candidati più "scomodi".
qualunque politico SERIO si autosospenderebbe dalla vita politica fino al completo chiarimento della sua posizione in senso giudiziario.
Qui invece si nascondono dietro l'immunità parlamentare.
Il rischio corruzione è sempre ed ovunque, è una bella rogna con cui dover fare sempre i conti. Il fatto è che questo tipo di mentalità che qui vediamo così diffusa è ciò che vanifica qualunque tipo di corretta legiferazione.
Impossibile prevedere ogni casistica, impossibile evitare che qualcuno riesca a fare il furbo e sfuggire.
Qui manca il senso dell'onestà, non le leggi.
HenryTheFirst
02-05-2006, 11:06
questo federalismo di cui parli tu si tradurrebbe in un "ogni regione per se", che si tradurrebbe in un ulteriore "i panni sporchi ce li laviamo noi".
Che poi sfocerebbe in tre regioni in mano rispettivamente a camorra, 'ndrangheta e mafia. Con potere pieno. Non che adesso in sicilia la mafia sia ridotta male, per carità, ma sarebbe auspicabile un controllo superiore.
Ma che sto dicendo?
Siamo in italia... :rolleyes: qui al massimo se c'è un problema ci si mette d'accordo...
federalismo non significa necessariamente lasciare ognuno nel proprio brodo. Lo Stato rimane, e rimangono anche le forze dell'ordine nazionali, quindi non vedo come il federalismo possa alimentare ulteriormente la criminalità organizzata se lo Stato mantiene il potere di coordinare le forze di polizia, la mistratura ecc.
HenryTheFirst
02-05-2006, 11:10
qualunque politico SERIO si autosospenderebbe dalla vita politica fino al completo chiarimento della sua posizione in senso giudiziario.
Qui invece si nascondono dietro l'immunità parlamentare.
Il rischio corruzione è sempre ed ovunque, è una bella rogna con cui dover fare sempre i conti. Il fatto è che questo tipo di mentalità che qui vediamo così diffusa è ciò che vanifica qualunque tipo di corretta legiferazione.
Impossibile prevedere ogni casistica, impossibile evitare che qualcuno riesca a fare il furbo e sfuggire.
Qui manca il senso dell'onestà, non le leggi.
L'immunità parlamentare mi risulta esistere in ogni democrazia, e serve proprio ad evitare un'incidenza troppo invasiva della magistratura sulla politica.
Io trovo cmq assurdo costringere un politico a rinunciare alla propria corsa perchè indagato. Se vuole mettersi da parte ben venga, ma obbligarlo scuscita più dubbi di quanti ne dirime.
L'immunità parlamentare mi risulta esistere in ogni democrazia, e serve proprio ad evitare un'incidenza troppo invasiva della magistratura sulla politica.
Non è del tutto esatto , l' immunità parlamentare in genere riguarda solo la libertà di parola entro il parlamento .
In particolare :
In Spagna, Germania, Belgio e Francia Primo, i parlamentari non sono responsabili né civilmente né penalmente, nè possono essere soggetti a un’inchiesta, a causa di qualsiasi dichiarazione o opinione fatta in parlamento, o nell’esercizio della loro funzione di rappresentante.
Secondo, i membri del parlamento non possono essere perseguiti, arrestati o condannati in inchieste penali tranne che in due casi: Il primo è nel caso del “flagrante delicto”, il secondo è quando il parlamento ha dato il permesso per l’arresto o l’autorizzazione a procedere.
In Belgio, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito esiste praticamente solo la libertà di espressione durante i procedimenti parlamentari .
Negli USA esistono comitati speciali ( NON formati da parlamentari ) per trattare queste questioni .
http://www.democrazialegalita.it/galina.htm
http://xoomer.virgilio.it/altor12/buzzanca.htm
Io trovo cmq assurdo costringere un politico a rinunciare alla propria corsa perchè indagato. Se vuole mettersi da parte ben venga, ma obbligarlo scuscita più dubbi di quanti ne dirime.
Perchè ?
"La moglie di Cesare non deve solo essere onesta , deve anche apparire onesta"
Fare politica non è un privilegio , ma un servizio , e se hai delle pendenze penali in ogni caso non puoi fare al 100% il tuo dovere , oltre ai legittimi dubbi che susciti .
Se hai problemi di questo tipo ci sarà qualcun altro a sostituirti , tutti siamo utili , ma nessuno è indispensabile in una democrazia .
generals
02-05-2006, 11:45
quoto tutti voi
se non la fanno (o provano con tutte le loro forze a farla fino a morire sui banchi del senato, i numeri ci sono anche se striminziti) hanno perso anche il mio voto
stavolta si sono resi conto tutti che è indispensabile, da rutelli fino a mastella (si egli!)
il loro dovere è far passare una durissima legge antitrust e per il conflitto di interessi alla camera, e lì' non ci sono problemi - c'è una buona maggioranza -, nessuna scusante.Questo son sicuro si farà e al più presto.
Poi, quando arriverà al senato, tutti in fila, come il primo giorno di scuola, con la manina sul pulsante del voto per approvarla, anche se la cdl resusciterà napoleone in persona, tentando di occupare l'aula insieme a lui.
Se al senato ci fosse una vera maggioranza sarebbe tutto più facile, purtroppo rischiamo un ping pong per ogni legge, specialmente quella sul conflitto che per un influenza di un senatore rischia di tornare alla camera più di una volta.
La situazione numerica è sfavorevole, direi critica, anche perchè il regolamento del senato è più rigido di quello della camera.Questa sarà una difficoltà grandissima.
Ma che ci provino in ogni modo umanamente possibile a votare queste due leggi, prima che al senato al cdl faccia cadere il nuovo governo.A costo di prendere i senatori e trascinarli al senato uno ad uno. :)
già mi sembra di sentire i proclami del cdx, dittatura, regime, si vuole eliminare il capo dell'opposizione :asd: , le solite scuse utilizzate da anni per far fare a SB il proprio comodo in barba alle regole delle democrazie avanzate a cui l'Italia si ispira. Per me ci sono alcune leggi fondamentali che qualificano il programma dell'Unione e questa è una di quelle, quindi se non verrà fatta vuol dire che l'impegno con gli elettori non è stato mantenuto e si troveranno ben presto all'opposizione alla prossima legislatura!!
generals
02-05-2006, 11:51
qualunque politico SERIO si autosospenderebbe dalla vita politica fino al completo chiarimento della sua posizione in senso giudiziario.
Qui invece si nascondono dietro l'immunità parlamentare.
Il rischio corruzione è sempre ed ovunque, è una bella rogna con cui dover fare sempre i conti. Il fatto è che questo tipo di mentalità che qui vediamo così diffusa è ciò che vanifica qualunque tipo di corretta legiferazione.
Impossibile prevedere ogni casistica, impossibile evitare che qualcuno riesca a fare il furbo e sfuggire.
Qui manca il senso dell'onestà, non le leggi.
Diciamo che quell'opera di moralizzazione che era iniziata con l'inchiesta mani pulite e che aveva avuto tra i suoi risultati quello di disincentivare candidature di persone indagate, di ridurre corruzione e tangenti è stata messa da parte dopo la "restaurazione" che Sb e i suoi hanno realizzato con il loro Governo, ecco perchè rivediamo (spesso nei due schieramenti) personaggi indagati, ex-Dc o ex-Psi notoriamente corruttori e corrotti, lo stesso Andreotti che l'ha scampata grazie a SB ha avuto il coraggio di proporsi come Presidente del senzato, ricambiando il favore ricevuto ;)
Ma consideriamo anche personaggi come La malfa (pentapartito), Intini (Psi), Pomicino, De michelis, d'onofri (che ha avuto anche il coraggio di attaccare Scalfaro al senato), sono personaggi riemersi dalla vecchia tangentopoli e che ancora siedono nelle aule parlamentari ed hanno le loro infulenze forte della Restaurazione della corruzione avvenuta con la cdl :muro:
Non sono daccordo. Metti caso che passi questa legge. Il politico X (e tutti noi sappiamo chi è questo X :asd: ) si candida. Arriva la magistratura (che non si è fatta già scrupoli prima di queste elezioni e prima di un G7) a dare un bell'avviso di garanzia. Tac! Cancellata la candidatura. Poi magari si scopre che era innocente, ma ormai le elezioni sono passate... Che bell'esempio di democrazia, dove un potere ENORME di decidere chi si deve candidare e chi no è dato alla magistratura... Lasciamolo decidere al popolo chi deve candidarsi, come in una vera democrazia, non a persone che non sono neanche elette dal popolo e che rimangono in carica fino al pensionamento, avanzano di grado per anzianità e non per merito e non vengono licenziati per demerito, ma lasciati inpunemente a far danni... :rolleyes:
A voi del csx piacerebbe che fosse così SOLO PERCHE' QUESTO PROIBIREBBE A MISTER X DI CANDIDARSI e non perchè così si avrebbe il parlamento "pulito"... :rolleyes:
Secondo me non c'è la volontà di farla.
Mi è balenata alla mente l'idea che qualcuno del csx abbia preso dei soldi per non farla.
nothinghr
02-05-2006, 11:55
Secondo me non c'è la volontà di farla.
Mi è balenata alla mente l'idea che qualcuno del csx abbia preso dei soldi per non farla.
Se non la fanno, non solo non avranno piu' milioni di voti, ma si porrà anche un altro problema: chi cazzo si vota?
-kurgan-
02-05-2006, 11:57
Secondo me non c'è la volontà di farla.
Mi è balenata alla mente l'idea che qualcuno del csx abbia preso dei soldi per non farla.
la stessa idea è balenata pure a me, e con un pensiero insistente per il baffetto.
Secondo me non c'è la volontà di farla.
Mi è balenata alla mente l'idea che qualcuno del csx abbia preso dei soldi per non farla.
adesso vedremo quanto questi politici di sinistra, dopo averla menata per 5 anni sul conflitto di interessi, si dimostreranno seri.
io ho il sospetto che la legge, *se* la faranno, la faranno a fine legislatura.
è sempre una risorsa buona per dar contro a forza italia nel caso non combinino niente di buono.
Correva l'anno 2000
http://video.google.com/videoplay?docid=-9040167198827183351
Correva l'anno 2000
http://video.google.com/videoplay?docid=-9040167198827183351
:confused: :mbe:
generals
02-05-2006, 12:33
la stessa idea è balenata pure a me, e con un pensiero insistente per il baffetto.
Infatti sembra che per Sb d'alema al quirinale non sia proprio malaccio, anzi il Berl lo stima molto....... :mbe:
Eddai volevo che qualcuno rispondesse "ma sì quello era prima...adesso è ovvio che la faranno" per replicare che in realtà quel video è di marzo 2006
http://video.google.com/videoplay?docid=-9040167198827183351
Speriamo che almeno diano un raddrizzata a conti pubblici e scuola, le 2 urgenze.
Mi piacerebbe pure una legge che impedisca i pubblici uffici a chi ha avuto precedenti penali, pure prescritti.
Doppia sicurezza
eoropall
02-05-2006, 15:53
Correva l'anno 2000
http://video.google.com/videoplay?docid=-9040167198827183351
La legge sul conflitto di interessi non dà più lavoro a NESSUNO :stordita:
Effettivamente.. :asd: :asd:
Mi sà che bisognerà scendere in piazza ad "incoraggiare" il nostro csx :O
la stessa idea è balenata pure a me, e con un pensiero insistente per il baffetto.
E Rutelli no ?
"Berlusco', ma perché cell'hai co mme? Ma io sto a lavorà per te! Mannaggia l'ingrato, ahò! Sò cinque anni che te portamo l'acqua cole recchie! Ma che ce voi pure 'a scorza de limone? a Berlusco'! Me fa rabbia, ahò! Tutti a dì che in cinque anni nun avemo fatto niente. Ma in cinque anni de centrosinistra manco t'avemo toccato le televisioni. Nun te piaceva Prodi? Tre l'avemo mannato a l'estero, tac, trappolone, mannace 'na cartolina da Bruxelles! Questi sò fatti... Ma perché sei così 'ngrato? D'Alema la prima cosa che fa è annà a Mediaset a dì che è 'na grande industria culturale e che te sei 'n grande statista europeo, e pubblica tutti i libri co la Mondadori. Bossi faceva er drogato? Se lo semo pijati noi, te l'avemo disintossicato e te l'avemo ridato co la garanzia, ahò! Te dava fastidio Veronesi che nun piaceva ar Santo Padre? Te l'avemo isolato, nun se candida più: perché noi er Santo Padre l'anticipamo, nun ce deve manco telefonà. Berlusco', ma che c'ho che nun te va? So troppo arto? Me sego le gambe! Ma che devo fa, Berlusco'? Tutti te volevamo bene, ma che voi de più, ahò! Sei n'ingrato! Sei 'n padrone cattivo! Noi se semo fatti in quattro per te, Silvio, nun t'avemo mai chiesto li straordinari, manco li sabati e le domeniche, pè te, ahò! Pè fatte stà tranquillo sula barca. Gnente, ahò! A me me frega gnente, mo' vado a Bruxelles. Ma me dispiace pè tanti omini onesti de l'Ulivo che hanno lavorato e lavorano pè te... Er Paese nun è de destra e manco de sinistra: er Paese è de Berlusconi! Io nun so chi vince 'sto conflitto elettorale. Posso dì sortanto 'na cosa: che, se vince Berlusco'... Berlusco', ricordate de l'amici! Ricordate de chi t'ha voluto bbene!"
(Corrado Guzzanti interpreta Francesco Rutelli, "L'Ottavo Nano", 2001)
eoropall
02-05-2006, 16:01
Secondo me non c'è la volontà di farla.
Mi è balenata alla mente l'idea che qualcuno del csx abbia preso dei soldi per non farla.
Io direi piuttosto: QUANTI nella pubblica amministrazione possiedono e lucrano nel privato, che "stranamente" si rivela spesso legato a doppio filo con il suddetto incarico :fiufiu:
eoropall
02-05-2006, 16:26
Eddai volevo che qualcuno rispondesse "ma sì quello era prima...adesso è ovvio che la faranno" per replicare che in realtà quel video è di marzo 2006
http://video.google.com/videoplay?docid=-9040167198827183351
Bisognerà scendere in piazza e INCAZZARSI;
ndr: Vuoi vedere che grazie alla questione di Berlusca (leggi 2 pesi e 2 misure) non ne esca una legge con i controcazzi :p
Vuoi vedere che l'Italia cambia davvero? (TM) ;)
Eddai volevo che qualcuno rispondesse "ma sì quello era prima...adesso è ovvio che la faranno" per replicare che in realtà quel video è di marzo 2006
http://video.google.com/videoplay?docid=-9040167198827183351
Porca pu***na vedi che risposte che da :D
Se non la faranno, e blindatissima, non avranno più il mio voto.
LuVi
;)
Linux&Xunil
06-06-2006, 23:05
Perchè nessuno dice che Carlo de Benedetti ed il suo giornale "la Repubblica" fanno i loro interessi tramite Romano Prodi tanto quanto Berlusconi si fa i suoi.
L unica differenza è che Berlusconi lo puoi mandare acasa , i lobbisti no.
nothinghr
06-06-2006, 23:14
Perchè nessuno dice che Carlo de Benedetti ed il suo giornale "la Repubblica" fanno i loro interessi tramite Romano Prodi tanto quanto Berlusconi si fa i suoi.
L unica differenza è che Berlusconi lo puoi mandare acasa , i lobbisti no.
Si è proprio un esempio calzante bravo!! :mc:
Di Pietro ha annunciato sul suo blog che nelle prossime settimane presenterà una legge sul conflitto di interessi e ci terrà aggiornati su chi la appoggerà e chi no ..
vedremo
HenryTheFirst
06-06-2006, 23:42
Perchè nessuno dice che Carlo de Benedetti ed il suo giornale "la Repubblica" fanno i loro interessi tramite Romano Prodi tanto quanto Berlusconi si fa i suoi.
L unica differenza è che Berlusconi lo puoi mandare acasa , i lobbisti no.
Sono d'accordissimo e cmq se Berlusconi non fosse in politica significherebbe solo che ci sarebbe un altro politico a dinfendere le posizioni dell'ex pdc al posto suo ;)
Immagino che se mani pulite avesse travolto la sinistra avremmo De Benedetti al posto di Berlusconi :read:
Di Pietro ha annunciato sul suo blog
DiPietro inizia a piacermi...infatti non è una persona di sinistra pur schierandosi con l'Unione :cool:
"Molti commenti e molte lettere mi hanno ricordato che nel periodo pre elettorale ho affermato che l’eliminazione del conflitto di interessi doveva essere una delle priorità del governo di centro sinistra.
Non me ne sono dimenticato.
I cittadini possono avere l’impressione che il problema non sia prioritario per il governo e forse neppure un problema in sé perchè nelle tante (troppe) dichiarazioni di ministri e sottosegretari l’argomento non è stato affrontato.
Si vuole invece l’amnistia, ma i cittadini ci hanno votato perchè il primo atto del governo sia l’amnistia?
Non prendiamoci in giro.
Se il centro sinistra avesse dichiarato PRIMA del 9 aprile di volere l’amnistia avrebbe perso sonoramente le elezioni.
Ma noi, noi politici, a chi rispondiamo se non ai nostri elettori? Basta con gli inciuci e i tatticismi."
Perchè nessuno dice che Carlo de Benedetti ed il suo giornale "la Repubblica" fanno i loro interessi tramite Romano Prodi tanto quanto Berlusconi si fa i suoi.
L unica differenza è che Berlusconi lo puoi mandare acasa , i lobbisti no.
Una Legge seria e soprattutto RIGIDA sul Conflitto di Interessi è assolutamente necessaria, ma attenzione, NON perchè va contro Berlusconi... ma affinchè vada contro CHIUNQUE utilizzi la gestione della "cosa pubblica" per procurarsi vantaggio (o addirittura profitto) personale... ;)
DiPietro inizia a piacermi...infatti non è una persona di sinistra pur schierandosi con l'Unione :cool:
"[...cut]"
L'ho votato mica per niente. Nonostante il suo italiano traballante dice cose che condivido in pieno ed è l'unico politico che ha come base di pensiero la legalità.
L'ho visto spesso partecipare a manifestazioni di controinformazione e nel suo blog c'è il link a quello di Beppe Grillo, quanti politici ce lo metterebbero Grillo nel proprio sito? :asd:
Linux&Xunil
07-06-2006, 14:51
Una Legge seria e soprattutto RIGIDA sul Conflitto di Interessi è assolutamente necessaria, ma attenzione, NON perchè va contro Berlusconi... ma affinchè vada contro CHIUNQUE utilizzi la gestione della "cosa pubblica" per procurarsi vantaggio (o addirittura profitto) personale... ;)
SIAMO TUTTI IN CONFLITTO DI INTERESSI
Lo è la famiglia Agnelli che ti mette sotto il braccio La Stampa , lo è Tronchetti provera che ti infila sotto un braccio Il Corriere , lo sono i Benetton che ti infilano sotto un braccio Il Resto del Carlino , lo è De Benedetti che ti infila sotto un braccio La Repubblica e lo sono gli operai che votano Rifondazione perchè giustamente rivendicano i loro interessi.
In tutta questa faccenda l' unico che puoi mandare a casa è quel mostro di Berlusconi , guarda un pò......
SIAMO TUTTI IN CONFLITTO DI INTERESSI
Lo è la famiglia Agnelli che ti mette sotto il braccio La Stampa , lo è Tronchetti provera che ti infila sotto un braccio Il Corriere , lo sono i Benetton che ti infilano sotto un braccio Il Resto del Carlino , lo è De Benedetti che ti infila sotto un braccio La Repubblica e lo sono gli operai che votano Rifondazione perchè giustamente rivendicano i loro interessi.
In tutta questa faccenda l' unico che puoi mandare a casa è quel mostro di Berlusconi , guarda un pò......
eeeh ??? :mbe:
da quando i vari Agnelli, i Benetton, o i Tronchetti sono "scesi in campo" ??? :mbe:
quale altro imprenditore italiano si è mai candidato non solo alla guida di un movimento politico, ma addirittura alla guida dell'intero paese ???
dico... sei serio ??? :mc: :confused:
SIAMO TUTTI IN CONFLITTO DI INTERESSI
Lo è la famiglia Agnelli che ti mette sotto il braccio La Stampa , lo è Tronchetti provera che ti infila sotto un braccio Il Corriere , lo sono i Benetton che ti infilano sotto un braccio Il Resto del Carlino , lo è De Benedetti che ti infila sotto un braccio La Repubblica e lo sono gli operai che votano Rifondazione perchè giustamente rivendicano i loro interessi.
In tutta questa faccenda l' unico che puoi mandare a casa è quel mostro di Berlusconi , guarda un pò......
Un attimo .
Un giornale non è un servizio pubblico , per un gruppo industriale possedere un giornale è abbastanza normale in ogni paese democratico .
Il problema nasce nel momento in cui qualcuno che svolge una funzione pubblica ha anche interessi privati nello stesso campo , quindi è un conflitto di interessi avere un ministro delle infrastrutture che possiede l' impresa di costruzioni più grande d' Italia , se fosse stato il ministro dell' istruzione o della sanità il conflitto non ci sarebbe , allo stesso modo il fatto che un organismo che dovrebbe controllare le banche italiane sia di proprietà delle stesse banche è evidentemente un conflitto di interessi .
Il conflitto nasce nel momento in cui una persona occupa contemporaneamente due posti che per la loro natura hanno interessi opposti , come se un arbitro fosse contemporaneamente giocatore di una squadra , oppure una persona giocasse in due squadre diverse nello stesso campionato , se uno è allenatore e giocatore della stessa squadra il conflitto non c' è , perchè occupa due ruoli che concorrono agli stessi obiettivi , così come non è conflitto di interessi possedere un' azienda di telecomunicazioni e un giornale , se Tronchetti Provera fosse ministro delle telecomunicazioni o presidente dell' antitrust , allora sì sarebbe un conflitto di interesse .
Linux&Xunil
07-06-2006, 16:53
Un attimo .
Un giornale non è un servizio pubblico , per un gruppo industriale possedere un giornale è abbastanza normale in ogni paese democratico .
Il problema nasce nel momento in cui qualcuno che svolge una funzione pubblica ha anche interessi privati nello stesso campo , quindi è un conflitto di interessi avere un ministro delle infrastrutture che possiede l' impresa di costruzioni più grande d' Italia , se fosse stato il ministro dell' istruzione o della sanità il conflitto non ci sarebbe , allo stesso modo il fatto che un organismo che dovrebbe controllare le banche italiane sia di proprietà delle stesse banche è evidentemente un conflitto di interessi .
Il conflitto nasce nel momento in cui una persona occupa contemporaneamente due posti che per la loro natura hanno interessi opposti , come se un arbitro fosse contemporaneamente giocatore di una squadra , oppure una persona giocasse in due squadre diverse nello stesso campionato , se uno è allenatore e giocatore della stessa squadra il conflitto non c' è , perchè occupa due ruoli che concorrono agli stessi obiettivi , così come non è conflitto di interessi possedere un' azienda di telecomunicazioni e un giornale , se Tronchetti Provera fosse ministro delle telecomunicazioni o presidente dell' antitrust , allora sì sarebbe un conflitto di interesse .
E un fatto puramente formale , che differenza fa se a palazzo Chigi ci va Berlusconi o Confalonieri?La stessa che passa tra Carlo De Benedetti e Romano Prodi che è il suo uomo.Se De Benedetti avesse potuto ci sarebbe entrato in politica a difendere i suoi interessi.
Se non conosci la storia di questo paese informati.
Linux&Xunil
07-06-2006, 16:55
eeeh ??? :mbe:
da quando i vari Agnelli, i Benetton, o i Tronchetti sono "scesi in campo" ??? :mbe:
quale altro imprenditore italiano si è mai candidato non solo alla guida di un movimento politico, ma addirittura alla guida dell'intero paese ???
dico... sei serio ??? :mc: :confused:
ma cosa cambia se ci vanno loro o i loro galoppini?
Non lo sapevi che Romano Prodi è un galoppino di carlo De benedetti?
E che carlo De Benedetti rivendica la proprieta di Mediaset ai processi di milano?
E che prodi è l uomo che gli stava svenedo la SME?
E un fatto puramente formale , che differenza fa se a palazzo Chigi ci va Berlusconi o Confalonieri?La stessa che passa tra Carlo De Benedetti e Romano Prodi che è il suo uomo.Se De Benedetti avesse potuto ci sarebbe entrato in politica a difendere i suoi interessi.
Se non conosci la storia di questo paese informati.
:rolleyes:
Non preoccuparti va tutto bene , hai solo bisogno di un po' di riposo e di stare lontano da "Il Giornale" poi passa tutto .
FastFreddy
07-06-2006, 18:21
Ma sono matti, se fanno una legge sul conflitto d'interessi poi si bruciano la prossima campagna elettorale! :doh:
Linux&Xunil
08-06-2006, 12:50
:rolleyes:
Non preoccuparti va tutto bene , hai solo bisogno di un po' di riposo e di stare lontano da "Il Giornale" poi passa tutto .
Mai comprato "Il Giornale" , ci sono gli atti processuali però , se andassi a leggerli invece di bere dal secchio...
HenryTheFirst
08-06-2006, 13:04
E un fatto puramente formale , che differenza fa se a palazzo Chigi ci va Berlusconi o Confalonieri?La stessa che passa tra Carlo De Benedetti e Romano Prodi che è il suo uomo.Se De Benedetti avesse potuto ci sarebbe entrato in politica a difendere i suoi interessi.
Se non conosci la storia di questo paese informati.
Io direi "se avesse dovuto", ma per sua fortuna c'ha Prodi e la coalizione di csx a curare i suoi interessi, quindi per il momento può starsene formalmente fuori.
Linux&Xunil
09-06-2006, 12:30
Io direi "se avesse dovuto", ma per sua fortuna c'ha Prodi e la coalizione di csx a curare i suoi interessi, quindi per il momento può starsene formalmente fuori.
però riconosci che anche a sinistra ci sono dei conflitti di interesse?
E che le differenze sono solo formali?
Mai comprato "Il Giornale" , ci sono gli atti processuali però , se andassi a leggerli invece di bere dal secchio...
Gli atti processuali li ho letti , TUTTI però , non me li sono fatti scremare dalla TV .
FiSHBoNE
09-06-2006, 12:36
però riconosci che anche a sinistra ci sono dei conflitti di interesse?
E che le differenze sono solo formali?
ci saranno pure, ma il conflitto di interessi di berlusconi è qualcosa di spropositato in confronto, e ormai non scandalizza più, è diventato quasi un "buffo tormentone", questo risulta preoccupante imho.
ci saranno pure, ma il conflitto di interessi di berlusconi è qualcosa di spropositato in confronto, e ormai non scandalizza più, è diventato quasi un "buffo tormentone", questo risulta preoccupante imho.
Ok, ora c'è la possibilità di eliminarlo, vediamo cosa è in grado di fare l'illuminata maggioranza di CSX ora che è salita al potere, perchè ORA il Presidente Del Consiglio NON è più Berlusconi se qualcuno non se ne fosse ancora accorto :O
FiSHBoNE
09-06-2006, 13:44
Ok, ora c'è la possibilità di eliminarlo, vediamo cosa è in grado di fare l'illuminata maggioranza di CSX ora che è salita al potere, perchè ORA il Presidente Del Consiglio NON è più Berlusconi se qualcuno non se ne fosse ancora accorto :O
siamo qui per questo, aspettando qualche dato in più ovviamente per renderci conto non tanto se sia stato bene o no preferirla a Berlusconi, ma se sia la giusta traghettatrice sulla buona strada.
l'esperienza Berlusconi è appunto finita e il bilancio è negativo, e anche molti del cdx presumo non vedano sotto luce infausta un suo eclissarsi dalla scena politica lasciando spazio a personaggi più trasparenti e meritevoli di fiducia.
il csx DEVE dimostrare di convincere anche chi non l'ha votata che il modello Berlusconi è bacato, e la speranza mia e di molti è che non predichino bene e razzolino male.
stay tuned.
HenryTheFirst
09-06-2006, 13:58
però riconosci che anche a sinistra ci sono dei conflitti di interesse?
E che le differenze sono solo formali?
Si certo. In effetti la legge sul conflitto di interessi da un lato costringerebbe la persona in conflitto ad operare per interposta persona, che rende il tutto un po' (ma non troppo) più difficile, dall'altro rischia di nascondere le stesse, basti vedere il caso di De Benedetti e Prodi che, seppur riconosciuto da molti, non fa breccia nella cronaca quotidiana,.
Si certo. In effetti la legge sul conflitto di interessi da un lato costringerebbe la persona in conflitto ad operare per interposta persona, che rende il tutto un po' (ma non troppo) più difficile, dall'altro rischia di nascondere le stesse, basti vedere il caso di De Benedetti e Prodi che, seppur riconosciuto da molti, non fa breccia nella cronaca quotidiana,.
Ma ancora non lo volete capire che la legge sul conflitto di interessi non si farà mai!!! Bene o male tutti hanno conflitto in qualcosa!
Il cdx non la farà perchè c'è S.B.
Il csx non la farà per i suoi.
Il csx è avvantaggiato però... :O Perchè tutti i conflitti di interesse Italiani sono sconosciuti ai più perchè quando si parla di conflitto di interessi, si nomina solo quello di S.B.
nothinghr
10-06-2006, 10:27
Ma ancora non lo volete capire che la legge sul conflitto di interessi non si farà mai!!! Bene o male tutti hanno conflitto in qualcosa!
Il cdx non la farà perchè c'è S.B.
Il csx non la farà per i suoi.
Il csx è avvantaggiato però... :O Perchè tutti i conflitti di interesse Italiani sono sconosciuti ai più perchè quando si parla di conflitto di interessi, si nomina solo quello di S.B.
beh in confronto a quelli di Silvio sono barzellette, quindi la legge si deve fare
eoropall
10-06-2006, 11:08
beh in confronto a quelli di Silvio sono barzellette, quindi la legge si deve fare
La legge sul conflitto di interessi si farà; perchè in caso contrario il consenso attivo da parte della base verrebbe totalmente a mancare con relativo inevitabile crollo.. Dopo gli ultimi 5 anni sono semplicemente obbligati a farlo, punto..
Se non "scompare" l'attuale cdl ad essere fatto fuori sarà il csx, e per mano dei suoi stessi elettori :cool:
nothinghr
10-06-2006, 11:15
La legge sul conflitto di interessi si farà; perchè in caso contrario il consenso attivo da parte della base verrebbe totalmente a mancare con relativo inevitabile crollo.. Dopo gli ultimi 5 anni sono semplicemente obbligati a farlo, punto..
Se non "scompare" l'attuale cdl ad essere fatto fuori sarà il csx, e per mano dei suoi stessi elettori :cool:
Per quanto mi riguarda se non la fanno, e di quelle serie, non avranno piu' il mio voto
eoropall
10-06-2006, 11:22
Per quanto mi riguarda se non la fanno, e di quelle serie, non avranno piu' il mio voto
Idem per me e per tantissimi altri :mano:
Potere alla base: mi sento di dire che è questo l'atteggiamento "critico" che distinque gli elettori di sinistra rispetto ai corrispettivi della cdl.. :O
Io non tollererò MAI chi cerca di prendermi per il culo :mad:
FiSHBoNE
10-06-2006, 12:33
Lo vedi che la pressione mediatica ti ha influenzato e cacciato nel cranio ciò che i manovratori desiderano ?, di conflitti d'interessi più gravi e più pericolosi ne esistono diversi in italia, solo che nessuno punta su di essi i riflettori perchè esistono collegamenti sotterranei ed interessi comuni che invitano al silenzio. Guarda solo quello costituito da bankitalia che dovrebbe essere il controllore del mercato bancario ed è di proprietà, ioltre il 70% del suo pacchetto azionario è in mano proprio alle banche, proprio di coloro i quali dovrebbe controllare e nessuno ne parla mentere io lo vado dicendo dai primi anni 90. Da dove credi siano scaturiti i vari scandali, senza colpevoli ndr, cirio, tango bonds, giacomelli, parmalat etc etc ?.
più che pressione mediatica direi contropressione mediatica.
i media sono gli stessi in cui si è insinuata la lunga mano del potere politico per cui non crederai mica che da lì ti venga un messaggio chiaro sulla necessità di risolvere UNO tra i vari conflitti di interessi, quello sulla gestione delle TV. Se ne è parlato sicuramente più di altri conflitti di interessi, che non dubito esistano per carità, a seguito del fatto che erano sotto gli occhi di tutti (tutti quelli che le volevano vedere) le manovre di un presidente del consiglio che toglieva dal video o declassava certi giornalisti, che metteva veti politici su trasmissioni, che dava disposizioni su presidenti e dg rai oltre a calpestare sentenze della corte costituzionale con rete 4 etc.. Quando il controllante non è indipendente dal controllato succede questo, è inevitabile, e non deve essere così. Sono sicuro che le lobbies bancarie siano pericolose, e che quando qualcosa salta fuori l'esigenza sia solo di trovare un capro espiatorio su cui scaricare le colpe di una classe dirigente senza scrupoli. Ma sono allo stesso tempo consapevole che un'informazione (in primis televisiva visto il suo amplissimo spettro) imbrigliata dal potere sia qualcosa di estremamente negativo perchè capace di condizionare molte persone, standardizzarne comportamenti, inforndere ideali su misura e indurre a considerare praticamente leciti certi comportamenti immorali e negativi. Non bastasse la questione della qualità di informazione (questa sconosciuta), il conflitto di interessi made in Arcore poi ti ricordo che ha sbilanciato pesantemente flussi economici in primis legati alle pubblicità, rinvigorendo le spente casse fininvest con soldi sfilati alla radio televisione italiana pagata con i soldi (e molti) dei cittadini che in molti sentirebbero l'esigenza di un servizio pubblico degno di questo nome.
Idem per me e per tantissimi altri :mano:
Potere alla base: mi sento di dire che è questo l'atteggiamento "critico" che distinque gli elettori di sinistra rispetto ai corrispettivi della cdl.. :O
Io non tollererò MAI chi cerca di prendermi per il culo :mad:
Se si deve fare questo conflitto di interessi non deve essere solo una legge antiberlusconi, ma deve essere omnicomprensiva:
Chi ha posti politici o di potere (penso a primari di ospedali, a rettori di università), NON deve possedere qualunque cosa che ci ha a che fare.
Per esempio, nel policlinico dove lavoro, il primario ha 2 centri privati di analisi. Abbiamo tanti macchinari sottoutilizzati: le risonanze, le tac le pet ecc si fanno SOLO ai ricoverati, che sono pochi (500 su un totale di 2000 posti letto). NESSUNA POSSIBILITA' di fare esami a persone estranee. Chi vuole farsi una TAC ecc DEVE andare in un centro convenzionato... Possibilmente quello del primario... :rolleyes:
più che pressione mediatica direi contropressione mediatica.
i media sono gli stessi in cui si è insinuata la lunga mano del potere politico per cui non crederai mica che da lì ti venga un messaggio chiaro sulla necessità di risolvere UNO tra i vari conflitti di interessi, quello sulla gestione delle TV. Se ne è parlato sicuramente più di altri conflitti di interessi, che non dubito esistano per carità, a seguito del fatto che erano sotto gli occhi di tutti (tutti quelli che le volevano vedere) le manovre di un presidente del consiglio che toglieva dal video o declassava certi giornalisti, che metteva veti politici su trasmissioni, che dava disposizioni su presidenti e dg rai oltre a calpestare sentenze della corte costituzionale con rete 4 etc.. Quando il controllante non è indipendente dal controllato succede questo, è inevitabile, e non deve essere così. Sono sicuro che le lobbies bancarie siano pericolose, e che quando qualcosa salta fuori l'esigenza sia solo di trovare un capro espiatorio su cui scaricare le colpe di una classe dirigente senza scrupoli. Ma sono allo stesso tempo consapevole che un'informazione (in primis televisiva visto il suo amplissimo spettro) imbrigliata dal potere sia qualcosa di estremamente negativo perchè capace di condizionare molte persone, standardizzarne comportamenti, inforndere ideali su misura e indurre a considerare praticamente leciti certi comportamenti immorali e negativi. Non bastasse la questione della qualità di informazione (questa sconosciuta), il conflitto di interessi made in Arcore poi ti ricordo che ha sbilanciato pesantemente flussi economici in primis legati alle pubblicità, rinvigorendo le spente casse fininvest con soldi sfilati alla radio televisione italiana pagata con i soldi (e molti) dei cittadini che in molti sentirebbero l'esigenza di un servizio pubblico degno di questo nome.
Scusami un attimo. Hai notato che la pubblicità sulla RAI è aumentata negli ultimi anni? Ed in più si paga il canone? Non so come è la situazione adesso, ma qualche anno fa (prima del governo Berlusconi e comunque quando ancora la RAI faceva solo una interruzione tra primo e secondo tempo di un film) la RAI incassava 2400 miliardi di lire all'anno dalla pubblicità, perchè sulla RAI costava MOLTO di più (scusa, non ricordo l'anno esatto a cui si riferiscono questi dati, ma mi colpì il fatto che segue). Tanto quanto mediaset, che ne faceva di più. Ma la RAI aveva ed ha anche il canone. Credo che ora la pubblicità sulla RAI costi meno, per la concorrenza con le altre reti (ma non credi che a Mediaset avrebbe fatto comodo che la RAI si facesse pagare a peso d'oro la pubblicità??? Così anche loro avrebbero potuto farsela pagare di più), altrimenti il guadagno sarebbe ancora più alto (oltre al canone). Insomma: a S.B. avrebbe fatto comodo che la RAI facesse poca pubblicità a peso d'oro, perchè avrebbe potuto vendere più pubblicità e ad un costo superiore (perchè l'alternativa sarebbe stata la RAI)... Poi ci si lamenta che la pubblicità è passata dalla stampa alla televisione, in questi anni. Da quello che ho detto, prima la pubblicità televisiva (sopratutto sulla RAI) costava uno sproposito rispetto alla stampa. Con la concorrenza e l'abbassamento dei prezzi e il fatto che c'è più gente che guarda la TV rispetto a quella che legge il giornale, allora è convenuto spostarsi sulla televisione.
nothinghr
02-09-2006, 19:27
Novità?
Se ne è sentito parlare in questi giorni, spero che il mio auspicio si realizzi finalmente....
Se ne è sentito parlare in questi giorni, spero che il mio auspicio si realizzi finalmente....
Ecco la legge: così finirà il conflitto d´interessi
Eduardo Di Blasi e Massimo Palladino
È stato un elemento della campagna elettorale: se l´Ulivo vince, si farà finalmente la legge sul conflitto di interessi. Non quell´obbrobrio firmato Frattini, e votato solo dalla Cdl in una Camera abbandonata per protesta dall´opposizione. Così alla proposta di legge presentata il 7 luglio scorso da Franceschini e dai capigruppo dell'Ulivo alla Camera, documento ufficiale scaricabile da Internet, si è aggiunto ora un testo che è ancora all´esame del governo, e che prende spunto dalle norme in vigore negli Stati Uniti. Avverte il ministro Chiti: «Sul conflitto di interessi si fa sul serio, andremo al superamento dell'attuale normativa». Senza prevaricare la proposta dei capigruppo dell'Unione, il Governo potrebbe affiancarne una che «seppur convergente conterrà elementi specifici». L´aveva preannunciato nei giorni scorsi Massino D'Alema: «Berlusconi può dormire tranquillo per almeno altri cinque anni dal momento che il conflitto di interessi riguarda solo i membri del Governo. E lui ora è all'opposizione».
Infatti ecco cosa dice la «bozza del Governo», quella prodotta dal gruppo Astrid (Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sulla innovazione nell'amministrazione pubblica), coordinato da Bassanini e Passigli, che è da qualche giorno all´esame del Presidente del consiglio. In generale si rafforza la proposta Franceschini ma con qualche novità e si rafforza, secondo un modello tanto osannato dai cultori del libero mercato e del modello Usa così numerosi nel centrodestra.
Nella premessa della bozza governativa, c´è l´auspicio, ma è solo un auspicio, che la normativa riguardante ora esclusivamente i componenti dell´Esecutivo, sia un modello anche per i parlamentari, per i membri dei governi regionali e locali che provvederanno mediante «norme adottate nell´esercizio della loro autonomia statutaria, legislativa o regolamentare». Argomento questo, tanto caro al ministro Chiti.
Oltre alla definizione di incompatibilità, che riguarda ministri, sottosegretari e commissari di Governo - che non possono esercitare neanche per interposta persona, attività imprenditoriali in società a prevalente partecipazione pubblica o che abbiano rapporti di concessioni con pubbliche amministrazioni - ecco una prima differenza dalla proposta Franceschini sulle attività patrimoniali. La bozza governativa rende chiaro, nero su bianco, che il conflitto d´interessi riguarda non solo il possesso ma anche «rilevanti partecipazioni di controllo o che partecipino al controllo». E quantifica: non si possono possedere quote superiori al 2% di società quotate in Borsa, al 10% negli altri casi.
Nel testo, articolo 13, ecco una «incandidabilità» di cui non c'è traccia nella proposta Franceschini. Ritenuta «più forte» anche da parte di settori della maggioranza, riguarda esplicitamente chi è titolare di concessioni radiotelevisive. A cui non sarà possibile candidarsi nei collegi elettorali «ricompresi in tutto o in parte nel bacino di utenza della emittente».
È prevista invece l'«Autorità garante dell'etica pubblica e della prevenzione degli interessi», contenuta anche nella legge dell´Unione. Non c´è quindi nessuna «commissione flessibile» di cui pure si è tanto parlato in questi giorni. Anche la composizione della nuova Autorità resta la stessa: quattro membri di nomina parlamentare. Cambia però il presidente che sarà designato dal Capo del Governo dopo aver ascoltato le commissioni competenti che dovranno decidere non a maggioranza semplice, ma con una maggioranza dei due terzi, proprio per individuare personalità al di sopra dele parti. Se l´accordo non si trovasse, si sorteggerà uno dei presidenti emeriti della Corte Costituzionale.
Altro passaggio delicato, la vendita del patrimonio. La bozza prevede delle consultazioni: «L'Autorità accetta la proposta dell'interessato o stabilisce, sentita l'Autorità della concorrenza, la Consob delle modalità alternative». Sono queste «modalità alternative» a spaventare la Cdl, anche se il ministro Chiti ha ripetuto più volte che sarebbe solo «una soluzione estrema». Per il resto la bozza governativa e la proposta depositata in Parlamento il 7 luglio scorso collimano.
Berlusconi tace, ma manda avanti i suoi giornali, le sue tv, i suoi uomini. Sandro Bondi, coordinatore di FI, parte da lontano: «Questo governo ha vinto le elezioni per ventimila voti. Ha occupato tutti i vertici delle istituzioni, intende abolire tutte le riforme approvate dal governo Berlusconi. Ora, pare che alcuni partiti della maggioranza vogliono eliminare dalla vita politica il leader dell'opposizione». E in questo disegno la nuova legge sul conflitto d'interessi è lo strumento «per eliminare Berlusconi dalla scena politica italiana». Gasparri di An: «Vanno respinte al mittente le proposte minatorie in materia di conflitto di interesse. Ci sono già norme efficaci, puntare alla espulsione dalla politica di Berlusconi sarebbe una scelta gravissima e destinata a diventare un boomerang».
Il 12 la bozza approderà in commissione (affari costituzionali per prima CREDO).
Darkel83
02-09-2006, 21:34
DEVONO FARLA.
Inolttre serve al + presto anche una riforma del sistema televisivo.
Darkel83
02-09-2006, 21:38
Oltre alla definizione di incompatibilità, che riguarda ministri, sottosegretari e commissari di Governo - che non possono esercitare neanche per interposta persona, attività imprenditoriali in società a prevalente partecipazione pubblica o che abbiano rapporti di concessioni con pubbliche amministrazioni - ecco una prima differenza dalla proposta Franceschini sulle attività patrimoniali. La bozza governativa rende chiaro, nero su bianco, che il conflitto d´interessi riguarda non solo il possesso ma anche «rilevanti partecipazioni di controllo o che partecipino al controllo». E quantifica: non si possono possedere quote superiori al 2% di società quotate in Borsa, al 10% negli altri casi.
Mi pare un ottima cosa questa
Mi pare un ottima cosa questa
si questa bozza sembra davvero buona..
però bisogna metterci la fiducia, altrimenti sarà smembrata dagli emendamenti al senato (e forse anche alla camera)da parte degli amichetti di silvio nell'unione e da tutta? la cdl
da L'Unità
«Mi manca la Peroni e mi manca Berlusconi» canticchiava ieri al supermercato un signore che mi precedeva nella fila alla cassa. Forse aveva notato l’Unità bene in vista sul mio carrello. Avrei voluto dirgli che anche a me manca Berlusconi. Perché, proprio nel momento in cui cominciamo a discutere la legge chiave di un'epoca della vita italiana - la legge sul conflitto di interessi - vedo improvvisamente scomparire dalla scena Berlusconi, il protagonista e il vero destinatario di questo indispensabile provvedimento. Mi dicono che la legge non riguarda Berlusconi, che riguarda “chiunque”. Ma io non conosco un signor Chiunque che possieda tutte le televisioni, controlli quasi tutta l'editoria e partecipi - da uomo tra i più ricchi del mondo - ad ogni vicenda della finanza italiana e della finanza internazionale. Se lo conoscessi, direi che l’unica legge possibile per regolare il suo strapotere è questa: primo punto, chi possiede i media non governa. Secondo punto: chi governa non possiede i media. I punti successivi riguardano le altre forme di ricchezza personale nocive al buon governo se tenute fuori dal controllo pubblico e a disposizione del privato che è a capo dell’esecutivo.
***
Ecco perché mi meraviglio un po’ quando mi dicono: ma che cosa c'entra Berlusconi? Berlusconi non è neanche più al governo, è impegnato a servire drinks nei bar della Costa Smeralda. E poi, basta con questa fissazione. Si tratta di stabilire alcune buone regole che valgano per chiunque. Mi ritrovo dunque alle prese con il signor Chiunque, dopo aver aspettato anni per partecipare alla preparazione di questa legge fatta proprio a causa di Berlusconi (e dunque cominciando dal caso-Berlusconi, il più anomalo al mondo), quando mi viene in soccorso Roberto Villetti, capogruppo della Rosa nel Pugno alla Camera.
Cito da Il Corriere della Sera del 30 agosto: «Non possiamo dimenticare che metà del Paese ha votato per Berlusconi. Sa che cosa succederebbe se il centrosinistra lo dichiarasse ineleggibile? Le piazze si riempirebbero, qualcuno griderebbe al colpo di stato. Ci troveremmo in una grave situazione di tensione democratica, una tensione destabilizzante. E l'Unione la democrazia vuole rafforzarla, non indebolirla».
Stimo Villetti, uno che - in un'altra Italia - si è dimesso da direttore dell'Avanti per non piegarsi a una politica che non voleva condividere. Ma non capisco il ragionamento, che mi appare rovesciato. Bisogna, dice, evitare di rafforzare la democrazia per impedire che la democrazia si indebolisca. Su questa strana contraddizione fa luce Lucia Annunziata (Il Corriere della Sera, 31 agosto): «Quando se lo trovano davanti (Berlusconi, ndr.) è come se si spaventassero. Lo vedono potentissimo. Gli sembra gigantesco. Più potente e gigantesco di quello che è. Così, alla fine, per un motivo o per l'altro, finiamo sempre per tenerci il conflitto di interessi». Domanda il giornalista (Fabrizio Ronconi, ndr) a Lucia Annunziata: «È questa la chiave con cui leggere la dichiarazione del presidente del Senato Marini che auspica “una legge non punitiva”?». Risponde Annunziata: «Direi di sì. D'altra parte, com'è del tutto evidente, una legge seria sul conflitto di interessi manderebbe su tutte le furie Berlusconi». Conclude: «L'onda lunga del berlusconismo ancora controlla, gestisce». Sta parlando della Rai, che lei conosce bene, cuore del cuore del conflitto di interessi di Berlusconi padrone di Mediaset, che anche adesso dai suoi telegiornali fa scomparire i riconoscimenti internazionali alla politica estera italiana. E offre solo le dichiarazioni del padrone di quel gruppo privato: Berlusconi, appunto.
***
Bene, è tempo di occuparsi dell'onda lunga. Che continui intatta è evidente. Basta vedere e ascoltare le radio e le televisioni. E la ragione è proprio il conflitto di interessi. Se non c'è una legge, i prudenti non si fidano a lavorare in modo normale e a cessare l'ossequio. I prudenti con famiglia continuano a sentirsi con il fiato sul collo. Vorrei incoraggiare Villetti: il centrosinistra esiste per questo. Per fare di nuovo dell'Italia un paese normale. Non è - non è stato - un paese normale quello in cui un presidente del Consiglio sceglie uno per uno i dirigenti della televisione pubblica, può dare a se stesso il permesso di trasmettere dalle televisioni private di cui è proprietario, è in grado di sorvegliare scrupolosamente l'una e l'altra fonte di notizie, fino all'ultima frase e all'ultima immagine. Quando succedono cose del genere, Villetti, la gente - è vero - va in piazza, dal Palavobis a Piazza San Giovanni (ti ricordi?: 40.000 autoconvocati al Palavobis, 1 milione di presenze spontanee a Roma) e non per minacciare il colpo di stato, ma per denunciare il rischio (un gran brutto rischio) che la democrazia italiana ha corso. È vero, noi - l'Unità - eravamo definiti, su reti pubbliche e private, «testata omicida». La ragione è semplice: non abbiamo mai smesso di denunciare il conflitto di interessi. Quella denuncia veniva equiparata al regicidio, ripetuta nelle ore di massimo ascolto, senza che qualcuno sollevasse obiezioni. Farlo, evidentemente, sembrava imprudente. Ha ragione Lucia Annunziata: se tocchi il conflitto di interessi Berlusconi va su tutte le furie. Lei dice: «Temo che neanche ora la legge sul conflitto di interessi la faranno. E questa volta andrò anch’io al Palavobis».
Vorrei rassicurarla. Prodi ha detto e confermato: «Faremo la legge sul conflitto di interessi». E ha già dimostrato di essere uno che sa quello che dice. D’altra parte, senza questa legge il centrosinistra non esisterebbe, non sarebbe stato votato, non lo sarebbe più. Un senso di giustizia, del diritto, della morale pubblica ma anche un sano istinto di conservazione detterà le regole e la misura delle regole.
Con l'intento di essere preliminarmente di aiuto, propongo alcune domande e provo a dare alcune risposte.
***
Domanda: - Che cos'è il conflitto di interessi?
Risposta: - È il sommarsi dell'interesse privato (la mia ricchezza, le mie aziende) con l'interesse pubblico (il potere di governare e dunque di dettare le regole che valgono anche per il mio interesse privato).
D.: - Perché è pericoloso il conflitto di interessi?
R.: - Perché è umano, naturale e probabile che io usi il potere pubblico di cui dispongo come governante per recare benefici al mio interesse privato che durerà ben più a lungo del mio governare.
D.: - Chi danneggia il conflitto di interessi?
R.: - Danneggia tutti, tranne la sola persona che è titolare di quel conflitto. C'è il danno concreto, quando la decisione beneficia direttamente e personalmente l'interessato. E c'è il sospetto continuo che questo accada anche quando non si sa e non si vede. E questo è un danno per la democrazia.
D.: - Perché è particolarmente grave che il portatore di conflitto di interessi sia un grande proprietario di mezzi di comunicazione, di editoria, di giornali?
R.: - Perché attraverso il doppio controllo delle fonti pubbliche e di quelle private dell'informazione, chi porta al governo un simile conflitto di interessi è in grado di oscurare, alternare o manipolare ogni forma di notizia. Ed è in grado di tagliare fuori chi non sta al gioco della sua volontà e del suo potere («va su tutte le furie»).
D.: - Una simile situazione è già accaduta in Italia?
R.: - Sì, è già accaduta in Italia, solo in Italia, durante i 5 anni del governo Berlusconi.
D.: - Dunque la legge italiana sul conflitto di interessi riguarda o non riguarda Berlusconi?
R.: - Riguarda prima di tutto Berlusconi, perché non si conosce nessuno che possieda un partito, tre reti televisive, grandi giornali e grandi case editrici, e la quattordicesima ricchezza più grande del mondo.
D.: - Una legge seria sul conflitto di interessi può considerarsi punitiva?
R.: - È punitiva quanto lo è un senso vietato o un limite di velocità. Nessuno viene punito se non viola le regole.
D.: - La legge sul conflitto di interessi equivale ad un'espropriazione?
R.: - No. I limiti severi esistono in molte professioni e attività pubbliche. Un avvocato non può esercitare nella città in cui il padre è presidente del tribunale. Un poliziotto non può fare la guardia privata. Un insegnante non può dare ripetizioni ai suoi allievi e farsi pagare. Ma non è proibito bere. E non è proibito guidare; è proibito bere e poi mettersi alla guida di un automezzo. Inoltre la legge sul conflitto di interessi prefigura una libera scelta: o fai attività politica (che vuol dire attività pubblica e nell'interesse di tutti) o ti occupi dei tuoi affari. Nessuno ti obbliga a una scelta o a un'altra.
D.: - È ragionevole stabilire la ineleggibilità di chi è protagonista di un conflitto di interessi?
R.: - Sì, ma quel protagonista resta libero di farsi eleggere se elimina le ragioni del conflitto. È la stessa logica che vincola deputati e senatori a rendere pubbliche tutte le circostanze economiche e organizzative della loro vita privata e che impedisce a chi è eletto una serie di attività private potenzialmente in contrasto con l'impegno pubblico.
D.: - La legge sul conflitto di interessi di cui stiamo parlando sarebbe solo italiana?
R.: - Al contrario, esiste in tutti i paesi democratici. Solo in Italia non esiste. Ma solo in Italia esiste Berlusconi. Dunque è bene che Berlusconi non sembri né un nano né un gigante, ma esattamente quello che è: il più vistoso simbolo al mondo di violazione delle regole democratiche attraverso l'esercizio continuato del più grande conflitto di interessi che si sia mai verificato in una democrazia.
Perciò la domanda non è se la legge sarà punitiva contro una sola persona (nessuna legge può esserlo). Ma se sarà seria, efficace e giusta. Giusta vuol dire impedire al conflitto di interessi (non alla persona) di governare un paese.
Autore:Furio Colombo
Berlusconi e i quattro conflitti di interessi
di Francesco Pardi
Ha ragione Furio Colombo a ricordare nel suo editoriale di ieri sul conflitto d'interessi l'importanza del Palavobis e di Piazza San Giovanni. Infatti già in quelle grandi discussioni popolari del 2002 era perfettamente individuata la natura della questione. È vero: il problema del conflitto d'interessi esiste anche senza Berlusconi. Ma Berlusconi gli ha dato proporzioni gigantesche. Dovremmo poter discutere del conflitto d'interessi indipendentemente dal suo, ma non possiamo proporre soluzioni valide per tutti se non si affronta anche quello. Berlusconi è titolare di quattro diverse anomalie che è utile tenere distinte. La prima riguarda l'imprenditore divenuto capo del governo: come evitare che egli usi il suo ruolo per favorire le proprie imprese? E che le sue imprese gli diano un vantaggio nell'attività politica? L'interrogativo, in questa forma, è ora superato ma in mancanza di una legge seria potrebbe riproporsi. E ha comunque un carattere generale: riguarda qualsiasi soggetto che nell'esercizio di una funzione pubblica possa favorire il proprio vantaggio privato a danno dell'interesse pubblico. Qui siamo nel vero problema del conflitto d'interessi: si tratta di stabilire una norma valida per tutti che impedisca a chiunque di piegare l'interesse generale a vantaggio della propria utilità particolare.
La seconda anomalia riguarda il duopolio televisivo. Perché mai un solo imprenditore privato deve avere una dotazione di reti pari a quelle dell'ente pubblico? La parità produce una finta concorrenza dualistica che è in realtà spartizione forzosa del mercato: è la negazione del capitalismo. Il rimedio è elementare: ridurre il numero delle reti in possesso ai singoli operatori privati e creare le condizioni per una competizione pluralistica a parità di mezzi. E allo stesso tempo ridare alla Rai il ruolo ormai perduto di servizio pubblico e di ente culturale.
La terza anomalia è la più smaccata. In nessun paese democratico si può essere monopolisti televisivi e stare al vertice del sistema politico. Poiché la legge del '57, che stabiliva l'ineleggibilità dei titolari di concessioni d'interesse pubblico, riguarda Confalonieri, va fissata con definitiva chiarezza l'ineleggibilità, o almeno l'assoluta incompatibilità con ruoli di governo, dei proprietari di mezzi di comunicazione. Su Repubblica Passigli sostiene che la legge deve individuare i principi fondanti. Eccone uno difficilmente confutabile: non può essere eletto chi ha, da solo, lo strumento principale per influenzare il suffragio elettorale. La quarta anomalia è il contrasto tra l'ex presidente del Consiglio e la magistratura. È uscito da processi per reati infamanti solo grazie a numerose leggi ad personam letali per la salute istituzionale del paese. Questo malinconico retaggio deve semplicemente essere eliminato con la abrogazione di quelle leggi, prima fra tutte quella sull'ordinamento giudiziario con cui il governo passato regolava i suoi conti con la magistratura.
La sconfitta del centrodestra ha solo tolto drammaticità alle quattro anomalie, ma non le ha affatto annullate. Esse lavorano come insidiose metastasi nel tessuto della repubblica. La seconda è ancora intatta: nella televisione pubblica continua a comandare il padrone di prima. Basta vedere l'informazione che ne esce. Anche la quarta anomalia resiste. I lettori dell'Unità continuano a chiedere: perché l'Unione non cancella la legge sull'ordinamento giudiziario? Perché sono stati negati i motivi d'urgenza a un decreto legge che doveva sospendere l'entrata in vigore di una pessima legge?
Ma delle quattro anomalie solo la prima rientra in pieno sotto le prerogative di una legge sul conflitto d'interessi efficace per tutti. Le altre sono distorsioni eccezionali della democrazia che vanno semplicemente tolte di mezzo. La seconda con lo scioglimento del duopolio televisivo, la terza con l'ineleggibilità o l'incompatibilità dei proprietari di mezzi di comunicazione, la quarta con l'abrogazione delle leggi ad personam e dell'ordinamento giudiziario.
La legge specifica sul conflitto d'interessi ha un campo d'azione molto più esteso e riguarda tutte le situazioni in cui l'interesse privato di coloro che svolgono funzioni pubbliche entra in conflitto con l'interesse generale. Certo deve anche risolvere il molteplice conflitto d'interessi che ha inquinato la vita politica italiana nell'ultimo decennio. Ma dalle informazioni circolate non sembra vicina una legge rigorosa per tutti e capace di recidere le metastasi del caso più pericoloso. Sembra invece che queste vengano affrontate nel modo più inoffensivo, mentre l'efficacia della legge verso tutti rimane nel limbo. Di ineleggibilità, incompatibilità e, ora, incandidabilità si parla solo per dire che non sono praticabili perché «punitive».
Restano così in piedi solo misure inconcludenti. Il blind trust, o fondo cieco, funziona solo per le ricchezze finanziarie ed è del tutto inefficace per le reti televisive. La credibilità delle Authority, dopo l'esperienza di quella sulle telecomunicazioni, è a dir poco assai scarsa. E temibile è l'artificio che ora viene messo in primo piano come soluzione maestra: la sterilizzazione del voto al detentore del pacchetto di maggioranza. Siamo chiari: si vuol far credere che Berlusconi sarebbe compatibile con la guida di un governo solo perché formalmente non potrebbe votare nel consiglio di amministrazione delle sue aziende? Ci vuole un ottimismo sfrenato per credere che le sue imprese non gli obbediscano.
Chi ha votato per la vittoria dell'Unione si aspettava non solo un avvicendamento del personale politico ma soprattutto una capacità di affrontare alla radice i problemi del paese. Già l'indulto per chi ha rovinato i piccoli risparmiatori non era un buon segno. Ma se sul conflitto d'interessi non ci sarà una soluzione davvero incisiva la delusione nell'elettorato sarà enorme e se ne avvertiranno dure conseguenze alle prossime elezioni. Da parte sua, la cittadinanza attiva, che ha già dato un contributo insostituibile a salvare la Costituzione, è pronta a elaborare una proposta di legge di iniziativa popolare per riaprire un largo dibattito nella società e nel Parlamento. Ma non basta. È necessaria subito una nuova fase di mobilitazione corale per una legge rigorosa.
dantes76
04-09-2006, 12:56
Novità?
le stesse di quando D'alema era PdC. cioe': si parla parla. ma alla fine niente...
le stesse di quando D'alema era PdC. cioe': si parla parla. ma alla fine niente...
aspetta.. la bozza governativa (che fra le altre cose prevede l'ineleggibilità di chi ha televisioni) è già allo studio di Prodi, e sarà discussa nelle commissioni a partire dal 15 (o il 12 non ricordo) di questo mese
dantes76
04-09-2006, 13:06
aspetta.. la bozza governativa (che fra le altre cose prevede l'ineleggibilità di chi ha televisioni) è già allo studio di Prodi, e sarà discussa nelle commissioni a partire dal 15 (o il 12 non ricordo) di questo mese
peccato che in quelle commissioni ci sia anche lo stesso uomo voluto da silvio nella commissione telecomunicazioni del governo precedente, e fortemente voluto da Dalema e Bertinotti, in quella attuale..si si, discuteranno...
peccato che in quelle commissioni ci sia anche lo stesso uomo voluto da silvio nella commissione telecomunicazioni del governo precedente, e fortemente voluto da Dalema e Bertinotti, in quella attuale..si si, discuteranno...
.. Vabbè nessuno ha detto che sarà una passeggiata.
Il passaggio nelle commissioni con maggioranza di un elemento e possibili stravolgimenti in punti chiave c'è.Vedremo..
Ho solo precisato che non è solo un parla parla, ma una bozza di ddl c'è, e nella sua forma originale per me è soddisfacente. :)
--Ottimo articolo di Travaglio
--05/09/2006, ore 13:04:38
"I punti imprescindibili per una buona legge"
di Marco Travaglio
Dal chiacchiericcio politico-giornalistico di questi ultimi giorni, mi son fatto l'idea che il governo e la maggioranza non abbiano alcuna intenzione di risolvere davvero, alla radice, il conflitto d'interessi. E che dunque farebbero molto meglio a lasciar perdere, in attesa che dopo di loro (se non torna Berlusconi, ipotesi terrificante alla quale lavorano alacremente) si presenti qualcuno di più serio e coraggioso, o semplicemente qualche liberale vero.
Io la vedo così. Penso che, per recidere il nodo alla radice, non si possa prescindere da alcuni punti irrinunciabili.
1. Chiunque possieda quote azionarie di società editoriali, radiofoniche, televisive o comunque nel campo della comunicazione è obbligato a cederle a terzi (in nessun modo a lui riferibili o collegati), pena la ineleggibilità al Parlamento nazionale e negli enti locali. Il senatore Passigli mi ha dato dell'ignorante, sostenendo che non conosco i più recenti orientamenti della Corte costituzionale, che avrebbe addirittura bocciato come illegittimo il concetto di ineleggibilità. Evidentemente la cosa è sfuggita anche agli stessi membri della Corte costituzionale, visto che ho parlato l'altroieri con uno di essi e mi ha detto che non gli risulta. In ogni caso, Passigli dice che sarebbe meglio la incandidabilità: figurarsi se non sono d'accordo. Rendendo incandidabile chi è in conflitto d'interessi, non si pone nemmeno il problema di dichiararlo ineleggebile una volta eletto. Magari accadesse davvero. Ma sono pronto a giocarmi parecchio che la incandidabilità non sarà prevista dalla legge-pateracchio che lorsignori stanno per varare.
2. Chi possiede o controlla società televisive o radiofoniche o telefoniche usufruisce comunque, in concessione, delle frequenze dello Stato, il che lo rende già oggi ineleggibile in base all'articolo 10 della legge 361 del 1957 (la stessa per cui chi ha la concessione per incollare i manifesti dei bandi comunali non può diventare consigliere né assessore comunale né sindaco; la stessa in base alla quale, senza obiezioni della Consulta, l'ex sindaco di Rimini è stato dichiarato decaduto perchè primario dell'ospedale comunale e un consigliere circoscrizionale di Milano è stato destituito perchè era anche portinaio di un palazzo comunale). Se il concessionario pubblico siede in Parlamento, o al governo, deciderà e voterà lui stesso sulla concessione delle sue proprie frequenze o sul loro rinnovo.
3. Non più più essere il Parlamento (giunta per le elezioni) a decidere sulle cause di ineleggibilità: altrimenti si crea il fatto compiuto (il soggetto ineleggibile si candida e si fa eleggere ugualmente, poi si mette a strillare che i cittadini l'hanno votato ugualmente, e dunque la volontà popolare prevale sulla legge: esattamente quel che è accaduto con Berlusconi nel '94, nel '96 e nel 2001, quando maggioranze di destra, di sinistra e di destra hanno dichiarato Berlusconi eleggibile e Confalonieri, che tanto non era nemmeno candidato, ineleggibile al posto suo: come se le concessioni delle tre reti Mediaset facessero capo al manager e non al proprietario). A decidere sull'eventuale ineleggibilità degli eletti dev'essere un organismo terzo, come la Corte costituzionale o un'Authority composta da persone prive di tessera e immuni da qualunque appartenenza politica nel loro curriculum e magari nominata dal capo dello Stato o dalla stessa Consulta. Per evitare la "giustizia domestica".
4. Il blind trust, come alternativa alla cessione delle tv, è una truffa: infatti, quando nel '94 Berlusconi lo propose per la prima volta, la sinistra gridò giustamente al "blind truff". Devolvere i pacchetti azionari a un'amministrazione "cieca", o congelare i diritti di assemblea dell'azionista, serve a evitare che costui legiferi in proprio favore o approfitti di informazioni privilegiate per fare insider trading e arricchirsi indebitamente a scapito della concorrenza. Ma qui il problema non è (solo) che Berlusconi guadagna facendo politica. E' che usa le sue tv per manipolare l'opinione pubblica e dunque l'elettorato, truccando le regole della democrazia. Anche se il fondo è cieco, i suoi giornalisti ci vedono benissimo, perchè il padrone, lui, continua a vedersi benissimo. E questo accade sia quando governa, sia quando sta all'opposizione. L'Unione invece, con una deliziosa trovata, contempla solo il conflitto d'interesse di chi va al governo. Il che significa che, finchè Berlusconi sta all'opposizione, non ha alcun obbligo: tutto resta come prima, lui si tiene le sue tv e le usa per demolire il governo avversario e per prendere il suo posto. Non è meraviglioso?
5. L'obiezione a chi propone, per sciogliere il nodo Berlusconi, l'ineleggibilità è nota: l'ineleggibilità vale solo per le prossime elezioni, poniamo, del 2012. Ma nel 2012 Berlusconi potrebbe candidarsi senza cedere le sue tv, farsi eleggere, diventare presidente del Consiglio (carica che non richiede la qualifica di parlamentare), abrogare subito per decreto la legge sull'ineleggibilità prima che il suo caso venga discusso dalla giunta o dall'apposita Authority e restare in Parlamento per cinque anni tenendosi le sue televisioni. Vero. Ma intanto occorrerebbe la complicità del capo dello Stato che lo nomina e dell'Authority che traccheggia per dargli tempo di abrogare la legge sgradita. E poi questa prospettiva cadrebbe con l'incandidabilità. In ogni caso, l'eventualità rende ancor più urgente accompagnare la legge sul conflitto d'interessi con una seria legge antitrust sulle televisioni: non solo sui tetti pubblicitari e sulla disponibilità di frequenze per ogni soggetto, ma anche sul numero di reti sull'analogico terrestre. Il tetto fissato dalla Consulta nelle sentenze del '94 e del 2002 è di due reti: il che impone a Mediaset di cederne una (si è sempre parlato di Rete4). Ma è una soglia decisamente eccessiva rispetto agli standard degli altri paesi europei, e agli stessi Usa, nessuno dei quali consente a un soggetto di controllare più di una rete tv (in Spagna il limite massimo è addirittura del 51%). Un'antitrust che non consenta a nessuno il controllo di più di una rete analogica terrestre, e dunque costringa Berlusconi a cederne due, neutralizzerebbe le conseguenze dell'eventuale colpo di mano del Cavaliere nel caso malaugurato di un suo ritorno al governo: potrebbe conservare il potere dichiarandosi eleggibile e non più in conflitto d'interesse, ma resterebbe con una sola tv in un panorama con la Rai, La7 e altri due canali (Rete4 e Italia1) in mano ad altri soggetti diversi (magari una rete Rai privatizzata). Insomma, in un sistema finalmente pluralista.
6. Vaneggiare di una legge "non punitiva" è una contraddizione in termini: come ha notato Sabina Guzzanti, tutte le leggi prevedono sanzioni per chi le viola. Le leggi sulle tasse sono "punitive" per gli evasori fiscali. La patente a punti è "punitiva" per i pirati della strada. Farfugliare di una legge che non sia "contro Berlusconi" è una solenne fesseria: Berlusconi è il titolare del più macroscopico conflitto d'interessi della storia dell'Occidente, che ancora l'altro giorno Al Gore, noto girotondino americano, definiva "un pericolo per la democrazia italiana". Se la nuova legge non obbliga Berlusconi a vendere tv e giornali per rimanere in politica, tanto vale non farla e tenerci la Frattini. L'attuale situazione, poi, è "punitiva" per un imprenditore che aveva creduto nel libero mercato e nello Stato italiano. Si chiama Francesco Di Stefano, nel 1999 ha vinto con Europa7 la gara per la concessione a trasmettere su scala nazionale, ma non ha le frequenze che sono abusivamente occupate da sette anni da Rete 4, che la gara per la concessione l'ha persa. Perchè mai punire chi ha rispettatoi le regole per non punire chi le ha sempre violate, o comprate, o riscritte su misura per sè?
7. Per smorzare sul nascere le polemiche sull'Unione che "espropria" Berlusconi di Mediaset e occupa la Rai, sarebbe ottima cosa metter mano alla riforma della Rai sulla falsariga del progetto De Zulueta-Sabina Guzzanti & C. (legge iniziativa popolare, oltre 50 mila firme appena raccolte), per togliere il potere di nomina del Cda al Tesoro (cioè al governo) e alla Vigilanza (cioè ai partiti) e per affidarlo a un organismo terzo, un'Autorità delle comunicazioni a sua volta non scelta dai partiti, ma dai lavoratori della Rai e dalle categorie intellettuali e produttive del Paese. Così nessuno potrà dire che il centrosinistra ha lottizzato la Rai e il sistema televisivo farebbe un passo decisivo verso l'indipendenza dalla politica e potrebbe financo dare qualche notizia vera, piantandola con la menzogna e con la propaganda.
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=4025
zerothehero
05-09-2006, 22:25
La legge sul conflitto di interessi si farà; perchè in caso contrario il consenso attivo da parte della base verrebbe totalmente a mancare con relativo inevitabile crollo.. Dopo gli ultimi 5 anni sono semplicemente obbligati a farlo, punto..
Se non "scompare" l'attuale cdl ad essere fatto fuori sarà il csx, e per mano dei suoi stessi elettori :cool:
Ineleggibilità non la fanno..sono quasi sicuro di questo.
Faranno un blind trust o giù di lì.
anche se Berlusconi fose ineleggibile (o incandidabile se preferite) mi spiegate in concreto cosa cambierebbe?
sceglierebbero un altro nome all'interno di Forza Italia e ci ritroveremmo, in caso di governo di centrodestra, in una situazione non molto diversa da quella di qualche anno fa.
il problema non è il conflitto di interessi, ma la concentrazione dei media nelle mani di un unico gruppo (o addirittura individuo).
è quello a cui si riferisce Travaglio nel suo articolo qui sopra parlando di antitrust. il resto è tutta fuffa e non serve a niente, specialmente nel caso di Berlusconi... mentre una restrizione del potere mediatico di una persona a prescindere dal suo impegno attivo in politica potrebbe avere la sua utilità
anche se Berlusconi fose ineleggibile (o incandidabile se preferite) mi spiegate in concreto cosa cambierebbe?
sceglierebbero un altro nome all'interno di Forza Italia e ci ritroveremmo, in caso di governo di centrodestra, in una situazione non molto diversa da quella di qualche anno fa.
il problema non è il conflitto di interessi, ma la concentrazione dei media nelle mani di un unico gruppo (o addirittura individuo).
è quello a cui si riferisce Travaglio nel suo articolo qui sopra parlando di antitrust. il resto è tutta fuffa e non serve a niente, specialmente nel caso di Berlusconi... mentre una restrizione del potere mediatico di una persona a prescindere dal suo impegno attivo in politica potrebbe avere la sua utilità
esatto..
SE l'ineleggibilità non viene integrata con successivo ddl che stabilisca che un privato NON può avere più di due reti (ed è troppo, veramente troppo rispetto agli altri paesi europei) non serve a nulla
rete4 deve andare sul satellite, occupa le frequenze abusivamente da anni e anni :mad:
Io lo spero vivamente, onde evitare di ritrovarci Berlusconi ancora fra le balle.
Spero sia seria stile Stati Uniti, spero che personaggi squallidi come lui non emergano piu' dai meandri dell'inciviltà italiana.
Discorso a parte sulle televisioni, qui gradirei un atto stile Zapatero cosi' che la Rai sia svincolata dalla politica, anche se purtroppo non ci spero
Non sperarci neanche sul conflitto di interessi, sono in troppi che dovrebbero rinunciare al posto in parlamento.
Non sperarci neanche sul conflitto di interessi, sono in troppi che dovrebbero rinunciare al posto in parlamento.
la legge ci sarà al 100%, almeno che non cada il governo prima
bisogna vedere come sarà, purtroppo berl è molto potente e influenza settori della maggioranza, inoltre ha pronte le tv per gridare al "piazzale loreto" dal primo momento, non sarà facile
la legge ci sarà al 100%, a meno che non cada il governo prima
bisogna vedere come sarà, purtroppo berl è molto potente e influenza settori della maggioranza, inoltre ha pronte le tv per gridare al "piazzale loreto" dal primo momento, non sarà facile
Chissà perchè... Credo che non la faranno... :asd: :asd: :asd: (e poi diranno che è stato perchè sono caduti...)
sparagnino
04-11-2006, 01:33
esatto..
rete4 deve andare sul satellite, occupa le frequenze abusivamente da anni e anni
Sono convinto che 3 siano troppe reti in mano ad uno solo.
Ma... Com'è possibile obbligare una certa persona a vendere qualcosa di suo?
Un giorno mi alzo col piede sbagliato vado dal mio vicino e l'obbligo a vendere l'auto...
Tu dici che rete4 occupa le frequenze illegalmente... E allora com'è possibile questo fatto? Se è illegale non dovrebbe presentarsi questa situazione.
Se la situazione attuale è fonte di corruzione di leggi allora il fatto che rete4 se ne vada (sul satellite, nel cesso, in culo ai lupi, non mi interessa) non dovrebbe inficiare così tanto il conflitto di interessi.
Non sono rispettate le leggi per le frequenze? Si? Quali sono le pene previste?
Rete4 è illegale? Basta: si chiude e tutti i dipendenti a casa a girarsi i pollicioni.
Ma come si fa a mandare a casa così tante persone? Non è giusto!
No, non è giusto (anche se). E quindi le cose rimarranno così per altri... 40 anni?
I vari governi hanno salvato la fiat, l'alitalia, le ferrovie, la sip, l'enel e chissà cos'altro... Perchè non dovrebbero salvare anche rete4?
Invece di farsi queste pippe mentali perchè non mi fate andare da Berlusconi, lo convinco a vendere rete4, poi il governo solo perlusconi e la rai possono avere 3 reti, però se diminuiscono di numero non potranno tornare a tre.
Quindi berlusca vende a buon prezzo.
La rai vende la terza... E così saranno tutti contenti.
La rai con due reti che emetteranno pubblicamente puttanate.
Berluscono con due reti che diffonderanno privatamente puttanate.
Un po' di frequenze libere per gli altri.
Lo stato felice perchè si prende un po' di soldi dalla vendita della terza rete.
Berlusca felice perchè rete4, la vendita, gli ha fruttato un po' di soldini.
E basta, no?
DonaldDuck
04-11-2006, 09:10
Chissà perchè... Credo che non la faranno... :asd: :asd: :asd: (e poi diranno che è stato perchè sono caduti...)
Ne hanno avuto tutto il tempo. Quindi, a meno di non perdere quel poco di faccia rimasta :D, non porranno scuse neanche in caso di caduta del governo. E poi non ci sono i presupposti giusti, sia per interessi diretti che trasversali
http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=11674
venerdì 16 dicembre 2005 (23h05) :
Caso Unipol: i Ds in quel pasticcio un po’ berlusconiano
di Salvatore Cannavò della Direzione Nazionale del PRC
Dopo aver occupato le cronache estive, la “questione morale” del rapporto tra politica, politica di sinistra e finanza riemerge con l’indagine della magistratura milanese su Giovanni Consorte, presidente di Unipol, società di assicurazioni che ha lanciato l’Opa sulla Bnl e che è finito nel mirino della procura per la vicenda legata ad Antonveneta e alle manovre oscure di Giampiero Fiorani.
Le accuse contro Consorte, in realtà, erano nell’aria: i rapporti stretti con l’amministratore delegato della Popolare Lodi (poi diventata Banca popolare italiana) non potevano passare inosservati e finire nel dimenticatoio. Il problema però non è tanto l’inchiesta sulla Bpi quanto le sue ricadute sul caso Unipol-Bnl e quindi sulla pretesa dell’assicurazione legata ai Ds di impossessarsi di una delle principali banche italiane. Su questo versante non ci sono pendenze giudiziarie in corso, almeno per il momento.
Ma quello che è evidente è che è in atto una larga manovra per attaccare l’operazione di Consorte e soci, mettere all’angolo le mire egemoniche dei Ds e ristabilire così un ordine gerarchico all’interno del capitalismo italiano. Una partita di ampio respiro e di grandi ricadute politiche che riguardano la coalizione di centrosinistra e in particolare il suo nocciolo duro, l’Ulivo di Romano Prodi, che cerca di tenersi al di fuori dalla bagarre.
Insomma, in gioco c’è il rapporto che questo schieramento vuole avere con il gotha del capitalismo italiano, quello di Pirelli, Banca Intesa, Fiat, Mediobanca, Generali, Capitalia, Ligresti (cioè i nemici più sinceri dell’operazione lanciata da Unipol e, guarda caso, gli azionisti di riferimento del principale giornale italiano, il *Corriere della Sera*, anch’esso fiero avversario di quell’operazione).
Vista la portata e le dimensioni dello scontro - grossolanamente: da una parte gli “europeisti” che puntano a preservarsi il futuro in chiave sovranazionale, dall’altra i “nazionalisti” che invece puntano a un sistema bancario italiano rafforzato e protetto - non è pensabile di schierarsi con una o con l’altra fazione. Piuttosto sarebbe bene mettere a tema il nodo di un intervento pubblico anche nel sistema bancario come stratagemma per difendere davvero l’interesse collettivo.
Ma a parte questo, qui la domanda fondamentale è: che ci fanno i Ds in questo intrico? Come è possibile, cioè, che il principale partito della sinistra italiana, quello che ha ancora il maggior intervento nel mondo del lavoro, che si candida a governare in nome dell’equità sociale e in difesa dei diritti dei lavoratori, sia coinvolto in una spregiudicata, e torbida, operazione finanziaria tale da far impallidire pescecani dell’alta finanza?
Il paradosso è ormai tale che, nei retroscena giornalistici, si ipotizza, con qualche ragione, una convergenza oggettiva tra le mire diessine e i disegni berlusconiani. Il premier, infatti, da sempre non sopporta, ricambiato, il “salotto buono” della finanza nordica. I suoi alleati - Ligresti per tutta una fase e Doris di Mediolanum - hanno penato, e tuttora penano, per entrare a farvi parte e il progetto di difesa dell’italianità delle banche nazionali, sostenuto da Fazio in sostegno dei vari Fiorani o Consorte, è stato sempre visto di buon occhio da palazzo Chigi.
D’altro canto, tra i principali oppositori del progetto Unipol c’è la stessa Cgil. Insomma, un pasticcio di interessi e di “convergenze parallele” tali da creare più di un imbarazzo. E il gruppo dirigente dei Ds non può certo cavarsela, come fa D’Alema, con un’alzata di spalle o con una presa di distanza da Consorte a cui non può credere nessuno. Quindi, la domanda resta: cosa ci fanno i Ds in questo intrico? Forse, però, se connettiamo la domanda a due altri fatti recenti, la risposta allude a una questione ancora più generale.
I Ds, infatti, hanno presentato il loro programma di governo in anteprima agli imprenditori italiani con tanto di cena prelibata e tavola imbandita in cui si poteva vedere Romiti accanto a D’Alema o Fassino accanto a De Benedetti. Inoltre fa parte della Lega delle Cooperative (che ha ancora qualcosa a che fare con il maggior partito della sinistra) la Cmc, cioè la società che ha ottenuto in appalto i lavori per la Tav in Val di Susa e che sta scatenando la protesta della valle.
Dunque, la domanda ulteriore è d’obbligo: cosa sono diventati i Ds o cosa pensano di essere diventati? E’ possibile che un partito della sinistra finisca per fare gli interessi dei grandi poteri forti prima che quelli della sua base di riferimento? E’ possibile che produca esperienze di governo di cui poi si debba pentire come è successo con D’Alema presidente del Consiglio, o come sta succedendo con Cofferati a Bologna?
E che dire della veemenza con cui Chiamparino contrasta il movimento contro la Tav fino a spingersi a ricorrere alla Questura per vietare un corteo nelle vie di Torino? Sono segnali forti, con i quali occorre fare i conti e con i quali sono i Ds i primi a doversi cimentare. Alla domanda non vogliamo rispondere noi, per rispetto di quel partito ma la domanda è posta. E ci sembra che pesi come un macigno.
Di : Salvatore Cannavò
mauriz83
04-11-2006, 13:17
Sono convinto che 3 siano troppe reti in mano ad uno solo.
Ma... Com'è possibile obbligare una certa persona a vendere qualcosa di suo?
Un giorno mi alzo col piede sbagliato vado dal mio vicino e l'obbligo a vendere l'auto...
Tu dici che rete4 occupa le frequenze illegalmente... E allora com'è possibile questo fatto? Se è illegale non dovrebbe presentarsi questa situazione.
Si sta parlando di uno stato ,così come ti obbligano a vendere,per due lire,un pezzo del tuo terreno per costruirci una strada,nella stessa maniera lo stato deve avere il potere di fare qualunque cosa legale per favorire il libero mercato.Si, rete4 occupa le frequenze comprate legalmente con un bando pubblico dal presidente di europa7,in ogni caso nessuno vuole far vendere una rete a berlusconi perchè tanta gente lavora per lui e potrebbe perdere il lavoro ,la proposta , per non scontentare nessuno e visto che a breve tutti potremo vedere la tv solo dal digitale terrestre , era di portare due reti nazionali su digitale e/o satellite in modo tale da permettere a nuovi concorrenti di entrare nel mercato già dall'analogico(in modo tale da fare introiti e avere il credito necessario per competere anche sul digitale terrestre).Le perdite degli introiti pubblicitari di questa mossa potrebbero essere compensati aumentando per questo lasso di tempo il prezzo degli spazi pubblicitari sulle altre due reti rimanenti(canale 5 e italia 1,rai 1 e rai2),per poi riabbasarlo quando tutti avremo il digitale e l'unico mezzo per vedere la tv sarà quello.
DonaldDuck
04-11-2006, 14:12
Un esempio per cui la legge sul conflitto di interessi non verrà fatta: Indesit figura tra i finanziatori della campagna elettorale di Prodi, con un assegno da 50 mila euro versato al "Comitato Prodi 2006". La figlia di Vittorio, Maria Paola, è deputata eletta nelle liste dell'Ulivo. Siede nella commissione Attività Produttive
Un esempio per cui la legge sul conflitto di interessi non verrà fatta: Indesit figura tra i finanziatori della campagna elettorale di Prodi, con un assegno da 50 mila euro versato al "Comitato Prodi 2006". La figlia di Vittorio, Maria Paola, è deputata eletta nelle liste dell'Ulivo. Siede nella commissione Attività Produttive
Fonte? Linka linka che me lo metto tra i preferiti :asd:
DonaldDuck
04-11-2006, 14:18
Fonte? Linka linka che me lo metto tra i preferiti :asd:
http://aconservativemind.blogspot.com/2006/10/finanziaria-2007-piccole-coincidenze.html
L'avevo postato nella discussione sullo sconto per l'acquisto dei televisori :D. Lo sapevo già dove era stata eletta e sul finanziamento del padre ma mi occorreva un link perchè altrimenti sarebbe subito uscito un csx con la domanda "fonte, link?" ;)
P.S.
non riferito a te, ovviamente :)
roverello
04-11-2006, 17:12
Sono convinto che 3 siano troppe reti in mano ad uno solo.
Ma... Com'è possibile obbligare una certa persona a vendere qualcosa di suo?
Un giorno mi alzo col piede sbagliato vado dal mio vicino e l'obbligo a vendere l'auto...
Tu dici che rete4 occupa le frequenze illegalmente... E allora com'è possibile questo fatto? Se è illegale non dovrebbe presentarsi questa situazione.
Se la situazione attuale è fonte di corruzione di leggi allora il fatto che rete4 se ne vada (sul satellite, nel cesso, in culo ai lupi, non mi interessa) non dovrebbe inficiare così tanto il conflitto di interessi.
Non sono rispettate le leggi per le frequenze? Si? Quali sono le pene previste?
Rete4 è illegale? Basta: si chiude e tutti i dipendenti a casa a girarsi i pollicioni.
Ma come si fa a mandare a casa così tante persone? Non è giusto!
No, non è giusto (anche se). E quindi le cose rimarranno così per altri... 40 anni?
I vari governi hanno salvato la fiat, l'alitalia, le ferrovie, la sip, l'enel e chissà cos'altro... Perchè non dovrebbero salvare anche rete4?
Invece di farsi queste pippe mentali perchè non mi fate andare da Berlusconi, lo convinco a vendere rete4, poi il governo solo perlusconi e la rai possono avere 3 reti, però se diminuiscono di numero non potranno tornare a tre.
Quindi berlusca vende a buon prezzo.
La rai vende la terza... E così saranno tutti contenti.
La rai con due reti che emetteranno pubblicamente puttanate.
Berluscono con due reti che diffonderanno privatamente puttanate.
Un po' di frequenze libere per gli altri.
Lo stato felice perchè si prende un po' di soldi dalla vendita della terza rete.
Berlusca felice perchè rete4, la vendita, gli ha fruttato un po' di soldini.
E basta, no?
Perchè quella cosa è sì di quella persona, ma l'ha costruita nei giardini pubblici (l'etere) senza chiedere il permesso a nessuno. Anzi uno aveva il permesso, ma il titolare del permesso non ha potuto costruire.
O se preferisci tornate all'auto: quell'auto non è sua, ma non è neppure rubata, ma quasi.
Fra un po' Rete 4 le frequenze, di questo passo, le avrà per usucapione!
La novita' e' che ieri sera su Sky e' andato in onda il documentario Viva Zapatero! di Sabina Guzzanti, che come sapete e' incentrato sulla censura.
La parte che mi ha colpito maggiormente e' un piccolo spezzone a meta' del film, dove si vede Luciano Violante fare una dichiarazione durante un dibattito alla Camera nel 2002 che mi ha fatto a dir poco cadere le palle, e che ho trovato anche su Google Video:
http://video.google.com/videoplay?docid=5630847029464102694&q=violante
E dire che li ho votati.
Per quattro anni.
Torno a tirare testate al muro, saluti.
mauriz83
17-12-2006, 16:53
Poi uno si stupisce se qualcuno pensa di votare i comunisti,è ovvio,con gente del genere che di sinistra non ha niente e che continuano a favorire 1 persona sola fregandosene di quello che vogliono gli elettori...solo i comunisti avrebbero le palle di fare quello che andrebbe fatto con il conflitto di interessi e Berlusconi lo sa.
DonaldDuck
17-12-2006, 17:47
Poi uno si stupisce se qualcuno pensa di votare i comunisti,è ovvio,con gente del genere che di sinistra non ha niente e che continuano a favorire 1 persona sola fregandosene di quello che vogliono gli elettori...solo i comunisti avrebbero le palle di fare quello che andrebbe fatto con il conflitto di interessi e Berlusconi lo sa.
Ma anche i comunisti lo sanno ma non ci hanno messo mano. Chissà il perchè... :mbe:. Dove sono queste palle? Scommettiamo che neanche ora la stilano o non fanno in tempo?
mauriz83
17-12-2006, 17:51
eh,c'è una bella differenza anche li,tra i votanti comunisti e il "partito" comunista,spero che la facciano sta legge,non se ne può più.
giannola
17-12-2006, 17:56
cmq devo dire che su questo punto il csx inizia a far sorridere.
Una campagna elettorale incentrata su Berlusconi e il conflitto di interesse, le scuse per non aver fatto la famosa legge nel biennio 96-98.
Ora siamo già a nove mesi.
'A ragà a momenti un quinto di legislatura se ne va e ancora nun se vede gniente.
E devono dire grazie che i senatori a vita sono stati responsabili per la finanziaria sennò.... :D
Tom Joad
17-12-2006, 18:21
Ad inizio thread ho letto che qualcuno auspicava una legge sul conflitto di interessi onde toglierci Berlusconi dalle palle. Auspicio sacrosanto, per carità, ma perché si parla solo di Berlusconi e delle interferenze dell'economia nella politica?
Conflitto d'interessi imho sono anche le influenze contrarie, ossia quelle della politica nell'economia. I c.d.a. della totalità delle società controllate o partecipate da enti pubblici sono composti quasi esclusivamente da ex assessori, trombati e non eletti tra le fila di coloro che sono saliti sul carro dei vincitori.
Non è anche questo conflitto di interessi? Perché nessuno ne parla, visto che le perdite di tali società le ripianiamo noi? :confused:
DonaldDuck
17-12-2006, 18:35
Ad inizio thread ho letto che qualcuno auspicava una legge sul conflitto di interessi onde toglierci Berlusconi dalle palle. Auspicio sacrosanto, per carità, ma perché si parla solo di Berlusconi e delle interferenze dell'economia nella politica?
Conflitto d'interessi imho sono anche le influenze contrarie, ossia quelle della politica nell'economia. I c.d.a. della totalità delle società controllate o partecipate da enti pubblici sono composti quasi esclusivamente da ex assessori, trombati e non eletti tra le fila di coloro che sono saliti sul carro dei vincitori.
Non è anche questo conflitto di interessi? Perché nessuno ne parla, visto che le perdite di tali società le ripianiamo noi? :confused:
Certo, come lo sono le società direttamente o indirettamente correlate con il csx. Nella finanziaria ci sono un paio di agevolazioni che fanno pensare male. Per non parlare della legge ad personam scappata fuori "per caso". La facciamo questa legge sul conflitto di interessi?
mauriz83
17-12-2006, 18:37
ma è normale che il conflitto di interessi c'è in altri campi oltre la TV,anche li bisogna agire.il problema è che con una legge seria berlusconi non potrebbe mai e poi mai governare nè stare in parlamento,chi di destra accetterebbe una cosa simile?
DonaldDuck
17-12-2006, 18:49
ma è normale che il conflitto di interessi c'è in altri campi oltre la TV,anche li bisogna agire.il problema è che con una legge seria berlusconi non potrebbe mai e poi mai governare nè stare in parlamento,chi di destra accetterebbe una cosa simile?
Chi di sinistra, una volta accertato il buecornutismotoro, avrebbe più fiducia nel rivotare gli stessi personaggi? Il problema è che questa legge non si farà mai perchè ci sono interessi nell'editoria, in campo immobiliare, nelle cooperative, in campo bancario...
mauriz83
17-12-2006, 19:12
evvabbe ma allora se siamo senza speranza che ci illudiamo a fare,non possiamo mica far saltare in aria il parlamento come nei film,anche la mafia(che sta in parlamento) ce lo impedirebbe,nel film la mafia non c'era.
siamo senza speranza.
Tom Joad
17-12-2006, 19:22
Certo, come lo sono le società direttamente o indirettamente correlate con il csx. Nella finanziaria ci sono un paio di agevolazioni che fanno pensare male. Per non parlare della legge ad personam scappata fuori "per caso". La facciamo questa legge sul conflitto di interessi?
Ancora con 'sta storia cdx vs csx, che palle! Ho parlato della miriade di società partecipate o controllate da enti pubblici, nelle quali chi vince ci piazza i suoi "capitani d'industria". Tali nefandezze non hanno colore, fidati.
DonaldDuck
17-12-2006, 19:33
Ancora con 'sta storia cdx vs csx, che palle! Ho parlato della miriade di società partecipate o controllate da enti pubblici, nelle quali chi vince ci piazza i suoi "capitani d'industria". Tali nefandezze non hanno colore, fidati.
Mi fido :D, anche perchè è proprio quello che cercavo di dire. Forse in modo contorto ma è proprio così.
Tom Joad
17-12-2006, 19:37
Mi fido :D, anche perchè è proprio quello che cercavo di dire. Forse in modo contorto ma è proprio così.
sorry :D
Come avevo già scritto, c'è la bozza "Franceschini" già depositata e allo studio del governo.
Ma da quanto si era detto non mi era piaciuta.
La legge deve dire chiaro e tondo che se tu o i tuoi familiari hanno anche solo una tv NON puoi candidarti nè fare politica, punto, stop, nada, come in tutti gli altri paesi Europei e USA, Canada.E' un principio basilare di una democrazia.E se vuoi farla, le vendi tutte, dalla prima all'ultima, niente caxxate varie.
Se invece hai delle aziende non televisive e comunque non del panorama dei media - e con cui non puoi influenzare il voto - allora va bene il blind trust e soluzioni simili.
Il blind trust per i media non serve ad un piffero, i giornalisti le marchette sanno sempre a chi farle, il fondo è blind ma i giornalisti prezzolati NO :D , non cambierebbe nulla, anzi sarebbe peggio, a quel punto meglio lasciare la Frattini.
Furio Colombo sta preparando una nuova bozza che dovrebbe essere rigorosa e ispirata alle legislazioni già esistenti in USA e in Europa, prevedere l'ineleggibilità per chi ha una o più tv etc etc aspettiamo che la depositi e vediamo come si muove il governo;la Franceschini nella forma in cui era uscita fuori la considero totalmente inadeguata, spero sia macerata.
eh vabbè aspettiamo ancora un po'
DonaldDuck
17-12-2006, 21:37
eh vabbè aspettiamo ancora un po'
Per quando ci diamo appuntamento? :D
Per quando ci diamo appuntamento? :D
Se va avanti cosi' alla prossima legislatura, quando gli inciuciari di turno ci diranno: "si e' vero dovevamo fare la legge ma non l'abbiamo fatta, ora rivotateci e vedrete, sara' la volta buona, sisi" :muro:
DonaldDuck
17-12-2006, 22:54
Se va avanti cosi' alla prossima legislatura, quando gli inciuciari di turno ci diranno: "si e' vero dovevamo fare la legge ma non l'abbiamo fatta, ora rivotateci e vedrete, sara' la volta buona, sisi" :muro:
:D
Mi offro volontario come proprietario-prestanome-testa-di-legno a cui vendere Mediaset... :sofico: Ovviamente ad una cifra simbolica... :sofico:
mauriz83
18-12-2006, 13:21
Se va avanti cosi' alla prossima legislatura, quando gli inciuciari di turno ci diranno: "si e' vero dovevamo fare la legge ma non l'abbiamo fatta, ora rivotateci e vedrete, sara' la volta buona, sisi" :muro:
http://www.uonna.it/berlusconi-fucile.jpg
Lui,li aspetta al varco :Perfido:
Buon anno!!!
Sarà il 2007 quello buono x la legge sul conflitto d'interessi?
Buon anno!!!
Sarà il 2007 quello buono x la legge sul conflitto d'interessi?
LOL! :asd: :D :sofico:
Il governo ha attività ben più importanti da portare avanti, prima fra tutte svuotare le tasche agli italiani! :O
Parafrasando una battuta di Luttazzi:
Padoa-Schioppa ha dichiarato che la legge sul conflitto di interessi si fara' tra due anni, nel 4007.
:confused:
:doh:
:help:
fassino l'aveva detto anche in campagna elettorale che non gli fregava un cazzo del conflitto d'interessi (c'è un video su google da qualche parte via beppe grillo), figurati adesso.
forse non avete capito che il conflitto d'interessi è tra la classe politica e coloro che pagano le tasse. i primi hanno stipendi da favola e privilegi di ogni tipo i secondi lavorano per permettere tali privilegi ai primi.
enjoy pizzaland :ciapet:
StefAno Giammarco
09-01-2007, 15:58
Quello sul conflitto Berlusconiano è il meno pericoloso ed il meno costoso, ne esistono di ben più gravi, se vi piace la bce è nelle medesime condizioni, proprietà di un pool di banche private, di quel raggiro istituzionale italico, nonchè conflitto d'interessi di proporzioni cosmiche, quello di Berlusconi è "solo" nazionale, a nome bankitalia. Auspicherei quindi, con speranze nulle però, la promulgazione di una legge sui conflitti d'interessi ed a partire da quelli più pericolosi per il cittadino ma, considerando tutti gli intrecci tra amici, amici degli amici, burattini radiocomandati etc etc, la mia speranza ha la massa di un neutrino e forse ancor meno.
Per quel che vale sottoscrivo anche le virgole.
Quello sul conflitto Berlusconiano è il meno pericoloso ed il meno costoso, ne esistono di ben più gravi, se vi piace la bce è nelle medesime condizioni, proprietà di un pool di banche private, di quel raggiro istituzionale italico, nonchè conflitto d'interessi di proporzioni cosmiche, quello di Berlusconi è "solo" nazionale, a nome bankitalia. Auspicherei quindi, con speranze nulle però, la promulgazione di una legge sui conflitti d'interessi ed a partire da quelli più pericolosi per il cittadino ma, considerando tutti gli intrecci tra amici, amici degli amici, burattini radiocomandati etc etc, la mia speranza ha la massa di un neutrino e forse ancor meno.
Meno pericoloso :mbe: la libertà di informazione non è mica una burletta, è uno dei principali pilastri su cui si basa una democrazia sana (cosa che l'italia purtroppo non è) :O ;)
Meno costoso ... mmm ... per vedere un po' di tv decente ogni mese devo pagarmi sky :D ( ma in confronto a quanto ci costano le banche penso che non sia una gran cifra e quindi su questo ti posso dar ragione :D )
Comunque tutto questo tralasciando il fatto che il perenne imputato berlusconi non ha solo il conflitto di interesse televisivo.
Condivido comunque la tua speranza in una buona legge sui conflitti di interesse.
Ciao
Quando cambi canale guardando un canale non suo lo cacci di casa mentre il coflitto di bankitalia non lo cacci mai perchè non puoi ed in compenso ma è lui a cacciarti al verde in molti modi.
Il problema non è ovviamente "mio" in quanto come dici tu basta cambiare canale, il problema pero' si pone visto che una massa non indifferente di italiani segue regolarmente i suoi programmi, compresi i vari ""telegiornali"" e una grande fetta di essi non segue carta stampata o internet, e non dico che queste siano persone ignoranti, anzi, quando dicevo la verità sul processo andreotti i miei colleghi (ingegneri) sono rimasti tutti con gli occhi spalancati tipo :eek: segno che la propaganda ha funzionato. Il tutto aggravato dal fatto che il controllo/influenza si è comunque esteso anche su 2/3 dei canali pubblici ;)
Per quanto riguarda le banche hai il mio pieno sostegno alle tue posizioni e la legge sul conflitto di interessi dove agire anche in tal senso :D ;)
Ciao
Anche tu, con questo ragionamento, vìoli l'altrui libertà di scelta ed inoltre divieni, ovviamente in buonafede, offensivo in quanto palesemente affermi la tua convinzione che moltissimi cittadini non siano autosufficienti ma necessitino del tuo "giudizio" nel decidere quali canali debbano o meno seguire.
L'altrui libertà di scelta può essere chiamata tale in presenza di alternative, scegliere tra TG1,TG2,TG4,TG5 e studio aperto è più o meno la stessa cosa... escludendo il TG4 che è il migliore ovviamente :stordita: :p
Comunque tante persone sono solo marginalmente interessate a seguire la politica, hanno già i loro problemi e la loro vita, conosco ben poche persone che si informano leggendo/seguendo fonti diversificate, al massimo hanno il tempo/voglia di vedersi un solo tg, questo potrebbe sparare a raffica solo faziosità e difficilmente l'ascoltatore disinteressato si prende la briga di verificarle. Chi controlla tutto ciò ha un'immenso potere ;)
In ultima analisi dovresti chiederti su cosa ti dia il diritto di interpretare la parte di Catone il censore in questo campo se non le tue convinzioni ideologiche, se un cittadino non è maturo per scegliere con le reti di Berlusconi non lo diviene, a maggior ragione, nel caso che altri controllino il sistema ed allora il tutto non si riduce alla "difesa delle libertà di informazione" ma ad una mera faida per il potere mediatico spacciata per altro ad uso e consumo di chi è disposto a credere.
Piu che il Catone censore (ruolo che si addice meglio al nostro Silvio "diktat" Berlusconi) interpreto il ruolo di antitrustiano :D
Se "qualcuno" controlla l'80% del mercato dell'informazione qualche limite mi sembra, oltre che lecito, anche molto sensato.
Comunque il mio ideale di base sarebbe:
1) una rai totalmente slegata dalla politica (destra, sinistra, centro, centrosinistra, centrodestra e centrosinistradestra (per gli amici Mastella :D ) ) e dalle lobby economiche (mantenimento con canone e senza pubblicita, su modello BBC).
2) Quote massime per i privati consistenti in: possedere al massimo il 100% una rete televisiva nazionale, ma, visto la situazione italiana si potrebbe fare 2 reti.
3) Ovviamente incompatibilità e conseguente ineleggibilità, ma questo lo dice già la costituzione, per chi controlla suddette reti.
4) I partiti possono avere il controllo diretto/indiretto di un solo giornale a testa avente un nome esplicito e di inequivocabile provenienza come "Il giornale di forza italia", la "Padania", la "gazzetta dei DS", il "quotidiano radicale", "il resto del Mastella" ecc...
Già negli anni 70 qualcuno tentò di conquistare con interpretazioni di comodo della sentenza della corte costituzionale volta a sancire la libertà di accesso al sistema radiotelevisivo e che ci hanno regalato l'attuale sistema, Berlusconi non è una causa ma un effetto di comportamenti antidemocratici ed antilibertari, invece di un sistema pluralistico. Una soluzione esiste, quella che ho descritto in altri thread inerenti questi argomenti, ed è l'unica percorribile, ci costerebbe un bel gruzzoletto ndr, senza ledere interessi di sorta ma ad essa nessuno potrebbe opporsi, neppure Berlusconi.
Democrazia e libertà implicano rischi di grande portata e se non si è disposti a correrli si nega la democrazia stessa.
Riguardo il processo Andreotti, posto che il nostro belzebù è certamente colpevole ma purtroppo non ha lasciato prove consistenti, dopo aver vagliato i fatti non avrei mai, fossi stato il giudice che doveva rinviarlo a giudizio, consentito il processo in quanto spreco palese di pubblico denaro ed imperniato non su fatti oggettivi quanto sul gossip di un presumto bacio. Avrei rimandato i pm alle indagini invitandoli a tornare con elementi probatori e non con castelli, curiosa assonanza vero ?, di carte pronti a cadere al primo starnuto. Solo di fotocopie e calcelleria si dice sia costato circa un milione di euro, figurati cosa è costato tale processo nel suo complesso e senza ottenere altro che gettare, per chiunque non sia schierato come il sottoscritto, ridicolo sulla magistratura e se a ciò aggiungi fatti frequenti come il caso unabomber il resto puoi dedurlo da te. A tutto ciò va aggiunto il ridicolo atteggiamento di chiusura ideologica nei riguardi della legge pecorella, legge sacrosanta ndr, che intendeva porre un argine alla possibiltà che tra un grado e l'altro di giudizio si assistesse ad un ribaltamento totale, pur in presenza delle medesime prove ed elementi, delle sentenze in quanto queste non vengono frequentemente emesse basandosi su fatti e prove ma da opinione del collegio giudicante. Ciò oltre ad essere una barbarie giuridica contravviene alle basi del nostro ordinamento giudiziario, spesso invocato ma scarsamente rispettato come la costituzione, che sancisce chiaramente l'indispensabilità dei famosi "riscontri oggettivi" sui quali basare una qualsivoglia sentenza.
P.S. In quanto al seguire carta stampata, internet e quant'altro mi premuro di ricordarti che in nessun settore vige il vezzo di raccontare la verità e che ciascuno cerca non la verità comunemente intesa ma una verità confacente ed assecondante le sue intime convinzioni. Ciò lo si desume dall'innegabile fatto che riguardo la carta stampata esiste chi compra un giornale palesemente di parte convinto che sia la quint'essenza della verità, che su internet molti frequentino i siti che raccontano le cose non come sono ma come a loro piacerebbe fossero e nel campo televisivo accade la medesina cosa. In un contesto simiole Berlusconi non c'entra, c'entra la mentalità immatura di un popolo che forse mai, ne popolo ne maturo, lo sarà.
Hai ragione e quanto detto rafforza comunque la convinzione che farebbe solo del bene escludere dalla vita politica attiva chi ha troppo potere informativo ed è in grado in condizionare l'opinione altrui ;)
(chiedo scusa anticipatamente per la punteggiatura in quest'ultima frase :D )
La questione banche merita una risposta a parte e dedicata:
Saprai certamente cosa sia il cosidetto signoraggio ma quasi certamente non saprai che esso rappresenta una goccia nel mare della colossale truffa che gli istituti bancari, lo fanno a livello mondiale, perpetrano da molto tempoo a danno delle popolazioni. Cosa diresti se ti dicessi che gran parte del debito pubblico è probabilissimo scaturisca dal vezzo di stampare valuta, lo fa bankitalia che è di proprietà delle banche private ndr, e di girarla allo stato addebitandola a noi tutti al suo valor nominale con le banche come creditrici ?. Come certamente immagini la valuta dovrebbe essere di proprietà del popolo e non di un sistema bancario in quanto essa rappresenta un debito del popolo con chi possegga la valuta ed abbia dato in cambio beni fidando nel lavoro di quel popolo e nella sua capacità di onorare tale debito, non che possegga tali titoli solo in nome di una truffa legalizzata senza aver dato ne rischiato nulla.
Questo dovrebbe ben spiegarti come mai chi lavori in bankitalia venga trattato economicamente in certo modo e raggiunga, come l'ex presidente della repubblica che molti, non certo il sottoscritto, osannavano, certi livelli di trattamento, i servi di certi padroni sono complici e vengono trattati di conseguenza, pensionistico perchè tutto a spese e gabbo degli ingenui cittadini. Alcuni vengono addirittura compensati, evidentemente molto hanno dato ai loro burattinai togliendolo a chi ne era proprietario, con posti al sole ed onorati.
P.S. Che ne dici ora su quale conflitto sia veramente pericoloso per i cittadini ed a cosa serva il martellare continuo sul conflitto berlusconiano se non a tener l'attenzione focalizzata lontano dalle vere origini dei problemi ?. Io non amo Berlusconi ma amo ancor meno chi cerca di prendermi per il culo.
Entrambi, l'uno non esclude l'altro ;)
Stalin, Hitler, Mussolini ecc... senza il controllo dell'informazione sarebbero durati ben poco !
Perfettamente d'accordo con te, rimane da stabilire come mai uno sia continuamente bersaglio di un battage mediatico continuo e martellante, alla faccia del controllo mediatico da parte di chi sappiamo, mentre dell'altro nessuno parla.
Strano vero ?.
Ha il controllo, ma fino a un certo punto, altrimenti sarebbe una dittatura vera e propria :D
Un conto è cacciare dei giornalisti che in fondo in fondo contano ben poco, e ben poco possono fare per opporsi a tali soprusi, un conto è zittire dei politici con le spalle ben coperte. In tal caso si usano "panini" e altre tecniche più sottili ;)
Comunque è "continuamente bersaglio" perche la sua è una posizione inconcepibile all'interno di uno stato democratico, e perchè il 50% di chi ha votato a sinistra l'ha fatto, giustamente, per questo motivo :D :p
Per le banche in effetti hai ragione ma come diceva Henry Ford:
“Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”. :(
fracarro
14-02-2007, 23:12
Per le banche in effetti hai ragione ma come diceva Henry Ford:
“Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”. :(
E Ford si riferiva alle banche americane!!! Chissà cosa avrebbe detto osservando le nostre banche.
CONFLITTO INTERESSI: VIOLANTE, NECESSARIA UNA LEGGE PIU' INCISIVA
TANTI GLI IMPRENDITORI IN POLITICA - CDL SI ASTIENE IN COMMISSIONE
Roma, 20 feb. - (Adnkronos) - "E' stata superata la barriera tra mercato e Stato, un fatto positivo per la politica. Ma cosi' come nel '700 si e' iniziato a discutere sulla separazione dei poteri, oggi e' il caso di separare l'interesse privato dalla funzione pubblica". Luciano Violante ha spiegato cosi' le ragioni di una nuova disciplina sul conflitto di interessi, sulla quale oggi la commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato, con l'astensione del centrodestra, un nuovo testo base firmato dallo stesso presidente Violante.
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.709664625
Capisco che il cdx voti contro.
C'è Silvio da proteggere :D
fracarro
20-02-2007, 17:48
CONFLITTO INTERESSI: TESTO BASE PDL,AUTORITA' AD HOC E TRUST
ROMA, 20 FEB - Questo, in sintesi, quanto prevede il nuovo testo base sul conflitto di interessi adottato in commissione Affari Costituzionali con l'astensione della Cdl e nessun voto contrario.
AUTORITA' PER CONFLITTO DI INTERESSI. Nasce una nuova Authority, con il compito di vigilare su chi, nel governo, e' in conflitto di interessi. E' formata da cinque componenti scelti due dalla Camera e due dal Senato a scrutinio segreto, piu' un quinto indicato d'intesa dai presidenti delle Camere. Possono essere professori universitari in materie giuridiche, magistrati 'superiori' e avvocati con 20 anni di esperienza. Non possono aver ricoperto nei due anni precedenti incarichi di governo, anche locale. Ne' essere stati condannati in via definitiva. Non puo' infine trattarsi di coniugi, parenti o conviventi dei 'controllati'. L'incarico dura sette anni e non e' rinnovabile.
Anche per loro scatta una serie di incompatibilita' con altri incarichi istituzionali. L'organico non potra' superare le 50 unita'. Puo' avvalersi di un apposito nucleo di GdF e dovra' fare una relazione in Parlamento. I suoi provvedimenti potranno essere impugnati solo da una sezione speciale della Corte d'Appello di Roma e contro di questa ci si potra' rivolgere in Cassazione. All'Autorita' dovranno essere comunicati, dagli esponenti di governo, un elenco con cariche e incarichi ricoperti fino a quel momento e una dichiarazione con tutti i loro beni in Italia e all'estero, superiori ai 25 mila euro.
Nonche' la dichiarazione dei redditi. Tali informazioni dovranno arrivare anche dai coniugi, parenti e conviventi degli esponenti di governo. In caso di inadempimento sono previste sanzioni che possono arrivare fino ai 35 mila euro (sulle cifre il dibattito e' ancora aperto) e la possibilita' per l'Authority di denunciare gli 0inadempienti' all'autorita' giudiziaria.
INCOMPATIBILITA'. Si all'incompatibilita', no all'ineleggibilita'. Sono incompatibili con incarichi di governo anche le cariche di presidente, amministratore, liquidatore o sindaco di societa', imprese e fondazioni pubbliche e private.
Non si puo' esercitare attivita' imprenditoriale o qualunque altra carica o ufficio pubblico. Durante la permanenza al governo non si possono ricevere compensi, se non per attivita' prestate in precedenza. E in caso di violazione delle disposizioni dell'Autorita' la pena e' la decadenza dal mandato.
L'Autorithy stabilisce anche i casi in cui ci si deve astenere e le sanzioni in caso di 'disobbedienza' variano dai 10 ai 50 mila euro. Fino a ravvisare un'ipotesi di abuso d'ufficio.
BLIND TRUST. L'Autorita' potra' disporre la misura della separazione degli interessi soltanto se il valore dei beni 'in conflitto' supera i 15 milioni di euro. Il trust verra' indicato dall'esponente del governo, d'intesa con l'Autorita', ma per quanto riguarda la gestione del patrimonio la sua azione sara' 'cieca'. L'interessato cioe' non potra' sapere come vengono investiti i suoi soldi. Comunque potra' sempre scegliere: o vendere o affidare tutto a questo trust. Nel primo caso si dovra' predisporre tra i due soggetti 'un piano concordato'. Se tutto avviene secondo le regole e le indicazioni del nuovo garante, quest'ultimo dovra' rilasciare una dichiarazione di sostanziale 'via libera'. In caso contrario, c'e' la decadenza contro la quale il Parlamento potra' opporsi con la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto entro 30 giorni dal 'je accuse' del Garante. Scaduto il termine, la decadenza e' inevitabile. L'esponente del governo, nell'atto di costituzione del trust, dovra' riconoscere all'Authority la possibilita' di cambiare 'in qualsiasi momento' la legge che lo regola.
Severissime le 'incompatibilita' anche per i componenti del trust, che tra l'altro, non dovranno avere condanne per reati contro la Pubblica Amministrazione. Pena l'immediata revoca.
NO A TV 'COMPIACENTI'. L' Authority delega al Garante per le Comunicazioni il compito di controllare se in campagna elettorale ci sono Tv private che danno 'sostegno privilegiato' ai 'proprietari' arrivati al governo o ai 'capi delle coalizioni'.
ENTRATA IN VIGORE DELEGA AL GOVERNO. Se il testo base avra' il via libera dal Parlamento le disposizioni sul conflitto di interessi verranno applicate entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge, quindi anche al governo in carica.
Il testo delega inoltre il governo a disciplinare il 'conflitto' per gli amministratori locali.
Meglio di niente :boh: (sempre se verrà approvato e applicato)
CONFLITTO INTERESSI: VIOLANTE, NECESSARIA UNA LEGGE PIU' INCISIVA
TANTI GLI IMPRENDITORI IN POLITICA - CDL SI ASTIENE IN COMMISSIONE
Roma, 20 feb. - (Adnkronos) - "E' stata superata la barriera tra mercato e Stato, un fatto positivo per la politica. Ma cosi' come nel '700 si e' iniziato a discutere sulla separazione dei poteri, oggi e' il caso di separare l'interesse privato dalla funzione pubblica". Luciano Violante ha spiegato cosi' le ragioni di una nuova disciplina sul conflitto di interessi, sulla quale oggi la commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato, con l'astensione del centrodestra, un nuovo testo base firmato dallo stesso presidente Violante.
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.709664625
Capisco che il cdx voti contro.
C'è Silvio da proteggere :D
Non fare disinformazione... :O Il CDX si è astenuto... :O Non ha votato contro... :O
Meglio di niente :boh: (sempre se verrà approvato e applicato)
Perchè i componenti del trust non devono avere precedenti penali, mentre i parlamentari possono averli? :what:
Poi la nomina esplicita di televisioni (e non giornali, ma voglio sperare che includano anche quelli), mi fa pensare ad una legge contro personam... :what:
fracarro
20-02-2007, 21:51
Perchè i componenti del trust non devono avere precedenti penali, mentre i parlamentari possono averli? :what:
Perchè i parlamentari fanno le leggi. Mica sono fessi da farle contro se stessi. Se cacciassero tutti quelli con precedenti penali il parlamento sarebbe mezzo vuoto.
Poi la nomina esplicita di televisioni (e non giornali, ma voglio sperare che includano anche quelli), mi fa pensare ad una legge contro personam... :what:
Forse perchè la situazione delle TV è molto più grave visto il duopolio oggi presente e l'influenza che quest'ultima ha sulla gente (non tutti comprano i giornali).
DonaldDuck
20-02-2007, 22:04
Perchè i parlamentari fanno le leggi. Mica sono fessi da farle contro se stessi. Se cacciassero tutti quelli con precedenti penali il parlamento sarebbe mezzo vuoto.
Forse perchè la situazione delle TV è molto più grave visto il duopolio oggi presente e l'influenza che quest'ultima ha sulla gente (non tutti comprano i giornali).
Il giudizio sulla situazione delle TV è un'opinione, ovviamente rispettabilissima. Però c'è un'altro però:D
AUTORITA' PER CONFLITTO DI INTERESSI. Nasce una nuova Authority, con il compito di vigilare su chi, nel governo, e' in conflitto di interessi. E' formata da cinque componenti scelti due dalla Camera e due dal Senato a scrutinio segreto, piu' un quinto indicato d'intesa dai presidenti delle Camere. Possono essere professori universitari in materie giuridiche, magistrati 'superiori' e avvocati con 20 anni di esperienza. Non possono aver ricoperto nei due anni precedenti incarichi di governo, anche locale. Ne' essere stati condannati in via definitiva. Non puo' infine trattarsi di coniugi, parenti o conviventi dei 'controllati'. L'incarico dura sette anni e non e' rinnovabile.
Invece che stilare una legge rigida e valida per tutti e per sempre (quasi) si crea un'autority costruita da parlamento e senato che deciderebbe chi sono i buoni ed i cattivi? E chi controlla i controllori? Ma cazzo, scusate la finezza, chi è che parlava di leggi ad personam:D ?
DonaldDuck
20-02-2007, 22:20
Meglio di niente :boh: (sempre se verrà approvato e applicato)
Avresti il link?
federuko
20-02-2007, 23:27
guardatevi questo post con video allegato, spiega molto:
http://www.beppegrillo.it/
fracarro
20-02-2007, 23:44
Avresti il link?
Purtroppo no perchè l'ho preso da un'altro forum dove indicava come fonte "Articolo 21". Inoltre è stata riportata anche nel forum it.politica:
http://groups.google.com/group/it.politica/browse_thread/thread/141429ffc5584cd3/1088573d4265d30a?lnk=gst&q=conflitto+di+interesse+pdl&rnum=2#1088573d4265d30a
di + nin zò.
Il giudizio sulla situazione delle TV è un'opinione, ovviamente rispettabilissima. Però c'è un'altro però:D
Invece che stilare una legge rigida e valida per tutti e per sempre (quasi) si crea un'autority costruita da parlamento e senato che deciderebbe chi sono i buoni ed i cattivi? E chi controlla i controllori? Ma cazzo, scusate la finezza, chi è che parlava di leggi ad personam:D ?
Non ci avevo fatto caso! :eek: E poi l'autority dura sette anni! :eek: Se passa questa legge, ci saranno 4 persone, fedelissimi del governo attuale, con poteri enormi su chi possiede televisioni! :eek: Spero almeno che questa autority possa intervenire per qualunque politico che abbia qualunque interesse privato e non solo chi possiede televisioni, quindi pure il sindaco che da gli appalti ad imprese di famiglia, perchè se no questa legge sarebbe solo una legge contro personam e quindi una buffonata...
Perchè i componenti del trust non devono avere precedenti penali, mentre i parlamentari possono averli? :what:
Poi la nomina esplicita di televisioni (e non giornali, ma voglio sperare che includano anche quelli), mi fa pensare ad una legge contro personam... :what:
Spero che hai votato un partito senza condannati, come ho fatto io, visto che bacchetti il governo attuale per non risolvere la situazione.Votando partiti con corrotti e furbetti, che poi vanno in parlamento, non vedo poi come ci si possa lamentare che non si autoeliminino, d'altronde lamentandosi con la coalizione che non si è votato (mentre la propria ha 50 condannati in più e non ha fatto mai nulla per questo), non credi?
La nomina esplicita delle telvisioni c'è perchè è il mezzo con cui si controlla l'opinione pubblica e si influenzano le elezioni maggiormente, c'è in tutte le leggi degli altri paesi.
Dove addirittura chi ha più di una, una tv e mezzo o ha più di tot di azioni di una tv deve vendere tutto il resto e non solo è incompatibile, ma non può proprio essere eletto.
Sai, quei paesi civili come gli USA, la Francia, la Germania..
Se poi la legge se non la fanno non va bene perchè sono complici di berlusconi ed è colpa loro, come avete detto spesso, se la fanno nemmeno va bene perchè è contrapersonam quindi contro berlusconi, ditelo dai, non vi va bene in nessun caso.
Non ci avevo fatto caso! :eek: E poi l'autority dura sette anni! :eek: Se passa questa legge, ci saranno 4 persone, fedelissimi del governo attuale, con poteri enormi su chi possiede televisioni! :eek: Spero almeno che questa autority possa intervenire per qualunque politico che abbia qualunque interesse privato e non solo chi possiede televisioni, quindi pure il sindaco che da gli appalti ad imprese di famiglia, perchè se no questa legge sarebbe solo una legge contro personam e quindi una buffonata...
Ma dai....
Guarda che purtroppo, con questa legge, il Berlusconi si terrà tutte e tre le sue tv (e per un anno e mezzo anche il cda della rai e probabilmente i direttori di raiuno e raidue) e continuerà a fare propaganda e ad influenzare anche le prossime elezioni.
E' una legge fin troppo bonaria per Berlusconi, per il solo fatto che in nessun paese democratico e serio uno con anche due televisioni potrebbe essere eletto, non andare al governo ma proprio sedere in parlamento.
Al governo ci metterà un suo fantoccio, in modo da non dover cedere nulla.
Nel peggiore dei casi, se vorrà tornare proprio lui come pdc, dovrà mettere tutto in in blind trust (in un qualsiasi altro stato democratico dovrebbe VENDERE tutto) e tranquilli, NON CAMBIERA' nulla, sapete perchè, perchè il blind trust nonv a bene per i media.
I vari mentana, fede & co sapranno chi è il padrone, il fondo è blind ma loro no, sapranno chi leccare ;)
DonaldDuck
21-02-2007, 13:42
Ma dai....
Guarda che purtroppo, con questa legge, il Berlusconi si terrà tutte e tre le sue tv (e per un anno e mezzo anche il cda della rai e probabilmente i direttori di raiuno e raidue) e continuerà a fare propaganda e ad influenzare anche le prossime elezioni.
E' una legge fin troppo bonaria per Berlusconi, per il solo fatto che in nessun paese democratico e serio uno con anche due televisioni potrebbe essere eletto, non andare al governo ma proprio sedere in parlamento.
Al governo ci metterà un suo fantoccio, in modo da non dover cedere nulla.
Nel peggiore dei casi, se vorrà tornare proprio lui come pdc, dovrà mettere tutto in in blind trust (in un qualsiasi altro stato democratico dovrebbe VENDERE tutto) e tranquilli, NON CAMBIERA' nulla, sapete perchè, perchè il blind trust nonv a bene per i media.
Assolutamente senza parole:D :D :D :D :D . E questa sarebbe una legge contro il conflitto d'interessi? Hai un bel coraggio nel difenderla;). Ma non senti un certo non so che di disagio?
AUTORITA' PER CONFLITTO DI INTERESSI. Nasce una nuova Authority, con il compito di vigilare su chi, nel governo, e' in conflitto di interessi. E' formata da cinque componenti scelti due dalla Camera e due dal Senato a scrutinio segreto, piu' un quinto indicato d'intesa dai presidenti delle Camere. Possono essere professori universitari in materie giuridiche, magistrati 'superiori' e avvocati con 20 anni di esperienza. Non possono aver ricoperto nei due anni precedenti incarichi di governo, anche locale. Ne' essere stati condannati in via definitiva. Non puo' infine trattarsi di coniugi, parenti o conviventi dei 'controllati'. L'incarico dura sette anni e non e' rinnovabile.
Un'autority i cui componenti verranno nominati dal governo...Allora possiamo stare tranquilli sull'imparzialità:sofico: . Se famo le leggi secondo noartri:oink: .
I vari mentana, fede & co sapranno chi è il padrone, il fondo è blind ma loro no, sapranno chi leccare ;)
1984 di Orwell insomma:flower:
Assolutamente senza parole . E questa sarebbe una legge contro il conflitto d'interessi? Hai un bel coraggio nel difenderla. Ma non senti un certo non so che di disagio?
Io la stavo criticando la legge dicendo che è troppo bonaria con il conflitto di berlusconi e con i media, infatti rispondevo a bjt2.
In questa forma non riuscirà a scalfire il conflitto più grande nella nostra democrazia, ovvero quello mediatico di Berlusconi.
Inoltre l'authority non convince molto neanche me, infatti sono un sostenitore della proposta che arriverà da Sartori e da Colombo, e che sarà presentata tra poco, con l'ineleggibilità e senza authority, ma divieto a priori per chi ha anche una tv di essere eletto ad esempio.
DonaldDuck
21-02-2007, 14:25
Ma se la sto criticando, dicendo che è troppo bonaria con il conflitto di berlusconi.
Il disagio mi sa lo dovresti sentire te, almeno io non ho contribuito col mio voto a fare premier il detentore di questo conflitto di interessi, riconosciuto come il più grave in Europa da giornali di destra liberale, centro e sinistra.
E se la legge non mi convince lo dico.
Non faccio che prima contribuisco a farlo premier, poi vengo a lamentarmi.
Ma è troppo bonaria verso se stessa ed i suoi creatori. Meraviglioso meccanismo :sofico: . Se la sonamo e se la ballamo da soli:D . Significa mettere in pratica ciò che si contestava al cdx ;) .
Io la stavo criticando la legge dicendo che è troppo bonaria con il conflitto di berlusconi e con i media, infatti rispondevo a bjt2.
In questa forma non riuscirà a scalfire il conflitto più grande nella nostra democrazia, ovvero quello mediatico di Berlusconi.
Inoltre l'authority non convince molto neanche me, infatti sono un sostenitore della proposta che arriverà da Sartori e da Colombo, e che sarà presentata tra poco, con l'ineleggibilità e senza authority, ma divieto a priori per chi ha anche una tv di essere eletto ad esempio.
Si, ma ti devi rendere conto che il conflitto di interessi di Berlusconi non è nè l'unico, nè (IMHO) il più grave. Almeno lui è alla luce del sole. Invece tutti i banchieri, assicuratori, proprietari/intermediari che comprano beni dello stato a 1 e vendono a 10 con la connivenza dei politici, politici locali che danno appalti a imprese di famiglia, ecc... Per tutto questo si farà qualcosa? :fagiano:
Si, ma ti devi rendere conto che il conflitto di interessi di Berlusconi non è nè l'unico, nè (IMHO) il più grave. Almeno lui è alla luce del sole. Invece tutti i banchieri, assicuratori, proprietari/intermediari che comprano beni dello stato a 1 e vendono a 10 con la connivenza dei politici, politici locali che danno appalti a imprese di famiglia, ecc... Per tutto questo si farà qualcosa? :fagiano:
bjt2 guarda che siamo d'accordo che ce ne sono tanti, e che vanno scoperti.Ma non solo in parlamento, in tutta la società, per esempio l'azienda farmaceutica.
Conflitti che vanno sanzionati con gli appositi strumenti, come negli altri paesi.
Quelli di aziende che ne so tessili, nel campo dell'ingegneria etc con il blind trust o metodi simili
Chi ha tv va dichiarato ineleggibile oppure deve vendere, come negli USA etc etc
Ma per me e per i legislatori che hanno fatto le leggi in USA, Spagna, Francia e Germania, e politologi di sinistra e destra liberale (per dire io non conto nulla, loro si) il conflitto più grave è quello che influenza le elezioni, che sono la base della democrazia.
Non a caso negli altri paesi o hai tv o stai in parlamento, perentorio, almeno che non vendi tutto.
Se ho un'azienda di pasta non ci influenzo il voto.
Se ho tre tv invece si purtroppo, e questo deve finire, l'informazione è fondamentale, il voto non deve essere influenzato, le tv vanno date a persone fuori dalla politica.
Questo non vuol dire, occupiamoci solo di chi ha le tv, vuol dire occupiamoci di entrambi, ma siccome con le tv ci influenzi le elezioni le misure devono essere adeguate.
Io (anche tu?) sostengo la legge che sta scrivendo Sartori, dove non c'è l'authority ma viene stabilito a priori chi deve vendere, chi non può proprio candidarsi, chi deve mettere nel blind trust.
Oppure si potrebbe analizzare questa legge ma con l'authority composta che ne so da magistrati e l'ineleggibilità, unita al divieto di avere più di una tv per qualunque persona.
Ma in genere preferisco che si dica prima tu non entri in parlamento, tu devi mettere nel blind trust, non dopo da un'autorità.
Ma ci vorrebbe una coalizione di sinsitra alla Zapatero per avere il coraggio di votare quella di Sartori/Colombo, oppure un partito di destra liberale come IDV al 30% (io nel mio piccolo l'ho votato, ed è il partito che è più serio sul conflitto di interessi) comunque vedremo se si sbrigano a depositarla.
Non sono riusciti a fare la legge :O
Amen
giannola
21-02-2007, 20:37
Non sono riusciti a fare la legge :O
Amen
quoto e sottoscrivo.
La serietà al governo, in quasi un anno non hanno saputo fare una legge che per loro è stata un cavallo di battaglia elettorale.
Non hanno scuse, è la seconda volta che falliscono.:O
:O
mabbaffa!!!!
zzo ti uppi che pensavo avessero fatto la legge :sofico: :sofico: :sofico: :sofico:
Ma non l'hanno ancora fatta??? :eek:
Ma non c'è stata un'intera campagna elettorale su questo aspetto??!?! :eek:
DonaldDuck
15-04-2007, 02:51
Ma non l'hanno ancora fatta??? :eek:
Ma non c'è stata un'intera campagna elettorale su questo aspetto??!?! :eek:
Ma non la possono fare :O . E se la fanno sarà di manica mooolto larga.
AtenaPartenos
15-04-2007, 10:17
Ma non la possono fare :O . E se la fanno sarà di manica mooolto larga.
Infatti, anzi si preferisce ventilare Mediaset su Telecom, per differenziare gli interessi... e acuire il conflitto..
DonaldDuck
15-04-2007, 10:28
Infatti, anzi si preferisce ventilare Mediaset su Telecom, per differenziare gli interessi... e acuire il conflitto..
Per motivi "interni"
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16731327&postcount=234
P.S.
Ma che fai, mi pedini :D ?
AtenaPartenos
15-04-2007, 11:33
Per motivi "interni"
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16731327&postcount=234
P.S.
Ma che fai, mi pedini :D ?
Nò, però quando consigli link a discussioni che approfondiscono argomenti affrontati in altri tread me li vado a leggere... Manco coì va bene?
giannola
15-04-2007, 11:35
io mi domando come si faccia a pensare ancora che ci sia un conflitto sugli interessi che si fanno. :D
DonaldDuck
15-04-2007, 12:00
Nò, però quando consigli link a discussioni che approfondiscono argomenti affrontati in altri tread me li vado a leggere... Manco coì va bene?
Questa non l'avevo mai indicata. Ma proprio mai :D
johannes
15-04-2007, 13:19
non la faranno mai. anche perchè penso che abbiano tutti qualcosa da farsi perdonare.
almeno la facessero. almeno berlusconi non avrebbe più speranze, ma rimarrà un sogno.
Ominobianco
15-04-2007, 15:17
Veramente la maggioranza ha già presentato un disegno di legge sul Conflitto di Interessi con primo firmatario il capogruppo dell'Ulivo alla Camera Dario Franceschini.
Il testo sarebbe questo:
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/trovaschedacamera_grafico.asp?pdl=1318
La legge ha iniziato il suo inter di discussione in Commissione Affari Costituzionali alla Camera il 13 Settembre.
Poi logico che ci vorranno i suoi tempi,inoltre la destra su questo disegno di legge fa particolare ostruzionismo.
Non è però che se un giornale non ne parla vuol dire che la legge non c'è.
questi sono gli elementi salienti della riforma:
Garante
Si compone di cinque membri, nominati con decreto del Presidente della Repubblica. Restano in carica per sette anni. Due componenti sono designati dalla Camera e due dal Senato tra persone di notoria indipendenza,da individuare tra magistrati, professori universitari ordinari di materie economiche o giuridiche e personalità provenienti da settori economici dotate di alta esperienza e riconosciuta professionalità. Il presidente dell’Autorita’ e’ designato dai quattro componenti eletti dalle Camere. L’organismo di garanzia verifica le situazioni di conflitto e commina sanzioni.
Attività patrimoniali
I beni immobiliari ricadono nel perimetro della normativa solo se il loro possesso da parte di chi ricopre incarichi di governo e’ strumentale ad una attivita’ di impresa. I valori mobiliari posseduti, anche per interposta persona, rientrano nell’ambito della legge solo se essi superano il valore complessivo di 10 milioni di euro.
Il possesso, anche per interposta persona, di partecipazioni rilevanti in imprese operanti nei settori della difesa, energia, servizi erogati in concessione o autorizzazione, nonche’ concessionarie di pubblicita’ e imprese dell’informazione giornalistica e radiotelevisiva editrici di testate a diffusione nazionale, e’ in ogni caso suscettibile di determinare conflitti di interessi salvo che l’Autorita’ avviando una specifica procedura non disponga diversamente.
Gestore del patrimonio(Blind Trust)
I patrimoni che ricadono nei limiti della normativa devono essere affidati ad un gestore che, per tutta la durata dell’incarico dell’esponente dell’esecutivo, non puo’ comunicare al proprietario ne’ l’entita’ ne’ la natura degli investimenti ne’ consultarlo per stabilire una linea di condotta.
Sanzioni
Entro venti giorni dall’assunzione di un incarico di governo gli interessati dichiarano all’Autorita’ lo status del loro patrimonio. Se viene ravvisata una condizione di conflitto gli interessati devono provvedere alla sua risoluzione entro dieci giorni dalla comunicazione.
Se permane la violazione l’Autorita’ dispone la rimozione o la decadenza dalla carica; la risoluzione del rapporto di impiego pubblico o privato; la sospensione dell’abilitazione professionale da parte degli ordini o collegi professionali competenti; nel caso di attivita’ imprenditoriale soggetta ad autorizzazione, licenza, abilitazione (…) la revoca del relativo provvedimento.
FastFreddy
15-04-2007, 15:20
Per la serie:
Legge sul conflitto d'interesse:
Art. 1
"Questa è la legge sul conflitto d'interesse"
Art.2
"Buona giornata"
-----------------------------------------
:fagiano:
DonaldDuck
15-04-2007, 17:54
non la faranno mai. anche perchè penso che abbiano tutti qualcosa da farsi perdonare.
almeno la facessero. almeno berlusconi non avrebbe più speranze, ma rimarrà un sogno.
Si, un'altra authority...Berlusconi...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Doppio-gioco/1563290
Chi controlla i controllori
Anche nelle Authority di garanzia si moltiplicano i casi di conflitto di interessi Tanto è diffuso il conflitto d'interessi, da toccare anche le Authority: ovvero le strutture pubbliche che dovrebbero assicurare correttezza e trasparenza. È dei primi di marzo, ad esempio, la nomina all'Antitrust (da parte dei presidenti di Camera e Senato) di Carla Rabitti Bedogni e Piero Barucci: la prima avvocato e docente universitario, il secondo ex presidente del Monte dei Paschi di Siena. Scelte pregiate, non c'è che dire, ma con due inopportunità. Bedogni, prima di arrivare all'Antitrust, era membro della Consob (l'organo di sorveglianza delle banche), il che stride con un disegno di legge appena approvato dal governo (secondo il quale per passare da un'Authority all'altra deve passare un anno). Quanto a Barucci, è stato al vertice dell'Abi, l'Associazione bancaria italiana più volte nel mirino dell'Antitrust.
D'altronde, quando si parla di Authority, le polemiche non mancano mai. Anche, anzi: soprattutto, quando i protagonisti hanno cognomi illustri. Recente, per dire, è il caso di Giovanni e Giulio Napolitano, figli del presidente della Repubblica: entrambi brillanti professionisti, entrambi attratti dagli stessi temi. Giovanni lavora alla Direzione conflitto di interessi dell'Antitrust, mentre Giulio ha partecipato alla stesura del decreto legge proprio sul riordino delle Authority. Una combinazione un po' stonata, visto anche il ruolo del genitore. Ma per certi versi la replica di quanto accade in un'altra Authority: quella delle comunicazioni, dove i conflitti sono comunque merce diffusa. Giancarlo Innocenzi, ad esempio, ex sottosegretario alle Comunicazioni e oggi commissario dell'Autorità vigilante, ha il figlio Gianclaudio che con la casa di produzione Horizon produce fiction per la Rai (vedi 'Bartali'). Mentre un altro commissario, Sebastiano Sortino, ha il figlio Francesco che è fondatore e amministratore della Medialia srl, "costituita subito dopo le nomine dei componenti dell'Autorità per le garanzie". Un conflitto al centro di un'interpellanza parlamentare, alla quale il sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati ha così replicato: "Non figura un'ipotesi di contrasto con la norma richiamata (481 del '95, ndr) il fatto che uno dei figli del dottor Sebastiano Sortino, nel quadro della sua autonoma attività professionale, sia amministratore di un'azienda che ha stipulato un contratto con la Rai per la diffusione e la valorizzazione di contenuti digitali".
E allora, viene da chiedersi, che cos'è in conflitto? Cosa non è consentito in questo Bengodi del doppio interesse? Se lo è domandato, tra gli altri, Franco Marini (sia pure dopo aver nominato Bedogni e Barucci), il quale ha avallato un'indagine conoscitiva sull'impiego al governo di consiglieri di Stato e magistrati del Tar. Un'iniziativa voluta dalla commissione Affari costituzionali del Senato, a cui non mancheranno gli spunti. Il consigliere di Stato Carlo Deodato, ad esempio, è capo dell'ufficio legislativo al ministero degli Affari regionali (84 mila 747 euro lordi annui). Il consigliere di Stato Italo Volpe è vicecapo di gabinetto al ministero delle Infrastrutture (con quale compenso, non è indicato). Il referendario di Tar Carlo Polidori è vicecapo dell'Ufficio legislativo al ministero per le Politiche giovanili (44 mila 661,17 euro lordi annui). Mentre il presidente del Tar del Lazio, Pasquale de Lise, è anche componente del comitato etico dell'Authority per le comunicazioni (17 mila 500 euro lordi annui), nonché fino al 28 febbraio scorso presidente della 'commissione per lo studio delle questioni connesse alla riforma del complessivo sistema delle autorità indipendenti'. Trovando, nei ritagli di tempo, anche la forza di presiedere il collegio di un arbitrato da "88 milioni di euro circa" per la risoluzione della vertenza tra Anas e l'impresa Asfalti Sintex. Tutti esempi ufficiali, sia chiaro. Riportati nell'elenco dei doppi, tripli e quadrupli incarichi redatto dal Segretariato generale della giustizia amministrativa.
(06 aprile 2007)
johannes
15-04-2007, 18:42
Si, un'altra authority...Berlusconi...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Doppio-gioco/1563290
è per questo che non fanno la legge, perchè tutti sono coinvolti, però berlusconi ha veramente tutto e lo ritengo una cosa veramente pericolosa.
DonaldDuck
15-04-2007, 20:14
è per questo che non fanno la legge, perchè tutti sono coinvolti, però berlusconi ha veramente tutto e lo ritengo una cosa veramente pericolosa.
Le authority di garanzia...una robetta da nulla...quasi insignificante :D
johannes
15-04-2007, 20:19
Le authority di garanzia...una robetta da nulla...quasi insignificante :D
eh, ma non è costuita da un'unica persona e poi non fa danni...editti bulgari ecc...;)
DonaldDuck
15-04-2007, 20:27
eh, ma non è costuita da un'unica persona e poi non fa danni...editti bulgari ecc...;)
No comment ;)
johannes
15-04-2007, 20:30
No comment ;)
no, dai.:cry:
Ominobianco
04-05-2007, 19:25
Il Parlamento sta lavorando in Commissione Affari Costituzionali al disegno di legge sul conflitto di interessi.
Camera dei Deputati - XV legislatura - Documenti - Progetti di legge - Progetto di legge numero 1318 (http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/trovaschedacamera_grafico.asp?pdl=1318)
Il testo ultimamente ha subito una notevole accelerata basti pensare che nel mese di marzo il testo è stato discusso solo 3 volte mentre nel mese di aprile ben 16 volte.
Questo perchè il governo vuole arrivare presto al voto in aula infatti pare che entro l'estate si dovrebbe arrivare ad un'approvazione(o bocciatura se mancherà la maggioranza).
Anche lo stesso Prodi ha recentemente ribadito l'intenzione di andare fino in fondo.
Questo il contenuto dei 21 articoli del disegno di legge sul conflitto di interessi:
I cinque capi - Il testo è suddiviso in cinque capi: Principi generali; Prevenzione delle situazioni di conflitto di interesse; Istituzione dell'Autorità di vigilanza; Sostegno privilegiato nel settore radiotelevisivo; Disposizioni finali.
A chi si applica - Ai componenti di governo, ai commissari straordinari e, novità di queste ore, anche agli amministratori locali. In linea generale prevede un regime di incompatibilità, il dovere di astensione e separazione degli interessi attraverso la vendita o l'istituzione di un trust (gruppo di imprese soggette ad unità di direzione).
Nuova authority - E' il soggetto che dovrà vigilare nel governo su chi è in conflitto di interessi. E' formata da cinque componenti scelti due dalla camera e due dal Senato a scrutinio segreto, il quinto è indicato d'intesa dai presidneti di Camera e Senato. I cinque devono rispondere ad una lunga serie di prescrizioni. Durano sette anni e non sono rinnovabili. I provvedimenti dell'Authority potranno essere impugnati solo da una sezione speciale della Corte d'Appello di Roma. Poi resta la Cassazione.
Informazioni all'Authority - Dovranno essere comunicati dagli esponenti del governo un elenco con cariche e incarichi ricoperti fino a quel momento, una dichiarazione con tutti i loro beni all'estero superiori ai 25 mila euro, la dichiarazione dei redditi. Identiche informazioni dovranno essere date anche da coniugi, parenti e conviventi. Sanzioni fino a 35 mila euro per gli inadempienti.
Incompatibilità - Si all'incompatibilità, no all'ineleggibilità. Sono incompatibili con incarichi di governo anche le cariche di presidente, amministratore, liquidatore o sindaco di società, imprese e fondazioni pubbliche e private.
Non si può esercitare attività imprenditoriale o qualunque altra carica o ufficio pubblico. Durante la permanenza al governo non si possono ricevere compensi, se non per attività prestate in precedenza. E in caso di violazione delle disposizioni dell'Autorità la pena è la decadenza dal mandato. L'Autorithy stabilisce anche i casi in cui ci si deve astenere. Le sanzioni vanno dai 10 ai 50 mila euro. Possibile ipotizzare l'abuso di ufficio.
Blind trust - E' l'articolo 7 del testo. La separazione dei beni è obbligatoria solo se il valore dei beni "in conflitto" supera i 15 milioni di euro. Silbio Berlusconi, cioè, avrebbe tre chances: dimettersi da ogni carica; vendere; affidare tutto a un trust cieco. Il trust verrà indicato dall'esponente del governo, d'intesa con l'Autorità, ma la gestione del patrimonio sarà "cieca", l'interessato cioè non potrà sapere come vengono investiti i suoi soldi.
E' possibile scegliere: o vendere o affidare tutto a questo trust. Nel primo caso si dovrà predisporre tra i due soggetti "un piano concordato". Se tutto avviene secondo le regole e le indicazioni del nuovo garante, quest'ultimo dovrà rilasciare una dichiarazione di sostanziale "via libera". In caso contrario, c'è la decadenza contro la quale il Parlamento potrà opporsi con la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto entro 30 giorni dall'accusa del Garante. Scaduto il termine, la decadenza è inevitabile. L'esponente del governo, nell'atto di costituzione del trust, dovrà riconoscere all'Authority la possibilità di cambiare "in qualsiasi momento" la legge che lo regola. I componenti del trust non dovranno, tra le varie limitazioni, avere condanne per reati contro la pubblica amministrazione.
No a tv compiacenti - L' Authority delega al Garante per le Comunicazioni il compito di controllare se in campagna elettorale ci sono Tv private che danno "sostegno privilegiato" ai "proprietari" arrivati al governo o ai "capi delle coalizioni".
Entrata in vigore - Se il testo base avrà il via libera dal Parlamento le disposizioni sul conflitto di interessi verranno applicate entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge. Quindi anche al governo in carica.
I 21 articoli del disegno di legge Prevista la creazione di un'Authority - Politica - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/politica/conflitto-interessi/scheda/scheda.html)
Speriamo vada in porto.
Cijajoz
roverello
04-05-2007, 19:36
Speriamo vada in porto.
Cijajoz
E' già cominciato il piagnisteo.
Da cui deriva che un medico della USL se fa il sindaco potrebeb venire revocato (i Comuni hanno potere sulle USL), ma se riguarda Belusconi va tutto bene.
Speiamo che la legge passi, e anche in fretta.
Spero che passi, purtroppo col senato come si è messi non penso si possa chiedere tanto di più... ma sempre meglio di niente, magari in futuro si può migliorare
indelebile
04-05-2007, 19:45
a me sembra il solito schema che si è ripetuto gli ultimi anni
il governo, la sinistra propone una legge sul conflitto d'interessi abbastanza blanda
berlusconi dice che è un attacco alla democrazia che vogliono elliminarlo ecc ben sapendo che la legge gli fa il solletico
Viene fuori un gran trambusto e alla fine non si fa niente o probabilmente si addolcisce la legge ancor di più
LittleLux
04-05-2007, 19:53
mah, speriamo che facciano una legge seria e ben fatta
approvato l'articolo 7 che prevede incompatibilita' modello "Berlusconi" (http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=4118)
non ho capito cmq bene l'iter di approvazione... se qualcuno puo' delucidare
stbarlet
04-05-2007, 20:03
Berlusconi:" Non sta ne in cielo ne in terra"
roverello
04-05-2007, 20:04
Le leggi di questo paese sono tutte "serie", infatti quando manifestano i loro effetti i cittadini hanno ben poco da ridere.
I cittadini han poco da ridere, Berlusconi invece ride perchè gli fa appunto il solletico. Ma non può rinuinciare alla sceneggiata, supportato del fiso Emilio e dal numeroso clan di adepti, pronti a fare scudo alle pallottole con il loro corpo.
stbarlet
04-05-2007, 20:04
Le leggi di questo paese sono tutte "serie", infatti quando manifestano i loro effetti i cittadini hanno ben poco da ridere.
Dipende anche da che le emana.. Alcune sono parecchio divertenti!
dantes76
04-05-2007, 20:14
cmq, gia esisteva una legge.. e solo che la sinistra ha fatto il regalo a silvio nel 1994....
non mi stanco mai di guardarlo...
http://video.google.it/videoplay?docid=5630847029464102694&q=violante
reptile9985
04-05-2007, 20:14
niente ineleggibilità? :rolleyes:
LittleLux
04-05-2007, 20:19
cmq, gia esisteva una legge.. e solo che la sinistra ha fatto il regalo a silvio nel 1994....
non mi stanco mai di guardarlo...
http://video.google.it/videoplay?docid=5630847029464102694&q=violante
vero, e se non sbaglio risale a moltissimo tempo fa, per giunta
stbarlet
04-05-2007, 20:19
Sinceramente, il bilnd trust misembrauna buona idea..
dantes76
04-05-2007, 20:20
vero, e se non sbaglio risale a moltissimo tempo fa, per giunta
la legge per cui berlusconi non e' eleggibile e degli anni 60, ed e' abbastanza chiara
dantes76
04-05-2007, 20:20
Mi spiace deluderti ma in politica nessuno regala, purtroppo non sappiamo cosa abbiano avuto in cambio ma una cosa è certa: lo scambio è avvenuto a nostre spese.
sul fatto delle regole..vabbuo italiani docet.. ma la legge sta li, esiste; perche farne un altra? forse perche dovrebbero spiegare il perche non hanno attuato quella passata?
LittleLux
04-05-2007, 20:21
la legge per cui berlusconi non e' eleggibile e degli anni 60, ed e' abbastanza chiara
ecco appunto, che è poi quella legge che dice che chi è concessionario pubblico non può essere eletto...o mi sbaglio?
DonaldDuck
04-05-2007, 20:21
Già, le authority...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Doppio-gioco/1563290
Chi controlla i controllori
Anche nelle Authority di garanzia si moltiplicano i casi di conflitto di interessi Tanto è diffuso il conflitto d'interessi, da toccare anche le Authority: ovvero le strutture pubbliche che dovrebbero assicurare correttezza e trasparenza. È dei primi di marzo, ad esempio, la nomina all'Antitrust (da parte dei presidenti di Camera e Senato) di Carla Rabitti Bedogni e Piero Barucci: la prima avvocato e docente universitario, il secondo ex presidente del Monte dei Paschi di Siena. Scelte pregiate, non c'è che dire, ma con due inopportunità. Bedogni, prima di arrivare all'Antitrust, era membro della Consob (l'organo di sorveglianza delle banche), il che stride con un disegno di legge appena approvato dal governo (secondo il quale per passare da un'Authority all'altra deve passare un anno). Quanto a Barucci, è stato al vertice dell'Abi, l'Associazione bancaria italiana più volte nel mirino dell'Antitrust.
D'altronde, quando si parla di Authority, le polemiche non mancano mai. Anche, anzi: soprattutto, quando i protagonisti hanno cognomi illustri. Recente, per dire, è il caso di Giovanni e Giulio Napolitano, figli del presidente della Repubblica: entrambi brillanti professionisti, entrambi attratti dagli stessi temi. Giovanni lavora alla Direzione conflitto di interessi dell'Antitrust, mentre Giulio ha partecipato alla stesura del decreto legge proprio sul riordino delle Authority. Una combinazione un po' stonata, visto anche il ruolo del genitore. Ma per certi versi la replica di quanto accade in un'altra Authority: quella delle comunicazioni, dove i conflitti sono comunque merce diffusa. Giancarlo Innocenzi, ad esempio, ex sottosegretario alle Comunicazioni e oggi commissario dell'Autorità vigilante, ha il figlio Gianclaudio che con la casa di produzione Horizon produce fiction per la Rai (vedi 'Bartali'). Mentre un altro commissario, Sebastiano Sortino, ha il figlio Francesco che è fondatore e amministratore della Medialia srl, "costituita subito dopo le nomine dei componenti dell'Autorità per le garanzie". Un conflitto al centro di un'interpellanza parlamentare, alla quale il sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati ha così replicato: "Non figura un'ipotesi di contrasto con la norma richiamata (481 del '95, ndr) il fatto che uno dei figli del dottor Sebastiano Sortino, nel quadro della sua autonoma attività professionale, sia amministratore di un'azienda che ha stipulato un contratto con la Rai per la diffusione e la valorizzazione di contenuti digitali".
E allora, viene da chiedersi, che cos'è in conflitto? Cosa non è consentito in questo Bengodi del doppio interesse? Se lo è domandato, tra gli altri, Franco Marini (sia pure dopo aver nominato Bedogni e Barucci), il quale ha avallato un'indagine conoscitiva sull'impiego al governo di consiglieri di Stato e magistrati del Tar. Un'iniziativa voluta dalla commissione Affari costituzionali del Senato, a cui non mancheranno gli spunti. Il consigliere di Stato Carlo Deodato, ad esempio, è capo dell'ufficio legislativo al ministero degli Affari regionali (84 mila 747 euro lordi annui). Il consigliere di Stato Italo Volpe è vicecapo di gabinetto al ministero delle Infrastrutture (con quale compenso, non è indicato). Il referendario di Tar Carlo Polidori è vicecapo dell'Ufficio legislativo al ministero per le Politiche giovanili (44 mila 661,17 euro lordi annui). Mentre il presidente del Tar del Lazio, Pasquale de Lise, è anche componente del comitato etico dell'Authority per le comunicazioni (17 mila 500 euro lordi annui), nonché fino al 28 febbraio scorso presidente della 'commissione per lo studio delle questioni connesse alla riforma del complessivo sistema delle autorità indipendenti'. Trovando, nei ritagli di tempo, anche la forza di presiedere il collegio di un arbitrato da "88 milioni di euro circa" per la risoluzione della vertenza tra Anas e l'impresa Asfalti Sintex. Tutti esempi ufficiali, sia chiaro. Riportati nell'elenco dei doppi, tripli e quadrupli incarichi redatto dal Segretariato generale della giustizia amministrativa.
(06 aprile 2007)
dantes76
04-05-2007, 20:24
Da wikipedia.it
La questione dell'ineleggibilità
La legge n.361 del 1957 all'articolo 10 afferma: «Non sono eleggibili (...) coloro che (...) risultino vincolati con lo Stato (...) per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Dati i numerosi possedimenti in campo mediatico, edilizio e assicurativo della famiglia Berlusconi, nel luglio 1994 alcuni esponenti di centro sinistra presentano ricorso contro l'elezione di Berlusconi. La Giunta per le elezioni, anche grazie ad una parte degli esponenti del PDS del neo-segretario Massimo D'Alema, decide di rigettare il ricorso
marcox10
04-05-2007, 20:25
brutta l'invidia ,d'alema fà il cominusta e ha le barca di 50 km , come vi fate prendere per il culo zecche :D .
DonaldDuck
04-05-2007, 20:26
E' già cominciato il piagnisteo.
Da cui deriva che un medico della USL se fa il sindaco potrebeb venire revocato (i Comuni hanno potere sulle USL), ma se riguarda Belusconi va tutto bene.
E non sono pochi quelli in carica. Per quelli che si presentano ora in caso di elezione che fanno? Se ne vanno dicendo "abbiamo scherzato"?
brutta l'invidia ,d'alema fà il cominusta e ha le barca di 50 km , come vi fate prendere per il culo zecche :D .
LOL
coiaozoaoia
DonaldDuck
04-05-2007, 20:29
Da wikipedia.it
E da un paio presenti in finanziaria 2007?
dantes76
04-05-2007, 20:31
IL RUGGITO DELL'INCIUCIO di Marco Travaglio
Sostiene D'Alema, intervistato da Panorama, che risolvere finalmente il conflitto d'interessi di Berlusconi è una priorità per il centrosinistra nella prossima legislatura. Giusto. E che il Cavaliere dovrà scegliere tra l'attività politica e la proprietà delle televisioni. Perfetto. E' un doppio passo avanti rispetto al fastidio con cui Piero Fassino, rispondendo a una provocazione di Piero Ricca a Torino due domeniche fa, aveva risposto che il conflitto d'interessi verrà risolto, ma senza fretta, perché "non è una priorità".
O almeno così pare. Giuliano Ferrara, il più attento e occhiuto custode della bottega berlusconiana che lautamente lo remunera da anni, salta subito su per strillare alla legge "illiberale" che "impedirà a Berlusconi di rifarsi" dall'eventuale sconfitta e "liquiderà il principio dell'alternanza liberale". Allarme subito rilanciato da Pierluigi Battista, che sul Corriere mette in guardia l'Unione da "rappresaglie ai danni dello sconfitto con provvedimenti ad personam" (sic).
Di solito, quando Ferrara e Battista strepitano, è perché Berlusconi rischia. Ma stavolta è tutta panna montata. Purtroppo la soluzione D'Alema è tutta fumo e niente arrosto. Due passi avanti a parole, due passi indietro nei fatti. Saldo finale: la stasi, lo status quo. Non cambierà nulla. La ricetta indicata dal presidente Ds all'house organ berlusconiano, che all'apparenza sembra modificare tutto, in concreto lascerà le cose esattamente come stanno.
E' un replay riveduto e corretto (ma nemmeno poi tanto) della famigerata visita a Mediaset nell'aprile '96, alla vigilia della prima vittoria di Prodi, quando l'allora segretario del Pds assicurò negli studi di Stranamore Fedele Confalonieri, il Gabibbo, dirigenti e maestranze che "Mediaset è un grande patrimonio del Paese" (fingendo di ignorare che il patrimonio del Paese sono le frequenze pubbliche date in concessione dallo Stato, mentre l'azienda concessionaria è un grande patrimonio del suo azionista). Vediamo perché.
"Mi sembra logico – dichiara D'Alema - che il presidente del Consiglio non possa essere proprietario di aziende di comunicazione che operano in regime di concessione dello Stato. Per chi si trova in queste condizioni, saranno previste forme di blind trust, come accade nei paesi civili. E ci saranno anni per mettersi in regola.
Ma alla fine non si potrà più aggirare la norma che c'è già nel Codice civile e che Berlusconi ha aggirato con la sua candidatura, sostenendo che il concessionario è il povero Confalonieri". Ma i conti non tornano. Anzitutto perché la legge del '57 sull'ineleggibilità dei concessionari pubblici non è stata aggirata solo da Berlusconi, nel '94 e nel 2001, ma anche dal centrosinistra nel '96, quando la giunta per le elezioni della Camera, a maggioranza Ulivo, dichiarò eleggibile il Cavaliere in barba alla legge (con il solo voto contrario di Luigi Saraceni) e ineleggibile Confalonieri e il suo avvocato (che naturalmente non si erano mai candidati).
E, a dar retta a D'Alema, anche stavolta l'Unione non ha alcuna intenzione di applicare quella legge dello Stato.
Secondo. D'Alema dimentica che il conflitto d'interessi persiste anche se il pubblico concessionario siede in Parlamento nelle file dell'opposizione: per questo la legge del '57 stabilisce l'ineleggibilità assoluta, non la semplice incompatibilità con incarichi di governo. Dunque il problema non riguarda le elezioni del 2011. Riguarda la legislatura che si apre dopo il 9-10 aprile, quando avremo per la seconda volta un leader dell'opposizione proprietario di tre reti tv (oltrechè, tramite parenti e prestanomi vari, di un centinaio di giornali, fra i quali il più venduto settimanale politico, Panorama, e due quotidiani di attualità come Il Giornale e Il Foglio), più metà della Rai (se l'Unione non si deciderà ad approvare una riforma che la liberi dal controllo dei partiti).
Un concentrato di potere mediatico che, con l'aggiunta di un patrimonio di 15 miliardi di euro, della principale agenzia di pubblicità, di una bancassicurazione, di varie società cinematografiche, del Milan e tutto il resto, farà di lui l'uomo più potente d'Italia e il politico più potente del mondo.Molto più potente dell'eventuale capo del governo Prodi.
Terzo. Il blind trust ("fondo cieco") vale per aziende "neutre" per le regole democratiche come possono essere le società di costruzioni, di meccanica, di manifattura. Non certo per tv e giornali: se il pacchetto azionario di controllo Mediaset e Mondadori finisce in un fondo cieco, direttori e giornalisti continuano a vederci benissimo: sanno chi è il loro editore di riferimento e si comportano di conseguenza. Un conto è la tv di Bloomberg, costretto a ricorrere al blind trust prima di diventare sindaco di New York: l'emittente si limita a trasmettere asettici listini di Borsa.
Tutt'altra faccenda sono le tv generaliste Mediaset e i giornali Mondadori. E' evidente – come ha riconosciuto più volte lo stesso Confalonieri – che il conflitto d'interessi di Berlusconi si risolve solo ed esclusivamente con l'incompatibilità totale fra il possesso di quote azionarie nel settore mediatico e la carriera politica.
Cioè con l'alternativa secca fra ineleggibilità e vendita delle quote entro una scadenza precisa: se Berlusconi vende, resta in Parlamento; se non vende, scaduto il termine della norma transitoria, decade dal mandato parlamentare.
Conosciamo l'obiezione: Berlusconi potrebbe tenersi le tv, scatenare il piagnisteo contro i comunisti che lo vogliono espropriare, giocarci tutta la campagna elettorale del 2011, proporsi come leader ineleggibile e dunque non candidarsi al Parlamento ma comunque, in caso di vittoria, affidare provvisoriamente Palazzo Chigi a un Gianni Letta qualunque, giusto il tempo necessario per far abrogare la norma sull'incompatibilità e tornare subito dopo alla guida del governo, come premier non parlamentare.
Tutto vero. Ma lo stesso scenario si configurerebbe in caso di blind trust: chi o che cosa impedirà, nel 2011, a Berlusconi di ricandidarsi alle elezioni e, subito dopo, di cancellare l'inutile fondo cieco per rimettere anche direttamente le mani sulle sue aziende e, contemporaneamente, su Palazzo Chigi? Niente e nessuno.
Per questo la prima priorità del dopo-10 aprile non è tanto modificare la legge Frattini, quanto smantellare ipso facto la legge Gasparri che, con la truffa del Sic, dilata all'infinito la soglia antitrust. E fissare subito un tetto rigorosissimo che nessun privato può superare nel settore televisivo (e, conseguentemente, pubblicitario). In Spagna il massimo consentito è il 49% di una rete analogica terrestre. In altri paesi, come Usa, Inghilterra e Francia, è il 100% di un'emittente.
Anche nell'eventualità più generosa, Berlusconi dovrebbe subito cedere due reti e restare con una: cioè Canale5. Naturalmente, anche scendendo a una, resterebbe ineleggibile e dovrebbe decadere da parlamentare.
Ma se, la volta successiva, azzerasse tutto e tornasse a Palazzo Chigi senza passare per il Parlamento, si ritroverebbe in tasca una rete su sei o sette. Non tre. E il suo conflitto d'interessi risulterebbe comunque enormemente ridotto rispetto a oggi.
Senza contare che, liberando le frequenze di Rete4 e Italia1, si consentirebbe finalmente a Europa 7 di Francesco Di Stefano di disporre delle frequenze necessarie per trasmettere su scala nazionale, come avrebbe diritto a fare dal 1999, quando vinse la concessione con una regolare gara ma trovò l'etere occupata da chi, dal '94, dovrebbe spedire una rete su satellite e non l'ha mai fatto grazie alla legge-inciucio Maccanico (1998) e alla Gasparri (2004),in barba a due sentenze della Corte costituzionale.
Secondo D'Alema "il problema principale non è quello delle frequenze". Invece è proprio quello delle frequenze, tantopiù con la sperimentazione del digitale terrestre in cui è partita strafavorita Mediaset, visto che il nuovo sistema le ha triplicato le frequenze che occupò nel Far West degli anni 80 a costo zero e che ora gestisce come se fossero roba sua. Mentre gli eventuali concorrenti, se vogliono partecipare, devono pagarle care e salate.
Una riforma seria dovrebbe comportare anzitutto la riappropriazione di tutte le frequenze da parte dello Stato (unico legittimo proprietario) e la loro redistribuzione equilibrata a tutti i soggetti che ne hanno diritto e titolo, in un mercato finalmente pluralista, aperto a nuovi soggetti.
Ma il mercato si apre soltanto partendo da una severa antitrust televisiva, che costringa Mediaset a scendere a una rete, o addirittura a zero se Berlusconi vuole continuare a far politica. Si dirà: ma il Cavaliere farà il diavolo a quattro. Ma è ovvio che sia così: da che mondo è mondo, l'antitrust colpisce i trust.
Bill Gates, costretto continuamente dall'antitrust americana a cedere rami d'azienda ogni volta che eccede i tetti previsti dalla legge, non s'è mai sognato di gridare al comunismo: vende, incassa e porta a casa. E' la legge.
Solo a quel punto si potrà decidere quante reti dovrà conservare la Rai. Farlo subito, con la "privatizzazione di una parte della Rai" proposta da D'Alema, sarebbe pura follia, con un effetto davvero paradossale: Berlusconi, dietro la foglia di fico del blind trust, si terrebbe strette le sue tre reti sull'analogico terrestre (maramaldeggiando intanto sul digitale terrestre); e la Rai scenderebbe a due o una rete, perdendo definitivamente la partita con Mediaset.
Sarebbe l'ennesimo inciucio, l'ultimo regalo a Berlusconi, per giunta mascherato da rivoluzione copernicana fra gli strepiti furbeschi dei Ferrara e dei Battista. Secondo la migliore tradizione del Gattopardo e del "facite ammuina" di borbonica memoria.
'MicroMega', 6/04/06
dantes76
04-05-2007, 20:31
E da un paio presenti in finanziaria 2007?
??? non capisco, che vuoi dire?
bluelake
04-05-2007, 20:37
brutta l'invidia ,d'alema fà il cominusta e ha le barca di 50 km , come vi fate prendere per il culo zecche :D .
non mi sembra che definire "zecche" gli elettori di un determinato partito sia esattamente adatto ad una discussione... dopo consultazione con i colleghi di sezione, sospeso 7 giorni (dato che per 5 eri già stato sospeso).
dantes76
04-05-2007, 20:37
Non sarebbe, sarà.
P.S. Il travagliatissimo travaglio dovrebbe ringraziare, su cosa scriverebbe, gli venisse a mancare l'unica fonte d'ispirazione, i suoi libri "gagnando mucho dinero" ?.
ci stanno tanti politici...
Ominobianco
04-05-2007, 20:39
Ma quelle di Travaglio sono le solite esagerazioni.
DonaldDuck
04-05-2007, 20:40
??? non capisco, che vuoi dire?
Dicevi da wikipedia.it ed io ho scritto da finanziaria 2007 :D . Ce ne sono due di conflitti d'interessi. Di uno si è parlato poco ma c'è, l'altro è dubbio ed è passato inosservato perchè difficilmente riconducibile.
dantes76
04-05-2007, 20:41
Ma quelle di Travaglio sono le solite esagerazioni.
esagerazioni? ma lo dice pure violante... esagera pure violante?
Ps: su cosa esagera?
COMUNICATO N. 50 del 15 settembre 2000
L'ineleggibilità di Berlusconi e la commedia di D'Alema
(di Antonio Di Pietro e Elio Veltri)
[...]
1. Infatti nella giunta delle elezioni, il 17 Ottobre 1996, in pieno clima di inciucio il centro sinistra che aveva la maggioranza per dichiarare Berlusconi ineleggibile, ha votato a favore del Cavaliere violando la legge del 1957 sulle ineleggibilità;
2. D'Alema ha fatto l'accordo sulla Bicamerale per fare di Berlusconi un padre costituente pur essendo il Cavaliere ineleggibile e, quindi, un abusivo di palazzo Montecitorio;
3. D'Alema e i DS non hanno nemmeno voluto mettere allíordine del giorno la nostra proposta di legge sulla ineleggibilità di Berlusconi dicendo che si faceva il suo gioco;
[...]
DonaldDuck
04-05-2007, 20:47
Ma quelle di Travaglio sono le solite esagerazioni.
Io guarderei più in generale la classe politica. Di Travaglio me ne importa poco se si esulta a senso unico con Berlusconi come unico target inflazionato. Provate ad allargare il vostro punto di vista.
Ominobianco
04-05-2007, 20:47
Ma quello è stato un errore di cui hanno più volte parlato gli stessi dirigenti DS.
Sono stati poco lungimiranti.
DonaldDuck
04-05-2007, 20:51
esagerazioni? ma lo dice pure violante... esagera pure violante?
Ps: su cosa esagera?
Due incentivi, uno alla rottamazione dei vecchi frigoriferi (la figlia di Merloni è nel PD) e l'altro all'acquisto di TV LCD con decoder DDT integrato che o non funziona affatto oppure se utilizzabile non puoi usufruire della pay-per-view.
dantes76
04-05-2007, 20:51
Io guarderei più in generale la classe politica. Di Travaglio me ne importa poco se si esulta a senso unico con Berlusconi come unico target inflazionato. Provate ad allargare il vostro punto di vista.
infatti travaglio non cita mai Dalema e ds.. o margherita-- o consiglieri regionali della margherita nelle calabrie...
dantes76
04-05-2007, 20:54
Due incentivi, uno alla rottamazione dei vecchi frigoriferi (la figlia di Merloni è nel PD) e l'altro all'acquisto di TV LCD con decoder DDT integrato che o non funziona affatto oppure se utilizzabile non puoi usufruire della pay-per-view.
Omg...si e' allora?
vedo che quando serve, si trovano i punti di convergenza....pure con il diavolo...
la tua ditta ha avuto qualcosa? regali, sconti?
conosci qualche ditta che si alza una mattina e legifera suo favore?
la tua persona si puo alzare domani mattina e legiferare per propio interesse?
io[ come circa il 90% della popolazione non puo' rispondere si a nessuna delle domande sopra..] detto questo, non vedo esagerazioni...
DonaldDuck
04-05-2007, 20:54
Rimanendo in tema di Authority, come recita l'articolo, chi controlla i controllori?
dantes76
04-05-2007, 20:57
Rimanendo in tema di Authority, come recita l'articolo, chi controlla i controllori?
la legge...e le leggi, si fanno anche contro il propio interesse o di chi le fa...
[ecco a cosa serve la legge sul conflitto di interesse]
la teoria dell'uomo dispari, uomo non sposato,single, over 30; a cui sono demandate scelte di vita o di morte, che altri non potrebbero prendere in quanto vincolati da sentimenti e da altre scelte sociali..
DonaldDuck
04-05-2007, 20:58
Omg...si e' allora?
vedo che quando serve, si trovano i punti di convergenza....pure con il diavolo...
la tua ditta ha avuto qualcosa? regali, sconti?
conosci qualche ditta che si alza una mattina e legifera suo favore?
la tua persona si puo alzare domani mattina e legiferare per propio interesse?
io[ come circa il 90% della popolazione non puo' rispondere si a nessuna delle domande sopra..] detto questo, non vedo esagerazioni...
Non è questione di esagerazioni, ma di allargare le vedute. Spulciare anche in casa propria. Punti di convergenza con il diavolo ne trovi ma solo se qualcuno della parte avversa riesce ad aprirsi le falde del cervello.
dantes76
04-05-2007, 21:01
Non è questione di esagerazioni, ma di allargare le vedute. Spulciare anche in casa propria. Punti di convergenza con il diavolo ne trovi ma solo se qualcuno della parte avversa riesce ad aprirsi le falde del cervello.
be allora inzia visto che sei il secondo che parla di esagerazioni...:rolleyes:
l'ultimo che ha criticato il prode cavaliere, e stato quando in radio passavano :C'e da spostare una macchina"
DonaldDuck
04-05-2007, 21:06
la legge...e le leggi, si fanno anche contro il propio interesse o di chi le fa...
Vedremo :). Fin'ora non è stato così. Almeno mi sembra. E se le Authority di garanzia già esistenti sono fallate e se ne costruisce un'altra su misura? Come la mettiamo? Risposta duepuntiaccapo...
DonaldDuck
04-05-2007, 21:16
be allora inzia visto che sei il secondo che parla di esagerazioni...:rolleyes:
l'ultimo che ha criticato il prode cavaliere, e stato quando in radio passavano :C'e da spostare una macchina"
Certo che parlo di esagerazioni, ma in senso contrario. Qualcuno grida hip hip urrà? Allora che si tolga i paraocchi.
DonaldDuck
04-05-2007, 21:25
Ma quello è stato un errore di cui hanno più volte parlato gli stessi dirigenti DS.
Sono stati poco lungimiranti.
Errore?!? E proprio i DS lo direbbero?!? Quando il conflitto d'interessi è alla base del sistema politico italiano? Hip hip urrà! Riflessione: Berlusconi potrebbe aver ragione quando è il bue che da del cornuto all'asino.
dantes76
04-05-2007, 21:52
Vedremo :). Fin'ora non è stato così. Almeno mi sembra. E se le Authority di garanzia già esistenti sono fallate e se ne costruisce un'altra su misura? Come la mettiamo? Risposta duepuntiaccapo...
basterebbe attuare la legge del 57...
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1191565&page=5
dantes76
04-05-2007, 22:16
Qualcosa si muove? :eek:
sara' la peperonata
Tom Joad
04-05-2007, 22:29
Qualcosa si muove? :eek:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/05_Maggio/04/berlusconi_conflitto_interessi.shtml
Il presidente di FI commenta il disegno di legge sul conflitto di interessi
Berlusconi: «Killeraggio contro di me»
L'ex premier: «Gli italiani si renderanno conto di come questa sinistra vuole agire per eliminare gli avversari politici» STRUMENTI
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Silvio Berlusconi (Afp)
TRAPANI - Silvio Berlusconi, da Trapani, ha definito il disegno di legge sul conflitto d'interessi «un provvedimento di killeraggio politico nei confronti degli oppositori». Il presidente di Forza Italia, nel corso di una passeggiata nel centro della città siciliana, dove si trova per un comizio per le amministrative, ha detto che «questo disegno di legge sarebbe l'ulteriore dimostrazione di volontà di eliminare il più pericoloso dei concorrenti politici e cioè il leader dell' opposizione, e cioè me stesso».
«FARA' MALE ALLA SINISTRA» - «Credo quindi - ha continuato l'ex premier - che farà molto male alla sinistra questa volontà se attuata fino in fondo, perché gli italiani si renderanno conto di come questa sinistra vuole agire per eliminare gli avversari politici». «Hanno tentato - ha aggiunto - con la via giudiziaria e finora gli è andata male. Ci ritentano con questo provvedimento che impedisce a chiunque abbia un'impresa, e abbia perciò fatto bene nella vita, anche dando lavoro agli altri, di dedicarsi alla politica e di dare il suo apporto al governo del Paese».
ASSURDO BLIND TRUST - Silvio Berlusconi ha poi criticato in particolare la possibilità di utilizzare il blind trust anche in Italia: «Quello che loro mettono come soglia al di là della quale uno dovrebbe prendere tutto e affidarsi ad un signore che possa fare delle sue sostanze ciò che vuole, è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. Non siamo in America, siamo in Italia e le cose funzionano in modo diverso».
AMMINISTRATIVE, NON GENERALIZZARE IL RISULTATO - Il leader di Forza Italia ha poi parlato della rilevanza che la prossima tornata elettorale potrà avere sullo scenario politico. «Non si può generalizzare il risultato delle amministrative verso la situazione nazionale» ha premesso il Cavaliere. Tuttavia, ha poi aggiunto, il voto di maggio sarà «una indicazione di cui la politica terrà conto».
04 maggio 2007
dantes76
04-05-2007, 22:32
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/05_Maggio/04/berlusconi_conflitto_interessi.shtml
lui potra' fare sempre il politico, ah vero senza tv non puo' farlo...
Tom Joad
04-05-2007, 22:40
ah vero senza tv non puo' farlo...
non è l'unico
dantes76
04-05-2007, 22:41
non è l'unico
tipo?
altri politici che hanno potere di nomina in aziende con concessioni radio/tv giornali?
o politici che hanno concessioni sempre nel campo Radio/tv?
Tom Joad
04-05-2007, 22:47
tipo?
altri politici che hanno potere di nomina in aziende con concessioni radio/tv giornali?
o politici che hanno concessioni sempre nel campo Radio/tv?
no no, intendevo che molti non potrebbero fare politica senza televisione nel senso che senza andare in tv non potrebbero costruire e mantenere il loro consenso (leggi: martellarci i coglioni)
giannola
05-05-2007, 08:02
Qualcosa si muove? :eek:
no nulla si muove.
è solo la solita campagna elettorale e Prodi si aspetta che ci sia ancora qualcuno che ci crede.:D
DonaldDuck
06-05-2007, 03:26
Qualcuno inizia a rendersi conto almeno di una parte delle contraddizioni. E sarebbe bene non dimenticare che c'era stato chi aveva indicato (Fassino compreso) in Berlusconi un buon candidato ad acquistare Telecom.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/05_Maggio/05/battista_fiera_dell_ipocrisia.shtml
Alla fiera dell'ipocrisia
di Pierluigi Battista
I princìpi, se davvero sono princìpi, non possono valere a giorni alterni. Non si può, nei giorni pari, sostenere che il Berlusconi politico e magnate della tv è un pericolo per la democrazia e invece, in quelli dispari, trattare lo stesso Berlusconi come un salvatore dell'Italia (e dell'italianità), non in virtù delle sue capacità politiche, ma di quelle imprenditoriali. Il tema del conflitto d'interessi è cruciale. Ma agitarlo o metterlo da parte a seconda delle convenienze è soltanto avvilente.
E' vero, l'Unione aveva illustrato la riforma della legge sul conflitto d'interessi come uno dei pilastri simbolici del suo programma. Ma, per mesi e mesi, non aveva dimostrato altrettanta fretta per inserire le sue proposte nel calendario parlamentare. Adesso, invece, sembra che la fretta sia sopraggiunta come per effetto di una scossa elettrica. E proprio all'indomani del compiacimento universale per il Berlusconi «buono», dialogante, comprensivo, sorridente. Per il Berlusconi che, invitato al congresso ds diventandone addirittura una star, ha tenuto a sottolineare la propria disponibilità a intervenire per salvaguardare il carattere nazionale di Telecom. Per il Berlusconi che, improvvisamente, non è apparso gravato da un insostenibile conflitto d'interessi. Ora è ridiventato d'incanto insostenibile. Così insostenibile da non poter aspettare nemmeno un giorno in Parlamento, ad affare Telecom concluso.
Il conflitto d'interessi è il punto dolente della Seconda Repubblica, dalle origini ai giorni nostri. Risolverlo senza spirito vendicativo ma in sintonia con quanto accade negli altri Paesi democratici sembra un'impresa necessaria ma disperante. Ancor più deprimente è però lo spettacolo di chi usa il conflitto d'interessi come una minaccia, un cappio da stringere o allentare in base alla temperatura dei rapporti politici con Berlusconi che di quel conflitto è la massima incarnazione, non l'unica ma certamente la più macroscopica. Insistere sul conflitto d'interessi è doveroso. Ma insistere solo ad intermittenza offre inevitabilmente un'immagine di strumentalità, un accanimento ad personam che svilisce ad aggressione tribale una ineludibile questione di principio. La maledizione del conflitto d'interessi è una colpa di cui Berlusconi non si vuole emendare. La sciatteria di chi si indigna per il conflitto d'interessi dopo aver fatto finta di dimenticarsene aggiunge un tocco d'ipocrisia tutt'altro che necessario. L'anomalia italiana. Ma un'anomalia doppia.
05 maggio 2007
Mah..sono perplesso: ottimo l'istituto del blind trust..in situazioni normali però!
Se uno ha un patrimonio "umano" e sufficientemente liquido/liquidabile è una buona soluzione. Con un patrimonio di €MLD in patrecipazioni di controllo di alcune società diventa una barzelletta: il fiduciario mai venderà le azioni fininvest o altro, per cui l'aspetto "blind" viene meno.
AtenaPartenos
06-05-2007, 09:42
no nulla si muove.
è solo la solita campagna elettorale e Prodi si aspetta che ci sia ancora qualcuno che ci crede.:D
Beh, ma speriamo qualcosa facciano...
giannola
06-05-2007, 16:09
Beh, ma speriamo qualcosa facciano...
ormai è tardi, si vota il 13 maggio, non ce la faranno mai a fare la legge in questa settimana :D
brutta l'invidia ,d'alema fà il cominusta e ha le barca di 50 km , come vi fate prendere per il culo zecche :D .
Veramente ora D'Alema col PD aspira ad essere democristiano, aggiornati :)
AtenaPartenos
07-05-2007, 08:37
ormai è tardi, si vota il 13 maggio, non ce la faranno mai a fare la legge in questa settimana :D
Bah, in fin dei conti, ribadisco, SPERO CHE LA FACCIANO.
Se poi vuoi votare per il tizio dei 110 autisti senza patente...
D'altronde chi non lo rivota è un infermo mentalte, nò?
giannola
07-05-2007, 15:05
Bah, in fin dei conti, ribadisco, SPERO CHE LA FACCIANO.
Se poi vuoi votare per il tizio dei 110 autisti senza patente...
D'altronde chi non lo rivota è un infermo mentalte, nò?
secondo me con questo tuo attacco personale nei miei confronti hai preso una solenne cantonata.
Ti consiglio di farti spiegare il perchè.
Cmq la legge non la fanno e non la faranno senza se e senza ma, abbiamo testimonianze anche a nome di luciano violante che nella legislatura 96-01 non hanno fatto la legge anche per non essere oltranzisti.
Si comportano secondo il detto "can che abbaia non morde", dunque finchè continuano a minacciare di farla non la faranno mai.
Poi ognuno è libero di sperare l'impossibile.
AtenaPartenos
08-05-2007, 08:53
secondo me con questo tuo attacco personale nei miei confronti hai preso una solenne cantonata.
Ti consiglio di farti spiegare il perchè.
Era richiesto un si oppure un no.
L'infermo mentale è una affermazione del Cavaliere riferita a CAMMARATA, spero non sia stata fraintesa.
Cmq la legge non la fanno e non la faranno senza se e senza ma, abbiamo testimonianze anche a nome di luciano violante che nella legislatura 96-01 non hanno fatto la legge anche per non essere oltranzisti.
Si comportano secondo il detto "can che abbaia non morde", dunque finchè continuano a minacciare di farla non la faranno mai.
Poi ognuno è libero di sperare l'impossibile.
Vedremo, si può fare.
Ma ritieni di cambiare le tue posizioni se questa legge, se quelli di cui stan parlando oggi si fara?
giannola
08-05-2007, 09:47
Era richiesto un si oppure un no.
fortunatamente ho la libertà di risponderti come dico io e non come vuoi tu.
L'infermo mentale è una affermazione del Cavaliere riferita a CAMMARATA, spero non sia stata fraintesa.
Cosa fa Berlusconi nn è cosa che mi interessa e nn appartengo a quella schiera di persone che vedono le cose in bianco o nero.
Vedremo, si può fare.
Ma ritieni di cambiare le tue posizioni se questa legge, se quelli di cui stan parlando oggi si fara?
Io nn ho posizioni da cambiare, semmai solo un opinione fin'ora confortata da certi fatti.
In definitiva se uno si comporta da stronzo di lui avrò l'opinione che è uno stronzo, viceversa se uno si comporta ammodo avrò l'opinione che è una brava persona.
Mi pare evidente che non ci siano idee preconcette, solo delle aspettative deluse da promesse mancate, la cui recente crisi di governo stava per far diventare "definitivamente mancate".
Fossi in te nn mi esporrei più di tanto per questa classe politica, non sia mai che resti preso nel mezzo quando ognuno scarichi le proprie responsabilità.
Ho la sensazione (già espressa prima) che ad urne chiuse non se ne parlerà più per un bel pezzo.
AtenaPartenos
08-05-2007, 09:50
...
Fossi in te nn mi esporrei più di tanto per questa classe politica, non sia mai che resti preso nel mezzo quando ognuno scarichi le proprie responsabilità.
Ho la sensazione (già espressa prima) che ad urne chiuse non se ne parlerà più per un bel pezzo.
Forse hai ragione.
Spero che comunque la facciano sta legge.
giannola
08-05-2007, 09:58
Forse hai ragione.
Spero che comunque la facciano sta legge.
Ci hanno solo perso tempo.
Hanno continuato a discuterne fuori del parlamento, mentre lasciavano ammuffire le varie proposte.
Vedi se quando hanno bisogno di aumentarsi gli stipendi nn fanno in un lampo ad approvare.
Doveva essere fatto nel primo Prodi.
macchè.
Dovevano farlo nei primi 100 giorni di questo governo.
Bum!
A casa mia si dice "volere è potere", il tempo di certo non gli è mancato, soprattutto quello di litigare, quando decidono di rimboccarsi le maniche è sempre troppo tardi.
Da socialista che ha visto troppe rinascite del socialismo in italia, morte il giorno seguente, sono sufficientemente disincantato per credere alle promesse sulle promesse che sanno di tasse sulle tasse.
Blind truff
"Sono pronto a vendere le mie aziende, ad andare anche oltre il blind trust americano. Questa storia delle riserve personali su di me è diventata una barzelletta. Ho già detto che distinguerò con nettezza adamantina il mio ruolo di imprenditore, che peraltro è già alle mie spalle, e quello di leader politico. Ho messo fatti che pesano come macigni a suffragare questo impegno, dalle dimissioni dalle cariche sociali del mio gruppo al progetto di un blind trust e di dismissioni di attività economiche: la mia non è dunque 'parola di re', non è una promessa d'onore, ma una scelta di fatto. Tutta la campagna sul Signor Tv che si mangia il Paese per i suoi interessi è naufragata nel ridicolo di una sconfitta campale nelle urne".
(Silvio Berlusconi, Ansa, 7 aprile 1994).
"Le mie aziende o le congelo o le vendo. Voglio assolutamente dividere i miei interessi privati che ho come azionista Fininvest dalla mia attività pubblica che svolgerò nell'interesse di tutti. Credo che quella del blind trust americano sia la soluzione ideale".
(Silvio Berlusconi, 11 aprile 1994).
"Io per primo ho riconosciuto che la scesa in campo di un editore e del proprietario di un grande gruppo economico come la Fininvest era un'anomalia in sé nella complicata situazione italiana. Un'anomalia e una novità senza precedenti".
(Silvio Berlusconi, 29 luglio 1994).
"Stiamo approntando una soluzione seria al conflitto d'interessi, per separare nettamente la mia attività privata da quella pubblica: il blind trust indicato dai tre saggi".
(Silvio Berlusconi, 31 luglio 1994).
"Oggi vi annuncio che ho deciso di vendere le mie aziende, perché credo che qualcuno, quando si prende un impegno e dentro questo impegno ci sono certe condizioni che sono ostative allo svolgimento globale dell'impegno, deve avere anche il coraggio di sacrificarsi. Non sarà facile trovare un compratore, ma andremo in Borsa con la televisione e terrò una quota assolutamente non di maggioranza".
(Silvio Berlusconi, 23 novembre 1994).
"Da novembre ho dato mandato irrevocabile alla Fininvest di vendere le tv".
(Silvio Berlusconi, 18 marzo 1995).
"Venderò le tv a imprenditori internazionali".
(Silvio Berlusconi, il Giornale, 1° aprile 1995).
"La legge sul conflitto d'interessi ha uno scopo ben preciso: vogliono impedirmi di tornare al governo. Il governo vuole escludermi dalla politica e nello stesso tempo ammazzare Mediaset. Sono rimasti gli stessi... Io sono sempre lo stesso. Anche quando vado al congresso dei Ds o della Margherita mostrando rispetto verso coloro che considero avversari politici e non nemici. Purtroppo i fatti dimostrano che sono gli altri che non considerano il sottoscritto un avversario politico, ma un simbolo politico da togliere di mezzo. Mi ritengono un nemico pericoloso... Se mi sento una vittima? Bè, quello che mi hanno fatto e che mi vogliono fare va oltre la sfida politica".
(Silvio Berlusconi a proposito della legge che gli impone il blind trust, "Libero", 6 maggio 2007).
"Carta Canta" (9 maggio 2007)
:O
giannola
09-05-2007, 10:54
c'è cmq da dire una cosa.
spero che il governo non sia così stupido da voler far vendere attraverso legge mediaset al primo incompetente che passa, che non sono rari in italia.
Altrimenti si rischerebbe di vedere l'ennesima azienda italiana andare in malora (vedi fs, alitalia, telecom, ecc) e venir venduta ad imprenditori esteri.
AtenaPartenos
09-05-2007, 13:45
N.B. oggidì Berlusconi non è proprietario del gruppo finvest ma azionista di riferimento in quanto controlla circa il 40% del capitale azionario. Negli anni cui ti riferisci la partecipazione della famiglia Berlusconi era ben oltre il 50%, se non ricordo male superava il 70%, e si può quindi affermare che, pur parzialmente, ha mantenuto l'impegno a vendere.
Anche la crescita dei suoi capitali va, almeno in gran parte, addebitata all'aumento vertiginoso del valore unitario che le azioni fininvest hanno acquisito nella saggia amministrazione di cui il gruppo ha goduto e che ha attirato acquirenti da ogni parte del mondo desiderosi di investirvi denaro, cosa che non può dirsi di nessun'altra azienda del cosidetto "belpaese". Ora un governo inetto vorrebbe mettere le sue inette zampe su questo gruppo per farne strame come ha fatto con tutto ciò che il suo presidente ha toccato in passato scaricandone i costi sui contribuienti e cioè noi. Che Berlusconi non mi sia affatto simpatico è un fatto assodato ma che io guardi con palese insofferenza a coloro i quali hanno fatto si che Berlusconi potesse avere un controllo eccessivo sui media perchè essi stessi hanno, per primi e per evidentissime ragioni di controllo, barato al tavolo del libero mercato è altrettanto incontestabile e se devo operare, pur obtorto collo, una scelta tra loro scelgo Berlusconi in quanto non è lui il male ma un semplice effetto di un male più profondo e comunque è sempre preferibile un male intelligente ad un male costituito da una torma di incapaci.
Quando si critica ls SX arriva quello che dice ma la DX è peggio.
Quando si critica la DX arriva quello che parla della SX.
Quel post a cui tu edottamente replichi è solo la testimonianza di fatti totalmente disattesi...
Poi fai tu.
giannola
09-05-2007, 16:58
Quando si critica ls SX arriva quello che dice ma la DX è peggio.
Quando si critica la DX arriva quello che parla della SX.
Quel post a cui tu edottamente replichi è solo la testimonianza di fatti totalmente disattesi...
Poi fai tu.
ma berlusconi è la norma.
In italia a memoria non ricordo di politici che promettono e poi mantengono, anche se può suonare qualunquista, è un indicazione su cui riflettere per non domandarsi poi come mai i cittadini non votano.
AtenaPartenos
09-05-2007, 17:01
ma berlusconi è la norma.
In italia a memoria non ricordo di politici che promettono e poi mantengono, anche se può suonare qualunquista, è un indicazione su cui riflettere per non domandarsi poi come mai i cittadini non votano.
Ma è qualunquista anche difendere e assolvere.
Se poi è uno dei tanti non diminuisce ne le colpe ne i meriti.
Per votare FI/Lega/AN non bisogna obbligatoriamente credere agli asini che volano.
giannola
09-05-2007, 17:19
Ma è qualunquista anche difendere e assolvere.
assolutamente
Se poi è uno dei tanti non diminuisce ne le colpe ne i meriti.
Però spiega come funziona il sistema e perchè mani pulite e rimasta solo mani sciaquate.
Per votare FI/Lega/AN non bisogna obbligatoriamente credere agli asini che volano.
oppure aver bisogno di qualche aiuto.
DonaldDuck
09-05-2007, 17:25
Però spiega come funziona il sistema e perchè mani pulite e rimasta solo mani sciaquate.
Ma dovrebbe spiegare il sistema in generale, non soffermandosi ai soliti luoghi (politici) comuni ;)
oppure aver bisogno di qualche aiuto.
Ed un aiutino ad osservare il problema nella globalità. Basta andare tre pagine indietro alla presente.
AtenaPartenos
09-05-2007, 17:41
Ma dovrebbe spiegare il sistema in generale, non soffermandosi ai soliti luoghi (politici) comuni ;)
Quale sarebbe il luogo comune?
DonaldDuck
09-05-2007, 17:51
Quale sarebbe il luogo comune?
Prova ad osservare e descrivere la situazione politica nella sua globalità e vedrai che esiste un unico luogo comune riguardo il conflitto d'interessi. Il resto o non si vede o si fa finta di non vedere. Tre pagine indietro.
La legge sul conflittodi interessi non si farà mai in italia,perchè lede gli interessi sia di cdx che di csx, che stanno lentamente convogliando insieme grazie alla creazione del partito democratico.
Si azzuffano da Floris, poi vanno a cena o a teatro insieme.
Cane non mangi acane.
giannola
09-05-2007, 19:13
La legge sul conflittodi interessi non si farà mai in italia,perchè lede gli interessi sia di cdx che di csx, che stanno lentamente convogliando insieme grazie alla creazione del partito democratico.
Si azzuffano da Floris, poi vanno a cena o a teatro insieme.
Cane non mangi acane.
proprio quello che ho detto io.
La legge sul conflittodi interessi non si farà mai in italia,perchè lede gli interessi sia di cdx che di csx, che stanno lentamente convogliando insieme grazie alla creazione del partito democratico.
Si azzuffano da Floris, poi vanno a cena o a teatro insieme.
Cane non mangi acane.
no mi spiace ma non concordo.
la legge sul conflitto di interessi non si farà mai in italia finché berlusconi sarà al capo dell'opposizione. appena si accenna a questo disegno di legge si odono le strilla di silvio e dei suoi supporters. additando una legge giustissima e presente nelle maggiori democrazie mondiali come legge-ad-personam e ammazza-avversario-politico.
a fini, bossi e casini non li frega una cippa del conflitto di interessi, come nemmeno alla sinistra!
l'anomalia è berlusconi non la legge!
giannola
09-05-2007, 20:54
no mi spiace ma non concordo.
la legge sul conflitto di interessi non si farà mai in italia finché berlusconi sarà al capo dell'opposizione. appena si accenna a questo disegno di legge si odono le strilla di silvio e dei suoi supporters. additando una legge giustissima e presente nelle maggiori democrazie mondiali come legge-ad-personam e ammazza-avversario-politico.
a fini, bossi e casini non li frega una cippa del conflitto di interessi, come nemmeno alla sinistra!
l'anomalia è berlusconi non la legge!
consentimi ma questa è una scusa bella e buona, capisco quando era a capo del governo, ma adesso la maggioranza è un'altra, che facciano la legge se vogliono: meno chiacchiere e più fatti.
Inoltre Berl. non è più il capo di tutta l'opposizione ma solo di una parte quindi cercare una giustificazione del genere da parte dei politici lo troverei alquanto ridicolo.
AtenaPartenos
09-05-2007, 21:14
Prova ad osservare e descrivere la situazione politica nella sua globalità e vedrai che esiste un unico luogo comune riguardo il conflitto d'interessi. Il resto o non si vede o si fa finta di non vedere. Tre pagine indietro.
Ma tu e gianni avete quotato un mio post dove dicevo qualcosa di difficilmente confutabile e impossibile da non condividere.
Se non concordiamo neanche su questo vedo semplicemente atteggiamenti e fatti rigirati e gestiti secondo il bisogno "attivista" e "squadrista" del momento.
Capisco perfettamente lo stato d'animo di chi vota CDX (insofferenza verso il conflitto d'interessi, qualsiasi legge è per colpire mediaset, costantemente alla ricerca di equivalenti e se possibile peggiori conflitti d'interesse nel CSX), e non capisco spesso l'odio del CSX vs il cavaliere.
Non capisco come, tra persone che si conoscano forumisticamente da molto, si ceda così facilmente alla tentazione di commentare squadristicamente...
Io sono d'accordissimo con quanto detto da Donald e Giannola nei post poco sopra e ribadisco tutta la mia delusione rispetto al Cavaliere in politica, proprio per quella e tutta un'altra serie di affermazioni... In questo purtroppo ricade anche il prode Fini e il Bossi (che stimavo, ma ora non più).
Ricordo poi i termini dei miei posts:
1) Spero facciano sta legge, anche così come la stanno pubblicizzando ora
2) Non ci credo tanto neanche io
3) Condizione sinequanon perché il mio voto vada al PD (ci cui condivido a parole quasi tutto) è il conflitto di interessi
AtenaPartenos
09-05-2007, 21:20
consentimi ma questa è una scusa bella e buona, capisco quando era a capo del governo, ma adesso la maggioranza è un'altra, che facciano la legge se vogliono: meno chiacchiere e più fatti.
Inoltre Berl. non è più il capo di tutta l'opposizione ma solo di una parte quindi cercare una giustificazione del genere da parte dei politici lo troverei alquanto ridicolo.
Nò, non lo è purtroppo, perché il leader di FI continua a contare e a monopolizzare tutto, o almeno si cura di dare questa impressione e comunque non si cura di non dare questa impressione.
Cheppoi questa SX e questo CSX sia fiacco è palese, ed è fiacco perché i suoi dirigenti sono al capolinea.
Ma un cambio di dirigenza nel CSX causerebbe una voglia di nuovo anche nel CDX e i nostri vecchi politici (DX e SX) non lo permetterebbero... Risolvessero questo di conflitto di interessi...
consentimi ma questa è una scusa bella e buona, capisco quando era a capo del governo, ma adesso la maggioranza è un'altra, che facciano la legge se vogliono: meno chiacchiere e più fatti.
Inoltre Berl. non è più il capo di tutta l'opposizione ma solo di una parte quindi cercare una giustificazione del genere da parte dei politici lo troverei alquanto ridicolo.
vuoi negare che berlusconi, nonostante sia all'opposizione, abbia un potere mediatico enorme in questo paese?
vuoi negare che una qualsiasi legge che tocchi berlusconi sul conflitto di interessi sarebbe messa alla stregua di un vile e meschino attacco politico?
nonostante questo io dico che bisogna avere il coraggio di fare qualcosa, quando uscirà di scena si metteranno a posto le cose.
DonaldDuck
09-05-2007, 23:39
Non capisco come, tra persone che si conoscano forumisticamente da molto, si ceda così facilmente alla tentazione di commentare squadristicamente...
A a parte il fatto che molto probabilmente hai capito si e no un quarto di quanto detto ( o fai finta come di consueto) vorrei capire come ti permetti di dire "commentare squadristicamente"!! Ma un pò di vergogna non la provi?
DonaldDuck
10-05-2007, 00:01
vuoi negare che berlusconi, nonostante sia all'opposizione, abbia un potere mediatico enorme in questo paese?
vuoi negare che una qualsiasi legge che tocchi berlusconi sul conflitto di interessi sarebbe messa alla stregua di un vile e meschino attacco politico?
nonostante questo io dico che bisogna avere il coraggio di fare qualcosa, quando uscirà di scena si metteranno a posto le cose.
E' una scusa bella e buona. E lo sapete benissimo. Fa comodo nascondere le proprie magane dietro un dito. E' stata stilata una finanziaria e ci sono conflitti d'interessi
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16994904&postcount=218
Le Authority di garanzia sono in conflitto d'interessi
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Doppio-gioco/1563290
Giài immagino che pacchia l'authority che vigilerà sui conflitti d'interessi :D. Volendo se ne trovano anche altri. Mica è difficile. Un ministro dell'Economia che telefona al presidente di Generali invitandolo a entrare nella nuova cerchia dei padroni di Telecom Italia è in conflitto d'interessi, visto che le improprie dichiarazioni del suo premier e dei suoi colleghi di governo hanno depresso il titolo di Telecom per mesi. Il ministro delle Infrastrutture, che esercita poteri sull'Anas che è insieme autorità di vigilanza sulle concessionarie autostradali e concessionaria a sua volta in concorrenza ai privati, è in palese conflitto d'interessi, quando per decreto blocca l'intesa tra privati che avrebbe dato vita alla fusione tra l'italiana Autostrade e la spagnola Abertis. Soru, il presidente della regione Sardegna non è azionista di Tiscali? Ma Prodi non ha "benedetto" la fusione Mediobanca-San Paolo? Ma Fassino e Mastella non avevano espresso parere favorevole all'acquisizione di Telecom da parte di Mediaset? Ma stiamo ancora a discuterci su?
giannola
10-05-2007, 08:05
vuoi negare che berlusconi, nonostante sia all'opposizione, abbia un potere mediatico enorme in questo paese?
vuoi negare che una qualsiasi legge che tocchi berlusconi sul conflitto di interessi sarebbe messa alla stregua di un vile e meschino attacco politico?
nonostante questo io dico che bisogna avere il coraggio di fare qualcosa, quando uscirà di scena si metteranno a posto le cose.
avrà tutto il potere mediatico che vuoi, ma è la maggioranza che ha il potere politico e stai tranquillo che se il governo decide di varare un ddl sul conflitto di interessi il popolo non insorgerà.
Ma avere un minimo di attributi quando si è al potere in italia no ?
Se bisogna aspettare che muoia come dici tu vuol dire che siamo alla frutta, anzi all'ammazacaffè.
AtenaPartenos
10-05-2007, 08:18
avrà tutto il potere mediatico che vuoi, ma è la maggioranza che ha il potere politico e stai tranquillo che se il governo decide di varare un ddl sul conflitto di interessi il popolo non insorgerà.
Ma avere un minimo di attributi quando si è al potere in italia no ?
Se bisogna aspettare che muoia come dici tu vuol dire che siamo alla frutta, anzi all'ammazacaffè.
Bisogna distinguere:
il tuo scoramento, è equivalente al mio, io lo esterno "SPERANDO" che la facciano, tu lo esterni con la "CERTEZZA" che non lo facciano.
Che il Cav continui ad avere una grossa influenza (e il 30% del Paese che lo voterebbe) è un dato di fatto.
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