View Full Version : cos'è Il Tempo???
^TiGeRShArK^
25-04-2006, 01:17
Discussione delle 2 e 10 di notte :D
Allora... la questione è semplice (o meglio... la domanda è semplice, la risposta mi sa un pò meno :D)
Cos'è il tempo?
diciamo ke questo post di idum:
Energia, materia, sono tutte forme della stessa "sostanza". Il fotone "è" il vettore e noi vediamo che questo si muove da un elettrone ad un altro portando con se l'azione, ovvero altra energia. La F elettromagnetica è la forza elettromagnetica elementare, presumibilmente una delle facce del modo con cui l'energia si evolve nell'universo. Il tempo, lo spazio come lo vediamo, sono anche esse manifestazioni di questa energia, laddove contenitore e contenuto sono legate da una sorta di consistenza vicendevole.
mi ha riportato alla mente vekki segoni mentali ke mi tenevano sveglio la notte :D
Ma spieghiamo un pò i miei assurdi ragionamenti (x quanto possibile vista l'ormai tarda ora)
Come facciamo noi ad essere consapevoli del tempo?
sappiamo ke esiste perchè TUTTO intorno a noi si muove.
Le cose, gli oggetti, il sole, la luna le stelle, gli atomi, le particelle.... ecc... ecc....
ma alla fine potremmo noi avere coscienza del tempo se non ci fosse lo spazio per indicarci la sua esistenza?
1)senza spazio il tempo avrebbe modo di esistere?
2)In uno spazio immoto il tempo sarebbe comunque presente?
da qui le varie domande assurde...
ma il tempo è una proprietà dello spazio?
il movimento è una proprietà del tempo o viceversa è il tempo ad essere una proprietà del movimento?
La seconda domanda assurda deriva dalla 1 e dalla 2...
Infatti se non esistesse il tempo sappiamo che non può esistere il movimento.
Ma se non esistesse il movimento il tempo potrebbe esistere????
Immagino sia quest'ultima la domanda ke mi attanaglia di +... oltre ovviamente alla domanda nel titolo del thread :D
mmmmm....
ma pensandoci .... questa è una domanda di fisica o di filosofia??? :sofico:
Secondo me il tempo non deve dipendere dal movimento. Se non mi sbaglio qualche filosofo (Non ricordo chi) diceva che la percezione del tempo è una cosa che dipende dal modo di concepire le cose della nostra mente. Quindi magari altri esseri intelligenti potrebbero non avere una percezione temporale.
Non so se sono stato molto chiaro, in effetti l'argomento non è semplice da trattare :)
Domanda che presumibilmente rimarrà senza risposta dato che, avvertendo comunque il tempo come invecchiamento biologico, ci siamo dentro fino al collo.
Fisicamente il tempo ora come ora non è una grandezza derivata e derivabile da alcunché.....è quasi un concetto primitivo che ci serve quale strumento per derivare altre grandezze (velocità, accelerazione, potenza, ecc.).
^TiGeRShArK^
26-04-2006, 00:17
Domanda che presumibilmente rimarrà senza risposta dato che, avvertendo comunque il tempo come invecchiamento biologico, ci siamo dentro fino al collo.
Fisicamente il tempo ora come ora non è una grandezza derivata e derivabile da alcunché.....è quasi un concetto primitivo che ci serve quale strumento per derivare altre grandezze (velocità, accelerazione, potenza, ecc.).
si ma come hai coscienza del tempo senza spazio?
un secondo è definito come una costante molto grande per il numero di cicli al secondo della lunghezza d'onda della radiazione di un particolare isotopo del cesio se non erro.
Se non esistesse nè materia nè energia il tempo continuerebbe ad esistere?
e anke se esistesse ke significato avrebbe?
a cosa servirebbe avere il tempo se non ci fosse uno spazio ke muta continuamente al suo trascorrere?
secondo me il concetto di tempo è sicuramente legato al concetto di "spazio" secondo la + classica concezione dello spazio-tempo.
Ma in uno spazio completamente immoto e senza energia libera avrebbe ancora senso il concetto di tempo?
da questa considerazione non si potrebbe dunque arguire ke il concetto di tempo è strettamente collegato non tanto allo spazio, quanto al concetto di movimento?
la velocità è la variazione della posizione di un oggetto in due istanti di tempo.
Se non ci fosse tempo tutto sarebbe fermo.
dunque se tutto fosse fermo il tempo ci sarebbe???
spero ke stavolta si sia capita un pò meglio la mia domanda :sofico:
si ma come hai coscienza del tempo senza spazio?
un secondo è definito come una costante molto grande per il numero di cicli al secondo della lunghezza d'onda della radiazione di un particolare isotopo del cesio se non erro.
Se non esistesse nè materia nè energia il tempo continuerebbe ad esistere?
e anke se esistesse ke significato avrebbe?
a cosa servirebbe avere il tempo se non ci fosse uno spazio ke muta continuamente al suo trascorrere?
secondo me il concetto di tempo è sicuramente legato al concetto di "spazio" secondo la + classica concezione dello spazio-tempo.
Ma in uno spazio completamente immoto e senza energia libera avrebbe ancora senso il concetto di tempo?
da questa considerazione non si potrebbe dunque arguire ke il concetto di tempo è strettamente collegato non tanto allo spazio, quanto al concetto di movimento?
la velocità è la variazione della posizione di un oggetto in due istanti di tempo.
Se non ci fosse tempo tutto sarebbe fermo.
dunque se tutto fosse fermo il tempo ci sarebbe???
spero ke stavolta si sia capita un pò meglio la mia domanda :sofico:
Hai riprodotto alla perfezione le domande e le considerazioni che mi giravano in testa 10 anni fa.....solo che ora dopo tanto TEMPO :asd: ho capito che 10 anni fa mi conveniva di più pensare ad altro.....:oink:.....se non altro per non sentirsi dire una caterba di volte "Lo scienziato pazzo non è il ragazzo che fa per me". :D
Allora rispondo io, visto che in questi problemi continuo a inciampare nei miei interessi di fisica :D
da questa considerazione non si potrebbe dunque arguire ke il concetto di tempo è strettamente collegato non tanto allo spazio, quanto al concetto di movimento?
Questa è un interpretazione che ricorre spesso, ad esempio in questo libro:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Unreality_of_Time
ed è particolarmente utile in casi, come in alcune teorie di gravità quantistica, in cui la nozione di tempo scompare completamente, e si ricorre a "orologi convenzionali" per definire lo scorrere del tempo (ad esempio, la dimensione dell'universo).
L'idea è espressa matematicamente in maniera molto elegante qui (http://math.ucr.edu/home/baez/planck/node3.html) (warning - contenuto molto pesante :D) dove lo scorrere del tempo in uno spazio-tempo a n dimensioni è dato dall'applicazione di particolari operatori su elementi a n-1 dimensioni. L'operatore identità (quello che non cambia nulla) corrisponde al passaggio di 0 secondi.
Ma voglio aprire un'altra questione: per la percezione del tempo è necessaria una "memoria" in grado di registrare parte dello stato precedente dell'universo e confrontarlo con quello attuale. Perchè l'informazione sia significativa deve avere una bassa entropia, e questo significa che per registrarla è necessario aumentare l'entropia dell'ambiente esterno. Quindi, in un universo a massima entropia, avrebbe senso definire il tempo? :D
^TiGeRShArK^
26-04-2006, 13:47
Ma voglio aprire un'altra questione: per la percezione del tempo è necessaria una "memoria" in grado di registrare parte dello stato precedente dell'universo e confrontarlo con quello attuale. Perchè l'informazione sia significativa deve avere una bassa entropia, e questo significa che per registrarla è necessario aumentare l'entropia dell'ambiente esterno. Quindi, in un universo a massima entropia, avrebbe senso definire il tempo? :D
ecco bravo, proprio te aspettavo :D
allora...
la questione ke hai posto mi sa ke è diversa però dalla mia :p
se non ci fosse movimento effettivamente non si "manifesterebbe" lo scorrere del tempo, nella tua proposta invece lo scorrere del tempo si manifesterebbe cmq, ma saremmo noi che non ce ne accorgeremmo in quanto sarebbe impossibile memorizzare l'istante precedente per confrontarlo con quello attuale.
Ma alla fine la posizione degli oggetti nei due istanti sarà cmq diversa, sia nel caso in cui ce lo ricordiamo ke nel caso in cui siamo privi di memoria :p
cmq stasera, se riesco dopo diamond, do un okkiata ai link ke hai postato :D
^TiGeRShArK^
26-04-2006, 13:48
Hai riprodotto alla perfezione le domande e le considerazioni che mi giravano in testa 10 anni fa.....solo che ora dopo tanto TEMPO :asd: ho capito che 10 anni fa mi conveniva di più pensare ad altro.....:oink:.....se non altro per non sentirsi dire una caterba di volte "Lo scienziato pazzo non è il ragazzo che fa per me". :D
giusto! :O
le ragazze + ke lo scienziato pazzo preferiscono lo scienziato c*zzo :sofico:
pietro84
26-04-2006, 14:13
si ma come hai coscienza del tempo senza spazio?
un secondo è definito come una costante molto grande per il numero di cicli al secondo della lunghezza d'onda della radiazione di un particolare isotopo del cesio se non erro.
Se non esistesse nè materia nè energia il tempo continuerebbe ad esistere?
e anke se esistesse ke significato avrebbe?
a cosa servirebbe avere il tempo se non ci fosse uno spazio ke muta continuamente al suo trascorrere?
secondo me il concetto di tempo è sicuramente legato al concetto di "spazio" secondo la + classica concezione dello spazio-tempo.
Ma in uno spazio completamente immoto e senza energia libera avrebbe ancora senso il concetto di tempo?
da questa considerazione non si potrebbe dunque arguire ke il concetto di tempo è strettamente collegato non tanto allo spazio, quanto al concetto di movimento?
la velocità è la variazione della posizione di un oggetto in due istanti di tempo.
Se non ci fosse tempo tutto sarebbe fermo.
dunque se tutto fosse fermo il tempo ci sarebbe???
spero ke stavolta si sia capita un pò meglio la mia domanda :sofico:
se non sbaglio Kant nella Critica Della Ragion Pura affronta questo problema.
Lo spazio e il tempo sono strettamente legati al funzionamento dei nostri organi di percezione. Quindi senza nessuna entità sensoriale non ha senso parlare di spazio e tempo.
la questione ke hai posto mi sa ke è diversa però dalla mia :p
se non ci fosse movimento effettivamente non si "manifesterebbe" lo scorrere del tempo, nella tua proposta invece lo scorrere del tempo si manifesterebbe cmq, ma saremmo noi che non ce ne accorgeremmo in quanto sarebbe impossibile memorizzare l'istante precedente per confrontarlo con quello attuale.
L'ho sollevata appunto per analizzare alcuni aspetti della tua idea. Parlando di "movimento" si dà già implicitamente una nozione di tempo, rispetto al quale il cambiamento avviene. Perchè questa variazione non è confontabile con una variazione nello spazio? ;)
L'idea che lo scorrere del tempo "si manifesterebbe comunque" non è dissimile dall'idea newtoniana di un tempo assoluto. Cioè non è necessario neppure che ci siano eventi rispetto ai quali misurare il tempo: esiste sempre un orologio "metafisico" che ticchetta regolarmente e che rappresenta il tempo "reale".
Il fatto che si assuma l'esistenza di una grandezza che non è possibile misurare (come il tempo nell'universo massimamente entropico) porta ad alcuni problemi. Considera che con "memoria" indendo qualsiasi cosa che possa immagazzinare informazioni sullo stato dell'ambiente, quindi anche un circuito o un buco nero :D
Inoltre l'entropia massima di cui parlo non è quella della morte termica: la formula dell'entropia di un buco nero suggerisce che lo spazio-tempo contenga una quantità enorme di entropia.
Se fisicamente non esiste modo per stabilire se due eventi sono uguali o diversi (cioè se è avvenuto un cambiamento) ha senso dire che comunque il tempo scorre? Assomiglia un po' alla nozione di posizione/velocità di una particella nella fisica quantistica, se ci pensi...
Queste considerazioni portano all'idea relazionale (http://en.wikipedia.org/wiki/Philosophy_of_space_and_time#Leibniz_and_Newton) del tempo (Leibniz), cioè lo scorrere del tempo è definibile solo rispetto a un sistema. Ma a questo punto inizia ad esserci troppa carne sul fuoco :D
Discussione delle 2 e 10 di notte :D
Mangiato pesante ? :D
Allora... la questione è semplice (o meglio... la domanda è semplice, la risposta mi sa un pò meno :D)
Cos'è il tempo?
Hai chiesto poco ... :stordita:
C' è gente che per tentare di rispondere a questa domanda ha perso decenni di vita , senza riuscire a cavare un ragno dal buco . :muro:
ma pensandoci .... questa è una domanda di fisica o di filosofia??? :sofico:
dal punto di vista fisico brancoliamo nel buio , dal punto di vista filosofico ... anche :fagiano:
Dal punto di vista fisico il tempo è una delle sfide più importanti che aspettano una soluzione , alcune teorie ( la quantum loop gravity in primis ) stanno cercando di venirne a capo , ma in generale la teoria dice "il tempo è il tempo" :stordita:
pietro84
26-04-2006, 16:16
io so che dal punto di vista fisico il tempo è semplicemente la grandezza che si misura con l'orologio. è quindi una grandezza ben definita. E' poi compito della filosofia approfondire il concetto di tempo
giannola
26-04-2006, 17:02
ecco bravo, proprio te aspettavo :D
allora...
la questione ke hai posto mi sa ke è diversa però dalla mia :p
se non ci fosse movimento effettivamente non si "manifesterebbe" lo scorrere del tempo, nella tua proposta invece lo scorrere del tempo si manifesterebbe cmq, ma saremmo noi che non ce ne accorgeremmo in quanto sarebbe impossibile memorizzare l'istante precedente per confrontarlo con quello attuale.
Ma alla fine la posizione degli oggetti nei due istanti sarà cmq diversa, sia nel caso in cui ce lo ricordiamo ke nel caso in cui siamo privi di memoria :p
cmq stasera, se riesco dopo diamond, do un okkiata ai link ke hai postato :D
ma io ho sempre considerato il tempo come una dimensione, che può attraverso l'uso di una quantità di energia scorrere avanti e indietro, come le 3 dimensioni spaziali.
Anche studiando fisica, nulla osterebbe che gli eventi potessero andare al contrario, riavvolgendosi come quando mandiamo indietro il nostro cd preferito.
Solo che il cd è già scritto per cui ripete sempre la stessa canzone, bisognerebbe chiederci dunque se la nostra stessa esistenza non sia già scritta per cui anche se la riavvolgiamo gli eventi si ripeterebbero tali e quali, è una delle teorie già espresse.
"Ma se il tempo scorre nel cosiddetto continuum, perchè ci ricordiamo il passato ma non il futuro?" (non chiedetemi dove l'ho sentita :muro: )
io so che dal punto di vista fisico il tempo è semplicemente la grandezza che si misura con l'orologio. è quindi una grandezza ben definita. E' poi compito della filosofia approfondire il concetto di tempo
Non è mica tanto semplice ...
Cos' è un orologio ?
E come fai a dimostrare che la progressione del tempo è costante ?
Un secondo misurato un anno fa è uguale a un secondo misurato adesso ?
Nella fisica classica non c' erano problemi , il tempo si assume come un flusso costante , ma nella fisica atomica le cose diventano assai problematiche , quando le dimensioni si fanno più piccole gli effetti relativistici diventano immensamente grandi , a un certo punto lo spazio tempo diventa così aggrovigliato che dati due istanti non si può definire un "prima" e un "dopo" , manca in tutto questo una "teoria del tempo" che ci permetta di derivarlo da qualcos' altro , altrimenti resta sempre come un corpo estraneo infilato a forza dentro le equazioni e il cui comportamento è definito esternamente , e questo fa sì che il tutto non funzioni affatto .
Una delle previsioni più importanti della quantum loop è che il tempo sia quantizzato , un fatto mica da niente .
E come fai a dimostrare che la progressione del tempo è costante ?
E soprattutto che senso ha usare l'aggettivo "costante" che indirettamente nel suo stesso uso introduce una nozione di "tempo"? :p
E soprattutto che senso ha usare l'aggettivo "costante" che indirettamente nel suo stesso uso introduce una nozione di "tempo"? :p
Più che altro manca un riferimento rispetto cui definire "costante" :D
Per parlare di flusso costante serve un tempo "reale" rispetto al quale si confronta la "velocità di marcia" dell'orologio, proprio come in fisica classica. Ma purtroppo un simile tempo è inaccessibile :D
E' un discorso che ricorda quello che ho fatto sull'espansione dell'universo: come si fa a distiguere una reale espansione da una variazione della metrica (=funzione che calcola la distanza fra due punti), e soprattutto ha senso porsi la domanda? :p
Queste questioni sono interessanti perchè ripropongono la disputa fra Newton e Leibniz sulla natura assoluta/relativa dello spazio e del tempo. In fisica classica le due concezioni sono equivalenti (Kant ha offerto un modo per conciliare Leibniz con Newton), ma la fisica moderna ha cambiato completamente le carte in tavola, offrendo maggiori spazi a Leibniz. In particolare l'invarianza per trasformazioni di coordinate (relatività generale) e il principio di gauge (fisica teorica, ciò che non è distinguibile con una misurazione è considerato identico) ricalcano "l'identità degli indiscernibili" di Leibniz.
Non a caso l'approccio relazionale è particolarmente caro a Smolin e Rovelli (i fondatori della Loop Quantum Gravity).
Solo che il cd è già scritto per cui ripete sempre la stessa canzone, bisognerebbe chiederci dunque se la nostra stessa esistenza non sia già scritta per cui anche se la riavvolgiamo gli eventi si ripeterebbero tali e quali, è una delle teorie già espresse.
Questo è il punto che distingue i "presentisti" (esiste solo l'istante presente) dagli "eternalisti" (esiste tutta la sequenza temporale, passato presente e futuro). La mia personale opinione è che la questione dipende dalla definizione di esistenza :D
"Ma se il tempo scorre nel cosiddetto continuum, perchè ci ricordiamo il passato ma non il futuro?" (non chiedetemi dove l'ho sentita :muro: )
Se il futuro influenzasse il nostro presente, una brocca che cade si romperebbe un istante prima di toccare terra.
Ma siccome lo "saprebbe" già si romperebbe prima ancora e così via finchè arriveremo al paradosso che la brocca non sarebbe mai esistita intera...
L'informazione per essere trasportata deve già essere avvenuta, non saremmo nemmeno in grado d'immaginare altrimenti (inoltre, il tempo scorre in una sola direzione, si rallenta ma non si ferma)
cmq il tempo per la relatività è un tuttuno con lo spazio (infatti si dice spaziotempo), e visto che lo spazio è una conseguenza della materia (ovvero, non esiste spazio senza materia) potrei concludere che il tempo è proprietà della materia (infatti il tempo è misurabile con la materia ed i suoi mutamenti, vedi le oscillazioni del cesio ed i decadimenti naturali del c14, dell'u235, del k40 e così via)
La cosa ancora più interessante è che la materia stessa è energia, ergo il tempo potrebbe essere visto come il misuratore delle mutazioni dell'energia, ovvero, essendo anche la materia stessa dipendente dalla temperatura (a -273,15°C la materia cessa di comportarsi come tale, perdendo le sue proprietà di massa), si potrebbe definire il tempo come funzione di temperatura ed energia.
E qui si accende la lampadina dell'entropia (energia/temperatura), ovvero forse il tempo non è altro che l'aumento di entropia dell'universo: quando l'entropia sarà infinita, il tempo non esisterà più (nella mia modestissima opinione), quando l'entropia era 0, il tempo doveva ancora nascere
ecco bravo, proprio te aspettavo :D
allora...
la questione ke hai posto mi sa ke è diversa però dalla mia :p
se non ci fosse movimento effettivamente non si "manifesterebbe" lo scorrere del tempo, nella tua proposta invece lo scorrere del tempo si manifesterebbe cmq, ma saremmo noi che non ce ne accorgeremmo in quanto sarebbe impossibile memorizzare l'istante precedente per confrontarlo con quello attuale.
Ma alla fine la posizione degli oggetti nei due istanti sarà cmq diversa, sia nel caso in cui ce lo ricordiamo ke nel caso in cui siamo privi di memoria :p
cmq stasera, se riesco dopo diamond, do un okkiata ai link ke hai postato :D
Per quello che ricordo io c'è un interessante sviluppo matematico se si combina la teoria della relatività di Einstein con la meccanica quantistica: la relativistica-quantistica. Cio' che ne emerge e' che mentre per le condizioni normali si puo' considerare la variabile tempo come indipendete dalle x, y e z, vi sono particolari condizioni in cui la variabile tempo non è separabile dalla altre tre. Questo porta alla formulazione di un vettore a 4 componenti necessario per la descrizione corretta del sistema fisico sotto osservazione.
Ma a tutto cio' segue una considerazione: o si semplifica tenendo il tempo come variabile a parte, oppure bisogna adottare delle equazioni piuttosto complicatucce :D
CioKKoBaMBuZzo
27-04-2006, 23:00
inoltre, il tempo scorre in una sola direzione, si rallenta ma non si ferma
ma le antiparticelle non sono particelle che scorrono a ritroso nel tempo?
L'informazione per essere trasportata deve già essere avvenuta, non saremmo nemmeno in grado d'immaginare altrimenti
In questo modo non stai dando per implicita l'esistenza di una direzione temporale ("già avvenuta")? L'informazione relativa al "futuro" può essere esistente ma inaccessibile; in questo modo non può influenzare l'istante attuale ;)
e visto che lo spazio è una conseguenza della materia (ovvero, non esiste spazio senza materia) potrei concludere che il tempo è proprietà della materia
Posizione interessante, ma direi che vale anche il contrario, cioè che la materia non può esistere senza lo spazio-tempo. Infatti anche solo per distinguere fra uno e molti abbiamo bisogno di un "palcoscenico". Insomma, è una situazione che ricorda questo quadro di Escher:
http://www.sonntag.cc/diverse/escher/escher_148.jpg
La cosa ancora più interessante è che la materia stessa è energia,
O alla materia è associato un contenuto di energia? ;)
L'energia non possiede proprietà come l'inerzia, ad esempio (il fotone non è energia, è una particella) :D
(a -273,15°C la materia cessa di comportarsi come tale, perdendo le sue proprietà di massa), si potrebbe definire il tempo come funzione di temperatura ed energia.
In corrispondenza dello zero assoluto la materia possiede ancora massa, l'unica peculiarità è che un sistema a quella temperatura ha (solitamente) un solo stato possibile. Questo corrisponde a entropia = 0 (terza legge della termodinamica).
La definizione di entropia a partire da energia e temperatura rischia di essere mal definita, dal momento che esistono diverse definizioni (http://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura) di temperatura. Una definizione più generale di entropia è quella di Boltzmann (http://it.wikipedia.org/wiki/Entropia_(termodinamica)#La_definizione_statistica_dell.27entropia) e coinvolge il numero di possibili microstati del sistema preso in considerazione.
Finito l'excursus fisico, il legame fra entropia e tempo è uno dei più discussi. Questa è l'opinione di un noto filosofo:
http://www.usyd.edu.au/time/price/TAAPch1.html
Insomma, è una situazione che ricorda questo quadro di Escher:
http://www.sonntag.cc/diverse/escher/escher_148.jpg
Adoro questa immagine :D
The_Prof
28-04-2006, 10:48
Immagina di essere in una camera.
Tu distingui perfettamente le tre dimensioni spaziali, ma la dimensione temporale, a causa della limitatezza dei nostri sensi, la percepisci separata.
In altre parole non e' possibile prendere coscienza contemporaneamente dello spazio-tempo quadridimensionale.
Il grosso problema e' che nelle dimensioni spaziali puoi andare avanti e indietro, mentre la freccia temporale e' rivolta sempre in una direzione, verso il futuro.
Ciao :)
In questo modo non stai dando per implicita l'esistenza di una direzione temporale ("già avvenuta")? L'informazione relativa al "futuro" può essere esistente ma inaccessibile; in questo modo non può influenzare l'istante attuale ;)
In questo modo pretenderei di DIMOSTARE la direzione del tempo, che appunto segue l'aumento dell'entropia (entropia brocca intera<entropia brocca rotta)
Posizione interessante, ma direi che vale anche il contrario, cioè che la materia non può esistere senza lo spazio-tempo. Infatti anche solo per distinguere fra uno e molti abbiamo bisogno di un "palcoscenico". Insomma, è una situazione che ricorda questo quadro di Escher:
http://www.sonntag.cc/diverse/escher/escher_148.jpg
Certo, la cosa è biunivoca, infatti ho posto l'inizio del tempo al momento del bigbang, quando non esisteva lo spaziotempo e l'entropia era 0, un'istante dopo si formò lo spaziotempo e l'entropia cominciò a crescere... certo, il ragionamento può essere fatto a ritroso (dall'entropia allo spaziotempo), ma è più naturale partire dalla dimensione che noi percepiamo
IO alla materia è associato un contenuto di energia? ;)
L'energia non possiede proprietà come l'inerzia, ad esempio (il fotone non è energia, è una particella) :D
In corrispondenza dello zero assoluto la materia possiede ancora massa, l'unica peculiarità è che un sistema a quella temperatura ha (solitamente) un solo stato possibile. Questo corrisponde a entropia = 0 (terza legge della termodinamica)
non mi ricordo dove, ma avevo letto che vicino allo 0 assoluto la materia si comporta come un'onda elettromagnetica (poi, probabilmente dipende sempre dalla "corrente" di ricercatori che si considera, nel senso che magari un giorno riusciranno a mettersi d'accordo ;) )
cmq la definizione d'entropia che intendo è la classica dQ/dT=dS (dato che anche la termodinamica statistica ha confermato i risultati della t. classica, e la seconda è molto più intuitiva)
In questo modo pretenderei di DIMOSTARE la direzione del tempo, che appunto segue l'aumento dell'entropia (entropia brocca intera<entropia brocca rotta)
Questa affermazione, pur considerata vera dalla maggior parte dei fisici, nasconde molti tranelli, fra cui la mancanza di una definizione di entropia dell'intero universo (in particolare, dell'entropia del campo gravitazionale (http://www.hawking.org.uk/text/physics/entropy.html)). Ad esempio, considera un universo che raggiunto il massimo dell'entropia inizia a contrarsi, fino a un Big Crunch. L'entropia inizia a diminuire? Se sì, in quella parte dell'universo il tempo scorre "all'indietro" (rispetto a noi, ovviamente)? :D
(il già citato Prince affronta proprio questo problema)
non mi ricordo dove, ma avevo letto che vicino allo 0 assoluto la materia si comporta come un'onda elettromagnetica
Non esattamente: si comporta come un unico sistema quantistico, mostrando quindi alcune caratteristiche tipiche di una "onda", come la delocalizzazione degli atomi.
Questa affermazione, pur considerata vera dalla maggior parte dei fisici, nasconde molti tranelli, fra cui la mancanza di una definizione di entropia dell'intero universo (in particolare, dell'entropia del campo gravitazionale (http://www.hawking.org.uk/text/physics/entropy.html)). Ad esempio, considera un universo che raggiunto il massimo dell'entropia inizia a contrarsi, fino a un Big Crunch. L'entropia inizia a diminuire? Se sì, in quella parte dell'universo il tempo scorre "all'indietro" (rispetto a noi, ovviamente)? :D
(il già citato Prince affronta proprio questo problema)
Problema del resto già affrontato anche da Hawking
ma le antiparticelle non sono particelle che scorrono a ritroso nel tempo?
No. L'antimateria è spiegata a livello matematico facendo quello che dicevo prima: utilizzando la relatività e la meccanica quantistica. Salta fuori che la materia ha due stati possibili, separati da una quantità enorme di energia: (2 m c^2). Uno sta a +mc^2 e l'altro a -mc^2. Per cui se uno è la materia, l'altro è l'antimateria. Ne risulta che l'annichilimento produce 2mc^2 di energia :D
CioKKoBaMBuZzo
28-04-2006, 20:09
ma mica l'ho detto io...l'ha detto feynman..avrà avuto le sue ragioni per dirlo :D
No. L'antimateria è spiegata a livello matematico facendo quello che dicevo prima: utilizzando la relatività e la meccanica quantistica. Salta fuori che la materia ha due stati possibili, separati da una quantità enorme di energia: (2 m c^2). Uno sta a +mc^2 e l'altro a -mc^2. Per cui se uno è la materia, l'altro è l'antimateria. Ne risulta che l'annichilimento produce 2mc^2 di energia :D
Forse qui è opportuno fare qualche precisazione :D
Quella che hai esposto è la "teoria delle buche" (http://en.wikipedia.org/wiki/Dirac_equation#Hole_theory) di Dirac, dove il vuoto è visto come un mare ("mare di Dirac") di elettroni virtuali nello stato fondamentale, un elettrone è uno stato "eccitato" e il positrone è la buca che lascia nel "mare". Questa descrizione può essere considerata un artificio matematico, e nelle più generali teorie di campo quantistiche infatti è assente.
La storia delle particelle che "viaggiano all'indietro" nel tempo è stata divulgata da Feynman e in certo senso ha una sua validità :p
Tutte le particelle rispettano la cosidetta simmetria CPT (carica-parità-tempo - per approfondimenti qui (http://scienzapertutti.lnf.infn.it/P4/simme1.html) ), vale a dire che applicando le tre trasformazioni contemporaneamente a un sistema si ottiene un sistema governato dalle stesse leggi. Applicando una trasformazione CP a una particella si ottiene la sua antiparticella; una trasformazione T inverte la direzione del tempo. In questo senso una particella di materia che va "avanti" nel tempo è indistinguibile da una particella di antimateria che va "indietro" nel tempo. Chi è audace può sostenere che i positroni effettivamente sono elettroni che viaggiano a ritroso nel tempo :D
E a questo punto non posso non citare un aneddoto famoso fra i fisici:
Wheeler (http://en.wikipedia.org/wiki/John_Archibald_Wheeler): "Ho capito come mai tutti gli elettroni hanno la stessa massa".
Feynman (http://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Feynman): "Perchè?"
Wheeler: "Perchè sono lo stesso elettrone!"
Anche ai fisici non manca la fantasia :D
CioKKoBaMBuZzo
28-04-2006, 22:20
che cos'è la parità?
che cos'è la parità?
Link che ho già dato (http://scienzapertutti.lnf.infn.it/P4/simme2.html) :fiufiu: altrimenti andiamo troppo OT :D
E a questo punto non posso non citare un aneddoto famoso fra i fisici:
Wheeler: "Ho capito come mai tutti gli elettroni hanno la stessa massa".
Feynman: "Perchè?"
Wheeler: "Perchè sono lo stesso elettrone!"
Anche ai fisici non manca la fantasia :D
Eppure come spiegazione non è affatto così peregrina , anzi ;)
CioKKoBaMBuZzo
29-04-2006, 11:40
Link che ho già dato (http://scienzapertutti.lnf.infn.it/P4/simme2.html) :fiufiu: altrimenti andiamo troppo OT :D
ah ops non avevo visto :D
Genjo Sanzo
29-04-2006, 22:33
avrò capito un decimo di quanto avete scritto, ma vi giuro che sono assolutamente affascinato :D
CioKKoBaMBuZzo
29-04-2006, 23:38
bhe è il modo migliore per appassionarsi :D all'inizio neach'io capivo niente...ora continuo a non capire niente, ma per lo meno con l'aiuto di alcuni concetti ricorrenti posso far finta di capire un minimo :D
Genjo Sanzo
30-04-2006, 12:14
bhe è il modo migliore per appassionarsi :D all'inizio neach'io capivo niente...ora continuo a non capire niente, ma per lo meno con l'aiuto di alcuni concetti ricorrenti posso far finta di capire un minimo :D
beh, sono conquiste importanti nella vita di un uomo :D
un giorno anche io, forse, potrò dire "non ci ho capito nulla, e continuo a non capirci nulla" :sofico:
M'iscrivo e piu tardi leggo :)
Cos'è il tempo?
ma pensandoci .... questa è una domanda di fisica o di filosofia??? :sofico:
Il tempo è una forma mentis
Quindi è una domanda di filosofia.
Comunque penso che se non avessimo avuto una
stella che scandisse il tempo con ciclicità costante
non credo che avremmo avuto il tempo tra le forme
mentis.
Bisognerebbe conoscere il parere di un'antropologo.
Immagina di essere in una camera.
Tu distingui perfettamente le tre dimensioni spaziali, ma la dimensione temporale, a causa della limitatezza dei nostri sensi, la percepisci separata.
In altre parole non e' possibile prendere coscienza contemporaneamente dello spazio-tempo quadridimensionale.
Il grosso problema e' che nelle dimensioni spaziali puoi andare avanti e indietro, mentre la freccia temporale e' rivolta sempre in una direzione, verso il futuro.
Ciao :)
senza chiamare in causa cose complicate, io sono d'accordo con questa teoria. Siamo immersi fino al collo nei sistemi di riferimento. Ci dovremmo chiedere cosa è lo spazio allora. Ma non sono due faccie della stessa medaglia?
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.
e vorrei dire anche una cosa...
Vale sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre di darle una risposta.
CONFITEOR
17-05-2006, 10:54
cos'è Il Tempo???
ciò ke occorre a percorrere uno spazio. :fagiano:
CioKKoBaMBuZzo
17-05-2006, 19:05
Il tempo è una forma mentis
Quindi è una domanda di filosofia.
Comunque penso che se non avessimo avuto una
stella che scandisse il tempo con ciclicità costante
non credo che avremmo avuto il tempo tra le forme
mentis.
Bisognerebbe conoscere il parere di un'antropologo.
bhè se non avessimo avuto una stella a scandire il tempo non saremmo neanche nati :D
comunque forse non avremmo avuto una scansione del tempo in secondi, minuti, ore, giorni, settimane ecc, ma avremmo comunque disposto gli eventi secondo una successione che avremmo chiamato cronologica o temporale (o chissà, forse sfnsalkòae o sadcsalreò)...alla fine anche il sorgere e il tramontare del sole sono successioni di eventi...successioni cicliche è vero, ma non sono solo le successioni cicliche a darci l'idea del tempo...tutto questo secondo me :D
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