View Full Version : Overload/Override ... in italiano
Sto realizzando delle slide su Java in italiano, che potrebbero essere utili in futuro a me o ad altri ma adesso mi servono principalmente per imprimere meglio nella mia testa ;) tutti i concetti di Java.
Mi è venuto un dubbio: "overload" e "override" come caspita li traduco??? Overload lo tradurrei "sovraccaricare" ma override???
beppegrillo
13-04-2006, 17:53
sovrascrivere?
Sto realizzando delle slide su Java in italiano, che potrebbero essere utili in futuro a me o ad altri ma adesso mi servono principalmente per imprimere meglio nella mia testa ;) tutti i concetti di Java.
Mi è venuto un dubbio: "overload" e "override" come caspita li traduco??? Overload lo tradurrei "sovraccaricare" ma override???
certi termini non si possono tradurre...
Ziosilvio
13-04-2006, 21:16
Overload lo tradurrei "sovraccaricare" ma override???
"Scavalcare"?
Nei testi italiani trovi sovrascrivere, in riferimento al fenomeno che gli angloamericani chiamano override.
A conti fatti, tuttavia, lo "scavalcare" di ZioSilvio descriverebbe meglio l'effetto della sovrascrittura, perchè la definizione "sovrascrivente" si affianca alla "sovrascritta" e l'invocazione "scavalca" l'originale per arrivare alla definizione del tipo in esecuzione.
Credo comunque che tu possa chiamarlo anche "inforchettata": basta che tu dica "chiamo forchettata il fenomeno che...blablabla" e il rigore terminologico è salvo :).
Fenomeno85
14-04-2006, 07:41
non tradurli ;)
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
Il dubbio di andbin non è affatto sterile. Se intende coniugare il verbo deve per forza tradurlo. Che facciamo, "overlodiamo" i costruttori? Oppure si può osservare come io "overraidi" il tal metodo? E perchè non un "noio volevuam savuar l'indiriss, ia?" :D
Fenomeno85
14-04-2006, 12:06
Il dubbio di andbin non è affatto sterile. Se intende coniugare il verbo deve per forza tradurlo. Che facciamo, "overlodiamo" i costruttori? Oppure si può osservare come io "overraidi" il tal metodo? E perchè non un "noio volevuam savuar l'indiriss, ia?" :D
overlodiamo :O è più professionale :D
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
certi termini non si possono tradurre...Eh ... lo so, lo so. :rolleyes:
Anzi, mi hai fatto venire in mente che una volta mi avevano prestato un libro sul processore 80386. Il libro era in italiano, pubblicato da una nota casa editrice, ed era la traduzione dalla versione inglese dello stesso libro.
Già il libro aveva parecchi errori tipografici ma la cosa davvero pessima è che avevano tradotto proprio tutto! Per dirne una: "microprocessor clock frequency" l'avevano fatto diventare "frequenza di orologio del microprocessore". :sbonk: :eek:
Più o meno un milione di anni fa ad un colloquio di lavoro l'intervistatrice esordì con uno splendido "mi faccia un feedback del suo background" al che io risposi "e un <<the pen is on the table>> non ce lo vogliamo mettere?". Non ne fu divertita quanto speravo :D.
Per tendenza personale preferisco che i libri in italiano siano scritti in italiano, altrimenti lunga vita ad Amazon, mi prendo la versione originale. Certo ci vuole un po' di finezza. Per hard disk ha senso disco fisso, dove fisso sottintende la differenza con i dischi rimuovibili. "rigido" suona bene ma è strano (che gli altri sono molli?). Altri sono strani e stonati. Non ricordo dove ma so di aver letto un "direttorio" per "directory": roba da far accapponare la pelle delle orecchie.
Fenomeno85
14-04-2006, 19:27
Più o meno un milione di anni fa ad un colloquio di lavoro l'intervistatrice esordì con uno splendido "mi faccia un feedback del suo background" al che io risposi "e un <<the pen is on the table>> non ce lo vogliamo mettere?". Non ne fu divertita quanto speravo :D.
Per tendenza personale preferisco che i libri in italiano siano scritti in italiano, altrimenti lunga vita ad Amazon, mi prendo la versione originale. Certo ci vuole un po' di finezza. Per hard disk ha senso disco fisso, dove fisso sottintende la differenza con i dischi rimuovibili. "rigido" suona bene ma è strano (che gli altri sono molli?). Altri sono strani e stonati. Non ricordo dove ma so di aver letto un "direttorio" per "directory": roba da far accapponare la pelle delle orecchie.
si ma alcune cose non possono essere tradotte .. è gergo informatico punto.
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
Xalexalex
14-04-2006, 19:31
Scusa "to overclock" come lo traduci??
Sovraorologiare??? :sofico:
Scusa "to overclock" come lo traduci??
Sovraorologiare??? :sofico:
:D
Per fortuna non mi occupo di traduzioni :D. Immagino però che un tecnico (ingegnere meccanico o simili) saprebbe dirci qual'è il termine a cui corrisponde il fenomeno che gli americani chiamano overclock.
Circa il "è gergo informatico punto" io ci avrei messo un punto di domanda. Il "gergo informatico" non esiste. E' possibile che esista un italiano tecnico-informatico, come esiste quello tecnico-giuridico, tecnico-commerciale e via dicendo. Che è pur sempre un sottoinsieme dell'ìtaliano comune: di tutti i termini italiani alcuni sono tecnico-XXX. Non è che uno possa inventarsi le regole della lingua che parla altrimenti sgambazziamo la squicchera e fricchellera al bum.
Poi, per carità, non è che uno si stracci le vesti in piazza se vede scritta una parola straniera, tanto più che ci sono regole che dicono come quando e dove sia possibile farlo.
^TiGeRShArK^
14-04-2006, 22:51
Più o meno un milione di anni fa ad un colloquio di lavoro l'intervistatrice esordì con uno splendido "mi faccia un feedback del suo background" al che io risposi "e un <<the pen is on the table>> non ce lo vogliamo mettere?". Non ne fu divertita quanto speravo :D.
Per tendenza personale preferisco che i libri in italiano siano scritti in italiano, altrimenti lunga vita ad Amazon, mi prendo la versione originale. Certo ci vuole un po' di finezza. Per hard disk ha senso disco fisso, dove fisso sottintende la differenza con i dischi rimuovibili. "rigido" suona bene ma è strano (che gli altri sono molli?). Altri sono strani e stonati. Non ricordo dove ma so di aver letto un "direttorio" per "directory": roba da far accapponare la pelle delle orecchie.
quelli da 5 - 1/4 sono molli :O
:asd:
per i testi tecnici e scientifici secondo me è meglio mantenere l'uso dei termini in inglese
Non piace neanche a me quando la gente usa termini inglesi nel normale linguaggio colloquiale, quando si può utilizzare benssimo l'italiano
Il "feedback del suo background" è stupendo :D
Fenomeno85
15-04-2006, 09:30
Circa il "è gergo informatico punto" io ci avrei messo un punto di domanda. Il "gergo informatico" non esiste. E' possibile che esista un italiano tecnico-informatico, come esiste quello tecnico-giuridico, tecnico-commerciale e via dicendo. Che è pur sempre un sottoinsieme dell'ìtaliano comune: di tutti i termini italiani alcuni sono tecnico-XXX. Non è che uno possa inventarsi le regole della lingua che parla altrimenti sgambazziamo la squicchera e fricchellera al bum.
la maggior parte delle invenzioni informatiche sono americane più che altro dell'esercito americano ... i linguaggi son nati lì.
Mi farebbe ridere uno che mi viene a fare una lezione e mi traduce debug (che mi dice tolgo le cimici?? mica sono sulla eniac dove le cimici la sputtanavano), linker, frame pointer, router etc etc
Poi sapere un attimo i termici tecnici non fa mai male ;). Poi se uno non vuole usare termini inglesi per me è out dalla programmazione.
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
Poi se uno non vuole usare termini inglesi per me è out dalla programmazione.
quoto quoto e straquoto!
Ad evitare che qualcuno ci creda veramente, Simula e BETA erano norvegesi, Pascal svizzero e Algol un misto. Non credo che la storia dei linguaggi di programmazione abbia una bandiera.
Credevo che stessimo parlando di parole straniere in frasi italiane e non dell'indice di competenza di un programmatore. Naturalmente ho il massimo rispetto per opinioni diverse dalla mia.
Personalmente ritengo che competente sia chi conosce e sa spiegare il perchè delle cose. Che sappia anche come si chiamino conta meno di niente.
Questo nel mondo di Alice. Nel mondo reale vige la norma citata da Fenomeno85 e ribadita da v1ruz: le parole contano più della consapevolezza di ciò che significano.
Più o meno un milione di anni fa ad un colloquio di lavoro l'intervistatrice esordì con uno splendido "mi faccia un feedback del suo background" al che io risposi "e un <<the pen is on the table>> non ce lo vogliamo mettere?". Non ne fu divertita quanto speravo :D.Scusa ... non ho resistito ... forse l'intervistatrice pensava che "pen" fosse qualcos'altro ... :rotfl:
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