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View Full Version : italia divisa in 10 classi


gaglioppo
02-04-2006, 10:51
ciao amici,

ho sentito in giro che è stato tirato su uno studio sui redditi degli italiani, non ricordo però bene in base a quali criteri (dichiarazione dei redditi? possesso di titoli, conti correnti.... ) quindi chiederei innanzittutto di sviluppare questo punto, non sono riuscito a trovare i link giusti.

ogni fascia è costituita da uno stesso numero di persone (famiglie?).

La fascia più ricca produrrebbe la maggior parte del reddito, quindi sarebbe giusto tassarla maggiormente rispetto alle altre (forse anche perchè si tratterebbe di solo 1/10 dei voti che si potrebbero avere)

Inoltre mi chiedo se queste fasce rispettino veramente lo stato delle famiglie italiane (che come tutti sanno dichiarano tutte i loro guadagni annui con trasparenza...)

Ora, scusate se i miei dati sono molto deficitari e se sono poco informato, ma ho scritto appunto per conoscere meglio l'argomento.

grazie

Sisco x
02-04-2006, 10:54
sei OT

zena
02-04-2006, 10:57
e due!!!

SEI PALESEMENTE OT...e non puoi aprire 1000 3d uguali!


Leggi le regole!!! :read: :read:
oppure stai cercando di essere :banned: ??


:doh: :doh: :muro:

gaglioppo
02-04-2006, 11:00
scusate tutti, ma è evidente che HO SBAGLIATO, è inutile attaccarmi in questo modo.

sto cercando di contattare i moderatori per farmi spostare questo 3d e cancellare l'altro.

abbiate un pò di comprensione, uno non può sbagliare ? :-(

darkins
02-04-2006, 11:03
ciao amici,

ho sentito in giro che è stato tirato su uno studio sui redditi degli italiani, non ricordo però bene in base a quali criteri (dichiarazione dei redditi? possesso di titoli, conti correnti.... ) quindi chiederei innanzittutto di sviluppare questo punto, non sono riuscito a trovare i link giusti.

ogni fascia è costituita da uno stesso numero di persone (famiglie?).

La fascia più ricca produrrebbe la maggior parte del reddito, quindi sarebbe giusto tassarla maggiormente rispetto alle altre (forse anche perchè si tratterebbe di solo 1/10 dei voti che si potrebbero avere)

Inoltre mi chiedo se queste fasce rispettino veramente lo stato delle famiglie italiane (che come tutti sanno dichiarano tutte i loro guadagni annui con trasparenza...)

Ora, scusate se i miei dati sono molto deficitari e se sono poco informato, ma ho scritto appunto per conoscere meglio l'argomento.

grazie

sei OT ma ti rispondo che se togli soldi alla gente che ha soldi questi saranno meno spinti ad investire e quindi a fare girare l'economia e visto che producono la parte piu' alta di reddito cio portera' ad un peggioramento dell'intero sistema. se tassi chi non ha soldi (ovviamente di poco) togli un euro a ciascuno e ci saranno solo caffe' in meno visto che le potenzialita' di questa "classe" sono basse.

Onisem
02-04-2006, 13:26
sei OT ma ti rispondo che se togli soldi alla gente che ha soldi questi saranno meno spinti ad investire e quindi a fare girare l'economia e visto che producono la parte piu' alta di reddito cio portera' ad un peggioramento dell'intero sistema. se tassi chi non ha soldi (ovviamente di poco) togli un euro a ciascuno e ci saranno solo caffe' in meno visto che le potenzialita' di questa "classe" sono basse.
:asd: Interessante. Si è visto bene in questi anni cosa riescono a far girare le "classi alte" nostrane... Un paese come l'Italia non può prescindere dai consumi interni, e non parlo di Ferrari o SUV. Dubito che un milionario debba rinunciare a consumi non di lusso perchè gli fai pagare il giusto, viceversa se decurti il potere d'acquisto della classe media... Un pò di sana deflazione competitiva potrebbe essere una buona cosa.

gaglioppo
02-04-2006, 13:38
mi potete aiutare a trovare un riferimento per vedere su cosa si basa la divisione in 10 fasce?

YellowT
02-04-2006, 13:51
mi potete aiutare a trovare un riferimento per vedere su cosa si basa la divisione in 10 fasce?

Cerca "Teoria della descrescenza dell'utilità delle unità marginali di reddito". è una teoria economica ad oggi ancora seguita che presuppone che ogni aumento di reddito contribuisca sempre meno all'aumento del benessere. Per esempio se a chi prende 1500 euro al mese do 200 Euro in più, questo guadagnerà in benessere molto di più che dando 2 milione a chi ne guadagna già 10. Percentualmente l'incremento è lo stesso.
Quindi chi guadagna di più potrebbe essere maggiormente tassato proprio perchè sottraendogli redditi gli si preclude una minore parte del benessere.
Di contro, altre teorie spiegano che è proprio chi più genera redditi che fa girare l'economia creando di riflesso un benessere maggiore rispetto agli altri per tutta la collettività.

Ce ne sarebbe da scrivere 1 ora, comunque un libro di economia pubblica ti può aiutare.

mauriz83
02-04-2006, 15:09
Cerca "Teoria della descrescenza dell'utilità delle unità marginali di reddito". è una teoria economica ad oggi ancora seguita che presuppone che ogni aumento di reddito contribuisca sempre meno all'aumento del benessere. Per esempio se a chi prende 1500 euro al mese do 200 Euro in più, questo guadagnerà in benessere molto di più che dando 2 milione a chi ne guadagna già 10. Percentualmente l'incremento è lo stesso.
Quindi chi guadagna di più potrebbe essere maggiormente tassato proprio perchè sottraendogli redditi gli si preclude una minore parte del benessere.
Di contro, altre teorie spiegano che è proprio chi più genera redditi che fa girare l'economia creando di riflesso un benessere maggiore rispetto agli altri per tutta la collettività.

Ce ne sarebbe da scrivere 1 ora, comunque un libro di economia pubblica ti può aiutare.
a tutto questo si può aggiungere che in Italia non ci sono grandissimi capitalisti,dei seri investitori che investendo in settori chiave come ricerca e università fanno crescere l'economia globale del paese,per esempio da noi manca una azienda farmaceutica nazionale con le palle capace di fare concorrenza nel mondo(mentre all'estero ce ne sono a bizzeffe e ne fanno di cotte e di crude).Da noi ci sono solo grandi investitori edilizi,investitori nei servizi (le banche?,le autostrade?)e nelle telecomunicazioni,questi 3 non servono a niente per trainare l'economia.
Allora si deve scegliere,o si agevola la fusione di grandi capitali italiani con l'obbiettivo di investire in ricerca "privata"(di tutti i tipi:scientifica,medica,biologica,tecnologica) e sinceramente a me pare di capire che i nostri grandi imprenditori sono bravi a spennare la gente più che a far progredire il paese,non li vedo proprio i vari Ricucci e Berlusconi a investire in ricerca medica per loro non è un guadagno quindi è una spesa;oppure si tassa questa gente e ci pensa lo stato ad investire in ricerca,poi tra 10-20 anni sarà cambiata la mentalità italiana,tutti penseranno che uno stato senza ricerca non andrà mai e poi mai avanti,ed è così(quindi investimenti importanti ,costanti e sempre maggiori nel tempo sia da parte dello stato che con l'aiuto di privati e perchè no invogliando in qualche maniera i grossi capitali esteri a investire qui).Solo così avremo un vero progresso,un progresso tangibile,alla portata di tutti ,anche dalle fasce sociali bassissime .Attenzione io non dico che i ricchi non debbano esistere e che bisogna tassarli all'inverosimile perchè non sarebbe giusto,ma secondo me dovrebbero essere un po più generosi per il bene del paese.
La cosa importante è imho trovare il giusto compromesso di tasse da far pagare ai super-ricchi,basta adeguarsi a quei paesi (europei) che hanno un motore economico ben avviato e produttivo.
Non possiamo fare l'esempio dell'America dove li gli stessi grandi imprenditori,investono in ricerca,l'Italia non ha imprenditori di quel calibro(intendo proprio calibro monetario).

gourmet
02-04-2006, 16:09
sei OT ma ti rispondo che se togli soldi alla gente che ha soldi questi saranno meno spinti ad investire e quindi a fare girare l'economia e visto che producono la parte piu' alta di reddito cio portera' ad un peggioramento dell'intero sistema. se tassi chi non ha soldi (ovviamente di poco) togli un euro a ciascuno e ci saranno solo caffe' in meno visto che le potenzialita' di questa "classe" sono basse.

Questo è sbagliatissimo, chiunque abbia studiato economia politica, sa che i capitalisti hanno una propensione al consumo (in percentuale al reddito ovviamente) molto inferiore ai salariati(lavoratori dipendenti). Quindi una politica di redistribuzione del reddito a favore dei salariati non fa altro che aumentare i consumi interni, e quindi giova molto all'economia.

gaglioppo
02-04-2006, 16:47
ma insomma nessuno sa di preciso in base a quali criteri si sono create queste 10 fasce?

YellowT
02-04-2006, 16:51
Questo è sbagliatissimo, chiunque abbia studiato economia politica, sa che i capitalisti hanno una propensione al consumo (in percentuale al reddito ovviamente) molto inferiore ai salariati(lavoratori dipendenti). Quindi una politica di redistribuzione del reddito a favore dei salariati non fa altro che aumentare i consumi interni, e quindi giova molto all'economia.

Questo è falso. Vecchie esperienze negli states hanno dimostrato che l'economia generale cresce di più quando si riducono le tasse ai ricchi piuttosto che ai poveri. Alzare le tasse ai più ricchi (solitamente imprenditori) deprime gli investimenti nelle aziende (che sono fatti da chi ha i soldi, non da chi compra 1 pagnotta in più ogni giorno) che alla lunga perdono competitività. DI riflesso anche la situazione occupazionale del paese peggiora.

Il compromesso è difficile da trovare ma secondo me chi dice "dobbiamo stratassare i ricchi e i grandi patrimoni" (grandi poi, 250000 Euro? Un appartamento in città e un'auto, a questa cifra ci arrivano tutti. Il ceto medio poi supera tranquillamente i 500000 tra numero di auto e seconde case in montagna o al mare, investimenti azionari) è solo un populista perchè così facendo farebbe solo fuggire capitali all'estero, peggiorando ancora la situazione. Preferisco riportare miliardi in Italia senza fargli pagare niente piuttosto che farli uscire per accontentare chi di economia non capisce 1 acca.
Tralaltro, ma che tasse si volgiono aumentare se già in Italia l'aliquota media è sul 40%? Ma lo sapete che lo stato Italiano è nelle ultime posizioni per efficienza dello stato? Probabilmente migliorando questa si avrebbero dei tali risparmi che sarebbe possibile tagliare le tasse senza tagliare gli investimenti.

YellowT
02-04-2006, 16:53
ma insomma nessuno sa di preciso in base a quali criteri si sono create queste 10 fasce?

Le 10 fasce sono solo una semplificazione voluta dal legislatore. Come i vari scaglioni di aliquote. Non ci sono leggi economiche specifiche. Si anlizza l'ambiente e si decide (sogettivamente) quali sono i livelli di reddito accettabili e i livelli di tassazione adeguati. Le fasce potevano essere 5 come 15. Dipende dalla volontà dei vari gopverni e dall'ambiente macroeconomico del paese.

Onisem
02-04-2006, 17:56
Questo è falso. Vecchie esperienze negli states hanno dimostrato che l'economia generale cresce di più quando si riducono le tasse ai ricchi piuttosto che ai poveri. Alzare le tasse ai più ricchi (solitamente imprenditori) deprime gli investimenti nelle aziende (che sono fatti da chi ha i soldi, non da chi compra 1 pagnotta in più ogni giorno) che alla lunga perdono competitività. DI riflesso anche la situazione occupazionale del paese peggiora.

Il compromesso è difficile da trovare ma secondo me chi dice "dobbiamo stratassare i ricchi e i grandi patrimoni" (grandi poi, 250000 Euro? Un appartamento in città e un'auto, a questa cifra ci arrivano tutti. Il ceto medio poi supera tranquillamente i 500000 tra numero di auto e seconde case in montagna o al mare, investimenti azionari) è solo un populista perchè così facendo farebbe solo fuggire capitali all'estero, peggiorando ancora la situazione. Preferisco riportare miliardi in Italia senza fargli pagare niente piuttosto che farli uscire per accontentare chi di economia non capisce 1 acca.
Tralaltro, ma che tasse si volgiono aumentare se già in Italia l'aliquota media è sul 40%? Ma lo sapete che lo stato Italiano è nelle ultime posizioni per efficienza dello stato? Probabilmente migliorando questa si avrebbero dei tali risparmi che sarebbe possibile tagliare le tasse senza tagliare gli investimenti.

Si, ma noi non siamo gli USA. L'aliquota media sarà anche del 40%, ma certe "operazioni" che tra l'altro non producono lavoro e nuova ricchezza ma solo accumulo sono soggette ad una tassazione ridicolmente bassa, non si capisce dove sia lo scandalo nel riequilibrare questa cosa. Rigetto poi la logica secondo cui piuttosto che niente è meglio far rientrare capitali praticamente esentasse qualunque sia la loro provenienza, primo per una questione morale che dovrebbe essere evidente, secondo perchè si è visto che razza di droga costituiscono per il mercato, nel medio e lungo termine una vera e propria iattura. Infine lo Stato italiano è inefficiente non tanto per colpa delle amministrazioni locali che vengono oggi pesantemente penalizzate, quanto per gli sperperi, regalie e abbuffate indecenti di quegli enormi carrozzoni che sono i ministeri. E allora perchè non si riducono i trasferimenti a questi? Forse perchè chi dovrebbe decretarli è in realtà il responsabili di simili distrazioni di denaro pubblico, pur affermando di voler in tutti i modi porre rimedio alla questione?

misterx
02-04-2006, 18:01
sei OT ma ti rispondo che se togli soldi alla gente che ha soldi questi saranno meno spinti ad investire e quindi a fare girare l'economia e visto che producono la parte piu' alta di reddito cio portera' ad un peggioramento dell'intero sistema. se tassi chi non ha soldi (ovviamente di poco) togli un euro a ciascuno e ci saranno solo caffe' in meno visto che le potenzialita' di questa "classe" sono basse.


bene, letto questo: evadete il più possibile, tanto ci pensano i ricchi a mandare avanti l'italia ;)

darkins
02-04-2006, 18:08
Questo è sbagliatissimo, chiunque abbia studiato economia politica, sa che i capitalisti hanno una propensione al consumo (in percentuale al reddito ovviamente) molto inferiore ai salariati(lavoratori dipendenti). Quindi una politica di redistribuzione del reddito a favore dei salariati non fa altro che aumentare i consumi interni, e quindi giova molto all'economia.

chiunque abbia studiato economia sa bene che non mi riferisco ai consumi...

-kurgan-
02-04-2006, 18:17
Vecchie esperienze negli states hanno dimostrato che l'economia generale cresce di più quando si riducono le tasse ai ricchi piuttosto che ai poveri.

bella filosofia economica, tassiamo gli straccioni e detassiamo i nababbi.
perchè non tassare la vecchina con la pensione minima invece di agnelli? caspita, abbiamo sbagliato tutte le finanziarie dal dopoguerra ad oggi.

misterx
02-04-2006, 18:59
bella filosofia economica, tassiamo gli straccioni e detassiamo i nababbi.
perchè non tassare la vecchina non la pensione minima invece di agnelli? caspita, abbiamo sbagliato tutte le finanziarie dal dopoguerra ad oggi.


ma a chi fa i conti non è che freghi molto :D

Lost Name
02-04-2006, 19:02
ma a chi fa i conti non è che freghi molto :D

d'altrondE E' megliO tassarE I poverI:

E' verO chE hannO pocO mA sonO moltI!

salutI E salutonI

misterx
02-04-2006, 19:25
Una modifica del modo in cui sono tassati i rendimenti di azioni e obbligazioni è senza dubbio opportuna. D’altronde lo stesso Berlusconi aveva chiesto al Parlamento una delega (legge n. 80 del 2003) per «armonizzare l’imposizione su tutti i redditi di natura finanziaria». L’attuale regime fiscale infatti favorisce i ricchi a scapito dei poveri e chi possiede per lo più titoli di Stato, rispetto alle imprese. Il 10% più ricco delle famiglie possiede il 40% di tutte le attività finanziarie; il 10% più povero l’1,2%. Quando lo Stato tassa i cittadini più poveri per pagare gli interessi sul debito pubblico preleva il 23% (l’aliquota minima sui redditi da lavoro) e lo trasferisce per lo più ai ricchi, i quali, sugli interessi che percepiscono, pagano solo il 12,5%.




togliete i bot, così non mantenete i ricchi :D

YellowT
02-04-2006, 23:35
Si, ma noi non siamo gli USA. L'aliquota media sarà anche del 40%, ma certe "operazioni" che tra l'altro non producono lavoro e nuova ricchezza ma solo accumulo sono soggette ad una tassazione ridicolmente bassa, non si capisce dove sia lo scandalo nel riequilibrare questa cosa.


Nessuno scandalo. Semplicemente se il ricucci della situazione lo vuole fare andrà a farlo in un altro paese dove la tassazione è più bassa. In questo modo allo stato non solo non entrano i soldi dovuti all'aumento dell'aliquota me nemmeno quelli dell'aliquota base.
Capisco che possa dar fastidio a molti ( a me personalmente no) vedere che chi sposta milioni paga pochissime tasse, ma questa cosa serve a far girare captali che altrimenti non ci sarebbero. E questo è un bene per tutti, non solo per quei pochi ricconi.

YellowT
02-04-2006, 23:39
bella filosofia economica, tassiamo gli straccioni e detassiamo i nababbi.
perchè non tassare la vecchina con la pensione minima invece di agnelli? caspita, abbiamo sbagliato tutte le finanziarie dal dopoguerra ad oggi.


Infatti se ti rileggi il mio intervento noterai che non detto questo. Ho parlato di equilibrio tra le due concezioni.
Invece per come si sta mettendo sembra che la filosofia imperante sia "i ricchi devono pagare per tutti". Già, ma i ricchi prima o poi si stancano e vanno a montecarlo, così lo stato si ritrova con niente proprio per aver preteso troppo.
Mica per niente si vorrebbe arrivare ad un'aliquota unica del 19%. Sarebbe una manna per tutti, sia ricchi che poveri. Ma tanto anche in quel caso qualcuno avrebbe da ridire sul fatto che il ricco paga troppo poco.

misterx
03-04-2006, 06:15
Questo è falso. Vecchie esperienze negli states hanno dimostrato che l'economia generale cresce di più quando si riducono le tasse ai ricchi piuttosto che ai poveri. Alzare le tasse ai più ricchi (solitamente imprenditori) deprime gli investimenti nelle aziende (che sono fatti da chi ha i soldi, non da chi compra 1 pagnotta in più ogni giorno) che alla lunga perdono competitività. DI riflesso anche la situazione occupazionale del paese peggiora.

Il compromesso è difficile da trovare ma secondo me chi dice "dobbiamo stratassare i ricchi e i grandi patrimoni" (grandi poi, 250000 Euro? Un appartamento in città e un'auto, a questa cifra ci arrivano tutti. Il ceto medio poi supera tranquillamente i 500000 tra numero di auto e seconde case in montagna o al mare, investimenti azionari) è solo un populista perchè così facendo farebbe solo fuggire capitali all'estero, peggiorando ancora la situazione. Preferisco riportare miliardi in Italia senza fargli pagare niente piuttosto che farli uscire per accontentare chi di economia non capisce 1 acca.
Tralaltro, ma che tasse si volgiono aumentare se già in Italia l'aliquota media è sul 40%? Ma lo sapete che lo stato Italiano è nelle ultime posizioni per efficienza dello stato? Probabilmente migliorando questa si avrebbero dei tali risparmi che sarebbe possibile tagliare le tasse senza tagliare gli investimenti.


io non sonon un economista però osservo.
A mio parere i ricchi spendono assai poco del loro in quanto sfruttano a più non posso le leggi dello stato, leggi che li agevolano e consentono di portarsi i capitali da altre parti.

Isomma, spremonon qui e portano da altre parti.

Sono convinto di produrre più benessere io col mio stipendio che questi ultimi. Io acquisto casa e non scarico, io acquisto l'auto e non scarico ect... etc... etc...

Sarebbe bello però farci su due conti reali per vedere realmente le cose come stanno.

Onisem
03-04-2006, 13:17
Nessuno scandalo. Semplicemente se il ricucci della situazione lo vuole fare andrà a farlo in un altro paese dove la tassazione è più bassa. In questo modo allo stato non solo non entrano i soldi dovuti all'aumento dell'aliquota me nemmeno quelli dell'aliquota base.
Capisco che possa dar fastidio a molti ( a me personalmente no) vedere che chi sposta milioni paga pochissime tasse, ma questa cosa serve a far girare captali che altrimenti non ci sarebbero. E questo è un bene per tutti, non solo per quei pochi ricconi.
Scusa ma, gli altri paesi come fanno? Allora non facciamo pagare un Euro per tutte le operazioni e speculazioni, così tutto il mondo dei trafficoni bene verrà qui da noi ad investire e l'Italia risorgerà! Se questo è il ragionamento. Seriamente: gli investimenti stranieri arrivano se c'è un mercato sereno, trasparente e concorrenziale, non se c'è un'orgia di arraffi. Non se si permette a chiunque di usare la propria "fantasia" pagando poco o nulla. Servono abili giocatori, non bari mediocri. E per far sedere al tavolo validi giocatori servono regole chiare e carte bene in vista.

YellowT
03-04-2006, 14:18
Scusa ma, gli altri paesi come fanno? Allora non facciamo pagare un Euro per tutte le operazioni e speculazioni, così tutto il mondo dei trafficoni bene verrà qui da noi ad investire e l'Italia risorgerà! Se questo è il ragionamento. Seriamente: gli investimenti stranieri arrivano se c'è un mercato sereno, trasparente e concorrenziale, non se c'è un'orgia di arraffi. Non se si permette a chiunque di usare la propria "fantasia" pagando poco o nulla. Servono abili giocatori, non bari mediocri. E per far sedere al tavolo validi giocatori servono regole chiare e carte bene in vista.

Certo, sono d'accordo ma solo in parte. Ormai il mercato funziona in ogni paese Europeo. Quindi chi deve investire va dove costa meno (romania, polonia). Quindi o si riducono i costi delle imprese oppure non si va da nessuna parte. Non si può obbligare la polonia o la spagna a portare il costo del lavoro ai nostri livelli. E comunque a livello globale non si può fare.
Per esempio in Cina: mi sembra che li ci sia tutto tranne un clima sereno politicamente e socialmente. Eppure tutti vanno li perchè CONVIENE. Il manager guarda il conto economico perchè altrimenti non potrebbe sopravvivere.
quindi se vuoi che tutti lavorino devi permettere ai ricchi di pagare una cosa equa. E per equa non intendo per la collettività, intendo per il singolo. Per esempio a me sembra impossibile che quasi la metà dei miei guadagni vada in tasse. Sarei meno contrariato se la percentuale fosse, che so, 25%. I ricchi non sono limoni da spremere e favore di altri. Più in piccolo, sarebbe come se ti prendessero la metà dello stipendio ogni mese per darlo a sconosciuti. Capisco la solidarietà ma fino a un certo punto poi diventa inaccettabile.

-kurgan-
03-04-2006, 14:33
Infatti se ti rileggi il mio intervento noterai che non detto questo. Ho parlato di equilibrio tra le due concezioni.
Invece per come si sta mettendo sembra che la filosofia imperante sia "i ricchi devono pagare per tutti". Già, ma i ricchi prima o poi si stancano e vanno a montecarlo, così lo stato si ritrova con niente proprio per aver preteso troppo.
Mica per niente si vorrebbe arrivare ad un'aliquota unica del 19%. Sarebbe una manna per tutti, sia ricchi che poveri. Ma tanto anche in quel caso qualcuno avrebbe da ridire sul fatto che il ricco paga troppo poco.

appunto parlando di equilibri mi pare che il peso della tassazione si sia spostato negli ultimi anni in maniera drastica dalla parte dei lavoratori dipendenti, che hanno ridotto il loro potere di acquisto in maniera drammatica.
Proprio di equilibrio si tratta appunto, equilibrio che è venuto totalmente a mancare.

Onisem
03-04-2006, 15:21
Certo, sono d'accordo ma solo in parte. Ormai il mercato funziona in ogni paese Europeo. Quindi chi deve investire va dove costa meno (romania, polonia). Quindi o si riducono i costi delle imprese oppure non si va da nessuna parte. Non si può obbligare la polonia o la spagna a portare il costo del lavoro ai nostri livelli. E comunque a livello globale non si può fare.
Per esempio in Cina: mi sembra che li ci sia tutto tranne un clima sereno politicamente e socialmente. Eppure tutti vanno li perchè CONVIENE. Il manager guarda il conto economico perchè altrimenti non potrebbe sopravvivere.
quindi se vuoi che tutti lavorino devi permettere ai ricchi di pagare una cosa equa. E per equa non intendo per la collettività, intendo per il singolo. Per esempio a me sembra impossibile che quasi la metà dei miei guadagni vada in tasse. Sarei meno contrariato se la percentuale fosse, che so, 25%. I ricchi non sono limoni da spremere e favore di altri. Più in piccolo, sarebbe come se ti prendessero la metà dello stipendio ogni mese per darlo a sconosciuti. Capisco la solidarietà ma fino a un certo punto poi diventa inaccettabile.
Vanno in Romania o in altri paese dell'Est per produzioni in gran numero ma a scarso contenuto tecnologico e qualitativo. Ripeto, gli altri paesi come fanno? Delocalizzano produzioni a scarso contenuto, ma mantengono in patria quelle avanzate, fanno ricerca, puntano sui servizi, tutte cose che noi non facciamo. Dobbiamo innovare, abbiamo un livello tecnologico che fa pena. Se speriamo di competere con Romania e Cina come costo del lavoro per simili produzioni stiamo freschi :D. La ricetta che riporti è fallimentare.

YellowT
03-04-2006, 15:49
Vanno in Romania o in altri paese dell'Est per produzioni in gran numero ma a scarso contenuto tecnologico e qualitativo. Ripeto, gli altri paesi come fanno? Delocalizzano produzioni a scarso contenuto, ma mantengono in patria quelle avanzate, fanno ricerca, puntano sui servizi, tutte cose che noi non facciamo.

Scusa eh, ma non mi pare che IBM, Dell, HP, Nokia, Motorola e via dicendo vadano in cina a produrre tostapane. Vanno in Cina a produrre le tecnologie più avanzate al mondo. Oramai le produzioni che si tengono in patria sono quelle strategiche: difesa, energia, infrastrutture, finanza.
Gli altri paesi avanzano di più perchè non hanno in casa il partito del NO. Niente centrali elettriche ( e posso anche essere d'accordo) niente centrali EOLICHE (ma come si fa a dire no???), niente TAV, niente rigassificatori, niente autostrade nuove, niente risanamento di compagnie (vedi Alitalia) che per pressioni di sindacato devono continuare a lavorare in perdita.
Fosse per questa gente saremmo ai carretti e muli, con la candela sul comodino.
Il problema è che ormai si fanno manifestazioni per quualunque cosa pretendendo di avere ragione su tutto sia da una parte che dall'altra.

Onisem
03-04-2006, 16:08
Scusa eh, ma non mi pare che IBM, Dell, HP, Nokia, Motorola e via dicendo vadano in cina a produrre tostapane. Vanno in Cina a produrre le tecnologie più avanzate al mondo. Oramai le produzioni che si tengono in patria sono quelle strategiche: difesa, energia, infrastrutture, finanza.
Gli altri paesi avanzano di più perchè non hanno in casa il partito del NO. Niente centrali elettriche ( e posso anche essere d'accordo) niente centrali EOLICHE (ma come si fa a dire no???), niente TAV, niente rigassificatori, niente autostrade nuove, niente risanamento di compagnie (vedi Alitalia) che per pressioni di sindacato devono continuare a lavorare in perdita.
Fosse per questa gente saremmo ai carretti e muli, con la candela sul comodino.
Il problema è che ormai si fanno manifestazioni per quualunque cosa pretendendo di avere ragione su tutto sia da una parte che dall'altra.
Sul fatto che ci siano resistenze per qualunque cosa sono d'accordo, spesso immotivate e prive di evidenze. Ma mi pare che stiamo un pò uscendo dal seminato: non vedo comitati "no servizi", "no innovazione e ricerca"... a parte i Papa-boys.

Lucio Virzì
03-04-2006, 16:12
Scusa eh, ma non mi pare che IBM,...via dicendo vadano in cina a produrre tostapane.

Veramente IBM ha venduto direttamente alla HUAWEY.

LuVi

YellowT
03-04-2006, 20:54
Veramente IBM ha venduto direttamente alla HUAWEY.

LuVi

Veramente ha venduto a Lenovo...

YellowT
03-04-2006, 20:55
Sul fatto che ci siano resistenze per qualunque cosa sono d'accordo, spesso immotivate e prive di evidenze. Ma mi pare che stiamo un pò uscendo dal seminato: non vedo comitati "no servizi", "no innovazione e ricerca"... a parte i Papa-boys.

Innovazione e ricerca: la TAV mi pare sia innovazione o no? Va bene tutto a patto che sia nel giardino di qualcun'altro.