View Full Version : 6 uomini ricoverati dopo il test di un farmaco
La notizia sembra essere passata inosservata il Italia ma sta causando molte polemiche in Gran Bretagna sulla sicurezza dei test farmacologici. Il farmaco era nella prima fase del test (tossicologica).
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/4815430.stm
L'articolo su wikipedia è più accurato e spiega come il farmaco fosse studiato per attivare i linfociti T, cioè quelli che si occupano di rimuovere le cellule infette (e hanno anche effetti regolatori):
http://en.wikipedia.org/wiki/TGN1412
I test erano già stati eseguiti su cellule in vitro e su animali (compresi i primati) senza effetti negativi.
Notizia di Yahoo Italia (http://it.news.yahoo.com/16032006/259/farmaco-in-sperimentazione-causa-ricovero-volontari.html) :
La notizia . Si chiama TGN1412 ed è un antagonista dell’anticorpo monoclonale CD28; sviluppato dalla TeGenero, un’industria di Würzuburg in Germania, il farmaco era in fase di test per verificarne l’efficacia nelle malattie autoimmuni e nelle reazioni infiammatorie oltre che per il trattamento di tumori del sangue. Sei persone, due delle quali versano in condizioni critiche, sono state ricoverate nei giorni scorsi in Inghilterra per una reazione avversa al farmaco. Non è stato comunicato il numero totale dei partecipanti allo studio, ma è stato definito genericamente esiguo.
I dati. Dalle poche notizie trapelate (le caratteristiche del farmaco sono segrete per via delle regole sui brevetti) il farmaco sarebbe una molecola ingegnerizzata di origine murina contenente dei gruppi funzionali simili a quelli del recettore CD28. Il CD28 appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline ed è un recettore presente sulla membrana delle cellule T il cui legame con una proteina di membrana presente sulle cellule antigeniche (la B7) provoca l’attivazione dei linfociti T e della risposta immunitaria. Il TGN 1412 sarebbe un antagonista del recettore CD28, si lega alla B7 presente sull’antigene impedendone il legame con il recettore sulla cellula T e impedendo l’attivazione della cascata che porta alla risposta antigenica. Il farmaco, che aveva dato ottimi risultati nella sperimentazione animale, era passato in fase I.
Le aziende coinvolte. La TeGenero aveva concertato la programmazione del trial clinico con la PAREXEL, un'agenzia internazionale che "assiste le industrie farmaceutiche e biomediche nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove terapie”, come si legge nella mission dell’azienda. La PAREXEL ha una unità di farmacologia clinica presso il Northwick Park Hospital a Londra dove il trial è cominciato e dove, oggi, sono ricoverati i sei volontari vittime degli effetti collaterali di questo nuovo farmaco. I medici della clinica londinese e la Regulatory Agency Britannica stanno cercando di capire cosa abbia causato la reazione avversa, se sia stato un errore nella produzione del farmaco o nella dose somministrata, se ci siano state delle contaminazioni o se si tratti di una reazione avversa che non poteva essere prevista nel passaggio dal modello animale all’uomo.
Ovviamente sia la TeGenero che la PAREXEL hanno comunicato, attraverso i propri portavoce, che il trial è stato sospeso. ”Questo tipo di reazioni avverse si verifica molto raramente, è stato davvero un caso sfortunato. Insieme ai medici del Northwick Park Hospital stiamo cercando di fare il possibile intanto per curare i volontari e poi per comprendere cosa non funziona nel farmaco”, ha dichiarato Herman Scholtz, direttore della PAREXEL. Sempre secondo le dichiarazioni della TeGenero e della PAREXEL il trial sarebbe stato disegnato seguendo scrupolosamente le linee-guida. Tuttavia poche persone potranno verificare realmente questo fatto a causa della segretezza dei documenti legata alla difesa del brevetto, neppure i volontari che hanno partecipato al trial i quali hanno firmato una liberatoria, sono stati pagati e si sono sottoposti al trattamento nel rispetto delle norme vigenti. Qualcosa però non ha funzionato e oggi ci sono due persone che rischiano la vita.
Brutta storia, veramente !
Tutti i pazienti hanno sofferto danni agli organi interni, per cui molto probabilmente anche i 4 che stanno un po meglio non saranno + gli stessi dopo questa esperienza.
Sempre che sopravvivano :rolleyes: !
Dalle poche notizie che filtrano, e che fortunatamente te hai trovato (io nonero riuscito a beccare null'altro che dei framemnti di notizia sul telegoirnale, quindi complimentoni ;) ) un idea di quel che potrebbe essere successo mi viene in mente
Con ogni probabilità il frammento di proteina che doveva sedare il sitema immunitario è stato riconosciuto dal sistema immunitario dei volontari come estraneo.
A questo punto il loro sistema immunitario è entrato in azione ed ha prodotto degli anticorpi specifici contro questo farmaco, anticorpi che però hanno riconosciuto anche la proteina umana da cui derivava, generando una risposta autoimmune contro tutto l'organismo (stile lupus, tanto x intenderci).
Questo perchè la classe di recettori/marcatori CD (Cellular Determinant) sono comuni a tute le cellule di un individuo, anche se magari in un determinato distretto hanno una funzione ed in un altro no (anche xchè essendo modulari magari si trova un CD diverso con parte dlla sequenza di un altro)
Se fosse successo così, effettivamente la cosa era poco prevedibile passando da altri modelli animali all' uomo, e potrebbe essere dovuta tanto al principio attivo del nuovo farmaco (la nuova proteina di sintesi, progettata male, daltronde sono le prime volte che ci si avventura in queste cose) quanto a delle impurezze / sostanze sbagliate presenti nella formulazione, che potrebbero aver innescato/potenziato la reazione immunitaria.
Ciao
;9
Gyxx
Dr Nick Riviera
17-03-2006, 12:47
Al TG l'hanno detto..
*sasha ITALIA*
17-03-2006, 12:50
comunque la news è stata riportata in prima pagina ovunque eh! Sulla Stampa ad esempio hanno dedicato 2 pagine..
comunque la news è stata riportata in prima pagina ovunque eh! Sulla Stampa ad esempio hanno dedicato 2 pagine..
si ma ON LINE non si trova(va) quasi nulla, e anche sui quotidiani le info scientifiche erano pochissime ....
...ovvero poco o nulla hanno detto su che cosa è andato storto ;), e cu che tipo di farmaco era ......
quindi onore e merito :ave: a Banus che ci ha informati
(IMHO)
;)
Ciao a tutti
Gyxx
Sulla Repubblica di ieri c'erano anche delle foto agghiaccianti!Concordo con l'ipotesi di Gyxx...
comunque del tutto imprevedibile! :mbe:
comunque la news è stata riportata in prima pagina ovunque eh! Sulla Stampa ad esempio hanno dedicato 2 pagine..
Se sui giornali la notizia è stata approfondita tanto meglio ;), io mi sono affidato solo alle informazioni presenti sul web, non ho l'edicola sotto casa :D
Contavo proprio sull'intervento di Gyxx, sapendo che questo è il suo campo ;)
Se come dice lui è una reazione autoimmune al recettore allora l'intervento di emergenza (trasfusione di plasma) serve a poco. In effetti i sintomi descritti (sto pensando alle eruzioni cutanee) assomigliano a quelli di una reazione autoimmune.
Se sui giornali la notizia è stata approfondita tanto meglio ;), io mi sono affidato solo alle informazioni presenti sul web, non ho l'edicola sotto casa :D
Contavo proprio sull'intervento di Gyxx, sapendo che questo è il suo campo ;)
Se come dice lui è una reazione autoimmune al recettore allora l'intervento di emergenza (trasfusione di plasma) serve a poco. In effetti i sintomi descritti (sto pensando alle eruzioni cutanee) assomigliano a quelli di una reazione autoimmune.
sulla trasfusione di plasma dico la mia...si potrebbe trattare di una plasmaferesi con reinfusione di plasma come scambio...la plasmaferesi rimuove gli immunocomplessi circolanti ed altre schifezze in giro, e si può fare con infusione di plasma o albumina, a seconda della patologia di base.
Discutendone prima con Banus è venuto fuori questo articolo.....
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,8122-2090847,00.html
"Now we’re being told that Ryan might be in this coma for six to 12 months. He can’t even breathe on his own."
La reazione autoimmune (se è quella, come è stato detto sopra) è stata devastante.....
razziadacqua
18-03-2006, 12:56
Bah.Io nn ci vedo nulla di male.Normalissimo iter di sperimentazione farmacologica.Fase umana--->ricerca di volontari-->pagamento volontari--->sperimentazione.....effetti.
IN pratica hanno avuto uno shock anafilattico...è andata male oh!Adesso perchè questo ha fatto casino ma chissà quanti ne creapano o quanti ci stanno male con i test farmacologici...avete mai letto i foglietti illustrativi(fatelo!specie per quanto riguarda le interazioni!!!)...secondo voi da dove viene tutta quelal lista di possibili effetti collaterali da sovradosaggio e non....
lo shock anafilattico è completamente diverso!!Si ha edema con difficoltà respiratoria e ipotensione, ma le scelte sono due...o si muore subito nonostante l'intervento medico, o si ha rapida reversibilità (pochi minuti) dopo l'uso di farmaci specifici.
Questa sembra più una reazione diversa, e continuo a quotare Gyxx sulla sua ipotesi. :)
lo shock anafilattico è completamente diverso!!Si ha edema con difficoltà respiratoria e ipotensione, ma le scelte sono due...o si muore subito nonostante l'intervento medico, o si ha rapida reversibilità (pochi minuti) dopo l'uso di farmaci specifici.
Questa sembra più una reazione diversa, e continuo a quotare Gyxx sulla sua ipotesi. :)
BuonaseVa caVa , a te e a tutti glialtVi che seguono il 3D ;) ..
purtroppo son di fretta ;) e al solito, si capira men che niente :asd: ....
1) anche io penso che quando parlavano di "trasfusione" in realtà parlassero di un "lavaggio" dell' organismo, magari accoppiato con immunosoppressori, x tentare, se non altro , se non di bloccare almeno attenuare la reazione immunitaria (in poche parole, sono al 100 % concorde con zena :p ) ...su Repubblica parlavano infatti di somministrazione di cortinsonici , e tornerebbe, anche se sappiamo quali caterbe di cavolate spesso vengano da quel giornale in ambito scientifico e come si deformino le dicerie col passaparola .....
2) dalla velocissimo lettura dell' articolo è + che possibile che l'uomo abbia già gli anticorpi contro il complesso proteina ricombinante+cd28 (o qualunque altra cosa abbai legato), un po come abbaimo gli anticorpi anti grupposanguignodiversodalnostro senza mai averlo visto (lascio a zena speigare ;) ), xchè x immunizzare contro qualcosa ci vogliono giorni (tipicamente il picco massimo della risposta è 5 x la prima immunizzazione), mentre qui sembra sia avvenuta la reazione in pochi minuti ....
questo può aver tratto in inganno non tanto i medici che hanno seguito la sperimantazione (IMHO), ma chi con poca preparazione ha cercato di riferire quello che è stato raccotato da gente non completamente coinvolta nella sperimentazione ...... non dimentichiamoci che anche da loro c'è la privacy e che le sperimentazioni sono seguite con attenzione maniacale dall ' ente preposto, specie l' MHRA (l'istituto superiore inglese) che per lavoro un po conosco ed è tutto tranne lassivo, ma per OVVIE ragioni di brevetti e di segretezza industriale nonchè di prudenza evitano di rilasciare dati non necessari, specie finchè le cose non sono chiarite al 100% ...
..ad occhio una loro dichiarazione arriverà fra minimo un mese, anche perchè quelli conivolti sono solo volontari informati che dovevano provare la tossicità di qualcosa, non soggetti infetti da qualcosa di contafioso, quindi NON c'è pericolo x la salute pubblica, ed in questi casi è SEMPRE meglio prima cercare di curare i soggetti e capire quelc he è successoc he fare pubblici provclami ....
ciao, fuggo xchè devo andare a cena tra amici, nel frattempo saluto ancora tutti ;)
Gyxx
Ma a parte la sigla ha un nome quest'antinfiammatorio?
Ma a parte la sigla ha un nome quest'antinfiammatorio?
NO, almeno non ufficialmente, NON è un farmaco in vendita ma qualcosa che si è giusto provato (con effetti DEVASTANTI, pare) se è tossico sull' uomo .....
.... eppoi non è un banale antiinfiammatorio (forse il fatto che doveva essere usato x trattare infiammazioni croniche ti ha tratto in inganno ;) ) : è una proteina che doveva bloccare una parte del sistema immuinitario, parte che controlla un tipo ben specifico di reazione.
La dicitura corretta e il suo meccanismo di azione è quella che si può estrapolare dal trafiletto di Banus nel post iniziale : era un tentativo di farmaco ANTAGONISTA di una funzione del sistema immunitario (l'attivazione dei linfociti T mediata dal recettore CD28), studiato x intervenire più che altro nelel reazioni autoimmuni e nei tumori del sangue, quindi doveva essere un antitumorale e/o un modulatore strutturale del sistema immunitario.
Ciao
Gyxx
NO, almeno non ufficialmente, NON è un farmaco in vendita ma qualcosa che si è giusto provato (con effetti DEVASTANTI, pare) se è tossico sull' uomo .....
.... eppoi non è un banale antiinfiammatorio (forse il fatto che doveva essere usato x trattare infiammazioni croniche ti ha tratto in inganno ;) ) : è una proteina che doveva bloccare una parte del sistema immuinitario, parte che controlla un tipo ben specifico di reazione.
La dicitura corretta e il suo meccanismo di azione è quella che si può estrapolare dal trafiletto di Banus nel post iniziale : era un tentativo di farmaco ANTAGONISTA di una funzione del sistema immunitario (l'attivazione dei linfociti T mediata dal recettore CD28), studiato x intervenire più che altro nelel reazioni autoimmuni e nei tumori del sangue, quindi doveva essere un antitumorale e/o un modulatore strutturale del sistema immunitario.
Ciao
Gyxx
Hai ragione, giuste precisazioni. Grazie.
Aggiornamento, trovato poco fa mentre scartabellavo le news on line di Nature :
Al solito, al link originale, oltread una migliore formattazione, trovate pure i sottolink x approfondire ulteriormente.
ad occhio ci avevamo indovinato ( o comunque quella che avevamo ipotizzato + sopra è stata considerata una delle possibilità + valide )
http://www.nature.com/news/2006/060320/full/440388a.html
Published online: 22 March 2006; | doi:10.1038/440388a
London's disastrous drug trial has serious side effects for research
Observers call for rules to be tightened.
Meredith Wadman
A drug trial that took a shocking turn in London last week may have far-reaching effects on policy. Its failure, experts say, could change restrictions on clinical research and increase scrutiny of the private companies that carry out the majority of clinical trials.
"There's going to be a lot of soul searching," says Thomas Murray, a bioethicist at the Hastings Center, a think tank in Garrison, New York.
As Nature went to press, two previously healthy young men were in critical condition and another four seriously ill at Northwick Park Hospital in London. On 13 March, they received intravenous injections of TGN1412, an antibody made by Boehringer Ingelheim for TeGenero, a small, privately owned biotechnology firm in Würzburg, Germany. The drug was being developed to fight autoimmune diseases and leukaemia. Parexel International, a contract research organization based in Waltham, Massachusetts, that operates in 39 countries, was running the trial for TeGenero.
"Was informed consent adequate? Were the right subjects selected? Were the right doses given? This better have been done right, or some tough questions are going to come up for the private, commercialized research sector," says Arthur Caplan, a bioethicist at the University of Pennsylvania, Philadelphia.
Within one to two hours of being injected, the six volunteers suffered violent reactions that included headache, backache, nausea, a drop in blood pressure and, ultimately, multiple organ failure. The trial was the first test of the drug in humans; it was immediately suspended by the UK Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency, which is now investigating.
Thomas Hanke, chief scientific officer for TeGenero, says that the company had "no preclinical evidence whatsoever" that the drug might be unsafe, and that no adverse effects had been observed in rabbit and monkey studies.
But some observers say the company should have been more cautious, because the drug aimed to bypass the immune system's natural control mechanisms (see 'The drug test: what went wrong?'). "You are going beyond the regulatory network, so all hell can break loose," says Angus Dalgleish, an immunologist at St George's Medical School in London.
Reaction to the trial's outcome has been swift, and mixed. In an unexpected turn of events, Britain has seen more people enquiring into early trials, in which healthy volunteers take experimental drugs to determine their safety and dose range. "Paradoxically, there's been an upsurge in interest in these healthy volunteer studies," says Max Parmar, who heads cancer studies at the Clinical Trials Unit of the UK Medical Research Council. The men who were struck ill in the TeGenero trial had been paid £2,000 (US$3,500) each to do the test.
In Germany, reaction has been rather different. The local public prosecutor in Würzburg is investigating whether any criminal wrongdoing was involved. And this week, the Paul Ehrlich Institute, which authorizes human trials of biological drugs, announced it will tighten regulation of the first tests of such drugs in people. "The central question is: why do you treat six people at the same time? Why don't you start with one?" says Johannes Löwer, president of the Langen-based institute.
Löwer says that his institute will start requiring sequential rather than simultaneous administration of 'high risk' monoclonal antibodies — those that, like TGN1412, activate central pathways of the immune system. He says that one-at-a-time administration — with days between injections — will also be required for experimental biologics if institute scientists are not convinced by animal-model studies, or no appropriate animal model exists.
Ethicists in the United States, meanwhile, have called for careful scrutiny of a newly loosened set of rules for the making and testing of drugs in early human trials (see page 406). And the $10-billion business of contract research organizations, or CROs, has come under the microscope.
Caplan worries that such organizations are tacitly encouraged not to focus on protection for human subjects. "The CROs are often told: 'Just get us the data on the deadline'. They don't get asked questions about how that's being done." The Association of Clinical Research Organizations boasts that CROs conduct clinical trials 30% more quickly than the pharmaceutical companies that hire them.
A spokesman for Parexel says: "We believe that best practices were followed and the appropriate policies and procedures were adhered to."
Article brought to you by: Nature
Riporto anche il contenuto del BOX di approfondimento principale della news
http://www.nature.com/news/2006/060320/box/440388a_BX1.html
Nature
Published online: 22 March 2006; | doi:10.1038/440388a
The drug test: what went wrong?
What is the drug?
TGN1412 is a monoclonal antibody being developed by the German company TeGenero. It is designed to direct the immune system to fight leukaemia, or relieve joints inflamed by rheumatoid arthritis.
How does it work?
The antibody stimulates a subset of immune cells called T cells by binding to a receptor molecule on their surface called CD28 — a pivotal molecule in the immune system. Normally, a T cell needs two incoming signals before it is activated: one from CD28 and a second from a separate T-cell receptor. TGN1412 is unusual because it overrides this basic control mechanism: when it binds to CD28, it activates the T cell without the need for a second signal.
What could explain the patients' reaction?
Doctors do not yet know, but multiple organ failure could be due to a contaminant in the medicine, the wrong dosage or the drug acting on the immune system in an unexpected way.
Immunologists suspect that TGN1412 may have triggered T cells to release a toxic flood of molecules called cytokines. Or perhaps T cells attacked the body's own tissues, ignoring the safety mechanisms that normally keep them in check.
Are similar drugs already in use?
There is one, called anti-CTLA4 antibody, which binds to a different receptor on T cells and boosts the effects of the CD28 receptor, albeit to a lesser degree. Scientists working with this drug have seen side effects in human trials — including skin rashes and gut reactions, some of which can be controlled with steroids. Anti-CTLA4 antibody is now in late-stage clinical trials to treat certain cancers.
Were there problems during animal tests with TGN1412?
TeGenero says that it saw no problematic side effects in tests on rabbits and monkeys. But researchers know that an antibody designed to bind to and rouse human CD28 may not work in the same way as the slightly different animal versions of the same molecule.
Will the drug be abandoned?
Immunologists are divided. Some warn that the approach is inherently dangerous. Others hope that TGN1412 or drugs like it might still find a use if researchers can learn to control its side effects or target specific tissues.
Helen Pearson
Meredith Wadman
Source: London's disastrous drug trial has serious side effects for research
Saluti,
Gyxx
Within one to two hours of being injected, the six volunteers suffered violent reactions that included headache, backache, nausea, a drop in blood pressure and, ultimately, multiple organ failure. The trial was the first test of the drug in humans; it was immediately suspended by the UK Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency, which is now investigating.
oh oh...sembrano quasi tutti i sintomi che si hanno dopo una trasfusione di sangue contro gruppo :eek: :eek: :eek:
chiedo a Gyxx che se ne intende più di me...nel secondo articolo parlano del meccanismo d'azione. Legame col cd28, stimolazione dei linfociti T...ok.
A parte che credo che così li abbiano immortalizzati e l'effetto continuerà nel tempo :eek: :eek: ...ma dopo dicono che si pensa che abbia determinato un rilascio di citochine: io mi ricordavo che sempre c'è rilascio di citochine, fa parte della via dei linfociti T...o mi son ubriacata e sto delirando? :D
oh oh...sembrano quasi tutti i sintomi che si hanno dopo una trasfusione di sangue contro gruppo :eek: :eek: :eek:
chiedo a Gyxx che se ne intende più di me...nel secondo articolo parlano del meccanismo d'azione. Legame col cd28, stimolazione dei linfociti T...ok.
A parte che credo che così li abbiano immortalizzati e l'effetto continuerà nel tempo :eek: :eek: ...ma dopo dicono che si pensa che abbia determinato un rilascio di citochine: io mi ricordavo che sempre c'è rilascio di citochine, fa parte della via dei linfociti T...o mi son ubriacata e sto delirando? :D
Premetto che ho un mal di testa da paura e gli avvoltoi * che volano basso ...x cui magari sarò incompleto e/o delirante anche io ....
..effetivamente il trafiletto sembra fatto in modo molto spreciso, e dice una cosa ed il contrario dell' altra : da tutte le altre fonti sembrava che il farmaco in sperimentazione fosse un blocccante del recettore CD28, non un attivatore .... anche se si sa che un anticorpo alal fin fine è qualcosa che si lega da qualche parte , e opportunamente "potato" (levata la parte sporgente che innesca il sitema immunitario) può anche fare da bloccante, semplicemente "mettendosi in mezzo" fra due cosi che si devono incastrare ( chiamiamolo "effetto preservativo", va :D , così ci capiscono tutti e si alza pure lo share :D ) ...
.... il fatto che attivi invece che bloccare può essere stato il perchè è successo il casino : da tempo si sa che un anticorrpo (o un frammento "appicicoso" di questo, gli AB ne hanno due identici alla estremità "attaccante", come te sai ma probabilmente non tutti i forummisti) può attivare un recettore , se mima troppo bene il "coso" che ci si deve infilare : è il meccanismo chiato "chiave/serratura" ... ma questo avrebbero dovuto vederlo abbasttanza bene dalla sperimentazione in vitro (ai tempi dell' uni ho lavorato anche io sulle Jurkatt, una linea cellulare derivata dai linfociti, con cui si vedevano abbastanza facilmente questi effetti) ...
....quindi in sostanza secondo me hanno un po sbagliato il trafiletto (uno ha scritto l'articolo principale e l'altro il trafiletto), anche xchè nell' articolo il meccanismo sottinteso sembra + chiaro .....
...anche xchè alla fin fine le citochine, come osservi giustamente te, sono solo molecole x la comunicazione a breve distanza fra le cellule : si attivano in ogni caso, qui probabilmente la giornalista voleva dire/sottintendeva le citochine che portano all' azione killer ....
quindi in sostanza ti do ragione, colpa anche mia che non avveo guardato bene il trafiletto ma mi ero concentrato soprattutto sull' articolo (sempre colpa avvoltoi :D ) .....
Per chiarici le idee, cito un bel trafiletto presente qui, da cui si capisce come funziona l'attivazione e la disattivazione dei linfociti .
http://www.uniroma2.it/biologia/opuscolo/immuno.htm
La tipa che ha scritto il trafiletto si è evidentemente confusa con l'altro farmaco attulamente in fase finale di sperimentazione, l'anticorpo anti-recettore CTLA4, che legandosi appunto ATTIVA questo secondo interruttore, SIMILE al cd 28 ma che xò spegne i linfociti.
Riepilogando :
per attivare i linfociti (memoria immunitaria, ma anhce inizio di azione delle cellule killer), si attivano CD28 E CD3. Per spegnerli si usa il CTLA4.
I tipi che sperimentavano volevano raggiungere l'effetto dell'anti CTLA4 già in sperimentazione, e che comunque ha effetti collaterali importanti (a quanto riportato), bloccando temporanemanete la possibilità di attivare i globuli bianchi, anzichè andarli a spegnere.
Qualcosa è andato storto e invece li hanno iperattivati.
Come dicevo qualche post fa, la cosa + probabile che sia accaduta è che ci sia qualcosa, riconosciuto FORTEMENTE dal nostro sistema immunitario come estraneo, e di cui abbaimo già i relativi anticorpi, proprio come accade con i gruppi sanguigni, che appare al nostro sistema immunitario IDENTICO al complesso nuovo farmaco/cd 28. O al complesso nuovofarmaco/qualunque altro recettore che è dappertutto.
Una volta introdotto il farmaco sperimentale, quindi, il sistema immunitario ha probabilmente reagito a palla contro qualuque cosa. Facendo i danni di cui sopra.
se non c'è stata immunizzazione contro il self, forse con la plasmaferesi e con TANTO culo qualcuno si salva, anche se penso ne porterà i segni a vita.
dipende da quanto profondamente sono stati fartti i danni.
se c'è stata immunizzaziona contro il self, devono sperare che riescano a sedargli il sistema immunitario abbastanza da farli un po riprendere, e che riescano a fargli il trapianto di midollo.
Comunque ad occhio (ma magari te hai esperienza di gente a cui sbagliano il gruppo nella treasfusione, io ci penso in modo teorico) secondo me in questa seconda ipotesi non ci arrivano manco al trapianto. Questi non sono in certo in piena salute, ora. Ed il sitema immunitario COMPLETO non lo spegni mai, lo ritardi ebbasta, x cui la progressione del danno sarebbe magari lenta ma inevitabile.
Ciao ;) , vedi se ci capisci in quel che ho scritto e lo districhi anche agli altri :D ...... penso oggi di aver battuto il record di cripticità ;) .....
Gyxx
* = size=1] superiori di rango MOLTO elevato[/b]
.......
uhm...alla prima lettura veloce...avevo "interpretato male" :oink: :oink: :oink: quello che avevi scritto...tra "coso", "effetto preservativo" e chiavi/serratura :D :D :D :D :oink:
dunque, vedo che mi confermi le mie vaghe reminescenze del corso di immunologia :)
anche io in effetti suppongo volessero bloccarli e invece li hanno attivati (bella fregatura! :muro: ).
In effetti un trapianto di midollo potrebbe risolvere i loro problemi, ma credo che siano a rischio aumentato ormai di rigetto iperacuto... :rolleyes:
fortunatamente non ho esperienza di errori di gruppo, ormai alle trasfusioni ci si prestano 1000 occhi, è uno dei pochi modi di ammazzare con certezza e anche in poco tempo!
Ricordo tempo fa che in assenza di sangue in pieno agosto il direttore del centro trasfusionale in un caso di rottura dell'aorta ci fece trasfondere sangue controgruppo, ma si trattava di un paziente immunodepresso che quindi avrebbe avuto meno possibilità di reagire al non self. (e si trattò di trasfondere parecchi litri, credo sia salvo per miracolo, anche se...ora ha gruppo e Rh diversi dal suo originale, come se avesse fatto un trapianto di midollo con donatore di gruppo diverso! :eek: ...confesso che avrei anche potuto scriverci qualcosa sul caso, ma le mie conoscenze immunologiche son limitate e non sarei stata in grado di giungere a conclusioni scientifiche attendibili).
Personalmente io non credo che quei volontari ci arriveranno mai a star bene, ormai è passato troppo tempo, direi senza risultati positivi. E in questi casi i risultati e le risposte alle cure si hanno subito o mai più. Direi che o si cronicizzano, o peggio ancora peggiorano sempre più fino ad arrivare al decesso per MOF (insufficienza multiorgano).
... CUTTONE ...
Personalmente io non credo che quei volontari ci arriveranno mai a star bene, ormai è passato troppo tempo, direi senza risultati positivi. E in questi casi i risultati e le risposte alle cure si hanno subito o mai più. Direi che o si cronicizzano, o peggio ancora peggiorano sempre più fino ad arrivare al decesso per MOF (insufficienza multiorgano).
ovviamente la penso così anche io :mano: , come detto anche + in su ......
se fossero delle automobili, potremmo paragonare il fatto ad averle infilate COMPLETAMENTE (immerse) da accese ed in moto o nella sabbia o nell' acqua di mare ....
..anhce se le ripigli TUTTI i pezzi sono danneggiati .......
...altra cosa di cui abbiamo parlato poco ma che io e te, da addetti ai lavori abbiamo dato x sottinteso : quando succedono queste cose la prima cosa che rischia di sforacchiarsi è la barriera fra cervello e sangue .... la barriera ematoencefalica .... che quando si buca da la meningite o gli effetti di un aneurisma rotto .....
... e se si perde la testa del resto te ne fai poco .......
ciao
Gyxx
Gyxx in effetti il tuo post è stato criptico, l'ho letto un po' di volte con attenzione non essendo del settore :D
da tutte le altre fonti sembrava che il farmaco in sperimentazione fosse un blocccante del recettore CD28, non un attivatore...
Secondo wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/TGN1412#Mechanism_of_action) era addirittura un superagonista, cioè in grado di attivare i linfociti senza l'altro segnale (CD3). Si pensava all'inizio di usarlo per stimolare la produzione di linfociti in individui immunodepressi, ma nei modelli animali e in vitro si è visto che invece provocava una forte attivazione di linfociti T regolatori, il cui risultato finale era una riduzione dell'attività del sistema immunitario.
Una delle possibili spiegazioni dell'incidente è che nell'uomo questo non accada e ci sia invece una tempesta di citochine, cioè una retroazione positiva del sistema immunitario. (Per inciso, si pensa che questo meccanismo renda mortali infezioni come l'influenza spagnola o la variante umana dell'influenza aviaria). Ma cercando sulla rete i sintomi non corrispondono: quello che è successo ai volontari sembra proprio una reazione allergica, ed è probabile che la spiegazione di Gyxx (immunizzazione verso il complesso TGN1412 + recettore, o peggio, al self) sia molto vicina alla verità.
Devo dire che i tuoi post sono sempre una miniera di informazioni, ed è sempre bello imparare qualcosa di nuovo :D
..altra cosa di cui abbiamo parlato poco ma che io e te, da addetti ai lavori abbiamo dato x sottinteso : quando succedono queste cose la prima cosa che rischia di sforacchiarsi è la barriera fra cervello e sangue .... la barriera ematoencefalica ...
Infatti è la prima cosa a cui ho pensato quando ho letto che i volontari lamentavano un dolore atroce alla testa...
Gyxx in effetti il tuo post è stato criptico, l'ho letto un po' di volte con attenzione non essendo del settore :D
Devo dire che i tuoi post sono sempre una miniera di informazioni, ed è sempre bello imparare qualcosa di nuovo :D
Quoto!!!
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