View Full Version : Quote rosa .
Favorevoli o contrari ?
NB non riesco a correggere la domanda ,
clasprea
15-03-2006, 01:01
Da donna, decisamente contraria. Non penso che sia giusto assegnare una quota fissa, se una è brava e se lo merita arriverà lo stesso dove deve arrivare.
Sarebbe piuttosto il caso di sforzarsi per appianare le differenze di stipendio tra uomini e donne, in tutti i settori.
jumpermax
15-03-2006, 01:04
completamente contrario
indifferente. basta che sia una brava persona, uomo o donna che sia.
Da donna, decisamente contraria. Non penso che sia giusto assegnare una quota fissa, se una è brava e se lo merita arriverà lo stesso dove deve arrivare.
Da uomo... pienamente d'accordo.
Contrario e quoto totalmente clasprea.
...ciao!
Swisström
15-03-2006, 07:42
Infinitamente CONTRARIO.
è un atto di discriminazione.
Swisström
15-03-2006, 07:42
Da uomo... pienamente d'accordo.
Argomentazioni?
Lucio Virzì
15-03-2006, 08:34
Tendenzialmente contrario ma, come ha detto Prodi ieri sera, anche lui pensava non fosse necessario, e che l'aumento delle donne in politica sarebbe stato un processo normale e spontaneo, ma dal 1996 ad oggi ciò non è avvenuto.
LuVi
Lucio Virzì
15-03-2006, 08:35
Da donna, decisamente contraria. Non penso che sia giusto assegnare una quota fissa, se una è brava e se lo merita arriverà lo stesso dove deve arrivare.
Sarebbe piuttosto il caso di sforzarsi per appianare le differenze di stipendio tra uomini e donne, in tutti i settori.
Già, ma voi donne avete uno "svantaggio" bellissimo; potete procreare, e questo, automaticamente, vi "ruba" del tempo che avreste potuto dedicare alla passione politica.
LuVi
Contrario. La meritocrazia non si stimola con le riserve indiane.
anche io sono per la meritocrazia. in politica che ci vadano persone capaci , a prescindere dal sesso , colore della pelle , religione ecc ecc
Ciaozzz
contrario perché le donne, per andare al parlamento, ne devono essere meritevoli e non andarci solo "x far numero". inoltre sarebbe indirettamente una discriminazione la legge delle quote rosa
Nevermind
15-03-2006, 09:25
Assolutamnete contrario è una cazzata che non integrerà per nulla le donne in politica anzi si otterrebbe l'opposto contrario poichè poi verrebbero considerate buone a nulla arrivate li solo perchè portatrici di gnocca. IN pratica si crearà una discriminazione ancora maggiore.
E ve lo dice uno che è sicuro al 100% che se il paese fosse governato solo da donne le cose andrebbero meglio.
Nevermind
15-03-2006, 09:27
Argomentazioni?
Presumo intendesse d'accordo con l'affermazione della tipa :D
Assolutamente contrario per principio.
Mi ricorda troppo l'ipocrisia del "politically correct". Se fossi una donna parlamentare mi sentirei umiliata dal fatto di stare in parlamento per il sesso e non per riconoscimento del merito.
Alessandro Bordin
15-03-2006, 09:50
Contrario. Sarebbe come trattare le donne come un animale raro in via di estinzione.
Una corsia preferenziale è mancanza di rispetto, IMHO.
Nevermind
15-03-2006, 09:51
Beh oddio affermare che si finisce in parlamento per meriti è un attimino un azzardo diciamo più che altro per conoscenze :D :D
tante belle cose avete detto, ma sta di fatto che di donne ce ne sono assai poche, io sarei favorevole fintanto che la donne in parlamento di diventi parte della cultura
Contrario. Sarebbe come trattare le donne come un animale raro in via di estinzione.
Vero. quelle sono solo le vergini over 15 :D
Ciaozzz
Alessandro Bordin
15-03-2006, 10:00
Vero. quelle sono solo le vergini over 15 :D
Ciaozzz
LOL
matrizoo
15-03-2006, 10:23
Assolutamnete contrario è una cazzata che non integrerà per nulla le donne in politica anzi si otterrebbe l'opposto contrario poichè poi verrebbero considerate buone a nulla arrivate li solo perchè portatrici di gnocca. IN pratica si crearà una discriminazione ancora maggiore.
E ve lo dice uno che è sicuro al 100% che se il paese fosse governato solo da donne le cose andrebbero meglio.
ti quoto perche' anche secondo me se fossero le donne a governare le cose andrebbero meglio.
eppoi io sono favorevole alle quote rosa per un semplice motivo, in parlamento NON ARRIVA CHI MERITA, e questo mi sembra chiaro...
quindi non vedo perche' non riempirlo di donne, sicuramente non faranno peggio degli uomini e sicuramente si abbasserebbero le quote di pregiudicati.
ironmanu
15-03-2006, 10:29
Sarebbe da essere contrari.Tuttavia la parità nn c'è assolutamente quindi tocca essere d'accordo per forzare la cosa sennò gli uomini sono duri a mollare.
Swisström
15-03-2006, 12:28
tante belle cose avete detto, ma sta di fatto che di donne ce ne sono assai poche, io sarei favorevole fintanto che la donne in parlamento di diventi parte della cultura
non è obbligatorio e non deve esserlo avere X donne in politica, come non deve esserlo l'avere X negri, X gay, X biondi, X bruni, X con una sola gamba, X con...
quelli che fanno discriminazioni son quelli che sostengono queste cose. il "new racism"
Swisström
15-03-2006, 12:29
ti quoto perche' anche secondo me se fossero le donne a governare le cose andrebbero meglio.
eppoi io sono favorevole alle quote rosa per un semplice motivo, in parlamento NON ARRIVA CHI MERITA, e questo mi sembra chiaro...
quindi non vedo perche' non riempirlo di donne, sicuramente non faranno peggio degli uomini e sicuramente si abbasserebbero le quote di pregiudicati.
allora meglio far di tutto per togliere quel poco di meritocrazia che resta?
Lucio Virzì
15-03-2006, 12:36
non è obbligatorio e non deve esserlo avere X donne in politica, come non deve esserlo l'avere X negri, X gay, X biondi, X bruni, X con una sola gamba, X con...
quelli che fanno discriminazioni son quelli che sostengono queste cose. il "new racism"
Va beh, ora stai esagerando.
E' ovvio che il fatto che ci siano poche donne nei posti di potere del mondo, allarghiamo il discorso, non sia solo un fatto legato al percorso culturale od all'impegno politico che hanno, ma anche a fattori discriminatori, che sono presenti in tutti i posti di lavoro.
Così come è ancora più ovvio, questo, per le persone di colore o le minoranze, in genere.
L'introduzione di quote di garanzia, quando il "problema" (se di problema si tratta) è stato già sollevato da decenni, è una spinta al cambiamento della società che, senza un "aiutino" non andrebbe nella giusta direzione della parità di opportunità.
Comunque, in questo sondaggio, ho votato "contrario", perchè è una cosa che mi risulta difficile accettare come giusta.
LuVi
ziozetti
15-03-2006, 12:36
Favorevoli o contrari ?
NB non riesco a correggere la domanda ,
In assoluto contrario.
Con questo sistema elettorale non saprei.
Swisström
15-03-2006, 12:42
Va beh, ora stai esagerando.
E' ovvio che il fatto che ci siano poche donne nei posti di potere del mondo, allarghiamo il discorso, non sia solo un fatto legato al percorso culturale od all'impegno politico che hanno, ma anche a fattori discriminatori, che sono presenti in tutti i posti di lavoro.
Così come è ancora più ovvio, questo, per le persone di colore o le minoranze, in genere.
L'introduzione di quote di garanzia, quando il "problema" (se di problema si tratta) è stato già sollevato da decenni, è una spinta al cambiamento della società che, senza un "aiutino" non andrebbe nella giusta direzione della parità di opportunità.
Comunque, in questo sondaggio, ho votato "contrario", perchè è una cosa che mi risulta difficile accettare come giusta.
LuVi
Sinceramente non credo che si debbano creare nuove discriminazioni per equilibrare quelle vecchie, la società evolve (si spera in meglio)...
Non possiamo far schiavizzare le persone bianche per 200 anni perchè la stessa cosa è accaduta alle persone di colore... (ovviamente è un esempio esagerato... ma il senso è quello)
SwisströM
giannola
15-03-2006, 12:43
Argomentazioni?
a parte che sono anch'io favorevole.
Argomentazioni ?
Il fatto che dentro ai partiti imperversa un maschilismo sfrenato.
Se un aspirante candidato è donna, anche se ha le qualità, al massimo le danno un posto da comprimaria.
Swisström
15-03-2006, 12:45
a parte che sono anch'io favorevole.
Argomentazioni ?
Il fatto che dentro ai partiti imperversa un maschilismo sfrenato.
Se un aspirante candidato è donna, anche se ha le qualità, al massimo le danno un posto da comprimaria.
e con ciò? è la democrazia...
Perchè dividere il mondo in donne e uomini? questa è una discriminazione, se si vogliono superare le discriminazioni avvenute in passato e i preconcetti bisogna evitare le differenze, vedere una persona per quel che è: un individuo, non una donna, un nero, uno con i capelli biondi, ...
Questo è solo un modo per creare altre discriminazioni.
allora meglio far di tutto per togliere quel poco di meritocrazia che resta?
Dove la vedi la meritocrazia in liste scelte dalle segreterie dei partiti? Proprio perchè le liste sono bloccate per me è assolutamente necessario imporre un minimo di rappresentanza femminile.
Swisström
15-03-2006, 12:49
Dove la vedi la meritocrazia in liste scelte dalle segreterie dei partiti? Proprio perchè le liste sono bloccate per me è assolutamente necessario imporre un minimo di rappresentanza femminile.
I partiti chi li fa? chi li sceglie?
e perchè non creare un minimo di rappresentanza di persone di colore? e di religione ebraica? e di persone legate al clero? e di membri del WWF? cosa hanno di speciale le donne per aver diritto a dei posti sicuri?
Nevermind
15-03-2006, 12:52
a parte che sono anch'io favorevole.
Argomentazioni ?
Il fatto che dentro ai partiti imperversa un maschilismo sfrenato.
Se un aspirante candidato è donna, anche se ha le qualità, al massimo le danno un posto da comprimaria.
Vero ma con una legge simile non si risolve la cosa, azni si creerà un'ulteriore discriminazione spece da chi si sentirà rubare la sedia da una donna solo perchè tale.
Ripeto le donne in politica ci vogliono ma non è questo il modo per integrarle.
giannola
15-03-2006, 12:54
e con ciò? è la democrazia...
Perchè dividere il mondo in donne e uomini? questa è una discriminazione, se si vogliono superare le discriminazioni avvenute in passato e i preconcetti bisogna evitare le differenze, vedere una persona per quel che è: un individuo, non una donna, un nero, uno con i capelli biondi, ...
Questo è solo un modo per creare altre discriminazioni.
veramente la discriminazione sta proprio nel non far candidare le donne oppure portarle come candidate fantoccio a sostegno di una lista che però darà il suo appoggio ad un uomo.
La democrazia per suo status tutela le differenze e le minoranze.
Altrimenti col tuo modo di pensare dovrebbero eliminare le riserve di posti destinate agli handicappati nei concorsi.
Se ognuno deve essere meritevole anche loro non dovrebbero avere alcun vantaggio.
Allo stato attuale se non interviene la legge ci sono poche possibilità che la donna faccia politica attiva come leader, è un fatto di cultura.
Ma la legge cambia anche la cultura.
Ti faccio un esempio:
fino al 75 la donna era proprietà del marito e tale era la cultura, poi fecero una legge.
Oggi se alla moglie gli dici che deve esserti sottomessa come prima cosa ti fa :Prrr: .
Questo è il caso in cui la legge modifica anche la cultura :)
HenryTheFirst
15-03-2006, 12:59
Contrario.
Cmq col vigente sistema elettorale i partiti che hanno a cuore la presenza femminile in governo possono preparare le liste in modo tale da ottenere questo risultato.
Nevermind
15-03-2006, 13:00
...
fino al 75 la donna era proprietà del marito e tale era la cultura, poi fecero una legge.
Oggi se alla moglie gli dici che deve esserti sottomessa come prima cosa ti fa :Prrr: .
Questo è il caso in cui la legge modifica anche la cultura :)
Beh ma non si può dire che sia stata una legge a cambiare la mentalità ma è stata la cultura e la necessità della donna di uscire dal solo contesto famigliare per inserirsi in quello lavorativo.
E cmq ancora oggi in alcune parti d'italia la mentalità rasenta quel ragionamento ;).
assolutamente contrario... pari opportunità non significa dover ricorrere a "quote minime"... ma, in questo caso, dare a tutti/e le stesse possibilità per essere eletti/e...
I partiti chi li fa? chi li sceglie?
e perchè non creare un minimo di rappresentanza di persone di colore? e di religione ebraica? e di persone legate al clero? e di membri del WWF? cosa hanno di speciale le donne per aver diritto a dei posti sicuri?
Secondo te nei partiti italiani si va avanti per meritocrazia? :asd:
In assenza del voto di preferenza per me le quote rosa sono necessarie, perchè i partiti sono fortemente maschilisti e se nessuno li costringe candidano pochissime donne.
Inoltre quoto Nevermind, secondo me più donne in politica possono solo fare bene.
Swisström
15-03-2006, 13:09
Secondo te nei partiti italiani si va avanti per meritocrazia? :asd:
Fanne uno te, la legge ti da anche questa opportunità.
In assenza del voto di preferenza per me le quote rosa sono necessarie, perchè i partiti sono fortemente maschilisti e se nessuno li costringe candidano pochissime donne.
Inoltre quoto Nevermind, secondo me più donne in politica possono solo fare bene.
Per me solo bianchi e uomini in politica possono fare solo bene. Domani propongo le quote ariane.
FastFreddy
15-03-2006, 13:23
Contrario, sarebbe fonte di nuove discriminazioni, si ghettizzerebbero le donne definendole delle "raccomandate" che occupano la propria posizione solo in quanto donne, mettendo in secondo piano le vere capacità personali dell'individuo.
Fanne uno te, la legge ti da anche questa opportunità.
non mi interessa fondare partiti, già ce ne sono troppi
Per me solo bianchi e uomini in politica possono fare solo bene. Domani propongo le quote ariane.
Anche io penso che in genere sia meglio lasciar fare al "mercato" e alla libera concorrenza ma la realtà è diversa dai libri e impone delle scelte. Se nella legge elettorale avessero messo il voto di preferenza sarei contrario alle quote rosa.
Ciocco@256
15-03-2006, 14:33
Assolutamente favorevole.
In questo momento il parlamento non rappresenta il paese, in cui le donne sono circa metà popolazione.
Gli uomini si sa, si sentono forti se sono in gruppo. Dato che lo sono da sempre in politica, continueranno ad osteggiare le donne e favorire i propri amici (in maggioranza dello stesso sesso), per cui le donne effettivamente non hanno pari opportunità.
Ora, seppur non siano proprio "corrette" le quote dal punto di vista teorico, in pratica o le si impone per legge, oppure non ci saranno mai donne nella naturale quantità, e ovviamente non per incapacità delle donne stesse. Guardate alla (s)proporzione del parlamento di oggi: è impossibile che il rapporto tra uomini capaci/donne capaci in politica sia quello oggi presente in Italia. E' impossibile a livello statistico, ma ancor di più guardando all'estero: o le donne italiane sono inferiori a quelle straniere (una delle quali in Germania è addirittura Capo del governo), oppure è evidente che qualcosa non va nel funzionamento dei nostri partiti. E allora va regolamentato.
Concludendo, per me la cosa più sensata sarebbe introdurre sì ed in fretta le quote rosa, lasciando la legge in vigore fino a quando non si sarà creata una cultura diversa nella scelta dei parlamentari, o più realisticamente fino a quando le donne non avranno raggiunto una presenza/forza tale all'interno dei partiti per poter difendere la propria presenza in parlamento da sole (cosa oggi impossibile).
edit: ps: sono un uomo eh :D !
nel caso fosse approvata una legge del genere sarebbe possbile abrogarla via referendum?
ci sono partiti che sono decisamene contro questa politica?
Swisström
15-03-2006, 15:38
nel caso fosse approvata una legge del genere sarebbe possbile abrogarla via referendum?
ci sono partiti che sono decisamene contro questa politica?
spero di si per entrambe le domande.
FastFreddy
15-03-2006, 15:42
nel caso fosse approvata una legge del genere sarebbe possbile abrogarla via referendum?
Penso di si, sarebbe una legge come un'altra...
ci sono partiti che sono decisamene contro questa politica?
Mi sembra che l'argomento sia molto "bipartisan", non mi sembra di aver notato posizioni radicali in un senso o nell'altro nei vari schieramenti.
matrizoo
15-03-2006, 15:43
A parte qualcuno dal quoziente intellettivo pari a quello di un posacenere, non riesco a capire cosa preoccupi alcuni di voi sta cosa...
metà donne e metà uomini...
vi da fastidio?
siete preoccupati?
e da che cosa?
che cosa cazzo centra la discriminazione?
se non si fanno le quote rosa ci si incazza perche' il parlamento e' discriminante, se si fanno e' discriminante perche' non ce la fanno con le proprie forze...
che idioti negli stati uniti a far leggi contro la schiavitù...
e' stata discriminante nei confronti dei neri :O
Swisström
15-03-2006, 15:49
A parte qualcuno dal quoziente intellettivo pari a quello di un posacenere, non riesco a capire cosa preoccupi alcuni di voi sta cosa...
metà donne e metà uomini...
vi da fastidio?
siete preoccupati?
e da che cosa?
che cosa cazzo centra la discriminazione?
se non si fanno le quote rosa ci si incazza perche' il parlamento e' discriminante, se si fanno e' discriminante perche' non ce la fanno con le proprie forze...
che idioti negli stati uniti a far leggi contro la schiavitù...
e' stata discriminante nei confronti dei neri :O
è stato spiegato in lungo e in largo. Rileggiti le pagine precedenti.
Non ci vuole Albert Einstein per capire che le quote rosa sono una discriminazione :rolleyes: . Che come ogni discriminazione tende a favorire una parte della popolazione e a sfavorirne un altra, creando comunque sempre un ingiustizia.
A te sembra giusto solo perchè la parte che viene discriminata favorevolmente è quella "debole" (non so poi quanto le donne siano daccordo)... e quindi è politically correct. Se venisse sancito che almeno il 95 % dei membri del parlamento deve essere eterosessuale o di colore bianco si leverebbero cori di protesta.
clasprea
15-03-2006, 15:56
Io sinceramente non la vedo una cosa affatto femminista, questa delle quote rosa: vorrebbe forse dire che le donne non avrebbero le capacità per arrivarci senza la legge? A me sembra quasi offensivo... e se parliamo di raccomandazione, e non di meritocrazia, beh quella può esserci benissimo anche per le donne.
Per quello che diceva Luvi riguardo al fatto di essere mamme, non c'è solo la politica come lavoro impegnativo, quindi penso che il discorso valga un po' per tutte le professioni. tanto per fare un esempio, pensa ad una donna medico che lavora in ospedale, anche quello è un lavoro assai impegnativo, eppure ci sono tantissime bravissime donne medico in Italia, senza bisogno di leggi ad hoc!
Il fatto che poi ci siano professioni tradizionalmente più "da uomo" quello è un fatto ovviamente certo, ma non credo che ci debbano essere forzature. magari sarebbe utile proporre alle ragazze che devono scegliere riguardo al proprio futuro tutte le possibilità. Ve lo dice una che quando doveva scegliere informatica a suo tempo si sentiva dire quasi da tutti: "ma come, è un lavoro da uomini"... queste convinzioni non verranno certo cambiate da una legge, ci vuole solo un po' di pazienza! A me paiceva informatica e l'ho fatta, punto e stop. E anche se siamo poche ragazze ci è capitato pochissime volte di essere sottovalutate, e molte altre invece di essere apprezzate per la nostra scelta, quindi io direi che è giusto lasciar andare le cose così come vanno.
Nevermind
15-03-2006, 16:03
.. non c'è solo la politica come lavoro impegnativo, ...
TRa l'altro non so ma quando ho letto sta frase pure il muro qui di fianco s'è messo a ridere :D :D :D
Penso cmq che LuVi stesse scherzando ovviamente o meglio la sua penso fosse una provocazione.
clasprea
15-03-2006, 16:04
TRa l'altro non so ma quando ho letto sta frase pure il muro qui di fianco s'è messo a ridere :D :D :D
Scherzi???? :eek:
Guarda che leccare il :ciapet: per anni è mooooltoooooooooo impegnativo :D
zerothehero
15-03-2006, 16:12
Favorevole. :D
Mi sono reso conto che vi è un'asimmetria evidente nelle elezioni "universitarie" e "scolastiche" (in cui vi è una quota femminile intorno al 40%) rispetto a quelle per le camere del parlamento nazionale (in cui la quota femminile è "minoritaria" per motivi di accesso alle liste)
Quindi ben vengano delle quote..
yossarian
15-03-2006, 16:14
Da donna, decisamente contraria. Non penso che sia giusto assegnare una quota fissa, se una è brava e se lo merita arriverà lo stesso dove deve arrivare.
Sarebbe piuttosto il caso di sforzarsi per appianare le differenze di stipendio tra uomini e donne, in tutti i settori.
quoto, con la postilla, però, che in politica debba andare avanti chi è più capace, non chi è giudicato più "affidabile" (ovvero più allineato e, spesso, meno in grado di pensare con la propria testa)
Swisström
15-03-2006, 16:19
Favorevole. :D
Mi sono reso conto che vi è un'asimmetria evidente nelle elezioni "universitarie" e "scolastiche" (in cui vi è una quota femminile intorno al 40%) rispetto a quelle per le camere del parlamento nazionale (in cui la quota femminile è "minoritaria" per motivi di accesso alle liste)
Quindi ben vengano delle quote..
:eek: :eek:
questa non me l'aspettavo :cry:
Posso darti del comunista? non per altro... ma devo sfogarmi :D
si vuole obbligare i partiti a candidare delle persone, ma vi rendete conto?
se le donne non riescono a trovare spazio nei partiti possono sempre crearne uno che rispetti la loro posizione poltica e che le candidi
non è che ogni partito ha il controllo su determinate idee e posizioni e le donne non possono creare un partito simile che le faccia candidare
hai le stesse posizioni di an, ma an non ti candida? fonda un partito e candidati e smetila di rompere!
se ci sono donne in gamba non avranno alcuna difficoltà a farsi eleggere
Penso di si, sarebbe una legge come un'altra...
io firmerei sicuramente
Mi sembra che l'argomento sia molto "bipartisan", non mi sembra di aver notato posizioni radicali in un senso o nell'altro nei vari schieramenti.
chissa quanti lo pensano ma non lo dicono per paura di perdere elettori
Swisström
15-03-2006, 16:38
si vuole obbligare i partiti a candidare delle persone, ma vi rendete conto?
se le donne non riescono a trovare spazio nei partiti possono sempre crearne uno che rispetti la loro posizione poltica e che le candidi
non è che ogni partito ha il controllo su determinate idee e posizioni e le donne non possono creare un partito simile che le faccia candidare
hai le stesse posizioni di an, ma an non ti candida? fonda un partito e candidati e smetila di rompere!
se ci sono donne in gamba non avranno alcuna difficoltà a farsi eleggere
:mano: per una volta ti quoto in pieno coldd :D
matrizoo
15-03-2006, 16:38
si vuole obbligare i partiti a candidare delle persone, ma vi rendete conto?
se le donne non riescono a trovare spazio nei partiti possono sempre crearne uno che rispetti la loro posizione poltica e che le candidi
non è che ogni partito ha il controllo su determinate idee e posizioni e le donne non possono creare un partito simile che le faccia candidare
hai le stesse posizioni di an, ma an non ti candida? fonda un partito e candidati e smetila di rompere!
se ci sono donne in gamba non avranno alcuna difficoltà a farsi eleggere
cosi' facciamo il partito delle femministe?
eddai :rolleyes:
metà uomini e metà donne, cosi' dovrebbe essere :O
cmq qualcuno continua a riempirsi la bocca di fesserie, neanche che decenni di lotte femministe fossero state fatte per passare il tempo :rolleyes:
non si sta discutendo di cazzate tipo le donne a fare il militare, si discute su una delle poche cose furbe da fare...
io non ce li voglio per sempre questi ladroni fancazzisti in parlamento, che lascino spazio a qualcun'altro, e in questo modo li obblighiamo a diluirsi con una categoria che sicuramente sarebbe meno ladra di quella odierna.
zerothehero
15-03-2006, 16:45
:eek: :eek:
questa non me l'aspettavo :cry:
Posso darti del comunista? non per altro... ma devo sfogarmi :D
I comunisti sono egualitari in altri ambiti :D ..poi se guardi nel sondaggio puoi vedere che ha votato contro le quote RAVEN..un noto e pericoloso bolscevico..:asd:
clasprea
15-03-2006, 16:49
cosi' facciamo il partito delle femministe?
eddai :rolleyes:
metà uomini e metà donne, cosi' dovrebbe essere :O
cmq qualcuno continua a riempirsi la bocca di fesserie, neanche che decenni di lotte femministe fossero state fatte per passare il tempo :rolleyes:
non si sta discutendo di cazzate tipo le donne a fare il militare, si discute su una delle poche cose furbe da fare...
io non ce li voglio per sempre questi ladroni fancazzisti in parlamento, che lascino spazio a qualcun'altro, e in questo modo li obblighiamo a diluirsi con una categoria che sicuramente sarebbe meno ladra di quella odierna.
l'idfea del aèrtito non è che paiccia molto a neanche a me... il punto è che secondo me la riforma delle quote rosa non sarebbe poi così femminista.... le motivazioni le ho già spiegate sopra...
Anche il fatto di afre un partito di sole donne non lo è, il progresso "femminista" sta nel afre le cose CON gli uomini, non CONTRO gli uomini!
cosi' facciamo il partito delle femministe?
non il partito delle femministe
se vuoi puoi chiamarlo "Il partito delle donne di FI, di An, di Rc, dei Ds,..."
stessi programmi poltici, ma con la possibilità di candidarsi dove vogliono, senza ogni volta poter tirare fuori la scusa di candidarle in posti di sconfitta sicura
Tu davvero vorresti obbligare un partito a candidare delle persone che senza questo obbligo non sarebbero state candidate? E vorresti che alcuni candidati venissero esclusi per far spazio alle donne?
Tu dici + donne elette, io dico + donne candidate, se se lo meritano verranno anche elette, se non se lo meritano restano a casa.
metà uomini e metà donne, cosi' dovrebbe essere :O
dovrebbe per scelta del popolo, non per una legge, senno a cosa servono le elezioni?
cmq qualcuno continua a riempirsi la bocca di fesserie, neanche che decenni di lotte femministe fossero state fatte per passare il tempo :rolleyes:
sono state fatte per avere stessi diritti, non per avere privilegi
io non ce li voglio per sempre questi ladroni fancazzisti in parlamento, che lascino spazio a qualcun'altro, e in questo modo li obblighiamo a diluirsi con una categoria che sicuramente sarebbe meno ladra di quella odierna.
e pensi davvero che questi ladri non sarebbero rieletti? io penso verrebbero sacrificati quelli meno conosciuti, indipendentemente se capaci o incapaci, onesti o criminali, ti pare giusto? e chi ti dice che queste donne sarebbero meglio?
giusto per farti un'esempio: mussolini, moratti, prestigiacomo... si commenta da solo
Swisström
15-03-2006, 16:52
I comunisti sono egualitari in altri ambiti :D ..poi se guardi nel sondaggio puoi vedere che ha votato contro le quote RAVEN..un noto e pericoloso bolscevico..:asd:
cosi' facciamo il partito delle femministe?
eddai :rolleyes:
metà uomini e metà donne, cosi' dovrebbe essere :O
:doh: non capisco come si possa ragionare così...
metà uomini e metà donne... certo... e poi facciamo metà biondi e metà bruni, metà del nord e metà del sud, metà con il black e decker piccolo e metà cloni di del testimonial di amica chips
:doh: proprio non capisco come si possa NON avere il senso della meritocrazia in questo modo :doh:
Swisström
15-03-2006, 16:54
I comunisti sono egualitari in altri ambiti :D ..poi se guardi nel sondaggio puoi vedere che ha votato contro le quote RAVEN..un noto e pericoloso bolscevico..:asd:
Raven è lammah :asd: va compreso :O
avrà sbagliato a selezionare l'opzione :stordita:
matrizoo
15-03-2006, 17:05
:doh: non capisco come si possa ragionare così...
metà uomini e metà donne... certo... e poi facciamo metà biondi e metà bruni, metà del nord e metà del sud, metà con il black e decker piccolo e metà cloni di del testimonial di amica chips
:doh: proprio non capisco come si possa NON avere il senso della meritocrazia in questo modo :doh:
possibile che tu non abbia un posacenere tra le mani, giusto per poter conversare con "qualcuno" di pari livello intellettivo?
Swisström
15-03-2006, 17:07
possibile che tu non abbia un posacenere tra le mani, giusto per poter conversare con "qualcuno" di pari livello intellettivo?
Il rispetto prima di tutto.
saluti, Swiss.
zerothehero
15-03-2006, 17:08
:doh: non capisco come si possa ragionare così...
metà uomini e metà donne... certo... e poi facciamo metà biondi e metà bruni, metà del nord e metà del sud, metà con il black e decker piccolo e metà cloni di del testimonial di amica chips
:doh: proprio non capisco come si possa NON avere il senso della meritocrazia in questo modo :doh:
Capisco la tua riserva..
Vedi c'è un problema di discriminazione femminile, in quanto le donne sono sottorappresentate nel nostro parlamento.
Questa discriminazione non è "naturale" (la politica suscita interesse anche da parte femminile), ma è dovuta essenzialmente a elementi storici e contingenti...certo è una discriminazione "de facto" e non "de iure", ma cmq è e resta una discriminazione.
Le donne in Italia hanno iniziato a far parte dell'elettorato "passivo" solo 60 anni fa, la politica "storicamente" è stata declinata come un'attività "maschile" (tanto vero che il potere e l'autorità sono tutt'ora considerate delle virtù "maschili" e non femminili nell'immaginario "collettivo)...i partiti tendono per questo motivo a mettere nelle liste degli uomini anzichè delle donne.
Le "quote" (che rientrano nella cosidetta "discriminazione posivita") sono un modo magari poco elegante per superare questa discriminazione che ha cause storiche.
Di aspettare una lenta evoluzione non ho molta voglia personalmente. :D
mi piacerebbe vedere più donne in politica, ma mettere delle quote fisse mi lascia perplesso...
si parla del 40%? o mi sono sognato la cifra?
Lorenzaccia
15-03-2006, 19:10
Faccio i complimenti ai 2 utenti che in questa discussione li meritano:
a Clasprea, l’unica donna che ha partecipato - e quindi direttamente interessata perché beneficiaria di politiche pubbliche che, al contrario di ora, verrebbero dibattute e poi istituite se in parlamento fosse presente un congruo num. di donne, foss’anche meno della metà dei presenti - perché ha dimostrato grande onestà intellettuale: ha rifiutato un principio che non ritiene giusto anche quando le conseguenze di questo principio sono per lei favorevoli; ben sapendo che, probabilmente, l’unico strumento efficace, ma anche molto rigido ancorché temporaneo e contingente, per arginare il deficit di rappresentanza femminile nel parlamento italiano è istituire quote, visto che gli altri, più flessibili, hanno fallito (infatti dipendono dalla buona volontà dei partiti, senza obblighi stabiliti per legge). Avrete sicuramente guardato le liste (bloccate) che ci saranno presentate ad aprile di tutti i partiti e il numero delle donne presenti...
Quanti degli uomini iscritti a questa discussione possono dire di avere un’onestà simile davanti a prospettive fortemente allettanti come quelle politiche, ossia di elevato potere e privilegio?
a zerothezero (che mi ha molto sorpreso con la sua posizione) perché in poche righe ha colto immediatamente il nocciolo della questione con riguardo alla realtà italiana, e con altrettanta onestà ha guardato positivamente ad un mezzo che va in direzione a lui sfavorevole ma che potrebbe risolvere una volta per tutte l’annosa quaestio della nano-rappresentanza femminile attuale.
Un paio di considerazioni riguardo a cose lette sopra:
uno: un partito delle donne non può durare a lungo, e se durasse avrebbe 3-4 gatte iscritte e non di più; le ragioni le ho spiegate in un thread sul femminismo di gennaio, e sono talmente ovvie che mi stupisco fortemente che la proposta sia stata avanzata in modo serio.
due: paragonare la “minoranza” donne alla minoranza di quelli che non hanno il mignolo o che amano le chipster è non avere chiaro di cosa si sta parlando e suggerisco allora di cominciare a osservare e a leggere qualcosa per evitare confronti inopportuni (e ridicoli).
uno: un partito delle donne non può durare a lungo, e se durasse avrebbe 3-4 gatte iscritte e non di più; le ragioni le ho spiegate in un thread sul femminismo di gennaio, e sono talmente ovvie che mi stupisco fortemente che la proposta sia stata avanzata in modo serio.
cioè mi spieghi cos'è che vorresti?
solo partiti forti e grandi, essere candidate in posti di elezione sicura e gli incarichi importanti?
semplicemente ridicolo...
le donne se vogliono hanno la possibilità di entrare in politica
puo essere in partiti grandi (non dico che sia facile, ma ci sono le donne che dimostrano che è possibile) come puo essere in partiti nuovi o piccoli
C'è questa forte voglia di entrare in politica? Bene, non puo che far bene al paese, ma non ci si puo aspettare di trovare la pappa pronta ed ogni cosa dovuta.
Ripeto la domanda fatta nel post precedente: vorreste obbligare un partito a candidare determinate persone?
Oltretutto tutti i partiti sarebbero piu che lieti di sponsorizzare un nuovo alleato (magari con programmi in comune) che candidi le donne e con il nuovo sistema elettorale le cose sarebbero vantaggiose per tutti.
Ma forse conta piu il partito che le idee (mi spieghi la differenza tra "ds" e "donne ds" (partiti con programma in comune)), forse conta piu il fatto di essere donna che le vere copetenze della persona...
Lorenzaccia
15-03-2006, 19:56
cioè mi spieghi cos'è che vorresti?
solo partiti forti e grandi, essere candidate in posti di elezione sicura e gli incarichi importanti?
semplicemente ridicolo...
le donne se vogliono hanno la possibilità di entrare in politica
puo essere in partiti grandi (non dico che sia facile, ma ci sono le donne che dimostrano che è possibile) come puo essere in partiti nuovi o piccoli
C'è questa forte voglia di entrare in politica? Bene, non puo che far bene al paese, ma non ci si puo aspettare di trovare la pappa pronta ed ogni cosa dovuta.
Ripeto la domanda fatta nel post precedente: vorreste obbligare un partito a candidare determinate persone?
Oltretutto tutti i partiti sarebbero piu che lieti di sponsorizzare un nuovo alleato (magari con programmi in comune) che candidi le donne e con il nuovo sistema elettorale le cose sarebbero vantaggiose per tutti.
Ma forse conta piu il partito che le idee (mi spieghi la differenza tra "ds" e "donne ds" (partiti con programma in comune)), forse conta piu il fatto di essere donna che le vere copetenze della persona...
Datti una calmata, non mi pare di aver apostrofato nessuno con la foga che stai mostrando tu ora.
Non hai colto minimamente l'obiezione che ho fatto sul partito delle donne, che non ha certo a che fare con la grandezza dello stesso ma con la natura individuale e personale delle partecipanti, che inevitabilmente le porta ad uno scarsissimo associazionismo politico di medio-grandi dimensioni solo sulla base del sesso e null'altro.
Infine, mi dai del "voi" come se io fossi rappresentante della "categoria" nella sezione. Mi quoti dove avrei scritto che voglio obbligare i partiti a candidature fisse, e di conseguenza di essere a favore delle quote?
Datti una calmata, non mi pare di aver apostrofato nessuno con la foga che stai mostrando tu ora.
Non hai colto minimamente l'obiezione che ho fatto sul partito delle donne, che non ha certo a che fare con la grandezza dello stesso ma con la natura individuale e personale delle partecipanti, che inevitabilmente le porta ad uno scarsissimo associazionismo politico di medio-grandi dimensioni solo sulla base del sesso e null'altro.
Infine, mi dai del "voi" come se io fossi rappresentante della "categoria" nella sezione. Mi quoti dove avrei scritto che voglio obbligare i partiti a candidature fisse, e di conseguenza di essere a favore delle quote?
se ti senti a disagio è un tuo problema ;)
hai scritto che per ragioni talmente ovvie ritieni la proposta di partiti femminili insensata (che poi reale proposta non era, l'ho esposta come esempio, sono dell'opinione che la situazione va bene com'è)
tutte queste ragioni ovvie non le vedo, forse non ho nemmeno colto le tue obiezioni per il semplice motivo che non le hai esposte? non leggo nel pensiero
inoltre ho parlato di partiti collegati con partiti maggiori (se vai a rileggere, anche con programmi comuni) e quindi con una precisa politica (non associazionismo politico solo sulla base del sesso e null'altro) creati con l'intento di poter candidare piu donne e quindi con maggiore probabilità (non sicurezza di essere elette)
riguardo al voi era riferito alle donne in politica, se ti sei sentita tirata in causa scusami
Lorenzaccia
15-03-2006, 21:32
se ti senti a disagio è un tuo problema ;)
Francamente l'unico che fin'ora ha mostrato di essere a disagio sull'argomento quote sei tu. Nessun altro utente, quasi tutti contrari come te, ha assunto un simile tono al limite del bellicoso. ("non devono rompere", "pretendono di avere la pappa pronta" ecc...).
hai scritto che per ragioni talmente ovvie ritieni la proposta di partiti femminili insensata (che poi reale proposta non era, l'ho esposta come esempio, sono dell'opinione che la situazione va bene com'è)
tutte queste ragioni ovvie non le vedo, forse non ho nemmeno colto le tue obiezioni per il semplice motivo che non le hai esposte? non leggo nel pensiero
inoltre ho parlato di partiti collegati con partiti maggiori (se vai a rileggere, anche con programmi comuni) e quindi con una precisa politica (non associazionismo politico solo sulla base del sesso e null'altro) creati con l'intento di poter candidare piu donne e quindi con maggiore probabilità (non sicurezza di essere elette)
riguardo al voi era riferito alle donne in politica, se ti sei sentita tirata in causa scusami
Io parlavo di un partito femminile come “partito delle donne”, cosiddetto; non donneDs o quel che ti pare collegato ad un partito di maggiori dimensioni e politicamente ed ideologicamente connotato. A livello manualistico siamo daccordo che non ha senso; a livello pratico – ma bisognerebbe chiederlo a loro – questo artificiosa costruzione è una risposta alla sottorappresentanza nel partito che punta alla visibilità per aumentare potere contrattuale all’interno del partito stesso in sede di decisione dei giochi, visto che, come singole, le deputate hanno scarso peso nella discussione e proposizione di determinate questioni. E anch’esse cercheranno di farsi rappresentanti di una fetta dell’elettorato, quello femminile, per far confluire voti al partito di riferimento; che poi, di fatto, è l’unica cosa che conta per chiunque faccia politica.
L'ovvietà cui mi riferivo io invece sta in questo: poniamo pari a 25 milioni il numero delle donne presenti in Italia e 26 milioni il numero degli uomini – se non erro il rapporto nascite uomo-donna è 103:100. Facendo un esempio limite: fino a ieri l’Italia era chiamata la Repubblica dei partiti, e la I rep. era paragonata proprio alla IV rep. francese che ha avuto un altrettanto elevato num. di partiti, anche se sorte differente; questo multipartitismo estremo era segno di una frammentazione notevole d’interessi e scopi difficilmente componibili. E’ impensabile che per le donne, che sono prima di tutto individui dotati di libero arbitrio ed autonoma capacità pensante, non possa valere un’analoga varietà di scopi, visioni e reazioni praticamente riguardo a tutte le questioni, a partire proprio da quelle che le riguardano. Io stessa mostro di avere, nella real life quotidiana, una visione “singolare” su molte issues, e questo mi porta a non accomunarmi interamente con nessuna donna che conosco, men che meno con quelle che trovo schierate in parlamento. Quindi un partito “delle donne” resterebbe fortemente minoritario, fatto di donne che sono in totale simbiosi non solo sulle questioni a loro legate, ma anche su tutti i temi della politica: estera, interna, finanziaria eccetera. Quindi sarebbe preferibile, almeno per il mio modo di vedere, la partecipazione delle donne e degli uomini, insieme, all’interno dello stesso partito.
Mi scuso anch’io se non sono stata proprio chiara: facevo riferimento ad un thread precedente in cui avevo scritto molto su questo, ma in effetti tu non potevi leggertelo tutto, ammesso che avessi intenzione di farlo, in 3 secondi per rispondere al mio post.
Ora stacco, a domani.
matrizoo
16-03-2006, 11:11
Francamente l'unico che fin'ora ha mostrato di essere a disagio sull'argomento quote sei tu. Nessun altro utente, quasi tutti contrari come te, ha assunto un simile tono al limite del bellicoso. ("non devono rompere", "pretendono di avere la pappa pronta" ecc...).
Io parlavo di un partito femminile come “partito delle donne”, cosiddetto; non donneDs o quel che ti pare collegato ad un partito di maggiori dimensioni e politicamente ed ideologicamente connotato. A livello manualistico siamo daccordo che non ha senso; a livello pratico – ma bisognerebbe chiederlo a loro – questo artificiosa costruzione è una risposta alla sottorappresentanza nel partito che punta alla visibilità per aumentare potere contrattuale all’interno del partito stesso in sede di decisione dei giochi, visto che, come singole, le deputate hanno scarso peso nella discussione e proposizione di determinate questioni. E anch’esse cercheranno di farsi rappresentanti di una fetta dell’elettorato, quello femminile, per far confluire voti al partito di riferimento; che poi, di fatto, è l’unica cosa che conta per chiunque faccia politica.
L'ovvietà cui mi riferivo io invece sta in questo: poniamo pari a 25 milioni il numero delle donne presenti in Italia e 26 milioni il numero degli uomini – se non erro il rapporto nascite uomo-donna è 103:100. Facendo un esempio limite: fino a ieri l’Italia era chiamata la Repubblica dei partiti, e la I rep. era paragonata proprio alla IV rep. francese che ha avuto un altrettanto elevato num. di partiti, anche se sorte differente; questo multipartitismo estremo era segno di una frammentazione notevole d’interessi e scopi difficilmente componibili. E’ impensabile che per le donne, che sono prima di tutto individui dotati di libero arbitrio ed autonoma capacità pensante, non possa valere un’analoga varietà di scopi, visioni e reazioni praticamente riguardo a tutte le questioni, a partire proprio da quelle che le riguardano. Io stessa mostro di avere, nella real life quotidiana, una visione “singolare” su molte issues, e questo mi porta a non accomunarmi interamente con nessuna donna che conosco, men che meno con quelle che trovo schierate in parlamento. Quindi un partito “delle donne” resterebbe fortemente minoritario, fatto di donne che sono in totale simbiosi non solo sulle questioni a loro legate, ma anche su tutti i temi della politica: estera, interna, finanziaria eccetera. Quindi sarebbe preferibile, almeno per il mio modo di vedere, la partecipazione delle donne e degli uomini, insieme, all’interno dello stesso partito.
Mi scuso anch’io se non sono stata proprio chiara: facevo riferimento ad un thread precedente in cui avevo scritto molto su questo, ma in effetti tu non potevi leggertelo tutto, ammesso che avessi intenzione di farlo, in 3 secondi per rispondere al mio post.
Ora stacco, a domani.
come qualcuno ha postato piu' sopra credo che un "aiutino", per correggere la rotta (probabilmente sbagliata) che stiamo seguendo, possa andare piu' che bene...
se ci fosse l'obbligo di pareggiare i maschietti e le femminucce si risolverebbero anche tanti problemini, magari non servirebbero piu' ministeri del c@@@o come quello delle pari opportunità, e magari le donne potrebbero dedicarsi a fare qualcosa per TUTTI, e non solo protestare ogni tanto come fanno ora per difendere le donne da tutto ciò che gli viene in mente.
Io vorrei vedere qualche donna a capo di ministeri importanti, magari sentirle argomentare su economia e lavoro, ma come ho detto prima PER TUTTI, e non solo a difesa della categoria "donna", e questo sarebbe un bel passo avanti :O
Le abbiamo provate tutte, chiunque governi questo paese riesce a fare male (quando fa qualcosa), ci manca solo un governo di donne da provare, e senza che ci facciamo troppe pippe mentali la ritengo un' occasione da sfruttare, perche' mi sono rotto le balle di destra, sinistra, centro e partitini che non servono a un cazzo.
se non volete le quote rosa significa che vi va bene cosi', pero' mi da fastidio il continuo lamentarsi verso un paese che fa schifo e non appena si accenna un minimo cambiamento lo si boccia con motivi insulsi e privi di significato.
Sono 10 anni che ci sono le stesse facce in politica, e sono STUFO :O
Lorenzaccia
16-03-2006, 16:40
...
Capisco ciò che dici, è tutto molto sensato posti certi assunti; su alcune cose sono senz’altro daccordo, ad es. sul fatto che in una demopcrazia sana chiunque debba poter ricoprire qualsiasi ruolo avendone le capacità; poi sul fatto che sei stanco, come me e come moltissimi altri, di assistere giorno dopo giorno al mediocre spettacolo da balera che ci offrono i ns politicanti. E non ti nego che piacerebbe anche a me vedere, entro breve termine, una percentuale di donne in parlamento intorno al 30-40 %, così che certe questioni cruciali come aborto, gestione e appalto dei consultori, regolazione degli stipendi e alcune riforme del mercato del lavoro possano essere discusse anche dalle dirette interessate nella sede dov’è loro propria, anziché nelle due attuali: dagli uomini in parlamento con 2 deputate di contorno e dalle donne per strada a suon di megafoni e manifesti.
Ti ringrazio per la fiducia che riponi nelle donne come categoria sociale, non è da tutti, anzi di solito quello che si sente è l’esatto contrario. Io però non ho una visione naturalistica dell’uomo e della donna, secondo cui l’uno e l’altra hanno per natura differenti caratteristiche psicologiche e caratteriali tali da determinarne un differente ruolo in società. Questa visione, ha portato alla convinzione, soprattutto in area anglosassone dell’800, che le virtù proprie delle donne le rendessero moralmente superiori agli uomini, per natura astuti e facili alla corruzione e idonei a fare politica. Questo assunto a sua volta ha comportato: 1) un’ulteriore giustificazione all’esclusione delle donne dalla sfera pubblica e all'assegnazione delle stesse alla sfera della cura e dell’educazione, cosicché il loro compito era educare ed allevare i maschi per renderli perfetti cittadini e le femmine per renderle brave mogli, a tutti i livelli della scala sociale. Corollario: veniva impartita un’educazione differente a bambini e bambine, fin dalla nascita, al fine di preparare i futuri cittadini dello stato-nazione (ricordo che anche il nazionalismo, per le sue caratteristiche, ha funto da spinta propulsiva in questo senso) ciascuno con riferimento al ruolo che avrebbe ricoperto da grande. 2) ogni volta che si avanzavano proposte di riforma di una politica al limite della corruzione e del clientelismo, l’unica minoranza che appoggiava l’ingresso delle donne in parlamento (non avevano ancora il diritto di voto) lo faceva nella convinzione che le stesse avrebbero portato una ventata di aria fresca, proprio in virtù della loro superiorità morale, e non perché anch’esse individui dotate di discernimento, quindi in grado di scegliere scientemente di fare bene o di fare male. Quelle che non si uniformavano al conformismo imperante – la rigida morale dell’epoca vittoriana – erano praticamente escluse dalla vita sociale e considerate alla stregua di prostitute. *
Tuttavia, questa visione naturalistica non è affatto quella che sta dietro le quote, per cui essere a favore delle medesime perché si pensa che le donne faranno senz’altro meglio è una giustificazione errata. Le quote con il determinismo sociale non centrano nulla, infatti non nascono nemmeno per le donne, cui sono state estese anni dopo “per analogia”, ma per i neri d’america negli anni ’60 all’interno del programma della Great society Johnsoniana, con l’unico obiettivo di favorire un’integrazione con la società civile che non riusciva ad avvenire nonostante i numerosi tentatiti fatti già sotto Kennedy (ad es. i paracadutisti che proteggevano l’ingresso dei bambini neri a scuola; l’appello del presidente alla morale dei singoli cittadini bianchi ecc...).
Per concludere, io non boccio le quote in modo “categorico” e non sono “radicalmente” contraria. Infatti non si può valutare questo strumento in astratto, negandolo o esaltandolo a priori, ignorando le varie realtà spaziali e temporali cui è destinato, che poi ne danno i contenuti concreti; così, c’è una serie di paesi dove le quote istituite a livello legislativo non mi sembrano lo strumento più adatto, ma ce ne sono altri dove la discriminazione femminile ha cause culturali ed è fortemente radicata (e radicale): qui le quote mi sembrano l’unico strumento, magari temporaneo, efficace. Poi c’è l’Italia, che è un ibrido e mi pone non pochi problemi di valutazione. Fin’ora mi sono pronunciata in senso contrario con riserve, e, sulla scia di Emma Bonino, che il problema lo conosce bene, sostengo che sia preferibile, per quanto possibile, una soluzione diversa perché la nostra realtà nazionale, anche se non è proprio all'avanguardia, non soffre di quelle discriminazioni sessiste e maschiliste che imperano altrove, ma di un parassitismo e di una staticità che impedisce il ricambio, e che andrebbe risolta altrimenti.
Non ti nego però che, se l’andazzo che hanno preso i politici dovesse proseguire in modo così smaccato anche nella prox legislatura - cioè un arrocco da manuale strategico di scacchi sulle proprie posizioni, praticamente tutte senza distinzione, rilevanti e non rilevanti - da rendere impossibile l’utilizzo di strumenti più flessibili per aumentare la rappresentanza femminile, non esiterò a passare dall’altra parte, allineandomi, questa volta senza riserve, con i numerosi gruppi pro-quote che pullulano l’emilia-romagna, al fine di creare una rete di gruppi che, uniti, possano fungere da gruppo di pressione: rappresentanza in cambio di voti. (sembro Rabin a Oslo: “terra in cambio di pace” :rolleyes: )
* Gli strumenti che ci fornisce larga parte dell'antropologia culturale attuale dimostrano, invece, la direzione inversa: certe differenze comportamentali tra uomo e donna non sono intrinseche, ma costruzioni storiche e culturali che si ripropongono attraverso pesanti retaggi culturali, schemi mentali, indottrinamenti, inprinting ricevuti da modelli familiari fissi che ci tramandiamo generazione dopo generazione e che determinao i binari entro cui tendenzialmente si realizza lo sviluppo del singolo.
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