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View Full Version : IRAN: 'SIAMO INVINCIBILI, SUL NUCLEARE NON CI PIEGHEREMO'


windowsa
09-03-2006, 15:34
TEHERAN - "L'Iran è forte e invincibile" e perciò "non si piegherà alla pressione e alla prepotenza delle potenze straniere". Lo ha detto oggi il presidente Mahmud Ahmadinejad, mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si appresta, presumibilmente la prossima settimana, a prendere in esame il programma nucleare del Paese. Ahmadinejad, citato dall'agenzia Irna, ha affermato anche che poiché "il nemico non può sconfiggere la nazione iraniana imponendo pressioni dall'esterno, sta prendendo in considerazione certi agenti interni e ricorre a tattiche politiche".

"Conosciamo i legami dei nemici" con gli agenti interni, ha sottolineato Ahmadinejad. "Non ci aspettiamo - ha aggiunto - che i nemici siano solidali con noi, perché la loro ostilità mostra soltanto la correttezza del nostro cammino". Ahmadinejad ha anche criticato, seppur implicitamente, un accordo in campo nucleare firmato tra Usa e India durante una recente visita del presidente americano George W. Bush a New Delhi. "Certe potenze", ha affermato, "firmano contratti nucleari del valore di miliardi di dollari senza che ne sia a conoscenza l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e rifiutano le ispezioni della stessa agenzia".

SI' A DIALOGO SUL NUCLEARE, NO A RINUNCIA RICERCA
TEHERAN - Mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si appresta, presumibilmente la settimana prossima, a prendere in esame il dossier nucleare iraniano, Teheran continua a dire di essere ancora pronta a risolvere la questione attraverso negoziati, ribadendo però di non voler rinunciare alle attività di 'ricerca e sviluppo' sull'arricchimento dell'uranio. "Vogliamo una soluzione pacifica del caso", ha detto l'ambasciatore iraniano presso l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Ali Asghar Soltanieh, dopo la decisione annunciata dal direttore della stessa agenzia, Mohammed el Baradei, di inviare al Consiglio di Sicurezza il suo ultimo rapporto. Nel documento si chiede alla Repubblica islamica di sospendere tutte le attività più sensibili e di cooperare pienamente per dimostrare che il suo programma non ha fini militari. Ma Soltanieh, citato dall'agenzia Irna, ha anche sottolineato che Teheran non vuole rinunciare alla ricerca, poiché "ogni Paese ha il diritto a programmi di ricerca e non possiamo togliere ai nostri scienziati il diritto a proseguire il lavoro scientifico". La stessa posizione è stata espressa da un membro del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale (Scsn), Abdol Reza Rahmani-Fazli, secondo il quale "l'Iran è pronto a cooperare con l'Aiea", ma "non cederà il suo diritto alla 'ricerca e sviluppo' perché sarebbe contro la volontà della nazione".

USA: ONU ISOLI TEHERAN E PREPARI SANZIONI
Gli Stati Uniti vogliono che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, la prossima settimana, ''discuta la possibilita' di una risoluzione che isoli Teheran e, auspicabilmente, ne influenzi il comportamento''. Lo ha detto, a Washington, il sottosegretario di Stato Nicholas Burns, parlando alla Commissione Esteri della Camera dopo la riunione a Vienna dell'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia atomica. ''Se l'Iran non rispondera' in modo positivo, allora - ha aggiunto Burns - bisognera' pensare alle sanzioni''.

In quella che puo' essere interpretata come la prima reazione degli Stati Uniti alle conclusioni di Vienna, Burns ha anticipato quello che fara' Washington la prossima settimana, quando - lunedi' o martedi' -il Consiglio di Sicurezza dell'Onu iniziera' a discutere la questione nucleare iraniana.


non temete una guerra nucleare???? :confused: :confused: :rolleyes:


[B][SIZE=3]aggiungo:
TEHERAN - Le forze armate iraniane infliggerebbero un colpo "fatale" a chi osasse attaccare la Repubblica islamica per fermare il suo programma nucleare. Lo ha detto il ministro della Difesa, Mostafa Mohammad Najjar.

"Le forze armate iraniane - ha affermato Najjar, citato dall'agenzia ufficiale Irna - sono pienamente preparate a combattere e sono determinate a difendere l'integrità territoriale del Paese con tutta la loro potenza".
Perciò, ha aggiunto il ministro della Difesa, "qualsiasi Paese intendesse attaccare l'Iran, dovrà aspettarsi una risposta fatale da parte delle nostre forze armate".

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu dovrebbe riunirsi la settimana prossima a New York per prendere in esame il dossier nucleare iraniano. Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Mohammed el Baradei, ha detto che ciò non significa la fine degli sforzi diplomatici per risolvere la questione. Ma Israele e Usa affermano che nessuna opzione può essere esclusa per impedire a Teheran di dotarsi di armi nucleari.

RICE: NESSUNO PIU' PERICOLOSO DI TEHERAN
WASHINGTON - Nessun paese è più pericoloso in questo momento per gli Usa dell'Iran: lo ha detto il segretario di Stato americano Condoleezza Rice, deponendo in Congresso insieme al capo del Pentagono Donald Rumfeld.
La Rice ha accusato l'Iran di alimentare il terrorismo "nel sud dell'Iraq o in Palestina".

Il segretario di Stato ha illustrato una serie di iniziative che gli Usa intendono perseguire per una campagna di propaganda via radio o su Internet per raggiungere gli iraniani. "Il governo di Teheran - ha detto la Rice - deve riconoscere che resterà isolato se continuerà su questa strada, ma dobbiamo rende chiaro che non vogliamo isolare il popolo iraniano".



by ANSA :doh:

massimo78
09-03-2006, 15:37
vedrai come va a finire...
tra qualche mese diranno alle truppe gia che ci sono di fare un salto anche lì, così ammazzano tutti, ci si allarga e buonanotte lì.

L'atomica la stanno costruendo... non ce l'hanno.
Sotto quel punto di vista è molto + temibile un paese come la Cina o la Russia rispetto l'IRAN.

lowenz
09-03-2006, 15:43
Domanda scema: ci sono grosse miniere di uranio/pechblenda in Iran?

Mavel
09-03-2006, 15:44
vedrai come va a finire...
tra qualche mese diranno alle truppe gia che ci sono di fare un salto anche lì, così ammazzano tutti, ci si allarga e buonanotte lì.

L'atomica la stanno costruendo... non ce l'hanno.
Sotto quel punto di vista è molto + temibile un paese come la Cina o la Russia rispetto l'IRAN.
Speriamo di no, rimane il fatto che questo è un povero folle.

massimo78
09-03-2006, 15:52
Speriamo di no, rimane il fatto che questo è un povero folle.

bah probabilmente è solo orgoglioso, e ragionerà sul fatto che anche i paesi più stupidi hanno l'atomica .... (l'italia no :stordita: e nemmeno l'IRAN) quindi hanno pensato bene di "distaccarsi" dall'Italia :asd: e vogliono averla...

che poi stiano fuori a mettersi contro l'ONU è un altro paio di maniche

STELEO
09-03-2006, 15:59
L'ultimo che ha parlato così si chiama Saddam. :(

Ho uno strano presentimento. Ditemi che non è vero. :cry: :cry:

Black Dawn
09-03-2006, 16:06
Oggi in tv hanno detto che sul territorio Iraniano ci sono già 10000 kamikaze operativi pronti all'attacco.

Bush, a te la mossa. :doh:

kaioh
09-03-2006, 16:09
vedrai come va a finire...
tra qualche mese diranno alle truppe gia che ci sono di fare un salto anche lì, così ammazzano tutti, ci si allarga e buonanotte lì.

come sono messi ad armamenti in iran?

massimo78
09-03-2006, 16:14
Oggi in tv hanno detto che sul territorio Iraniano ci sono già 10000 kamikaze operativi pronti all'attacco.

Bush, a te la mossa. :doh:

Eggià e temo che gli andremmo dietro pure noi grazie a gli accordi presi tramite Berlusconi.

come sono messi ad armamenti in iran?
Non lo so esattamente, ma posso supporre che non siano migliori di quelli dell'IRAQ.
Avranno qualche fuciletto o mitragliatrice...

lupotto
09-03-2006, 16:20
come sono messi ad armamenti in iran?


Bene da quello che ho sentito in una trasmissione un pò di giorni fà, a quello che dicevano hanno il 9 esercito al mondo per uomini ed armamenti, la Russia li ha riforniti di tutto punto nel corso degli anni sia in termini di mezzi che di addestramento, inoltre hanno un esercito più motivato, rispetto a quello iracheno; in conclusione gli americani potrebbero prendere una sonora batosta in caso di un attacco visto che giocano fuori casa, a meno che non facciano il ricorso ad armi non convenzionali....ma francamente è poco plausibile come ipotesi, inoltre oggettivamente i paesi occidentali piuttosto che un azione di forza dovrebbero cercare di sostenere i politici moderati di quel paese, metterlo in un angolo rafforza solo gli estremisti come il loro presidente.
Io personalmente più che agli americani guarderei preoccupato agli israeliani, in quanto dubito che accetteranno mai un Iran nucleare, piuttosto lo radono al suolo, e loro qualche bombetta atomica pronta all'uso ce l'hanno :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

FastFreddy
09-03-2006, 16:20
Un eventuale governo P. mi piacerebbe sapere come si comporterebbe in un'eventualità del genere...

FastFreddy
09-03-2006, 16:22
Bene da quello che ho sentito in una trasmissione un pò di giorni fà, a quello che dicevano hanno il 9 esercito al mondo per uomini ed armamenti, la Russia li ha riforniti di tutto punto nel corso degli anni sia in termini di mezzi che di addestramento, inoltre hanno un esercito più motivato, rispetto a quello iracheno; in conclusione gli americani potrebbero prendere una sonora batosta in caso di un attacco visto che giocano fuori casa, a meno che non facciano il ricorso ad armi non convenzionali....ma francamente è poco plausibile come ipotesi, inoltre oggettivamente i paesi occidentali piuttosto che un azione di forza dovrebbero cercare di sostenere i politici moderati di quel paese, metterlo in un angolo rafforza solo gli estremisti come il loro presidente.
Io personalmente più che agli americani guarderei preoccupato agli israeliani, in quanto dubito che accetteranno mai un Iran nucleare, piuttosto lo radono al suolo, e loro qualche bombetta atomica pronta all'uso ce l'hanno :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

La guerra in Iraq è cominciata nel '91, non ho difficoltà a credere che un'eventule guerra contro l'Iran duri altrettanto...

Black Dawn
09-03-2006, 16:29
a meno che non facciano il ricorso ad armi non convenzionali....ma francamente è poco plausibile come ipotesi


Poco plausibile?
Bush pensi si faccia tanti problemi a tirargli un paio di testate nucleari tattiche?

E poi ci verrà a dire: "a mali estremi, estremi rimedi!" :rolleyes:

sheva
09-03-2006, 16:33
Rice: "L'Iran è il paese
più pericoloso per gli Usa"

WASHINGTON - L'Iran è la sfida numero uno, nessun paese è in questo momento più pericoloso per gli Stati Uniti. Lo ha detto il segretario di Stato americano Condoleezza Rice in un'audizione al Congresso insieme al capo del Pentagono Donald Rumsfeld. La responsabile della diplomazia Usa ha accusato Teheran di alimentare il terrorismo "nel sud dell'Iraq o in Palestina" e ha illustrato una serie di iniziative che l'amministrazione Bush intende lanciare per una campagna di propaganda via radio o su internet destinata agli iraniani. "Il governo di Teheran - ha aggiunto - deve riconoscere che resterà isolato se continuerà su questa strada ma dobbiamo rendere chiaro che non vogliamo isolare il popolo iraniano".

:rolleyes:

l'amministrazione Bush sembra veramente voler giocare a Risiko

Gogeta ss4
09-03-2006, 16:37
Isomma la sitauzione è diversa dall'iraq.
Sto tizio prima dice che è per scopi scientifici, poi quando gli proprongono di sviluppare il tutto sotto il controllo dei russi dice di no perchè vuole produrre anche armi.
Nel frattempo vorrebbe fare scomparire israele.... :rolleyes: :rolleyes:
Meglio che non la faccino la bomba no?
Poi son dolori perchè non ci vuole niente a sganciarne una.... :(

lowenz
09-03-2006, 16:43
WASHINGTON - L'Iran è la sfida numero uno, nessun paese è in questo momento più pericoloso per gli Stati Uniti.
Che dichiarazione lollosa :D, è da anni che le cose pendevano da questa parte, in pratica dopo la rivoluzione islamica.....non voglio credere che se ne siano accorti adesso.....ergo la guerra in Iraq aveva ben altri scopi che togliere di mezzo "un pericolo per gli USA", dato che questo è moooooolto più grosso di pericolo e lo è sempre stato.

STELEO
09-03-2006, 16:44
Bene da quello che ho sentito in una trasmissione un pò di giorni fà, a quello che dicevano hanno il 9 esercito al mondo per uomini ed armamenti, la Russia li ha riforniti di tutto punto nel corso degli anni sia in termini di mezzi che di addestramento, inoltre hanno un esercito più motivato, rispetto a quello iracheno; in conclusione gli americani potrebbero prendere una sonora batosta in caso di un attacco visto che giocano fuori casa, a meno che non facciano il ricorso ad armi non convenzionali....ma francamente è poco plausibile come ipotesi, inoltre oggettivamente i paesi occidentali piuttosto che un azione di forza dovrebbero cercare di sostenere i politici moderati di quel paese, metterlo in un angolo rafforza solo gli estremisti come il loro presidente.
Io personalmente più che agli americani guarderei preoccupato agli israeliani, in quanto dubito che accetteranno mai un Iran nucleare, piuttosto lo radono al suolo, e loro qualche bombetta atomica pronta all'uso ce l'hanno :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Ma son tutte stronzate.

La stessa cosa prima la dicevano per Milosevic poi per i Talebani infine per Saddam.

In questo momento non c'è forza al mondo capace di resistere agli USA a meno di non usare testate nucleari.

Me la vedo già la guerra in Iran: un mese di attacchi aerei con i bombardieri invisibili e missili tomawack o come cacchio si chiamano e poi voglio vedere cosa rimene di aminejadincomecavolosichiamaquelpazzo.

Il problema è il solito: il dopoguerra dove gli americani non hanno un minimo di capacità nel gestire la situazione.

Poi ci lamenteremo che ci buttano le bombe nelle metropolitane. :muro: :muro:

massimo78
09-03-2006, 16:47
Un eventuale governo P. mi piacerebbe sapere come si comporterebbe in un'eventualità del genere...

sarebbe diverso da ora e ti spiego il motivo.

L'Iran è stata intimata dall'ONU con cui c'è un patto di alleanza.

L'Iraq è stata attaccata senza alcun motivo, dall'USA e l'Italia s'è prestata a dargli supporto, quando non avrebbe dovuto intromettersi in una simile cosa, visto che nessuno ci ha dato il diritto di andare lì sbragare tutto e decidere in che modo debbano vivere o governare.

Se il governo Prodi si fosse trovato nella medesima situazione di come si è trovato governo Berlusconi questo mandato, anziché arruffianarsi Bush, avrebbe dovuto (secondo me) astenersi dal partecipare, e come motivazione dichiarare che "SE" (per assurdo) un altra nazione avesse (in difesa dell'IRAQ) attaccato gli americani, nessuno sarebbe dovuto intervenire.

FastFreddy
09-03-2006, 16:54
sarebbe diverso da ora e ti spiego il motivo.

L'Iran è stata intimata dall'ONU con cui c'è un patto di alleanza.

L'Iraq è stata attaccata senza alcun motivo, dall'USA e l'Italia s'è prestata a dargli supporto, quando non avrebbe dovuto intromettersi in una simile cosa, visto che nessuno ci ha dato il diritto di andare lì sbragare tutto e decidere in che modo debbano vivere o governare.



Vorrei ricordare che esite una risoluzione dell'onu che appoggia l'intervento dei nostri soldati...



Se il governo Prodi si fosse trovato nella medesima situazione di come si è trovato governo Berlusconi questo mandato, anziché arruffianarsi Bush, avrebbe dovuto (secondo me) astenersi dal partecipare, e come motivazione dichiarare che "SE" (per assurdo) un altra nazione avesse (in difesa dell'IRAQ) attaccato gli americani, nessuno sarebbe dovuto intervenire.

Cosa non possibile visto che l'Italia fa parte della Nato...

Molto probabilmente avremmo dato un appoggio "alla Zapatero" ovvero avremmo mandato dei soldati in Afganistan al posto di un equivalente numero di soldati Usa, ovvero ci si sarebbe parati il sedere politicamente ma tecnicamente il supporto ci sarebbe stato lo stesso...

massimo78
09-03-2006, 17:11
Vorrei ricordare che esite una risoluzione dell'onu che appoggia l'intervento dei nostri soldati...
Cosa non possibile visto che l'Italia fa parte della Nato...
Molto probabilmente avremmo dato un appoggio "alla Zapatero" ovvero avremmo mandato dei soldati in Afganistan al posto di un equivalente numero di soldati Usa, ovvero ci si sarebbe parati il sedere politicamente ma tecnicamente il supporto ci sarebbe stato lo stesso...

no aspetta... io so che se una nazione del patto atlantico, attacca una nazione al di fuori... non ha diritto a essere "accompagnata".
So che ha diritto alle difese SOLO nel caso venga attaccata, e non è questo il caso

lupotto
09-03-2006, 17:16
Poco plausibile?
Bush pensi si faccia tanti problemi a tirargli un paio di testate nucleari tattiche?

E poi ci verrà a dire: "a mali estremi, estremi rimedi!" :rolleyes:

Mah dubito che vorrà passare alla storia come quello che ha iniziato una guerra nucleare, o che ha fatto uso per primo di armi nucleari, inoltre parliamoci chiaro all'America un Iran radioattivo non servirebbe, anche perchè chi ci và poi ad estrarre il petrolio se dopo due ore diventa fosforescente?
Mentre invece per Israele è diverso visto che un Iran nucleare potrebbe diventare una seria minaccia alla sua stessa esistenza, e quindi in quel caso sarebbe giustificato il detto "a mali estremi estremi rimedi"!!!!
Francamente non sò come si evolverà la cosa, ma spero che le armi nuclerari non siano proprio prese come opzione, anche perchè ci rimetterebbero la vita persone che forse non hanno votato questo presidente iraniano.

easyand
09-03-2006, 17:30
come sono messi ad armamenti in iran?

fai conto come l'iraq ai tempi di Desert Storm, quindi 1991, per quanto riguarda l'esercito, la marina un po meglio, con 3 sottomarini Kilo, 3 fregate, 2 corvette, 6 dragamine e vario naviglio.
L'aviazione è discreta, migliore di quella irakena del tempo, ma soffre di carenza di parti di ricambio per il materiale occidentale dei tempi dello Sha, ovvero F14 e F4. Sono messi bene a elicotteri.
Da non sottovalutare però è il soldato iraniano, generalmente migliore del suo omologo irakeno.

Dona*
09-03-2006, 17:38
come sono messi ad armamenti in iran?

stesse armi di distruzione di massa dell'Iraq?

easyand
09-03-2006, 17:43
per chi volesse approfondire:

http://img307.imageshack.us/img307/9403/iran5pj.th.jpg (http://img307.imageshack.us/my.php?image=iran5pj.jpg)

generals
09-03-2006, 18:01
Si tenga in considerazione che l'Iran è un grosso produttore di petrolio..... :mbe:

maxsona
09-03-2006, 18:13
come sono messi ad armamenti in iran?
Nel giro di due ore non ci sarà nemmeno più un aereo iraniano in grado di volare :asd:

Onisem
09-03-2006, 18:15
Nel giro di due ore non ci sarà nemmeno più un aereo iraniano in grado di volare :asd:
E chissà quanta altra gente non più in grado di camminare.

LittleLux
09-03-2006, 18:18
E chissà quanta altra gente non più in grado di camminare.

embè, chi se ne frega! Saranno loro a non camminare, mica noialtri.:O

SweetHawk
09-03-2006, 18:24
L'atomica la stanno costruendo... non ce l'hanno.
Sotto quel punto di vista è molto + temibile un paese come la Cina o la Russia rispetto l'IRAN.


Quindi che dici? Gliela faciamo fare? :fagiano:

SweetHawk
09-03-2006, 18:26
embè, chi se ne frega! Saranno loro a non camminare, mica noialtri.:O


Geniale direi...

windowsa
09-03-2006, 18:29
embè, chi se ne frega! Saranno loro a non camminare, mica noialtri.:O
vai piano... copmunque le nucleari c'è le hanno ed una guerra termonucleare si potrebbe presumere ma comunque gli islamici sono coscenti delle conseguenze!!
armi messi bene(armati da loro exURSS x gli amici fanatici-comunisti)

zerothehero
09-03-2006, 18:40
Domanda scema: ci sono grosse miniere di uranio/pechblenda in Iran?

Si..tante. :fagiano:

Deferito all'onu
Nucleare, Iran deferito all'Onu
Teheran: "Stop alle ispezioni"
Bush: "Il deferimento è un chiaro messaggio a Teheran"

<B>Nucleare, Iran deferito all'Onu<br>Teheran: "Stop alle ispezioni"</B>
Mohamed Elbaradei

VIENNA - L'Aiea deferisce l'Iran al Consiglio di sicurezza dell'Onu e la repubblica islamica chiude le porte agli ispettori. Con 27 voti favorevoli e 3 contrari, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha approvato la risoluzione che prende atto delle inadempienze dell'Iran rispetto ai suoi impegni legati al Trattato di non proliferazione nucleare.

Nei confronti di Teheran, sospettata di volersi dotare di armi nucleari, è stata sospesa ogni azione per un mese, al fine di consentire alla diplomazia di trovare una soluzione prima della riunione regolare dell'Aiea in programma a marzo. Hanno votato contro Venezuela, Siria e Cuba, mentre si sono astenuti Algeria, Bielorussia, Indonesia, Libia e Sudafrica.

La reazione iraniana è arrivata dopo poche ore. Prima il rappresentante all'Aiea Javad Vaidi ha annunciato la sospensione del protocollo addizionale al Trattato di non proliferazione nucleare che "rispettavamo su base esclusivamente volontaria da tre anni". Bocciata anche la risoluzione: "E' politicamente motivata, non ha una base giuridica ed è stata avviata solo da alcuni Stati".

Poi la presidenza della repubblica islamica ha smentito una notizia circolata per qualche ora secondo cui il presidente Mahmoud Ahmadinejad aveva già dato ordine di riprendere il programma di arricchimento dell'uranio.

Infine lo stesso Ahmadinejad è intervenuto e ha messo in pratica la minaccia di Vaidi ordinando all'agenzia atomica di porre fine alle ispezioni a sorpresa dell'Agenzia delle Nazioni Unite. "A causa della risoluzione con cui l'Aiea ha deferito l'Iran al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - ha detto Ahmadinejad - ci ritiriamo a partire da domani dall'applicazione volontaria del protocollo aggiuntivo (sulle ispezioni a sorpresa, ndr) e da ogni altro tipo di collaborazione".

L'ultima parola toccherà al direttore generale dell'Aiea, Mohamed El Baradei, che presenterà un rapporto dettagliato sul caso durante la riunione regolare prevista per il 6 marzo.

"Con la sua insistenza nel portare avanti il proprio programma di arricchimento dell'uranio, l'Iran "ha passato il segno" ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, secondo cui "vogliamo e dobbiamo impedire che sviluppi armi nucleari".

In serata arriva anche il commento del presidente americano George W, Bush, secondo il quale la decisione dell'Aeia è un "chiaro messaggio" che il mondo non permetterà a Teheran di dotarsi di armi nucleari. Il capo della Casa Bianca ha anche precisato che la risoluzione non bloccherà i negoziati, ma "darà il via all'intensificazione delle iniziative diplomatiche".



CHissa se useranno la procedura 41 o 42 (chi la capisce si becca un premio) :D

easyand
09-03-2006, 18:40
cmq, diciamo le cose come stanno, non attaccheranno mai l'iran da terra

maxsona
09-03-2006, 18:45
cmq, diciamo le cose come stanno, non attaccheranno mai l'iran da terra
Infatti, gli USA non possono occupare l'Iran, ma possono annientare le loro forze aeronavali, le centrali, le basi militari e i centri di comando.

zerothehero
09-03-2006, 18:47
Ci vorrebbe un cambio di regime.. :stordita:

lowenz
09-03-2006, 19:58
Ci vorrebbe un cambio di regime.. :stordita:
Una bazzecola insomma, strano che non ci abbia pensato nessuno :D

FastFreddy
09-03-2006, 20:02
Una bazzecola insomma, strano che non ci abbia pensato nessuno :D


Il movimento studentesco c'aveva pensato, adesso stanno riflettendo in galera o sotto terra...

Luther Blissett
09-03-2006, 20:05
Massima stima e rispetto per l'Iran.

carloppio
09-03-2006, 20:11
Massima stima e rispetto per l'Iran.
Speriamo che in Iran dicano la stessa cosa verso gli altri paesi... :rolleyes:

BMWZ8
09-03-2006, 20:44
poretto
siamo invincibili.....AHAHAH

e che dire dei 10000 kamikaze pronti.....ma me fate ride sono e restano dei disperati. già lo sento ANDATE A SACRIFICARVI X ALLAH CHE VI ASPETTANO LE VERGINI IN PARADISO..percarità roba da mettersi le mani nei capelli, davvero.



spazzare via il regime nazislamico di ahmadinejad e in fretta anche, è la sola cosa da fare secondo me.

LittleLux
09-03-2006, 20:55
Geniale direi...


Vero?

Black Dawn
09-03-2006, 20:56
poretto
siamo invincibili.....AHAHAH

e che dire dei 10000 kamikaze pronti.....ma me fate ride sono e restano dei disperati. già lo sento ANDATE A SACRIFICARVI X ALLAH CHE VI ASPETTANO LE VERGINI IN PARADISO..percarità roba da mettersi le mani nei capelli, davvero.



spazzare via il regime nazislamico di ahmadinejad e in fretta anche, è la sola cosa da fare secondo me.

Ma tu pensi veramente che bush bombarderà l'Iran solo perchè stanno avanzando col nucleare?

FastFreddy
09-03-2006, 20:59
Ma tu pensi veramente che bush bombarderà l'Iran solo perchè stanno avanzando col nucleare?

No, semplicemente perchè l'Iran sta sviluppando il nucleare ED è governato da un regime ostile agli usa, altrimenti si sarebbero dovuti muovere anche contro il Pakistan o contro l'India.

In secondo luogo si cerca di sottrarre campo alle rinascenti potenze orientali...

LittleLux
09-03-2006, 21:04
No, semplicemente perchè l'Iran sta sviluppando il nucleare ED è governato da un regime ostile agli usa, altrimenti si sarebbero dovuti muovere anche contro il Pakistan o contro l'India.

In secondo luogo si cerca di sottrarre campo alle rinascenti potenze orientali...

Sentiamo un po': quali sarebbero queste fantomatiche e rinascenti potenze orientali? Cina, Russia ed India escluse, ovviamente.

lupotto
09-03-2006, 21:13
poretto
siamo invincibili.....AHAHAH

e che dire dei 10000 kamikaze pronti.....ma me fate ride sono e restano dei disperati. già lo sento ANDATE A SACRIFICARVI X ALLAH CHE VI ASPETTANO LE VERGINI IN PARADISO..percarità roba da mettersi le mani nei capelli, davvero.



spazzare via il regime nazislamico di ahmadinejad e in fretta anche, è la sola cosa da fare secondo me.


Saranno pure dei disperati.....ma se ci si mettono posson far danni e grossi... 11 settembre do you remember? ti porto un esempio stupido stupido: prendi la metropolitana a Roma fermata di Termini, prendi come ce ne sono tanti uno studente.....ma immagina che al posto dello studente ci sia un terrorista e che al posto dello zainetto abbia altro...ecco mettine due su entrambe le banchine che si sincronizzano per far esplodere due ordigni mentre i treni sono in arrivo o in partenza dalla banchina, sarebbe una strage, ecco cosa potrebbero fare dei kamikaze disperati :( :( :(
Il problema è che questi ci credono davvero nel martirio e nel sacrificio, ed impossibile controllare tutti i possibili obiettivi, loro la guerra convenzionale la perderebbero certo, ma vincerebbero quella peggiore: quella del terrore portando la morte a casa nostra!!! Israele che ha un esercito ed un intelligence che a confronto il nostro fa ridere, continua da quando esiste a perderla, con centinaia di vittime civili ogni anno.
Io sono e resto dell'idea che le armi e la violenza non servano,piuttosto è necessario aiutare i democratici di quel paese che certo pochi non sono, a rovesciare questo regime di psicopatici che c'è adesso!!!!
Dimenticavo: se vi capitasse di leggere un romanzo tanto per restare in tema, suggerirei "Attacco al potere" di Tom Clancy dove vengono narrati episodi che hanno hanno preceduto almeno in alcuni aspetti quelli che si sono verificati l'11 settembre, e in queso romanzo c'è una contrapposizione appunto frà Iran e America che guarda caso è quello che stò accadendo questi giorni, che Tom Clancy sia il novello Nostradamus??? :mbe:

massimo78
09-03-2006, 21:46
Quindi che dici? Gliela faciamo fare? :fagiano:
io intendevo il contrario di cio che hai capito tu infatti :p complimenti

BMWZ8
09-03-2006, 22:00
Tranquilli.....tenete bene a mente che in Italia c'è la chiesa e che da noi un attentato non lo faranno forse mai.


La recente dichiarazione del clero che approva l'ora islamica nelle scuole, secondo me sta a provare il fatto che la chiesa e l'islam siano per certi versi alleate....come spiegate altrimenti il fatto che in europa tra i loro bersagli più plausibili hanno colpito spagna e inghilterra, e noi non ancora?


Quindi...da noi niente attentati, quindi.....guerra, è l'unico modo per venire a capo di una soluzione.


x lupotto: trattare civilmente e democraticamente con dei barbari? con gente che ancora prende a sassate le donne e spezza le braccia a un bambino che ruba una mela? a mio avviso solo che col napalm quelli si addrizzano.....purtroppo..

FastFreddy
09-03-2006, 22:57
Sentiamo un po': quali sarebbero queste fantomatiche e rinascenti potenze orientali? Cina, Russia ed India escluse, ovviamente.

Russia e Cina, l'India per il momento è ancora allineata a occidente....

windowsa
10-03-2006, 20:16
[QUOTE=BMWZ8]Tranquilli.....tenete bene a mente che in Italia c'è la chiesa e che da noi un attentato non lo faranno forse mai.

NO ABBASSIAMO LA GUARDIA!!!!!! STI QUA POSSO COLPIRE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO!!

VORREI AGIORNARE TUTTI
Ministro russo chiedeva incontro con troika europea (ANSA) - NEW YORK, 10 MAR - Gli Stati Uniti respingono la proposta russa di una riunione tra Usa, Ue, Russia e Cina sulla questione del nucleare iraniano. Lo ha detto il numero tre del Dipartimento di Stato, Nicholas Burns, secondo cui 'le prossime discussioni sull'Iran dovranno svolgersi al Consiglio di Sicurezza dell'Onu all'inizio della prossima settimana'. La riunione con Gran Bretagna, Francia e Germania era stata proposta dal ministro degli esteri russo Lavrov.

carloppio
10-03-2006, 21:05
Tranquilli.....tenete bene a mente che in Italia c'è la chiesa e che da noi un attentato non lo faranno forse mai.


La recente dichiarazione del clero che approva l'ora islamica nelle scuole, secondo me sta a provare il fatto che la chiesa e l'islam siano per certi versi alleate....come spiegate altrimenti il fatto che in europa tra i loro bersagli più plausibili hanno colpito spagna e inghilterra, e noi non ancora?


Quindi...da noi niente attentati, quindi.....guerra, è l'unico modo per venire a capo di una soluzione.


x lupotto: trattare civilmente e democraticamente con dei barbari? con gente che ancora prende a sassate le donne e spezza le braccia a un bambino che ruba una mela? a mio avviso solo che col napalm quelli si addrizzano.....purtroppo..


ottimo direi... :cry:

dantes76
11-03-2006, 01:26
come sono messi ad armamenti in iran?

ti dico come so messi glu Usa: male, aprire altri fronti provocherebbe una catastrofe

dantes76
11-03-2006, 01:42
Islamic Republic of Iran Air Force

Helicopters

* Shabaviz 206 (Iranian Origin)
* Shabaviz 2-75 (Iranian Origin)
* Bell AH-1J Cobra :read:
* Boeing CH-47 Chinook :read:
* Agusta/Bell 206 :read:
* Agusta/Bell 212 :read:


sti gingilli sa come so arrivati in Iran, brutti,cattivi sti Iraniani

dantes76
11-03-2006, 02:24
Ci vorrebbe un cambio di regime.. :stordita:

gli portiamo un caffe condito alla "Sindona"? :stordita:

8310
11-03-2006, 10:26
Massima stima e rispetto per l'Iran.

:doh:

evelon
11-03-2006, 11:01
Islamic Republic of Iran Air Force

Helicopters

* Shabaviz 206 (Iranian Origin)
* Shabaviz 2-75 (Iranian Origin)
* Bell AH-1J Cobra :read:
* Boeing CH-47 Chinook :read:
* Agusta/Bell 206 :read:
* Agusta/Bell 212 :read:


sti gingilli sa come so arrivati in Iran, brutti,cattivi sti Iraniani

Hanno anche dei Phantom se è per questo (cacciabombardieri occidentali).

E allora ?

Ci vuole la sfera di cristallo per sapere che un paese diverrà nemico e non vendergli attrezzature ed armamenti...

...o voglioamo non vendere più nulla al minimo sospetto ? :confused:

easyand
11-03-2006, 12:55
Islamic Republic of Iran Air Force

Helicopters

* Shabaviz 206 (Iranian Origin)
* Shabaviz 2-75 (Iranian Origin)
* Bell AH-1J Cobra :read:
* Boeing CH-47 Chinook :read:
* Agusta/Bell 206 :read:
* Agusta/Bell 212 :read:


sti gingilli sa come so arrivati in Iran, brutti,cattivi sti Iraniani

come dice Evelon, hanno anche F4 e F14 e anche carri armati Chieftain inglesi e M48 americani, ma sono tutti mezzi venduti prima del 1979, ovvero dell' instaurazione della teocrazia

easyand
11-03-2006, 12:55
(ANSA)-NEW YORK, 10 MAR- Usa ed Europa proporranno che il Consiglio di sicurezza Onu conceda all'Iran 14 giorni per bloccare le attivita' nucleari sospette. Secondo una bozza di proposta di risoluzione, il Consiglio dovrebbe 'chiedere all'Iran di ristabilire immediatamente una sospensione di tutte le attivita' di arricchimento e riciclaggio' dell'uranio e demandare al direttore dell'Aiea di riferire al riguardo entro 14 giorni. Rice ribadisce: tocca all'Onu occuparsene.

zerothehero
11-03-2006, 12:57
gli portiamo un caffe condito alla "Sindona"? :stordita:

Non l'ho capita...troppo da DR Sottile. :D

zerothehero
11-03-2006, 13:06
Il movimento studentesco c'aveva pensato, adesso stanno riflettendo in galera o sotto terra...

Khatami non li ha seguiti (anche perchè cmq era un'emanazione del regime teocratico) e poi il giorno successivo alla manifestazione studentesca ci sono state massicce manifestazioni "pro-regime" organizzate dai guardiani della rivoluzione (i detentori del "vero" potere effettuale in Iran... Khameini &co).

Adesso ci sono due possibili procedure: 41 o 42 :fagiano:

Art. 41 : Il Consiglio di Sicurezza può decidere quali misure, non implicanti l'impiego della forza armata, debbano essere adottate per dare effetto alle sue decisioni, e può invitare i membri delle Nazioni Unite ad applicare tali misure. Queste possono comprendere un'interruzione totale o parziale delle relazioni economiche e delle comunicazioni ferroviarie, marittime, aeree, postali, telegrafiche, radio ed altre, e la rottura delle relazioni diplomatiche.

Art. 42 : Se il Consiglio di Sicurezza ritiene che le misure previste nell'articolo 41 siano inadeguate o si siano dimostrate inadeguate, esso può intraprendere, con forze aeree, navali o terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale. Tale azione può comprendere dimostrazioni, blocchi ed altre operazioni mediante forze aeree, navali o terrestri di Membri delle Nazioni Unite.

:doh:

dantes76
11-03-2006, 13:35
Non l'ho capita...troppo da DR Sottile. :D

Sindona mori' in carcere avvelenato da un caffe al cianuro, si potrebbe offrire un caffe ad Ahmadinejad :stordita:

cyber
11-03-2006, 13:52
Tranquilli.....tenete bene a mente che in Italia c'è la chiesa e che da noi un attentato non lo faranno forse mai...

Si si, anche Roma si diceva non sarebbe mai stata bombardata per via della chiesa :rolleyes:

von Clausewitz
11-03-2006, 16:14
Islamic Republic of Iran Air Force

Helicopters

* Shabaviz 206 (Iranian Origin)
* Shabaviz 2-75 (Iranian Origin)
* Bell AH-1J Cobra :read:
* Boeing CH-47 Chinook :read:
* Agusta/Bell 206 :read:
* Agusta/Bell 212 :read:


sti gingilli sa come so arrivati in Iran, brutti,cattivi sti Iraniani

vorresti essere gentilmente più preciso, secondo te chi li avrebbe forniti?

dantes76
11-03-2006, 17:02
vorresti essere gentilmente più preciso, secondo te chi li avrebbe forniti?

le rispettive ditte :mbe:

zerothehero
11-03-2006, 17:20
Sindona mori' in carcere avvelenato da un caffe al cianuro, si potrebbe offrire un caffe ad Ahmadinejad :stordita:

Ahmadinejad è un problema relativo, è quello che mette la faccia..il nucleo centrale del potere sono Khamenei e i guardiani della rivoluzione :D..ci vorrebbe un golpe interno "popolare", così si eviterebbero le sanzioni (assolutamente deleterie) o raid aerei contro l'Iran.

von Clausewitz
11-03-2006, 17:23
le rispettive ditte :mbe:

e quindi?
cerca di essere più preciso, secondo te, per esempio, chi ha fornito il Boeing CH-47 Chinook all'iran?

nomeutente
11-03-2006, 17:44
Tranquilli.....tenete bene a mente che in Italia c'è la chiesa e che da noi un attentato non lo faranno forse mai.

Quindi...da noi niente attentati, quindi.....guerra, è l'unico modo per venire a capo di una soluzione.


Fammi capire... Provo a riscrivere il tuo pensiero, così mi dici se ho capito bene: in Iran muoiono gli iraniani e quindi me ne sbatto le balle. Se l'Iran attacca, attacca la Spagna o l'inghilterra, quindi muoiono spagnoli e inglesi e sempre me ne sbatto le balle. Quindi crepate pure e io continuerò a sbattermente le balle.
Ho capito bene?

nomeutente
11-03-2006, 17:48
Hanno anche dei Phantom se è per questo (cacciabombardieri occidentali).

E allora ?

Ci vuole la sfera di cristallo per sapere che un paese diverrà nemico e non vendergli attrezzature ed armamenti...

...o voglioamo non vendere più nulla al minimo sospetto ? :confused:

:asd:

cyber
11-03-2006, 18:13
L'italia non ha subito attentati, ancora, perchè costituisce, lo dico da anni ed i fatti mi hanno dato più che ragione, una zona franca nella quale, con l'appoggio di una parte politica e di gran parte della magistratura ad essa legata, i fondamentalisti possono basare l'organizzazione delle loro attività indisturbati, una base nel territorio da "conquistare" e figuriamoci se sono tanto babbei da giocarsela svegliando l'opinione pubblica con un attentato e rovinando tutto con le loro stesse mani !!!!!!. Se lo facessero sarebbero solo dei minchioni ed è per questo che l'italia difficilmente subirà, almeno per qualche tempo e fino a che sarà utile a questo scopo, attentati.

Ciao

speriamo

maxsona
11-03-2006, 19:22
Gli F14 Iraniani mi risulta che siano inutilizzabili, sono stati sabotati dagli specialisti USA prima che se ne andassero, il resto è tutta roba da mecello: 35 MIG29, una quarantina di Phantom e una decina di Mirage F1, l'addestramento dei piloti Iraniani non è paragonabile a quello dei piloti occidentali e i primi non hanno il supporto degli AWACS, a Pirlenjan non gli conviene fare alzare l'aeronautica :asd: :asd:

FastFreddy
11-03-2006, 19:27
Prima dell'avvento del Komeinismo l'Iran era filoccidentale, e puntava a diventare uno dei paesi più sviluppati del MO, poi sappiamo come è andata, una bella botta allo sfascio la diede anche l'assurda guerra contro l'Iraq...

FastFreddy
11-03-2006, 19:28
Gli F14 Iraniani mi risulta che siano inutilizzabili, sono stati sabotati dagli specialisti USA prima che se ne andassero,


E anche se non li avessero sabotati, vorrei capire come facciano ad essere ancora operativi dopo che l'ultimo pezzo di ricambio l'hanno ricevuto 27 anni fa...

windowsa
12-03-2006, 11:16
per un rapido aggiornamento:

Teheran non esclude uscita da Trattato non proliferazione (ANSA) -
TEHERAN, 12 MAR- La proposta russa di trasferire l'arricchimento dell'uranio iraniano sul suo territorio non e' piu' all'ordine del giorno, dice Teheran. Il portavoce del ministero degli Esteri ha spiegato che 'ora si attendono gli esiti della riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu'. Il ministro degli Esteri ha poi affermato che il suo Paese potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di uscire dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp).

easyand
12-03-2006, 12:16
E anche se non li avessero sabotati, vorrei capire come facciano ad essere ancora operativi dopo che l'ultimo pezzo di ricambio l'hanno ricevuto 27 anni fa...

non è vero, gli F14 sono ancora operativi, ovviamente in numero ridotto, si parla di una ventina, i pezzi di ricambio sono prodotti localmente (con stupore degli americani e pare lo zampino di qualche paese estero), tanto è vero che furono estesamente utilizati contro l'iraq durante gli anni 80 e gli iraniani ci hanno anche integrato una loro versione modificata aria-aria del missile terra-aria Hawk!!!

cyber
12-03-2006, 14:27
Un mesetto fa avevo letto questo articolo molto interessante sull'attuale stato di salute militare USA:

L'IRREVERSIBILE TRAMONTO DEL'IMPERIALISMO USA
di G. Chetoni

Anche se gli analisti del Pentagono e della Nato e i “media occidentali” continuano ad accreditare l’esistenza di una indiscussa supremazia militare e politica dell’America sul mondo, con l’intento di scoraggiare i nuovi “nemici” e convincere i vecchi “amici” a mantenere le “posizioni”, è ormai evidente che gli Stati Uniti non sono più in grado di esercitare, come hanno fatto dal 1945 ad oggi, un potere di portata planetaria.

Mentre l'America incontra crescenti difficoltà strutturali nell'espansione economica e industriale e deve incassare una inarrestabile perdità di credibilità politica, declina, rovinosamente, anche il processo di riammodernamento dell'Us Air Force e della Us Navy: il punto focale di quella “proiezione di potenza” che avrebbe potuto conservare, nel confronto globale con competitori emergenti come Cina, India, U.E. e Russia il forte vantaggio di deterrenza tecnologica, finanziaria e produttiva che l’America aveva accumulato durante gli anni della guerra fredda nel rapporto di forza con i Paesi dell’Est e con l’URSS. Paradossalmente la caduta del Muro di Berlino e l’implosione del comunismo hanno liberato enormi energie, congelate, dalla fine della 2° guerra mondiale, dal trattato di Yalta. Sono saltate tutte le regole che avevano permesso per decine di anni l’ingessatura geopolitica dei continenti latino americano ed euroasiatico. L’esempio più clamoroso a sostegno di questa affermazione viene dal black-out che coinvolge l’aviazione militare e commerciale Usa.

Mentre Airbus sottrae crescenti quote di mercato alla Boeing fino a superarla in numero di aerei venduti e in volume di affari con le compagnie di volo internazionali, in campo militare l’Europa è riuscita a rendere operativo l’Efa 2000 quando l’F 22 Raptor Usa è ancora allo stato di prototipo, per crescenti difficoltà di bilancio e di messa a punto.

Mentre l’Europa si appresta a lanciare nel 2006 l’A 380 che rivoluzionerà il trasporto aereo civile mondiale con 850-900 passeggeri imbarcati vantando il minor livello di inquinamento acustico e ambientale, con il maggior risparmio di carburante e la più grande autonomia intercontinentale, l’America continua a produrre un B 747 ormai obsoleto e sempre più difficile da vendere.

In campo militare le cose vanno anche peggio. Gli aerei da supremazia aerea, gli intercettori, i cacciabombardieri F 14-15-16-18 sono ormai delle autentiche carrette dell’aria ma il ritardo più devastante che gli Usa hanno accumulato è nei sistemi d’arma.

La tecnologia militare Usa da anni è ormai al palo. E se gli Usa sono paralizzati da un crescente “immobilismo” finanziario e industriale, diminuisce, di conseguenza, il potere di Israele che da sempre utilizza materiale militare di provenienza Usa e le sue donazioni, a carico dei lavoratori americani, per mantenere in efficienza un enorme apparato di repressione. L’annuncio della Russia di voler vendere nei prossimi cinque anni 40-60 centrali nucleari in America Latina, Asia, Africa ed Estremo Oriente, insieme alla politica energetica di Gazprom in Ucraina e Georgia e qualche avvertimento anche per la Merkel, sta letteralmente gettando nel panico Bush, il Pentagono e i necons Usa.

Dal dicembre 1999 ad oggi la Russia è riuscita ad annullare la supremazia militare degli Usa, che durava, incolmabile, dalla guerra arabo-israeliana del ‘67. L’industria russa, con uno sforzo di ricerca senza precedenti dovuta al trasferimento di tecnologia francese e tedesca in progetti di cooperazione bilaterali, è riuscita a produrre sistemi d’arma capaci di annientare qualunque capacità offensiva degli Usa non solo sul suo spazio aereo e marittimo ma, cosa ben più importante, anche su quello dei Paesi che si affacciano via via sulla scena internazionale. Mentre un bombardiere nucleare americano B-2 che vola ad una tangenza operativa di 18.000 metri ed a una velocità di 0.98 mach, subsonica quindi, costa oltre 2 miliardi di dollari, la Russia di Putin, e i suoi acquirenti esteri di materiale militare, possono abbatterlo con un missile del valore di 1 milione di dollari. L'Sa 300 vola a 8.00-9.00 mach fino a quote oltre i 40 km di altezza e può colpire a distanze di 150-160 km il B-2 dal punto in cui è scoperto dai radar. Le valutazioni strategiche, militari ed economiche che conseguono le lasciamo alla valutazione del lettore. Lo studio dei materiali radar assorbenti che coprivano la cellula dell’F-117 “stealth” abbattuto sulla Serbia nel 1999 ha permesso di rendere “visibili” anche i B-2.

L’esportazione verso la Cina, l’India e l’Iran di questa produzione, aumentando a dismisura la potenza convenzionale dei destinatari, ha permesso alla Russia di incassare miliardi di dollari dall’export militare rinforzando ulteriormente la sua economia e la sua capacità di ricerca, progettazione e produzione industriale. In questo quadro la collaborazione tra Russia e Iran ha assunto un valore strategico.

Le enormi risorse finanziarie che l’Iran riesce ad incassare con l’esportazione di gas metano e petrolio, che ormai ha superato da un anno sui mercati internazionali una quotazione oscillante tra i 60-62 dollari al barile, vengono, in parte, spese nella Federazione Russa per l’acquisto di sistemi d’arma a prevalente finalità di difesa. Negli ultimi cinque anni l’Iran ha trasferito verso la Russia 4.6 miliardi di dollari per acquistare materiale militare, oltre a sviluppare con questo Paese un piano di assistenza per la costruzione della centrale atomica di Busher. L’ultimo trasferimento di tecnologia militare dalla Russia all’Iran ha riguardato l’acquisto di 1.250 missili terra-aria Thor M-1 e un aliquota di Buk M 1-2, già presenti nell'arsenale delle Forze Armate dell’Iran, dotati di supporto mobile, destinati alla difesa a breve raggio, con un contratto di fornitura stimato ad oltre 760 milioni di dollari per il 2005.

La consegna, lo schieramento delle batterie e l’operatività del sistema in Iran è previsto per l’estate del 2006. Verso la Cina l’Iran ha destinato risorse per oltre 5.4 miliardi di dollari ricevendone in cambio oltre a materiale industriale e militare anche un fondamentale appoggio diplomatico in sede internazionale e all’Onu. Al ritmo di 1.4 miliardi di euro negli ultimi tre anni, l’Iran ha rinforzato enormemente le sue capacità aeree, navali e terrestri. Capacità di difesa che hanno fatto dell’Iran la prima potenza al mondo, sarà bene ribadirlo, nel campo della difesa aerea e antinave.

La “densità” dei sistemi missilistici che la Repubblica dell’Iran dispiega ogni 100 Kmq è la più alta, in assoluto, a livello mondiale. La qualità tecnologica del materiale è attualmente insuperata e lo rimarrà per anni ed è, nel settore, la stessa di cui dispone attualmente la Russia per contrastare una eventuale, improvvisa aggressione nucleare, portata da aerei o cruise-missiles, degli USA. Non si è lontani dalla verità quindi nell’affermare che l’Iran è in grado di abbattere tutto quello che gli Usa e Israele riescano a far volare ben prima che possano entrare nel suo spazio aereo o marittimo. L’Iran ha una difesa a lungo, medio e breve raggio semplicemente formidabile resa ancora più letale da misure di punto, satellitari ed AWACS tu 140, ottimizzate sulle analisi di impiego dei cruise-missiles Usa sull’Iraq. In campo marittimo ha sistemato nel Golfo Persico e nell’Oceano Indiano un numero imprecisato di avanzatissime batterie antinave SSN 22, Yakhont, C 801, C 802 basate su piattaforme mobili terrestri, imbarcate su naviglio veloce e lanciabili via aerea da Su 27 Flanker. Contro parte di questi sistemi d'arma gli Usa, attualmente, non dispongono nè di contromisure di fuoco nè di apparati jamming capaci di interferire sui sistemi di guida dei missili antinave a ramjet da 2.5 mach. Lo schermo difensivo marittimo è stato completato dalla semina sul fondo di queste acque di centinaia di contenitori stagni contenenti potenti siluri a ricerca acustica EM 52.

Oltre 900 missili strategici a lunga gittata sono pronti a colpire terminali, porti e infrastrutture di eventuali califfati che intendessero collaborare con gli Usa mettendo a loro disposizione basi, attrezzature ed aereoporti. L’unico modo per gli Usa di evitare una severa lezione è di tenersi lontanissimi dall’Iran. Potrebbero entrare con una squadra navale, prima di un attacco, nel Golfo Persico ma ne uscirebbero, dopo, con delle scialuppe di salvataggio o degli autogonfiabili e l'unico petrolio che potrebbe lasciare lo stretto di Ormuz, da quel momento, sarebbe il contenuto di un barile versato in mare e affidato al gioco delle correnti. Non c’è attualmente caccia, cacciabombardiere, cruise-missile, bomba di precisione, bombardiere intercontinentale, aereo radar, da guerra elettronica, missile balistico con raggio da 2.500 km, conosciuto o precedentemente impiegato, in dotazione all’Us Air Force, alla US Navy, o a Israele che non possa essere intercettato e abbattuto tra i 300 e i 120 Km prima che si possa pensare di entrare nello spazio marittimo e aereo o territoriale dell’Iran. Il bombardamento degli F-16 di Israele sul reattore di ricerca “Osiris” di Tammuz ha concluso un’epoca. Oggi tentare di avventurarsi in profondità all’interno dell’Iran sarebbe per Usa e Israele semplicemente un suicidio militare. In un’altra occasione potremo dar conto minuziosamente dell’enorme potere convenzionale di cui dispone attualmente l’Iran e l’ampiezza della deterrenza geopolitica che può esercitare in Iraq, Afghanistan, Libano, Palestina e più in generale su altre aree del Vicino Oriente e del Centro Asia. Si può inoltre legittimamente sostenere che la capacità di difesa convenzionale dell’Iran sia, di fatto, superiore a quella che possono mettere in campo nell’area del Golfo Persico gli Usa, senza dover sottrarre per tempi lunghi ad altre aree strategiche, forze indispensabili ad assicurare un ormai residuale controllo militare “globale”.

Fintanto che truppe Usa continueranno ad essere dislocate in Iraq, alle periferie delle città, non ci saranno prevedibilmente attacchi Usa all’Iran o alla Siria. Tra i due Stati è operante da tempo un patto di reciproca difesa. La strategia militare dell’Iran prevede inoltre attacchi preventivi di ampia portata su obbiettivi Usa o di Israele nel caso che fosse accertata l’imminenza di azioni aggressive contro la sua sovranità.

L’America impegnata severamente sul terreno in Iraq non è attualmente in grado a livello economico, militare e politico di gestire 2 “punti di crisi” regionali. L’Afghanistan non lo mettiamo nemmeno nel conto. Le perdite Usa in Iraq sono devastanti. Da informazioni attendibili di fonte diplomatica europea i caduti Usa in Iraq sono prossimi a 20.000 unità mentre i feriti dovrebbero attestarsi tra 90.000 e 100.000.

Le spese sostenute dall’Amministrazione Bush per la guerra sono ormai ad oggi, dall’aprile 2003, oltre i 575 miliardi di dollari. Bush ha chiesto al Congresso Usa, proprio in questi giorni, un ulteriore stanziamento di 70 miliardi di dollari da destinare all’Iraq e all’Afghanistan, più una seconda trance di altri 50 a partire dal 2007.

In questo contesto allargare la guerra all’Iran per gli Usa è ormai un obiettivo fuori portata a meno di non usare armamento atomico tattico sui centri di ricerca e sull’industria militare e civile iraniana con attacchi di saturazione di cruise-missiles, una volta saltata irrimediabilmente la possibilità di degradarne l’efficienza, l'operatività e la produzione con interventi aerei mirati.

Ma qui il discorso si sposta verso l’inponderabile. Ragionando in termini comparativi il Governo Berlusconi per mantenere in Iraq un contingente dai 2800 ai 3200 uomini, arrivati su quel teatro di guerra con mesi di ritardo rispetto al marzo 2003, ha speso ad oggi 1.2 miliardi di dollari mentre ha previsto per il prossimo semestre un ulteriore stanziamento di 300 milioni di dollari che porta il finanziamento della missione in Iraq ad un totale di 1.5 miliardi di dollari. Il contingente italiano, per mantenere pressoché costante la presenza militare di 3000 soldati a Tallil, dopo la perdita del controllo sulla provincia di Dhi Qar, della C.P.A, della base Libeccio e Maestrale e una pressoché totale riduzione dell’attività di controllo sulla città di Nassiriya fino al ripiegamento “tattico” nella ridotta di Camp Mittica inserita nel perimetro dell’aeroporto Usa, ha avvicendato con turnazione di 4- 5 mesi la Brigata Garibaldi, la Sassari, l’Ariete 2 volte, la Friuli 2 volte e la Folgore e si appresta dal 1° gennaio 2006 a sostituire nuovamente l’Ariete con la Sassari. In totale per il contingente presente a Tallil il Ministero della Difesa ha provveduto alla rotazione di non meno di 24.000 militari.

Gli Usa per mantenere in Iraq una forza di 180.000 uomini hanno dovuto avvicendarne oltre un milione allungando il periodo di ferma in zona operativa anche oltre i 12 mesi, con le conseguenze che si possono immaginare sulla tenuta psicologica e sull’efficienza militare delle divisioni americane che continuano ad operare in zone fortemente ostili e in condizioni ambientali estreme. Gli agi che offriva il Vietnam in riposo, ricercatezza di cucina, ambiente e disponibilità di puttane sono lontanissimi. Per i figli dei “veterani” in Iraq non c'è libera uscita, aria condizionata, bar dove bere birra fredda o frequentare locali a luci rosse. A Baghdad essere infilati morti ammazzati in una black-bag è molto più facile che nel Delta del Mekong. Mentre l’Italia staziona in una zona che gli analisti militari definiscono “stabilizzata” o a “basso rischio” le forze Usa agiscono in aree ad altissimo pericolo per la spietata efficienza messa in campo dalla guerriglia del Baath.

Se gli Italiani hanno perso 32 uomini, quindi più dell’1% del totale delle forze militari a disposizione, gli americani, dovendo far fronte a non meno di 70-80 azioni di fuoco al giorno della guerriglia, con perdite multiple, ad ogni attacco, in morti e feriti, secondo le stime dei media internazionali avrebbero avuto (ci ripetono )... 2.160 soldati caduti. Balle di rai, mediaset, agenzie, giornali di partito e “indipendenti”.

La percentuale in questo caso risulta, addirittura, attestata su una percentuale appena superiore alle perdite sofferte dal contingente italiano che ha dovuto in sole 2 occasioni far fronte a un attentato e a due attacchi di portata limitata con impiego di sole armi leggere da parte della Milizia di Al Sadr.

Stimando, da dati di fonte diplomatica della UE, per caduti il 12-15% dei militari USA, il Pentagono dovrebbe aver registrato almeno 19.000-20.000 morti e, valutando il rapporto 1/5 tra morti e feriti, oltre 90.000 tra inabili, sottoposti a terapie riabilitative e interventi chirurgici. Più del 40 % dei militari Usa sono stati curati per gravi traumi cranici. L’elmetto di klevar in dotazione alle truppe Usa ha salvato molte vite ma gli spostamenti d’aria conseguenti ad esplosione ha prodotto un aumento di lesioni celebrali con postumi di inabilità permanenti. In Vietnam i B-52 Usa martellavano l’Esercito del Nord con bombe acustiche perchè un soldato con i timpani spaccati, si diceva allora al Pentagono, non si può più utilizzare come combattente e in più costa, al nemico, più di un morto perchè continua a mangiare e a vestirsi. Solo a Ramstein ci sono 1.470 posti letto, destinati ai feriti Usa in Iraq, e oltre 1.700 tra medici e infermieri. Dal maggio 2003 la ricettività dei complessi ospedalieri tedeschi è al completo. Quando non si riesce a controllare la strada, strategica, che dalla “green zone” porta all’aeroporto, in tutto una dozzina di chilometri, e si devono incassare perdite crescenti lungo il percorso di personale civile e militare e lo si pattuglia con forze raccogliticcie come la Guardia Nazionale, vuol dire per gli Usa che la guerra in Iraq, e in Afghanistan, è ormai persa da tempo. Fini, Martino e compagnia cantante quando vanno a trovare il “presidente dell’Iraq” Talabani usano gli strapuntini dei Black Hawk. L’imperialismo di Usa e GB marcia ormai con il passo degli stivali delle sette leghe verso un irreversibile tramonto. Il partito amerikano è ormai con l'acqua alla gola in America Latina, Eurasia, Medio ed Estremo Oriente mentre continua la liquidazione di quello che rimane delle divisioni Usa e dei suoi servi in Iraq e Afghanistan. Per il declino definitivo occorrerà aspettare altri 25-30 anni.

Dresda, Berlino, Hiroshima, Nakasaki... fosforo rosso, fallout radioattivo, agente arancio, napalm, fosforo bianco... Falluja.

La prossima nota sarà sul dispositivo di attacco preparato da Martino contro l’Iran, con l'invio di 350 militari dell’Aviazione Militare a Herat dietro la foglia di fico dei Centri Provinciali di Ricostruzione in Afghanistan che espone a enormi pericoli il contingente italiano di quella base come quello di Camp Mittica.

maxsona
12-03-2006, 14:30
F 14-15-16-18 sono ormai delle autentiche carrette

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Il Raptor è già operativo :nono:

Concentrato unico di scemenze

FastFreddy
12-03-2006, 14:35
non è vero, gli F14 sono ancora operativi, ovviamente in numero ridotto, si parla di una ventina, i pezzi di ricambio sono prodotti localmente (con stupore degli americani e pare lo zampino di qualche paese estero), tanto è vero che furono estesamente utilizati contro l'iraq durante gli anni 80 e gli iraniani ci hanno anche integrato una loro versione modificata aria-aria del missile terra-aria Hawk!!!

Non lo sapevo, grazie! :)

In effetti una potenza straniera ha tutto l'interesse nel rifornire l'Iran con le tecnologie necessarie alla produzione di simili componenti, ricevendone in cambio preziose informazioni riguardo le tecnologie adottate dalle potenze avversarie.

xenom
12-03-2006, 15:07
L'atomica l'avranno in un modo o nell'altro. Ormai te la puoi costruire anche in casa, basta avere la materia prima (uranio o plutonio).

Per cui basta seghe mentali, entro 5 anni sicuramente saranno pieni di armi nucleari :asd:

La terza guerra mondiale sarà anche l'ultima, e dato che sono pessimista prevedo che sia entro 20 anni :sofico:

ora picchiatemi pure, ma conoscendo l'uomo non duriamo molto. Basta un solo funghetto atomico da qualche parte, come già detto, che scatta una guerra mondiale, IMHO.

cyber
12-03-2006, 15:11
Il Raptor è già operativo :nono:

Concentrato unico di scemenze

Ammetto la mia ignoranza in materia ma da una rapida ricerca in rete risulta che:

(articolo del 01/02/2006)

...attualmente il velivolo, oltre ad essere in servizio presso la Edwards Air Force Base (su cui vengono condotti i test di sviluppo e modernizzazione), la Nellis Afb (studio degli sviluppi tattici e ulteriori test operativi) e la Tyndall Afb (uno squadron, per l’addestramento di piloti e personale di terra), sta entrando in servizio operativo presso la base di Langley, e per la precisione presso il 27° squadron da caccia del 1° stormo caccia (gli altri due reparti del 1° stormo, il 71° e il 94° squadron, riceveranno i velivoli immediatamente dopo il 27°, e si prevede che saranno a organici completi entro la fine del 2007).

Considerando che l'articolo che ho postato è dello stesso periodo e che effettivamente per considerare il Raptor in organico pieno (utilizzabile in un conflitto immediato) bisognerà ancora aspettare 1 anno e mezzo, l'articolo non mi sembra sia un concentrato di scemenze.

Cmq per cultura personale, quali sarebbero le altre nefandezze? (ribadisco la mia ignoranza in materia).

easyand
12-03-2006, 15:24
Ammetto la mia ignoranza in materia ma da una rapida ricerca in rete risulta che:

(articolo del 01/02/2006)

...attualmente il velivolo, oltre ad essere in servizio presso la Edwards Air Force Base (su cui vengono condotti i test di sviluppo e modernizzazione), la Nellis Afb (studio degli sviluppi tattici e ulteriori test operativi) e la Tyndall Afb (uno squadron, per l’addestramento di piloti e personale di terra), sta entrando in servizio operativo presso la base di Langley, e per la precisione presso il 27° squadron da caccia del 1° stormo caccia (gli altri due reparti del 1° stormo, il 71° e il 94° squadron, riceveranno i velivoli immediatamente dopo il 27°, e si prevede che saranno a organici completi entro la fine del 2007).

Considerando che l'articolo che ho postato è dello stesso periodo e che effettivamente per considerare il Raptor in organico pieno (utilizzabile in un conflitto immediato) bisognerà ancora aspettare 1 anno e mezzo, l'articolo non mi sembra sia un concentrato di scemenze.

Cmq per cultura personale, quali sarebbero le altre nefandezze? (ribadisco la mia ignoranza in materia).

praticamente tutto! si dice che la tecnologia militare USA è al palo, quando gli USA sono la nazione che più al mondo utilizza sistemi di combattimento a più alta tecnologia, il livello di capacità tecnologiche in campo militare degli USA l'europa se la sogna, tanto per citare ad esempio il concetto di "network centric warfare", in USA è una realtà da alcuni anni, in europa stiamo muovendo adesso i primi passi! Idem nel campo degli aerei senza pilota, gli USA hanno in linea un ricognitore strategico, il Global Hawk che può volare anche per 48 ore, volando direttamente dagli USA a mettiamo l'iran, fare la sua missione, e tornare a casa, il tutto comandato direttamente da un centro di controllo in USA! Noi in europa stiamo cominciando ora a costruire i primi prototipi...
Riguardo l'F22, nell' articolo si dice che sia allo stadio di prototipo, quando sono già stati consengati quasi 50 aerei di serie!!!

easyand
12-03-2006, 15:34
Non c’è attualmente caccia, cacciabombardiere, cruise-missile, bomba di precisione, bombardiere intercontinentale, aereo radar, da guerra elettronica, missile balistico con raggio da 2.500 km, conosciuto o precedentemente impiegato, in dotazione all’Us Air Force, alla US Navy, o a Israele che non possa essere intercettato e abbattuto tra i 300 e i 120 Km prima che si possa pensare di entrare nello spazio marittimo e aereo o territoriale dell’Iran

si come no, c'hanno i laser guidati da action man!
Credo le fonti di questo "giornalista" siano topolino e le giovani marmotte.

L'iran vedrebbe spazzati via nella prima notte di guerra i suoi centri di comando, aeroporti, principali siti della difesa aerea e caserme con grosse concentrazioni di truppe.
Volendo rischiare poco, essendo i primi giorni, potremmo avere il lancio di 50/80 cruise dalle navi nel golfo, il lancio di un altra trentina da B52H e raid con JDAM da parte di una decina di B2

cyber
12-03-2006, 15:40
Ho capito.
E per quanto riguarda il fatto che l'Iran sia in grado di neutrallizare qualsiasi cosa gli si scagli addosso (compresi i raptor) è fattibile? Ti dico questo perchè leggendo un altro articolo (leggo molto :D ) dove si parlava sempre più insistentemente di armi nucleari definite a basso petenziale da parte degli USA e questo mi aveva fatto fare 2+2 con laltro articolo.

Uso di armi nucleari in Iran perchè gli USA sembrerebbero essere a corto di valuta tando da costringere Bush alla vendita degli apparati portuali USA ad una società araba (!).


Cosa che naturalmente ha destato grandissimo scalpore in america, del tipo 'gli facciamo la guerra e poi gli vendiamo punti strategici per la difesa nazionale, alla faccia della lotta al terrorismo. Ovviamente non se ne fatto più nulla. :doh:

maxsona
12-03-2006, 16:04
Cmq per cultura personale, quali sarebbero le altre nefandezze? (ribadisco la mia ignoranza in materia).
F16, F15 ed F18 carrette :rotfl:

easyand
12-03-2006, 16:27
Ho capito.
E per quanto riguarda il fatto che l'Iran sia in grado di neutrallizare qualsiasi cosa gli si scagli addosso (compresi i raptor) è fattibile? Ti dico questo perchè leggendo un altro articolo (leggo molto :D ) dove si parlava sempre più insistentemente di armi nucleari definite a basso petenziale da parte degli USA e questo mi aveva fatto fare 2+2 con laltro articolo.


no non è assolutamente fattibile, non hanno sistemi antiaerei moderni, apparte gli M1 Thor, che però sono un sistema a corto raggio, praticamente volando sopra una certa quota si è invulnerabili ad essi, l'iran potrà solo cercare di incassare al meglio, come fecero irakeni e serbi nel '91 e '99.
Articolista faceva accenno a "orde" di missili antinave, ma che gli iraniani nemmeno hanno, così come i SU27, che gli iraniani non hanno!!!
Riguardo le nucleari, dovresti sapere che sin dalla guerra del vietnam, passando per tutte le altre, gli USA non hanno MAI escluso l'uso di armi nucleari, ma è una semplice questione di deterrenza, non le useranno mai a meno di una seria minaccia nucleare contro di loro. Sicuramente non hanno bisogno del nucleare per fiaccare le difese iraniane.

cyber
12-03-2006, 16:37
ok ;)

nomeutente
12-03-2006, 17:24
Sicuramente non hanno bisogno del nucleare per fiaccare le difese iraniane.

E sicuramente non sarà il programma nucleare iraniano a cambiare questo dato di fatto. Anche se l'Iran si dotasse di bomba atomica, non potrebbe nemmeno lontanamente pensare di usarla a meno che non abbia voglia di finire polverizzato nel giro di un secondo (e non sono così scemi, non preoccupatevi, perché i kamikaze sono poveracci e chi comanda non ci pensa nemmeno per una balla di morire per Allah).
Francamente, non penso che l'Iran sia il nemico numero 1 e nemmeno il numero 2. Diciamo che sta sulle palle, ma il pericolo vero è un'altra cosa.

..::CRI::..
12-03-2006, 17:55
perché i kamikaze sono poveracci
Veramente la maggior parte dei kamikaze sono laureati.

Baltico
13-03-2006, 03:33
qualcuno parlava di un libro di clancy... il libro in questione è "potere esecutivo" ed ha effettivamente molti riscontri con l'odierna storia...

l: aereo si schianta vs campidoglio | r: aerei vs torri gemelle
l: diffusione di ebola | r: diffusione dell'antrace
l: saddam assassinato | r: saddam deposto
l: guerra iran-iraq | r: guerra iraq


diciamo che c'è andato abbastanza vicino ;)

lupotto
13-03-2006, 08:38
qualcuno parlava di un libro di clancy... il libro in questione è "potere esecutivo" ed ha effettivamente molti riscontri con l'odierna storia...

l: aereo si schianta vs campidoglio | r: aerei vs torri gemelle
l: diffusione di ebola | r: diffusione dell'antrace
l: saddam assassinato | r: saddam deposto
l: guerra iran-iraq | r: guerra iraq


diciamo che c'è andato abbastanza vicino ;)

Opsss ho toppato il titolo :fagiano: comunque si c'è andato vicino....o meglio ha preceduto con le sue fantasie cose che in modo molto simile si sono avverate purtroppo....le cose sono due: o ha la sfera di cristallo.....o prendono i suoi libri come fonte di ispirazione :rolleyes:

evelon
13-03-2006, 09:48
:asd:


:confused:

evelon
13-03-2006, 10:21
Un mesetto fa avevo letto questo articolo molto interessante sull'attuale stato di salute militare USA:

L'IRREVERSIBILE TRAMONTO DEL'IMPERIALISMO USA
di G. Chetoni

Anche se gli analisti del Pentagono e della Nato e i “media occidentali” continuano ad accreditare l’esistenza di una indiscussa supremazia militare e politica dell’America sul mondo, con l’intento di scoraggiare i nuovi “nemici” e convincere i vecchi “amici” a mantenere le “posizioni”, è ormai evidente che gli Stati Uniti non sono più in grado di esercitare, come hanno fatto dal 1945 ad oggi, un potere di portata planetaria.

Mentre l'America incontra crescenti difficoltà strutturali nell'espansione economica e industriale e deve incassare una inarrestabile perdità di credibilità politica, declina, rovinosamente, anche il processo di riammodernamento dell'Us Air Force e della Us Navy: il punto focale di quella “proiezione di potenza” che avrebbe potuto conservare, nel confronto globale con competitori emergenti come Cina, India, U.E. e Russia il forte vantaggio di deterrenza tecnologica, finanziaria e produttiva che l’America aveva accumulato durante gli anni della guerra fredda nel rapporto di forza con i Paesi dell’Est e con l’URSS. Paradossalmente la caduta del Muro di Berlino e l’implosione del comunismo hanno liberato enormi energie, congelate, dalla fine della 2° guerra mondiale, dal trattato di Yalta. Sono saltate tutte le regole che avevano permesso per decine di anni l’ingessatura geopolitica dei continenti latino americano ed euroasiatico. L’esempio più clamoroso a sostegno di questa affermazione viene dal black-out che coinvolge l’aviazione militare e commerciale Usa.

Mentre Airbus sottrae crescenti quote di mercato alla Boeing fino a superarla in numero di aerei venduti e in volume di affari con le compagnie di volo internazionali, in campo militare l’Europa è riuscita a rendere operativo l’Efa 2000 quando l’F 22 Raptor Usa è ancora allo stato di prototipo, per crescenti difficoltà di bilancio e di messa a punto.

Mentre l’Europa si appresta a lanciare nel 2006 l’A 380 che rivoluzionerà il trasporto aereo civile mondiale con 850-900 passeggeri imbarcati vantando il minor livello di inquinamento acustico e ambientale, con il maggior risparmio di carburante e la più grande autonomia intercontinentale, l’America continua a produrre un B 747 ormai obsoleto e sempre più difficile da vendere.

In campo militare le cose vanno anche peggio. Gli aerei da supremazia aerea, gli intercettori, i cacciabombardieri F 14-15-16-18 sono ormai delle autentiche carrette dell’aria ma il ritardo più devastante che gli Usa hanno accumulato è nei sistemi d’arma.

La tecnologia militare Usa da anni è ormai al palo. E se gli Usa sono paralizzati da un crescente “immobilismo” finanziario e industriale, diminuisce, di conseguenza, il potere di Israele che da sempre utilizza materiale militare di provenienza Usa e le sue donazioni, a carico dei lavoratori americani, per mantenere in efficienza un enorme apparato di repressione. L’annuncio della Russia di voler vendere nei prossimi cinque anni 40-60 centrali nucleari in America Latina, Asia, Africa ed Estremo Oriente, insieme alla politica energetica di Gazprom in Ucraina e Georgia e qualche avvertimento anche per la Merkel, sta letteralmente gettando nel panico Bush, il Pentagono e i necons Usa.

Dal dicembre 1999 ad oggi la Russia è riuscita ad annullare la supremazia militare degli Usa, che durava, incolmabile, dalla guerra arabo-israeliana del ‘67. L’industria russa, con uno sforzo di ricerca senza precedenti dovuta al trasferimento di tecnologia francese e tedesca in progetti di cooperazione bilaterali, è riuscita a produrre sistemi d’arma capaci di annientare qualunque capacità offensiva degli Usa non solo sul suo spazio aereo e marittimo ma, cosa ben più importante, anche su quello dei Paesi che si affacciano via via sulla scena internazionale. Mentre un bombardiere nucleare americano B-2 che vola ad una tangenza operativa di 18.000 metri ed a una velocità di 0.98 mach, subsonica quindi, costa oltre 2 miliardi di dollari, la Russia di Putin, e i suoi acquirenti esteri di materiale militare, possono abbatterlo con un missile del valore di 1 milione di dollari. L'Sa 300 vola a 8.00-9.00 mach fino a quote oltre i 40 km di altezza e può colpire a distanze di 150-160 km il B-2 dal punto in cui è scoperto dai radar. Le valutazioni strategiche, militari ed economiche che conseguono le lasciamo alla valutazione del lettore. Lo studio dei materiali radar assorbenti che coprivano la cellula dell’F-117 “stealth” abbattuto sulla Serbia nel 1999 ha permesso di rendere “visibili” anche i B-2.

L’esportazione verso la Cina, l’India e l’Iran di questa produzione, aumentando a dismisura la potenza convenzionale dei destinatari, ha permesso alla Russia di incassare miliardi di dollari dall’export militare rinforzando ulteriormente la sua economia e la sua capacità di ricerca, progettazione e produzione industriale. In questo quadro la collaborazione tra Russia e Iran ha assunto un valore strategico.

Le enormi risorse finanziarie che l’Iran riesce ad incassare con l’esportazione di gas metano e petrolio, che ormai ha superato da un anno sui mercati internazionali una quotazione oscillante tra i 60-62 dollari al barile, vengono, in parte, spese nella Federazione Russa per l’acquisto di sistemi d’arma a prevalente finalità di difesa. Negli ultimi cinque anni l’Iran ha trasferito verso la Russia 4.6 miliardi di dollari per acquistare materiale militare, oltre a sviluppare con questo Paese un piano di assistenza per la costruzione della centrale atomica di Busher. L’ultimo trasferimento di tecnologia militare dalla Russia all’Iran ha riguardato l’acquisto di 1.250 missili terra-aria Thor M-1 e un aliquota di Buk M 1-2, già presenti nell'arsenale delle Forze Armate dell’Iran, dotati di supporto mobile, destinati alla difesa a breve raggio, con un contratto di fornitura stimato ad oltre 760 milioni di dollari per il 2005.

La consegna, lo schieramento delle batterie e l’operatività del sistema in Iran è previsto per l’estate del 2006. Verso la Cina l’Iran ha destinato risorse per oltre 5.4 miliardi di dollari ricevendone in cambio oltre a materiale industriale e militare anche un fondamentale appoggio diplomatico in sede internazionale e all’Onu. Al ritmo di 1.4 miliardi di euro negli ultimi tre anni, l’Iran ha rinforzato enormemente le sue capacità aeree, navali e terrestri. Capacità di difesa che hanno fatto dell’Iran la prima potenza al mondo, sarà bene ribadirlo, nel campo della difesa aerea e antinave.

La “densità” dei sistemi missilistici che la Repubblica dell’Iran dispiega ogni 100 Kmq è la più alta, in assoluto, a livello mondiale. La qualità tecnologica del materiale è attualmente insuperata e lo rimarrà per anni ed è, nel settore, la stessa di cui dispone attualmente la Russia per contrastare una eventuale, improvvisa aggressione nucleare, portata da aerei o cruise-missiles, degli USA. Non si è lontani dalla verità quindi nell’affermare che l’Iran è in grado di abbattere tutto quello che gli Usa e Israele riescano a far volare ben prima che possano entrare nel suo spazio aereo o marittimo. L’Iran ha una difesa a lungo, medio e breve raggio semplicemente formidabile resa ancora più letale da misure di punto, satellitari ed AWACS tu 140, ottimizzate sulle analisi di impiego dei cruise-missiles Usa sull’Iraq. In campo marittimo ha sistemato nel Golfo Persico e nell’Oceano Indiano un numero imprecisato di avanzatissime batterie antinave SSN 22, Yakhont, C 801, C 802 basate su piattaforme mobili terrestri, imbarcate su naviglio veloce e lanciabili via aerea da Su 27 Flanker. Contro parte di questi sistemi d'arma gli Usa, attualmente, non dispongono nè di contromisure di fuoco nè di apparati jamming capaci di interferire sui sistemi di guida dei missili antinave a ramjet da 2.5 mach. Lo schermo difensivo marittimo è stato completato dalla semina sul fondo di queste acque di centinaia di contenitori stagni contenenti potenti siluri a ricerca acustica EM 52.

Oltre 900 missili strategici a lunga gittata sono pronti a colpire terminali, porti e infrastrutture di eventuali califfati che intendessero collaborare con gli Usa mettendo a loro disposizione basi, attrezzature ed aereoporti. L’unico modo per gli Usa di evitare una severa lezione è di tenersi lontanissimi dall’Iran. Potrebbero entrare con una squadra navale, prima di un attacco, nel Golfo Persico ma ne uscirebbero, dopo, con delle scialuppe di salvataggio o degli autogonfiabili e l'unico petrolio che potrebbe lasciare lo stretto di Ormuz, da quel momento, sarebbe il contenuto di un barile versato in mare e affidato al gioco delle correnti. Non c’è attualmente caccia, cacciabombardiere, cruise-missile, bomba di precisione, bombardiere intercontinentale, aereo radar, da guerra elettronica, missile balistico con raggio da 2.500 km, conosciuto o precedentemente impiegato, in dotazione all’Us Air Force, alla US Navy, o a Israele che non possa essere intercettato e abbattuto tra i 300 e i 120 Km prima che si possa pensare di entrare nello spazio marittimo e aereo o territoriale dell’Iran. Il bombardamento degli F-16 di Israele sul reattore di ricerca “Osiris” di Tammuz ha concluso un’epoca. Oggi tentare di avventurarsi in profondità all’interno dell’Iran sarebbe per Usa e Israele semplicemente un suicidio militare. In un’altra occasione potremo dar conto minuziosamente dell’enorme potere convenzionale di cui dispone attualmente l’Iran e l’ampiezza della deterrenza geopolitica che può esercitare in Iraq, Afghanistan, Libano, Palestina e più in generale su altre aree del Vicino Oriente e del Centro Asia. Si può inoltre legittimamente sostenere che la capacità di difesa convenzionale dell’Iran sia, di fatto, superiore a quella che possono mettere in campo nell’area del Golfo Persico gli Usa, senza dover sottrarre per tempi lunghi ad altre aree strategiche, forze indispensabili ad assicurare un ormai residuale controllo militare “globale”.

Fintanto che truppe Usa continueranno ad essere dislocate in Iraq, alle periferie delle città, non ci saranno prevedibilmente attacchi Usa all’Iran o alla Siria. Tra i due Stati è operante da tempo un patto di reciproca difesa. La strategia militare dell’Iran prevede inoltre attacchi preventivi di ampia portata su obbiettivi Usa o di Israele nel caso che fosse accertata l’imminenza di azioni aggressive contro la sua sovranità.

L’America impegnata severamente sul terreno in Iraq non è attualmente in grado a livello economico, militare e politico di gestire 2 “punti di crisi” regionali. L’Afghanistan non lo mettiamo nemmeno nel conto. Le perdite Usa in Iraq sono devastanti. Da informazioni attendibili di fonte diplomatica europea i caduti Usa in Iraq sono prossimi a 20.000 unità mentre i feriti dovrebbero attestarsi tra 90.000 e 100.000.

Le spese sostenute dall’Amministrazione Bush per la guerra sono ormai ad oggi, dall’aprile 2003, oltre i 575 miliardi di dollari. Bush ha chiesto al Congresso Usa, proprio in questi giorni, un ulteriore stanziamento di 70 miliardi di dollari da destinare all’Iraq e all’Afghanistan, più una seconda trance di altri 50 a partire dal 2007.

In questo contesto allargare la guerra all’Iran per gli Usa è ormai un obiettivo fuori portata a meno di non usare armamento atomico tattico sui centri di ricerca e sull’industria militare e civile iraniana con attacchi di saturazione di cruise-missiles, una volta saltata irrimediabilmente la possibilità di degradarne l’efficienza, l'operatività e la produzione con interventi aerei mirati.

Ma qui il discorso si sposta verso l’inponderabile. Ragionando in termini comparativi il Governo Berlusconi per mantenere in Iraq un contingente dai 2800 ai 3200 uomini, arrivati su quel teatro di guerra con mesi di ritardo rispetto al marzo 2003, ha speso ad oggi 1.2 miliardi di dollari mentre ha previsto per il prossimo semestre un ulteriore stanziamento di 300 milioni di dollari che porta il finanziamento della missione in Iraq ad un totale di 1.5 miliardi di dollari. Il contingente italiano, per mantenere pressoché costante la presenza militare di 3000 soldati a Tallil, dopo la perdita del controllo sulla provincia di Dhi Qar, della C.P.A, della base Libeccio e Maestrale e una pressoché totale riduzione dell’attività di controllo sulla città di Nassiriya fino al ripiegamento “tattico” nella ridotta di Camp Mittica inserita nel perimetro dell’aeroporto Usa, ha avvicendato con turnazione di 4- 5 mesi la Brigata Garibaldi, la Sassari, l’Ariete 2 volte, la Friuli 2 volte e la Folgore e si appresta dal 1° gennaio 2006 a sostituire nuovamente l’Ariete con la Sassari. In totale per il contingente presente a Tallil il Ministero della Difesa ha provveduto alla rotazione di non meno di 24.000 militari.

Gli Usa per mantenere in Iraq una forza di 180.000 uomini hanno dovuto avvicendarne oltre un milione allungando il periodo di ferma in zona operativa anche oltre i 12 mesi, con le conseguenze che si possono immaginare sulla tenuta psicologica e sull’efficienza militare delle divisioni americane che continuano ad operare in zone fortemente ostili e in condizioni ambientali estreme. Gli agi che offriva il Vietnam in riposo, ricercatezza di cucina, ambiente e disponibilità di puttane sono lontanissimi. Per i figli dei “veterani” in Iraq non c'è libera uscita, aria condizionata, bar dove bere birra fredda o frequentare locali a luci rosse. A Baghdad essere infilati morti ammazzati in una black-bag è molto più facile che nel Delta del Mekong. Mentre l’Italia staziona in una zona che gli analisti militari definiscono “stabilizzata” o a “basso rischio” le forze Usa agiscono in aree ad altissimo pericolo per la spietata efficienza messa in campo dalla guerriglia del Baath.

Se gli Italiani hanno perso 32 uomini, quindi più dell’1% del totale delle forze militari a disposizione, gli americani, dovendo far fronte a non meno di 70-80 azioni di fuoco al giorno della guerriglia, con perdite multiple, ad ogni attacco, in morti e feriti, secondo le stime dei media internazionali avrebbero avuto (ci ripetono )... 2.160 soldati caduti. Balle di rai, mediaset, agenzie, giornali di partito e “indipendenti”.

La percentuale in questo caso risulta, addirittura, attestata su una percentuale appena superiore alle perdite sofferte dal contingente italiano che ha dovuto in sole 2 occasioni far fronte a un attentato e a due attacchi di portata limitata con impiego di sole armi leggere da parte della Milizia di Al Sadr.

Stimando, da dati di fonte diplomatica della UE, per caduti il 12-15% dei militari USA, il Pentagono dovrebbe aver registrato almeno 19.000-20.000 morti e, valutando il rapporto 1/5 tra morti e feriti, oltre 90.000 tra inabili, sottoposti a terapie riabilitative e interventi chirurgici. Più del 40 % dei militari Usa sono stati curati per gravi traumi cranici. L’elmetto di klevar in dotazione alle truppe Usa ha salvato molte vite ma gli spostamenti d’aria conseguenti ad esplosione ha prodotto un aumento di lesioni celebrali con postumi di inabilità permanenti. In Vietnam i B-52 Usa martellavano l’Esercito del Nord con bombe acustiche perchè un soldato con i timpani spaccati, si diceva allora al Pentagono, non si può più utilizzare come combattente e in più costa, al nemico, più di un morto perchè continua a mangiare e a vestirsi. Solo a Ramstein ci sono 1.470 posti letto, destinati ai feriti Usa in Iraq, e oltre 1.700 tra medici e infermieri. Dal maggio 2003 la ricettività dei complessi ospedalieri tedeschi è al completo. Quando non si riesce a controllare la strada, strategica, che dalla “green zone” porta all’aeroporto, in tutto una dozzina di chilometri, e si devono incassare perdite crescenti lungo il percorso di personale civile e militare e lo si pattuglia con forze raccogliticcie come la Guardia Nazionale, vuol dire per gli Usa che la guerra in Iraq, e in Afghanistan, è ormai persa da tempo. Fini, Martino e compagnia cantante quando vanno a trovare il “presidente dell’Iraq” Talabani usano gli strapuntini dei Black Hawk. L’imperialismo di Usa e GB marcia ormai con il passo degli stivali delle sette leghe verso un irreversibile tramonto. Il partito amerikano è ormai con l'acqua alla gola in America Latina, Eurasia, Medio ed Estremo Oriente mentre continua la liquidazione di quello che rimane delle divisioni Usa e dei suoi servi in Iraq e Afghanistan. Per il declino definitivo occorrerà aspettare altri 25-30 anni.

Dresda, Berlino, Hiroshima, Nakasaki... fosforo rosso, fallout radioattivo, agente arancio, napalm, fosforo bianco... Falluja.

La prossima nota sarà sul dispositivo di attacco preparato da Martino contro l’Iran, con l'invio di 350 militari dell’Aviazione Militare a Herat dietro la foglia di fico dei Centri Provinciali di Ricostruzione in Afghanistan che espone a enormi pericoli il contingente italiano di quella base come quello di Camp Mittica.

Scusa Cyber ma da dove arriva questo articolo ?
E soprattutto quali sono le sue fonti ?

In effetti è moooolto impreciso (ad esser buoni)

cyber
13-03-2006, 11:52
Cosa speri ?, di rimanere un'area che gli estremisti considerano una sorta di zona franca ?. Ti sei mai chiesto cosa accadrebbe il giorno in cui non ne avessero più necessità ?.

Mi appari come il solito italiano improvvido e codardo che vive alla giornata, spero di aver capito male il senso della tua risposta. In quanto a me io non tollero che a casa mioa altri facciano i loro comodi.

Il mio 'Speriamo' è inteso 'speriamo che è come dici tu'. Non ho capito tutto il resto del tuo post, veramente. Di che stai parlando?

nomeutente
13-03-2006, 12:26
:confused:

Trooooppo cool :cool:
Parli del commercio di armi come se fosse uno scambio di figurine.

A parte l'Iran (che in effetti ha avuto una svolta politica non da poco) non è che il resto delle armi viene venduto ai conventi di suore, eh!
Di solito le armi vengono utilizzate per uccidere e moltissime delle armi che l'occidente e la Russia vendono finiscono nelle mani di qualche signore della guerra.
Per tanto così, davanti ad un bambino senza gambe si può dire "cosa ne sapevo che le mine prodotte in Italia avrebbero maciullato le gambe di un bambino... pensavo che le usassero per il tiro al piattello".

cyber
13-03-2006, 13:38
:doh: :doh: :doh: :doh: :doh:

Invece di delle faccine speravo nelle tue scuse. Intanto ti segnalo.

evelon
13-03-2006, 14:03
Trooooppo cool :cool:
Parli del commercio di armi come se fosse uno scambio di figurine.

A parte l'Iran (che in effetti ha avuto una svolta politica non da poco) non è che il resto delle armi viene venduto ai conventi di suore, eh!
Di solito le armi vengono utilizzate per uccidere e moltissime delle armi che l'occidente e la Russia vendono finiscono nelle mani di qualche signore della guerra.
Per tanto così, davanti ad un bambino senza gambe si può dire "cosa ne sapevo che le mine prodotte in Italia avrebbero maciullato le gambe di un bambino... pensavo che le usassero per il tiro al piattello".

Non ho ben capito se mi stai pigliando per i fondelli o che altro....nel caso smettila.

Detto questo: si, il commercio di armamenti è un commercio regolato dalla "solita" regola del commercio di qualsiasi bene.
C'è chi lo costruisce, chi lo vende, chi lo compra, chi lo usa.

Dato che questi beni sono molto particolari per tipologia e tecnologia sono più controllati delle tue figurine e generalmente di ogni paese si sà l'armamento che possiede (come nell'Iran) almeno a grandi linee.

nomeutente
13-03-2006, 14:09
Non ho ben capito se mi stai pigliando per i fondelli o che altro....nel caso smettila.

Fondelli?
Diciamo che dal momento che io e te (credo sia assodato) abbiamo idee molto diverse, possiamo anche prendere la discussione allegramente.


Detto questo: si, il commercio di armamenti è un commercio regolato dalla "solita" regola del commercio di qualsiasi bene.
C'è chi lo costruisce, chi lo vende, chi lo compra, chi lo usa.

Infatti. Poi ops abbiamo cannato, ma la regola va sempre bene, no? ;)

evelon
13-03-2006, 14:24
Fondelli?
Diciamo che dal momento che io e te (credo sia assodato) abbiamo idee molto diverse, possiamo anche prendere la discussione allegramente.

Non voglio offendere, ci mancherebbe, diciamo che non ci siamo capiti.


Infatti. Poi ops abbiamo cannato, ma la regola va sempre bene, no? ;)

No, non abbiamo cannato.
Tutto sommato abbiamo una supremazia netta (parlo del solo aspetto militare ovviamente), ed in un eventuale scontro con una (o più) potenze occidentali l'Iran ne uscirebbe sconfitto.

La regola và bene perchè non si può migliorare....

E' chiaro che tutti stanno attenti a chi vendono (e cosa vendono) ma finchè non si inventa la sfera di cristallo o la pillola della eterna fedeltà la sicurezza non la si può avere (ed il ribaldone fatto dall'Iran nel 1975 ne è la prova)

zerothehero
13-03-2006, 14:45
Mi appari come il solito italiano improvvido e codardo che vive alla giornata, spero di aver capito male il senso della tua risposta. In quanto a me io non tollero che a casa mioa altri facciano i loro comodi.


Proteus, direi di finirla con l'etichettare gli utenti in questo modo.
Sei avvisato a non continuare in questi toni.

cyber
13-03-2006, 16:27
Come ?, con le bandierine navali, i segnali di fumo, tamburi ?. :D :D :D

Tante scuse per averla contraddetta o mio imperatore. :ciapet: :ciapet:

Ancora che continui? Ma dove mi avresti contraddetto che con te non ho aperto nessun dibattito? Ma stai fuori?

Mi hai dato dell' 'improvvido e codardo che vive alla giornata' senza motivo. :mbe:

Poi sta frase...
'In quanto a me io non tollero che a casa mioa altri facciano i loro comodi' :stordita: