View Full Version : L'equo compenso colpisce ancora...
aLLaNoN81
06-03-2006, 11:24
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58175
Grazie all'equo compenso sta chiudendo un'importante ditta del mio paese che dava lavoro a molte persone della mia zona. Spero si rendano conto che la situazione ormai sta rasentando il drammatico, già il nostro paese è in crisi, se poi si fa di tutto per affossare anche le aziende che funzionano allora è proprio finita.
Grazie SIAE e grazie governo...
Davvero una misura demente, poi vorrei sapere come fanno lor signori a dare per scontato che io sul supporto vergine non ci registro i filmini fatti in casa o altro.
Fuoco di fila contro l'equo compenso
Beppe Grillo riprende la denuncia di ASMI sulla tassa sui supporti vergini. Altroconsumo diffida Sony ed EMI dall'implementare sistemi anticopia sui CD in vendita. L'anomalia italiana colpisce gli utenti e mette in crisi il settore
Roma - Una delle più contestate misure sul diritto d'autore italiano, che impatta enormemente sui produttori di CD e DVD vergini e sulle libertà dei consumatori, è tornata prepotentemente al centro dell'attenzione dopo l'annuncio secondo cui uno dei maggiori produttori di settore ha deciso di chiudere uno stabilimento in Italia. Secondo l'industria, il nostro paese per la sua politica sull'equo compenso sta distruggendo l'intero comparto produttivo.
La denuncia arriva da ASMI, l'Associazione dei produttori di supporti multimediali, che spiega come uno dei maggiori riferimenti produttivi, la Computer Support Italcard, abbia deciso di chiudere lo stabilimento di Sulbiate, nei pressi di Milano, a causa delle notevolissime imposizioni sui CD e DVD vergini in Italia.
Come noto, il meccanismo dell'equo compenso, stigmatizzato in queste ore anche da un post sul blog di Beppe Grillo, prevede una "tassa" sui supporti vergini in vendita pensata per compensare autori e detentori del diritto d'autore per la copia privata di opere che i consumatori potrebbero decidere di realizzare su quegli stessi supporti. Una sorta di prelievo preventivo su comportamenti "possibili" ma non accertati che fa lievitare i prezzi dei supporti in Italia, tanto che ormai da lungo tempo sono moltissimi quelli che si servono da produttori esteri, comprando spesso a prezzi del 50-60 per cento inferiori rispetto a quelli praticati in Italia.
"Dal 2003 ad oggi - spiega ASMI - il cosiddetto equo compenso ha prodotto nello specifico settore dei CD e DVD crisi produttiva, disoccupazione, riduzione del gettito IVA causata dall'importazione illegale di supporti, penalizzazione per i consumatori, dovuta all'aumento dei prezzi. La riduzione delle vendite di CD e DVD vergini porterà inoltre ad una riduzione dei compensi versati alla SIAE, con danni agli stessi aventi diritto".
Nulla di nuovo, per intenderci, sono denunce che vanno avanti da anni e che ora portano con sé casi concreti di aziende che chiudono. Una eventualità che lo scorso autunno si sperava di evitare con una riforma della normativa, riforma che però è stata bloccata dal Governo, escludendola dal maxiemendamento alla Finanziaria.
A fronte proprio dell'equo compenso e della tassa preventiva sulla copia privata acquisisce consistenza anche la diffida di Altroconsumo a Sony ed EMI: a detta dei consumatori è infatti illegale qualsiasi sistema che impedisca al consumatore la copia privata di un CD musicale.
Secondo i consumatori "ad un anno esatto dalla firma del Patto di Sanremo tra major e Governo italiano niente è stato fatto di quanto promesso. Nel frattempo, solo note stonate per il diritto dei consumatori alla fruizione dei contenuti: il Governo ha giorno dopo giorno stravolto la legge sul diritto d'autore, riducendo sensibilmente i diritti dei consumatori".
Altroconsumo segnala la presenza sempre più massiccia sui CD in vendita di tecnologie DRM, pensate perlopiù proprio per impedire la copia privata "e che - spiega l'Associazione - molto spesso, impediscono addirittura la riproduzione del contenuto su lettori CD da auto e computer".
L'Associazione ha quindi fatto ricorso al Codice del Consumo per diffidare le due grandi della musica internazionale in quanto la disseminazione dei dispositivi antiriproduzione rappresenta "una vera e propria lesione dei diritti e degli interessi dei consumatori alla fruizione privata". "Questo - continua Altroconsumo - nonostante le major continuino a ricevere ingenti introiti grazie alla tassa sui supporti vergini imposta per legge - il cosiddetto equo compenso, che tutti paghiamo, indistintamente, per compensare i pretesi mancati introiti dalla riproduzione privata del CD".
Nella sua diffida, Altroconsumo ha chiesto ai due produttori di includere tutte le informazioni sul DRM utilizzato sui CD in vendita, affinché i consumatori sappiano esattamente cosa è permesso e cosa non lo è con il CD che acquistano. "Se Sony ed EMI saranno sordi a tali richieste - spiegano i consumatori - Altroconsumo porterà in giudizio le due major. L'associazione indipendente di consumatori sta valutando di allargare tale azione inibitoria ai venditori che mettono in commercio tali prodotti di cui conoscono i limiti di utilizzo. Prova ne sia il fatto che è sempre più diffusa nei negozi l'esposizione di cartelli con l'avvertenza: tutti i CD che riportano il marchio Copy Controlled sono dotati di un meccanismo antiduplicazione che potrebbe non farli funzionare in alcuni lettori cd da auto e computer."
Ma che il diritto di copia sia sotto il fuoco di fila delle multinazionali dell'intrattenimento è ormai un dato di fatto: messo in dubbio da una sentenza belga lo scorso anno, il diritto di effettuare una copia di quanto si acquista secondo le major americane della musica è un privilegio e una concessione che, come tale, può in qualsiasi momento essere ritirata.
<Straker>
06-03-2006, 11:52
Davvero una misura demente, poi vorrei sapere come fanno lor signori a dare per scontato che io sul supporto vergine non ci registro i filmini fatti in casa o altro.
Purtroppo a "lor signori" non interessa. E' un regalo che hanno fatto alle major, e tanto basta. Che gli frega se qualcuno in italia ci rimette il posto? :rolleyes:
E se qualcuno pensa che la politica non influisce nella vita delle persone, penso a quelli che hanno votato questo governo, e che magari lavorano nella ditta che sta per chiudere... ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Drakogian
06-03-2006, 11:55
Era prevedibile il crollo dei consumi di CD e DVD vergini. Ma questo governo, pur di far ingrassare la SIAE, se ne frega di posti di lavoro persi e mancati incassi IVA. Ben venga l'azione di Altroconsumo contro la politica di Sony ed EMI. Alla fine tutte queste protezioni non fanno altro che colpire l'utente onesto che ha regolarmente acquistato il suo CD. Chi vuole farsi una copia pirata non verrà certo fermato da queste protezione invadenti ma inutili. Nel mio piccolo ho deciso non non comprare più prodotti Sony dopo quell'indegna mossa di inserire un rootkit nei suoi CD, il tutto senza neanche segnalarlo in copertina.
eppoi mi si da contro per la mia posizione antiglobale.
Questo è parte integrante della globalizzazione, come la chiusura degli zuccherifici etc etc.
<Straker>
06-03-2006, 12:41
Secondo me con la globalizzazione non c'entra niente. Si dichiarano "contro la pirateria", e concettualmente posso anche essere d'accordo; peccato che la combattano in modi assolutamente distorti: la tassa sui cd vergini, le multone esagerate su chi compra le borse taroccate (forse vi ricorderete quest'estate), e non fanno nulla per combattere la pirateria all'origine. Forse perche' e' guidata dalle mafie, e sia mai che si toccano gli "amici degli amici"...
più che equo compenso iltermine esatto sarebbe pizzo.
aLLaNoN81
06-03-2006, 13:23
eppoi mi si da contro per la mia posizione antiglobale.
Questo è parte integrante della globalizzazione, come la chiusura degli zuccherifici etc etc.
Per favore non iniziare a parlare di globalizzazione che in questo caso non c'entra un bel nulla. La globalizzazione è responsabile della chiusura degli zuccherifici, ma non ci certo della creazione di tasse assurde ed asfissianti sui supporti vergini che stanno ammazzando il mercato italiano. Inoltre i no-global utilizzano metodi per manifestare a dir poco impropri, rappresentano il perfetto esempio di come pur essendo dalla parte del giusto protestando nella maniera errata si passi dalla parte del torto.
aLLaNoN81
06-03-2006, 13:25
Secondo me con la globalizzazione non c'entra niente. Si dichiarano "contro la pirateria", e concettualmente posso anche essere d'accordo; peccato che la combattano in modi assolutamente distorti: la tassa sui cd vergini, le multone esagerate su chi compra le borse taroccate (forse vi ricorderete quest'estate), e non fanno nulla per combattere la pirateria all'origine. Forse perche' e' guidata dalle mafie, e sia mai che si toccano gli "amici degli amici"...
Tranquillo, quando avranno ammazzato definitivamente il mercato (e ci avranno ridotti tutti alla fame), allora la smetteranno perchè non avranno più nessuno da "spennare"...
<Straker>
06-03-2006, 13:45
Tranquillo, quando avranno ammazzato definitivamente il mercato (e ci avranno ridotti tutti alla fame), allora la smetteranno perchè non avranno più nessuno da "spennare"...
Ma questo non avrebbe dovuto essere il compito dei comunisti? :asd: :D
aLLaNoN81
06-03-2006, 13:54
Ma questo non avrebbe dovuto essere il compito dei comunisti? :asd: :D
già :muro:
zerothehero
06-03-2006, 13:55
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58175
Grazie all'equo compenso sta chiudendo un'importante ditta del mio paese che dava lavoro a molte persone della mia zona. Spero si rendano conto che la situazione ormai sta rasentando il drammatico, già il nostro paese è in crisi, se poi si fa di tutto per affossare anche le aziende che funzionano allora è proprio finita.
Grazie SIAE e grazie governo...
il problema è che il legislatore *dovrebbe* rendersi conto che l'ITalia si trova in un contesto di mercato unico, quindi mettendo tasse e balzelli su dei prodotti danneggi i distributori e i produttori locali a vantaggio dei concorrenti europei..
E poi è una tassa su un eventuale illecito "preventivo"...assurdo.
<Straker>
06-03-2006, 14:13
il problema è che il legislatore *dovrebbe* rendersi conto che l'ITalia si trova in un contesto di mercato unico, quindi mettendo tasse e balzelli su dei prodotti danneggi i distributori e i produttori locali a vantaggio dei concorrenti europei..
E poi è una tassa su un eventuale illecito "preventivo"...assurdo.
Il problema e' che questo legislatore si preoccupa piu' degli interessi suoi e dei suoi amici, e non di quello dell'italia.
Questo e' uno dei tanti casi; eppure pare che a molti vada bene cosi', purche' non ci siano "gli altri" al potere.
zerothehero
06-03-2006, 14:24
Il problema e' che questo legislatore si preoccupa piu' degli interessi suoi e dei suoi amici, e non di quello dell'italia.
Questo e' uno dei tanti casi; eppure pare che a molti vada bene cosi', purche' non ci siano "gli altri" al potere.
Se fosse possibile imporre dei dazi nei confronti degli altri paesi europei (pratica tra l'altro vietata già dopo il Trattato di Roma del '57) la tassa avrebbe un senso...ma dato che non è possibile, non capisco perchè ridurre ulteriormente la competitività del nostro sistema produttivo.
Qua non è che abbiamo problemi di competività solo con la Cina...li abbiamo pure con la Francia e la Germania che hanno un costo del lavoro superiore a quello italiano.
E' puro autolesionismo.
<Straker>
06-03-2006, 14:41
Se fosse possibile imporre dei dazi nei confronti degli altri paesi europei (pratica tra l'altro vietata già dopo il Trattato di Roma del '57) la tassa avrebbe un senso...ma dato che non è possibile, non capisco perchè ridurre ulteriormente la competitività del nostro sistema produttivo.
Qua non è che abbiamo problemi di competività solo con la Cina...li abbiamo pure con la Francia e la Germania che hanno un costo del lavoro superiore a quello italiano.
E' puro autolesionismo.
Voglio fare un discorso "astratto", ovvero non del tipo "hanno fatto bene, hanno fatto male". Seguendo questa linea, mi viene da dire che non hanno fatto altro che fare politica.
Leggo su wikipedia la definizione di "politica":
http://it.wikipedia.org/wiki/Politica
Volendo tentare una definizione potremmo dire che la politica è quell'attività umana, che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo - da attuarsi mediante la conquista e il mantenimento del potere - è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali.
Ed e' proprio quello che il legislatore ha fatto: una redistribuzione delle risorse da un soggetto (le imprese e i lavoratori impegnati nel comparto italiano della produzione di supporti vergini) ad un altro (le major discografiche).
Se cio' sia "giusto" o "sbagliato", ognuno lo decida da se'.
che tristezza... comunque se continua così non proporranno norme per sistemare questa situazione.. ma proporranno di tirarci fuori dall'europa visto che ci sta costrignendo a chiudere aziende.. LOL
ne sono convintissimo ...rivogliono controllare il tutto
prima o poi apro una discussione :D
zerothehero
06-03-2006, 16:15
Ed e' proprio quello che il legislatore ha fatto: una redistribuzione delle risorse da un soggetto (le imprese e i lavoratori impegnati nel comparto italiano della produzione di supporti vergini) ad un altro (le major discografiche).
Se cio' sia "giusto" o "sbagliato", ognuno lo decida da se'.
Definizione altamente limitata quella che hai trovato su wikipedia...la politica afferisce anche a forme autoritative di valori, ai credenda e ai miranda e altro..
Il problema è che l'errore è evidente, non si tratta di un giusto/sbagliato etico, ma di un errore di efficacia, di cattiva risposta all'ambiente (come direbbe Aldmond :D ).
La sovrattassa (o il cosidetto "equo compenso") deve tenere conto dell'ambiente e delle contingenze storico/economiche.
Se la politica deve perseguire l'interesse generale (e non quello particolare), non è nell'interesse generale dell'Italia spostare il flusso degli acquisti in altri paesi dell'unione europea dove tale sovrattassa non c'è.
Certo che hanno fatto politica..ma è CATTIVA politica...zavorrare le imprese con i ulteriori balzelli riduce ulteriormente la competitività dell'Italia.
La mia domanda è: ce lo possiamo permettere visto la crescita 0 del pil?
Io credo di no.
AlexGatti
06-03-2006, 16:27
"Dal 2003 ad oggi - spiega ASMI - il cosiddetto equo compenso ha prodotto nello specifico settore dei CD e DVD crisi produttiva, disoccupazione, riduzione del gettito IVA causata dall'importazioneillegale di supporti, penalizzazione per i consumatori, dovuta all'aumento dei prezzi. La riduzione delle vendite di CD e DVD vergini porterà inoltre ad una riduzione dei compensi versati alla SIAE, con danni agli stessi aventi diritto".
Importazione Illegale? ma illegale dove? Questi non si rendono conto che comprare in germania non è illegale da un pezzo, da molto prima dell'euro, da quando c'è il mercato unico e la libera circolazione delle merci in europa.
eppoi mi si da contro per la mia posizione antiglobale.
Questo è parte integrante della globalizzazione, come la chiusura degli zuccherifici etc etc.
Secondo me non c'hai capito niente.
E' lo stato italiano + SIAE che hanno un concetto di mercato a dir poco ottocentesco.
Oltre a questo provvedimento avrebbero dovuto dire:
- usciamo dall'europa
- alle frontiere facciamo "un muro alto alto fino al soffitto"(R) :D
- facciamo qualche porticina nel muro e ci mettiamo i nostri doganieri brutti e cattivi
A quel punto la legge sull'equo compenso avrebbe funzionato... forse.
Non so, i No-Global sono anche contro l'unione europea, contro l'euro e per il ritorno ad un assetto pre- seconda guerra mondiale? Io non l'avevo capita così quantomeno, ma informami.
Non so, i No-Global sono anche contro l'unione europea, contro l'euro e per il ritorno ad un assetto pre- seconda guerra mondiale? Io non l'avevo capita così quantomeno, ma informami.
Non a caso ha usato il termine "antiglobale". :asd:
la cosa ridicola è che chi veramente guadagna utlizzando supporti vergini (cd e dvd contraffatti) o chi ne fa un'uso massiccio, sicuramente non compra ne comprava in italia
gli unici che ci rimettono sono quelli a cui serve masterizzare un cd o dvd ogni tanto :muro:
AlexGatti
06-03-2006, 16:41
Non a caso ha usato il termine "antiglobale". :asd:
dunque sono contro qualunque accordo tra stati.
Anche se l'accordo è tra stati liberi e democratici.
Anche se l'accordo è a beneficio degli stati che vi partecipano e a danno di nessun altro.
:rolleyes:
Io non l'avevo capita così. Veramente!
<Straker>
06-03-2006, 17:19
Definizione altamente limitata quella che hai trovato su wikipedia...la politica afferisce anche a forme autoritative di valori, ai credenda e ai miranda e altro..
Il problema è che l'errore è evidente, non si tratta di un giusto/sbagliato etico, ma di un errore di efficacia, di cattiva risposta all'ambiente (come direbbe Aldmond :D ).
La sovrattassa (o il cosidetto "equo compenso") deve tenere conto dell'ambiente e delle contingenze storico/economiche.
Se la politica deve perseguire l'interesse generale (e non quello particolare), non è nell'interesse generale dell'Italia spostare il flusso degli acquisti in altri paesi dell'unione europea dove tale sovrattassa non c'è.
Certo che hanno fatto politica..ma è CATTIVA politica...zavorrare le imprese con i ulteriori balzelli riduce ulteriormente la competitività dell'Italia.
La mia domanda è: ce lo possiamo permettere visto la crescita 0 del pil?
Io credo di no.
Altra definizione di politica (estrapolata dal blog di Beppe Grillo):
http://www.beppegrillo.it/cgi-bin/mt-comments.cgi?entry_id=256;parent_id=38322
La Politica (alla quale si associa il potere politico esercitato da organi dello Stato, organi locali, gruppi e formazioni sociali, vale a dire partiti e movimenti politici) è un’attività superiore di indirizzo che sovrintende ai tre poteri tradizionali. Compito della Politica è quello di coordinare e controllare l’attività dello Stato, individuando i FINI COMUNI DA PERSEGUIRE E RAGGIUNGERE NELL’INTERESSE GENERALE DELLA COLLETTIVITÀ DEI CITTADINI.
Ma ne potremmo trovare mille altre, tutte equalmente valide. A me piace la prima, perche' e' molto concreta: la coperta e' sempre troppo corta, e qualcuno rimane sempre scoperto (nel senso che qualcuno godra' di maggior benefici a scapito di qualcun altro). A seconda di chi e' al potere, la coperta verra' tirata da una parte piuttosto che dall'altra; ergo, qualcuno (le major, ma anche la Chiesa, esentata dal pagamento dell'ici, tanto per fare un altro esempio) godra' di benefici a scapito di altri (i cittadini, costretti a pagare di piu' i cd vergini, o di vedersi tagliati servizi dai comuni in cui abitano a causa del mancato introito dell'ici della Chiesa).
Indubitabilmente, un altro governo avrebbe tirato la coperta in un'altra direzione, piu' a favore della collettivita' e meno di un interesse particolare: direi una direzione eticamente piu' "giusta" (imho) :D
Berlusconi è iscritto alla SIAE e prende ogni anno fior di diritti :O
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