View Full Version : Siamo troppo tolleranti in Italia ?
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
windowsa
27-02-2006, 20:05
UMH SU QUESTA SONO D'ACCORDO MA NON TROPPO:abbiamo si' troppi immigrati che ci fanno girare le balle a volte, ma daltro canto sono persone povere che cercano lavore eee vedendo l'Italia oggi come va i giovani nel futuro dovranno emigrare, forse, in questi paesi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
io in realta' non gli vorrei ma forse solo alcuni
EnriTronic
27-02-2006, 20:32
ma quale TOLLERANZA in Italia?!?! scusate negli altri stati allora che sono... guardate la francia! non penso che in italia siamo tolleranti anzi! dovremmo prendere ad esmpio appunto la francia
ma quale TOLLERANZA in Italia?!?! scusate negli altri stati allora che sono... guardate la francia! non penso che in italia siamo tolleranti anzi! dovremmo prendere ad esmpio appunto la francia
certo, infatti da quanta tolleranza hanno avuto gli hanno incendiato macchine e cassonetti per settimane in francia. :asd:
Un po alla volta. Saremo più tolleranti. A sentire il tg ci stiamo scannado tutti... :muro:
Lucio Virzì
27-02-2006, 21:33
UMH SU QUESTA SONO D'ACCORDO MA NON TROPPO:abbiamo si' troppi immigrati che ci fanno girare le balle a volte, ma daltro canto sono persone povere che cercano lavore eee vedendo l'Italia oggi come va i giovani nel futuro dovranno emigrare, forse, in questi paesi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
io in realta' non gli vorrei ma forse solo alcuni
Traduzione?
Togli pure il condizionale... è recepito come debolezza e ne stanno approfittando.
Un conto è essere tolleranti e farsi rispettare, un conto è mettersi a 90° :)
Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo, grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo. :read:
...perchè alla fine si parla di "religionI" ma è sempre e solo una che rompe le balle :rolleyes:
Ciau! ;)
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
guarda che ne hanno già approfittato
tutti che si sono calati le braghe davanti al padrone musulmano quando ci ha ordinato di smetterla di disegnare vignette satiriche :rolleyes:
Secondo me in Italia siamo troppo tolleranti su molti aspetti: oltre all'immigrazione mi vengono in mente quelli che chiedono di scarcerare tutti i detenuti, tutti gli scioperi che vengono fatti, i cortei no-tav, ecc.
In particolare mi stanno molto sui maroni questi no-tav: ma se sia la destra che la sinistra hanno detto che la tav verrà fatta, e anche i verdi francesi sono contro alle manifestazione fatte qui in italia, cosa diavolo manifestano a a fare?
Iniziate a scavare che così finiamo solo prima....
blamecanada
27-02-2006, 23:13
Non è questione di tolleranza in generale.
La questione è che in Italia la legge è carta straccia, questo è il problema.
Indubbiamente se avessimo un corpus di leggi organizzato in modo serio (il codice legislativo Italliano è lungo qualcosa come 20 volte quello tedesco :muro: ), forse sarebbe più semplice far rispettare la legge.
Tacito diceva "Corruptissima res publica, plurimae leges", :rolleyes:.
l'Italia non ètollerante, è lassista, è diverso.
Sguazziamo nella cialtroneria, nella mancanza di rigore, di rispetto per le leggi, nel "furbismo"...
come potremmo pensare di essere rigorosi con gli stranieri se non lo siamo noi per primi?
E' tutta una mollacciata, volemosebbene e tarallucci e vino.
Nevermind
28-02-2006, 08:28
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
E' vero difatti siamo già considerati gente senza balle, prova a chiedere a qualche immigrato che considerazione hanno di noi italiani nel suo paese ;) .
discepolo
28-02-2006, 08:34
non tutti siam tolleranti, tranne io e la Fallaci! :sofico:
Nevermind
28-02-2006, 08:38
non tutti siam tolleranti, tranne io e la Fallaci! :sofico:
A beh dipendesse da me calci in culo a tutti: italiani e stranieri o si sta alle regole o ti sfondo a suon di manganellate. Porcozzio non se ne può più di questo modo di pensare all'italiana tutto un tramaccio, mancanza di disciplina, ecc..
discepolo
28-02-2006, 08:54
qualche settimana fa, ho visto un documentario di italia uno, dove l'argomento principe era l'islam in italia, e bene, sono rimasto talmente irritato quanto ho visto che una Cattedrale del 700, è stata data agli islamici, e questi l' hanno ridipienta di bianco al interno, cioè addio agli affreschi del 700!!
forse qualcuno in italia, si è messo già a novanta gradi da un pezzo!
:mbe:
-kurgan-
28-02-2006, 08:59
qualche settimana fa, ho visto un documentario di italia uno, dove l'argomento principe era l'islam in italia, e bene, sono rimasto talmente irritato quanto ho visto che una Cattedrale del 700, è stata data agli islamici, e questi l' hanno ridipienta di bianco al interno, cioè addio agli affreschi del 700!!
forse qualcuno in italia, si è messo già a novanta gradi da un pezzo!
:mbe:
per quella cattedrale forse dovresti prendertela con il vaticano ;)
-kurgan-
28-02-2006, 09:00
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
a me pare proprio il contrario, vedo molto più razzismo qui rispetto ad altri posti che ho frequentato come barcellona o londra.
discepolo
28-02-2006, 09:02
per quella cattedrale forse dovresti prendertela con il vaticano ;)
a quanto ne ho capito, è di competenza del comune, quindi degli assessori!! :mad:
discepolo
28-02-2006, 09:03
a me pare proprio il contrario, vedo molto più razzismo qui rispetto ad altri posti che ho frequentato come barcellona o londra.
razzismo qui? io invece lo vedo di più in francia, e non da parte dei francesi o ebrei!
-kurgan-
28-02-2006, 09:04
razzismo qui? io invece lo vedo di più in francia, e non da parte dei francesi o ebrei!
si, razzismo qui.
**millix**
28-02-2006, 09:05
Nn siamo tolleranti quanto nn lo sono stati gli altri Paesi nei confronti degli italiani immigrati nelle loro terre.
Le parole erano le stesse, le situazioni erano le stesse ...
Siamo stati perseguitati dal Ku Klux Klan, dal razzismo, eravamo quelli dalla pelle color oliva, "i furbi", gli zozzi, quelli che andavano all'estero per rubare i lavoro altrui ...
Qual'è la differenza?
E gli assessori di che partito sono ??? Forse so gia la risposta..
...perchè alla fine si parla di "religionI" ma è sempre e solo una che rompe le balle :rolleyes:
Ciau! ;)
No,sono 3000 anni che stanno rompendo TUTTE.
Se fosse per loro staremmo ancora alla terra piatta,a bruciare "streghe" ed eretici,a rivendicare terre promesse dal "signore-di-chi-il-tuo?-no-il-mio",a massacrare-anche-adesso "infedeli".
Nn siamo tolleranti quanto nn lo sono stati gli altri Paesi nei confronti degli italiani immigrati nelle loro terre.
Le parole erano le stesse, le situazioni erano le stesse ...
Siamo stati perseguitati dal Ku Klux Klan, dal razzismo, eravamo quelli dalla pelle color oliva, "i furbi", gli zozzi, quelli che andavano all'estero per rubare i lavoro altrui ...
Qual'è la differenza?
Calma... l' emigrazione ha riguardato il sud Italia e parte del centro ...non fare di tutt' erba un fascio.
discepolo
28-02-2006, 09:12
Un momento del pestaggio (Internet)
Ci sono le immagini e sono brutte, violente. Un poliziotto in borghese e due carabinieri in divisa fermano un immigrato ubriaco: tirava bottiglie contro una sede Cisl e qualcuno ha chiamato il 113. Finisce male, con un militare pesante più di 100 chili che salta sull’extracomunitario steso a terra in mutande.
È successo nel Modenese, a Sassuolo, domenica 19 febbraio. Un altro immigrato ha ripreso tutto con il videofonino, il filmato è su Internet. I carabinieri sono già stati trasferiti. Quello grosso ora fa il piantone a Bologna, l’altro è in un ufficio. Idrissi, la vittima del pestaggio, è finito in cella, condannato a 6 mesi per resistenza e lesioni.
L’europarlamentare Mario Borghezio, l’estrema destra della Lega, sabato scorso era a Sassuolo: «Aldilà dei necessari approfondimenti, non possiamo lasciare soli i militari. Mi farò interprete dell’indignazione dei cittadini onesti: è un pessimo segnale fa passare subito per imputati due tutori della legge». Ma non c’è stato bisogno che Borghezio si mettesse all’opera, i sassolesi ci hanno pensato da soli. Da tre giorni va avanti una raccolta di firme in calce a una petizione di solidarietà per i carabinieri. E la Gazzetta di Modena è tempestata dai messaggi dei lettori: «La maggior parte — dicono in redazione — sono dalla parte dell’Arma». I cronisti sono un po’ stupiti. Ma a Sassuolo, città amministrata dal centrosinistra, se chiedi come mai pochi si schierano dalla parte di chi è stato picchiato una spiegazione ce l’hanno. Parlano della zona del pestaggio: la via che passa di fronte alla Coop, il palazzo di via Adda 77. Di lì, dicono, nessuno passa volentieri: «Non ci entra più nemmeno la polizia».
Raccontano di un pezzetto di città diventato difficile. Sono poche case, che molti anni fa hanno ospitato famiglie di lavoratori italiani, quelli che dal Mezzogiorno sono venuti quassù e hanno contribuito a fare del comparto della piastrella di Sassuolo un distretto capace di produrre 5,6 miliardi di euro nel 2003. Oltre a via Adda c’è il palazzo di via Circonvallazione, un’ottantina di piccoli appartamenti, e poi il «Ginko», un casermone in via San Pietro 47.
Ce n’era un altro nella stessa via, al numero 6, ma l’estate scorsa
Un momento del pestaggio (Internet)
l’hanno chiuso: fra le 62 persone sgomberate gli italiani erano quattro, tutti gli altri erano extracomunitari, molti in regola con il permesso di soggiorno e alcuni proprietari della casa dove abitavano. Italiani e immigrati hanno protestato assieme: «Sono in proprietà, ho speso 70 milioni di lire, e il sindaco mi caccia trovandomi una soluzione a 350 euro il mese. Non mi muovo». Diceva così Alfonso Lapadula, partito nel ’87 dalla Basilicata.
Invece alla fine se n’è andato, come tutti gli altri. «Sì,madentro case trovate dal Comune, che paga anche un po’ dell’affitto grazie a una collaborazione con la Cassa di risparmio di Modena» assicura il sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi, ex Dc, ora Margherita, eletto con il 51,8% dei voti nel 2004. Dopo quello sgombero la sua squadra ha perso un pezzo: Rocco Abbiuso, assessore alla Casa e al Personale, di Rifondazione, ha dato le dimissioni.
Lui e il suo partito, con i movimenti e pezzi dei sindacati, si erano opposti a quel provvedimento. Era stato un braccio di ferro lungo e acceso, ma fuori dai confini del modenese se ne sapeva poco. Nessuno si è preoccupato troppo di Sassuolo. Nemmeno quando durante la campagna per le amministrative del 2004 i sindacati di polizia avevano convocato un’assemblea pubblica per dire ai cittadini: «In via San Pietro 6 non veniamo più, nemmeno se chiamate». Ora si scopre che il problema non era solo quello stabile, che in città c’è «un ghetto». Usa questa parola il sindaco dando i numeri dell’immigrazione: 4 mila cittadini venuti da Paesi stranieri, il 9,8% della popolazione di Sassuolo. Più 2 mila clandestini, secondo la Questura.
In città raccontano del fattorino di un pizza express che andava a consegnare la cena in uno di «quei casermoni » e si è visto piovere una gomma d’auto con tanto di cerchione da una finestra. Dello spaccio per le strade. O della pattuglia della polizia chiamata per un’emergenza e poi bersagliata con decine di bottiglie.
Ora c’è stato il pestaggio. Il sindaco dice: «Qualunque tipo di violenza va condannata, ma la fiducia nei carabinieri non deve venire meno». Poi aggiunge: «Possiamo dirci "cacceremo tutti i clandestini", ma è una balla. Bisogna dare a queste persone politiche di integrazione e modificare la Bossi-Fini, che crea clandestini».
Mario Porqueddu
28 febbraio 2006.
Qualcosa sta cambiando in italia!!! :sofico:
**millix**
28-02-2006, 09:21
Calma... l' emigrazione ha riguardato il sud Italia e parte del centro ...non fare di tutt' erba un fascio.
Scusa?
Informati bene.
I primi ad essere partiti nel periodo di grande migrazione (ora nn ricordo l'anno con esattezza) sono stati gli italiani residenti al Nord.
Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia.
Siamo stati clandestini, i "wops" (without passaport).
Nn siamo tolleranti quanto nn lo sono stati gli altri Paesi nei confronti degli italiani immigrati nelle loro terre.
Le parole erano le stesse, le situazioni erano le stesse ...
Siamo stati perseguitati dal Ku Klux Klan, dal razzismo, eravamo quelli dalla pelle color oliva, "i furbi", gli zozzi, quelli che andavano all'estero per rubare i lavoro altrui ...
Qual'è la differenza?
che noi uscivamo da una guerra mondiale ?
ALBIZZIE
28-02-2006, 17:18
l'emigrazione italiana è iniziata ben prima delle 2 guerre mondiali.
Visti dagli altri
Ed ecco invece cosa pensavano di noi negli Stati Uniti, quando gli “invasori” eravamo noi:
“Gli italiani delle classi inferiori si sono sempre distinti come mendicanti. Sembra che molti di loro lo facciano per il piacere di mendicare e questo costume nazionale è estremamente umiliante per le classi superiori, che cercano di spiegare questo fenomeno in ogni modo tranne quello giusto, e cioè che esiste uno spirito profondamente mendicante, generato da secoli di ignoranza, dipendenza e povertà”.
New York Times, 26/9/1878
“Sembra che siano nel complesso una classe onesta, ma vengono continuamente citati in giudizio per risse, violenze, tentati omicidi”
New York Times, 5/3/1882
“Chi dispensa carità concorda nel dire che molti sbarcano qui con le idee piuttosto stravaganti su ciò che gli capiterà. Subito sembrano cercare
soccorso con l’aria di chi dice:”Eccoci qui. Che cosa avete intenzione di fare per noi?”. E addirittura insistono sull’aiuto come se gli fosse dovuto”
Century Magazine, dicembre 1913
RiccardoS
28-02-2006, 17:55
io in realta' non gli vorrei ma forse solo alcuni
:mbe:
cmq sì, siamo troppo tolleranti. in ogni campo.
beppegrillo
28-02-2006, 18:06
ma quale TOLLERANZA in Italia?!?! scusate negli altri stati allora che sono... guardate la francia! non penso che in italia siamo tolleranti anzi! dovremmo prendere ad esmpio appunto la francia
ahahah
Talmente tolleranti che gli immigrati hanno incendiato mezza parigi :D
w_iuhiiuhi
01-03-2006, 09:47
non tutti siam tolleranti, tranne io e la Fallaci! :sofico:
Siamo in tre
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
siamo troppo tolleranti in generale.
con i criminali, gli assassini, i truffatori, i clandestini ma anche con chi sbaglia sul lavoro e in generale con chi infrange la legge.
ci vuole RIGORE, ORDINE, DISCIPLINA.
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
In Italia siamo tolleranti? ma se siamo considerati tra i più intolleranti d'Europa? Provasse una ragazza a portare a casa un nero e poi vediamo quanto siamo tolleranti. :mbe:
siamo troppo tolleranti in generale.
con i criminali, gli assassini, i truffatori, i clandestini ma anche con chi sbaglia sul lavoro e in generale con chi infrange la legge.
ci vuole RIGORE, ORDINE, DISCIPLINA.
amen :O
**millix**
01-03-2006, 10:12
che noi uscivamo da una guerra mondiale ?
No, credimi, la guerra mondiale è molto molto più avanti nel tempo ...
Si parla della grande migrazione (26 milioni di italiani) dal 1807 ...
sono stati i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni
guarda che ne hanno già approfittato
tutti che si sono calati le braghe davanti al padrone musulmano quando ci ha ordinato di smetterla di disegnare vignette satiriche :rolleyes:
Ma che calati le braghe, l'ostentazione di quelel vignette sono solo sintomo di imbecillità.
"Il terrorismo universale alla Osama Bin Laden potrà avere ancora manifestazioni orrende, ma non ha sbocchi finali possibili, non è una medicina del mondo. Ecco perché vanno evitate tutte le provocazioni che potrebbero tenerlo in vita. Comprese le vignette offensive di Maometto che, a guardarle bene, sono soltanto brutte."
Giorgio Bocca
Stormblast
01-03-2006, 10:19
ma quale TOLLERANZA in Italia?!?! scusate negli altri stati allora che sono... guardate la francia! non penso che in italia siamo tolleranti anzi! dovremmo prendere ad esmpio appunto la francia
prendere esempio nel senso di impestarci, segregarli e farli rivoltare?
io prenderei esempio dalla svizzera o dall'austria se proprio proprio....
**millix**
01-03-2006, 10:20
Ma che calati le braghe, l'ostentazione di quelel vignette sono solo sintomo di imbecillità.
"Il terrorismo universale alla Osama Bin Laden potrà avere ancora manifestazioni orrende, ma non ha sbocchi finali possibili, non è una medicina del mondo. Ecco perché vanno evitate tutte le provocazioni che potrebbero tenerlo in vita. Comprese le vignette offensive di Maometto che, a guardarle bene, sono soltanto brutte."
Giorgio Bocca
:mano:
Black Dawn
01-03-2006, 10:20
l'Italia non ètollerante, è lassista, è diverso.
Sguazziamo nella cialtroneria, nella mancanza di rigore, di rispetto per le leggi, nel "furbismo"...
come potremmo pensare di essere rigorosi con gli stranieri se non lo siamo noi per primi?
E' tutta una mollacciata, volemosebbene e tarallucci e vino.
Quotone...che desolazione.
Ma che calati le braghe, l'ostentazione di quelel vignette sono solo sintomo di imbecillità.
"Il terrorismo universale alla Osama Bin Laden potrà avere ancora manifestazioni orrende, ma non ha sbocchi finali possibili, non è una medicina del mondo. Ecco perché vanno evitate tutte le provocazioni che potrebbero tenerlo in vita. Comprese le vignette offensive di Maometto che, a guardarle bene, sono soltanto brutte."
Giorgio Bocca
Infatti, la cosa migliore è ignorarli, poi che vuoi che sia se fanno esplodere qualche stazione ferroviaria o qualche autobus, o bruciano le ambasciate o uccidono i Cristiani o condannano a morte qualche scrittore/regista/giornalista, lasciamoli fare so' ragazzi...
**millix**
01-03-2006, 10:26
Infatti, la cosa migliore è ignorarli, poi che vuoi che sia se fanno esplodere qualche stazione ferroviaria o qualche autobus, o bruciano le ambasciate o uccidono i Cristiani o condannano a morte qualche scrittore/regista/giornalista, lasciamoli fare so' ragazzi...
Ma nn è così ...
Black Dawn
01-03-2006, 10:30
Ma nn è così ...
Ah non è così? :fagiano: :doh:
Infatti, la cosa migliore è ignorarli, poi che vuoi che sia se fanno esplodere qualche stazione ferroviaria o qualche autobus, o bruciano le ambasciate o uccidono i Cristiani o condannano a morte qualche scrittore/regista/giornalista, lasciamoli fare so' ragazzi...
Invece mettendosi le magliette che insultano maometto aiutano a risolvere queste situazioni? come no l'abbiamo visto, ci siamo guadagnati un assalto alla nostra ambasciata e 20 morti per colpa di Calderoli, un ministro della repubblica o meglio un ex.
Invece mettendosi le magliette che insultano maometto aiutano a risolvere queste situazioni? come no l'abbiamo visto, ci siamo guadagnati un assalto alla nostra ambasciata e 20 morti per colpa di Calderoli, un ministro della repubblica o meglio un ex.
Cosa diresti se a ROMA qualcuno attaccasse l'ambasciata di un altro paese perchè qualcuno ha indossato una maglietta?
No sai, ogni giorno bruciano bandiere Italiane e nessuno fa niente, se ritieni giusto uccidere 20 persone perchè qualcuno ha indossato una maglietta, potrebbe essere pure lecito dichiarare guerra a chi brucia le ambasciate o le bandiere.......
Quello che ha fatto CALDEROLI è una CAZZATA, ma uccidere per questo TU LO GIUSTIFICHI?
**millix**
01-03-2006, 10:55
Ma no, le twin towers sono crollate perchè l'architetto era bischero e le ha progettate male, la metropolitana di londra è saltata per causa del grisoù ed i treni in Spagna per autocombustione. :D :D :D :D
Ciao
Scusate, ma cosa avete capito? :confused:
E' vero che due parole lasciate li possono essere fraintese, ma così è eccessivo, nn trovi/trovate?
Quello che si intende è che è ovvio che nessun Paese è disposto ad accettare atti terroristici, nessun Paese è disposto ad accettare gente giustiziata, nessun Paese è disposto ad accettare fiumi di sangue, ma l'istigare alla violenza (vedi vignette) è altro.
E' più chiaro ora?
Un sorriso per Te, Proteus ;)
In Italia siamo tolleranti? ma se siamo considerati tra i più intolleranti d'Europa? Provasse una ragazza a portare a casa un nero e poi vediamo quanto siamo tolleranti. :mbe:
Qui a Roma lo fanno e non ci sono problemi nè per il nero nè per le ragazze.
Piuttosto giro la domanda:
E' giusto essere tolleranti ?
Ma che calati le braghe, l'ostentazione di quelel vignette sono solo sintomo di imbecillità.
"Il terrorismo universale alla Osama Bin Laden potrà avere ancora manifestazioni orrende, ma non ha sbocchi finali possibili, non è una medicina del mondo. Ecco perché vanno evitate tutte le provocazioni che potrebbero tenerlo in vita. Comprese le vignette offensive di Maometto che, a guardarle bene, sono soltanto brutte."
Giorgio Bocca
Assolutamente no con buona pace tua e di Bocca.
C'è un esaustivo 3D a riguardo.
Invece mettendosi le magliette che insultano maometto aiutano a risolvere queste situazioni? come no l'abbiamo visto, ci siamo guadagnati un assalto alla nostra ambasciata e 20 morti per colpa di Calderoli, un ministro della repubblica o meglio un ex.
Il problema è nel ministro che indossa la maglietta o nel cretino che ammazza per la religione ?
Cerchiamo di distinguere le cose perchè io, in un paese laico, voglio poter parlare e fare satira su qualsiasi religione/credenza senza dover rischiare che il coglionazzo di turno assalti me o l'ambasciata.
Non che Calderoli mi sia simpatico ma la colpa dei 20 morti non è certo sua ma dei fanatici esaltati che li hanno ammazzati.
La politica del "rinunciamo a qualcosa altrimenti loro si incazzano e ci mettono le bombe" non è una risposta nè una soluzione, solo un problema in più per la prossima volta
-kurgan-
01-03-2006, 11:11
Qui a Roma lo fanno e non ci sono problemi nè per il nero nè per le ragazze.
Piuttosto giro la domanda:
E' giusto essere tolleranti ?
lo dici tu che non si sono problemi, scusami ma sono balle! lo vedo più volte quando mi capita di uscire con un'amica nera, è un massacro continuo di battute acide.
è giusto essere tolleranti? per me si, per te evidentemente no.. però se l'oggetto dell'intolleranza tua ti tira un bel giorno un pugno sul naso perchè stufo di essere trattato male o da diverso, non lamentarti.
**millix**
01-03-2006, 11:11
Gli immigrati nn sono tutti terroristi e nn sono tutti delinquenti.
lo dici tu che non si sono problemi, scusami ma sono balle! lo vedo più volte quando mi capita di uscire con un'amica nera, è un massacro continuo di battute acide.
battuta != razzismo
Ora non sò di che battute tu sia oggetto ma una battuta, per quanto pesante può essere di dubbio gusto ma ci stà in una situazione "insolita" (quantomeno numericamente)
è giusto essere tolleranti? per me si, per te evidentemente no.. però se l'oggetto dell'intolleranza tua ti tira un bel giorno un pugno sul naso perchè stufo di essere trattato male o da diverso, non lamentarti.
Eh no....
Non sta scritto da nessuna parte la possibilità del pugno sul naso...(al di là del fatto che gliene arrivano due prima che riesca a dire amen :D )
Se (per ipotesi) la maggioranza non la pensa come te l'"oggetto" ha due scelte: restare o andarsene.
Sicuramente non tirare pugni sul naso a chicchessia.
**millix**
01-03-2006, 11:18
Il problema è nel ministro che indossa la maglietta o nel cretino che ammazza per la religione ?
Cerchiamo di distinguere le cose perchè io, in un paese laico, voglio poter parlare e fare satira su qualsiasi religione/credenza senza dover rischiare che il coglionazzo di turno assalti me o l'ambasciata.
Non che Calderoli mi sia simpatico ma la colpa dei 20 morti non è certo sua ma dei fanatici esaltati che li hanno ammazzati.
La politica del "rinunciamo a qualcosa altrimenti loro si incazzano e ci mettono le bombe" non è una risposta nè una soluzione, solo un problema in più per la prossima volta
E' di entrambi.
Se butti un fiammifero acceso in una tanica di benzina, facile che si incendi
-kurgan-
01-03-2006, 11:24
battuta != razzismo
Ora non sò di che battute tu sia oggetto ma una battuta, per quanto pesante può essere di dubbio gusto ma ci stà in una situazione "insolita" (quantomeno numericamente)
no, non ci sta mai, è maleducazione.
Eh no....
Non sta scritto da nessuna parte la possibilità del pugno sul naso...(al di là del fatto che gliene arrivano due prima che riesca a dire amen :D )
Se (per ipotesi) la maggioranza non la pensa come te l'"oggetto" ha due scelte: restare o andarsene.
Sicuramente non tirare pugni sul naso a chicchessia.
punti di vista.. che l'oggetto di battute o di trattamenti speciali sia un immigrato o qualsiasi altra persona, non ci si può lamentare se questo reagisce.
sarò cresciuto male io, ma ho imparato che quanto si semina si raccoglie, e se uno le prende per aver mancato di rispetto al prossimo sono solo fatti suoi. E qui c'entra poco la tolleranza, solo il "rispetto".
E' di entrambi.
Se butti un fiammifero acceso in una tanica di benzina, facile che si incendi
In un paese laico c'è la liberta di parlare e sparlare di una religione senza limiti.
Il limite è la persona non la religione.
Questa una delle diversità fondamentali tra i paesi occidentali ed altri.
Qui è centrale la persona, altrove è centrale la religione (o altro).
Una battuta (o vignetta) può essere di cattivo gusto ma MAI una "tanica di benzina".
Non c'è il diritto in nessun caso di fare ciò che è successo (senza considerare ovviamente il fatto piuttosto ovvio che i regimi di quei paesi fomentano e sfruttano a proprio vantaggio questi eventi)
no, non ci sta mai, è maleducazione.
Può essere maleducazione o cattivo gusto.
Ma la maleducazione, per quanto esecrabile, è diversa dall'intolleranza.
punti di vista.. che l'oggetto di battute o di trattamenti speciali sia un immigrato o qualsiasi altra persona, non ci si può lamentare se questo reagisce.
sarò cresciuto male io, ma ho imparato che quanto si semina si raccoglie, e se uno le prende per aver mancato di rispetto al prossimo sono solo fatti suoi. E qui c'entra poco la tolleranza, solo il "rispetto".
non confondiamo.
Il rispetto per la centralità della persona ci stà sempre.
Ma qui non si sta parlando del singolo (pensavo che il "pugno sul naso" fosse una metafora) ma dell'atteggiamento della società.
Se la società vuole comportarsi in un certo modo (e quindi trattare diversamente l'immigrato rispetto al residente) lo può fare e lo deve fare se è la volontà popolare.
In questo contesto l'immigrato non può dire nulla ma ha davanti la scelta di restare (ed accettare le regole) o di andare in un posto che trova più consono
**millix**
01-03-2006, 11:37
In un paese laico c'è la liberta di parlare e sparlare di una religione senza limiti.
Il limite è la persona non la religione.
Questa una delle diversità fondamentali tra i paesi occidentali ed altri.
Qui è centrale la persona, altrove è centrale la religione (o altro).
Una battuta (o vignetta) può essere di cattivo gusto ma MAI una "tanica di benzina".
Non c'è il diritto in nessun caso di fare ciò che è successo (senza considerare ovviamente il fatto piuttosto ovvio che i regimi di quei paesi fomentano e sfruttano a proprio vantaggio questi eventi)
Le vignette sono il fiammifero acceso, la tanica sono i Paesi arabi, un altissimo potenziale di violenza, dentro e fuori le loro terre.
Parte evidenziata, nn so quotare: E' esattamente quello che dico
Le vignette sono il fiammifero acceso, la tanica sono i Paesi arabi, un altissimo potenziale di violenza, dentro e fuori le loro terre.
Parte evidenziata, nn so quotare: E' esattamente quello che dico
A maggior ragione non si deve cedere.
Ora, con le proteste e le violenze pilotate, ci impongono di rinunciare al nostro principio (centralità della persona tranne su maometto e l'islam...addio libertà di parola).
Poi ?
Cerchiamo di non cadere nell'errore di pensare che "se li accontentiamo poi non ci danno fastidio e ci lasciano in pace".
Anche la sola politica internazionale non funziona così, figurarsi se ci aggiungiamo la religione e la spinta della parte ignorante della massa (proprio perchè non tutti gli abitanti sono esaltati)
Qui a Roma lo fanno e non ci sono problemi nè per il nero nè per le ragazze.
Si nel mondo dei sogni però.
Quello che ha fatto CALDEROLI è una CAZZATA, ma uccidere per questo TU LO GIUSTIFICHI?
A dir il vero a uccidere è stata la polizia, comunque no non giustifico ne gli assalti ne le uccisioni, ma la situazione dopo l'11 Settmbre in tutto il mondo islamico è infuocata, e IMHO è inutile continuare a gettare benzina sul fuoco incitando gli estremisti islamici allo scontro di civiltà, ricordiamoci che i terroristi e gli estremisti sono sempre grati al calderolo e ai suoi emuli.
Si nel mondo dei sogni però.
No, in Italia :D
Non sò dove vivi ma il razzismo nel portare a casa un/una nero/a non si è mai visto.
Oddio, forse è successo un linciaggio di un nero perchè è entrato a casa di bianchi...ma da quì a dire che la società fà così ne passa *giusto un pò* :D
Se poi ti riferisci a battute e/o sfottò che si possono fare beh...direi che sono più che normali per qualcosa che non è usuale, anzi abbastanza insolita.
Infine: in che quartiere abiti ?
In quelli a più alto tasso di "invasione" :D la cosa è ormai perfettamente normale e coppie miste si vedono ovunque in giro.
Devo pure portare esempi ?
-kurgan-
01-03-2006, 13:43
Devo pure portare esempi ?
si, si! mettici i link! il popolo li vuole! :D
si, si! mettici i link! il popolo li vuole! :D
Link ? :D
Gli esempi li posso portare a Parax che è di Roma e sono banalmente dei posti ove spesso si vedono coppie miste senza che (incredibile!!) la folla li linci o li faccia scappare a sassate...
Un qualsiasi centro commerciale, ad esempio :D
Per te è un pò più difficile vista la provenienza
-kurgan-
01-03-2006, 13:48
Link ? :D
Gli esempi li posso portare a Parax che è di Roma e sono banalmente dei posti ove spesso si vedono coppie miste senza che (incredibile!!) la folla li linci o li faccia scappare a sassate...
Un qualsiasi centro commerciale, ad esempio :D
Per te è un pò più difficile vista la provenienza
ma si, scherzavo.. :D
cmq per me razzismo non vuol dire solo violenza fisica ma anche psicologica, tu minimizzi molte mancanze di rispetto dovute alla "razza" o alla "provenienza" passandole per normalità.. mentre non dovrebbero esserlo.
ma si, scherzavo.. :D
cmq per me razzismo non vuol dire solo violenza fisica ma anche psicologica, tu minimizzi molte mancanze di rispetto dovute alla "razza" o alla "provenienza" passandole per normalità.. mentre non dovrebbero esserlo.
Imho stai confondendo il razzismo (discriminare in base alla razza) con lo sfottò che ci può stare.
Intendiamoci: si possono fare anche battute di dubbio gusto, ma questa è maleducazione e non razzismo.
Le stesse battute di dubbio gusto che il maleducato di turno rivolge al bianco con la negra si possono rivolgere all'alto e secco con la bassa e cicciona...
Perchè nel primo caso è razzismo e nel secondo è "solo" maleducazione ?
E' maleducazione in entrambi i casi (anche se c'è da considerare se si conoscono, quanto sono suscettibili etc...)
Anche nel caso della società che decide tramite un impianto legislativo di trattare diversamente l'immigrato ed il cittadino non si può parlare di "razzismo" proprio perchè l'immigrato ha comunque la scelta se restare ed accettare le regole o andare in un paese a lui più congeniale.
Diverso il caso in cui una società decide di trattare diversamente i cittadini in base alla razza.
In questo caso il cittadino non ha possibilità di scelta (può emigrare ma non è detto che ci riesca e non è detto che un altro paese lo accetti).
Ovviamente ho citato il fattore "razza" ma il discorso resta valido anche se la discriminate è il fattore "sesso" o il fattore "altezza" o il fattore "numero di scarpe" o altro...
Link ? :D
Gli esempi li posso portare a Parax che è di Roma e sono banalmente dei posti ove spesso si vedono coppie miste senza che (incredibile!!) la folla li linci o li faccia scappare a sassate...
Un qualsiasi centro commerciale, ad esempio :D
Per te è un pò più difficile vista la provenienza
Per la cronaca sto a S. Giovanni, comunque non parlavo della folla che ti lincia, ma della faccia dei genitori.
Per la cronaca sto a S. Giovanni, comunque non parlavo della folla che ti lincia, ma della faccia dei genitori.
Be, ma quello lo puoi chiamare "disappunto" forse anche "delusione" ma non certo razzismo visto che alla fine non si sono mai registrate pressioni della società a quell'indirizzo.
Credo di non sbagliare se penso che ci sono facce ben peggiori se il tizio invece della nera porta a casa un...bianco.
Come detto a Kurgan perchè le facce del primo esempio sono "razzismo" e quelle del secondo sono "delusione" e "disappunto" ?
Non confondiamo il razzismo con qualcos'altro, non è che ogni volta ci sia qualcuno che non ha la pelle bianca ci debba essere razzismo ;)
Italia un popolo razzista? :sbonk:
Ma se e' il paradiso degli immigratI! ho sempre pensato di prendere cittadinanza Turca e sbarcare in Italia , un piatto di pasta,un lavoro e un tetto non lo rifiutano a nessuno :asd:
Nevermind
01-03-2006, 15:01
..
cmq per me razzismo non vuol dire solo violenza fisica ma anche psicologica, tu minimizzi molte mancanze di rispetto dovute alla "razza" o alla "provenienza" passandole per normalità.. mentre non dovrebbero esserlo.
Boh dalle mie parti non vedo razzismo nel senso classico del termine al amssimo vedo diffidenza verso gli extracomunitari sopratutto dalle persone più anziane.
E se c'è questo IMHO è colpa dei midia che enfatizzano la cosa proponendo titoloni del tipo: "Vu comprà assale vecchietta","marocchino rapina banca", "albanese uccide...",ecc..
Che poi l'immigrazione abbia portato molta criminalità è un dato di fatto però mi sembra che la cosa venga ingigantita apposta.
Be, ma quello lo puoi chiamare "disappunto" forse anche "delusione" ma non certo razzismo visto che alla fine non si sono mai registrate pressioni della società a quell'indirizzo.
Credo di non sbagliare se penso che ci sono facce ben peggiori se il tizio invece della nera porta a casa un...bianco.
Come detto a Kurgan perchè le facce del primo esempio sono "razzismo" e quelle del secondo sono "delusione" e "disappunto" ?
Non confondiamo il razzismo con qualcos'altro, non è che ogni volta ci sia qualcuno che non ha la pelle bianca ci debba essere razzismo ;)
Ma delusione e disappunto di cosa? perchè è nero o bianco? Qua si tratta in entrambi i casi di razzismo e della peggior specie (chi l'ha detto che è solo a senso unico), se tu discrimini quel fidanzato/a per il colore della pelle è razzismo punto e stop, non credo ci sia granchè da disquisire.
In questi casi esce fuori il vero animo della gente italiana che IMHO nel profondo è razzista anche se non lo dichiara apertamente, il detto è bello fa i froci col culo degli altri non è mai stato più azzeccato, della serie sono aperto e tollerante basta che mia figlia/o non torni a casa col negro/a.
Sull'argomento c'è un bel film americano degli anni 60, "Indovina chi viene a cena" dove appunto la ragazza presentava ai suoi il fidanzato di colore dicendogli che era un medico affermato ecc. e i genitori tutti felici, poi appena apre la porta le loro facce esprimono tutto il loro "disappunto", dall'altra parte succede la stessa cosa.
Solo che sono passati 50 anni ed in Italia stiamo ancora così.
ALBIZZIE
01-03-2006, 15:24
....
Solo che sono passati 50 anni ed in Italia stiamo ancora così.
devi pure calcolare che in italia le persone di colore ci stanno da 20 anni e la probabilità che te se ne presenti uno di loro a casa come futuro genero è ancora molto remota. dai tempo al tempo.
poi ci sarà quello che per razzismo non lo accetterà neanche fra 20 anni, quello che rimarrà deluso, quello che non troverà nulla di strano.
Ma delusione e disappunto di cosa? perchè è nero o bianco? Qua si tratta in entrambi i casi di razzismo e della peggior specie (chi l'ha detto che è solo a senso unico), se tu discrimini quel fidanzato/a per il colore della pelle è razzismo punto e stop, non credo ci sia granchè da disquisire.
In questi casi esce fuori il vero animo della gente italiana che IMHO nel profondo è razzista anche se non lo dichiara apertamente, il detto è bello fa i froci col culo degli altri non è mai stato più azzeccato, della serie sono aperto e tollerante basta che mia figlia/o non torni a casa col negro/a.
Sull'argomento c'è un bel film americano degli anni 60, "Indovina chi viene a cena" dove appunto la ragazza presentava ai suoi il fidanzato di colore dicendogli che era un medico affermato ecc. e i genitori tutti felici, poi appena apre la porta le loro facce esprimono quello tutto il loro "disappunto".
Scusa, ma qui sei entrato in un campo piuttosto delicato, non puoi parlare di razzismo se parli in questi termini di MIO FIGLIO/A che SPOSA UN NERO/A perchè questo è fourviare il discorso, sarebbe lo stesso se parlassimo di un AMERICANO/SPAGNOLO/ecc. ecc. perchè come si dice "MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI" perchè si ha paura del cambio di abitudini ecc. ecc. (per inciso io sono italiano da sempre eppure fosse stato per mia suocera non sarei sposato con prole, poi ha imparato ad apprezzarmi anche lei, na ce n'è voluta....) poi in questo caso c'è sempre il "DIVERSO" in mezzo che viene sempre e comunque guardato in un certo modo e te lo posso dire perchè per qualche mese sono andato in giro con la faccia segnata dalle cicatrici dell'incidente in moto e la gente MI GUARDAVA IN UN CERTO MODO, ma non era razzismo, è timore del "DIVERSO".
Il fatto è che NON SIAMO TUTTI UGUALI e ci sarà sempre chi per un motivo o per l'altro tende a discriminare una categoria, l'importante è che questo non sfoci in leggi o intolleranza di massa, e oggi non vedo ostilità diffusa verso chichessia e gli episodi singoli non possono essere presi ad esempio.
ALBIZZIE
01-03-2006, 15:32
Scusa, ma qui sei entrato in un campo piuttosto delicato, non puoi parlare di razzismo se parli in questi termini di MIO FIGLIO/A che SPOSA UN NERO/A perchè questo è fourviare il discorso, sarebbe lo stesso se parlassimo di un AMERICANO/SPAGNOLO/ecc. ecc. perchè come si dice "MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI"
seeeeee :)
quindi avere come genero un tedesco o un sudanese sono la stessa cosa per un italiano?
seeeeee :)
quindi avere come genero un tedesco o un sudanese sono la stessa cosa per un italiano?
E per un austriaco, o un danese o un finlandese o o o o o o o o o?
IMHO l'omo nero ha sempre incusso terrore e diffidenza perchè è cosa rara, in Italia non sono tanti anni che c'è una convivenza con i neri, vedrai che col passare del tempo (ci vogliono generazioni di persone cresciute assieme) le cose andranno come in tutto il resto del mondo, capirai che già io da bambino ho giocato esclusivamente con bambini italiani semplicemente perchè non c'era immigrazione, già mio figlio che è a scuola con bambini di diverse nazionalità, non si accorge della cosa, Mohamed o Brian o Filippo sono uguali per lui, certo persone nate 60 anni fa non possono avere la stessa confidenza semplicemente perchè non ne hanno avuto l'occasione, non a caso i paesi in cui l'integrazione è andata più avanti sono quelli in cui da diverse generazioni c'è stato un flusso di persone di etnie diverse.
Ma delusione e disappunto di cosa? perchè è nero o bianco? Qua si tratta in entrambi i casi di razzismo e della peggior specie (chi l'ha detto che è solo a senso unico), se tu discrimini quel fidanzato/a per il colore della pelle è razzismo punto e stop, non credo ci sia granchè da disquisire.
In questi casi esce fuori il vero animo della gente italiana che IMHO nel profondo è razzista anche se non lo dichiara apertamente, il detto è bello fa i froci col culo degli altri non è mai stato più azzeccato, della serie sono aperto e tollerante basta che mia figlia/o non torni a casa col negro/a.
Ma hai letto il mio post o lo hai interpretato ? :confused:
Se chiami questo "razzismo della peggior specie" credo che non hai ben chiaro il significato del concetto e rivedo molte affermazioni sull'argomento fatte da te in passato che pure condividevo...
Il mio post dimostra proprio che il bianco/nero non c'entra un mazza.
Se il figlio torna a casa con la negra ed i genitori sono delusi è chiamato "razzismo".
Se il figlio torna a casa con un biancO ed i genitori sono delusi è chiamata "scarsa apertura", "arretratezza" etc..
Lo vedi che sono la stessa cosa ?
In entrambi i casi c'è la delusione di non vedere accanto al figlio chi si vorrebbe.
Il razzismo NON è questo, non c'entra nulla la razza della fidanzata...è una reazione ultranormale...
Se c'è una cose che non si può imputare alla ultra cattolica società italiana penso sia proprio il razzismo.
Che poi ci siano episodi sporadici di violenza è, come dice the_joe, non significativo proprio per il numero rispetto al totale degli italiani (in realtà qui si potrebbe aprire una discussione sul perchè si arriva a tanto ma sarebbe un pò OT)
Ne abbiamo fin troppa di tolleranza :D
ALBIZZIE
01-03-2006, 16:03
E per un austriaco, o un danese o un finlandese o o o o o o o o o?
IMHO l'omo nero ha sempre incusso terrore e diffidenza perchè è cosa rara, in Italia non sono tanti anni che c'è una convivenza con i neri, vedrai che col passare del tempo (ci vogliono generazioni di persone cresciute assieme) le cose andranno come in tutto il resto del mondo, capirai che già io da bambino ho giocato esclusivamente con bambini italiani semplicemente perchè non c'era immigrazione, già mio figlio che è a scuola con bambini di diverse nazionalità, non si accorge della cosa, Mohamed o Brian o Filippo sono uguali per lui, certo persone nate 60 anni fa non possono avere la stessa confidenza semplicemente perchè non ne hanno avuto l'occasione, non a caso i paesi in cui l'integrazione è andata più avanti sono quelli in cui da diverse generazioni c'è stato un flusso di persone di etnie diverse.
guarda che sia un problema di abitudine l'ho scritto un paio di post più sopra.
ma se tu scrivi 'moglie e buoi...' non si tratta più di abitudine .
guarda che sia un problema di abitudine l'ho scritto un paio di post più sopra.
ma se tu scrivi 'moglie e buoi...' non si tratta più di abitudine .
Guarda che MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI è nato come detto popolare anche prima della scoperta dell'America, quando c'erano guerre tutti i giorni proprio fra paesi confinanti......non c'entra nulla col razzismo, ma nell'anima dei genitori è una cosa che si è sedimentata, come protezione dei figli dallo straniero.
Ci vuole tempo per abituarsi tutto lì.
Certo se un giorno vedi che un paese si rivolta perchè i bambini bianchi vanno a scuola con quelli neri, allora sì che puoi parlare di razzismo.
OT (ma non troppo) provate a domandare a persone si oltre 50 anni di cosa ne pensano dei tatuaggi o dei piercing.......
Logico ai loro tempi non era un fenomeno di massa come oggi, e mi pare che nessuno si meravigli oggi se una ragazza si tatua un gluteo, ma 50 anni fa.....
Ci vuole tempo per abituarsi, però considero gli Italiani il popolo più accondiscendente del mondo.
Più che tolleranti siamo passivi e chi si è preso la briga di denunciare il problema immigrazione, fuori dal political correct, non è credibile e tacciato di razzismo(Borghezio?).
Non capisco il perchè io possa "non tollerare" un mio vicino di casa che mi rompe le scatole ma non posso "non tollerare" un mio vicino di casa extracomunitario...sarei razzista.....
Chissà quanti qua non si tollerano a vicenda e non credo siano tutti "razzisti".
Io sono intollerante soprattutto quando mi si sconvolge la realtà in cui vivo; intollerante perchè prima potevo passeggiare la sera tranquillamente per il mio paesetto ed ora non più...ma non posso dirlo... :O
E per un austriaco, o un danese o un finlandese o o o o o o o o o?
IMHO l'omo nero ha sempre incusso terrore e diffidenza perchè è cosa rara, in Italia non sono tanti anni che c'è una convivenza con i neri, vedrai che col passare del tempo (ci vogliono generazioni di persone cresciute assieme) le cose andranno come in tutto il resto del mondo, capirai che già io da bambino ho giocato esclusivamente con bambini italiani semplicemente perchè non c'era immigrazione, già mio figlio che è a scuola con bambini di diverse nazionalità, non si accorge della cosa, Mohamed o Brian o Filippo sono uguali per lui, certo persone nate 60 anni fa non possono avere la stessa confidenza semplicemente perchè non ne hanno avuto l'occasione, non a caso i paesi in cui l'integrazione è andata più avanti sono quelli in cui da diverse generazioni c'è stato un flusso di persone di etnie diverse.
[piccola pausa distensiva]
incusso??? :mbe:
:rotfl:
[fine pausa distensiva]
P.S.
scusa the_joe, incusso è grammaticalmente giusto, è solo che essendo desueto mi ha fatto uno strano effetto :)
powerslave
01-03-2006, 16:33
Certo se un giorno vedi che un paese si rivolta perchè i bambini bianchi vanno a scuola con quelli neri, allora sì che puoi parlare di razzismo.
Va bene anche se ritirano i bambini da una scuola perchè frequentata da bambini rom?
Va bene anche se ritirano i bambini da una scuola perchè frequentata da bambini rom?
Certo che va bene, come detto sopra però va vista anche l'incidenza di questi casi, se è caso unico in Italia, non si può certo dire che l'Italia tutta è razzista.
si, razzismo qui.
Vivendo tra immigrati, si razzismo qui. Ma sono loro i razzisti contro di me e contro tutti gli altri italiani che vivono nel quartiere.
Va bene anche se ritirano i bambini da una scuola perchè frequentata da bambini rom?
Quando in una scuola è praticamente impedito l'insegnamento dell'italiano (e a quel punto di qualsiasi altra materia) perchè questi bambini non si applicano tanto gli hanno insegnato che in quanto stranieri possono fare quello che vogliono e a casa nessuno gli dice che devono imparare l'italiano, è più che giusto.
Di cinni semianalfabeti in italia ce ne sono già troppi.
Non vedo perchè eggiorare la situazione.
powerslave
01-03-2006, 16:59
Se il figlio torna a casa con la negra ed i genitori sono delusi è chiamato "razzismo".
Se il figlio torna a casa con un biancO ed i genitori sono delusi è chiamata "scarsa apertura", "arretratezza" etc..
Lo vedi che sono la stessa cosa ?
In entrambi i casi c'è la delusione di non vedere accanto al figlio chi si vorrebbe.
Il razzismo NON è questo, non c'entra nulla la razza della fidanzata...è una reazione ultranormale...
che è la stessa cosa lo vedi solo tu mi sa,
Nel primo caso donna è una e donna è l'altra,identiche in tutto e per tutto a parte la pelle.Discriminare(nel senso più letterale della parola) in base al solo colore della pelle chi è meglio è puro razzismo.
Nel secondo entrano in gioco fattori come la concezione della famiglia tradizionale(formata da uomo e donna)o il desiderio di avere nipotini(che con un biancO o un nerO non si possono avere) nella reazione di un genitore,cose che per altro parzialmente condivido.
Che cosa abbiano in comune questi due esempi non lo capisco proprio.Che è una cosa che normalmente ci aspetteremo in Italia sono anche daccordo,non che questo la renda meno razzismo di quanto non sia.
La delusione di vedere accanto al figlio chi non si vorrebbe?
Quindi se in un autobus stai seduto accanto a un nero e provi ribrezzo è normale perchè non hai accanto chi vorresti,cioè un bianco?
Se i tifosi fischiano Liverani perchè non è chi vorrebbero,cioè un bianco?
Io il tuo ragionamento su cosa sia razzismo e cosa non lo sia proprio non l'ho capito,sinceramente e in assoluta buona fede.
Da quello che dici sembra che secondo te finchè non si passa all'azione non è razzismo.
Un uomo da quando si alza la mattina la cosa che fa principalmente è giudicare chi gli sta attorno per poi approcciarvisi,basare questo giudizio sul colore della pella o sulla razza è IL razzismo,per definizione.
Tra l'altro, il caso della ragazza nera è da prendere ad exemplum perchè coinvolge,magari inconsciamente,il fatto di non volere mischiare la propria razza ad un altra considerata inferiore.
powerslave
01-03-2006, 17:14
Quando in una scuola è praticamente impedito l'insegnamento dell'italiano (e a quel punto di qualsiasi altra materia) perchè questi bambini non si applicano tanto gli hanno insegnato che in quanto stranieri possono fare quello che vogliono e a casa nessuno gli dice che devono imparare l'italiano, è più che giusto.
Di cinni semianalfabeti in italia ce ne sono già troppi.
Non vedo perchè eggiorare la situazione.
Ci sono scuole di quartieri malfamati dove la situazione è da sempre ben peggiore ,dove vanno bambini che a casa non hanno mai sentito parlare in Ialiano ma solo in dialetto.Dove l'insegnamento è reso semimpossibile dall presenza di "elementi" che sono solo in attesa del riformatorio,ma non sono rom e cambia tutto.Non si fanno classi ghetto,non si richiedono classi ghetto,ci si adopera in prima persona(i genitori) per risolvere il problema tramite consiglio d'istituto e non ci sono esodi di massa.
P.s.
che "gli hanno insegnato che in quanto stranieri possono fare quello che vogliono e a casa nessuno gli dice che devono imparare l'italiano" lo sai perchè
sei rom o è solo un gudizo dato a priori basandosi sulla razza o etnia a cui appartengono*?
*anche detto pregiudizio razziale
powerslave
01-03-2006, 17:19
Certo che va bene, come detto sopra però va vista anche l'incidenza di questi casi, se è caso unico in Italia, non si può certo dire che l'Italia tutta è razzista.
D'accordissimo con te.Al 100% :)
C'è da dire che siamo cmq un paese che ha conosciuto il multiculturalismo in ritardo.Questo da un canto spiega perchè si tratti di casi isolati,proprio perchè gli extracomunitari nelle nostre scuole sono statisticamente un numero ridotto,e dall'altro ci giustifica parzialmente in quanto ancora non "abituati" ad averea che fare con il problema "razziale".
Ci sono scuole di quartieri malfamati dove la situazione è da sempre ben peggiore ,dove vanno bambini che a casa non hanno mai sentito parlare in Ialiano ma solo in dialetto.Dove l'insegnamento è reso semimpossibile dall presenza di "elementi" che sono solo in attesa del riformatorio,ma non sono rom e cambia tutto.Non si fanno classi ghetto,non si richiedono classi ghetto,ci si adopera in prima persona(i genitori) per risolvere il problema tramite consiglio d'istituto e non ci sono esodi di massa.
P.s.
che "gli hanno insegnato che in quanto stranieri possono fare quello che vogliono e a casa nessuno gli dice che devono imparare l'italiano" lo sai perchè
sei rom o è solo un gudizo dato a priori basandosi sulla razza o etnia a cui appartengono*?
*anche detto pregiudizio razziale
Abito di fianco ad un campo nomadi, sono sempre stata in classe con dei nomadi, mia sorella è sempre stata in classe con dei nomadi, mia cugina è in classe con dei nomadi.
La situazione la conosco.
Inoltre, non metto in dubbio che ci siano scuole dove la situazione è ben peggiore.
A scuola da me, l'anno scorso è arrivato un ragazzo dalla Puglia che a malapena sapeva comporre una frase a livello elementare.
Ma se mi permetti in provincia di Bologna di queste situazioni non se ne erano mai viste, fino all'arrivo dei Rom. Quantomeno se non è l'unica motivazione, è stata quantomeno decisiva.
powerslave
01-03-2006, 18:01
Abito di fianco ad un campo nomadi, sono sempre stata in classe con dei nomadi, mia sorella è sempre stata in classe con dei nomadi, mia cugina è in classe con dei nomadi.
La situazione la conosco.
Inoltre, non metto in dubbio che ci siano scuole dove la situazione è ben peggiore.
A scuola da me, l'anno scorso è arrivato un ragazzo dalla Puglia che a malapena sapeva comporre una frase a livello elementare.
Ma se mi permetti in provincia di Bologna di queste situazioni non se ne erano mai viste, fino all'arrivo dei Rom. Quantomeno se non è l'unica motivazione, è stata quantomeno decisiva.
Guarda non la voglio mettere sullo scontro frontale,ma come dal fatto che tu tua sorella e tua cugina(a proposito, ma tutte donne in famiglia?:D) siate state in classe con i rom tu sappia cosa gli dicono in famiglia a me continua a sfuggire.Che tu conosca i rom meglio di me non lo metto in dubbio ma che tu sappia che sia la norma in una famiglia rom ,che si prendela briga di mandare a scuola i figli, insegnare agli stessi "che in quanto stranieri possono fare quello che vogliono e a casa nessuno gli dice che devono imparare l'italiano" permettimi ho i miei dubbi,poi la parte "in quanto stranieri possono fare quello che vogliono" pare che l'abbia detta Borghezio in persona.Ma non è questo il punto e non mi interessa neanche tanto approfondire.
A bologna si vive sicuramente bene e non dubito che voi non abbiate a che fare spesso con realtà disagiate,diversamente avreste sperimentato queste cose prima dell'arrivo dei rom.Il punto cruciale rigurado al nosro discorso è come cambia la reazione se gli stessi problemi sono dovuti a etnie diverse,cioè se sono dovuti a rom o al ragazzo pugliese di cui fai l'esempio,se sono dovuti al ragazzo pugliese o a quello bolognese.Ti senti di poter dire che non cambia nulla?
-kurgan-
01-03-2006, 19:17
Vivendo tra immigrati, si razzismo qui. Ma sono loro i razzisti contro di me e contro tutti gli altri italiani che vivono nel quartiere.
sicuramente alcune persone, immigrate o meno, sono razziste.. concordo.
le più stupide.
zerothehero
01-03-2006, 19:18
Si nel mondo dei sogni però.
Qui a Milano quando uscivo con una compagna della mia classe nigeriana nessuno mi ha mai detto nulla....sarò fortunato.
Giusto ieri invece ho assistito ad un episodio di "razzismo"...una signora brasiliana (vicina di casa) si era messa a litigare con una persona dicendo ripetutamente "terroni di ...... , terroni di....." mi sa che l'ha sentita metà milano, per il casino che ha fatto..:asd:
Vedo invece molta intolleranza nei confronti dei rom, che però fanno davvero poco per integrarsi nella comunità e hanno spesso comportamenti "poco legali".
Io il tuo ragionamento su cosa sia razzismo e cosa non lo sia proprio non l'ho capito,sinceramente e in assoluta buona fede.
Da quello che dici sembra che secondo te finchè non si passa all'azione non è razzismo.
Cosa c'è che non è chiaro ?
Davvero non capisco come non capisco il senso della tua risposta (anche il cut che ho fatto per rendere più chiaro il post)
Imho stai confondendo il razzismo (discriminare in base alla razza) con lo sfottò che ci può stare.
Intendiamoci: si possono fare anche battute di dubbio gusto, ma questa è maleducazione e non razzismo.
Le stesse battute di dubbio gusto che il maleducato di turno rivolge al bianco con la negra si possono rivolgere all'alto e secco con la bassa e cicciona...
Perchè nel primo caso è razzismo e nel secondo è "solo" maleducazione ?
E' maleducazione in entrambi i casi (anche se c'è da considerare se si conoscono, quanto sono suscettibili etc...)
Anche nel caso della società che decide tramite un impianto legislativo di trattare diversamente l'immigrato ed il cittadino non si può parlare di "razzismo" proprio perchè l'immigrato ha comunque la scelta se restare ed accettare le regole o andare in un paese a lui più congeniale.
Diverso il caso in cui una società decide di trattare diversamente i cittadini in base alla razza.
In questo caso il cittadino non ha possibilità di scelta (può emigrare ma non è detto che ci riesca e non è detto che un altro paese lo accetti).
Ovviamente ho citato il fattore "razza" ma il discorso resta valido anche se la discriminate è il fattore "sesso" o il fattore "altezza" o il fattore "numero di scarpe" o altro...
powerslave
02-03-2006, 08:59
Cosa c'è che non è chiaro ?
Davvero non capisco come non capisco il senso della tua risposta (anche il cut che ho fatto per rendere più chiaro il post)
ehm,probabilmente perchè era riferito alla parte del discorso che affrontavi nel post di risposta a parax da me quotato. :fagiano:
La parte sugli sfottò ci può anche stare,sempre nei limiti della decenza e del buon gusto.*
Quello che contesto(e mi sembrava chiaro nel mio post) su cosa non sia razzismo è l'interpretazione sul caso particolare "indovina chi viene a cena".
Quello che non capisco è la parte positiva del tuo pensiero su cosa sia il razzismo(non su cosa non sia) che sembra limitare il fenomeno al razzismo istituzionalizzato,come se non fosse razzsimo finchè non viene ratificato da una legge o da un'azione persecutoria in piena regola.
*anche la parte sugli sfottò vale entro certi limiti,dal mometo che lo stato di essere "ciccioni" è un oggettivo difetto fisico mentre non lo è quello di essere neri.
Che si sfotta qualcuno sulla proprie "debolezze" è per quanto spietato normale,che lo si faccia sulla razza o il colore della pelle equivale a considerare
questi fattori come un difetto e quindi sostanzialmente sempre di razzismo stiamo parlando.
__________________
powerslave
02-03-2006, 09:07
doppio
Lucio Virzì
02-03-2006, 09:18
Direi proprio di no, gli abusi dei pochi inficiano il bene fatto da altri.
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1148004
ehm,probabilmente perchè era riferito alla parte del discorso che affrontavi nel post di risposta a parax da me quotato. :fagiano:
La parte sugli sfottò ci può anche stare,sempre nei limiti della decenza e del buon gusto.*
Quello che contesto(e mi sembrava chiaro nel mio post) su cosa non sia razzismo è l'interpretazione sul caso particolare "indovina chi viene a cena".
Quello che non capisco è la parte positiva del tuo pensiero su cosa sia il razzismo(non su cosa non sia) che sembra limitare il fenomeno al razzismo istituzionalizzato,come se non fosse razzsimo finchè non viene ratificato da una legge o da un'azione persecutoria in piena regola.
I due post sono collegati naturalmente e sono parte del discorso che si stava facendo con parax che è partito da quello che ti ho quotato.
Dalla tua risposta sembrava che non lo avessi letto
Provo a risponderti anche se continua a non essere ben chiaro il tuo punto di vista:
Si stà parlando della tolleranza/intolleranza della società italiana.
Definire "razzista" la società italiana è imho errato e parax ha tentato di dimostrarlo usando l'esempio della fidanzata nera.
Io ho semplicemente fatto notare che di coppie miste ce ne sono a iosa ovunque e la società non li "fà scappare a sassate" ergo non è razzista nè nel privato nè nelle istituzioni (che appunto non hanno mai legiferato contro i neri/gialli/verdi ).
Episodi di violenza ce ne possono essere ma considerata l'incidenza sul totale degli abitanti d'Italia non fanno semplicemente testo e vanno visti più come fenomeni di esasperazione.
Il resto mi è un pò nebuloso, puoi quotare la parte che non hai ben compreso ?
Magari provo ad esporla diversamente.
*anche la parte sugli sfottò vale entro certi limiti,dal mometo che lo stato di essere "ciccioni" è un oggettivo difetto fisico mentre non lo è quello di essere neri.
Che si sfotta qualcuno sulla proprie "debolezze" è per quanto spietato normale,che lo si faccia sulla razza o il colore della pelle equivale a considerare
questi fattori come un difetto e quindi sostanzialmente sempre di razzismo stiamo parlando.
Questo, se ho ben afferrato ciò che vuoi dire, non è esatto:
Uno sfottò "pesante" può essere additato di maleducazione o di "pessimo gusto".
Non di razzismo che è appunto discriminare in base alla razza.
L'esempio del "ciccione" è molto calzante in tal senso: essere grassi è una caratteristica fisica (non un difetto) come l'appartenere ad una razza.
Quello che è errato nel discorso che fai (sempre se l'ho capito bene) è che secondo te non essere razzisti significa "fare finta che le differenze non esistano".
E questo è sbagliato (oltre che evidentemente non vero).
La persona non và discriminata perchè è più scura/grassa/bassa/con_l_uccello_piccolo, certo, ma è altrettanto ingiusto fingere che non ci siano diversità con qualcosa che ricorda una bella maschera (attenzione: diversa != inferiore).
powerslave
02-03-2006, 11:02
I due post sono collegati naturalmente e sono parte del discorso che si stava facendo con parax che è partito da quello che ti ho quotato.
Dalla tua risposta sembrava che non lo avessi letto
No no,avevo letto e ho quotato la parteche mi sembrava più controversa di consequenza.
Provo a risponderti anche se continua a non essere ben chiaro il tuo punto di vista:
Si stà parlando della tolleranza/intolleranza della società italiana.
Definire "razzista" la società italiana è imho errato e parax ha tentato di dimostrarlo usando l'esempio della fidanzata nera.
Io ho semplicemente fatto notare che di coppie miste ce ne sono a iosa ovunque e la società non li "fà scappare a sassate" ergo non è razzista nè nel privato nè nelle istituzioni (che appunto non hanno mai legiferato contro i neri/gialli/verdi ).
Episodi di violenza ce ne possono essere ma considerata l'incidenza sul totale degli abitanti d'Italia non fanno semplicemente testo e vanno visti più come fenomeni di esasperazione.
Il resto mi è un pò nebuloso, puoi quotare la parte che non hai ben compreso ?
Magari provo ad esporla diversamente.
Non è interessante ora stabilire se la società italiana tutta è razzista o meno,anche perchè in entrambi i casi sarebbe cmq una generalizzazione.E' interessante capire se è una componente rilevante di razzismo è presente o meno.
Il punto è che prima dobbiamo chiarire cosa intendiamo per "razzismo".Ora ,quando tu fai un esempio su cosa sia il razzismo, parli di "far scappare a sassate" o di "legiferare contro i neri/gialli/verdi",come se il razzismo esistesse solo in queste manifestazioni estreme da kk o da Appartheid.Ora che questo sia razzismo non c'è dubbio(e ci mancherebbe),il dubbio mi viene su cosa tu consideri razzismo oltre a questo,perchè è quello il grosso del problema.
Questo, se ho ben afferrato ciò che vuoi dire, non è esatto:
Uno sfottò "pesante" può essere additato di maleducazione o di "pessimo gusto".
Non di razzismo che è appunto discriminare in base alla razza.
L'esempio del "ciccione" è molto calzante in tal senso: essere grassi è una caratteristica fisica (non un difetto) come l'appartenere ad una razza.
Essere ciccioni non solo è un difetto ma è anche una malattia che ,tra l'altro, ha dalle consequenze deleterie in quasi tutti i campi della vita umana.
Tutti gli esempi che porti sono,in diversa misura,delle menomazioni oggettive:avere un pene sottodimenzionato,essere di statura troppo bassa(o troppo alta).Essere neri o gialli non dovrebbe esserlo.Che lo scherno colpisca i difetti è la normalità,che l'essere nero o giallo possa essere considerato normalmente oggetto di derisione e sfottò fa pensare che nel comune sentire sia avvertito come un difetto,è questo il punto.Implica che vi sia nell'inconscio collettivo una classiffica dove ci sono razze superiori e razze inferiori,questo è il cuore del razzismo.
Quello che è errato nel discorso che fai (sempre se l'ho capito bene) è che secondo te non essere razzisti significa "fare finta che le differenze non esistano".
E questo è sbagliato (oltre che evidentemente non vero).
La persona non và discriminata perchè è più scura/grassa/bassa/con_l_uccello_piccolo, certo, ma è altrettanto ingiusto fingere che non ci siano diversità con qualcosa che ricorda una bella maschera (attenzione: diversa != inferiore).
Certamente mi sono fatto fraintendere,onde evitare dubbi chiarisco che non solo le differenze tra razze esistono,ma sono evidenti e bellissime(sopratutto per quanto riguarda le donne :oink: ).Credo altresì che,tornando all'episodo "indovina chi viene a cena",se una madre che vede tornare suo figlio con una donna nera e si duole di ciò non è certamente per la maggior percentuale di melanina nella pelle o le diverse dimensioni del bacino o qualunque altra caratteristica somatica che caratterizzi la razza nera rispetto a quella bianca ;)
No no,avevo letto e ho quotato la parteche mi sembrava più controversa di consequenza.
Ok :)
Non è interessante ora stabilire se la società italiana tutta è razzista o meno,anche perchè in entrambi i casi sarebbe cmq una generalizzazione.E' interessante capire se è una componente rilevante di razzismo è presente o meno.
Il punto è che prima dobbiamo chiarire cosa intendiamo per "razzismo".Ora ,quando tu fai un esempio su cosa sia il razzismo, parli di "far scappare a sassate" o di "legiferare contro i neri/gialli/verdi",come se il razzismo esistesse solo in queste manifestazioni estreme da kk o da Appartheid.Ora che questo sia razzismo non c'è dubbio(e ci mancherebbe),il dubbio mi viene su cosa tu consideri razzismo oltre a questo,perchè è quello il grosso del problema.
Io mi rifaccio alla definizione di razzismo, ovvero il "discriminare in base alla razza".
Francamente a meno di non voler fare un processo alle intenzioni non trovo che possa essere considerato razzismo una persona che digrigna i denti se vede il figlio che arriva con la negra...
Perchè, alla fine, ognuno ha le sue ambizioni e le sue speranze per i figli (il solo mettere come esempio il figlio implica tutta una serie di problematiche legate ai rapporti emotivi familiari che non si possono riassumere con una parola ed anzi sarebbe molto riduttivo e fuorviante).
Proprio in considerazione di questo la persona che cammina e pensa "quanto è brutta la coppia mista quì davanti" non può essere presa a razzismo (ripeto: a meno di non voler processare i pensieri) proprio perchè la coppia mista se ne frega di lui e di tutti gli altri.
Mi rendo conto che stò cercando anch'io di riassumere in due parole delle problematiche immense (non c'è solo la razza: ci sono problematiche di ordine sociale, culturale, di ordine pubblico etc..) ma spero si capisca.
Essere ciccioni non solo è un difetto ma è anche una malattia che ,tra l'altro, ha dalle consequenze deleterie in quasi tutti i campi della vita umana.
Tutti gli esempi che porti sono,in diversa misura,delle menomazioni oggettive:avere un pene sottodimenzionato,essere di statura troppo bassa(o troppo alta).Essere neri o gialli non dovrebbe esserlo.Che lo scherno colpisca i difetti è la normalità,che l'essere nero o giallo possa essere considerato normalmente oggetto di derisione e sfottò fa pensare che nel comune sentire sia avvertito come un difetto,è questo il punto.Implica che vi sia nell'inconscio collettivo una classiffica dove ci sono razze superiori e razze inferiori,questo è il cuore del razzismo.
Quì non sono d'accordo.
Lo scherno tipicamente non colpisce la menomazione o i difetti ma colpisce la diversità.
Da un punto di vista "medico" l'essere ciccioni è un difetto ma da un punto di vista sociale è solo una caratteristica fisica (se vuoi puoi sostituire "ciccione" con "capelli rossi")
Ora, lo scherno può essere "bonario" o "pesante" (dipende anche dalla suscettibilità dei singoli) ma non è la "teorizzazione" del razzismo.
Perchè, alla fine, essere negri è comunque un'oggettiva diversità come tu giustamente riconosci, al pari di come lo è l'essere bianchi in Cina o l'essere gialli in Mozambico.
Forse ti hanno tratto in inganno le mie parole scollegate dal resto del pensiero (non è mica colpa tua eh ? :D ).
Come ho sempre ripetuto la centralità dell'individuo è intoccabile nella società quindi lo scherno (per quanto pesante) non intacca la dignità del singolo.
Certamente mi sono fatto fraintendere,onde evitare dubbi chiarisco che non solo le differenze tra razze esistono,ma sono evidenti e bellissime(sopratutto per quanto riguarda le donne :oink: ).Credo altresì che,tornando all'episodo "indovina chi viene a cena",se una madre che vede tornare suo figlio con una donna nera e si duole di ciò non è certamente per la maggior percentuale di melanina nella pelle o le diverse dimensioni del bacino o qualunque altra caratteristica somatica che caratterizzi la razza nera rispetto a quella bianca ;)
Perfettamente d'accordo.
powerslave
03-03-2006, 19:08
almeo al 101 esimo post del 3d penso che ci siamo capiti seppur non giungendo alle stesse conclusioni,ma questo è quasi normale :D
A questo punto chiuderei la discussione qui per non rischiare che si trasformi in un ripetere all'infinito le nostre posizoni appesantendo inutilmente il 3d.
ciao e grazie per la piacevole discussione:)
l'Italia non ètollerante, è lassista, è diverso.
Sguazziamo nella cialtroneria, nella mancanza di rigore, di rispetto per le leggi, nel "furbismo"...
come potremmo pensare di essere rigorosi con gli stranieri se non lo siamo noi per primi?
E' tutta una mollacciata, volemosebbene e tarallucci e vino.
lassismo da parte di chi, della gente comune ?
The_Dreamers86
04-03-2006, 13:31
ieri discutendo con una persona, questa affermava che in Italia siamo anche sin troppo tolleranti verso le altre religioni e a lungo andare, forse, questo eccesso di buonismo(tolleranza), potrebbe venire recepito come un segno di debolezza e quindi, qualcuno ne potrebbe approfittare.....
Sinceramente vorrei sentire il vostro parere su una tale affermazione.
CERTO!
bisognerebbe essere più severi e far si che loro rispettino le nostre leggi, nn che noi ci adattiamo alle loro... nn vedo perchè dovremmo cambiare noi.. loro sono ospiti (anche magari sgraditi) e dobbiamo adattarci? o accettano le nostre regole, o via
Consideraste anche che il razzismo per colore di pelle et similia è obsoleto e fuori da ogni logica in quanto la fusione genetica di due razze, metti ad esempio quella nera e quella bianca ndr, origina una discendenza più sana e meno soggetta a difetti genetici ereditari ben oltre la somma delle stesse caratteristiche presenti nei ceppi originari. Altro discorso sono le differenze di usi e costumi, quelli si che costituiscono grave ostacolo alla tolleranza reciproca e si puà affermare che il cosidetto razzismo culturale è molto più difficile da combattere in quanto coinvolge non solo tratti somatici ma, ben più pregnante, l'intero stile di vita.
Ciao
Quando hai tempo me la spieghi?
zerothehero
04-03-2006, 14:00
Quando hai tempo me la spieghi?
Più che altro, da quello che so, il matrimonio tra consanguinei [in gruppi poco numerosi dal punto di vista quantitavo] aumenta il fattore di rischio di malattie genetiche.
Gli spartani de facto si "estinsero" proprio per questo motivo..erano meno di 10000 e si sposavano tra consanguinei.
Inoltre
"sappiamo anche che alla fine del diciannovesimo secolo e all'inizio del ventesimo, molte famiglie reali europee[nota: che di fatto costituiscono un "gruppo chiuso" per la questione del "sangue reale"] erano affette da questa malattia, compreso lo Czarevitch di Russia e i Borboni in Spagna e così via.
Ancora:
"Le malattie genetiche tipiche degli ebrei ashkenaziti, quali la Tay-Sachs e la Niemann-Pick"
Tra l'altro a logica (e da quello che so) questo problema coinvolge anche gli animali...continui incroci tra consanguinei portano ad un "disastro" genetico.
[cut]ed in particolare le Xenopus [nota zerothehero rana "levatrice" africana] - originate da molteplici riproduzioni in cattività, c’è un solo fatto negativo: la decadenza genetica. Infatti le popolazioni in cattività in genere sono sempre fortemente soggette ad incroci consanguinei: insomma, l’incesto è quasi la regola, presso gli allevatori di Xenopus
Di conseguenza è facile trovare esemplari giovani, ma anche adulti, sia dell’una che dell’altra varietà, che "muoiono al primo strapazzo"[..cut]
E' una cosa che ho verificato con i guppy..l'incrocio tra consanguinei può comportare numerosi problemi se gli esemplari non sono "di qualità".
Più che altro, da quello che so, il matrimonio tra consanguinei [in gruppi poco numerosi dal punto di vista quantitavo] aumenta il fattore di rischio di malattie genetiche.
Gli spartani de facto si "estinsero" proprio per questo motivo..erano meno di 10000 e si sposavano tra consanguinei.
Inoltre
"sappiamo anche che alla fine del diciannovesimo secolo e all'inizio del ventesimo, molte famiglie reali europee[nota: che di fatto costituiscono un "gruppo chiuso" per la questione del "sangue reale"] erano affette da questa malattia, compreso lo Czarevitch di Russia e i Borboni in Spagna e così via.
Ancora:
"Le malattie genetiche tipiche degli ebrei ashkenaziti, quali la Tay-Sachs e la Niemann-Pick"
Tra l'altro a logica (e da quello che so) questo problema coinvolge anche gli animali...continui incroci tra consanguinei portano ad un "disastro" genetico.
[cut]ed in particolare le Xenopus [nota zerothehero rana "levatrice" africana] - originate da molteplici riproduzioni in cattività, c’è un solo fatto negativo: la decadenza genetica. Infatti le popolazioni in cattività in genere sono sempre fortemente soggette ad incroci consanguinei: insomma, l’incesto è quasi la regola, presso gli allevatori di Xenopus
Di conseguenza è facile trovare esemplari giovani, ma anche adulti, sia dell’una che dell’altra varietà, che "muoiono al primo strapazzo"[..cut]
E' una cosa che ho verificato con i guppy..l'incrocio tra consanguinei può comportare numerosi problemi se gli esemplari non sono "di qualità".
che l'incrocio tra consaguinei non sia esattamente salutare è risaputo.
Ma se io procreassi con un bianco statunitense non ci sarebbe alcun rischio di malattie dovute al fattoc he siamo entrambi bianchi.
E comunque le razze umane non esisteono. Non esiste una razza bianca, una razza nera. Roba da liceo.
zerothehero
04-03-2006, 14:30
che l'incrocio tra consaguinei non sia esattamente salutare è risaputo.
Ma se io procreassi con un bianco statunitense non ci sarebbe alcun rischio di malattie dovute al fattoc he siamo entrambi bianchi.
E comunque le razze umane non esisteono. Non esiste una razza bianca, una razza nera. Roba da liceo.
Ovvio...il problema sorge quando vi è incrocio di consanguinei in "gruppi chiusi" poco numerosi.
Le razze da un punto di vista genetico non esistono, perchè la variabilità genetica tra due bianchi può risultare superiore a quella tra un bianco ed un nero (detta in soldoni).
Ed infatti non ho capito quale fosse esattamente la tesi di Proteus, ma prima di saltare a conclusioni preferivo la spiegasse. Di certo non si riferiva a gruppi chiusi o consanguinei.
zerothehero
04-03-2006, 14:47
Ed infatti non ho capito quale fosse esattamente la tesi di Proteus, ma prima di saltare a conclusioni preferivo la spiegasse. Di certo non si riferiva a gruppi chiusi o consanguinei.
Lui parla di razze (imho impropriamente confondendole con il problema dei gruppi di consanguinei).
In pratica se ho capito bene dice che è meglio un rimescolamento genetico delle razze per evitare malattie ereditarie, rovesciando il paradigma della "purezza" della razza.
Il problema è che le razze da un punto di vista genetico non esistono. :fagiano:
Lui parla di razze (imho impropriamente confondendole con il problema dei gruppi di consanguinei).
In pratica se ho capito bene dice che è meglio un rimescolamento genetico delle razze per evitare malattie ereditarie, rovesciando il paradigma della "purezza" della razza.
Il problema è che le razze da un punto di vista genetico non esistono. :fagiano:
Appunto, non capisco in che modo la "fusione" bianco-nero dovrebbe geneticamente migliorare la specie.
Derivano dagli studi sull'ereditarietà che certificano inequivocabilmente la convenienza per qualsiasi specie al mix genetico con "forestieri" per rafforzare ed ampliare le caratteristiche del dna trasmesso alle generazioni future diminuendo al contempo il rischio del manifestarsi delle malattie ereditarie.
Si ma le razze che c'entrano? La razza umana geneticamente è una.
Ciao
P.S. Ti sei mai chiesto da cosa derivi il frequente "interesse" che le femmine della ns, specie mostrano proprio per i "nuovi arrivati" in genere ?. Io l'ho sperimentato su me stesso viaggiando e molti, senza aver dovuto viaggiare, hanno assistito, con una certa sorpresa ed intolleranza, all'interesse marcato delle femmine appartenenti alla loro comunità verso maschi provenienti dall'esterno e viceversa.
E questa su che studi è basata? :asd:
Quante razze di cani conosci ?, anche la razza canina è geneticamente una in quanto tutti i suoi appartenenti sono interfertili ma con molteplici varianti che coinvolgono, caratteri ereditari ndr, proprio il dna che contiene il codice genetico. Anche il dna umano ha moltissime varianti create dalla pressione ambientale e diverse secondo la collocazione geografica ma pur sempre interfertili. Puoi definire ceppo l'intera specie e razze le varianti o viceversa razza l'intera specie e ceppi le varianti ma in sostanza l'effetto è il medesino. Forse non hai compresoi che mentre le parole cambiano i fatti rimangono.
Ancora a far distinzioni sofistiche sul significato dei termini per evitare il politically incorrect ?.
Da osservazioni di quanto mi accade intorno le quali durano ormai da almeno 40 anni e se presti attenzione lo noterai pure tu. Al tuo posto non riderei di ciò che non conosco/capisco in quanto ho visto accadere cose stranissime, mi sono capitate ragazze che farebbero sfigurare più di una top model causa questo "interesse" in quanto straniero, ed ho avuto pure occasione di provare personalmente questi lati del nostro istinto sia facendone oggetto che essendone oggetto.
Ciao
P.S. IMHO tu confondi i termini specie, razza e ceppo in un minestrone infarcito di politically correct, mentre io non sono influenzato da simili fregnacce.
Se io li confondo tu ne ignori proprio il significato. Qui è spiegato semplice semplice. E la politica non c'entra nulla. http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=2357
majin mixxi
05-03-2006, 22:05
P.S. IMHO tu confondi i termini specie, razza e ceppo in un minestrone infarcito di politically correct, mentre io non sono influenzato da simili fregnacce.
quanta modestia :D
Concetto buonista e politically correct fino al midollo. Come già ti ho esposto io non sono influenzato da quelle fregnacce e non dovendo rispondere a nessuno, se non a me stesso, di quanto scrivo sono libero di utilizzare i termini come d'uso comune.
Piuttosto non hai risposto al quesito sulla specie canina, la quale, come la specie umana, si divide in mille rivoli che comunemente si definiscono razze anche se sarebbe più corretto definirle ceppi genetici e la specie umana, come tutte le speci animali del resto, segue le medesime regole.
Ciao.
P.S. Interpretando in modo logico deduttivo quanto riporta il link che hai postato si potrebbe pensare che anche l'incrocio tra consanguinei non è affatto da sconsigliarsi, veramente un link affidabile.
Mamma mia, ma sei proprio uno scienziato, tra l'altro di un'umiltà disarmante. Non hai ancora capito che buonismo e politically correct qui non c'entrano nulla? La genetica dice che la razza umana è una. La genetica Proteus, non i Comunisti. Esistono invece, sempre per la genetica, diverse razze di scimmie e credo anche di cani. Hai capito adesso? Il fatto che esistano varie razze di fringuelli, non implica che debbano esistere diverse razze di ogni specie. Per quanto riguarda l'affidabilità del link: sarà più affidabile la tua sapienza, che vuoi che ti dica. Un'altra cosa: che razza di processo deduttivo hai usato per estrapolare da quella pagina che l'incrocio tra consanguinei sarebbe consigliato!?
Sarebbe bene finirla di rifugiarsi sempre nel solito "corner" quando gli argomenti difettano. Si da iol caso che io quando una cosa la so la so e se non la so non la so, l'umiltà è irrilevante, non pertinente e non necessaria.
Sfortunatamente io sono uso pensare con la mia testa e sono assistito in questo da una preparazione ragguardevole. Perciò smettila di pensare a me come qualcuno che raccatta idee altrui e le rilancia senza averle vivisezionate e verificata la loro rispondenza a quanto mi è noto e che mantengo costantemente aggiornato.
Invece di sviare rispondi al quesito sulla specie canina e riparagonalo a quella umana, sono entrambe speci animali ndr ed obbedienti alle medesime regole naturali, capirai cosa intendo ma per farlo è necessario tu ragioni con la tua di teste, ne sei perfettamente in grado, e non tramite idee altrui delle quali non conosci ne scopi ne origini.
Se ti soffermi a riflettere ed osservare scoprirai che gli uomini differiscono tra loro anche in modi significativi, paragona le corte gambe e la struttura fisica di un esquimese con quella di un centroafricano poi comprenderai, tanto quanto quelle che corrispondono, nella specie canina, alla definizione di razza. L'appartenere ad una razza od all'altra non può costituire fatto discriminante ma di studio certamente si e negare l'evidenza, mi pare soltanto una fesseria tipicamente politically correct di qualcuno che desidera "acquisire punti".
Casomai non ne fossi a conoscenza ti informo che la famiglia delle scimmie antropomorfe, scipanzè, gorilla, oranghi etc, ha il dna che coincide col nostro al 96/98 %, puoi classificarli uomini forse ?. Se ti dico che il link che hai fornito è, con tutta probabilità, solo un esercizio di lecchinaggio non lo dico per "partito preso" ma perchè ho buonissime ragioni per classificare inaffidabile tale interpretazione dei fatti e se esegui i dovuti controlli/paragoni te ne accorgerai anche tu.
Ciao
P.S. Questa chicca: Un'altra cosa: che razza di processo deduttivo hai usato per estrapolare da quella pagina che l'incrocio tra consanguinei sarebbe consigliato ! ?. dimostra ampiamente che hai letto senza realmente leggere, altrimenti avresti capito, eppure era ben chiaro, che ciò rappresentava un classico "per assurdo" deducibile dalle tue osservazioni sulla "insignificante" differenza, insignificante in percentuale ma resta sempree da valutarne effetti e peso, tra e poi è esattamente contrario alle mie deduzioni/convinzioni in merito e lo si evince oltre ogni possibile dubbio dai post precedenti.
Cioè per "ragionare con la mia testa" dovrei negare secoli di studi di genetica solo perchè non li ho fatti io!? :asd: Guarda che sei tu che pretendi di aver ragione girandoti dall'altra parte di fronte a tesi assodate e avvitandoti attorno a teorie del tutto personali, strampalate e molto politiche! Ti ho già detto che la specie umane geneticamente è una!!! Che questo non è però valido per le scimmie e nemmeno per i cani! Pretendi di affermare qualcosa di contrario avendo ragione? Problema tuo, non mio. Chi glielo spiega? :help: Intanto leggiti questo, e non è il primo link che ti porto a sostegno, tu cosa porti oltre la tua presunta sapienza e capacità di ragionare in modo autonomo e superiore capendo cose che noi poveri sprovveduti non comprendiamo!? http://it.wikipedia.org/wiki/Razza
Non nè vero che non esistono, l'evoluzione e la pressione ambientale ha spinto, secondo la collocazione geografica, la ns. specie in direzioni diverse per adattarsi all'ambiente circostante e queste qualità sono divenute parte del dna. Razza è, in questo caso, sinonimo di ceppo genetico, non vorrete sostenere che le caratteristiche genetiche di un asiatico siano esattamente le stesse di un europeo vero ?.
Allo stesso modo sarebbe errato parlare di razze in qualsiasi caso, anche la razza canina comprende tutti gli svariati, naturali od ottenuti dall'uomo, ceppi genetici che ne fanno parte, dal pechinese all'alano compresi dingo e lupo che sono tutti interfertili, formano. Il termine lo si usa per semplicità e non nel senso, politicalli incorrect, che voi gli attribuite in quanto il termine più appropriato "ceppo genetico" non è comprensibile ai più.
Ciao
la parola "razza" qui sembra incutere un certo timore d'esser pronunciata, come la parola "ebreo" in germania.
Come i termini "cieco" "sordo" o "handycappato".
Dovremmo darci una bella ripulita da questa forzatura.
Non è detto che chi parla di razza come ceppo genetico con specifiche caratteristiche intenda necessariamente stabilire con essa anche delle gerarchie.
Per esempio: i neri fra loro si chiamano negri; la parola negro non è dispregiativa in sè, è solo straniera (spagnola, per la precisione).
Si potrebbe scrivere una tesi di laurea sui risvolti perversi del politically correct...
Cioè per "ragionare con la mia testa" dovrei negare secoli di studi di genetica solo perchè non li ho fatti io!?
mi dispiace contraddirti, ma quello della razza unica è un concetto introdotto abbastanza di recente (circa un secolo) e nato come contrapposizione alla differenziazione fra razze intesa come differenziazione intellettiva.
In poche parole, lo studio era mirato ad affermare che non vi fossero, fra le etnie, differenze sensibili fra i quozienti intellettivi dei diversi ceppi, che non vi era rapporto fra la somatica, la misura del cervello e lo sviluppo mentale.
Miravano insomma a provare che la discriminante razziale che prevedeva la superiorità di una razza su di un'altra, non avesse alcun fondamento.
Ma sono certo che nessun serio studio di antropologia potrebbe negare le differenze fra i ceppi e le etnie
zerothehero
07-03-2006, 14:59
la parola "razza" qui sembra incutere un certo timore d'esser pronunciata, come la parola "ebreo" in germania.
Come i termini "cieco" "sordo" o "handycappato".
Dovremmo darci una bella ripulita da questa forzatura.
Non è detto che chi parla di razza come ceppo genetico con specifiche caratteristiche intenda necessariamente stabilire con essa anche delle gerarchie.
Per esempio: i neri fra loro si chiamano negri; la parola negro non è dispregiativa in sè, è solo straniera (spagnola, per la precisione).
Si potrebbe scrivere una tesi di laurea sui risvolti perversi del politically correct...
MA il politically correct c'entra poco..è che dal punto di vista genetico non esistono delle razze, semplicemente.
Siamo tutti appartenti alla razza umana sapiens sapiens. :D
Esistono poi all'interno della razza umana sapiens sapiens delle etnie con delle differenze fenotipiche diverse (pelle, occhi, capelli etc, etc.)..quindi abbiamo il "tipo caucasico", il "tipo negroide" etc, etc.
Le differenze ci sono, ma non sono genetiche ma bensì culturali, storiche,politiche e sociali.
Ci credo che è recente...il dna lo hanno scoperto nel '69...
Come immaginavo non ti ho sottovalutata, non posso che gioire. le differenze di ipinioni sono irrilevanti giungendo ad essere desiderabili come banco di prova atto ad affinare le proprie, di aver incontrato un'altra persona con cui interloquire senza zavorre di ipocrisia indotte dal famigerato "pensiero comune" dal quale è necessario difendersi onde mantenere la propria autonomia. :) ;)
Ciao
sono certa che presto affermerai di avermi sopravvalutata! :D
e sarà sicuramente una delle volte in cui non siamo d'accordo :p
ciao :)
mi dispiace contraddirti, ma quello della razza unica è un concetto introdotto abbastanza di recente (circa un secolo) e nato come contrapposizione alla differenziazione fra razze intesa come differenziazione intellettiva.
In poche parole, lo studio era mirato ad affermare che non vi fossero, fra le etnie, differenze sensibili fra i quozienti intellettivi dei diversi ceppi, che non vi era rapporto fra la somatica, la misura del cervello e lo sviluppo mentale.
Miravano insomma a provare che la discriminante razziale che prevedeva la superiorità di una razza su di un'altra, non avesse alcun fondamento.
Ma sono certo che nessun serio studio di antropologia potrebbe negare le differenze fra i ceppi e le etnie
E chi lo nega? Però se sei in grado di portarmi uno studio di genetica (non del 1800) che prova l'esistanza di diverse razze d'uomo... Forse ti sei persa da dove è partito il tutto: se una pretende di parlare "politcamente" di razze cavoli suoi. Ma se scomoda anche la genetica e dice cose non vere, non può poi pretendere di avere ragione aggrappandosi a presunta ipocrisia o correttezza politica o meno da parte dell'interlocutore.
sono certa che presto affermerai di avermi sopravvalutata! :D
e sarà sicuramente una delle volte in cui non siamo d'accordo :p
ciao :)
Hai capito il tipo. :asd:
zerothehero
07-03-2006, 15:07
E chi lo nega? Però se sei in grado di portarmi uno studio di genetica (non del 1800) che prova l'esistanza di diverse razze d'uomo... Forse ti sei persa da dove è partito il tutto: se una pretende di parlare "politcamente" di razze cavoli suoi. Ma se scomoda anche la genetica e dice cose non vere, non può poi pretendere di avere ragione aggrappandosi a presunta ipocrisia o correttezza politica o meno da parte dell'interlocutore.
Vero, le razze afferiscono alle ideologie politiche, non hanno basi scientifiche. :fagiano:
A meno che non si voglia considerare scientifiche queste dichiarazioni.
http://www.olokaustos.org/archivio/documenti/italia/380805-manifesto.htm
La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti
Vedete l'errore..partendo dalle differenze fenotipiche costruiscono il mito delle razze...
MA il politically correct c'entra poco..è che dal punto di vista genetico non esistono delle razze, semplicemente.
Siamo tutti appartenti alla razza umana sapiens sapiens. :D
Esistono poi all'interno della razza umana sapiens sapiens delle etnie con delle differenze fenotipiche diverse (pelle, occhi, capelli etc, etc.)..quindi abbiamo il "tipo caucasico", il "tipo negroide" etc, etc.
Le differenze ci sono, ma non sono genetiche ma bensì culturali, storiche,politiche e sociali.
Ci credo che è recente...il dna lo hanno scoperto nel '69...
come si può affermare che la maggior percentuale di massa magra del ceppo africano sia dovuta ad una differenza culturale?
o forse che il colore della pelle non sia un carattere genetico? o la forma del corpo, o il taglio degli occhi?
Su cosa si basano la similitudine e la disuguaglianza genetiche?
cioè, davvero, io capisco e condivido l'idea che valiamo tutti quanti allo stesso modo, ma io sono per la distinzione e la valorizzazione delle caratteristiche proprie delle etnie.
Diversamente, se siamo solo discutendo del fatto che il termine "razza" sia improprio è un altro paio di maniche.
Ad ogni modo credo dovrei studiare di più l'argomento, mi ricordo di essermi soffermata a parlarne con un amico molto più preparato di me, attraverso il quale avevo capito almeno i concetti basilari dei ceppi e delle etnie, purtroppo ciò non mi rende in grado di argomentare con sufficiente preparazione.
Guarda che sei fuori strada, i secoli di studi confermano le tesi che io sostengo a partire dagli studi di Mendelson sull'ereditarietà. La tesi che tu proponi è, invece, propugnata da una corrente limitata di personaggi che tentano la via del lecchinaggio politically correct per farsi una posizione. Prendi in mano un libro di genetica a largo spettro, poi capirai che l'uomo è una specie animale che obbedisce alle regole cui ogni specie deve sottostare.
Ciao.
Devi ancora dare risposta al solito quesito sulla specie canina che è un parallelo conn la nostra e poi hai fintoi di ignorare l'osservazione sulle scarse differenziazioni tra il dna umano e quello dei primati antropomorfi, fino a che non lo avrai fatto puoi postare tutti i link dell'universo ma rimarrai sempre uno che propone idee altrui senza conoscerne basi, logica e scopi. Prova a sezionare lgli argomenti poi capirai che mi hai proposto solo dei link che trattano l'argomento con modi "di maniera" ideologica e non in modo scientifico/analitico/logico.
Vabbè dai, tutto ciò che non ti comoda lo etichetti come ideologico e viziato e stop. E' abbastanza semplice quanto poco rigoroso. Fai domande a sproposito confondendo i termini della questione e pretendi risposte peraltro già ripetutamente date. Se per te uomini, cani, fringuelli, piselli (!), politica, genetica, razze, etnie etc. sono tutte la stessa cosa, si vede che viviamo in mondi che rispondono a leggi naturali diverse, che vuoi che ti dica.
zerothehero
07-03-2006, 15:17
cioè, davvero, io capisco e condivido l'idea che valiamo tutti quanti allo stesso modo, ma io sono per la distinzione e la valorizzazione delle caratteristiche proprie delle etnie.
Diversamente, se siamo solo discutendo del fatto che il termine "razza" sia improprio è un altro paio di maniche.
Si, ma che c'entra l'etnia con la razza?
Le differenze genetiche sono minimali e insufficienti per parlare di razza.
Prendiamo i pesci (argomento su cui sono più ferrato :D )
Carassius auratus
http://nis.gsmfc.org/photo/Carassius_auratus.jpg
Un'altro carassius auratus
http://www.aaeweb.net/images/Carassius%20auratus%20variet%20chicco%20di%20riso%2001.JPG
Un'altro ancora
http://animal-world.com/encyclo/fresh/goldfish/images/BlackMooriWFG_P1553.jpg
Stessa "razza", varietà diverse.Solo perchè hanno dei melanofori diversi (responsabili della colorazione diversa) non porta a delle razze diverse.
Il telescopi (black moore) è persino nero. :D
Questo non pregiudica la varietà e le profonde differenze storiche/culturali/sociali dell'umanità :D
ma poi il tema non era la tolleranza? :p
Certamente no, ma se ti confesso che mi piacerebbe, a volte, sculacciarti per bene ti offendi ?. :oink: :oink: :oink:
moltissimo! :mad:
alla mia età poi, per carità! :O
:D
zerothehero
07-03-2006, 15:21
ma poi il tema non era la tolleranza? :p
A si?
Parliamo di tolleranza, allora..è una finzione..l'unica strada è l'integrazione...
Si, ma che c'entra l'etnia con la razza?
faccio rispettosamente notare che la parola etnia deriva dal greco éthnos che significa (anche) razza, e che la definizione di "razza" è:
complesso di individui appartenenti alla stessa specie e aventi una serie di caratteri ereditari comuni che li differenziano dagli altri
(Garzanti)
A si?
Parliamo di tolleranza, allora..è una finzione..l'unica strada è l'integrazione...
non ho capito il tono di questo post :confused:
il titolo del 3d è:
Siamo troppo tolleranti in Italia ?
:boh:
zerothehero
07-03-2006, 16:02
Possibile solo in tempi lunghi ed a piccole dosi, con l'attuale metodologia dell'eccesso ci si sta muovendo nella direzione del tribalismo metropolitano, cioè a zone etniche chiuse con gli abitanti in lotta con quelli delle aree diverse per accaparrarsi vantaggi sociali, come ampiamente osservabile in nordamerica e nelle nazioni europee bersaglio dell'immigrazione da molto più tempo di noi ove spesso si assiste anche al fenomeno delle bande territoriali etniche.
Ciao
Il rischio è concreto..il problema è che i nuovi arrivati DEVONO diventari Italiani (pur mantenendo alcuni aspetti della loro cultura originaria)..quantomeno tutti quelli che vengono in italia dovrebbero aderire (intimamente non solo di facciata) ai primi 12 articoli della costituzione e per diventare cittadini dovrebbero conoscere la lingua italiana e la storia dell'italia..(niente automatismi dopo 10 anni, una cittadinanza te la devi conquistare).
Altrimenti il disastro (che tu definisci "tribalista") è concreto.
zerothehero
07-03-2006, 16:03
non ho capito il tono di questo post :confused:
il titolo del 3d è:
Siamo troppo tolleranti in Italia ?
:boh:
Si, ma i 3d hanno una certa evoluzione...la tolleranza è un aspetto legato a doppia mandata con i problema multiculturale e dell'immigrazione. :)
Lo studio chiesto da Onisem non verrà mai in quanto il famigerato pensiero comune indica il termine razza, riferito alla specie homo ndr, come malvagio e da evitare. Continuate a sostenere che le razze non esistono ?, allora perchè distinguete le diverse strutture dei canidi, dal pechinese al sanbernardo, razze pur sapendo benissimo che sono tutte interfeconde, anche le discendenze, e che la differenza esistente nei loro dna è simile a quella che si trova nelle diverse razze appartenenti alla specie umana ?.
Torno a ribadire che il dna umano differisce da quello delle scimmie antropomorfe tra il 2 ed il 4 %, possiamo considerarle uomini ?. Logica e non prese di posizioni idealistico/buoniste occorre per non soccombere soffocando nel pensiero comune dal quale, rappresenta tutto ciò che si deve combattere per progredire, è necessario difendersi ad oltranza.
Ci manca che scomodiamo i massoni per dire che all'interno della genetica c'è un complotto per affermare che le razze di uomo non esistono. E' un problema di varianza genetica Proteus, ti è già stato detto: all'interno della specie umana non vi è una varianza tale da poter identificare con certezza diverse razze, come le chiami tu, associate alle diverse etnie, come le chiamo io. E' inutile che continui a tirare in ballo cani e scimmie. Poi cosa vorresti dimostrare con domande del tipo: "Torno a ribadire che il dna umano differisce da quello delle scimmie antropomorfe tra il 2 ed il 4 %, possiamo considerarle uomini ?". La scimmia è un'altra specie, "mi pare", c'è bisogno di dicutere anche su questo!?
Il rischio è concreto..il problema è che i nuovi arrivati DEVONO diventari Italiani (pur mantenendo alcuni aspetti della loro cultura originaria)..quantomeno tutti quelli che vengono in italia dovrebbero aderire (intimamente non solo di facciata) ai primi 12 articoli della costituzione e per diventare cittadini dovrebbero conoscere la lingua italiana e la storia dell'italia..(niente automatismi dopo 10 anni, una cittadinanza te la devi conquistare).
Altrimenti il disastro (che tu definisci "tribalista") è concreto.
assolutamente d'accordo, si dovrebbe entrare in un paese armati almeno dello spirito necessario per adattarsi al cambiamento.
Io credo che sarebbe necessario per loro parlare l'italiano anche solo per avere il permesso di soggiorno. Riguardo la storia del paese ospitante, mi viene in mente il test che ti fanno in america per avere la cittadinanza (che, giustamente, si deve conquistare) :D
Altro problema poi sono i bambini, che vengono introdotti nelle classi scolastiche in base all'età, nonostante le loro carenze linguistiche e a volte didattiche catapultino la classe indietro. Scuole di inserimento per stranieri?
The_Dreamers86
07-03-2006, 18:32
riguardo a come la penso, può essere utile l'ultima frase in firma...
Il rischio è concreto..il problema è che i nuovi arrivati DEVONO diventari Italiani (pur mantenendo alcuni aspetti della loro cultura originaria)..quantomeno tutti quelli che vengono in italia dovrebbero aderire (intimamente non solo di facciata) ai primi 12 articoli della costituzione e per diventare cittadini dovrebbero conoscere la lingua italiana e la storia dell'italia..(niente automatismi dopo 10 anni, una cittadinanza te la devi conquistare).
Altrimenti il disastro (che tu definisci "tribalista") è concreto.
Concordo.
Però ti rendi conto che attualmente questo scenario è l'esatto opposto della realtà ?
E' il non fare nulla degli italiani (popolo + istituzioni) che imho rappresenta la "troppo tolleranza".
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