maxsona
04-02-2006, 23:29
Russia : scandalo , soldato amputato alle gambe per nonnismo
di osservatoriosullalegalita.org
Qualche centinaio di persone ha manifestato a Mosca per chiedere le dimissioni del ministro della difesa Ivanov e in qualche caso anche di Putin.
I manifestanti protestavano per l'amputazione delle gambe e dei genitali subita da un giovane soldato che era stato malmenato per tre ore dal suo superiore e da altri soldati la notte di Capodanno, restando poi per tre giorni senza cure nonostante la comparsa della cancrena.
Altre persone hanno manifestato ad Ekaterimburg, negli Urali. La manifestazione era autorizzata, ma e' stata dispersa dalla polizia, come riportato da Radio Eco di Mosca. Nella capitale invece sembra che i poliziotti abbiano assistito in silenzio.
I partecipanti che si sono riuniti davanti al ministero della difesa hanno sottoscritto una petizione che chiedeva le dimissioni del ministro. Sui manifesti si leggevano slogan come "boicottaggio della leva", "Vergogna ad Ivanov", "Dimissioni di Putin e Ivanov".
Il ministro della difesa - che ha appreso di quanto occorso al soldato solo il 26 gennaio - non ha fatto commenti o preso misure dopo l'episodio. Il comandante dell'unita' di servizio di Andreï Sytchev e' stato rimosso dalle funzioni e otto soldati , fra cui tre ufficiali, sono in stato d'arresto, ma ad opera della giustizia civile, non di quella militare.
La situazione dei giovani che fanno il servizio militare in Russia e' da tempo fonte di preoccupazione, per i frequenti episodi di nonnismo (dedovshchina) sui quali ci si scontra con un muro di gomma nonostante le denunce delle madri dei soldati.
Russia : cresce scandalo nonnismo e interviene Putin
di osservatoriosullalegalita.org
Giungono nuove agghiaccianti rivelazioni sul nonnismo selvaggio dell'esercito russo, a seguito delle polemiche suscitate dall'amputazione delle gambe e dei genitali ad un soldato di leva che era stato selvaggiamente picchiato. La stampa russa ha infatti riportato ieri nuovi casi di nonnismo nelle unita' militari ed ha parlato di 'incapacita'' dell'esercito a lottare contro tali sevizie.
La Pravda parla tout court di "torture" ed afferma che il giovane Andreï Sychev e' stato anche violentato. Il settimanale Moskovskie Novosti ha titolato in prima pagina "l'esercito russo e' icapace di vincere il nonnismo". Il quotidiano Izvestia di e' rallegrato del fatto che il problema sia finalmente venuto a galla ed ha raccontato la storia di altri soldati ricoverati in ospedale dopo essere stati selvaggiamente picchiati a gennaio ad Ekaterinburg (Urali).
Dato che i fatti avvenuti sono stati ad oggi perseguiti sembra solo da tribunali civili, il procuratore generale Vladimir Ustinov e' stato obbligto riconoscere che il nonnismo e' divenuto una norma nelle relazioni fra i comandanti ed i subalterni". Egli ha detto che nel 2005 circa 550 ufficiali sono stati condannati per aver picchiato i loro soldati.
Il procuratore militare Alexander Savenkov ha detto che condurra' personalmente l'inchiesta ed altri alti ufficiali dell'esercito si sono dichiarati indignati per l'accaduto. Ieri il presidente Vladimir Putin ha detto che la giustizia doveva trattare con "maggior fermezza" questi casi e martedi' ha deciso di istituire una forza di polizia militare.
Il problema esisteva anche all'epoca dei Soviet, ma veniva taciuto. Le madri cercavano di evitare con ogni mezzo la chiamata alle armi dei figli. Ancor oggi si pagano tangenti per ottenere falsi certificati medici.
Dopo l'episodio di Andreï Sychev, Valentina Melnikova, presidente del comitato delle madri dei soldati, ha dichiarato di recente che la crudelta' e l'indifferenza nei confronti dei soldati e' sempre la stessa e quindi "nessuna legge" cambierà la situazione. Concordano alcune ONG, secondo cui il problema e' strettamente legato a problemi sociali ed all'atteggiamento dello Stato stesso nei confronti dei soldati e degli stessi ufficiali, che stentano a sopravvivere.
.
di osservatoriosullalegalita.org
Qualche centinaio di persone ha manifestato a Mosca per chiedere le dimissioni del ministro della difesa Ivanov e in qualche caso anche di Putin.
I manifestanti protestavano per l'amputazione delle gambe e dei genitali subita da un giovane soldato che era stato malmenato per tre ore dal suo superiore e da altri soldati la notte di Capodanno, restando poi per tre giorni senza cure nonostante la comparsa della cancrena.
Altre persone hanno manifestato ad Ekaterimburg, negli Urali. La manifestazione era autorizzata, ma e' stata dispersa dalla polizia, come riportato da Radio Eco di Mosca. Nella capitale invece sembra che i poliziotti abbiano assistito in silenzio.
I partecipanti che si sono riuniti davanti al ministero della difesa hanno sottoscritto una petizione che chiedeva le dimissioni del ministro. Sui manifesti si leggevano slogan come "boicottaggio della leva", "Vergogna ad Ivanov", "Dimissioni di Putin e Ivanov".
Il ministro della difesa - che ha appreso di quanto occorso al soldato solo il 26 gennaio - non ha fatto commenti o preso misure dopo l'episodio. Il comandante dell'unita' di servizio di Andreï Sytchev e' stato rimosso dalle funzioni e otto soldati , fra cui tre ufficiali, sono in stato d'arresto, ma ad opera della giustizia civile, non di quella militare.
La situazione dei giovani che fanno il servizio militare in Russia e' da tempo fonte di preoccupazione, per i frequenti episodi di nonnismo (dedovshchina) sui quali ci si scontra con un muro di gomma nonostante le denunce delle madri dei soldati.
Russia : cresce scandalo nonnismo e interviene Putin
di osservatoriosullalegalita.org
Giungono nuove agghiaccianti rivelazioni sul nonnismo selvaggio dell'esercito russo, a seguito delle polemiche suscitate dall'amputazione delle gambe e dei genitali ad un soldato di leva che era stato selvaggiamente picchiato. La stampa russa ha infatti riportato ieri nuovi casi di nonnismo nelle unita' militari ed ha parlato di 'incapacita'' dell'esercito a lottare contro tali sevizie.
La Pravda parla tout court di "torture" ed afferma che il giovane Andreï Sychev e' stato anche violentato. Il settimanale Moskovskie Novosti ha titolato in prima pagina "l'esercito russo e' icapace di vincere il nonnismo". Il quotidiano Izvestia di e' rallegrato del fatto che il problema sia finalmente venuto a galla ed ha raccontato la storia di altri soldati ricoverati in ospedale dopo essere stati selvaggiamente picchiati a gennaio ad Ekaterinburg (Urali).
Dato che i fatti avvenuti sono stati ad oggi perseguiti sembra solo da tribunali civili, il procuratore generale Vladimir Ustinov e' stato obbligto riconoscere che il nonnismo e' divenuto una norma nelle relazioni fra i comandanti ed i subalterni". Egli ha detto che nel 2005 circa 550 ufficiali sono stati condannati per aver picchiato i loro soldati.
Il procuratore militare Alexander Savenkov ha detto che condurra' personalmente l'inchiesta ed altri alti ufficiali dell'esercito si sono dichiarati indignati per l'accaduto. Ieri il presidente Vladimir Putin ha detto che la giustizia doveva trattare con "maggior fermezza" questi casi e martedi' ha deciso di istituire una forza di polizia militare.
Il problema esisteva anche all'epoca dei Soviet, ma veniva taciuto. Le madri cercavano di evitare con ogni mezzo la chiamata alle armi dei figli. Ancor oggi si pagano tangenti per ottenere falsi certificati medici.
Dopo l'episodio di Andreï Sychev, Valentina Melnikova, presidente del comitato delle madri dei soldati, ha dichiarato di recente che la crudelta' e l'indifferenza nei confronti dei soldati e' sempre la stessa e quindi "nessuna legge" cambierà la situazione. Concordano alcune ONG, secondo cui il problema e' strettamente legato a problemi sociali ed all'atteggiamento dello Stato stesso nei confronti dei soldati e degli stessi ufficiali, che stentano a sopravvivere.
.