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View Full Version : Energia: la maggior parte degli europei chiede una strategia comune, Eurobarometro


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26-01-2006, 13:40
A cinquant'anni dalla nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, in Europa non esiste ancora una strategia energetica comune. Il rincaro petrolio e la crisi del gas tra Russia e Ucraina hanno evidenziato la vulnerabilità dell'Unione su questo punto.

Secondo Eurobarometro, la maggioranza degli europei chiede dunque una politica energetica unitaria. Il 37 per cento vuole invece continuare a decidere su base nazionale e l'8 su base locale.

La Commissione presenterà a marzo le grandi linee di una strategia comune, alla ricerca di fonti proprie. Ogni alternativa verrà presa in considerazione, dall'eolica al nucleare.

Alcuni paesi, come Italia e Polonia presenteranno delle proposte.

Gli europei si schierano a favore dell'energia pulita: quasi la metà è per i pannelli solari e la ricerca di nuove tecnologie. Il 31 per cento vuole l'eolica, il 23 per cento chiede nuove norme e solo il 12 è per il nucleare.

Il commissario per l'energia Andris Piebalgs:

"Vorremmo lanciare un dibattito pubblico su questo. perchè penso che è molto importante discutere tutte queste opzioni e tenere tutte le strade aperte. La commissione non imporrà mai ad un paese di usare un tipo di energia o un altro".

La Francia ricava l'80 per cento dell'elettricità dal nucleare: potrebbe essere una soluzione a livello europeo, secondo Parigi, che ha presentato a Bruxelles un memorandum sul tema.

Anche la Gran Bretagna ha evocato la possibilità di un rilancio del nucleare. I vantaggi sarebbero principalmente l'indipendenza energetica e l'assenza di emissioni a effetto serra.

Euronews

Ileana
26-01-2006, 13:42
La Francia ricava l'80 per cento dell'elettricità dal nucleare: potrebbe essere una soluzione a livello europeo, secondo Parigi, che ha presentato a Bruxelles un memorandum sul tema.

Anche la Gran Bretagna ha evocato la possibilità di un rilancio del nucleare. I vantaggi sarebbero principalmente l'indipendenza energetica e l'assenza di emissioni a effetto serra.

Euronews



Vallo a spiegare ai Nostri. :doh:

jesusquintana
26-01-2006, 13:44
NO al dibattito pubblico. La materia energetica e' responsabilita' degli esperti, non del popolo che non puo' saperne nulla

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26-01-2006, 13:48
NO al dibattito pubblico. La materia energetica e' responsabilita' degli esperti, non del popolo che non puo' saperne nulla

Su questo sono d'accordo in parte.

evelon
26-01-2006, 14:07
La materia è troppo tecnica per lasciarla decidere alla massa.

Si è visto nell'86 cosa è capace di fare il popolo bue che decide sull'onda delle emozioni più che su dati tecnici precisi.

buffer
26-01-2006, 14:10
Ovvio "l'assenza di emissioni a effetto serra" però poi ve li tenete voi i rifiuti delle scorie nucleari in casa, per non parlare dei rischi dovuti a eventuali incidenti.. :O

..ma si, W il nucleare, facciamo tornare i sottomarini nucleari americani alla Maddalena, macchisenefrega dell'ambiente, l'importante è che il governo faccia bella figura e che la gente spenda meno (che poi non è vero). :muro: :muro: :muro:

Lucrezio
26-01-2006, 14:10
NO al dibattito pubblico. La materia energetica e' responsabilita' degli esperti, non del popolo che non puo' saperne nulla
*

AlexGatti
26-01-2006, 14:15
Ovvio "l'assenza di emissioni a effetto serra" però poi ve li tenete voi i rifiuti delle scorie nucleari in casa, per non parlare dei rischi dovuti a eventuali incidenti.. :O

..ma si, W il nucleare, facciamo tornare i sottomarini nucleari americani alla Maddalena, macchisenefrega dell'ambiente, l'importante è che il governo faccia bella figura e che la gente spenda meno (che poi non è vero). :muro: :muro: :muro:

Questo solo perchè tu pensi che inquini di meno il carbone, o l'olio combustibile o il gas metano (molto più prezioso dei precedenti) che non il nucleare.
La cosa non è così chiara e netta e ci sono diverse opinioni in proposito.

I fatti sono che:
Se il nucleare è fatto come si deve, ad esempio come in Francia, non inquina e non diffonde neanche co2. Ovviamente ci vogliono i depositi di scorie stabili e sorvegliati.
Viceversa i combustibili fossili fai come ti pare ma di co2 ne producono e non poca, oltre a consumare l'ossigeno dell'atmosfera.

Questi sono fatti incontrovertibili.

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26-01-2006, 14:38
La materia è troppo tecnica per lasciarla decidere alla massa.

Si è visto nell'86 cosa è capace di fare il popolo bue che decide sull'onda delle emozioni più che su dati tecnici precisi.

Una possibilità sarebbe quella di fare un referendum senza obbligo di quorum tra 2-3 tipologie di produzione energetica.

jesusquintana
26-01-2006, 14:53
Una possibilità sarebbe quella di fare un referendum senza obbligo di quorum tra 2-3 tipologie di produzione energetica.

ribadisco la mia perplessita'

Cfranco
26-01-2006, 14:54
Ovvio "l'assenza di emissioni a effetto serra" però poi ve li tenete voi i rifiuti delle scorie nucleari in casa, per non parlare dei rischi dovuti a eventuali incidenti.. :O

..ma si, W il nucleare, facciamo tornare i sottomarini nucleari americani alla Maddalena, macchisenefrega dell'ambiente, l'importante è che il governo faccia bella figura e che la gente spenda meno (che poi non è vero). :muro: :muro: :muro:
Fa abbastanza impressione che ancora oggi ci sia gente che confonde una centrale nucleare con una bomba , e soprattutto che non sappia una cosa banale come il fatto che il nucleare é una delle forme di energia meno inquinanti e con minore impatto ambientale commercialmente disponibili .

evelon
26-01-2006, 15:16
Una possibilità sarebbe quella di fare un referendum senza obbligo di quorum tra 2-3 tipologie di produzione energetica.

Per fare un piano energetico nazionale di quelli seri (di lungo periodo e resistente al variare delle condizioni economo-politico-ingengeristico-tecnologico-scientifico) occorrono esperti scienziati, economisti, politologi, ingegneri etc...

Una volta deciso si segue cercando di adattarlo negli anni con le minime variazioni possibile.

Secondo te il popolo può esprimersi compiutamente su una tale vastità di materie iper-specialistiche?
Con quale competenza ?

Non si tratta di parlarne in un forum, si tratta di una scelta che determina il futuro di una nazione, rendendola competitiva o affossandola...

Lorekon
26-01-2006, 15:51
"indipendenza energetica" col nucleare??

ma che, abbiamo miniere di Uranio in Europa?

easyand
26-01-2006, 16:03
inoltre una parte delle scorie se bombardate con neutroni (protoni?) possono essere riutilizzate come combustibile nucleare.
Sono pienamente a favore della reintroduzione del nucleare

Lorekon
26-01-2006, 16:13
ah, ci mancava solo un sostenitore della proliferazione atomica :asd:

mariade
26-01-2006, 16:39
Vallo a spiegare ai Nostri. :doh:
dire oggi si al nucleare sarebbe una cosa ancor + stupida di quando gli abbiamo detto no negli anni 80.
Mettere su centrali nucleari richiede tempo anni..e dipenderemmo cmq da approvvigionamenti esterni perla materia prima (o credete forse che l'uranio si trovi dappertutto?) oltre poi al problema delle scorie.
Oggi e' tempo di puntare su energie come l'eolico che gia' allo stato attuale sono molto+ economiche rispetto all'energia prodotta da compbustibile (in teoria il costo dell'energia pordottacon carbone sarebbe equiparabile,ma se teniamo conto del costo ambientale di quest'ultima allora la prima risulta molto + conveniente). Anche sul solare ci sarebbe molto da dire, gia oggi potrebbe essere una via commecialmente fattibile (anche se non la + economica, ma tenete sempre presente che l'energia prodotta da combustibile e nucleare presenta dei costi nascosti sia di natura ambientale che "politica") e vi sono studi in atto di cui uno molto importante in centro di studi in prov di Napoli che proterbbero far calare drasticamente i costi del solare.
Altra considerazione non meno importante,e' :
Non dobbiamo solo pensare ad incrementare la produzione ma anche ad usare al meglio quella gia' esistente.Forse in pochi ci pensano ma se usassimo la produzione gia' esistente al meglio la produzione attuale sarebbe ben oltre la soglia della domanda di energia del paese.
Mi riferisco all'uso di lampadine elettrodomestici vari semafori (non immaginate quanto si potrebbe risparmiare in termini energetici cambiando le lampadine dei semafori..),eleiminare il semplice bottone dello stand by dai vari televisori hifi..imporre dei parametri nella scelta dei materiali nella costruzione delle abitazioni in modo che siano meglio isolate termicamente, potenziare e migliorare l'efficienza dei trasporti pubblici.
Ovvio ci vorrebbe una politica a lungo termine per tutto cio' ma son sicura che i frutti eventualmente raccolti sarebbero + dolci rispetto a quelli raccolti con l'apertura di centrali nucleari.
Quello che noto con dispiacere e' che come al solito quando accade qcs su cui i vari media (compresa internet) vi pongono l'attenzione la massa ciecamente segue a ruota senza invece fermarsi a riflettere con la propria testa e informarsi un minimo.

mariade
26-01-2006, 16:45
[QUOTE=Lorekon]"indipendenza energetica" col nucleare??

ma che, abbiamo miniere di Uranio in Europa?[/QUOTE
a mio avviso in pochi stanno riflettendo sul fatto che se il nucleare dovesse diventare la prima fonte energetica sostituendo il petrolio, i nostri problemi energetici di dipendenza dall'estero e probabilmente anche i costi (visto che aumentata la domanda di materia prima ne aumenterebbe sicuramente anche il costo e nessuno puo' prevedere in quale misura) traslerebbero semplicemente dal petrolio al nucleare..
l'unico cambiamento a mio avviso sarebbe solo il fatto che invece di porre l'attenzione sui paesi esportatori di petrolio la riporremmo su quelli esportaori di uranio.
Cambierebbero alcuni attori ma la trama resterebbe identica.

AlexGatti
26-01-2006, 17:06
[QUOTE=Lorekon]"indipendenza energetica" col nucleare??

ma che, abbiamo miniere di Uranio in Europa?[/QUOTE
a mio avviso in pochi stanno riflettendo sul fatto che se il nucleare dovesse diventare la prima fonte energetica sostituendo il petrolio, i nostri problemi energetici di dipendenza dall'estero e probabilmente anche i costi (visto che aumentata la domanda di materia prima ne aumenterebbe sicuramente anche il costo e nessuno puo' prevedere in quale misura) traslerebbero semplicemente dal petrolio al nucleare..
l'unico cambiamento a mio avviso sarebbe solo il fatto che invece di porre l'attenzione sui paesi esportatori di petrolio la riporremmo su quelli esportaori di uranio.
Cambierebbero alcuni attori ma la trama resterebbe identica.

Boh, a me sembra miope questa politica che sott'intendi. Dico quela dello scegliere UNA sola fonte energetica, la più conveniente o la più vantaggiosa e fare SOLO quello. Mi sembra una scelta notevolmente più miope di chi dice di riaprire il discorso nucleare.
Io non penso che chi vuole riaprire il discorso nucleare abbia in mente una trentina di centrali costruite in italia.
La Francia fa l'80% dell'energia elettrica dal nucleare è vero, ma è l'unica. In generale la politica è quella di diversificare le fonti e all'interno della stessa fonte energetica, diversificare le linee di approvvigionamento, in modo da evitare che la prima Gazprom che trovi ti tagli le forniture e con le altre fonti che NON hai tu non riesca a compensare.

Mettiamola così:
33% nucleare
33% rinnovabili
33% fossili
magari diversifichiamo anche le fonti dalle quali importiamo le materie prime. Diversificare sull'uranio è più facile che non sul petrolio in quanto i fornitori sono di più.

jesusquintana
26-01-2006, 17:14
Mettiamola così:

33% rinnovabili


Tecnicamente impossibile!

AlexGatti
26-01-2006, 17:25
Tecnicamente impossibile!
E allora facciamo quel che si può!
L'esempio comunque era volutamente semplificato... mancava anche un 1% :D

mariade
26-01-2006, 17:32
[QUOTE=mariade]

Boh, a me sembra miope questa politica che sott'intendi. Dico quela dello scegliere UNA sola fonte energetica, la più conveniente o la più vantaggiosa e fare SOLO quello. Mi sembra una scelta notevolmente più miope di chi dice di riaprire il discorso nucleare.
Io non penso che chi vuole riaprire il discorso nucleare abbia in mente una trentina di centrali costruite in italia.
La Francia fa l'80% dell'energia elettrica dal nucleare è vero, ma è l'unica. In generale la politica è quella di diversificare le fonti e all'interno della stessa fonte energetica, diversificare le linee di approvvigionamento, in modo da evitare che la prima Gazprom che trovi ti tagli le forniture e con le altre fonti che NON hai tu non riesca a compensare.

Mettiamola così:
33% nucleare
33% rinnovabili
33% fossili
magari diversifichiamo anche le fonti dalle quali importiamo le materie prime. Diversificare sull'uranio è più facile che non sul petrolio in quanto i fornitori sono di più.

ma a parte il fatto che non sott'intendo affatto affidarsi ad una sola soluzione, di certo punterei gli investimenti in:
1)aumento del produzione di energia eolica e solare
2)politiche come gia' ho citato sopra per uno sfruttamento + razionale dell'attuale produzione.
Forse non sono stata chiara, ma noi non abbiamo bisogno di incrementare la produzione se razionalizzassimo l'uso della prduzione attuale.
Ma questo ovviamente non fa comodo ad alcune grandi compagnie&lobbies...
X jesus
riestendo nuovamente l'invito ad informarsi meglio prima di dire la propria..
la quota del 33% di fonti rinnovabili che tu dici impossile da raggiungere in realta' fattibilissima visto che attualmente la produzione di energia idroelettrica+ quella geotermica corrisponde gia' al 20% delle produzione italiana.Ricordo che paesi come la Danimarca hanno nell'eolico una risorsa importantissima,e altri paesi come Olanda e Germania seguono a Ruota.La Gran Bretagna ha un piano di investimenti per i prossimi 15 per costruire parchi eolici offshore (ovvero in mare)sul mare del Nord (i cui fondali in molti punti sono profondi solo pochi metri) e la cifra dovrebbe aggirarsi sui 20 miliardi di euro.
Ancora una volta ripeto l'invito a informarsi in modo che ci si possa fare un opinione propriae non seguire la massa come una pecora.

onesky
26-01-2006, 17:35
Gli europei si schierano a favore dell'energia pulita: quasi la metà è per i pannelli solari e la ricerca di nuove tecnologie. Il 31 per cento vuole l'eolica, il 23 per cento chiede nuove norme e solo il 12 è per il nucleare.

...

onesky
26-01-2006, 17:37
Fa abbastanza impressione che ancora oggi ci sia gente che confonde una centrale nucleare con una bomba , e soprattutto che non sappia una cosa banale come il fatto che il nucleare é una delle forme di energia meno inquinanti e con minore impatto ambientale commercialmente disponibili .
si ma se succede un incidente ci sarai ancora per postare questo messaggio? ... :D

indelebile
26-01-2006, 17:54
lo avevo postato in un altro thread il sondaggio del eruobarometro dovrebbe essere questo (http://europa.eu.int/comm/public_opinion/archives/ebs/ebs_227_en.pdf) e dice che:
il 55% degli europei è contrario alla produzione di energia elettrica attraverso centrali nucleari. In Italia il 37% risulta favorevole.

Le altre considerazioni emerse dal sondaggio sono che gli europei:
- non si sentono informati sulle problematiche dei rifiuti radioattivi (75%)
- i rifiuti radioattivi rappresentano un rischio 74%
- il 43% non vuole riciclare materiale decontaminato
- il 53% è preoccupato di possibili impatti su salute ed ambiente
- il 45% considera l'interramento delle scorie come migliore soluzione attualmente disponibile

Quasi tutti i cittadini europei credono che sia importante armonizzare le strategie future per la gestione delle scorie radioattive.

jesusquintana
26-01-2006, 18:01
Ancora una volta ripeto l'invito a informarsi in modo che ci si possa fare un opinione propriae non seguire la massa come una pecora.

Tranquilla, io sono molto informato e ho un'opinione "propria"...
L'idroelettrico in Italia e' sfruttato al 99% e non ha margini significativi di aumento, mentre l'eolico (che copre mi pare l'1,5%) potrebbe essere sfruttato al massimo per quelle che sono le possibilita' di un paese come il nostro, senza vento (gli esempi di danimarca e inghilterra non sono pertinenti al nostro caso^^), anche raddoppiando la nostra produzione eolica, con un investimento ingente, non avremmo risolto proprio nulla...
Resta solo il solare, che e' davvero una fonte decente di energia (anche se molto poco "densa") che deve senz'altro essere aumentata ma da qui a coprire il nostro fabbisogno, ci mancano decine di migliaia di megawatt che possono venire solo da nucleare o fossili, non si scappa.

Phantom II
26-01-2006, 18:05
riestendo nuovamente l'invito ad informarsi meglio prima di dire la propria..
la quota del 33% di fonti rinnovabili che tu dici impossile da raggiungere in realta' fattibilissima visto che attualmente la produzione di energia idroelettrica+ quella geotermica corrisponde gia' al 20% delle produzione italiana.
Il 20% del totale mi sembra una quota molto ottimistica, per lo meno a giudicare da questi (http://img353.imageshack.us/my.php?image=diapositiva30iu.jpg) dati.
Il tuo discorso sull'abbattimento degli sprechi invece è sacrosanto e dovrebbe essere il primo a venire considerato, in sede decisionale, da chi "comanda".

buffer
26-01-2006, 18:09
Fa abbastanza impressione che ancora oggi ci sia gente che confonde una centrale nucleare con una bomba , e soprattutto che non sappia una cosa banale come il fatto che il nucleare é una delle forme di energia meno inquinanti e con minore impatto ambientale commercialmente disponibili .

Beh sai, Chernobyl mi è parsa più come una bomba visto quello che ha fatto, ma la cosa che mi stupisce di più, a me, è che la gente non capisce che un bidone di materiale radioattivo inquina più che un anno di emissioni di co2 causate da una centrale a combustibili fossili.

onesky
26-01-2006, 18:20
Tranquilla, io sono molto informato e ho un'opinione "propria"...
L'idroelettrico in Italia e' sfruttato al 99% e non ha margini significativi di aumento, mentre l'eolico (che copre mi pare l'1,5%) potrebbe essere sfruttato al massimo per quelle che sono le possibilita' di un paese come il nostro, senza vento (gli esempi di danimarca e inghilterra non sono pertinenti al nostro caso^^), anche raddoppiando la nostra produzione eolica, con un investimento ingente, non avremmo risolto proprio nulla...
Resta solo il solare, che e' davvero una fonte decente di energia (anche se molto poco "densa") che deve senz'altro essere aumentata ma da qui a coprire il nostro fabbisogno, ci mancano decine di migliaia di megawatt che possono venire solo da nucleare o fossili, non si scappa.

dimentichi il processo di rigassificazione.

Un terminale di rigassificazione è un impianto industriale che non danneggia l’ambiente e scevro da rischi legati alla sicurezza. La tecnologia che lo caratterizza, tecnicamente piuttosto semplice, ha una lunga storia industriale: Il terminale di rigassificazione di Barcellona, in Spagna, situato proprio in mezzo al porto, è operativo da oltre 35 anni; il terminale di Panigaglia, per rimanere in Italia, opera a La Spezia dal 1969. Il Gas Naturale Liquefatto (metano liquido) non è tossico, non è corrosivo ed è più leggero dell’aria. Inoltre, il metano diventa liquido poiché è raffreddato: essendo stoccato a pressione ambiente, non può esplodere. Se rilasciato in mare o in aria, o a contatto con la terra, esso evapora velocemente, senza lasciare residui.Per portare il GNL dallo stato liquido al suo naturale stato gassoso vengono normalmente utilizzati degli scambiatori di calore che, grazie ad acqua di mare più calda, cedono calore al gas, che torna in forma gassosa.

Phantom II
26-01-2006, 18:20
Beh sai, Chernobyl mi è parsa più come una bomba visto quello che ha fatto, ma la cosa che mi stupisce di più, a me, è che la gente non capisce che un bidone di materiale radioattivo inquina più che un anno di emissioni di co2 causate da una centrale a combustibili fossili.
Questo è il solito discorso, se le persone avessero conosciuto anche solo a grandi linee le differenze tra una centrale nucleare sovietica (in particolare quella di Chernobyl) ed un complesso occidentale, il sensazionalismo montato contro l'energia atomica sarebbe stato macroscopicamente minore.
La cosa preoccupante è che la gente perseveri in un oscurantismo mentale che sarebbe perfetto per il Medioevo, ma è del tutto fuori luogo se consideriamo il fatto che gli strumenti odieri offrono a chiunque la possibilità di accedere ad ogni tipo di sapere.

jesusquintana
26-01-2006, 18:25
dimentichi il processo di rigassificazione.

Un terminale di rigassificazione è un impianto industriale che non danneggia l’ambiente e scevro da rischi legati alla sicurezza. La tecnologia che lo caratterizza, tecnicamente piuttosto semplice, ha una lunga storia industriale: Il terminale di rigassificazione di Barcellona, in Spagna, situato proprio in mezzo al porto, è operativo da oltre 35 anni; il terminale di Panigaglia, per rimanere in Italia, opera a La Spezia dal 1969. Il Gas Naturale Liquefatto (metano liquido) non è tossico, non è corrosivo ed è più leggero dell’aria. Inoltre, il metano diventa liquido poiché è raffreddato: essendo stoccato a pressione ambiente, non può esplodere. Se rilasciato in mare o in aria, o a contatto con la terra, esso evapora velocemente, senza lasciare residui.Per portare il GNL dallo stato liquido al suo naturale stato gassoso vengono normalmente utilizzati degli scambiatori di calore che, grazie ad acqua di mare più calda, cedono calore al gas, che torna in forma gassosa.


???
la rigassificazione rientra nel sistema produttivo energetico fossile!

sanford
26-01-2006, 18:28
Ricordo che qualche anno fa ho visto un documentario alla tv in cui si diceva che 3.600 (o 36.000) kmq di pannelli fotovoltaici collocati nel Sahara riuscirebbero a soddisfare il fabbisogno energetico mondiale... :eek:

Fantasia?

Utopia?

Possibile da realizzare?

Che ne pensate?

mariade
26-01-2006, 18:42
Tranquilla, io sono molto informato e ho un'opinione "propria"...
L'idroelettrico in Italia e' sfruttato al 99% e non ha margini significativi di aumento, mentre l'eolico (che copre mi pare l'1,5%) potrebbe essere sfruttato al massimo per quelle che sono le possibilita' di un paese come il nostro, senza vento (gli esempi di danimarca e inghilterra non sono pertinenti al nostro caso^^), anche raddoppiando la nostra produzione eolica, con un investimento ingente, non avremmo risolto proprio nulla...
Resta solo il solare, che e' davvero una fonte decente di energia (anche se molto poco "densa") che deve senz'altro essere aumentata ma da qui a coprire il nostro fabbisogno, ci mancano decine di migliaia di megawatt che possono venire solo da nucleare o fossili, non si scappa.

ma non e' vero che il nostro paese sia senza vento, e inoltre abbiamo un mare l'adriatico che come il Mare del Nord ha anch'esso fondali bassi,
e ti assicuro che sull'adriatico e sulla sua costa in genere i venti soffiano eccome..
Qua poi non si e' capito forse il discorso non e' quello di raddoppiare quell'1,5% ma si parla di decuplicare..
E cmq noi non abbiamo MAI investito cifre degne di nota nell'eolico. A faccio notare come la costruzione di una moderna centrale termoelettrica di media grandezza (diciamo dalla produzione sopra 1 twh) costerebbe sui 2 mld di € (se non ricordo male) e quelle nucleari costano molto ma molto di + (in rapporto all'energia prodotta,anche se poi i costi di esercizio sono inefriori) ecco quindi che fare un grosso piano di investimenti su eolico solare+ riduzione degli sprechi possa "facilmente" gestire il problema.

easyand
26-01-2006, 19:41
Mariade ma tu lo sai che i 30.000 (trentamila!!) sistemi eolici di tutta europa non fanno in un anno tanta energia quanta ne fa in un anno, una, e una sola, centrale termoelettrica come quella che ho qui vicino a Porto Tolle?

AlexGatti
27-01-2006, 08:36
Beh sai, Chernobyl mi è parsa più come una bomba visto quello che ha fatto, ma la cosa che mi stupisce di più, a me, è che la gente non capisce che un bidone di materiale radioattivo inquina più che un anno di emissioni di co2 causate da una centrale a combustibili fossili.

Balle! un bidone di scorie radioattive sistemate nel loro bel deposito di scorie NON inquina affatto, non ha alcun impatto sull'ambiente circostante (fuori dal deposito).
Le emissioni di co2 (e chissà cos'altro, dipende dal combustibile) liberate allegramente nell'atmosfera invece contribuiscono all'effetto serra, oltre a testimoniare un grosso consumo d'ossigeno.

evelon
27-01-2006, 08:47
Ancora una volta ripeto l'invito a informarsi in modo che ci si possa fare un opinione propriae non seguire la massa come una pecora.


E perchè tu non segui l'invito che ci rivolgi ?

AlexGatti
27-01-2006, 08:47
ma a parte il fatto che non sott'intendo affatto affidarsi ad una sola soluzione,


a mio avviso in pochi stanno riflettendo sul fatto che se il nucleare dovesse diventare la prima fonte energetica sostituendo il petrolio, i nostri problemi energetici di dipendenza dall'estero [...] traslerebbero semplicemente dal petrolio al nucleare
Mah, a me pare che in questo discorso sottintendi che ci sia una fonte principale che produce il grosso dell'energia, è ovvio che se le fonti sono tante non si ha una dipendenza da nessuna di esse in quanto ognuna di queste è sostituibile dall'incremento delle restanti.



di certo punterei gli investimenti in:
1)aumento del produzione di energia eolica e solare
2)politiche come gia' ho citato sopra per uno sfruttamento + razionale dell'attuale produzione.
Forse non sono stata chiara, ma noi non abbiamo bisogno di incrementare la produzione se razionalizzassimo l'uso della prduzione attuale.
Ma questo ovviamente non fa comodo ad alcune grandi compagnie&lobbies...

Gradirei avere un po' più di dati su questo secondo punto, in quanto sono molto scettico sui costi di questo sfruttamento più razionale e sui possibili benefici, come ha già detto qualcun'altro noi siamo uno dei paesi che consuma meno energia in rapporto al nostro prodotto interno lordo, ovvero già siamo abbastanza "risparmiosi", fin dove possiamo arrivare?




riestendo nuovamente l'invito ad informarsi meglio prima di dire la propria..
la quota del 33% di fonti rinnovabili che tu dici impossile da raggiungere in realta' fattibilissima visto che attualmente la produzione di energia idroelettrica+ quella geotermica corrisponde gia' al 20% delle produzione italiana.Ricordo che paesi come la Danimarca hanno nell'eolico una risorsa importantissima,e altri paesi come Olanda e Germania seguono a Ruota.La Gran Bretagna ha un piano di investimenti per i prossimi 15 per costruire parchi eolici offshore (ovvero in mare)sul mare del Nord (i cui fondali in molti punti sono profondi solo pochi metri) e la cifra dovrebbe aggirarsi sui 20 miliardi di euro.
Ancora una volta ripeto l'invito a informarsi in modo che ci si possa fare un opinione propriae non seguire la massa come una pecora.
T'ha mai sfiorato l'idea che anche quelli che hanno un'opinione diversa dalla tua si possano essere informati e abbiano formato una propria opinione indipendentemente dagli altri?
Hai citato paesi (inghilterra, olanda, danimarca) che possono contare su venti forti e abbastanza costanti, specie per gli impianti offshore (e ne devo ancora vedere uno attivo comunque). Non mi sembra semplice farli da loro e qui in italia mi sembra ancora meno semplice, oltretutto in italia abbiamo i verdi. :rolleyes:

Cfranco
27-01-2006, 10:19
a mio avviso in pochi stanno riflettendo sul fatto che se il nucleare dovesse diventare la prima fonte energetica sostituendo il petrolio, i nostri problemi energetici di dipendenza dall'estero e probabilmente anche i costi (visto che aumentata la domanda di materia prima ne aumenterebbe sicuramente anche il costo e nessuno puo' prevedere in quale misura) traslerebbero semplicemente dal petrolio al nucleare..
l'unico cambiamento a mio avviso sarebbe solo il fatto che invece di porre l'attenzione sui paesi esportatori di petrolio la riporremmo su quelli esportaori di uranio.
Cambierebbero alcuni attori ma la trama resterebbe identica.
Il costo del combustibile nel nucleare é semplicemente irrisorio , tanto più se ( come in Francia ) vengono usati reattori autofertilizzanti che producono più combustibile di quello che consumano .

jumpermax
27-01-2006, 10:34
dimentichi il processo di rigassificazione.

Un terminale di rigassificazione è un impianto industriale che non danneggia l’ambiente e scevro da rischi legati alla sicurezza. La tecnologia che lo caratterizza, tecnicamente piuttosto semplice, ha una lunga storia industriale: Il terminale di rigassificazione di Barcellona, in Spagna, situato proprio in mezzo al porto, è operativo da oltre 35 anni; il terminale di Panigaglia, per rimanere in Italia, opera a La Spezia dal 1969. Il Gas Naturale Liquefatto (metano liquido) non è tossico, non è corrosivo ed è più leggero dell’aria. Inoltre, il metano diventa liquido poiché è raffreddato: essendo stoccato a pressione ambiente, non può esplodere. Se rilasciato in mare o in aria, o a contatto con la terra, esso evapora velocemente, senza lasciare residui.Per portare il GNL dallo stato liquido al suo naturale stato gassoso vengono normalmente utilizzati degli scambiatori di calore che, grazie ad acqua di mare più calda, cedono calore al gas, che torna in forma gassosa.
la rigassificazione serve per svincolarci dai monopoli russi e algerini del mercato del gas, per cui ben venga ma si tratta sempre di idrocarburi...

Cfranco
27-01-2006, 10:43
si ma se succede un incidente ci sarai ancora per postare questo messaggio? ... :D
Incidenti ne capitano , con conseguenze economiche anche molto gravi , ma tutti tirano fuori Chernobyl , quello non fu un incidente , quello é stato un atto di idiozia criminale applicata a un reattore di concezione errata e privo delle più elementari strutture di sicurezza , neppure un terrorista avrebbe potuto fare più danni :
http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Chernobyl

Piuttosto parliamo di tutti gli incidenti con petroliere che rilasciano tonnellate di greggio , per non parlare del gas , il giorno che esplode un deposito di metano che faremo ?
E il Vajont non ha insegnato niente sulla pericolosità dell' idroelettrico ?
Quando si parla di incidenti dovuti alle centrali elettriche si devono considerare tutti , non solo quelli del nucleare .

jumpermax
27-01-2006, 10:45
Mariade ma tu lo sai che i 30.000 (trentamila!!) sistemi eolici di tutta europa non fanno in un anno tanta energia quanta ne fa in un anno, una, e una sola, centrale termoelettrica come quella che ho qui vicino a Porto Tolle?
considerando che a fine 2004 la potenza complessiva degli impianti eolici superava i 30GW deve essere una centrale bella grossa...

Cfranco
27-01-2006, 11:07
ma non e' vero che il nostro paese sia senza vento, e inoltre abbiamo un mare l'adriatico che come il Mare del Nord ha anch'esso fondali bassi,
e ti assicuro che sull'adriatico e sulla sua costa in genere i venti soffiano eccome..
Guarda che il Mediterraneo é un bellissimo mare da navigare , perché c' é pochissimo vento ...

Qua poi non si e' capito forse il discorso non e' quello di raddoppiare quell'1,5% ma si parla di decuplicare..
E cmq noi non abbiamo MAI investito cifre degne di nota nell'eolico.
Forse perché in Italia non ci sono le condizioni per sviluppare centrali eoliche , tranne , forse in Sardegna .
A faccio notare come la costruzione di una moderna centrale termoelettrica di media grandezza (diciamo dalla produzione sopra 1 twh) costerebbe sui 2 mld di € (se non ricordo male) e quelle nucleari costano molto ma molto di + (in rapporto all'energia prodotta,anche se poi i costi di esercizio sono inefriori)
E dici niente , quello che costa in una centrale termoelettrica é il carburante , e in futuro costerà sempre di più , col nucleare hai un "costo fisso" , largamente indipendente da quanto poi produci .

ecco quindi che fare un grosso piano di investimenti su eolico solare+ riduzione degli sprechi possa "facilmente" gestire il problema.
Sull' eolico ci sono molti dubbi , il solare é una tecnologia assai immatura , con molti problemi da superare ( costi , disponibilità , durata degli impianti ) e anche risparmiare , si può , ma a che costi ? e con quali risultati ?
Se parliamo degli USA , dove si sprecano barili di petrolio a profusione , dove le auto consumano 20 litri per 100 Km , il risparmio é una politica sensata , ma l' Italia non é altrettanto sprecona .

jumpermax
27-01-2006, 11:23
Guarda che il Mediterraneo é un bellissimo mare da navigare , perché c' é pochissimo vento ...


i venti ci sono, e pure costanti ma non sono forti come quelli del mare del nord. Questo vuol dire che i tipi di impianto devono necessariamente essere diversi, più grandi, più "lenti" ma certo non vuol dire che non si possano fare. Studi un tantino più approfonditi sull'eolico off-shore italiano e poco che sono stati iniziati...

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27-01-2006, 12:10
La centrale eolica la facciamo a Trieste :D

Poi per il resto, se c'è la volontà e un finanziamento adeguato le cose si fanno.
Mi ricordo ancora che alle superiore il prof d'impianti elettrici ci parlava di studi russi focalizzati a costruire generatori funzionanti con un dislivello d'acqua di un metro.

easyand
27-01-2006, 13:49
considerando che a fine 2004 la potenza complessiva degli impianti eolici superava i 30GW deve essere una centrale bella grossa...

una delle più grandi d'europa, va a olio combustibile, ora la convertiranno a carbone

jesusquintana
27-01-2006, 16:18
La centrale eolica la facciamo a Trieste :D



^_^ mi spiace ma la bora c'e' solo pochi giorni all'anno ed e' troppo forte e discontinua per essere sfruttata...

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27-01-2006, 16:32
^_^ mi spiace ma la bora c'e' solo pochi giorni all'anno ed e' troppo forte e discontinua per essere sfruttata...

Ci mettiamo dei volani belli grossi :D

jumpermax
27-01-2006, 22:28
una delle più grandi d'europa, va a olio combustibile, ora la convertiranno a carbone
guarda che scherzavo, se ti viene un dato del genere vuol dire che stai guardando a risultati vecchi di un paio di anni... cerca il 2004 almeno.