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View Full Version : Ben ci stà!!!


ninjathoo
25-01-2006, 02:11
Abbassamento della temperatura in casa (circa un paio di gradi), alcune centrali al posto del metano potranno bruciare olio combustibile per produrre energia elettrica e possibile rialzo dell'importo delle bollette. Non abbiamo voluto le centrali nucleari? Ora incassiamo il colpo e non fiatiamo! Se si fossero costruite qs benedette centrali nucleari, avremmo potuto scaldare i ns appartamenti coi condizionatori (tanto l'energia elettrica sarebbe costata si meno), avremmo potuto avere cucine elettirche (con ql che sarebbe costata l'elettricità...), non avremmo dovuto bruciare niente per ottenere elettricità e forse forse saremmo un passo più avanti di qt non lo siamo ora che dipendiamo da un sacco di paesi stranieri. Chi è causa del suo male, pianga se stesso.

:mad:

tdi150cv
25-01-2006, 08:30
cosa aggiungere ? Nulla ... il popolino , ai tempi , ha deciso cosi' ...
Non ha saputo riflettere , non ha saputo pensare alle conseguenze , non ha saputo valutare i pro e i contro.
Il problema quindi non e' nella decisione finale ma nell'incapacita' di molti nel valutare le questioni prioritarie del paese ...
Questo dovrebbe far pensare sul diritto di voto ...

plutus
25-01-2006, 08:45
avremmo potuto scaldare i ns appartamenti coi condizionatori (tanto l'energia elettrica sarebbe costata si meno), avremmo potuto avere cucine elettirche (con ql che sarebbe costata l'elettricità...), non ...

il nucleare non avrebbe comunque coperto l'intero fabbisogno nazionale. Ma certamente si paga una politica miope (e la cecità di certi politici attuali che su certi argomenti continuano a non sentirci..) che ci ha portato ad essere totalmente dipendenti dagli stranieri...

Inizia a pedalare se hai freddo...

indelebile
25-01-2006, 08:49
domanda: ma cosa centra il nucleare con il gas che è stato tagliato?
tra poco mi sa che ci lamenteremo che le auto inquinano e chiudono i centri storici perchè non abbiamo le auto o le caldaie che funzionano con un reattore nucleare...a me sta cosa del nucleare tirato fuori come il salvatore del mondo sembra una cosa ideologica

coldd
25-01-2006, 08:52
stufa a legna rulezz

IpseDixit
25-01-2006, 09:03
stufa a legna rulezz
Io ci scaldo anche l'acqua.... il mio vicino di casa usa i gusci delle noccioline :D

bluelake
25-01-2006, 09:04
Abbassamento della temperatura in casa (circa un paio di gradi), alcune centrali al posto del metano potranno bruciare olio combustibile per produrre energia elettrica e possibile rialzo dell'importo delle bollette. Non abbiamo voluto le centrali nucleari? Ora incassiamo il colpo e non fiatiamo! Se si fossero costruite qs benedette centrali nucleari, avremmo potuto scaldare i ns appartamenti coi condizionatori (tanto l'energia elettrica sarebbe costata si meno), avremmo potuto avere cucine elettirche (con ql che sarebbe costata l'elettricità...), non avremmo dovuto bruciare niente per ottenere elettricità e forse forse saremmo un passo più avanti di qt non lo siamo ora che dipendiamo da un sacco di paesi stranieri. Chi è causa del suo male, pianga se stesso.

:mad:
basta pensare che in Germania fanno l'elettricità con i rifiuti che produciamo noi e che esportiamo da loro perché nessun paese in Italia vuole ospitare un impianto di smaltimento...

pierpo
25-01-2006, 09:05
domanda: ma cosa centra il nucleare con il gas che è stato tagliato?


gli argomenti sono legati strettamente fra loro.
In Italia nessuno usa il riscaldamento elettrico perche' troppo costoso, e, infatti, per riscaldare le case si usa o il gasolio (derivato del prolio, quindi importato) e/o il gas (importato pure quello).
Se ci fossero centrali nucleari sul territorio italiano, l'energia elettrica, la forma piu' 'nobile' di energia, non verrebbe importata (e quindi il suo prezzo non sarebbe legata a eventi geo-politici internazionali) e costerebbe molto meno.
Costerebbe cosi' poco che per scaldare le case, e per cucinare non si userebbe piu' il gas.

IpseDixit
25-01-2006, 09:06
basta pensare che in Germania fanno l'elettricità con i rifiuti che produciamo noi e che esportiamo da loro perché nessun paese in Italia vuole ospitare un impianto di smaltimento...

A Brescia l'inceneritore riscalda parte della città, a Mestre produce elettricità ma nessuno ne parla

Login
25-01-2006, 09:07
Con i SE e con i MA non si è mai andati da nessuna parte.
Lo stato in cui siamo è la logica conseguenza causata dai veti imposti dalle varie amministrazioni, da quelle comunali alle regionali.
Ma che ci vuoi fare, questo paese è pieno di persone che non si sono mai fermate a pensare nemmeno per un minuto, dove regna il NO a qualsivoglia innovazione, dove spessissimo si appoggia il NO per "sentito dire". Costa troppa fatica cercare d'informarsi su una determinata questione, farsi un minimo di cultura su di una questione per poi crearsi un'opinione.
Certe volte mi sembra di ritornare nel medioevo, periodo in cui i fatti che non si riuscivano a comprendere o a spiegare venivano attribuiti al demonio.

plutus
25-01-2006, 09:09
A Brescia l'inceneritore riscalda parte della città, a Mestre produce elettricità ma nessuno ne parla

si riferiva, credo, alla Campania...

plutus
25-01-2006, 09:10
Certe volte mi sembra di ritornare nel medioevo, periodo in cui i fatti che non si riuscivano a comprendere o a spiegare venivano attribuiti al demonio.

oggi c'e' il Berlusca :asd:

Palladio
25-01-2006, 09:18
Piccola domanda ingenua per i pro nucleare:

"Quanto uranio si estrae, o si potrebbe estrarre, in Italia?"

dire che con il nucleare si risolve la dipendenza energetica dall'estero è, himho, un'emerità cazzata, si cambia solo il combustibile da acquistare che, stando ad alcune stime (http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/nucleareidrogeno.html) si esaurirebbe in meno di 50 anni ovvero ben prima del petrolio.
E' anche errato dire che il nucleare, o meglio la fissione nucleare, non inquina visto che le scorie sono un problema che arriverà ai nostri pronipoti...

Esistono altre soluzioni più ecologiche ed alla nostra portata: solare, eolico e geotermico
tutte soluzioni già utilizzabili nelle nostre case (un impianto di riscaldamento geotermico costa poco di più di un "tradizionale" a gas ed ha minori costi di gestione, giusto per fare un esempio).

Hola

Tefnut
25-01-2006, 09:20
gli argomenti sono legati strettamente fra loro.
In Italia nessuno usa il riscaldamento elettrico perche' troppo costoso, e, infatti, per riscaldare le case si usa o il gasolio (derivato del prolio, quindi importato) e/o il gas (importato pure quello).
Se ci fossero centrali nucleari sul territorio italiano, l'energia elettrica, la forma piu' 'nobile' di energia, non verrebbe importata (e quindi il suo prezzo non sarebbe legata a eventi geo-politici internazionali) e costerebbe molto meno.
Costerebbe cosi' poco che per scaldare le case, e per cucinare non si userebbe piu' il gas.

se in italia faranno centrali ti aumenterenno e non poco l'energia elettrica per fartele pagare :D:D :asd:

pierpo
25-01-2006, 09:22
se in italia faranno centrali ti aumenterenno e non poco l'energia elettrica per fartele pagare :D:D :asd:

E' vero, non avevo considerato il fattore "Italia" :D

pierpo
25-01-2006, 09:24
Piccola domanda ingenua per i pro nucleare:

"Quanto uranio si estrae, o si potrebbe estrarre, in Italia?"

dire che con il nucleare si risolve la dipendenza energetica dall'estero è, himho, un'emerità cazzata, si cambia solo il combustibile da acquistare che, stando ad alcune stime (http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/nucleareidrogeno.html) si esaurirebbe in meno di 50 anni ovvero ben prima del petrolio.
E' anche errato dire che il nucleare, o meglio la fissione nucleare, non inquina visto che le scorie sono un problema che arriverà ai nostri pronipoti...

Esistono altre soluzioni più ecologiche ed alla nostra portata: solare, eolico e geotermico
tutte soluzioni già utilizzabili nelle nostre case (un impianto di riscaldamento geotermico costa poco di più di un "tradizionale" a gas ed ha minori costi di gestione, giusto per fare un esempio).

Hola

Sei di Milano, conosci il clima schifoso di queste parti.
non c'e' vento, non c'e' luce e la maggioe parte delle aziende e degli abitanti italiani e' in Lombardia..
come si fa a produrre cosi' tanta energia eolica/solare in Pianura Padana?

indelebile
25-01-2006, 09:31
gli argomenti sono legati strettamente fra loro.
In Italia nessuno usa il riscaldamento elettrico perche' troppo costoso, e, infatti, per riscaldare le case si usa o il gasolio (derivato del prolio, quindi importato) e/o il gas (importato pure quello).
Se ci fossero centrali nucleari sul territorio italiano, l'energia elettrica, la forma piu' 'nobile' di energia, non verrebbe importata (e quindi il suo prezzo non sarebbe legata a eventi geo-politici internazionali) e costerebbe molto meno.
Costerebbe cosi' poco che per scaldare le case, e per cucinare non si userebbe piu' il gas.


Quindi dici che paesi com francia, germania inghilterra non importano gas e comunque usano energia elettrica per riscaldamento? fonti?

sider
25-01-2006, 09:37
Come detto, l'uranio te lo comperi comunque all'estero.
E allora, la convenienza dove sta? lasciando perdere tutti i discorsi smaltimento scorie ecc.ecc.

plutus
25-01-2006, 09:38
si cambia solo il combustibile da acquistare che, stando ad alcune stime (http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/nucleareidrogeno.html) si esaurirebbe in meno di 50 anni ovvero ben prima del petrolio.


questa la cercavo da tempo, avevo solo voci di corridoio.

cmq non per questo si deve rinunciare al nucleare, ap atto di avere le centrali entro 40 mesi come il giappone o la corea e non 15 anni

jumpermax
25-01-2006, 09:39
gli argomenti sono legati strettamente fra loro.
In Italia nessuno usa il riscaldamento elettrico perche' troppo costoso, e, infatti, per riscaldare le case si usa o il gasolio (derivato del prolio, quindi importato) e/o il gas (importato pure quello).
Se ci fossero centrali nucleari sul territorio italiano, l'energia elettrica, la forma piu' 'nobile' di energia, non verrebbe importata (e quindi il suo prezzo non sarebbe legata a eventi geo-politici internazionali) e costerebbe molto meno.
Costerebbe cosi' poco che per scaldare le case, e per cucinare non si userebbe piu' il gas.
Usare energia elettrica per riscaldare per effetto joule è quanto di più antieconomico si possa fare, un vero e proprio assurdo. Arrivo a concepire le pompe di calore, che pure sono utilizzabili solo nelle stagioni intermedie. Se fate due conti sulla potenza di una caldaia (che spesso passa i 25KW) e la potenza di un impianto domestico (sui 4,5KW) capite l'ordine di grandezza delle cifre è un tantino diverso. Se vogliamo parlare di riscaldamento nucleare l'unica sarebbero gli impianti di cogenerazione... ma non so quanti in casa sarebbero tranquilli ad avere acqua calda direttamente da una centrale :D

Palladio
25-01-2006, 09:43
Sei di Milano, conosci il clima schifoso di queste parti.
non c'e' vento, non c'e' luce e la maggioe parte delle aziende e degli abitanti italiani e' in Lombardia..
come si fa a produrre cosi' tanta energia eolica/solare in Pianura Padana?

come qualcun'altro ha scritto, e per questo non l'ho riportato, esiste anche la cogenerazione con la produzione elettrica da biomasse e rifiuti, strada che a Milano si sta intraprendendo (vedi inceneritore Silla 2 ed i lavori per il teleriscaldamento che interessano oltre che Milano nordovest anche Pero Settimo M.se e Rho, ovvero un bacino di circa 50.000 abitanti).
Ovviamente l'eolico non è attuabile in pianura padana ma il mio era un discorso generale, solo per dire che prima di riaprire le centrali nucleari bisogna valutare le altre strade che sono alla nostra portata e possono ridurre il nostro fabbisogno di gas e idrocarburi in tempi molto più brevi rispetto alle centrali nucleari (occorrono circa 15 anni per avere una centrale nucleare a regime) e con minori problemi ambientali.

Freeride
25-01-2006, 09:44
Come detto, l'uranio te lo comperi comunque all'estero.
E allora, la convenienza dove sta? lasciando perdere tutti i discorsi smaltimento scorie ecc.ecc.
La stabilità del prezzo nel lungo termine e la praticamente assenza di fluttuazioni/speculazioni nel breve periodo.
L'opposto del petrolio in pratica!

pierpo
25-01-2006, 09:44
Quindi dici che paesi com francia, germania inghilterra non importano gas e comunque usano energia elettrica per riscaldamento? fonti?

no, lo importano pure loro, ma non sono dipendenti come noi.
Per la Germania non sprei dirti, ma in Francia e difficile trovare una casa che sia scaldata con una caldaia a gas o trovare un cucina coi forni a gas.
La maggio parte sono elettrici, perche' da loro, avete tutto elettrico e' poco costoso.

Freeride
25-01-2006, 09:46
Quindi dici che paesi com francia, germania inghilterra non importano gas e comunque usano energia elettrica per riscaldamento? fonti?
Forse è un caso ma nelle abitazioni in francia ho sempre visto fornelli per cucinare elettrici.

Freeride
25-01-2006, 09:48
... trovare un cucina coi forni a gas.
La maggio parte sono elettrici, perche' da loro, avete tutto elettrico e' poco costoso.

Infatti, quello che dicevo, oltralpe sempre fornelli elettrici ho visto.

nothinghr
25-01-2006, 09:54
Infatti, quello che dicevo, oltralpe sempre fornelli elettrici ho visto.
Anche io li ho visti in Inghilterra, e fanno cagare!!! Vanno bene giusto per quelle schifezze che si cucinano loro

sider
25-01-2006, 09:56
La stabilità del prezzo nel lungo termine e la praticamente assenza di fluttuazioni/speculazioni nel breve periodo.
L'opposto del petrolio in pratica!

Ok aspetta che aumentino le centrali nucleari....
per abbassare/stabilizzare il prezzo del greggio basterebbe investire SERIAMENTE in fonti altrenative. Come detto in precedenza in Germania si comperano i nostri rifiuti per bruciarli, qua c'è Brescia che lo fa (se ce ne sono altri ditemelo) e basta. Si risolverebbero 2 problemi in una volta....immondizia e calore.
Le centrali eoliche se si fanno vanno fatte in mare, come in Danimarca ....

La Cina progetta centrali eoliche in mezzo al mare
Allo studio impianti offshore a 50 chilometri dalla costa. I programmi nel settore delle rinnovabili del grande Paese asiatico e le esperienze nel nord Europa, come la grande centrale irlandese di Arklow


La centrale eolica piace in mezzo al mare. Ce ne sono anche in Inghilterra, Danimarca e altri Paesi (una quindicina in Europa), ma ora ai “mulini” offshore sta lavorando anche la Cina. Si tratta di grandi aerogeneratori a circa 50 chilometri dalla costa, in acque profonde sino a 30 metri. Potrebbero essere un fattore chiave nel programma dell’ex Celeste Impero per lo sfruttamento di fonti d'energia rinnovabili, in modo da ridurre le notevolissime emissioni inquinanti senza dover limitare la forte crescita economica.

Quali i vantaggi di questa tecnologia? I siti disponibili in Cina sono numerosi e non vi sarebbero interferenze con altre attività umane, a parte l’attenzione alle esigenze di navigazione; inoltre gli impianti sarebbero prossimi alle zone costiere che stanno registrando il maggior boom di incremento della popolazione, ma non sottrarrebbero spazio prezioso allo sviluppo urbanistico, all'agricoltura o ad altri usi. «Gli impianti al largo sarebbero vicini ai principali centri energivori della Cina orientale, in modo da offrire un grande potenziale per le future esigenze di energia»- ha detto Shi Pengfei, vicepresidente dell'Associazione cinese per l'energia eolica. «Ritengo che nel giro di 20-30 anni una parte significativa dell'energia eolica della Cina sarà offshore».

Il potenziale da centrali eoliche off-shore è attualmente valutato in circa 750 mila MW, pari al 70% in più del totale della potenza elettrica installata a fine del 2004. In particolare entro il 2020 la Cina punta a disporre di impianti eolici per circa 20 mila MW, equivalenti a circa l'1% della domanda elettrica annua prevista a quella data. I progetti di centrali eoliche off-shore si inquadrano nello sforzo che il Paese sta compiendo per sviluppare fonti alternative (in particolare nucleare e idroelettrica), riducendo la dipendenza dal carbone, che soddisfa circa il 67% dei consumi energetici ed il 76% di quelli elettrici nel grande Paese che ha attualmente la più rapida crescita economica al mondo.

jumpermax
25-01-2006, 10:04
come qualcun'altro ha scritto, e per questo non l'ho riportato, esiste anche la cogenerazione con la produzione elettrica da biomasse e rifiuti, strada che a Milano si sta intraprendendo (vedi inceneritore Silla 2 ed i lavori per il teleriscaldamento che interessano oltre che Milano nordovest anche Pero Settimo M.se e Rho, ovvero un bacino di circa 50.000 abitanti).
Ovviamente l'eolico non è attuabile in pianura padana ma il mio era un discorso generale, solo per dire che prima di riaprire le centrali nucleari bisogna valutare le altre strade che sono alla nostra portata e possono ridurre il nostro fabbisogno di gas e idrocarburi in tempi molto più brevi rispetto alle centrali nucleari (occorrono circa 15 anni per avere una centrale nucleare a regime) e con minori problemi ambientali.
Il punto è che oggi a guardare in giro non ci sono molte centrali nucleari in progettazione, almeno nei paesi ricchi. Il momento buono per investire probabilmente era proprio negli anni 80 ma lo abbiamo clamorosamente perso. Oggi boh, partire con centrali di tipo vecchio da mettere in funzione tra 10-15 anni e che quindi presumibilmente dovrebbero avere un ciclo di vita di 35-40 anni (insomma dal 2020 al 2060 per intenderci) non mi sembra gran che sensato. L'unica cosa sensata magari potrebbe essere quella di recuperare le centrali che abbiamo dismesso, sempre che l'operazione sia economicamente conveniente e sia possibile in tempi ragionevoli (3-5 anni). Ma parliamo di un paio di centrali in tutto. Detto ciò, mi preme ricordare come sempre che ancora non abbiamo un sito per lo stoccaggio delle scorie... senza il quale ogni discorso sul nucleare è solo una chiacchera.

evelon
25-01-2006, 10:10
Piccola domanda ingenua per i pro nucleare:

"Quanto uranio si estrae, o si potrebbe estrarre, in Italia?"

dire che con il nucleare si risolve la dipendenza energetica dall'estero è, himho, un'emerità cazzata, si cambia solo il combustibile da acquistare che, stando ad alcune stime (http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/nucleareidrogeno.html) si esaurirebbe in meno di 50 anni ovvero ben prima del petrolio.
E' anche errato dire che il nucleare, o meglio la fissione nucleare, non inquina visto che le scorie sono un problema che arriverà ai nostri pronipoti...


Dunque:

L'uranio in Italia non è tantissimo ma il punto non è questo.

Il petrolio è soggetto a forti fluttuazioni di prezzo e lo è sempre stato per alcune caratteristiche non dipendenti dal petrolio stesso:
I giacimenti sono concentrati in aree ben precise e relativamente ristrette della terra (con i paesi portati quindi a fare cartello, cosa che in effetti fanno)
Sopra queste aree per una sfortunata concidenza tra geologia e società umana sono nati alcuni tra i paesi più instabili politicamente che ci siano al mondo.

La natura invece ha distribuito l'uranio in modo più uniforme nella crosta terrestre cosa che (come si è visto in 50 anni di sfruttamento di altri paesi) tende a mantenere i prezzi piuttosto stabili nel tempo con oscillazioni molto basse.
La maggiore stabilità del prezzo crea poi una riduzione della speculazione sul prodotto.

Và da se che il petrolio è più soggetto a oscillazioni dei prezzi.

Sul discorso durata c'è molto da dire...
Innanzitutto considerando tutte le riserve di uranio si arriverebbe intorno ai 200 anni.
In ogni caso sarebbero molto pochi.

La soluzione però è la rigenerazione del combustibile usato.

Questa è una caratteristica intrinseca del combustibile nucleare che, se sfruttata, consentirebbe di far fronte alla richiesta di energia per oltre 4000 anni (se non ricordo male).

Infatti quando il combustibile nucleare è sostituito nella centrale il combustibile usato è stato sfruttato solo per il 5% (circa).
Significa che il 95% (circa) del combustibile può essere riutilizzato (reprocessing).

Per le scorie:
Il discorso è lungo ed è già stato affrontato in altri 3D, magari puoi vedere lì :)


Esistono altre soluzioni più ecologiche ed alla nostra portata: solare, eolico e geotermico
tutte soluzioni già utilizzabili nelle nostre case (un impianto di riscaldamento geotermico costa poco di più di un "tradizionale" a gas ed ha minori costi di gestione, giusto per fare un esempio).

Hola

Nessuno butta a priori quelle soluzioni ma bisogna rendersi conto che non bastano.

Tra tutte le soluzioni che hai elencato quella con più prospettive (anche a livello mondiale) è l'eolico.
Ma non si può mettere ovunque purchè ci sia vento...

Ci sono certe caratteristiche (dei venti e morfologiche) da rispettare, ed in generale la potenza non sarebbe sufficente a coprire il fabbisogno.
Considera che l'eolico ha una densità di potenza molto bassa.

Il solare fotovoltaico può essere utilizzato per la copertura parziale dei picchi giornalieri (magari integrandolo nell'edilizia residenziale) ma non ci si và lontano.

Il geotermico....è ottimo ma ha un problema: necessita di una fonte geotermica...
Ce ne sono ma non molte (a meno di non considerare i vulcani attivi :D )

Freeride
25-01-2006, 10:13
Anche io li ho visti in Inghilterra, e fanno cagare!!! Vanno bene giusto per quelle schifezze che si cucinano loro
Li hai anche provati? I watt restano sempre watt, cmq!
Quelli ad induzione sono fenomenali. :D

Freeride
25-01-2006, 10:17
Ok aspetta che aumentino le centrali nucleari....
per abbassare/stabilizzare il prezzo del greggio basterebbe investire SERIAMENTE in fonti altrenative. Come detto in precedenza in Germania si comperano i nostri rifiuti per bruciarli, qua c'è Brescia che lo fa (se ce ne sono altri ditemelo) e basta. Si risolverebbero 2 problemi in una volta....immondizia e calore.

Se gli italiani pompati dai soliti verdi non vogliono gli inceneritori che dobbimao farci?
Uranio sopratutto non è concentrato in zone medioorientali!

smeg47
25-01-2006, 10:18
Questo dovrebbe far pensare sul diritto di voto ...

facciamo prima un esame per capire se una persona è adatta??

nothinghr
25-01-2006, 10:19
Li hai anche provati? I watt restano sempre watt, cmq!
Quelli ad induzione sono fenomenali. :D
Si purtroppo li ho anche provati, per fare la pasta per 8 persone ci è voluto 2 ore e alla fine è fuso un pezzo del fornello... bellissimi :)

Login
25-01-2006, 10:26
Il punto è che oggi a guardare in giro non ci sono molte centrali nucleari in progettazione, almeno nei paesi ricchi. Il momento buono per investire probabilmente era proprio negli anni 80 ma lo abbiamo clamorosamente perso. Oggi boh, partire con centrali di tipo vecchio da mettere in funzione tra 10-15 anni e che quindi presumibilmente dovrebbero avere un ciclo di vita di 35-40 anni (insomma dal 2020 al 2060 per intenderci) non mi sembra gran che sensato. L'unica cosa sensata magari potrebbe essere quella di recuperare le centrali che abbiamo dismesso, sempre che l'operazione sia economicamente conveniente e sia possibile in tempi ragionevoli (3-5 anni). Ma parliamo di un paio di centrali in tutto. Detto ciò, mi preme ricordare come sempre che ancora non abbiamo un sito per lo stoccaggio delle scorie... senza il quale ogni discorso sul nucleare è solo una chiacchera.

Le tecnologie per risparmiare ci sono e da un sacco di tempo.
Casa clima (http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2902/klimahaus/cc_info.asp)
Pannelli solari per riscaldare l'acqua
Lavatrici con l'ingresso diretto per l'acqua calda (magari riscaldata dai pannelli solari)
Teleriscaldamento
Cogenerazione

ecc... ecc...

Purtroppo in Italia si parla dei problemi solo quando ci scappa il morto.

P.S.: Vi sonsiglio un giretto qui (http://www.fire-italia.it/)

Freeride
25-01-2006, 10:27
Si purtroppo li ho anche provati, per fare la pasta per 8 persone ci è voluto 2 ore e alla fine è fuso un pezzo del fornello... bellissimi :)
De gustibus, nel residence in costa azzura avevo quelli ad induzioni e l'acqua bolliva in un attimo.
Hanno un rendimento del 50% superiore ad un fornello elettrico.
Avessi un contratto da 6kw e il prezzo dell'energia dimezzato li metterei anche qui da me!

jumpermax
25-01-2006, 10:29
Il geotermico....è ottimo ma ha un problema: necessita di una fonte geotermica...
Ce ne sono ma non molte (a meno di non considerare i vulcani attivi :D )
Veramente no, il geotermico in linea di principio è sfruttabile ovunque, almeno per il riscaldamento. Praticamente è composto da una pompa di calore che usa come sorgente il terreno che ha una temperatura nettamente superiore nelle stagioni fredde rispetto all'aria. Il punto è che questi dispositivi sono costosissimi, almeno per ora e richiedono ampie superfici... di fatto vanno bene per chi ha villa con giardino e buona disponibilità economica. Cmq in linea di principio geotermico non è solo legato ad attività vulcaniche... la temperatura del terreno sale con l'aumentare della profondità e si mantiene pressochè costante tutto l'anno. A livello teorico funzia... a livello pratico bisogna vedere i costi.

tdi150cv
25-01-2006, 10:33
facciamo prima un esame per capire se una persona è adatta??

be un esame che possa garantire una cultura base del problema che un referendum affronta non sarebbe male come idea ...

damxxx
25-01-2006, 10:35
Piccola domanda ingenua per i pro nucleare:

"Quanto uranio si estrae, o si potrebbe estrarre, in Italia?"

dire che con il nucleare si risolve la dipendenza energetica dall'estero è, himho, un'emerità cazzata, si cambia solo il combustibile da acquistare che, stando ad alcune stime (http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/nucleareidrogeno.html) si esaurirebbe in meno di 50 anni ovvero ben prima del petrolio.
E' anche errato dire che il nucleare, o meglio la fissione nucleare, non inquina visto che le scorie sono un problema che arriverà ai nostri pronipoti...

Esistono altre soluzioni più ecologiche ed alla nostra portata: solare, eolico e geotermico
tutte soluzioni già utilizzabili nelle nostre case (un impianto di riscaldamento geotermico costa poco di più di un "tradizionale" a gas ed ha minori costi di gestione, giusto per fare un esempio).

Hola

Ho lketto anche io ke la stima dell'esaurimento dell'uranio è di 50 anni, e chiesi a Cristina delle info, lei postò unlink di uno studio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica che diceva ke è vero ke l'uranio potrebbe esaurirsi in 50 anni, ma se consideriamo la scoperta di unovi giacimenti, se si pensa all'uranio presente nell'acqua del mare e si somma il riprocessamente del materiale fissile, la quantità di combistibile fossile arriverebbe a 3000 anni,
le scorie sono un problema relativo, già adesso si è in grado di stoccarle in maniera relativamente sicura (tranni in italia per colpa degli ambientalisti) e con i reattori di prossima generazione è ststo messo fra i primi posti proprio il problema delle scorie, ifatti questi nuovi reattori utilizzando il riprocessamento sono in grado di ridurre il periodo di decadimento delle scorie fino a pochi secoli, se non mi sbaglio lessi 2 o 3, (che è un tempo ragionevolissimo in confronto alle decine di migliaia di anni delle scorie attuali), inoltre tali centrrali possono essere utilizzate anche per produrre idrogeno in grandi quantità ed in modo pulito, senza immettere gas serra

E poi il vantaggio dell'urnanio rispetto al petrolio è che l'uranio è più diffuso sul pianeta, mentre il petrolio si trova concentrato prevalentemente in un relativamente limitata zona del pianeta e qundi totalmente sotto i lcontrollo dei paesi che sono in quella zona

smeg47
25-01-2006, 10:36
be un esame che possa garantire una cultura base del problema che un referendum affronta non sarebbe male come idea ...

oddio.....ste cose mi fanno un poco paura....
non sarebbe più sensato evitare, in alcuni casi, l'uso del referendum e lasciare allle istituzioni il compito di decidere??

Ma simo decisamente fuori argomento :D

evelon
25-01-2006, 10:37
Veramente no, il geotermico in linea di principio è sfruttabile ovunque, almeno per il riscaldamento. Praticamente è composto da una pompa di calore che usa come sorgente il terreno che ha una temperatura nettamente superiore nelle stagioni fredde rispetto all'aria. Il punto è che questi dispositivi sono costosissimi, almeno per ora e richiedono ampie superfici... di fatto vanno bene per chi ha villa con giardino e buona disponibilità economica. Cmq in linea di principio geotermico non è solo legato ad attività vulcaniche... la temperatura del terreno sale con l'aumentare della profondità e si mantiene pressochè costante tutto l'anno. A livello teorico funzia... a livello pratico bisogna vedere i costi.

Certo, ma io mi riferivo ad un impianto di potenza :D .

Un'installazione residenziale (teoricamente) può sfruttare il sistema a pompa di calore (con costi mica da ridere però :D ) ma per un'impianto di potenza occorrono fonti geotermiche attive

skywings
25-01-2006, 10:42
be un esame che possa garantire una cultura base del problema che un referendum affronta non sarebbe male come idea ...
come scriveva il buon Manzoni, la massa raramente ha ragione. Sarà per questo che credo poco nella democrazia? Cmq, anche se il tuo pensiero mi trovo d'accordo... resto dell'idea che gli sforzi resterbbero non premiati. :rolleyes:
Per il resto, il mio pensiero è sempre lo stesso: più facile attuare un risparmio che 'progettare' un nuovo futuro.

lucio68
25-01-2006, 10:43
Veramente no, il geotermico in linea di principio è sfruttabile ovunque, almeno per il riscaldamento. Praticamente è composto da una pompa di calore che usa come sorgente il terreno che ha una temperatura nettamente superiore nelle stagioni fredde rispetto all'aria. Il punto è che questi dispositivi sono costosissimi, almeno per ora e richiedono ampie superfici... di fatto vanno bene per chi ha villa con giardino e buona disponibilità economica. Cmq in linea di principio geotermico non è solo legato ad attività vulcaniche... la temperatura del terreno sale con l'aumentare della profondità e si mantiene pressochè costante tutto l'anno. A livello teorico funzia... a livello pratico bisogna vedere i costi.
E' vero.
Basterebbe piantare un palo di 40/80 metri nel terreno per avere acqua calda e riscaldamento. Del resto si potrebbe integrare anche con pannelli solari e con impianti collegati al camino di casa (per chi ce l'ha).
Il problema sono i costi e i tempi di ammortamento.
Un collega voleva mettere i pannelli solari, ma la spesa (sui 30.000€) l'avrebbe amortizzata in 30 anni, e sono tempi enormi per un privato.
Ancune aziende però potrebbero forse cominciare a sfruttare alcuni di questi metodi per diminuire almeno in parte il consumo.
Il problema più grosso però rimane quello della produzione di energia elettrica, che assorbe la maggior parte delle importazioni di gas.
Stamattina alla radio parlavano della miopia delle amministrazioni locali (soprattutto delle regioni) che hanno boicottato la possibilità di impiantare centrali eoliche (perché sono brutte).
Secondo la persona intervistata (non so chi fosse, ma chi fosse interessato può andarsi a riascoltare il gr1 delle 8 sul sito di radio uno rai) l'eolico in Italia potrebbe coprire fino al 20% del fabbisogno nazionale.
Non so se la cifra sia plausibile, né mi interessa, fatto sta che in ogni caso ci siamo preclusa (e continuiamo a farlo) la possibilità di essere un pelino meno dipendenti dalle importazioni per coprire il nostro fabbisogno energetico. L'egemonia del petrolio ha fatto il resto, rallentando lo sviluppo di tecnologie in grado di sfruttare fonti alternative.
Il nucleare non sarebbe pronto prima di 20 anni? Beh, se non si comincia questi 20 anni diventeranno 200. L'eolico è brutto e inquina? Beh, tutte le centrali sono brutte e inquinano: si tratta solo di scegliere il male minore.
In Francia producono energia elettrica dalla combustione degli pneumatici usati, in Germania dall'immondizia, però gli impianti sono brutti e inquinano... più o meno di una discarica?
Riusciremo mai a vincere la nostra miopia e vedere un po' più in là del nostro naso?

evelon
25-01-2006, 10:46
Ok aspetta che aumentino le centrali nucleari....
per abbassare/stabilizzare il prezzo del greggio basterebbe investire SERIAMENTE in fonti altrenative. Come detto in precedenza in Germania si comperano i nostri rifiuti per bruciarli, qua c'è Brescia che lo fa (se ce ne sono altri ditemelo) e basta. Si risolverebbero 2 problemi in una volta....immondizia e calore.
Le centrali eoliche se si fanno vanno fatte in mare, come in Danimarca ....


Aspetta, non è tutto oro ciò che luccica.

A tutti piacerebbe una fonte in grado di risolvere o ridurre inmodo consistente la ricerca di fonti di energia.
Ma non c'è.

la Danimarca ha 5 milioni di abitanti su un territorio proporzionalmente doppio rispetto all'Italia perfettamente adatto alla produzione eolica (venti forti, costanti, ecc. OVUNQUE), con una miriade di mulini sparsi ognidove. Ebbene, così facendo riesce a produrre solo il 25% dell'energia consumata (e la Danimarca non è industrializzata come l'Italia...)


In Italia sul territorio i posti dove si possono installare generatori eolici non sono moltissimi.
Abbiamo molte coste (molte delle quali però non sono adatte per motivi naturalistici), alla fine quanto ci rimane?

Io sono per installarli dove si può, sarebbe comunque un buon investimento, ma non si può pernsare di ridurre la dipendenza da idrocarburi con questo.


... In particolare entro il 2020 la Cina punta a disporre di impianti eolici per circa 20 mila MW, equivalenti a circa l'1% della domanda elettrica annua prevista a quella data. I progetti di centrali eoliche off-shore si inquadrano nello sforzo che il Paese sta compiendo....

Converrai che l'1% della richiesta prevista in 15 anni è poco più di niente e non intacca che in misura minima la ricerca di fonti.

sider
25-01-2006, 10:51
Aspetta, non è tutto oro ciò che luccica.

A tutti piacerebbe una fonte in grado di risolvere o ridurre inmodo consistente la ricerca di fonti di energia.
Ma non c'è.



In Italia sul territorio i posti dove si possono installare generatori eolici non sono moltissimi.
Abbiamo molte coste (molte delle quali però non sono adatte per motivi naturalistici), alla fine quanto ci rimane?

Io sono per installarli dove si può, sarebbe comunque un buon investimento, ma non si può pernsare di ridurre la dipendenza da idrocarburi con questo.



Converrai che l'1% della richiesta prevista in 15 anni è poco più di niente e non intacca che in misura minima la ricerca di fonti.

Chiaro , però secondo me bisogna prendere dove si può, anche '1% .
Diversificare, pompare + che si può le fonti non inquinanti.

plutus
25-01-2006, 10:51
Oggi boh, partire con centrali di tipo vecchio da mettere in funzione tra 10-15 anni e che quindi presumibilmente dovrebbero avere un ciclo di vita di 35-40 anni


come già postato e documentato i tempi per la costruzione di una centrale sono sui 40 mesi (vedi corea)

nel 2040 si prevede un uso industriale del progetto iter

i paesi che giustamente stanno puntando su fonti alternative chissà perché hanno tutti centrali nucleari

plutus
25-01-2006, 10:52
Io sono per installarli dove si può, sarebbe comunque un buon investimento, ma non si può pernsare di ridurre la dipendenza da idrocarburi con questo.

esatto, ma prima si deve fare altro

RedSky
25-01-2006, 10:55
qualcuno che ha una buona memoria politica (non io :stordita: ) si ricorda che governo c'era e in che anni fù abolito il nucleare in italia? è una pura e semplice curiosità personale (no flame)

Login
25-01-2006, 11:01
Personalmente mi sono comprato una lavatrice doppio ingresso anni fa, va da dio e mi fa risparmiare non poco.
Di sicuro non risolviamo il problema con la cazzata delle lucine stand-by.

jumpermax
25-01-2006, 11:04
In Italia sul territorio i posti dove si possono installare generatori eolici non sono moltissimi.
Abbiamo molte coste (molte delle quali però non sono adatte per motivi naturalistici), alla fine quanto ci rimane?

Io sono per installarli dove si può, sarebbe comunque un buon investimento, ma non si può pernsare di ridurre la dipendenza da idrocarburi con questo.


Ci rimangono gli impianti off-shore, tecnologia ancora nuova ed in forte espansione, che non hanno impatti visivi eclatanti. Il punto è che noi non abbiamo i venti che ci sono nei mari del nord per cui servono impianti in grado di lavorare al meglio con venti più deboli... leggi impianti più grandi. Tutta da valutare la potenzialità dei nostri mari... ma su questo bisogna investire. Per Irlanda e Inghilterra questo tipo di impianti saranno una risorsa notevole negli anni a venire, già con le tecnologie attuali. Per noi... c'è da lavorare.

evelon
25-01-2006, 11:04
Chiaro , però secondo me bisogna prendere dove si può, anche '1% .
Diversificare, pompare + che si può le fonti non inquinanti.

Non è sempre così.

Bisogna vedere se il gioco vale la candela.

http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/certificativerdi_files/image001.gif


Dalla curva più alta in figura si vede come, in condizioni normali, cioè in assenza di incentivazioni governative, le centrali eoliche per essere remunerative dovrebbero essere installate in siti con velocità media del vento superiori a 5.7 m/s. Siti di queste caratteristiche sono abbastanza rari in Italia, essendo presenti per la maggior parte sulle alture a partire da una quota intorno ai 1000 m, con particolare frequenza nelle zone di crinale dei monti. Generalmente si tratta di zone di pregio paesaggistico, tanto è vero che la maggior parte di esse sono protette dalla legge Galasso. Questi siti sono difficili da raggiungere, perché in genere non sono serviti da strade carrabili, o se esiste un accesso, si tratta quasi sempre di strada non adatta al passaggio dei grossi automezzi necessari per il trasporto delle parti degli aerogeneratori. L’attrezzatura di tali siti per accogliere gl’impianti eolici richiederebbe pertanto ingenti spese non considerate nel costo sopra raffigurato. L’effetto di tale extracosto sulla competitività si traduce nella necessità di avere a disposizione siti con velocità media del vento più alta di quella considerata, il che porta ad un ulteriore restringimento del numero dei siti possibili. In definitiva, se le condizioni economiche di libero mercato fossero rispettate, la diffusione dell’eolico in Italia avrebbe una dimensione per così dire fisiologica con insediamenti soltanto nelle zone ad alta remunerazione, cioè nei pochi siti con velocità media del vento (misurata a 10 m dal suolo) superiore ai 6-6.5 m/s. Queste zone, proprio perché molto ventose, si trovano in genere lontano dai centri abitati e quindi con scarso impatto visivo e acustico sui residenti, anche se spesso esse hanno un alto valore paesaggistico e ambientale


(chiedo scusa a zerothehero ed Enel se ho usato parti di loro post)

Il punto è che investire 100 per ottenere l'1% è sciocco se si può investire 150 per ottenere il 15% (sono cifre a caso, per rendere l'idea).

"pompare" delle fonti senza cognizione di causa, per il solo fatto che sono "alternative" porta al disastro.

Ridurre gli sprechi aiuta (ma gli sprechi veri, non 1w del VCR in stand by :doh: ) ma la domanda cresce e la riduzione (pure doverosa) ti fà solo guadagnare tempo.

Utilizzare, ove possibile, le fonti rinnovabili è doveroso ma l'utilizzo non può portare ad impatti troppo pesanti (se non devastanti) alla società nel suo complesso.

La soluzione dell'equazione non è facile, è per queto che in paesi più seri ci si sbatte molto e si fanno piani energetici a lungo termine che non vengono stravolti ogni volta che cambia il governo.

jumpermax
25-01-2006, 11:05
qualcuno che ha una buona memoria politica (non io :stordita: ) si ricorda che governo c'era e in che anni fù abolito il nucleare in italia? è una pura e semplice curiosità personale (no flame)
beh considerato che il referendum è stato nell'86 e che la dc ha governato dal 45 al 94... salvo qualche parentesi tecnica o socialista...

plutus
25-01-2006, 11:06
qualcuno che ha una buona memoria politica (non io :stordita: ) si ricorda che governo c'era e in che anni fù abolito il nucleare in italia? è una pura e semplice curiosità personale (no flame)

il referendum non ha abolito il nucleare, é una scelta che é stata fatta dai governi successivi con la scusa del referendum stesso (che aboliva i fondi agli enti locali)

jumpermax
25-01-2006, 11:06
come già postato e documentato i tempi per la costruzione di una centrale sono sui 40 mesi (vedi corea)

nel 2040 si prevede un uso industriale del progetto iter

i paesi che giustamente stanno puntando su fonti alternative chissà perché hanno tutti centrali nucleari
Non c'è solo la costruzione, c'è la scelta del sito, la progettazione, l'approvazione ... la costruzione è l'ultima fase.

nomeutente
25-01-2006, 11:08
Il punto è che oggi a guardare in giro non ci sono molte centrali nucleari in progettazione, almeno nei paesi ricchi. Il momento buono per investire probabilmente era proprio negli anni 80 ma lo abbiamo clamorosamente perso. Oggi boh, partire con centrali di tipo vecchio da mettere in funzione tra 10-15 anni e che quindi presumibilmente dovrebbero avere un ciclo di vita di 35-40 anni (insomma dal 2020 al 2060 per intenderci) non mi sembra gran che sensato. L'unica cosa sensata magari potrebbe essere quella di recuperare le centrali che abbiamo dismesso, sempre che l'operazione sia economicamente conveniente e sia possibile in tempi ragionevoli (3-5 anni). Ma parliamo di un paio di centrali in tutto. Detto ciò, mi preme ricordare come sempre che ancora non abbiamo un sito per lo stoccaggio delle scorie... senza il quale ogni discorso sul nucleare è solo una chiacchera.
:ave:

evelon
25-01-2006, 11:09
Ci rimangono gli impianti off-shore, tecnologia ancora nuova ed in forte espansione, che non hanno impatti visivi eclatanti. Il punto è che noi non abbiamo i venti che ci sono nei mari del nord per cui servono impianti in grado di lavorare al meglio con venti più deboli... leggi impianti più grandi. Tutta da valutare la potenzialità dei nostri mari... ma su questo bisogna investire. Per Irlanda e Inghilterra questo tipo di impianti saranno una risorsa notevole negli anni a venire, già con le tecnologie attuali. Per noi... c'è da lavorare.


Concordo.

Ma gli investimenti devono essere proporzionati al risultato che ci si aspetta.

tdi150cv
25-01-2006, 11:12
oddio.....ste cose mi fanno un poco paura....
non sarebbe più sensato evitare, in alcuni casi, l'uso del referendum e lasciare allle istituzioni il compito di decidere??

Ma simo decisamente fuori argomento :D

Vero siamo OT ma credo sia importante.
Lasciare alle istituzioni ? Quali le attuali ? Io personalmente ritengo di no ... il referendum , tenendo presente che da noi e' abrogativo , almeno permette la possibilita' di 'esprimere' quello che si pensa.
Il punto e' che non ci si puo' permettere di mandare al voto gente che nemmeno sa di cosa si sta parlando ...
Il tuo diritto non te lo toglie nessuno ma hai almeno l'obbligo di informarti e fare informazione. Personalmente lo trovo piu' democratico. A meno di non voler un paese di ignoranti ... ;)

p.s. ovviamente tra coloro che devono informarsi mi ci metto pure io ...

Swisström
25-01-2006, 11:13
Anche io li ho visti in Inghilterra, e fanno cagare!!! Vanno bene giusto per quelle schifezze che si cucinano loro

:rolleyes:
Si purtroppo li ho anche provati, per fare la pasta per 8 persone ci è voluto 2 ore e alla fine è fuso un pezzo del fornello... bellissimi :)

Mah si dai, generalizziamo... io ho cercato di far bollire l'acqua con un accendino (a gas!!) e non ci son riuscito ... oltretutto mi son pure scottato.

Da questo si evince che le cucine a gas fanno cagare :O Buone giusto per quelle schifezze mediterranee.

(per chi non l'avesse capito.... scherzavo)
*****
:rolleyes: Noi abbiamo la cucina elettrica da sempre, e ... in quanto all'acqua che bolle in due ore... :rotfl:

sii.. mia madre mette l'acqua a bollire alle 6 di mattina così a mezzogiorno è quasi pronta... :rolleyes:

Eh si... proprio uno schifo: http://www.ihob.ch/eu/it/

smeg47
25-01-2006, 11:15
Il tuo diritto non te lo toglie nessuno ma hai almeno l'obbligo di informarti e fare informazione. Personalmente lo trovo piu' democratico. A meno di non voler un paese di ignoranti ... ;)

...sarà per questo che abbiamo il cav. al governo??? :D

Vabbe...scherzi a parte....trovo che la tua sia una via risciosa...escludere qualcuno dal voto è un bel rischio...

Forse sarebbe meglo continuare a parlarne in un altro 3d...

plutus
25-01-2006, 11:15
altra cosa: oggi a livello mondiale ci sono quattro grossi progettisti e costruttori di centrali nucleari che vendono impianti chiavi in mano a chiunque voglia comprarle. Ad esempio i francesi forniscono un impianto completo in meno di tre anni da 1200 MW.

da: ugis

damxxx
25-01-2006, 11:26
Il punto è che oggi a guardare in giro non ci sono molte centrali nucleari in progettazione, almeno nei paesi ricchi. Il momento buono per investire probabilmente era proprio negli anni 80 ma lo abbiamo clamorosamente perso. Oggi boh, partire con centrali di tipo vecchio da mettere in funzione tra 10-15 anni e che quindi presumibilmente dovrebbero avere un ciclo di vita di 35-40 anni (insomma dal 2020 al 2060 per intenderci) non mi sembra gran che sensato. L'unica cosa sensata magari potrebbe essere quella di recuperare le centrali che abbiamo dismesso, sempre che l'operazione sia economicamente conveniente e sia possibile in tempi ragionevoli (3-5 anni). Ma parliamo di un paio di centrali in tutto. Detto ciò, mi preme ricordare come sempre che ancora non abbiamo un sito per lo stoccaggio delle scorie... senza il quale ogni discorso sul nucleare è solo una chiacchera.

Hai ragione che non ci sono centrali in costruzione nei paesi occidentali, ma nel mondo ce ne sono 26 in costruzione secondo l'IAEA ( e sepre l'IAEA prevede nel 2030 un incremento della capacità produttiva di oltre 50% rispetto all'attuale), non è vero che il treno è stato perso, fra qualche anno dovrebbe entrare in funzione i reattori di IV generazione, se non mi sbaglio in Francia ne dovrebbero costruire uno sperimentale, questa potrebbe rivelarsi anche per noi la possibilità di salire sul treno dell'energia nucleare.
Un buon sito per o stoccaggio lo abbiamo...

plutus
25-01-2006, 11:31
Non c'è solo la costruzione, c'è la scelta del sito, la progettazione, l'approvazione ... la costruzione è l'ultima fase.

in paesi dove evidentemente avevano interesse per il problema nel giro di 5 anni hanno fatto tutto...

jumpermax
25-01-2006, 11:34
Concordo.

Ma gli investimenti devono essere proporzionati al risultato che ci si aspetta.
Il governo secondo me si è mosso benissimo solo sul fotovoltaico per ora. Direi giusto investimento, e giusto tipo di investimento che incoraggia l'iniziativa privata, l'allargamento del mercato e quindi, come conseguenza, avrà un abbassamento dei prezzi. Purtroppo su solare termico ed eolico non sembra esserci pari attenzione, anzi sull'eolico la situazione italiana è assai critica, complice anche una certa politica "non nel mio cortile" di diverse autorità locali, di ogni colore politico. Peccato perchè il termico stando agli esperti (Rubbia) è assai promettente.

indelebile
25-01-2006, 11:37
Dunque:



La natura invece ha distribuito l'uranio in modo più uniforme nella crosta terrestre cosa che (come si è visto in 50 anni di sfruttamento di altri paesi) tende a mantenere i prezzi piuttosto stabili nel tempo con oscillazioni molto basse.
La maggiore stabilità del prezzo crea poi una riduzione della speculazione sul prodotto.



Ho paura che tu riproponga dati vecchi, tutto cambia e si aggiorna,il prezzo del uranio è in fortissima crescita, vedi qui http://www.uxc.com/review/uxc_g_30wk-price.html , mentre in questo link c'è uno studio un po vecchio http://www.dani2989.com/matiere1/uraniumprezzo.htm
i paesi che producono uranio non mi sembrano tutti paradisi di libertà..
comunque è vero anche che le centrali nucleari non utilizzano tutti l'uranio, si potrebbe utilizzare il torio, plutonio e attinidi....

jumpermax
25-01-2006, 11:45
Hai ragione che non ci sono centrali in costruzione nei paesi occidentali, ma nel mondo ce ne sono 26 in costruzione secondo l'IAEA ( e sepre l'IAEA prevede nel 2030 un incremento della capacità produttiva di oltre 50% rispetto all'attuale), non è vero che il treno è stato perso, fra qualche anno dovrebbe entrare in funzione i reattori di IV generazione, se non mi sbaglio in Francia ne dovrebbero costruire uno sperimentale, questa potrebbe rivelarsi anche per noi la possibilità di salire sul treno dell'energia nucleare.
Un buon sito per o stoccaggio lo abbiamo...
Se mi parli di tecnologie nuove, ok un discorso di investimento da qua a 15 anni è sensato. Il problema è come arrivare al 2020 nel frattempo con quello che abbiamo. Quanto alle centrali in costruzione, secondo me non è un caso che siano appannaggio dei soli paesi emergenti e che siano di tipo "vecchio" (non so bene le differenze tra le varie generazioni, ma direi di tipo II). Quello che mi chiedo è come mai i paesi occidentali hanno fermato la corsa al nucleare che c'è stata dagli anni 50 fino ai primi anni 90? Solo la Francia ha una quota abbondante di centrali (ci copre l'80% dei consumi elettrici)... ma gli altri? Opinione mia "a spanne" sta venendo a galla un po' per tutti il problema, essenzialmente politico, della gestione delle scorie. Per cui ovvio che nei paesi più ricchi il problema sia sentito più che in quelli emergenti. Per minimizzare la produzione di scorie è necessario il passaggio a sistemi di utilizzo più efficienti (III generazione? IV? non ricordo la parte tecnica :D )
Ma comunque alla fine del discorso il problema, per quanto minimizzato, resta: dove le mettiamo le scorie? Affrontate queste doverose premesse economiche e politiche sono totalmente a favore del nucleare.

giannola
25-01-2006, 12:13
Il problema è come arrivare al 2020 nel frattempo con quello che abbiamo.
No il problema nn è quello, ci arrangeremo, ma a patto che dal 2020 avremo qualcosa di concreto per essere + autosufficienti, altrimenti arrivati a tale data dovremo ulteriormente sperare nei successivi 15 anni.
In questo 3d si è discusso male (pravalentemente quasi sempre in OT), perchè il tema nn era quale fonte energetica è migliore delle altre, ma che aspettiamo a costruire tutto quello che ci serve per renderci liberi dagli altri.
Sono sempre gli altri i fornitori e noi semplici consumatori, questo approccio è catastrofico.
Importiamo elettricità dal nucleare in Francia, la importiano anche dalla Svizzera e dalla Germania.
Gas dalla Libia e dalla Russia.
Dovessi anche sbagliare per eccesso o per difetto il numero di stati il discorso nn cambierebbe, noi nn produciamo energia (nè per noi, nè tanto meno per gli altri).
Lasciando da parte la banale considerazione che se tutte le altre nazioni si fossero comportate come la nostra ora saremmo in un black-out perenne e globale, immaginate che significa se per una serie di sfortuna coincidenze nn ricevessimo più energia dai nostri fornitori.
Non può succedere ? In parte è già così con la Russia, ma se gli altri stati avessero maggiore necessità di energia per i loro cittadini, credete che non esiterebbero a sottrarle dalle quote destinate a noi ?
L'importane è cominciare, sono convinto che è meglio diversificare (nucleare, eolico, ecc.) per non avere problemi quando una risorsa si esaurisce o in sostituzione di una nuova tecnologia, però sottolineo se si continua a tenere la testa sotto la sabbia faremo una brutta fine.

Northern Antarctica
25-01-2006, 12:22
No il problema nn è quello, ci arrangeremo, ma a patto che dal 2020 avremo qualcosa di concreto per essere + autosufficienti, altrimenti arrivati a tale data dovremo ulteriormente sperare nei successivi 15 anni.
In questo 3d si è discusso male (pravalentemente quasi sempre in OT), perchè il tema nn era quale fonte energetica è migliore delle altre, ma che aspettiamo a costruire tutto quello che ci serve per renderci liberi dagli altri.
Sono sempre gli altri i fornitori e noi semplici consumatori, questo approccio è catastrofico.
Importiamo elettricità dal nucleare in Francia, la importiano anche dalla Svizzera e dalla Germania.
Gas dalla Libia e dalla Russia.
Dovessi anche sbagliare per eccesso o per difetto il numero di stati il discorso nn cambierebbe, noi nn produciamo energia (nè per noi, nè tanto meno per gli altri).
Lasciando da parte la banale considerazione che se tutte le altre nazioni si fossero comportate come la nostra ora saremmo in un black-out perenne e globale, immaginate che significa se per una serie di sfortuna coincidenze nn ricevessimo più energia dai nostri fornitori.
Non può succedere ? In parte è già così con la Russia, ma se gli altri stati avessero maggiore necessità di energia per i loro cittadini, credete che non esiterebbero a sottrarle dalle quote destinate a noi ?
L'importane è cominciare, sono convinto che è meglio diversificare (nucleare, eolico, ecc.) per non avere problemi quando una risorsa si esaurisce o in sostituzione di una nuova tecnologia, però sottolineo se si continua a tenere la testa sotto la sabbia faremo una brutta fine.

Ci sono degli stati la cui disponibilità ad esportare energia è superiore ai fabbisogni interni.

Nella fattispecie del gas, c'è ad esempio il Qatar: la disponibilità è talmente elevata che ultimamente stanno facendo lì tutta una serie di impianti GTL (gas to liquid) nei quali si ottiene la benzina a partire dal gas naturale.

Noi abbiamo avuto l'opportunità di acquistare a basso prezzo il gas dal Qatar: la ricordate la storia del gassificatore di Brindisi al quale sarebbe arrivato il metano dal Qatar? Ma naturalmente ad un impianto del genere è stato detto di "no".

Altro che diminuire la temperatura di un grado. Occorrerebbe che le importazioni si fermino per tre mesi, forse qualcuno inizierà a rendersi conto che occorre fare qualcosa.

ninjathoo
25-01-2006, 12:24
gli argomenti sono legati strettamente fra loro.
In Italia nessuno usa il riscaldamento elettrico perche' troppo costoso, e, infatti, per riscaldare le case si usa o il gasolio (derivato del prolio, quindi importato) e/o il gas (importato pure quello).
Se ci fossero centrali nucleari sul territorio italiano, l'energia elettrica, la forma piu' 'nobile' di energia, non verrebbe importata (e quindi il suo prezzo non sarebbe legata a eventi geo-politici internazionali) e costerebbe molto meno.
Costerebbe cosi' poco che per scaldare le case, e per cucinare non si userebbe piu' il gas.Grazie per aver risposto al mio posto, io non sarei stato più dettagliato di qt non ia stato tu. Mi scuso in anticipo di non esserlo stato all'apertura del pst, ma vista l'ora forse mi capirete. Cmq, era proprio ciò che il mio pensiero ql che tu hai scritto.

:)

roadrunner
25-01-2006, 12:25
cosa aggiungere ? Nulla ... il popolino , ai tempi , ha deciso cosi' ...
Non ha saputo riflettere , non ha saputo pensare alle conseguenze , non ha saputo valutare i pro e i contro.
Il problema quindi non e' nella decisione finale ma nell'incapacita' di molti nel valutare le questioni prioritarie del paese ...
Questo dovrebbe far pensare sul diritto di voto ...

Pur concordando sull'errata valutazione del "popolo" (ma erano altri tempi!), se dovessi riflettere sul diritto di voto, quelli che ragionano come te li terrei a 1 km dalle urne :cool:

ninjathoo
25-01-2006, 12:29
basta pensare che in Germania fanno l'elettricità con i rifiuti che produciamo noi e che esportiamo da loro perché nessun paese in Italia vuole ospitare un impianto di smaltimento...Anche ql, i tanto decantati termovalorizzatori, anche in belgio li usano (per produrre energia elettrica sfuttando il principio della macchina a vapore), non ricordo in ql programma l'ho sentito. Noi invece siamo capaci di piangere perchè non sappiamo come smaltire i rifiuti, paghiamo altri stati perchè li brucino al ns posto e qs ci guadagnano pure. E' chiaro che nessun paese in Italia vuole un termovalorizzatore, finchè non si spiega agli abitanti i vantaggi che apporterebbe loro in termini di occupazione, minor costo dell'energia (magari non facendola pagare ai paesi limitrofi) ecc ecc.

damxxx
25-01-2006, 12:41
Se mi parli di tecnologie nuove, ok un discorso di investimento da qua a 15 anni è sensato. Il problema è come arrivare al 2020 nel frattempo con quello che abbiamo. Quanto alle centrali in costruzione, secondo me non è un caso che siano appannaggio dei soli paesi emergenti e che siano di tipo "vecchio" (non so bene le differenze tra le varie generazioni, ma direi di tipo II). Quello che mi chiedo è come mai i paesi occidentali hanno fermato la corsa al nucleare che c'è stata dagli anni 50 fino ai primi anni 90? Solo la Francia ha una quota abbondante di centrali (ci copre l'80% dei consumi elettrici)... ma gli altri? Opinione mia "a spanne" sta venendo a galla un po' per tutti il problema, essenzialmente politico, della gestione delle scorie. Per cui ovvio che nei paesi più ricchi il problema sia sentito più che in quelli emergenti. Per minimizzare la produzione di scorie è necessario il passaggio a sistemi di utilizzo più efficienti (III generazione? IV? non ricordo la parte tecnica :D )
Ma comunque alla fine del discorso il problema, per quanto minimizzato, resta: dove le mettiamo le scorie? Affrontate queste doverose premesse economiche e politiche sono totalmente a favore del nucleare.

Non sono un ingegnere nucleare ma ho letto qualcosa al riguardo, il fatto è che al momento attuale le scorie si possono stoccare con relativa scurezza, ci sono dei metodi efficaci per farlo, il problema non è tanto impedire alle radiazioni di diffondersi nell'aria, ma di conservare le scorie, opportunamente trattate, in modo sicuro per un tempo praticamente infinito, i reattori di IV generazione permettono di abbassare il periodo di decadimento a tempi rgionevoli (si parla sempre di un paio di secoli)

Per le scorie a Scanzano Jonico c'è un sito che le nazioni pagherebbero oro per averlo, è una miniera di sale che ha tutte le caratteristiche fondamentali per un sito da usare cm deposito infatti è geologicamente stabile (se si apre una frattura nel sale questa si richiude da sola) e non presenta infiltrazioni di acqua (se c'è il sale è lapalissiano ke non c sai l'acqua), il problema è che si trova vicino ad un luogo turistico, mentre in Italia (per colpa degli ambientalisti) è megli tenere le scorie non trattate come si dovrebbe in un deposito in cemento vicino alle sponde del Po', cmq c'è qualcuno che ha proposto la costruzione di un sito Europeo sulla scia di quello realizzato in USA

Comunque sono dell'opinione che l'Italia farebbe bene a entrare nel nucleare se appunto si puntasse ad un reattore di questo tipo, e penso che sia opportuno affiancare al nucleare che permette tantissimi vantaggi fra cui la possibilità di generare grosse quantità di idrogeno, alle fonti alternative che hanno delle enormi potenzialità ma non penso che una nazione possa basarsi, almeno attualmente, solo sulle fonti alternative (a parte rari casi come l'islanda)

PS:per ki pensa che risparmiare sul watt del VCR in standby sia inutile consideri provi a moltiplicare quel watt per tutti gli apparecchi che ha in casa, e poi provi amoltiplicare ancora quel risultato per i 60.000.000 di abitanti italiani!

tdi150cv
25-01-2006, 12:44
Pur concordando sull'errata valutazione del "popolo" (ma erano altri tempi!), se dovessi riflettere sul diritto di voto, quelli che ragionano come te li terrei a 1 km dalle urne :cool:


prima di lanciare offese dirette ... leggi tutto quello che ho scritto ... mgari capiresti quello che intendevo ... :rolleyes:

damxxx
25-01-2006, 12:56
Il problema in italia fu sintetizzato da una frase di un politico (non ricordo chi) che in una intervista in un Tg disse:
"In Italia i comitati di quartirere bloccano i comuni, i comuni bloccano le province, le province bloccano le regioni, le regioni bloccano lo stato e i Verdi bloccano tutto"

Sono sempre più convinto che in Italia prevale la cultura cieca del NO a prescindere e la pratica di strumentalizzare ai propri fini qualunque attività e iniziativa, con il risultato di bloccare ogni iniziativa senza valutarne criticamentegli aspetti, e noi italiani (con per furtuna delle eccezioni) pendiamo dalle labbra dei politici e di quello che ci dicono gli altri abbracciano le loro ipotesi spesso solo basandoci su quello che ci dicono e usando come unicche fonti di informazioni, talk show, quotidiani, e Tg ignorando spesso le fonti specializzate che sarebbero quelle da andare a consultare,

più passa il tempo e più mi convinco che forse ci vorrebbe che arrivasse qualcuno e prendesse in mano la situazione e faccia le scelte che andrebbero fatte...

ironmanu
25-01-2006, 12:59
allora datemi un vostro parere:
la mia tv in stanby consuma 7w
il mio stereo acceso consuma 120w mm nn so in stanby,quanto potrei stimare?
il mio vcr/dvd acceso consuma 23w,in standby quanto potrebbe consumare?
poi 1 altra tv quindi altri 5w.Quale potrebbe essere un totale attendibile?

plutus
25-01-2006, 13:03
Non sono un ingegnere nucleare ma ho letto qualcosa al riguardo, il fatto è che al momento attuale le scorie si possono stoccare con relativa scurezza, ci sono dei metodi efficaci per farlo, il problema non è tanto impedire alle radiazioni di diffondersi nell'aria, ma di conservare le scorie, opportunamente trattate, in modo sicuro per un tempo praticamente infinito


ci sono parecchi studi al riguardo, le simulazioni numeriche sono confortanti. Se ti fidi


Comunque sono dell'opinione che l'Italia farebbe bene a entrare nel nucleare se appunto si puntasse ad un reattore di questo tipo,

che non esiste e non esisterà neppure nel 2020

roadrunner
25-01-2006, 13:05
prima di lanciare offese dirette ... leggi tutto quello che ho scritto ... mgari capiresti quello che intendevo ... :rolleyes:

Non era un'offesa diretta.......ma una battuta che voleva farti capire una cosa. Ma forse chiedevo troppo :rolleyes:

crashd
25-01-2006, 13:21
stufa a legna rulezz
2 :D

evelon
25-01-2006, 13:51
Il governo secondo me si è mosso benissimo solo sul fotovoltaico per ora. Direi giusto investimento, e giusto tipo di investimento che incoraggia l'iniziativa privata, l'allargamento del mercato e quindi, come conseguenza, avrà un abbassamento dei prezzi. Purtroppo su solare termico ed eolico non sembra esserci pari attenzione, anzi sull'eolico la situazione italiana è assai critica, complice anche una certa politica "non nel mio cortile" di diverse autorità locali, di ogni colore politico. Peccato perchè il termico stando agli esperti (Rubbia) è assai promettente.


L'eolico necessita per ora di grandi spazi che , almeno in Italia, scarseggiano.
Forse in futuro saranno appetibili i nostri venti e quelli al largo.

Il solare termico è più promettente del fotovoltaico (almeno per ora) e imho andrebbe investito di più di quanto non si faccia ora.
Con il solare termico si possono realizzare anche impianti di teleriscaldamento molto efficenti.

Purtroppo hai perfettamente ragione sul "non nel mio cortile" :muro:

nomeutente
25-01-2006, 13:54
stufa a legna rulezz
Se sei single. ;)

evelon
25-01-2006, 14:13
Ho paura che tu riproponga dati vecchi, tutto cambia e si aggiorna,il prezzo del uranio è in fortissima crescita, vedi qui http://www.uxc.com/review/uxc_g_30wk-price.html , mentre in questo link c'è uno studio un po vecchio http://www.dani2989.com/matiere1/uraniumprezzo.htm
i paesi che producono uranio non mi sembrano tutti paradisi di libertà..
comunque è vero anche che le centrali nucleari non utilizzano tutti l'uranio, si potrebbe utilizzare il torio, plutonio e attinidi....

E' una materia prima e quindi è soggetta ad aumenti di prezzo, mi pare ovvio.

Quallo che lo differenzia dal petrolio è la stabilità relativa del prezzo che storicamente non ha enormi oscillazioni e negli anni si è dimostrato molto, molto più stabile di quello del petrolio.

Infine:
I paesi che producono buona parte dell'uranio sono Australia e Canada che mi sembrano abbastanza affidabili.
In ogni caso, a costo di essere cinico, non ho detto "campioni di libertà" ma "politicamente stabili".
E' la seconda caratteristica quella che influisce sui prezzi non la prima.

LightIntoDarkness
25-01-2006, 14:19
Ben ci sta anche secondo me.
Ma non per la scelta del nucleare-che invece io condivido-ma perchè non siamo in grado di prendere sul serio la legalità. Ecco le conseguenze.

La legge 10/91 (prescritta dalla direttiva europea 76/93) regolamenta i limiti di consumi e la certificazione energetica degli edifici.

Se questa venisse applicata rigorosamente, per riscaldare gli edifici si consumerebbero 14 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno. In realtà se ne consumano di più.

Dal 2002 la legge tedesca, e più di recente la normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissano a 7 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno il consumo massimo consentito nel riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano.
Utilizzando l’etichettatura in vigore negli elettrodomestici, nella Provincia di Bolzano questo livello corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5 litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno.

Serve una politica di controllo e di valutazione degli immobili anche in base a questi parametri.
Per me questo sarebbe progresso.
Aumentare i consumi IMHO non è progresso.

evelon
25-01-2006, 14:27
Quanto alle centrali in costruzione, secondo me non è un caso che siano appannaggio dei soli paesi emergenti e che siano di tipo "vecchio" (non so bene le differenze tra le varie generazioni, ma direi di tipo II). Quello che mi chiedo è come mai i paesi occidentali hanno fermato la corsa al nucleare che c'è stata dagli anni 50 fino ai primi anni 90?

A questo si può rispondere facilmente: non le costruiscono perchè ce l'hanno già.

Sembra una banalità ma è inutile costruire centrali se si è già raggiunta la quota di diversificazione che ci si era prefissati (al netto delle oscillazioni dei prezzi delle materie prime).

In ogni caso considera che recentemente è stata aumentata la vita utile dei reattori (se non erro da 25 a 35 anni ma potrei essere smentito) che equivale alla costruzione di nuove centrali per una fetta rilevante del parco installato.

Solo la Francia ha una quota abbondante di centrali (ci copre l'80% dei consumi elettrici)... ma gli altri? Opinione mia "a spanne" sta venendo a galla un po' per tutti il problema, essenzialmente politico, della gestione delle scorie. Per cui ovvio che nei paesi più ricchi il problema sia sentito più che in quelli emergenti. Per minimizzare la produzione di scorie è necessario il passaggio a sistemi di utilizzo più efficienti (III generazione? IV? non ricordo la parte tecnica :D )

In effetti le nuove centrali producono una quantità minore di scorie.

In realtà si può utilizzare il reprocessing che consente di utilizzare il 95% del combustibile nucleare che le centrali nucleari non utilizzano.

Considera che le scorie a più alta attività sono costituite proprio dal combustibile esaurito e dalle parti da esso irraggiate.

Ci si può spingere (e mi pare che esistano già impianti del genere) nella costruzione di impianti di reprocessing direttamente accanto alle centrali stesse in modo da eliminare la necessità di trasporto delle barre di combustibile.

In ogni caso il problema politico esiste anche per le scorie a media e bassa attività :(


Ma comunque alla fine del discorso il problema, per quanto minimizzato, resta: dove le mettiamo le scorie? Affrontate queste doverose premesse economiche e politiche sono totalmente a favore del nucleare.

I siti geologici individuati a suo tempo dall'ENEA ci sono.

Considerando che gli studi risalgono a quando l'Italia era ancora impegnata nel campo forse si potrebbero ripetere per conferma...ma sono disposto a scommettere sulla levata di scudi di ogni abitante nel raggio di 20Km dal sito individuato, quale esso sia.

Login
25-01-2006, 14:53
...ma sono disposto a scommettere sulla levata di scudi di ogni abitante nel raggio di 20Km dal sito individuato, quale esso sia.

Solo 20Km?

onesky
25-01-2006, 15:04
per fortuna ci ha pensato un referendum.
In Italia con tutti i truffatori, i furbetti e i ladri che ci sono in giro sarebbe troppo alto il rischio di costruire centrali insicure..con cemento armato scadente (lo fanno già adesso nelle abitazioni e senza scrupoli..) con sistemi di sicurezza inadeguati o economici ecc.. ecc... o con personale incompetente che guarda le partite di champion invece di seguire i monitor di sicurezza..

L'Italia non è fatta per il nucleare. Per definizione.
Chernobyl docet.
http://www.lancs.ac.uk/ug/eardley/chernobyl.jpg
http://nomadlife.org/uploaded_images/image22-775729.jpg
http://www.we-make-money-not-art.com/yyy/Model-l.jpg http://archive.greenpeace.org/comms/pics/1020.gif
http://alexcam.paris.free.fr/images/Alone%20in%20Pripyat%20.JPG

damxxx
25-01-2006, 15:23
ci sono parecchi studi al riguardo, le simulazioni numeriche sono confortanti. Se ti fidi



che non esiste e non esisterà neppure nel 2020


Perchè dici che non esiste e non esisterà neanche nel 2020?
i progetti ci sono e sono al vaglio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ed in Francia è prevista la costruzione del reattore sperimentalefra qualche anno (non ricordo quando di preciso)

plutus
25-01-2006, 15:28
Perchè dici che non esiste e non esisterà neanche nel 2020?
i progetti ci sono e sono al vaglio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ed in Francia è prevista la costruzione del reattore sperimentalefra qualche anno (non ricordo quando di preciso)

ti riferisci ad iter no?
é prevista la messa in funzione entro il 2020 con produzione "significativa" verso il 2030-2040

v10_star
25-01-2006, 15:38
basta pensare che in Germania fanno l'elettricità con i rifiuti che produciamo noi e che esportiamo da loro perché nessun paese in Italia vuole ospitare un impianto di smaltimento...

e invece ci sono...

damxxx
25-01-2006, 15:38
per fortuna ci ha pensato un referendum.
In Italia con tutti i truffatori, i furbetti e i ladri che ci sono in giro sarebbe troppo alto il rischio di costruire centrali insicure..con cemento armato scadente (lo fanno già adesso nelle abitazioni e senza scrupoli..) con sistemi di sicurezza inadeguati o economici ecc.. ecc... o con personale incompetente.

L'Italia non è fatta per il nucleare. Per definizione.
Chernobyl docet.
http://www.lancs.ac.uk/ug/eardley/chernobyl.jpg
http://nomadlife.org/uploaded_images/image22-775729.jpg
http://www.we-make-money-not-art.com/yyy/Model-l.jpg http://archive.greenpeace.org/comms/pics/1020.gif
http://alexcam.paris.free.fr/images/Alone%20in%20Pripyat%20.JPG

Beh a dire il vero costruire una centrale nucleare non è così semplice, ci sono dei severi standard di sicurezza da seguire e non credo che possa costruirla la prima ditta venuta, ma credo proprio ke l'appalto vada a ditte specializzate, inoltre credo che il progetto debba essere approvato dall'IAEA e ke immagino farà anche i le sue verifiche degli standard di sicurezza.

Cmq non penserei che il nucleare è morto, anzi, bisogna tener presente che gli studi sulla fusione nucleare continuano e non mi ricordo quali fosssero le previsioni precise ma mi sembra che il primo reattore commercciale è previsto comunque entro questo secolo (mi sembra di ricordare entro il 2050 ma non ne sono sicuro)

damxxx
25-01-2006, 15:39
ti riferisci ad iter no?
é prevista la messa in funzione entro il 2020 con produzione "significativa" verso il 2030-2040

No scusa mi riferivo al reattore di 4 generazione

giannola
25-01-2006, 16:51
L'Italia non è fatta per il nucleare. Per definizione.
Chernobyl docet.


Faccio una premessa: fu strumentale indire allora, sulla scorta delle notizie e delle immagini che venivano da Chernobyl, un referendum per l'abolizione del nucleare perchè la gente ha il diritto di scegliere con la calma e gli opportuni ragionamenti, nn sulla scorta di paure ed ansie dovute ad un incidente.
Quanto alla tua affermazione nn so se prenderla per demagogica oppure come opportunistica.
Non intendo aggredirti per farmi ragione, ma dicendo una cosa del genere dimentichi(o fai finta di dimenticare) che a 30 km dalle nostre frontiere ci sono le centrali nucleari (quelle che ci danno l'elettricità).
Rispetto a Chernobyl (la cui nube da noi è arrivata in 48 ore) sono molto più vicine, anzi parlando di nucleare 30 km sono una bazzecola.
Cosa cambierebbe se scoppiasse una di quelle al posto di una (eventuale) italiana ?

ulk
25-01-2006, 17:18
gli argomenti sono legati strettamente fra loro.
In Italia nessuno usa il riscaldamento elettrico perche' troppo costoso, e, infatti, per riscaldare le case si usa o il gasolio (derivato del prolio, quindi importato) e/o il gas (importato pure quello).
Se ci fossero centrali nucleari sul territorio italiano, l'energia elettrica, la forma piu' 'nobile' di energia, non verrebbe importata (e quindi il suo prezzo non sarebbe legata a eventi geo-politici internazionali) e costerebbe molto meno.
Costerebbe cosi' poco che per scaldare le case, e per cucinare non si userebbe piu' il gas.

Sogna, sogna le tariffe in America sono poco più basse e siamo in America. Il fatto è che si utilizzano una marea di condizionatori. quindi non è vero che si usa principalmente gasolio e metano per il riscaldamento.

ulk
25-01-2006, 17:19
Non intendo aggredirti per farmi ragione, ma dicendo una cosa del genere dimentichi(o fai finta di dimenticare) che a 30 km dalle nostre frontiere ci sono le centrali nucleari (quelle che ci danno l'elettricità).


E allora? Pensa quando dovranno dismetterle per forza.. ai costi di smaltimento che sono enormi.

giannola
25-01-2006, 19:17
E allora? Pensa quando dovranno dismetterle per forza.. ai costi di smaltimento che sono enormi.
e allora dire che a casa propria nn si vuole una cosa perchè è molto pericolosa, ma ci si contenta che ce l'abbia il vicino della porta accanto, è privo di buon senso.
Se questa cosa distrugge un palazzo, lo fa sia che stia nel proprio appartamento, sia che stia nell'appartamento del vicino.
Il nucleare ora come ora è l'energia a più alto potenziale, nessuno vi rinuncerà fino a quando nn si avrà un energia più potente.
Certamente l'eolica è un energia utile, ma nn si può riempire il mondo di pale per avere l'energia desiderata.
Come ho detto è importante la diversificazione delle produzioni di energia, quindi tutte utili ma nessuna fondamentale.

ironmanu
25-01-2006, 20:16
Ben ci sta anche secondo me.
Ma non per la scelta del nucleare-che invece io condivido-ma perchè non siamo in grado di prendere sul serio la legalità. Ecco le conseguenze.

La legge 10/91 (prescritta dalla direttiva europea 76/93) regolamenta i limiti di consumi e la certificazione energetica degli edifici.

Se questa venisse applicata rigorosamente, per riscaldare gli edifici si consumerebbero 14 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno. In realtà se ne consumano di più.

Dal 2002 la legge tedesca, e più di recente la normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissano a 7 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno il consumo massimo consentito nel riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano.
Utilizzando l’etichettatura in vigore negli elettrodomestici, nella Provincia di Bolzano questo livello corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5 litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno.

Serve una politica di controllo e di valutazione degli immobili anche in base a questi parametri.
Per me questo sarebbe progresso.
Aumentare i consumi IMHO non è progresso.


ecco centrato il principale problema almeno per le utenze domestiche!

onesky
25-01-2006, 21:05
Cosa cambierebbe se scoppiasse una di quelle al posto di una (eventuale) italiana ? molto, visto che io abito a Roma: a quei 30 km aggiungine altri 600.

plutus
25-01-2006, 22:28
molto, visto che io abito a Roma: a quei 30 km aggiungine altri 600.

continuiamo a ragionare cosi che va bene...

jumpermax
25-01-2006, 22:42
In ogni caso il problema politico esiste anche per le scorie a media e bassa attività :(



I siti geologici individuati a suo tempo dall'ENEA ci sono.

Considerando che gli studi risalgono a quando l'Italia era ancora impegnata nel campo forse si potrebbero ripetere per conferma...ma sono disposto a scommettere sulla levata di scudi di ogni abitante nel raggio di 20Km dal sito individuato, quale esso sia.
Beh appunto hai detto niente. Mica basta individuare un sito idoneo, bisogna avere anche la volontà e la capacità politica di realizzarlo. Io ho forti dubbi che nelle situazioni attuali ci si riesca. Magari tra 10 anni quando pagheremo la benzina 8€ al litro e ci sarà il divieto di tenere più di 16 gradi di temperatura in casa d'inverno sarà più facile convincere l'opinione pubblica... :D

m4st3rx
25-01-2006, 22:54
basta pensare che in Germania fanno l'elettricità con i rifiuti che produciamo noi e che esportiamo da loro perché nessun paese in Italia vuole ospitare un impianto di smaltimento...

Tranne Brescia, tra le prime e piu' moderne in europa da questo punto di vista, oltre a smaltire tutti i suoi rifiuti, creando inoltre energia elettrica e gas, smaltisce (a caro prezzo) anche i rifiuti di Campania ed altre regioni se non erro.

maxsona
25-01-2006, 22:59
No TAV

No nuclerare

No rigassificatori

No inceneritori

No antenne dei cellurali

.
.
.

Dove vuole finire questo paese ?

Se ci fosse una crisi energetica fossi il governo tarerei tutti i contatori a 1 Kw perchè di più non ce ne, penso che quando accenderemo il phon e salta il contatore sparirà qualche no.

ninjathoo
25-01-2006, 23:41
Ho letto tutto, mi domando: Se una centrale scoppiasse?????? Intanto continuiamo a morire di tumore a causa dell'inquinamento, di incidenti stradali, di incidenti sul lavoro ecc. E nessuno si pone mai un "se". Se non lavorassimo, non moriremmo di incidenti sul lavoro. Se stessimo chiusi in casa non moriremmo di incidenti stradali. Se non consumassimo oli combustibili vari o gas non moriremmo per l'inquinamento. Ora mi chiedo, stiamo morendo in modo certo per molte cazzate, perchè ci poniamo un condizionale proprio sulle centrali nucleari? Ma dico io....... Domani esco di casa e non so se faccio ritorno e mi preoccupo se scoppia una centrale nucleare? Quà qcn ha citato cernobil come se le centrali nucleari esplodessero ogni giorno! In ql caso, ci furono una serie di circostanze sfortunate (una volta Cristinaaemiliana le spiegò) che dubito possano ripetersi (nell'ex URSS le centrali vanno ancora), in Italia basterebbe solo fare attenzione nelle assunzioni dei dipendenti che non siano amici degli amici che fino a qc giorno prima venivano portati a spasso dalle pecore (perchè loro non erano in grado di condurle) e poi assunti come ing nucleari esperti!

maxsona
25-01-2006, 23:48
Un incidente come Chernobyl poteva succedere solo in Russia in qui il termine "sicurezza" era sconosciuto :rolleyes:

I reattori erano di tipo RBMK-1000, un reattore a canali, moderato a grafite e refrigerato ad acqua. Una caratteristica di questo reattore è quella di operare a coefficiente di vuoto positivo. Praticamente, con l'aumentare della temperatura, la reazione nucleare anziché fermarsi diverge. Tale caratteristica è vietata nei reattori occidentali per motivi di sicurezza. Infatti se manca il liquido refrigerante, il reattore deve essere in grado di spegnersi automaticamente, senza interventi umani o di mezzi meccanici.

Questo tipo di reattore produce una potenza di circa 3200 MW termici, producendo 1000 MW elettrici. L'idea di base di questo reattore era la produzione di elettricità per uso civile e di plutonio ad uso militare. A tale scopo, per aumentare l'efficenza del sistema, ogni caratteristica era volta a questo fine, anche a costo di diminuirne la sicurezza. Innanzitutto la scelta della grafite come moderatore: questa sostanza viene utilizzata per moderare i neutroni e soprattutto per facilitare la produzione di Plutonio 239. Nei reattori civili occidentali si utilizzano leghe in zirconio. Gli inglesi per le loro centrali utilizzavano grafite, ma utilizzando come refrigerante gas inerti, come anidride carbonica o elio.
Per migliorare il trasferimento termico il reattore è a canali. Simile idea del reattore a canali è praticata anche dai canadesi nel loro reattore (CANDU). Tuttavia il progetto sovietico non teneva conto di contenere i tubi in altri tubi per motivi di sicurezza. Infine viene utilizzata acqua naturale, per semplificare il progetto e per produrre direttamente vapore da convogliare alle turbine, senza circuiti intermedi. L'acqua e la grafite ad alte temperature reagiscono, liberando idrogeno.

ninjathoo
26-01-2006, 00:53
Un incidente come Chernobyl poteva succedere solo in Russia in qui il termine "sicurezza" era sconosciuto :rolleyes:

I reattori erano di tipo RBMK-1000, un reattore a canali, moderato a grafite e refrigerato ad acqua. Una caratteristica di questo reattore è quella di operare a coefficiente di vuoto positivo. Praticamente, con l'aumentare della temperatura, la reazione nucleare anziché fermarsi diverge. Tale caratteristica è vietata nei reattori occidentali per motivi di sicurezza. Infatti se manca il liquido refrigerante, il reattore deve essere in grado di spegnersi automaticamente, senza interventi umani o di mezzi meccanici.

Questo tipo di reattore produce una potenza di circa 3200 MW termici, producendo 1000 MW elettrici. L'idea di base di questo reattore era la produzione di elettricità per uso civile e di plutonio ad uso militare. A tale scopo, per aumentare l'efficenza del sistema, ogni caratteristica era volta a questo fine, anche a costo di diminuirne la sicurezza. Innanzitutto la scelta della grafite come moderatore: questa sostanza viene utilizzata per moderare i neutroni e soprattutto per facilitare la produzione di Plutonio 239. Nei reattori civili occidentali si utilizzano leghe in zirconio. Gli inglesi per le loro centrali utilizzavano grafite, ma utilizzando come refrigerante gas inerti, come anidride carbonica o elio.
Per migliorare il trasferimento termico il reattore è a canali. Simile idea del reattore a canali è praticata anche dai canadesi nel loro reattore (CANDU). Tuttavia il progetto sovietico non teneva conto di contenere i tubi in altri tubi per motivi di sicurezza. Infine viene utilizzata acqua naturale, per semplificare il progetto e per produrre direttamente vapore da convogliare alle turbine, senza circuiti intermedi. L'acqua e la grafite ad alte temperature reagiscono, liberando idrogeno.Vabbè, ora non esageriamo, se trovo il post di Cristina lo linko. In ql'occasione mancava un ing nucleare che sapesse gestire la situazione e che (se ci fosse stato) avrebbe interrotto il processo.

;)

ninjathoo
26-01-2006, 01:01
Trovata!!! La spiegazione è a qs indirizzo

http://www.hwupgrade.org/forum/viewtopic.php?t=5047&highlight=chernobil

:)

maxsona
26-01-2006, 07:11
Vabbè, ora non esageriamo, se trovo il post di Cristina lo linko. In ql'occasione mancava un ing nucleare che sapesse gestire la situazione e che (se ci fosse stato) avrebbe interrotto il processo.

;)
Non ho esagerato, quel tipo di reattori era proibito in occidente, anche gli UK è vero unilizzavano la grafite come moderatore ma utilizzando come refrigerante gas inerti, come anidride carbonica o elio, Chernobil era solo un modo economico per produrre Plutonio 239.

Login
26-01-2006, 08:32
Trovata!!! La spiegazione è a qs indirizzo

http://www.hwupgrade.org/forum/viewtopic.php?t=5047&highlight=chernobil

:)

Non si possono più vedere le foto. Qualcuno per caso le ha salvate?

Nel post di cristina si evince che il disastro che è successo sembra quasi si sia fatto di tutto per causarlo.

evelon
26-01-2006, 08:57
Nel post di cristina si evince che il disastro che è successo sembra quasi si sia fatto di tutto per causarlo.


Quasi ;)

L'incompetenza regnò sovrana nella sala controllo per tutto il tempo grazie ai tecnici "di partito" :D

Notevole soprattutto la decisione di escludere i sistemi automaci di sicurezza (che c'erano anche se non sofisticati), di spegnere i computer di controllo dei parametri e di violare le procedure operative portando il reattore ad operare fuori dalle specifiche di progetto :D

Ecco cosa è successo:


April 25
Day 1

1:00 am The reactor was running at full power with normal operation. Steam power was directed to both turbines of the power generators. Slowly the operators began to reduce power for the test. The purpose of the test was to observe the dynamics of the RMBK reactor with limited power flow.



1:05 pm Twelve hours after power reduction was initiated the reactor reached 50% power. Now only one turbine was needed to take in the decreased amount of steam caused by the power decrease and turbine #2 was switched off.



2:00 pm Under the normal procedures of the test the reactor would have been reduced to 30% power, but the Soviet electricity authorities refused to allow this because of an apparent need for electricity elsewhere, so the reactor remained at 50% power for another 9 hours, with the safety protocols and computers switched off.





April 26
Day 2

12:28 am The Chernobyl staff received permission to resume the reactor power reduction. One of the operators made a mistake. Instead of keeping power at 30%, he forgot to reset a controller which caused the power to plummet to 1% because of water which was now filling the core, and xenon (a neutron absorber) which was building up in the reactor. This amount of power was too low for the test. The water added to the reactor is heated by the neuclear reaction and turned into steam to turn the turbines of the generator.



1:00-1:20 am The operator forced the reactor up to 7% power by removing all but 6 of the control rods. This was a violation of porcedure and the reactor was never built to operate at such low power. The RBMK reactor is unstable when its core is filled with water. The operator tried to take over the flow of the water which was returning from the turbine manually which is very difficult because small temperature changes can cause large power fluctuations. The operator was not succesful in getting the flow of water corrected and the reactor was getting increasingly unstable. The operator disabled emergency shutdown procedures because a shutdown would abort the test.


1:22 am By 01:22, when the operators thought they had the most stable conditions, they decided to start the test. The operator blocked automatic shutdown on low water level and the loss of both turbines because of a fear that a shutdown would abort the test and they would have to repeat tests.


1:23 am
(The test begins) The remaining turbine was shut down
1:23:40 am Power in the reactor began to gradually rise because of the reduction in water flow caused by the turbine shutdown which lead to an increase in boiling. The operator initiated manual shut down which lead to a quick power increase due to the control rod design.

1:23:44 am Disaster Point- The reactor reached 120 times its full power. All the radioactive fuel disintegrated, and pressure from all of the excess steam which was supposed to go to the turbines broke every one of the pressure tubes and blew off the entire top shield of the reactor.



BOOOOMMMM :D

E' proprio per la totale scemenza del personale della sala controllo che Chernobyl non può essere portato come esempio della pericolosità del nucleare.

Ok, che la centrale non era avanzatissima....ma il disastro è stato causato

Login
26-01-2006, 10:25
Quasi ;)

L'incompetenza regnò sovrana nella sala controllo per tutto il tempo grazie ai tecnici "di partito" :D

Notevole soprattutto la decisione di escludere i sistemi automaci di sicurezza (che c'erano anche se non sofisticati), di spegnere i computer di controllo dei parametri e di violare le procedure operative portando il reattore ad operare fuori dalle specifiche di progetto :D

Ecco cosa è successo:



BOOOOMMMM :D

E' proprio per la totale scemenza del personale della sala controllo che Chernobyl non può essere portato come esempio della pericolosità del nucleare.

Ok, che la centrale non era avanzatissima....ma il disastro è stato causato

Non mi è ancora ben chiaro im motivo di questo test kamikaze, cioè, che cacchio dovevano verificare a queste assurde condizioni?

giannola
26-01-2006, 10:45
molto, visto che io abito a Roma: a quei 30 km aggiungine altri 600.
intanto il tuo è un ragionamento egoistico, perchè ti guardi il tuo e nn pensi ai milioni di persone in Italia che abitano invece vicino ai confini, ai milanesi, ai torinesi, ai valdostani, ecc. i quali sarebbero esposti alla terribile forza radioattiva.
A parte tutto se la centrale è a 600 o a 630 km nn cambia niente.
Mi ripeto, visto che dimostri di nn leggere bene i post, da chernobyl (ti invito a cercare dove si trova sulla catina geografica e fare il confronto delle distanze) parte della nube radioattiva è giunta nel nord italia in sole 24 ore.
Pensi che a Roma saresti al sicuro per soli 30 km in più di distanza?

giannola
26-01-2006, 10:46
No TAV

No nuclerare

No rigassificatori

No inceneritori

No antenne dei cellurali

.
.
.

Dove vuole finire questo paese ?

Se ci fosse una crisi energetica fossi il governo tarerei tutti i contatori a 1 Kw perchè di più non ce ne, penso che quando accenderemo il phon e salta il contatore sparirà qualche no.

Ci è piaciuto parecchio fare in questi anni la politica degli struzzi :D

evelon
26-01-2006, 10:47
Non mi è ancora ben chiaro im motivo di questo test kamikaze, cioè, che cacchio dovevano verificare a queste assurde condizioni?


Probabilmente il livello di fesseria media dei responsabili :D

In realtà volevano (nelle loro intenzioni) testare cosa succedeva ad un reattore di quel tipo se ci fosse stata una perdita di potenza.

beh...del resto...chiedere ai progettisti una simulazione avrebbe richiesto troppo tempo...meglio spegnere computer e controlli e provare direttamente :D

onesky
26-01-2006, 10:49
continuiamo a ragionare cosi che va bene...
certo che va bene. Innato spirito di autoconservazione dell'uomo.

evelon
26-01-2006, 10:54
Probabilmente il livello di fesseria media dei responsabili :D

In realtà volevano (nelle loro intenzioni) testare cosa succedeva ad un reattore di quel tipo se ci fosse stata una perdita di potenza.

beh...del resto...chiedere ai progettisti una simulazione avrebbe richiesto troppo tempo...meglio spegnere computer e controlli e provare direttamente :D


Ovviamente oltre a spegnere tutti i sistemi di sicurezza sono stati molto scrupolosi nel fare in modo che nessuna persona competente (un ing nucleare o un fisico) fosse nelle vicinanze della sala controllo :D

onesky
26-01-2006, 10:55
intanto il tuo è un ragionamento egoistico, perchè ti guardi il tuo e nn pensi ai milioni di persone in Italia che abitano invece vicino ai confini, ai milanesi, ai torinesi, ai valdostani, ecc. i quali sarebbero esposti alla terribile forza radioattiva.
A parte tutto se la centrale è a 600 o a 630 km nn cambia niente.
nel tuo post parlavi di 30 km. Ti ho mostrato che il centro sud dell'italia si trova a distanze ben piu' maggiori di 30 km. E la questione cambia eccome.

Mi ripeto, visto che dimostri di nn leggere bene i post, da chernobyl (ti invito a cercare dove si trova sulla catina geografica e fare il confronto delle distanze) parte della nube radioattiva è giunta nel nord italia in sole 24 ore.
Pensi che a Roma saresti al sicuro per soli 30 km in più di distanza?
a 630km di distanza - e non 30 come dici tu - almeno non avremo i cani a tre teste e i bambini con 6 dita con i quali le popolazioni ukraine che si trovavano nelle vicinanze di Chernobyl e della bielorussia meridionale ancora fanno i conti. E scusami se il ragionamento appare cinico ma evidentemente se si facesse un referendum ancora oggi il centro-sud italia voterebbe contro. Forse al nord non è così.

Login
26-01-2006, 10:56
Probabilmente il livello di fesseria media dei responsabili :D

In realtà volevano (nelle loro intenzioni) testare cosa succedeva ad un reattore di quel tipo se ci fosse stata una perdita di potenza.

beh...del resto...chiedere ai progettisti una simulazione avrebbe richiesto troppo tempo...meglio spegnere computer e controlli e provare direttamente :D

Ma pensa te. Non so da quanto fosse operativa la centrale, immagino da poco se tentavano di effettuare ancora test di questo genere.
Probabilmente sarebbe ancora li a funzionare, non penso sia l'unica centrale di questo genere, quindi se le altre non sono scoppiate un motivo ci sarà.

evelon
26-01-2006, 10:58
Ma pensa te. Non so da quanto fosse operativa la centrale, immagino da poco se tentavano di effettuare ancora test di questo genere.
Probabilmente sarebbe ancora li a funzionare, non penso sia l'unica centrale di questo genere, quindi se le altre non sono scoppiate un motivo ci sarà.


Infatti.

Pur con tutti i limiti del progetto la centrale funzionava correttamente, non era stata progettata da scemi...

Non a caso gli altri 3 reattori della centrale sono ancora in funzione (o sono stati spenti da poco)

blamecanada
26-01-2006, 10:58
Ovviamente oltre a spegnere tutti i sistemi di sicurezza sono stati molto scrupolosi nel fare in modo che nessuna persona competente (un ing nucleare o un fisico) fosse nelle vicinanze della sala controllo :D
Anche perché nessun ingegnere nucleare o fisico avrebbe permesso una cosa così stupida :muro:.

plutus
26-01-2006, 10:59
Ma pensa te. Non so da quanto fosse operativa la centrale, immagino da poco se tentavano di effettuare ancora test di questo genere.


test di vario genere vengono sempre e comunque fatti...

evelon
26-01-2006, 11:01
Anche perché nessun ingegnere nucleare o fisico avrebbe permesso una cosa così stupida :muro:.

I sistemi di sicurezza sono solo degli impedimenti messi dai borghesi imperialisti per sabotare i progetti dei gloriosi tecnici scelti direttamente dal partito :fagiano:

Login
26-01-2006, 12:31
test di vario genere vengono sempre e comunque fatti...
Oddio, se è successo quello che è successo penso fosse il primo di quel genere.

plutus
26-01-2006, 12:41
Oddio, se è successo quello che è successo penso fosse il primo di quel genere.

non lo posso sapere ovviamete: ma é normale fare dei test, simulare delle situazioni di emergenza, ecc..insomma vedere che tutto siain regola. Certo quando si fa lo si fa con la testa...

giannola
26-01-2006, 14:03
nel tuo post parlavi di 30 km. Ti ho mostrato che il centro sud dell'italia si trova a distanze ben piu' maggiori di 30 km. E la questione cambia eccome.


a 630km di distanza - e non 30 come dici tu - almeno non avremo i cani a tre teste e i bambini con 6 dita con i quali le popolazioni ukraine che si trovavano nelle vicinanze di Chernobyl e della bielorussia meridionale ancora fanno i conti. E scusami se il ragionamento appare cinico ma evidentemente se si facesse un referendum ancora oggi il centro-sud italia voterebbe contro. Forse al nord non è così.

forse nn mi sono spiegato bene (spero invece di nn dover capire in seguito che fai solo finta di nn capire).
Il nucleare procura dei danni di un certo tipo entro un certo raggio, a mano a mano che ci si allontana questi diventano meno letali.
La distanza a cui ti trovi dalle attuali centrali, pur nn essendo immediatamente letale, risulterebbe suo malgrado una distanza per la quale gli effetti della radioattivita potrebbero manifestarsi in un tempo più lungo, sebbene possano nn essere mortali.
Nella fattispecie se la centrale, anzichè essere distante 630 km, ovvero in terra Francese, fosse distante 600 km, ovvero nel territorio italiano, mi vieni a dire che avresti paura di morire ?
Se la tua risposta è affermativa, ne posso trarre solo che ti stai arrampicando sugli specchi e il mascheri il tuo pregiudizio per ragionevolezza.
Il nucleare se ben controllato, nn crea pericolo, per una volta mi trovo in totale accordo con maxsona.
Se l'Italia continua a fare la politica dello struzzo nel campo della ricerca energietica ci troveremo presto in condizioni peggiori del black-out che ci paralizzò un paio di anni fa.
Il Pc da cui scrivete necessita di energia, così pure il telefonino e qualunque cosa che ci circonda, abbiamo assolutamente bisogno di produrre energia per conto nostro, nn tanto per averla ad un costo inferiore, ma per essere autosufficienti.

ninjathoo
26-01-2006, 14:27
Non si possono più vedere le foto. Qualcuno per caso le ha salvate?

Nel post di cristina si evince che il disastro che è successo sembra quasi si sia fatto di tutto per causarlo.Le foto sono a qs indirizzo, vai avanti col tasto next e alla fine attento a non vomitare sulla tastiera.


http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/chapter1.html

;)

ninjathoo
26-01-2006, 14:32
Non mi è ancora ben chiaro im motivo di questo test kamikaze, cioè, che cacchio dovevano verificare a queste assurde condizioni?Era un test per valutare qt tempo continuasse a girare l'alternatore a turbine spente, quindi penso sia stato fatto per vedere se si poteva risparmiare qcs di combustibile (non ne sono sicuro, ci vorrebbe Cristina per spiegare bene).

;)

Northern Antarctica
26-01-2006, 14:35
Era un test per valutare qt tempo continuasse a girare l'alternatore a turbine spente, quindi penso sia stato fatto per vedere se si poteva risparmiare qcs di combustibile (non ne sono sicuro, ci vorrebbe Cristina per spiegare bene).

;)

come fa a girare l'alternatore se le turbine sono spente??? :confused: :D

ninjathoo
26-01-2006, 14:36
I sistemi di sicurezza sono solo degli impedimenti messi dai borghesi imperialisti per sabotare i progetti dei gloriosi tecnici scelti direttamente dal partito :fagiano:E-Ehm!!!! Dimentichi che moltissime volte anche nei paesi imperialisti usano fare test simili (non col nucleare, per carità) pur di non spendere soldi in test simulati?

No, non lo dimentichi, la tua era solo una battuta!

;)

ninjathoo
26-01-2006, 14:40
come fa a girare l'alternatore se le turbine sono spente??? :confused: :D
Si desiderava fare un esperimento per vedere per quanto tempo continuasse a girare l'alternatore avendo staccato la turbina L'ha detto un ing nucleare, quindi io mi fido. Staccate, spente, che differenza fà? Fatto stà che l'alternatore girava da solo. Poi, perchè lo chiedi a me bello??? Chiedilo a chi ha fatto l'esperimento!

:D

Login
26-01-2006, 14:41
Le foto sono a qs indirizzo, vai avanti col tasto next e alla fine attento a non vomitare sulla tastiera.


http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/chapter1.html

;)

Parlavo di quelle in Hi-res, ce ne saranno una dozzina ma il link non funziona.

ninjathoo
26-01-2006, 14:46
forse nn mi sono spiegato bene (spero invece di nn dover capire in seguito che fai solo finta di nn capire).
Il nucleare procura dei danni di un certo tipo entro un certo raggio, a mano a mano che ci si allontana questi diventano meno letali.
La distanza a cui ti trovi dalle attuali centrali, pur nn essendo immediatamente letale, risulterebbe suo malgrado una distanza per la quale gli effetti della radioattivita potrebbero manifestarsi in un tempo più lungo, sebbene possano nn essere mortali.
.Infatti, penso che tu ti sia spiegato un po' male, vediamo se capisce così! Se abiti nella centrale e sotto il reattore, muori e amen. Più ti allontani più si verificano gli effetti devastanti di cui tu parlavi (bimbi a due teste, cani a sei zampe ecc), fino a qd la distanza non fà si che gli effetti siano del tutto nulli. Penso che 600 o 1000 km di distanza siano proprio ql che fanno più paura. Io preferirei morire per l'esplosione piuttosto che subirne gli effetti postumi! Il resto è come già detto :mc:

ninjathoo
26-01-2006, 14:50
Parlavo di quelle in Hi-res, ce ne saranno una dozzina ma il link non funziona.
:confused: :confused: :confused: Perdona l'ignoranza ma non capisco cosa sia!

Northern Antarctica
26-01-2006, 15:00
L'ha detto un ing nucleare, quindi io mi fido. Staccate, spente, che differenza fà? Fatto stà che l'alternatore girava da solo. Poi, perchè lo chiedi a me bello??? Chiedilo a chi ha fatto l'esperimento!

:D

:p

Adesso ho riletto qualcosa sull'argomento, l'esperimento consisteva in questo: cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento del reattore durante un'interruzione di energia elettrica tramite l'energia cinetica residua restante nel treno turbina-generatore. Quindi la turbina veniva spenta e l'alternatore rimaneva in marcia per inerzia, ok, così è chiaro :D

ninjathoo
26-01-2006, 15:01
Veramente, a quanto ne so io, cercavano il limite minimo di funzionamento senza pompe e turbine. Dire a turbine staccate (come ha fatto un Ing Nucelare) non è lo stesso??? :confused: :confused: Il tutto è stato causato, sempre secondo le informazioni in mio possesso, principalmente dalla struttura del reattore, un tipo obsoleto moderato a grafite sulla falsariga di quello di Fermi prima della IIWW che non avrebbe potuto, per limiti strutturali, consentire certe manovre.

CiaoE quà che ti sbagli, se non avessero fatto ql'esperimento, il reattore sarebbe ancora lì, tranquillo a funzionare (come ha detto anche Evelon). Inoltre se ci fosse stato qc tecnico "adatto", il disastro non sarebbe cmq avvenuto!

;)

ninjathoo
26-01-2006, 15:03
:p

Adesso ho riletto qualcosa sull'argomento, l'esperimento consisteva in questo: cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento del reattore durante un'interruzione di energia elettrica tramite l'energia cinetica residua restante nel treno turbina-generatore. Quindi la turbina veniva spenta e l'alternatore rimaneva in marcia per inerzia, ok, così è chiaro :DE' bello discutere con te, non ti attacchi ai puntini e capisci al volo!

:)

onesky
26-01-2006, 15:36
forse nn mi sono spiegato bene. infatti

Il nucleare procura dei danni di un certo tipo entro un certo raggio, a mano a mano che ci si allontana questi diventano meno letali.
La distanza a cui ti trovi dalle attuali centrali, pur nn essendo immediatamente letale, e questo mi basta

Nella fattispecie se la centrale, anzichè essere distante 630 km, ovvero in terra Francese, fosse distante 600 km, ovvero nel territorio italiano, mi vieni a dire che avresti paura di morire ?
è questo che non avevi spiegato bene - quindi dai per scontato con il tuo ragionamento che le centrali in italia verranno costruite solo sulle alpi.
Io invece credo che (logicamente), se cio' fosse malauguratamente possibile, le costruiranno al nord come al centro e come al sud. Quindi come vedi la distanza nel mio ragionamento c'entra eccome, e non si tratta di 30 km in piu' o in meno, perchè se le cotruiscono in Italia non le costruiscono di certo sulle Alpi come dai per scontato arrampicandoti tu, se permetti, sugli specchi.
Che se le tengano fuori dal confine.

Se la tua risposta è affermativa, ne posso trarre solo che ti stai arrampicando sugli specchi e il mascheri il tuo pregiudizio per ragionevolezza. respingo al mittente.


Il Pc da cui scrivete necessita di energia, così pure il telefonino e qualunque cosa che ci circonda, abbiamo assolutamente bisogno di produrre energia per conto nostro, nn tanto per averla ad un costo inferiore, ma per essere autosufficienti. preferisco pagare di piu' che vivere con una centrale nucleare alle porte di casa.

plutus
26-01-2006, 15:38
preferisco pagare di piu' che vivere con una centrale nucleare alle porte di casa.

quello che ti sfugge é che se si va avanti cosi restate al buio.

Northern Antarctica
26-01-2006, 15:40
cut

Che se le tengano fuori dal confine.

cut



ricorda però che ai tempi di Chernobyl fu la Bielorussia a subire i danni maggiori, nonostante il reattore stesse in Ucraina, quindi confine o no... ;)

onesky
26-01-2006, 15:46
ricorda però che ai tempi di Chernobyl fu la Bielorussia a subire i danni maggiori, nonostante il reattore stesse in Ucraina, quindi confine o no... ;)
la parte confinante meridionale della bilorussia come ho precisato nel mio post. Qui si sta parlando di distanze di 600km e oltre, se leggi i post..
Quindi.. che se le tengano fuori dal confine.

onesky
26-01-2006, 15:48
quello che ti sfugge é che se si va avanti cosi restate al buio.
non credo proprio.

ironmanu
26-01-2006, 15:49
la parte confinante meridionale della bilorussia come ho precisato nel mio post. Qui si sta parlando di distanze di 600km e oltre, se leggi i post..
Quindi.. che se le tengano fuori dal confine.
sei contro il nucleare a prescindere o alle centrali in italia?

onesky
26-01-2006, 15:58
sei contro il nucleare a prescindere o alle centrali in italia?
bella domanda.. finchè costituiscono un pericolo in caso di incidente sono contro la loro presenza sia in Italia che nei paesi confinanti.

AlexGatti
26-01-2006, 16:33
bella domanda.. finchè costituiscono un pericolo in caso di incidente sono contro la loro presenza sia in Italia che nei paesi confinanti.

Bella li, e questo tipo di ragionamento lo applichi solo nel caso del nucleare o di tutte le attività potenzialmente pericolose?
No perchè nel secondo caso smantelliamo tutte le:
- Raffinerie
- Industrie chimiche
- Dighe

Inoltre proibiamo il trasporto sulle nostre strade di qualunque prodotto esplodente e/o infiammabile, in primis la benzina.

Conseguentemente ci diamo alla sana agricoltura di fine '800 armati di zappa, aratro e, naturalmente una coppia di buoi.

onesky
26-01-2006, 17:32
Bella li, e questo tipo di ragionamento lo applichi solo nel caso del nucleare o di tutte le attività potenzialmente pericolose?
No perchè nel secondo caso smantelliamo tutte le:
- Raffinerie
- Industrie chimiche
- Dighe

Inoltre proibiamo il trasporto sulle nostre strade di qualunque prodotto esplodente e/o infiammabile, in primis la benzina.

Conseguentemente ci diamo alla sana agricoltura di fine '800 armati di zappa, aratro e, naturalmente una coppia di buoi. il solito vizio di arrivare agli esempi estremi.. (bhe per le dighe pero' non hai tutti i torti, vedi Vajont..)

mariade
26-01-2006, 17:39
si siano scritte molte inesattezze, e mi sembra che molti non sappiano proprio niente e non si rendano minimamente conto di quello che scrivono,
invito tutti ad informarsi su un argomento molto importante come il discorso energetico e su quanti considerano il discorso nucleare senza avere bene in mente le implicazioni che porterbbe e le attuali alternative.. posto un mio post postato (perdonate il gioco di parole ) in un thread affine:
dire oggi si al nucleare sarebbe una cosa ancor + stupida di quando gli abbiamo detto no negli anni 80.
Mettere su centrali nucleari richiede tempo anni..e dipenderemmo cmq da approvvigionamenti esterni perla materia prima (o credete forse che l'uranio si trovi dappertutto?) oltre poi al problema delle scorie.
Oggi e' tempo di puntare su energie come l'eolico che gia' allo stato attuale sono molto+ economiche rispetto all'energia prodotta da compbustibile (in teoria il costo dell'energia pordottacon carbone sarebbe equiparabile,ma se teniamo conto del costo ambientale di quest'ultima allora la prima risulta molto + conveniente). Anche sul solare ci sarebbe molto da dire, gia oggi potrebbe essere una via commecialmente fattibile (anche se non la + economica, ma tenete sempre presente che l'energia prodotta da combustibile e nucleare presenta dei costi nascosti sia di natura ambientale che "politica") e vi sono studi in atto di cui uno molto importante in centro di studi in prov di Napoli che proterbbero far calare drasticamente i costi del solare.
Altra considerazione non meno importante,e' :
Non dobbiamo solo pensare ad incrementare la produzione ma anche ad usare al meglio quella gia' esistente.Forse in pochi ci pensano ma se usassimo la produzione gia' esistente al meglio la produzione attuale sarebbe ben oltre la soglia della domanda di energia del paese.
Mi riferisco all'uso di lampadine elettrodomestici vari semafori (non immaginate quanto si potrebbe risparmiare in termini energetici cambiando le lampadine dei semafori..),eleiminare il semplice bottone dello stand by dai vari televisori hifi..imporre dei parametri nella scelta dei materiali nella costruzione delle abitazioni in modo che siano meglio isolate termicamente, potenziare e migliorare l'efficienza dei trasporti pubblici.
Ovvio ci vorrebbe una politica a lungo termine per tutto cio' ma son sicura che i frutti eventualmente raccolti sarebbero + dolci rispetto a quelli raccolti con l'apertura di centrali nucleari.
Quello che noto con dispiacere e' che come al solito quando accade qcs su cui i vari media (compresa internet) vi pongono l'attenzione la massa ciecamente segue a ruota senza invece fermarsi a riflettere con la propria testa e informarsi un minimo.

kaioh
26-01-2006, 17:46
Come detto, l'uranio te lo comperi comunque all'estero.
E allora, la convenienza dove sta? lasciando perdere tutti i discorsi smaltimento scorie ecc.ecc.
il problema del metano è che esso passa per l'ucraina e loro regolano il metano che arriva a noi europei , e come se tu spedisci un pacco e quelli delle poste ti fregano una parte del contenuto, è ciò che sta accadendo ora .

Con l'uranio la cosa è diversa poiché ci sarebbero più paesi fornitori e non saresti grossomodo vincolato solo ad uno come il metano,e puoi trasportarlo come vuoi .

Login
26-01-2006, 17:50
:confused: :confused: :confused: Perdona l'ignoranza ma non capisco cosa sia!

http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/highres/highres.html

Login
26-01-2006, 17:51
Veramente, a quanto ne so io, cercavano il limite minimo di funzionamento senza pompe e turbine. Senza pompe e turbine il raffreddamento è critico ed i congegni di sicurezza intervengono inserendo le sbarre di cadmio in modo da ridurre od annullare, il cadmio cattura i neutroni liberi, la fissione. Il guaio è che li hanno via via disabilitati tutti fino ad arrivare al botto. Il tutto è stato causato, sempre secondo le informazioni in mio possesso, principalmente dalla struttura del reattore, un tipo obsoleto moderato a grafite sulla falsariga di quello di Fermi prima della IIWW che non avrebbe potuto, per limiti strutturali, consentire certe manovre.

Ciao

E a che pro cercare sto benedetto limite minimo di funzionamento?

Enel
26-01-2006, 18:07
Dal sito http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Energia_rinnovabile/Eolica/ risulta che attualmente sono installati in Italia generatori eolici per circa 1000MW e che la potenza massima teorica installabile è 5000MW.

Oggi la richiesta di energia è stata di 55.000MW

Northern Antarctica
26-01-2006, 18:11
si siano scritte molte inesattezze, e mi sembra che molti non sappiano proprio niente e non si rendano minimamente conto di quello che scrivono,
invito tutti ad informarsi su un argomento molto importante come il discorso energetico e su quanti considerano il discorso nucleare senza avere bene in mente le implicazioni che porterbbe e le attuali alternative.. posto un mio post postato (perdonate il gioco di parole ) in un thread affine:

Quello che dici sul risparmio energetico è condivisibile, ma per quanto riguarda l'eolico ed il solare, per quanto si tratti di fonti da utilizzare, si tratta di fonti che possono consentire, sia per natura che per contributo percentuale, nel medio termine, a soddisfare le punte di carico ma non la "base".

Se vedi i diagrammi di carico annuali dell'Enel vedi che oggi il prelievo giornaliero di potenza non scende sotto i 20.000 MW. Questa "base" è fornita esclusivamente da centrali termoelettriche a carbone, olio combustibile e gas che funzionano alla potenza ottimale (max rendimento).

Non è pensabile di sostituire parte di questa base - nel medio termine - con l'eolico e con il solare, a livello nazionale. Considera che le centrali solari ed eolica più potente del mondo hanno potenze rispettivamente di 15 e 300 MW, e che la richiesta di carico aumenta ogni anno.

Northern Antarctica
26-01-2006, 18:12
E a che pro cercare sto benedetto limite minimo di funzionamento?

l'ho scritto io prima :D

indelebile
26-01-2006, 18:20
il problema del metano è che esso passa per l'ucraina e loro regolano il metano che arriva a noi europei , e come se tu spedisci un pacco e quelli delle poste ti fregano una parte del contenuto, è ciò che sta accadendo ora .

Con l'uranio la cosa è diversa poiché ci sarebbero più paesi fornitori e non saresti grossomodo vincolato solo ad uno come il metano,e puoi trasportarlo come vuoi .

None, la situazione del gas è come quella del uranio,per esempio italia importa dalla russia il 25%-30% ma ne importa moltissimo anche dall'Algeria, dall'Olanda, dalla Norvegia e dalla Libia.

mariade
26-01-2006, 18:58
Quello che dici sul risparmio energetico è condivisibile, ma per quanto riguarda l'eolico ed il solare, per quanto si tratti di fonti da utilizzare, si tratta di fonti che possono consentire, sia per natura che per contributo percentuale, nel medio termine, a soddisfare le punte di carico ma non la "base".

Se vedi i diagrammi di carico annuali dell'Enel vedi che oggi il prelievo giornaliero di potenza non scende sotto i 20.000 MW. Questa "base" è fornita esclusivamente da centrali termoelettriche a carbone, olio combustibile e gas che funzionano alla potenza ottimale (max rendimento).

Non è pensabile di sostituire parte di questa base - nel medio termine - con l'eolico e con il solare, a livello nazionale. Considera che le centrali solari ed eolica più potente del mondo hanno potenze rispettivamente di 15 e 300 MW, e che la richiesta di carico aumenta ogni anno.


una semplice turbina dalla potenza 1MW costa sulle 500000€ ora volessimo installarne 10000 sul territorio italiano lascio a te fare considerazioni sui costi e sulla produzione e conseguenti vantaggi..

giannola
26-01-2006, 19:08
Infatti, penso che tu ti sia spiegato un po' male, vediamo se capisce così! Se abiti nella centrale e sotto il reattore, muori e amen. Più ti allontani più si verificano gli effetti devastanti di cui tu parlavi (bimbi a due teste, cani a sei zampe ecc), fino a qd la distanza non fà si che gli effetti siano del tutto nulli. Penso che 600 o 1000 km di distanza siano proprio ql che fanno più paura. Io preferirei morire per l'esplosione piuttosto che subirne gli effetti postumi! Il resto è come già detto :mc:

Eh.. magari mi sono spiegato male, ma anche lui mi è sembrato uno di quelli che dice "se sta al di quà del confine nn va bene, ma se stà al di là sono tranquillo".

giannola
26-01-2006, 19:11
quello che ti sfugge é che se si va avanti cosi restate al buio.
straquoto, nn è una questione di vantaggio economico, è questione di sopravvivenza energetica

giannola
26-01-2006, 19:30
non credo proprio.
infatti abbiamo avuto un black-out nazionale un paio di anni fa, infatti oggi per legge si deve abbassare di un grado la temperatura dei riscaldamenti.
Questi fatti ti smentiscono.
Su che basi dici "finche nn saranno più sicure", affermando di fatto che nn lo sono ?
Nn mi risulta che nei paesi sviluppati (ma neanche più in russia) sia successo qualche altro disastro dopo chernobyl.
Mi pare che 20 anni sia un lasso sufficiente per dire che ci sia una buona affidabilità generale delle centrali nucleari.
Agli inizi del 900 in Inghilterra la gente aveva paura dei motori a scoppio, facevano circolare a piedi una persona che con una bandiera rossa per avvisare che stava sopraggiungendo la vettura.
Questo perchè inizialmente alcune auto erano scoppiate.
Oggi (ma da molti decenni) a raccontare sta cosa può solo venire da ridere.

ninjathoo
26-01-2006, 21:36
Eh.. magari mi sono spiegato male, ma anche lui mi è sembrato uno di quelli che dice "se sta al di quà del confine nn va bene, ma se stà al di là sono tranquillo".Era un post ironico dove ti davo ragione!!! Infatti non si può rislovere tutto con la distanza, a menocchè non sia tale da annullarne gli effetti. E 600 km non mi sembrano poi tanti!

;)

ninjathoo
26-01-2006, 21:37
http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/highres/highres.html
Allora le foto le vedi??!?!?

:confused:

ninjathoo
26-01-2006, 21:43
Conseguentemente ci diamo alla sana agricoltura di fine '800 armati di zappa, aratro e, naturalmente una coppia di buoi. :eek: :eek: :eek: Per carità!!!! La zappa è troppo pericolosa, ce la potremmo dare su un piede. E se i buoi si incazzano e ci assalgono? No, amico mio. Meglio cibarci di bacche e radici!

:D :D :D

Login
26-01-2006, 21:49
Allora le foto le vedi??!?!?

:confused:

Azz, da casa funziona :stordita:
Al lavoro mi da errore di link :confused:

zerothehero
26-01-2006, 22:38
I siti geologici individuati a suo tempo dall'ENEA ci sono.

Considerando che gli studi risalgono a quando l'Italia era ancora impegnata nel campo forse si potrebbero ripetere per conferma...ma sono disposto a scommettere sulla levata di scudi di ogni abitante nel raggio di 20Km dal sito individuato, quale esso sia.


La levata di scudi delle popolazioni locali è normale..il problema è che da noi l'esecutivo (di qualsiasi orientamento) non è in grado di imporre le decisioni deliberate. :fagiano:

zerothehero
26-01-2006, 23:04
a 630km di distanza - e non 30 come dici tu - almeno non avremo i cani a tre teste e i bambini con 6 dita con i quali le popolazioni ukraine che si trovavano nelle vicinanze di Chernobyl e della bielorussia meridionale ancora fanno i conti. E scusami se il ragionamento appare cinico ma evidentemente se si facesse un referendum ancora oggi il centro-sud italia voterebbe contro. Forse al nord non è così.


Il sud però se ne frega del problema delle discariche, della diossina e delle ecomafie...possibile che in Campania non esista ancora uno straccio di inceneritore e soltando CDR per le ecoballe?

Inoltre è facilmente dimostrabile come i combustibili fossili provochino un numero decisamente più elevato di morti rispetto al nucleare essendo impossibili da stoccare e/o da controllare..

Cito: "dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, che colloca i gas serra tra le dieci principali cause di invalidità: asma, bronchite, malattie cardiovascolari sono nell’elenco dei disturbi provocati dalle sostanze inquinanti alle oltre tre miliardi di persone che popolano le aree urbane di tutto il mondo. Nel 1997, un’analisi combinata dell’OMS e del World Resource Institute, stimava che 700.000 morti all'anno sono imputabili all'inquinamento dell'aria e che circa otto milioni di decessi, da qui al 2020, si potrebbero evitare.

Altra citazione: Nei soli Stati uniti, 23.600 morti all'anno sono attribuibili all'[b]inquinamento dell'aria provocato dalle centrali elettriche. La combustione del carbone è responsabile inoltre di 554.000 attacchi d'asma, di 16.200 casi di bronchite cronica e di 38.200 attacchi di cuore non mortali ogni anno.

E' pacifico che riducendo le centrali termoelettirche a favore di quelle nucleari o di altra origine riduco il numero dei morti.

zerothehero
26-01-2006, 23:24
Qua andiamo verso la stagflazione... :D

OIL PEAK
http://dieoff.org/page133.htm

http://dieoff.org/page133_files/image006.gif

http://dieoff.org/page133_files/image004.gif

E ho pure qualche ragionevole dubbio che solare+eolico riescano a rimpiazzare il nostro fabbisogno dei combustibili fossili. :stordita:

Praticamente l'oil peak europeo c'è già stato oramai 6 anni fa (presumo si riferisca all'esaurimento delle riserve del mare del nord)..

jumpermax
26-01-2006, 23:36
Qua andiamo verso la stagflazione... :D

OIL PEAK


E ho pure qualche ragionevole dubbio che solare+eolico riescano a rimpiazzare il nostro fabbisogno dei combustibili fossili. :stordita:

Praticamente l'oil peak europeo c'è già stato oramai 6 anni fa (presumo si riferisca all'esaurimento delle riserve del mare del nord)..
Tutto tranne che ragionevoli. Te li quantifico energia annua consumata 400EJ energia ricevuta dal sole ogni anno 2'895'000EJ. Riceviamo dal sole in un anno una quantità di energia 7000 volte superiore a quella che consumiamo. Giusto per dare un'idea della disponibilità delle fonti...

T3d
26-01-2006, 23:38
Tutto tranne che ragionevoli. Te li quantifico energia annua consumata 400EJ energia ricevuta dal sole ogni anno 2'895'000EJ. Riceviamo dal sole in un anno una quantità di energia 7000 volte superiore a quella che consumiamo. Giusto per dare un'idea della disponibilità delle fonti...
però è impossibile immagazzinare o gestire tutta quella energia putroppo :boh: le celle fotovoltaiche più sofisticate hanno un rendimento del 13%-15% :stordita:

jumpermax
26-01-2006, 23:49
però è impossibile immagazzinare o gestire quella energia putroppo :boh: le celle fotovoltaiche più sofisticate hanno un rendimento del 13%-15% :stordita:
Impossibile? Non è possibile farlo in modo efficiente, ma immagazzinare energia è fattibilissimo, tra elettrolisi impianti di risalita e via dciendo. Facciamo anche un rendimento del 10% è sufficiente 1/700 della superficie terrestre per coprire l'intero fabbisogno mondiale. Approssimativamente siamo ad un duecentesimo delle terre emerse. Iniziamo a fare il conto di quante sono le superfici edificate che potrebbero produrre energia in questo modo? E qua esauriamo solo l'argomento solare fotovoltaico. Poi c'è tutta la questione del solare termico che ha rendimenti decisamente più elevati. Dal punto di vista tecnico il solare basta e avanza a coprire il fabbisogno. La questione quindi è solo economica...

T3d
26-01-2006, 23:57
parlavo dell'impossibilità di immagazzinare o gestire tutta quella energia :D so benissimo che è possibile farlo solo per una percentuale ;) ti ho riportato i rendimenti apposta :D

il solare termico stà progredendo in maniera decisa soprattutto qui in italia (sicilia) riprendendo una teoria di leonardo, la quale utilizza grandi specchi per concentrare i raggi solari e creare vapore...

AlexGatti
27-01-2006, 09:10
il solito vizio di arrivare agli esempi estremi.. (bhe per le dighe pero' non hai tutti i torti, vedi Vajont..)

E le industrie chimiche no? Una bella nube di diossina l'abbiamo già avuta in passato. Via anche quelle.

Vicino a dove sto io, a falconara, c'è una raffineria, anni fa c'è stato un incidente e stava andando a fuoco (le fiamme lambivano la vicina ferrovia) se il fuoco si fosse propagato si sarebbe dovuta evacuare sicuramente falconara e tutta la parte nord di Ancona. E poi dipende che razza di nube tossica avrebbero generato migliaia di tonnellate di idrocarburi parzialmente combusti rilasciati nell'atmosfera e nel mare.
Via anche quelle

Gli impianti di rigassificazione del metano già non li facciamo perchè, parole dei Verdi :rolleyes: "potrebbero esplodere". A sto punto un'autobotte di benzina (importata già raffinata) la vuoi far viaggiare per le nostre strade? visto che se fa un incidente potenzialmente va a fuoco mezzo quartiere?

jan
27-01-2006, 09:21
Abbassamento della temperatura in casa (circa un paio di gradi), alcune centrali al posto del metano potranno bruciare olio combustibile per produrre energia elettrica e possibile rialzo dell'importo delle bollette. Non abbiamo voluto le centrali nucleari? Ora incassiamo il colpo e non fiatiamo! Se si fossero costruite qs benedette centrali nucleari, avremmo potuto scaldare i ns appartamenti coi condizionatori (tanto l'energia elettrica sarebbe costata si meno), avremmo potuto avere cucine elettirche (con ql che sarebbe costata l'elettricità...), non avremmo dovuto bruciare niente per ottenere elettricità e forse forse saremmo un passo più avanti di qt non lo siamo ora che dipendiamo da un sacco di paesi stranieri. Chi è causa del suo male, pianga se stesso.

:mad:


Cominciamo con il dire : ENI non intende sospendere le forniture di gas alla Germania , anche se questo causerà una diminuzione dei metri cubi a disposizione del circuito italia?


non incolpare il cittadino , ma chi lucra sul gas

jan
27-01-2006, 09:24
però è impossibile immagazzinare o gestire quella energia putroppo :boh: le celle fotovoltaiche più sofisticate hanno un rendimento del 13%-15% :stordita:
non è impossibile, nel caso dell'anergia fotovoltaica , ENEL ( dal quale comunque non ci si disconnette ), paga l'energia prodotta in esubero dall'impianto al eventuale cliente che si munisse di impianti fotovoltaici. è possibile tramite una accurata progettazione delle abitazioni , svincolarsi quasi completamente dai fornitori di energia

ninjathoo
27-01-2006, 11:41
non è impossibile, nel caso dell'anergia fotovoltaica , ENEL ( dal quale comunque non ci si disconnette ), paga l'energia prodotta in esubero dall'impianto al eventuale cliente che si munisse di impianti fotovoltaici. è possibile tramite una accurata progettazione delle abitazioni , svincolarsi quasi completamente dai fornitori di energiaBravo! Ma lo sai qt costa un impianto che soddisfi in toto un'abitazione civile? Quà potrai trovare alcune info
http://www.ecorete.it/pannelli-fotovoltaici.php

Secondo me, qs provvedimenti andrebbero presi dalle amm. (vedi Brindisi) solo che poi bisogna fare i conti coi ladri che rubano i pannelli (in una sola notte ne hanno rubati 36 da un impianto di illuminazione stradale).

jan
27-01-2006, 12:35
Bravo! Ma lo sai qt costa un impianto che soddisfi in toto un'abitazione civile? Quà potrai trovare alcune info
http://www.ecorete.it/pannelli-fotovoltaici.php

Secondo me, qs provvedimenti andrebbero presi dalle amm. (vedi Brindisi) solo che poi bisogna fare i conti coi ladri che rubano i pannelli (in una sola notte ne hanno rubati 36 da un impianto di illuminazione stradale).

se dovessi fare i conti di quanto si spende in energia in un anno scopriresti che in una decina di anni si andrebbe a pareggiare i conti.
senza contare che l'energia in surplus viene pagata.
sarebbe cmq un discorso da incentivare con finanziamenti e detrazioni sulle tasse , una scelta governativa per l'energia insomma
si tratta di investimenti infondo , e comunque investimenti senza danneggiare ulteriormente la natura.
per quanto riguarda i ladri .... tutto si può rubare anche l'uranio e persino le suescorie

T3d
27-01-2006, 12:48
non è impossibile, nel caso dell'anergia fotovoltaica , ENEL ( dal quale comunque non ci si disconnette ), paga l'energia prodotta in esubero dall'impianto al eventuale cliente che si munisse di impianti fotovoltaici. è possibile tramite una accurata progettazione delle abitazioni , svincolarsi quasi completamente dai fornitori di energia
non ci siamo capiti :D parlavo dell'immagazzinare tutta quella energia :D possiamo farlo solo per una piccola parte ;)

evelon
27-01-2006, 13:07
mi sembra che molti non sappiano proprio niente e non si rendano minimamente conto di quello che scrivono,

Ti sembrerà assurdo ma non sei depositario della verità...

Come detto anche nel 3D dove hai postato il tuo quote

jan
27-01-2006, 13:09
non ci siamo capiti :D parlavo dell'immagazzinare tutta quella energia :D possiamo farlo solo per una piccola parte ;)
SORRY :p