View Full Version : Una patente per votare
Premetto che la mia è una provocazione, un ragionamento per assurdo, quindi considerate quanto segue solo come uno spunto di dibattito senza accusarmi di essere antidemocratico.
E' dimostrabile che una grande quantità di persone non sa nulla di politica. La ritiene una cosa inutile. Non saprebbe spiegare cosa è la destra, cosa è la sinistra. Crede che Pecoraro Scanio sia dello stesso partito di Berlusconi ecc.
Eppure queste persone votano. Ve lo assicuro.
Non so perché lo facciano, e soprattutto non so con quale criterio. Anzi, lo so. Scelgono una candidato con la stessa convinzione con cui comprano i Tarallucci: perché li hanno visti in tv e magari gli ispira una qualche simpatia.
Evito di fare esempi, tanto li abbiamo tutti sotto gli occhi in questi giorni. Voglio dire, anche se io voto dalla parte di Prodi sono ben consapevole che questi appare meno simpatico di Berlusconi.
Ma veniamo al sodo. Proporrei una patente per votare. Non so, una sorta di esame di educazione civica. Anche domande semplici su come funziona il parlamento, chi è il presidente della Repubblica ecc. (perché forse voi non ci credete, ma c'è anche chi non sa chi è il presidente della repubblica), e magari anche qualche domandina più "complicata".
Forse il cittadino, dovendo fare un piccolo sforzo per capire le basi della politica, potrebbe non solo votare con più cognizione, ma costringerebbe anche i politici a parlare più concretamente, senza svendersi con slogan pubblicitari.
Chi non vuole prendere la patente è libero di farlo, ma non può votare ed evita di rovinare la vita agli altri.
nothinghr
20-01-2006, 00:30
Ma sei pazzo? In Italia la otterrebbero si e no il 40 % degli aventi diritto!! Non siamo mica in un regime!
Lucio Virzì
20-01-2006, 06:10
Basterebbe aver studiato un po di storia ed educazione civica a scuola, come dovrebbe essere d'obbligo.
Il diritto al voto non potrà mai essere discrezionale, non sarebbe un diritto.
LuVi
Non so, una sorta di esame di educazione civica. Anche domande semplici su come funziona il parlamento, chi è il presidente della Repubblica ecc. (perché forse voi non ci credete, ma c'è anche chi non sa chi è il presidente della repubblica), e magari anche qualche domandina più "complicata".
Forse il cittadino, dovendo fare un piccolo sforzo per capire le basi della politica, potrebbe non solo votare con più cognizione, ma costringerebbe anche i politici a parlare più concretamente, senza svendersi con slogan pubblicitari.
Chi non vuole prendere la patente è libero di farlo, ma non può votare ed evita di rovinare la vita agli altri.
Ti quoto questo passaggio, che poi è anche il succo del discorso: guarda i personaggi da cui siamo governati. E pensa che un esame di educazione civica non lo saprebbero superare neppure loro. Saprebbero però superare un esame di "economia privata".
Da tener presente che la classe politica rispecchia chi la vota.
Adesso, non ci resta che piangere :cry:
Basterebbe aver studiato un po di storia ed educazione civica a scuola, come dovrebbe essere d'obbligo.
Il diritto al voto non potrà mai essere discrezionale, non sarebbe un diritto.
LuVi
Sono d'accordo. Purtroppo sembra quasi che queste materie siano diventate totalmente superflue.
Harvester
20-01-2006, 07:42
chi ti dice che uno che conosce le "regole" parlamentari, le figure istituzionali, etc.....non voti alla "pene di segugio" lo stesso?
chi ti dice che uno che conosce le "regole" parlamentari, le figure istituzionali, etc.....non voti alla "pene di segugio" lo stesso?
infatti...e se il patentino lo proponessimo ai politici? cioè puoi fare il politico solo dopo un esamino... :stordita:
Harvester
20-01-2006, 07:58
infatti...e se il patentino lo proponessimo ai politici? cioè puoi fare il politico solo dopo un esamino... :stordita:
così ci sarà nessun governo ed anarchia totale :O:D
così ci sarà nessun governo ed anarchia totale :O:D
:D
si meglio ridere, va...che altrimenti piangiamo!
però,a parte gli scherzi, perchè per fare qualsiasi lavoro devi passare un esame (penso ad avvocati, medici, ma anche ingenieri o solo "semplici" geometri), mentre per guidare un paese non ce n'è bisogno?
Nevermind
20-01-2006, 08:01
Ma sei pazzo? In Italia la otterrebbero si e no il 40 % degli aventi diritto!! Non siamo mica in un regime!
Secondo me pure il 60% dei politici non lo supererebbe :asd: cmq tutto sommato il discorso dell'autore del 3d IMHO non è completamente campato per aria.
E cmq la democrazia è la dittatura della maggioranza sulla minoranza :D :D
Harvester
20-01-2006, 08:09
:D
si meglio ridere, va...che altrimenti piangiamo!
però,a parte gli scherzi, perchè per fare qualsiasi lavoro devi passare un esame (penso ad avvocati, medici, ma anche ingenieri o solo "semplici" geometri), mentre per guidare un paese non ce n'è bisogno?
perchè "passi l'esame" per volontà popolare
Premetto che la mia è una provocazione, un ragionamento per assurdo, quindi considerate quanto segue solo come uno spunto di dibattito senza accusarmi di essere antidemocratico.
E' dimostrabile che una grande quantità di persone non sa nulla di politica. La ritiene una cosa inutile. Non saprebbe spiegare cosa è la destra, cosa è la sinistra. Crede che Pecoraro Scanio sia dello stesso partito di Berlusconi ecc.
Eppure queste persone votano. Ve lo assicuro.
Non so perché lo facciano, e soprattutto non so con quale criterio. Anzi, lo so. Scelgono una candidato con la stessa convinzione con cui comprano i Tarallucci: perché li hanno visti in tv e magari gli ispira una qualche simpatia.
Evito di fare esempi, tanto li abbiamo tutti sotto gli occhi in questi giorni. Voglio dire, anche se io voto dalla parte di Prodi sono ben consapevole che questi appare meno simpatico di Berlusconi.
Ma veniamo al sodo. Proporrei una patente per votare. Non so, una sorta di esame di educazione civica. Anche domande semplici su come funziona il parlamento, chi è il presidente della Repubblica ecc. (perché forse voi non ci credete, ma c'è anche chi non sa chi è il presidente della repubblica), e magari anche qualche domandina più "complicata".
Forse il cittadino, dovendo fare un piccolo sforzo per capire le basi della politica, potrebbe non solo votare con più cognizione, ma costringerebbe anche i politici a parlare più concretamente, senza svendersi con slogan pubblicitari.
Chi non vuole prendere la patente è libero di farlo, ma non può votare ed evita di rovinare la vita agli altri.
E' uno degli "svantaggi" della democrazia.... ;)
L'altro giorno facevamo un discorso similare con degli amici, ipotizzando il il fatto di poter o meno votare solo se si supera una sorta di test di intelligenza (non di conoscenza)...
Il problema è che così facendo non ci sarebbe + democrazia... ;)
Parlandone coi miei mi dissero che una volta (parlo di più di 100 anni fa) in Italia il voto era "riservato" solo alle persone di una certa cultura scolastica... e solo poi ci fu il suffragio universale maschile...
Certo però sapere che il voto di mia prozia novantenne (che va a votare sempre!) viene dato a Berlusconi perché "... ha un così bel sorriso, Berlusconi!" senza sapere NULLA di politica mi dà in effetti da pensare, ma come detto è il "prezzo" se si vuole una democrazia...
(per non parlare dei vecchietti che vengono al seggio "scortati" dai figli con ben precise istruzioni sul simbolo da segnare... :sofico: )
Certo è che questi discorsi vengono fuori ora che al governo c'è un tizio anticostituzionale per natura, ma vi assicuro che non sono solo gli elettori del tizio che votano senza sapere nulla di politica, io vivo in una regione "rossa" e vi assicuro che pur votando la parte avversa al signore in questione, la conoscenza delle istituzioni è nulla come per gli imputati di questo topic.
Alla fine la politica è questione di "tifo" come per le partite di calcio, chi nasce con una squadra nel cuore, se la porta dietro per tutta la vita e questo è un dato assodato, ci sono una percentuale residuale di persone che come per il calcio sono disinteressate o critiche che possono anche cambiare indirizzo di voto, ma ripeto per la maggioranza dei votanti è questione di "fede".
andreasperelli
20-01-2006, 08:31
Premetto che la mia è una provocazione, un ragionamento per assurdo, quindi considerate quanto segue solo come uno spunto di dibattito senza accusarmi di essere antidemocratico.
....
Chi non vuole prendere la patente è libero di farlo, ma non può votare ed evita di rovinare la vita agli altri.
ho pensato varie volte alla tua idea, partiamo dal presupposto che è inapplicabile nessun governo passerebbe una riforma del genere (che sarebbe per sua natura impopolare). Il problema è scegliere il criterio in base al quale si è elettori... qualsiasi criterio sarebbe arbitrario o cmq potrebbe essere pilotato da alcune parti politiche.
Siamo sicuri che chi conosca bene l'educazione civica sappia anche valutare chi lo governi meglio?
La verità è che la democrazia è il sistema che garantisce il miglior controllo sull'operato dei politici, la gente potrà essere anche ignorante ma dopo cinque anni di un governo si accorge se ha più o meno soldi, se gli autobus funzionano o meno, etc. etc.
La medicina al populismo non è l'esclusione dal voto bensì l'educazione del popolo... esattamente quello che ci manca e che invece rende così armoniche le democrazie del nord europa (finlandia, svezia, etc.).
Certo però sapere che il voto di mia prozia novantenne (che va a votare sempre!) viene dato a Berlusconi perché "... ha un così bel sorriso, Berlusconi!" senza sapere NULLA di politica mi dà in effetti da pensare, ma come detto è il "prezzo" se si vuole una democrazia...
la tua é stata indottrinata da Fede, la mia dal TG3 per cui...
la tua é stata indottrinata da Fede, la mia dal TG3 per cui...
Sì... in effetti credo anch'io che sui "grandi numeri" le cose alla fin fine si compensino! ;)
Sì... in effetti credo anch'io che sui "grandi numeri" le cose alla fin fine si compensino! ;)
Anche perchè, come ho detto sopra, il voto politico perlopiù è una questione di fede, ha voglia B. di andare in televisione, a chi sta antipatico starà sempre più antipatico e per chi già lo votava non cambia nulla.
Per gli indecisi, credo che 5 anni di governo contino più di qualche discorso.
LightIntoDarkness
20-01-2006, 09:29
<but>E cmq la democrazia è la dittatura della maggioranza sulla minoranza :D :DBattuta, vero? :mbe:
Lucrezio
20-01-2006, 10:56
Sfondi una porta aperta.
Da liberale "ortodosso" non ho mai creduto fino in fondo al suffragio universale. D'altra parte con che criterio decidere chi vota e chi no? Può esserci un professore universitario che non capisce un ca**o di politica (vedi mio padre, ad esempio, che è un fisico teorico :rolleyes: ) come un contadino di vedute incredibilmente più larghe della norma.
La risposta è no: non c'è un criterio generale per poter decidere meritocraticamente chi vota e chi no. Quindi il suffragio universale non ha alternative, purtroppo.
Molto, molto più interessante il discorso sul "patentino" per i politici: in francia chi non esce dall'ena (Ecole nationale d'administration, www.ena.fr ) non fa carriera politica e a mio avviso sarebbe non giusto, ma sacrosanto inibire agli zotici l'accesso alla politica. Bisognerebbe obbligare ogni politico a sostenere un esame di storia contemporanea e classica, di letteratura, di economia e di filosofia prima di permettergli di candidarsi.
Forse non servirebbe a molto, ma almeno scoraggerebbe una lunga serie di meccanici e proprietari di officine (ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale) a privare la loro comunità di un così utile servizio...
Molto, molto più interessante il discorso sul "patentino" per i politici: in francia chi non esce dall'ena (Ecole nationale d'administration, www.ena.fr ) non fa carriera politica e a mio avviso sarebbe non giusto, ma sacrosanto inibire agli zotici l'accesso alla politica..
si ma in questo modo ti ritrovi con una classe politica assolutamente allineata e monopensante...anche se indiscutibilmente preparata (se ne parla parecchio in Francia..)
Lucio Virzì
20-01-2006, 11:05
Molto, molto più interessante il discorso sul "patentino" per i politici: in francia chi non esce dall'ena (Ecole nationale d'administration, www.ena.fr ) non fa carriera politica e a mio avviso sarebbe non giusto, ma sacrosanto inibire agli zotici l'accesso alla politica. Bisognerebbe obbligare ogni politico a sostenere un esame di storia contemporanea e classica, di letteratura, di economia e di filosofia prima di permettergli di candidarsi.
Forse non servirebbe a molto, ma almeno scoraggerebbe una lunga serie di meccanici e proprietari di officine (ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale) a privare la loro comunità di un così utile servizio...
Mi sembra ottimo.
LuVi
si ma in questo modo ti ritrovi con una classe politica assolutamente allineata e monopensante...anche se indiscutibilmente preparata (se ne parla parecchio in Francia..)
scusa, ma non capisco....perchè dovrebbe essere allineata? in cosa? le idee rimangono comunque quelle...o no? :confused:
jesusquintana
20-01-2006, 11:46
Luttazzi lo aveva gia' proposto, basterebbe che in ogni seggio elettorale il presidente chieda alla vecchietta di turno: "signora, mi sa dire chi e' quel signore in quella foto appesa al muro?" "ehm... mm..." "Signora, quello li' e' Ciampi, e lei non puo' votare..."
ecco fatto
Luttazzi lo aveva gia' proposto, basterebbe che in ogni seggio elettorale il presidente chieda alla vecchietta di turno: "signora, mi sa dire chi e' quel signore in quella foto appesa al muro?" "ehm... mm..." "Signora, quello li' e' Ciampi, e lei non puo' votare..."
ecco fatto
mmm ma quanto ci si sente superiori alla vecchietta di turno!!!!!
jesusquintana
20-01-2006, 12:02
non saresti favorevole a una proposta del genere? io si :P
zerothehero
20-01-2006, 12:05
Premetto che la mia è una provocazione, un ragionamento per assurdo, quindi considerate quanto segue solo come uno spunto di dibattito senza accusarmi di essere antidemocratico.
E' dimostrabile che una grande quantità di persone non sa nulla di politica. La ritiene una cosa inutile. Non saprebbe spiegare cosa è la destra, cosa è la sinistra. Crede che Pecoraro Scanio sia dello stesso partito di Berlusconi ecc.
Eppure queste persone votano. Ve lo assicuro.
Non so perché lo facciano, e soprattutto non so con quale criterio. Anzi, lo so. Scelgono una candidato con la stessa convinzione con cui comprano i Tarallucci: perché li hanno visti in tv e magari gli ispira una qualche simpatia.
Evito di fare esempi, tanto li abbiamo tutti sotto gli occhi in questi giorni. Voglio dire, anche se io voto dalla parte di Prodi sono ben consapevole che questi appare meno simpatico di Berlusconi.
Ma veniamo al sodo. Proporrei una patente per votare. Non so, una sorta di esame di educazione civica. Anche domande semplici su come funziona il parlamento, chi è il presidente della Repubblica ecc. (perché forse voi non ci credete, ma c'è anche chi non sa chi è il presidente della repubblica), e magari anche qualche domandina più "complicata".
Forse il cittadino, dovendo fare un piccolo sforzo per capire le basi della politica, potrebbe non solo votare con più cognizione, ma costringerebbe anche i politici a parlare più concretamente, senza svendersi con slogan pubblicitari.
Chi non vuole prendere la patente è libero di farlo, ma non può votare ed evita di rovinare la vita agli altri.
E' contro i principi democratici...le persone possono votare un candidato anche solo per "convenienza" o perchè gli piace il sorriso e/o l'abbronzatura.
La tua proposta è tipica della fase "liberale" o "censitaria" che ora è del tutto superata.
In democrazia ognuno detiene una quota parziale di sovranità e il delegato se lo sceglie come cavolo pare...non puoi essere tu ad imporglielo con un tuo criterio.
nothinghr
20-01-2006, 12:05
Luttazzi lo aveva gia' proposto, basterebbe che in ogni seggio elettorale il presidente chieda alla vecchietta di turno: "signora, mi sa dire chi e' quel signore in quella foto appesa al muro?" "ehm... mm..." "Signora, quello li' e' Ciampi, e lei non puo' votare..."
ecco fatto
Scommetto che se poi accanto ci mettono una foto del marito di costanzo la riconoscono subito
andreasperelli
20-01-2006, 12:10
Molto, molto più interessante il discorso sul "patentino" per i politici: in francia chi non esce dall'ena (Ecole nationale d'administration, www.ena.fr ) non fa carriera politica e a mio avviso sarebbe non giusto, ma sacrosanto inibire agli zotici l'accesso alla politica.
premesso che m'interesserebbe sapere bene come funziona, non mi sembra una bella idea almeno in linea di principio. Anche il meccanico deve avere la possibilità di rappresentare il popolo, eventualmente deve essere il popolo ad avere l'educazione necessaria a capire se il meccanico è degno o no di rappresentarlo.
scusa, ma non capisco....perchè dovrebbe essere allineata? in cosa? le idee rimangono comunque quelle...o no? :confused:
ti ritrovi con una serie di persone con la stessa formazione, la stessa forma mentis, lo stesso modo di pensare alla fine (e al limite se vuoi). Crei degli ottimi uomini politici, questo si
premesso che m'interesserebbe sapere bene come funziona, non mi sembra una bella idea almeno in linea di principio. Anche il meccanico deve avere la possibilità di rappresentare il popolo, eventualmente deve essere il popolo ad avere l'educazione necessaria a capire se il meccanico è degno o no di rappresentarlo.
stiamo sempre parlando per assurdo, naturalmente...
Anche il meccanico avrebbe la possibilità di fare l'esame...sarebbe aperto a tutti. anche a me piacerebbe capire meglio come funziona.
ti ritrovi con una serie di persone con la stessa formazione, la stessa forma mentis, lo stesso modo di pensare alla fine (e al limite se vuoi). Crei degli ottimi uomini politici, questo si
beh, questo è vero in parte.
tutti avrebbero la stessa formazione, ma il modo di pensare resterebbe diverso...almeno IMHO
tatrat4d
20-01-2006, 13:19
Sfondi una porta aperta.
Da liberale "ortodosso" non ho mai creduto fino in fondo al suffragio universale. D'altra parte con che criterio decidere chi vota e chi no? Può esserci un professore universitario che non capisce un ca**o di politica (vedi mio padre, ad esempio, che è un fisico teorico :rolleyes: ) come un contadino di vedute incredibilmente più larghe della norma.
La risposta è no: non c'è un criterio generale per poter decidere meritocraticamente chi vota e chi no. Quindi il suffragio universale non ha alternative, purtroppo.
Molto, molto più interessante il discorso sul "patentino" per i politici: in francia chi non esce dall'ena (Ecole nationale d'administration, www.ena.fr ) non fa carriera politica e a mio avviso sarebbe non giusto, ma sacrosanto inibire agli zotici l'accesso alla politica. Bisognerebbe obbligare ogni politico a sostenere un esame di storia contemporanea e classica, di letteratura, di economia e di filosofia prima di permettergli di candidarsi.
Forse non servirebbe a molto, ma almeno scoraggerebbe una lunga serie di meccanici e proprietari di officine (ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale) a privare la loro comunità di un così utile servizio...
contrario, A) perchè lo stesso ragionamento che applichi, giustamente (non condivido solo il tuo "purtroppo") all'elettorato attivo vale anche per quello passivo, B) e anche perchè la democrazia parlamentare funziona sul cardine della rappresentanza politica: se tu disciplini l'aspetto delle "immagini" che possono assumere i rappresentanti, vincoli nello stesso istante il sovrano nell'esercizio della sua funzione. Il che è politicamente una "bestemmia", sia in regime di democrazia che di altre forme più autoritarie.
Lucrezio
20-01-2006, 14:00
contrario, A) perchè lo stesso ragionamento che applichi, giustamente (non condivido solo il tuo "purtroppo") all'elettorato attivo vale anche per quello passivo, B) e anche perchè la democrazia parlamentare funziona sul cardine della rappresentanza politica: se tu disciplini l'aspetto delle "immagini" che possono assumere i rappresentanti, vincoli nello stesso istante il sovrano nell'esercizio della sua funzione. Il che è politicamente una "bestemmia", sia in regime di democrazia che di altre forme più autoritarie.
Potresti spiegarti meglio?
L'intervento mi incuriosisce molto ma non capisco esattamente cosa vuoi dire...
tatrat4d
20-01-2006, 14:10
Potresti spiegarti meglio?
L'intervento mi incuriosisce molto ma non capisco esattamente cosa vuoi dire...
parte (A)
La risposta è no: non c'è un criterio generale per poter decidere meritocraticamente chi vota e chi no. Quindi il suffragio universale non ha alternative, purtroppo.
lo stesso tuo ragionamento lo applico all'elettorato passivo.
parte (B)
Porre dei limiti di qualsiasi tipo (io ad esempio sono anche contrario alle proposte di Grillo / Di Pietro per estendere alcune condizioni di ineleggibilità) alla platea dei candidati, pone ovviamente dei limiti anche a chi deve/può votarli. Ma l'elettorato dovrebbe essere sovrano nelle sue scelte, per cui una tale discriminante lo renderebbe meno libero e farebbe diventare la prova elettorale meno democratica.
Es. se io provassi repulsione per la classe dirigente/parlamentare nel suo complesso, personalmente trovo che il modo più adatto per rappresentarmi sia disertare le urne. Potrebbe però essere che cambi idea e voglia votare il partito dell'amore o Cicciolina. Perchè mai non dovrei poterlo fare?
Lucrezio
20-01-2006, 14:25
parte (A)
lo stesso tuo ragionamento lo applico all'elettorato passivo.
parte (B)
Porre dei limiti di qualsiasi tipo (io ad esempio sono anche contrario alle proposte di Grillo / Di Pietro per estendere alcune condizioni di ineleggibilità) alla platea dei candidati, pone ovviamente dei limiti anche a chi deve/può votarli. Ma l'elettorato dovrebbe essere sovrano nelle sue scelte, per cui una tale discriminante lo renderebbe meno libero e farebbe diventare la prova elettorale meno democratica.
Es. se io provassi repulsione per la classe dirigente/parlamentare nel suo complesso, personalmente trovo che il modo più adatto per rappresentarmi sia disertare le urne. Potrebbe però essere che cambi idea e voglia votare il partito dell'amore o Cicciolina. Perchè mai non dovrei poterlo fare?
Ok allora non ho capito che cosa intendi per elettorato passivo :fagiano:
Riguardo al punto B... non ho mai detto di essere democratico :D
E' vero: così limiteresti la libertà dell'elettorato di scegliere la propria rappresentanza, ma sinceramente questa mi sembra la faccia buona della medaglia, non quella cattiva.
Quella cattiva è che il sistema meritocratico di accedere alla politica funzionerebbe se integrato con un sistema di scuole d'eccellenza - tipo l'ena - ben funzionante e selettivo, che dia a tutti la possibilità di studiare...
funzionerebbe se integrato con un sistema di scuole d'eccellenza - tipo l'ena - ben funzionante e selettivo, che dia a tutti la possibilità di studiare...
...ma in quelle scuole entra il più inteligente o il meglio preparato?
tatrat4d
20-01-2006, 14:33
Riguardo al punto B... non ho mai detto di essere democratico :D
E' vero: così limiteresti la libertà dell'elettorato di scegliere la propria rappresentanza, ma sinceramente questa mi sembra la faccia buona della medaglia, non quella cattiva.
Quella cattiva è che il sistema meritocratico di accedere alla politica funzionerebbe se integrato con un sistema di scuole d'eccellenza - tipo l'ena - ben funzionante e selettivo, che dia a tutti la possibilità di studiare...
non saresti nemmeno liberale :D
Passi opporsi all'espressione di una sovranità collettiva, ma facevo apposta l'esempio individuale di me che voglio votare cicciolina, per dimostrarti come devi essere più netto nel sostenere il criterio meritocratico (e quindi cmq accettare un'istituzione/autorità) che lo applichi. Di integrabile c'è poco: se mi chiedi un parere su chi voglio al governo sei carino e liberale, ma smetti di esserlo se mi dici "ma cicciolina non lo puoi scrivere sulla schesa :O " :D
Lucrezio
20-01-2006, 14:35
...ma in quelle scuole entra il più inteligente o il meglio preparato?
Il più intelligente, in teoria.
Chiaro: è richiesta una buona preparazione, ma a livello liceale: ti posso fare l'esempio della scuola normale superiore - tanto per, sempre istituzione di origini napoleoniche, e quindi francesi - i test d'ingresso richiedono una preparazione abbastanza vasta, quindi c'è da farsi un discreto mazzo per entrare, ma quello che viene valutato è la tua capacità di ragionare e di affrontare problemi quando ti mancano le conoscenze specifiche (in particolare durante gli orali: i professori fanno apposta a cercare di spingersi oltre la tua preparazione per vedere come te la cavi!)
Lucrezio
20-01-2006, 14:38
non saresti nemmeno liberale :D
Passi opporsi all'espressione di una sovranità collettiva, ma facevo apposta l'esempio individuale di me che voglio votare cicciolina, per dimostrarti come devi essere più netto nel sostenere il criterio meritocratico (e quindi cmq accettare un'istituzione/autorità) che lo applichi. Di integrabile c'è poco: se mi chiedi un parere su chi voglio al governo sei carino e liberale, ma smetti di esserlo se mi dici "ma cicciolina non lo puoi scrivere sulla schesa :O " :D
Qui comunque è la mia parte platonica che parla, visto che chiaramente si sta parlando di sistemi utopici e non applicabili (con l'eccezione del discorso formativo: in francia lo applicano eccome, e sembra produrre dei risultati decisamente migliori di quelli italiani!)... un governo dei filosofi, ecco quello che mi piacerebbe. E' chiaro: si tratta di un'oligarchia, non di un governo liberale!
(P.S.: in ogni caso sarei felice di impedirti in maniera coercitiva di votare cicciolina :O )
Il più intelligente, in teoria.
Chiaro: è richiesta una buona preparazione, ma a livello liceale
ehm...no
Penso che il voto del singolo sia così ininfluente, è un mattoncino di 1 cm in una torre alta 490 Km, da poterci permettere il suffragio universale senza particolari restrizioni.
Lucrezio
20-01-2006, 16:56
ehm...no
:confused:
è sempre più spesso il più preparato che entra (il che non significa che sia stupido, anzi!) ma la preparazione del liceo non è sufficiente e non tutti i licei sono uguali, anzi. Ciò non toglie che comunque chi è molto brillante ha una carta da giocare eduna possibilità impensabile in ITalia...
Per l'ENA in ogni caso qualche dubbio lo ho...
[A+R]MaVro
20-01-2006, 20:15
premesso che m'interesserebbe sapere bene come funziona, non mi sembra una bella idea almeno in linea di principio. Anche il meccanico deve avere la possibilità di rappresentare il popolo, eventualmente deve essere il popolo ad avere l'educazione necessaria a capire se il meccanico è degno o no di rappresentarlo.
Quoto. La democrazia piena non è solo elettorato attivo ma anche elettorato passivo; l'esclusione o la limitazione di uno o di entrambi i diritti porta direttamente fuori dalla democrazia.
Tuttavia comprendo questa ansia di essere governati da una oligarchia di "illuminati", in teoria un manipoli di persone compretenti ed edotte, magari anche irreprensibili moralmente sicuramente otterrebbero dei risultati migliori di un parlamento eletto a sfurragio universale dove c'è dentro di tutto. Ma siamo sicuri di voler sopportare il rischio di una degenerazione di un sistema simile? Il peggio prodotto dalla democrazia, a detta di molti, è Berlusconi; il peggio prodotto da un sistema di potere oligarchico aveva i baffetti e portava la divisa... ci guadagnamo nel cambio?
andreasperelli
20-01-2006, 22:19
MaVro'] il peggio prodotto da un sistema di potere oligarchico aveva i baffetti e portava la divisa... ci guadagnamo nel cambio?
e qui ti quoto io... la democrazia è sicuramente la forma di governo migliore, aver vissuto sempre in democrazia probabilmente non ce la fa più apprezzare in pieno :O
jesusquintana
21-01-2006, 01:02
Si' ma democrazia e suffragio universale non sono sinonimi, tanto che la prima esiste dall'antica grecia, il secondo da cent'anni.
Lucrezio
21-01-2006, 11:49
è sempre più spesso il più preparato che entra (il che non significa che sia stupido, anzi!) ma la preparazione del liceo non è sufficiente e non tutti i licei sono uguali, anzi. Ciò non toglie che comunque chi è molto brillante ha una carta da giocare eduna possibilità impensabile in ITalia...
Per l'ENA in ogni caso qualche dubbio lo ho...
Scusa stai parlando della scuola normale o dell'ENA?
Perché sull'ena non so cosa dirti, conosco poco il sistema; sulla scuola normale superiore invece posso assicurarti che per fare il test d'ingresso di matematica o di fisica sono richieste conoscenza da quinta elementare e da quarto anno di scientifico rispettivamente... Sinceramente quello di matematica non saprei nemmeno da che parte iniziare a farlo, ma perché non ci arrivo, non perché non ne so abbastanza.
Comunque c'è Alexzeta che è un normalista, chiedete a lui se volete ;)
Scusa stai parlando della scuola normale o dell'ENA?
ENA e grandes ecoles in genere
quelarion
21-01-2006, 13:51
Salve a tutti, mi inserisco nel discorso...
Spesso con i miei amici abbiamo discusso sulla validità del suffragio universale, riconoscendo che in effetti c'è qualcosa che non va se qualcuno che è totalmente disinteressato di politica può andare a votare per sport ogni 5 anni e influenzare la vita politica del paese.
Ma pensandoci bene è veramente antidemocratico imporre un "esame" o una valutazione dell'elettore per assegnare il diritto di voto, sia perchè i criteri scelti sono del tutto opinabili, sia perchè l'organo preposto a queste verifiche sarebbe comunque diretto da qualcuno che potrebbe subire influenze politiche.
Personalmente sono quindi giunto a questa conclusione: bisogna rendere l'atto del voto un qualcosa di più complicato da espletare, in modo che si debba essere veramente interessati e convinti per usufruirne.
Un esempio concreto: si potrebbe prevedere una serie di passaggi burocratici che debbano essere completati per essere registrati negli elenchi elettorali. Tipo: 6 mesi prima delle elezioni registrarsi in una lista elettorale nazionale, 4 mesi prima fare richiesta in comune per l'iscrizione alla lista elettorale, 3 mesi prima confermare la domanda etc.
Chiaramente sono le prime cose che mi sono venute in mente.
E lasciamo perdere anche gli impicci tecnici tipo code, errori e cose varie che possono comunque essere risolti, per esempio utilizzando il web...
In questo modo sono sicuro che molta gente che si dice "non interessata" alla politica non voterebbe, mentre chi ha le proprie idee in fondo le vedrebbe valorizzate.
Comunque coraggio che ad aprile sarà tutto finito...
MSciglio
21-01-2006, 13:57
Premetto che la mia è una provocazione, un ragionamento per assurdo, quindi considerate quanto segue solo come uno spunto di dibattito senza accusarmi di essere antidemocratico.
E' dimostrabile che una grande quantità di persone non sa nulla di politica. La ritiene una cosa inutile. Non saprebbe spiegare cosa è la destra, cosa è la sinistra. Crede che Pecoraro Scanio sia dello stesso partito di Berlusconi ecc.
Eppure queste persone votano. Ve lo assicuro.
Non so perché lo facciano, e soprattutto non so con quale criterio. Anzi, lo so. Scelgono una candidato con la stessa convinzione con cui comprano i Tarallucci: perché li hanno visti in tv e magari gli ispira una qualche simpatia.
Evito di fare esempi, tanto li abbiamo tutti sotto gli occhi in questi giorni. Voglio dire, anche se io voto dalla parte di Prodi sono ben consapevole che questi appare meno simpatico di Berlusconi.
Ma veniamo al sodo. Proporrei una patente per votare. Non so, una sorta di esame di educazione civica. Anche domande semplici su come funziona il parlamento, chi è il presidente della Repubblica ecc. (perché forse voi non ci credete, ma c'è anche chi non sa chi è il presidente della repubblica), e magari anche qualche domandina più "complicata".
Forse il cittadino, dovendo fare un piccolo sforzo per capire le basi della politica, potrebbe non solo votare con più cognizione, ma costringerebbe anche i politici a parlare più concretamente, senza svendersi con slogan pubblicitari.
Chi non vuole prendere la patente è libero di farlo, ma non può votare ed evita di rovinare la vita agli altri.
Perfettamente d'accordo. Più che una patente io sottoporrei i votanti ad un piccolo test al momento della votazione. Il test dovrebbe solamente far capire se la persona sta esprimendo il suo voto in maniera consapevole e razionale. In caso di esito negativo la persona si manda a casa o il voto viene scartato automaticamente. Il test dovrebbe essere estremamente semplice e comprensibile a tutte le fasce sociali.
Non ci vedo nulla di anti-democratico in questo. Si darebbero gli stessi diritti a TUTTA la popolazione, dal contadino all'avvocato a patto che questi si siano sforzati un minimo di capire per chi e cosa votano.
In questo modo si eviterebbero una quantità incredibile di voti scriteriati determinati esclusivamente da simpatie personali o da passa-parola tra amici e parenti o ancora peggio da bustarelle pre-elettorali.
MSciglio
21-01-2006, 13:59
Ma pensandoci bene è veramente antidemocratico imporre un "esame" o una valutazione dell'elettore per assegnare il diritto di voto, sia perchè i criteri scelti sono del tutto opinabili, sia perchè l'organo preposto a queste verifiche sarebbe comunque diretto da qualcuno che potrebbe subire influenze politiche.
Se il test fosse automatico e informatizzato non ci sarebbe la possibilità di subire influenze politiche.
Lucrezio
21-01-2006, 14:09
ENA e grandes ecoles in genere
Beh, penso che per l'Ecole Normale Supérieure sia la stessa cosa in francia come in italia!
Tutto sommato io non posso che esprimere un giudizio entusiasta della scuola d'eccellenza.
Scusate l'OT
MSciglio
21-01-2006, 14:12
Tranne per la "trascurabile" azione di chi scrivesse il programma.
Ciao
Controllarne la validità e l'imparzialità non la vedo affatto una cosa tanto ardua.
quelarion
21-01-2006, 14:13
Se il test fosse automatico e informatizzato non ci sarebbe la possibilità di subire influenze politiche.
Beh, però le domande devono essere scritte da qualcuno, e come sappiamo bene è facile pilotare le risposte scrivendo le domande in modo giusto.
Secondo me è proprio il fatto di voler "valutare" la preparazione dell'elettore è sbagliata, perchè non si può mai fare qualcosa di oggettivo e completo.
Sai le recriminazioni! Non troveresti mai un test che vada bene a tutte le parti politiche e a tutte le ideologie.
Come ho detto prima, secondo me, deve essere una cosa brutalmente burocratica, che rompa un po' le palle e faccia desistere chi non crede veramente nella necessità di una coscienza politica.
Bella per voi!
MSciglio
21-01-2006, 14:25
Beh, però le domande devono essere scritte da qualcuno, e come sappiamo bene è facile pilotare le risposte scrivendo le domande in modo giusto.
Secondo me è proprio il fatto di voler "valutare" la preparazione dell'elettore è sbagliata, perchè non si può mai fare qualcosa di oggettivo e completo.
Sai le recriminazioni! Non troveresti mai un test che vada bene a tutte le parti politiche e a tutte le ideologie.
Come ho detto prima, secondo me, deve essere una cosa brutalmente burocratica, che rompa un po' le palle e faccia desistere chi non crede veramente nella necessità di una coscienza politica.
Bella per voi!
Quello che dici sulla difficoltà di trovare un test che vada bene per tutte le parti politiche è assolutamente corretto ma sono convinto che se ci fosse uno sforzo comune si potrebbe arrivare ad un risultato decente.
Sulla tua idea di burocratizzare il processo di voto per scoraggiare gli elettori non interessati non sono troppo convinto. Anche qui sarebbe difficile trovare un equilibrio. Se fai perdere troppo tempo finiresti per scoraggiare solo chi tempo per sbrigare le pratiche di voto non ne ha mentre se la fai troppo facile (via web ad esempio) non taglieresti fuori praticamente nessuno.
Il problema per me non è ridurre quantitativamente il bacino di elettori, quanto di innalzarlo qualitativamente senza discriminare nessuno. Meglio pochi ma buoni insomma.
MSciglio
21-01-2006, 14:47
No ?, sapresti dirmi chi, di grazia, controllerebbe e si farebbe "garante" dell'imparzialità di chi tale programma scriva ?.
Tu ti fidi troppo dei computers e dimentichi che essi altro non sono se non un amplificatore delle risorse umane compresi i difetti.
Ciao
Una commissione composta da rappresentanti di tutte le parti politiche in gioco.
giannola
21-01-2006, 16:24
Basterebbe aver studiato un po di storia ed educazione civica a scuola, come dovrebbe essere d'obbligo.
Il diritto al voto non potrà mai essere discrezionale, non sarebbe un diritto.
LuVi
ad averla avuta l'educazione civica a scuola, io me la sono studicchiata un pò per cultura personale
Salve a tutti, mi inserisco nel discorso...
Spesso con i miei amici abbiamo discusso sulla validità del suffragio universale, riconoscendo che in effetti c'è qualcosa che non va se qualcuno che è totalmente disinteressato di politica può andare a votare per sport ogni 5 anni e influenzare la vita politica del paese.
Nessuno vota per sport, chi non è interessato manco vota.
Tralascio ogni commento su quello che hai scritto sotto.
ad averla avuta l'educazione civica a scuola, io me la sono studicchiata un pò per cultura personale
Credo che rispondesse all'autore del thread.
giannola
21-01-2006, 16:36
insomma ma come si fa a limitare i governanti ban nel nostro paese, semplice siamo nell'unione europea ?
Facciamo una rotazione mandiamo i nostri in Germania e facciamo venire il loro governo da noi :D :rotfl:
insomma ma come si fa a limitare i governanti ban nel nostro paese, semplice siamo nell'unione europea ?
Facciamo una rotazione mandiamo i nostri in Germania e facciamo venire il loro governo da noi :D :rotfl:
Su questo di discuteva proprio ieri con la mia boss, che stava ordinando in Germania una casetta di legno. Impressionata dall'efficienza.
Morale della storia: se venissero i tedeschi qui a governare, con mandato a carta bianca, la maggioranza degli italiani se ne andrebbe. Sono troppo ordinati, precisi, puntigiosi. Gli italiani preferiscno vivere nell'irrazionalità, nella confusione, fino quasi all'anarchia.
Forse si otterrebbe una cosa molto vicina al paradiso terrestre...... :p
[A+R]MaVro
21-01-2006, 18:16
Salve a tutti, mi inserisco nel discorso...
Spesso con i miei amici abbiamo discusso sulla validità del suffragio universale, riconoscendo che in effetti c'è qualcosa che non va se qualcuno che è totalmente disinteressato di politica può andare a votare per sport ogni 5 anni e influenzare la vita politica del paese.
Ma pensandoci bene è veramente antidemocratico imporre un "esame" o una valutazione dell'elettore per assegnare il diritto di voto, sia perchè i criteri scelti sono del tutto opinabili, sia perchè l'organo preposto a queste verifiche sarebbe comunque diretto da qualcuno che potrebbe subire influenze politiche.
Personalmente sono quindi giunto a questa conclusione: bisogna rendere l'atto del voto un qualcosa di più complicato da espletare, in modo che si debba essere veramente interessati e convinti per usufruirne.
Un esempio concreto: si potrebbe prevedere una serie di passaggi burocratici che debbano essere completati per essere registrati negli elenchi elettorali. Tipo: 6 mesi prima delle elezioni registrarsi in una lista elettorale nazionale, 4 mesi prima fare richiesta in comune per l'iscrizione alla lista elettorale, 3 mesi prima confermare la domanda etc.
Chiaramente sono le prime cose che mi sono venute in mente.
E lasciamo perdere anche gli impicci tecnici tipo code, errori e cose varie che possono comunque essere risolti, per esempio utilizzando il web...
In questo modo sono sicuro che molta gente che si dice "non interessata" alla politica non voterebbe, mentre chi ha le proprie idee in fondo le vedrebbe valorizzate.
Comunque coraggio che ad aprile sarà tutto finito...
Credo che con il tuo metodo della burocratizzazione taglieresti fuori rispettivamente sia chi non ha tempo di espletare le formalità, sia chi non usa il web (non ci sono mica solo i ragazzini di 20 anni) oltre alle persone disinteressate. Ci ritroveremmo solo coi militanti a votare.
Una domanda sola, premesso che a livello formale e legale entrambi i governi/parlamenti avrebbero la stessa validità, consideri meglio rappresentativo del paese un governo/parlamento eletto con un affluenza del 40% rispetto a quello che conta un affluenza del 90% al voto? Io no.
[A+R]MaVro
21-01-2006, 18:17
Si' ma democrazia e suffragio universale non sono sinonimi, tanto che la prima esiste dall'antica grecia, il secondo da cent'anni.
Tant'è che si parla di "democrazie moderne". E in queste il suffragio universale è sempre presente.
quelarion
21-01-2006, 18:41
Nessuno vota per sport, chi non è interessato manco vota.
Tralascio ogni commento su quello che hai scritto sotto.
Credi che tutti quelli che vanno a votare abbiano le idee chiare su economia, etica, stato sociale? E non parlo di conoscenze tecniche, ma di semplici ideologie. Io conosco parecchie persone che votano quello che votano perchè in famiglia fanno tutti così, o perchè la mattina delle elezione fanno la conta sui simboli.
Per esempio ho un amico di AN che ogni volta che discutiamo di economia è in perfetto accordo con me, che sto "lievemente" :D più a sinistra...
Quindi al di là di tutto non si può negare che tanta gente non abbia le idee chiare e venga solo abbindolata dalle facce che compaiono in tv o sui cartelloni.
E questa gente VOTA!
quelarion
21-01-2006, 18:54
MaVro']Credo che con il tuo metodo della burocratizzazione taglieresti fuori rispettivamente sia chi non ha tempo di espletare le formalità, sia chi non usa il web (non ci sono mica solo i ragazzini di 20 anni) oltre alle persone disinteressate. Ci ritroveremmo solo coi militanti a votare.
Come dicevo prima, le modalità di questa burocratizzazione sono tutte da discutere e quello che ho scritto prima è solo un esempio che ho pensato al volo solo per essere più chiaro. Ovviamente sarebbe una cosa da gestire in maniera opportuna. L'idea era quella di contrapporre la burocrazia al "test" per votare, che è molto più "politico" e pilotabile. Quindi il fatto di fare tutto via web era solo una cosa detta per dire.
Sinceramente non credo che si possa "non avere tempo" per la politica, visto che si tratta di una delle cose più importanti della nostra vita sociale. Personalmente credo che l'impegno sociale e politico venga al di sopra di molte altre cose che occupano il mio tempo.
Chiaramente parlo per me, ma spero che sia così per tutti quelli che credono nella politica.
Una domanda sola, premesso che a livello formale e legale entrambi i governi/parlamenti avrebbero la stessa validità, consideri meglio rappresentativo del paese un governo/parlamento eletto con un affluenza del 40% rispetto a quello che conta un affluenza del 90% al voto? Io no.
Infatti io voglio un governo che rappresenti la parte di popolazione che è cosciente di quello che vota ed è pronta a "battersi" politicamente per portare avanti le sue idee (chimali militanti se vuoi...).
Quello che ci vuole, ripeto, è coscienza e pensiero critico.
[A+R]MaVro
21-01-2006, 19:10
Come dicevo prima, le modalità di questa burocratizzazione sono tutte da discutere e quello che ho scritto prima è solo un esempio che ho pensato al volo solo per essere più chiaro. Ovviamente sarebbe una cosa da gestire in maniera opportuna. L'idea era quella di contrapporre la burocrazia al "test" per votare, che è molto più "politico" e pilotabile. Quindi il fatto di fare tutto via web era solo una cosa detta per dire.
Sinceramente non credo che si possa "non avere tempo" per la politica, visto che si tratta di una delle cose più importanti della nostra vita sociale. Personalmente credo che l'impegno sociale e politico venga al di sopra di molte altre cose che occupano il mio tempo.
Chiaramente parlo per me, ma spero che sia così per tutti quelli che credono nella politica.
Io attualmente non avrei il tempo di espletare queste rogne burocratiche visti i miei orari di lavoro che non sono compatibili con quelli degli uffici pubblici. Per rifare un documento devo prendermi 2 mezze giornate di ferie tanto per fare un esempio. E nella mia situazione ci sono milioni di persone, tant'è che le elezioni vengono di solito fatte la domenica quando si presume che la maggior parte delle persone non lavori per facilitare l'afflusso
Infatti io voglio un governo che rappresenti la parte di popolazione che è cosciente di quello che vota ed è pronta a "battersi" politicamente per portare avanti le sue idee (chimali militanti se vuoi...).
Quelli che descrivi sono militanti, che è giusto che ci siano, ma non rappresentano certo la maggior parte della popolazione anzi sono una minoranza. Il fatto che una persona non si "batta" per il proprio credo politico non possa votare lo trovo addirittura un po' presuntuoso, al limite del razzismo intellettuale.
Quello che ci vuole, ripeto, è coscienza e pensiero critico.
Assolutamente d'accordo, ma la mancanza di questi due requisiti non è sufficiente a privare del voto una persona. Se vogliamo una vera democrazia dobbiamo tenerci anche i suoi difetti, comprese le persone che votano seguendo gli spot o (peggio) per fede.
tatrat4d
22-01-2006, 10:19
Su questo di discuteva proprio ieri con la mia boss, che stava ordinando in Germania una casetta di legno. Impressionata dall'efficienza.
Morale della storia: se venissero i tedeschi qui a governare, con mandato a carta bianca, la maggioranza degli italiani se ne andrebbe. Sono troppo ordinati, precisi, puntigiosi. Gli italiani preferiscno vivere nell'irrazionalità, nella confusione, fino quasi all'anarchia.
Forse si otterrebbe una cosa molto vicina al paradiso terrestre...... :p
ci sono tedeschi e tedeschi, te lo posso assicurare ;)
Mediamente ci faremmo un affare, probabilmente. :p
ci sono tedeschi e tedeschi, te lo posso assicurare ;)
Mediamente ci faremmo un affare, probabilmente. :p
Beh, se è per questo ci sono anche italiani e italiani, no? ;)
tatrat4d
22-01-2006, 10:24
Beh, se è per questo ci sono anche italiani e italiani, no? ;)
chiaro, ma parlavo strettamente di classe dirigente. In Germania ci sono differenziali di reddito e benessere tra regioni confinanti che non esistono in Italia.
chiaro, ma parlavo strettamente di classe dirigente. In Germania ci sono differenziali di reddito e benessere tra regioni confinanti che non esistono in Italia.
Su questi discorsi ci andrei cauto, ti stai innoltrando in problematiche su cui si potrebbero scrivere trattati.
Lì stanno pagando i problemi della riunificazione. E in contemporanea ci sono zone dove l'economia, pur forte in periodi passati, si sta rafforzando ancora di più, e altre che invece tempo fa erano il cuore economico della regione adesso stanno perdendo importanza.
Anche qui in Italia ci sono zone e zone con differenze di reddito importanti, ma le cause sono ben altre.
Ognuno ha i suoi problemi.
Se ci limitiamo ad osservare la loro mentalità, la straordinaria efficienza dei servizi pubblici, la loro coesione, non possiamo che inviadiarli e ammirarli.
tatrat4d
22-01-2006, 10:48
Su questi discorsi ci andrei cauto, ti stai innoltrando in problematiche su cui si potrebbero scrivere trattati.
Lì stanno pagando i problemi della riunificazione. E in contemporanea ci sono zone dove l'economia, pur forte in periodi passati, si sta rafforzando ancora di più, e altre che invece tempo fa erano il cuore economico della regione adesso stanno perdendo importanza.
Anche qui in Italia ci sono zone e zone con differenze di reddito importanti, ma le cause sono ben altre.
Ognuno ha i suoi problemi.
Se ci limitiamo ad osservare la loro mentalità, la straordinaria efficienza dei servizi pubblici, la loro coesione, non possiamo che inviadiarli e ammirarli.
parlo per esperienza personale, sono appunto mezzo crucco dell'Est, e proprio in quello scenario si vedono IMHO un bel po' di differenze ;)
Considera innanzitutto che già dopo la riunificazione si creò una netta distinzione, tra Länder dove al governo salirono classi dirigenti autoctone al 100%, e altri dove emersero personalità che prima facevano politica all'Ovest. Mediamente la seconda classe ha ottenuto risultati immensamente maggiori.
Ci sono ad esempio alcune regioni dell'Est che oggi sono al 2° posto nella classifica di rendimento delle isituzioni formative, mentre le altre occupano i più prevedibili ultimi posti.
Sulla mentalità e l'efficienza posso concordare in linea di massima, anche se sacche di rassegnazione e "nullafacenza" sono pur presenti.
Concordo meno sulla coesione: la famosa copertina dello Spiegel (settimanale di sx) che descrive gli Ossis come abitanti della "valle dei piagnoni" qualcosa vorrà pur dire :stordita:
parlo per esperienza personale, sono appunto mezzo crucco dell'Est, e proprio in quello scenario si vedono IMHO un bel po' di differenze ;)
Considera innanzitutto che già dopo la riunificazione si creò una netta distinzione, tra Länder dove al governo salirono classi dirigenti autoctone al 100%, e altri dove emersero personalità che prima facevano politica all'Ovest. Mediamente la seconda classe ha ottenuto risultati immensamente maggiori.
Ci sono ad esempio alcune regioni dell'Est che oggi sono al 2° posto nella classifica di rendimento delle isituzioni formative, mentre le altre occupano i più prevedibili ultimi posti.
Sulla mentalità e l'efficienza posso concordare in linea di massima, anche se sacche di rassegnazione e "nullafacenza" sono pur presenti.
Concordo meno sulla coesione: la famosa copertina dello Spiegel (settimanale di sx) che descrive gli Ossis come abitanti della "valle dei piagnoni" qualcosa vorrà pur dire :stordita:
Scusami, adesso capisco fino in fondo quello che dicevi. Prima mi sfuggiva qualcosa.
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